giornalino .pub - Parrocchia di San Marco alle Cappelle

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giornalino .pub - Parrocchia di San Marco alle Cappelle
A V V I S O S A CR O d e l l a P a r r o c c h i a d i
San Marco alle Cappelle di Pisa
S e tt e m b r e 2 0 1 4
Anno X n.40
L A L ETTERA DEL P ORTONE
5-12 Ottobre 2014
Festa e ottavario della
Madonna del Rosario,
Madre delle grazie.
PROGRAMMA
Domenica 5 ottobre- Inizio dell’ottavario
ore 10,00 S. Messa - chiesa via Vespucci
ore 11,30
S. Messa celebrata da
Mons. EGIDIO CRISMAN
nel 60° del suo Sacerdozio
Da lunedì 6 a sabato 11 ottobre
ore 17,30 Rosario meditato
ore 18,00 S. Messa con meditazione
(chiesa via Cattaneo)
Venerdì 10 ottobre
ore 16,30 Esposizione Eucaristica e Adorazione
ore 17,30 Rosario meditato
ore 18,00 S. Messa (chiesa via Cattaneo)
Domenica 12 ottobre- Chiusura dell’ottavario
ore 10,00 S. Messa di inaugurazione dell’anno
catechistico (chiesa via Vespucci)
ore 11,30 S. Messa solenne .Supplica e atto di affidamento della “famiglia” alla Madonna
(chiesa via Cattaneo)
Ore 21
CONCERTO “MARIANO”
Rosalba Mancini soprano
Mentore Siesto tenore
Claudiano Pallottini organista
(nb: da lunedì 13 ottobre la Messa feriale delle
ore 18,00 tornerà nella chiesa di via Vespucci)
Aiuta, o Madre, la nostra fede!
Apri il nostro ascolto alla Parola,
perchè riconosciamo la voce di Dio
e la sua chiamata.
Sveglia in noi il desiderio
di seguire i suoi passi,
uscendo dalla nostra terra
e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare
dal suo amore,
perchè possiamo toccarlo
con la fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui,
a credere nel suo amore,
soprattutto nei momenti
di tribolazione e di croce,
quando la nostra fede
è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede
la gioia del Risorto.
Ricordaci che chi crede
non è mai solo.
Insegnaci a guardare
con gli occhi di Gesù,
affinchè Egli sia luce
sul nostro cammino.
E che questa luce della fede
cresca sempre in noi,
finchè arrivi quel giorno
senza tramonto,
che è lo stesso Cristo,
il Figlio tuo, nostro Signore!
Papa Francesco
La Lettera del Portone
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LETTERA AI PARROCCHIANI
Cari parrocchiani,
la settimana che va dal 5 al 12 ottobre,comprendente la
FESTA DELLA “ MADONNA DEL ROSARIO”,
che cade il 7 Ottobre, è un appuntamento fisso per la nostra parrocchia: è il cosiddetto
“ Ottavario di preghiera in onore della Madonna del Rosario ” che segna l’inizio del
nuovo anno pastorale con le attività del Catechismo, delle associazioni presenti in parrocchia che presentiamo e mettiamo sotto lo sguardo benevolo e protettivo di Maria,
madre di Gesù e madre nostra.
IL 60° DI SACERDOZIO DI DON EGIDIO
Domenica 5 Ottobre sarà con noi Mons. Crisman, don Egidio, come viene chiamato confidenzialmente, una presenza storica della nostra parrocchia, nella quale è stato dal 1954 al
1958 in qualità di cappellano al fianco di Mons. Corsi, sotto la cui guida ha iniziato il suo
ministero sacerdotale subito dopo l’Ordinazione alla giovane età di 23 anni,e dove è tornato
nel 1975 succedendo a Mons. Corsi in qualità di parroco rimanendovi fino al 2001 per poi
prendere la cura della parrocchia di S. Chiara in qualità di cappellano dell’ospedale dove
attualmente svolge il suo ministero. Sarà qui il 5 Ottobre per celebrare la S. Messa delle ore
11.30 festeggiando insieme a noi il suo 60° anniversario di Ordinazione Sacerdotale.(Sono
già trascorsi dieci anni da quando, in occasione della festa venticinquennale della Madonna
delle grazie ha festeggiato con noi il suo giubileo sacerdotale dei 50 anni di ordinazione ).
Pregheremo con lui e per lui, ringraziando il Signore e Maria per averlo condotto fino a questo importante “ traguardo ” di vita ministeriale, augurandogli di essere ancora segno della vicinanza di Dio e
di Maria a quanti incontrerà nel suo ministero sacerdotale nell’ambito ospedaliero.
LA PREGHIERA PER LA FAMIGLIA
Durante l’Ottavario ci ritroveremo a pregare con il Rosario arricchito di meditazioni e di canti, preghiera per tutta la parrocchia e in particolar modo per le famiglie,
in quanto, proprio “ la famiglia ” è oggetto di attenzione da parte della chiesa. Papa
Francesco, infatti, ha indetto un Sinodo che si svolgerà in due anni, e dal 5 al 19
Ottobre, a Roma, si tiene la prima Assemblea straordinaria dei Vescovi, quale momento iniziale del Sinodo dedicato alle “ sfide pastorali sulla famiglia nel contesto
dell’evangelizzazione ”. In essa saranno valutati e approfonditi i dati, le testimonianze e i suggerimenti arrivati da tutte le diocesi del mondo, mentre l’assemblea del
2015 cercherà di individuare le linee operative più adeguate nei confronti della famiglia.
Papa Francesco ha chiesto di accompagnare con la preghiera questo momento importante per la chiesa perché in questo lavoro di riflessione si affermi con sempre
maggior convinzione che la famiglia è il luogo dell’amore, dell’appartenenza e del
donarsi reciproco. Se la famiglia venisse meno perderebbero di significato anche i
termini di padre, madre, sposo e sposa, fratello e sorella. Riscoprire la famiglia vuol dire riscoprire anche
l’appartenenza all’umanità e al popolo di Dio.
Si legge nel documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi che in un contesto culturale e sociale “ in cui
nessun valore sembra più assodato e l’istituto familiare è spesso contestato, se non del tutto rifiutato, diventa
particolarmente significativo mostrare i caratteri profondamente umanizzanti della proposta cristiana sulla
famiglia, che non è mai contro qualcuno, ma sempre ed esclusivamente a favore della dignità e della bellezza
della vita di tutto l’uomo in ogni uomo, per il bene dell’intera società… “ La famiglia è una scuola di umanità
più ricca in cui le diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza
umana più completa e a comporre convenientemente i diritti della persona con le altre esigenze della vita
sociale. ( dal Concilio Vaticano II: Gaudium et spes 52 ).”
La Lettera del Portone
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Accogliamo con gioia questo invito a pregare per la
famiglia sia personalmente che comunitariamente e
per questo Domenica 12 Ottobre, ultimo giorno
dell’Ottavario di preghiera, ci rivolgeremo a Maria
per impetrare la sua protezione materna su tutte le
famiglie che invito alla S. Messa delle 11.30 per fare
un atto di affidamento della Famiglia alla Madonna.
CONCERTO “MARIANO”
Sempre Domenica 12, la sera alle ore 21.00, concluderemo l’Ottavario di preghiera in onore della Madonna con un concerto di canti
sacri in suo onore. Saranno
due persone della parrocchia:
Rosalba Mancini, conosciuta,
certamente, perché cresciuta
qui in S. Marco alle Cappelle e Mentore Siesto,
cantore nel coro della parrocchia. Saranno loro a
proporci una serie di “ Ave Maria “ e altri brani a
Lei dedicati, accompagnati all’organo dal M° Claudiano Pallottini, organista della nostra Cattedrale
che è già venuto tra noi lo scorso anno a solennizzare la festa della Madonna con un concerto d’organo.
Confidando nella sollecita partecipazione di voi parrocchiani affidiamoci alla tenerezza di Maria che,
quale madre, veglia su tutti i suoi figli elargendo la
sua protezione.
Don Gianluca
Con il Rosario
ci lasciamo guidare da Maria,
modello di fede,
nella meditazione dei misteri di Cristo,
e giorno dopo giorno siamo aiutati
ad assimilare il Vangelo,
così che dia forma a tutta la nostra vita.
Pertanto, nella scia dei miei Predecessori,
invito a pregare il Rosario
personalmente,
in famiglia e in comunità,
ponendoci alla scuola di Maria,
che ci conduce a Cristo,
centro vivo della nostra fede.
Benedetto XVI
Domenica, 7 ottobre 2012
NEWS
dal
CENTRO
DI ASCOLTO PARROCCHIALE
SAN MARCO
(per
l’educazione familiare)
DOMENICA 12 OTTOBRE
tutta la Comunità della parrocchia di
San Marco alle Cappelle è invitata a partecipare alla
FESTA DELLA FAMIGLIA
Ore 11,30 santa Messa in Chiesa Madre
e a seguire un momento conviviale di condivisione
nel teatrino parrocchiale
DA MERCOLEDI’ 15 OTTOBRE
ALLE ORE 15
RIPRENDONO LE ATTIVITA’
SPORTELLO Mercoledì 16,30-18,30
SPAZIO BIMBI E GIOVANI
Laboratori creativi e attività ludica:
Mercoledì 16,30-18,30
Attività di recupero scolastico e doposcuola:
Mercoledì e Giovedì 15-17
SPAZIO ADULTI
Incontri genitorialità (su appuntamento)
Attività ricreative, giochi di società, bricolage,
ricamo, uncinetto, cucito, lettura,
laboratori di creatività:
Mercoledì 17-19
UN GIOVEDI’ AL MESE
PRANZO SOCIALE
VI ASPETTIAMO!
Ex Asilo Gianfaldoni-Via C. Cattaneo 22- Pisa
Per info: 366 2857942
Parrocchia 050 48393
Suore Antoniane 050 43493
[email protected]
Sito: www.ascoltosanmarco.altervista.org
La Lettera del Portone
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Cartoline d’epoca
Nell’archivio della memoria selezioni immagini scolorite.
Intercetti la tua parrocchia. C’era una volta.
Natale e Pasqua: chiesa stracolma nel tripudio di parati-luci-suoni-profumi d’incenso e di anni verdi. E poi l’oratorio,
il catechismo, l’ Azione Cattolica… Le ragazze, Aspiranti e Giovanissime -ricordi?- si riunivano dopo la Messa domenicale nell’asilo “Iginia Gianfaldoni” di via Cattaneo, al tempo sede delle suore Mantellate; ripercorri l’adunanza
affollata di fanciulle in fiore fra cui Giuseppina, Nella Lucia, Lalla, Saida, Mara, Maria, Maristella… focalizzi il viso
arguto di Laura Lunghi, la più scatenata che covava la vocazione e a sorpresa si rese monaca dopo che il fratello
Dino si era fatto prete, un prete mistico troppo presto ritornato alla Casa del Padre; meditazioni, discussioni, battute,
scherzi, risate, letture sacre insaporite dalla stringa di liquerizia e dalle pastiglie di zucchero ipercolorato e di gomma appiccicosa con accanto la scatolina discreta per gli spiccioli alle religiose notoriamente in sofferenza: suor Silveria, l’assistente ecclesiale, ti pareva sempre più bianca sotto l’orlo bianco del velo, sempre più cerea e prosciugata
sotto le vesti nere che palesavano rammendi; l’asilo immalinconiva, gli iscritti defluivano cosicché qualche genitore
per Natale esagerava con cibarie e panettoni; parrocchiani più sensibili eccedevano nelle offerte a cui obbligavano le
Mantellate sempre presenti alle veglie funebri con il conforto del rosario. Lo sgranavano intorno al feretro ( i morti,
allora, si tenevano in casa) in sussurri devoti come una carezza sull’anima.
Inutile. Le Mantellate chiusero casa. Volarono via in un frullo bianco-e-nero. Come rondini. Ma non tornarono più.
Dissolvenze… Flash back. Si materializzano le processioni-fiume: trionfi d’infiorate, tappeti e luci alle finestre, baldacchini fastosi, inni e canti per la Madonna delle Grazie tanto cara alle genti del Portone… ecco il cinema all’aperto
incuneato fra la canonica e la chiesa con l’infilata di seggioline di legno (occhio! sono a tagliola: se infili i piedi in
quella davanti, ti fai del male). A pattugliare gli spettacoli (prezzi che più popolari non si poteva) il parroco e|o il
cappellano con un occhio allo schermo e uno alla platea esuberante di famiglie e, soprattutto, di ragazzotti in surplus
ormonale. Un evento la presenza delle monache ( si radicavano intanto le Antoniane con la punta di suor Teodoraancor oggi un’icona, un mito) per film ad alto tasso religioso come S. Maria Goretti approdato con Quo vadis? La
tunica, I Dieci Comandamenti in pellicole parecchio acciaccate. Negli anni ’60 (parroco don- poi, monsignor- Renato Corsi) dalla finestra della canonica spuntava talvolta la signorina Tafi. Chi era? Una donna leader, Roberta Tafi.
Una single stagionata (nell’allora linguaggio brutale una “zitella”) votata alla chiesa. Colta, fine, intelligente. Classe
1903, in gioventù fu maestra elementare a tempo perso. A tempo pieno nella maturità fu perpetua in S. Marco alla
Cappelle. Perpetua? Di più: intronizzata per scelta in canonica, suo quartier generale, si prendeva cura dei sacerdoti
come una mamma. Iperattiva, determinata, acuta. Coordinava risorse, pianificava interventi, neutralizzava ostacoli.
Con garbo e misura. Onnipresente nell’associazionismo specialmente femminile e nella parte cerimoniale, sgonnellava autorevole nella gestione quotidiana ed economica. Una marescialla gentile che schizzava dalla cucina alle navate,
dal macellaio al fioraio, dai promessi sposi agnostici allo sperimentale Consiglio Pastorale e all’irrequieta gioventù
cattolica. Il meglio di sé lo dava nelle emergenze e nella pedagogia dei giovani. Speciale il feeling con loro, tanto più
se in crisi con Dio, se stessi e l’universo. Capelli grigi dal taglio distratto, fisicità qualificata più dalla forte personalità che dalla taglia, naso molto importante. Affogava la femminilità con scrupolo preconciliare in mise extra large.
Difficile vederla ridere. Confidava agli intimi, ancorché giovanissimi come la sottoscritta, una delusione d’amore.
Letale. A perpetrarla, un fascinoso ingegnere di Torino che le fu fidanzato per dieci lunghi anni. L’abbandonò ai piedi dell’altare? Chissà. Fatto sta che la signorina Tafi archiviò il mondo per traghettarsi in una dimensione religiosa
e totalizzante. Sposò la parrocchia di S. Marco alle Cappelle. Si rinserrò in canonica. Qui visse ogni sua giornata (la
notte, fors’anche per neutralizzare le linguacce maligne, rincasava) come in ufficio con il padre seminfermo incagliato con il bastone di legno in una poltrona di vimini. Il signor Tafi, per l’appunto. Sordo spaccato.
La presenza dei Tafi durò finché durò monsignor Renato. Scomparso lui, scomparsi loro. Con la discrezione e la signorilità di sempre. Avanti di lasciare Pisa, la signorina spicciolò agli intimi raccomandazioni e souvenir. A Marco
Bargagna donò il proprio messale. Sulla prima pagina sotto il suo nome, ugualmente vergata a mano, correva la frase sibillina, sfuocata nel mistero: “AVE, CRUX… 7|7| 1933” . Ave, o Croce. Il significato? una croce personale, un
dispiacere che la devastò in quella data fatale? che seppe sublimare nella prospettiva di fede? Probabile. Fu il segreto
di una vita. Che Marco rispettò sempre, anche quando, nei suoi viaggi a Roma dal 1985, si recò a trovarla nel pensionato del Sacro Cuore presso il Vaticano dove si era ritirata perché vicino a una sorella. Nell’esilio volontario
( un’altra svolta radicale) portò nel cuore S. Marco e il suo popolo. Che le fecero compagnia. Nell’ultima visita la
donna apparve silenziosa, spenta. Correva l’anno 1987. Verso metà degli anni ‘90, la signorina Roberta Tafi si congedava dall’amministrazione terrena. Da allora la gente dell’antico Portone ha un’amica in più in Cielo.
Paola Pisani Paganelli
AVVISO SACRO