Progetto Pontecagnano Faiano Giovani in Società

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Progetto Pontecagnano Faiano Giovani in Società
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
Ente proponente il progetto:
AMESCI
Codice di accreditamento:
Albo e classe di iscrizione:
NZ 00368
NAZIONALE
I
CARATTERISTICHE PROGETTO
Titolo del progetto:
Giovani in società
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore A (Assistenza-riferito alla tutela dei diritti sociali e ai servizi alla persona) Area 13:
(Esclusione giovanile)
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto
con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Dalle tensioni proprie della adolescenza e della prima giovinezza, dalle difficoltà dei percorsi di
crescita, emerge il problema del “disagio giovanile”. Nella società attuale, tale disagio puòsfociare
in esclusione, incrementando, possibili comportamenti devianti. I gruppi sociali più a rischio del
fenomeno esclusione sociale sono, senz’altro, i giovani. Le nuove generazioni appaiono
disorientate, frastornate ed isolate nei periodi di transizione della loro vita:nel passaggio tra le fasi
della formazione (ad esempio, passaggio dalla istruzione secondaria alla terziaria), nel passaggio
dalla scuola al lavoro, e alpassaggio alla vita autonoma.
Ai giorni nostri, il fenomeno dell’esclusione giovanile pare essere, causatodall’impossibilità di
trovare una collocazione nel mercato del lavoro. Dai dati forniti dall’Istat , si riscontra che in Italia, il
tasso di disoccupazione giovanile nel 2013 è arrivato a toccare picchi piuttosto alti. Circa il 40%
dei giovani dai 15 ai 29anni è letteralmente escluso dal mercato del lavoro e molti di loro, anche
oltre i 29anni, nemmeno cercano più un’occupazione, trovandosi ad essere completamente inattivi
e tagliati fuori dalla società.
Questa categoria di giovani, definita NEET(Not in Education, Employment or Training), rischia
l’esclusione sociale, specie nel Sud Italia. In Campania ci sono, infatti, circa 36,4% di giovani tra i
15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono in formazione( Istat-2013).
I neet sono giovani nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né sono impegnati in
corsi di istruzione o formazione.
Dal report dell’istat ( anno 2013) tra i molteplici fattori di rischio ( che incrementano esclusione
giovanile) vengono individuati e analizzati sette:
•
•
•
•
•
•
•
istruzione: i giovani con un basso livello di istruzione rischiano di diventare neet tre volte
in più rispetto agli altri;
Immigrazione: i giovani con una storia migratoria alle spalle rischiano di diventare neet
il 70 % in più rispetto ai connazionali;
Disabilità: chi dichiara di avere una qualsiasi forma di disabilità rischia di diventare neet
il 40% in più rispetto agli altri;
Divorzio: i giovani che hanno subito il divorzio dei loro genitori rischiano di diventare
neet il 30% in più rispetto agli altri;
Disoccupazione: avere un genitore che è stato disoccupato aumenta la probabilità di
diventare neet del 17%
Reddito familiare: i giovani con un reddito familiare basso hanno una maggior probabilità
di diventare neet rispetto agli altri;
Ubicazione: vivere in periferia aumenta la probabilità di diventare neet di una volta e
mezza.
All’interno un problema generalizzato, rappresentato dagli alti tassi di disoccupazione e dal loro
aumento degli ultimi anni, esiste un problema specifico rappresentato dall’esclusione
giovanile.Ineetsono ben il 50% in più dei disoccupati. È dunque fuorviante parlare solo del
problema disoccupazione giovanile.
Nel Mezzogiorno l’inattività dei giovani è più preoccupante della disoccupazione (fig.1).
Fig.1 Esclusione giovanile per ripartizione geografica
Fonte: Istat-2013
È enorme il divarioesistente tra le regioni del Centro-Nord e quelle del Mezzogiorno. In particolare
le regioni del Nord-Est sono quelle che presentano i tassi più bassi di neet, seguite dalle regioni
del Nord-Ovest e del Centro. Il Mezzogiorno presenta la situazione più difficile. Tra le regioni
la Campania e la Sicilia risultano quelle con più forti elementi di difficoltà (fig.2).
Fig.2 Neet in Italia per Regione
Fonte: Istat-2013
Inoltre la Campania presenta una percentuale maggiore di inattivi rispetto alla media del
Mezzogiorno.Ciò indica la presenza di un maggiore effetto scoraggiamento.
Per riguarda le province della Campania Napoli presenta i tassi più elevati di giovani definiti Neet
(34,4), seguito dalla provincia di Caserta (30,6) e da Salerno con il 25, 2% Neet(fig.3)
Fig.3 Neet in Campania per provincia
Fonte: istat
INEET non costituiscono un problema generalizzato dell’Italia, ma solo del Mezzogiorno. Napoli,
Caserta e Salernovivono un vero e proprio dramma sociale;la principale ragione per cui si diventa
NEET è lo scoraggiamento; i NEET comportano costi economici e sociali, quantificabili in circa
6 miliardi per la Campania.
Dunque,a concorrere alla definizione di questo scenario ci sono diverse piccole realtà vissute da
alcune province della Regione Campania. Tra queste ricordiamo in particolare la provincia di
Salerno con il 25,2 % di giovani definiti Neet.
Contesto territoriale
La presente proposta progettuale si inserisce nel contesto territoriale della Provincia di Salerno
che conta nel 2013,1.093.453 abitanti di cui 532.231 maschi e 561.222 femmine (Istat-2013). La
fascia di età dai 15-29 anni è di 199.549, di cui il 25,2 % dei giovani viene definito neet (sono
giovani nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né sono impegnati in corsi di
istruzione o formazione- Istat 2013).
Tra i comuni della provincia di Salerno, Positano (2,5% di giovani definiti neet) e Pontecagnano
Faiano (3,5% di giovani definiti neet), necessitano di interventi per creare maggiore informazione,
inclusione e partecipazione attiva dei giovani nel tessuto sociale per prevenire possibili fattori di
rischio che incrementano l’esclusione sociale .
Infatti, sia Positano (SA) sia Pontecagnano Faiano (SA), nonostante, siano mete turistiche per il
clima mite, la bellezza dei paesaggi ma, soprattutto, la presenza del mare, risultano possedere
una percentuale, abbastanza, elevata di disoccupazione giovanile e di giovani ormai scoraggiati e
demotivati(Istat-2013).
POSITANO
Dai dati Istat-2013 si rileva che Positano registra tassi di disoccupazione pari al 3,1 % su una
popolazione che consta di 3.904 abitanti. I giovani dai 15-29 risultano essere 682, di cui il 2,5 %
neet.
I giovani dai 0-14 rappresentano il 14,0% della popolazione, gli adulti dai 15-54 rappresentano il
66,4 % della popolazione e gli anziani 65 anno ed oltre rappresentano il 18,8% della popolazione.
La struttura della popolazione per età, viene definita di tipo regressiva, in quanto la popolazione
giovanile( 0-14) e minore di quella anziana ( 65 anni ed oltre), (fig.4- tab.1)
Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio
sul sistema lavorativo o su quello sanitario.
Fig.4 Struttura della popolazione del comune di Positano
Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it
Tab.1 Distribuzione della popolazione distinta per fasce d’età
Anno
1° gennaio
0-14 anni
15-64 anni
65+ anni
Totale
residenti
Età media
2012
578
2.592
734
3.904
42,0
Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it
Dall’analisi dei dati sotto riportati (tab.2) e tenendo in considerazione che l’attuale reddito medio
registrato nella popolazione di Positano che è di 11.046 euro, sembra che tale territorio abbia in
parte subito la conseguenza della grande crisi economica, con un leggero decremento del reddito
medio e degli importi complessivi, con confronto tra l’anno 2011 e 2012 (Istat.2012).
Tab 2. Redditi irpef calcolati sulla popolazione residente a Positano
Anno
Dichiaranti
Popolazione
%pop
Importo
Media/Dich.
Media/Pop.
2006
1.684
3.938
42,8%
34.875.865
20.710
8.856
2007
1.802
3.953
45,6%
38.593.406
21.417
9.763
2008
1.732
3.970
43,6%
34.953.155
20.181
8.804
2009
1.832
3.985
46,0%
37.162.371
20.285
9.326
2010
1.849
3.983
46,4%
39.509.892
21.368
9.920
2011
1.904
3.860
49,3%
42.329.993
22.232
2012
1.850
3.904
47,4%
41.229.060
22.100
10.966
11.046
Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it
Tale decremento del reddito è uno tra i molteplici fattori di rischio che incrementano l’esclusione
giovanile e quindi possibili giovani neet (inattivi e scoraggiati).
Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, presso il comune di Positano sono presenti otto
scuole di ogni ordine e grado, tra cui quattro scuole dell’infanzia, due scuole primarie, ed una
scuola di primo grado ( i ragazzi dai 3-18 anni che frequentano gli istituti scolastici sono 634- Istat2013). Una figura importante o di rilievo, oltre le istituzioni scolastiche è data, anche, dai servizi
erogati dal comune. Risulta essere attivo il centro informa giovani, che non riesce ad
implementare progettazioni efficaci (diffondere informazionisui servizi erogati e sulle opportunità
dello sportello) per coinvolgere l’utenza di riferimento (target 14-34 anni), in particolare i 2,5 % di
giovani neet che sono demotivati e scoraggiati e non si attivano alla ricerca di informazioniper la
ricerca di un lavoro. Dai dati pervenuti dall’ufficio informa giovani nell’anno 2013 si rileva chesolo
500 giovani hanno usufruito del servizio (gli addetti rilevano l’utenza in base alla somministrazione
di schede di ingresso) su 1210 (14-34 anni) giovani che potrebbero usufruire (i giovani sono
demotivati e scoraggiati).Gli stranieri residenti a Positano rappresentano il 4,0% della popolazione
residente (Istat-2013).APositanola comunità straniera più numerosa è quella giovanile e
rappresenta il 45,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio (Istat-2013).
Infatti, come esemplificato nella descrizione dell’area di intervento tra i molteplici fattori di rischio
che incrementano l’esclusione giovanile, va ricordato il fattore “dell’immigrazione”. I giovani con
una storia migratoria alle spalle rischiano di diventare neet il 70 % in più rispetto ai connazionali
(istat-2013).
Quindi bisogna ottimizzare l’intervento del centro informa giovani per incrementare il numero di
utenti, dando informazioni certe affidabili, aggiornate, complete, pluraliste, trasparenti, intellegibili,
appropriate in modo che la prestazione informativa risulti di buon livello e l’azione informativa
risponda dinamicamente all’evoluzione dei bisogni giovanili, stimolando il giovane alla vita
sociale.Oltre agli interventi attivati dalle istituzioni scolastiche e dai centri informa giovani,una
realtà importante risultano essere le organizzazioni non profit. Presso il comune di Positano ci
sonodiciotto associazioni (iscritte regolarmente all’albo delle associazioni), di cui (tab.3): due
associazioni sportive; un’associazione ricreativa per anziani; un’associazione sociale, nove
associazioni culturale e musicali; cinque associazioni di difesa ambientale (montano -marino).
Nonostante la presenza di organizzazioni di terzo settore attive sul territorio di riferimento, risulta
basso il tasso di partecipazione dei giovani alle attività delle associazioni (i giovani in quanto
scoraggiati e inattivi, non cercano momenti di aggregazione ne opportunità di lavoro,
incrementando l’esclusione giovanile), dai dati pervenuti dall’ufficio delle politiche sociali di
Positano risulta che solo il 10% di giovani partecipa alle attività delle associazioni prese in esame
(ufficio politiche sociali- comune di Positano 2013).
Risultano scarsi gli interventi di informazione, sensibilizzazionema, soprattutto, di coinvolgimento
dei giovani sul territorio di riferimento. Sarebbe opportuno incentivare i giovani alla partecipazione,
progettando interventi di inclusione e opportunità lavorative (borse lavoro, tirocini retribuiti, etc.).
Tab.3 Associazioni presenti presso il comune di Positano
ASSOCIAZIONI
ATTIVITA’
1) Ass. Circolo Scacchi Positano
(Via G. Marconi n. 123)
Promuovere il gioco degli scacchi, organizzazione
di tornei.
2) Ass. Volontari per Positano –
assistenza sociale e solidarietà
- ONLUS
Positano, Via Pasitea n. 240
Assistenza sociale e volontariato
3) Associazione Culturale
Positano Arte
Massalubrense, Via Canale 11/b
Promozione attività culturali, eventi teatrali, azioni a
scopo
sociale.
4) Associazione per i Gemellaggi
Onlus
Via G. Marconi 111
Promozione della cultura e dell'arte, in particolare
con scambi culturali, turistici, e sociali tra i diversi
Paesi attraverso il gemellaggio delle città
5) Associazione per la difesa degli
interessi di Nocelle – A. D. I. N
Promozione, difesa e salvaguardia degli interessi
della Comunità di Nocelle
6) Associazione Positalta
Positano
Promuovere la cultura musicale
7) Associazione Positano W
Positano, Via S. Croce n. 31
Promuovere attività culturali, ricreative, eventi
musicali.
8) Associazione Provinciale
Albergatori Salerno
Promozione e rappresentanza
turistiche alberghiere
9) Associazione Teatrale Positano
- ONLUS
Napoli, Via del Parco Margherita 32
Promuovere la cultura e l’arte
10) Circolo Nautico Fornillo
Positano, Via Fornillo n. 33
Promuovere la tutela dell’ambiente marino e
sviluppare iniziative culturali e sportive legate al
mare
11) Fondazione Culturale Wilhelm
Kempff
Via Wilhelm Kempff n. 1 - 7
Fondazione autonoma di diritto privato con sede
legale a Monaco di Baviera, svolge attività nel
campo culturale e musicale, anche con
organizzazione di corsi per pianoforte
12) Franco Di Franco Onlus
Positano, Via Boscariello
Promuovere la conoscenza della musica in tutti i
suoi generi;
delle
attività
la formazione professionale nel settore artistico e
culturale;
organizzazione di manifestazioni musicali, teatrali e
culturali.
13) GEA
Positano, Via G. Marconi n. 132
Promuovere attività a carattere sociale; la tutela
dell’ambiente
montano
e/o
marino
e
l’organizzazione di iniziative culturali e sportive
legate principalmente alla montagna e alla
conoscenza del Territorio e all'educazione
ambientale
14) Mare e Monti
Positano, Via Fornillo n. 15
Valorizzare e difendere il territorio e la fauna. Corsi
di protezione civile.
15) Olimpic Positano
Positano, Via Pasitea n. 246
Promuovere le attività sportive; organizzare gare e
manifestazioni sportive.
16) Polisportiva S. Vito Positano
Positano, Via Pasitea n. 190
Promuovere le attività sportive; organizzazione di
gare e manifestazioni sportive e iniziative socioculturali
Protezione patrimonio naturale, marino e
paesaggistico della costiera Amalfitana, attività
culturali e sportive
17) Posidonia
Via Pasitea n. 284 c/o biblioteca comunale
18) Positano Musica
Positano, Via Pasitea n. 300
Promuovere la cultura musicale.
PONTECAGNANO FAIANO
Il comune di Pontecagnano Faianoè un comune della provincia di Salerno che conta 25.261
abitanti, di cui 12312 maschie e 12949 femmine ( Istat-2013). I giovani dai 15-29 risultano essere
4603, di cui il 3,5 % neet (istat-2013).
L’andamento demografico della popolazione residente del comune di Pontecagnano Faiano è in
costante crescita (Istat-2013)
Fig.8 Andamento demografico della popolazione residente- Comune di Pontecagnano Faiano
(SA9
Fonte: Istat- elaborazione –tuttitalia.it
Nell'analisi della struttura per età della popolazione si rileva che la popolazione è di tipo regressiva in
quanto la popolazione giovanile (0-14) è minore (14,8%) rispetto alla popolazione anziana (17,0%).
Fig.8 Analisi della struttura per età della popolazione
Fonte: istat-elaborazione tuttitalia.it
Dall’analisi dei dati sotto riportati (tab.4) e tenendo in considerazione che l’attuale reddito medio
registrato nella popolazione di Pontecagnano Faiano che è di 7.763. euro,sembra che tale
territorio abbia in parte subito la conseguenza della grande crisi economica, con un decremento
degli importi complessivi, con confronto tra l’anno 2011 e l’anno 2012 (Istat.2012).
Tab 4. Redditi irpef calcolati sulla popolazione residente a Pontecagnano Faiano
Anno
Dichiaranti
Popolazione
%pop
Importo
Media/Dich.
Media/Pop.
2006
9.438
24.206
39,0%
147.868.258
15.667
6.109
2007
9.774
24.210
40,4%
157.444.273
16.108
6.503
2008
9.764
24.651
39,6%
180.846.973
18.522
7.336
2009
10.135
24.971
40,6%
186.387.165
18.390
7.464
2010
10.322
25.049
41,2%
191.575.457
18.560
7.648
2011
10.266
25.307
40,6%
192.770.219
18.778
7.617
2012
10.382
25.261
41,1%
191.883.591
18.964
7.763
Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it
Tale decremento dell’importo è uno tra i molteplici fattori di rischio che incrementano esclusione
giovanile e quindi possibili giovani inattivi e scoraggiati, che difficilmente cercheranno informazioni
e si attiveranno per la ricerca di un lavoro.
I giovani in età scolara risultanoessere 4787 (0-18 anni), il tasso di evasione scolastica risulta
bassissimo (1%- dati dell’ufficio dei servizi sociali). Ci sono istituzioni scolastiche sufficienti a
gestire e progettare interventi per i giovani dai 3-18 anni che frequentalo vari istituti scolastici.
Le scuole presenti presso il comune di riferimento sono 32, di cui 19 scuole dell’infanzia, 9 scuole
primarie, 3 scuole secondarie di primo grado, 1 scuola secondaria di secondo grado.
Per quanto riguarda i servizi erogati dal comune, risulta essere attivo il centro informa giovani
(fornisce all’utenza informazioni sulla formazione, opportunità lavoro, cultura e tempo libero,
esperienze all’estero, imprenditoria giovanile, informa le associazioni attive sul territorio
sueventuali bandi e progettazioni da implementare).
Dai dati pervenuti dall’ufficio dell’informagiovanirisulta che su un popolazione 6289 giovani (14-34
anni) solo il 40 % dei giovani usufruiscono e conosconoil servizio. E’ importante ottimizzare il
servizio (incrementare interventi di informazione, formazione,orientamento lavorativo e
sensibilizzazione del territorio)per ridurre la percentuale di neet nel territorio e implementare
metodologie efficaci per diffondere le informazioni e le opportunità mutatedai servizi offerti dagli
enti comunali. Gli stranieri residenti a Pontecagnano Faiano rappresentano il 5,8% della
popolazione residente. Il dato preoccupate, rileva che tra il tasso di stranieri vi è una percentuale
elevata di giovani (55,1%), (Istat-2013).Tra i molteplici fattori di rischio che incrementano
l’esclusione giovanile, va ricordato che i giovani con una storia migratoria alle spalle rischiano di
diventare neet il 70 % in più rispetto ai connazionali (istat-2013). Dunque bisogna ottimizzare
l’intervento del centro informa giovani, individuando metodologie e azioni che coinvolgano il
giovane che si trova in uno stato di sconforto e inattività.
Oltre al centro informa giovani, sono presenti presso il comune di Pontecagnano Faiano 63
organizzazioni non profit(iscritte all’albo delle associazioni), tra cui:
• 13 sono associazioni civili con scopi di con scopo di previsione, prevenzione e soccorso,
in materiadi protezione civile, organizzazione di convegni, raduni o analoghe
manifestazioni;
• 16 sono associazioni cultural con attività di prevenzione e di educazione alla salute;
• 9sono associazioni ricreative, con finalità di solidarietà civile, culturale, sociale volte alla
promozione dell’aggregazione di giovani e dell’inclusione delle fasce deboli (disabili,
anziani, minori, etc.);
• 13 sono associazioni sociali, con promozione di eventi formativi, scientifici, attività culturali
• 12 sono associazioni sportive, con promozione del diritto alla salute attraverso la pratica
delle attività sportive e motorie;15 sono associazioni per la tutela ambientale. Si occupano
principalmente di espleta servizi di vigilanza ambientale sul territorio di riferimento, e di
difendere e sviluppare le risorse ambientali e naturali.
Anche in questa realtà, risultano solo 9 le associazioni di aggregazione giovanile e di aiuto alle
fasce deboli (le fasce deboli sono maggiormente propense all’esclusione giovanile e quindi ad
essere definiti neet), gli interventi, implementati da queste associazioni non riescono a coinvolgere
e informare tutti i giovani.Infatti, anche per questa realtà territoriale risulta basso il tasso di
partecipazione dei giovani alle attività delle associazioni, dai dati pervenuti dall’ufficio delle
politiche sociali di Pontecagnano Faiano risulta che solo il 15% di giovani partecipa alle attività
delle associazioni non profit (ufficio politiche sociali- comune di Pontecagnano Faiano 2013).
Sarebbero, utili interventi di inclusione e opportunità di lavoro (borse lavoro, tirocini retribuiti, etc.)
per promuovere una partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale, riducendo i rischi di
esclusione sociale.
Bisogna ottimizzare i servizi di informa giovani coinvolgendo i veri protagonisti: “i giovani”,
attivando, un intervento che punti ad informare, sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni
alle opportunità del territorio. Ovviamente, per evitare l’esclusione giovanili bisogno considerare
anche l’inserimento lavorativo.A tal proposito, il Comune di Positano e Pontecagnano Faiano
hanno pensato diattivare una rete per realizzare una proposta progettuale che racchiudead ampio
raggio una gamma di azioni dirette ad agire sul fenomeno in questione, puntando alla promozione
di alcune iniziative formative, di aggregazione e lavorativeche stimolino prima di tutto il
protagonismo sociale dei giovani.
L’area di intervento è pertanto, quella dell’informazione per permettere una partecipazione attiva
e un coinvolgimento dei giovani nel contesto sociale.
Tabella 3: Tabella riassuntiva degli indicatori di contesto - Situazione di partenza
INDICATORE
n. di giovani in provincia di
Salerno (15-29 anni)
n. di giovani neet (15-29 anni) in
proviniai di Salerno
POSITANO
Popolazione di Positano
% di disoccupazione comune di
Positano
% di neet (15-29) comune di
Positano
n. di scuole presso il comune di
Positano
VALORE RELATIVO ALLA
SITUAZIONE DI PARTENZA
199.549
FONTE DELLA RILEVAZIONE
ISTAT
25,2%
ISTAT
3904
Istat
Istat
3,1%
2,5%
8°
Istat
Ufficio dei servizi sociali
n. di servizi erogati dal comune
per i giovani
n. di giovani dai 14-34 anni (target
–informagiovani)
n., di giovani che usufruiscono del
servizio erogato dal comune
( informa giovani- 14-34 anni )
n.
di
giovani
che
NON
usufruiscono del servizio erogato
dal comune ( informagiovani- 1534 anni)
n. di associazioni presso il comune
di Positano
n. di associazioni che si occupano
di attivare servizi per giovani
PONTECAGNANO FAIANO
% di neet ( 15-29 anni) comune di
P.F
n. di scuole presso il comune di P.
F.
n. di servizi erogati dal comune
per i giovani
n. di giovani dai 14-34 anni
(Target informa giovani)
N., di giovani che usufruiscono del
servizio erogato dal comune
( informa giovani- 14-34 anni)
n.
di
giovani
che
NON
usufruiscono del servizio erogato
dal comune ( informagiovani- 1534 anni)
n. di associazioni presso il comune
di P.F
n. di associazioni che si occupano
di attivare servizi per giovani
1°°
1710
Ufficio delle politiche giovanili
Ufficio delle politiche giovanili
Centro informagiovani
500
Centro informagiovani
1210
18
1
3.5%
32
1°°
6289
2515 (40%)
Ufficio dei servizi sociali
Ufficio dei servizi sociali
Istat
Ufficio dei servizi sociali
Ufficio delle politiche giovanili
Ufficio delle politiche giovanili
Centro informagiovani
Centro informa giovani
3774
63
9
Ufficio dei servizi sociali
Ufficio dei servizi sociali
° non sono presenti scuole di secondo grado
°° centro informa giovani (target 14-34)
Domanda
Si avverte,l’esigenza di attivare percorsi di auto-informazione e di coinvolgimento, soprattutto,
per la fascia di cittadini che hanno bisogno di informazioni precise e che necessitano di un
coinvolgimento maggiore (14-34 anni) circa i servizi esistenti sul territorio (in quanto scoraggiati
e inattivi-neet), nonché le modalità di accesso ad essi, per evitare “l’esclusione giovanile”.
I giovani (14-34 anni) che sono residenti presso il comune di Positano risultano essere 1710,
mentre, i giovani residenti presso il comune di Pontecagnano Faiano risultano essere 6289
(istta-2013).Coloro che conoscono e usufruiscono del servizio offerto dagli enti comunali
(informagiovani) sono 500 giovani per Positano e 2515 giovani per Pontecagnano Faiano, con
un gap rispettivo di 1210 giovani per Positano e 3774 giovani per Pontecagnano Faiano che
non conoscono e usufruiscono del servizio. Le associazioni di terzo settore presentano
percentuali basse di partecipazione dei giovani alle attività implementate (Positano risulta che
solo il 10% di giovani partecipa alle attività delle associazioni, mentre, per il comune di
Pontecagnano Faiano risulta che solo il 15% della popolazione partecipa alle attività progettate
dagli organismi non profit. -Dati forniti dai comuni).
Dall’analisi di contesto si sono individuati alcuni fattori di rischio e quindi di esclusione giovanile:
1) Reddito familiare: i giovani con un reddito familiare basso hanno una maggior probabilità
di diventare neet rispetto agli altri. Infatti presso i comuni di riferimento si rileva un leggero
decremento del reddito medio e degli importi complessivi della popolazione (istat-2013);
2) Immigrazione: i giovani con una storia migratoria alle spalle rischiano di diventare neet il
70 % in più rispetto ai connazionali.
Gli stranieri residenti a Positano rappresentano il 4,0% della popolazione straniera(Istat-
2013).Inoltre,la comunità straniera più numerosa è quella giovanile e rappresenta il 45,1%
di tutti gli stranieri presenti sul territorio (Istat-2013).
Gli stranieri residenti a Pontecagnano Faiano rappresentano il 5,8% della popolazione
residente. Il dato preoccupate, rileva che tra il tasso di stranieri vi è una percentuale
elevata di giovani (55,1%),(Istat-2013).
La popolazione giovanile, necessita di un maggior coinvolgimento da parte di enti preposti a dare
informazioni di tipo plurisettoriale. Indicazioni certe affidabili, aggiornate, complete, trasparenti,
intellegibili, appropriate in modo che la prestazione informativa risulti di buon livello e l’azione
informativa risponda dinamicamente all’evoluzione dei bisogni giovanili, stimolando il giovane alla
vita sociale
Bisogna, dunque, ottimizzare gli interventi per i giovani, individuando metodologie e azioni che
coinvolgano le nuove generazioni che si trovano in uno stato di sconforto e inattività. Anche
attivando borse lavoro o tirocini retribuiti per incentivare i giovani ad acquisire esperienza e
competenza.
Offerta
Nei comuni presi in esame sono attive complessivamente 81 associazioni di cui 18 associazioni
presso il comune di Positano e 63 presso il comune di Pontecagnano Faiano. Risultano carenti
gli interventi delle associazioni che si occupano di giovani sia in senso di informazione sia in
senso di attività di aggregazione e coinvolgimento (1 associazioni attive nel comune di Positano
per i giovani e 9 associazioni attive nel comune di Pontecagnano Faiano per i giovani).
Tali associazioni, sebbene, senza adeguati strumenti e solo parzialmente, si sforzano di fornire
una minima informazione e coordinamento nella gestione dei rapporti tra giovani e
partecipazione alla vita pubblica.
Sono attivi anche centri informa giovani presso il comune di Pontecagnano Faiano (SA) e
Positano.
L’informagiovani si rivolge alla gioventù nella sua globalità tenendo a coprire i principali campi di
interesse che riguardano la vita delle nuove generazioni. I destinatari sono tutti coloro che
attraversano un periodo della vita caratterizzato dalla necessità di prendere decisioni ed operare
scelte spesso decisive per il proprio futuro.
I centri Informagiovani del comune di Pontecagnano Faiano e Positano sono attivi dal lunedì al
venerdi per 3 ore al giorno per un totale di 15 ore settimanali.
Gli orari di Apertura al Pubblico del Centro sono:
Lunedi - Mercoledì - Venerdì :
Martedì - Giovedì:
dalle 9.00 alle 12.00
dalle 15.00 alle 18.00
Dovrebbero fornire all’utenza le informazioni rientranti nei seguenti settori:
FORMAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
LAVORO
CORSI PER L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO FORMATIVO
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
CORSI POST DIPLOMA
CORSI DI LAUREA
DOTTORATI RICERCA
MASTER
BORSE DI STUDIO
CORSI POST LAUREA
OPPORTUNITA’ FORMATIVE PROMOSSE DAL FONDO SOCIALE EUROPEO
•
•
•
•
•
•
CONSULTAZIONE GAZZETTA UFFICIALE
CONSULTAZIONE BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA
CONSULTAZIONE TELEMATICA DEI BOLLETTINI DELLE ALTRE REGIONI
OFFERTE DI LAVORO PRIVATO
OFFERTE DI LAVORO PROPOSTE DA AGENZIE DI LAVORO INTERINALE
OPPORTUNITA’ DI STAGE
ESTERO
•
•
PROGRAMMI EUROPEI
OPPORTUNITA’ DI LAVORO, STUDI E STAGE NEI PAESI DELL’U.E.
CULTURA E TEMPO LIBERO
•
•
•
•
•
VIAGGI-STUDIO E LAVORO ALL’ESTERO
CONCORSI ARTISTICI
VACANZE A TEMA
ASSOCIAZIONI CULTURALI OPERANTI NEL TERRITORIO NAZIONALE
EVENTI CULTURALI
IMPRENDITORIA GIOVANILE
•
LEGGI FINANZIAMENTI IL “METTERSI IN PROPRIO”
Nonostante la presenza di strutture e di settori di intervento, i centri informa giovani non riescono
a coinvolgere i giovani, in quanto, non sono attive iniziativa di informazione, formazione,
orientamento lavorativo e sensibilizzazione del territorio
Target del progetto
Destinatari direttiPopolazione di giovani dai 14 ai 34 anni. In questa classe di età rientrano,
infatti, tutti i giovani che, per svariati motivi, quali la scelta della Scuola, la scelta dell’Università, la
ricerca di un lavoro e la difficoltà nel trovarlo, si sentono inutili e privi di punti di riferimento.
Beneficiari indiretti:Godrannoindirettamente dei benefici del progetto l’ente Comunale, le
scuole del territorio e tutta la comunità locale che avrà una popolazione più attiva ed informata
rispetto ai servizi territoriali e in merito a valori quali la cittadinanza attiva e la partecipazione dei
giovani.
Obiettivi del progetto:
OBIETTIVO GENERALE:
Il progetto si pone come obiettivo generale l’attuazione di un programma di interventi mirato
a garantire l’inclusione sociale dei giovani attraverso azioni finalizzate a favorirne il
protagonismo sociale.
Dunque il progetto si propone di rispondere al forte bisogno della popolazione giovanile di
un maggior coinvolgimento degli enti preposti e di disporre di un’informazione gratuita,
pluralistica e affidabile, che faccia sentire i cittadini parte attiva e integrante del territorio. La
dimensione locale può diventare un effettivo spazio di confronto, nell’ambito del quale
esercitare i diritti di cittadinanza, e in cui costruire nuove reti di relazione basate sulla
solidarietà, sull’impegno civile collettivo, sulla responsabilità diffusa, sulla socializzazione e
naturalmente sulla partecipazione.
Beneficio:
La possibilità di trovare una collocazione nella società, nel dettaglio, nel mercato del lavoro
ridurrebbe quel senso di inutilità, di insoddisfazione personale e di frustrazione avvertito dai
giovani e legato il più delle volte all’impossibilità e all’incertezza di progettare un futuro.
OBIETTIVI SPECIFICI:
1)Contribuire ad accrescere il livello di partecipazione dei giovani alla vita della
comunità di riferimento, rafforzando il senso di appartenenza ed il senso di
cittadinanza attiva.
Il progetto si pone come primo obiettivo specifico quello di consentire un accesso dei
cittadini alla vita pubblica e alla realtà territoriale accedendo ai servizi comunali, ricevendo
informazioni adeguate e chiare che dall’analisi dei bisogni emerge come poco presente nei
cittadini attualmente.
2)Aiutare i giovani nel percorso di conquista dell’autonomia, attraverso interventi
mirati a garantire una collocazione nel mercato del lavoro.
Il progetto si pone come obiettivo specifico quello di promuovere nei cittadini un senso di
fiducia e sicurezza nelle istituzioni che permetta loro di essere soggetti attivi nella comunità.
I principali indicatori connessi l raggiungimento di questi obiettivi:
1) Numero di giovani che si rivolgono allo sportello informagiovani;
2) Numero di iniziative informative e formative per i giovani:
3)Numero di borse lavoro erogate dai comuni;
In sintesi, utilizzando i medesimi indicatori quantificati in sede di analisi contestuale,
il progetto si prefigge i seguenti risultati.
Tabella 4: Tabella riassuntiva degli indicatori di contesto –valore relativo alla situazione di arrivo
INDICATORE
Attività assistenziali
n. di giovani (14—34 anni) che
sono residenti nel comune di
Positano- Pontecagnano Faiano
n. di giovani che conoscono e
usufruiscono del servizio informa
giovani (14-34 anni) residenti nel
comune
di
PositanoPontecagnano Faiano
Attività socializzanti
Numero
di
iniziative
informative e formative per i
giovani
VALORE RELATIVO ALLA
SITUAZIONE DI PARTENZA
7999
VALORE RELATIVO ALLA
SITUAZIONE DI ARRIVO
+55%
3015
4
2
Attività lavorative
Numero di borse lavoro
erogate dal comune
0
6
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile
nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
OBIETTIVI SPECIFICI:
1)Contribuire ad accrescere il livello di partecipazione dei giovani alla vita della comunità di
riferimento, rafforzando il senso di appartenenza ed il senso di cittadinanza attiva.
Azione A:Incremento del livello di informatizzazione dei giovani in merito alle opportunità
loro offerte e ai temi che li riguardano.
Attività A1: Supporto dell’informagiovani
•
•
•
•
Aggiornamento del sito internet - informagiovani;
Ideazione e realizzazione di materiale informativo per la pubblicizzazione dello
sportello informa;
Predisposizione di un piano di lavoro trimestrale;
Incremento del numero di informazioni veicolate;
Attività A2: Organizzazione di convegni su tematiche di interesse giovanile
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ricerca della sede idonea;
Individuazione delle tematiche oggetto di interesse;
Predisposizione di un calendario per la scelta delle date;
Scelta dei contenuti da inserire nel materiale informativo da distribuire ai
partecipanti;
Predisposizione bozza per procure;
Produzione di volantini e brochure;
Organizzazione del parterre e degli interventi;
Organizzazione logistica del convegno;
Pubblicizzazione territoriale dell’eventi (pubblicità su giornali locali, sulle pagine dei
social, contatto con altre istituzioni, invio e-mail, contatto con associazioni)
Conferma adesioni.
Realizzazione dell’evento.
Attività A3: Utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
•
•
Individuazione di luoghi pubblici in cui rendere possibile la connessione a internet;
Individuazione di un tutor per l’assistenza all’uso delle tecnologie;
Azione B:Realizzare iniziative di aggregazione e di confronto di esperienze.
Attività B1: Organizzazione di centri di aggregazione giovanile
•
•
•
•
•
•
Individuazione della sede idonea;
Individuazione delle attività da svolgere;
Predisposizione di un calendario dei giorni in cui svolgere le attività;
Individuazione degli esperti da inserire;
Individuazione del numero di giovani a cui destinare le attività;
Predisposizione di schede per registrare l’utente ed il tipo di attività svolta;
Attività B 2:Organizzazione di manifestazioni sportive;
•
•
•
•
•
Individuazione della sede idonea;
Individuazione delle attività sportive da svolgere;
Predisposizione di un calendario dei giorni in cui svolgere la manifestazione;
Individuazione delle associazioni sportive da coinvolgere;
Produzione di volantini e brochure da distribuire per la promozione dell’evento.
2)Aiutare i giovani nel percorso di conquista dell’autonomia, attraverso interventi mirati a
garantire una collocazione sul mercato del lavoro.
Azione C:Facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani.
Attività C 1: Organizzare tirocini retribuiti:
•
•
•
•
Erogazione di 6 borse lavoro;
Individuazione di un tutor come punto di riferimento;
Selezione dei giovani più meritevoli;
Predisposizione di una scheda per la valutazione del percorso svolto;
Attività C2: Organizzazione di 4 corsi di formazione
• Individuazione della sede idonea allo svolgimento del corso;
•
•
•
•
•
•
•
Predisposizione del calendario in cui svolgere le lezioni;
Individuazione dei docenti;
Definizione del programma delle lezioni;
Organizzazione delle lezioni;
Individuazione della struttura per svolgere periodi di stage
Inizio corso;
Eventuale inserimento lavorativo.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Attività A1: Supporto dell’informagiovani
Supportare l’attività di aggiornamento delle informazioni;
Supportare la realizzazione del materiale informativo.
Attività A2: Organizzazione di convegni su tematiche di interesse giovanile
Supportare l’organizzazione dell’evento attraverso le fasi dell’organizzazione della elogista,
e attraverso il supporto nella realizzazione del materiale informativo da distribuire;
Attività A3: Utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Supportare il consulente informatico nell’attività di sostegno agli utenti per quanto concerne
l’uso degli strumenti;
Supportare l’utenza nella navigazione in rete e nella ricerca delle giuste informazioni;
Supportare l’utenza nello scaricare la giusta modulistica.
Attività B1: Organizzazione di centri di aggregazione giovanile
Supportare la gestione dei gruppi nelle varie attività;
Supportare le attività di compilazione delle schede di registrazione degli utenti.
Attività B 2:Organizzazione di manifestazioni sportive
Supportare la produzione del materiale informativo;
Distribuire il materiale informativo;
Supportare le associazioni nell’organizzazione dell’evento.
Attività C 1: Organizzare tirocini retribuiti
Supportare il tutor nella compilazione delle schede per descrivere l’andamento del percorso
del tirocinante.
Attività C2: Organizzazione di corsi di formazione gratuiti
Supportare i docenti nelle attività di formazione dei giovani attraverso la compilazione dei
registri presenze; supportare i docenti nella preparazione delle lezioni giornaliere
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
19
Numero posti con vitto e alloggio:
0
Numero posti senza vitto e alloggio:
19
Numero posti con solo vitto:
0
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008
Cert. N. LRC 0261550
Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato
al 31 luglio 2009 e approvato dall’UNSC con det. n° 91 in data I Febbraio 2010 cui per
ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito
www.amesci.org
CONVOCAZIONE
La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata
contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando
integrale; progetto; procedure selettive, etc.);
Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle
informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio
telefonico e telematico.
SELEZIONE
Controllo e verifica formale dei documenti;
Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i
seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale:
le esperienze di volontariato;
le esperienze di crescita formative
le capacità relazionali;
l’interesse del candidato.
Valutazione dei titoli massimo 50 punti
Precedenti esperienze
MAX 30 PUNTI
Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze
MAX 20 PUNTI
Precedenti esperienze massimo 30 punti
Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi.
Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto
Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello
che realizza il progetto
Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg)
MAX 12 PUNTI
MAX 9 PUNTI
Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto
Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
MAX 6 PUNTI
Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il
progetto
Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
MAX 3 PUNTI
Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
Laurea (vecchio ordinamento oppure 3+2)
Laurea triennale
Diploma scuola superiore
Frequenza scuola media Superiore
8 PUNTI
7 PUNTI
6 PUNTI
FINO A 4 PUNTI
(1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO)
Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale
accreditati presso le Regioni
Titolo completo
Non terminato
4 PUNTI
2 PUNTI
Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
(per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini
durante il periodo estivo, etc.)
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Di durata superiore a 12 mesi
Di durata inferiore a 12 mesi
4 PUNTI
2 PUNTI
Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di
4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera,
informatica, musica, teatro, pittura, ecc…).
Attestati o autocertificati
1 PUNTO
I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web
dell’ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale
(con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel
settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e
complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle
sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato.
COLLOQUIO
MAX 60 PUNTI
Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate
sul sito www.amesci.org
La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il
punteggio finale del colloquio.
L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta
con un minimo di 36 PUNTI al colloquio
La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal
responsabile del Servizio Civile Nazionale;
REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE
Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla
legge 6 marzo 2001, n. 64:
Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.
E’ titolo di maggior gradimento:
- diploma di scuola media superiore;
- pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;
- pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;
- buona conoscenza di una lingua straniera;
- spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo
- capacità relazionali e dialogiche
- studi universitari attinenti.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
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Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili
e validi ai fini del curriculum vitae:
Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di
questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita
professionale:
competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto,
acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al
personale professionale):capacità di gestione ed organizzazione di eventi,
competenze in materia di informatica
competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e
organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità
decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving)
competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione
che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni
sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro
all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una
buona dose di creatività;
competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e
l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di
stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di
lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.
Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa
Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale
delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente
progetto (in allegato)
Formazione generale dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto
Modalità di attuazione:
In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci.
Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008Cert. N. LRC 0261550
Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative
centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle
modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici
volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.
La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi
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Tel: 081.19811450
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messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio
civile nazionale”.
Nello specifico si utilizzerà:
• formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie
materie trattate per 13 ore complessive;
• formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team
building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività
collaborative per 18 ore complessive;
• e-learning per 14 ore complessive.
Contenuti della formazione:
La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli:
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A come Amesci: La presentazione dell’associazione
Valori e identità del SCN
Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di
coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile.
Approfondimento su Don Lorenzo Milani.
Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa
della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di
sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è
evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica.
La difesa civile non armata e non violenta:
Il concetto di difesa civile non
armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è
sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia.
Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il
Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e
funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con
l’ente.
Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e
solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è
opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della
cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma
anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche
educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della
criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della
lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza
attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità.
Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei
ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà
illustrate.
Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio
Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario
SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di
cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma
anche
ad
ogni
cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le
leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la
protezione civile ed il volontariato.
L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4
febbraio 2009 e successive modifiche)
La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale
Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per
progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di
Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di
meta competenze
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
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Durata:
45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del
progetto)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto
Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.
Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità
“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a
distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i
momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale
impostazione costruttivista.
Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della
responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita
dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle
sessioni in chat,dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli
approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,
rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.
Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del
processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti
che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio
comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo,
ma anche su quello relazionale.
A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi
dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di
esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla
complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed
emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a
distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa
intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se
l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto
interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale.
Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e
senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento.
L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace
nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo
chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti
nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione
condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della
conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione
della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.
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La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui
20 in presenza e 55 in e-learning.
Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento
all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai
contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento
del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e
formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.
Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci
anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in
quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto
erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP,
CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto
imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui
condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione.
La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a
ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile
e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso
tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e
condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta
dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di
volontariato).
Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di
accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul
proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per
poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione
degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di
interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).
Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di
accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che
potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso
di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per
una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.
Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più
efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi
in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia
cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.
Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con
l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e
riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di
riferimento”.
Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari
parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della
piattaforma. Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi
formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento
che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi
previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari.
Contenuti della formazione:
Argomenti della formazione specifica:
In aula:
I APPROFONDIMENTO:
• Modulo I:Letture introduttive sul Welfare, Descrizione del fenomeno esclusione
sociale, Analizzare gli effetti della disoccupazione giovanile, Studio delle statistiche
sull’emarginazione sociale nel proprio paese; Durata: 6 ore –
• Modulo II:Analisi delle problematiche giovanili: alcool, droga, esclusione sociale e
strategie di intervento; Durata: 6 ore
• II APPROFONDIMENTO:
Centro Direzionale
Via G.Porzio, Isola E3
80143
Napoli
Tel: 081.19811450
Fax: 081.19811451
email: [email protected]
www.amesci.org
•
•
Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4
ore –
• Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro
• Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza
• Organigramma della sicurezza
• Misure di prevenzione adottate
Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37,
comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 4 ore –
• Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro
• Rischi meccanici ed elettrici generali
• Rischio biologico, chimico e fisico
• Rischio videoterminale
• Movimentazione manuale dei carichi
• Altri Rischi
• Dispositivi di Protezione Individuale
• Stress lavoro correlato
• Segnaletica di emergenza
• Incidenti ed infortuni mancati
Corso e-learning:
Esclusione sociale e nuovo welfare.
Dimensioni e prospettive nel contesto europeo.
Contenuti della metaformazione:
Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in
cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali:
capacità di analisi e sintesi
abilità comunicative legate alla comunicazione on line
abitudine al confronto e alla discussione
L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti
della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base
legate all'uso delle TIC e di Internet.
Durata:
75 ore
30/07/2014
Centro Direzionale
Via G.Porzio, Isola E3
80143
Napoli
Il Responsabile legale dell’ente
Enrico Maria Borrelli
Tel: 081.19811450
Fax: 081.19811451
email: [email protected]
www.amesci.org