CLASSE DOLPHIN 81

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CLASSE DOLPHIN 81
ARMATORI ITALIANI
CLASSE DOLPHIN 81
A.S.D.
REGOLE DI CLASSE DELL’IMBARCAZIONE
DOLPHIN 81 One Design
2011
L’imbarcazione Dolphin 81 è stata disegnata nel 1993 da Ettore Santarelli
ed è stata riconosciuta come classe Nazionale dalla FIV nel xxxxx
INDICE
PARTE I – AMMINISTRAZIONE
Sezione A – Generalità
A.1 Lingua ....................................... 4
A.2 Abbreviazioni ............................ 4
A.3 Autorità ..................................... 4
A.4 Amministrazione della Classe ... 4
A.5 Regole ISAF .............................. 4
A.6 Variazioni regole di classe ........ 5
A.7 Emissione e aggiornamento regole
di classe ..................................... 5
A.8 Interpretazione regole di classe . 5
A.9 Quote Nazionale di classe e placca
identificativa .............................. 5
A.10 Numeri velici ............................. 5
A.11 Certificazione dello scafo .......... 5
A.12 Certificazione iniziale dello scafo ...... 6
A.13 Validità del certificato................ 6
A.14 Ricertificazione o Rinnovo
certificazione scafo .................... 6
A.15 Ritiro e Conservazione dei
documenti di certificazione ........ 7
A.16 Deroghe al Regolamento ................. 7
Sezione B – Eligibilità di uno scafo
B.1 Regolamento di classe e
certificazione ............................. 7
B.2 Controlli di galleggiamento........ 7
B.3 Marcature dell’associazione di
classe ......................................... 7
PARTE II –REQUISITI E
LIMITAZIONI
Sezione C – Condizioni in regata
C.1 Generalità .................................. 8
C.2 Equipaggio ................................ 8
C.3 Equipaggiamento personale ...... 8
C.4 Pubblicità ................................... 9
C.5 Equipaggiamento portatile ........ 9
C.6 Peso Imbarcazione ................... 10
C.7
C.8
C.9
C.10
Scafo ......................................... 11
Appendici dello scafo ............... 11
Antenne e attrezzatura .............. 12
Vele .......................................... 15
Sezione D– Scafo
D.1 Parti .......................................... 17
D.2 Generalità ................................. 17
D.3 Guscio dello scafo..................... 18
D.4 Coperta ..................................... 18
D.5 Interni dello scafo .................... 18
D.6 Scafo assemblato....................... 18
Sezione E – Appendici dello scafo
E.1 Parti ........................................... 19
E.2 Generalità ................................. 19
E.3 Chiglia o deriva fissa ................ 19
E.4 Pala del timone, barra e stick .... 20
Sezione F – Antenne e attrezzatura
F.1 Parti .......................................... 21
F.2 Generalità ................................. 21
F.3 Albero ...................................... 21
F.4 Boma ........................................ 23
F.5 Tangone .................................... 24
F.6 Manovre fisse ........................... 24
F.7 Manovre correnti ...................... 25
Sezione G – Vele
G.1 Parti ......................................... 26
G.2 Generalità ................................ 26
G.3 Randa ...................................... 26
G.4 Genoa ....................................... 28
G.5 Fiocco........................................ 29
G.6 Spinnaker ................................. 30
PARTE III – APPENDICI
Appendici
A1, A2, B, C, D, E, F, G, H, I, L
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DOLPHIN 81 Class Rules 2010
INTRODUZIONE
Tutto ciò che non è specificatamente descritto nel regolamento di classe DOLPHIN 81 non è
applicabile ed è vietato.
Lo scafo e le appendici dell’imbarcazione DOLPHIN 81 sono controllate dal costruttore; le
attrezzature e le vele sono sottoposte a controllo di stazza da parte di uno stazzatore autorizzato
dalla FIV.
Lo scafo e le appendici dell’imbarcazione DOLPHIN 81 possono essere fabbricate in conformità al
regolamento di classe, solo da un costruttore autorizzato. Le attrezzature devono corrispondere
alle specifiche di costruzione DOLPHIN 81.
Lo scafo e le appendici del DOLPHIN 81, le attrezzature e le vele, possono, dopo aver lasciato il
cantiere, essere modificate solo nelle modalità permesse nella sezione C del regolamento di classe.
L’armatore e l’equipaggio devono essere consapevoli che il rispetto delle regole della sezione C
non equivale ad aver effettuato i controlli necessari per le procedure di stazza.
Le disposizioni che regolano l’uso delle attrezzature durante una regata sono contenute nella
sezione C del presente regolamento di classe, nella parte I dell’ERS (ISAF) e nel regolamento di
regata in vigore (ISAF).
Questa introduzione fornisce una base informale e il Regolamento di Classe DOLPHIN 81 A.s.d.
vero e proprio inizia alla pagina seguente.
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PARTE- I – AMMINISTRAZIONE
Sezione A – Generalità
A.1
LINGUA
A.1.1
La lingua ufficiale della classe è l’italiano, in caso di controversia sulla traduzione prevarrà
il testo italiano.
La parola “deve” sarà intesa in senso restrittivo, mentre la parola “può” sarà intesa in senso
permissivo.
A.1.2
A.2
ABBREVIAZIONI
A.2.1
ISAF
MNA
INTD81A
FIV
NCA
ERS
RRS
International Sailing Federation.
Autorità Nazionale Membri ISAF (= FIV).
Associazione internazionale classe Dolphin 81.
Federazione Italiana Vela.
Associazione Nazionale di Classe (xxxD81A) dove xxx è il codice
nazionale ufficiale (es. ITA per l’Italia.
Equipment Rules of Sailing (scaricabile da www.isaf.org).
Racing Rules of Sailing (scaricabile da www.isaf.org).
A.3
AUTORITA’
A.3.1
L’autorità Nazionale della classe è la FIV che dovrà cooperare con NCA e INTD81A in
tutti gli argomenti relativi a questo Regolamento di classe, in accordo ai suggerimenti
dell’NCA e INTD81A.
Nonostante quanto contenuto nel presente documento, l’autorità di certificazione (NCA e/o
INTD81A) ha l’autorità di ritirare un certificato di sua iniziativa o su richiesta della FIV.
Nessuna responsabilità legale riguardo a queste regole di classe, o la precisione delle
misure ricade su:
L’ISAF
La FIV
La NCA
Uno stazzatore ufficiale
Nessuna pretesa scaturita da questo regolamento di classe può essere accolta.
A.3.2
A.3.3
A.4
AMMINISTRAZIONE DELLA CLASSE
A.4.1
A.4.2
L’ISAF ha delegato tutte le sue funzioni amministrative della classe alla FIV. La FIV può
delegare in parte o tutte le sue funzioni, come stabilito dal regolamento di classe, all’NCA.
Nei paesi in cui non c’è l’MNA o L’MNA non desideri amministrare la classe, le funzioni
amministrative, come stabilito dal regolamento di classe, saranno di pertinenza
dell’associazione di Classe Nazionale.
A.5
REGOLE ISAF
A.5.1
Questo regolamento di classe dovrà essere letto unitamente all’ERS.
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A.5.2
Eccetto se usati come capoverso, quando i termini sono stampati in “grassetto” si applicano
le definizioni dell’ERS e quando i termini sono stampati in “corsivo” si applicano le
definizioni dell’RRS.
A.6
VARIAZIONI ALLE REGOLE DI CLASSE
A.6.1
In eventi di classe, il bando e le istruzioni di regata non possono alterare il contenuto del
presente regolamento di classe.
A.7
EMISSIONE E AGGIORNAMENTO REGOLE DI CLASSE
A.7.1
A.7.2
Le emissioni di queste regole di classe sono soggette ad approvazione della FIV in accordo
alle regole FIV.
Correzioni a meri errori materiali, di compilazione o di coordinamento di queste regole di
classe possono essere adottate dalla NCA e sono soggette all’approvazione dal comitato
tecnico. La validità degli aggiornamenti sarà decisa di volta in volta e sarà sottoposta ad
approvazione della FIV.
A.8
INTERPRETAZIONI ALLE REGOLE DI CLASSE
A.8.1
Le interpretazioni alle regole di classe dovranno essere eseguite dal comitato tecnico
dell’associazione nazionale di classe, in accordo alle regole FIV.
A.9
QUOTA NAZIONALE DI CLASSE E PLACCA IDENTIFICATIVA
A.9.1
A.9.2
A.9.3
A.9.4
Per il costruttore autorizzato non sono previsti pagamenti di quote alla classe.
I cantieri attualmente autorizzati sono i licenziatari accreditati dalla classe.
Il costruttore applicherà un propria placca identificativa allo scafo.
Il DOLPHIN 81 O.D. deve essere costruito nell’osservanza del presente regolamento e
delle specifiche di costruzione dettagliate dal progettista e vidimate da uno stazzatore FIV
autorizzato dalla classe.
A.10
NUMERI VELICI
A.10.1 I certificati e di numeri velici dovranno essere emessi dall’associazione nazionale di classe
A.10.2 I numeri velici devono essere composti dalle lettere nazionali unitamente al numero dello
scafo consecutivo assegnato dal costruttore previa autorizzazione dell’associazione
nazionale di classe..
A.11
CERTIFICAZIONE DELLO SCAFO
A.11.1 Un certificato di costruzione deve essere consegnato per ogni DOLPHIN 81 dal
costruttore.
Questo certificato dovrà confermare che l’imbarcazione è conforme alle attuali regole di
classe ed alle specifiche di costruzione dello scafo, coperta, chiglia, timone, interni e
attrezzatura di coperta, prima della consegna da parte del cantiere costruttore.
Il certificato del costruttore (dal 31-12-2010) dovrà riportare il peso della deriva fissa.
Ogni scafo dovrà portare applicata apposita targhetta per l’identificazione del costruttore,
numero di matricola e anno di costruzione.
Per le imbarcazioni armate dal 15 Giugno 1998 dovrà essere disponibile un fascicolo
tecnico in conformità ai requisiti della direttiva 94/25 CE, tale fascicolo potrà essere
mantenuto a cura del costruttore che dovrà sempre rilasciare un certificato di conformità
CE. Ogni scafo dovrà riportare regolare marcatura CE.
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A.11.2 Lo scafo, le appendici, l’albero e il sartiame sono sottoposti a certificazione di stazza da
parte di uno stazzatore ufficiale FIV riconosciuto dalla classe. Le vele possono essere
sottoposte a certificazione di stazza da parte di uno stazzatore ufficiale FIV non
riconosciuto dalla classe.
La certificazione dello scafo e appendici da parte dello stazzatore può avvenire a seguito
del suo controllo dell’avvenuta certificazione da parte del costruttore, mentre la
certificazione dell’albero e del sartiame e delle vele deve avvenire a seguito di un controllo
da parte dello stazzatore.
A.11.3 La NCA consegnerà il form di misurazione che comprende il certificato di stazza,
all’armatore se membro dell’associazione di classe, dopo aver positivamente completato
tutte le misurazioni previste.
A.12
CERTIFICAZIONE INIZIALE DELLO SCAFO
A.12.1 Per un certificato da emettere per uno scafo mai certificato:
(a) Il controllo di stazza dovrà essere effettuato da uno stazzatore ufficiale riconosciuto
dalla classe che completerà la documentazione appropriata (form di misurazione).
(b) La documentazione e la tassa di certificazione (se richiesta) sarà mandata all’autorità
di certificazione. (NCA)
(c) Al ricevimento di una soddisfacente e completa documentazione e della tassa di
certificazione (se richiesta) l’autorità di certificazione emetterà un certificato.
A.13
VALIDITA’ DEL CERTIFICATO
A.13.1 Un certificato di uno scafo diventa nullo per:
(a) Il cambiamento di un qualsiasi elemento registrato sul certificato di stazza, così come
previsto al punto A.11, compresi pesi correttori.
(b) la data di scadenza, se indicata.
(c) La revoca da parte dell’autorità di certificazione.
(d) L’emissione di un nuovo certificato.
A.14
RICERTIFICAZIONE O RINNOVO CERTIFICAZIONE SCAFO
A.14.1 L’autorità di certificazione deve emettere un certificato mediante l’applicazione della
procedura descritta in A.12, per uno scafo già precedentemente certificato quando:
(a) E’invalidato come al punto A.13.1 (a) o (b), previa la ricezione del vecchio certificato
e della tassa per la certificazione, se richiesta.
(b) Quanto è invalidato come al punto A.13.1 (c), a propria discrezione.
(c) Ad ogni passaggio di proprietà a seguito della presentazione del modulo predisposto
dalla classe.
(d) In altri casi ritenuti necessari dalla commissione tecnica (es. cambiamento dei pesi
correttori). In caso di alterazione dei pesi correttori, tali parti dovranno essere
nuovamente pesate da uno stazzatore ufficiale e i relativi dettagli registrati sul
certificato di stazza e i relativi dettagli registrati sul certificato esistente (non più
valido). Tale certificato dovrà essere inviato all’autorità di certificazione del paese in
cui è registrato lo scafo entro 4 settimane dalla misurazione. L’autorità di
certificazione emetterà un nuovo certificato.
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A.15
RITIRO E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI DI CERTIFICAZIONE
A.15.1 L’autorità di certificazione provvede:
(a) A mantenere la certificazione originale o una copia conforme su cui basa il certificato
corrente,
(b) su richiesta, al trasferimento di questa documentazione alla nuova autorità di
certificazione, se lo scafo è esportato.
(c) Ritirare il certificato di stazza qualora siano intervenute irregolarità gravi.
A.16
DEROGHE AL REGOLAMENTO
A.16.1 Eventuali deroghe al presente regolamento, autorizzate dall’assemblea del Febbraio 2011
dovranno essere registrate nel certificato di stazza, sono di fatto accettate e non possono
essere trasmesse ad altre imbarcazioni.
Tali deroghe saranno pubblicate sul sito della classe unitamente ai certificati di stazza.
Le imbarcazioni costruite dopo il 31/12/2010 potranno avere la predisposizione per il
bompresso in deroga alle indicazioni previste in C.7.1 (f), senza essere elencate in
appendice L al presente regolamento.
Sezione B – Eligibilità di uno scafo
Affinché una barca sia ammessa alle regate di classe, essa deve rispettare le regole di questa
sezione.
B.1
REGOLAMENTO DI CLASSE E CERTIFICAZIONE
B.1.1
B.1.3
La barca dovrà:
(a) essere in conformità alle regole di classe,
(b) avere un valido certificato di stazza,
(c) avere le altre certificazioni valide come richiesto da questo regolamento di classe.
E’ responsabilità dell’armatore di mantenere il certificato di stazza aggiornato e garantire
che la barca sia sempre conforme alle attuali regole di classe ed al regolamento ISAF. Tale
responsabilità si trasferisce al timoniere qualora l’armatore non sia a bordo in regata. Il
gruppo direttivo dell’associazione di classe non può essere ritenuto responsabile per
eventuali incidenti che si verifichino in relazione all’applicazione del presente regolamento
o qualsiasi conseguente reclamo.
I costi di stazza ed eventuale ristazza sono a carico dell’armatore.
B.2
CONTROLLI DI GALLEGGIAMENTO
B.2.1
Controlli di galleggiamento non sono previsti.
B.3
MARCATURE DELL’ASSOCIAZIONE DI CLASSE
B.3.1
B.3.2
Un adesivo della classe, se richiesto, sarà affisso alla poppa dello scafo.
Le vele saranno marcate con etichette (label numerate) della classe
esclusivamente dalla classe (NCA).
B.1.2
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rilasciate
PARTE II – REQUISITI E LIMITAZIONI
L’equipaggio e la barca devono essere conformi alle norme di cui alla parte II, quando gareggiano.
In caso di conflitto prevarrà la sezione C.
Le norme di cui alla parte II sono strettamente regole di classe. Il controllo di stazza deve essere
effettuato in conformità alle ERS salvo in caso di variazioni descritte in questa sezione.
Sezione C – Condizioni in Regata
C.1
GENERALITA’
C.1.1
REGOLE
Sarà applicata la Parte I– Uso dell’attrezzatura e Parte II – Definizioni delle ERS
(equipment rules of sailing).
C.1.2
LIMITI DI VENTO
Le regate non potranno iniziare con un vento inferiore a 4 nodi costante alla partenza.
Le regate non potranno iniziare con un vento superiore a 23 nodi costanti.
C.2
EQUIPAGGIO
C.2.1
LIMITAZIONI
(a) L’equipaggio dovrà consistere di non meno di tre persone e non più di sei persone.
(b) Il numero dei componenti dell’equipaggio non potrà cambiare durante una serie di
prove a meno di defezioni causate da forze di causa maggiore accettate dal comitato di
regata.
(c) Eventuali sostituzioni dei membri dell’equipaggio durante una serie di prove saranno
regolamentate dalle istruzioni di regata.
C.2.2
PESI
Il peso complessivo dell’equipaggio a bordo durante una regata, abbigliamento escluso
dovrà essere compreso fra 230 Kg. e 420 Kg.
C.3
EQUIPAGGIAMENTO PERSONALE
C.3.1
OBBLIGATORIO
L’imbarcazione dovrà essere equipaggiata al minimo con salvagente personale per
ogni membro dell’equipaggio con almeno la capacità di spinta prevista dalle norme di
legge.
C.3.2
LIMITAZIONI
E’ proibito l’uso di giacche zavorrate, cinghie fermapiedi e trapezi.
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C.4
PUBBLICITÀ
C.4.1
LIMITAZIONI
La pubblicità dovrà essere esposta in accordo al paragrafo C del codice di pubblicità ISAF.
Nel caso la classe abbia un proprio sponsor, sarà obbligatorio esporlo sull’imbarcazione
secondo le stesse regole ISAF.
C.5
EQUIPAGGIAMENTO PORTATILE
C.5.1
PER UTILIZZO
(a) OBBLIGATORIO
Le imbarcazioni devono avere a bordo le dotazioni di sicurezza previste per le acque in cui
navigano e comunque come minimo le seguenti:
(1) Un mezzo marinaio,
(2) un fischietto o corno da nebbia,
(3) una torcia elettrica a tenuta stagna con batteria di rispetto.
(4) un secchio da almeno 7 litri.
(5) un salvagente anulare o a ferro di cavallo, dotato di 30 m di cima galleggiante.
(6) una cassetta di pronto soccorso di tipo marino con le istruzioni per l’uso,
(7) un’ancora di peso minimo di 8 kg con 30 m di cima del diametro minimo di 8
mm.
(8) due fuochi a mano e un fumogeno,
(9) una bussola,
(10) un estintore.
(11) Dispositivi di galleggiamento con spinta minima di 400Kg e ingombro minimo
di 0,4 m3 in materiale espanso (poliuretano o polistirolo) resi idrorepellenti.
(b) FACOLTATIVO
(1) Apparecchiature elettroniche di navigazione ed attrezzature tattiche.
(2) solcometro ed ecoscandaglio,
(3) impianto elettrico con batteria di peso massimo 3 kg,
(4) serbatoi mobili di carburante,
(5) cuscini delle cuccette (possono essere rimossi durante le regate),
(6) maniglie dei winch.
(7) Cime di ormeggio.
C.5.2
NON PER L’UTILIZZO
(a) OBBLIGATORIO
(1) due pagaie,
(2) un motore fuoribordo della potenza minima di 4 HP, con relativo supporto,
serbatoio carburante contenente minimo 5 litri di carburante al termine della
regata. Il peso del motore, serbatoio con carburante, più eventuale tanica di
riserva con carburante ed estintore dovrà essere minimo 25 Kg alla fine della
regata. Nel caso di utilizzo di motore elettrico dovrà essere raggiunto sempre il
peso di 25 Kg alla fine della regata, senza il carburante, considerando in
alternativa il peso della batteria utilizzata per la propulsione.
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(3)
(4)
Tutte le imbracature di sollevamento adatte al peso dell’imbarcazione
(sospendite)
Boccaporto del pozzetto, pannellatura dell’intero pagliolato composta da: due
paglioli, due ripiani delle cuccette, due ripiani laterali amovibili e un ripiano
dello scalino pannelli in legno, supporto motore.
C.6
PESO IMBARCAZIONE
C.6.1
PESO
minimo
massimo
Il peso della barca in condizioni asciutte ........................ …970 kg .... N. A. kg
Il peso della barca deve essere valutato escludendo le vele e l’equipaggiamento portabile
elencato nella sezione C.5.
Il peso deve essere effettuato con le seguenti attrezzature:
a)
1 albero con relativo sartiame standard.
b)
Strallo di prua e di poppa con relativa regolazione.
c)
Le quattro drizze (2 drizze testa d’albero, 2 drizze 7/8)
d)
1 boma con tesa-base e bozzelli.
e)
1 vang del boma con bozzelli.
f)
1 tangone con le relative manovre (carica alto e caricabasso).
g)
Scotta della randa.
h)
Scotte del genoa e dello spinnaker.
i)
Appendici con barra del timone e stick.
j)
Tutta l’attrezzatura di coperta nella versione definitiva compresi
pulpiti, candelieri e draglie.
k)
Portello e paglioli interni del fondo.
l)
Riserve di galleggiamento pari a 0,4 m3 minimo e spinta di 400 Kg.
m) Pesi correttori se necessari.
n)
Due maniglie per winches
C.6.2
PESI CORRETTORI
(a) eventuali pesi correttori in piombo o acciaio per un massimo di 50 kg di cui non più di
20 Kg collocati in sentina dovranno essere fissati permanentemente allo scafo nelle
posizioni indicate nell’appendice A.
(b) I pesi correttori dovranno essere composti da cinque parti di uguale peso, resinate allo
scafo e punzonate o marcate da uno stazzatore con il proprio identificativo FIV.
La resinatura dovrà consentire la lettura del punzone e tali pesi saranno registrati sul
form di misurazione.
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C.7
SCAFO
C.7.1
MODIFICHE, MANTENIMENTO E RIPARAZIONI
(a) Lo scafo e la coperta devono essere stampati secondo le specifiche di costruzione e
laminazione del progetto originale, negli stampi autorizzati dal progettista.
Dovrà essere fornito di elementi di galleggiamento
Lo scafo e la coperta dovranno essere conformi alla ISO 11812 e ISO 12216.
Gli elementi di galleggiamento dovranno essere conformi alla ISO 12217-3 allegato C
(vedi C5.1 (11))
(b) È permesso effettuare autonomamente la verniciatura e lucidatura, nonché
l’applicazione di antivegetativa o antincrostante.
Permesse riparazioni autonome purché non interessino parti strutturali della barca,
utilizzando i materiali originali.
Riparazioni di entità superiore compreso lo smontaggio e rimontaggio o sostituzione
del bulbo, devono essere sottoposte dalla commissione tecnica della classe e approvate
da uno stazzatore FIV riconosciuto dalla classe che dovrà ristazzare l’imbarcazione
riportando gli estremi delle modifiche nel certificato di stazza.
(c) La forma dello scafo e della coperta, la posizione delle paratie e dei rinforzi, le
strutture interne, il sostegno dell’albero e qualsiasi altra parte collegata con resinatura
allo scafo o alla coperta, devono rimanere conformi ai piani originali forniti dal
costruttore.
(d) Non è quindi in alcun modo concesso asportare materiale, praticare fori nella coperta
che non siano per il passaggio delle viti di fissaggio dell’attrezzatura di coperta oppure
per al massimo fissare un ventilatore (fori per viti da 8 mm di diametro), non è
consentito togliere, ricostruire, sostituire materiali, levigare o spostare e riposizionare
le dotazioni regolamentari in qualsiasi modo.
(f) Non è consentito modificare i contorni dello scafo, i profili del timone e della deriva,
aprire finestre o fori nello scafo se non per il montaggio di un solo spidometro o un
ecoscandaglio.
(g) Eventuali deroghe al punto f dovranno essere autorizzate dalla classe e gli estremi
saranno disponibili in appendice L al presente regolamento e/o pubblicati nel sito della
classe.
C.8
APPENDICI DELLO SCAFO
C.8.1
MODIFICHE, MANTENIMENTO E RIPARAZIONI
(a) Non è consentito raccordare la deriva allo scafo con stucco o altro materiale.
(b) Possono essere applicate pitture e antivegetative al timone senza dover ristazzare e
ricertificare.
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C.8.2
CHIGLIA O DERIVA FISSA
(a) DIMENSIONI E PESO
Dimensioni e peso sono indicate al paragrafo E.3
Non è permesso modificare profili o contorni o cambiare posizione.
(b) POSIZIONE CHIGLIA RISPETTO ALLO SCAFO
Per la posizione generale vedi paragrafo D 6.1
C.8.3
TIMONE
(a) DIMENSIONI
Le dimensioni del timone dovranno essere secondo i piani riportati in appendice B.
Non è permesso modificare profili o contorni o cambiare posizione.
(b) POSIZIONE TIMONE RISPETTO ALLO SCAFO
(1) Si definisce il punto B come il punto a poppavia del timone nella sua estremità
immersa.
(2) La distanza fra il punto B e il punto di attaccatura del bulbo allo scafo nella sua parte
poppiera non deve essere superiore a 3620 mm o inferiore a 3600 mm.
C.9
ANTENNE E ATTREZZATURA
C.9.1
MODIFICHE, MANTENIMENTO E RIPARAZIONI
nessuna modifica è consentita alle antenne rispetto alle misure indicate in appendice
C.
Eventuali sostituzioni di parti danneggiate dovranno essere effettuate con ricambi
originali o di qualità equivalente senza sottoporre le antenne a ristazza.
C.9.2
ATTREZZATURA
UTILIZZO
Non è consentita la regolazione delle sartie e/o della tensione dello strallo di prua in
regata.
C.9.3
LIMITAZIONI
Solo un set di alberatura e sartiame potrà essere usato durante un evento di durata
inferiore a tre giorni, eccetto quando un particolare dovesse essere perso o danneggiato
a seguito di una rottura.
L’eventuale sostituzione potrà avvenire a seguito approvazione del comitato di regata.
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C.9.4
ALBERO
(a) DIMENSIONI
Le dimensioni sono indicate in F.3 e nell’appendice C
(b) RIFERIMENTI ALLO SCAFO E PER LE VELE
minimo
massimo
Altezza della parte superiore dell’attacco del boma
alla linea di coperta (lower point)… ...................... 1000 mm ... 1010 mm
Distanza fra le marche di stazza .............................................. ..... 9600 mm
Le strisce di stazza devono essere di almeno
(limit mark width) ....................................................... 20 mm
(c) USO
Non è consentito modificare la posizione dell’albero al piede durante la regata.
C.9.5
BOMA
(a) DIMENSIONI
Per le dimensioni del boma riferirsi al paragrafo F.4 e nell’appendice C
(b) RIFERIMENTI AD ALBERO E PER LE VELE
minimo
massimo
Larghezza limite della marca di stazza .................... …20 mm....................
Distanza dell’inizio della marca alla faccia posteriore dell’albero
(outer point distance) .............................................................
3600 mm
L’intersezione della distanza della parte posteriore dell’albero presa al di sopra del
boma, alla parte a pruavia della marca di stazza del boma non dovrà essere maggiore
del limite massimo quando il boma è a 90° rispetto all’albero.
(c) USO
Il boma non può essere utilizzato in forma curvata permanente.
C.9.6
TANGONE
Il tangone dello spinnaker deve essere in alluminio o sue leghe, conforme alle
dimensioni dell’estruso depositato presso la classe come riportato nell’appendice C e
le dimensioni al punto F.5
C.9.7
SARTIAME
(a) DIMENSIONI
Le dimensioni sono indicate del paragrafo F.6
(b) USO
Come previsto dal paragrafo F.6.3, in particolare l’albero dovrà essere controllato
e regolato solamente da volanti, dal paterazzo e dalla tensione delle sartie. Grilli e
tenditori delle manovre non dovranno essere regolati durante una regata. Sono
vietate regolazioni a maniglia e la regolazione durante la regata. Sono vietati
dispositivi di regolazione idraulici, pneumatici o oleodinamici. Sono consentite
regolazioni mediante chiavi fisse o pinze.
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C.9.8
MANOVRE CORRENTI E ATTREZZATURA DI COPERTA
(a) PRODUTTORI
Non vi sono limitazioni ai produttori di scotte o drizze, o bozzelli.
(b) MATERIALI e DIMENSIONI
Materiali e dimensioni sono descritte al paragrafo F.7
C.9.9
ATTREZZATURA DI COPERTA
(a) OBBLIGATORIO
Tutta l’attrezzatura prevista dal piano di coperta è obbligatoria.
La seguente attrezzatura sarà posizionata in accordo ai piani di coperta di cui
all’appendice A
(1)
(2)
(3)
Lande del sartiame e gli attacchi degli stralli nella loro posizione originale
Arridatoi del sartiame e dello strallo di prua
Pulpito di prua e di poppa con quattro candelieri in acciaio inox con altezza
minima di 450 mm ad eccezione dei due candelieri anteriori che dovranno avere
un’altezza minima di 300mm.
(4) Trasto della randa
(5) Battagliola in cavo metallico di spessore non inferiore a 3 mm con eventuale
rivestimento in plastica da 3 mm di diametro, oppure cavo tessile non inferiore a
5 mm di diametro, tutto passante attraverso i candelieri. Può essere fissata una
cinghia in tessuto di nylon o similare.
Il sistema di fissaggio delle draglie alle estremità deve essere di tipo non
modificabile durante le regate. Se si tratta di acciaio deve essere piombato, se
invece è stroppo o tessile deve essere cucito usando filo di nylon.
Le draglie caricate con peso di 5 kg non devono arrivare a meno di 200 mm
dallo spigolo della coperta, indipendentemente da dove il peso viene applicato.
La stessa misurazione deve essere effettuata anche nella parte poppiera a dritta e
a sinistra ove di solito si appoggia il timoniere.
Le draglie potranno essere imbottite.
(6) Massimo 4 rotaie che possano consentire una corsa massima dei bozzelli del
fiocco e del genoa non più di 600 mm
(7) Non sono consentiti spostamenti laterali delle rotaie.
(8) Non è consentito agganciare bozzelli al boma (ad esclusione di quelli della randa
e del wang)
(9) Ai fini della sicurezza in caso di presa di terzaroli é necessario avere un
cunningham o i ganci di acciaio sull’attacco del boma
(10) I candelieri non potranno sporgere per più di 65 mm dalla linea d’insellatura per
ciascun lato.
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(b) FACOLTATIVO
(1) E’ consentita l’applicazione di bozzelli, passacavi e gallocce della scotta della
randa e del cunningam della randa, barber dello spi.
(2) E’ consentito l’utilizzo di bozzelli, bocche di rancio e gallocce delle scotte delle
vele di prua, della scotta e braccio dello spinnaker.
(3) Le draglie originali in acciaio inox possono essere sostituite con draglie in
spectra o dynema non scalzato del diametro minimo di 5 mm, passante
attraverso i candelieri senza nodi di arresto. Le estremità devono essere cucite.
(4) Massimo 2 winches ai quali è permessa l’applicazione di self tailing.
(5) Morsetti di sistemazione delle pagaie, del tangone dello spinnaker, dei sacchi
delle vele o altro equipaggiamento.
C.10
VELE
GENERALITA’
Tutte le vele utilizzate in regata devono essere stazzate da uno stazzatore FIV secondo
quanto indicato dall’allegato D, E.
C.10.1 MODIFICHE, MANTENIMENTO, RIPARAZIONI
(a) Le Vele non devono essere modificate in alcun modo salvo quanto previsto dal questo
regolamento di classe.
(b) Durante una regata le vele potranno essere riparate previo permesso scritto da parte
della giuria che deciderà se dovranno essere ristazzate. Sono permesse riparazioni
minime come piccole strisce di chiusura o ricuciture dei rinforzi, senza la necessità di
sottoporre ad autorizzazione e ristazza.
C.10.2 LIMITAZIONI
(a) In regata non dovranno essere a bordo più di una randa, un genoa, un fiocco, uno
spinnaker 7/8 e uno spinnaker top.
(b) Tutte le vele dovranno essere munite di una label o timbro contenente il numero di
serie, numero velico dell’imbarcazione e anno di stazza.
(c) I velai dovranno rilasciare una certificazione che indiche le misure, grammatura e
tipologia di materiale utilizzato per ogni singola vela, numero velico, anno di
costruzione, acquirente e/o proprietario. La classe provvederà al ritiro
dell’autocertificazione, ad assegnare il numero di serie da applicare sulla label, unico
per ogni vela.
(d) Le imbarcazioni nuove hanno diritto a n° 5 label, più un sesto label per la vela di prua,
(e) Le imbarcazioni usate hanno diritto ad un rinnovo annuale di 3 label per tre vele
diverse, più una label per una vela di prua.
(f) Le vele usate che cambiano proprietà entro l’anno solare della vidimazione o della
stazza riportata sulla label, verranno considerate come vele nuove per il nuovo
proprietario, e non smarcheranno le label del proprietario precedente.
C.10.3 RANDA
(a) IDENTIFICAZIONE
Le lettere di nazionalità e i numeri velici dovranno essere conformi alle RRS salvo
quando diversamente prescritto in questo regolamento di classe.
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(b) potranno essere collocate le lettre nazionali davanti ai numeri allo stesso livello. In tal
caso lettere nazionali e numeri dovranno essere collocati tra la 3° e la 4° stecca
dall’alto. Viceversa le lettere dovranno essere poste sopra i numeri partendo dalla 3°
stecca in alto.
(c) USO
(1) Il punto più alto visibile della vela (head point), proiettato a 90° sul profilo
dell’albero non dovrà cadere sopra il bordo inferiore della marca di stazza
superiore dell’albero.
L’angolo della tavoletta fra la ralinga e il punto estremo della balumina non
potrà essere maggiore di 90 gradi.
(2) La parte posteriore più visibile della balumina, proiettata a 90° sul boma, dovrà
essere a pruavia rispetto alla marca di stazza del boma.
(3) La vela dovrà essere issata ed ammainata da una drizza che consenta la manovra
in mare.
(4) Le ralinghe dell’inferitura e della base dovranno essere infilate nelle
scanalature/canaline o rotaie dell’antenna. È’ consentita la base della randa
libera.
C.10.4 GENOA
(a) IDENTIFICAZIONE
Non sono previsti numeri velici sui genoa
(b) USO
La vela dovrà essere issata ed ammainata da una drizza che consenta la manovra in
mare.
C.10.5 FIOCCO
(a) IDENTIFICAZIONE
Non sono previsti numeri velici sul fiocco
(b) USO
La vela dovrà essere issata ed ammainata da una drizza che consenta la manovra in
mare.
C.10.6 SPINNAKER
(a) IDENTIFICAZIONE
Sono previsti numeri velici sugli spinnaker secondo le RRS. Le lettere nazionali
possono essere collocate davanti ai numeri allo stesso livello.
(b) USO
La vela dovrà essere issata ed ammainata da una drizza che consenta la manovra in
mare.
C.10.7 SPINNAKER 7/8
(a) IDENTIFICAZIONE
Sono previsti numeri velici sugli spinnaker secondo le RRS. Le lettere nazionali
possono essere collocate davanti ai numeri allo stesso livello.
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(b) USO
La vela dovrà essere issata ed ammainata da una drizza che consenta la manovra in
mare.
Sezione D – Scafo
D.1
PARTI
D.1.1
OBBLIGATORIO
(a) Guscio dello scafo
(b) Coperta
D.2
GENERALITÀ
D.2.1
REGOLE
(a) Lo scafo dovrà rispettare il regolamento di classe vigente al momento della prima
certificazione
(b) Lo scafo, la struttura interna ed esterna della coperta devono essere conformi alle
specifiche di costruzione e al regolamento di classe
(c) Tutte le tolleranze riportate in questi documenti sono solo a scopo costruttivo e non
devono essere usate per l’ottimizzazione.
D.2.2
CERTIFICAZIONE
(1) il costruttore deve pesare lo scafo e la coperta , verniciati nell’interno e registrarne
il peso sul certificato di costruzione .(per imbarcazioni costruite dopo il 31-12-2010.
(2) Non è consentita alcuna modifica alla configurazione dello scafo a meno che sia
descritta nel regolamento di classe.
D.2.3
MODIFICHE, MANTENIMENTO E RIPARAZIONI
(a) Il guscio dello scafo, la coperta, le paratie e le parti interne non possono in alcun modo
essere alterati, salvo quanto previsto in questo regolamento di classe.
(b) E’ consentita la manutenzione ordinaria come la pitturazione e lucidatura senza
sottoporre l’imbarcazione a nuova misurazione e certificazione.
(c) Se una stampata dello scafo viene riparata per una superficie superiore a 0,2 m2, uno
stazzatore ufficiale riconosciuto dalla classe dovrà verificare e certificare che la
sagoma esterna sia la stessa di prima della riparazione e che nessuna rigidità
supplementare, o altro vantaggio, sia stato acquisito a seguito della riparazione.
Lo stazzatore dovrà scrivere i dettagli della riparazione sul certificato.
D.2.4
DEFINIZIONI
PUNTO DI MISURAZIONE DELLO SCAFO
Il punto di misurazione di riferimento dello scafo (punto A) è sulla linea di centro
dello scafo alla giunzione con lo specchio di poppa.
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D.2.5
IDENTIFICAZIONE
Lo scafo devo portare una targhetta di identificazione fissata in modo permanete
oppure il numero del costruttore inciso sul lato posteriore del canestrello della scotta
della randa.
D.2.6
COSTRUTTORI
Lo scafo dovrà essere costruito da un costruttore licenziatario.
D.3
GUSCIO DELLO SCAFO
D.3.1
MATERIALI
Il guscio dello scafo dovrà essere costruito in vetroresina poliestere rinforzata.
Non sono consentite fibre diverse dal vetro.
D.3.2
COSTRUZIONE
La costruzione dovrà avvenire secondo le specifiche del progettista.
In caso di qualsiasi disputa sulla forma dello scafo si farà riferimento ai disegni del
progettista. La tolleranza non dovrà essere maggiore di +/- 7 mm, ad eccezione della
larghezza massima al livello di coperta +/- 5 mm
D.4
COPERTA
D.4.1
MATERIALI
La coperta sarà costruita in sandwich di vetroresina.
D.4.2
COSTRUZIONE
La costruzione dovrà avvenire secondo le specifiche del progettista.
In caso di qualsiasi disputa sulla forma della coperta si farà riferimento ai disegni del
progettista. La tolleranza non dovrà essere maggiore di +/- 7 mm, ad eccezione della
larghezza massima al livello di coperta +/- 5 mm
D.5
INTERNI DELLO SCAFO
D.5.1
COSTRUZIONE
Gli interni dello scafo dovranno essere conformi ai disegni di costruzione.
D.6
SCAFO ASSEMBLATO
D.6.1
DIMENSIONI
Riferimenti in appendice A
minimo
massimo
Lunghezza fuori tutto (eccetto pulpiti e timone) ....... 8090 mm ... 8110 mm
Larghezza al baglio massimo..................................... 2690 mm..... 2710 mm
Distanza dal punto di riferimento dello scafo
all’estremità di poppavia della linea del fondo della chiglia............... 3795 mm..... 3815 mm
distanza dal punto di riferimento dello scafo
all’estremità di poppa della linea inferiore della chiglia... 4105 mm..... 4125 mm
dimensione longitudinale del foro di passaggio
dell’albero in coperta ....................................................................... ....... 140 mm
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Distanza fra il centro dell’attacco
dello strallo di prua e la prua .............................................. 270 mm....................
Distanza tra i centri delle lande......................................... 1490 mm..... 1510 mm
Distanza fra le rotaie della vela di prua ............................ 1490 mm..... 1510 mm
Distanza tra i centri delle rotaie fiocco ............................... 990 mm..... 1010 mm
Lunghezza rotaia della randa .............................................. 600 mm..... 1350 mm
Lunghezza rotaia fiocco....................................................... 600mm.............. n.a.
Distanza della parte superiore della rotaia randa dal pozzetto......... ....... 370 mm
Corsa del bozzello delle vele di prua ............................................... ....... 600 mm
Sezione E – Appendici dello Scafo
E.1
PARTI
E.1.1
OBBLIGATORIO
(a) Chiglia o deriva fissa
(b) Timone
E.2
GENERALITÀ
E.2.1
REGOLE
Le appendici dello scafo devono essere conformi alle regole di classe valide al
momento della certificazione iniziale.
E.2.2
MODIFICHE, MANTENIMENTO E RIPARAZIONI
(a) Le appendici dello scafo non possono in alcun modo essere modificate eccetto quanto
permesso da questo regolamento di classe.
(b) La manutenzione di routine, come la pittura e lucidatura è consentita senza nuova ricertificazione, la chiglia potrà essere rivestita con antivegetativa previa richiesta alal
classe e solo per imbarcazioni che stazionano permanentemente in acqua.
(c) Se un’appendice dello scafo viene riparata in modo diverso da quanto descritto in E.
2.2 (b) uno stazzatore ufficiale dovrà verificare che la sagoma esterna sia la stessa di
prima della riparazione e che nessuna rigidità esterna, o altro vantaggio, si sia
acquisito a seguito della riparazione. Lo stazzatore ufficiale dovrà anche descrivere i
dettagli della riparazione sul certificato.
E.2.3
CERTIFICAZIONE
(a) Il costruttore dovrà registrare sul certificato del costruttore il peso delle appendici
dello scafo misurate alle condizioni descritte e dovrà dichiarare che siano entro il peso
consentito.
(b) Lo stazzatore ufficiale dovrà certificare la conformità delle appendici dello scafo al
momento della misura del peso finale dell’intero scafo in assetto di stazza,
semplicemente registrando tale peso nel certificato.
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E.2.4
PRODUTTORI
Le appendici dello scafo devono essere costruite da costruttori licenziatari.
E.3
CHIGLIA O DERIVA FISSA
E.3.1
REGOLE
La chiglia dello scafo deve essere conforme alle regole di classe valide al momento
della certificazione iniziale.
E.3.2
CERTIFICAZIONE DEL PESO
Il costruttore dovrà registrare sul certificato del costruttore che il peso accertato sia
entro i limiti di peso (420 kg minimo e 425kg massimo) .
E.3.3
PRODUTTORI
I produttori dovranno essere licenziatari.
E.3.4
MATERIALI E DIMENSIONI
La chiglia dovrà essere realizzata con una struttura esterna in acciaio inox(AISI 304 ,
304L oppure AISI 316, 316L) riempita con piombo fungente da zavorra.
COSTRUZIONE
La deriva fissa o chiglia deve essere fornita da un costruttore licenziatario, realizzata
in stampi autorizzati dal progettista o da uno stazzatore FIV riconosciuto e incaricato
dalla classe.
Le dimensioni sono indicate in appendice B
E.4
PALA DEL TIMONE, BARRA E STICK
E.4.1
REGOLE
La pala del timone dovrà essere conforme alle regole di classe in vigore al momento
della certificazione iniziale.
E.4.2
CERTIFICAZIONE
(a) Il produttore dovrà registrare sul certificato del produttore il peso del timone compreso
asse . (minimo 11 kg)
(b) Lo stazzatore ufficiale dovrà accertare che il peso dichiarato sia conforme al peso
consentito.
E.4.3
DIMENSIONI
Le dimensioni sono descritte in appendice B
E.4.4
PRODUTTORI
I produttori dovranno essere licenziatari.
E.4.5
MATERIALI
(a) La pala del timone dovrà essere realizzata in resina di poliestere rinforzata, l’uso di
fibre diverse dalla fibra di vetro è vietato.
In caso di contestazioni sulla forma del timone ci si riferirà ai disegni del progettista.
(b) L’asse del timone sarà in lega d’alluminio di qualsiasi genere o acciaio inox.
(c) La barra del timone sarà in qualsiasi materiale.
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(d) Lo stick del timone può essere libero di qualsiasi materiale
E.4.6
COSTRUZIONE.
La pala del timone dovrà essere prodotta da uno stampo approvato dal progettista o da
uno stazzatore ufficiale.
(b) Non è permesso l’uso di riempimenti per modificare il profilo e la forma del timone
Sezione F – ANTENNE E ATTREZZATURA
F.1
PARTI
F.1.1
OBBLIGATORIO
(a) Albero
(b) Boma
(c) Sartiame
F.1.2
FACOLTATIVO
Tangone dello spinnaker
F.2
GENERALITÀ
F.2.1
DEFINIZIONI
MAST DATUM POINT
Il mast datum point è considerato il prolungamento della faccia superiore del boma
posta a 90° rispetto all’albero.
F.3
ALBERO
F.3.1
MATERIALE E IDENTIFICAZIONE
L’albero dovrà essere di alluminio o sue leghe.
Dovrà essere identificato mediante impressione sul lato posteriore sinistro al livello
0,000 (sotto coperta in proiezione della sheere line) mediante numero scafo e numero
albero.
F.3.2
COSTRUZIONE
L’albero sarà costruito da un produttore approvato dalla classe, in accordo alle regole
di classe, dovrà comprendere una scanalatura o rotaia fissa per l’inferitura della vela.
F.3.3
ATTREZZATURE
OBBLIGATORIO
Attacco della penna dell’albero.
Incappellaggio delle sartie.
Due giochi di crocette fisse.
Crocette del pennaccino.
Scatola della puleggia della drizza della randa.
Due scatole delle pulegge della drizza per gli spi.
Attacchi del tangone dello spi.
Bozzello dell’amantiglio del tangone dello spinnaker con attacco.
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Attacco della ritenuta del boma.
Trozza.
Attacco del piede d’albero con pulegge per le drizze.
Mensola del paterazzo come specificato in appendice C.
FACOLTATIVO
Un windex.
Sensori di direzione e velocità del vento.
Sollevatore meccanico del boma (Wang).
Può essere fissato un dispositivo flessibile (max 800 mm) alla mensola del paterazzo
allo scopo di sollevare uno strallo di poppa a carico leggero al di sopra della
prima stecca in alto.
F.3.5
DIMENSIONI
minimo
massimo
Lunghezza totale albero ............................................ …11540 mm . 11560 mm
Limite inferiore della rastrematura dal punto inferiore
dell’albero (mast datum point) .................................. …7900 mm ............ mm
Sezione Albero tra 0 e 8900 mm; (appendice F)
Longitudinale (Prua-poppa) ..................................... …99 mm ...... 101 mm
Laterale .................................................................... …68 mm ....... 70 mm
Altezza del punto inferiore dell’albero
(mast datum point) dal bordo scafo ........................... …1000 mm ... 1010 mm
Altezza del punto superiore dell’albero
Al bordo scafo................................................................. 10600 mm... 10610 mm
Distanza tra l’altezza del punto inferiore dell’albero
e il punto superiore dell’albero ........................................ 9595 mm..... 9605 mm
Altezza del Golfare del tangone dal mast datum point ................. ....... 800 mm
Dimensioni anello di attacco del tangone ................................ .......... 50 mm
Altezza dell’attacco dello strallo di prua
dal mast datum point ................................................ …7755 mm …7765 mm
Altezza uscita drizza spi 7/8 dal mast datum point .. …7845 mm …7855 mm
Altezza uscita drizza top spi da mast datum point ......... 9595 mm..... 9605 mm
Misure indicative del sartiame sono riportate all’appendice C
La lunghezza delle crocette deve essere di 550 mm e 800 mm con una tolleranza di +/- 10
mm misurate dalla loro estremità alla faccia dell’albero
Altezza Corona superiore del pennaccino
dal mast datum point......................................................... 7940 mm..... 7960 mm
Lunghezza delle crocette del pennaccino ........................... 240 mm....... 260 mm
Peso della parte a sezione costante dell’albero ............... 1,98 Kg/m
La corda fra le crocette basse deve essere fra 1525 mm e 1535 mm
Distanza fra corda e faccia a poppavia dell’albero esterno canalina fra 240 mm e 250 mm
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La corda fra le crocette alte deve essere fra 1070 mm e 1080 mm
Distanza fra corda e faccia a poppavia dell’albero esterno canalina fra 153 mm e 162 mm
Distanza della corda del pennaccino fra 55 mm e 56 mm
Distanza tra la corda e la faccia a proravia dell’albero fra 84mm e 94mm
MARCATURA DELL’ALBERO : vedi appendice G
FACOLTATIVO
uno strozzatore all’albero per la drizza dello spinnaker.
I riferimenti allo scafo ed alle vele sono in C.9.4
F.4
BOMA
F.4.1
MATERIALE
Il boma dovrà essere di alluminio o sue leghe, può essere anodizzato.
F.4.2
COSTRUZIONE
(a) Il boma sarà costruito da qualsiasi produttore approvato dalla classe, in accordo alle
regole di classe.
(b) L’estrusione del profilo dovrà comprendere una scanalatura o rotaia fissa per
l’inferitura della vela.
(c) Dovrà essere utilizzato un profilo a sezione costante, non rastremato.
F.4.3
ATTREZZATURA
(a) OBBLIGATORIA
(1) Un attacco del boma all’albero.
(2) Attacco della ritenuta.
(3) Un tesa base composto da bozzello e attacchi.
(4) Uno o più bozzelli per la puleggia della scotta della randa, con attacchi.
(b) FACOLTATIVO
Attacchi per la sistemazione del tangone dello spinnaker.
F.4.5
DIMENSIONI
minimo
massimo
Sezione del boma
verticale .................................................................. …110 mm . …120 mm
trasversale superiore ..................................................... 70 mm ... …80 mm
trasversale inferiore ...................................................... 35 mm ... …45 mm
I riferimenti all’albero ed alle vele sono in C.9.5
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F.5
TANGONE
F.5.1
PRODUTTORE
Il tangone sarà costruito da un produttore approvato dalla classe, in accordo alle regole
di classe.
F.5.2
MATERIALE
Il tangone sarà di alluminio o sue leghe. Può essere anodizzato.
La sezione dovrà essere costante, sono proibiti tangoni telescopici o automatici.
F.5.5
DIMENSIONI
minimo
massimo
Lunghezza compreso gli accessori ...................................... … mm ... 3600 mm
Sezione ............................................................................ …48 mm ...................
F.6
MANOVRE FISSE
F.6.1
MATERIALE
(a) Il sartiame fisso sarà composto da tondini in acciaio inossidabile tp 304 o 316 (AISI
304 o AISI 316) sezione tonda.
(b) Lo strallo di poppa potrà essere in cavo inox 1x 19 e potrà avere il piede in tessile di 4
mm diametro minimo.
F.6.2
CONSTRUZIONE
(a) OBBLIGATORIO
(1) Uno strallo di prua diametro minimo 4 mm.
(2) Uno strallo di poppa (paterazzo) diametro minimo 2,5 mm in cavo 1x19.
(2) Sartie inferiori e superiori diametro minimo 4 mm.
(3) Sartie intermedie diametro minimo 2,5 mm.
(4) Sartie volanti diametro minimo 3 mm in cavo 1x19.
(6) Pennaccino diametro minimo 2,5 mm in cavo 1x19.
F.6.3
ATTREZZATURE
(a) OBBLIGATORIO
Lande dello strallo di prua.
Perno dello strallo di prua.
(b) FACOLTATIVO
(1) Lo strallo di prua può avere un profilo a doppia canaletta (cavo).
(2) È possibile installare e usare un dispositivo per terzarolare il fiocco o genoa
comprese le cime di controllo.
F.6.4
DIMENSIONI
Misure indicative sono riportale all’appendice C.
minimo
massimo
Lunghezza dello strallo di prua............................................ … mm ... 9240 mm
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Rake minimo consentito (Appendice H) ................. … 11730 mm ............. mm
Tali misurazione va eseguita in condizioni normali, con strallo di prua teso con volanti
appena puntate.
F.7
MANOVRE CORRENTI
F.7.1
MATERIALE
(a) Le drizze possono essere in tessile o in acciaio inox.
(b) possono essere utilizzate drizze e scotte in spectra, dynema o kevlar.
F.7.2
COSTRUZIONE
(a) OBBLIGATORIO
(1) Drizza randa
(2) Scotta randa.
(3) Ritenuta
(4) drizza genoa
(5) Scotte genoa
(6) 1 drizza spinnaker 7/8
(7) 1 drizza spinnaker top
(8) Scotte spinnaker
(9) 1 carica alto e caricabasso tangone in tessile
(10) Wang in acciaio e/o tessile demoltiplicato massimo 16:1, sono proibiti
wang idraulici .
(b) FACOLTATIVO
(1) Circuito sdoppiato cunningham della randa.
(2) Circuito sdoppiato del caricabasso dello spinnaker.
(3) Circuito sdoppiato Cunningham vele di prua.
(4) Tesabugna della randa
(5) Controscotte (barber) dello spinnaker a cima singola che possono modificare
l’angolo di scotta in una sola direzione.
(6) 1 scotta di terzarolo.
F.7.3
ATTREZZATURE
FACOLTATIVO
(1) Le manovre correnti possono essere tese con un paranco con rapporto di
riduzione massimo 16:1
(2) È possibile installare un bozzello o occhiello in ciascuna controscotta (barber)
dello spinnaker che corra sulla scotta o sul braccio dello spinnaker.
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Sezione G – Vele
G.1
PARTI
G.1.1
OBBLIGATORIO
(a) Randa
(b) Genoa
(c) Fiocco
(c) Spinnaker
FACOLTATIVO
(a) secondo spinnaker
(b) Tormentina
G.2
GENERALITÀ
G.2.1
REGOLE
(a) Le Vele dovranno essere conformi alle regole di classe in vigore al momento della
certificazione iniziale e del materiale indicato nel presente paragrafo.
(b) Sono vietate fibre di carbonio e aramidiche eccetto per i meoli della balumina e base.
Sono consentiti laminati di dacron, mylar e fibre poliestere come di seguito indicato..
G.2.2
CERTIFICAZIONE
(a) La classe accetta la certificazione in regime IHC (in house certification) previsto
dallISAF.
(b) Uno stazzatore ufficiale dovrà misurare la randa e le vele di prua apponendo il timbro
e la firma e data di certificazione nella mura e per gli spinnakers nella testa dopo
positiva verifica delle dimensioni secondo questo regolamento.
(c) Non è permesso fissare elementi non funzionali alla vela per aumentare il peso lordo.
(d) Le vele dovranno essere dotate di label della classe riportante il numero velico, anno,
numero di serie.
G.2.3
VELAIO
Non è richiesta licenza.
G.3
RANDA
G.3.1
IDENTIFICAZIONE
(a) Il simbolo di classe dovrà essere di colore blu, posto su entrambi i lati della randa,
sopra le lettere nazionali e dovrà essere conforme all’appendice D e Appendice I.
Per le vele di colore scuro le insegne dono ammesse bianche o nere.
Le insegne (delfino) dovranno essere poste al di sotto o in prossimità della seconda
stecca dall’alto
(b) il marchio del velaio dovrà essere applicato e visibile in prossimità della mura. (max
150mm x 150 mm, applicato entro il 15 % della lunghezza della base, dalla mura).
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G.3.2
MATERIALI
Il corpo della vela dovrà essere costituito in tessuto o laminato poliestere dello stesso
materiale per l’intera estensione della vela.
E’ vietato l’uso di fibre di carbonio, kevlar, o altri materiali ad alta tecnologia, anche
in piccole quantità.
G.3.3
COSTRUZIONE
(a) La costruzione deve essere eseguita utilizzando tessuto non inferiore a 4,5 once ( 193
g/mq).
Una dichiarazione firmata e datata del velaio relativamente al peso del tessuto
utilizzato per il corpo della vela dovrà essere visibile nella zona della penna.
E’ permessa la costruzione di forme tridimensionali (es. 3DL, genesis..).
(b) I rinforzi dovranno essere costruiti con lo stesso tipo di tessuto del corpo della vela.
(c) Devono essere applicate al massimo cinque stecche di cui la parte superiore della tasca
della più alta, a puntare, deve essere posizionata a non meno di 1350 mm dalla parte
anteriore della penna (head point), rilevata sia lungo la ralinga che verso la balumina.
La parte superiore della tasca della seconda stecca anch’essa a puntare, deve essere
posizionata a non meno di 3200 mm rispetto allo stesso punto di cui sopra lungo le due
direzioni, le stecche le più basse devono dividere la restante parte di balumina in tre
parti uguali (tolleranza +/- 60 mm dall’asse ) e non devono essere più lunghe di 1000
mm.
(d) Deve essere prevista almeno una mano di terzaroli, utilizzabile, posta a più di 1100
mm dalla base. I rinforzi agli occhielli devono avere dimensioni e resistenza almeno
uguali a quelli utilizzati per la mura.
L’eventuale seconda mano di terzaroli dovrà essere posta a non meno di 3040 mm
dalla base.
(e) La randa potrà essere munita al massimo di tre finestre trasparenti di qualsiasi
materiale con dimensione massima ciascuna di non più di 1 m2.
(f)
E’ permesso quanto segue: cuciture, colle, nastri, ralinghe, brancarelle per angoli,
tavolette, occhielli per Cunningham, toppe per tasche delle stecche, elastici per
tasche stecche, meoli con strozzatori, filetti segnavento e articoli di uso comune
nelle vele.
(g) La balumina non potrà estendersi a poppavia di una linea retta tra:
(1) L’estremo poppiero della penna e il margine superiore della stecca più vicina.
(2) I bordi contigui delle stecche adiacenti.
(3) Il punto di scotta e il bordo inferiore della tasca della stecca più vicina.
(h) La base (foot) potrà essere libera o inferita.
G.3.4
DIMENSIONI
minimo
massimo
Larghezza a un quarto della balumina (quarter width)...... … mm
Larghezza a metà balumina (half width) ............................ … mm
Larghezza a tre quarti della balumina (three quarter width) .. mm
Larghezza a sette ottavi della balumina............................... … mm
…3200 mm
…2500 mm
…1500 mm
… 870 mm
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DOLPHIN 81 Class Rules 2010
Lunghezza della base ........................................................... … mm ... 3600 mm
Lunghezza della balumina ................................................... … mm . 10200 mm
Larghezza della tavoletta (top width) ................................ … mm … 180 mm
Estensione dei rinforzi primari .......................................... … mm … 450 mm
Estensione dei rinforzi secondari ..................................................... ...... illimitati
Larghezza delle cuciture .................................................................. ......... 40 mm
Area totale della finestra .................................................................. .............1 m2
Distanza tra finestra e margine della vela ........................... 150 mm....................
Distanza tra il punto di testa posteriore e l’intersezione tra balumina
e piano di simmetria della tasca della stecca più alta ....... 1350 mm....................
Distanza tra il punto di testa all’intersezione tra inferitura
e piano di simmetria della tasca di stecca più alta ............ 1350 mm....................
Distanza tra il punto di testa e l’intersezione tra balumina e piano
di simmetria della seconda tasca di stecca dall’alto ........................ ..... 3200 mm
Distanza tra il punto di testa e l’intersezione tra inferitura e piano
di simmetria della seconda tasca di stecca dall’alto ........................ ..... 3200 mm
Distanza tra il punto di bugna e l’intersezione tra balumina e piano
di simmetria della tasca di stecca più bassa ..................................... ..... 1750 mm
Distanza tra balumina e piano di simmetria della tre tasche
di stecche più basse.......................................................................... ..... 1750 mm
Lunghezza delle tasche di stecca delle tre stecche più basse........... ..... 1100 mm
Lunghezza delle tre stecche più basse ............................................. ..... 1000 mm
G.4
GENOA
G.4.1
MATERIALI
Il genoa potrà essere costruito in Dacron o laminato di mylar e poliestere.
E’ vietato l’uso di materiali ad alta tecnologia , esempio carbonio, kevlar o altri, anche
in piccola quantità.
G.4.2
COSTRUZIONE
(a) La costruzione dovrà essere: vela morbida monostrato o laminato, il corpo della vela
dovrà essere in tessuto o laminato per l’intera estensione della vela.
Una dichiarazione firmata e datata del velaio relativamente al peso del tessuto
utilizzato per il corpo della vela dovrà essere visibile nella zona della penna.
(b) La balumina (leech) non dovrà in alcun caso presentare convessità e non sono
ammesse stecche.
(c) La balumina non dovrà estendersi oltre la linea retta che intercorre tra il punto di testa
posteriore (head point) al punto di bugna.
(d) I rinforzi dovranno essere dello stesso tessuto del corpo della vela, è ammesso uno
strato di copertura in dacron nell’area degli occhielli ai fini antiusura.
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DOLPHIN 81 Class Rules 2010
(e) E’ permesso quanto segue: Cuciture, colle, nastri, brancarelle per angoli, occhielli per
Cunningham, meoli con strozzatori, filetti segnavento e articoli come altro permesso o
stabilito da altri regolamenti applicabili.
(f) E’ permessa la costruzione di forme tridimensionali (es. 3DL)
(g) Lo stazzatore dovrà scrivere in modo indelebile il peso della vela in prossimità del
punto di mura o nella bugna, unitamente alla data e alla propria firma e timbro.
.
G.4.3
DIMENSIONI
Come da appendice E
minimo
massimo
Peso
Lunghezza dell’inferitura (luff length) ............................... … mm .. 8790 mm
Lunghezza della linea perpendicolare all’inferitura
in caso di strallo con garrocci (luff perpendicular) (LPG) … mm …3600 mm
Lunghezza della linea perpendicolare all’inferitura
in caso di strallo cavo (luff perpendicular)(LPG) ............ … mm …3580 mm
Larghezza della penna compreso profilo dello strallo cavo … mm ... …70 mm
Larghezza delle cuciture .................................................................. ......... 40 mm
Estensione del rinforzo primario...................................................... ....... 450 mm
Estensione del rinforzo secondario .................................................. ..... illimitato
Rinforzi alle tasche delle stecche..................................................... ...... illimitati
Peso del tessuto del corpo della vela ................. 3 once = 150 g/ m2 .............. …
Numero delle finestre (opzionali) ............................................... …............. …3
Area totale delle finestre ................................................................. ........ …1 m2
G.5
FIOCCO
G.5.1
MATERIALI
Il fiocco potrà essere costruito in poliestere
G.5.2
COSTRUZIONE
(a) La costruzione dovrà essere: vela morbida monostrato.
(b) La balumina dovrà essere intersecata da tre stecche..
(c) I rinforzi dovranno essere dello stesso tessuto del corpo della vela.
(d) E’ vietato l’uso di fibre di carbonio, kevlar o altri materiali ad alta tecnologia.
(d) E’ permesso quanto segue: cuciture, colle, nastri, brancarelle per angoli, occhielli per
Cunningham, toppe per tasche delle stecche, elastici per tasche stecche, meoli con
strozzatori, filetti segnavento e articoli come altro permesso o stabilito da altri
regolamenti applicabili.
.
G.5.3
DIMENSIONI
Come da appendice E
minimo
massimo
Lunghezza dell’inferitura .................................................... … mm … 8190mm
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PARTE III – APPENDICI
Sezione H
Appendice A1
Appendice A2
Appendice B
Appendice C
Appendice D
Appendice E
Appendice F
Appendice G
Appendice H
Appendice I
Appendice L
“Scafo, Coperta e sua attrezzatura”
“dimensioni posizione chiglia e timone”
Appendici dello scafo.
Antenne, tangoni
Randa
Vele di prua
sezione trasversale dell’albero
Marcatura dell’albero
Mast Rake
Insegne della classe Dolphin 81°.D.
Deroghe della classe per alcune barche con predisposizione bompresso
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DOLPHIN 81 Class Rules 2010
APPENDICE F SEZIONE TRASVERSALE ALBERO
APPENDICE G MARCATURA DELL'ALBERO
Appendix H - Mast Rake
V 1.1
mast rake
equivalent =
min 11’730 mm
cockpit floor
CLASSE DOLPHIN 81 A.S.D.
Appendice L – Deroghe della classe per alcune barche con
predisposizione bompresso
La seguente appendice si pone come obiettivo quello di regolamentare la costruzione e la
gestione in regata del bompresso sull’imbarcazione Dolphin 81 O.D. Essa fa riferimento al
Regolamento di Classe ed è da considerarsi come parte integrante dello stesso a tutti gli
effetti.
A.1
GENERALITÀ DEL BOMPRESSO
A.1.1
PRODUTTORE
Il bompresso sarà costruito da un produttore licenziatario del proprietario della licenza,
in accordo alle regole di classe.
A.1.2
MATERIALE
Il bompresso sarà realizzato in alluminio oppure in composito di fibra di carbonio
monolitico.
La sezione dovrà essere costante.
A.1.3
ATTREZZATURE
È consentito l’istallazione delle seguenti attrezzature:
a) un bozzello per la mura fissato ad un cavallotto all’estremità del bompresso
b) una puleggia passa coperta per il rinvio della manovra del buttafuori in pozzetto
c) un cavallotto per l’attacco del buttafuori sulla parte poppiera del bompresso
d) due strozzascotte o stopper: uno per la mura ed uno per il buttafuori
Opzionale: è possibile fissare una stecca (o similare) sull’estremità di prua del bompresso.
Questa non deve superare i 200mm dalla faccia di prua del bompresso stesso.
A.1.4
DIMENSIONI
massimo
Lunghezza compreso gli accessori ...................................... … mm .......... 1500
Sezione bompresso alluminio ( esterno) ............................ … mm ............... 80
Sezione bompresso carbonio ( esterno) ............................. … mm ............... 85
A.2
USO DEL BOMPRESSO
A.2.1
Il bompresso deve rimanere retratto totalmente durante tutta la regata
B.1
GAVONE MOTORE (FACOLTATIVO)
B.1.1
Le imbarcazioni prodotte dal 17.02.2011 potranno prevedere l’istallazione di un gavone
per la rimessa del motore fuoribordo. Questo gavone dovrà essere realizzato in composito
secondo le specifiche in seno al licenziatario del proprietario della licenza
C.1
DEROGHE POST ASSEMBLEA DEL 17.02.2011
C.1.1
A seguito della votazione dell’assemblea del 17.02.2011 viene sancito che le seguenti
imbarcazioni
•
•
•
•
•
•
•
C.1.2
ITA 54 Ecoval
ITA 59 Prof
ITA 109 Stenella
ITA 113 La Fenice
ITA 06 Angelo Azzurro
ITA 108 La Rossa & Co
ITA 01 Zerouno
Hanno la possibilità di regatare con la predisposizione, le manovre ed il bompresso stesso
secondo quanto ottemperato in questa appendice.
Tutte le imbarcazioni prodotte dopo il 17.02.2011 hanno il diritto di regatare con le
modifiche descritte in quest’appendice senza esclusione alcuna.