Specifiche tecniche PASTA PUGLIESE
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Specifiche tecniche PASTA PUGLIESE
Marchio PASTA Definizione Trasformazione Materia prima Indicazione d’Origine Varietà Caratteristiche chimicofisiche Tecnologia di produzione Confezionamento Caratteristiche del prodotto La Pasta è un prodotto ottenuto con semola di grano duro (Triticum turgidum var. durum) e acqua secondo un processo di trafilazione, laminazione e conseguente essiccamento dell’impasto. L’indicazione geografica Puglia può essere utilizzata quando la zona di coltivazione del grano duro, di molitura del grano duro e di produzione della Pasta è individuata all’interno del territorio regionale della Puglia. Per la produzione della Pasta sono impiegate singolarmente o in miscela semole di varietà di grano duro preferibilmente costituite nella regione a cui fa riferimento l’indicazione geografica, benché senza alcuna limitazione varietale. La granella da cui le semole sono ottenute deve essere stata prodotta e macinata nel territorio regionale a cui fa riferimento l’indicazione geografica (es. regione Puglia nel caso dell’indicazione Puglia). La semola deve possedere le seguenti caratteristiche chimico-fisiche: umidità massima 14,50%; ceneri 0,70 – 0,85% s.s.; sostanze azotate (azoto x 5,70) minimo 12% s.s. e valore granulometrico (maglie di millimetri 0,187 di luce) massimo del 10 per cento. Qualora la semola provenga da agricoltura biologica, il limite minimo di concentrazione proteica è pari all’11% s.s. La Pasta è ottenuta aggiungendo acqua (25 - 33%) alla semola e sottoponendo l’impasto così ottenuto alla “gramolatura”. Durante la gramolatura (di durata variabile dai 5 ai 20 min), la semola si idrata e l’impasto assume le caratteristiche plastiche indispensabili per la successiva lavorazione. Dopo la gramolatura, l’impasto è sottoposto ad estrusione, la quale avviene tipicamente mediante l’impiego di trafile in bronzo. Dopo il taglio, che può avvenire contestualmente all’estrusione, la pasta è sottoposta ad essiccazione, mediante specifici impianti nei quali si realizzano temperature comprese tra 60 e 95°C. Se l’essiccazione è effettuata con alte temperature, è prevista una fase di raffreddamento prima del confezionamento del prodotto. La Pasta può essere prodotta anche in forma di pasta “fresca”, nel qual caso non è prevista una vera e propria essiccazione. Secondo quanto previsto dalle normative vigenti. La Pasta secca non può essere venduta sfusa, ma contenuta in confezioni originali, chiuse e munite di sigillo, del peso netto superiore o uguale a 250 g. Il prodotto deve possedere le seguenti caratteristiche: umidità massima 12,50%, ceneri 0,70 – 0,85% s.s., cellulosa 0,20 – 0,45% s.s., sostanze azotate (azoto x 5,70) minimo 12% s.s. e acidità (numero di centimetri cubici di soluzione alcalina occorrente per neutralizzare 100 g di sostanza secca) massima pari a 4. Qualora la pasta sia stata prodotta usando semola proveniente da agricoltura biologica, il limite minimo di concentrazione proteica è pari all’11% s.s. La Pasta fresca non può essere venduta sfusa, ma contenuta in confezioni originali, chiuse e munite di sigillo, del peso netto superiore o uguale a 100 g. Il prodotto deve possedere le seguenti caratteristiche: umidità massima 30%, ceneri 0,70 – 0,85% s.s., cellulosa 0,20 – 0,45% s.s., sostanze azotate (azoto x 5,70) minimo 12% s.s. e acidità (numero di centimetri cubici di soluzione alcalina occorrente per neutralizzare 1 100 g di sostanza secca) massima pari a 7. Qualora la pasta sia stata prodotta usando semola proveniente da agricoltura biologica, il limite minimo di concentrazione proteica è pari all’11% s.s. La Pasta, fresca o secca, non deve contenere deossinivalenolo (DON) in concentrazione superiore a 200 µg/kg. La Pasta deve recare apposto, all’atto della sua immissione al consumo, il contrassegno del Marchio Prodotti di Qualità Puglia. 2