Il Garzonè n.40 - Comune di Caderzone

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Il Garzonè n.40 - Comune di Caderzone
il
Garzonè
il Garzonè
40
“ il Garzonè ”
n. 40 - Dicembre 2013

Comune di Caderzone Terme (38080 - TN - Italia)
Comune di Caderzone Terme (Tn)
Semestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A. P. - 70% - CNS Trento - Taxe Perque
40
il
Garzonè
N. 40 - Dicembre 2013
Periodico semestrale di informazione
del Comune di Caderzone Terme (Val Rendena - TN)
Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 7 settembre 1990
Autorizzazione del tribunale di Trento n. 686 del 20 maggio 1990
Direttore: Emilio Mosca
Direttore responsabile: Walter Facchinelli
Comitato di Redazione: Federico Polla, Alfredo Amadei, Rosanna Polla,
Francesca Boselli, Flavia Frigotto, Maria Cristina Moratelli,
Testoni Marinei Terezinha, Barbara Maria Mosca
Direzione, Redazione, Amministrazione:
Municipio, Via Regina Elena 45
38080 Caderzone Terme - Tel. 0465.804214 - Fax 0465.804848
e.mail: [email protected]
www.caderzoneterme.net
Grafica: Walter Facchinelli
Stampa: Antolini Tipografia - Tione
Spedizione in abbonamento postale art. 2 Legge 662/96
Distribuito gratuitamente a tutte le Famiglie dei Caderzoni residenti
sia nel Comune sia in altre località in Italia ed all’Estero
ed a quanti ne facciano richiesta.
il Garzonè n. 40
Finito di stampare il 12 dicembre 2013
Copertina: Conca di Garzonè. Foto: Giacomo Masè, Tione
Anni 23 - Numeri 40 – Pagg. 3558
Supplementi n. 7, pagg. 1228 – Totale pagg. 4786
N.
1
Gennaio 1991
N.
2
Luglio 1991
N.
3
Gennaio 1992
N.
4
Luglio 1992
N.
5
Gennaio 1993
N.
6
Luglio 1993
N.
7
Gennaio 1994
N.
8
Luglio 1994
N.
9
Gennaio 1995
N. 10
Gennaio 1996
N. 11
Luglio 1996
N. 12
Gennaio 1997
N. 13
Luglio 1997
N. 14
Gennaio 1998
N. 15
Luglio 1998
N. 16
Gennaio 1999
N. 17
Luglio 1999
N. 18
Gennaio 2000
N. 19
Gennaio 2001
N. 20
Luglio 2001
N. 21
Febbraio 2002
N. 22
Ottobre 2002
N. 23
Gennaio 2003
N. 24
Luglio 2003
N. 25
Gennaio 2004
N. 26
Luglio 2004
N. 27
Gennaio 2005
N. 28
Febbraio 2006
N. 29
Dicembre 2006
N. 30
Luglio 2007
N. 31
Febbraio 2008
N. 32
Dicembre 2008
N. 33
Settembre 2009
N. 34
Dicembre 2009
N. 35
Marzo 2011
N. 36
Dicembre 2011
N. 37
Giugno 2012
N. 38
Dicembre 2012
N. 39
Giugno 2013
N. 40
Dicembre 2013
Pagine
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Pagine 49
73
81
57
81
77
69
69
89
97
128
104
80
113
113
112
97
96
97
120
152
96
96
96
64
64
80
96
88
88
64
88
88
88
100
100
80
88
64
76
3558
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Esaurito
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
il Garzonè n. 40
il
Garzonè
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sommario
3
vita dal cumün
“
10
opere pubbliche
“
13
ti ricordi quando...
“
16
attualità
“
19
speciale
“
51
associazioni
“
57
la nostra storia
“
65
i lettori scrivono
“
74
Garzonè n. 40
pag.
il
dal municipio
1
Dalla Redazione de “il Garzonè”,
giunga a tutti Voi l’augurio di un Nuovo Anno
ricco di salute, serenità, tranquillità e vera pace
dal
municipio
Saluto del Sindaco
Spero mi scuseranno i lettori se questa volta, anche per la concitazione del momento che sto vivendo, nel salutare loro porgo
il mio saluto ad una persona speciale, che ha lasciato una traccia
indelebile nella mia vita e in quella di molti. E lo si è visto alla sue
esequie funebri, partecipate in maniera impressionante anche da
coloro che avevano condiviso con lui solo pochi momenti, perché
bastavano per capire di che pasta era fatto ed apprezzarlo.
Non un leader che animava le piazze, non un luminare che i
libri di storia citeranno per qualche particolare intuizione, ma un
uomo semplice, schivo e riservato, eppure sempre disponibile. UN
UOMO BUONO, che per nessuno provava invidia, e per il quale era
impossibile provarne. Privo di qualsiasi malizia, sorrideva di quella
che altri avevano usato nei suoi confronti perché l’importante era
non aver fatto torti a nessuno, piuttosto che avere subiti, era non
essere in debito, piuttosto che vantare qualche piccolo credito. Umile
ma volitivo, discreto, mai invadente, sapeva trasmettere affetto e
stima pur non palesandoli in maniera troppo evidente.
Emilio Mosca
il
E a tutti gli affezionati lettori un invito: impariamo a valorizzare
le cose semplici, riappropriamoci di affetti ed emozioni che spesso
la frenesia moderna tende a farci trascurare o esacerba all’inverosimile, fermiamoci un attimo a pensare...
Durante queste feste andiamo a trovare chi ci è caro, non rimandiamo la chiamata ad un amico; se il rapporto con qualcuno si è
guastato per qualche piccolo screzio, facciamo il primo passo per
risanarlo. E se le feste fossero passate facciamolo comunque, ogni
giorno può trasformarsi in un’occasione speciale.
Con i miei migliori auspici.
Garzonè n. 40
«Durante una passeggiata, ti sei accasciato al suolo a lato della
strada: in silenzio hai vissuto, in silenzio te ne sei andato... eppure
senza quel silenzio il vuoto è grande».
Ciao, Fele
3
dal
municipio
Vendita legname di pregio
il
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Mosca Giovanni
Assessore alle foreste
4
Nell’ambito dei programmi comuni di valorizzazione e commercializzazione del legno trentino, il Servizio Foreste e Fauna
della Provincia Autonoma di Trento e la Camera di Commercio di
Trento, da alcuni anni nel mese di febbraio organizzano la vendita
di legname trentino di pregio.
Anche l’Assessorato alle foreste del Comune di Caderzone Terme partecipa a questo evento in modo da esporre e dare ampia
visibilità al legname tagliato sulle nostre montagne; sicuramente
è un’occasione per far conoscere le caratteristiche qualitative del
nostro legname.
In quest’occasione vengono portati a Trento, nel piazzale della
Federazione Allevatori, alcuni pezzi di abete rosso che nel mese di
febbraio 2014 verranno esposti e messi all’asta ai numerosi interessati del settore che, dopo varie valutazioni, si contenderanno
dal
municipio
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appunto il legname; proveniente da tutte le Amministrazioni del
territorio trentino, ovviamente ogni zona proporrà il legname a
seconda della specie cresciuta sulle proprie montagne.
È questa un’importante vetrina per far conoscere il nostro prodotto alle varie ditte che si presenteranno all’asta provenienti dal
Trentino ma non solo. Con questo sistema si pubblicizza il legname
in maniera da avere sempre acquirenti per il prodotto ottenuto dai
nostri boschi. Risorsa che viene prelevata dalle nostre montagne
con dei piani di taglio e con riprese annue di circa 1.500/2.000
metri cubi.
Proprio poche settimane fa è stata effettuata un’asta dove alcune
ditte si sono contese tre lotti di legname, venduti in piedi, per circa
1.250 metri cubi. Il prezzo di stima forestale di un lotto era di 50 €
al metro cubo ma è stato venduto a 65,99 € al metro cubo. L’altro
lotto stato stimato 52 € al metro cubo e venduto 66,99 € al metro
cubo. Queste sono entrate importanti per il bilancio dell’Amministrazione comunale.
5
dal
municipio
La raccolta differenziata
di Ivan Castellani
Ufficio tecnico
della Comunità di Valle delle Giudicarie
Lo sforzo di migliorare sempre più la raccolta differenziata è
una delle poche strade percorribili direttamente e in prima persona
dal cittadino per salvaguardare l’ambiente e ridurre il consumo e
lo spreco di risorse primarie. La materia prima secondaria che si
ottiene dal recupero dei rifiuti differenziati permette infatti da un
lato di ridurre i volumi destinati allo smaltimento in discarica o
inceneritore evitando di intaccare l’ambiente, già di per sé compromesso e dall’altro lato di ridurre il consumo di materie prime
non rinnovabili su scala planetaria.
È opportuno quindi ricordare ancora le semplici regole che, se
osservate, consentono una raccolta differenziata efficace, tenendo
a mente che anche una minima quantità di impurità nel rifiuto
(ossia altri rifiuti che non possono essere ammessi ad esempio la
porcellana nella raccolta del vetro) possono compromettere un intero carico e vanificare così lo sforzo di decine e decine di persone
attente e scrupolose.
Carta e cartone
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SÌ
Giornali e riviste
(senza cellophane)
Fogli, fotocopie, quaderni
Salviette di carta pulite
Scatole
Imballaggi di carta
Sacchetti e borse di carta
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Poliaccoppiati (tetrapak)
NO
Carta carbone
Carta cerata o oleata
Carta plastificata
Carta forno
Carta vetrata
Carta unta o sporca di colla,
vernici, ecc.
Pergamena
NB: il cartone, in particolare, va depositato negli appositi contenitori
o casette in legno, sempre piegato in modo da occupare il minor
volume possibile.
dal
municipio
Imballaggi multimateriale (plastica e metallo)
SÌ
NO
Bottiglie, barattoli, flaconi
Tutto ciò che non è
imballaggio in plastica o
metallo
Dispensatori
Giocattoli
Confezioni rigide o flessibili
Posate da pic-nic in plastica
Vaschette sagomate per
Recipienti pieni
alimenti, anche in polistirolo
Buste, sacchi, film, involucri,
Materiale edile, elettrico,
pellicole per alimenti e per
idraulico
imballaggi
Reti per frutta e verdura
Custodie per CD, MC, VHS
Blister e contenitori rigidi
Grucce appendiabiti
sagomati
Piatti e bicchieri in plastica da Componentistica e accessori
pic-nic
auto, moto e bici
Gusci, barre, chips in
polistirolo espanso usati per
imballaggio
Reggette per legature pacchi
il
Garzonè n. 40
NB: è importantissimo che gli imballaggi conferiti siano completamente vuoti: ad esempio, una bottiglia di acqua minerale con solo
¼ del contenuto di acqua è considerata impurità e quindi scartata,
con grave danno per la raccolta differenziata. È di fondamentale
7
dal
municipio
importanza distinguere la plastica “da imballaggio”, l’unica che può
essere conferita nei contenitori per plastica e barattolame, e quella
NON da imballaggio, che va recapitata ai CRM o CRZ.
Imballaggi in vetro
SÌ
Bottiglie e imballaggi in vetro
NO
Ceramica: piatti, tazzine,
pirex, …
Lastre (es. termo pan)
Vetri di serramenti
Specchi
Parabrezza
Tubi al neon e lampadine
Vetro di grandi dimensioni
NB: la ceramica (es. tazzine e piattini) è uno dei peggiori “contaminanti” del vetro: anche una piccolissima percentuale può compromettere un intero container di vetro da raccolta differenziata,
impedendone di fatto il recupero. Il vetro non da imballaggio va
conferito ai CRM o CRZ.
Organico
SÌ
Avanzi di cibo crudo e cotto
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Piccole quantità di tovaglioli
non trattati (non colorati)
Stoviglie e posate in materiali
biocompostabili come
materbi, amido di mais, …
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NO
Stoviglie e posate in materiali
non biodegradabili
Tovaglioli trattati con materiali
non biodegradabili (colorati)
Sfalci di potature, ramaglie,
erba, torba, terriccio
Capelli e unghie
Escrementi e lettiere per
animali
Oli e grassi
NB: gli sfalci e le ramaglie vanno conferiti al CRM o CRZ. Si tenga presente che in ogni caso il recupero della sostanza organica è
oneroso in quanto la maggior parte deve essere trasportato fuori
Regione, a grande distanza, su camion, provocando quindi inqui-
dal
municipio
namento atmosferico, oltre che essere notevolmente costoso. Per
questo motivo sarebbe molto utile incrementare il più possibile il
compostaggio domestico, che costituisce un riciclaggio a “chilometro zero”.
Indumenti
SÌ
Tutti i tessuti in fibre naturali
come cotone e lana, in buono
o cattivo stato
Accessori in tessuto
Tessuti domestici come
lenzuola, tovaglie, …
NO
Tutti i materiali non in tessuto
naturale (sintetici, microfibra,
…)
Giacche a vento
Borse, scarpe, ombrelli,
scarponi da sci
Materiale bagnato
NB: si vuole sottolineare ancora che le scarpe non possono essere
conferite nel contenitore degli indumenti. Inoltre è buona regola
non conferire materiale bagnato. Si tenga comunque presente che
gli indumenti conferiti nel contenitore non vengono poi riutilizzati
tal quali, ossia come indumenti, ma finiscono al macero per la
produzione di fibre e pannelli.
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Garzonè n. 40
Per gli altri rifiuti, come si è evidenziato anche sopra, vi sono i
Centri di Raccolta (CRM o CRZ), nei quali è possibile conferire, ad
esempio, farmaci scaduti, sfalci e potature, olii e grassi vegetali, olii
minerali, pile e batterie, lampade al neon, materiali ingombranti
(sedie, sci, ombrelli, …), calcinacci e rifiuti da costruzione e demolizione, bombolette spray vuote, rifiuti di apparecchiature elettriche
ed elettroniche, toner e cartucce di stampanti e fotocopiatrici, rifiuti
urbani pericolosi in generale, …
9
vita dal
cumün
Matrimoni a Caderzone
Per rispondere ben volentieri alle richieste di alcuni lettori, da
questo numero de “il Garzoné” pubblichiamo anche annunci di
nascita e di matrimonio, sempre corredati da fotografie.
Chi volesse dunque condividere la propria gioia per questi importanti avvenimenti attraverso le pagine del nostro notiziario:
• per gli annunci di nascita: deve inviare foto, nome e cognome del bambino e dei genitori, luogo di nascita e luogo di
residenza del bambino.
L’invio alla Redazione di quanto anzidetto costituisce liberatoria alla pubblicazione di testo e foto solo nel nostro notiziario
comunale.
• per gli annunci di matrimonio: deve inviare foto, nome e
cognome degli sposi, data e luogo del matrimonio, paese
dove la coppia andrà ad abitare.
I nostri migliori Auguri a:
Silvia Garbari e Giovanni Ballardini
Si sono sposati in Municipio a Caderzone Terme il 18 aprile 2013,
abitano a Caderzone Terme.
La foto è stata scattata durante il matrimonio religioso celebrato
a Corpa (Jesus de Machaca) in Bolivia dallo zio di Silvia, padre Fabio
Garbari, missionario seguito dal nostro Gruppo missionario.
Thomas Sartori e Lorenza Lambri
Si sono sposati in Municipio a Massimeno il 18 maggio 2013,
abitano a Caderzone Terme.
Laura Polla e Riccardo Pizzini
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Si sono sposati nel palazzo Lodron Bertelli il 27 luglio 2013,
abitano a Condino.
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Marcello Polla e Anna Marina Esposito
Si sono sposati in Municipio a Caderzone Terme il 21 settembre
2013, abitano a Mignanego (GE).
vita dal
cumün
Silvia e Giovanni
Thomas e Lorenza
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Marcello e
Anna Marina
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Laura e Riccardo
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vita dal
cumün
Laurea
Cari Lettori, come accade per nascite e
matrimoni, apriamo le pagine de “il Garzonè”
ai giovani di Caderzone Terme che hanno conseguito la laurea. Siamo convinti che la laurea non
sia un traguardo da raggiungere, ma un trampolino verso il futuro.
Per meglio conoscere e comprendere che tesi il laureando ha
discusso, insieme alla notizia della raggiunta laurea vi proporremo
un “estratto” della sua tesi di laurea.
il
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Gilberto Polla, il 2 ottobre 2013 ha brillantemente conseguito la laurea magistrale con 110 e
lode in Architettura presso il Politecnico di Milano,
discutendo la Tesi «Metodologia d’intervento sul
patrimonio edilizio residenziale. Valutazione e
sperimentazione su un edificio cooperativo a
proprietà indivisa».
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«L’esigenza della riqualificazione nasce dall’inadeguatezza funzionale e tecnologica degli edifici
rispetto a fruibilità, benessere, consumi e nuove
esigenze. La tesi si incentra su criticità e opportunità, limiti e paradigmi della riqualificazione
in alternativa alla demolizione/ricostruzione. Attraverso l’individuazione di strategie di riqualificazione operate a livello internazionale ho elaborato un piano di intervento per un edificio di social housing di proprietà della cooperativa di abitanti F. Degradi a Figino di Milano. Per
capire quale fosse meglio considerare mi sono servito di un Metodo
di Lettura del costruito appositamente studiato. Questo, applicato
all’edificio in esame, ha permesso di evidenziarne problematiche e
potenzialità, facendo emergere l’opportunità, anche dal punto di
vista economico, di riqualificare anziché demolire. L’auspicio è che
questo Metodo possa essere utilizzato per valutare futuri interventi,
anche dalla cooperativa stessa con la quale ho collaborato».
Gilberto Polla
opere pubbliche
Lavori pubblici
il
Con la conclusione dei lavori di arredo dell’albergo ricavato nel
palazzo Lodron-Bertelli si è potuto procedere alla gara per l’affido
dell’appalto relativo ai corpi illuminanti. Per questi, strettamente
legati alla tipologia di arredo, è stato richiesto alle ditte partecipanti
di predisporre un opportuno progetto che evidenziasse, oltre alla
tipologia e qualità dei materiali impiegati, anche l’efficacia nel fornire un buon illuminamento a fronte di consumi contenuti. Il tutto
nell’ottica di offrire agli ospiti un prodotto valido ed accattivante,
senza però perdere di vista la sostenibilità economica gestionale che,
se trascurata, potrebbe inficiare i risultati attesi.
Con questo tassello dovrebbe concludersi il processo globale di
restituzione al paese dell’intero Borgo della Salute quale centro vivo
di aggregazione e nucleo di sviluppo territoriale.
Se è indubbia la valenza del Centro termale quale opportunità
sociale e di produzione di indotto turistico, la sfida dei prossimi tempi
sarà la riduzione dei suoi costi gestionali. In tal senso, avendo individuati nel fabbisogno energetico una delle voci principali di spesa
e, tra le altre, quella più suscettibile di tagli, si è deliberata, ed è già
stata affidata, la realizzazione sulla casetta termale di un impianto
solare termico in grado di preriscaldare l’acqua termale utilizzata
per i bagni e le inalazioni. Per sfruttare l’irraggiamento mattutino e
pomeridiano, vista anche la ridotta superficie della falda esposta a
sud, sono stati posizionati due elementi captanti, uno triangolare a
sud ed uno rettangolare ad ovest, entrambi integrati nella copertura
in modo da minimizzarne l’impatto visivo.
Si tratta chiaramente di un primo intervento non risolutivo, ma
che potrà contribuire alla riduzione dei costi energetici e, da non
trascurare, a quella delle emissioni di sostanze inquinanti ed anidride
carbonica in atmosfera.
I lavori di ristrutturazione del rifugio San Giuliano sono finalmente entrati nel vivo. La chiusura estiva ha permesso da un lato
la sostituzione della vasca e della condotta di adduzione dell’acqua
al rifugio ed alla malga, dall’altro lo smantellamento delle strutture
che non erano più in grado di assolvere alla propria funzione e la
loro ricostruzione con le specifiche tecniche e le dimensioni previste
Garzonè n. 40
Emilio Mosca, sindaco
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opere pubbliche
il
Garzonè n. 40
Cascina in località alle Picinieli: prima e dopo i lavori
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opere pubbliche
dal progetto. In particolare, per dare maggior stabilità alla struttura
e permetterne la copertura prima della stagione invernale, il nuovo
rifugio è stato dotato di un’ossatura costituita da travature d’acciaio,
il corpo principale e quello secondario a nord sono stati ampliati
in lunghezza, andando ad occupare anche lo spazio sovrastante il
bunker interrato realizzato lo scorso anno. Il vecchio pavimento è
stato rimosso per permettere il posizionamento degli igloo, pensati
per ridurre l’umidità risalente dal suolo, e degli impianti. Nonostante
qualche ritardo dovuto all’esigenza di concordare con la tutela del
paesaggio la foggia del tetto e dei suoi abbaini, la ditta Fostini, di cui si
è apprezzata serietà, competenza e disponibilità, è riuscita a garantire
la copertura del corpo principale prima dell’inverno. Proseguirà con
i lavori di finitura in tarda primavera, appena le condizioni meteo lo
permetteranno, e in concomitanza con quelli di realizzazione degli
impianti, che dovranno esser appaltati nel corso dell’inverno, una volta
definiti i parametri relativi all’impianto di generazione dell’energia.
Per quanto riguarda quest’ultimo, sono stati posizionati i cavi di
potenza e controllo dal manufatto turbina al bunker; quest’ultimo è
stato adattato alla futura destinazione, con opere di tramezzatura ed
isolamento termico, è stata poi realizzata la copertura e posizionato
lo stramazzo dell’opera di presa.
Sono proseguiti anche i lavori alla cascina in località alle Picinieli, finalmente chiusa da porta e finestre è aperta ai passanti che
volessero rifugiarvisi.
Marina e Francesca
il
le vostre vite trascorse insieme
sono un esempio di rara amicizia,
frutto di pazienza, comprensione
ma soprattutto amore.
Tanto legate da non poter vivere separate.
Vi immaginiamo sorridervi e brontolarvi come sempre.
Siete ora due speciali angeli custodi che ci vegliate da lassù.
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Care Nonna Michelina e Lucia,
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ti ricordi
quando...
Il Dottore, Ieri e Oggi
il
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Flavia Frigotto
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Una tra le professioni più complesse dei nostri tempi è, quasi
sicuramente, quella del medico di base; non lo dico per scoraggiare
eventuali studenti con la vocazione medico-sanitaria, ma le soddisfazioni o gratificazioni di un medico al giorno d’oggi sono un
filino inferiori perfino di un elettricista…quest’ultimo, perlomeno,
può esaltarsi per aver istallato un impianto all’avanguardia che si
attiva con il semplice battito delle mani!
Fino a 30, 40 anni fa non era così; il medico di base, o medico
di famiglia, come si diceva un tempo, era quell’uomo avanti con
l’età che ti conosceva fin dal giorno della tua nascita, che era stato
il medico dei tuoi genitori, ancor prima dei tuoi nonni e di ogni
abitante del tuo paese. Un uomo quasi sempre burbero e privo
di mezze misure che non perdeva il tempo di sentirti elencare gli
eventuali sintomi, ti guardava negli occhi, ti ficcava un cucchiaio
in gola e in 5 minuti ne uscivi con una diagnosi azzeccata ed una
semplice cura. Specialista a tutto tondo si intendeva di un semplice
callo o di una colica improvvisa, in emergenza dentista, ostetrico,
pediatra…non v’era settore in cui fosse privo di esperienza. Sostare
da questo medico in sala d’attesa era una rarità, si finiva nel suo
ambulatorio solo quando anche il brodo di gallina non aveva dato
il risultato sperato e ci si rivolgeva così, in ultima analisi al ”dutur”.
Ci si fidava, ci si affidava… immagino quindi le gratificazioni
personali del ”sior dutur” stimato, ascoltato, venerato.
E oggi?
Oggi è un dramma. Il medico di base è l’ultima persona alla
quale ci si rivolge in caso di problemi di salute… paradossale ma
vero. La sua professionalità è soppiantata da una lista incredibile di
sostituti; ma andiamo con ordine: al primo posto ci sono le riviste
di settore “star bene”, “star meglio”, “star sani”, “star in forma”…
un universo di “star”. In ognuna di queste riviste migliaia di sintomi, altrettante malattie, cure miracolose, terapie e rimedi per ogni
tasca… ’na tragedia per le farmacie.
ti ricordi
il
Garzonè n. 40
quando...
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Al secondo posto vi sono gli amici e i conoscenti che- pensa che
coincidenza- hanno avuto nel passato simili sintomi:
Ma se! Anca la dona dal Giusto la ghiva mal in cul sit e lè guarida
ben cun ‘sta pomata! Rimedi universali validi per tutti!
Al terzo posto vi sono i fiduciosi negli specialisti, per un callo
prenotano 6 visite, podologo, dermatologo, angiologo, cardiologo, fisiatra, osteopata, totale 600 euro in cambio di nuovi esami,
richieste di indagini, approfondimenti, consulti e statistiche…
praticamente un mutuo per sentirsi confermare che, si, è un callo.
Al quarto posto ci sono gli operatori di settore, mi rivolgo a chi
come me lavora in ambito sanitario. Spesso sopravvalutati: “Flavia,
cosa dici? E’ il caso di farla l’ecografia?” “Non saprei, cosa dice il
tuo medico?” “E’, me la prescritta lui…ma non mi fido…”.
Fai bene, in fondo ha studiato più di 12 anni tra teoria e pratica
ed è saggio che tu domandi a me che ne ho studiati solo due. “
E’, ma tu ne vedi tutti i giorni…!” “Ah, già, invece il tuo medico
lavora bendato?”. Signori, non è che se lavori in ospedale o in casa
di riposo ti trasformi per magia in Umberto Veronesi, magari ci limitiamo a disinfettare gli strumenti, né? E che dire dei programmi
tivù? Tutto un fiorire di integratori, lattobacilli, probiotici, omega
3,4,5, e chi più ne ha più ne metta! “E sa la Marcuzzi la va ben di
corp, gum da crumparlu anca n’aftri!”.
Così al giorno d’oggi si va dal medico per consegnargli la diagnosi che ci siamo procurati dopo due ore di “chat” nel “forum” di
medicina trovato in rete, si va per impostare la terapia che ci siamo
organizzati al tè con le amiche, si va per richiedere un’impegnativa
per una nuova visita specialistica, si va per richiedere la pastiglia
inutile per il male inesistente, si va perché è di moda. Così mi chiedo
chi sia in realtà il “paziente” tra i due, paziente è il mio medico che
resiste in barba a tutti questi antagonisti, paziente è il mio medico
che con calma cerca di riportarci tutti ad una sana realtà. Ed ora,
qui in questa sala d’attesa aspettando il mio turno, sorrido a questa
umanità che entra ed esce dal suo ambulatorio, sorrido pensando
che lei passa le giornate così…con pazienti sempre più impazienti,
con richieste sempre più inquietanti…ma porti pazienza…perché
tra un po’ tocca a me!
attualità
Concorso di Poesia e Concerto
Corale a Caderzone Terme
Giovanni Bonvini
il
Garzonè n. 40
Si è svolta, mercoledì 21 agosto 2013 alle ore 21, nel salone
del Palazzo Lodron Bertelli, una serata all’insegna della coralità e
dell’espressività poetica, nell’ambito del Programma delle manifestazioni estive, organizzate dalla Pro Loco in collaborazione con il
Comune e altri Enti Locali e Territoriali.
Presenti il Sindaco di Caderzone Terme prof. Emilio Mosca e il
rappresentante del Sindaco di Fidenza consigliere comunale Vittorio
Cavalli, il Vicario Generale della Diocesi di Fidenza Mons. Adriano
Dodi, il rappresentante del Consiglio Pastorale locale Bruno Salvadei, e il rappresentante della Casa per ferie “Madonna della Neve”
Giovanni Bonvini.
Davanti a un pubblico attento e partecipe, la presentatrice Rosanna Polla ha aperto l’evento evidenziando l’esibizione del Coro
Croz da la Stria, diretto dal Maestro Oscar Grassi e la premiazione
dell’8° Premio di Poesia “Mons. Mario Zanchin”, che ha non solo un
significato valoriale importante ma costituisce un motivo significativo che unisce Fidenza a Caderzone Terme. Il Gruppo Corale ha poi
intrattenuto il folto pubblico con motivi di pregio, dimostrando la
bravura dei coristi, uomini e donne, del maestro concertatore e della
sintonia fra le voci e le tonalità espresse dai singoli e dal coro. La
premiazione dei vincitori del Premio di Poesia è stata introdotta dal
dott. Giovanni Bonvini, il quale ha spiegato le motivazioni dell’evento
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attualità
ed ha ricordato il Vescovo Emerito di Fidenza a cui è stato intitolato
il Premio stesso, grande estimatore della Val Rendena e della montagna trentina, nonché artefice dell’acquisto della Casa per Ferie,
punto di raccordo fra l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige, per
quanto riguarda il soggiorno e la convivenza per ritemprare il corpo
e lo spirito. Ha poi ricordato gli esperti che hanno contribuito ad
esaminare ed a valutare le tante composizioni pervenute: Cremona
Elsa, Gainotti Adriano, Grezzi Rina, Maghenzani Fernanda, Mori
Gabriella e la coordinatrice Dorotea Masè, i quali hanno contribuito
efficacemente a cogliere i migliori elementi costitutivi delle poesie
presentate dai concorrenti giovani e adulti, di varie parti del nostro
Paese, che si sono distinti per sensibilità, bravura, personalità.
Chiamati, di volta in volta, dalla signorina Rosanna, si sono alternati al microfono, ricevendo una targa o una pergamena-ricordo,
unitamente ad un interessante volume sulle guerre passate e presenti
in varie parti del nostro mondo:
per il settore GIOVANI:
Vincitore = Pier Paolo Ferrari di Fidenza (Parma) con la Poesia
“Auguri Sinceri” – Targa del Vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza.
Segnalazione Speciale = Sara Illari di Vernasca (Piacenza) con la
Poesia “Una Parola” – Pergamena (è stata ritirata da Marianna Dolci).
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Garzonè n. 40
Per il settore ADULTI (lingua italiana):
Vincitore = Virginia Grassi di Potenza con la Poesia “Voci di terra
mia” – Targa del Sindaco di Fidenza dott. Mario Cantini.
Segnalazione Speciale = Franca Costa di Piacenza (è stata ritirata
da Clara Di Giuseppe).
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Per il settore ADULTI (lingua dialettale):
Vincitore = Ivano Christò di Mattarello (Trento) con la Poesia “El
naturàl slandròn” – Targa del Comune di Caderzone Terme.
Segnalazione Speciale = Sandro Ferrazza di Bocenago (Trento)
con la Poesia “ L’undas de satembar”.
Le poesie sono state lette dagli autori e da Dorotea Masè, che ha
pure commentato onorevolmente le caratteristiche delle composizioni medesime. Quindi una serata ricca di emozioni e di soddisfazioni,
che ha dimostrato quanto valgono il canto e la poesia, fonti di creatività e di ricchezza personale, sociale, culturale, che sottolineano
la capacità espressiva della nostra gente e della nostra italianità.
attualità
Per non dimenticare
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Dall’intensa attività didattica che Elisa Polla da vari anni sta attuando nelle scuole delle Giudicarie sono uscite e sono state edite
due pubblicazioni che meriterebbero una più capillare diffusione,
per mettere a conoscenza sia il loro contenuto che, in particolare,
la metodologia di lavoro professionalmente intuita e seguita per
portare nel presente e tramandare nel futuro i valori intrinseci e
fondamentali propri di ogni dialetto, di qualsiasi paese, di qualsiasi consistenza letteraria. Chiaramente le due pubblicazioni fanno
riferimento a specifiche parlate della Val Rendena, ma qualsiasi
attento lettore non può che immedesimarsi nel proprio dialetto
poiché gli agganci ed i rapporti tra dialetto e dialetto sono fittamente intrecciati in una concatenazione che si è prodotta lungo
l’arco dei secoli avvicinando comunità a comunità pur nelle logiche
differenze comunitarie. Ne sono prova le sperimentazioni della
Polla nel saper mettere a confronto il dialetto di Caderzone con
quello di Pinzolo, quello di Strembo con quello di Bocenago: aree
limitrofe ma con accenti e vocaboli che alternano la bellezza della
singolarità e l’essenza delle differenze che denotano anche la particolarità antropologica di ciascuna compagine sociale. Un secolare
contatto di vita in comune nel lavoro e negli usi e costumi e, nel
contempo, l’inventiva per sentirsi autentici e diversi nella singolarità
del proprio abitato.
Le pur poche pagine raccolte nelle due pubblicazioni stampate
- che hanno a monte centinaia e centinaia di fascicoli meticolosamente raccolti e distribuiti ai rispettivi scolari e alunni unitamente a
preziosi dvd e cd - restano a dimostrazione come proprio attraverso
il dialetto sia possibile penetrare nella vita e nei comportamenti delle
generazioni passate, cosicché la parlata della tradizione porti con sè
gli accenti più significativi e più penetranti della storia. Ecco quindi
la ricerca dei vocaboli, dei modi di dire, dei proverbi, delle leggende,
delle poesie dialettali: tutte forme - purtroppo dimenticate - nelle
quali è rimasto insito il valore della testimonianza e della tradizione.
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Mario Antolini Musón
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attualità
Quindi nel saper rivendicare le espressioni dialettali del passato
non vi è la volontà o la proposta di dover insegnare a parlare il
dialetto, ma la sostanziale ricerca di ciò che nel dialetto vi è ancora di valore storico e antropologico. Quanto mai interessante è il
sentire l’insegnante Polla parlare di “entusiasmo” dei propri alunni
non tanto nel riuscire a parlare in dialetto, quanto nel saper trovare
nella parlata dialettale la forza identitaria dei vocaboli ed i valori
che ancora hanno in sè. Forza e valori che gli alunni stessi sanno
esprimere anche in forme dialettali quando si rendono capaci di
allestire avvincenti recite conclusive dei corsi annuali a coronamento
di un percorso didattico fatto di ricerca e di ricostruzione del passato
dei loro nonni ed antenati.
Tutto quasi un “mondo nuovo” che poche pagine ben composte e ben stampate sanno trasmettere specialmente a chi è ancora
disposto a staccarsi dalle chiassose distrazioni di un superficiale
presente e rendersi capaci di guardare con passione ed interesse
quel grande patrimonio di immensa ricchezza che tutti, fortunatamente, abbiamo alle spalle.
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E l i s a P o l l a (a cura di), Per non
dimenticare.“Cento parole del mio dialetto”. Dialetti di Caderzone, Strembo e
Bocenago a confronto. Centro Scolastico
di Caderzone. - Vol. I. F.to: cm 16x23,5,
pagg. 32, illustrate, in b. e n..
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E l i s a P o l l a (a cura di), Per non
dimenticare.“Da là dal tèrman”. Dialetti
di Caderzone e Pinzolo a confronto.
Istituto Comprensivo di Pinzolo- Centro
Studi Judicaria. - Vol. II. F.to: cm 16x23,5,
pagg. 52, illustrate, in b. e n..
attualità
Attività del Gruppo Le Castellane La Cumpagnìa dal Castél
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Il quattro gennaio 2013 a Caderzone Terme presso ’l Castél - è
stato presentato il libretto-vocabolario “Per non dimenticare - zènt
e zéntu paroli dal mé dialèt” n. 2, con i dialetti di Caderzone e
Pinzolo a confronto, frutto delle ricerche degli alunni delle scuole di
Caderzone Terme e di Pinzolo dopo gli incontri su “Usi e Costumi,
dialetto e tradizioni” nell’ambito del progetto di “Attività di educazione storico-sociale, scuola e territorio” finanziato dal Centro Studi
Judicaria e svolto da Elisa Polla in tutta la Judicaria.
Nella serata di presentazione si è assistito ad una bellissima
recita “Da là dal tèrman” e alla disputa fra i sedici piccoli attori:
Enrico Mosca, Martino Polla, Thomas Mosca, Francesco Polla,
Raffaele Marini, Leonardo Mosca, Carlo Mosca, Sabrina Polla,
Laura Mosca, Eleonora Viviani, Giulia Cozzio, Davide Antolini,
Davide Collini, Antonio Pedretti, Enrico Caola, Gabriel Maffei di
Caderzone e di Pinzolo con i due dialetti a confronto, con grande
divertimento di loro stessi e del folto pubblico presente; una sorpresa per tutti la spontaneità e la simpatia dei bambini protagonisti
fieri del loro dialetto.
La serata è stata allietata anche dal coro dei bambini “I Fringuelli del Brenta”. La conclusione della serata è toccata al gruppo
organizzatore “Le Castellane - La Cumpagnia dal Castél” con
quatru ciàciari ‘ndal filò che ha riportato alla memoria la vita severa dei nonni, richiamando alcuni punti significativi delle pagine
del piccolo vocabolario, con le difficoltà dei più anziani ad adattarsi
all’evoluzione dei costumi.
In questa scena Teresina (a destra nella foto) la figlia minore,
ultima di dieci figli, della famiglia di Sculastica e Varistu sposati il
29 febbraio del 1917, andata a Roveredo a stüdiar par davantar
suora, durante una gita di purificazione dell’anima giü par l’Italia,
in circostanze ancora sconosciute s’imbatte in un bel siciliano e
s’innamora. Lo fa arrivare nel filò nella stalla dei genitori per pre-
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Elisa Polla
Gruppo “Le Castellane - La Cumpagnìa dal Castél”
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sentarlo alla grande famiglia compresi zii, cugini, e vicine di casa:
lo stupore e soprattutto la disapprovazione per il grande scandalo,
sono comprensibili. Quando il poveretto, Ciccillo, cioè ‘l tarùn cun
la riga ‘m banda ce la mette tutta per spiegarsi, non c’è verso di
comprendere una sola parola dei due dialetti e i fraintesi portano
a ridere a crepapelle.
Il Gruppo “Le Castellane –La Cumpagnìa dal Castél”
porta le tradizioni nei vari paesi delle Giudicarie
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BOLBENO, 10 agosto
Il gruppo ha partecipato alla manifestazione dal titolo “Notte di
note” che si tiene ogni anno per le vie del paese; nelle cort e negli
angoli più suggestivi si praticano gli antichi mestieri. Prima del filò
delle Castellane –Cumpagnìa dal Castél - I mistér da stì agn con
aneddoti e buon umore della vita passata, i bambini di Bolbeno
e Zuclo (anche loro hanno frequentato il corso “Usi e Costumi”)
hanno interpretato “ El l’à dit anca mè nono” con i due dialetti
un po’ diversi, come ci tengono a precisare.
La partecipazione del dott. Mario Antolini, conosciuto da molti
come “el Maestro” che ha interpretato la scenetta del maestro nella
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RONCONE, 2 marzo 2013 - teatro - Al pucìn di mèza quaresima
Il Gruppo “Le Castellane – La Cumpagnìa dal Castél” ha recitato
“Gent da stì agn ‘ndai filò” interpretando la tradizione di tanti
anni fa, ‘l pucìn, che si teneva a mezza quaresima; a Caderzone era
chiamato anche ‘l carnaval di mèza quaresima perché in quel giorno
si poteva mangiare e soprattutto ridere e scherzare, nonostante un
tempo durante la quaresima fosse proibito tutto, persino ridere. Era
l’ultimo ritrovo del filò prima della stagione in campagna.
I bambini delle scuole di Bondo Breguzzo e Roncone, che durante
l’anno scolastico hanno frequentato il corso “Usi e Costumi”, hanno
interpretato “El l’à dit anca èl mè nono” con proverbi e modi di
dire nei tre dialetti, un vero spasso per il pubblico numeroso (il teatro
era pieno). Il coro Cima Ucia ha accompagnato la serata con canti
suggestivi. La serata è stata patrocinata da Pro Loco, biblioteca e
amministrazione di Roncone, con una brillante presentazione del
Prof. Severino Papaleoni.
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scuola povera di tanti anni fa, ha destato una piacevole emozione.
STREMBO 18 agosto
A Strembo in occasione della sagra della Madona dala cintüra,
dopo la tradizionale processione, in piazza davanti al palazzo del
Municipio si è svolta la recita Stì agn a Strèmp indal filò. Prima
del filò delle Castellane - Cumpagnìa dal Castél tredici bambini di
Strembo hanno interpretato la vita dei bambini di un tempo e poi
con simpatici proverbi e modi di dire ‘l l’à dit anca mé nonu. Il
filò è stato animato in modo particolare con aneddoti tipici del
paese raccontati dalle persone anziane di Strembo che ho raccolto
e registrato.
La partecipazione dei numerosi bambini, di alcune persone di
Strembo che si sono messe in gioco recitando nel filò e naturalmente
del pubblico numerosissimo (la piazza era gremita fino ai bordi),
ha reso la serata veramente spettacolare e divertente.
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A nome anche del gruppo che rappresento, voglio ringraziare le
amministrazioni e le Pro Loco dei paesi che ci hanno ospitato, ma
soprattutto che hanno apprezzato il modo semplice e autentico
col quale rappresentiamo la vita passata nelle enormi difficoltà e
sofferenze, ma anche nel buonumore.
In particolare ringrazio la redazione del “Il Garzonè” per la cortese
ospitalità su questo bollettino.
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Caderzone Terme: le arti
incontrano la solidarietà
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Le splendide scuderie di Palazzo Lodron
Bertelli a Caderzone Terme, fasciate dai quadri di Franca Chesi Schmid, il 19 luglio 2013
hanno fatto da cornice alla presentazione
ufficiale del “P.A.D.”, acronimo di “Progetto
Abruzzo Solidarietà”, un’iniziativa che vede
impegnati il Rotary Club di Madonna di
Campiglio e il Lions Club Giudicarie Rendena,
l’assessorato alla solidarietà internazionale della Provincia e l’Anffas
onlus di Tione.
Dopo il saluto del sindaco di Caderzone Terme Emilio Mosca e di
Luigi Olivieri, assessore alle attività sociali della Comunità di Valle,
è toccato a Frida Rossaro, a Roberto Rossaro del Lions Giudicarie
ed a Walter Facchinelli presidente del Rotary Club Campiglio, raccontare come si è arrivati al “P.A.D.”: «Lions e Rotary hanno unito
le forze per il sostegno a un Service all’Aquila, su segnalazione di
Frida Rossaro, che conosce bene lo stato di forte difficoltà e precarietà in cui si trova l’associazione per la Promozione e la Tutela
dei Diritti nell’Handicap (APTDH). Il “P.A.D.”, intende sensibilizzare
le Istituzioni abruzzesi affinché s’impegnino sul piano politico,
culturale e finanziario per promuovere specifiche sinergie in favore
di persone con disabilità. Le cifre parlano chiaro: in Abruzzo sono
12 i centri per disabili con ognuno 20 ragazzi e ciascuno di loro
riceve 2.000 euro l’anno, cifra che in Trentino si spende per ogni
ragazzo in un mese. Il nostro intervento punta a predisporre un
progetto globale nei confronti della persona disabile in Abruzzo,
esportando per quanto possibile il “metodo Trentino dell’Anffas”,
fatto di esperienze, battaglie e risultati egregi».
La raccolta di fondi è iniziata grazie alla generosa disponibilità di
due donne: Franca Chesi Schmid e Luisa Gretter Adamoli, la prima:
artista di origine rendenese, che vive da anni in Svizzera e si dedica
all’acquerello e ai dipinti su vetro e seta, ha messo a disposizione
dell’iniziativa tre opere. La seconda, trentina, autrice di libri a sfondo
storico, ha deciso di devolvere al “P.A.D.” i diritti d’autore del suo
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ultimo libro “Tre punti di rosso, L’affascinante e misconosciuta vita
di Alfonsina Gonzaga Madruzzo”.
La gara di solidarietà lanciata dal Rotary Club di Madonna di
Campiglio e Lions Club Giudicarie ha raccolto i primi frutti, i tre
colorati e poetici acquerelli di Franca Chesi Schmid sono stati messi
all’asta e sono stati battuti per un totale di 1.570 euro, i libri sono
andati ad incrementare quanto raccolto. Un primo passo verso la
realizzazione di questo progetto solidale.
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Lavori alla Chiesa parrocchiale
Giampaolo Mosca
per il Consiglio affari economici della Parrocchia
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Nel corso del mese di ottobre sono stati ultimati i lavori di sistemazione del tetto e delle facciate della Chiesa parrocchiale.
L’intervento, coordinato dal Direttore dei lavori, arch. Roberto
Paoli, in collaborazione con Don Federico e con il Consiglio affari economici della Parrocchia, è stato portato a termine nei tempi previsti.
Il risultato finale ha corrisposto alle aspettative ed è stato apprezzato dalla popolazione.
In estrema sintesi, i lavori hanno riguardato:
• pulizia del sottotetto e degli avvolti da detriti, cocci di tegole
e calcinacci depositatisi nel corso degli anni;
• demolizione e rifacimento completo del manto di copertura,
delle lattonerie e delle voltine sottogronda, ricostruite in malta
e bonificate da detriti e parti ammalorate;
• restauro della facciata principale della Chiesa, con recupero
di scritte e decorazioni originali e sistemazione di capitelli e
frontoni in malta;
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• pulizia e tinteggiatura di
tutte le facciate esterne
della Chiesa, compreso lo
zoccolo di base, in corrispondenza del sagrato e
restauro cornicioni
dell’area cimiteriale;
• rifacimento dell’impianto parafulmine e messa in sicurezza
dell’impianto elettrico sottotetto.
Le ditte che hanno eseguito i lavori, scelte in base a confronto
concorrenziale, hanno operato con competenza e disponibilità.
Riportiamo qui di seguito i nominativi delle Ditte appaltatrici:
• ponteggi di facciata: Cast Italia s.r.l. – Vobarno (BS);
• lavori da carpentiere: Mosca Adriano carpenteria in legno –
Caderzone Terme;
• lattonerie: Binelli Flavio e Giulio s.n.c. – Pinzolo;
• restauro facciata e tinteggiature esterne: Restart di N. Donadoni – Albino (BG);
• Impianti parafulmine ed elettrico sottotetto: Marzadri Francesco Impianti elettrici s.r.l.– Vigo Rendena.
Preme ricordare il contributo dei volontari che hanno prestato la
loro opera per la buona riuscita dei lavori, con riferimento particolare agli interventi di rimozione materiali dal sottotetto, di pulizia
all’interno e all’esterno della Chiesa e di sistemazione dei cubetti
in porfido del sagrato.
Un ringraziamento va all’Amministrazione comunale, che ha
fornito un significativo contributo finanziario e si sta attivando
per la sistemazione dei corpi illuminanti del Cimitero, e agli operai
comunali che hanno supportato, in più occasioni, le Ditte impegnate nei lavori.
A conclusione di questa
breve nota è doveroso rivolgere un ringraziamento
a tutte le persone che hanno fornito, a vario titolo,
un supporto alla buona
riuscita dell’opera, con
aiuti economici, sostegno
morale e apprezzamento
del lavoro svolto.
orditura originale del tetto
(conservata)
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voltine sottogronda prima
e dopo
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frontone ovest
appena scoperchiato
restauro voltine
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Grande partecipazione a
Caderzone Terme alla 19^ Festa
dell’Agricoltura
Lavori agricolo-pastorali, tradizioni e salvaguardia
del territorio con un occhio di riguardo al turismo
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La diciannovesima edizione della Festa dell’Agricoltura svoltasi
a Caderzone Terme il 3 e 4 agosto 2013, ha registrato il coinvolgimento di tutta la Comunità e la presenza di numerosi turisti e
valligiani. La Festa ha aperto i battenti il sabato con l’apprezzato e
visitato mercatino dei prodotti artigianali e degli oggetti proposti
delle Associazioni locali di solidarietà. Molto gradita la spaghettata
e la musica dal vivo proposta dal complesso “Liscio o Gasato”.
Domenica pomeriggio la manifestazione è entrata nel vivo con
il coinvolgimento di numerose persone ingaggiate per la raccolta
del fieno e il taglio dell’erba con attrezzi tradizionali. Sono stati
soprattutto i turisti a sperimentare in prima persona il passato contadino della Rendena cogliendo le sensazioni, i profumi, le fatiche
che caratterizzano i lavori agricoli.
Molti spettatori hanno vissuto un vero e proprio “tuffo” nel
passato ammirando la sfilata delle vacche dell’autoctona Razza
Rendena e di altri animali d’allevamento come capre e pecore, dei
carri trainati da possenti quanto eleganti cavalli bardati a festa,
di alcuni trattori d’epoca restaurati da alcuni giovani contadini
della Valle. Immancabili gli applausi per la Banda musicale di
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Caderzone Terme, il Gruppo folk e “la Compagnia del Giglio”. La
lunga sfilata seguita da molte persone festanti ha percorso le vie
del paese per ritornare nella suggestiva cornice della “Piana di
Caderzone Terme”, il cuore agricolo della Val Rendena dove molti
hanno assistito alla dimostrazione della casarada, assaggiandone
la cagliata appena fatta.
L’Amministrazione comunale, che fin dalla prima edizione premia
i protagonisti del lavoro contadino, quest’anno ha consegnato a
Carlo Polla e alla moglie Claudia, una targa che, come ha sottolineato il sindaco Emilio Mosca «è il pubblico ringraziamento per
l’impegno per la cura del territorio».
Anche il vicesindaco Giovanni Mosca ha sottolineato «la cura
del paesaggio è frutto del lavoro di allevatori ed agricoltori che
mantengono sfalciati i prati e continuano a produrre prodotti di
alta qualità».
Alla Festa ha partecipato la sindachessa di Gazzo Padovano, paese con il quale Caderzone Terme sta perfezionando il gemellaggio,
che si caratterizza per avere oltre 9.000 capi bovini, 1.500 dei quali
di Razza Rendena. Un legame prezioso che unisce la passione per
l’agricoltura all’allevamento che permette di continuare nel miglioramento di questa Razza particolarmente adatta all’alpeggio e
garanzia di tutela e presidio del territorio alpino.
La cena con “polenta carbonera” preparata con maestria dai “polenter” di Storo e servita dai volontari della Pro Loco è stata molto
gradita e tutti i tavoli sono stati velocemente occupati, mentre la
Banda musicale di Caderzone Terme ha allietato la cena.
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All’imbrunire molte persone sono scese in pista lasciandosi coinvolgere nella simpatica serata danzante che è stata il preludio al
grande falò preparato dai Vigili del Fuoco Volontari dinnanzi allo
storico Maso Curio. La suggestione del grande fuoco ha regalato
molte emozioni accentuate dalla magia delle fontane d’acqua.
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Spettabile Comune di Caderzone Terme,
Polla Carlo ringrazia questo lodevole comune per la targa assegnatogli nella 19° Festa dell’Agricoltura (4 agosto 2013), e la moglie
gli dedica due parole in rima.
Con riconoscenza
Polla Carlo e Claudia
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Al Carlo al fa ‘l bacan
mister dür da cai sa li man,
di tanta fadiga e di tant sudur
ca el al fa cun grant amur.
Al scuminza a laurar amù ala duman abunura
po’ al sposaga tut al dì senza vardar l’ura.
Al ciapa sul, acqua o vent
e al riva ala sira strac ma cuntent.
El a le usà sota l’intemperie
ma nul sa cul ca ie li ferie,
parchè in ogni stagiun al sa sempru cu far
e senza far nienti nu le bon da star.
A far al bacan i völ esperienza
ma anca la man dala providenza
ca la binidisa la tera e chi la laura
parchè la vita dal bacan le propriu düra.
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A Carlo
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Festa dell’Agricoltura
2013
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Festa
dell’Agricoltura
2013
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Pastori
Mostra fotografica e “docufilm”
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All’interno dell’undicesima
edizione del festival “Mistero dei Monti” l’Associazione
Culturale Museo della Malga,
in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna
di Campiglio – Pinzolo – Val
Rendena e la Comunità delle
Regole di Spinale e Manez, ha
organizzato presso le ex Scuderie del Palazzo Lodron Bertelli
la mostra “Pastori”, curata con
passione e professionalità da Roberta Bonazza.
L’esposizione, che si è tenuta dal 2 al 18 agosto 2013, ha dato
risalto ai volti e alle storie dei pastori che prima del boom economico degli anni Sessanta sono saliti con le loro bestie per gli erti
sentieri degli alpeggi della Val Rendena adattandosi all’asprezza
della montagna e a una vita di fatiche e privazioni. Con questo
evento sono state restituite alla collettività le testimonianze di un
fenomeno che è stato a lungo il fondamento dell’economia alpina
e che ancora oggi a Caderzone Terme mantiene una sua fisionomia
nel tessuto economico e sociale del paese e si riverbera nel verde
paesaggio della campagna della Piana di Curio.
Assieme alle immagini coi ritratti dei pastori, corredate da un
breve e significativo aneddoto della loro vita da malghese, è stato
proiettato un film-documentario in cui sono state raccolte inedite
interviste che hanno coinvolto con entusiasmo anche persone schive
e spesso dimenticate o molto anziane; per la prima volta sono state
raccontate e lasciate alla memoria di un vasto pubblico straordinarie
esperienze legate ad un’epoca scomparsa nella veloce trasformazione del dopoguerra che è tornata a raccontarsi attraverso questo
particolare evento espositivo.
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Federico Polla
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La Mostra “Tracce di Renden’Arte”
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La sala a piano terra del
municipio di Caderzone
Terme dal 12 al 31 luglio
2013 ha ospitato la Collettiva d’arte “Tracce di Renden’Arte”.
In mostra le opere realizzate con varie tecniche dagli
artisti rendenesi Gabriella Felesi, Myriam Lorenzi,
Alfredo Amadei, Renato
Amech e Romano Sandri.
Entrando nella sala il numeroso pubblico che ha visitato la Mostra d’Arte è rimasto colpito dagli appassionati disegni a matita
di Alfredo Amadei che ama fissare sulla carta personaggi e luoghi
caratteristici di Caderzone Terme. A seguire i suggestivi e solari dipinti ad acrilico di Renato Amech, spesso riproposti dall’artista in
grandi murales. Gabriella Felesi ha esposto le opere che ha realizzato
con l’insolita tecnica di decorazione della “cuerda seca”, di origine
spagnola-arabeggiante diffusa dai vasai di Siviglia in tutto il mondo. Myriam Lorenzi ha mostrato le affascinanti, quanto precise e
minuziose, opere al pirografo mentre Romano Sandri, dimostrando
una notevole padronanza grafica, ha presentato i disegni “zodiacali”
ed i paesaggi di Pinzolo e della Valle. (w.f.)
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attualità
Clelia, premiata la turista fedele
da 30 anni
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Clelia Misani, Classe 1920 di Milano, lo scorso 3 agosto 2013 è
stata premiata dai titolari dell’hotel Rio per i trent’anni di fedele
frequentazione dell’albergo e di Caderzone Terme. Questo paese
insignito della “Bandiera arancione del Touring Club Italiano”, annovera tanti turisti affezionati e fedeli che amano come i Caderzoni
hanno saputo conservare l’ambiente, il paese e la sua storia. E così
la signora Clelia Misani, a sorpresa, è stata recentemente festeggiata
e premiata dal sindaco Emilio Mosca, dal presidente della Pro Loco
Diego Amadei e circondata dal calore di tutti i clienti dell’hotel,
che si sono uniti alla Famiglia Amadei nella consegna della “targa
a ricordo per questo lusinghiero traguardo”. «Per trent’anni, affermano “gli Amadei”, la signora Clelia è stata la nostra più tenace e
affezionata cliente. Era in albergo durante la frana della Val di Casa
del 1987 e dal 1983 è sempre pronta a elogiare il nostro lavoro
diventando una di famiglia». Emilio Mosca ha sottolineato «è un
Premio alla fedeltà, importante per la nostra tradizione turistica,
fatta di attenzione per i turisti e di grandi investimenti per adeguare
la nostra offerta alle richieste dei turisti durante tutto l’anno». (w.f.)
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attualità
La Famiglia Cooperativa
il
Stiamo assistendo a notevoli cambiamenti nel sistema
di vita di ognuno di noi e
quindi anche dei consumatori
che, molto preoccupati per la
situazione generale e per il
futuro, tendono a rivedere sostanzialmente anche le scelte
d’acquisto. Il baricentro degli
acquisti si sta progressivamente spostando verso i beni essenziali. I nostri consumatori
stanno cambiando gli stili di
vita, rivedono i loro acquisti
eliminando quello che non
serve, con la conseguenza del
calo delle vendite.
Con realismo e senso della misura abbiamo dovuto affrontare il
problema e a malincuore prendere la decisione di chiudere il reparto
extra-alimentare al primo piano.
Tuttavia, cosa importante da sottolineare, è che con la chiusura
del reparto non verrà meno il servizio al cliente, di fatto si procederà ad attuare un ampliamento del piano terra realizzando una
struttura che sfrutti al meglio gli spazi esistenti e con una proposta
commerciale attenta alle esigenze del socio, cardine fondamentale
della nostra famiglia cooperativa. Modernizzare la struttura, renderla più funzionale per collaboratori e consumatori e ovviamente,
arricchire il paniere di prodotti proposto a soci e clienti. Confidiamo
che il cambiamento porterà ad una maggiore qualità e comodità
nel “fare la spesa”. Cambiamenti come quelli che con fatica e responsabilità ci apprestiamo ad affrontare, sono frutto della passione
che vogliamo continui a lungo a soddisfare le esigenze dei soci, dei
nostri turisti e di chi, in genere, apprezza i nostri prodotti.
Garzonè n. 40
dott.ssa Tiziana Maturi
Presidente
49
attualità
il
Garzonè n. 40
Per raggiungere risultati soddisfacenti è necessario porre attenzione al Socio, ascoltarlo, capire le sue esigenze e necessità ed
attuare, di conseguenza, le opportune iniziative commerciali.
Ci troviamo a decidere in condizioni sfavorevoli ma sempre in
termini di ottimismo, coraggio, fiducia, determinazione, competenza, passione, collaborazione, responsabilità ed impegno.
Il nostro negozio è un punto di riferimento importante per i
residenti e soprattutto per coloro che, come gli anziani, hanno
difficoltà negli spostamenti, la valenza sociale del nostro punto
vendita assumerà un valore ancora più significativo.
Un ringraziamento particolare alla signora Maria Emanuela Maccarrone, la nostra cassiera, che il 30 settembre 2013 ha raggiunto
la meritata pensione, svolgendo per quarantadue anni il proprio
lavoro con impegno, dedizione e passione.
Un saluto e un ringraziamento per il lavoro prestato con responsabilità dalla signora Ornella Sartori.
50
speciale
il
Forse non tutti sanno che quella bandiera
arancione e bianca che fa bella mostra di sé
nella piazza centrale di Caderzone Terme è
un simbolo importante per il nostro paese.
La Bandiera arancione è il marchio di
qualità turistico ambientale del Touring
Club Italiano rivolto alle piccole località
dell’entroterra che si distinguono per
un’offerta di eccellenza e un’accoglienza
di qualità.
Il Programma territoriale Bandiere arancioni, in coerenza con i principi sui cui si
fonda il TCI, promuove la conoscenza di
luoghi poco conosciuti ma di grande pregio e stimola il viaggiatore
a visitare questi luoghi assaporandoli, ma al tempo stesso avendone
cura proprio perché preziosi.
In quindici anni di attività il Touring ha analizzato oltre 2.000
Comuni distribuiti in tutta Italia assegnando la Bandiera arancione
a 198 località (dato aggiornato a maggio 2013), tra le quali, appunto, Caderzone Terme. Il nostro paese ha ottenuto l’attestazione il 13 novembre 2006
e da allora, ogni due anni, è stata riconfermata.
I motivi che hanno portato a questo importante riconoscimento
sono i seguenti: «La località si distingue per la buona conservazione,
la fruibilità e il valore delle risorse storico-culturali, per i numerosi e
vari servizi complementari e per un ricco calendario di manifestazioni
ed eventi. Numerose sono, inoltre, le azioni nell’ambito della gestione e dell’educazione ambientale e della tutela del paesaggio» (http://
www.bandierearancioni.it/comune/152/Caderzone-Terme-TN).
Caderzone Terme fa parte anche dell’Associazione dei paesi
Bandiera Arancione, costituita nel 2002 dalle allora 16 località
“arancioni” e che ha sede a Dolceacqua (IM).
Garzonè n. 40
Caderzone Terme:
paese Bandiera
Arancione
51
speciale
L’Associazione, in collaborazione con la rivista PLEINAIR, organizza ogni anno un fine settimana di visita a uno dei paesi aderenti.
Essere paese Bandiera Arancione ci rende quindi mèta, ogni anno, di
visita da parte di gruppi di persone alla ricerca di posti caratteristici.
Quest’anno gli appuntamenti (sempre su prenotazione) sono stati
la “Festa nazionale del Pleinair” e la “Giornata Bandiere Arancioni”.
La “Festa nazionale del Pleinair”
Questa Festa si è svolta sabato 28 e domenica 29 settembre
2013, erano presenti 23 equipaggi di camper per un totale di più di
60 persone. L’evento è iniziato al mattino con l’aperitivo nella sala
comunale alla presenza del vicesindaco Giovanni Mosca, dell’assessore al turismo Nicola Amadei e del presidente della Pro Loco Diego
Amadei, che hanno presentato le principali caratteristiche del nostro
paese e hanno consegnato ai presenti un omaggio gastronomico.
Il pomeriggio è proseguito con la visita guidata al paese (chiesa,
angoli caratteristici, Terme, Rione Lodron Bertelli, monumento alla
Vacca Rendena, Maso Curio) e concluso alla sera con la visione di film
presentati al Filmfestival della Montagna al salone Lodron Bertelli.
Domenica c’è stata l’escursione al Lago Nambino in compagnia
anche delle guide del Parco, il programma originale prevedeva la
gita a San Giuliano ma purtroppo il maltempo non l’ha permesso.
La “Giornata Bandiere Arancioni”
il
Garzonè n. 40
Domenica 13 ottobre è stata invece la volta della “Giornata
Bandiere Arancioni”. I partecipanti hanno avuto la possibilità di
trascorrere a Caderzone un pomeriggio di visita. Il ritrovo è stato
organizzato all’ufficio turistico, alle 14 è iniziata la visita guidata del
paese che si è conclusa con la visita all’Azienda agricola ”Maso Pan”
52
speciale
e con il rinfresco con prodotti tipici gentilmente offerto dai gestori.
Durante quest’incontro i partecipanti hanno completato il disegno
proposto di anno in anno dal Touring. I disegni, una volta raccolti
sono pubblicati nel sito TCI a ricordo della giornata. Quest’anno il
soggetto erano “mani”. Ne proponiamo alcune.
Queste due manifestazioni, più di altre ci permettono di far
conoscere e apprezzare il nostro territorio che, nel corso dell’anno
attraverso il network Bandiere Arancioni viene conosciuto in un gran
numero di eventi promozionali in tutt’Italia, di uscite sulla stampa
specializzata, su internet, ecc..
Canesso Danilo
il
Egregio sig. sindaco spettabile Amministrazione, di rientro dal
vostro splendido paese in occasione della giornata Touring Bandiere
Arancioni ho informato il presidente del camper club Montegrappa
di Bassano e il nostro sindaco della vostra magnifica accoglienza,
sia dei mezzi e della squisita gentilezza dei vostri operatori, un vivo
ringraziamento all’assessore Nicola e alle gentilissime sorelle Paola
e Rosanna che ci hanno accompagnato per il paese e nel breve
tempo di 3 ore circa oltre alla generosa merenda ci hanno spiegato egregiamente e con tanta professionalità la vita e la storia del
vostro bel comune. Un grazie di cuore
Garzonè n. 40
Pubblichiamo due delle email giunte in municipio che saranno
pubblicate dalla rivista del Touring e da PleinAir.
53
speciale
Dalla rivista del Touring Club Italiano
il
Garzonè n. 40
Bergamo
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Eccoci appena rientrati dal meraviglioso week-end che ci
avete organizzato! Potrei dilungarmi in molte osservazioni positive, ma sarebbe quasi superfluo. Riporto l’opinione comune
di tutti i partecipanti che la vostra ospitalità è stata perfetta e
la disponibilità sia al sabato che la domenica da parte dell’assessore, del vice sindaco, delle guide è stata totale e generosa.
Anche la visita alla azienda agricola, con quel lauto rinfresco e
i buoni formaggi e salumi (peraltro acquistati per farli gustare
anche a chi è rimasto a casa....), la serata con i filmati sulla
montagna e la gita domenicale sono state tutte occasioni di un
“bello stare insieme” e soprattutto un momento di vera scoperta
della vostra comunità e della vostra valle! Tutto ci ha convinto a
rientrare con il pensiero di trovare presto una nuova occasione
per ritornarvi e possibilmente in compagnia degli amici che non
hanno potuto condividere questa esperienza. Ringrazio a nome
nostro e di tutti anche il sindaco e l’intera amministrazione per
la splendida organizzazione di cui sarà nostra cura dare la giusta
e convinta testimonianza, come già detto nell’ultima mia mail,
quali “ambasciatori” della vostra bella realtà.
Oltre ai protagonisti conosciuti di persona (ai quali vanno
aggiunte anche le due gentili collaboratrici della pro-loco) una
giusta evidenza va data anche a lei, signora Barbara, che ha curato il rapporto e le comunicazioni con i vari equipaggi: sappia
che la sua disponibilità e la sua gentilezza sono state notate e
gradite da tutti coloro che hanno avuto occasione di rapportarsi
con lei! Grazie di cuore !
Le riporto la richiesta di alcuni partecipanti di essere informati, a mezzo mail, delle principali manifestazioni che andrete
ad organizzare nel corso della stagione, per poter programmare
una nuova visita con un più specifico interesse. I nostri indirizzi
mail ormai sono nei vostri archivi.
Un nuovo, cordiale ringraziamento e un arrivederci a presto!
Cordiali saluti.
Gianluigi Brignoli
il
Garzonè n. 40
speciale
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il
Garzonè n. 40
speciale
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vita dalle
associazioni
L’attività della Banda comunale
di Caderzone
Flavia Sartori
il
Garzonè n. 40
L’attività bandistica è sempre in fermento e le prove settimanali
non si fermano neppure d’estate. Ciò ha permesso comunque a
tutti i bandisti ed al maestro di avere notevoli soddisfazioni musicali
durante i concerti.
Importante è stata la giornata del 28 luglio – Sagra di San Giuliano – che ci ha visti impegnati nella realizzazione del vaso della
fortuna, nella processione per le vie del paese per poi concludere
con il concerto in piazza.
Poi la bellissima e suggestiva sfilata per la Festa dell’Agricoltura,
domenica 4 agosto che, come ogni anno, riscuote grandissima
partecipazione di turisti e gente dei paesi vicini. Dopo aver suonato
per le vie del paese, il pomeriggio si è concluso con un concerto
al capannone per allietare la cena delle numerose persone accorse
per degustare l’ottima polenta carbonera.
La novità di quest’anno è stata la presenza del mazziere rappresentato dal presidente della Banda di Cimego, Alex Zulberti
che ringraziamo molto. Ci ha seguiti nelle prove di marcia e ci ha
insegnato i passi ed i tempi del mazziere, figura importante davanti
ad un corpo musicale durante le sfilate. Con questa occasione ringraziamo anche Giuliano che dopo una serata a marciare e provare
al campo sportivo ci ha offerto un ottimo risotto al ristorante e alle
57
vita dalle
il
Garzonè n. 40
associazioni
58
ragazze della “Compagnia del Giglio” che sempre ci seguono nelle
nostre uscite.
Importante è stato sicuramente il concerto di venerdì 9 agosto
che, causa mal tempo, abbiamo dovuto eseguire nella palestra delle
scuole elementari. È stato comunque un gran successo e l’impegno
profuso nei mesi passati a provare ed “allenare il labbro” ha portato davvero i suoi frutti. Abbiamo proposto brani non facili dove
spesso vari strumenti facevano da solista. Soddisfatto è stato anche
il maestro Ugo Bazzoli ed è attraverso le pagine del Garzonè che lo
vogliamo ringraziare pubblicamente per la tenacia e la grinta che
sempre trasmette a tutti e per il suo amore contagioso per la musica.
Poi ancora la sfilata per le vie di Bocenago il 15 agosto per la
manifestazione “Vecchia Rendena …Come eravamo”.
Quest’anno una novità importante è stata l’uscita di domenica
18 agosto in quel di Molveno con una breve sfilata per il centro ed
un concerto serale di fronte ad un pubblico numeroso ed attento.
Ciò ha portato grande appagamento per tutti i musicisti.
E poi ancora il concerto, nella sala del palazzo Lodron Bertelli,
venerdì 30 agosto, in collaborazione con la Pro Loco, durante il
quale sono stati dati dei riconoscimenti a quanti con i propri fiori
hanno abbellito il nostro Paese.
Infine a concludere il denso programma estivo è stata l’uscita
di domenica 22 settembre al rifugio Brentei dall’amico Luca con
la collaborazione della Sat Valgenova dove ci siamo esibiti nella
bellissima cornice del Brenta. Un’occasione unica dove oltre alla
musica c’è stata la possibilità di stare in compagnia divertendosi
davanti ad un buon pranzo e ad un buon bicchier di vino intonando
le note dell’Inno al Trentino. Vogliamo ringraziare di cuore la Sat
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 40
Valgenova e principalmente Luca ed Antonella per l’impeccabile
organizzazione e soprattutto per l’ottimo pranzo e per la calda
accoglienza che ci hanno riservato.
E dopo una piccola pausa l’autunno è proseguito con le consuete
prove settimanali per prepararci al Natale ormai vicino e alla messa
in onore della patrona Santa Cecilia.
Una piccola parentesi va aperta anche per gli allievi che hanno
ripreso i corsi di strumento e solfeggio e la bandina per preparare
una loro esibizione al concerto di inizio anno. I nuovi allievi entrati
nel 2013 sono sei. A tutti auguriamo di coltivare e far crescere
questa loro passione per la musica che rappresenta una ricchezza.
Rilevante poi è stato e lo è tutt’ora il graduale inserimento di
numerosi allievi che si sono cimentati nelle prove assieme a tutto
il corpo bandistico. Sicuramente per loro rappresenta un grande
passo, una crescita e speriamo che il loro contributo musicale ci
possa portare sempre più in alto. Presto verranno poi presentati in
pubblico al loro primo concerto.
Invitiamo anche i genitori a partecipare ai nostri concerti in
modo da alimentare e sostenere i figli affinché si impegnino e
prendano amore per la banda. Infatti ciò che spesso manca a tanti
bandisti è il vedere la presenza tra il pubblico di persone del nostro
Paese ai nostri concerti. Ringraziamo invece quei fedeli spettatori
che ormai da più di vent’anni ci seguono e non mancano mai alle
nostre esibizioni.
E per concludere con una frase di Ludwig van Beethoven «La
musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si
trascinano gli altri uomini.».
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Vita in Banda
E dop al Vergara ecu ca gum amu in maestru da Runcun
par deliziar di bona musica, tűc i Cadarciun.
Al maestro Ugo la musica le la so vita, la so passiun e no al sol mister
in quant al fisico giù a Roma ai lu faria corazier.
An par da vigiarlu in la so serra intant cal sguazza i fiur
pinsar a li prövi e ali part di tüc i sunadur.
Al maestru a far prövi al vegn su ogni stamana
in brindisi ogni bota gum da farghi, senza pora cal s’incana
parchè in bicer bivü tüc insema in compagnia
lè la pü bela roba al mundu, e così sia.
Al Luciano ca da far al Presidente al sa stüfa
la Iris ben vulintera al so postu la ciapà.
Ai ma dit ca ghera vargügn chi la stort in po’ l nas
ma le giovana, la sdà tant da far, cu ulif caf diga, a mi lan plas.
A insagnarni a marciar vegn sü in pütel da Cundin
cal sincazza sa nu stum attenti o sa fum casin.
Laftru dì sum ne a sunar a Faedo
par essar sta quasi lüi, l’era in gran “ fredo”.
Ghera tri bandi, üna l’era da cheli chi porta li braghi di curam
po’ ghera cola dal posto, col Rodini chi sunava massa stagn.
Nuaftri a um sunà na musica molto bela, senza timur
Cal na batü li man anca Panizza, l’assesur.
Con la cina in piazza ai na dat anca i fasöi, ma iera inglacè
cal di dop la trumba, ai la sunava col didrè.
Ades ca cul istà a ghe sfilati, concerti e prucession
gum da far vigiar cal fum vulintera, cun passiun.
Anca par l’Ugo cal va in sü e in giü da Runcun
gum da impegnarsi par farghi aver tanta sudisfaziun.
Comunque gente giü l capel e tirif in banda
senti chi müsica, arriva la banda!
Giuliano Amadei
Banda Comunale di Caderzone Terme
vita dalle
associazioni
Dalla Pro Loco
Come sempre, nel corso dell’estate, molteplici sono stati gli appuntamenti organizzati dalla Pro Loco come ben testimoniato anche
dal programma pubblicato sullo scorso numero, in quest’occasione
vogliamo però puntare l’attenzione specialmente su uno.
il
Garzonè n. 40
L’evento è di quelli da ricordare, sia per la qualità della proposta,
sia perché è il primo appuntamento di intrattenimento a Maso Curio.
Come è noto ormai a tutti i Caderzoni, Maso Curio è proprietà
del Comune e, nel corso degli ultimi anni, è stato oggetto di interventi conservativi. La decisione della destinazione d’uso ancora non
è stata presa, molteplici sono le idee. Intanto, però, la Pro Loco ha
pensato bene di utilizzare la suggestiva sala al primo piano per un
concerto di jazz tradizionale e di swing con Paolo Alderighi – da
anni al fianco dei migliori musicisti di jazz classico e swing – e da
Stephanie Trick – stella nascente del “pianismo stride” insieme al
clarinettista di fama mondiale Alfredo Ferrario, clarinettista.
Il 13 agosto 2013, nonostante la dislocazione di Maso Curio, il
pubblico ha cominciato ad arrivare già parecchio prima del concerto occupando ben presto i circa 200 posti disponibili. Gli ultimi
arrivati si sono fermati all’aperto, nel prato circostante Maso Curio
per godere comunque delle splendide musiche che hanno riempito
per quasi due ore la verde campagna di Caderzone.
La suggestione del fienile del vecchio “Maso Curio”, monumento
storico dell’architettura rurale del Trentino, si è unita alle suadenti e coinvolgenti note del Jazz e dello Swing di Duke Ellington,
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vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 40
George Gershwin, Cole
Porter, Benny Goodman
e Jelly Roll Morton, in
un percorso di grande
seduzione che si è snodato fra l’eleganza del
ragtime, il virtuosismo
quasi competitivo del boogie woogie e dello stride e la ricchezza
espressiva del New Orleans style e dello swing.
La speranza e l’intenzione sono quelle di poter, nella prossima
estate, pensare altre occasioni per godere dell’atmosfera di uno dei
primi insediamenti rurali del nostro paese.
Da segnalare che il concerto tenutosi a Caderzone Terme è stato
l’ultimo prima del matrimonio di questi due bravissimi interpreti,
celebrato negli Stati Uniti il 20 agosto 2013.
62
vita dalle
associazioni
il
Probabilmente tutti a Caderzone Terme conoscono Ornella
Viviani, custode e guida al Museo della Malga. Forse, però, non
tutti sanno che Ornella è una vera e propria fucina di idee e così,
in primavera, ha contattato la Pro Loco e il Direttivo del Museo per
proporre l’attuazione di laboratori estivi presso il museo stesso.
Detto, fatto. Dopo aver avuto l’ok, Ornella è partita con l’organizzazione.
L’idea si è rivelata vincente. Gli “esperti” contattati sono stati
molteplici, persone che, con passione ed entusiasmo, hanno messo
la loro arte a disposizione.
Ma lasciamo spazio alle parole di Ornella che ha raccolto i dati
relativi alla partecipazione:
«I laboratori sono stati dal 17 luglio al 27 agosto, 6 diverse tipologie per un totale di 33 incontri da circa due ore ciascuno, alcuni
laboratori erano a numero chiuso e su prenotazione (lana cotta,
cestini, giocattoli), altri a partecipazione libera (tombolo e sapone).
Garzonè n. 40
Le novità estive:
I Laboratori al Museo della Malga
63
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 40
Le persone che si sono presentate sono state davvero tante:
104 per la lana cotta
33 per i cestini
47 per il tombolo
55 per i giocattoli
96 per il sapone
Per un totale di 335 persone coinvolte
L’esperienza è stata senz’altro positiva e siamo già al lavoro per
riproporre i laboratori anche nel corso dei Mercatini di Natale.
Ringrazio per la loro disponibilità e la loro competenza Jarka e
Barbara per il laboratorio di lana cotta, Cesarino per i cestini, Flavia,
Michela, Adriana, Manuela e Silvia, “maestre di tombolo”, Giancarlo
per il laboratorio di giocattoli e Lorenza per il sapone.
Un caloroso grazie per la collaborazione va alla Pro Loco e
in modo particolare a Silvia e Romina dell’ufficio turistico per
il loro grande aiuto nella raccolta delle iscrizioni e la pubblicità
dell’evento».
64
la nostra
Storia
1890
il
Mi onoro di presentare a codesto inclito Consiglio d’agricoltura la presente
relazione riguardante l’esito del corso
pratico di caseificio tenuto nella latteria sociale a raffreddamento
di Caderzone durante i mesi di gennaio e febbraio u. s.
Essendone già stata fatta menzione del corso in parola nell’ultimo Bollettino di questa Sezione da parte del signor Capocomune
di quel paese, mi limiterò a dire che esso venne frequentato regolarmente da 12 apprendisti i quali, avuto riguardo alla durata del
corso stesso, si può dire che approfittarono molto, specie quelli
che non erano del tutto digiuni di cognizioni relative a quest’arte,
e che per l’addietro esercitarono se anche in via privata l’arte del
casaro, di modo che essi potranno fungere in qualità di casari in
qualche latteria sociale.
La latteria sociale di Caderzone scelta a tale scopo dal Consorzio
agrario di Tione, si prestò assai bene, essendo essa fornita di ampi
locali dove gli alunni, anche in buon numero, possono tutti occuparsi
nel far questo o quel mestiere senza essere d’inciampo a que’ tali,
che per turno devono accudire alla confezione dei latticini. Essendo
poi la quantità di latte che giornalmente ed in due riprese veniva
lavorata nella latteria, di 1000 kg circa, gli apprendisti hanno avuto
campo di vedere anche in pratica come vengono confezionati i latticini. Anche in riguardo alla salagione del formaggio hanno potuto
formarsi un’idea abbastanza giusta di tale operazione, imperocchè
giornalmente gli allievi venivano occupati nel magazzino formaggi.
L’istruzione teorica venne impartita agli allievi giornalmente per
due ore terminata la scuola popolare del dopo pranzo, avendoci il
Comune per tale scopo messo a disposizione un locale scolastico,
per la quale gentilezza e per le molte premure che si prese quel sig.
Garzonè n. 40
Relazione sull’esito
del Corso di
Caseificio in
Caderzone
65
la nostra
Storia
il
Garzonè n. 40
Capocomune, non posso a meno di cogliere la presente occasione
per esternargli i sensi della mia gratitudine, sensi che mi corre obbligo di esternare pur anco alla spettabile Presidenza del Consorzio
agrario distrettuale di Tione, nonchè alla spettabile Direzione della
latteria di Caderzone, che tanto cooperarono per la buona riuscita
del corso da me impartito.
Trovo opportuno di caldamente raccomandare, che in quelle
località nelle quali in appresso verranno tenuti di tali corsi, si abbia
da provvedere per un apposito locale per l’istruzione teorica, il quale
non serva esclusivamente per l’impartizione dell’istruzione, ma stia
sempre a disposizione degli apprendisti. In questo locale essi passerebbero le ore non destinate pel lavoro nella latteria e le lunghe
sere d’inverno, e potrebbero così occupare il tempo nel farsi utili
annotazioni, leggendo qualche trattatello di caseificio, d’agricoltura
ecc. che sarebbe indicato di mettere a loro disposizione.
In mancanza di questo locale gli apprendisti, in ispecial modo
i forestieri, non sanno come passare le ore che non sono occupati
nel casello. In paese o nella famiglia ove prendono il costo, non
hanno l’opportunità di avere un locale in cui con comodo riepilogare o farsi annotazioni su quanto venne loro insegnato durante la
giornata; trattandosi anche che questi corsi vengono di solito tenuti
nella stagione invernale, un locale riscaldato a loro disposizione lo
crederei non solo consigliabile, ma necessario.
Durante il corso furono esclusivamente confezionati formaggi
magri cotti, ed in via d’esperimento alcuni formaggi magri senza
cottura, burro e ricotta.
66
la nostra
il
Garzonè n. 40
Storia
67
la nostra
il
Garzonè n. 40
Storia
68
la nostra
il
Altre qualità di formaggio non poterono esser confezionate,
vigendo in essa latteria il sistema turnario, giusta il quale al socio a
cui tocca la caserata, resta libero di confezionare i latticini a modo
suo, ed essendo poi costume di quegli agricoltori di confezionare un
buon formaggio magro per l’uso proprio, e del burro che vendono
comulativamente e per il quale anche in quest’anno acquistarono
97 soldi al kg.
Se si avesse voluto confezionare qualche altra qualità di formaggio per l’istruzione degli apprendisti, lo si sarebbe potuto fare solo
comperando il latte, il che sarebbe stato fattibile stante la grande
quantità che ne viene prodotta in quel paese.
Il Consorzio agrario di Tione stanziò anche in quest’anno N° 3
premi di f. 10 l’uno da conferirsi ai frequentanti il corso che più si
fossero distinti per diligenza e profitto.
Durante il corso però, d’accordo colla spettabile presidenza di
quel Consorzio, si decise che dei premi stabiliti in denaro solo uno
ne venga distribuito, mentre gli altri premi si decise consistessero
in attrezzi inerenti all’arte del casaro, come sarebbero: lattedensimetri, cremometri, termometri, bicchieri per misurare il presame
ecc., ciocchè infatti corrisponde meglio allo scopo; di questi premi
ne furono distribuiti sei.
Tale distribuzione, unitamente ai relativi attestati, venne fatta il
giorno 23 febbraio dal Vicepresidente del Consorzio di Tione signor
Lucchini presente il signor capocomune del paese ed altre persone.
Terminata la distribuzione dei premi ed attestati il Vicepresidente
del Consorzio, come pure il signor Capocomune tennero un discorso d’occasione agli scolari, col quale facevano risaltare i grandi
vantaggi che possono aspettarsi da un razionale trattamento del
latte e da un ben inteso allevamento del bestiame, raccomandando
loro di metter in pratica quanto appresero e di esser caldi fautori
dei nuovi sistemi.
Dopo di ciò gl’intervenuti a tale distribuzione, fecero una visita
alla latteria ed al magazzino formaggi, ed ebbero ad esprimere
la loro soddisfazione per aver trovato ordine e pulizia nei locali
e prodotti che, tanto per la loro conservazione che confezione,
promettono molto.
In proposito devo dire che la latteria di caderzone funziona già
da alcuni anni con generale soddisfazione dei fornitori di latte,
Garzonè n. 40
Storia
69
la nostra
Storia
il
Garzonè n. 40
specie in questi due ultimi anni, cioè dopo l’assunzione dei due
bravi casari Polla e Sartori, i quali pienamente concordi disimpegnano il loro lavoro in modo veramente degno di lode. Durante
il mio soggiorno a Caderzone ebbi occasione di assaggiare diversi
campioni di formaggio da loro confezionati l’anno scorso, e devo
dirlo a loro onore che erano veramente bene preparati e saporiti,
e sono sicuro che eguale riuscita avranno quelli che confezionarono in quest’anno, imperocchè mi sono convinto che essi abili nel
confezionare i latticini non risparmiano fatiche per ben conservarli.
La latteria di Caderzone, quantunque a nuovo sistema ed importante per quel comune, manca di certi attrezzi razionalmente
costruiti come sarebbero la zangola, il calderino per riscaldare l’acqua necessaria per la pulizia degli attrezzi, una caldaia con adatto
mantello, il quale impedirebbe al fumo di espandersi per il locale
ed offrirebbe un risparmio di combustibile. In proposito ne tenni
parola alla direzione della latteria, la quale si dichiarò disposta per
un altro anno di provvedere quanto sopra.
Prima di dar termine al corso condussi gli allievi a visitare le
principali latterie del distretto. Tale escursione riuscì loro certo molto istruttiva, imperocchè essi poterono farsi una giusta idea della
costruzione di una latteria razionale e degli attrezzi che devono
venirvi usati.
Le latterie visitate furono le seguenti:
La latteria sociale a raffreddamento di Giustino provvista di
adatti locali ed attrezzi, dove però ebbimo a rimarcare che la pulizia
e conservazione del formaggio lasciano qualche cosa a desiderare. Il casaro si diede premura di venire a Caderzone alcune volte
allo scopo di istruirsi sulla prova-latte ecc. Da una seconda visita
fattagli potemmo vedere che seppe levare in parte i suaccennati
inconvenienti, per cui giova sperare che in appresso saprà toglierli
per intiero.
70
Pinzolo. - In questo paese così ricco di bestiame non esiste latteria di sorta, fatta astrazione del piccolo casello a vecchio sistema
attivato dal bravo casaro Scipione Binelli del paese, che confeziona
il latte solo di pochi proprietari di bovine, e per di più deve servirsi
di locali che per nulla affatto si prestano allo scopo. Sarebbe tempo
che anche là si pensasse di provvedere a tale mancanza onde così
la nostra
Storia
metter quei contadini nella possibilità di ricavare dal latte quel tanto
che si ricava nei paesi vicini. Il comune dovrebbe provvedere a tale
bisogno, riuscendo tali istituzioni di sommo vantaggio ai proprietari
di bestiame, ed al prosperamento dell’agricoltura in genere.
Carisolo. - Esiste un casello a vecchio sistema sorto per iniziativa
del sig. Gio. Batta Righi, però in condizioni assai sfavorevoli. - Da
parte dei fornitori di latte ci sarebbero le migliori disposizioni; sarebbe però desiderabile che l’istituzione venisse sorretta anche da
parte del Comune, essendo essa quasichè sprovvista del necessario
mobigliare.
Bocenago. - Già da alcuni anni funziona un casello a nuovo
sistema. I locali però non sono adattati cioè ristretti e poco ventilati, in modo che difficilmente vi può essere la richiesta pulizia.
- Dal momento che si hanno giornalmente 6-700 e più kg di latte,
dovrebbesi pensare alla costruzione di un apposito fabbricato od
almeno servirsi di locali migliori.
Tione. - In questa borgata funzionano due caselli a sistema svedese in ognuno dei quali lavorasi giornalmente dai 400 ai 550 kg di
latte. Il casello che serve per la villa di Brevine fu di recente costruito
in modo assai corrispondente. I formaggi in esso confezionati li
trovammo assai promettenti. Il casello invece che serve per la villa
di Pleu non corrisponde tanto bene, essendo tanto la cucina che il
locale del latte ristrettissimi. Il locale del formaggio non si presta
trattandosi di formaggi freschi, mentre sarebbe adattissimo per
formaggi di una certa stagionatura.
il
Zuclo. - Tanto a Zuclo come pure nella frazione di Giugià trovasi
un casello a vecchio sistema però in condizioni sotto ogni riguardo
molto sfavorevoli. - Del resto tanto nell’uno che nell’altro lavorasi
giornalmente per quasi 10 mesi all’anno una discreta quantità di
latte.
Garzonè n. 40
Bolbeno. - Avanti due anni fu introdotto nel casello di questo
paese il raffreddamento del latte e dei risultati ottenuti quei contadini ne sono soddisfattissimi, tanto che ora la Direzione del casello
sta per prendere le necessarie misure per l’erezione d’un fabbricato
che abbia a corrispondere sotto ogni riguardo, trovandosi presentemente il casello in casa privata però in locali abbastanza bene adatti.
71
la nostra
Storia
I latticini però potrebbero esser migliori se il latte fosse conservato col sistema di raffreddamento ed in locali corrispondenti. - A
tale scopo dovrebbesi porre in esecuzione l’idea vagheggiata già
da due anni da un membro della Rappresentanza comunale di quel
paese cioè: che il Comune avesse da far costruire a metà strada che
da Zuclo mette alla frazione di Giugià, una razionale latteria. Da
questo punto i due paesi distano forse 5 minuti, per cui ambedue
potrebbero concorrervi col proprio latte, la quantità del quale potrebbe ascendere ad oltre 800 kg al giorno! - La latteria si troverebbe
in posizione assai favorevole, sarebbe evitata la spesa necessaria
per sostenere due caselli e finalmente sarebbe assicurata la buona
riuscita dei latticini, perchè i locali potrebbero venir costruiti in
modo corrispondente.
il
Garzonè n. 40
Saone. - Anche questo casello fu ridotto avanti due o tre anni a
seconda i nuovi sistemi. - Il Comune mise a disposizione dei locali
nella casa Comunale, i quali, ridotti come sono, si prestano assai
bene allo scopo. - La latteria funziona con generale soddisfazione
dei soci.
72
Preore. - Dall’anno 1878 a questa parte funziona in questo
paesello una latteria a sistema svedese che sorse per iniziativa del
zelante fautore di cose agricole razionali sig. Angelo Ballardini, il
quale nulla curandosi delle forti opposizioni fattegli in proposito, ma sicuro di giovare al suo paese, condusse a termine anche
quest’opera coronando così quella da lui esclusivamente iniziata
10 anni prima, cioè l’irrigazione della campagna di quel comune
utilizzando l’acqua del Sarca.
I reali vantaggi apportati a quel paese dalle suddette due opere,
non possono esser messi in dubbio. A prova di ciò basti il dire, che
prima della costruzione del canale irrigatorio, forse 30 erano le
bovine che esistevano in paese, mentre dopo quest’opera i campi
di poca e di nessuna rendita furono convertiti in prati, i quali col beneficio dell’acqua danno, avuto riguardo al terreno molto leggiero,
abbondanti raccolti in fieno, col quale fu possibile portare il numero
dei bovini ad oltre 100. La campagna tutta di quel comune è ora
molto più produtiva, stante la produzione maggiore di concime.
Il latte prima della erezione della nuova latteria veniva utilizzato
assai malamente, in modo cioè da non produrre formaggio e burro
bastante pel consumo locale.
la nostra
Storia
Fu solo dopo l’istituzione della latteria che in quel paese non solo
tanto si confezionano latticini in quantità bastante pei bisogni del
luogo, ma ne vengono venduti, in ispecial modo burro, e non sono
poche le centinaia di fiorini che entrano in paese per la vendita di
quest’articolo, oltre al bisogno delle famiglie, L’aumento del bestiame ebbe anche per conseguenza una rendita annua non indifferente
mercè la vendita a prezzi rimuneratori di molti capi bovini.
Dicano quel che vogliano certi spiriti contradditori, che pure ancor
esistono, il fatto però si è che le due accennate opere formano una
risorsa di quel povero paese.
Montagne. - La latteria sociale razionalmente costruita a tutte
spese di quel comune nell’anno 1879, continua a funzionare per 10
mesi all’anno con generale soddisfazione. Il latte vien fornito alla
latteria dalla frazione di Larzana ove essa trovasi e dalle frazioni di
Binio e Cort. - Ora però pare, che per la distanza delle due ultime
frazioni, da quella dove esiste la latteria, e molto più per la difficile
comunicazione in tempo d’inverno, si voglia in ognuna costruire
un piccolo casello dove raccoglierassi il latte e verrà probabilmente
fatto lavorare dal solito casaro.
Prima di chiudere questa mia relazione mi faccio un dovere di
esprimere a codesta Spettabile Presidenza le dovute grazie, a nome
anche dei frequentanti il corso di caseificio, per l’importo stanziatoci allo scopo di sopperire alle spese incontrate in tale escursione.
Devotissimo
il
Garzonè n. 40
Bertelli Pietro
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i Lettori
scrivono
il
Garzonè n. 40
Spettabile Redazione de “Il Garzonè”
74
Da qualche anno trascorro la parte più calda dell’estate a Caderzone Terme con la mia consorte che, per motivi di salute, deve
evitare la calura della pianura Padana da cui provengo. Ad ogni
ritorno apprezzo sempre più l’oculatezza dell’Amministrazione
comunale nel conservare l’ambiente in una atmosfera di grande
tranquillità, lontana dai rumori moderni.
Il motivo che mi spinge a scrivervi queste mie impressioni è però
un altro. Qui ho trovato molti “AMICI” che nella mia lunga vita non
vedevo da tempo.
Sono nato in campagna, nella bassa pianura Padana, lungo il
fiume Po, in un cascinale che ospitava molte famiglie di contadini ed
ognuna di queste possedeva molti animali necessari per conservare
una buona sopravvivenza. L’aia era ogni giorno animata da galline,
anatre, oche e tacchini che gironzolavano in cerca di sementi, erbe
ed insetti. Fra queste “voci” emergeva importante il canto dei galli
che annunciavano la nascita del giorno e l’arrivo della sera. Quegli
“amici” che ho trovato a Caderzone sono proprio loro: un maestoso gallo ricco di un variopinto piumaggio, di una possente e rossa
cresta ornata da due grossi bargigli, seguito dalla sua “compagna”
anch’essa dotata di una veste così perfetta che sembravano usciti
da un dipinto del CARAVAGGIO. Poi c’è una simpatica gatta tutta di
pelo bianco con la testolina e la coda colorate di un biondo rossiccio,
seguita da tre figlioletti vivacissimi. Infine appaiono fugacemente
due grossi conigli ormai selvatici che però accettano il tozzo di
pane raffermo. Per questi è diventato quasi indispensabile la nostra
quotidiana passeggiata nella stupenda Piana di Caderzone fino al
Maso BADUL del signor GUIDO MOSCA che tanto gentilmente ci
permette di sostare e riposare in questo piccolo “PARADISO” ove
ti disseta una limpidissima fonte di acqua e ti dona allo spirito un
religioso pensiero di fronte ad una singolare cappelletta dedicata
alla MADONNA DI LOURDES.
Ovviamente agli “AMICI” porto sempre briciole di pane vecchio e
ottimo mangime per gatti e loro dimostrano simpatica riconoscenza
venendoci incontro al nostro arrivo.
Sarò considerato strano nell’esporre queste mie impressioni in
mezzo a tante bellezze naturali del PARCO ADAMELLO BRENTA, ma
l’attrazione verso questi animali mi riporta ai bei tempi della mia
lontana giovinezza.
Cordiali saluti
Ermanno Zanoni di Cremona
Luglio-Agosto 2013
Al Badul
- In tuchel di paradis dal Guido
disegno di Alfredo Amadei
i Lettori
scrivono
Sig. Sindaco e Redazione “il Garzonè”
Gent.mo Sig. Sindaco,
questo scritto è un messaggio a Lei e alla comunità che rappresenta, come testimonianza di stima e simpatia.
Un grazie alla Redazione del Garzoné, giornalino che con le sue
notizie, curiosità e aneddoti, mi ha fatto partecipare alla vita sociale
del paese. Paese nel quale da oltre 20 anni trascorro le vacanze
estive nell’ospitale Hotel Rio.
Il soggetto dello scatto poco si addice al contesto del paese che
mi ospita,non essendo né pittore, né poeta, per decantare la bellezza del luogo,ho scelto come ricordo ciò che è nel mio quotidiano.
La mia lunga e costante presenza la dice tutta su paesaggio,
infrastrutture e ospitalità.
Distinti saluti
il
Garzonè n. 40
Roberti Giovanni
Caderzone, estate 2013
76
il
Garzonè
N. 40 - Dicembre 2013
Periodico semestrale di informazione
del Comune di Caderzone Terme (Val Rendena - TN)
Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 7 settembre 1990
Autorizzazione del tribunale di Trento n. 686 del 20 maggio 1990
Direttore: Emilio Mosca
Direttore responsabile: Walter Facchinelli
Comitato di Redazione: Federico Polla, Alfredo Amadei, Rosanna Polla,
Francesca Boselli, Flavia Frigotto, Maria Cristina Moratelli,
Testoni Marinei Terezinha, Barbara Maria Mosca
Direzione, Redazione, Amministrazione:
Municipio, Via Regina Elena 45
38080 Caderzone Terme - Tel. 0465.804214 - Fax 0465.804848
e.mail: [email protected]
www.caderzoneterme.net
Grafica: Walter Facchinelli
Stampa: Antolini Tipografia - Tione
Spedizione in abbonamento postale art. 2 Legge 662/96
Distribuito gratuitamente a tutte le Famiglie dei Caderzoni residenti
sia nel Comune sia in altre località in Italia ed all’Estero
ed a quanti ne facciano richiesta.
il Garzonè n. 40
Finito di stampare il 12 dicembre 2013
Copertina: Conca di Garzonè. Foto: Giacomo Masè, Tione
Anni 23 - Numeri 40 – Pagg. 3558
Supplementi n. 7, pagg. 1228 – Totale pagg. 4786
N.
1
Gennaio 1991
N.
2
Luglio 1991
N.
3
Gennaio 1992
N.
4
Luglio 1992
N.
5
Gennaio 1993
N.
6
Luglio 1993
N.
7
Gennaio 1994
N.
8
Luglio 1994
N.
9
Gennaio 1995
N. 10
Gennaio 1996
N. 11
Luglio 1996
N. 12
Gennaio 1997
N. 13
Luglio 1997
N. 14
Gennaio 1998
N. 15
Luglio 1998
N. 16
Gennaio 1999
N. 17
Luglio 1999
N. 18
Gennaio 2000
N. 19
Gennaio 2001
N. 20
Luglio 2001
N. 21
Febbraio 2002
N. 22
Ottobre 2002
N. 23
Gennaio 2003
N. 24
Luglio 2003
N. 25
Gennaio 2004
N. 26
Luglio 2004
N. 27
Gennaio 2005
N. 28
Febbraio 2006
N. 29
Dicembre 2006
N. 30
Luglio 2007
N. 31
Febbraio 2008
N. 32
Dicembre 2008
N. 33
Settembre 2009
N. 34
Dicembre 2009
N. 35
Marzo 2011
N. 36
Dicembre 2011
N. 37
Giugno 2012
N. 38
Dicembre 2012
N. 39
Giugno 2013
N. 40
Dicembre 2013
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il Garzonè n. 40
il
Garzonè
il
Garzonè
il Garzonè
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“ il Garzonè ”
n. 40 - Dicembre 2013
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Comune di Caderzone Terme (38080 - TN - Italia)
Comune di Caderzone Terme (Tn)
Semestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A. P. - 70% - CNS Trento - Taxe Perque
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