In memoria di PIERO CORNACCHIA Istituto Tecnico Agrario G

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In memoria di PIERO CORNACCHIA Istituto Tecnico Agrario G
In memoria di PIERO CORNACCHIA
Istituto Tecnico Agrario G. Garibaldi - Cesena
La donazione di mille euro all’Istituto Agrario per farne un premio a favore del migliore
diplomato dello scorso anno è certamente da lodare, quale testimonianza della fiducia che, nel
nome di Piero Cornacchia, è stata riposta in questo Istituto per la preparazione e formazione di
giovani tecnici, pronti ad entrare nel mondo professionale dell’agricoltura. Complimenti alla
vincitrice Giulia Mantellini.
Chi era Pier Francesco Cornacchia?
Era uno di noi, dei tanti passati da queste aule. Un perito agrario forlivese che ha dato lustro
e credibilità ad un titolo di studio, conseguito da tante generazioni di giovani che hanno
fattivamente contribuito a guidare lo sviluppo dell’agricoltura e, vorrei dire, in particolare della
frutticoltura romagnola ed italiana.
Piero Cornacchia non era solo un bravo professionista, specializzato nel ramo assicurativo
grandine, di cui aveva scalato tutti i gradini fino a raggiungere, ancora giovane, quello di Ispettore
Generale, cui si è dedicato per più di trent’anni, ma ha fatto importanti esperienze anche nella
Scuola, con conferenze e seminari. Di questo Istituto, ove si sono diplomati lui (1950) e il figlio
Vincenzo, ha presieduto il Consiglio, dal 1981 al 1986. Quello fu un momento di espansione e
attrattività dell’Istituto Tecnico Agrario, assumendo una particolare qualificazione nel campo
dell’ortofrutticoltura, tanto da istituire negli anni ‘70 un corso di specializzazione post-diploma, con
l’aiuto di docenti esterni (fra questi il famoso Giuseppe Cellini, ravennate, e i cesenati dr. Battistini
e Augusto Bucci.
Cornacchia era un imprenditore agricolo stimato, orgoglioso di avere molto ampliato
l’azienda di San Martino in Villafranca (oltre 100 ha) ereditata dal padre ed averne preso in gestione
altre, con significativi investimenti in vigneti e frutteti. Per vari anni si era impegnato in Commissioni
agricole provinciali, per rendere un servizio a favore dell’imprenditoria e gestionalità aziendale, per
esempio la Commissione Prezzi della Camera di Commercio. Era stato anche Consigliere, molto
ascoltato, del locale Istituto di Credito Cooperativo e della Banca di Forlì. Spiegò poi che ai primi
degli anni ’70 optò per la Cassa Rurale, perché questa Banca era “determinante per il mondo rurale”
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e “rispettava i principi della cooperazione”. Lo ricordo anche come attivo membro del Tribunato di
Romagna.
Manifestava sempre un grande senso di appartenenza alla categoria professionale. Aveva per
questo presieduto l’Ordine dei Periti Agrari di Forlì per vari mandati, fino a quello di coordinatore
del Collegio Regionale dei P.A.. In tale veste organizzò nel 1996, a Cesenatico, con successo, il
Congresso Nazionale dei Periti Agrari.
Sapeva coltivare le relazioni sociali e portava sempre un grande rispetto verso l’interlocutore.
Era capace di risolvere problemi con determinazione ed eleganza dialettica e propositiva, cioè ci
sapeva fare. Non si scaldava mai nelle discussioni. E per questo, forse, era un romagnolo atipico.
La sua vita e i suoi interessi professionali erano poliedrici. Ha fatto bene ai periti agrari, tutti,
rappresentandone la punta più avanzata nelle iniziative pubbliche, distinguendosi per l’equilibrio
delle posizioni e degli indirizzi condivisi di interesse generale. Con grande attenzione dedicata alla
famiglia, suo vero orizzonte esistenziale.
L’applauso che ora gli viene tributato, a poco più di un anno dalla scomparsa, vuole
sottolineare la gratitudine che dobbiamo a Piero Cornacchia, e il ringraziamento a
ConsulenzaAgricola.it e in particolare al suo Direttore, Luciano Mattarelli.
S. Sansavini
Emerito Università di Bologna
Cesena, 28 gennaio 2017
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