- Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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2 Primo Piano Primo Piano Le famiglie si perdono nella giungla delle bollette 16 novembre 2008 COME ABBASSARE Energia, gas, telefono: cambiare è possibile, ma non Q uando alla fine degli anni Novanta si è cominciato a sentir parlare di liberalizzazione del mercato dell’energia, sembrava ai più un termine lontano, di quelli della politica più distante dalla gente. E in effetti dal 1999 erano solo le grandi imprese con consumi altissimi che potevano svincolarsi da “mamma Enel”. Dal 2004 invece l’opzione è scattata anche per le piccole e medie imprese (artigiani, commercianti), pur senza riscuotere grandissimi consensi. Dal 1º luglio 2007 la liberalizzazione è completa. Tutti possiamo sganciarci dall’Enel, per aderire ad un altro fornitore di energia: un passaggio che ovviamente dovrebbe essere dettato dalla convenienza economica. Chiaro no? Se uno ha il monopolio fa il prezzo che vuole, se invece c’è concorrenza, bisogna stare attenti, altrimenti il cliente lo si perde. Magari fosse tutto chiaro. Districarsi tra le offerte dei vari fornitori infatti è molto com- plicato, tante e tali sono le voci di cui tener conto. E spesso anche gli interlocutori diventano virtuali: non persone dietro sportelli, ma centraliniste o addirittura – peggio – risponditori automatici. Così per chi non ha tempo e destrezza cam- DIFFICILE ORIENTARSI TRA LE VARIE OFFERTE Concorrenza, nel gas forti ritardi i avevano detto che con la liC beralizzazione il costo del gas sarebbe diminuito. Cinque anni dopo l’avvio delle liberalizzazioni abbiamo le prove che non ce l’hanno raccontata giusta. Certo, non abbiamo la controprova, cioè non sappiamo cosa sarebbe successo se il mercato del gas fosse rimasto ingessato. Forse i prezzi sarebbero aumentati ancor di più. O forse no. «Questo settore (del gas ndr) è particolarmente in ritardo, in termini di livello di efficienza del mercato e di sviluppo infrastrutturale (gasdotti, stoccaggi e rigassificatori); sviluppo, invece, necessario, ancorché non sufficiente, per migliorare la sicurezza e per contribuire a promuovere una seppur minima concorrenza in un mercato nazionale gas ancora fortemente dominato e controllato dall’E- LA BOLLETTA 15,6% il peso dei servizi tariffati (trasporto, distribuzione e stoccaggio) 36,7% il peso delle imposte 47,7% il peso della materia prima gas ni, in ogni parte della filiera». A dirlo non è qualche combattivo rappresentante dei consumatori, ma il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas nella relazione 2008. La conseguenza pratica di questo ritardo è che le bollette della classe più bassa di consumo (cottura cibi e riscaldamento acqua) so- no in linea con quelle europee, mentre le classi più alte (utilizzo del gas anche per riscaldamento) superano del 20% la media europea. I servizi tariffati (trasporto, distribuzione e stoccaggio) pesano per il 15,6% sul totale della bolletta, mentre la materia prima gas pesa per il 47,7% e le imposte per il 36,7%. DISTRICANDOSI TRA LE OFFERTE Telefonare può costare meno a buona notizia è che si riL sparmia. Rispetto ai vecchi tempi in cui c’era solo la Telecom, o addirittura solo la Sip, telefonare e navigare in Internet costa meno. Merito della concorrenza: Infostrada, Tiscali, Fastweb, Tele2, Vodafone – per parlare solo dei principali – cercano di convincerti a passare con loro e lasciare Telecom. E ti convincono con testimonial, pubblicità, servizi... ma soprattutto con i prezzi. Ma dimmi, Azione, qual è l’operatore che costa meno? La brutta notizia è che capire come risparmiare non è affatto facile. Primo: dipende da quello di cui hai bisogno. Fai tante telefonate o poche? Solo in paese o anche ai parenti all’estero? Secondo: Internet o non Internet? Servizio telefonico e servizio di Internet vengono spesso proposti in offerte combinate. Studiatevi le bollette precedenti per capire se spendete di più con la cornetta o con il modem. Terzo: ci sono decine e decine di offerte a disposizione. E cambiano in continuazione: c’è sempre un’offerta speciale proposta e che scade di lì a pochi giorni (anche se magari la ritrovi uguale qualche giorno dopo). Come selezionare? biare diventa difficile. Ma a ben vedere – come spieghiamo in queste due pagine – le famiglie possono decidere anche per il fornitore del gas metano e del telefono: non solo Italgas e Telecom, dunque. Nella cassetta delle lettere, e so- prattutto al telefono, arrivano settimanalmente offerte apparentemente allettanti, anche se magari non sempre chiare. Per questo sarebbe meglio sempre avere un foglio di carta da leggere, anche se non sempre è facile farselo recapitare. Arduo fare un confronto tra le offerte dei principali gestori (Eni – soprattutto per grosse utenze –, Enel e Ascopiave). I piani tariffari sono molto complessi (volutamente?), un po’ come succede per i telefonini. E quindi difficilmente comparabili. L’Autorità per il gas sta cercando di preparare delle tabelle di comparazione, ma chissà se riuscirà nell’impresa. E come accade nel mondo dei telefonini, anche nel settore del gas le incavolature dell’utente per incomprensioni con il gestore sono all’ordine del giorno. FC Il nostro consiglio è di non accettare offerte da chi vi telefona, per convenienti e oneste che siano (o sembrino); meglio mettersi con comodo a navigare tra i siti dei gestori. Nemmeno questi sono chiarissimi, ma se ci si mette con calma a cercare e a leggere c’è tutto quel che serve per decidere. Come cambiare? Passare da Telecom alla concorrenza o aggiungere alla propria linea fissa Telecom un’offerta di un altro operatore è solo questione di compilare qualche modulo. Poi ci pensa l’Infostrada o il Tele2 di turno a sbrigare le pratiche. Se invece decidete di passare, per esempio, dall’adsl di Tele2 a quello di Tiscali, bisogna farsi dare dalla compagnia telefonica che si lascia i “codici di attivazione” del servizio che s’abbandona, Internet o telefono. Alcune avvertenze Anzitutto: molti paesi piccoli sono penalizzati. Se abiti a Fontanelle o a Fregona, per fare un esempio, probabilmente non AUMENTA IL CANONE Dalla bolletta di febbraio 2009, Telecom aumenterà il canone del telefono fisso da 12,40 a 13,66 euro mensili. Telecom intende anche aumentare l’affitto delle linee agli altri gestori di telefonia fissa: tutto poi ricadrebbe sui consumatori puoi avere l’adsl. Non dappertutto puoi avere la possibilità di staccarti da Telecom per passare a un altro operatore. Inoltre: occhio agli specchietti per le allodole. Molte offerte ti propongono un gran prezzo. Solo in righe un po’ più piccole, invece, ti spiegano che se aderisci all’offerta ti impegni a mantenerla per almeno un anno: se recedi prima, devi pagare molti euro di penalità. Occhio anche al canone Telecom: oltre 12 euro al mese, più Primo Piano 16 novembre 2008 3 E LE BOLLETTE n semplice NON SEMPRE RISULTA FACILE Energia, si cambia ... con prudenza al 1° luglio 2007 il mercato dell’energia elettrica è completamente liberalizzato, ovvero anche le famiglie possono decidere di lasciare l’Enel per acquistare la propria energia da altri fornitori. Da allora a ottobre 2008 108.304 piccole imprese (67.869 in Veneto) e 133.647 famiglie del Nord-Est sono passate a nuovi gestori. Numeri significativi, in percentuale più per le imprese (17,7% in Friuli e 15,5% in Veneto, con una media italiana del 14,7%) che per le famiglie (3,8% in Veneto e 3,3% in Friuli con una media italiana al 4,4%). In verità le famiglie ad aver cambiato, sia pure molte in valore assoluto, sono pochine percentualmente. L’associazione degli amministratori di condominio imputa le difficoltà ad una sostanziale impreparazione dei gestori privati, che senza leggere i contatori pasticciano le bollette tra addebiti e conguagli. In realtà, forse più semplicemente le famiglie si spaventano dietro la burocrazia del cambio, mentre magari le imprese hanno chi le aiuta/consi- D Iva, che dovrebbero aumentare da febbraio. Molte offerte lo danno per sottinteso, ma il vostro conto corrente no. Risparmio garantito se... Ultimo: il miglior modo per risparmiare, in ogni caso, con qualsiasi operatore, è non chiamare i cellulari. Tutte le tariffe e le offerte che ci sono capitate sotto gli occhi offrono telefonate urbane o interurbane e navigate in rete a prezzi scontati o forfettari... ma mai per i cellulari. Solo che oggi tutti hanno il cellulare. E per trovarli bisogna chiamare sul cellulare. E chiamare i cellulari costa caro. Molto, molto di più che chiamare numeri fissi. Per questo è da valutare anche l’ipotesi di stacca- glia. Allora proviamo a vedere come si fa. I passaggi al mercato libero sono disciplinati da precise regole stabilite dall’Autorità garante che tutti i venditori devono seguire. Quando si firma il contratto col nuovo fornitore, questi comunica entro quando subentrerà sull’utenza (i tempi previsti dall’Autorità sono di uno o due mesi). Per i passaggi dal regime vincolato (l’Enel) al mercato libero la disdetta del vecchio contratto, che deve essere inviata con un preavviso massimo di un mese per i clienti domestici, è sempre a carico dell’utente, che dovrà ottemperarvi secondo quanto previsto dal contratto stesso, meglio se con raccomandata a/r. Nel passaggio da un venditore del mercato libero ad un altro, invece, è il nuovo venditore che provvederà per conto dell’utente a disdire il vecchio contratto. Gli impianti normalmente non vengono toccati, il passaggio è solo amministrativo, quindi non dovrebbero esserci interruzioni di fornitura. A livello di re del tutto la linea telefonica fissa. Paghi di più le telefonate ai numeri fissi certo; ma non paghi più il canone; e chiamare da cellulare a cellulare, con la tariffa giusta, può risultare più conveniente che chiamare da fisso a cellulare. Tommaso Bisagno Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto le imprese (108.304) venete che hanno scelto un fornitore diverso dall’Enel da luglio 2007. In Friuli sono il 17,7% 133.947 le famiglie venete passate a nuovo gestore da luglio 2007. Sono il 4,4% fatturazione, il vecchio fornitore dovrà inviare una bolletta di conguaglio basata sull’ultima lettura del contatore (comunicata dall’utente o dal nuovo venditore) e il nuovo dovrà far partire le sue fatturazioni da quella stessa lettura. In caso di interruzione di fornitura o di doppia fatturazione vanno individuate le responsabilità – per esempio l’omissione della disdetta – e va subito inviata una contestazione formale per raccomandata a/r. I passaggi sono sempre gratuiti. Solo nel caso in cui si passi da un venditore del mercato libero ad un altro nei 12 mesi da quando è stato sottoscritto il precedente contratto potrebbero essere addebitati dei costi che il venditore paga al distributore locale nella misura di 27 euro fissi. Se si torna al mercato di maggior tutela (Enel) il costo non può essere addebitato. Per far questo ci si deve rivolgere al distributore locale per attivare un nuovo contratto: questi dovrebbe anche disdettare il contratto precedentemente stipulato, ma è sempre opportuno verificare che venga fatto. Il ritorno al servizio di maggior tutela è automatico se l’utente rimane senza fornitore o se quest’ultimo fallisse. Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV) [email protected] - www.lazione.it (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) 15,5% “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto CEV, CONSORZIO PER I COMUNI ABBONAMENTI 2008: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA Chiuso in redazione il 12.11.2008 alle ore 18.00 l primo passo della liberaI1999, lizzazione dell’energia, nel prevedeva la possibilità di svincolarsi dall’Enel per gli utenti molto grossi, ossia quelli che consumavano all’anno almeno 30 Megawattora (1 MWh equivale a 1 milione di KWh, e per capirsi una lampadina da 100W consuma 100Wh in un’ora, quindi per consumare 1 MWh bisogna accendere dieci milioni di lampadine da 100W per un’ora), ovvero gruppi di utenti consorziati il cui consumo totale fosse pari sempre a 30 MWh, e singolo non inferiore a 2Mh sempre annui. Solo successivamente tali limiti sono stati progressivamente abbassati, allargando la base della possibile utenza. Insomma, per sganciarsi dall’Enel e contrattare con altri fornitori di energia prezzi migliori, bisognava avere consumi davvero grossi. Oppure mettersi assieme per raggiungere tale quota. Partendo da questa ultima considerazione, e della necessità di contenere i costi, alcuni comuni veneti, coordinati dall’Anci (l’Associazione dei comuni), hanno pensato di mettersi assieme in un consorzio che potesse avere i requisiti per acquistare energia a prezzi inferiori. Nel dicembre 2002 è nato così il Consorzio energia veneto (Cev), che tra i sette enti locali fondatori vedeva pure Vittorio Veneto e Santa Lucia di Piave. Un Consorzio con sede a Verona, al quale subito si sono dimostrati interessati diversi enti. Il risparmio minimo per gli aderenti si aggirava infatti sul 10%, ma interessante per gli enti era anche la riunione in un solo conto di tutte le bollette normalmente emesse per ogni singolo contatore: passare da migliaia di bollette a poche unità rappresenta un risparmio organizzativo non indifferente. Il Consorzio si finanzia trattenendo una minima (e prestabilita) percentuale del risparmio garantito al socio. Benché col passare degli anni i consorzi di approvvigionamento di energia siano aumentati, il Cev ha ancora molto fascino tra gli enti pubblici (non solo veneti): al 1º ottobre 2008 infatti sono ben 914 i soci. Negli ultimi tempi hanno aderito anche i comuni di Oderzo, San Fior, Sacile e Codognè, e dal 2009 entrerà anche Cappella Maggiore, che risparmierà – secondo i calcoli preventivi – fino a settemila euro all’anno sulle bollette, oltre a beneficiare dei vari servizi garantiti gratuitamente da Cev, che altrimenti inciderebbero seppure con voci diverse sul bilancio comunale. COSA COMPONE UNA BOLLETTA ELETTRICA a difficoltà nella scelta di L un fornitore di energia elettrica sta nel come confrontare le varie tariffe, che l’Autorità per l’energia obbliga a mettere in tabelle di confronto, che devono riportare le tariffe offerte a fianco di quelle standard fissate dall’Autority e applicate ai cosiddetti clienti “in salvaguardia”, ossia quelli che non hanno cambiato fornitore e sono rimasti con il gestore della rete elettrica, ovvero l’Enel. Il prezzo dell’energia elettrica è formato da tre addendi: il costo di produzione dell’energia nelle centrali: è legato al costo di petrolio, gas e carbone, ed è deciso dai produttori, per una quota circa del 60%; il costo del trasporto (distribuzione dell’energia e funzionamento della rete), fissato dall’Autorità per l’energia: vale attorno al 30%, contiene il fisso dovuto alla potenza contrattuale del contatore e moltissime altre voci di costo, tra cui lo smaltimento delle vecchie centrali nucleari abbandonate dopo il referendum, l’incentivazione dei pannelli fotovoltaici, la famosa incentivazione delle energie rinnovabili...; poi le tasse, pari a circa il 10%: le accise (un tot ogni kWh), l’addizionale enti locali (di solito 0,02 ogni kWh), l’Iva del 10% che grava su tutto, tasse precedenti comprese. Tra tutte queste voci, i venditori di energia sul mercato libero possono agire con sconti e agevolazioni solo sul 60%, ovvero sul costo dell’energia. 16 novembre 2008 Segue dalla prima informazione corrente fa L ’ passare solamente fatti di morte, di stragi terroristiche in nome di Dio, di cristiani perseguitati e costretti a fuggire, di proibizione assoluta di ogni manifestazione religiosa diversa. Di conseguenza dalla nostra parte non vediamo molte mani tese nei confronti dei musulmani, bensì diffidenza, paura, ostilità, ostacoli ad avere luoghi di raduno e di preghiera. Eppure non è uto- pia o fantasia pericolosa dialogare su Dio e amore tra cristiani e musulmani. Il Papa, ricevendo giovedì 6 novembre i partecipanti al forum ha detto cose che devono far riflettere: “Noi possiamo e dobbiamo essere adoratori dell’unico Dio che ci ha creato e che si preoccupa di ogni persona in ogni parte del mondo”. Già il Concilio aveva affermato che i musulmani “professando di avere la fede di Abramo, adora- no con noi un Dio unico” (LG, 16). E questo Dio è per noi e per loro essenzialmente un Dio di amore e di misericordia. Restano certamente differenze profonde nel vivere poi il rapporto con Dio, che, però, non cancellano queste idee fondamentali che abbiamo in comune. Sono idee forti, più forti dell’esplosivo dei terroristi, che possono far germogliare un nuovo modo di convivenza e di collaborazione tra le due religioni. Il Papa ha insistito molto su questo punto: “Il nome di Dio può essere solo un nome di pace e fratellanza, giustizia e amore”. È giunto il momento di liberare il sentimento religioso che c’è nel cuore dell’uomo, da quello sfruttamento che lo fa diventare strumento di violenza e di odio. Non è della religione l’odio e la violenza, ma della cattiva volontà umana che usa la forza potente della religione per esprimersi. Il cammino è ancora lungo. Abbiamo visto con orrore domenica scorsa i religiosi greco-ortodossi e armeni affrontarsi a pugni e calci presso il Santo Sepolcro di Gesù Cristo. Questa è la miseria alla quale è costretta anche la fede cristiana quando non è mossa dall’amore di Dio e del prossimo, ma da meschini interessi. Si può e si deve svincolare la religione da questi legami perversi. Cristiani e musulmani lo hanno affermato per le loro rispettive religioni nel documento finale del forum. Partendo dal comune concetto dell’amore, hanno dichiarato che ogni persona ha diritto “al pieno riconoscimento della sua libertà e identità da parte di singoli, comunità e governi, da sostenersi attraverso una legislazione civile che assicuri uguali diritti e piena cittadinanza”. Tra due anni si ritroveranno in un paese musulmano per riprendere il dialogo e anche verificare i passi fatti su questa via. GpM Franco Lorenzon fermava il presidente americano Roosevelt nel 1933 – che attraverso il “new deal” (nuovo corso) diede un decisivo contributo alla soluzione della grande crisi del 1929 – che “la sola cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa”. Ma al di là di qualche frase di circostanza, cosa occorrerebbe fare concretamente per risolvere i nostri problemi? La prima è sostenere il reddito delle famiglie: diversamente non solo si creerebbero gravissimi problemi sociali, ma nemmeno le imprese troverebbero compratori per i loro prodotti. In particolare penso al rifinanziamento della cosiddetta “cassa integrazione in deroga” che è quella che interessa i lavoratori delle piccole e piccolissime aziende. Secondo un calcolo ragionevole, occorrerebbero per la provincia di Treviso circa 1012 milioni di euro per il 2009, cifra che non sarebbe impossibile recuperare. Strettamente collegato a questo provvedimento è necessario prevedere un “Patto per lo sviluppo” tra le associazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, coinvolgendo anche le istituzioni politiche per favorire il reinserimento dei lavoratori licenziati (a cominciare dalle cosiddette “figure deboli” del mercato del lavoro: donne, ultracinquantenni, immigrati) con adeguati percorsi di riqua- lificazione professionale. In questo contesto particolare attenzione andrà posta ai lavoratori immigrati i cui permessi di soggiorno sono legati al lavoro e quindi necessario che anche il periodo di ricerca di lavoro sia considerato valido allo scopo, allungando il periodo a 18/24 mesi. Vanno infine utilizzati gli strumenti contrattuali e legislativi più adeguati per ridurre il carico contributivo e fiscale per le aziende e i lavoratori, altrimenti la ripartenza sarà più difficile e più ritardata. Per concludere, un accenno agli enti locali, alle prese con difficili “quadrature dei conti” in attesa di un federalismo fiscale che ogni giorno che passa appare sempre più lontano. Il Patto di stabilità (oltre che l’inopinata soppressione dell’Ici anche sulle case appartenenti a cittadini che avrebbero potuto tranquillamente pagare…) non consente – neppure a chi ne avrebbe le risorse – di poterle spendere. Il versante “lavori pubblici” è quello che ne soffre maggiormente e la situazione non è più tollerabile: si ritiene che in provincia si potrebbero spendere circa 150 milioni di euro, che invece rimangono congelati: chi ha amministrato deve avere il diritto di utilizzarli nell’interesse delle imprese, dei lavoratori e di tutta la collettività. Franco Lorenzon Segretario generale Cisl Treviso chi e in via di arricchimento. L’Unione europea, ad esempio, su due temi certamente rilevanti come la crisi caucasica e quella dei mercati finanziari, ha prodotto negli ultimi due mesi una lunga scia di questi eventi: si parte col vertice dei capi di Stato e di governo del 1º settembre per passare alle riunioni dei ministri degli esteri e all’Ecofin, quindi al G4, poi all’Eurogruppo, al Consiglio europeo del 15-16 ottobre, alla trasferta dei vertici Ue negli Stati Uniti (18 ottobre) per incontrare il presidente Bush, al- l’ulteriore summit straordinario del 7 novembre. E già il calendario propone il vertice Ue/Russia di venerdì 14 novembre a Nizza e quello del G20 di sabato 15 a Washington. Naturalmente la democrazia ha i suoi tempi e le sue “liturgie”: è però essenziale che da queste riunioni ad altissimo livello scaturiscano risposte concrete ai problemi congiunturali, così come occorrono – proprio per la consistenza delle sfide in atto – profonda concordia politica, obiettivi alti (fra cui il benessere non solo dei propri paesi ma di tutti i popoli), comuni orientamenti operativi di medio-lungo periodo. Tra le conclusioni del summit Ue del 7 novembre si legge ad esempio: «È nostra intenzione far sì che dal vertice di Washington scaturisca un metodo di lavoro che consenta di realizzare progressi costanti e rapidi verso la riforma del sistema finanziario internazionale». E poco più oltre: «L’unità dell’Unione europea deve sfociare in una concertazione efficace delle risposte di politica economica poste in essere da ciascuno Stato per fronteggiare l’attuale situazione». I 27 affermano dunque che l’orizzonte in cui agire è duplice: mondiale ed europeo. Ciò deve valere per l’economia, ma se si conviene che il metodo è quello giusto, esso dovrebbe essere esteso ad altri ambiti di collaborazione: giustizia e pace; cooperazione e sviluppo; demografia e migrazioni; sicurezza e lotta al terrorismo; dialogo tra le culture... La nuova “Bretton Woods” sbandierata in queste settimane, in grado di ridisegnare gli equilibri del mondo, per essere realmente efficace non potrà sottrarsi a tutte queste priorità. Gianni Borsa SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE, PATTO ECONOMICO PER LO SVILUPPO E PIÙ SOLDI AGLI ENTI LOCALI Fatti concreti per uscire dalla crisi L a situazione economica e produttiva della Marca non è delle più rosee, an- zi. Alcuni dati: nell’ultimo anno la cassa integrazione ordinaria è aumentata del 60% e quella straordinaria del 40%. Le liste di mobilità per effetto di licenziamenti collettivi effettuati nella grandi e medie aziende sono cresciute del 9%, mentre quelle per licenziamenti individuali nelle piccole aziende del 37%. In numeri assoluti, però, ad ogni licenziato in una grande azienda ne corrispondono due in una piccola. Infine, la disoccupazione ordinaria è aumentata del 47%. Pur riconoscendo che fino allo scorso anno il trend economico trevigiano è sempre stato molto positivo, le cifre impressionano comunque. E a fine 2008 si prevede che il totale dei lavoratori licenziati raggiungerà nella nostra provincia il numero di circa 5 mila. E – si badi bene – a prescindere dagli effetti della crisi finanziaria mondiale, i cui effetti sull’economia italiana si attendono per il 2009. Da subito, tuttavia, si sta già scontando un accesso al credito bancario più difficile e più costoso. Un fenomeno però che, a mio avviso, non è riconducibile totalmente a concrete difficoltà delle nostre banche, ma soprattutto ad una crisi di sfiducia che si è determinata tra i vari istituti di credito, i quali non mettono così in circolo la normale liquidità. D’altra parte è evidente che per le banche italiane, e soprattutto locali, il pericolo non è venuto dal mondo produttivo bensì da spericolate avventure finanziarie di chi – soprattutto oltre oceano, ma non solo – ha svolto ruoli di vera e propria rapina nei confronti dei cittadini. Per queste ragioni ho motivo di ritenere possibile che il ricorso al credito per le nostre imprese possa tornare ad una “ragionevole normalità” in un periodo di tempo non troppo lungo. Quello che invece preoccupa è la capacità del sistema economico italiano e locale di essere all’altezza delle sfide poste dal- la nuova competizione internazionale, specialmente in un periodo nel quale si sono affacciate alla ribalta globale nazioni come la Cina, l’India, la Russia, il Brasile. È quindi evidente che ci troviamo di fronte ad un cambio di fase, che si prospetta ogni volta che avviene una crisi: la novità è che le crisi tendono ad essere sempre più profonde e più ravvicinate nel tempo. Nonostante tutte queste difficoltà, non bisogna disperare, ma trovare le giuste contromisure per uscirne al meglio nel più breve tempo possibile. Af- LE GRANDI PREOCCUPAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI Più efficacia meno ritardi errare i ranghi per affronStare la recessione; definire un sistema di regole per prevenire ulteriori terremoti nel sistema economico e finanziario internazionale. I leader mondiali si trovano d’accordo su queste due urgenze, ma al contempo riconoscono le difficoltà presenti: la globalizzazione avanza, il liberismo vacilla e ancora non si intravede una nuova “dottrina” attorno alla quale convenire per rilanciare produzioni, commerci e consumi a livello planetario. Senza trascurare il fatto che, mentre in Occidente e nei “paesi emersi” (con in testa la Cina) ci si occupa di Wall Street, industrie automobilistiche e vendita di hamburger, più della metà della popolazione mondiale non ha di che nutrirsi, manca di medicinali, combatte per un pozzo d’acqua e attende un sistema di istruzione degno di questo nome. Il “verticismo” – nel senso del frequente ripetersi di vertici e summit – rischia di essere l’“influenza” stagionale dei paesi ric- Attualità 16 novembre 2008 5 TRA DECRETO GELMINI, TAGLI E PROTESTE Bagarre scuola, asili in fermento T ema scuola sempre caldissimo. Mentre stampavamo il numero scorso de L’Azione, a Roma il governo faceva un (quanto meno temporaneo) passo indietro rispetto a qualche punto del decreto Gelmini. In particolare, è sospesa fino al 2010, e comunque sotto- messa all’accordo con gli enti locali, la chiusura delle scuole con meno di 50 alunni. Diventa vano quindi il provvedimento che la Regione Friuli Venezia Giulia aveva già adottato, ovvero di non chiuderle se non con il beneplacito dei sindaci interessati. Ed è vana anche la solerzia con cui il Friuli stava programmando il ridimensionamento delle scuole: salta al 2009 infatti anche il commissariamento minacciato (dal decreto Gelmini) per le regioni che non vi avessero pensato entro il 30 novembre 2008. Facendo leva su questo passo in- ARMELLIN (FISM) MINACCIA LA CHIUSURA CONTRO I TAGLI dietro, e pure sulla frenata rispetto alla riforma dell’università, l’opposizione chiede di congelare il decreto, rinunciando ai tagli, per passare al dialogo nel merito. Il ministro Tremonti tuttavia non si esprime, quindi probabilmente il dialogo non ci sarà. Nel frattempo scoppia la protesta delle scuole paritarie (come ben noto prevalentemente cattoliche) per le quali la Finanziaria 2009 ha riservato un taglio di 133 milioni di euro, ovvero un quarto della somma destinata agli 11 mila istituti tra materne ed elementari. LA SOLIDARIETÀ DELL’ASSESSORE REGIONALE STEFANO VALDEGAMBERI Materne cattoliche in sciopero? “Condivido la protesta” ARMELLIN er chi lo conosce, l’idea di P vedere l’onorevole Lino Armellin in piazza con gli striscioni a protestare sembra quasi folle. Eppure non è da escludere in via assoluta, anzi. Il presidente regionale della Fism (la federazione delle scuole materne paritarie) infatti ha minacciato lo sciopero per più giorni delle sue scuole se il governo non recede dall’intenzione di tagliare il 25% dei fondi destinati a tali scuole. E l’annuncio, da par suo, Armellin lo fa con una accorata lettera al presidente del Consiglio Berlusconi, al ministro Tremonti, al governatore Galan, all’Associazione comuni, ai partiti. «Dovremo chiudere alcuni giorni a novembre, è una questione di sopravvivenza – scrive Armellin – non è una minaccia, ma senza un deciso intervento da Roma per sbloccare i fondi e darci ossigeno non potremo fare altrimenti. È la verità: non siamo messi in con- 9311 materne paritarie in Italia, 8000 cattoliche 239 materne paritarie a Treviso, 19219 iscritti 1467 elementari paritarie in Italia, 1065 cattoliche 666 medie paritarie in Italia, 588 cattoliche 1451 superiori paritarie in Italia, 648 cattoliche Lo Stato con le scuole cattoliche risparmia. E invece vuole tagliarci un quarto dei fondi. Le famiglie capiranno il nostro sciopero Lino Armellin dizione di poter svolgere il nostro servizio». In Veneto sono attive 1.200 scuole materne parrocchiali, che servono quasi 100 mila bambini dai 3 ai 6 anni: il 70% dell’infanzia prescolare, in provincia di Treviso sono 239, ed hanno poco meno di 20 mila bambini. «E lo Stato, grazie a noi risparmia – sottolinea Armellin – perché il costo per ciascun bambino è di 2.700 euro, a fronte dei 4 mila sostenuti dall’Erario per i bimbi che frequentano le statali. Lo Stato ci ha sostenuto finora con 533 milioni: non molti, se si pensa che per mantenere solo quelle venete, se lo facesse il ministero della Pubblica Istruzione spenderebbe 400 milioni. Ma ci siamo accontentati. Ed ora dal 2009 lo Stato vorrebbe tagliarci altri 133 milioni di euro. Giusto risanare i conti pubblici tagliando gli sprechi – sbotta – ma la Finanziaria non può considerare il nostro servizio come spreco. Se chiudessimo, in quanto tempo lo Stato ricreerebbe le nostre scuole? E con quali risorse?». Quindi l’ipotesi dello sciopero prolungato, che metterà evidentemente in quei giorni in grande difficoltà migliaia di famiglie. «Ma le famiglie comprenderanno – ha detto Armellin – perché non intendiamo trasfe- rire su di loro il peso di questa situazione ricorrendo all’aumento della retta. La Regione Veneto ci ha sempre aiutato, ma ora fatica per i vincoli del patto di stabilità ad aggiornare i fondi, saliti per l’aumento dei costi, e dal 2007 anche ad erogare in tempo i fondi. Dai comuni, che hanno perso il gettito dell’Ici, cosa possiamo ragionevolmente attenderci? Fino al federalismo fiscale non possono fare nulla». SACCONI, PDL don Carlo Velludo, sacerdote trevigiano che aveva scritto una accorata lettera aperta a Maurizio Sacconi su Avvenire sul destino delle scuole materne paritarie, il ministro ha risposto sempre tramite Avvenire. «Non vogliamo certamente smantellare il sistema di welfare – scrive Sacconi –, anzi, vogliamo governarlo meglio, eliminando gli sprechi e garantendo il controllo della finanza pubblica. Mi sono impegnato ad assicurare alle regioni il trasferimento delle risorse del Fondo destinato al finanziamento del sistema dei servizi socio-assistenziali, tra cui quelli per l’infanzia. Per il 2008 si è già provveduto a trasferire un anticipo del 50% del Fondo, e al Veneto, cui sono assegnati 47 milioni, sono già andati circa 24 milioni. In più, per il raggiungimento dell’obiettivo comunitario del 33% dell’offerta di servizi per l’infanzia è in corso di attuazione un Piano straordinario, concordato tra governo, regioni e autonomie locali». A hi non conoscesse Stefano C Valdegamberi, potrebbe pensare, dopo aver letto la sua posizione in merito alla protesta delle scuole cattoliche, che fosse un esponente di centrosinistra. E invece è un assessore della Giunta regionale del Veneto, notoriamente a guida PdlLega. Riferendosi alla situazione delle materne cattoliche, con un suo comunicato stampa Valdegamberi afferma infatti di essere “allarmatissimo per come si sta mettendo la situazione. Ma non posso che comprendere, manifestare la mia solidarietà alla Fism e anche condividere l’iniziativa di estrema protesta da essa annunciata. Per quanto provvisoria, la chiusura delle scuole d’infanzia significherebbe mandare in tilt migliaia di famiglie con bambini piccoli e GIARETTA, PD di fondi al«nunciata Llea mancanza materne private, deda Lino Armellin, rientra nell’irresponsabile attacco al sistema dell’istruzione nel suo complesso da parte di questo governo». Lo afferma il senatore Paolo Giaretta, segretario del Partito democratico veneto. «I pesanti tagli al sistema scolastico, sia pubblico che privato, non solo ledono i diritti dei cittadini – continua Giaretta – ma soprattutto tolgono al sistema-Paese gli strumenti per reagire alle crisi economiche di oggi e di domani. Solo investendo nella scuola e nell’università l’Italia potrà assicurarsi la capacità di competere nel mondo globalizzato, senza soccombere alle economie emergenti». «L’impoverimento della scuola privata, come di quella statale, è tanto più grave quanto perpetrato dalla destra, che in campagna elettorale aveva fatto ben altre promesse». Stefano Valdegamberi l’intero sistema dei servizi regionali per l’infanzia. È una ‘extrema ratio’ che dovrà convincere tutti sul fatto che è necessaria una risposta dal livello nazionale. Una risposta che consenta, come ha chiesto anche il presidente Galan a Tremonti recentemente, e come ho sollecitato più volte io stesso, anche in qualità di coordinatore degli assessori regionali alle politiche sociali, al ministro Sacconi e cioè che i servizi sociali, quantomeno quelli rivolti all’infanzia e alla non auto sufficienza, siano svincolati dal patto di stabilità: la spesa sociale per i servizi rivolti alle categorie di persone che più necessitano di aiuto (famiglie con bimbi, disabili, anziani) non deve essere soggetta a vincoli, perché non va ritenuta alla stregua di qualsiasi altra spesa pubblica. Il patto di stabilità va applicato in maniera ponderata, sennò si ottengono solo situazioni paradossali diametralmente opposte ai buoni propositi di contenimento della spesa pubblica”. C H E NE PEN S I? Già due lettori ci hanno scritto (e li pubblichiamo a pag. 38) sul tema della scuola e sulla riforma Gelmini. Voi che ne pensate? Scrivete a [email protected]. 6 Attualità 16 novembre 2008 LA SITUAZIONE METEOROLOGICA DI QUESTI GIORNI HA UNA SPIEGAZIONE Caldo... nella norma anta pioggia (305 mm a FolT lina, 250,5 mm a Farra di Soligo, 206 mm a Vittorio Veneto per dare una prima stima quantitativa) associata a temperature piuttosto elevate (il 5 novembre massime di +22.8°C a Treviso, +21.9°C a Villorba, +21.5°C a Maser): questa è la peculiarità climatica di questo periodo autunnale, che ha contraddistinto la fine di ottobre e l’inizio di novembre sul nostro territorio. Perché abbiamo avuto questa concomitanza di eventi? La spiegazione va cercata nella provenienza delle masse d’aria che ci ha interessati: dal 27 ottobre libeccio e scirocco, provenienti dalle coste settentrionali africane hanno apportato molta umidità, perturbazioni in serie e soprattutto aria piuttosto calda per il periodo, anche se è RACCOLTA DI FIRME PER LA SUA DIFESA proprio questo meccanismo molto frequente in questa stagione a regalare la preziosa acqua alle pianure e neve ai monti (sulle Dolomiti oltre i 2500 m sono stimati oltre 2,5 m di neve fresca). Il giorno 5 novembre le massime sono salite ben oltre la media per il fatto che il sole si è imposto per l’intera giornata (cosa non avvenuta negli altri giorni, causa persistente nuvolosità che mitigava il riscaldamento diurno) e l’aria ancora molto mite circolante ha fatto il resto. Recentemente ricordiamo l’inizio di novembre 2004 quando, con una circolazione molto simile, le massime raggiunsero e superarono i +20°C su gran parte del territorio; non si tratta di eventi anomali, ma di circostanze piuttosto comuni in autunno, specie nella sua prima parte. Negli ultimi giorni, un discreto calo termico, con rientro nei valori normali per la stagione e qualche nevicata in montagna, ha riportato tutto nella norma. Andrea Costantini A S. LUCIA PROMOSSO DA DINO MARCHI Petizione europea per la vita Il Novello di Enologia A 60 anni dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, il Movimento per la vita italiano, in collaborazione con l’associazione Scienza e Vita e il Forum delle associazioni familiari, ha promosso una petizione europea “Per la vita e la dignità dell’uomo”. Nel testo della petizione, per la quale si stanno raccogliendo le firme, si affermano il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale e i diritti della famiglia come nucleo fondamentale della società e dello Stato fondato sul matrimonio di un uomo e di una donna che hanno il dirittodovere di educare i figli. Si chiede che: siano adottate tutte le iniziative affinché nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e nei Trattati in corso di revisione, così come nella “Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali” e nella “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, laddove si riconosce il diritto alla vita di ogni essere umano, si specifichi che tale diritto deve essere riconosciuto fin dal concepimento; si richiede altresì che ogni decisione, raccomandazione, risoluzione, regolamento o direttiva che chiama in causa il diritto alla vita sia conforme al principio che tale diritto deve essere riconosciuto fin dal concepimento; che siano sospesi i finanziamenti pubblici alla ricerca distruttiva di embrioni umani, come, ad esempio, avviene per effetto del VII programma quadro di ricerca dell’Unione europea; che PREMIO GABRIELLA LOLLO ZANARDO l Centro di aiuto alla vita e Movimento per la Iedizione vita di Vittorio Veneto ha indetto la seconda del premio biennale Gabriella Lollo Zanardo, istituito per ricordare la fondatrice e presidente del Centro, testimone di dedizione nella difesa della vita umana, in particolare nella sua realtà più debole e indifesa: la vita nascente. Il premio vuole anche sottolineare l’attenzione che si deve riservare a tante giovani madri in difficoltà nell’accettare questo meraviglioso evento e l’importanza della solidarietà umana che va loro espressa. Come da regolamento, si invitano tutte le istituzioni, associazioni e movimenti laicali della diocesi a segnalare con un breve commento, entro il 30 dicembre, persone, famiglie e gruppi che si siano distinti nella protezione o promozione della vita. Le segnalazioni devono pervenire alla sede del Centro di aiuto alla vita, in piazza Flaminio 23 a Vittorio Veneto, telefono 0438-53673, email [email protected]. NOVITÀ PER LE VISITE ALL’ULSS 7 Prenotazioni on line a qualche giorno i cittaD dini residenti nel territorio Ulss 7 possono prenotare direttamente via Internet da casa le proprie visite specialistiche, in base al progetto Centro unico prenotazioni on line (Cup on line). Il cittadino in possesso dell’impegnativa del medico potrà verificare via Internet la sede disponibile, il giorno e l’orario più congeniali ai propri impegni. In questa prima fase il progetto prevede la prenotazione di visite specialistiche con codice priorità P (ex classe C) per le quali il tempo massimo d’attesa secondo la normativa regionale è di 180 giorni. Sono prenotabili le seguenti tipologie di visita: dermatologica, oculistica, otorinola- si riconosca come famiglia in senso pieno quella fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna, cui deve essere riconosciuto prioritariamente il diritto e il dovere di scegliere l’educazione da dare ai figli. Per firmare la petizione e/o per aiutare i volontari nella promozione della stessa si contatti il Movimento per la vita diocesano. Informazioni e firma online sul sito www.mpv.org. ringoiatrica, ortopedica, endocrinologica, ematologica, neurologica, pediatrica e urologica. Nei prossimi mesi questo elenco verrà esteso. Gli esami strumentali più complessi, che richiedono un colloquio con un operatore per un accesso più appropriato, continueranno ad essere prenotati tramite il Cup telefonico. Il pagamento del ticket deve essere effettuato prima di sostenere la visita presso le casse abilitate negli ospedali o nei distretti. Attenzione però: il sistema on line vale solo per la prenotazione, la disdetta dell’appuntamento va fatta via telefonica entro 48 ore prima della visita: in caso contrario, l’utente dovrà pagare comunque la prestazione. ersa il vino… Eccellente “DaVPonte, Marzemino”. Così Lorenzo librettista di Mozart, nel “Don Giovanni”. Già, il Marzemino, che col suo 60%, più un 20% di Cabernet sauvignon e un altro 20% di Carmenère ha reso eccellente il vino Novello 2008 della Scuola enologica di Conegliano, presente gli scorsi 8 e 9 novembre alla 19ª Mostra dei vini novelli di Santa Lucia di Piave, che ha visto la partecipazione di 22 aziende produttrici. Con più di 3,8 milioni di bottiglie, il Veneto è il leader dei novelli nazionali su un totale italiano di 11 milioni e mezzo di bottiglie. Salvo sorprese, il fatturato dei novelli nazionali dovrebbe assestarsi quest’anno su quasi 53 milioni di euro, con un prezzo a bottiglia che varia da 4 a 8 euro. La Scuola di Conegliano su questi numeri incide davvero poco con le sue sole mille 300 bottiglie a 3,5 euro l’una, peraltro quasi esaurite, ma s’impone, almeno a Santa Lucia di Piave, per la qualità. Riconosciuta sul campo anche da Dino Marchi, presidente veneto dell’Associazione italiana sommelier, che ha descritto il prodotto della Scuola coneglianese come “bene equilibrato e un modo Da sinistra Job, Marchi, Barbieri per rivalutare qualitativamente i novelli”. Artefici della buona riuscita gli allievi della Scuola, che con certosina pazienza hanno scelto le uve poi vinificati con la supervisione del direttore della Cantina della Scuola, professor Lorenzo Job, coadiuvato dalla lunga e riconosciuta esperienza dell’enologo Mario Barbieri, ex allievo della Scuola medesima. «Il nostro novello – spiega Alex Zamai, specializzando della sesta classe – è di colore rosso rubino con riflessi violacei e dal profumo caratteristico di piccoli frutti rossi tra cui spiccano la mora, il lampone e la fragola, mentre il sapore è fresco, vellutato e armonico». Ottimo con piatti di carne bianca e rossa, ma anche col formaggio, il Novello della Scuola enologica di Conegliano va servito alla temperatura di 10-12° C. MS INCONTRI E CORSI Prevenzione per le zecche artedì 18 novembre alle 20.30 all’auditorium di Follina e mercoledì 19 alle 20.30 al centro sociale di Cappella Maggiore si svolgono due serate di approfondimento sulla “Prevenzione delle malattie trasmesse dalle zecche”. Gli incontri sono organizzati dall’Ulss 7 e da Noi per Noi, società di mutuo soccorso legata alla Banca Prealpi. Nelle serate, Gioia Capelli e Fabrizio Montarsi dell’Istituto zooprofilattico di Padova interverranno su “Aspetti biologici ed ecologici delle zecche e monitoraggio delle zecche infette nel territorio dell’Ulss 7” mentre le dottoresse Tiziana Menegon ed Ester Chermaz, dell’Ulss 7, parleranno di “Epidemiologia delle malattie trasmesse dalle zecche”, “Le malattie trasmesse dalle zecche: la malattia di Lyme e l’encefalite da zecche (Tbe)”, e “Vaccinazione contro la Tbe”. Nel territorio dell’Ulss 7 casi di Tbe sono comparsi a partire dal 2001 e nel 2006 è stato segnalato il maggior numero di casi di malattia da zecche: 10 di Lyme e 7 di Tbe. M Per smettere di fumare Il 17 novembre alle 19 inizierà il 23º Corso per smettere di fumare, organizzato dal Servizio tossicodipendenze e alcologia dell’Ulss 7, in collaborazione con l’associazione Liberi dal fumo di Conegliano, al Centro di formazione dell’Ulss 7, in via Galilei a Casa Toniolo a Conegliano. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che intendono smettere di fumare. Si realizzerà con incontri mirati a far scoprire ed evidenziare gli effetti negativi del fumo, nonché gli aspetti positivi che si ottengono immediatamente e nel tempo con lo smettere. Verranno offerte le indicazioni per allontanarsi dalla sigaretta secondo tecniche che hanno dato ottimi risultati nei corsi precedentemente svolti. Il corso si articola in una fase intensiva di cinque incontri consecutivi dal lunedì a venerdì e una fase di sostegno di sette incontri distribuiti nell’arco di sei settimane dopo la fase intensiva, tutti di un’ora e quarantacinque minuti, dalle 19 alle 20.45. Il costo è di 21 euro da versare al primo incontro. Per iscriversi e chiedere informazioni, rivolgersi alla segreteria del Sert di Conegliano allo 0438-663386 dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 15. Sindrome di Sjogren L’Associazione nazionale Malati della Sindrome di Sjogren organizza per 21 novembre a Verona (loggia Fra’ Giocondo a Verona, in piazza Dante, inizio alle 14.15) il terzo convegno nazionale per studiare la grave patologia degenerativa e le sue complicanze. Per informazione e iscrizioni all’associazione: 3338386993. Economia 16 novembre 2008 7 MOMENTO DELICATO NEL SETTORE DEL MOBILE Il legno scricchiola T ra le province di Treviso e Pordenone è localizzata la maggiore area produttiva del mobile-arredamento d’Europa, se non addirittura del mondo. Interessa più di venticinque comuni nel Trevigiano nella Sinistra Piave, con trentamila addetti e 2 mila 500 imprese, e una decina nel Pordenonese, nel comprensorio di Sacile, con circa quindicimila addetti. Dopo anni di vacche grasse il settore ora è in difficoltà. Ne parliamo con Rolando Feltrin della segreteria provinciale Fillea-Cgil. «È evidente che il settore è coinvolto nella crisi globale che affligge i paesi europei e non solo», dice Feltrin. «Le prime avvisaglie si sono avvertite a settembre, anche se i primi segnali si erano presentati già a luglio». Attualmente quanti cassa integrati contiamo nel settore? «Tra settembre e dicembre 2008 sono circa 1.500 sui 45 mila totali. Fino a qualche anno fa abbiamo avuto dei cassaintegrati soltanto in casi eccezionali, e solo per problemi di mal gestione dell’azienda». Chi maggiormente sta pagando la situazione? «Le prime ad essere coinvolte sono le imprese contoterziste, che non hanno un mercato proprio di clienti da fornire ma producono per aziende più grandi che hanno i clienti: se l’azienda grossa non dà lavoro alla piccola, quest’ultima va in difficoltà. Rolando Feltrin Anche le aziende grosse comunque hanno ridotto le vendite, perché in questo momento vengono a mancare proprio le vendite dei prodotti medio-bassi: la gente non ha soldi da spendere, e se ha la camera da cambiare aspetta. I grandi gruppi hanno ridotto le ore straordinarie ma tengono perché hanno i mercati e i clienti». La chiave quindi è il mercato? «Certo. Chi vende all’estero soffre meno. L’export è ancora ricettivo, pur con delle difficoltà, e le previsioni per il 2009 non sono buone. Più le aziende diversificano la clientela e più reggono: se non c’è richiesta in Brasile si va in Russia, altrimenti negli Emirati Arabi e così via. Ma non solo: ancora una volta vengono premiate le imprese che in passato hanno investito anche in innovazione tecnologica e del prodotto, che – lo abbiamo sempre detto – va fatta continuamente e quando le cose vanno ANTONIO ZIGONI, FEDERLEGNO bene, così quando le cose vanno male la tecnologia ti permette di ridurre i costi e il prezzo del prodotto finale. Lo sviluppo tecnologico del prodotto invece invoglia il cliente all’acquisto». Questa crisi è dovuta solo alla situazione globale o forse anche il “modello Nord-Est” non funziona più? «La crisi è dovuta soprattutto ad un calo di richiesta del prodotto. E chi fino a qualche anno fa si salvava con l’export, ora sta meglio degli altri ma fa comunque più fatica, perché anche i mercati inglesi, tedeschi e francesi sono fermi, e lo spagnolo in calo. In particolare qui da noi una volta bastava “far tochi”, oggi non più. Bisogna trovare forme di raggruppamento; si mantiene l’identità delle aziende ma all’interno di un gruppo, per fare investimenti, cercare mercati e avere voce a livello internazionale. Da noi questa mentalità ancora manca. Ed è ancora poco sviluppata una scelta di fondo importante per il futuro delle imprese, ovvero la formazione continua dei lavoratori, partendo dai livelli più bassi. Si ha vera innovazione non solo con macchinari nuovi ma anche con persone aggiornate. È l’uomo, la donna, con le sue capacità, la risorsa principale dell’impresa. Una volta bastava aggiornarsi ogni dieci anni, oggi bisogna farlo ogni due». Come sindacato cosa propone- CANEVA: ADDIO ALLA MERCURY nche Caneva piange la sua azienda. La Mercury, storica aA zienda nella produzione di arredamento che nelle scorse settimane ha alzato bandiera bianca, lasciando a casa un centinaio di lavoratori. Una crisi scoppiata in agosto, poi l’ipotesi del concordato per salvarla, quindi la speranza di un accordo con un’azienda del settore del Quartier del Piave, interessata all’affitto di un ramo di azienda, e al conseguente salvataggio di almeno un certo numero di posti di lavoro. Poi invece l’accordo non si trova, frana pure la via del concordato, e giunge la dichiarazione di fallimento. Per andare incontro alle difficoltà dei lavoratori e delle loro famiglie, c’è quindi (due consiglieri comunali canevesi di minoranza, Pietro Zanusso di Alleanza nazionale e Andrea Attilio Gava del Gruppo della libertà) chi scrive al sindaco Mirto Monte, invitandolo a coinvolgere la Regione Friuli Venezia Giulia, che nella persona del vicepresidente Luca Ciriani avrebbe già dato la sua disponibilità a intervenire con i mezzi che la legge mette a disposizione in casi analoghi. te? «Chiediamo di usare le altre forme di ammortizzatori sociali prima di ricorrere alla cassa integrazione o al licenziamento, come i permessi e le riduzioni dell’orario di lavoro. Chiederemo un incontro con gli imprenditori del settore per aprire un tavolo per analizzare la situazione; occorrerà coinvolgere la Provincia per mettere in atto tutto il possibile per la formazione dei lavoratori e la loro eventuale riqualificazione, ed infine la Regione, affinché siano sempre garantite le risorse necessarie per gli ammortizzatori sociali. Perché se una persona è senza lavoro non solo non tira avanti, ma non compra, e quindi NONOSTANTE LA GRANDE RICHIESTA “Rallenta anche l’export” Formazione... a rilento nche per l’arredamento delA la casa, cui i veneti hanno sempre tenuto, oggi si spende meno, cercando le offerte più a buon mercato. E le 17 mila aziende del settore nel Triveneto (che producono il 35% dei mobili italiani) ne risentono, lavorando magari anche un giorno in meno alla settimana, o un’ora in meno al giorno. «In questi ultimi mesi i consumi interni sono crollati – dice Antonio Zigoni (nella foto), presidente triveneto degli industriali del legno –. La gente continua ad arredare la propria casa ma spende meno». A Nord-Est negli ultimi mesi i fatturati sono scesi del 4,5%, e anche l’export rallenta. Secondo i dati di Federlegno-arredo, nel periodo gennaio- giugno 2008 l’export dal Veneto verso i Paesi Ue è in calo dell’1,4%, con picco addirittura del -19% verso la Spagna. Unico, ma modesto, segno positivo verso Romania e Bulgaria (+0,9%). Non è questione di qualità. «Le aziende del Nord-Est sono sane e vendono al giusto prezzo – afferma Zigoni – ora bisogna saper aggregarsi e investire in macchinari e risorse umane. Restiamo dunque ottimisti, anche se devono ripartire i consumi interni». C’è intanto un problema di cassa integrazione, che potrebbe anche acuirsi a causa della futura ulteriore diminuzione dei fatturati conseguente alla diminuzione degli ordini; e poi c’è un problema di liquidità, per i pagamenti sempre più allungati. er fare il salto di qualità, il P settore cerca una managerialità che permetta di uscire dal vincolo dell’azienda familiare. Ma cerca anche operai specializzati, che non trova. La Provincia di Treviso ha presentato nei giorni scorsi una nuova guida della formazione professionale, rivolta agli studenti delle scuole medie ma anche ai docenti e alle famiglie, per illustrare e orientare sulle opportunità offerte dalla formazione professionale nella Marca trevigiana, sia nei centri provinciali di Lancenigo e Vittorio Veneto, che nei vari istituti privati. «Con questa guida vogliamo implementare la conoscenza della formazione professionale, che rappresenta il 10% della popolazione studentesca – ha spiegato l’assessore provin- ciale alla formazione professionale Denis Farnea – e che comunque non impedisce di continuare gli studi e arrivare anche all’università. La formazione professionale poi, lo ricordiamo, ha un importante valore sociale: il 35% degli iscritti sono figli di immigrati, mentre ci sono tre corsi dedicati esclusivamente ai disabili, i quali possono così essere inseriti nel mondo lavorativo. È importante altresì avvicinarci alle esigenze degli imprenditori che chiedono figure specializzate. E gli stessi imprenditori sono insegnanti ai Denis Farnea corsi dei cfp, ha meno entrate anche il negozio di alimentari e di abbigliamento. È tutto un tessuto sociale che si impoverisce. Gli imprenditori devono puntare anche sul Made in Italy, sulla tracciabilità del prodotto, sulla qualità certificata. Insomma sulla buona reputazione del design italiano nel mondo». Quanto andrà avanti questa situazione? «Siamo all’inizio. Il 2009 sarà molto difficile, perché non è un settore che soffre ma tutto il sistema economico-produttivo. La crisi è mondiale. Ci saranno delle riorganizzazioni all’interno dei settori, che dovranno essere gestite al meglio». Andrea Pizzinat garantendo quindi un’immediata risposta alle esigenze». E per restare al legno, se da un lato sono la figura maggiormente richiesta (e ne abbiamo già parlato anche su L’Azione qualche mese fa), dall’altro in tutta la provincia ci sono solo 10 iscritti, e per il secondo anno consecutivo non si è raggiunto il numero minimo per farli partire. «Negli incontri del piano strategico con il mondo del lavoro, è emersa la carenza di figure specializzate – ha aggiunto il presidente della Provincia, Leonardo Muraro – aggiungo l’esempio di due anni fa, quando gli industriali avevano bisogno di 450 periti meccanici e le scuole ne avevano sfornati poco più di 300. E sì che gli imprenditori erano disposti a pagarli anche profumatamente». Sul tema della formazione professionale la Provincia organizza per sabato 15 novembre un convegno in sala Marton, nella sede di via Battisti a Treviso. 16 novembre 2008 TEMA AL CENTRO DELL’ULTIMO CONSIGLIO DIOCESANO Andiamo incontro agli immigrati cattolici I l Consiglio pastorale diocesano con la riunione di venerdì 7 novembre ha iniziato ad affrontare il tema dell’immigrazione, con una particolare attenzione al rapporto della Chiesa diocesana con gli immigrati cattolici. Questa prima fase è stata quasi esclusivamente dedicata all’informazione sulla situazione dell’immigrazione nella nostra diocesi. Il direttore della Caritas, don Ferruccio Sant, ha riportato i dati recenti riguardanti il nostro territorio. Ha poi informato su quanto la nostra Chiesa sta facendo riguardo all’assistenza religiosa, procurando per questo scopo anche dei sacerdoti etnici. Non è la prima volta che il Consiglio diocesano si occupa del problema dell’immigrazione. Fin dal 1992, infatti, il Consiglio si era interessato al tema e dopo aver dedicato più di una seduta all’esame del fenomeno, aveva pubblicato una Nota pastorale con la quale dava le prime indicazioni sul modo di affrontarlo. Allora si era all’inizio, il numero degli immigrati in diocesi non arrivava a 2 mila, ben poca cosa a confronto degli attuali oltre 37 mila che rappresentano più del 10 per cento della popolazione. Prima della presentazione della situazione, il Vescovo aveva indicato alcuni punti da tenere ben presenti nell’affrontare l’argomento. Primo, dobbiamo essere consapevoli del legame che ci unisce agli immigrati cattolici, il legame battesimale, che è più forte di ogni legame proveniente dalla etnia e dalla cultura. Abbiamo perciò un debito speciale di accoglienza nei loro PROPOSTA NON CI SONO CLANDESTINI SULLA TERRA Redattore Sociale lanL’ciaagenzia a tutti i mass media una proposta: non usare più il termine “clandestino” per rispetto della dignità del migrante. Le alternative non mancano: irregolare, migrante, immigrato, rifugiato, richiedente asilo, ma anche persona, cittadino, lavoratore, giovane... In Spagna utilizzano il termine “indocumentado” (senza documenti) e in Francia “sans papiers”. confronti. Secondo, la nostra preoccupazione deve essere pastorale, vale a dire come vivere e annunciare il Vangelo nei loro confronti. Questo comporta essere amorevolmente accanto a loro aiutandoli a superare le difficoltà non piccole di inserimento e di sostenere la loro fede. Ricordiamoci, ha ammonito il Vescovo, delle parole di Gesù sullo scandalo ai piccoli: sarebbe grave se i cattolici stranieri notassero da parte della comunità cristiana freddezza, se non ostilità, nei loro con- IL VESCOVO Sarebbe grave se i cattolici stranieri notassero da parte della comunità cristiana freddezza, se non ostilità, nei loro confronti che sono i più piccoli in questo momento fronti che sono i più piccoli in questo momento. La loro fede rimarrebbe ferita e sarebbero spinti ad aderire a sette dove troverebbero più accoglienza. Un’attenzione particolare va rivolta ai neofiti, cioè alle persone, giovani e adulti, che hanno ricevuto il battesimo nella nostra Chiesa, essi devono essere accompagnati con cura a vivere pienamente la vita della comunità. Sul tema delicato dell’accoglienza hanno dato la loro testimonianza, Antony, un nigeriano abitante a Cordignano e Clementa, della Guinea Bissau. La loro esperienza è stata sostanzialmente positiva, tuttavia non sono mancate delle difficoltà nell’essere pienamente accettati dalla comunità cristiana. È stata una riunione del Consiglio essenzialmente di ascolto, sarà compito della prossima seduta lavorare per trovare le indicazioni più valide per tutta la diocesi. GpM Percentuale di immigrati presenti nelle foranie L’IMMIGR NELLA NOSTRA DIOCESI S “In una nuova società tutto è differente: lingua, cultura e usi. Tra i grandi cambiamenti, a cui i migranti sono soggetti, una sola cosa non cambia mai, cioè la Chiesa. Essa, poi, può essere un valido protettore dei migranti difendendo la loro causa nella società che li riceve... La cultura dell’accoglienza deve iniziare dal più frequente punto di contatto, cioè la parrocchia, la pastorale specifica definita dal Magistero. Particolarmente importante è l’accoglienza calorosa della popolazione locale nei confronti dei migranti”. Dal documento “La famiglia migrante e itinerante” del Pontificio consiglio della pastorale dei migranti, maggio 2008 Immigrati residenti in diocesi al 31.12.2007 Comuni tot. Residenti stranieri % stranieri su residenti minorenni stranieri % minorenni su tot stranieri Brugnera Caneva Caorle Cappella Maggiore Ceggia Cessalto Chiarano Cison di Valmarino Codognè Colle Umberto Conegliano Cordignano Farra di Soligo Follina Fontanelle Fregona Gaiarine Godega S. Urbano Gorgo al Monticano Lentiai Mansuè Mareno di Piave Mel Miane Moriago della B. Motta di Livenza Oderzo Orsago Pieve di Soligo Portobuffolè Refrontolo Revine Lago Sacile Salgareda San Fior S. Pietro di Feletto S. Polo di Piave S. Vendemiano Santa Lucia di Piave Sarmede Sernaglia della B. Susegana Tarzo Torre di Mosto Trichiana Vazzola Vidor Vittorio Veneto 8952 6516 11931 4553 5898 3680 3606 2654 5271 5051 35401 7036 8728 3983 5823 3163 6217 6113 4120 3012 4841 9363 6216 3607 2848 10585 19771 3905 12003 835 1793 2247 19719 6489 6677 5300 4928 9675 8584 3178 6365 11920 4599 4657 4761 6945 3744 29216 990 357 818 246 514 574 505 312 452 294 4352 578 1075 511 611 299 633 535 435 189 822 807 234 461 442 1555 2369 403 1986 113 67 185 1811 744 636 207 825 757 875 257 780 1826 381 276 188 955 460 2561 11,06 5,48 6,86 5,40 8,71 15,60 14,00 11,76 8,58 5,82 12,29 8,21 12,32 12,83 10,49 9,45 10,18 8,75 10,56 6,27 16,98 8,62 3,76 12,78 15,52 14,69 11,98 10,32 16,55 13,53 3,74 8,23 9,18 11,47 9,53 3,91 16,74 7,82 10,19 8,09 12,25 15,32 8,28 5,93 3,95 13,75 12,29 8,77 264 84 155 57 143 196 129 87 102 69 1035 149 319 155 162 80 151 140 102 46 216 236 71 128 128 383 552 122 557 30 13 50 441 216 146 49 226 198 239 70 227 566 110 72 43 288 130 635 26,67 23,53 18,95 23,17 27,82 34,15 25,54 27,88 22,57 23,47 23,78 25,78 29,67 30,33 26,51 26,76 23,85 26,17 23,45 24,34 26,28 29,24 30,34 27,77 28,96 24,63 23,30 30,27 28,05 26,55 19,40 27,03 24,35 29,03 22,96 23,67 27,39 26,16 27,31 27,24 29,10 31,00 28,87 26,09 22,87 30,16 28,26 24,80 totale al 31.12.2007 totale al 31.12.2003 356479 37263 301232 22116 10,45 7,34 9767 5494 26,21 24,84 Indagine Anolf Cisl su dati Istat e anagrafi comunali Chiesa 16 novembre 2008 9 AZIONE CI INTERROGA SI È PASSATI DA 2 MILA PRESENZE NEL 1992 A 37 MILA OGGI TRA LE OSPITI DELLA CASA DI PRIMA ACCOGLIENZA PRIMEGGIANO LE ROMENE. 4 BORSE-VIVERI SU 5 A STRANIERI PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI Messaggi che Dall’ambulatorio alle borse-viveri generano inquietudine I n questi giorni la Caritas diocesana ha fatto il punto di alcune delle attività in cui è impegnata. Sono soprattutto gli immigrati al centro dell’attenzione dell’organismo pastorale. Casa Provvidenza: più romene, meno ospiti Nella struttura di prima accoglienza per donne sono state accolte in 135 nel 2007. E la rilevazione delle nazionalità delle donne segna un cambiamento: mentre in passato spiccava l’Ucraina, ora primeggia nettamente la Romania: romene 48 delle 135 accolte, quindi il 35,5%. Poi 29 ucraine, 10 moldove, 8 polacche; in generale, arrivano dall’Europa dell’Est 114 donne, cioè l’84,4% delle presenti. Per quanto riguarda il 2008, da gennaio alla chiusura estiva di agosto Casa Provvidenza ha accolto 49 persone, quindi molte meno delle 77 accolte nello stesso periodo del 2007: 11 romene, 10 ucraine, 41 est europee. Da segnalare infine il netto aumento rispetto al 2006 della presenza alla casa di accoglienza, e quindi nella nostra comunità, di donne bulgare. Ambulatorio: più donne Le visite all’ambulatorio diminuiscono nettamente: erano 126 le persone giunte nel 2006, sono state 86 nel 2007. L’anno scorso sono stati accolti all’ambulatorio 72 donne e 14 uomini: tra loro 27 dell’Ucraina, 14 della Romania, 11 della piccola Moldova. Quasi metà delle visite, 60 su 129, sono visite ginecologiche, le altre sono visite di medicina generale, perché sono questi i due servizi offerti dall’ambulatorio. Borse-viveri: più di uno su cinque è italiano Fino a ottobre 2008 la Caritas ha distribuito 250 borse-viveri a persone che vengono a chiedere aiuto semplicemente per avere di che mangiare per sé e per i pro- DOSSIER IMMIGRAZIONE CARITAS 2008 In Veneto 450 mila dare una consistenza nuA merica credibile ed una lettura pacata e seria al fenomeno “stranieri in Italia” pensa ogni anno il Dossier Immigrazione Caritas Migrantes di cui nei giorni scorsi è stata presentata la diciottesima edizione per il 2008. Un dossier che presenta un fenomeno ampio e complesso, «che chiede – come afferma don Bruno Baratto, redattore del capitolo veneto del dossier – non tanto slogan semplicistici pro e contro, ma intelligenza e creatività capaci di governarlo per il bene comune di tutti lungo le strade del futuro». Il dossier ribadisce come una stima numerica sia difficile: prendendo come base i permessi di soggiorno validi, mancano i moltissimi in attesa di rinnovo o di primo permesso, oltre alla lentezza dell’iscrizione dei neonati sul permesso dei genitori; quindi più che di dati bisogna parlare di stime. Il dossier parla di un numero di stranieri in Veneto che oscilla tra i 450 mila e i 475 mila. Tale sti- pri famigliari. Qui il quadro delle richieste è molto diverso rispetto a Casa Provvidenza e ambulatorio. Di 250 borse, 114 sono state consegnate a persone di nazionalità marocchina: e in particolare 14 borse a marocchini di Tarzo, 13 a marocchini di Fregona, 12 a marocchini di Cison. Si tratta anche di famiglie che si rivolgono più volte in un anno ai servizi Caritas. La seconda nazionalità che viene più spesso a chiedere viveri sono gli italiani: a loro 57 delle 250 borse-viveri consegnate. Terza nazionalità i ghanesi che hanno ricevuto 21 borse. Livelli minimi per ucraini e romeni. La Caritas ha dovuto ridurre la frequenza di questo servizio: non più tutti i martedì ma un martedì sì e uno no. Questo perché le donazioni di cibo alla Caritas – il contributo arriva principalmente dal Banco Alimentare – sono calate. Tommaso Bisagno ma piazza il Veneto tra il secondo e terzo posto (a seconda se si prende il massimo o il minimo valore della stima) come presenze, con circa metà stranieri rispetto alla Lombardia, e sui livelli del Lazio. Le province di Treviso, Verona, Vicenza e Padova si assestano tra la quinta e l’undicesima posizione, Belluno alla settantesima. Le analisi più dettagliate il dossier le fa basandosi sui dati ufficiali Istat, che però si riferiscono (sono gli ultimi disponibili) al 31 dicembre 2006. Meno recenti cioè di quelli su cui si è basata l’analisi Anolf Cisl (31 dicembre 2007), che L’Azione ha presentato già nello scorso luglio, e che sono stati presentati al Consiglio pastorale diocesano. a manovra del governo per L contrastare l’immigrazione clandestina procede tra alti e bassi, accelerate e frenate. Alcune misure particolarmente propagandate nei mesi scorsi si sono via via ridimensionate, nel silenzio dei mass media. E altre, assai discutibili, sono venute alla ribalta. Grande preoccupazione è stata espressa a più riprese dall’Unione europea e dalle associazioni del settore, anche cattoliche, perché i provvedimenti – adottati o solo annunciati – talvolta singolarmente e comunque nel loro complesso hanno come risultato quello di criminalizzare tutti gli immigrati. Senza distinzione. È in discussione in questi giorni al Senato il famoso decreto sicurezza. In esso si continua a prevedere il reato di immigrazione clandestina che sarà punito non più con l’arresto (come inizialmente previsto, ricordate le dure polemiche della scorsa estate?) ma con una più mite multa fino a 10 mila euro; a differenza della previsione iniziale saranno colpiti non solo gli stranieri che entrano ma anche coloro che si trattengono illegalmente nel territorio dello Stato; competente in materia sarà il giudice di pace. È stato previsto l’aumento del numero di anni di convivenza post matrimoniale per ottenere la cittadinanza italiana. Sempre in materia di matrimonio, non sarà più possibile la celebrazione senza certificare la regolarità del soggiorno. Novità dell’ultima ora il permesso a punti con l’obbligo per l’immigrato di sottoscrivere un “accordo di integrazione”, la tassa di 200 euro per ottenerlo e analoga tassa per la richiesta di cittadinanza e il test sulla conoscenza della lingua italiana per ottenere il permesso di soggiorno Ce. Marcia indietro del governo anche sull’espulsione di romeni, polacchi e altri cittadini comunitari. Il decreto legislativo che riscriveva le regole, prevedendo che chi non ha i requisiti per risiedere in Italia (reddito, residenza, eccetera) debba essere espulso, è stato bocciato dalla Commissione europea cui era stato inviato per un esame preliminare. Lo scorso 5 novembre è entrato in vigore il decreto legislativo che modifica le regole per il ricongiungimento dei cittadini stranieri immigrati, rendendolo più difficile e costoso. Questo mentre il 27 ottobre il Papa sottolineava che «le politiche interne e internazionali volte a regolare l’immigrazione devono essere basate su criteri di equità ed equilibrio, e c’è bisogno di una particolare cura per facilitare la riunificazione delle famiglie». Molto dura la reazione del mondo cattolico su due recenti proposte: le classi-ponte e la stretta sull’assistenza sanitaria a favore degli immigrati. La prima è stata definita da Famiglia Cristiana “provvedimento razziale”. Ancora una volta una questione seria è stata utilizzata in modo strumentale, a fini di visibilità sui mass media. Sono infatti almeno quindici anni che le nostre scuole adottano strategie didattiche ed educative per inserire i bambini immigrati che arrivano senza conoscere una parola di italiano. Le sperimentazioni sono diventate prassi consolidate e codificate in appositi documenti. La seconda proposta è stata ritirata dalla maggioranza proprio mentre andiamo in stampa. In sostanza essa istituiva l’obbligo per i medici di denunciare alle autorità i clandestini che avessero ricorso alle loro cure. I medici cattolici hanno definito tale provvedimento “un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso”: tra i rischi “spingere verso l’invisibilità una fetta di popolazione straniera che così sfuggirà a ogni tutela sanitaria”, la “diffusione di organizzazioni sanitarie parallele” e di “condizioni di salute particolarmente gravi”. Intanto a livello di Unione europea prsegue il cammino di due innovativi provvedimenti: uno prevede sanzioni ai datori di lavoro che impiegano manodopera residente irregolarmente, l’altro introduce la blue card, un permesso di soggiorno speciale per immigrati altamente qualificati. FC 10 Chiesa 16 novembre 2008 CORSI DI ESERCIZI SPIRITUALI PER GIOVANI E ADULTI C’è un tempo per serbare DAL 4 AL 7 DICEMBRE IN CASA DI SPIRITUALITÀ Esercizi in stile ignaziano I l Centro diocesano vocazioni propone, a giovani (dai 20 anni in su) e adulti, gli esercizi spirituali di stile ignaziano. Tema: “... Una sola è la cosa di cui c’è bisogno” (Lc 10, 42). Periodo: prima tappa dalle 19 del 4 dicembre al pranzo del 7 dicembre; seconda tappa (solo per chi ha fatto la prima tappa lo scorso anno) da venerdì 2 a lunedì 5 gennaio 2009. Sede: Casa di spiritualità San Martino di Vittorio Veneto. Quota di partecipazione: 90 euro per studenti, 120 euro per lavoratori. Per comunicazioni: Silva De Luca 339-4311041, e-mail [email protected]. Di seguito una riflessione di un partecipante agli esercizi dello scorso anno. “Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata” (Isaia 55, 10-11). Questa suggestiva preghiera del profeta Isaia segnava l’inizio di ogni meditazione nel breve ma intenso ritiro spirituale a cui ho partecipato nel novembre dello scorso anno, nella casa delle suore di San Giuseppe a Lentiai, guidato da Marina Stremfelj, una consacrata del Centro Aletti di Roma. Erano le parole di Isaia, infatti, che lei ci ripeteva per iniziare la proposta di ascolto della Sacra Scrittura che ha scandito quei giorni di ritiro. Ciò che ha caratterizzato questo corso di esercizi spirituali (anche a differenza di altri a cui avevo partecipato in passato) credo sia proprio la modalità dell’accompagnamento personale da parte di una guida; un accompagnamento su due livelli: nell’accostamento della Parola di Dio e nel colloquio personale. La meditazione del brano biblico, proposta in una breve spiegazione, diventava un vero e proprio esercizio spirituale, un’attività in cui cuore, mente e volontà erano chiamate a interagire per accogliere la volontà di Dio, comunicata attraverso la sua Parola, e lasciarmi convertire ad essa. Nel colloquio personale, al quale ci si poteva liberamen- te accostare, si era poi aiutati a far emergere le difficoltà, a individuare le possibili tentazioni, a individuare le attenzioni e le strategie da adottare per far fruttificare quel tempo di ascolto e di incontro col Signore. Con l’aiuto del silenzio totale, che ci ha accompagnati per quei tre giorni, si è creato un clima davvero speciale: siamo stati più volte invitati a pregare gli uni per gli altri e questo ha contribuito a far crescere in noi e a farci percepire la bellezza dell’essere Chiesa e la forza di questo legame di fede che, a partire dal nostro battesimo, ci unisce come membra di un unico mistico corpo. Nonostante la diversità dei partecipanti dal punto di vista dell’età, delle scelte di vita, delle professioni, l’esperienza vissuta ci ha uniti, tanto che abbiamo deciso di coltivare questo legame in alcuni incontri programmati durante l’anno allo scopo di poter condividere pensieri, idee ed esperienze, a partire da un comune sentire spirituale maturato anche in quei giorni di grazia. Un partecipante AC ESERCIZI CON DON PIERINO E DON MARTINO scadenze per Dunue lefineprossime settimana di spiri- tualità che l’Azione cattolica propone a giovani e adulti dell’associazione, ma aperte a chiunque desideri vivere l’esperienza. - Per giovani: dalla cena di venerdì 21 al pranzo di domenica 23 novembre nella casa di spiritualità Papa Luciani di Col Cumano. Guida don Piero Bortolini. Costo: 65 euro per gli studenti, 80 euro per i lavoratori. - Per giovani e adulti: dalla cena di venerdì 28 al pranzo di domenica 30 novembre nella Casa di spiritualità San Martino in Vittorio Veneto. Guida: don Martino Zagonel. Costo: 70 euro per gli studenti, 85 euro per i lavoratori. In entrambi i corsi sarà presente don Luigino Zago. Le iscrizioni, fino ad esaurimento dei posti, all’ufficio Ac: 0438940374 o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. CAMPOSAMPIERO a Casa di spiritualità dei SanL tuari Antoniani di Camposampiero (Pd) propone un corso di esercizi spirituali serali. Gli esercizi si terranno il 2, 3 e 4 dicembre dalle 20.30 alle 22.30 sul tema “La pedagogia dell’attesa” sviluppato da don Firmino Bianchin, monaco camaldolese. Per informazioni e iscrizioni 049-93030003 o [email protected]. Chierichetti, parte il Palio Concerto per mons. Zangiacomi omenica 16 novemD bre, alle 10.30 nel Duomo di Valdobbiade- iamo ufficialmente inizio alla sfida per il Palio dei D chierichetti 2009! Il cammino di formazione e servizio dei chierichetti e ministranti delle varie parroc- omenica 16 novembre, alle 15.30 nella chiesa di Santa D Maria delle Grazie in Conegliano, è in programma il concerto “Per ricordare Pino Zangiacomi, uomo illustre di ne, si celebra la Giornata provinciale del Ringraziamento. Presiede la concelebrazione monsignor Giovanni Brotto, assistito da don Marcello Bettin, parroco di Valdobbiadene, e da monsignor Primo Brunoro, consigliere ecclesiastico Coldiretti per la diocesi di Vittorio Veneto; partecipano delegazioni di ogni zona della provincia, le quali compiranno il rito suggestivo dei doni della terra. Per accordo intervenuto, all’unica celebrazione provinciale annuale parteciperanno associazioni di categoria, dirigenti e lavoratori residenti nel territorio delle due diocesi di Vittorio Veneto e di Treviso. L’incontro è occasione per un corale grazie al Signore, per riflettere sulla necessità non solo di avere di più, ma anche di essere di più e per un doveroso riconoscimento di quanto i coltivatori offrono alla società, non solo in termini di beni materiali, ma anche di sane energie spirituali. Il mondo economico e produttivo, anche quello agricolo, scosso da grandi trasformazioni strutturali, ha bisogno di Vangelo se vuole mantenere vivi e fecondi i valori della solidarietà e della giustizia. chie può essere arricchito dall’ormai consueta attività di riflessione e di lavoro proposta dal Seminario attraverso le schede di preparazione alla grande festa diocesana dei chierichetti e ministranti, programmata per il pomeriggio del giorno venerdì 24 aprile prossimo. Il tema che fa da sfondo alla sfida di quest’anno è la frase di san Paolo “So a chi ho dato fiducia”, che è lo slogan della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2009. Come l’anno scorso le indicazioni per concorrere al Palio si trovano in tre schede che potete già trovare alla portineria del Seminario, alla Libreria del Seminario, oppure scaricare dal sito della diocesi di Vittorio Veneto o richiedere al vostro parroco. Il materiale raccolto dovrà poi essere consegnato in un cartellone e/o attraverso un supporto multimediale (cd o dvd) entro il 18 aprile 2009 in Seminario. Buon lavoro e, soprattutto, buon servizio a tutti! Conegliano: teologo, filosofo, storico e poeta” con musiche di don Mansueto Viezzer su poesie dello stesso Zangiacomi. L’opera di Viezzer verrà interpretata dai soprani Hyeongjeong Koo, Elisabetta Geronazzo ed Elena Filini e dal tenore Florindo Spinazzè, accompagnati da organo (Roberto Padoin), arpa, violino e percussioni. Direttore Carlo Rebeschini. Il concerto è promosso nel 50º della morte di monsignor Zangiacomi, la cui figura verrà tratteggiata da monsignor Antonio Moret. Nato a Conegliano (parrocchia di San Rocco) nel 1912, Zangiacomi frequentò il ginnasio e il liceo al Seminario vescovile di Vittorio quindi il corso di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Ottenuta la licenza in Teologia Universa, frequenta il corso di filosofia alla facoltà di Lettere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 1935 è ordinato sacerdote dal vescovo Beccegato. Viene subito impegnato nell’insegnamento negli istituti scolastici della diocesi, quindi viene incaricato dell’insegnamento di filosofia e storia ecclesiastica al Seminario di Vittorio Veneto, dove lascia un indelebile ricordo. Festa del Ringraziamento Chiesa 16 novembre 2008 RIFLESSIONE SU EVOLUZIONE E CREAZIONE Finalmente unite L o scorso 27 ottobre nella sala consiliare della sede municipale di piazza Cima il sindaco di Conegliano ha conferito l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana al professor Piero Benvenuti, cittadino coneglianese, docente universitario di astrofisica all’Università di Padova dalla brillante carriera professionale. L’onorificenza è stato conferita dal presidente della Repubblica, su segnalazione dell’amministrazione comunale. Nell’occasione Benvenuti ha tenuto una relazione dal titolo “Evoluzione e Creazione finalmente unite”, di cui l’autore propone una sintesi. Sul tema evoluzione e creazione si terrà l’importante convegno “L’evoluzione biologica: fatti e teorie - Una valutazione critica 150 anni dopo l’origine delle specie” dal 3 al 7 marzo 2009 a Roma su iniziativa della Pontificia Università Gregoriana e della Notre Dame University (iscrizioni su www.evolution-rome2009.net). L’astronomo che cento anni fa avesse puntato il suo telescopio verso il cielo, pur osservando le stesse stelle e galassie che noi oggi osserviamo, non poteva sospettare – non ne aveva il modo – che ciò che stava vedendo era l’album fotografico temporale di una “storia”. Una storia vecchia di 14 miliardi di anni, le cui tappe evolutive sono, incredibilmente, tutte presenti, fotografabili oggi in un’unica istantanea. Oggi, dopo poco meno di un secolo, grazie allo svi- luppo tecnologico e alla capacità di osservazione dei nuovi telescopi terrestri e spaziali, siamo in grado di ricostruire il mosaico dell’evoluzione cosmica con grande precisione lungo un periodo di circa 14 miliardi di anni. Su questa evoluzione del Cosmo si innesta l’evoluzione biologica e umana, che appare dunque come la logica continuazione di un’e voluzione globale: difatti, anche se non possiamo ancora provare scientificamente che l’evoluzione del Cosmo sfoci necessariamente nel sorgere della vita sulla Terra e in altri luoghi, la sua storia, in particolare la sintesi degli elementi chimici, ne è comunque un presupposto necessario. Non dobbiamo meravigliarci se l’incredibile e rapidissimo successo del modello cosmologico ci abbia fatto, per così dire, insuperbire al punto da considerare la conoscenza scientifica come l’unica forma valida di accesso alla conoscenza della Verità. Stephen Hawking, noto cosmologo e divulgatore, è convinto che tra breve la Scienza, da sola, darà risposta alle domande primordiali: “Perché siamo qui? Da dove veniamo?” e conclude: «... allora assisteremo al trionfo finale della ragione umana, perché finalmente conosceremo la mente di Dio». Da questa pretesa di superiorità nasce il conflitto che, con connotazioni diverse e alterni accenti, ci accompagna da quattro secoli: da un lato la difficoltà della Tradizione a far evolvere l’esegesi al passo con il progredire del pensiero scientifico, dall’altro la pretesa di quest’ultimo, alimentata dall’entusiasmante successo dei suoi risultati, di essere l’unica forma di accesso alla realtà oggettiva, al punto da trasformarsi in alcuni casi in vera e propria moderna hybris – l’arroganza richiamata da Benedetto XVI pochi giorni or sono –. Nonostante i notevoli progressi, soprattutto da parte esegetica, che avrebbero dovuto rimuovere alla radice ogni possibile conflitto tra l’osservazione scientifica dell’evoluzione e il concetto di creazione, sussistono ancora degli ostacoli. Forse il pericolo maggiore è rappresentato dal voler inserire il concetto di creazione in un contesto temporale. Per uscire da questa insidia, dobbiamo riflettere profondamente sul significato di “eternità”. La grande novità del pensiero scientifico moderno è senz’altro il nuo- BENVENUTI L’evoluzione del Cosmo non si svolge all’interno di uno spazio e di un tempo assoluti, di entità aliene e impassibili. Spazio e tempo sono componenti integrali del Cosmo stesso MESTRE: CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN BIOETICA ieci week-end dal venerdì pomeriggio al sabato, mattina e pomeriggio, distanziati di quindici giorni, costituiscono il corso di perfezionamento (qualificazione post-universitaria) in Bioetica livello base rivolto a laureati di primo o secondo livello o con laurea specialistica, per lo studio razionale ed approfondito della Bioetica, per un totale di 120 ore di lezione. Le lezioni si terranno da ve- D nerdì 16 gennaio a sabato 30 maggio 2009 al centro pastorale “Card. Giovanni Urbani” a Zelarino (Mestre), promosso dallo Studium Generale Marcianum e dall’Istituto di Bioetica della Facoltà di Medicina e Chirurgia “Agostino Gemelli” dell’Università Cattolica S. Cuore di Roma. Ciascuna lezione comprende una parte teorica seguita da una discussione alla quale gli allievi sono chiamati a partecipare attivamente. Tra i docenti Adriano Pessina dell’Istituto di Bioetica della Cattolica, Giuseppe Goisis dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e il diocesano Gian Antonio Dei Tos dell’Ulss 7 di Pieve. Il corso, alla quinta edizione, oltre a dare una qualificazione accademica post-laurea, conferisce agli operatori sanitari tutti i crediti formativi Ecm per l’anno in corso, e agli insegnanti delle scuole di SEZIONE DI VITTORIO VENETO Scuola teologica, i neo-diplomati abato 8 novembre il vescovo Corrado ha incontrato, per Ssi nella un saluto, la Scuola di formazione teologica della diocesezione di Vittorio Veneto. In quella occasione sono stati consegnati gli attestati di partecipazione per quanti hanno frequentato i tre anni di corso e i diplomi di cultura teologica per quanti hanno sostenuto anche un minimo di quindici colloqui di esame. Attestati di partecipazione: Guido Corrocher, Vallì Donadel, Adelina Marchioro, Nerina Pierobon. Diplomi di cultura teologica: Paola Amadio, Gianfranco Baro, suor Armida Busolo, Elisabetta Conficoni, Dives Da Ros, Laura Faraon, Alessandra Pedà, Luciana Ragogna, Maria Laura Ruscitti, Tatiana Santangelo. ogni ordine e grado dà luogo a punteggio per le graduatorie di istituto; fa conseguire una preparazione che consente di far parte dei Comitati di Bioetica, di insegnare Bioetica agli operatori sociosanitari e nella scuola. Le tasse accademiche dovute per l’intero corso ammontano a 700 euro. La domanda di ammissione va presentata entro il 20 dicembre. Per informazioni telefonare allo 041-5265191. vo concetto dello spaziotempo, proveniente dalla scienza, dalla fisica, dalla teoria della relatività: l’evoluzione del Cosmo non si svolge all’interno di uno spazio e di un tempo assoluti, di entità aliene e impassibili. Spazio e tempo sono componenti integrali del Cosmo stesso: come aveva mirabilmente intuito sant’Agostino, il tempo ha senso solo all’interno del Cosmo, non è pre-esistente al Cosmo. È bene sottolineare come oggi questa conseguenza derivi dall’esperienza scientifica, non da un ragionamento astratto. È quindi scientificamente ragionevole, non irrazionale, pensare all’esistenza di entità che si collocano “al di fuori” della gabbia spazio-temporale. La Creazione stessa quindi può essere intesa come un concetto a-temporale, piuttosto che un evento storico. È chiaro che in questa prospettiva viene rimosso alla radice ogni possibile conflitto tra il progredire “temporale” della ricerca scientifica, che interpreta e colloca razionalmente i fenomeni nello spazio e nel tempo, e la conoscenza a-temporale, l’uscita verticale della persona umana dal tunnel orizzontale dello spaziotempo verso l’Essere. Questa impostazione pone finalmente le basi per un dialogo vero e ricco di frutti tra scienza e fede. La ricerca scientifi- 11 Il professor Piero Benvenuti ca può procedere libera, ovviamente nel rispetto della persona umana, ma senza temere di dare “scandalo”, in senso etimologico, alla fede e alla teologia. E la teologia, in comunione e non in opposizione con l’esegesi, è fortemente stimolata dai risultati scientifici a ripensare e riscoprire l’ispirazione originale nella Sacra Scrittura e nei Dogmi. Come procedere oltre? Non vedo altra possibilità che il dialogo. Scrive Sergio Rondinara, ingegnere nucleare, filosofo e teologo: «La capacità di affrontare un autentico dialogo non è affatto scontata, non bastano la buona volontà e le necessarie competenze, ci vuole anche il coraggio di un certo spogliamento di sé sul piano intellettuale affinché il contributo dell’altro e l’autentica offerta del proprio “dono di scienza” siano fattivi e stimolatori di una comune crescita nella sapienza». Piero Benvenuti CARITAS: IL CASCO BIANCO CADORIN È IN KOSOVO a cominciato il suo anH no da casco bianco Alessandro Cadorin. Il ventiseienne di Sarmede si trova in Kosovo, a Pec/Peje, come chi parla serbo e chi parla albanese chiamano la seconda città del neonato stato. Con lui altri tre volontari italiani, per collaborare al progetto “Tornare a casa Kosovo”, per favorire il ritorno delle famiglie serbe sfollate. A loro spetterà preparare il terre- no per la possibile convivenza tra diverse etnie. «Opereremo – raccontava Alessandro prima della partenza – con il responsabile locale, Angelbert, nel centro giovanile di Peje/Pec nel tentativo di far nascere nelle varie municipalità dei gruppi multietnici interessati alle tematiche della pace, diritti umani; questi gruppi a loro volta lavoreranno in rete per favorire e indirizzare quell’auspicabile terreno di valori comuni che permetta una buona convivenza tra le varie comunità». I quattro volontari Caritas italiani saranno inoltre coinvolti nelle attività quotidiane del centro giovanile. 12 Chiesa 16 novembre 2008 SUOR GASPARINA RICORDA UN INCONTRO SPECIALE Madre Teresa donna accogliente D iciotto anni fa ebbi la fortuna, in modo del tutto fortuito, di incontrare madre Teresa di Calcutta. Una signora desiderava donare una considerevole somma di denaro per l’opera delle Missionarie della carità che lavorano a beneficio degli “ultimi”, di quegli uomini che vengono definiti “barboni”. Ella, però, voleva consegnare il contributo nelle mani stesse di madre Teresa. Fu affidato a me l’incarico di trovare un’opportunità d’incontro con la Madre. Da poco le sue figlie erano giunte in Vaticano. Il Santo Padre aveva donato loro una piccola porzione di territorio perché vi potessero accogliere i più poveri di Roma e soprattutto immigrati per un pasto caldo e un rifugio notturno per le donne. Era un segno tangibile dell’amore del Papa per i più bisognosi. Il primo approdo delle figlie di madre Teresa nella capitale era avvenuto nei pressi dell’acquedotto Claudio; ma poi, al colle Celio, avevano fatto il loro “quartier generale”, ospitando uomini soli e derelitti. Era quello il luogo che aveva visto la nascita di papa san Gregorio Magno. Quando madre Teresa arrivava in Roma, era solita soggiornare proprio tra quei poveri. Le sorelle dal sari bianco bordato di blu del territorio vatica- SUOR GASPARINA Capisco perché era stato detto di lei che, pur essendo la donna più potente del mondo, era spesso reperibile e disponibile a tutti. Aveva decisamente incontrato il Signore e Lui, di continuo, la rimandava ai fratelli no mi diedero informazioni precise sull’arrivo della Madre e sul come poterla incontrare: partecipando alla messa della comunità del Celio. Così un giorno, di prima mattina, in compagnia di due mie sorelle e della signora interessata, con il tram arriviamo nei pressi del Colosseo. A piedi aggiriamo quella mole scura, ravvivata appena dall’illuminazione della strada, e imbocchiamo l’ampia via di S. Gregorio. Poche rampe di scale ci permettono di giungere in cima al colle, davanti alle modestissime strutture-alloggio. Arriviamo quando il buio della notte non aveva ancora ceduto il passo all’alba. Una missionaria ci introduce nel prefabbricato-cappella: una semplice stanza rettangolare con l’altare al centro, poche panche laterali e una piccola stufa verso la parete di fondo. Ci chiede di far da “custodi” al- RIAFFERMATE ALCUNE POSIZIONI DELLA CHIESA Il Papa sui trapianti n paio di mesi fa, un articoU lo di Lucetta Scaraffia pubblicato dall’Osservatore Romano (da cui il Vaticano ha invero subito preso le distanze) ha aperto il dibattito sulla morte cerebrale, fondamentale rispetto al tema dei trapianti. Ne trattammo allora anche su L’Azione. La settimana scorsa, nel ricevere in Vaticano i partecipanti al Congresso internazionale promosso dalla Pontificia Accademia per la vita, in collaborazione con la Federazione Internazionale delle Associazioni mediche cattoliche e il Centro nazionale trapianti, sul tema “Un dono per la vita. Considerazioni sulla donazione di organi”, è stato lo stesso papa Benedetto a tornare sul tema, affermando che “il trapianto di organi vitali può avere luogo, da un punto di vista etico, solo a condizione che sia stata constatata la morte del donatore e dopo il consenso informato dei suoi familiari”. In primo luogo, parlando della donazione di organi vitali, il Pontefice ha spiegato che “il consenso informato è condizione previa di libertà, perché il trapianto abbia la caratteristica di un dono e non sia interpretato come un atto coercitivo o di sfruttamento”. In secondo luogo, ha ricordato, “i singoli organi vitali non possono essere prelevati che ex cadavere, il quale peraltro possiede pure una sua dignità che va rispettata”. “La scienza, in questi anni, ha compiuto ulteriori progressi nell’accertare la morte del paziente”, ha osservato, senza entrare nel merito del criterio scientifico da adottare: la morte cerebrale o la cessazione delle funzioni vitali, la la Madre. Ma della Madre nessun indizio. Mi accorgo, però, che abbastanza vicino alla stufa c’è “un sacchetto bianco” per terra. Proprio così mi era parso. Ma dopo poco quel “sacchetto afflosciato” si anima, si ricompone, è proprio lei, madre Teresa, che era rimasta raggomitolata in profonda adorazione davanti al tabernacolo. Dal deposito della memoria balza nitidissimo il ricordo di quegli attimi. Noi tre, suore di Maria Bambina, fedeli alla consegna, cerchiamo di starle vicino con tenerezza e discrezione. E lei si inchina ancora ad adorare. Arriva intanto molta gente che sosterà per assistere alla messa e per vedere la piccola-grande sorella dei poveri. Ad un tratto, madre Teresa, lesta e silenziosa esce dall’ambiente per pochi minuti e poi rientra, ricomponendosi davanti all’Altissimo. Il flusso delle persone in arrivo continua. E lei esce di nuovo brevemente e rientra, esce e rientra prostrandosi davanti a Dio. Mi incuriosisce questo comportamento, e decido di seguirla fin sulla soglia della porta per capire quell’andirivieni. La vedo passare lieve e schiva davanti ad ogni persona; mi commuovo quando dà la mano a ognuna, dicendo: “God bless you” (Dio ti benedica). La mistica è ugualmente sensirespirazione, la circolazione o l’attività del sistema nervoso. Il Papa ha poi chiesto che “i risultati raggiunti” in questo ambito “ricevano il consenso dall’intera comunità scientifica così da favorire la ricerca di soluzioni che diano certezza a tutti”. Tuttavia, “in un ambito come questo – ha riconosciuto – non può esserci il minimo sospetto di arbitrio e dove la certezza ancora non fosse raggiunta deve prevalere il principio di precauzione. È utile per questo che si incrementi la ricerca e la riflessione interdisciplinare in modo tale che la stessa opinione pubblica sia messa dinanzi alla più trasparente verità sulle implicanze antropologiche, sociali, etiche e giuridiche della pratica del trapianto”. In questi casi, comunque, ha aggiunto citando il Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica (n. 476), “deve valere sempre come criterio principale il rispetto per la vita del donatore così che il prelievo di organi sia consentito solo in presenza della sua morte reale”. Madre Teresa di Calcutta Suor Gasparina Del Mul bile e presente ad ogni uomo. Capisco, ora, perché era stato detto di lei che, pur essendo la donna più potente del mondo, era spesso reperibile e disponibile a tutti. Aveva decisamente incontrato il Signore e Lui, di continuo, la rimandava ai fratelli. Ripenso a Maria di Magdala quando il mattino di Pasqua incontra il Risorto. Gli studi biblici più recenti riportano le autentiche parole di Gesù a Maria: “Smettila di abbracciarmi e di baciarmi”. Gesù si è lasciato amare dalla donna di Magdala, così come desidera l’amore di ciascuno di noi, poiché Egli ci ha amato per primo. Per essersi profondamente incontrata con Cristo, Maria è idonea a essere mandata “in missione”: “Va’ dai miei fratelli e dì loro...” (Gv 20, 17). Non si possono incontrare gli uomini e annunciare loro il Regno se prima non si è fatta esperienza del Signore. Caterina da Siena, terziaria domenicana, in una visione scorge Gesù che scende verso di lei con la Madonna e alcuni santi, e avviene lo sposalizio spirituale. Caterina crede allora di doversi ritirare dal mondo. Cristo la manderà invece ai grandi della terra: parlerà al papa e ai regnanti con autorità perché venga riformato il “giardino della Chiesa” del suo tempo. Teresa di Lisieux, dottore della Chiesa, scopre la sua vocazione. Ferma in un Carmelo, cammina per i missionari, intercede per i sacerdoti: nel cuore della Chiesa che le è madre lei sarà l’amore, così sarà tutto. Edith Stein, la prima santa ebrea, la cui storia è un misterioso itinerario verso Dio e la Croce, da grande ricercatrice della verità individua il giusto posto della donna nel creato, si oppone alla divinizzazione della scienza, offre la vita per la salvezza del suo popolo. Madre Teresa, alla fine della messa, incontra tutti personalmente e, salutando, offre in dono la Medaglia miracolosa della Madonna, quella Medaglia che Maria stessa aveva chiesto di far coniare a Caterina Labouré in Parigi nel 1830, con la promessa che, chi l’avesse portata, avrebbe sentito su di sé la protezione della Vergine. Madre Teresa e tutti i santi sono il trionfo dell’opera dello Spirito Santo. “Sale della terra e luce del mondo, i santi avanzano come guide e fari dell’umanità: testimoni ora irradianti, ora oscuri e nascosti, assumono pienamente la storia” (P. Evdokimov). La lezione imparata dalla grande Madre di Calcutta è che la vita e, nella vita, la santità sono sempre un gioioso e impegnativo trascorrere dall’amore di Dio al servizio del prossimo e, nei fratelli, scorgere il Volto di Dio. Suor Gasparina Del Mul VESCOVI: L’IRC RISVEGLIA IL CORAGGIO ll’inizio del nuovo anno “farApervenire scolastico desideriamo a ognuno di voi, studenti, genitori e docenti, il nostro saluto e il nostro augurio. La persuasione che a scuola si decida in larga misura il destino personale di ciascuno ci spinge a rinnovare il nostro impegno nel favorire l’educazione delle giovani generazioni, come punto fermo di ogni autentico sviluppo sociale e culturale. In tale contesto si inserisce a pieno titolo l’insegnamento della religione cattolica (Irc), che favorisce la riflessione sul senso profondo dell’esistenza, aiutando a ritrovare, al di là delle singole conoscenze, un senso unitario e un’intuizione globale”. Si apre il così il messaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2009-2010. “Ciò è possibile perché tale insegnamento pone al centro la persona umana e la sua insopprimibile dignità, lasciandosi illuminare dalla vicenda unica di Gesù di Nazaret, di cui si ha cura di investigare l’identità, che non cessa da duemila anni di interrogare gli uomini. In tal modo l’Irc risveglia il coraggio delle decisioni definitive, al di là dell’erosione dei valori e della figura stessa dell’uomo, ambiguamente divulgata da non poche correnti del pensiero contemporaneo. Attraverso il suo percorso didattico, secondo le finalità tipiche della scuola, l’Irc non minimizza la fatica del conoscere e si inserisce attivamente nell’impegno della scuola italiana a far fronte alle esigenze delle nuove generazioni”. L’Irc favorisce la riflessione sul senso profondo dell’esistenza Chiesa 16 novembre 2008 La vera fede… non calcola! Domenica 16 novembre XXXIII del tempo ordinario anno A Pr 31, 10-13. 19-20. 30-31; Sal 127; 1Ts 5, 1-6; Mt 25,14-30 Beato chi cammina nelle vie del Signore Prima settimana del Salterio O rmai ci avviciniamo al termine dell’anno liturgico e il Vangelo che la liturgia di oggi ci propone (Mt 25, 14-30) sembra essere un significativo avvertimento. La parabola che ascolteremo è a molti di noi nota: parla dei talenti a noi spiegateci sempre… come soldi. In realtà potremmo dire che il talento, come ci dice il termine, prima di essere una moneta, era una cosa che aveva “peso e valore”. Sappiamo tut- ti come prosegue la storia: c’è chi traffica il denaro e lo investe, c’è chi invece… lo nasconde. È interessante notare il motivo che spinge il servo che aveva ricevuto un solo talento ad un simile comportamento. Dice l’evangelista al versetto 25 che quel servo lo ha sotterrato perché temeva. No, quel servo non era semplicemente pigro o fannullone; aveva qualcosa di più: la paura di venir imbrogliato. Infatti il termine greco che traduciamo come “pigro”, può essere tradotto anche come “timoroso”. Questa è la più bella risposta che Gesù dà a quanti credono di non aver fede sufficiente a compiere il bene. Se quello fosse il problema, non ci si metterebbe poi molto a risolverlo: qualche rispostina, una o due preghierine… Il dramma vero è un altro: la I segni per la fede redo che proviamo tutti C un brivido, un fuoco interiore quando ascoltiamo la testimonianza di qualcuno che ha beneficiato di un miracolo o di una grazia: sono eventi che ci impressionano e ci interrogano, magari vorremmo anche noi poterli sperimentare in prima persona. Dio Padre può tutto, dunque non c’è nessuna ragione perché il cristiano non debba credere a queste manifestazioni della sua bontà. Sbaglieremmo, però, se volessimo alimentare la nostra fede andando alla ricerca di segni prodigiosi, decisivi per farci convertire. Sarebbe un inganno voler costringere ad una dimensione materiale ciò che va oltre; non essere disponibili ad entrare in quel Regno che è prima di tutto fiducia in Gesù Cristo, non un saggio il cui pensiero e la cui potenza vadano rinchiuse e adattate a ciò che sembra più comodo e meglio per noi, ma Persona che invita, richiama, affascina, bussa e poi aspetta che gli venga aperto, sempre che uno voglia aprire. Scrive Benedetto XVI nel suo Gesù di Nazaret: “Le verità più sublimi non possono essere costrette alla stessa evidenza empirica che, appunto, è propria solo della dimensione materiale”. Nel Vangelo i miracoli non suscitano mai la fede, ma la presuppongono. Alcuni miracoli di Gesù, addirittura, hanno come risultato l’indurimento di cuore e l’incredulità di chi vi assiste. Altre volte il chiedere un segno rivela proprio che la persona ha già deciso di non credere e trova un pretesto per giustificare e rafforzare la propria posizione: “È il re d’Israele, scenda ora dal- paura che ci spinge a calcolare continuamente, a ragionare su ogni minima cosa, a verificare qualsiasi segno. La fede ce l’abbiamo tutti: è quella cosa di un certo peso e valore che Dio ha dato secondo la capacità di ciascuno (Mt 25, 14): essa però muore se in chi la riceve c’è il calcolo, la paura. Oggi per molti potrebbe essere il giorno della svolta decisiva: accettare o rifiutare la fede. Come tutte le cose, anch’essa non serve se non viene trafficata o, se vogliamo essere ancora più fedeli al testo, se con essa non si lavora. Proviamo a pensare a come viviamo la nostra giornata di cristiani: non preghiamo o preghiamo poco, non facciamo niente per niente e se lo facciamo dobbiamo essere supplicati, ci abbattiamo alla prima difficoltà, disperiamo di Dio quando le cose non vanno secondo i nostri calcoli… È questo il modo di far lavorare la fede?! Io vi confesso che potrei avere più fede, o meglio… potrei farla lavorare di più: nonostante sia prete, non mancano momenti di pigrizia e di sconforto. Mi auguro solo che quel talento della fede non venga nascosto agli occhi miei e dei fratelli che mi ascoltano e questo… è un impegno di tutti! Buon lavoro! Don Federico De Bianchi la croce e gli crederemo” (Mt 27, 42) affermano i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani. Una non disponibilità a credere è anche quella che il discepolo Pietro esprime di fronte alla prospettiva della croce di Gesù: “Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai” (Mt 16, 22). Questo atteggiamento caratterizza spesso anche noi: vogliamo dettare i tempi e i modi a un Dio che, evidentemente, non è più dio ma un riflesso, diciamo pure anche una proiezione dei nostri desideri, delle nostre paure o dei nostri progetti. Per accogliere Dio così come Egli è, il Papa ci ricorda che la condizione essenziale è un “cuore docile, perché sia Dio a regnare e non noi. Il regno di Dio viene attraverso il cuore docile. Questa è la sua via. E per questo noi dobbiamo pregare sempre”. È probabile che nel nostro cuore, pur con tutte le buone intenzioni, ci sia più spazio per noi che non per Dio. Solo la preghiera, il lasciare che l’azione di Dio stesso abiti il nostro cuore può cambiare a poco a poco le cose. Il non poter spiegare Dio con i nostri mezzi umani è la garanzia e l’aiuto più grande che abbiamo per non finire ad adorare un idolo. Dio è sempre più in là di quanto possiamo pensare, sperare e attendere. Gesù, del Padre, ci ha rivelato quanto a noi basta in questa vita: che dobbiamo fidarci di Lui, perché non vuole che nessuno si perda lontano da Lui. Don Alessandro Ravanello 13 Domenica 16 novembre: Celebra messa e cresime a Vidor (ore 9) e Immacolata di Lourdes in Conegliano (ore 11). A Valdobbiadene porta un saluto ai convenuti per la Giornata del Ringraziamento provinciale. Lunedì 17 novembre: In Curia partecipa all’incontro del Coordinamento uffici pastorali (ore 10). Martedì 18 novembre: A Zelarino partecipa alla Conferenza episcopale triveneta. Mercoledì 19 novembre: Presiede la riunione della segreteria del Consiglio presbiterale (ore 15.30). Giovedì 20 novembre: In Seminario partecipa al ritiro del presbiterio (ore 9). Venerdì 21 novembre: Celebra la messa al santuario Madonna della salute a Costa di Vittorio Veneto (ore 16). Celebra messa con processione mariana a Carve (ore 19.30). Sabato 22 novembre: Partecipa a un convegno medico al Castello di San Martino a Vittorio Veneto (9.30). A San Vincenzo di Oderzo visita ai frequentanti la Scuola di teologia per laici (ore 15). Celebra messa e cresime a San Fior di Sopra (ore 18). Domenica 23 novembre: Celebra messa e cresime a Basalghelle (ore 9.30) e Mansuè (ore 11). BREVI CHIESA Giornata del Sovvenire Domenica 23 novembre la Chiesa italiana celebra la giornata nazionale di sensibilizzazione “Offerte per il sostentamento del clero”. Quest’anno è il ventesimo anniversario dell’avvio del nuovo sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica in Italia e per l’occasione i vescovi inviano ai fedeli la lettera “Sostenere la Chiesa per servire tutti. A vent’anni da Sovvenire alle necessità della Chiesa” che presenteremo sul prossimo numero. Ritiro del presbiterio Giovedì 20 novembre, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, ritiro mensile per il presbiterio cui partecipa anche il Vescovo. Guida don Otello Quaglia, parroco di San Marco in Pordenone. Incontri per animatori di fidanzati Giovedì 20 novembre, dalle 20.30 alle 22.30 a Casa Toniolo in Conegliano, secondo incontro per coppie di sposi che seguono il cammino dei fidanzati. Don Dario Vivian si soffermerà sul binomio amore-fede. Organizza l’Ufficio diocesano famiglia. Ac: percorso di riflessione etica Domenica 23 novembre, a Conegliano nella Casa Toniolo, con inizio alle 9.30, continua il percorso di riflessione etica proposto dall’Azione cattolica. “Nel Suo volto anche il nostro, vero e quotidiano” il tema approfondito da monsignor Luciano Padovese. Rinnovamento: incontro a Pieve Domenica 16 novembre dalle 14.30 alle 19.30 al patronato Careni di Pieve di Soligo (a lato del cinema Careni) si tiene l’incontro diocesano di gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo della nostra diocesi. Tema della giornata: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno... Egli vi precede in Galilea” (Mc 16, 6-7). Programma: 14.30 accoglienza; 15 preghiera comunitaria carismatica; 15.45 relazione sul tema; 16.45 pausa; 17 ripresa della preghiera con momento di interiorizzazione; 18 trasferimento al Duomo per la messa; 18.30 celebrazione eucaristica. Il cardinale Puljic a Trichiana Il cardinale Vinko Puljic arcivescovo di Sarajevo, ospite del centro di spiritualità “Papa Luciani” di Santa Giustina Bellunese dove interverrà sabato 15 novembre alle 20.30 presentando la situazione dell’ex Jugoslavia, celebrerà una messa nella chiesa parrocchiale di Trichiana domenica 16 novembre alle 10. Monsignor Puljic si distinse nel conflitto in Bosnia per accorati appelli di pace e di difesa dei diritti inalienabili della persona umana, rischiando la vita. Papa Giovanni Paolo II gli donò la dignità cardinalizia nel concistoro del 26 novembre 1994 a soli 49 anni. 14 16 novembre 2008 APRE LA STAGIONE AL CRISTALLO DI ODERZO icordiamo la Nora contemR poranea interpretata dalla brava Lunetta Savino in “Casa di “Lettera a una professoressa” a Sacile bambola” al teatro Careni di Pieve di Soligo venerdì 14 novembre alle 20.45. Biglietti: da 15 a 10 euro. Sul palco del teatro “Cristallo” di Oderzo domenica 19 alle 21.15 si apre la stagione con un adattamento di Lina Wertmuller de “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni nella messa in scena dell’Associazione teatrale pistoiese. La commedia nova si av- via con questo testo verso la riforma goldoniana, nella storia della giovane vedova Rosaura corteggiata da nobili cavalieri europei, e alla fine conquistata suo malgrado. Biglietti e abbonamenti in vendita presso il teatro, telefono 0422-712163; potranno essere acquistati anche attraverso il circuito Vivaticket e il call center 899.666.805 (servizio a pagamento). Infine, la scuola di Barbiana e la dignità degli alunni di don Milani, che diede voce alle esigen- ANTENNACINEMA E IL RAPPORTO FRA I DUE PAESI Italia&Romania D opo il viaggio nel cinema e nella cultura africana della scorsa edizione, Antennacinema quest’anno conduce alla scoperta di un Paese più vicino a noi, europeo, ma non per questo più conosciuto: la Romania. Sono due le sezioni della rassegna – “Sguardi incrociati fra Italia e Romania” e “Il cinema della Romania” – dedicate a indagare, attraverso il cinema, il rapporto tra italiani e rumeni, due popoli europei messi oggi a confronto dalla storia: chi in cerca di braccia per l’economia (compresa quella dei servizi alla persona), chi in cerca di un futuro più prospero. La sezione “Sguardi incrociati tra Italia e Romania” è uno sguardo del cinema italiano sull’immigrato rumeno, alle prese con la nuova realtà e il difficile status di straniero. Si apre con la proiezione, in anteprima (10 dicembre, alle 20.45, multisala Méliès), di “Mar Nero” (2008) di Federico Bondi, vincitore di numerosi premi, tra cui il Pardo per la migliore interpretazione femminile di Ilaria Occhini (che, assieme al regista e al- La rassegna coneglianese propone film italiani sull’immigrazione rumena e una selezione della cinematografia rumena recente sullo sfondo di una fratellanza sempre più stretta fra i due popoli l’altra interprete femminile Dorothea Petre, sarà presente alla proiezione). “Mar Nero” è la storia di un’anziana da poco rimasta vedova e della sua badante rumena. Segue “Welcome Bucarest” (2007) di Claudio Giovannesi, un documentario che racconta la vita di Alin Delbaci, 17 anni, nato in Romania e studente all’Itis Toscanelli di Olbia, alle prese con l’Italia e la nuova identità di straniero (la proiezione, alla presenza del regista, avrà luogo il 12 dicembre, all’auditorium Toniolo, alle 20.45). Con la sezione “Il cinema della Romania”, a gennaio e febbraio, Antennacinema offrirà invece uno sguardo interno su quel Paese, con una selezione delle opere recenti più significative di registi rumeni, da “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni” (2007) di Cristian Mungiu a “California Dreamin” (2007) di Cristian Nemescu. I film rumeni – come già avvenuto l’anno scorso con la sezione dedicata al cinema africano – saranno abbinati ad una pellicola del cinema italiano. La sezione dedicata al cinema dell’Italia si configura come un omaggio allo sceneggiatore Elio Bartolini. L’edizione 2008/2009 presenta anche altre chicche, come gli eventi della sezione “La vetrina del Nordest”, che dà spazio al lavoro e al talento di registi e produttori cinematografici locali. Sarà l’occasione per riflettere tanto sull’immigrazione interna tra regioni italiane con “Stranieri in patria” (2008) di Roberto Citran, quanto sull’immigrazione esterna, specialmente veneta, verso il Sud America con “Merica” (2008) di Federico Ferrone e con “Spaesani” (2007) di Enrico Lando. Ma anche su fatti dolorosi e indelebili della nostra storia con “Vajont, l’immagine dell’orrore” (2008, nella foto) I danni di guerra all’arte di Conegliano Cabaret ppuntamento con i danni della Grande Guerra. Venerdì 21 novembre, alle 18 al ridotto del teatro Accademia di Conegliano, la cooperativa Astarte propone la conferenza “L’arte ferita” sui danni causati al patrimonio artistico del Coneglianese. L’ingresso è libero. AL PILEO DI PRATA RITORNA MAX PISU A SAN POLO DI PIAVE Premio Gambrinus Due giorni con i Gormiti al Teatro Accademia teatri locali presentano due Icabaret possibilità di divertirsi con il questa settimana. Sono due le serate dedicate dal teatro Accademia, in apertura della rassegna dedicata a musical e cabaret, allo spettacolo “Gormiti”. Sabato 15 alle 15 e alle 18 e domenica 16 alle 15 e alle 18 sono protagonisti i piccoli mostri, eroi della natura, che hanno incantato i bambini di tutto il mondo. La resa teatrale è affidata al regista Maurizio Colombi, già alle prese con “Peter Pan il musical”. N Biglietti: poltronissima intero 30 euro, ridotto 25; galleria e platea 25 e 20; loggia 20 e 17. Informazioni: telefono 337502010. Al teatro Pileo di Prata di Pordenone sabato 15 ritorna Max Pisu (nella foto), il creatore del famoso personaggio del disadattato Tarcisio. Sulle scene, in realtà quasi da 20 anni, Pisu è diventato celebre partecipando all’officina televisiva di “Zelig”. Ingresso: 15 euro intero, 12 ridotto. ella cornice di Parco Gambrinus sabato 15 novembre alle 17 avrà luogo la cerimonia di premiazione della 26ª edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”. Aperta al pubblico, vedrà la partecipazione degli autori e delle case editrici che sono stati premiati dalla giuria. “Imparare a respirare” di Andy Cave per la sezione Montagna, “Viaggio in Himalaya” di Gian Carlo Castelli Gattinara per la sezione Esplorazione, “La scomparsa delle api” di Silvie Coyaud per la sezione Ecologia, “L’arte dei remèri” di Giovanni Caiato per la sezione Artigianato di tradizione e “Architettura ed ornamento” di Wolfgang Wolters premio “Finestra sulle Venezie”. Premio honoris causa assegnato ad Andrea Zanzotto. Al termine i premi “La voce dei lettoriVeneto Banca” e “Mazzotti Juniores”. Annalisa Fregonese 15 16 novembre 2008 ze di cambiamento della scuola e dell’educazione nella rivisitazione teatrale di “Lettera a una professoressa” del 1967, in cui si denuncia la povertà del sistema scolastico italiano e la necessità di un lingua che renda liberi, e non schiavi. La produzione della Scuola sperimentale dell’attore di Pordenone è in scena al teatro Zancanaro di Sacile giovedì 20 alle 20.45. Biglietti: platea intero 22 euro, ridotto 18; galleria intero 17, ridotto 15. Marta Raminelli TEATRO SACILE Sabato 15, alle 16 al teatro Ruffo, “Storie di gnomi coraggiosi”, spettacolo per bambini di Nicoletta Vicentini con la Fondazione Aida. Ingresso: 2 euro. PIEVE DI SOLIGO Sabato 15, alle 20.30 al teatro Careni, “L’albergo del libero scambio” da Georges Feydeau con la compagnia La Contrada di Sernaglia della Battaglia. SAN CASSIANO DI LIVENZA Sabato 15, alle 20.30 al sadi Andrea Prandstraller, che racconta il dramma dei sopravvissuti, o su tensioni attualissime della convivenza con i nuovi cittadini nelle nostre città con “Via Anelli” (2008) di Marco Segato, il racconto dei sei sgomberi del ghetto immigrati di Padova. I due eventi della sezione “Il cinema a scuola, la scuola al cinema” sono invece dedicati al mondo della scuola, con un focus sulla didattica dell’audiovisivo in ambiente formativo e la proiezione in anteprima di “El re buffon” (2008) di Pierfranco Murru. La rassegna si aprirà venerdì 21 novembre (alle 20.45, auditorium Toniolo) con un evento speciale: la consegna del Premio Cima da Conegliano a Carlo di Carlo, regista cinematografico e televisivo, studioso di cinema e massimo filologo dell’opera di Michelangelo Antonioni, co-direttore di Antennacinema dalla sua fondazione fino al 1997. Seguirà la proiezione, in anteprima, di “Antonioni su Antonioni” (2008) dello stesso di Carlo, una galleria di interviste che il regista ferrarese fece nel corso degli anni Ottanta a personalità del mondo della televisione – da Maurizio Costanzo a Raffaella Carrà, da Pippo Baudo a Gianni Minà – che restituiscono dello stesso Antonioni un’immagine del tutto inedita. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito. Il programma completo è consultabile sul sito www.antennacinema.it. lone Festa del vino, “Un cesso in fondo all’ort” con il Gruppo teatro Pordenone “Luciano Rocco”. Ingresso: intero 4 euro, ridotto 2. CONEGLIANO Sabato 15, alle 21 all’auditorium Dina Orsi, “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni con la compagnia Kairos di Venezia. Ingresso: 10 euro, 6 fino ai 14 anni. SAN FIOR Sabato 15, alle 21 all’auditorium comunale, “Sganassar!”, cabaret con i Trigeminus di Manzano. Ingres- so: 5 euro, gratis fino ai 16 anni. CONEGLIANO Domenica 16, alle 16 all’auditorium Dina Orsi, “La leggenda di coniglio volante” con la compagnia De Bastiani/Puche. Ingresso unico 5 euro. PIEVE DI SOLIGO Domenica 16, alle 16 al teatro Careni, “Le mille e una notte. Alì Babà e i quaranta ladroni” spettacolo per bambini con Daniele Debernardi. Ingresso: intero 5 euro, ridotto 2. PONTE DELLA PRIULA Do- A PALAZZO FOSCOLO È ESPOSTA LA “DANZA MACABRA EUROPEA” Alberto Martini, precursore del surrealismo europeo no dei grandi patrimoni U culturali che possiede la città di Oderzo è certamente l’opera dell’artista Alberto Martini. L’autore è uno dei maggiori interpreti della cultura simbolista europea e un precursore delle istanze surrealiste. Nel corso dei primi decenni del Novecento partecipa alle maggiori esposizioni del tempo, basti pensare alle Biennali di Venezia che lo fanno emergere come uno dei grandi del suo tempo. Tra gli aspetti di maggior pregio dell’opera di Martini va ricordata la sua attività di illustratore. L’autore rimane affascinato dall’illustrazione classica e in particolare da Dürer. Dalla visione dei grandi del passato trae un’importante lezione compositiva che rielabora in chiave moderna. Egli illustra testi classici, indimenticabile la sua versione della Divina Commedia o di autori come Poe e Fogazzaro. Uno degli aspetti di grande interesse della parte grafica dell’artista è certamente il ciclo Dalla “Danza macabra europea” di Alberto Martini intitolato “La danza macabra europea”. Realizzato tra il 1914 e il 1915, testimonia il sentimento antitedesco di Martini, che si fa interprete di un sentire comune. Stampate in formato di cartolina, le immagini hanno una grande risonanza e vengono distribuite tra gli allegati quale propaganda contro l’impero austroungarico. Ora questo splendimento. RUA DI FELETTO Mostra su Schweiger A ll’antico eremo camaldolese è aperta la mostra del maestro Vittorio Schweiger, allestita in occasione del decennale della prima a Rua di Feletto del pittore scomparso nel 2005. La mostra accoglie le opere prodotte dal 1946 al 2004, divise in due grandi filoni. Al primo piano “La caduta di San Paolo” dove notiamo la fatica, la durezza della vita; nel secondo “La maternità” dove la situazione è più dolce, tenera, avvolgente tra la madre e il bambino. Le opere di Schweiger si riconoscono per la forte linea nera di demarcazione delle figure e per i volti che non hanno naso, bocca e occhi. La mostra rimarrà aperta fino al 14 dicembre con il seguente orario: lunedì, martedì, giovedì e sabato 10-12 e 15-18, il mercoledì e il venerdì 10-12; domenica 15-18. Mara Campaner MOSTRE TREVISO Si inaugura sabato 15, alle 17 al Museo di Santa Caterina, la mostra fotografica di Orio Frassetto a favore dell’Advar. Orario: martedì-domenica 9-12.30 e 14.30-18. GHIRANO Chiude domenica 16, alla Casa famiglia, la mostra fotografica “Ghirano bei ricordi. Persone e luoghi parlano nel tempo”. Orario: venerdì 19-21.30, sabato 10-12 e 14.15-22.30, domenica 1012 e 14.15-20. CONEGLIANO Chiude domenica 16, alla Fondazione Cima, la mostra “Sculture di luce e materia” di Simon Benetton allestita alla Fondazione G. B. Cima. Orario: venerdì-domenica 15.30-19. Ingresso libero. menica 16, alle 16.30 al teatro parrocchiale, “La locandiera” di Carlo Goldoni con la compagnia Tremilioni di Parè. FREGONA Domenica 16, alle 17 al centro sociale, “L’imbriago de sesto” e “La scorzeta de limon”, atti unici con L’Allegra compagnia. SAN GIOVANNI DEL TEMPIO Venerdì 21, alle 21 nella sala polifunzionale, “Una finestra nascosta dalla realtà” di Stefano Benni con la compagnia Kaleidos di Sacile. Ingresso libero. BRUGNERA Chiude domenica 16, a villa Varda, la mostra “La via della seta - Dal Mediterraneo all’Asia centrale”. Orario: venerdì 9.30-12 e 15-18, sabato e domenica 9.30-12 e 14.30-18.30. Ingresso: 5 euro. MOTTA DI LIVENZA Chiude domenica 16, alla Castella, la mostra di fotografia di Jean Turco. Orario: venerdì 17-19, sabato e domenica 10-12 e 17-19. bia”. Orario: giovedì-sabato 14-18, domenica 10-12 e 1418. CEGGIA Fino al 14 dicembre, nella sala Toniolo, è aperta la mostra di Giovanni Cesca intitolata “Sussurri di acque e di terre”. Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30 e 14-18, sabato 16-20, domenica 10-12 e 16-20. PIAVON Fino al 23 novembre, a Ca’ Lozzio, è aperta la mostra collettiva “Gli amici incisori per Giorgio Trentin”. Orario: mercoledì-domenica 10-12 e 15-24. RUA DI FELETTO Fino al 14 dicembre, all’antico eremo camaldolese, è aperta la retrospettiva di Vittorio Schweiger (1946-2004). Orario: lunedì, martedì, giovedì e sabato 10-12 e 15-18, mercoledì e venerdì 10-12 e domenica 15-18. REFRONTOLO Fino al 23 novembre, al Molinetto della Croda, è aperta la mostra di Sergio Bianchi Galangan “Dipinge colori e profumi d’Ara- VITTORIO VENETO Fino al 14 dicembre, all’Exitarte Contemporanea Studio, è aperta la mostra personale di Fabio Sandri. Solo su appunta- SARMEDE Fino al 21 dicembre, al palazzo municipale, è aperta la mostra internazionale “Le immagini della fantasia”. Orario: feriali 9-13, 14-16 e 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.30-21.10. Ingresso libero. PORTOBUFFOLÈ Fino al 4 gennaio a Casa Gaia da Camino è aperta la mostra di documenti e fotografie “9 agosto 1918. Vincenzo Contratti e Gabriele D’Annunzio. Il volo su Vienna”. Orario: martedì-domenica 10-12 e 15-18. POSSAGNO Fino al 6 gennaio al Museo e Gipsoteca Antonio Canova è aperta la mostra “La mano e il volto di Antonio Canova”. Orario: 919. Ingresso: 7 euro intero, 5 ridotto, 4 scolaresche. TREVISO Fino all’8 febbraio a palazzo Bomben è aperta la mostra delle segnalazioni do ciclo è esposto a palazzo Foscolo a Oderzo in occasione delle celebrazioni per i 90 anni dal primo conflitto mondiale. Le litografie in esposizione, realizzate dalla ditta Longo di Treviso, mostrano appieno la grande abilità di Martini di rappresentare il grottesco. Esse sono cariche di una forte ironia, che sa narrare le vicende e gli intrighi politici del tempo tramite una pungente satira. “La danza macabra europea” rappresenta un ciclo di lavori che destò fin da subito l’apprezzamento di alcuni grandi artisti del tempo come Federico Zandomeneghi e Auguste Rodin. Ma va anche ricordato il plauso di Charles Carry, addetto all’ambasciata inglese di Roma durante il conflitto mondiale, che manda all’epoca i vivi complimenti e la richiesta di acquisirne copia. La rassegna è visitabile fino a domenica 16 novembre. Orario: venerdì e sabato 9-12 e 14.30-18, domenica 15-19. Carlo Sala del concorso 2008 “Luoghi di valore”. Orario: martedì-domenica 10-20. Ingresso libero. San Francesco, si presenta il romanzo di Sergio Casagrande “La casa dei ciclamini”. TREVISO Fino al 5 aprile a Casa dei Carraresi la mostra “Canaletto. Venezia e i suoi splendori”. Orario: martedìgiovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: 12 euro intero, 9 ridotto, 6 ridotto speciale. PIEVE DI SOLIGO Sabato 15, alle 18 all’auditorium “Battistella-Moccia”, Andrea Zanzotto e Luigi Perissinotto presentano il libro di Guido Tonietto “La libertà oltre Aristotele”. ALTRI APPUNTAMENTI VITTORIO VENETO Venerdì 14, alle 18.30 in biblioteca civica, Lorenzo Cadeddu relaziona su “Le operazioni del 1918 e la conclusione del conflitto”. COL SAN MARTINO Venerdì 14, alle 20.45 nella sede degli Alpini, “Voci dalla Grande Guerra”, musiche e letture sulla prima guerra mondiale. CONEGLIANO Sabato 15, alle 18 nell’ex convento di GHIRANO Sabato 15, alle 19.45 alla Casa famiglia, il giornalista Giacinto Bevilacqua tiene un incontro sul letterato e patriota risorgimentale Francesco Dall’Ongaro. Nel corso della serata l’attrice teatrale Paola Tomasella leggerà alcune poesie. PRATA DI PORDENONE Mercoledì 19, alle 20.45 in biblioteca comunale, il giornalista Giacinto Bevilacqua relaziona sul tema “... Ed i ponti nuovi caddero spezzati. Ghirano e Villanova nell’anno dell’occupazione”. 16 novembre 2008 COME È CAMBIATA L’IMMAGINE La scuola nei film P alma d’oro al Festival di Cannes 2008, “La classe” di Laurent Cantet sta a metà fra il documentario e il racconto. Il giovane regista francese si è ispirato al romanzo omonimo di François Bégaudeau, che è insegnante e nel film interpreta se stesso. I ventiquattro interpreti sono autentici studenti fra i quattordici e i diciassette anni, selezionati fra gli alunni del Liceo Françoise Dolto; hanno lavorato di pomeriggio, sulle suggestioni offerte dal romanzo, ma hanno messo anche la loro esperienza e hanno dato personalità ben riconoscibili ai personaggi. Il film inizia con il primo giorno di scuola e si chiude con l’ultimo, con il bilancio di ogni studente su ciò che ha imparato. Non c’è una vera a propria storia, tutto è contenuto fra le mura della scuola; squarci della vita privata degli studenti si intravedono quando l’insegnante parla coi genitori, o quando si riunisce il consiglio di disciplina. Non è una vita facile, la provenienza diversa provoca rivalità e conflitti dovuti a usi e costumi diversi, alla capacità o alla difficoltà di integrazione, anche se molti sono nati in Francia. A questo si aggiungono le dinamiche della vita di classe, le contestazioni, gli atteggiamenti e i comportamenti provocatori che in un caso si concludono in modo drammatico. La classe è collocata in un momento particolare del curricolo: alla fine della scuola dell’obbligo, prima della scelta dell’indirizzo superiore. Il risultato è un quadro realistico e verosimile della vita scolastica di oggi. Da noi qualcosa di simile si è vista nel lontano 1973, quando Vittorio De Seta, autore di ottimi documentari, girò per la Rai lo sceneggiato “Diario di un maestro”, basato sull’esperienza autobiografica del maestro Albino Bernardini nella borgata romana di Pietralata. Anche allora gli studenti erano stati presi dalla strada e recitavano se stessi. Al maestro dava volto e anima Bruno Cirino, che cercava di togliere i ragazzi dall’emarginazione a cui li condannava la povertà, aiutandoli a conquistare una loro dignità, lottando contro la rigidità della scuola di quegli anni. Fu un grande successo e suscitò discussioni accese. Da allora nessuno ha tentato qualcosa di simile. Una decina di anni fa sono apparsi un paio di film tratti dai romanzi di Domenico Starnone (“La scuola”, “Auguri professore”), basati sulla sua esperienza nella scuola. Poi, più nulla. Gianfranco Da Re IN OMAGGIO AI NUOVI ABBONATI Ecco un'occasione da prendere al volo! Abbonati subito e verserai solo euro 43,00 per l'anno 2009, ricevendo in omaggio i restanti numeri del 2008. Non aspettare chiamaci! RINNOVO ABBONAMENTO Rimane invariata la quota per l'anno 2009 di euro 43,00. UN REGALO CHE FA RISPARMIARE Regala un nuovo abbonamento ad un amico mentre rinnovi il tuo: pagherai 2 abbonamenti a soli euro 78,00 con un risparmio di euro 8,00. In più abbiamo riservato per te un omaggio che potrai ritirare presso la redazione. IN PROVA PER UN MESE Vuoi far scoprire L'Azione a qualcuno? Non sei ancora abbonato e desideri conoscerci meglio? Chiamaci: invieremo gratuitamente, a te o alla persona segnalata, il giornale in prova per un mese senza impegno. IN OMAGGIO AGLI SPOSI Un anno di abbonamento in regalo agli sposi novelli, in collaborazione con la parrocchia! Segnalaci in anticipo la data del matrimonio e l'indirizzo degli sposi, sarà nostra cura inviare le più vive congratulazioni con l'attivazione dell'abbonamento. PER SOTTOSCRIVERE O RINNOVARE L'ABBONAMENTO PUOI: - utilizzare il Bollettino di Conto Corrente Postale n. 130310 - effettuare un Bonifico bancario: Cassa di Risparmio del veneto IBAN: IT86 C 06225 62191 000000320299 - rivolgerti al parroco e agli incaricati de L'Azione - venire in Amministrazione in Via Stella, 8 a Vittorio Veneto - contattarci: Tel. 0438.940249 fax 0438.555437 e-mail: abbonamenti@lazione sito: www.lazione.it PER FARE UN ABBONAMENTODONO Rinnovo il mio abbonamento: nome e cognome ____________________________ via/piazza: ___________________________ n. _____ cap. ________città: ___________________________ ______________________ provincia: ____________ parrocchia: __________________________________ codice abbonato: ____________________________ Dono l'abbonamento a: nome e cognome: ____________________________ via/piazza: ___________________________________ cap. ________città: ___________________________ ________________________ provincia: __________ parrocchia: __________________________________ euro 78 (invece di 86 euro) IN FVG UNA SETTIMANA DI INIZIATIVE Nati per leggere al 17 al 22 novembre in D Friuli Venezia Giulia si svolge la prima settimana regionale “Nati per leggere” per la promozione della lettura ai bambini fin dal primo anno di vita. In collaborazione con i pediatri di famiglia, in tutti i comuni aderenti (compresi i diocesani Brugnera, Caneva, Prata di Pordenone e Sacile) sono in programma incontri, letture e altro ancora per grandi e piccini. La scelta del periodo è motivata dalla concomitanza con la Giornata internazionale dei diritti dei bambini. In primavera, invece, è previsto il convegno Nati per leggere verso la conclusio- ne del progetto, con la partecipazione, tra gli altri, dei lettori volontari di tutta la regione. Ai pediatri verranno consegnati il libro “Guarda che faccia!” per il dono al primo bilancio di salute, un kit di libri da usare in ambulatorio e materiale informativo in italiano e in 9 lingue straniere (albanese, serbo-croato, rumeno, inglese, arabo, russo, francese, cinese e spagnolo) da utilizzare durante le visite. “IL VOLO DEL JAZZ” A SACILE ANORESSIA l teatro Zancanaro di A Sacile prosegue la rassegna “Il volo del jazz”. unedì 17 novembre, alle L 20.45 al teatro Ruffo di Sacile, la compagnia di Arti e me- Sul palco per il secondo appuntamento della manifestazione, sabato 15 novembre, il sudamericano Omar Sosa (nella foto), uno dei jazzisti più versatili del panorama mondiale. È uscito da poco il suo ultimo disco, “Afreecanos”, per il quale si è avvalso delle competenze di acclamati musicisti provenienti da ogni parte del mondo, tra cui il bassista africano Childo Thomas e il batterista cubano Julio Barreto, che si esibiranno insieme a lui nella data di Sacile. Sul palco insieme a loro anche il famoso trombettista sardo Paolo Fresu. Il concerto inizia alle 21, l’ingresso costa 15 euro. Le prevendite sono aperte presso tutti i circuiti Boxoffice. Shadia El Tabch stieri di Pordenone rappresenta lo spettacolo “Quasi perfetta”. È la storia di una ragazza che si ammala di anoressia e riesce a guarire e tornare alla normalità. Organizzano l’associazione “Erika forever” e la stessa compagnia teatrale. Al termine interverranno il dottor Gian Luigi Luxardi, responsabile del centro disturbi alimentari di San Vito al Tagliamento, Mara Pasin per l’associazione “Erika forever” e un portavoce dell’associazione Adao onlus. Ingresso: 10 euro. 17 COLLEZIONA FOTO ANTICHE DI FONTANELLE ianfranco Corazza, 66 G anni di Fontanelle, è un appassionato di storia locale. Gianfranco Corazza, il moderno umanista A maggio scorso, in occasione di FontanelleIncanta, ha esposto al pubblico una parte del suo archivio storico di foto di Fontanelle e frazioni. Foto che conserva in casa, negli album e appese ai muri. Oggi la sua collezione am- monta a circa duemila pezzi, riguardanti esclusivamente Fontanelle e frazioni. Le più antiche sono della fine dell’Ottocento. Alcune di queste riguardano la famiglia di Angelo Tonello, senatore negli anni Venti, nonché antifascista ed esule. «Non ho potuto fare a meno di notare che ben pochi visitatori lo conoscevano, nonostante a lui sia dedicata la scuola – rivela Gianfranco –. Purtroppo non si può negare che qui c’è assai poco interesse per la storia locale. È una questione di scarsa cultura. Inoltre è un ambito che non ha mai particolarmente interessato le amministrazioni. Su Fontanelle esiste solo il libro di Eno Bellis, peraltro molto lacunoso. Una mancanza di bibliografia che rispecchia il poco interesse per la materia». Non potrebbe dipendere anche da una carenza di documenti? «Certamente, ma senza la buona volontà non si fa nulla. Un’inversione di rotta può esserci soltanto per mano dell’amministrazione, perché per fare libri costa. Con l’aiuto degli appassionati, che dovrebbero fare nuove ricerche. Ma qui la questione è poco sentita: a Fontanelle se pensa massa ai schei. Io voglio bene al mio paese, ma le cose stanno così». Andrea Pizzinat a cura del Centro COSPES Onlus di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318 LA FAMIGLIA È CAMBIATA E RICHIEDE ADATTAMENTO Genitori e figli: capirsi e aiutarsi è la cosa più bella che ci sia L a famiglia è cambiata, è diventata la “cittadella del privato”, carica di tensioni, ma obbligata a stare unita. Magari è un guscio vuoto, che forse non si rompe, ma è una struttura fragile. Qualche anno fa si parlava della famiglia instabile e imprevedibile nel tempo, forse destinata a scomparire. Si era notato come fosse più attenta ai diritti individuali dei genitori che alle loro responsabilità di fronte all’educazione dei figli e alla gestione del sistema familiare. Oggi si coglie una domanda nuova: la famiglia richiede di fatto ai genitori e ai figli uno sforzo enorme di adattamento. Si tratta di un impegno che deve essere vissuto su entrambi i fronti: da un lato la fatica di capire i genitori e i loro problemi, soprattutto di vivere una vita coniugale laboriosa, dall’altro l’opportunità per i figli di condividere i problemi dei genitori con una comprensione forse superiore alle loro stesse forze. È la fatica di tutti, non solo dei genitori, ma anche dei figli, la fatica di vivere, di capire i problemi. Tante volte i ragazzi non riescono a fare questo. In effetti noi stiamo chiedendo ai giovani di essere più grandi di quello che sono, a capire perfino i genitori. Quindi non parliamo solo di diritti dei ragazzi, ma anche di do- FU POI PRESIDE DEL LICEO “FLAMINIO” Enrico Talin, testimone della ritirata di Caporetto o scorso 31 ottobre, al ridotto L del teatro Da Ponte di Serravalle, nel 90º anniversario della Battaglia di Vittorio Veneto è stato ricordato il combattente della Grande Guerra Enrico Talin con un libro curato da Mario Ulliana. Enrico Talin, a cui il Comune di Vittorio Veneto nel 1998 ha intitolato una via cittadina, nasce a Barbarano Vicentino il 21 novembre 1892 e dopo le scuole inferiori è studente all’Istituto salesiano, che lo forgia per tutta la sua lunga vita. Muore, infatti, a Vittorio Ve- neto all’età di 93 anni, il 22 dicembre 1985. Allo scoppio della Grande Guerra, Talin interrompe a Torino gli studi di Lettere e Filosofia per frequentare a Modena la scuola militare, uscendone poi con il grado di sottotenente di complemento. Combatte prima sul fronte isontino ed è ferito. Ritorna al fronte e vive da decisionista la tragedia di Caporetto, ricordata nello scritto “Mille fanti da Gorizia a Madrisio”. Scappati i gran capi, il venticinquenne tenente del 202º reggimento fanteria della Bri- PRELIBATA RICETTA DI MIRCO DE LUCA veri dei figli nei confronti dei genitori. Infatti si è d’accordo sui diritti dei figli ma quasi mai sui loro doveri. Per i figli ciò significa non solo vivere con i propri genitori, ma anche “educarli”, poiché non solo i genitori educano i figli o dovrebbero farlo. Un dono di educazione l’hanno anche i figli verso i propri genitori, perché con i loro problemi, la fatica di crescere, le difficoltà del nuovo, mettono in crisi un sistema genitoriale che potrebbe rimanere statico, rigido; essi li tengono “svegli”, li provocano, li mettono di fronte a domande nuove. I figli sono portatori di nuovi linguaggi, di nuove sensibilità. Sono antenne proiettate nel futuro, più pronti di noi a decodificare i messaggi che ci provengono dal futuro, anche se poi il più delle volte rimangono pigri, indolenti, fragili, discontinui, non sempre fedeli al lo- ro dovere di vivere la stagione della giovinezza. Può darsi che da bambini abbiano avuto un tipo di educazione protettiva, troppo preoccupata ad accudire, accontentare, permettere tutto, invece che “lanciare” e “buttare fuori”, come quando si partorisce. Bisogna tagliare il cordone ombelicale perché un individuo viva. È evidente che questo comporta delle attenzioni. Purtroppo la protezione è stata eccessiva e si è creata una generazione per molti aspetti debole e vendicativa perché i figli verranno a presentarci il conto. Troppo coccolati, troppo protetti; quando saranno più grandi e capiranno ci diranno: «Ma perché non mi avete preparato alla vita? Perché non mi avete dato gli anticorpi per affrontarla?». Prof. Severino De Pieri psicologo [email protected] gata Sesia, in ripiegamento da Gorizia, assume il comando dell’unità, rifiutato dai suoi capitani, giacché c’è pericolo d’essere circondati. Compiono così una marcia sotto la pioggia incessante di più di cento chilometri, dalla sera del 27 ottobre al giorno dei Santi. Talin passa l’ultimo ponte sul Tagliamento a Madrisio in testa a 937 uomini di truppa e 27 ufficiali, compreso il capitano medico del reggimento. Il ponte subito dopo è fatto saltare in aria dai soldati del Genio. Il giorno dopo, il 2 novembre, passano anche il Piave. “Di una medaglia per la bravura del tenentino non se ne parla nemmeno: la motivazione – spiega ancora Ulliana – comporterebbe la Corte Marziale per i proponenti: abbandono del reparto di fronte al nemico!”. Enrico Talin, che dal 1943 al 1963 è preside del liceo “Flaminio” di Vittorio Veneto, nel 1968 – 50º della Vittoria – dà alle stampe uno studio di carattere storico sulla battaglia di Vittorio Veneto dal titolo “Dalla Battaglia del Solstizio a Vittorio Veneto. Commentari della Vittoria”. Una rispo- sta, specialmente all’illustre storico inglese Alan John Percival Taylor che nel suo libro “La monarchia asburgica”, scritto nel 1948, aveva commentato: “Il 3 novembre l’alto comando austro-ungarico, negoziando in nome di un impero che non esisteva più, si arrese agli italiani. Dopo la firma dell’armistizio, ma prima della sua entrata in vigore, gli italiani sbucarono da dietro le truppe inglesi e francesi, dove s’erano tenuti nascosti, e nella grande ‘vittoria’ di Vittorio Veneto – raro trionfo delle armi italiane – catturarono centinaia di migliaia di soldati austro-ungarici disarmati e che non opponevano nessuna resistenza”. Mario Sanson Il maialino con castagne e polenta di fave di S. Lucia di Piave stato il maialino con castaÈ gne e polenta di fave il piatto d’oro cucinato da Mirco De Luca della “Cucina delle feste” per conto del Comitato Antica Fiera di Santa Lucia di Piave, che lo scorso 31 ottobre ha rievocato un banchetto trecentesco alla corte di Schinella conte di Collalto. Ecco gli ingredienti per 4: 8 etti di polpa d’un maialino da latte, mezzo kg di marroni di Combai già sbucciati, quindi salvia, rosmarino, alloro, timo, vino bianco, olio e sale. Si comincia con il fare a pezzi la carne che poi s’inforna a 180°C insieme alle erbe aromatiche, il sale e il vino bianco con poco olio. Si fa cucinare per un’ora, mescolando spesso come raccomanda il bravo Mirco. A parte si fanno bollire i marroni per un quarto d’ora onde poterli sbucciare meglio, quindi si fanno a pezzetti piccoli, da aggiungere sul maialino quand’è a metà cottura e riservandone un pugno per la successiva decorazione. Se si può, si accompagna il maialino da latte con la polenta di fave. Le quali si fanno bollire finché si spappolano, scaldando una pentola d’acqua fredda salata. La polenta di fave si addensa sbattendola energicamente con una frusta da cucina. Con il piatto, ottima la Malvasia bianca, ma meglio ancora i rossi Raboso del luogo. MS CONCERTO A CONEGLIANO SABATO 22 Ecco il primo asso, Antonello Venditti F inalmente ci siamo: sabato 22 novembre si aprirà la grande stagione di concerti della Zoppas Arena di Conegliano. A dare il via alle manifestazioni penserà nientemeno che Antonello Venditti, storico cantautore romano che porterà sul palco i pezzi del suo ultimo disco. “Dalla pelle al cuore”, uscito nel 2007, contiene riflessioni su moltissimi argomenti, a partire dalla religione per arrivare all’attualità. Soprattutto il disco parla di solitudine: l’artista indica nella ricerca di Cristo un tentativo di sconfiggerla, rappresenta l’uomo moderno attraverso Giuda, anima persa, abbandonata a se stessa, traditore che si trova all’inferno immaginato mentre si lascia andare alla preghiera. Dedica addirittura la prima traccia a tre sfortunati uomini (Marco Pantani, Luigi Tenco e Agostino Di Bartolomei) che, smarriti in questo mondo caotico, hanno preso la tragica decisione di porre fine alla propria esistenza. Non mancano, infine, attacchi alla classe politica italiana (un esempio su tutti: “Comunisti al sole”), come tradizione cantautorale vuole. Giudizio quasi unanime da parte dei fans: un ottimo album, infatti ha battuto ogni record di vendite. Anche il tour sta andando molto bene, con moltissime date sold out. «Al successo dei miei live corrisponde l’affetto del pubblico per chi come me dà alla musica energia e passione – ha dichiara- to più volte Venditti –. Eppure io tutta questa folla non me l’aspettavo. Come in una partita di calcio, non c’è mai certezza del risultato. Due ore e dieci potenti e snelle. La gente ride, si commuove, balla. Si vede che mi piace, salirei sul palco anche senza prendere un euro e mi devono venire a prendere per farmi smettere». Venditti sarà accompagnato dalla sua band, formata da ben otto elementi: com’è noto, non ama lavorare con musicisti che non hanno preso parte alla creazione del disco, in quanto non pienamente consapevoli dell’emozione alla base delle diverse canzoni. Insomma, tutto lascia pensare che sarà un grande evento, elettrizzante ed intenso. Di sicuro questo concerto segna un passo importante per Conegliano, il cui panorama culturale, già molto variegato, verrà grandemente arricchito. Senza contare che la cittadina si candida così a diventare un punto di riferimento nel panorama della musica live a livello nazionale. I biglietti per l’atteso concerto costano da 57,50 euro (poltronissima numerata) a 37 euro (tribuna laterale numerata) e si possono trovare in prevendita presso il Jungle Records di Conegliano, tutti i circuiti Box Office, Banca del Veneziano, Bcc venete, Unicredit, Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, HappyTicket e Charta. Shadia El Tabch GLI SPETTACOLI CINEMATOGRAFICI SACILE Venerdì 14, alle 20.30 al cinema Ruffo, si proietta “Meglio esser chiari”, filmato dedicato a Walter Chiari. CONEGLIANO Martedì 18, alle 20.30 nella sala Dama Castellana, si proietta il documentario “90 anni dopo. Conegliano 1917-1918. Il ricordo” e il mediometraggio “Canova mutilato” con lettura di Ivano Sartor. SACILE Martedì 18, alle 20.30 a palazzo Ettoreo, si proietta “Le avventure galanti del giovane Molière” (2006) di Laurent Tirard. Ingresso libero. ODERZO Martedì 18 e giovedì 20, alle 19.30 e alle 21.30, al cinema Cristallo si proietta “Il matrimonio di Lorna” (Belgio, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania, 2008) di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Ingresso: 4,50 euro, ridotto 3,50. VITTORIO VENETO Martedì 18, alle 20.45 in biblioteca civica, si proiettano i documentari “Sulle tracce di Tucci, l’italiano che rivelò il Tibet” e “Spedizione Schafer del 1938/39 Merkl al Nanga Parbat”. Introduce Tojo de Savorgnani. Ingresso libero. FARRA DI SOLIGO Mercoledì 19, alle 20.30, e domenica 23, alle 17, all’auditorium Santo Stefano si proietta “L’isola” (Russia, 2006) di Pavel Longuine. Ingresso: 5 euro. VITTORIO VENETO Giovedì 20, alle 20.45 in biblioteca civica, si proietta “Kundun” (Usa, 1997) di Martin Scorsese. Ingresso 3 euro. DISCUSSIONE APERTA A “L’ISOLA DELLE PERLE” Il disagio dei giovani SABATO 15 Radio 2 Rai, 15, Hit Parade. Con Federica Gentile e Max Pezzali. Raitre, 17, Pattinaggio artistico. Grand Prix da Parigi. Raidue, 21.05, Cold Case. “Un padre per Claire”. Telefilm. DOMENICA 16 Radio 2 Rai, 13, Tutti i colori del giallo. A cura di Luca Crovi. Raitre, 13.25, Passepartout. “Archistar”. Con Philippe Daverio. Italia 1, 21.30, Camp Rock. Film musicale di Matthew Diamond. LUNEDÌ 17 Radio 1 Rai, 14.44, News Generation. A cura di Alma Grandin. Italia 1, 19.05, Tutto in famiglia. “L’ecografia”. Telefilm. Raiuno, 21.10, Il commissario Montalbano. “La luna di carta”. Con Luca Zingaretti. MARTEDÌ 18 Radio 24, 9, A viva voce. Con Alessandro Milan. Canale 5, 21.10, Mission Impossibile III. Film d’azione con Tom Cruise. Raidue, 22.40, Law & Order. “Amore paterno”. Telefilm. MERCOLEDÌ 19 Radio 3 Rai, 16, Storyville. “L’uomo termoionico”. Con Omar di Monopoli. Retequattro, 21.10, Vite straordinarie. “Mike Bongiorno”. Attualità. Raidue, 23.20, La storia siamo noi. Documentario di Giovanni Minoli. GIOVEDÌ 20 Radio 1 Rai, 19.40, Zapping. Attualità a cura di Aldo Grasso. La 7, 21.10, Stargate SG-1. “L’arca della verità”. Film di fantascienza. Canale 5, 23.30, Terra! Attualità a cura di Toni Capuozzo. VENERDÌ 21 Radio 3 Rai, 11.30, Radiotre mondo. Attualità con Luigi Spinola. Italia 1, 21.10, C.S.I. Miami. “Miami Confidential”. Telefilm. Raidue, 23.20, La neve e l’arte di scioglierla senza farla bollire. Prosa con Gene Gnocchi. L’ISOL A DELLE PERLE Continua la trasmissione in onda ogni martedì dalle 14.30 alle 16, coordinata da Mara Pasin e condotta da un gruppo di ragazzi. I temi trattati sono il mondo dei giovani e i suoi disagi come alcolismo, anoressia, solitudine. È possibile inter venire in diretta telefonando allo 0434-781477. MARIO Riprende la trasmissione di intrattenimento spostata dal sabato sera al sabato pomeriggio. Dalle 14 alle 15.30 i dj Ike, Krisbio e Sbirro con scenette, imitazioni, approfondimenti e inter venti musicali a richiesta (telefono 0434781477). IL PIACERE DI PENSARE La trasmissione di filosofia e teologia condotta da Luigi Floriani e Rudy Milanese venerdì 21 novembre, alle 14.30, verterà sul tema “La rilevanza della religione nella scuola”. Saranno ospiti della trasmissione Debora D’Agnolo e Antonella Pesco, studentesse del Liceo “Pujati” di Sacile. GARBO E CULTURA CON UMBERTO BROCCOLI “Con parole mie” l pomeriggio di Radiouno Rai inizia con una collaudata traIdesmissione di Umberto Broccoli, “Con parole mie”, che ha il granpregio di unire l’intrattenimento e la cultura. Negli ultimi mesi si parla del Mediterraneo come culla di civiltà, e Broccoli ci offre spezzoni di vita degli antichi popoli che lo abitavano. Frammenti di Omero hanno illustrato lo spirito di accoglienza dei Feaci nei confronti di Ulisse, la vita quotidiana di un ricco agricoltore di 3000 anni fa è stata resa viva da testi tratti da papiri egiziani. Il tutto è diventato un discorso sull’attualità attraverso i confronti tra il passato e il presente che la musica rende piacevole. La durata attorno ai 40 minuti, compreso un notiziario, finisce per lasciare il desiderio di sapere di più e ascoltare la puntata del giorno dopo. L’unica cosa che si può rimproverare al conduttore è un eccesso di compiacimento per i complimenti che riceve dagli ascoltatori, ma siamo tutti essere umani e molto si può perdonare a chi utilizza in modo così corretto il materiale delle Teche Rai. Gianfranco Da Re A PIEVE DI SOLIGO GIOVEDÌ 20 PER “PAESAGIRE” “L’avventura” di Antonioni uesta piccola villa verrà soffocata, tra poco». «Lì ci verranno «dreQ tutte le case». «Eh già. Non ci si salva più». È il dialogo tra il padella protagonista Anna (Lea Massari) e un anonimo muratore ad aprire uno dei film più famosi di Michelangelo Antonioni, “L’avventura” (1960), con Monica Vitti e Dominique Blanchar (nella foto). La pellicola, premio speciale della giuria a Cannes, sarà proiettata nell’ambito della rassegna “PaesAgire” giovedì 20 novembre a Pieve di Soligo (cinema Careni, 20.30). Siamo sulle colline romane, dove incombe la speculazione edilizia. Il film è ambientato nei primi anni Sessanta, ma ancora attualissimo. A raccontare “L’avventura”, che sarà proiettata nella versione integrale e restaurata, sarà Carlo di Carlo, regista, critico cinematografico, ma soprattutto amico, studioso e profondo conoscitore delle opere del regista ferrarese. Nessuno meglio di lui, che è stato per anni a stretto contatto con Antonioni e ne ha scandagliato le opere per svelarne i significati più profondi, è in grado di spiegare e trasmettere al pubblico pensieri, sentimenti ed emozioni che il regista ha voluto esprimere. “PaesAgire”, la rassegna di proiezioni di film d’autore e dibattiti sul tema del paesaggio, è promossa dall’amministrazione di Pieve di Soligo con la Regione Veneto e organizzata da Antennacinema. L’ingresso alle proiezioni e ai dibattiti è libero e gratuito. Il programma completo è su www.antennacinema.it. Camminamonti 2008 20 16 novembre 2008 NON SOLO PIOVESANA Dino è Mister Camminamonti 2008. Premiati anche... M ister Camminamonti 2008 è Dino Piovesa- na. Il sacilese del gruppo Nino Lot è il vincitore della quindicesima edizione di Camminamonti: in quest’estate ha sommato 60 timbri di altrettanti rifugi conquistati con la fatica dei suoi passi. È stato lui ad aprire le premiazioni per la festa finale di Camminamonti sabato 8 all’auditorium del Seminario a Vittorio Veneto. E sul palco non si è certo fatto intimidire dall’emozione: anzi, ha sottratto il microfono alla nostra presentatrice Laura Ceccarini e ha invitato tutti i presenti ad un momento di riflessione per “chi dalla montagna non è più tornato”; in onore dei caduti tutti si sono alzati in piedi a cantare “Signore delle cime”. Per Piovesana una raffica di premi tra equipaggiamento di montagna e libri, offerti dai promotori di Camminamonti e dagli sponsor; così è stato poi anche per gli altri premiati delle altre categorie. A partire dai secondi classificati per il Camminamonti individuale, che sono in 3: Antonia e Alberto Roccon, assieme alla madre Elvia Candon, hanno accumulato ben 58 timbri per amor di montagna e di competizione. Se Piovesana sul palco è stato disinvolto, più emozionata è stata invece Marisa Luccato, che col 60 TIMBRI PER IL VINCITORE SECONDI ROCCON E CANDON Camminando con L’Azione 5 dei 6 itinerari speciali e ha poi partecipato anche alla piovosa Giornata Camminamonti a Praderadego. Si tratta di: Teresa, Laura e Silvano Tomasella, Michela De Zan, Elena e Marco Agostini, Giuseppe De Nardi, Mariuccia prensivo di timbri, foto e scritti di sua... zampa. Oltre a chi più cammina, Camminamonti premia anche chi camminando crea. Il premio per la creatività è andato a pari merito a Renata Serafin di Chiarano, col racconto di una commovente ascesa cantata al monte Piana, che ha visto tanto sangue della Grande Guerra; e ad Antonio Faccin di Fontanellette, per i versi di “Sarà le neve” nel libretto Camminamonti e per la letterariflessione sui caduti di novant’anni addietro, pubblicata qualche Azione fa. Secondo classificato al premio Creatività Mirko Collodet di Sernaglia della Battaglia con la poesiola “Poi sie rifuge”, che inizia così: “Partidi da casa a 4 bot / ’Ma andone dove po’ le ancora not”. WWW.LAZIONE.IT Sul nostro sito a breve i nomi e le foto di tutti i premiati di Camminamonti 2008. Ringraziamo tutti e... appuntamento all’edizione del 2009 PREMIO SENIOR PIETRO ARMELLIN, A 5 MESI GIÀ IN MONTAGNA PREMIATE FAMIGLIE E ITINERARI SPECIALI ome da regolamento, C un premio è andato a chi ha completato almeno marito Gabriele Marcon ha conquistato il primo posto nella classifica per famiglie: 32 le mete raggiunte insieme da questa coppia di affezionatissimi de L’Azione. Devotissimo del Camminamonti è invece Mario Ceccarini, di Vittorio Veneto, che partecipa sin dalla prima edizione. E in questa quindicesima edizione i suoi 77 atletici anni gli sono valsi il premio per il partecipante Senior. Sua degna controparte il vincitore del premio Junior, Pietro Armellin di Godega, che giovedì prossimo compie nove mesi: impegnato, in contemporanea alla nostra festa, in un buon pisolino, ha delegato il padre Ivo a ritirare il premio. Un premio speciale – un osso finto – è andato anche a Sally, il cane di Giuseppe Moreno Casagrande, che ha consegnato il suo libretto com- Carlot, Luigia Piccin, Miriam Cucciol, Silverio Graziottin, Silvia Del Favero, Enio Dal Mas, Lina Cuzzolin, Claudio Roverato, Franco Schiavetto, Dina Schiavetto, Pierina Coghetto, Bruno Lovadina, Regina Manfè e Andrea Santuz. Oltre ovviamente a Dino Piovesana, Elvia Candon, Antonia e Alberto Roc- con, Gabriele Marcon e Marisa Luccato. Un riconoscimento speciale di Camminamonti è andato anche alle famiglie che hanno raccolto assieme almeno 10 timbri. Sono le famiglie di Manuele Agnoletto, Marco Agostini, Giuseppe Altoè, Claudio Andreola, Bruno Benedet, Giorgio Benvegnù, Leonardo Bortolato, Paolo Bucco, Luigi Casteller, Marco Dal Cin, Benito Dal Mas, Enio Dal Mas, Renato Dall’Anese, Fabio De Faveri, Valerio De Rosso, Michele Delfino, Gabriele Fabbro, Carlo Favero, Gianneto Favero, Evaristo Frare, Americo Furlan, Giovanni Giacomini, Lorenzo Greggio, Sandra Modolo, Luciano Piccin, La famiglia Tomasella di San Fior ha realizzato tutti e sei gli itinerari speciali e ha partecipato alla Giornata Camminamonti a Praderadego Luigi Piccin, Leonardo Pradal, Claudio Roverato, Giorgio Salvador, Franco Schiavetto, Alessandro Segat, Gianni Segat, Pao- lo Springolo, Silvano Tomasella, Giuseppe Tonon, Gelindo Vicenzotto, Giovanni Vit, Renzo Zandonà, Dino Zanette, Fa- brizio Zanin e quelle dei già altrove premiati Mario Ceccarini, Elvia Candon, Antonio Faccin, Gabriele Marcon e Dino Piovesana. Vittorio Veneto GRANDI E VECCHI COMPLESSI PUBBLICI E PRIVATI IN ATTESA DI DESTINAZIONE: UNA SFIDA PER IL FUTURO SINDACO Quante scatole vuote! P arafrasando Spiderman: a grandi edifici vuoti corrispondono grandi opportunità. Ma agli stessi corrisponde anche il grande rischio: cattedrali nel deserto, cimiteri degli elefanti, nuovi capitoli del libro dei sogni, perdita di voti... Grandi opportunità e grandi rischi avrà il prossimo sindaco di Vittorio Veneto, chiunque voi elettori sceglierete. Perché avrà a che fare con un abbondante patrimonio di incompiute. Di grandi spazi in cerca d’autore. Di metri cubi che possono diventare condomini grigi o spazi verdi o, com’è probabile, una qualche via di mezzo. Senza dimenticare, ovviamente, che qualcuno di questi spazi è stato già recuperato in questa legislatura: presentare ai vittoriesi il nuovo distretto sanitario e la torre dell’orologio pronta non è cosa da poco. Altri interventi arriveranno con i Contratti di quar- La ex scuola elementare Sauro in piazza Fiume. Sotto: la ex scuola materna dell’ente Manzoni in via XXIV Maggio tiere per Serravalle; la stessa strada fu tentata invano per Ceneda; al nuovo bando statale, ha annunciato il sindaco, verrà presentato un progetto per il bene di Costa e Meschio. Ma molte scatole restano ancora vuote. Pensiamo ad esempio alle due illustri defunte del 2008: Colussi e Italcementi. Due grandi spazi in mezzo alla città. Che ne sarà? Sono spazi privati, certo. Probabilmente diventeranno condomini o villette o uffici, certo. Ma il Pat può dare indicazioni restrittive o meno restrittive. E la voglia di votare varianti idem. In generale, l’atteggiamento verso le richieste dei privati di chi governa conta. Stesso discorso vale per un’altra questione privata mica da ridere: il Victoria PIAZZA GALLINA E VIA XXIV MAGGIO ATTENDONO DALL’ENTE MANZONI UN FUTURO. O ALMENO UN GIARDINIERE Due materne senza bimbi P 51 oi ci sono le scatole vuote... semipubbliche. Vedi ad esempio la Mafil, acquisita dal Comune per farne, vedi poster sulla facciata, un metaforico “container”. E poi venduta alla Vittorio Veneto Servizi. Ma ancora semivuota. Poi ci sono gli stabili in mano all’ente Manzoni, ipab di nomina del Comune. I due esempi più evidenti sono le due ex scuole materne di via XXIV Maggio e di piazza Gallina. Vuote dentro, trascurate fuori, erbacce su erbacce. «Ma verranno sistemate – assicura la presidente del Manzoni, Letizia Cavallini – c’è già un progetto». Ma questo è il meno, come spesa e come scelta. Che fare degli stabili? Cavallini mette due punti che chiariscono la situazione. Primo: «Noi facciamo già fatica per la gestione ordinaria, figuriamoci quella straordinaria». Secondo: «Ristrutturare un edificio spesso costa più che rifarlo nuovo». Per le due gloriose materne, quindi, il futuro è assai grigio. Specie se rimarranno in mano pubblica. Eppure, in centro una scuola materna pubblica non c’è, e farebbe comodo. Tanto più che con le nuove costruzioni in via Leonardo Da Vinci, in via Galilei, al “Rione 66” di piazza Medaglie d’Oro e prima o poi (ecco un’altra scatola vuota...) all’ex Carnielli, la popolazione è destinata ad aumentare, bambini compresi. Cercate una buona notizia? Eccola. L’ente Manzoni è riuscito ad ottenere un finanziamento di 51 mila euro per restauro e recupero di un altro stabile di San Giacomo: l’ex asilo di via Isonzo, cioè, oggi, la biblioteca e il centro anziani. Quei 51 mila sommati a circa altrettanti dell’ente Manzoni e circa altrettanti auspicati dal Comune mila euro di finanziamento regionale per i lavori all’ex biblioteca di San Giacomo (che ha in comodato gratuito dal Manzoni lo stabile) serviranno a rifare l’intonaco – la facciata fa malinconia –, sistemare l’impianto elettrico e rifare il tetto – sugli anziani piove dentro, ammette la stessa Cavallini –. Parte dello stabile, peraltro, dovrebbe presto svuotarsi. «Entro l’anno trasferiremo la biblioteca alle Filande», annunciava infatti a L’Azione l’allora assessore alla Cultura Girardello a febbraio 2007. In tema di scatole vuote, le Filande aspettano pure ancora l’apertura del Museo del baco da seta. TB Campus. Prima pietra che era ancora sindaco Della Libera, termineranno due legislature di Scottà e non ne saremo ancora venuti a capo. Poi ci sarebbe sempre un certo complesso Papadopoli che resta lì con tutto il suo fascino e tutto il suo vuoto. Compreso il vicino ex Gil, quest’anno usato come sede provvisoria del Corelli. SERVONO ABILITÀ POLITICA E... EURO Tante decisioni future: Colussi, Italcementi, Mafil; ma anche spazi pubblici, come alcune ex scuole elementari. Per tacere delle vecchie glorie: quegli edifici in degrado appena a nord di piazza Flaminio, sul lato est della strada, stringono il cuore. Alle scatole vuote private si affiancano le scatole vuote pubbliche. Come la scuola Sauro. I cui alunni sono oggi nel container e dopodomani nella nuova scuola in Cal de Livera. Sono stati trasferiti perché la scuola era pericolante. E va bene. Ma se la scuola è pericolante bisogna fare qualcosa. Non possiamo lasciare un grande edificio vuoto in piazza a San Giacomo per sempre. Perché non è il caso, ma soprattutto perché è pericoloso: se non si interviene, l’edificio pericolante con gli anni diventa più pericolante. Se si fa la manutenzione per evitare pericoli, ma comunque lo si conserva come scatola vuota, è comunque uno spreco. Stesso identico speculare e 23 uguale discorso va fatto per la scuola Cosmo. Che è da più tempo abbandonata e superappetibile data la collocazione centrale. E la scuola di Santa Giustina, che sarà svuotata una volta terminato il nuovo plesso di Forcal? E le vecchie scuole nelle frazioni? Vedi ad esempio quelle di San Lorenzo e Fais: il 6 novembre il Comune aveva organizzato un asta per venderle. Non si è presentato nessuno. Tante sfide. E problemi grossi per il sindaco 20092014 che dovrà affrontarle. Perché devi avere buone idee, portarle avanti malgrado le critiche, o prendere quel che di buono le critiche ti portano, muoverti con accortezza politica e soprattutto trovare i fondi. Anche se fondi pubblici ce ne sono pochi; e gli accordi con i privati, poiché questi ultimi solitamente non praticano la filantropia, possono essere costosi... in termini di metri cubi da cedere. Che alla città non fanno bene. Tommaso Bisagno C H E NE PEN S I? Come affrontare la sfida delle “scatole vuote”? Proponi le tue idee a [email protected] o L’Azione, via Stella 8, 31029 Vittorio Veneto 24 Dai nostri paesi Vittorio Veneto - Vittoriese 16 novembre 2008 A COSTA PER LA MADONNA DELLA SALUTE BREVI VITTORIO VENETO niziano sabato 15 i festeggiamenti Ista.della Madonna della Salute a Co- MESCHIO: corso di ginnastica dolce Sabato 15 alle 20.30 nella chiesa di San Giuseppe a Costa concerto del coro Perosi di Roncade; domenica messe alle 10.30 (Santa Giustina), alle 14.30 (Santa Giustina e Val Lapisina) e alle 15.30 (Cattedrale e Salsa). In mattinata alle 9 si corre la marcia “Panoramica dellla Salute” di 6 e 12 km; dalle 10 mostra “Un tocco di colore verso il santuario” con i disegni degli alunni dell’elementare Polo; dal- le 14.30 i giochi del Ludobus. Lunedì 17 alle 15 pellegrinaggio alla Madonna della Salute del Seminario; giovedì 20 alle 15 messa celebrata da don Adriano Dall’Asta, alle 20.30 processione aux flambeaux (con le fiaccole) lungo le gradinate. Venerdì 21 è la solennità liturgica della Madonna della Salute: celebrazioni dell’eucaristia alle 8 (per la parrocchia di Sant’Andrea), 9 (Serravalle), 10 (Costa), 11 (Revine e Lago), 14.30 (Santi Pietro e Paolo). Alle 16 messa celebrata dal vescovo Corrado. Il Comitato Pro Oratorio organizza un corso di ginnastica dolce a cura di Donata Arnosti. Presentazione del corso gratuita martedì 18 e giovedì 20 dalle 15 alle 16 in oratorio: portare tuta e scarpe comode e stuoia. Informazioni: 338-8690475. SAN GIACOMO: pranzo Tracontrade Domenica 16 novembre è una giornata di festa e convivialità per l’Associazione Tracontrade di San Giacomo di Veglia: presso la baita degli Alpini di Caneva, sulla strada per il Cansiglio, si terrà l’annuale pranzo per festeggiare tutti insieme le attività promosse durante l’anno, e fare i primi progetti per il futuro. IL BOLLETTINO DI S.GIACOMO E LA SUA COLONNA PIÙ DI 30 ANNI IN REDAZIONE Angelo Turbian racconta la Torre di Veglia Ora serve qualcuno disponibile a imparare questo mestiere e che abbia la volontà di continuare Tra i bollettini parrocchiali che ogni mese ci capitano tra le mani in redazione, brilla la “Torre di Veglia”, della parrocchia di San Giacomo: per l’abbondanza di contenuti e di collaboratori, per la capacità di dare voce a tante anime della comunità, cioè del quartiere. Abbiamo chiesto allora a un collaboratore de L’Azione e de La Torre di guidarci alla scoperta del bollettino sangiacomese... L a “Torre di Veglia” non è soltanto quell’antico manufatto risalente all’età romana, che da secoli sovrasta l’ingresso a San Giacomo di Veglia e che è oggetto di piani di risistemazione ancora sulla carta: è anche il giornalino della parrocchia, che tra tre anni arriverà a mezzo secolo dalla sua fondazione. Abbiamo chiesto ad Angelo Turbian, da più di trent’anni coordinatore della redazione, di spiegarci un po’ la storia e l’evoluzione di questa esperienza sangiacomese. Così è stato possibile risalire alle origini: don Dino Zanetti nel 1961 cominciò a pubblicare, con cadenza bimensile, un bol- Angelo Turbian al lavoro per la “Torre” lettino parrocchiale, stampato per la prima volta dalla Tipolitografia Anselmi, e in seguito dalla Tipse, la tipografia che stampa anche L’Azione. «Fino al maggio 1977 – racconta Angelo – c’erano quattro pagine in ogni edizione, scritte a macchina e poi impostate in tipografia, che davano notizie di quanto accadeva nella nostra parrocchia sia nell’ambito della chiesa che, ad esempio, in quello sportivo». L’adesione, oggi come allora, viene fatta mediante incaricati di fiducia, che passando per le case raccolgono l’offerta che ciascuno desidera dare; dal 1987 anche alcuni paesani residenti all’estero (in particolare Australia e Canada) ricevono una copia ad ogni uscita. Dopo il 1977 iniziò la produzione ciclostilata con i primi mezzi di fortuna in canonica, il numero di pagine aumentò perché nel frattempo questa iniziativa veniva sempre più apprezzata dai compaesani, e le tecnologie a disposizione sono migliorate. «All’interno della Torre di Veglia – spiega Turbian – cerchiamo di dare spazio alle tante voci che riguardano il nostro paese, come le associazioni, i gruppi giovanili, le insegnanti delle elementari...». E quante persone lavorano per creare questa edizione? «In redazione siamo sei persone; raccogliamo gli articoli che provengono dai numerosi collaboratori e li organizziamo, secondo le esigenze di spazio di ogni uscita». Dopo più di trent’anni, molti dei quali passati lavorando fianco a fianco con il compianto Piero Ballarin, Angelo sente il desiderio che qualche persona più giovane sia pronta a seguirne le orme e porti avanti questa iniziativa editoriale: «Sono sempre stato contento di lavorare per la Torre di Veglia, i lettori sono in gran parte soddisfatti e abbiamo circa mille 100 copie inviate ad ogni uscita; per non perdere il tanto lavoro fatto, ci vorrebbe una persona che sia disponibile a imparare questo mestiere e che abbia la volontà di continuare, quando io sarò costretto a smettere». Andrea Costantini UNA DOMENICA CON SACCONI, CASTRO E IL CORO ANA LE SCUOLE CATTOLICHE ALLA TRINCEA DELLE PERDONANZE e scuole cattoliche si presentano. Don città per un convegno L I menica 16 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alorganizzato dal PdL, il le 18 “Scuola aperta” sia agli istituti SanMinistro Maurizio Sacta Giovanna D’Arco che al collegio Dante. Entrambi gli istituti presentano ai potenziali alunni e alle loro famiglie la scuola elementare, la scuola media e le superiori: in quest’ultimo caso, i corsi offerti sono liceo della comunicazione, linguistico europeo e sociale ambientale per il Santa Giovanna D’Arco, ragioneria e geometri per il Collegio Dante. Quest’ultima scuola sfodera nei manifesti un fantasioso slogan che mescola Barack Obama e Don Lorenzo Milani: “Al Dante, yes we care!”. coni ha fatto visita alla trincea delle Perdonanze, accompagnato tra gli altri dal senatore vittoriese Maurizio Castro. Qui ha incontrato il Coro Ana di Vittorio Veneto che ha proposto una piccola esibizione che si è conclusa con un commovente “Signore delle cime”. Il Coro Ana era fresco di celebrazioni per i suoi 50 anni: tutto esaurito al teatro Da Ponte per il suo concerto di domenica 26 ottobre. Sabato 25 il coro era stato ricevuto in Comune dall’amministrazione: nell’occasione aveva presentato le nuove divise, realizzate grazie ai due lanifici locali nuovi sponsor. SAN GIACOMO:Castagnata al Sangio Il Sangio apre alle castagne, così come è tradizione in questo periodo dell’anno: il Gruppo Giovani di San Giacomo offre una castagnata a bambini e ragazzi, ma anche a tutti coloro che volessero trascorrere un po’ di tempo insieme, sabato 15 novembre dalle 15.30. Pedagogia del Piccolo Rifugio Sabato 15 alle 9 presso l’aula magna del seminario si svolge il convegno “Cura educativa e progetti di vita Il sapere pedagogico al servizio dei progetti di vita individuali e di comunità”. Organizzato da Fondazione Piccolo Rifugio e Fondazione Care, il convegno coincide con la presentazione del Progetto pedagogico-sociale del Piccolo Rifugio. Dettagli su www.piccolorifugio.it. Festa della classe 1930 Mercoledì 19 novembre c’è la festa della classe 1930 a Vittorio: alle 11.30 messa nella chiesa di Cozzuolo, a seguire pranzo in agriturismo. Per iscrizioni: 0438555896, 0438 57661, 0438-500335, 0438-57683, 0438-410914. CENEDA: è mancato Camillo Da Ros È mancato Camillo Da Ros “Pontin”, fondatore dell’azienda agricola Da Ros di via Cenedese a Ceneda. Due mesi fa su L’Azione avevamo intervistato il figlio Angelo, che assieme al fratello Gianfranco ha rilevato dal padre la gestione dell’azienda. «Mio padre Camillo dal 1948 era presente al mercato di Serravalle a vendere i prodotti della sua azienda agricola», ci aveva raccontato Angelo. Camillo Da Ros è stato anche colonna del coro Ana. Il funerale si è svolto lunedì 10 in Cattedrale. Tre candidati sindaco per il Pd Saranno Alessandro De Bastiani, Giuseppe Costa e Alberto Dan in lizza alle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato sindaco. Le primarie sono però rinviate a data da destinarsi. Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 14 Incontro Arte e psicoanalisi a cura dello psicanalista e psicoterapeuta Angelo Varese alle 17 presso la sede dell’associazione Perinciso a Casa Fenderl. Presso la biblioteca civica alle 20.45 è previsto l’incontro con lo scrittore cubano Julio Miguel Lianes, dal titolo: “Il Che tra la letteratura e la vita”. Suonano al Gands alle 21 gli Jeb, tributo Bon Jovi. In bar Duomo, concerto dei Bubamara alle 21. Al bar Le Maschere, concerto rock dei 21 gradi. SABATO 15 Presso l’osteria La Salute si esibiscono Wednesday 13. Lacrimas Profundere e Scarecrown. datrice Lucia Schiavinato nell’anniversario della sua morte, oltre che per le Volontarie e gli ospiti del Rifugio tornati al Signore. MARTEDÌ 18 Nell’ambito della rassegna cinematografica dedicata al Tibet organizzata dall’Arci, proiezione in biblioteca civica alle 20.45 dei video “Sulle tracce di Tucci, l’italiano che rivelò il Tibet” e “Spedizioni Schafer” (1938) Merkl al Nanga Parbat. Incontro con Toio de Savorgnani. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 19 I Ledys e Gianluca Nuti suonano al Gregori’s alle 21. GIOVEDÌ 20 All’osteria La Salute, si esibirà alle 19.30 il trio jazz Jury Daldan Trio Jazz. DOMENICA 16 Alle 9 al Piccolo Rifugio (casa femminile) messa in memoria della fon- Farmacia di turno: Ai Frati, via Garibaldi 114, tel. 0438-53171 Dai nostri paesi Vittoriese 16 novembre 2008 CAPPELLA MAGGIORE / “I SORCI VERDI” Bambini animati naugurata domenica 9 IMavv novembre allo spazio la rassegna dedicata al cinema d’animazione “Kinoradar”. Presenti all’incontro i bambini del gruppo di animazione “I sorci verdi”, protagonisti di un labora- torio cinematografico tenutosi quest’estate a Cappella Maggiore e autori di un simpatico cortometraggio di animazione, con marionette animate protagoniste, dal titolo “Ogni riccio un capriccio”, in cui viene affrontato in maniera semplice e creativa il problema dell’inquinamento. «L’idea di organizzare questo corso con i bambini – racconta Walter Dal Cin, regista e ideatore del progetto – è nata dopo aver visto il breve cartone realizzato dalla figlia di una mia amica in Messico. Con Silvana Zuanetti – la madre in questione – e Silvia Tomasella – la bibliotecaria di Cappella Maggiore – COLLE UMBERTO VERSO LE ELEZIONI Dopo Scarpis corsa a quattro? O ggi in consiglio comunale a Colle Umberto il centrodestra è rappresentato da due gruppi consiliari, la Lega Nord e il Movimento 13.56. Domani, cioè tra circa otto mesi, quando la nuova amministrazione sarà chiamata a reggere il Comune, il centrodestra sarà, probabilmente, rappresentato da due gruppi consiliari. Che cosa cambierà allora? Tutto. Perché le attuali realtà di opposizione, Lega e Movimento, si presenteranno insieme alle elezioni, mentre entrerà nuovamente in scena Vivere i Colli. Quest’ultimo, infatti, non ha più voce in capitolo all’interno del consiglio collumbertese da quando, alcuni mesi fa, i suoi consiglieri (Donadel, Taffarel e Toffoli) si sono staccati dall’associazione, presieduta da Giustino Cherubin, per andare a formare il nuovo gruppo che ora si unisce al Carroccio. Questa è la situazione attuale. In molti spererebbero di vedere il centrodestra unito, ma non sembra facile, anche se tutti si dicono aperti al dialogo e al confronto Lega Nord-Movimento 13.56 L’accordo nasce da affinità di progettazione e di intenti. L’obiettivo naturalmente è quello di mandare a casa l’amministrazione di centrosinistra che guida il Comune di Colle Umberto da diversi mandati. A dire il vero, Giuseppe Donadel, il candidato sindaco di Vivere i Colli nelle precedenti amministrative, già allora si sarebbe LA MAGGIORANZA AL GOVERNO Scarpis decide a gennaio se ricandidarsi LEGA NORD E MOVIMENTO 13.56 firmato l’accordo, una sola lista RINNOVAMENTO “Noi ci saremo. E ci stiamo allargando” VIVERE I COLLI alleanza con l’Udc, obbiettivo unire il centrodestra unito volentieri alla Lega Nord, che però mise la mani avanti, chiedendo tempo. Ora, assicura il capogruppo della Lega Tiziano Zanette, il Movimento 13.56 è il gruppo che più ha dimostrato di avere propositi affini ai nostri. Un accordo tra le due parti è stato sottoscritto e non rimane altro che lavorare per realizzare un programma concreto e costruire la lista. Massima è inoltre l’apertura, sottolineano entrambi, per accogliere altri gruppi politici che volessero entrare a far parte della squadra. Vivere i Colli Dopo la scissione interna, Vivere i Colli prosegue il proprio impegno politico e ha stretto un accordo con l’Udc Veneto. Lo scopo è di operare insieme al fine di presentare un programma e una lista unici che raggruppino l’intero centrodestra. Anche loro sono aperti al dialogo. Si stanno inoltre attivando per coinvolgere il più possibile i cittadini. L’associazione ha distribuito nei mesi scorsi un questionario per chiedere direttamente alla popolazione quali siano le proprie esigenze e priorità. Parallelamente a ciò, in ambito locale, sta seguendo la predisposizione del Pat e ha redatto e presentato in Comune la scheda per la partecipazione alla formazione del Piano di assetto del territorio al fine di proporre alcune indicazioni al documento preliminare di quello che sarà il futuro piano regolatore. La maggioranza Il sindaco, Edoardo Scar- abbiamo pensato di offrire questa opportunità anche ai nostri bambini. Devo dire che è stata un’esperienza positiva: la cosa più bella è l’entusiasmo che questi ragazzi hanno. Non so ancora se e come andrà avanti il progetto, ma spero che l’esperienza si ripeta. In fondo, se i bambini sono tutti qui stasera significa che un po’ ci si sono appassionati». Passione che mi confermano anche i piccoli protagonisti, con Eugenio Migotto che racconta: «La parte che mi è piaciuta di più di questo lavoro è stata quella manuale: mi sono divertito a creare la storia e i personaggi». Apprezzamenti anche da Vincenzo Gioanola, esperto regista di cinema d’animazione ed ospite dell’esordio di Kinoradar: «Sono stati davvero bravi ad inventare la storia e a costruire le mario- pis, potrebbe ricandidarsi, avendo alle sue spalle un solo mandato come primo cittadino per la lista “Insieme per Colle Umberto”. Si è per il momento riservato un po’ di tempo per riflettere e ha annunciato che a gennaio renderà noto se si riproporrà per guidare la nuova giunta. Rinnovamento «Noi ci ripresenteremo anche alle prossime elezioni amministrative», risponde Nicoletta Fascilla, che in consiglio comunale rappresenta la lista Rinnovamento. Correrete soli come nel 2004? «Non siamo in trattativa con nessuno, bensì stiamo allargando il nostro gruppo». Partito democratico Che cosa fa un partito di centrosinistra in un paese in cui forze che si ispirano al centrosinistra sono contemporaneamente al governo e all’opposizione, entrambe come liste civiche, e verosimilmente correranno contrapposte anche alle prossime elezioni? Il Partito democratico attende e resta vago. «Noi non presenteremo una nostra lista alle elezioni», spiega il coordinatore per Colle Umberto Pierpaolo Agostinelli. Qualcuno di voi si candiderà con Insieme o con Rinnovamento? «Sono valutazioni che non posso fare. Anche perché la situazione è ancora molto fluida». E qual è il suo giudizio sull’operato della giunta Scarpis in questo quasi concluso mandato? «Non posso esprimere valutazioni. Faccio politica attiva (solo) da un po’ di mesi. Ma sicuramente ci saranno contatti con Rinnovamento e con Insieme». Gerda De Nardi Tommaso Bisagno BREVI VITTORIESE MONS. GUERRINO A S. MARTINO domenica S200816i conclude novembre l’edizione della Sagra di San Martino. Alle 10 messa in onore del patrono: nell’occasione sarà festeggiato il cinquantesimo di sacerdozio del sanmartinese monsignor Guerrino Pagotto (nella foto), oggi parroco di Scomigo. Alle 12.30 spiedo gigante da prenotare presso la sagra o al bar di Campion o al supermarket Tomasi; nel pomeriggio giochi per bambini e adulti, dalle 20.30 karaoke. Organizza l’associazione Istadea in colla- 25 “OGNI RICCIO UN CAPRICCIO” Cortometraggio sull’inquinamento presentato (tra gli applausi) a Kinoradar nette da soli. Soprattutto è stato bello vedere i loro volti mentre ammiravano il frutto del loro lavoro». Shadia El Tabch CAPPELLA M.: nuovi ponte e pista Sabato 15 novembre, alle 11 a Cappella Maggiore, inaugurazione e benedizione del nuovo ponte sul torrente Carron e del tratto di pista ciclabile che rendono più sicuro il transito di pedoni e ciclisti sulla strada da Cappella Maggiore a Sarmede. COLLE U.: vuoi dimagrire? Muoviti! Mercoledì 19 novembre, alle 20.30 al centro sociale, la sezione di Vittorio Veneto dell’Andi Dimagrire insieme organizza la serata “Costanti al cambiamento... costanti al movimento”, con la psicologa Monica Minetto e l’insegnante di educazione fisica Diego Tomasi. CORDIGNANO: Premi nazionali Domenica 16 novembre, alle 16 al polifunzionale di via Garibaldi a Cordignano, premiazione delle mostre dei Premi nazionali di pittura, grafica e acquerello. Le mostre restano aperte proprio fino a domenica 16: venerdì dalle 17 alle 20, sabato dalle 17 alle 22, domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 20. CORDIGNANO: l’Inquisizione di Cauz Sabato 15 novembre, alle 17 al centro culturale Francesconi di Cordignano, verrà presentato il libro “Trasgressione e devozione. Orsago e Cordignano nei processi dell’Inquisizione udinese (1557-1798)” scritto da Antonio Cauz. FRATTE: investita e uccisa Era giunta alle Fratte di Fregona nel tardo pomeriggio di venerdì 7 novembre per passare la notte nel locale albergo: ma scesa dal pullman ha attraversato la strada ed è stata investita da un’auto sopraggiunta. In questa tragica circostanza ha perso la vita Romana Bottegal, 46 anni, di Sovramonte. Il giorno successivo avrebbe dovuto partecipare ad un corso della Scuola di illustrazione di Sarmede. MEZZAVILLA: festa di San Martino La zona centrale di Fregona organizza la sua propria sagra in onore del patrono san Martino. Sabato 15 novembre, alle 17 al centro sociale, concerto di Luana Maso e Giorgio Susanna; domenica alle 11 messa nella chiesetta di San Martino; alle 15 al centro sociale spettacolo per bambini con Costantina De Conti, alle 17 teatro con “L’allegra compagnia”: in scena due atti unici “L’inbriago de sesto” e “La scorzeta de limon”. SARMEDE: letture animate borazione con la Pro loco. Per le letture animate legate alla Mostra dell’illustrazione di Sarmede: sabato 15 novembre alle 14.30 e alle 16 “Il vecchio orso, il corvo e altre storie”; domenica 16 alle 10 e alle 11.30 “Il grande vecchio dall’aspetto di tricheco e altre storie”. Il primo spettacolo è consigliato a bambini dai 4 ai 6 anni, il secondo per bambini dai 7 ai 10 anni. Leggono Giacomo Bizzai, Francesca Bot e Carlo Corsini. Le letture si svolgono presso la sala mostra. 26 Dai nostri paesi Quartier del Piave 16 novembre 2008 SOTTOCRODA: IL NUOVO PONTE SUL SOLIGO CHE UNISCE SOLIGHETTO A SOLIGO giunta direttamente È dalla trentina Mezzolombardo, con un mezzo di trasporto eccezionale, la nuova passerella per il torrente Soligo che, in località Sottocroda, realizzerà il nuovo collegamento ciclopedonale tra i comuni di Pieve e Farra. Questo nuovo ponte per gli amanti di passeggiate ed escursioni in bicicletta consiste in un pezzo unico, interamente rivestito di tavole di larice, sagomato attorno a due travi lamellari portanti di abete di 30 metri di lunghezza e ad un telaio di irrigidimento in acciaio zincato. La passerella, posata lo scorso 23 ottobre, sarà agibile con il prossimo mese di dicembre, con la conclusione cioè dei lavori del nuovo percorso che, per circa tre chilometri e mezzo, risalirà la corrente del Soligo: partendo dal centro del capoluogo pievigino (borgo Stolfi) si potrà raggiungere la piazza di Solighetto (maglio Pradella e mulino Marin), per poi addentrarsi verso Farra o verso la Vallata e i laghi di Revine. «Turisti ed escursionisti locali potranno cioè scegliere tra più percorsi – spiega il sindaco Giustino Moro – con la possibilità di raggiungere in un raggio di pochi chilometri tutte le offerte artistiche, storiche ed ambientali della zona. O, molto più semplicemente, di andare a bersi un caffè in una delle piazze raggiunte». E mentre è appena stato presentato il recupero dell’area lungo il Soligo a sud del municipio (verso Barbisano), sono ora allo studio anche delle aree di sosta attrezzate per mountain bike. Glauco Zuan COL SAN MARTINO, UN SECOLO IN CENTO FOTO RICCO PROGRAMMA BREVI QUARTIER DEL PIAVE Un tuffo nel passato Mostra di foto, spettacolo sulla Grande guerra, commedia dialettale, escursione tra le trincee. VIDOR: il Vescovo a Casa Maria Adelaide È una “Festa de San Martin” davvero speciale quella di quest’anno a Col San Martino grazie a una serie di iniziative promosse da assessorato alla Cultura e biblioteca di Farra, Pro loco, Alpini e parrocchia di Col San Martino: una mostra di foto storiche del paese, uno spettacolo sulla Grande Guerra, una commedia in dialetto e un’escursione tra le trincee del Moncader. Si comincia venerdì 14 novembre con l’inaugurazione, alle 18.30, della mostra fotografica “Col San Martino nel Novecento - Un viaggio nel tempo e nello spazio” allestita nei locali della mostra del Prosecco e aperta venerdì 14 dalle 18.30 alle 20, sabato 15 della 16 alle 20, e domenica 16 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22.30. Il gruppo culturale Colibrì ha eseguito la ricerca sul territorio, arrivando a raccoglie- Una vecchia fotografia di Col San Martino re oltre 200 fotografie; un centinaio di queste, tra le più significative, fanno parte della mostra curata da Arnaldo Colferai. Preziosa è stata anche la collaborazione di Bruno Frezza, che ha messo a disposizione la sua raccolta di cartoline. La mostra è suddivisa in sezioni cronologico-tematiche che scandiscono il cambiamento di Col San Martino e la vita dei suoi abitanti nell’arco di un periodo che va dal primo dopoguerra ai giorni nostri. La raccolta di fotografie continua, quindi la popolazione è invitata a cercare foto significative nelle proprie raccolte e offrire ancora la sua disponibilità, rivolgendosi alla biblioteca del Comune di Farra di Soligo (telefono 0438-900318). Il secondo evento si tiene sempre venerdì 14 alle 20.30 nella casa degli alpini: a 90 anni dalla fine del primo conflitto mondiale viene proposto lo spettacolo “Voci dalla Grande Guerra”, percorso tra musiche, immagini, parole con testi tratti dai diari di guerra e dalle testimonianze dei civili, a cura del gruppo culturale Colibrì. Musiche a cura del gruppo Decanto, e immagini di “Ali e Radici Multimediali”. Introduce la serata Enrico Dall’Anese. Sabato 15 novembre, nei locali della mostra del Prosecco alle 20.30, la compagnia di Soverzene “I Farsaioli” interpreta la commedia dialettale in tre atti “Amore, zattere e barili, ovvero Massa Tant e Massa Poc”. L’ambientazione dello spettacolo è il mondo degli zattieri che fino ai primi del Novecento discendevano il Piave fino alla pianura con merci e passeggeri per poi far ritorno a piedi a Belluno. Infine domenica 16 novembre, con partenza alle 14 dalla casa degli alpini, il gruppo Alpini propone una visita guidata alle trincee e alla galleria del Moncader. Il rientro è previsto alle 17. Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 14 Alle 19, a Falzè di Piave, cena delle aziende, tradizionale appuntamento nell’ambito della festa del patrono San Martino. Alle 20.45, al teatro Careni di Pieve di Soligo, va in scena lo spettacolo di prosa “Casa di bambola - L’altra Nora” per la regia di Leo Muscato. Costo biglietti: da 10 a 15 euro. Fino al 23 novembre al Molinetto della Croda di Refrontolo personale di Sergio Bianchi Galangan pittore dei colori e dei profumi d’Arabia. Orario di apertura: giovedì, venerdì, sabato e prefestivi dalle 14.30 alle 18; giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. SABATO 15 Da oggi fino a domenica 30 novembre rassegna di vini prosecco dei colli di Colbertaldo in occasione della festa del patrono Sant’Andrea. Organizzano Pro loco e Alpini di Colbertaldo nella casa degli alpini. Alle 13.30, dal parcheggio dello stadio di Pieve, parte il gruppo di partecipanti alla passeggiata sulle colline di Combai. Guida Gianni Marciano. Organizza l’Università Adulti. Alle 22, a Falzè, cabaret e musica con “Franco Fabrica” e “Double Voice”. Alle 16, al teatro Careni di Pieve di Soligo, nell’ambito della rassegna “Domeniche a teatro” dedicata all’infanzia e alle famiglie viene rappresentato lo spettacolo “Le mille e una notte - Alì Babà e i quaranta ladroni”. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 2 (bambini fino a 12 anni). Prenotazioni allo 0422-54048. Organizza Teatri spa in collaborazione con Comune di Pieve ed Arteven. DOMENICA 16 Alle 12.30, a Falzè, pranzo per le coppie che festeggiano l’anniversario di matrimonio e per tutta la comunità. Alle 14 all’oratorio Giubileo 2000 sfida calcistica Roma-Vaticano. Alle 21 con l’estrazione della lotteria termina la festa patronale. Alle 15.30, nella sala polifunzionale del municipio di Sernaglia, viene proiettato il film d’animazione “Ratatouille”. Secondo appuntamento di “Cartooncinema 2008”. Ingresso gratuito. LUNEDÌ 17 Alle 20.30, nella sala riunioni della biblioteca di Farra di Soligo, seconda serata del percorso per genitori di ragazzi adolescenti. Don Gigetto De Bortoli, del Ceis di Belluno, sviluppa il tema della responsabilità. Organizza il Comune di Farra. MERCOLEDÌ 19 Alle 20.30, all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo, proiezione del film “L’isola” (Russia, 2008), secondo appuntamento del Cineforum Quartier del Piave. Biglietto di ingresso 5 euro. GIOVEDÌ 20 Alle 15, nella saletta della biblioteca multimediale di Farra di Soligo, la dietista Patrizia Chiamulera tiene un incontro sul tema “Non vivo per mangiare. Mangio per vivere”. Terzo incontro sull’alimentazione nella terza età. Dalle 15 alle 17 alla casa delle associazioni di Pieve di Soligo Aledia Ongaro tiene un corso di addobbi natalizi. È una proposta dell’Università Adulti. VENERDÌ 21 Alle 20.45, all’auditorium di Santo Stefano di Farra di Soligo, concerto del Trio Broz (violino, viola e violoncello). Musiche di Beethoven. Sabato 15 novembre, alle 16, il vescovo Corrado presiede una messa a Casa Maria Adelaide di Vidor. SERNAGLIA: l’addio ad Aurelio Pillonetto Aurelio Pillonetto, dallo scorso giugno cavaliere al merito della Repubblica, è morto a 81 anni. Per più di vent’anni aveva lavorato nel municipio del suo Comune, Sernaglia della Battaglia, per poi passare al Coreco. È stato tra gli animatori della vita sociale di Sernaglia. SOLIGHETTO: ancora chiusa via Roma Il Comune di Pieve ha disposto la chiusura al traffico di via Roma a Solighetto fino al 20 novembre al fine di consentire la posa della condotta della rete idrica. PIEVE: marciapiedi e ciclabili Sono in fase di realizzazione, a Pieve, tre interventi volti ad accrescere la rete di piste ciclabile e marciapiedi. I lavori interessano tre ingressi al paese. A ovest è prossima l’apertura del cantiere in via Vittorio Veneto per la realizzazione del percorso ciclopedonale dall’incrocio tra via Montello e via Sernaglia fino a via Frecce Tricolori, con riqualificazione dell’incrocio stesso. Già si sta lavorando a est lungo la provinciale via Conegliano (dall’incrocio con via Pezzolle fino alla zona verde all’altezza dell’imbocco con via Vecellio) per la realizzazione di una pista ciclabile. Lavori in corso anche in via Pio X, tra la rotatoria dello stadio e il confine con Soligo, per la costruzione di un marciapiede. FARRA: camminata notturna guidata da don Egidio Il parroco don Egidio Dal Magro guiderà la settima camminata notturna al chiaro di luna promossa dalla parrocchia insieme ai gruppi che operano nella comunità di Farra. Chiunque può unirsi al gruppo di camminatori che partirà dalla canonica alle 20 in punto di sabato 15 novembre per rientrare intorno alle 23. SERNAGLIA: La Contrada al Careni Sabato 15 novembre, alle 20.30 al teatro Careni di Pieve di Soligo, la compagnia La Contrada di Sernaglia porta in scena la commedia in tre atti “L’hotel del libero scambio”. Regia di Vittorio Casagrande. FONTIGO: Giocanatura per bambini Sabato 15 novembre, dalle 15 alle 18.30 nella sede del Centro di educazione ambientale di Fontigo (ex scuole elementari), Legambiente propone ai bambini dai 5 agli 8 anni “Giocanatura d’autunno” ovvero giochi e sperimentazioni con i materiali che la natura ci offre in questa stagione. Contributo di 4 euro a bambino. Per informazioni e iscrizioni telefonare al 333-4961966. Dai nostri paesi Vallata / Bellunese 16 novembre 2008 MIANE / LETTERA APERTA DEL PARROCO SULLA CATECHESI Qualche domanda “adulta” N elle case di Miane è stata sicuramente letta con attenzione la lettera aperta inviata dal parroco don Maurizio Dassiè. Il linguaggio è asciutto, diretto, schietto, forse per qualcuno anche troppo. Lo riconosce lo stesso don Maurizio: “Sono stato educato a dire in modo pacato e chiaro quello che penso e a pensare quello che dico... Come prete non cerco ‘clienti’ né mi interessa averne”. Ma più che la forma interessa la sostanza, che è riassunta in questo pensiero: “Nel prossimo futuro la formazione alla vita cristiana nella comunità sarà offerta solo alle famiglie che la domanderanno esplicitamente per i figli e si impegneranno con loro in un cammino di riscoperta o approfondimento Don Maurizio Dassiè della ‘propria’ fede”. Questo perché “educare alla fede non è dare ai figli i sacramenti, né mandarli a catechismo o a messa, né insegnare loro qualche preghiera o altro”. Si tratta invece “di offrire loro una testimonianza di vita cristiana convinta e convincente, semplice ed essenziale; di proporre ai figli l’opportunità di percorrere assieme a voi genitori e nella comunità quella ‘stra- LENTIAI: UN CIPPO A RICORDO DI IGINO ITALIA omenica scorsa è D stato inaugurato a Lentiai un cippo a ricordo della medaglia d’argento Igino Italia e della liberazione di Lentiai, che avvenne la notte del 31 ottobre 1918 ad opera del battaglione Tirano proveniente da Monte Barbaria e Col d’Artent. Igino Italia, nativo di Bettola (Pc), era comandante del plotone d’as- TRICHIANA: MONTAGNA, AVVENTURA E VIAGGI d “Autunno a TrichiaA na”, manifestazione promossa dalla Pro loco, quest’anno non si parla solo di montagna ma an- che di avventura e viaggi. Sabato 15 novembre il bellunese Giulio Tollardo ripercorre il suo viaggio a piedi verso Gerusalemme. Sabato 22 i volontari del Soccorso alpino presentano la loro attività di soccorso a coloro che si infortunano in montagna. Venerdì 28 spazio al divertimento con da buona’ che li aiuti a maturare amore per la vita, rispetto di se stessi, del prossimo, del creato, servizio verso i più deboli e poveri, speranza per il futuro”. Ciò richiede da parte degli adulti/genitori – continua il parroco – “convinzioni personali e scelte di vita maturate in modo consapevole e libero. Tutto questo prima di essere ‘insegnato e imparato’, va vissuto e testimoniato cioè reso visibile e credibile con la vita quotidiana di noi adulti cristiani. Altrimenti si riduce tutto a tradizione formale e di facciata, ad abitudine immotivata, a formalismo religioso ingannevole e dannoso, incapace di portare frutti”. “In questa prospettiva la religione è un mezzo – spiega don Maurizio –. È come il bacio, la carezza, l’abbracsalto che costrinse alla resa il presidio austriaco sul Col d’Artent. Nelle montagne intorno a Lentiai sono ancor oggi visibili trincee e postazioni di artiglieria che facevano parte delle linee di retroguardia degli austroungarici. il gruppo locale “Le Wongole”, che presenta il suo viaggio in Messico attraverso immagini, parole, musiche e sketch. Gran finale sabato 29 l’intervento del fotoreporter fiorentino di Espresso, Panorama e National Geographic Luca Bracol che parlerà del preoccupante fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai. Tutti gli incontri si tengono nella sala parrocchiale San Felice, cominciano alle 21 e sono ad ingresso libero. GAI LE CABINE ADDOSSATE ALL’ANTICO CAMPANILE a Gai di Cison ci D arriva questa foto scattata qualche giorno fa. Riprende due cabine per l’accesso veloce a Internet addossate all’antico campanile. Decisamente non è un bel vedere. Speriamo che le cabine vengano rimosse e collocate in una posizione meno impattante. cio... cioè i segni dell’amore, che dicono l’amore ma non sono l’amore”. In conclusione “se voi genitori non celebrate e non praticate quello che dite di credere, se lo fate per formalità, se pensate che essere discepoli di Cristo non sia un bene reale e un impegno da vivere nel quotidiano, se pensate che i sacramenti siano ‘roba da preti’ e il catechismo un favore da fare al prete, allora è più onesto non chiedere nulla alla Chiesa né affidare alla comunità i vostri figli”. E ora cosa succede? «Mi piacerebbe si aprisse un confronto sui contenuti di questa lettera – afferma don Maurizio –. Vorrei che la gente mi dicesse: “Sono d’accordo su questo, questo e questo” oppure “Non condivido questo, questo e questo”. Dobbiamo confrontarci a viso aperto su questioni così cruciali per la nostra fede». Ma queste riflessioni avranno delle conseguenze anche “pratiche”: «Stiamo lavorando a una nuova impostazione della catechesi più biblica e catecumenale, come richiesto dai vescovi italiani. Non sarà più assicurata a tutti ma a quei genitori che ne faranno richiesta e che si impegneranno in un cammino di formazione». FC 27 BREVI VALLATA CISON: veglia dei giovani sul tema “Siamo venuti ad adorarlo” Proseguono le veglie di preghiera itineranti nelle parrocchie della forania della Vallata animate dalla commissione giovani. Venerdì 21 novembre alle 20.30 i giovani si ritrovano nella chiesetta di San Francesco a Cison. Il tema scelto per la serata è tratto dalla Giornata mondiale della gioventù di Colonia del 2005 “Siamo venuti per adorarlo”. La veglia si articolerà in diversi momenti: preghiera, liturgia della Parola, esposizione del Santissimo Sacramento, ascolto delle parole che il Papa ha rivolto ai giovani in terra tedesca. Ci si soffermerà su cosa significa “adorarlo”, su come possiamo farlo e sulla figura dei Re Magi, nostre guide alla scoperta di Gesù Bambino. CISON: canile tutto esaurito! C’è già il “tutto esaurito” al canile dell’Ulss 7 di Cison di Valmarino inaugurato appena quattro mesi fa. La trentina di posti disponibili è infatti già occupata. In media il 75% dei cani viene dato in affido. Quest’anno il numero di abbandoni nel territorio dell’Ulss 7 è in aumento, viaggiando verso il numero record di 500. Il fenomeno si può contrastare solo con l’applicazione capillare dei microchip e con adeguati sistemi di controllo. Un animale in canile costa alla comunità tra i 900 e 1.500 euro ogni anno. FOLLINA: riconoscimento per il vigile Massimo Ghizzo, vice-ispettore della Polizia municipale di Follina, verrà insignito dalla Regione Veneto di un’onorificenza per meriti speciali a seguito del compimento di due operazioni di pubblica sicurezza particolarmente impegnative. Dai nostri paesi Conegliano 16 novembre 2008 SCOMIGO: L’ULTIMO SALUTO A COLOMBA CASAGRANDE i sono svolti venerdì 7 Sdi Piave novembre a Mareno i funerali di Colomba Casagrande, persona molto conosciuta non solo per la sua bontà e generosità, ma anche perché aveva gestito per oltre trent’anni il bar centrale di Scomigo. Colomba era rimasta orfana della mamma in giovane età, con otto fra- telli, alcuni dei quali ancora molto piccoli, che lei ha saputo accudire come una vera mamma, per diversi anni. Quanto tutti hanno raggiunto la maggiore età ha deciso di sposarsi, ma dopo pochi anni è rimasta vedova. Colomba ha fatto tesoro delle tribolazioni e delle sofferenze sopportate durante tutta la sua lun- ga vita, imparando a rispettare e soprattutto aiutare con ineguagliabile disponibilità e dedizione tutte le persone che ha avuto modo d’incontrare e conoscere lungo il suo cammino. Per molti anni l’abbiamo vista prodigarsi, assieme al fratello Aquilino e al nipote Giuliano, nella raccolta di indumenti, articoli per la casa, medicinali, alimentari e denaro, che ogni mese spe- LA NOSTRA FAMIGLIA SECONDO PELLEGRI Parte viva del territorio «L a Nostra Famiglia di Conegliano è un esempio di integrazione riuscita tra riabilitazione e mondo della scuola». Lo afferma Alda Pellegri, neuropsichiatra infantile per 34 anni a La Nostra Famiglia di Costa, premiata, il 6 novembre scorso, con il premio Civilitas 2008 della Dama Castellana. Oggi la dottoressa Pellegri è presidente nazionale e sovrintendente sanitario dell’associazione La Nostra Famiglia, che conta 35 sedi sul territorio nazionale. Dottoressa Pellegri, il suo nome è strettamente legato allo sviluppo della Nostra Famiglia di Conegliano, nata nel 1968, dove lei ha lavorato fin dal 1970, per 34 anni. Che bilancio può tirare? «La struttura ha avuto la prerogativa di agganciarsi al territorio, anche se non è stato sempre semplice. Prima collaborando con la Pediatria, grazie alla sensibilità del dottor Panizza; in seguito lavorando con le scuole del territorio a progetti di inserimento nella scuola normale dei bambini disabili passati nel nostro centro. Alda Pellegri Anche la scuola per terapisti, che ha formato e forma la grande maggioranza dei terapisti del Veneto Orientale, ha facilitato ulteriormente lo scambio e la relazione con il territorio. Nel corso del tempo si è intensificato anche il rapporto con i medici e i servizi territoriali, ed è parso sempre più chiaro che La Nostra Famiglia è una risorsa per il territorio di Conegliano. L’assegnazione del premio Civilitas mi sembra di poter dire che rappresenta questo riconoscimento». Come è destinata a evolversi la Nostra Famiglia in rapporto alle esigenze del territorio? «La prospettiva è rivedere la casistica e vedere come possiamo rispondere ai nuovi bisogni. Progetti ce ne sono tanti. Per il centro di Conegliano, vedo lo sviluppo della ricerca scientifica, grazie all’attività dell’Irccs “Eugenio Medea” che approfondisce lo studio delle cause delle patologie che noi affrontiamo. Stiamo inoltre lavorando, su incarico della Regione Veneto, a un progetto di formazione, su tutto il territorio veneto, alla proposta di valutazione delle funzionalità della persona disabile». La presenza della Nostra Famiglia nella comunità coneglianese ha influito sulle modalità con cui la comunità vive oggi il rapporto con la disabilità? C’è maggiore accettazione? «C’è stata una storia italiana che ha portato verso il riconoscimento dell’importanza di recuperare e valorizzare le persone disabili. Accettazione però è una parola difficile. La disabilità, che ci sia dalla nascita o acquisita, è ancora una trauma grave per la famiglia e per la società, che riesce ancora troppo poco a fare attività di preven- CONVEGNO SU PSICOSI DALL’INFANZIA ALL’ETÀ ADULTA risi, stati limite e psicosi: implicazioni evolutive dal“vegno Cl’infanzia alla giovane età adulta” è il titolo del conche si terrà venerdì 28 novembre al centro studi diva regolarmente a sue spese, alla sorella Maristella, che da oltre cinquanta anni presta la sua opera come suora missionaria tra i bambini poveri ed abbandonati del Brasile. DB zione. La famiglia, spesso, ha grandi aspettative circa i risultati che può dare la terapia riabilitativa, i mass media non aiutano creando illusioni. La formazione dei genitori su questo tema è ancora un cammino lungo e difficile. Posso dire invece che è nettamente migliorata l’attenzione all’inserimento del bambino disabile nella scuola; se è passato nel nostro Centro, continua a essere monitorato da noi e, nei momenti di difficoltà, come può essere l’adolescenza, può rientrare nella nostra struttura per periodi intensivi». Centri specializzati come la Nostra Famiglia vivono totalmente di risorse pubbliche. La preoccupa la sempre minor disponibilità di risorse anche in campi delicati come il sociale e la sanità? «Mi preoccupa tantissimo a livello nazionale, perché le situazioni sono diverse da regione a regione. La Regione Veneto ci riconosce un adeguamento delle rette costante, in rapporto all’aumento del costo della vita e al rinnovo contrattuale. Invece ci sono regioni che non tengono conto di questi cambiamenti, e noi lì siamo molto in difficoltà. Il fatto, invece, che non siano previsti contributi per gli interventi di adeguamento strutturale previsti dalla legge sulla sicurezza ci costringe a fare raccolta fondi. Il territorio di Conegliano, grazie all’impegno costante del dottor Sergio Dugone, sta rispondendo bene e dimostra molta attenzione e disponibilità». Francesca Nicastro Agenda Conegliano VENERDÌ 14 Da oggi fino al 23 novembre all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima Fantasie natalizie, esposizione di angeli in stoffa, ghirlande, presepi, abbobbi natalizi, decoupage a cura di Vanna. Orari di apertura: feriale 10-12 e 15-19, sabato e domenica 10-12.30 e 14.30-19.30. Alle 21, al teatro Accademia, per il “Simposio Mozart-Da Ponte” Le nozze di Figaro di W. A. Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, con la partecipazione di Reale Corte Armonica, Istituto musicale A. Benvenuti, Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto, Orchestra del Conservatorio di Castelfranco Veneto e con il soste- gno dell’amministrazione comunale. Ingresso: 15 euro (intero), 10 (ridotto). Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per “Montagna insieme - Spettacolo montagna”, 7ª rassegna di proiezioni in multivisione ed incontri sulla montagna e l’alpinismo, serata dedicata al grande alpinismo sulle montagne del mondo. SABATO 15 Alle 15 e alle 18, oggi e domani, al teatro Accademia musical “I Gormiti”, piccoli mostri, eroi della natura, che incantano i bambini di tutto il mondo. Da 17 a 30 euro. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi di Parè, la compagnia Kairòs di Venezia propone lo spettacolo “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni. Nell’ambito della rassegna “Tremilioni a teatro”. DOMENICA 16 Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, per “Concerti aperitivo 2008” esecuzione di Marco De Biasi alla chitarra classica. Ingresso a pagamento. MARTEDÌ 18 Alle 20.30, nella sala Dama Castellana in viale Spellanzon, proiezione del documentario “Doppio sguardo sulla Grande Guerra”, realizzato da Lucio 29 Fabi e Gianpaolo Penco, e lettura di Ivano Sartor di un inedito di Ernest Hemingway, ambientato nella provincia di Treviso nei mesi successivi a Caporetto. Dal ciclo di incontri “90 anni dopo. Conegliano 1917-1918. Il ricordo”. Ingresso libero. GIOVEDÌ 20 Alle 18.30, al cinema Méliès, per Antennacinema “Il cinema della Romania e dell’Italia”, storia e storie del cinema della Romania e dell’Italia con un omaggio a Elio Bartolini. Ingresso libero. Farmacia di turno: Tonolo, viale Italia 192/C, telefono 0438-415554. “Mons. Franco Costa” presso la Fondazione Bernardi di via Einaudi a Conegliano. Interverrano, tra gli altri, Luigi Pavan ordinario di Psichiatria all’Università di Padova, Ida De Renoche, consulente della Fondazione Bernardi, Guido De Rénoche, neuropsichiatra infantile all’Ulss di Padova, Gianni De Polo, neuropsichiatra infantile alla Nostra Famiglia, Massimo Semenzin, direttore del reparto di Psichiatria di Oderzo. Nel pomeriggio discussione di gruppo di casi clinici. Per iscrizioni e informazioni: 0438-455200 o [email protected] BREVI CONEGLIANO Vogliamo più piste ciclabili! Sabato 15 novembre, alle 15, dal piazzale San Pio X parte la pedalata promossa da un gruppo di cittadini coneglianesi per manifestare all’amministrazione il disagio di ciclisti e portatori di handicap per la scarsa presenza di piste ciclabili. Intorno alle 16 è prevista, in piazza Cima, la consegna di una petizione, sottoscritta da più di mille persone, in cui si chiede all’amministrazione Maniero l’ampliamento e l’adeguamento delle piste ciclabili della città nonché l’istituzione di un centro di custodia e manutenzione delle biciclette presso la stazione ferroviaria di Conegliano. Remotti presenta le culture umane di fronte alla morte Si terrà venerdì 14 novembre il secondo incontro, aperto a tutti, promosso dall’associazione Fiorot nell’ambito del progetto “Vivere meglio”. Alle 20.30 nell’auditorium del Collegio Immacolata il prof. Francesco Remotti, antropologo e insegnante all’Università di Torino, interverrà sul tema: “La ricerca del senso. Culture umane e antropologia culturale di fronte alla morte”. Due giorni a Barbisano per animatori Il 15 e 16 novembre si terrà il primo delle due fine settimana promossi della pastorale giovanile di Conegliano per la Formazione degli Animatori Adulti (Faa), cioè animatori dei gruppi parrocchiali almeno 18-19enni. Gli animatori si ritroveranno alla Nostra Famiglia di Barbisano per fare conoscenza di una realtà in cui si vive in modo particolare il servizio al prossimo. Corso per smettere di fumare Lunedì 17 novembre alle 19 a Casa Toniolo di Conegliano comincia il 23° corso per smettere di fumare organizzato dal Servizio tossicodipendenze e alcologia dell’Ulss 7 in collaborazione con l’associazione “Liberi dal fumo” di Conegliano. Il corso si articola in una fase intensiva di 5 incontri consecutivi dal lunedì al venerdì e in una fase di sostegno di 7 incontri distribuiti nell’arco di sei settimane. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Sert, 0438-663386. Cena di beneficenza per il Burkina Giovedì 20 alle 20,15 al ristorante Le Betulle del Re a Costa di Conegliano si svolge una cena di beneficenza per raccogliere fondi per le missioni del Burkina Faso e della Costa d’Avorio delle suore di Maria Consolatrice dell’ospedale De Gironcoli. Organizza l’associazione Amici del Burkina Faso e Costa d’Avorio. Conferenza di Alessandra Graziottin Giovedì 20 novembre alle 21 al teatro Accademia è in programma una conferenza della professoressa Alessandra Graziottin. Ingresso libero. Organizza il Soroptimist Club Conegliano - Vittorio Veneto. Teatro per famiglie Domenica 16 alle 16 all’auditorium Dina Orsi la compagnia De Bastiani-Puche in “La leggenda di coniglio volante”, spettacolo teatrale per famiglie. Ingresso: 5 euro. Organizzano l’amministrazione comunale e l’associazione Il Piccolo Principe. 30 Dai nostri paesi Conegliano / Coneglianese 16 novembre 2008 CAMPOLONGO: LA NUOVA ALA DELLA SCUOLA ELEMENTARE n questi ultimi anni il quartiere di Campolongo ha registrato una crescita demografica molto rilevante, con l’insediamento di numerose giovani coppie. Questo ha comportato un aumento della domanda di servizi per i bambini, a cominciare dalla scuola elementare. Amministrazione comunale e Direzione didattica hanno raccolto questa domanda, I avviando un percorso che ha portato prima a condividere e poi ad approvare un progetto di ampliamento degli spazi, con un raddoppio delle superfici coperte ad uso scolastico. I lavori sono stati avviati nel corso del 2006 e terminati nei giorni scorsi. Con una spesa di circa 1 milione di euro è stata costruita una nuova ala (nella foto) dove trovano spazio SERATA PER CLEMENTA abato 22, alle 20.45 all’auditorium Toniolo, la CaS“Musica ritas diocesana organizza la serata di solidarietà e poesia per l’Africa”: la pianista Beatrice Ru- quattro aule con deposito e una sala polifunzionale. La scuola è stata così adeguata a ricevere oltre 200 bambini. I nuovi locali vengono i- TRE SERATE A CONEGLIANO IL 19, 20 E 21 Teddy Reno per il Benin «P arallelamente alla mia carriera di cantante mi sono sempre occupato di scoprire nuovi talenti. Proprio per questo fondai, 50 anni or sono, questo concorso: il Festival Degli Sconosciuti» racconta Teddy Reno, 82 anni e una verve da ragazzino. Cantante stimato e apprezzato in tutto il mondo, è ricordato anche per il suo matrimonio con Rita Pavone, che all’epoca fece discutere per la forte differenza d’età tra i due. «Il concorso si rivelò una miniera di bravi cantanti: Rita Pavone, Claudio Baglioni, gli Audio Due - tanto per citare alcuni esempi - vennero tutti fuori da lì». Chissà, allora forse tra qualche manitaria, trasformando l’occasione in un lungo evento di beneficenza. «Questo progetto, organizzato e voluto dall’Associazione Famiglie Rurali, ha colpito molto sia me che mia moglie. I fondi saranno devoluti in favore della popolazione del Benin, uno stato africano si- naugurati venerdì 14 novembre alle 10 alla presenza delle autorità civile e scolastiche. Don Carlo Salvador, parroco del quartiere, benedirà la struttura. tuato tra e il Ghana e la Nigeria; lì la gente vive ancora in condizioni estreme. Sono davvero felice di poter fare qualcosa per aiutare queste persone, la trovo un’idea stupenda e faremo tutto il possibile per supportarla». Certo, tanto più che lo spettacolo sembra proprio garantito: «Durante la finale del 21 novembre al teatro Accademia (i due giorni precedenti, in cui si svolgeranno le semifinali del concorso, si terranno invece al Dina Orsi), presenterò il mio personale tributo a Frank Sinatra, che fu un mio grande amico e che ebbi l’onore di rappresentare discograficamente in Italia attraverso la Reprise, la mia etichetta». Shadia El Tabch Teddy Reno giorno la vita di una band cambierà per sempre. Si terrà infatti qui a Conegliano, dal 19 al 21 novembre, la cinquantesima edizione del concorso, presentata da Teddy Reno in persona, con l’ausilio della moglie e di una giuria di esperti artisti. La manifestazione si combinerà con un’iniziativa u- IL PROGRAMMA ercoledì 19 e giovedì 20 novembre alle 20.30 al Dina MOrsi di Parè Teddy Reno in “Reality Show” dei semifi- nalisti nazionali della 50ª Festa degli Sconosciuti - Ingresso 5 euro (incasso completamento devoluto in beneficenza). Venerdì 21 novembre alle 20.30 al teatro Accademia di Conegliano finale della 50ª Festa degli Sconosciuti e tributo di Teddy Reno a Frank Sinatra. Ingresso 10 euro (incasso completamente devoluto in beneficenza. Il ricavato verrà devoluto all’Afr per i progetti in Benin (Africa) e alla Picccolo Comunità. (cat. C - posizione economica C1) a tempo pie- BREVI CONEGLIANESE SAN PIETRO: l’ultimo libro di Bernardi Sabato 15 novembre alle 16.30 presso l’azienda vitivinicola “Il Colle” di San Pietro di Feletto, per la rassegna “Un libro in cantina”, Ulderico Bernardi presenta il suo libro “Il lungo viaggio dalle terre venete alla selva brasiliana”. Organizza il Comune. SAN VENDEMIANO: incontro sulle donazioni degli organi Mercoledì 19 novembre si conclude il ciclo di incontri di informazione sanitaria e sociale promosso da Avis, Anffass e Aido di San Vendemiano. Alle 20.30 nella nuova sala esposizioni del municipio la dottoressa Maria Antonietta De Zotti e Laura Barazza, del reparto di Anestesia e rianimazione di Conegliano, sviluppano l’argomento “La donazione di organi e tessuti nell’Ulss 7”. COSNIGA: Madonna della Salute Due week-end - il 15 e il 16 e il 21-23 - di festa a Cosniga per la Madonna della Salute. Domenica 16 alle 15 le contrade si sfidano nella scalata alla “cuccagna”. In serata musica e cucina tipica. S. FIOR: recital su Grande Guerra Venerdì 21 novembre alle 20.45 presso il tendone dei festeggiamenti della Madonna della Salute si terrà un incontro dal titolo “Voci e memorie dal fronte - nel novantesimo anniversario dalla fine della Prima Guerra Mondiale”. Giorgio Visentin e Innocente Azzalini proporranno una introduzione storica inerente l’occupazione del territorio da parte degli austriaci e dei tedeschi nel 1017 - 1918. Interverranno successivamente i cori Pradevai di San Fior e I Borghi di San Vendemiano. Moderatore della serata sarà Gianni Miraval. Organizza il Gruppo Ricreativo di San Fior di Sotto. SAN FIOR: teatro IL COMUNE DI CONEGLIANO ASSUME VIGILI URBANI disponibile sul sito internet www.comune.coÈ negliano.tv.it il bando di concorso per la copertura di tre posti di agente di polizia locale bin eseguirà brani di Mozart, Chopin e altri, e il Teatro dei Piccoli leggerà alcune poesie. Verrà inoltre presentato il libro “Io voglio vivere” scritto dai santaluciesi Arturo Buzzat, Rita Musumeci e Clementa Dos Olis Vieira. Quest’ultima ha ricevuto il premio Civilitas nel 2007 per il suo impegno a favore dei bambini del suo paese, la Guinea Bissau, condannati alla discriminazione e all’emarginazione se portatori di qualche malformazione nel fisico. E proprio alla raccolta di fondi un progetto benefico in Guinea Bissau, seguito da Clementa, è finalizzata la serata al Toniolo. no e indeterminato. Il concorso pubblico è per esami. Uno dei tre posti è riser vato a favore dei militari volontari. Le domande vanno presentate entro il 27 novembre. Sabato 15 novembre quarto appuntamento della rassegna “San Fior a teatro”. Alle 21 nella sala polifunzionale del municipio la compagnia Trigeminus di Manzano rappresenta al commedia “Sganassar”. Biglietti: 5 euro, gratuito per i ragazzi fino a 16 anni. DUE COMPLEANNI IN POCHI GIORNI CORSO PER VOLONTARI ONCOLOGICI Centenarie a Zoppè omincia martedì 18 C novembre il corso di formazione per volontari el giro di soli quindici N giorni due anziane di Zoppè hanno tagliato il traguardo dei cent’anni. Il 17 ottobre Maria Piccin e il 2 novembre Emma Modolo sono diventate centenarie ed entrambe sono state festeggiate con calore da tutta la comunità. Di sicuro, la signora Maria e la figlia Rina non se l’aspettavano una festa così, quando il giorno prima del compleanno, Maria ha avuto un piccolo ictus. «Per fortuna tutto si è risolto velocemente - spiega Rina - dovevamo andare in chiesa, ma alla fine la messa è stata fatta in casa». «È stata davvero una bella festa continua Maria con un sorriso - anche se non sento proprio di avere cento anni... io avrei tanta voglia di andare a Venezia!». Emma non è da meno: «È sempre stata una donna forte nella fede, nell’educazione ai figli, e nelle prove» rivela la figlia suor Fausti- Maria Piccin Emma Modolo na. «Non ho avuto una vita facile - racconta la signora Emma - ma sono sempre riuscita ad andare avanti grazie alla preghiera e ai miei figli». «La nostra comunità - dice il parroco don Francesco Gardenal - è felice di aver potuto festeggiare il compleanno di queste nostre sorelle, insieme ai loro familiari, proprio nelle loro case e non in casa di riposo come accade solitamente. Conoscendo le due signore, devo proprio dire che le cure e la dedizione dei loro figli contribuiscono a mantenerle in gamba e piene di grinta nonostante i cent’anni compiuti!». che desiderano dedicarsi all’assistenza dei malati oncologici a domicilio. Il corso, promosso dall’associazione Fiorot, si articola in due parti: la prima, di 5 lezioni (novembre-dicembre 2008), ha scopi divulgativi e di sensibilizzazione; la seconda, di 6 lezioni (gennaio-febbraio 2008), è indirizzata esclusivamente a quanti intendo- no diventare volontari. Le lezioni hanno cadenza settimanale e si tengono al collegio Immacolata di Conegliano. Inizio alle 20.30. Primo relatore è il dottor. Luigi Salvagno, primario del reparto di Oncologia all’ospedale di Vittorio Veneto. Tratterà il tema: “Il tumore da malattia incurabile a malattia curabile”. La partecipazione è gratuita. Per informazioni e iscrizioni telefonare allo 0438.402696. 32 Dai nostri paesi Coneglianese PONTE PRIULA: TEATRO PER IL REPARTO DI PEDIATRIA li “Amici della Pediatria” di Ponte della Priula, in collaborazione con la sezione femminile della Croce Rossa di Susegana, degli alpini di Colfosco e dell’Avis di Colfosco, promuovono due spettacoli teatrali per raccogliere fondi da devolvere al reparto di pediatria dell’ospedale di Conegliano. Domenica 16 novembre alle 16.15, all’oratorio “Don Bosco” di Ponte della Priula, viene rappresentata “La locandiera” di Carlo Goldoni, a cura della compagnia Tremilioni. Domenica 23 novembre, sempre alle 16,15, va in scena “Sommelweis” a cura del Collettivo di Ricerca Teatrale di Vittorio Veneto, per la regia di Carlo De Poi. L’ingresso è libero e sarà possibile fare un’offerta. AM G 16 novembre 2008 SUSEGANA: RUZZINI RICORDA LA GRANDE GUERRA n’opera d’arte esposta in municipio per ricordare la Grande Guerra. L’ha realizzata Costante Ruzzini, ex dipendente comunale, di Colfosco, con reperti recuperati nel Piave e assemblati fino a formare una grande “carta geografica” dal Grappa a Vittorio Veneto. Ruzzini ha messo assieme, dentro il cerchio della ruota di un carro austriaco, schegge di bomba della forma delle terre che dal Monte Grap- U pa arrivano a San Donà e da lì al mare, passando per il Montello, Moriago, Nervesa, Susegana e tanti altri paesi teatro di cruente battaglie. Ha poi tracciato il Piave e sistemati delle figure simboliche del conflitto. L’opera di Ruzzini rimane esposta fino alla fine di novembre al primo piano del municipio di piazza Martiri della Libertà fino alla fine del mese di novembre secondo l’orario degli uffici comunali. AM P er gli abitanti di Albina la devozione alla Madonna della Salute si perde nel tempo, allorché si radunavano davanti al capitello a Lei dedicato, per recitare il rosario e celebrare la messa. Lì si recò nel 1910, all’età di 9 anni, in occasione della morte della sua giovane mamma, suor Sergia De Carlo, nativa del posto, pregando e piangendo. Suor Sergia, morta nel 1989 e molto amata dagli albinesi, raccontava che la statua animatasi le disse: «Sono io tua mamma. Dimmi sempre tutto. Ti sono sempre vicina: sei mia figlia». Tutta la sua vita fu accompagnata da grandi sofferenze fisiche e morali, ma anche da speciali doni di Dio. Nel 1936 suor Sergia fu guarita in maniera istantanea e completa, per intercessione di Elisabetta Vendrami- ni madre fondatrice dell’I- della metà della cifra nestituto cui apparteneva, le cessaria ai lavori, il comitaTerziarie Francescane Eli- to coinvolse gli abitanti per sabettine. Grazie a questo chiedere un prestito senza miracolo, riconosciuto dal- interessi, di 500 mila lire a la Chiesa, la Madre fonda- famiglia. La risposta fu cotrice fu beatificata nel 1990. sì generosa che nel 1996 la Negli anni ’30 ebbero inizio struttura venne inaugurata, i festeggiamenti paesani in- e solo un anno e mezzo dotorno a questo capitello, po il prestito restituito. proseguiti e cresciuti negli Più di 100 volontari, cooranni ’50 con a capo il “mitico Severino” (tuttora presidente onorario). Tanto è sentita la festa della Madonna della Salute che nel 1982 nasce un apposito Comitato festeggiamenti Albina per gestirne l’organizzazione e farsi carico della costruzione dell’attuale salone delle feste su terreno del Comune. Disponendo solo ALBINA: Il capitello dedicato alla Madonna della Salute PONTE DELLA PRIULA HA DATO L’ADDIO A SUOR MARIA DOROTEA CERVESATO Era mite ma tenace l suo era un Veneto d’alIdifficili tri tempi, i tempi duri e del dopoguerra: l’anima contadina e la devozione popolare tenevano unite famiglie numerosissime, prive di tutto, ma ricche di speranza. Terra di emigranti, di povertà, di analfabetismo, dove giovani madri lavoravano sui campi, consumate dalle fatiche e dai sacrifici e i bimbi giravano scalzi per le aie e sui prati. Proprio i bimbi di quel Veneto, oggi padri e nonni, venerdì 7 novembre, hanno rivolto l’ultimo saluto a suor Maria Dorotea Cervesato, nel Tempio Votivo di Ponte della Priula, la parrocchia tanto amata, dove la religiosa, originaria di Scorzè, prestò servizio tra le suore domenicane per ben 56 anni, dal 1939 al 1995. Spentasi all’età di 92 anni, suor Dorotea, ospite negli ultimi anni a Venezia della casa di riposo della famiglia domenicana, portava nel cuore le radici di un legame profondo e inalterato con le genti della Sinistra Piave, in particolare con i giovani dell’Acr, raccolti intorno alla figura di don Paolo Danesin. Sapeva accoglierli, i suoi ragazzi “Raz- za Piave”, comprenderne, alla luce della misericordia cristiana, anche gli aspetti caratteriali più indocili e spianare le difficoltà d’integrazione delle famiglie nel tessuto comunitario. «Era mite ma tenace, buona di una bontà antica - racconta Ezio Battistella, allievo di suor Dorotea negli anni Cinquanta - che unita alla semplicità dei modi la faceva sentire una di noi, figli della terra e della cultura contadina». Una missione d’incontro verso gli altri, per 74 anni di professione religiosa, che a Ponte della Priula s’intreccia con episodi di cattolicesimo sociale davvero toccanti: serve far memoria dell’esemplare impegno caritatevole di suor Dorotea che, seppur cagionevole di salute, durante la guerra si dedica enerdì 14 alle 20.45 V nella sede degli alpini di S. Lucia (di fronte alla scuola media) Ottorino Saccon, volontario dell’Avi onlus di Montebelluna, presenta il progetto di solidarietà “Dal sole via Santa Lucia… all’Africa” che prevede la realizzazione di cucine solari in alcune zone del continente africano. BREVI CONEGLIANESE MADONNA DELLA SALUTE AD ALBINA Autentica festa paesana S. LUCIA GAIARINE: 212.835 euro per l’ex Casa del Fascio Suor Sergia De Carlo dinati dal presidente Enzo Dal Cin, si alternano nelle tre serate di festeggiamenti servendo il piatto tradizionale, la “bisata in tecia”, seguita da funghi chiodini, trippe e carni alla griglia. Quest’anno la festa si tiene il 21, 22 e 23 novembre. Parte degli utili vanno alla parrocchia, che mantiene la tradizione di celebrare la Messa al capitello, se il tempo lo consente. Una piccola comunità, molto unita e attiva che annovera altre due feste annuali che richiamano gente anche da lontano: la “cena del mus” il 3° e 4° sabato di gennaio e la “sagra dee teghe” il 3° e 4° fine settimana di giugno. Il salone delle feste, a disposizione dei paesani per incontri e ricorrenze, ospiterà quest’anno anche la festa de L’Azione domenica 23 novembre con i promotori, giornalisti e collaboratori del giornale. Il Comune di Gaiarine è uno dei 36 beneficiari dei finanziamenti per interventi su edifici pubblici e privati del Veneto, sottoposti ai vincoli del Codice Nazionale dei Beni Culturali e del Paesaggio, deliberati dalla giunta regionale del Veneto. L’amministrazione Sonego riceverà 212.835 euro per il restauro dell’ex Casa del Fascio. GAIARINE: festa in biblioteca Domenica 16 novembre, alle 15 nella palestra della scuola media di Calderano, l’amministrazione comunale di Gaiarine organizza l’annuale Festa della biblioteca. È previsto uno spettacolo teatrale intitolato “Federico e il drago” proposto dal gruppo culturale Ortoteatro di Pordenone. Al termine ci sarà la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato al concorso estivo della biblioteca “Assaggiamo quello che c’è di buono in biblioteca”. A chiusura castagnata curata dal gruppo Alpini sezione di Gaiarine. SUSEGANA: concerto gospel Una serata diversa, una serata per incontrare culture, tradizioni, ritmi, sapori lontani, una serata che fa stare assieme giovani e meno giovani. Questo è ciò che promuove il Centro Ricreativo Vivaio con il concerto gospel del coro Getsemani in programma sabato 15 novembre alle 20.30 nell’oratorio “Beata Giuliana” di Susegana. L’ingresso è di 5 euro. Per maggiori informazioni contattare [email protected]. MARENO: concerto Coro Conegliano Sabato 15 novembre, alle 20.45 al nuovo auditorium del Centro culturale di Mareno di Piave, si tiene il 13º Concerto corale organizzato dalla Società operaia di mutuo soccorso. Ricorrendo quest’anno il 90º anniversario della fine della prima guerra mondiale la Società ha ritenuto di celebrare l’avvenimento con l’esibizione del Coro Conegliano diretto da Diego Tomasi, che presenterà il dvd inciso recentemente “Era una notte che pioveva”. I brani saranno presentati e commentati dal generale C. d’A. Italico Cauteruccio. In apertura si esibirà inoltre la corale locale “Voci marenesi”. Ingresso libero. BIBANO NOZZE D’ORO Suor Maria Dorotea Cervesato instancabilmente alla questua, con il carretto e la “mussa” di Piero Mura, insieme a un giovane volenteroso, Antonio Dassie, attuale sacrista della parrocchia. Nemmeno il conferimento della cittadinanza onoraria, assegnatale dal Comune di Susegana il 24 marzo del 1997, riuscì a modificare la proverbiale genuinità del suo animo. EP Maria Maiutto ed Egidio Bet sposi dal 15 novembre 1958 ari mamma e papà, siamo lieti di poter festegC giare con voi i vostri meravigliosi 50 anni di matrimonio. Vi auguriamo tanta gioia e che il vostro amore sia eterno. Con riconoscenza i vostri figli e tutta la vostra famiglia. Dai nostri paesi Friuli 16 novembre 2008 COL PROGETTO “FARZINE” INCONTRI TUTTO L’ANNO: COME LA PROSSIMA TRE GIORNI “SACILE QUACK” Capitale del fumetto L argo a matite, pennarelli e alla fantasia dei fumettisti in erba di Sacile e dintorni. Il Centro giovani Zanca dedica ampio spazio al progetto Farzine con un calendario mensile di appuntamenti con il fumetto. Nella nuova sede del Centro Zanca, in viale Zancanaro, si susseguono incontri di approfondimento, corsi ed ex tempore che nascono lungo le vie della città. Dalla passione per le avventure dei personaggi dei fumetti, i ragazzi dello Zanca sono passati all’azione, disegnando e inventando le storie dei loro personaggi. «Quella del fumetto è un’attività che continua durante tutto l’anno – spiega Andrea Fregonese, responsabile del Centro giovani –. D’estate con incontri di approfondimento, in autunno e in primavera con due appuntamenti fissi: Sacile Quack e l’ex tempore in contemporanea con la Fiera primaverile». Quest’anno il ciclo di incontri estivi di Farzine, che vede come coordinatore del gruppo di fumetto Vincenzo Bottecchia, è stato condotto dalla fumettista Sara Pavan che ha portato a Sacile l’esperienza bolognese. «Di anno in anno – continua Fregonese – si aggiungono contatti e collaborazioni con appassionati di Pordenone e Trento. Più la preziosa collaborazione dei ragazzi che dopo aver terminato i corsi di fumetto qui a Sacile insegnano ai coetanei e ai compagni più piccoli le basi del disegno». L’anno fumettistico conti- nua in autunno con il corso residenziale di Sacile Quack, per un’immersione di tre giorni nel fumetto, che quest’anno si svolgerà il 21, 22 e 23 novembre con Gabriella Giandelli (dettagli su www.fumettiasacile.blogspot.com). Frutto della collaborazione tra Centro giovani, Ute e mondo del fumetto è poi il libro “Solo un passo. Memorie di donne partigiane dell’Altolivenza” con il fumetto di Paolo Cossi di Brugnera. In primavera 2009 l’appuntamento è con l’ex tempore di aprile che offre la possibilità di creare le proprie tavole direttamente nelle vie e nelle piazze sacilesi. Da qualche anno poi si è creato un gruppo di affezionati, una decina di ragazzi che hanno iniziato a frequentare qualche corso allo Zanca e che poi hanno dato vita ad CANEVA / CON MOSTRA E CALENDARIO Buon compleanno Pro Castello! orta come naturale Smitato continuazione del Coper il Castello, l’associazione spontanea nata nel lontano 1964 per recuperare, difendere e valorizzare il sito castellano, la Pro Castello di Caneva intende ricordare quest’anno il trentennale della sua costituzione ufficiale, avvenuta il 25 novembre 1978, con una se- CAMOLLI SI PREPARA PER SANT’ANTONIO Diciotto incontri nelle famiglie insigne reliquia di L ’ sant’Antonio da Padova giungerà nella par- Giovani colori al lavoro nei laboratori sacilesi di fumetto. Sotto, un disegno di Anna Fadel rie di iniziative promosse in occasione della cena sociale di sabato 15 novembre. Il programma prevede, alle 18.30, l’inaugurazione di una interessante mostra fotografica che documenta alcuni dei momenti più qualificanti e significativi di trent’anni di vita associativa (come nella foto qui a fianco); alle 19 ci un gruppo che si ritrova spontaneamente tutti i sabati pomeriggio per disegnare e dare sfogo alla fantasia. Una delle loro creazioni è il canguro Mr. Hop, il logo del pro- getto “Pedibus” che ha accompagnato nel percorso da casa a scuola i bambini delle elementari sacilesi. E c’è anche qualche appassionato di cosplay, cioè che si diverte ad imitare nell’abbigliamento i personaggi dei fumetti. sarà la presentazione dell’atteso calendario 2009, quest’anno incentrato sul rapporto del territorio canevese con i quattro elementi fondamentali della vita: aria, acqua, terra e fuoco. Un apposito spazio sarà anche riservato al calendario delle manifestazioni che si terranno a Caneva, Stevenà, Fratta, Fiaschetti e Sarone nel 2009 e ad un proverbio, in dialetto canevese, legato al ciclo dell’anno. Anche la raccolta differenziata dei rifiuti avrà il suo preciso riscontro, paese per paese. Dopo la presentazione di questo almanacco, ci sarà anche la proiezione di un filmato sull’attività svolta dalla Pro Castello, nel corso dell’anno corrente, e A. FREGONESE Preziosa è la collaborazione dei ragazzi che dopo aver terminato i corsi insegnano ai coetanei e ai più piccoli le basi del disegno Con tutta questa passione per i fumetti, cosa manca a Sacile? Una fumetteria! «La più vicina è a Pordenone – spiega Fregonese –, i ragazzi però provvedono a passarsi fumetti e novità con il passaparola». Per tutte le informazioni sui prossimi appuntamenti con Farzine telefonare allo 0434735508, [email protected], www.centrogiovanisacile.it. Erica Bet 19 i soci fondatori della Pro nel 1978: saranno premiati alla cena di sabato 15 33 MESSE CELEBRATE DA P. CARMINATI Sabato 22 alle 16 l’ingresso nella chiesa di Santa Teresa della reliquia del santo padovanoportoghese rocchia di Camolli di Sacile sabato 22 novembre. Accolta solennemente, farà il suo ingresso in chiesa alle 16, dove si terrà un incontro di preghiera. Alle 19 ci sarà la messa solenne presieduta da padre Domenico Carminati, frate minore conventuale, e animata dai cori della forania Sacilese. Dal momento dell’accoglienza della reliquia, fino alle 22 del sabato sera, ci sarà la possibilità, per quanti lo desiderano, di sostare in chiesa in preghiera. La festa riprenderà il giorno successivo, domenica 23 novembre, durante le messe delle 8 e delle 10. Sarà sempre padre Domenico Carminati a presiedere le concelebrazioni eucaristiche. Il coro San Giovanni della Croce di Treviso propone inoltre sabato 15 alle 20.30 in chiesa a Camolli un concerto-meditazione su santa Teresa di Gesù Bambino. La comunità cristiana, guidata da don Giuseppe Costalonga, si sta preparando a questo evento da diverse settimane. Per 18 sere il parroco è impegnato nella visita alle famiglie delle diverse zone, mentre una particolare iniziativa con i missionari di Villaregia è riservata ai giovani. L’incontro con il santo di Padova viene vissuto come momento forte nel percorso di crescita nella fede della parrocchia e dei singoli fedeli. La testimonianza concreta di un grande uomo di Dio, quale fu sant’Antonio, viene offerta oggi come modello a cui ispirarsi per rendere ancor più salda la propria vita di cristiano. «L’affluenza agli incontri della sera – spiega don Giuseppe – è buona. Le persone che si riuniscono per ascoltare la vita di sant’Antonio e per pregare davanti al crocifisso di san Damiano, manifestano il loro interesse. Il santo dei miracoli è venerato da molti, anche da quelli che hanno dimenticato la fede e che, proprio in occasioni come queste, partecipano nuovamente alle proposte della comunità». Tre sono invece le serate rivolte ai giovani per tre settimane consecutive. I missionari di Villaregia, che le animano, propongono delle riflessioni partendo dalle esperienze dei due santi francescani e allargando l’orizzonte alla quotidianità perché il messaggio di sant’Antonio e san Francesco possa incontrare concretamente la vita delle nuove generazioni. Gerda De Nardi verrà anche consegnato un simpatico riconoscimento ai 19 soci fondatori. Tutte queste manifestazioni si terranno all’auditorium comunale, in via Trieste. Alle 19.45 poi si terrà la tradizionale cena sociale, riservata a tutti i soci e ai numerosi simpatizzanti del sodalizio, con la presenza di autorità locali e del gruppo amici di San Daniele del Friuli che, quest’anno, ha attivamente collaborato alla realizzazione della Giornata medievale in Castello. 34 Dai nostri paesi Veneziano - Friuli 16 novembre 2008 SAN GIOVANNI DI LIVENZA / PRESENTAZIONE DELLA “FATTORIA” a fattoria sociale incontra la comunità. Lunedì 17 novembre, alle 20.30 nella sede della comunità di San Giovanni di Livenza, il sindaco Roberto Cappuzzo e l’assessore alla Continuità assistenziale Giorgio Siro Carniello incontreranno tutta la comunità locale. Tema della serata il futuro dell’ex San Patrignano, che con il pro- L getto promosso dall’amministrazione comunale si trasformerà in “fattoria sociale”. «Parte del Comitato – spiega la portavoce Gisella Vicenzotto – si è recato ad Azzanello per visitare una fattoria sociale simile a quella che sorgerà a San Giovanni». Una visita positiva che unita alla presentazione in apertura della Festa della decre- scita felice ha convinto i cittadini: «Ci sembra una soluzione ottima – continua Vicenzotto –. Le persone che abitano nei pressi della fattoria sociale di Azzanello si trovano bene e vanno a fare la spesa di frutta e verdura lì». In programma, per toccare con mano in cosa si trasformerà l’ex San Patrignano, una visita per tutti i cittadini ad Azzanello. Entro marzo 2009 prenderà avvio il percorso amministrativo per la rivalutazione dello stabile; i 60.740 mq dell’ex San Patrignano verranno restaurati da cima a fondo. Il costo per rendere nuovamente agibile la struttura è stato stimato sui 400-500 mila euro, coperto con fondi della Regione Friuli. Erica Bet TORRE: APPROVATO IL PROGETTO PER L’ELEMENTARE ACCANTO ALLA LEOPARDI. UN NIDO ALLA FILIBERTO? Una nuova scuola A pprovata dalla giunta di Torre di Mosto la costruzione di una nuova scuola elementare vicino all’attuale scuola media Leopardi. Il tutto per un costo di 4,5 milioni di euro. Già da diversi anni si discuteva su come far fronte all’oggettiva necessità di ampliamento delle elementari “Emanuele Filiberto”, ormai sature di alunni. Due le soluzioni possibili: ampliare l’edificio esistente, già ristrutturato anni fa ma non più sufficiente per accogliere tutti i ragazzi, o costruirne uno nuovo. Alla fine è prevalsa questa seconda opzione, caldeggiata dall’attuale amministrazione. Il nuovo edificio sorgerà all’interno dell’ampio parco che circonda le medie, presumibilmente nell’area dove oggi si trovano campo da basket e pista di atletica. In questo modo si creerà un polo scolastico raccolto, che permetterà di ridurre lo spreco di risorse. «Tre sono i motivi principali che ci hanno portato a questa scelta – spiega il sindaco di Torre, Alessandra Cigana –. Innanzitutto non volevamo ripetere l’errore fatto da precedenti amministrazioni, ristrutturare l’edificio esistente per poi dover trasferire dopo soli due anni dall’intervento le classi quinte presso la media per insufficienza di spazio. Inoltre, è vero che verrà tolta parte dello spazio verde alla scuola media, ma è altrettanto vero che se ampliassimo le elementari, quel poco di verde che le circonda verrebbe definitivamente meno. Infine ne risentirebbe la circolazione stradale». Elementare e media condividerebbero quindi gli spazi comuni come pale- CEGGIA / L’ACQUA DI CESCA iene inaugurata sabato 15 novembre, alle 17, nella saV la Toniolo di via Duca D’Aosta a Ceggia, la mostra “Sussurri d’acque e di terre” di Giovanni Cesca. L’esposizione, aperta fino al 14 dicembre, è organizzata dal Centro di educazione ambientale “Le rane” (www.cealerane.it) insieme all’amministrazione ciliense. La mostra, infatti, si inquadra in un progetto gestito dal Cea di Ceggia in collaborazione con lo stesso Giovanni Cesca, per i temi che tratta nel suo lavoro artistico: le acque che intrecciano il paesaggio, la loro valenza e interferenza storica in ambito regionale. La mostra si visita il martedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18; il mercoledì dalle 17 alle 19; il giovedì dalle 14 alle 18; il sabato dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. BD CEGGIA: CORSI DI COMPUTER PER ANZIANI Non è mai troppo tardi... per il web CIGANA Manca un asilo nido, la Filiberto potrebbe diventarne la sede. O ospitare l’ampliamento della materna stra, laboratori e segreteria. «Facendo parte di un istituto comprensivo con sede centrale a Ceggia, la segreteria di Torre di Mosto diventa una sorta di distaccamento, ed è più efficace averne una unica invece che molte, evitando così una dispersione di risorse. Per quanto riguarda gli spazi comuni, la palestra ad esempio verrebbe divisa in due parti, attraverso delle pareti in cartongesso, per poter essere usufruita contemporaneamente da più classi». E dell’attuale scuola elementare cosa ne sarà? «Verrà utilizzata sempre per il servizio scolastico, ma per la prima infanzia. A Torre di Mosto manca un asilo nido, e quella potrebbe diventarne la sede. Inoltre l’attuale scuola materna comunale ha già lunedì 17 novembre, Icoalnizia laboratorio informatidella scuola elementare Il parco delle scuole medie dove sorgeranno le elementari. Sotto: le elementari “Emanuele Filiberto” numerosi iscritti e, guardando ad un incremento futuro, sarà necessario aumentare lo spazio, quindi anche in questo caso la soluzione potrebbe essere l’edificio della elementare». Visto che nel parco sorgerà la nuova elementare, e la palestra sarà divisa in due, dove si faranno le grandi manifestazioni sportive scolastiche che coinvolgono la media? «Abbiamo degli impianti sportivi comunali ben equipaggiati che potranno essere sfruttati anche dalle scuole». Le difficoltà sorgono però quando si parla del recupero dei fondi necessari per realizzare il progetto: 4,5 milioni di euro. «Siamo consapevoli che la cifra è alta, ma ci stiamo muovendo per trovare la soluzione migliore. Per questo stiamo sentendo i vari enti preposti, in modo da garantire la totale copertura dei costi. Come scadenza ci diamo il prossimo consiglio comunale, che sarà a fine mese, dove esporremo la nostra proposta per recuperare i fondi necessari». Chiara Basei Collodi di Ceggia, il corso “NonnInWeb, esserci nel mondo che cambia”: quattro incontri rivolti agli over 60 per far conoscere il personal computer, Internet e la posta elettronica. L’iniziativa rientra nel programma della 9ª settimana web della provincia di Venezia, che coinvolge vari comuni con incontri, corsi, seminari, sulla conoscenza e l’utilizzo di nuove tecnologie dell’informazione, con l’obiettivo di sviluppare sul territorio la cultura telema- tica. Gli incontri successivi si terranno lunedì 24 novembre, lunedì 1 dicembre e martedì 9 dicembre, sempre dalle 16.45 alle 19.45. Inoltre, sabato 22 novembre, dalle 15.30 in biblioteca comunale, si terrà il seminario aperto a tutti su “Le alternative ai software a pagamento”. Per informazioni e adesioni: telefono 0421322452. Il programma completo dei corsi, realizzati negli altri comuni della provincia è consultabile all’indirizzo www.settimanaweb9.provincia.venezia.it. Beatrice Doretto BREVI FRIULI BRUGNERA: Graziano Montagner presidente Afds fino al 2012 Nominato il nuovo consiglio direttivo 2008-2012 dell’Afds (l’associazione friulana dei donatori di sangue) Brugnera. Presidente è Graziano Montagner (nella foto), vicepresidente Pierluigi Pivetta, segretaria Laura Pessot. Gli altri consiglieri sono Angelo Martinuzzo, Roberto Buttignol, Alessia Polesello, Laura Pessot, Marianna Da Frè, Elio Carniello, Ivo Baita, Mario Brun e Vittorino Gobbo. VILLANOVA: Festa dell’anziano Domenica 30 novembre, nei locali della Pro loco, si svolge la Festa dell’anziano, per tutti i residenti in Comune di Prata che hanno compiuto i 65 anni. Verrà offerto il pranzo e sarà a disposizione servizio di trasporto dal capoluogo e dalle frazioni a Villanova. Tempo fino a domenica 23 per prenotare la partecipazione chiamando i numeri: 347-9800475 o 0434-627196 o 0434626618 o 0434-611386 o 339 3392037 o 0434626080 o 0434-620036 o 0434-620036 o 0434626287 o 0434-626404 o 0434-626763. Dai nostri paesi Opitergino - Veneziano 16 novembre 2008 SAN GIORGIO D.L./ PASSERELLA ED ECOCENTRO ell’ultimo incontro con la cittadinanza del 30 ottobre scorso, sono stati confermati gli impegni assunti nelle precedenti assemblee per la costruzione della passerella sul fiume Livenza tra San Giorgio e La Salute. Si è ribadito che entro fine novembre la Provincia di Venezia e l’Anas firmeranno un’accordo di programma che contiene N i finanziamenti per la realizzazione dell’opera. Il presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia a dicembre convocherà una nuova assemblea con i cittadini per presentare il progetto definitivo e indicare in linea di massima l’inizio dei lavori (a quanto pare previsti già per la prossima primavera). Dalla riunione del 30 no- vembre è emersa poi un’interessante novità: l’Ecocentro intercomunale. Sembra che siano già stati avviati i contatti tra San Stino e Caorle per la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti ingombranti, legno, mobili da realizzarsi nella zona industriale di La Salute, al servizio anche di San Giorgio. Tamara De Lazzari CONSORZIO DEI COMUNI OPITERGINO: DALLE LITI NASCE (FORSE) UNA SVOLTA Chi comanda? ODERZO/ BRANDOLINI, LA MEDIA SI PRESENTA Dopo la presentazione della scuola elementare lunedì 10, la scuola media del collegio Brandolini incontrerà i genitori degli alunni di quinta elementare mercoledì 19 novembre alle 20.30. In questo periodo di insicurezza e di emergenza educativa ciascuna famiglia è chiamata a fare delle scelte. Si tratta di decisioni di estrema importanza, perché la formazione scolastica è alla base della crescita armoniosa, serena e profittevole di ciascun bambino. Solo conoscendo le varie opportunità che il mondo scolastico offre è possibile effettuare scelte consapevoli ed adeguate, superando pregiudizi e luoghi comuni e guardando all’obiettivo fina- le, cioè la crescita serena dei propri figli. Il Collegio Brandolini Rota intende presentarsi con un dialogo aperto. Da sempre alla base della sua filosofia educativa c’è la collaborazione attiva e responsabile tra scuola e famiglia. Collaborazione che in questo momento di incertezza è più che mai indispensabile.AF NUOVO ASSETTO BREVI OPITERGINO Prevista per fine mese un’assemblea dei sindaci per decidere le sorti dell’organismo dopo l’addio annunciato da sette sindaci CAMINO: il patronato ricorda Lorenzo Campigotto A fine mese dovrebbe essere convocata l’assemblea dei sindaci del Consorzio dei Comuni opitergino. Per decidere una volta per sempre le sorti dell’organismo, che ha ricevuto un forte scossone dal documento firmato da sette sindaci, i quali hanno manifestato la volontà di uscire dal Consorzio. Il presidente Mario Vendrame ha precisato: quel documento sottoscritto dai colleghi lo ritiene una sfida, un invito a fare presto. Per portare a compimento un percorso iniziato ancora due anni fa, quand’era presidente il sindaco Antonio D’Amico, volto alla separazione dei ruoli dell’organismo. Mettere cioè da una parte i servizi che vengono forniti dal Consorzio a Comuni ed altri soggetti e dall’altra il tavolo di lavoro dei sindaci. Lo scossone ha matrice politica. Firmatari del documento sono sindaci della Lega Nord (Mansuè, Ormelle, Chiarano, Gorgo) o che si collocano nell’area del centro-destra (Fontanelle, Salgareda, Portobuffolè). Dall’altra parte ci sono amministrazioni rette da forze politiche diverse dalla Lega Nord: Oderzo, San Polo di Piave, Cessalto, Cimadolmo, Ponte di Piave. Fra gli elementi scatenanti la protesta, il fatto che il sindaco di Oderzo, Pietro Dalla Libera, non partecipa alle riunioni del Consorzio, avendovi delegato in via permanente la consigliere Paladin. Dalla Libera l’ha ripetuto senza sosta: i sindaci hanno già un sacco di impegni da sobbarcarsi, sommare su di sé tante cariche rischia di essere improduttivo; ci sono validi collaboratori, è opportuno delegare. Cosa che del resto Cessalto ha fatto da tempo. «Giusto delegare - ribatte Giampaolo Vallardi, sinda- 35 Sabato 15 novembre alle 14.30 a Camino bambini e ragazzi del patronato incontreranno i volontari dell’Operazione Mato Grosso. L’iniziativa è stata organizzata in ricordo del piccolo Lorenzo Campigotto: il bambino, al quale è stata intitolata la sala parrocchiale, era il figlio di due volontari dell’organizzazione: morì a 18 mesi, il 31 ottobre 1998, durante il periodo di missione in Brasile . ODERZO: Brisotto organista a Trieste Pietro Dalla Libera, sindaco di Oderzo Giampaolo Vallardi, sindaco di Chiarano Mario Vendrame, sindaco di San Polo co di Chiarano - ma ci sono ambiti dove è necessaria la presenza del sindaco. Quando si parla dei problemi del territorio, di decisioni da prendere, non si può mandare un consigliere con i “bigliettini” in mano». Un altro aspetto non digerito dai sette sindaci è quello che Oderzo, avendo il maggior numero di quote di voto, abbia condizionato l’elezione del presidente. «Il sistema delle quote non l’ha deciso Oderzo - ribatte Dalla Libera - l’abbiamo trovato quando siamo arrivati. Lo trovo del resto un sistema equo. Avendo Oderzo il maggior numero di abitanti è logico che abbia il maggior numero di quote. Rientra nelle regole della democrazia. È come se, in Parlamento, la Valle d’Aosta protestasse perché non ha il medesimo numero di parlamentari della Lombardia". Rientrano Motta di Livenza e Meduna? Nato verso le metà degli Anni Settanta, grazie alla legge sui comprensori, il Consorzio dei Comuni Opitergino è uno dei pochissimi in Italia ad essere stato realizzato. Ad esso ven- ne affidata la prima tranche di finanziamenti per la costruzione della circonvallazione nord-ovest di Oderzo. Fu il caparbio impegno dell’allora sindaco Bepi Covre che a Roma andò a battere cassa e a battere i pugni, a portare avanti il progetto e la costruzione da parte dell’Anas. Negli anni dal Consorzio se ne sono usciti Meduna e Motta di Livenza. Comuni che ora stanno alla finestra, guardando a cosa succede e non escludono di poter rientrare se verrà formato solo il “tavolo dei sindaci”. Annalisa Fregonese PIÙ CONSORZIO, MENO CAMPANILI ll’uomo della strada poco importa delle beghe politiche , della burocrazia e degli enti. Ciò che gli interessa è che il suo Comune sia efficiente, dia servizi, specie in questi tempi grami. Ecco, un Consorzio di Comuni dovrebbe ser vire proprio a ciò ed è questa, in sostanza, la strada intrapresa. Da una parte fornire ser vizi ai Comuni (ufficio di progettazione , di paghe e stipendi, di consulenza, il difensore civico) che , approfittando delle economie di scala, permettano di abbattere i costi, lasciando mag giori risorse ai singoli bilanci comunali, da investire per i cittadini. Dall’altra organizz are uno snello tavolo di sindaci, senza A burocrazia e simili, per parlare dei problemi del territorio e, insieme, trovare soluzioni. Un sistema che ha funzionato in passato per la costruzione dei sottopassi ferroviari e la riattivazione della ferrovia, l’allargamento della strada Postumia, la costruzione delle idrovore. Mai come in questi tempi così difficili l’unione fa la forza. È una sfida che i tempi attuali pongono ai sindaci: guardare oltre , più in là dei campanili e dei colori politici per risolvere al meglio i tanti nodi che ancora giacciono sul tappeto. Dalla metropolitana di superficie allo scalo merci, dal traffico ai problemi ambientali. AF INTERNET IN BIBLIOTECA nche dalla biblioteca di Oderzo si può navigare in internet. La postazione con i computer connessi alla rete - il minimo indispensabile, verrebbe da dire, per una biblioteca del XXI secolo, eppure non è sempre così- è attiva da settembre, e riservata a chi è tesserato alla biblioteca e sottoscrive il regolamento del servizio internet. Si può navigare per al massimo 2 periodi di 30 minuti al giorno; si può salvare materiale sulle proprie chiavette usb e anche stampare. Il servizio è gratuito A Nuova esperienza musicale per Roberto Brisotto (nella foto): il maestro organista del Duomo di Oderzo è stato nominato organista titolare della Cappella Civica di San Giusto di Trieste. La Cappella Civica triestina è una delle poche Cappelle Musicali rimaste in Italia. Per Brisotto si tratta di certo di un incarico di grande prestigio; nato a Motta di Livenza nel 1972, si è diplomato in pianoforte col massimo dei voti al Pollini di Padova sotto la guida del maestro Sandro Carnelos. Oltre ad essere stato organista titolare a Oderzo e Ponte di Piave, insegna all’Istituto Musicale sempre a Oderzo. ODERZO: scomparso Duilio Bolzan La città saluta il cavalier Duilio Bolzan (nella foto), morto martedì 11 a 88 anni. Fu tra i fondatori dell’Avis comunale - ne ebbe la tessera n° 1- e punto di riferimento per gli artigiani: fu primo presidente dell’Associazione autonoma artigiani, fondatore dell’ArtigianCassa, impegnato in Confartigianato. Agenda Opitergino VENERDÌ 14 NOVEMBRE Ore 20.45 al teatro del Collegio Brandolini: terzo film del cineforum organizzato dal Circolo Dal Monaco. “Non pensarci” di Gianni Zanasi (Italia 2007). SABATO 15 Ore 15 al centro La Fontana di Rustignè: continua “Il riciclamondo” laboratori natalizi con la partecipazione straordinaria di Anna Berton. Ore 20.30 al centro La Fontana, Rustignè: serata si degustazione “Formaggi Vini e Salumi al di quà e al di là delle Alpi”, relatore il consulente alimentare Fabio Guerra. Ingresso riservato ai soci; contributo di 24 euro. DOMENICA 16 Calcio: Fontanelle - Portomansuè. LUNEDÌ 17 Ore 20.30-22.30 al centro parrocchiale del Duomo: settimo incontro della scuola sociale diocesana: “Lo sbalorditivo sviluppo dei mezzi di comunicazione e la loro incidenza nella politica”, relatore Vittorio Pierobon, vicedirettore de “II Gazzettino”. MERCOLEDÌ 19 Ore 21.15 al teatro Cristallo: al via la stagione teatrale 2008/09 con “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni, adattamento di Lina Wertmuller, a cura dell’Associazione Teatrale Pistoiese. Farmacie di turno: Oderzo, Scotto, via Umberto I 28, tel. 0422-712221: Meduna di Livenza, Brotto, piazza Umberto I 9, 0422 767285. 36 Dai nostri paesi Mottense - Memorie MA I MEDICI DI BASE NON GRADISCONO A Oderzo e Motta l’Utap? S e va avanti così le Utap sono destinate a fare la fine delle figlie della sòra Camilla: tutti le vogliono, nessuno le piglia. La riprova si è avuta lo scorso 24 ottobre al convegno sulla nuova medicina di base che i pensionati di Cisl, Cgil e Uil hanno promosso al Foro Boario Nuovo di Oderzo. Alla fine delle due ore e mezza di dibattito il pubblico – all’incirca duecento persone – ha capito che questa nuova forma di medicina di base, che prevede che più medici si uniscano per offrire un’assistenza lungo tutto l’arco della giornata ampliando la qualità dei servizi (dalle visite specialistiche ai piccoli interventi, dalle medicazioni alle ecografie...), è una soluzione assai vantagSERRAVALLE giosa per i cittadini, se ben fatta “a costo zero”, ma fortemente ostacolata, a quanto pare, dai medici di base. Che, infatti, non si sono presentati al dibattito sebbene invitati (e annunciati nel manifesto che pubblicizzava il convegno). Ostacoli e non ostacoli, l’Ulss 9 è seriamente intenzionata a far partire un’Utap nell’OpiterginoMottense. Lo ha detto a chiare lettere Paolo Michielin, direttore del Distretto numero 4: «Sarebbe una grossa delusione, anche personale, non riuscire nell’impresa – ha riconosciuto –. A differenza di altre iniziative, però, non entrano in gioco solo l’Ulss e i comuni, ma anche altri soggetti». Ovvero i medici di base, che sono dei liberi professionisti convenzionati (quindi non sono dipendenti di cui l’azienda sanitaria possa disporre con una certa elasticità). Michelin ha anche specificato che potrebbero esserci delle tappe intermedie (come la medicina associata o di gruppo) prima di arrivare alle Utap. Potrebbe essere Motta la città della sperimentazione. Lì l’assessore Romano Astolfo, che è anche presidente del Comitato dell’assemblea dei sindaci del Distretto numero 4, sta lavorando da tempo, senza grande soddisfazione, all’attivazione di un’Utap. Pure l’assessore alla Sanità di Oderzo e i sindaci di Ponte di Piave e di San Polo di Piave si sono detti molto interessati al discor- 16 novembre 2008 so Utap, chiedendo ai promotori del convegno di intervenire a una prossima assemblea dei sindaci dell’Ulss 9 per illustrare la bontà del progetto. Il tono al convegno lo ha dato Corrado Pertile, “papà” della prima Utap del Veneto, quella di Zugliano (Vi). Pertile ha snocciolato i (tanti) vantaggi delle Utap che si possono riassumere in un servizio più puntuale e professionale a favore degli assistiti. «E i costi?», hanno chiesto sbalorditi gli amministratori presenti. Zugliano dimostra che è possibile costruire le Utap senza aumenti di spesa a carico dell’Ulss. Perché i maggiori compensi spettanti ai medici di base e i costi di gestione vengono compensati dai risparmi in termini di netta riduzione di visite specialistiche, accessi impropri in pronto soccorso, ricoveri in ospedale. I sindacati dei pensionati, con Francesco Rorato della Cisl in testa, hanno promesso lotta dura perché le Utap diventino realtà. «Chi ancora si oppone dovrebbe iniziare a collaborare – ha concluso Pertile – , prima che la forte richiesta di cambiamento che c’è nell’aria diventi travolgente». Federico Citron S. FIOR DI SOPRA - IN MEMORIA DI OLGA A UN ANNO DALLA MORTE lga, il tempo passa inesorabile e toglie tutto, ti scava dentro e ti smaterializza. Ma non porta con sé la cara memoria di te. Quanti ricordi! Quanta nostalgia! E nel paesaggio dell’anima la tua figura s’erge come una statua alla quale il mio cuore parla e racconta ogni giorno tante cose… E tu continua a parlare attraverso le parole della fede. Sei con Dio, sei nella pace. E io aspetto di rivederti là, dove staremo ancora insieme come una volta, ma senza una lacrima e con tutta la gioia che viene dalla luce del Signore Risorto e sempre presente con noi, attraverso il suo Spirito consolatore. Allora cara Olga, arrivederci. Tuo marito Ennio. La ricordano con affetto il fratello don Adriano, i figli Miriam, Adriano, Roberto; i nipotini Dante, Rocco, Niccolò; Jolanta, Joana e tutti gli amici. CHIARANO. L’ALPINO FAVRETTO COMPLETA LA LISTA DEI CADUTI IN GUERRA Per la memoria riplice festa, e molto partecipata, domenica scorsa T a Fossalta Maggiore, quando si sono celebrate insieme la festa del Ringraziamento, la commemorazione ai caduti di tutte le guerre e il restauro del monumento nella nuova piazza. In tutti questi decenni il tempo aveva cancellato molti nomi dei caduti su di esso riportati, soprattutto di quelli della prima guerra mondiale. Gli alpini della sezione di Fossalta e Chiarano, oltre ad aver curato il restauro del monumento, hanno anche peregrinato nei vari archivi di guerra e hanno trovato i nomi dei caduti che le intemperie avevano cancellato. Tutti i nomi dei soldati morti in guerra ora sono tornati al loro posto. Il merito della lunga ed accurata ricerca, come ha sottolineato anche il sindaco Vallardi, è anzitutto dell’alpino Antonio Favretto. GP CAI MOTTA, FILM LADINO enerdì 14 novembre, alle 20.30 nella sala convegni V della caserma a Motta di Livenza, proiezione del film in ladino “Le regn de Fanes”, preceduta da una presentazione della lingua ladina e da una introduzione musicale. Organizzano la sezione di Motta del Cai e l’assessorato alla Cultura del Comune di Motta per il ciclo “Culture montane: storia, valori e tradizioni nelle Alpi del Nordest”. TEZZE DI PIAVE - SIETE SEMPRE NEI NOSTRI CUORI O STEFANIA PRATI TOFFOLI n. 26.12.1929 - m. 16.10.2008 Nel trigesimo della sua morte verrà celebrata una messa di suffragio domenica 16 novembre, alle 18.30, nel Duomo di Serravalle. OLGA SANT n. 24.1.1939 - m. 15.11.2007 La messa in suffragio sarà celebrata sabato 15 novembre, alle 18, nella chiesa di San Fior di Sopra. S. VENDEMIANO S. ROCCO DI CONEGLIANO COL S. MARTINO S. LUCIA DI PIAVE ASSUNTA BATTELLO in ZANARDO ENRICO ZANARDO n. 6.2.1927 - m. 18.11.2006 n. 22.12.1929 - m. 17.1.1995 el secondo anniversario della tua morte, cara mamma, sei sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Ti pensiamo al cospetto del Signore insieme a papà nel quattordicesimo anniversario della sua scomparsa. Con l’affetto di sempre, i figli uniti alle nuore e ai nipoti. N STEVENÀ - TREDICI ANNI SENZA DI TE aro Carlo, siamo giunti al XIII anniversario da che mano inconscia ti strappò dal nostro cuore. Nel giorno della tua dipartita, cioè il 17 di questo mese alle 16, una messa verrà celebrata nella cappella ove tu riposi, nell’attesa della santa resurrezione ed onde la nostra famiglia si ricomporrà. C LINO SCOTTON n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996 ANGELA DA RIOS n. 27.2.1929 - m. 21.11.2007 GIOVANNI BALLIANA n. 22.7.1923 - m. 16.11.2007 DINO SPINAZZÈ n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993 A dodici anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori. I tuoi cari. Non piangete la mia assenza, sono beata in Dio e prego per voi. Io vi amerò dal cielo come vi ho amati in terra. È passato un anno da quando ci hai lasciato, e noi vogliamo pensarti felice nella casa del Signore. Ti ricordiamo con affetto. Moglie, figlie e familiari tutti. Nel 15º anniversario della tua scomparsa, ricordiamo il tuo buon esempio vissuto da cristiano. Con l’amore di sempre, moglie, figlie e nipoti. Da mamma, papà, Maria Pia e Francesco CARLO ARPIONI n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995 CICLOCROSS Trofeo Triveneto Lo scorso week end si sono disputate due prove del Trofeo Triveneto-Gran premio Mosole Calcestruzzi. La prima si è svolta sabato a Pieve Tesino in pro- vincia di Trento, la seconda domenica a Laives in provincia di Bolzano. In classifica generale spiccano i primi posti dell’esordiente Yuri Pessotto (Team Bosco di Orsago), l’amatore F1 Flavio Zoppas (Vimotorsport), la donna elite Milena Cavani (Marchiol Emisfero Liquigas Site), la Vimotor- sport fra le società. Il Trofeo Triveneto ritorna in regione. Sabato 15 tocca alla tappa di Mussolente (Vicenza), domenica 16 è la volta di Salvatoronda di Bibano di Godega di Sant’Urbano organizzata dalla Solvepi Bonaldo Orsago e valevole quale prova unica del campionato provinciale di ciclocross. A PUNTEGGIO PIENO NEL GIRONE B DI SERIE C REGIONALE DOPO SETTE PARTITE S.Vendemiano a forza 7 V eleggia a forza sette il San Vendemiano. I cestisti di coach Fabrizio Torazza hanno conseguito sette vittorie nelle prime sette giornate della serie C regionale (la vecchia C/2). Ormai la forza della squadra, trascinata dall’esperto cecchino Giomo ma forte anche di elementi di caratura quali Baratella, Lena, Metlica junior e Zambon, non è più una sorpresa ma una bella realtà. Per il Basket San Vendemiano, che ancora un po’ farà ombra alla più blasonata rivale Vigor Conegliano, è davvero un momento d’oro. Ba- sti pensare che conta la bellezza di 210 tesserati, tutti maschi perché ancora non si è riusciti ad aprire al settore femminile. Le particolarità Nella foto in alto, il gruppone del San Vendemiano; sopra l’under 15 CAI GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA li iscritti al Cai di Conegliano non possono perdersi il pranzo sociale a Praderadego domenica 16. Venerdì 14, alle 21 all’auditorium “Dina Orsi”, prosegue la rassegna “Montagna Insieme - Spettacolo Montagna”. La serata è dedicata al coneglianese Giuliano De Marchi che si racconta attraverso una multivisione. Seguirà un filmato sulla “prima italiana” della traversata integrale del Mc Kinley (o Denali) in Alaska: in tutto 18 giorni di traversata, con dislivello di 5600 metri in salita e 4200 in discesa. Continuano le serate dedicate ai boschi e agli alberi delle Alpi, con l’incontro di giovedì 20 sul tema “Il larice, il cembro e i boschi di altitudine” con relatrice Benedetta Bortoluzzi. L’appuntamento è presso la sede del Cai di Conegliano alle 20.45. La sottosezione del Cai di San Polo di Piave propone la serata di lunedì 17 con lo scrittore-alpinista inglese Andy Cave e il suo G della società, che ha di recente festeggiato festeggiato il 25° anno di attività sportiva, tuttavia, sono altre. Il Basket San Vendemiano, infatti, è l’unica libro “Imparare a respirare”. L’incontro si svolgerà presso la sala conferenze della biblioteca comunale di San Polo di Piave alle 20.45. Giovedì 20, alle 21 presso la sede sociale di San Giovanni del Tempio, il Cai di Sacile invita alla serata “Da Firenze a Roma in mountain bike per le antiche strade etrusche e romane”. Durante l’incontro verranno trasmesse delle proiezioni digitali a cura di Claudio Coppola. Il Cai di Motta di Livenza venerdì 14, alle 20.45 nella sala convegni della Caserma, presenta l’ultima delle tre serate con tema “Le culture montane, storia, valori e tradizioni nelle Alpi del Nord-Est”. Il tema del convegno è “Le regn de Fanes” (il regno di Fanes), Leggenda in Lingua Ladina. La serata si svolgerà con la presentazione della lingua Ladina, l’introduzione musicale e infine la proiezione del film “Le Regn de Fanes». Mara Campaner MARCE LA PANORAMICA DELLA SALUTE er il circuito Trevisando P delle podistiche non competitive domenica 16 è in programma l’appuntamento di Costa di Vittorio Veneto. Si corre, infatti, la 25ª edizione della Panoramica delsocietà di C regionale a mettere a referto dodici giocatori e a mandarli tutti in campo regolarmente. A parte l’under 19, poi, schiera tutte le formazioni dal minibasket alla prima squadra. Gli allievi sono campioni provinciali d’eccellenza in carica, l’under 21 (composta prevalentemente da under 19 capeggia il girone d’eccellenza veneto-friulano). Oltre all’allenatore capo Torazza, sono due i vice: Piero Svalduz e Andrea Del Pos. A questo punto il fatto che nel consiglio direttivo, composto da una ventina di dirigenti, compaia più di una donna non fa più notizia. La prima squadra, sponsorizzata Meridiana, ha steso nell’ordine Basket Lupatotino, Gardascuola Virtus Riva, Cestistica Verona, Pallacanestro Favaro, Omas Albignasego, Sportschool e Verona Basket. Dove vuole arrivare? «Puntavamo a disputare un buon campionato, questo sì, ma il nostro primo obiettivo era quello di formare un gruppo forte e che potesse durare nel tempo, facendo crescere il movimento locale- ha ammesso Luciano Metlica, ex professionista, dirigente responsabile del settore giovanile del San Vendemiano-. Adesso non possiamo più nasconderci». Giacinto Bevilacqua la Salute organizzata dal Gruppo marciatori “La Salute”. Sono due i percorsi proposti: 6 e 12 chilometri. La partenza è alle 9 da località Costa. Trevisando proporrà ancora altre tre marce nel 2008. Spes Conegliano a Spes ha fatto centro anche L a Belluno. Sul campo esterno della città di San Martino (la Zoppas Arena è alle prese con rifiniture strutturali) il Conegliano ha messo in mostra una pallavolo a tratti spettacolare e ha raccolto tre punti preziosi contro Castellana Grotte, avversaria diretta per l’obiettivo salvezza… o anche per qualcosa in più, visto il buon ruolino di marcia seguito dalle due matricole della massima serie, ora appaiate in classifica al quinto posto. Certamente una prova che conferma la forza del gruppo gialloblù ma che porta sugli scudi Marika Serafin. Al di là dei venti punti personali della giocatrice dagli occhi di mare, la prestazione di Serafin segna il definitivo recupero dalla spalla destra dell’atleta, con relativa iniezione di fiducia, che permette maggiore concretezza. Una freccia in più all’arco del tecnico Mario Martinez, in vista della gara di domenica prossima contro Cesena, fanalino di coda della A/1. «Non dobbiamo sottovalutare questa trasferta, perché a questi livelli nessun confronto è semplice- ha ammonito il coach-. Cesena forse non riesce ad esprimersi come vuole, ma ha ottime giocatrici in squadra, quindi non dobbiamo abbassare l’attenzione». Alberto Rosa TRE I TITOLI IN PALIO NEL 2009 Marathon tricolore n, due, tre e quattro. La U Treviso Marathon quadruplica. Sono quattro, infatti, i campionati italiani assegnati alla maratona che unisce Vittorio Veneto al capoluogo della Marca. La manifestazione podistica del 29 marzo 2009 sarà valida per i campionati italiani assoluti, i tricolori master e le rassegne nazionali dei Veterani dello Sport e dell’Unione sportiva Acli. Al prestigio guadagnato sul campo, la Treviso Marathon potrà vantarsi di assegnare i titoli nazionali assoluti e master quale richiamo tecnico di valore per i tanti partecipanti. Ad oggi gli iscritti alla prossima edizione della maratona della Marca hanno superato già quota mille. A ciò si è aggiunto il campio- nato italiano dei Veterani dello Sport, unione nazionale presieduta dall’ex schermidore Edoardo Mangiarotti, forte di 12.500 associati e circa 120 sezioni provinciali. Anche i tricolori dell’Us Acli (uno degli enti di promozione sportiva più attivi sul territorio, disponendo di 104 sezioni provinciali e ben 3300 società affiliate) rappresenteranno un prezioso valore aggiunto. Creata da sei società sportive (Atletica Jäger Vittorio Veneto, Atletica Industriali Conegliano, Atletica Silca Ogliano, Silca Ultralite, Nuova Atletica Tre Comuni e Athletic Club Ponzano), la prima edizione della Treviso Marathon si è disputata il 14 marzo 2004, dopo di che il numero di iscritti è raddoppiato in cinque anni. 16 novembre 2008 LA RIFORMA DELLA SCUOLA TRAE ORIGINE DAI PROGRAMMI DELLA LOGGIA P2? UN GENITORE PREOCCUPATO DAL DECRETO GELMINI Orgogliosi della nostra scuola Non finisce qui S ono un genitore impegnato nell’ambito della scuola dell’obbligo, da quando il mio primogenito è entrato alla scuola dell’infanzia, da rappresentante di classe e di istituto. Venerdì 7 novembre si è svolta a Gaiarine un’assemblea di istituto, in una palestra gremita da genitori ed insegnanti. La prof. Giust, nostra dirigente scolastica, ha illustrato i contenuti della riforma Gelmini che riguardano le scuole dell’obbligo. La dott. Mion è partita da un escursus sulla storia della scuola dell’obbligo italiana dai primi anni 60 fino ai giorni nostri, cercando di farci immaginare lo scenario futuro della stessa. Sono stati criticati il metodo della decretazione d’urgenza assolutamente privo di confronto con gli operatori della scuola e il merito delle disposizioni che ci riporterà indietro di più di trent’anni riguardo all’impianto didattico. Sono state evidenziate informazioni scorrette che passano nei mass-media, a volte buttate lì da persone che dimostrano di non conoscere per nulla il mondo della scuola, e le contraddizioni laddove prima si dice di tagliare la spesa dei troppi insegnanti e dopo si dice che verranno solo spostati dal “modulo” al “tempo pieno” (e allora dove sta il risparmio?). Personalmente ho gradito l’articolo sull’ultimo numero de L’Azione, a firma di Alessandro Toffoli, che mi pare abbia sottolineato a sua volta aspetti che non “passano” solitamente nei media, tipo le enormi problematiche che nasceranno per le amministrazioni locali che dovranno spendere di più per trasporti ed ampliamenti dei plessi esistenti dove addirittura non serviranno scuole nuove. Ma continuo a ritenere prioritario il discorso sul non-progetto educativo che sta dietro alla scelta del ritorno alla maestra unica alle primarie perchè per una nuova generazione si tratterà veramente di un ritorno devastante ad un passato che non può più essere tale. Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 gregio Direttore, concordo E sul suo giudizio, in tema di scuola, indicato nell’articolo di Il tavolo dei relatori all’assemblea di Gaiarine Sono convinto che la materna e soprattutto la primaria siano i segmenti di scuola italiana che lavorino meglio. I difetti non mancano di certo, ma le attuali intenzioni del governo somigliano al classico elefante dentro ad una cristalleria. Se si aprisse un dibattito serio per una riforma vera, con una prospettiva più utile al futuro dei nostri figli, credo che saremmo in moltissimi ad accettare un cambiamento; ma come si fa a non reagire “male” di fronte a mosse che hanno l’unico scopo di diminuire le spese, mettendo sullo stesso piano chi lavora bene (spesso molto bene) e chi lavora male? Per una volta in Italia abbiamo qualcosa che ci pone ai vertici in fatto di civiltà: parlo della gestione e dell’integrazione dei bambini con problemi e dei bambini stranieri; vogliamo andarcene fieri e ribadire con energia l’impegno in tal senso o vogliamo lasciare andare rite- nendo tutto ciò solo un costo da minimizzare? Io sono orgoglioso di una scuola dove ogni mattina vedo entrare contenti i miei figli, come i figli dell’immigrato, come quei bambini che hanno bisogno del “sostegno”; tutti quei piccoli cittadini (grazie al sistema-scuola che li educa, insieme alle famiglie) ci insegnano l’accoglienza ed il rispetto (a volte l’amore....) per gli altri, con la naturalezza che è propria di quell’età. Se c’è una speranza che i bambini stranieri di oggi non diventino i giovani arrabbiati di domani, questa passa necessariamente per le nostre scuole. Se c’è una speranza che i bambini meno dotati o diversamente dotati di oggi non diventino domani adulti relegati continuamente ai margini di una società neo-imbarbarita, questa passa ancora per le nostre scuole. Stefano Andreetta Gaiarine DON POMPEO POLIDORO COME DON FAÈ Credevano nella scuola on dispiacere ho letto la C notizia, riportata tra le prime righe del vostro giornale, della scomparsa di don Pompeo Polidoro, notizia che mi ha spinto subito a leggerne l’articolo all’interno. Ho conosciuto don Pompeo un paio d’anni fa, quando ho raccolto in un piccolo fascicolo, dedicato a monsignor Faè, le testimonianze dei sacerdoti che erano stati suoi cappellani. In quell’occasione don Pompeo era stato molto disponibile e felice che le sue parole potessero ricambiare, in parte, ciò che da monsignor Faè aveva ricevuto. Durante quell’intervista mi confermò di essere stato il primo dei suoi cappellani, esattamente dall’anno 1938 all’anno 1940; di lui disse: era l’uomo che dava, che si spendeva in tutto. Don Polidoro era stato molto colpito da quella continua donazione e in lui era rimasta l’immagine di un prete che si consumava per i suoi parrocchiani, senza dimenticarsi di nessuno. Di lui aggiunse: «Per me è stato uno sprone alla mia vita spirituale; durante il mio percorso sacerdotale, spesso ho rivolto il pensiero a lui che ave- fondo del 9 novembre, soprattutto nell’ultima parte, dove auspica una convocazione generale di quanti sono interessati per una riflessione condivisa tra partiti, sindacati, insegnanti, presidi, studenti, famiglie, affermando che se questo succederà, l’improvvido provvedimento potrebbe risultare, per assurdo, provvidenziale. Sulla linea da lei indicata c’è però la necessità di ascolto da parte del governo, per quella parte di società che rimanendo esclusa dalla linea di governo non aveva altro mezzo che manifestare. La risposta di Berlusconi in tema di scuola è stata di prepotenza non di confronto. In diretta televisiva il capo del governo in questi giorni ha testualmente detto “per 5 anni comando io”, ovviamente riferendosi ai voti. Ma poiché per tanti motivi più del 50% degli italiani in tema scolastico è contro la riforma, un grave motivo ci deve essere e anche chi comanda deve tenerne conto. La Gelmini in questi giorni sta pagando la sua riforma con quasi generale critica. Se non ci sarà un momento di riflessione pagherà l’istruzione italiana, per il peggioramento dell’insegnava accompagnato i miei primi anni di sacerdote». Leggendo l’articolo che parla dell’ opera di don Pompeo nei paesi dove ha prestato servizio, ho colto molte analogie con ciò che al tempo è stato “lo stile“di monsignor Faè. In particolare, visto che in questi giorni si parla tanto di scuola, e purtroppo di tagli, mi ha colpito che negli anni Settanta, don Pompeo si fosse battuto come un leone per far rimanere la scuola elementare a Cavalier. Lo stesso monsignor Faè, alcuni decenni prima, negli anni della fame e degli stenti, si prodigò altrettanto perché a Montaner fosse istituita una scuola, quella che ora, purtroppo, con i nuovi decreti rischia di scomparire. Mi domando: forse oggi siamo diventati così poveri da dover mento che il grembiulino (parlando di primaria) non potrà sostituire. Qualche anno fa, ancora Berlusconi al governo, c’era stato un tentativo. Quello di colpire l’operaio togliendo dallo statuto dei lavoratori l’articolo 18. Poi la richiesta fu fermata dai lavoratori. Oggi la scuola, ma non sarà la sola riforma, ma si continuerà nei programmi di governo con le istruzioni date dal memorandum sulla situazione politica in Italia e Piano di rinascita democratica di Gelli e della P2, dove anche la riforma in oggetto trova la sua origine. Ma il “poco venerato della P2”, dopo aver dato indicazioni (anno 1982), essere stato condannato e oggi agli arresti domiciliari per ragioni di età, in diretta televisiva può permettersi di suggerirci ancora qualcosa, indicando il presidente del Consiglio l’uomo migliore per governare e riservando maligne osservazioni alla signora Tina Anselmi, che l’Italia tutta dovrebbe ringraziare per averci liberato da un incubo, quello della P2. È spontanea per me la domanda: in che Stato viviamo? La risposta nel giudizio internazionale non è rasserenante. Francesca Meneghin Vittorio Veneto chiudere le scuole? e perché proprio in quei piccoli paesi che altro di più non hanno? ci siamo dimenticati del suo valore? La scuola pubblica è un bene di tutti: tanto del ricco quanto del povero ed è un bene che va salvaguardato! Si sta usando una forbice che non ha alcuna “logica” evangelica! Forse piuttosto, a mio parere, siamo diventati poveri di quelle persone che, come monsignor Faè e come don Pompeo, univano al grande spessore culturale, un gran cuore; vicini alla gente e sensibili ai loro bisogni, persone che sapevano spendersi perché fossero garantiti i diritti ai più deboli. Il mondo ha bisogno di queste persone! Rina Pianca Montaner