- Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Primo Piano
Primo Piano
Le famiglie
si perdono
nella giungla
delle bollette
16 novembre 2008
COME ABBASSARE
Energia, gas, telefono: cambiare è possibile, ma non
Q
uando alla fine degli
anni Novanta si è cominciato a sentir parlare di liberalizzazione del
mercato dell’energia, sembrava ai più un termine lontano, di
quelli della politica più distante dalla gente. E in effetti dal
1999 erano solo le grandi imprese con consumi altissimi che
potevano svincolarsi da “mamma Enel”. Dal 2004 invece l’opzione è scattata anche per le
piccole e medie imprese (artigiani, commercianti), pur senza riscuotere grandissimi consensi. Dal 1º luglio 2007 la liberalizzazione è completa.
Tutti possiamo sganciarci dall’Enel, per aderire ad un altro
fornitore di energia: un passaggio che ovviamente dovrebbe essere dettato dalla convenienza economica. Chiaro no?
Se uno ha il monopolio fa il
prezzo che vuole, se invece c’è
concorrenza, bisogna stare attenti, altrimenti il cliente lo si
perde. Magari fosse tutto chiaro.
Districarsi tra le offerte dei vari fornitori infatti è molto com-
plicato, tante e tali sono le voci di cui tener conto. E spesso
anche gli interlocutori diventano virtuali: non persone dietro sportelli, ma centraliniste o
addirittura – peggio – risponditori automatici. Così per chi
non ha tempo e destrezza cam-
DIFFICILE ORIENTARSI TRA LE VARIE OFFERTE
Concorrenza, nel gas forti ritardi
i avevano detto che con la liC
beralizzazione il costo del
gas sarebbe diminuito. Cinque
anni dopo l’avvio delle liberalizzazioni abbiamo le prove che
non ce l’hanno raccontata giusta. Certo, non abbiamo la controprova, cioè non sappiamo
cosa sarebbe successo se il mercato del gas fosse rimasto ingessato. Forse i prezzi sarebbero aumentati ancor di più. O
forse no.
«Questo settore (del gas ndr) è
particolarmente in ritardo, in
termini di livello di efficienza
del mercato e di sviluppo infrastrutturale (gasdotti, stoccaggi
e rigassificatori); sviluppo, invece, necessario, ancorché non
sufficiente, per migliorare la sicurezza e per contribuire a promuovere una seppur minima
concorrenza in un mercato nazionale gas ancora fortemente
dominato e controllato dall’E-
LA BOLLETTA
15,6% il peso dei
servizi tariffati
(trasporto, distribuzione
e stoccaggio)
36,7% il peso delle
imposte
47,7% il peso della
materia prima gas
ni, in ogni parte della filiera». A
dirlo non è qualche combattivo
rappresentante dei consumatori, ma il presidente dell’Autorità
per l’energia elettrica e il gas nella relazione 2008. La conseguenza pratica di questo ritardo è che le bollette della classe
più bassa di consumo (cottura
cibi e riscaldamento acqua) so-
no in linea con quelle europee,
mentre le classi più alte (utilizzo del gas anche per riscaldamento) superano del 20% la media europea. I servizi tariffati
(trasporto, distribuzione e stoccaggio) pesano per il 15,6% sul
totale della bolletta, mentre la
materia prima gas pesa per il
47,7% e le imposte per il 36,7%.
DISTRICANDOSI TRA LE OFFERTE
Telefonare
può costare meno
a buona notizia è che si riL
sparmia.
Rispetto ai vecchi tempi in cui
c’era solo la Telecom, o addirittura solo la Sip, telefonare e navigare in Internet costa meno.
Merito della concorrenza: Infostrada, Tiscali, Fastweb, Tele2,
Vodafone – per parlare solo dei
principali – cercano di convincerti a passare con loro e lasciare
Telecom. E ti convincono con
testimonial, pubblicità, servizi...
ma soprattutto con i prezzi.
Ma dimmi, Azione, qual è l’operatore che costa meno?
La brutta notizia è che capire
come risparmiare non è affatto
facile.
Primo: dipende da quello di cui
hai bisogno. Fai tante telefonate o poche? Solo in paese o anche ai parenti all’estero?
Secondo: Internet o non Internet? Servizio telefonico e servizio di Internet vengono spesso
proposti in offerte combinate.
Studiatevi le bollette precedenti per capire se spendete di più
con la cornetta o con il modem.
Terzo: ci sono decine e decine
di offerte a disposizione. E cambiano in continuazione: c’è sempre un’offerta speciale proposta
e che scade di lì a pochi giorni
(anche se magari la ritrovi uguale qualche giorno dopo).
Come selezionare?
biare diventa difficile.
Ma a ben vedere – come spieghiamo in queste due pagine –
le famiglie possono decidere
anche per il fornitore del gas
metano e del telefono: non solo Italgas e Telecom, dunque.
Nella cassetta delle lettere, e so-
prattutto al telefono, arrivano
settimanalmente offerte apparentemente allettanti, anche se
magari non sempre chiare. Per
questo sarebbe meglio sempre
avere un foglio di carta da leggere, anche se non sempre è facile farselo recapitare.
Arduo fare un confronto
tra le offerte dei principali gestori (Eni – soprattutto per grosse utenze –, Enel e Ascopiave). I piani tariffari sono
molto complessi (volutamente?), un po’ come
succede per i telefonini.
E quindi difficilmente
comparabili. L’Autorità
per il gas sta cercando di
preparare delle tabelle di
comparazione, ma chissà se riuscirà nell’impresa.
E come accade nel mondo dei
telefonini, anche nel settore del
gas le incavolature dell’utente
per incomprensioni con il gestore sono all’ordine del giorno.
FC
Il nostro consiglio è di non accettare offerte da chi vi telefona, per convenienti e oneste che
siano (o sembrino); meglio mettersi con comodo a navigare tra
i siti dei gestori. Nemmeno questi sono chiarissimi, ma se ci si
mette con calma a cercare e a
leggere c’è tutto quel che serve
per decidere.
Come cambiare?
Passare da Telecom alla concorrenza o aggiungere alla propria linea fissa Telecom un’offerta di un altro operatore è solo questione di compilare qualche modulo. Poi ci pensa l’Infostrada o il Tele2 di turno a sbrigare le pratiche. Se invece decidete di passare, per esempio,
dall’adsl di Tele2 a quello di Tiscali, bisogna farsi dare dalla
compagnia telefonica che si lascia i “codici di attivazione” del
servizio che s’abbandona, Internet o telefono.
Alcune avvertenze
Anzitutto: molti paesi piccoli
sono penalizzati. Se abiti a Fontanelle o a Fregona, per fare un
esempio, probabilmente non
AUMENTA IL CANONE
Dalla bolletta di
febbraio 2009,
Telecom aumenterà il
canone del telefono
fisso da 12,40 a 13,66
euro mensili. Telecom
intende anche
aumentare l’affitto delle
linee agli altri gestori di
telefonia fissa: tutto poi
ricadrebbe sui
consumatori
puoi avere l’adsl. Non dappertutto puoi avere la possibilità di
staccarti da Telecom per passare a un altro operatore.
Inoltre: occhio agli specchietti
per le allodole. Molte offerte ti
propongono un gran prezzo.
Solo in righe un po’ più piccole, invece, ti spiegano che se aderisci all’offerta ti impegni a
mantenerla per almeno un anno: se recedi prima, devi pagare molti euro di penalità.
Occhio anche al canone Telecom: oltre 12 euro al mese, più
Primo Piano
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E LE BOLLETTE
n semplice
NON SEMPRE RISULTA FACILE
Energia, si cambia
... con prudenza
al 1° luglio 2007 il mercato
dell’energia elettrica è completamente liberalizzato, ovvero anche le famiglie possono
decidere di lasciare l’Enel per
acquistare la propria energia da
altri fornitori.
Da allora a ottobre 2008 108.304
piccole imprese (67.869 in Veneto) e 133.647 famiglie del
Nord-Est sono passate a nuovi
gestori. Numeri significativi, in
percentuale più per le imprese
(17,7% in Friuli e 15,5% in Veneto, con una media italiana del
14,7%) che per le famiglie (3,8%
in Veneto e 3,3% in Friuli con
una media italiana al 4,4%).
In verità le famiglie ad aver
cambiato, sia pure molte in valore assoluto, sono pochine percentualmente. L’associazione
degli amministratori di condominio imputa le difficoltà ad una sostanziale impreparazione
dei gestori privati, che senza
leggere i contatori pasticciano le
bollette tra addebiti e conguagli. In realtà, forse più semplicemente le famiglie si spaventano dietro la burocrazia del
cambio, mentre magari le imprese hanno chi le aiuta/consi-
D
Iva, che dovrebbero aumentare
da febbraio. Molte offerte lo
danno per sottinteso, ma il vostro conto corrente no.
Risparmio garantito se...
Ultimo: il miglior modo per risparmiare, in ogni caso, con
qualsiasi operatore, è non chiamare i cellulari. Tutte le tariffe
e le offerte che ci sono capitate
sotto gli occhi offrono telefonate urbane o interurbane e navigate in rete a prezzi scontati o
forfettari... ma mai per i cellulari.
Solo che oggi tutti hanno il cellulare. E per trovarli bisogna
chiamare sul cellulare. E chiamare i cellulari costa caro. Molto, molto di più che chiamare
numeri fissi. Per questo è da valutare anche l’ipotesi di stacca-
glia. Allora proviamo a vedere
come si fa.
I passaggi al mercato libero sono disciplinati da precise regole stabilite dall’Autorità garante che tutti i venditori devono
seguire. Quando si firma il contratto col nuovo fornitore, questi comunica entro quando subentrerà sull’utenza (i tempi
previsti dall’Autorità sono di uno o due mesi).
Per i passaggi dal regime vincolato (l’Enel) al mercato libero la
disdetta del vecchio contratto,
che deve essere inviata con un
preavviso massimo di un mese
per i clienti domestici, è sempre a carico dell’utente, che dovrà ottemperarvi secondo
quanto previsto dal contratto
stesso, meglio se con raccomandata a/r.
Nel passaggio da un venditore
del mercato libero ad un altro,
invece, è il nuovo venditore che
provvederà per conto dell’utente a disdire il vecchio contratto.
Gli impianti normalmente non
vengono toccati, il passaggio è
solo amministrativo, quindi
non dovrebbero esserci interruzioni di fornitura. A livello di
re del tutto la linea telefonica
fissa. Paghi di più le telefonate
ai numeri fissi certo; ma non paghi più il canone; e chiamare da
cellulare a cellulare, con la tariffa giusta, può risultare più
conveniente che chiamare da
fisso a cellulare.
Tommaso Bisagno
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
le imprese (108.304) venete che
hanno scelto un fornitore diverso
dall’Enel da luglio 2007. In Friuli
sono il 17,7%
133.947
le famiglie venete passate a nuovo
gestore da luglio 2007. Sono il
4,4%
fatturazione, il vecchio fornitore dovrà inviare una bolletta di
conguaglio basata sull’ultima
lettura del contatore (comunicata dall’utente o dal nuovo venditore) e il nuovo dovrà far partire le sue fatturazioni da quella stessa lettura. In caso di interruzione di fornitura o di doppia fatturazione vanno individuate le responsabilità – per esempio l’omissione della disdetta – e va subito inviata una
contestazione formale per raccomandata a/r.
I passaggi sono sempre gratuiti. Solo nel caso in cui si passi da
un venditore del mercato libero ad un altro nei 12 mesi da
quando è stato sottoscritto il
precedente contratto potrebbero essere addebitati dei costi che
il venditore paga al distributore locale nella misura di 27 euro fissi. Se si torna al mercato di
maggior tutela (Enel) il costo
non può essere addebitato. Per
far questo ci si deve rivolgere al
distributore locale per attivare
un nuovo contratto: questi dovrebbe anche disdettare il contratto precedentemente stipulato, ma è sempre opportuno
verificare che venga fatto. Il ritorno al servizio di maggior tutela è automatico se l’utente rimane senza fornitore o se quest’ultimo fallisse.
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15,5%
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Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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SOC. COOP. a r.l. - ROMA
Chiuso in redazione
il 12.11.2008 alle ore 18.00
l primo passo della liberaI1999,
lizzazione dell’energia, nel
prevedeva la possibilità di svincolarsi dall’Enel
per gli utenti molto grossi,
ossia quelli che consumavano all’anno almeno 30 Megawattora (1 MWh equivale
a 1 milione di KWh, e per capirsi una lampadina da 100W
consuma 100Wh in un’ora,
quindi per consumare 1
MWh bisogna accendere
dieci milioni di lampadine da
100W per un’ora), ovvero
gruppi di utenti consorziati
il cui consumo totale fosse
pari sempre a 30 MWh, e
singolo non inferiore a 2Mh
sempre annui. Solo successivamente tali limiti sono stati progressivamente abbassati, allargando la base della
possibile utenza.
Insomma, per sganciarsi dall’Enel e contrattare con altri
fornitori di energia prezzi
migliori, bisognava avere
consumi davvero grossi. Oppure mettersi assieme per
raggiungere tale quota. Partendo da questa ultima considerazione, e della necessità
di contenere i costi, alcuni
comuni veneti, coordinati
dall’Anci (l’Associazione dei
comuni), hanno pensato di
mettersi assieme in un consorzio che potesse avere i requisiti per acquistare energia
a prezzi inferiori. Nel dicembre 2002 è nato così il Consorzio energia veneto (Cev),
che tra i sette enti locali fondatori vedeva pure Vittorio
Veneto e Santa Lucia di Piave.
Un Consorzio con sede a Verona, al quale subito si sono
dimostrati interessati diversi enti. Il risparmio minimo
per gli aderenti si aggirava infatti sul 10%, ma interessante per gli enti era anche la riunione in un solo conto di tutte le bollette normalmente
emesse per ogni singolo contatore: passare da migliaia di
bollette a poche unità rappresenta un risparmio organizzativo non indifferente. Il
Consorzio si finanzia trattenendo una minima (e prestabilita) percentuale del risparmio garantito al socio.
Benché col passare degli anni i consorzi di approvvigionamento di energia siano aumentati, il Cev ha ancora
molto fascino tra gli enti pubblici (non solo veneti): al 1º
ottobre 2008 infatti sono ben
914 i soci. Negli ultimi tempi hanno aderito anche i comuni di Oderzo, San Fior, Sacile e Codognè, e dal 2009 entrerà anche Cappella Maggiore, che risparmierà – secondo i calcoli preventivi –
fino a settemila euro all’anno sulle bollette, oltre a beneficiare dei vari servizi garantiti gratuitamente da Cev,
che altrimenti inciderebbero
seppure con voci diverse sul
bilancio comunale.
COSA COMPONE UNA BOLLETTA
ELETTRICA
a difficoltà nella scelta di
L
un fornitore di energia elettrica sta nel come confrontare le varie tariffe, che
l’Autorità per l’energia obbliga a mettere in tabelle di confronto, che devono riportare
le tariffe offerte a fianco di
quelle standard fissate dall’Autority e applicate ai cosiddetti clienti “in salvaguardia”, ossia quelli che non hanno cambiato fornitore e sono
rimasti con il gestore della
rete elettrica, ovvero l’Enel.
Il prezzo dell’energia elettrica è formato da tre addendi:
il costo di produzione dell’energia nelle centrali: è legato al costo di petrolio, gas e
carbone, ed è deciso dai produttori, per una quota circa
del 60%; il costo del trasporto (distribuzione dell’energia
e funzionamento della rete),
fissato dall’Autorità per l’energia: vale attorno al 30%,
contiene il fisso dovuto alla
potenza contrattuale del
contatore e moltissime altre
voci di costo, tra cui lo smaltimento delle vecchie centrali nucleari abbandonate
dopo il referendum, l’incentivazione dei pannelli fotovoltaici, la famosa incentivazione delle energie rinnovabili...; poi le tasse, pari a circa il 10%: le accise (un tot ogni kWh), l’addizionale enti
locali (di solito 0,02 ogni
kWh), l’Iva del 10% che grava su tutto, tasse precedenti
comprese.
Tra tutte queste voci, i venditori di energia sul mercato
libero possono agire con
sconti e agevolazioni solo sul
60%, ovvero sul costo dell’energia.
16 novembre 2008
Segue dalla prima
informazione corrente fa
L
’
passare solamente fatti di
morte, di stragi terroristiche in
nome di Dio, di cristiani perseguitati e costretti a fuggire, di
proibizione assoluta di ogni manifestazione religiosa diversa. Di
conseguenza dalla nostra parte
non vediamo molte mani tese nei
confronti dei musulmani, bensì
diffidenza, paura, ostilità, ostacoli ad avere luoghi di raduno e
di preghiera. Eppure non è uto-
pia o fantasia pericolosa dialogare su Dio e amore tra cristiani
e musulmani. Il Papa, ricevendo
giovedì 6 novembre i partecipanti al forum ha detto cose che
devono far riflettere: “Noi possiamo e dobbiamo essere adoratori dell’unico Dio che ci ha creato e che si preoccupa di ogni persona in ogni parte del mondo”.
Già il Concilio aveva affermato
che i musulmani “professando di
avere la fede di Abramo, adora-
no con noi un Dio unico” (LG,
16). E questo Dio è per noi e per
loro essenzialmente un Dio di amore e di misericordia. Restano
certamente differenze profonde
nel vivere poi il rapporto con Dio,
che, però, non cancellano queste idee fondamentali che abbiamo in comune. Sono idee forti,
più forti dell’esplosivo dei terroristi, che possono far germogliare un nuovo modo di convivenza e di collaborazione tra le due
religioni. Il Papa ha insistito molto su questo punto: “Il nome di
Dio può essere solo un nome di
pace e fratellanza, giustizia e amore”.
È giunto il momento di liberare
il sentimento religioso che c’è nel
cuore dell’uomo, da quello sfruttamento che lo fa diventare
strumento di violenza e di odio.
Non è della religione l’odio e la
violenza, ma della cattiva volontà
umana che usa la forza potente
della religione per esprimersi. Il
cammino è ancora lungo. Abbiamo visto con orrore domenica scorsa i religiosi greco-ortodossi e armeni affrontarsi a pugni e calci presso il Santo Sepolcro di Gesù Cristo. Questa è la
miseria alla quale è costretta anche la fede cristiana quando non
è mossa dall’amore di Dio e del
prossimo, ma da meschini interessi.
Si può e si deve svincolare la religione da questi legami perversi. Cristiani e musulmani lo hanno affermato per le loro rispettive religioni nel documento finale del forum. Partendo dal comune concetto dell’amore, hanno dichiarato che ogni persona
ha diritto “al pieno riconoscimento della sua libertà e identità
da parte di singoli, comunità e
governi, da sostenersi attraverso
una legislazione civile che assicuri uguali diritti e piena cittadinanza”. Tra due anni si ritroveranno in un paese musulmano
per riprendere il dialogo e anche
verificare i passi fatti su questa
via. GpM
Franco Lorenzon
fermava il presidente americano Roosevelt nel 1933 – che attraverso il “new deal” (nuovo
corso) diede un decisivo contributo alla soluzione della
grande crisi del 1929 – che “la
sola cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa”. Ma
al di là di qualche frase di circostanza, cosa occorrerebbe fare concretamente per risolvere
i nostri problemi?
La prima è sostenere il reddito
delle famiglie: diversamente
non solo si creerebbero gravissimi problemi sociali, ma nemmeno le imprese troverebbero
compratori per i loro prodotti.
In particolare penso al rifinanziamento della cosiddetta “cassa integrazione in deroga” che è
quella che interessa i lavoratori
delle piccole e piccolissime aziende. Secondo un calcolo ragionevole, occorrerebbero per
la provincia di Treviso circa 1012 milioni di euro per il 2009, cifra che non sarebbe impossibile recuperare.
Strettamente collegato a questo
provvedimento è necessario
prevedere un “Patto per lo sviluppo” tra le associazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, coinvolgendo anche
le istituzioni politiche per favorire il reinserimento dei lavoratori licenziati (a cominciare dalle cosiddette “figure deboli” del
mercato del lavoro: donne, ultracinquantenni, immigrati)
con adeguati percorsi di riqua-
lificazione professionale.
In questo contesto particolare
attenzione andrà posta ai lavoratori immigrati i cui permessi
di soggiorno sono legati al lavoro e quindi necessario che anche il periodo di ricerca di lavoro sia considerato valido allo
scopo, allungando il periodo a
18/24 mesi. Vanno infine utilizzati gli strumenti contrattuali e legislativi più adeguati per
ridurre il carico contributivo e
fiscale per le aziende e i lavoratori, altrimenti la ripartenza
sarà più difficile e più ritardata.
Per concludere, un accenno agli enti locali, alle prese con difficili “quadrature dei conti” in
attesa di un federalismo fiscale
che ogni giorno che passa appare sempre più lontano. Il Patto di stabilità (oltre che l’inopinata soppressione dell’Ici anche
sulle case appartenenti a cittadini che avrebbero potuto tranquillamente pagare…) non consente – neppure a chi ne avrebbe le risorse – di poterle spendere. Il versante “lavori pubblici” è quello che ne soffre maggiormente e la situazione non è
più tollerabile: si ritiene che in
provincia si potrebbero spendere circa 150 milioni di euro,
che invece rimangono congelati: chi ha amministrato deve avere il diritto di utilizzarli nell’interesse delle imprese, dei lavoratori e di tutta la collettività.
Franco Lorenzon
Segretario generale Cisl Treviso
chi e in via di arricchimento.
L’Unione europea, ad esempio,
su due temi certamente rilevanti come la crisi caucasica e quella dei mercati finanziari, ha prodotto negli ultimi due mesi una
lunga scia di questi eventi: si parte col vertice dei capi di Stato e
di governo del 1º settembre per
passare alle riunioni dei ministri
degli esteri e all’Ecofin, quindi al
G4, poi all’Eurogruppo, al Consiglio europeo del 15-16 ottobre,
alla trasferta dei vertici Ue negli
Stati Uniti (18 ottobre) per incontrare il presidente Bush, al-
l’ulteriore summit straordinario
del 7 novembre. E già il calendario propone il vertice Ue/Russia di venerdì 14 novembre a
Nizza e quello del G20 di sabato 15 a Washington.
Naturalmente la democrazia ha
i suoi tempi e le sue “liturgie”: è
però essenziale che da queste
riunioni ad altissimo livello scaturiscano risposte concrete ai
problemi congiunturali, così come occorrono – proprio per la
consistenza delle sfide in atto –
profonda concordia politica, obiettivi alti (fra cui il benessere
non solo dei propri paesi ma di
tutti i popoli), comuni orientamenti operativi di medio-lungo
periodo.
Tra le conclusioni del summit
Ue del 7 novembre si legge ad esempio: «È nostra intenzione far
sì che dal vertice di Washington
scaturisca un metodo di lavoro
che consenta di realizzare progressi costanti e rapidi verso la
riforma del sistema finanziario
internazionale». E poco più oltre: «L’unità dell’Unione europea deve sfociare in una concertazione efficace delle risposte di politica economica
poste in essere da ciascuno
Stato per fronteggiare l’attuale situazione». I 27 affermano
dunque che l’orizzonte in cui
agire è duplice: mondiale ed
europeo. Ciò deve valere per
l’economia, ma se si conviene
che il metodo è quello giusto,
esso dovrebbe essere esteso ad
altri ambiti di collaborazione:
giustizia e pace; cooperazione
e sviluppo; demografia e migrazioni; sicurezza e lotta al
terrorismo; dialogo tra le culture...
La nuova “Bretton Woods”
sbandierata in queste settimane, in grado di ridisegnare gli
equilibri del mondo, per essere realmente efficace non potrà sottrarsi a tutte queste priorità.
Gianni Borsa
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE, PATTO ECONOMICO PER LO
SVILUPPO E PIÙ SOLDI AGLI ENTI LOCALI
Fatti concreti per uscire dalla crisi
L
a situazione economica e
produttiva della Marca
non è delle più rosee, an-
zi.
Alcuni dati: nell’ultimo anno la
cassa integrazione ordinaria è
aumentata del 60% e quella
straordinaria del 40%. Le liste
di mobilità per effetto di licenziamenti collettivi effettuati nella grandi e medie aziende sono
cresciute del 9%, mentre quelle
per licenziamenti individuali
nelle piccole aziende del 37%.
In numeri assoluti, però, ad ogni licenziato in una grande azienda ne corrispondono due in
una piccola. Infine, la disoccupazione ordinaria è aumentata
del 47%. Pur riconoscendo che
fino allo scorso anno il trend economico trevigiano è sempre
stato molto positivo, le cifre impressionano comunque. E a fine 2008 si prevede che il totale
dei lavoratori licenziati raggiungerà nella nostra provincia
il numero di circa 5 mila. E – si
badi bene – a prescindere dagli
effetti della crisi finanziaria
mondiale, i cui effetti sull’economia italiana si attendono per
il 2009.
Da subito, tuttavia, si sta già
scontando un accesso al credito bancario più difficile e più
costoso. Un fenomeno però che,
a mio avviso, non è riconducibile totalmente a concrete difficoltà delle nostre banche, ma
soprattutto ad una crisi di sfiducia che si è determinata tra i
vari istituti di credito, i quali
non mettono così in circolo la
normale liquidità. D’altra parte
è evidente che per le banche italiane, e soprattutto locali, il
pericolo non è venuto dal mondo produttivo bensì da spericolate avventure finanziarie di chi
– soprattutto oltre oceano, ma
non solo – ha svolto ruoli di vera e propria rapina nei confronti
dei cittadini. Per queste ragioni
ho motivo di ritenere possibile
che il ricorso al credito per le
nostre imprese possa tornare ad
una “ragionevole normalità” in
un periodo di tempo non troppo lungo.
Quello che invece preoccupa è
la capacità del sistema economico italiano e locale di essere
all’altezza delle sfide poste dal-
la nuova competizione internazionale, specialmente in un periodo nel quale si sono affacciate alla ribalta globale nazioni come la Cina, l’India, la Russia, il Brasile. È quindi evidente
che ci troviamo di fronte ad un
cambio di fase, che si prospetta ogni volta che avviene una
crisi: la novità è che le crisi tendono ad essere sempre più
profonde e più ravvicinate nel
tempo.
Nonostante tutte queste difficoltà, non bisogna disperare,
ma trovare le giuste contromisure per uscirne al meglio nel
più breve tempo possibile. Af-
LE GRANDI PREOCCUPAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI
Più efficacia meno ritardi
errare i ranghi per affronStare
la recessione; definire
un sistema di regole per prevenire ulteriori terremoti nel
sistema economico e finanziario internazionale. I leader
mondiali si trovano d’accordo
su queste due urgenze, ma al
contempo riconoscono le difficoltà presenti: la globalizzazione avanza, il liberismo vacilla e ancora non si intravede
una nuova “dottrina” attorno
alla quale convenire per rilanciare produzioni, commerci e
consumi a livello planetario.
Senza trascurare il fatto che,
mentre in Occidente e nei “paesi emersi” (con in testa la Cina)
ci si occupa di Wall Street, industrie automobilistiche e vendita di hamburger, più della
metà della popolazione mondiale non ha di che nutrirsi,
manca di medicinali, combatte
per un pozzo d’acqua e attende
un sistema di istruzione degno
di questo nome.
Il “verticismo” – nel senso del
frequente ripetersi di vertici e
summit – rischia di essere l’“influenza” stagionale dei paesi ric-
Attualità
16 novembre 2008
5
TRA DECRETO GELMINI, TAGLI E PROTESTE
Bagarre scuola,
asili in fermento
T
ema scuola sempre caldissimo. Mentre stampavamo il numero scorso de
L’Azione, a Roma il governo faceva un (quanto meno temporaneo) passo indietro rispetto a
qualche punto del decreto Gelmini. In particolare, è sospesa
fino al 2010, e comunque sotto-
messa all’accordo con gli enti locali, la chiusura delle scuole con
meno di 50 alunni. Diventa vano quindi il provvedimento che
la Regione Friuli Venezia Giulia
aveva già adottato, ovvero di
non chiuderle se non con il beneplacito dei sindaci interessati. Ed è vana anche la solerzia
con cui il Friuli stava programmando il ridimensionamento
delle scuole: salta al 2009 infatti anche il commissariamento
minacciato (dal decreto Gelmini) per le regioni che non vi avessero pensato entro il 30 novembre 2008.
Facendo leva su questo passo in-
ARMELLIN (FISM) MINACCIA LA CHIUSURA CONTRO I TAGLI
dietro, e pure sulla frenata rispetto alla riforma dell’università, l’opposizione chiede di
congelare il decreto, rinunciando ai tagli, per passare al dialogo nel merito. Il ministro Tremonti tuttavia non si esprime,
quindi probabilmente il dialogo non ci sarà.
Nel frattempo scoppia la protesta delle scuole paritarie (come
ben noto prevalentemente cattoliche) per le quali la Finanziaria 2009 ha riservato un taglio
di 133 milioni di euro, ovvero
un quarto della somma destinata agli 11 mila istituti tra materne ed elementari.
LA SOLIDARIETÀ DELL’ASSESSORE REGIONALE
STEFANO VALDEGAMBERI
Materne cattoliche in sciopero? “Condivido la protesta”
ARMELLIN
er chi lo conosce, l’idea di
P
vedere l’onorevole Lino Armellin in piazza con gli striscioni a protestare sembra quasi folle. Eppure non è da escludere in via assoluta, anzi. Il presidente regionale della Fism (la
federazione delle scuole materne paritarie) infatti ha minacciato lo sciopero per più
giorni delle sue scuole se il governo non recede dall’intenzione di tagliare il 25% dei fondi destinati a tali scuole.
E l’annuncio, da par suo, Armellin lo fa con una accorata
lettera al presidente del Consiglio Berlusconi, al ministro Tremonti, al governatore Galan, all’Associazione comuni, ai partiti.
«Dovremo chiudere alcuni
giorni a novembre, è una questione di sopravvivenza – scrive Armellin – non è una minaccia, ma senza un deciso intervento da Roma per sbloccare i fondi e darci ossigeno non
potremo fare altrimenti. È la
verità: non siamo messi in con-
9311
materne paritarie in Italia, 8000
cattoliche
239
materne paritarie a Treviso,
19219 iscritti
1467
elementari paritarie in Italia,
1065 cattoliche
666
medie paritarie in Italia, 588
cattoliche
1451
superiori paritarie in Italia, 648
cattoliche
Lo Stato con le
scuole cattoliche
risparmia. E invece
vuole tagliarci un
quarto dei fondi. Le
famiglie capiranno il
nostro sciopero
Lino Armellin
dizione di poter svolgere il nostro servizio».
In Veneto sono attive 1.200
scuole materne parrocchiali,
che servono quasi 100 mila
bambini dai 3 ai 6 anni: il 70%
dell’infanzia prescolare, in provincia di Treviso sono 239, ed
hanno poco meno di 20 mila
bambini.
«E lo Stato, grazie a noi risparmia – sottolinea Armellin –
perché il costo per ciascun
bambino è di 2.700 euro, a fronte dei 4 mila sostenuti dall’Erario per i bimbi che frequentano le statali. Lo Stato ci ha sostenuto finora con 533 milioni:
non molti, se si pensa che per
mantenere solo quelle venete,
se lo facesse il ministero della
Pubblica Istruzione spenderebbe 400 milioni. Ma ci siamo
accontentati. Ed ora dal 2009 lo
Stato vorrebbe tagliarci altri
133 milioni di euro. Giusto risanare i conti pubblici tagliando gli sprechi – sbotta – ma la
Finanziaria non può considerare il nostro servizio come
spreco. Se chiudessimo, in
quanto tempo lo Stato ricreerebbe le nostre scuole? E con
quali risorse?».
Quindi l’ipotesi dello sciopero
prolungato, che metterà evidentemente in quei giorni in
grande difficoltà migliaia di famiglie.
«Ma le famiglie comprenderanno – ha detto Armellin –
perché non intendiamo trasfe-
rire su di loro il peso di questa
situazione ricorrendo all’aumento della retta.
La Regione Veneto ci ha sempre aiutato, ma ora fatica per i
vincoli del patto di stabilità ad
aggiornare i fondi, saliti per
l’aumento dei costi, e dal 2007
anche ad erogare in tempo i
fondi. Dai comuni, che hanno
perso il gettito dell’Ici, cosa
possiamo ragionevolmente attenderci? Fino al federalismo
fiscale non possono fare nulla».
SACCONI, PDL
don Carlo Velludo, sacerdote trevigiano che aveva
scritto una accorata lettera aperta a Maurizio Sacconi su Avvenire sul destino delle scuole materne paritarie, il ministro ha risposto sempre tramite Avvenire.
«Non vogliamo certamente
smantellare il sistema di welfare
– scrive Sacconi –, anzi, vogliamo governarlo meglio, eliminando gli sprechi e garantendo
il controllo della finanza pubblica. Mi sono impegnato ad assicurare alle regioni il trasferimento delle risorse del Fondo
destinato al finanziamento del sistema dei servizi socio-assistenziali, tra cui quelli per l’infanzia.
Per il 2008 si è già provveduto a
trasferire un anticipo del 50% del
Fondo, e al Veneto, cui sono assegnati 47 milioni, sono già andati circa 24 milioni. In più, per
il raggiungimento dell’obiettivo
comunitario del 33% dell’offerta
di servizi per l’infanzia è in corso di attuazione un Piano straordinario, concordato tra governo,
regioni e autonomie locali».
A
hi non conoscesse Stefano
C
Valdegamberi, potrebbe
pensare, dopo aver letto la sua
posizione in merito alla protesta delle scuole cattoliche, che
fosse un esponente di centrosinistra. E invece è un assessore
della Giunta regionale del Veneto, notoriamente a guida PdlLega.
Riferendosi alla situazione delle materne cattoliche, con un
suo comunicato stampa Valdegamberi afferma infatti di essere “allarmatissimo per come si
sta mettendo la situazione. Ma
non posso che comprendere,
manifestare la mia solidarietà
alla Fism e anche condividere
l’iniziativa di estrema protesta
da essa annunciata. Per quanto
provvisoria, la chiusura delle
scuole d’infanzia significherebbe mandare in tilt migliaia di famiglie con bambini piccoli e
GIARETTA, PD
di fondi al«nunciata
Llea mancanza
materne private, deda Lino Armellin,
rientra nell’irresponsabile attacco al sistema dell’istruzione
nel suo complesso da parte di
questo governo». Lo afferma il
senatore Paolo Giaretta, segretario del Partito democratico veneto.
«I pesanti tagli al sistema scolastico, sia pubblico che privato, non solo ledono i diritti dei
cittadini – continua Giaretta –
ma soprattutto tolgono al sistema-Paese gli strumenti per
reagire alle crisi economiche
di oggi e di domani. Solo investendo nella scuola e nell’università l’Italia potrà assicurarsi la capacità di competere nel
mondo globalizzato, senza
soccombere alle economie emergenti».
«L’impoverimento della scuola privata, come di quella statale, è tanto più grave quanto
perpetrato dalla destra, che in
campagna elettorale aveva fatto ben altre promesse».
Stefano Valdegamberi
l’intero sistema dei servizi regionali per l’infanzia. È una ‘extrema ratio’ che dovrà convincere tutti sul fatto che è necessaria una risposta dal livello nazionale. Una risposta che consenta, come ha chiesto anche il
presidente Galan a Tremonti recentemente, e come ho sollecitato più volte io stesso, anche in
qualità di coordinatore degli assessori regionali alle politiche
sociali, al ministro Sacconi e
cioè che i servizi sociali, quantomeno quelli rivolti all’infanzia e alla non auto sufficienza,
siano svincolati dal patto di stabilità: la spesa sociale per i servizi rivolti alle categorie di persone che più necessitano di aiuto (famiglie con bimbi, disabili,
anziani) non deve essere soggetta a vincoli, perché non va
ritenuta alla stregua di qualsiasi altra spesa pubblica. Il patto
di stabilità va applicato in maniera ponderata, sennò si ottengono solo situazioni paradossali diametralmente opposte ai buoni propositi di contenimento della spesa pubblica”.
C H E NE PEN S I?
Già due lettori ci hanno scritto (e li pubblichiamo a pag. 38)
sul tema della scuola e sulla
riforma Gelmini. Voi che ne
pensate?
Scrivete a [email protected].
6
Attualità
16 novembre 2008
LA SITUAZIONE METEOROLOGICA DI QUESTI GIORNI
HA UNA SPIEGAZIONE
Caldo... nella norma
anta pioggia (305 mm a FolT
lina, 250,5 mm a Farra di Soligo, 206 mm a Vittorio Veneto
per dare una prima stima quantitativa) associata a temperature piuttosto elevate (il 5 novembre massime di +22.8°C a Treviso, +21.9°C a Villorba, +21.5°C
a Maser): questa è la peculiarità
climatica di questo periodo autunnale, che ha contraddistinto
la fine di ottobre e l’inizio di novembre sul nostro territorio.
Perché abbiamo avuto questa
concomitanza di eventi? La
spiegazione va cercata nella
provenienza delle masse d’aria
che ci ha interessati: dal 27 ottobre libeccio e scirocco, provenienti dalle coste settentrionali
africane hanno apportato molta umidità, perturbazioni in serie e soprattutto aria piuttosto
calda per il periodo, anche se è
RACCOLTA DI FIRME PER LA SUA DIFESA
proprio questo meccanismo
molto frequente in questa stagione a regalare la preziosa acqua alle pianure e neve ai monti (sulle Dolomiti oltre i 2500 m
sono stimati oltre 2,5 m di neve
fresca).
Il giorno 5 novembre le massime sono salite ben oltre la media per il fatto che il sole si è imposto per l’intera giornata (cosa
non avvenuta negli altri giorni,
causa persistente nuvolosità che
mitigava il riscaldamento diurno) e l’aria ancora molto mite
circolante ha fatto il resto.
Recentemente ricordiamo l’inizio di novembre 2004 quando,
con una circolazione molto simile, le massime raggiunsero e
superarono i +20°C su gran parte del territorio; non si tratta di
eventi anomali, ma di circostanze piuttosto comuni in autunno, specie nella sua prima
parte. Negli ultimi giorni, un discreto calo termico, con rientro
nei valori normali per la stagione e qualche nevicata in montagna, ha riportato tutto nella
norma.
Andrea Costantini
A S. LUCIA PROMOSSO DA DINO MARCHI
Petizione europea per la vita Il Novello di Enologia
A
60 anni dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, il Movimento per la
vita italiano, in collaborazione
con l’associazione Scienza e Vita e il Forum delle associazioni
familiari, ha promosso una petizione europea “Per la vita e la
dignità dell’uomo”.
Nel testo della petizione, per la
quale si stanno raccogliendo le
firme, si affermano il diritto alla vita di ogni essere umano dal
concepimento alla morte naturale e i diritti della famiglia come nucleo fondamentale della
società e dello Stato fondato sul
matrimonio di un uomo e di una donna che hanno il dirittodovere di educare i figli.
Si chiede che: siano adottate tutte le iniziative affinché nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e nei Trattati in corso
di revisione, così come nella
“Convenzione europea per la
salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali” e nella “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, laddove si riconosce il diritto alla vita di ogni essere umano, si specifichi che tale diritto deve essere riconosciuto fin dal concepimento; si
richiede altresì che ogni decisione, raccomandazione, risoluzione, regolamento o direttiva
che chiama in causa il diritto alla vita sia conforme al principio
che tale diritto deve essere riconosciuto fin dal concepimento;
che siano sospesi i finanziamenti
pubblici alla ricerca distruttiva di
embrioni umani, come, ad esempio, avviene per effetto del
VII programma quadro di ricerca dell’Unione europea; che
PREMIO GABRIELLA LOLLO ZANARDO
l Centro di aiuto alla vita e Movimento per la
Iedizione
vita di Vittorio Veneto ha indetto la seconda
del premio biennale Gabriella Lollo
Zanardo, istituito per ricordare la fondatrice e
presidente del Centro, testimone di dedizione
nella difesa della vita umana, in particolare nella sua realtà più debole e indifesa: la vita nascente. Il premio vuole anche sottolineare l’attenzione che si deve riservare a tante giovani madri in difficoltà nell’accettare questo meraviglioso evento e l’importanza della solidarietà umana
che va loro espressa.
Come da regolamento, si invitano tutte le istituzioni, associazioni e movimenti laicali della diocesi a segnalare con un breve
commento, entro il 30 dicembre, persone, famiglie e gruppi che
si siano distinti nella protezione o promozione della vita. Le segnalazioni devono pervenire alla sede del Centro di aiuto alla vita, in piazza Flaminio 23 a Vittorio Veneto, telefono 0438-53673,
email [email protected].
NOVITÀ PER LE VISITE ALL’ULSS 7
Prenotazioni on line
a qualche giorno i cittaD
dini residenti nel territorio Ulss 7 possono prenotare direttamente via Internet
da casa le proprie visite specialistiche, in base al progetto Centro unico prenotazioni on line (Cup on line).
Il cittadino in possesso dell’impegnativa del medico potrà verificare via Internet la
sede disponibile, il giorno e
l’orario più congeniali ai propri impegni.
In questa prima fase il progetto prevede la prenotazione di visite specialistiche con
codice priorità P (ex classe
C) per le quali il tempo massimo d’attesa secondo la normativa regionale è di 180
giorni.
Sono prenotabili le seguenti
tipologie di visita: dermatologica, oculistica, otorinola-
si riconosca come famiglia in
senso pieno quella fondata sul
matrimonio di un uomo e di una donna, cui deve essere riconosciuto prioritariamente il diritto e il dovere di scegliere l’educazione da dare ai figli.
Per firmare la petizione e/o per
aiutare i volontari nella promozione della stessa si contatti il
Movimento per la vita diocesano. Informazioni e firma online
sul sito www.mpv.org.
ringoiatrica, ortopedica, endocrinologica, ematologica,
neurologica, pediatrica e urologica. Nei prossimi mesi
questo elenco verrà esteso.
Gli esami strumentali più
complessi, che richiedono un
colloquio con un operatore
per un accesso più appropriato, continueranno ad essere prenotati tramite il Cup
telefonico.
Il pagamento del ticket deve
essere effettuato prima di sostenere la visita presso le casse abilitate negli ospedali o
nei distretti.
Attenzione però: il sistema
on line vale solo per la prenotazione, la disdetta dell’appuntamento va fatta via
telefonica entro 48 ore prima
della visita: in caso contrario, l’utente dovrà pagare comunque la prestazione.
ersa il vino… Eccellente
“DaVPonte,
Marzemino”. Così Lorenzo
librettista di Mozart, nel
“Don Giovanni”. Già, il Marzemino, che col suo 60%, più un 20% di
Cabernet sauvignon e un altro
20% di Carmenère ha reso eccellente il vino Novello 2008 della
Scuola enologica di Conegliano,
presente gli scorsi 8 e 9 novembre
alla 19ª Mostra dei vini novelli di
Santa Lucia di Piave, che ha visto
la partecipazione di 22 aziende
produttrici. Con più di 3,8 milioni di bottiglie, il Veneto è il leader
dei novelli nazionali su un totale
italiano di 11 milioni e mezzo di
bottiglie. Salvo sorprese, il fatturato dei novelli nazionali dovrebbe assestarsi quest’anno su quasi
53 milioni di euro, con un prezzo
a bottiglia che varia da 4 a 8 euro.
La Scuola di Conegliano su questi numeri incide davvero poco
con le sue sole mille 300 bottiglie
a 3,5 euro l’una, peraltro quasi esaurite, ma s’impone, almeno a
Santa Lucia di Piave, per la qualità.
Riconosciuta sul campo anche da
Dino Marchi, presidente veneto
dell’Associazione italiana sommelier, che ha descritto il prodotto della Scuola coneglianese come “bene equilibrato e un modo
Da sinistra Job, Marchi, Barbieri
per rivalutare qualitativamente i
novelli”. Artefici della buona riuscita gli allievi della Scuola, che
con certosina pazienza hanno
scelto le uve poi vinificati con la supervisione del direttore della Cantina della Scuola, professor Lorenzo Job, coadiuvato dalla lunga
e riconosciuta esperienza dell’enologo Mario Barbieri, ex allievo
della Scuola medesima. «Il nostro
novello – spiega Alex Zamai, specializzando della sesta classe – è di
colore rosso rubino con riflessi
violacei e dal profumo caratteristico di piccoli frutti rossi tra cui
spiccano la mora, il lampone e la
fragola, mentre il sapore è fresco,
vellutato e armonico». Ottimo con
piatti di carne bianca e rossa, ma
anche col formaggio, il Novello
della Scuola enologica di Conegliano va servito alla temperatura
di 10-12° C. MS
INCONTRI E CORSI
Prevenzione per le zecche
artedì 18 novembre alle 20.30 all’auditorium di
Follina e mercoledì 19 alle 20.30 al centro sociale di Cappella Maggiore si svolgono due serate di
approfondimento sulla “Prevenzione delle malattie
trasmesse dalle zecche”. Gli incontri sono organizzati dall’Ulss 7 e da Noi per Noi, società di mutuo soccorso legata alla Banca Prealpi.
Nelle serate, Gioia Capelli e Fabrizio Montarsi dell’Istituto zooprofilattico di Padova
interverranno su “Aspetti biologici ed ecologici delle zecche e monitoraggio delle zecche infette nel
territorio dell’Ulss 7” mentre le dottoresse Tiziana Menegon ed Ester
Chermaz, dell’Ulss 7, parleranno
di “Epidemiologia delle malattie
trasmesse dalle zecche”, “Le malattie trasmesse dalle zecche: la malattia di Lyme e l’encefalite da zecche
(Tbe)”, e “Vaccinazione contro la Tbe”. Nel territorio
dell’Ulss 7 casi di Tbe sono comparsi a partire dal 2001
e nel 2006 è stato segnalato il maggior numero di casi di malattia da zecche: 10 di Lyme e 7 di Tbe.
M
Per smettere di fumare
Il 17 novembre alle 19 inizierà il 23º Corso per smettere di fumare, organizzato dal Servizio tossicodipendenze e alcologia dell’Ulss 7, in collaborazione
con l’associazione Liberi dal fumo di Conegliano, al
Centro di formazione dell’Ulss 7, in via
Galilei a Casa Toniolo a Conegliano.
L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che
intendono smettere di fumare. Si realizzerà con incontri mirati a far scoprire ed evidenziare gli effetti negativi del
fumo, nonché gli aspetti positivi che si ottengono immediatamente e nel tempo con lo smettere. Verranno offerte le indicazioni per allontanarsi dalla sigaretta secondo tecniche che hanno dato ottimi risultati nei corsi precedentemente svolti.
Il corso si articola in una fase intensiva di cinque incontri consecutivi dal lunedì a venerdì e una fase di
sostegno di sette incontri distribuiti nell’arco di sei
settimane dopo la fase intensiva, tutti di un’ora e quarantacinque minuti, dalle 19 alle 20.45.
Il costo è di 21 euro da versare al primo incontro.
Per iscriversi e chiedere informazioni, rivolgersi alla
segreteria del Sert di Conegliano allo 0438-663386
dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 15.
Sindrome di Sjogren
L’Associazione nazionale Malati della Sindrome di
Sjogren organizza per 21 novembre a Verona (loggia
Fra’ Giocondo a Verona, in piazza Dante, inizio alle
14.15) il terzo convegno nazionale per studiare la grave patologia degenerativa e le sue complicanze. Per
informazione e iscrizioni all’associazione: 3338386993.
Economia
16 novembre 2008
7
MOMENTO DELICATO NEL SETTORE DEL MOBILE
Il legno
scricchiola
T
ra le province di Treviso
e Pordenone è localizzata la maggiore area produttiva del mobile-arredamento d’Europa, se non addirittura
del mondo. Interessa più di venticinque comuni nel Trevigiano
nella Sinistra Piave, con trentamila addetti e 2 mila 500 imprese, e una decina nel Pordenonese, nel comprensorio di Sacile,
con circa quindicimila addetti.
Dopo anni di vacche grasse il
settore ora è in difficoltà. Ne
parliamo con Rolando Feltrin
della segreteria provinciale Fillea-Cgil.
«È evidente che il settore è coinvolto nella crisi globale che affligge i paesi europei e non solo», dice Feltrin. «Le prime avvisaglie si sono avvertite a settembre, anche se i primi segnali si erano presentati già a luglio».
Attualmente quanti cassa integrati contiamo nel settore?
«Tra settembre e dicembre 2008
sono circa 1.500 sui 45 mila totali. Fino a qualche anno fa abbiamo avuto dei cassaintegrati
soltanto in casi eccezionali, e solo per problemi di mal gestione
dell’azienda».
Chi maggiormente sta pagando
la situazione?
«Le prime ad essere coinvolte
sono le imprese contoterziste,
che non hanno un mercato proprio di clienti da fornire ma producono per aziende più grandi
che hanno i clienti: se l’azienda
grossa non dà lavoro alla piccola, quest’ultima va in difficoltà.
Rolando Feltrin
Anche le aziende grosse comunque hanno ridotto le vendite, perché in questo momento vengono a mancare proprio le
vendite dei prodotti medio-bassi: la gente non ha soldi da spendere, e se ha la camera da cambiare aspetta. I grandi gruppi
hanno ridotto le ore straordinarie ma tengono perché hanno i
mercati e i clienti».
La chiave quindi è il mercato?
«Certo. Chi vende all’estero soffre meno. L’export è ancora ricettivo, pur con delle difficoltà,
e le previsioni per il 2009 non
sono buone. Più le aziende diversificano la clientela e più reggono: se non c’è richiesta in Brasile si va in Russia, altrimenti negli Emirati Arabi e così via. Ma
non solo: ancora una volta vengono premiate le imprese che in
passato hanno investito anche
in innovazione tecnologica e del
prodotto, che – lo abbiamo sempre detto – va fatta continuamente e quando le cose vanno
ANTONIO ZIGONI, FEDERLEGNO
bene, così quando le cose vanno male la tecnologia ti permette di ridurre i costi e il prezzo del prodotto finale. Lo sviluppo tecnologico del prodotto
invece invoglia il cliente all’acquisto».
Questa crisi è dovuta solo alla situazione globale o forse anche il
“modello Nord-Est” non funziona più?
«La crisi è dovuta soprattutto ad
un calo di richiesta del prodotto. E chi fino a qualche anno fa
si salvava con l’export, ora sta
meglio degli altri ma fa comunque più fatica, perché anche i
mercati inglesi, tedeschi e francesi sono fermi, e lo spagnolo in
calo. In particolare qui da noi una volta bastava “far tochi”, oggi non più. Bisogna trovare forme di raggruppamento; si mantiene l’identità delle aziende ma
all’interno di un gruppo, per fare investimenti, cercare mercati e avere voce a livello internazionale. Da noi questa mentalità ancora manca.
Ed è ancora poco sviluppata una scelta di fondo importante
per il futuro delle imprese, ovvero la formazione continua dei
lavoratori, partendo dai livelli
più bassi. Si ha vera innovazione non solo con macchinari
nuovi ma anche con persone aggiornate. È l’uomo, la donna, con
le sue capacità, la risorsa principale dell’impresa. Una volta
bastava aggiornarsi ogni dieci
anni, oggi bisogna farlo ogni
due».
Come sindacato cosa propone-
CANEVA: ADDIO ALLA MERCURY
nche Caneva piange la sua azienda. La Mercury, storica aA
zienda nella produzione di arredamento che nelle scorse
settimane ha alzato bandiera bianca, lasciando a casa un centinaio di lavoratori.
Una crisi scoppiata in agosto, poi l’ipotesi del concordato per
salvarla, quindi la speranza di un accordo con un’azienda del
settore del Quartier del Piave, interessata all’affitto di un ramo
di azienda, e al conseguente salvataggio di almeno un certo numero di posti di lavoro. Poi invece l’accordo non si trova, frana
pure la via del concordato, e giunge la dichiarazione di fallimento.
Per andare incontro alle difficoltà dei lavoratori e delle loro famiglie, c’è quindi (due consiglieri comunali canevesi di minoranza, Pietro Zanusso di Alleanza nazionale e Andrea Attilio
Gava del Gruppo della libertà) chi scrive al sindaco Mirto Monte, invitandolo a coinvolgere la Regione Friuli Venezia Giulia,
che nella persona del vicepresidente Luca Ciriani avrebbe già
dato la sua disponibilità a intervenire con i mezzi che la legge
mette a disposizione in casi analoghi.
te?
«Chiediamo di usare le altre forme di ammortizzatori sociali
prima di ricorrere alla cassa integrazione o al licenziamento,
come i permessi e le riduzioni
dell’orario di lavoro. Chiederemo un incontro con gli imprenditori del settore per aprire un
tavolo per analizzare la situazione; occorrerà coinvolgere la
Provincia per mettere in atto
tutto il possibile per la formazione dei lavoratori e la loro eventuale riqualificazione, ed infine la Regione, affinché siano
sempre garantite le risorse necessarie per gli ammortizzatori
sociali. Perché se una persona è
senza lavoro non solo non tira avanti, ma non compra, e quindi
NONOSTANTE LA GRANDE RICHIESTA
“Rallenta anche l’export” Formazione... a rilento
nche per l’arredamento delA
la casa, cui i veneti hanno
sempre tenuto, oggi si spende
meno, cercando le offerte più a
buon mercato. E le 17 mila aziende del settore nel Triveneto
(che producono il 35% dei mobili italiani) ne risentono, lavorando magari anche un giorno in
meno alla settimana, o un’ora in
meno al giorno.
«In questi ultimi mesi i consumi interni sono crollati – dice
Antonio Zigoni (nella foto), presidente triveneto degli industriali del legno –. La gente continua ad arredare la propria casa ma spende meno».
A Nord-Est negli ultimi mesi i fatturati
sono scesi del 4,5%, e
anche l’export rallenta. Secondo i dati di
Federlegno-arredo,
nel periodo gennaio-
giugno 2008 l’export dal Veneto
verso i Paesi Ue è in calo
dell’1,4%, con picco addirittura
del -19% verso la Spagna. Unico, ma modesto, segno positivo
verso Romania e Bulgaria
(+0,9%).
Non è questione di qualità. «Le
aziende del Nord-Est sono sane
e vendono al giusto prezzo – afferma Zigoni – ora bisogna saper aggregarsi e investire in macchinari e risorse umane. Restiamo dunque ottimisti, anche se
devono ripartire i consumi interni».
C’è intanto un problema di cassa integrazione, che potrebbe
anche acuirsi a causa della futura ulteriore diminuzione dei
fatturati conseguente alla diminuzione degli ordini; e poi
c’è un problema di liquidità,
per i pagamenti sempre più
allungati.
er fare il salto di qualità, il
P
settore cerca una managerialità che permetta di uscire
dal vincolo dell’azienda familiare. Ma cerca anche operai
specializzati, che non trova.
La Provincia di Treviso ha presentato nei giorni scorsi una
nuova guida della formazione
professionale, rivolta agli studenti delle scuole medie ma
anche ai docenti e alle famiglie, per illustrare e orientare
sulle opportunità offerte dalla formazione professionale
nella Marca trevigiana, sia nei
centri provinciali di Lancenigo e Vittorio Veneto, che nei
vari istituti privati.
«Con questa guida vogliamo
implementare la conoscenza
della formazione professionale, che rappresenta il 10% della popolazione studentesca –
ha spiegato l’assessore provin-
ciale alla formazione professionale Denis Farnea – e che
comunque non impedisce di
continuare gli studi e arrivare
anche all’università. La formazione professionale poi, lo
ricordiamo, ha un importante
valore sociale: il 35% degli iscritti sono figli di immigrati,
mentre ci sono tre corsi dedicati esclusivamente ai disabili, i quali possono così essere
inseriti nel mondo lavorativo.
È importante altresì avvicinarci alle esigenze degli
imprenditori che chiedono figure
specializzate. E gli stessi imprenditori sono insegnanti ai
Denis Farnea
corsi dei cfp,
ha meno entrate anche il negozio di alimentari e di abbigliamento. È tutto un tessuto sociale che si impoverisce.
Gli imprenditori devono puntare anche sul Made in Italy, sulla
tracciabilità del prodotto, sulla
qualità certificata. Insomma sulla buona reputazione del design
italiano nel mondo».
Quanto andrà avanti questa situazione?
«Siamo all’inizio. Il 2009 sarà
molto difficile, perché non è un
settore che soffre ma tutto il sistema economico-produttivo.
La crisi è mondiale. Ci saranno
delle riorganizzazioni all’interno dei settori, che dovranno essere gestite al meglio».
Andrea Pizzinat
garantendo quindi un’immediata risposta alle esigenze».
E per restare al legno, se da un
lato sono la figura maggiormente richiesta (e ne abbiamo
già parlato anche su L’Azione
qualche mese fa), dall’altro in
tutta la provincia ci sono solo
10 iscritti, e per il secondo anno consecutivo non si è raggiunto il numero minimo per
farli partire.
«Negli incontri del piano strategico con il mondo del lavoro, è emersa la carenza di figure specializzate – ha aggiunto il presidente della Provincia, Leonardo Muraro – aggiungo l’esempio di due anni
fa, quando gli industriali avevano bisogno di 450 periti
meccanici e le scuole ne avevano sfornati poco più di 300.
E sì che gli imprenditori erano disposti a pagarli anche
profumatamente».
Sul tema della formazione
professionale la Provincia organizza per sabato 15 novembre un convegno in sala Marton, nella sede di via Battisti a
Treviso.
16 novembre 2008
TEMA AL CENTRO DELL’ULTIMO CONSIGLIO DIOCESANO
Andiamo incontro
agli immigrati cattolici
I
l Consiglio pastorale diocesano con la riunione di venerdì 7 novembre ha iniziato ad affrontare il tema dell’immigrazione, con una particolare attenzione al rapporto della
Chiesa diocesana con gli immigrati cattolici. Questa prima fase è stata quasi esclusivamente
dedicata all’informazione sulla
situazione dell’immigrazione
nella nostra diocesi. Il direttore
della Caritas, don Ferruccio
Sant, ha riportato i dati recenti
riguardanti il nostro territorio.
Ha poi informato su quanto la
nostra Chiesa sta facendo riguardo all’assistenza religiosa,
procurando per questo scopo
anche dei sacerdoti etnici.
Non è la prima volta che il Consiglio diocesano si occupa del
problema dell’immigrazione.
Fin dal 1992, infatti, il Consiglio
si era interessato al tema e dopo aver dedicato più di una seduta all’esame del fenomeno, aveva pubblicato una Nota pastorale con la quale dava le prime indicazioni sul modo di affrontarlo. Allora si era all’inizio,
il numero degli immigrati in
diocesi non arrivava a 2 mila,
ben poca cosa a confronto degli attuali oltre 37 mila che rappresentano più del 10 per cento della popolazione.
Prima della presentazione della situazione, il Vescovo aveva
indicato alcuni punti da tenere
ben presenti nell’affrontare l’argomento. Primo, dobbiamo essere consapevoli del legame che
ci unisce agli immigrati cattolici, il legame battesimale, che è
più forte di ogni legame proveniente dalla etnia e dalla cultura. Abbiamo perciò un debito
speciale di accoglienza nei loro
PROPOSTA
NON CI SONO
CLANDESTINI
SULLA TERRA
Redattore Sociale lanL’ciaagenzia
a tutti i mass media una
proposta: non usare più il termine
“clandestino” per rispetto della dignità del migrante. Le alternative
non mancano: irregolare, migrante, immigrato, rifugiato, richiedente asilo, ma anche persona, cittadino, lavoratore, giovane... In
Spagna utilizzano il termine “indocumentado” (senza documenti)
e in Francia “sans papiers”.
confronti. Secondo, la nostra
preoccupazione deve essere pastorale, vale a dire come vivere
e annunciare il Vangelo nei loro confronti. Questo comporta
essere amorevolmente accanto
a loro aiutandoli a superare le
difficoltà non piccole di inserimento e di sostenere la loro fede. Ricordiamoci, ha ammonito il Vescovo, delle parole di Gesù sullo scandalo ai piccoli: sarebbe grave se i cattolici stranieri notassero da parte della
comunità cristiana freddezza,
se non ostilità, nei loro con-
IL VESCOVO
Sarebbe grave se i
cattolici stranieri
notassero da parte
della comunità
cristiana freddezza,
se non ostilità, nei
loro confronti che
sono i più piccoli in
questo momento
fronti che sono i più piccoli in
questo momento. La loro fede
rimarrebbe ferita e sarebbero
spinti ad aderire a sette dove
troverebbero più accoglienza.
Un’attenzione particolare va rivolta ai neofiti, cioè alle persone, giovani e adulti, che hanno
ricevuto il battesimo nella nostra Chiesa, essi devono essere
accompagnati con cura a vivere pienamente la vita della comunità.
Sul tema delicato dell’accoglienza hanno dato la loro testimonianza, Antony, un nigeriano abitante a Cordignano e
Clementa, della Guinea Bissau.
La loro esperienza è stata sostanzialmente positiva, tuttavia
non sono mancate delle difficoltà nell’essere pienamente accettati dalla comunità cristiana.
È stata una riunione del Consiglio essenzialmente di ascolto,
sarà compito della prossima seduta lavorare per trovare le indicazioni più valide per tutta la
diocesi. GpM
Percentuale di immigrati presenti nelle foranie
L’IMMIGR
NELLA NOSTRA DIOCESI S
“In una nuova società tutto è differente: lingua, cultura e usi. Tra i
grandi cambiamenti, a cui i migranti sono soggetti, una sola cosa non
cambia mai, cioè la Chiesa. Essa, poi, può essere un valido protettore
dei migranti difendendo la loro causa nella società che li riceve...
La cultura dell’accoglienza deve iniziare dal più frequente punto di
contatto, cioè la parrocchia, la pastorale specifica definita dal
Magistero. Particolarmente importante è l’accoglienza calorosa della
popolazione locale nei confronti dei migranti”.
Dal documento “La famiglia migrante e itinerante” del Pontificio
consiglio della pastorale dei migranti, maggio 2008
Immigrati residenti in diocesi al 31.12.2007
Comuni
tot. Residenti
stranieri
% stranieri
su residenti
minorenni
stranieri
% minorenni
su tot stranieri
Brugnera
Caneva
Caorle
Cappella Maggiore
Ceggia
Cessalto
Chiarano
Cison di Valmarino
Codognè
Colle Umberto
Conegliano
Cordignano
Farra di Soligo
Follina
Fontanelle
Fregona
Gaiarine
Godega S. Urbano
Gorgo al Monticano
Lentiai
Mansuè
Mareno di Piave
Mel
Miane
Moriago della B.
Motta di Livenza
Oderzo
Orsago
Pieve di Soligo
Portobuffolè
Refrontolo
Revine Lago
Sacile
Salgareda
San Fior
S. Pietro di Feletto
S. Polo di Piave
S. Vendemiano
Santa Lucia di Piave
Sarmede
Sernaglia della B.
Susegana
Tarzo
Torre di Mosto
Trichiana
Vazzola
Vidor
Vittorio Veneto
8952
6516
11931
4553
5898
3680
3606
2654
5271
5051
35401
7036
8728
3983
5823
3163
6217
6113
4120
3012
4841
9363
6216
3607
2848
10585
19771
3905
12003
835
1793
2247
19719
6489
6677
5300
4928
9675
8584
3178
6365
11920
4599
4657
4761
6945
3744
29216
990
357
818
246
514
574
505
312
452
294
4352
578
1075
511
611
299
633
535
435
189
822
807
234
461
442
1555
2369
403
1986
113
67
185
1811
744
636
207
825
757
875
257
780
1826
381
276
188
955
460
2561
11,06
5,48
6,86
5,40
8,71
15,60
14,00
11,76
8,58
5,82
12,29
8,21
12,32
12,83
10,49
9,45
10,18
8,75
10,56
6,27
16,98
8,62
3,76
12,78
15,52
14,69
11,98
10,32
16,55
13,53
3,74
8,23
9,18
11,47
9,53
3,91
16,74
7,82
10,19
8,09
12,25
15,32
8,28
5,93
3,95
13,75
12,29
8,77
264
84
155
57
143
196
129
87
102
69
1035
149
319
155
162
80
151
140
102
46
216
236
71
128
128
383
552
122
557
30
13
50
441
216
146
49
226
198
239
70
227
566
110
72
43
288
130
635
26,67
23,53
18,95
23,17
27,82
34,15
25,54
27,88
22,57
23,47
23,78
25,78
29,67
30,33
26,51
26,76
23,85
26,17
23,45
24,34
26,28
29,24
30,34
27,77
28,96
24,63
23,30
30,27
28,05
26,55
19,40
27,03
24,35
29,03
22,96
23,67
27,39
26,16
27,31
27,24
29,10
31,00
28,87
26,09
22,87
30,16
28,26
24,80
totale al 31.12.2007
totale al 31.12.2003
356479 37263
301232 22116
10,45
7,34
9767
5494
26,21
24,84
Indagine Anolf Cisl su dati Istat e anagrafi comunali
Chiesa
16 novembre 2008
9
AZIONE CI INTERROGA
SI È PASSATI DA 2 MILA PRESENZE NEL 1992 A 37 MILA OGGI
TRA LE OSPITI DELLA CASA DI PRIMA ACCOGLIENZA
PRIMEGGIANO LE ROMENE. 4 BORSE-VIVERI SU 5 A STRANIERI
PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI
Messaggi
che
Dall’ambulatorio alle borse-viveri
generano inquietudine
I
n questi giorni la Caritas diocesana ha fatto il punto di alcune delle attività in cui è impegnata. Sono soprattutto gli immigrati al centro dell’attenzione
dell’organismo pastorale.
Casa Provvidenza: più romene,
meno ospiti
Nella struttura di prima accoglienza per donne sono state accolte in 135 nel 2007. E la rilevazione delle nazionalità delle donne segna un cambiamento: mentre in passato spiccava l’Ucraina,
ora primeggia nettamente la Romania: romene 48 delle 135 accolte, quindi il 35,5%. Poi 29 ucraine, 10 moldove, 8 polacche; in
generale, arrivano dall’Europa
dell’Est 114 donne, cioè l’84,4%
delle presenti. Per quanto riguarda il 2008, da gennaio alla chiusura estiva di agosto Casa Provvidenza ha accolto 49 persone,
quindi molte meno delle 77 accolte nello stesso periodo del
2007: 11 romene, 10 ucraine, 41
est europee. Da segnalare infine
il netto aumento rispetto al 2006
della presenza alla casa di accoglienza, e quindi nella nostra comunità, di donne bulgare.
Ambulatorio: più donne
Le visite all’ambulatorio diminuiscono nettamente: erano 126
le persone giunte nel 2006, sono
state 86 nel 2007. L’anno scorso
sono stati accolti all’ambulatorio
72 donne e 14 uomini: tra loro 27
dell’Ucraina, 14 della Romania,
11 della piccola Moldova. Quasi
metà delle visite, 60 su 129, sono
visite ginecologiche, le altre sono visite di medicina generale,
perché sono questi i due servizi
offerti dall’ambulatorio.
Borse-viveri: più di uno su cinque
è italiano
Fino a ottobre 2008 la Caritas ha
distribuito 250 borse-viveri a persone che vengono a chiedere aiuto semplicemente per avere di
che mangiare per sé e per i pro-
DOSSIER IMMIGRAZIONE CARITAS 2008
In Veneto 450 mila
dare una consistenza nuA
merica credibile ed una lettura pacata e seria al fenomeno “stranieri in Italia” pensa ogni anno il Dossier Immigrazione Caritas Migrantes di cui
nei giorni scorsi è stata presentata la diciottesima edizione per il 2008. Un dossier che
presenta un fenomeno ampio e
complesso, «che chiede – come afferma don Bruno Baratto,
redattore del capitolo veneto
del dossier – non tanto slogan
semplicistici pro e contro, ma
intelligenza e creatività capaci
di governarlo per il bene comune di tutti lungo le strade del
futuro».
Il dossier ribadisce come una
stima numerica sia difficile:
prendendo come base i permessi di soggiorno validi, mancano i moltissimi in attesa di
rinnovo o di primo permesso,
oltre alla lentezza dell’iscrizione dei neonati sul permesso dei
genitori; quindi più che di dati
bisogna parlare di stime. Il dossier parla di un numero di stranieri in Veneto che oscilla tra i
450 mila e i 475 mila. Tale sti-
pri famigliari. Qui il quadro delle richieste è molto diverso rispetto a Casa Provvidenza e ambulatorio. Di 250 borse, 114 sono state consegnate a persone di
nazionalità marocchina: e in particolare 14 borse a marocchini di
Tarzo, 13 a marocchini di Fregona, 12 a marocchini di Cison. Si
tratta anche di famiglie che si rivolgono più volte in un anno ai
servizi Caritas. La seconda nazionalità che viene più spesso a
chiedere viveri sono gli italiani: a
loro 57 delle 250 borse-viveri
consegnate. Terza nazionalità i
ghanesi che hanno ricevuto 21
borse. Livelli minimi per ucraini
e romeni.
La Caritas ha dovuto ridurre la
frequenza di questo servizio: non
più tutti i martedì ma un martedì
sì e uno no. Questo perché le donazioni di cibo alla Caritas – il
contributo arriva principalmente dal Banco Alimentare – sono
calate.
Tommaso Bisagno
ma piazza il Veneto tra il secondo e terzo posto (a seconda
se si prende il massimo o il minimo valore della stima) come
presenze, con circa metà stranieri rispetto alla Lombardia, e
sui livelli del Lazio. Le province di Treviso, Verona, Vicenza
e Padova si assestano tra la
quinta e l’undicesima posizione, Belluno alla settantesima.
Le analisi più dettagliate il dossier le fa basandosi sui dati ufficiali Istat, che però si riferiscono (sono gli ultimi disponibili) al 31 dicembre 2006. Meno recenti cioè di quelli su cui
si è basata l’analisi Anolf Cisl
(31 dicembre 2007), che L’Azione ha presentato già nello scorso luglio, e che sono stati presentati al Consiglio pastorale
diocesano.
a manovra del governo per
L
contrastare l’immigrazione
clandestina procede tra alti e
bassi, accelerate e frenate. Alcune misure particolarmente
propagandate nei mesi scorsi
si sono via via ridimensionate,
nel silenzio dei mass media. E
altre, assai discutibili, sono venute alla ribalta. Grande
preoccupazione è stata espressa a più riprese dall’Unione europea e dalle associazioni del settore, anche cattoliche, perché i provvedimenti
– adottati o solo annunciati –
talvolta singolarmente e comunque nel loro complesso
hanno come risultato quello di
criminalizzare tutti gli immigrati. Senza distinzione.
È in discussione in questi giorni al Senato il famoso decreto
sicurezza. In esso si continua
a prevedere il reato di immigrazione clandestina che sarà
punito non più con l’arresto
(come inizialmente previsto,
ricordate le dure polemiche
della scorsa estate?) ma con una più mite multa fino a 10 mila euro; a differenza della previsione iniziale saranno colpiti non solo gli stranieri che entrano ma anche coloro che si
trattengono illegalmente nel
territorio dello Stato; competente in materia sarà il giudice di pace.
È stato previsto l’aumento del
numero di anni di convivenza
post matrimoniale per ottenere la cittadinanza italiana.
Sempre in materia di matrimonio, non sarà più possibile
la celebrazione senza certificare la regolarità del soggiorno.
Novità dell’ultima ora il permesso a punti con l’obbligo per
l’immigrato di sottoscrivere un
“accordo di integrazione”, la
tassa di 200 euro per ottenerlo e analoga tassa per la richiesta di cittadinanza e il test sulla conoscenza della lingua italiana per ottenere il
permesso di soggiorno Ce.
Marcia indietro del governo
anche sull’espulsione di romeni, polacchi e altri cittadini
comunitari. Il decreto legislativo che riscriveva le regole,
prevedendo che chi non ha i
requisiti per risiedere in Italia
(reddito, residenza, eccetera)
debba essere espulso, è stato
bocciato dalla Commissione
europea cui era stato inviato
per un esame preliminare.
Lo scorso 5 novembre è entrato in vigore il decreto legislativo che modifica le regole
per il ricongiungimento dei
cittadini stranieri immigrati,
rendendolo più difficile e costoso. Questo mentre il 27 ottobre il Papa sottolineava che
«le politiche interne e internazionali volte a regolare l’immigrazione devono essere basate su criteri di equità ed equilibrio, e c’è bisogno di una
particolare cura per facilitare
la riunificazione delle famiglie».
Molto dura la reazione del
mondo cattolico su due recenti
proposte: le classi-ponte e la
stretta sull’assistenza sanitaria
a favore degli immigrati. La
prima è stata definita da Famiglia Cristiana “provvedimento razziale”. Ancora una
volta una questione seria è stata utilizzata in modo strumentale, a fini di visibilità sui
mass media. Sono infatti almeno quindici anni che le nostre scuole adottano strategie
didattiche ed educative per inserire i bambini immigrati che
arrivano senza conoscere una
parola di italiano. Le sperimentazioni sono diventate
prassi consolidate e codificate
in appositi documenti.
La seconda proposta è stata ritirata dalla maggioranza proprio mentre andiamo in stampa. In sostanza essa istituiva
l’obbligo per i medici di denunciare alle autorità i clandestini che avessero ricorso alle loro cure. I medici cattolici
hanno definito tale provvedimento “un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso”: tra i rischi “spingere verso l’invisibilità una fetta di popolazione
straniera che così sfuggirà a ogni tutela sanitaria”, la “diffusione di organizzazioni sanitarie parallele” e di “condizioni di salute particolarmente
gravi”. Intanto a livello di Unione europea prsegue il cammino di due innovativi provvedimenti: uno prevede sanzioni ai datori di lavoro che impiegano manodopera residente irregolarmente, l’altro introduce la blue card, un permesso di soggiorno speciale
per immigrati altamente qualificati. FC
10
Chiesa
16 novembre 2008
CORSI DI ESERCIZI SPIRITUALI PER GIOVANI E ADULTI
C’è un tempo
per serbare
DAL 4 AL 7 DICEMBRE IN CASA DI SPIRITUALITÀ
Esercizi in stile ignaziano
I
l Centro diocesano vocazioni propone, a giovani
(dai 20 anni in su) e adulti,
gli esercizi spirituali di stile ignaziano. Tema: “... Una sola è
la cosa di cui c’è bisogno” (Lc
10, 42). Periodo: prima tappa
dalle 19 del 4 dicembre al
pranzo del 7 dicembre; seconda tappa (solo per chi ha fatto
la prima tappa lo scorso anno)
da venerdì 2 a lunedì 5 gennaio
2009. Sede: Casa di spiritualità San Martino di Vittorio
Veneto. Quota di partecipazione: 90 euro per studenti,
120 euro per lavoratori. Per
comunicazioni: Silva De Luca
339-4311041, e-mail [email protected].
Di seguito una riflessione di un
partecipante agli esercizi dello
scorso anno.
“Come infatti la pioggia e la
neve scendono dal cielo e non
vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così
sarà della parola uscita dalla
mia bocca: non ritornerà a me
senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza
aver compiuto ciò per cui l’ho
mandata” (Isaia 55, 10-11).
Questa suggestiva preghiera
del profeta Isaia segnava l’inizio di ogni meditazione nel
breve ma intenso ritiro spirituale a cui ho partecipato nel
novembre dello scorso anno,
nella casa delle suore di San
Giuseppe a Lentiai, guidato da
Marina Stremfelj, una consacrata del Centro Aletti di Roma. Erano le parole di Isaia,
infatti, che lei ci ripeteva per
iniziare la proposta di ascolto
della Sacra Scrittura che ha
scandito quei giorni di ritiro.
Ciò che ha caratterizzato questo corso di esercizi spirituali
(anche a differenza di altri a
cui avevo partecipato in passato) credo sia proprio la modalità dell’accompagnamento
personale da parte di una guida; un accompagnamento su
due livelli: nell’accostamento
della Parola di Dio e nel colloquio personale.
La meditazione del brano biblico, proposta in una breve
spiegazione, diventava un vero e proprio esercizio spirituale, un’attività in cui cuore,
mente e volontà erano chiamate a interagire per accogliere la volontà di Dio, comunicata attraverso la sua Parola, e lasciarmi convertire ad
essa.
Nel colloquio personale, al
quale ci si poteva liberamen-
te accostare, si era poi aiutati
a far emergere le difficoltà, a
individuare le possibili tentazioni, a individuare le attenzioni e le strategie da adottare per far fruttificare quel tempo di ascolto e di incontro col
Signore.
Con l’aiuto del silenzio totale,
che ci ha accompagnati per
quei tre giorni, si è creato un
clima davvero speciale: siamo
stati più volte invitati a pregare gli uni per gli altri e questo
ha contribuito a far crescere
in noi e a farci percepire la bellezza dell’essere Chiesa e la
forza di questo legame di fede
che, a partire dal nostro battesimo, ci unisce come membra di un unico mistico corpo.
Nonostante la diversità dei
partecipanti dal punto di vista
dell’età, delle scelte di vita, delle professioni, l’esperienza vissuta ci ha uniti, tanto che abbiamo deciso di coltivare questo legame in alcuni incontri
programmati durante l’anno
allo scopo di poter condividere pensieri, idee ed esperienze, a partire da un comune
sentire spirituale maturato anche in quei giorni di grazia.
Un partecipante
AC
ESERCIZI CON
DON PIERINO E DON
MARTINO
scadenze per
Dunue lefineprossime
settimana di spiri-
tualità che l’Azione cattolica propone a giovani e adulti dell’associazione, ma aperte a chiunque
desideri vivere l’esperienza.
- Per giovani: dalla cena di venerdì 21 al pranzo di domenica
23 novembre nella casa di spiritualità Papa Luciani di Col Cumano. Guida don Piero Bortolini. Costo: 65 euro per gli studenti, 80 euro per i lavoratori.
- Per giovani e adulti: dalla cena
di venerdì 28 al pranzo di domenica 30 novembre nella Casa di
spiritualità San Martino in Vittorio Veneto. Guida: don Martino Zagonel. Costo: 70 euro per
gli studenti, 85 euro per i lavoratori.
In entrambi i corsi sarà presente don Luigino Zago.
Le iscrizioni, fino ad esaurimento dei posti, all’ufficio Ac: 0438940374 o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected].
CAMPOSAMPIERO
a Casa di spiritualità dei SanL
tuari Antoniani di Camposampiero (Pd) propone un corso di esercizi spirituali serali. Gli
esercizi si terranno il 2, 3 e 4 dicembre dalle 20.30 alle 22.30 sul
tema “La pedagogia dell’attesa”
sviluppato da don Firmino
Bianchin, monaco camaldolese. Per informazioni e iscrizioni 049-93030003 o [email protected].
Chierichetti,
parte il Palio
Concerto per
mons. Zangiacomi
omenica 16 novemD
bre, alle 10.30 nel
Duomo di Valdobbiade-
iamo ufficialmente inizio alla sfida per il Palio dei
D
chierichetti 2009! Il cammino di formazione e servizio dei chierichetti e ministranti delle varie parroc-
omenica 16 novembre, alle 15.30 nella chiesa di Santa
D
Maria delle Grazie in Conegliano, è in programma il
concerto “Per ricordare Pino Zangiacomi, uomo illustre di
ne, si celebra la Giornata provinciale del Ringraziamento. Presiede la
concelebrazione monsignor Giovanni Brotto,
assistito da don Marcello Bettin, parroco di Valdobbiadene, e da monsignor Primo Brunoro, consigliere ecclesiastico Coldiretti per la diocesi di Vittorio Veneto; partecipano delegazioni di ogni zona della provincia, le quali compiranno il rito suggestivo dei
doni della terra.
Per accordo intervenuto, all’unica celebrazione provinciale annuale parteciperanno associazioni di categoria, dirigenti e lavoratori residenti nel territorio delle due diocesi di Vittorio Veneto e di Treviso.
L’incontro è occasione per un corale grazie al Signore, per riflettere sulla necessità non solo di avere di più,
ma anche di essere di più e per un doveroso riconoscimento di quanto i coltivatori offrono alla società,
non solo in termini di beni materiali, ma anche di sane energie spirituali.
Il mondo economico e produttivo, anche quello agricolo, scosso da grandi trasformazioni strutturali, ha
bisogno di Vangelo se vuole mantenere vivi e fecondi i valori della solidarietà e della giustizia.
chie può essere arricchito dall’ormai consueta attività
di riflessione e di lavoro proposta dal Seminario attraverso le schede di preparazione alla grande festa
diocesana dei chierichetti e ministranti, programmata per il pomeriggio del giorno venerdì 24 aprile prossimo.
Il tema che fa da sfondo alla sfida di quest’anno è la
frase di san Paolo “So a chi ho dato fiducia”, che è lo
slogan della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2009. Come l’anno scorso le indicazioni per
concorrere al Palio si trovano in tre schede che potete già trovare alla portineria del Seminario, alla Libreria del Seminario, oppure scaricare dal sito della
diocesi di Vittorio Veneto o richiedere al
vostro parroco. Il materiale raccolto dovrà
poi essere consegnato
in un cartellone e/o
attraverso un supporto multimediale (cd o
dvd) entro il 18 aprile
2009 in Seminario.
Buon lavoro e, soprattutto, buon servizio a tutti!
Conegliano: teologo, filosofo, storico e poeta” con musiche
di don Mansueto Viezzer su poesie dello stesso Zangiacomi. L’opera di Viezzer verrà interpretata dai soprani
Hyeongjeong Koo, Elisabetta Geronazzo ed Elena Filini e dal
tenore Florindo Spinazzè, accompagnati da organo (Roberto Padoin), arpa, violino e percussioni. Direttore Carlo
Rebeschini.
Il concerto è promosso nel 50º della morte di monsignor Zangiacomi, la cui figura verrà tratteggiata da monsignor Antonio Moret. Nato a Conegliano (parrocchia di San Rocco)
nel 1912, Zangiacomi frequentò il ginnasio e il liceo al Seminario vescovile di Vittorio quindi il corso di Teologia alla
Pontificia Università Gregoriana. Ottenuta la licenza in Teologia Universa, frequenta il corso di filosofia alla facoltà di
Lettere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Nel 1935 è ordinato sacerdote dal vescovo Beccegato. Viene subito impegnato nell’insegnamento negli
istituti scolastici della diocesi, quindi viene incaricato dell’insegnamento di filosofia e storia ecclesiastica
al Seminario di Vittorio Veneto, dove lascia un indelebile ricordo.
Festa del
Ringraziamento
Chiesa
16 novembre 2008
RIFLESSIONE SU EVOLUZIONE E CREAZIONE
Finalmente
unite
L
o scorso 27 ottobre nella sala consiliare della sede
municipale di piazza Cima il sindaco di Conegliano ha conferito l’onorificenza di Grande Ufficiale
dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana al professor Piero Benvenuti, cittadino coneglianese, docente universitario di astrofisica all’Università di Padova dalla
brillante carriera professionale. L’onorificenza è stato conferita dal presidente della Repubblica, su segnalazione
dell’amministrazione comunale. Nell’occasione Benvenuti ha tenuto una relazione dal titolo “Evoluzione e Creazione finalmente unite”, di cui l’autore propone una sintesi. Sul tema evoluzione e creazione si terrà l’importante convegno “L’evoluzione biologica: fatti e teorie - Una
valutazione critica 150 anni dopo l’origine delle specie”
dal 3 al 7 marzo 2009 a Roma su iniziativa della Pontificia Università Gregoriana e della Notre Dame University
(iscrizioni su www.evolution-rome2009.net).
L’astronomo che cento anni fa avesse puntato il suo
telescopio verso il cielo,
pur osservando le stesse
stelle e galassie che noi oggi osserviamo, non poteva
sospettare – non ne aveva
il modo – che ciò che stava vedendo era l’album fotografico temporale di una
“storia”. Una storia vecchia
di 14 miliardi di anni, le cui
tappe evolutive sono, incredibilmente, tutte presenti, fotografabili oggi in
un’unica istantanea.
Oggi, dopo poco meno di
un secolo, grazie allo svi-
luppo tecnologico e alla
capacità di osservazione
dei nuovi telescopi terrestri e spaziali, siamo in grado di ricostruire il mosaico
dell’evoluzione cosmica
con grande precisione lungo un periodo di circa 14
miliardi di anni. Su questa
evoluzione del Cosmo si
innesta l’evoluzione biologica e umana, che appare
dunque come la logica
continuazione di un’e voluzione globale: difatti, anche se non possiamo ancora provare scientificamente che l’evoluzione del
Cosmo sfoci necessariamente nel sorgere della vita sulla Terra e in altri luoghi, la sua storia, in particolare la sintesi degli elementi chimici, ne è comunque un presupposto
necessario.
Non dobbiamo meravigliarci se l’incredibile e rapidissimo successo del modello cosmologico ci abbia
fatto, per così dire, insuperbire al punto da considerare la conoscenza
scientifica come l’unica
forma valida di accesso alla conoscenza della Verità.
Stephen Hawking, noto
cosmologo e divulgatore, è
convinto che tra breve la
Scienza, da sola, darà risposta alle domande primordiali: “Perché siamo
qui? Da dove veniamo?” e
conclude: «... allora assisteremo al trionfo finale
della ragione umana, perché finalmente conosceremo la mente di Dio».
Da questa pretesa di superiorità nasce il conflitto
che, con connotazioni diverse e alterni accenti, ci
accompagna da quattro
secoli: da un lato la difficoltà della Tradizione a far
evolvere l’esegesi al passo
con il progredire del pensiero scientifico, dall’altro
la pretesa di quest’ultimo,
alimentata dall’entusiasmante successo dei suoi
risultati, di essere l’unica
forma di accesso alla realtà
oggettiva, al punto da trasformarsi in alcuni casi in
vera e propria moderna hybris – l’arroganza richiamata da Benedetto XVI
pochi giorni or sono –.
Nonostante i notevoli
progressi, soprattutto da
parte esegetica, che avrebbero dovuto rimuovere alla radice ogni possibile conflitto tra l’osservazione scientifica
dell’evoluzione e il concetto di creazione, sussistono ancora degli ostacoli. Forse il pericolo
maggiore è rappresentato dal voler inserire il
concetto di creazione in
un contesto temporale.
Per uscire da questa insidia, dobbiamo riflettere
profondamente sul significato di “eternità”.
La grande novità del
pensiero scientifico moderno è senz’altro il nuo-
BENVENUTI
L’evoluzione del
Cosmo non si
svolge all’interno
di uno spazio e di
un tempo
assoluti, di entità
aliene e
impassibili.
Spazio e tempo
sono componenti
integrali del
Cosmo stesso
MESTRE: CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN BIOETICA
ieci week-end dal venerdì pomeriggio al sabato, mattina e pomeriggio,
distanziati di quindici giorni,
costituiscono il corso di perfezionamento (qualificazione post-universitaria) in
Bioetica livello base rivolto a
laureati di primo o secondo
livello o con laurea specialistica, per lo studio razionale
ed approfondito della Bioetica, per un totale di 120 ore
di lezione.
Le lezioni si terranno da ve-
D
nerdì 16 gennaio a sabato 30
maggio 2009 al centro pastorale “Card. Giovanni Urbani” a Zelarino (Mestre),
promosso dallo Studium Generale Marcianum e dall’Istituto di Bioetica della Facoltà di Medicina e Chirurgia “Agostino Gemelli” dell’Università Cattolica S. Cuore di Roma.
Ciascuna lezione comprende una parte teorica seguita
da una discussione alla quale gli allievi sono chiamati a
partecipare attivamente. Tra
i docenti Adriano Pessina
dell’Istituto di Bioetica della
Cattolica, Giuseppe Goisis
dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia, e il diocesano Gian
Antonio Dei Tos dell’Ulss 7
di Pieve.
Il corso, alla quinta edizione,
oltre a dare una qualificazione accademica post-laurea,
conferisce agli operatori sanitari tutti i crediti formativi
Ecm per l’anno in corso, e agli insegnanti delle scuole di
SEZIONE DI VITTORIO VENETO
Scuola teologica, i neo-diplomati
abato 8 novembre il vescovo Corrado ha incontrato, per
Ssi nella
un saluto, la Scuola di formazione teologica della diocesezione di Vittorio Veneto. In quella occasione sono
stati consegnati gli attestati di partecipazione per quanti hanno frequentato i tre anni di corso e i diplomi di cultura teologica per quanti hanno sostenuto anche un minimo di quindici colloqui di esame. Attestati di partecipazione: Guido
Corrocher, Vallì Donadel, Adelina Marchioro, Nerina Pierobon. Diplomi di cultura teologica: Paola Amadio, Gianfranco Baro, suor Armida Busolo, Elisabetta Conficoni, Dives Da Ros, Laura Faraon, Alessandra Pedà, Luciana Ragogna, Maria Laura Ruscitti, Tatiana Santangelo.
ogni ordine e grado dà luogo
a punteggio per le graduatorie di istituto; fa conseguire
una preparazione che consente di far parte dei Comitati di Bioetica, di insegnare
Bioetica agli operatori sociosanitari e nella scuola.
Le tasse accademiche dovute per l’intero corso ammontano a 700 euro. La domanda di ammissione va presentata entro il 20 dicembre. Per
informazioni telefonare allo
041-5265191.
vo concetto dello spaziotempo, proveniente dalla scienza, dalla fisica,
dalla teoria della relatività: l’evoluzione del Cosmo non si svolge all’interno di uno spazio e di
un tempo assoluti, di entità aliene e impassibili.
Spazio e tempo sono
componenti integrali del
Cosmo stesso: come aveva mirabilmente intuito
sant’Agostino, il tempo
ha senso solo all’interno
del Cosmo, non è pre-esistente al Cosmo. È bene sottolineare come oggi questa conseguenza
derivi dall’esperienza
scientifica, non da un ragionamento astratto. È
quindi scientificamente
ragionevole, non irrazionale, pensare all’esistenza di entità che si collocano “al di fuori” della
gabbia spazio-temporale.
La Creazione stessa
quindi può essere intesa
come un concetto a-temporale, piuttosto che un
evento storico. È chiaro
che in questa prospettiva
viene rimosso alla radice
ogni possibile conflitto
tra il progredire “temporale” della ricerca scientifica, che interpreta e
colloca razionalmente i
fenomeni nello spazio e
nel tempo, e la conoscenza a-temporale, l’uscita verticale della persona umana dal tunnel orizzontale dello spaziotempo verso l’Essere.
Questa impostazione
pone finalmente le basi
per un dialogo vero e ricco di frutti tra scienza e
fede. La ricerca scientifi-
11
Il professor Piero Benvenuti
ca può procedere libera,
ovviamente nel rispetto
della persona umana, ma
senza temere di dare
“scandalo”, in senso etimologico, alla fede e alla
teologia. E la teologia, in
comunione e non in opposizione con l’esegesi, è
fortemente stimolata dai
risultati scientifici a ripensare e riscoprire l’ispirazione originale nella Sacra Scrittura e nei
Dogmi.
Come procedere oltre?
Non vedo altra possibilità che il dialogo. Scrive
Sergio Rondinara, ingegnere nucleare, filosofo e
teologo: «La capacità di
affrontare un autentico
dialogo non è affatto
scontata, non bastano la
buona volontà e le necessarie competenze, ci
vuole anche il coraggio
di un certo spogliamento di sé sul piano intellettuale affinché il contributo dell’altro e l’autentica offerta del proprio “dono di scienza”
siano fattivi e stimolatori di una comune crescita nella sapienza».
Piero Benvenuti
CARITAS: IL CASCO BIANCO
CADORIN È IN KOSOVO
a cominciato il suo anH
no da casco bianco Alessandro Cadorin.
Il ventiseienne di Sarmede
si trova in Kosovo, a
Pec/Peje, come chi parla
serbo e chi parla albanese
chiamano la seconda città
del neonato stato. Con lui
altri tre volontari italiani,
per collaborare al progetto
“Tornare a casa Kosovo”, per
favorire il ritorno delle famiglie serbe sfollate. A loro
spetterà preparare il terre-
no per la possibile convivenza tra diverse etnie. «Opereremo – raccontava Alessandro prima della partenza – con il responsabile
locale, Angelbert, nel centro giovanile di Peje/Pec nel
tentativo di far nascere nelle varie municipalità dei
gruppi multietnici interessati alle tematiche della pace, diritti umani; questi
gruppi a loro volta lavoreranno in rete per favorire e
indirizzare quell’auspicabile terreno di valori comuni
che permetta una buona
convivenza tra le varie comunità».
I quattro volontari Caritas italiani saranno inoltre coinvolti nelle attività quotidiane del centro giovanile.
12
Chiesa
16 novembre 2008
SUOR GASPARINA RICORDA UN INCONTRO SPECIALE
Madre Teresa
donna accogliente
D
iciotto anni fa ebbi la
fortuna, in modo del
tutto fortuito, di incontrare madre Teresa di Calcutta.
Una signora desiderava donare
una considerevole somma di
denaro per l’opera delle Missionarie della carità che lavorano
a beneficio degli “ultimi”, di quegli uomini che vengono definiti “barboni”.
Ella, però, voleva consegnare il
contributo nelle mani stesse di
madre Teresa.
Fu affidato a me l’incarico di
trovare un’opportunità d’incontro con la Madre.
Da poco le sue figlie erano giunte in Vaticano. Il Santo Padre aveva donato loro una piccola
porzione di territorio perché vi
potessero accogliere i più poveri di Roma e soprattutto immigrati per un pasto caldo e un rifugio notturno per le donne.
Era un segno tangibile dell’amore del Papa per i più bisognosi.
Il primo approdo delle figlie di
madre Teresa nella capitale era
avvenuto nei pressi dell’acquedotto Claudio; ma poi, al colle
Celio, avevano fatto il loro
“quartier generale”, ospitando
uomini soli e derelitti.
Era quello il luogo che aveva visto la nascita di papa san Gregorio Magno.
Quando madre Teresa arrivava
in Roma, era solita soggiornare
proprio tra quei poveri.
Le sorelle dal sari bianco bordato di blu del territorio vatica-
SUOR GASPARINA
Capisco perché era
stato detto di lei che,
pur essendo la
donna più potente
del mondo, era
spesso reperibile e
disponibile a tutti.
Aveva decisamente
incontrato il Signore
e Lui, di continuo, la
rimandava ai fratelli
no mi diedero informazioni
precise sull’arrivo della Madre e
sul come poterla incontrare:
partecipando alla messa della
comunità del Celio.
Così un giorno, di prima mattina, in compagnia di due mie sorelle e della signora interessata,
con il tram arriviamo nei pressi del Colosseo. A piedi aggiriamo quella mole scura, ravvivata appena dall’illuminazione
della strada, e imbocchiamo
l’ampia via di S. Gregorio. Poche
rampe di scale ci permettono di
giungere in cima al colle, davanti alle modestissime strutture-alloggio. Arriviamo quando il buio della notte non aveva
ancora ceduto il passo all’alba.
Una missionaria ci introduce
nel prefabbricato-cappella: una
semplice stanza rettangolare
con l’altare al centro, poche
panche laterali e una piccola
stufa verso la parete di fondo.
Ci chiede di far da “custodi” al-
RIAFFERMATE ALCUNE POSIZIONI DELLA CHIESA
Il Papa sui trapianti
n paio di mesi fa, un articoU
lo di Lucetta Scaraffia pubblicato dall’Osservatore Romano (da cui il Vaticano ha invero
subito preso le distanze) ha aperto il dibattito sulla morte cerebrale, fondamentale rispetto al
tema dei trapianti. Ne trattammo
allora anche su L’Azione.
La settimana scorsa, nel ricevere in Vaticano i partecipanti al
Congresso internazionale promosso dalla Pontificia Accademia per la vita, in collaborazione con la Federazione Internazionale delle Associazioni mediche cattoliche e il Centro nazionale trapianti, sul tema “Un dono per la vita. Considerazioni
sulla donazione di organi”, è stato lo stesso papa Benedetto a tornare sul tema, affermando che
“il trapianto di organi vitali può
avere luogo, da un punto di vista
etico, solo a condizione che sia
stata constatata la morte del donatore e dopo il consenso informato dei suoi familiari”.
In primo luogo, parlando della
donazione di organi vitali, il Pontefice ha spiegato che “il consenso informato è condizione
previa di libertà, perché il trapianto abbia la caratteristica di
un dono e non sia interpretato
come un atto coercitivo o di
sfruttamento”.
In secondo luogo, ha ricordato,
“i singoli organi vitali non possono essere prelevati che ex cadavere, il quale peraltro possiede pure una sua dignità che va rispettata”.
“La scienza, in questi anni, ha
compiuto ulteriori progressi nell’accertare la morte del paziente”,
ha osservato, senza entrare nel
merito del criterio scientifico da
adottare: la morte cerebrale o la
cessazione delle funzioni vitali, la
la Madre. Ma della Madre nessun indizio. Mi accorgo, però,
che abbastanza vicino alla stufa c’è “un sacchetto bianco” per
terra. Proprio così mi era parso. Ma dopo poco quel “sacchetto afflosciato” si anima, si
ricompone, è proprio lei, madre Teresa, che era rimasta raggomitolata in profonda adorazione davanti al tabernacolo.
Dal deposito della memoria balza nitidissimo il ricordo di quegli attimi.
Noi tre, suore di Maria Bambina, fedeli alla consegna, cerchiamo di starle vicino con tenerezza e discrezione. E lei si
inchina ancora ad adorare.
Arriva intanto molta gente che
sosterà per assistere alla messa
e per vedere la piccola-grande
sorella dei poveri.
Ad un tratto, madre Teresa, lesta e silenziosa esce dall’ambiente per pochi minuti e poi
rientra, ricomponendosi davanti all’Altissimo.
Il flusso delle persone in arrivo
continua. E lei esce di nuovo
brevemente e rientra, esce e
rientra prostrandosi davanti a
Dio.
Mi incuriosisce questo comportamento, e decido di seguirla fin sulla soglia della porta per
capire quell’andirivieni. La vedo
passare lieve e schiva davanti ad
ogni persona; mi commuovo
quando dà la mano a ognuna,
dicendo: “God bless you” (Dio
ti benedica).
La mistica è ugualmente sensirespirazione, la circolazione o
l’attività del sistema nervoso.
Il Papa ha poi chiesto che “i risultati raggiunti” in questo ambito “ricevano il consenso dall’intera comunità scientifica così da favorire la ricerca di soluzioni che diano certezza a tutti”.
Tuttavia, “in un ambito come
questo – ha riconosciuto – non
può esserci il minimo sospetto
di arbitrio e dove la certezza ancora non fosse raggiunta deve
prevalere il principio di precauzione.
È utile per questo che si incrementi la ricerca e la riflessione
interdisciplinare in modo tale
che la stessa opinione pubblica
sia messa dinanzi alla più trasparente verità sulle implicanze
antropologiche, sociali, etiche e
giuridiche della pratica del trapianto”.
In questi casi, comunque, ha aggiunto citando il Compendio del
Catechismo della Chiesa cattolica (n. 476), “deve valere sempre
come criterio principale il rispetto per la vita del donatore
così che il prelievo di organi sia
consentito solo in presenza della sua morte reale”.
Madre Teresa di Calcutta
Suor Gasparina Del Mul
bile e presente ad ogni uomo.
Capisco, ora, perché era stato
detto di lei che, pur essendo la
donna più potente del mondo,
era spesso reperibile e disponibile a tutti. Aveva decisamente
incontrato il Signore e Lui, di
continuo, la rimandava ai fratelli.
Ripenso a Maria di Magdala
quando il mattino di Pasqua incontra il Risorto. Gli studi biblici più recenti riportano le autentiche parole di Gesù a Maria:
“Smettila di abbracciarmi e di
baciarmi”. Gesù si è lasciato amare dalla donna di Magdala,
così come desidera l’amore di
ciascuno di noi, poiché Egli ci
ha amato per primo. Per essersi profondamente incontrata
con Cristo, Maria è idonea a essere mandata “in missione”: “Va’
dai miei fratelli e dì loro...” (Gv
20, 17).
Non si possono incontrare gli
uomini e annunciare loro il Regno se prima non si è fatta esperienza del Signore.
Caterina da Siena, terziaria domenicana, in una visione scorge Gesù che scende verso di lei
con la Madonna e alcuni santi,
e avviene lo sposalizio spirituale. Caterina crede allora di doversi ritirare dal mondo. Cristo
la manderà invece ai grandi della terra: parlerà al papa e ai regnanti con autorità perché venga riformato il “giardino della
Chiesa” del suo tempo.
Teresa di Lisieux, dottore della
Chiesa, scopre la sua vocazione.
Ferma in un Carmelo, cammina per i missionari, intercede
per i sacerdoti: nel cuore della
Chiesa che le è madre lei sarà
l’amore, così sarà tutto.
Edith Stein, la prima santa ebrea, la cui storia è un misterioso itinerario verso Dio e la
Croce, da grande ricercatrice
della verità individua il giusto
posto della donna nel creato, si
oppone alla divinizzazione della scienza, offre la vita per la salvezza del suo popolo.
Madre Teresa, alla fine della
messa, incontra tutti personalmente e, salutando, offre in dono la Medaglia miracolosa della Madonna, quella Medaglia
che Maria stessa aveva chiesto
di far coniare a Caterina Labouré in Parigi nel 1830, con la
promessa che, chi l’avesse portata, avrebbe sentito su di sé la
protezione della Vergine.
Madre Teresa e tutti i santi sono il trionfo dell’opera dello Spirito Santo. “Sale della terra e luce del mondo, i santi avanzano
come guide e fari dell’umanità:
testimoni ora irradianti, ora oscuri e nascosti, assumono pienamente la storia” (P. Evdokimov).
La lezione imparata dalla grande Madre di Calcutta è che la
vita e, nella vita, la santità sono
sempre un gioioso e impegnativo trascorrere dall’amore di
Dio al servizio del prossimo e,
nei fratelli, scorgere il Volto di
Dio.
Suor Gasparina Del Mul
VESCOVI: L’IRC RISVEGLIA IL CORAGGIO
ll’inizio del nuovo anno
“farApervenire
scolastico desideriamo
a ognuno di voi,
studenti, genitori e docenti,
il nostro saluto e il nostro augurio. La persuasione che a
scuola si decida in larga misura il destino personale di
ciascuno ci spinge a rinnovare il nostro impegno nel favorire l’educazione delle giovani generazioni, come punto fermo di ogni autentico
sviluppo sociale e culturale.
In tale contesto si inserisce a
pieno titolo l’insegnamento
della religione cattolica (Irc),
che favorisce la riflessione sul
senso profondo dell’esistenza, aiutando a ritrovare, al di
là delle singole conoscenze,
un senso unitario e un’intuizione globale”. Si apre il così
il messaggio della presidenza
della Conferenza episcopale
italiana in vista della scelta di
avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica nell’anno scolastico 2009-2010.
“Ciò è possibile perché tale
insegnamento pone al centro
la persona umana e la sua insopprimibile dignità, lasciandosi illuminare dalla vicenda
unica di Gesù di Nazaret, di
cui si ha cura di investigare
l’identità, che non cessa da
duemila anni di interrogare
gli uomini. In tal modo l’Irc
risveglia il coraggio delle decisioni definitive, al di là dell’erosione dei valori e della figura stessa dell’uomo, ambiguamente divulgata da non
poche correnti del pensiero
contemporaneo. Attraverso
il suo percorso didattico, secondo le finalità tipiche della scuola, l’Irc non minimizza la fatica del conoscere e si
inserisce attivamente nell’impegno della scuola italiana a far fronte alle esigenze
delle nuove generazioni”.
L’Irc favorisce
la riflessione
sul senso profondo
dell’esistenza
Chiesa
16 novembre 2008
La vera fede…
non calcola!
Domenica 16 novembre XXXIII del tempo ordinario anno A
Pr 31, 10-13. 19-20. 30-31; Sal
127; 1Ts 5, 1-6; Mt 25,14-30
Beato chi cammina nelle vie
del Signore
Prima settimana del Salterio
O
rmai ci avviciniamo al
termine dell’anno liturgico e il Vangelo
che la liturgia di oggi ci propone (Mt 25, 14-30) sembra
essere un significativo avvertimento. La parabola che ascolteremo è a molti di noi nota: parla dei talenti a noi spiegateci sempre… come soldi.
In realtà potremmo dire che il
talento, come ci dice il termine, prima di essere una moneta, era una cosa che aveva
“peso e valore”. Sappiamo tut-
ti come prosegue la storia: c’è
chi traffica il denaro e lo investe, c’è chi invece… lo nasconde. È interessante notare il motivo che spinge il servo che aveva ricevuto un solo talento
ad un simile comportamento.
Dice l’evangelista al versetto 25
che quel servo lo ha sotterrato
perché temeva. No, quel servo
non era semplicemente pigro o
fannullone; aveva qualcosa di
più: la paura di venir imbrogliato. Infatti il termine greco
che traduciamo come “pigro”,
può essere tradotto anche come “timoroso”. Questa è la più
bella risposta che Gesù dà a
quanti credono di non aver fede sufficiente a compiere il bene. Se quello fosse il problema,
non ci si metterebbe poi molto a risolverlo: qualche rispostina, una o due preghierine…
Il dramma vero è un altro: la
I segni per la fede
redo che proviamo tutti
C
un brivido, un fuoco interiore quando ascoltiamo la
testimonianza di qualcuno
che ha beneficiato di un miracolo o di una grazia: sono eventi che ci impressionano e
ci interrogano, magari vorremmo anche noi poterli sperimentare in prima persona.
Dio Padre può tutto, dunque
non c’è nessuna ragione perché il cristiano non debba
credere a queste manifestazioni della sua bontà. Sbaglieremmo, però, se volessimo alimentare la nostra fede
andando alla ricerca di segni
prodigiosi, decisivi per farci
convertire. Sarebbe un inganno voler costringere ad una dimensione materiale ciò
che va oltre; non essere disponibili ad entrare in quel
Regno che è prima di tutto fiducia in Gesù Cristo, non un
saggio il cui pensiero e la cui
potenza vadano rinchiuse e adattate a ciò che sembra più
comodo e meglio per noi, ma
Persona che invita, richiama,
affascina, bussa e poi aspetta
che gli venga aperto, sempre
che uno voglia aprire. Scrive
Benedetto XVI nel suo Gesù di
Nazaret: “Le verità più sublimi
non possono essere costrette alla stessa evidenza empirica che,
appunto, è propria solo della dimensione materiale”. Nel Vangelo i miracoli non suscitano
mai la fede, ma la presuppongono. Alcuni miracoli di Gesù,
addirittura, hanno come risultato l’indurimento di cuore e
l’incredulità di chi vi assiste. Altre volte il chiedere un segno rivela proprio che la persona ha
già deciso di non credere e trova un pretesto per giustificare e
rafforzare la propria posizione:
“È il re d’Israele, scenda ora dal-
paura che ci spinge a calcolare continuamente, a ragionare su ogni minima cosa, a verificare qualsiasi segno. La fede ce l’abbiamo tutti: è quella
cosa di un certo peso e valore
che Dio ha dato secondo la capacità di ciascuno (Mt 25, 14):
essa però muore se in chi la
riceve c’è il calcolo, la paura.
Oggi per molti potrebbe essere il giorno della svolta decisiva: accettare o rifiutare la fede. Come tutte le cose, anch’essa non serve se non viene trafficata o, se vogliamo essere ancora più fedeli al testo,
se con essa non si lavora. Proviamo a pensare a come viviamo la nostra giornata di
cristiani: non preghiamo o
preghiamo poco, non facciamo niente per niente e se lo
facciamo dobbiamo essere
supplicati, ci abbattiamo alla
prima difficoltà, disperiamo
di Dio quando le cose non
vanno secondo i nostri calcoli… È questo il modo di far lavorare la fede?! Io vi confesso
che potrei avere più fede, o
meglio… potrei farla lavorare
di più: nonostante sia prete,
non mancano momenti di pigrizia e di sconforto. Mi auguro solo che quel talento della fede non venga nascosto agli occhi miei e dei fratelli che
mi ascoltano e questo… è un
impegno di tutti! Buon lavoro!
Don Federico De Bianchi
la croce e gli crederemo” (Mt
27, 42) affermano i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani. Una non disponibilità a
credere è anche quella che il
discepolo Pietro esprime di
fronte alla prospettiva della
croce di Gesù: “Dio te ne
scampi, Signore; questo non ti
accadrà mai” (Mt 16, 22). Questo atteggiamento caratterizza spesso anche noi: vogliamo
dettare i tempi e i modi a un
Dio che, evidentemente, non
è più dio ma un riflesso, diciamo pure anche una proiezione dei nostri desideri, delle nostre paure o dei nostri progetti. Per accogliere Dio così come Egli è, il Papa ci ricorda che
la condizione essenziale è un
“cuore docile, perché sia Dio a
regnare e non noi. Il regno di
Dio viene attraverso il cuore
docile. Questa è la sua via. E
per questo noi dobbiamo pregare sempre”. È probabile che
nel nostro cuore, pur con tutte le buone intenzioni, ci sia
più spazio per noi che non per
Dio. Solo la preghiera, il lasciare che l’azione di Dio stesso abiti il nostro cuore può
cambiare a poco a poco le cose. Il non poter spiegare Dio
con i nostri mezzi umani è la
garanzia e l’aiuto più grande
che abbiamo per non finire ad
adorare un idolo. Dio è sempre
più in là di quanto possiamo
pensare, sperare e attendere.
Gesù, del Padre, ci ha rivelato
quanto a noi basta in questa
vita: che dobbiamo fidarci di
Lui, perché non vuole che nessuno si perda lontano da Lui.
Don Alessandro Ravanello
13
Domenica 16 novembre: Celebra messa e cresime a Vidor (ore
9) e Immacolata di Lourdes in Conegliano (ore 11). A Valdobbiadene porta un saluto ai convenuti per la Giornata del Ringraziamento provinciale.
Lunedì 17 novembre: In Curia partecipa all’incontro del Coordinamento uffici pastorali (ore 10).
Martedì 18 novembre: A Zelarino partecipa alla Conferenza episcopale triveneta.
Mercoledì 19 novembre: Presiede la riunione della segreteria del
Consiglio presbiterale (ore 15.30).
Giovedì 20 novembre: In Seminario partecipa al ritiro del presbiterio (ore 9).
Venerdì 21 novembre: Celebra la messa al santuario Madonna
della salute a Costa di Vittorio Veneto (ore 16). Celebra messa
con processione mariana a Carve (ore 19.30).
Sabato 22 novembre: Partecipa a un convegno medico al Castello di San Martino a Vittorio Veneto (9.30). A San Vincenzo di
Oderzo visita ai frequentanti la Scuola di teologia per laici (ore
15). Celebra messa e cresime a San Fior di Sopra (ore 18).
Domenica 23 novembre: Celebra messa e cresime a Basalghelle (ore 9.30) e Mansuè (ore 11).
BREVI CHIESA
Giornata del Sovvenire
Domenica 23 novembre la Chiesa italiana celebra la giornata nazionale di sensibilizzazione “Offerte per il sostentamento del clero”.
Quest’anno è il ventesimo anniversario dell’avvio del nuovo sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica in Italia e per l’occasione i vescovi inviano ai fedeli la lettera “Sostenere la Chiesa
per servire tutti. A vent’anni da Sovvenire alle necessità della Chiesa” che presenteremo sul prossimo numero.
Ritiro del presbiterio
Giovedì 20 novembre, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, ritiro
mensile per il presbiterio cui partecipa anche il Vescovo. Guida don
Otello Quaglia, parroco di San Marco in Pordenone.
Incontri per animatori di fidanzati
Giovedì 20 novembre, dalle 20.30 alle 22.30 a Casa Toniolo in Conegliano, secondo incontro per coppie di sposi che seguono il
cammino dei fidanzati. Don Dario Vivian si soffermerà sul binomio
amore-fede. Organizza l’Ufficio diocesano famiglia.
Ac: percorso di riflessione etica
Domenica 23 novembre, a Conegliano nella Casa Toniolo, con inizio alle 9.30, continua il percorso di riflessione etica proposto dall’Azione cattolica. “Nel Suo volto anche il nostro, vero e quotidiano” il tema approfondito da monsignor Luciano Padovese.
Rinnovamento: incontro a Pieve
Domenica 16 novembre dalle 14.30 alle 19.30 al patronato Careni di Pieve di Soligo (a lato del cinema Careni) si tiene l’incontro
diocesano di gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito
Santo della nostra diocesi. Tema della giornata: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno... Egli vi precede in Galilea” (Mc 16,
6-7). Programma: 14.30 accoglienza; 15 preghiera comunitaria carismatica; 15.45 relazione sul tema; 16.45 pausa; 17 ripresa della preghiera con momento di interiorizzazione; 18 trasferimento al
Duomo per la messa; 18.30 celebrazione eucaristica.
Il cardinale Puljic a Trichiana
Il cardinale Vinko Puljic arcivescovo di
Sarajevo, ospite del centro di spiritualità
“Papa Luciani” di Santa Giustina Bellunese dove interverrà sabato 15 novembre alle 20.30 presentando la situazione
dell’ex Jugoslavia, celebrerà una messa
nella chiesa parrocchiale di Trichiana domenica 16 novembre alle 10. Monsignor
Puljic si distinse nel conflitto in Bosnia per
accorati appelli di pace e di difesa dei diritti inalienabili della persona umana, rischiando la vita. Papa Giovanni Paolo II
gli donò la dignità cardinalizia nel concistoro del 26 novembre 1994 a soli 49 anni.
14
16 novembre 2008
APRE LA STAGIONE AL
CRISTALLO DI ODERZO
icordiamo la Nora contemR
poranea interpretata dalla
brava Lunetta Savino in “Casa di
“Lettera
a una
professoressa”
a Sacile
bambola” al teatro Careni di Pieve di Soligo venerdì 14 novembre alle 20.45. Biglietti: da 15 a
10 euro.
Sul palco del teatro “Cristallo”
di Oderzo domenica 19 alle
21.15 si apre la stagione con un
adattamento di Lina Wertmuller de “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni nella messa in scena
dell’Associazione teatrale pistoiese. La commedia nova si av-
via con questo testo verso la
riforma goldoniana, nella storia
della giovane vedova Rosaura
corteggiata da nobili cavalieri
europei, e alla fine conquistata
suo malgrado. Biglietti e abbonamenti in vendita presso il teatro, telefono 0422-712163; potranno essere acquistati anche
attraverso il circuito Vivaticket
e il call center 899.666.805 (servizio a pagamento).
Infine, la scuola di Barbiana e la
dignità degli alunni di don Milani, che diede voce alle esigen-
ANTENNACINEMA E IL RAPPORTO FRA I DUE PAESI
Italia&Romania
D
opo il viaggio nel cinema
e nella cultura africana
della scorsa edizione, Antennacinema quest’anno conduce
alla scoperta di un Paese più vicino a noi, europeo, ma non per
questo più conosciuto: la Romania.
Sono due le sezioni della rassegna
– “Sguardi incrociati fra Italia e
Romania” e “Il cinema della Romania” – dedicate a indagare, attraverso il cinema, il rapporto tra
italiani e rumeni, due popoli europei messi oggi a confronto dalla storia: chi in cerca di braccia per
l’economia (compresa quella dei
servizi alla persona), chi in cerca
di un futuro più prospero.
La sezione “Sguardi incrociati tra
Italia e Romania” è uno sguardo
del cinema italiano sull’immigrato rumeno, alle prese con la nuova realtà e il difficile status di straniero. Si apre con la proiezione, in
anteprima (10 dicembre, alle
20.45, multisala Méliès), di “Mar
Nero” (2008) di Federico Bondi,
vincitore di numerosi premi, tra
cui il Pardo per la migliore interpretazione femminile di Ilaria Occhini (che, assieme al regista e al-
La rassegna
coneglianese propone
film italiani
sull’immigrazione
rumena e una selezione
della cinematografia
rumena recente sullo
sfondo di una
fratellanza sempre più
stretta fra i due popoli
l’altra interprete femminile Dorothea Petre, sarà presente alla
proiezione). “Mar Nero” è la storia di un’anziana da poco rimasta
vedova e della sua badante rumena. Segue “Welcome Bucarest”
(2007) di Claudio Giovannesi, un
documentario che racconta la vita di Alin Delbaci, 17 anni, nato in
Romania e studente all’Itis Toscanelli di Olbia, alle prese con l’Italia e la nuova identità di straniero
(la proiezione, alla presenza del regista, avrà luogo il 12 dicembre,
all’auditorium Toniolo, alle 20.45).
Con la sezione “Il cinema della Romania”, a gennaio e febbraio, Antennacinema offrirà invece uno
sguardo interno su quel Paese, con
una selezione delle opere recenti
più significative di registi rumeni,
da “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni”
(2007) di Cristian Mungiu a “California Dreamin” (2007) di Cristian Nemescu.
I film rumeni – come già avvenuto l’anno scorso con la sezione dedicata al cinema africano – saranno abbinati ad una pellicola del cinema italiano. La sezione dedicata al cinema dell’Italia si configura come un omaggio allo sceneggiatore Elio Bartolini.
L’edizione 2008/2009 presenta anche altre chicche, come gli eventi
della sezione “La vetrina del Nordest”, che dà spazio al lavoro e al
talento di registi e produttori cinematografici locali. Sarà l’occasione per riflettere tanto sull’immigrazione interna tra regioni italiane con “Stranieri in patria”
(2008) di Roberto Citran, quanto
sull’immigrazione esterna, specialmente veneta, verso il Sud America con “Merica” (2008) di Federico Ferrone e con “Spaesani”
(2007) di Enrico Lando. Ma anche
su fatti dolorosi e indelebili della
nostra storia con “Vajont, l’immagine dell’orrore” (2008, nella foto)
I danni di guerra all’arte di Conegliano
Cabaret
ppuntamento con i danni della Grande Guerra. Venerdì 21 novembre, alle 18 al ridotto del teatro Accademia di Conegliano, la
cooperativa Astarte propone la conferenza “L’arte ferita” sui danni causati al patrimonio artistico del Coneglianese. L’ingresso è libero.
AL PILEO DI PRATA RITORNA
MAX PISU
A
SAN POLO
DI PIAVE
Premio Gambrinus
Due giorni
con i Gormiti
al Teatro
Accademia
teatri locali presentano due
Icabaret
possibilità di divertirsi con il
questa settimana.
Sono due le serate dedicate dal
teatro Accademia, in apertura
della rassegna dedicata a musical e cabaret, allo spettacolo
“Gormiti”. Sabato 15 alle 15 e
alle 18 e domenica 16 alle 15 e
alle 18 sono protagonisti i piccoli mostri, eroi della natura,
che hanno incantato i bambini di tutto il mondo. La resa
teatrale è affidata al regista
Maurizio Colombi, già alle
prese con “Peter Pan il musical”.
N
Biglietti: poltronissima intero
30 euro, ridotto 25; galleria e
platea 25 e 20; loggia 20 e 17.
Informazioni: telefono 337502010.
Al teatro Pileo di Prata di Pordenone sabato 15 ritorna Max
Pisu (nella foto), il creatore del
famoso personaggio del disadattato Tarcisio. Sulle scene,
in realtà quasi da 20 anni, Pisu è diventato celebre partecipando all’officina televisiva di
“Zelig”.
Ingresso: 15 euro intero, 12 ridotto.
ella cornice di Parco
Gambrinus sabato 15
novembre alle 17 avrà luogo la
cerimonia di premiazione della 26ª
edizione del Premio Gambrinus
“Giuseppe Mazzotti”. Aperta al
pubblico, vedrà la partecipazione
degli autori e delle case editrici che
sono stati premiati dalla giuria.
“Imparare a respirare” di Andy Cave
per la sezione Montagna, “Viaggio
in Himalaya” di Gian Carlo Castelli
Gattinara per la sezione
Esplorazione, “La scomparsa delle
api” di Silvie Coyaud per la sezione
Ecologia, “L’arte dei remèri” di
Giovanni Caiato per la sezione
Artigianato di tradizione e
“Architettura ed ornamento” di
Wolfgang Wolters premio “Finestra
sulle Venezie”. Premio honoris causa
assegnato ad Andrea Zanzotto. Al
termine i premi “La voce dei lettoriVeneto Banca” e “Mazzotti Juniores”.
Annalisa Fregonese
15
16 novembre 2008
ze di cambiamento della scuola
e dell’educazione nella rivisitazione teatrale di “Lettera a una
professoressa” del 1967, in cui si
denuncia la povertà del sistema
scolastico italiano e la necessità
di un lingua che renda liberi, e
non schiavi. La produzione della Scuola sperimentale dell’attore di Pordenone è in scena al teatro Zancanaro di Sacile giovedì
20 alle 20.45. Biglietti: platea intero 22 euro, ridotto 18; galleria
intero 17, ridotto 15.
Marta Raminelli
TEATRO
SACILE Sabato 15, alle 16 al
teatro Ruffo, “Storie di gnomi
coraggiosi”, spettacolo per
bambini di Nicoletta Vicentini con la Fondazione Aida. Ingresso: 2 euro.
PIEVE DI SOLIGO Sabato 15,
alle 20.30 al teatro Careni,
“L’albergo del libero scambio”
da Georges Feydeau con la
compagnia La Contrada di
Sernaglia della Battaglia.
SAN CASSIANO DI LIVENZA Sabato 15, alle 20.30 al sadi Andrea Prandstraller, che racconta il dramma dei sopravvissuti, o su tensioni attualissime della
convivenza con i nuovi cittadini
nelle nostre città con “Via Anelli”
(2008) di Marco Segato, il racconto dei sei sgomberi del ghetto immigrati di Padova.
I due eventi della sezione “Il cinema a scuola, la scuola al cinema”
sono invece dedicati al mondo della scuola, con un focus sulla didattica dell’audiovisivo in ambiente formativo e la proiezione in
anteprima di “El re buffon” (2008)
di Pierfranco Murru.
La rassegna si aprirà venerdì 21
novembre (alle 20.45, auditorium
Toniolo) con un evento speciale: la
consegna del Premio Cima da Conegliano a Carlo di Carlo, regista
cinematografico e televisivo, studioso di cinema e massimo filologo dell’opera di Michelangelo Antonioni, co-direttore di Antennacinema dalla sua fondazione fino
al 1997. Seguirà la proiezione, in
anteprima, di “Antonioni su Antonioni” (2008) dello stesso di Carlo, una galleria di interviste che il
regista ferrarese fece nel corso degli anni Ottanta a personalità del
mondo della televisione – da Maurizio Costanzo a Raffaella Carrà,
da Pippo Baudo a Gianni Minà –
che restituiscono dello stesso Antonioni un’immagine del tutto inedita.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito. Il programma completo è consultabile sul sito
www.antennacinema.it.
lone Festa del vino, “Un cesso
in fondo all’ort” con il Gruppo
teatro Pordenone “Luciano
Rocco”. Ingresso: intero 4 euro, ridotto 2.
CONEGLIANO Sabato 15, alle 21 all’auditorium Dina Orsi, “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni con la
compagnia Kairos di Venezia.
Ingresso: 10 euro, 6 fino ai 14
anni.
SAN FIOR Sabato 15, alle 21
all’auditorium
comunale,
“Sganassar!”, cabaret con i Trigeminus di Manzano. Ingres-
so: 5 euro, gratis fino ai 16 anni.
CONEGLIANO Domenica 16,
alle 16 all’auditorium Dina Orsi, “La leggenda di coniglio volante” con la compagnia De
Bastiani/Puche. Ingresso unico 5 euro.
PIEVE DI SOLIGO Domenica 16, alle 16 al teatro Careni,
“Le mille e una notte. Alì Babà
e i quaranta ladroni” spettacolo per bambini con Daniele
Debernardi. Ingresso: intero 5
euro, ridotto 2.
PONTE DELLA PRIULA Do-
A PALAZZO FOSCOLO È ESPOSTA LA “DANZA MACABRA EUROPEA”
Alberto Martini, precursore
del surrealismo europeo
no dei grandi patrimoni
U
culturali che possiede la
città di Oderzo è certamente
l’opera dell’artista Alberto
Martini. L’autore è uno dei
maggiori interpreti della cultura simbolista europea e un
precursore delle istanze surrealiste. Nel corso dei primi
decenni del Novecento partecipa alle maggiori esposizioni del tempo, basti pensare alle Biennali di Venezia che lo
fanno emergere come uno dei
grandi del suo tempo.
Tra gli aspetti di maggior pregio dell’opera di Martini va ricordata la sua attività di illustratore. L’autore rimane affascinato dall’illustrazione classica e in particolare da Dürer.
Dalla visione dei grandi del
passato trae un’importante lezione compositiva che rielabora in chiave moderna. Egli
illustra testi classici, indimenticabile la sua versione
della Divina Commedia o di
autori come Poe e Fogazzaro.
Uno degli aspetti di grande interesse della parte grafica dell’artista è certamente il ciclo
Dalla “Danza macabra europea” di Alberto
Martini
intitolato “La danza macabra
europea”. Realizzato tra il
1914 e il 1915, testimonia il
sentimento antitedesco di
Martini, che si fa interprete di
un sentire comune. Stampate
in formato di cartolina, le immagini hanno una grande risonanza e vengono distribuite tra gli allegati quale propaganda contro l’impero austroungarico. Ora questo splendimento.
RUA
DI FELETTO
Mostra su Schweiger
A
ll’antico eremo camaldolese è
aperta la mostra del maestro
Vittorio Schweiger, allestita in
occasione del decennale della
prima a Rua di Feletto del pittore
scomparso nel 2005. La mostra
accoglie le opere prodotte dal 1946
al 2004, divise in due grandi filoni.
Al primo piano “La caduta di San
Paolo” dove notiamo la fatica, la
durezza della vita; nel secondo “La
maternità” dove la situazione è più
dolce, tenera, avvolgente tra la
madre e il bambino. Le opere di
Schweiger si riconoscono per la
forte linea nera di demarcazione
delle figure e per i volti che non
hanno naso, bocca e occhi.
La mostra rimarrà aperta fino al
14 dicembre con il seguente orario:
lunedì, martedì, giovedì e sabato
10-12 e 15-18, il mercoledì e il
venerdì 10-12; domenica 15-18.
Mara Campaner
MOSTRE
TREVISO Si inaugura sabato 15, alle 17 al Museo di
Santa Caterina, la mostra fotografica di Orio Frassetto a
favore dell’Advar. Orario:
martedì-domenica 9-12.30 e
14.30-18.
GHIRANO Chiude domenica
16, alla Casa famiglia, la mostra fotografica “Ghirano bei
ricordi. Persone e luoghi parlano nel tempo”. Orario: venerdì 19-21.30, sabato 10-12
e 14.15-22.30, domenica 1012 e 14.15-20.
CONEGLIANO Chiude domenica 16, alla Fondazione
Cima, la mostra “Sculture di
luce e materia” di Simon Benetton allestita alla Fondazione G. B. Cima. Orario: venerdì-domenica 15.30-19.
Ingresso libero.
menica 16, alle 16.30 al teatro
parrocchiale, “La locandiera”
di Carlo Goldoni con la compagnia Tremilioni di Parè.
FREGONA Domenica 16, alle
17 al centro sociale, “L’imbriago de sesto” e “La scorzeta de
limon”, atti unici con L’Allegra
compagnia.
SAN GIOVANNI DEL TEMPIO Venerdì 21, alle 21 nella
sala polifunzionale, “Una finestra nascosta dalla realtà” di
Stefano Benni con la compagnia Kaleidos di Sacile. Ingresso libero.
BRUGNERA Chiude domenica 16, a villa Varda, la mostra “La via della seta - Dal
Mediterraneo all’Asia centrale”. Orario: venerdì 9.30-12 e
15-18, sabato e domenica
9.30-12 e 14.30-18.30. Ingresso: 5 euro.
MOTTA DI LIVENZA Chiude
domenica 16, alla Castella,
la mostra di fotografia di Jean
Turco. Orario: venerdì 17-19,
sabato e domenica 10-12 e
17-19.
bia”. Orario: giovedì-sabato
14-18, domenica 10-12 e 1418.
CEGGIA Fino al 14 dicembre, nella sala Toniolo, è aperta la mostra di Giovanni
Cesca intitolata “Sussurri di
acque e di terre”. Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30 e
14-18, sabato 16-20, domenica 10-12 e 16-20.
PIAVON Fino al 23 novembre, a Ca’ Lozzio, è aperta la
mostra collettiva “Gli amici incisori per Giorgio Trentin”. Orario: mercoledì-domenica
10-12 e 15-24.
RUA DI FELETTO Fino al 14
dicembre, all’antico eremo
camaldolese, è aperta la retrospettiva di Vittorio Schweiger (1946-2004). Orario: lunedì, martedì, giovedì e sabato 10-12 e 15-18, mercoledì e venerdì 10-12 e domenica 15-18.
REFRONTOLO Fino al 23
novembre, al Molinetto della
Croda, è aperta la mostra di
Sergio Bianchi Galangan “Dipinge colori e profumi d’Ara-
VITTORIO VENETO Fino al
14 dicembre, all’Exitarte Contemporanea Studio, è aperta
la mostra personale di Fabio
Sandri. Solo su appunta-
SARMEDE Fino al 21 dicembre, al palazzo municipale, è aperta la mostra internazionale “Le immagini
della fantasia”. Orario: feriali 9-13, 14-16 e 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e
14.30-21.10. Ingresso libero.
PORTOBUFFOLÈ Fino al 4
gennaio a Casa Gaia da Camino è aperta la mostra di documenti e fotografie “9 agosto 1918. Vincenzo Contratti
e Gabriele D’Annunzio. Il volo su Vienna”. Orario: martedì-domenica 10-12 e 15-18.
POSSAGNO Fino al 6 gennaio al Museo e Gipsoteca
Antonio Canova è aperta la
mostra “La mano e il volto di
Antonio Canova”. Orario: 919. Ingresso: 7 euro intero, 5
ridotto, 4 scolaresche.
TREVISO Fino all’8 febbraio
a palazzo Bomben è aperta
la mostra delle segnalazioni
do ciclo è esposto a palazzo
Foscolo a Oderzo in occasione delle celebrazioni per i 90
anni dal primo conflitto mondiale. Le litografie in esposizione, realizzate dalla ditta
Longo di Treviso, mostrano
appieno la grande abilità di
Martini di rappresentare il
grottesco. Esse sono cariche
di una forte ironia, che sa narrare le vicende e gli intrighi
politici del tempo tramite una pungente satira. “La danza
macabra europea” rappresenta un ciclo di lavori che destò
fin da subito l’apprezzamento
di alcuni grandi artisti del
tempo come Federico Zandomeneghi e Auguste Rodin. Ma
va anche ricordato il plauso di
Charles Carry, addetto all’ambasciata inglese di Roma
durante il conflitto mondiale,
che manda all’epoca i vivi
complimenti e la richiesta di
acquisirne copia. La rassegna
è visitabile fino a domenica 16
novembre. Orario: venerdì e
sabato 9-12 e 14.30-18, domenica 15-19.
Carlo Sala
del concorso 2008 “Luoghi di
valore”. Orario: martedì-domenica 10-20. Ingresso libero.
San Francesco, si presenta il
romanzo di Sergio Casagrande “La casa dei ciclamini”.
TREVISO Fino al 5 aprile a
Casa dei Carraresi la mostra
“Canaletto. Venezia e i suoi
splendori”. Orario: martedìgiovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: 12 euro
intero, 9 ridotto, 6 ridotto speciale.
PIEVE DI SOLIGO Sabato
15, alle 18 all’auditorium
“Battistella-Moccia”, Andrea
Zanzotto e Luigi Perissinotto
presentano il libro di Guido
Tonietto “La libertà oltre Aristotele”.
ALTRI APPUNTAMENTI
VITTORIO VENETO Venerdì
14, alle 18.30 in biblioteca civica, Lorenzo Cadeddu relaziona su “Le operazioni del
1918 e la conclusione del
conflitto”.
COL SAN MARTINO Venerdì
14, alle 20.45 nella sede degli Alpini, “Voci dalla Grande
Guerra”, musiche e letture
sulla prima guerra mondiale.
CONEGLIANO Sabato 15,
alle 18 nell’ex convento di
GHIRANO Sabato 15, alle
19.45 alla Casa famiglia, il
giornalista Giacinto Bevilacqua tiene un incontro sul letterato e patriota risorgimentale Francesco Dall’Ongaro.
Nel corso della serata l’attrice teatrale Paola Tomasella
leggerà alcune poesie.
PRATA DI PORDENONE
Mercoledì 19, alle 20.45 in
biblioteca comunale, il giornalista Giacinto Bevilacqua
relaziona sul tema “... Ed i
ponti nuovi caddero spezzati. Ghirano e Villanova nell’anno dell’occupazione”.
16 novembre 2008
COME È CAMBIATA L’IMMAGINE
La scuola nei film
P
alma d’oro al Festival di Cannes 2008,
“La classe” di Laurent Cantet sta a metà fra
il documentario e il racconto. Il giovane regista
francese si è ispirato al
romanzo omonimo di
François Bégaudeau, che
è insegnante e nel film
interpreta se stesso. I
ventiquattro interpreti
sono autentici studenti
fra i quattordici e i diciassette anni, selezionati fra gli alunni del Liceo
Françoise Dolto; hanno
lavorato di pomeriggio,
sulle suggestioni offerte
dal romanzo, ma hanno
messo anche la loro esperienza e hanno dato
personalità ben riconoscibili ai personaggi. Il
film inizia con il primo
giorno di scuola e si chiude con l’ultimo, con il bilancio di ogni studente
su ciò che ha imparato.
Non c’è una vera a propria storia, tutto è contenuto fra le mura della
scuola; squarci della vita
privata degli studenti si
intravedono quando l’insegnante parla coi genitori, o quando si riunisce
il consiglio di disciplina.
Non è una vita facile, la
provenienza diversa provoca rivalità e conflitti
dovuti a usi e costumi diversi, alla capacità o alla
difficoltà di integrazione,
anche se molti sono nati
in Francia. A questo si
aggiungono le dinamiche
della vita di classe, le
contestazioni, gli atteggiamenti e i comportamenti provocatori che in
un caso si concludono in
modo drammatico. La
classe è collocata in un
momento particolare del
curricolo: alla fine della
scuola dell’obbligo, prima della scelta dell’indirizzo superiore. Il risultato è un quadro realistico e verosimile della vita
scolastica di oggi. Da noi
qualcosa di simile si è vista nel lontano 1973,
quando Vittorio De Seta, autore di ottimi documentari, girò per la Rai
lo sceneggiato “Diario di
un maestro”, basato sull’esperienza autobiografica del maestro Albino
Bernardini nella borgata
romana di Pietralata.
Anche allora gli studenti erano stati presi dalla
strada e recitavano se
stessi. Al maestro dava
volto e anima Bruno Cirino, che cercava di togliere i ragazzi dall’emarginazione a cui li
condannava la povertà,
aiutandoli a conquistare
una loro dignità, lottando contro la rigidità della scuola di quegli anni.
Fu un grande successo e
suscitò discussioni accese. Da allora nessuno ha
tentato qualcosa di simile. Una decina di anni fa
sono apparsi un paio di
film tratti dai romanzi di
Domenico Starnone (“La
scuola”, “Auguri professore”), basati sulla sua esperienza nella scuola.
Poi, più nulla.
Gianfranco Da Re
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IN FVG UNA SETTIMANA DI INIZIATIVE
Nati per leggere
al 17 al 22 novembre in
D
Friuli Venezia Giulia si
svolge la prima settimana
regionale “Nati per leggere”
per la promozione della lettura ai bambini fin dal primo anno di vita. In collaborazione con i pediatri di famiglia, in tutti i comuni aderenti (compresi i diocesani Brugnera, Caneva, Prata
di Pordenone e Sacile) sono
in programma incontri, letture e altro ancora per grandi e piccini.
La scelta del periodo è motivata dalla concomitanza
con la Giornata internazionale dei diritti dei bambini.
In primavera, invece, è previsto il convegno Nati per
leggere verso la conclusio-
ne del progetto, con la partecipazione, tra gli altri, dei
lettori volontari di tutta la
regione.
Ai pediatri verranno consegnati il libro “Guarda che
faccia!” per il dono al primo
bilancio di salute, un kit di
libri da usare in ambulatorio e materiale informativo
in italiano e in 9 lingue straniere (albanese, serbo-croato, rumeno, inglese, arabo,
russo, francese, cinese e spagnolo) da utilizzare durante le visite.
“IL VOLO DEL JAZZ” A SACILE
ANORESSIA
l teatro Zancanaro di
A
Sacile prosegue la
rassegna “Il volo del jazz”.
unedì 17 novembre, alle
L
20.45 al teatro Ruffo di Sacile, la compagnia di Arti e me-
Sul palco per il secondo
appuntamento della manifestazione, sabato 15
novembre, il sudamericano Omar Sosa (nella foto), uno dei jazzisti più
versatili del panorama
mondiale. È uscito da poco il suo ultimo disco, “Afreecanos”, per il quale si
è avvalso delle competenze di acclamati musicisti provenienti da ogni
parte del mondo, tra cui
il bassista africano Childo
Thomas e il batterista cubano Julio Barreto, che si
esibiranno insieme a lui
nella data di Sacile. Sul
palco insieme a loro anche il famoso trombettista sardo Paolo Fresu. Il
concerto inizia alle 21,
l’ingresso costa 15 euro.
Le prevendite sono aperte presso tutti i circuiti
Boxoffice.
Shadia El Tabch
stieri di Pordenone rappresenta lo spettacolo “Quasi perfetta”. È la storia di una ragazza che si ammala di anoressia
e riesce a guarire e tornare alla normalità. Organizzano l’associazione “Erika forever” e la
stessa compagnia teatrale.
Al termine interverranno il
dottor Gian Luigi Luxardi, responsabile del centro disturbi
alimentari di San Vito al Tagliamento, Mara Pasin per l’associazione “Erika forever” e
un portavoce dell’associazione Adao onlus. Ingresso: 10
euro.
17
COLLEZIONA FOTO
ANTICHE DI FONTANELLE
ianfranco Corazza, 66
G
anni di Fontanelle, è un
appassionato di storia locale.
Gianfranco
Corazza,
il moderno
umanista
A maggio scorso, in occasione di FontanelleIncanta, ha
esposto al pubblico una parte del suo archivio storico di
foto di Fontanelle e frazioni.
Foto che conserva in casa,
negli album e appese ai muri. Oggi la sua collezione am-
monta a circa duemila pezzi,
riguardanti esclusivamente
Fontanelle e frazioni. Le più
antiche sono della fine dell’Ottocento. Alcune di queste riguardano la famiglia di
Angelo Tonello, senatore negli anni Venti, nonché antifascista ed esule. «Non ho
potuto fare a meno di notare che ben pochi visitatori lo
conoscevano, nonostante a
lui sia dedicata la scuola – rivela Gianfranco –. Purtroppo non si può negare che qui
c’è assai poco interesse per
la storia locale. È una questione di scarsa cultura. Inoltre è un ambito che non
ha mai particolarmente interessato le amministrazioni.
Su Fontanelle esiste solo il libro di Eno Bellis, peraltro
molto lacunoso. Una mancanza di bibliografia che rispecchia il poco interesse per
la materia».
Non potrebbe dipendere anche da una carenza di documenti? «Certamente, ma
senza la buona volontà non si
fa nulla. Un’inversione di rotta può esserci soltanto per
mano dell’amministrazione,
perché per fare libri costa.
Con l’aiuto degli appassionati, che dovrebbero fare nuove ricerche. Ma qui la questione è poco sentita: a Fontanelle se pensa massa ai schei.
Io voglio bene al mio paese,
ma le cose stanno così».
Andrea Pizzinat
a cura del Centro COSPES Onlus
di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318
LA FAMIGLIA È CAMBIATA E RICHIEDE ADATTAMENTO
Genitori e figli: capirsi e aiutarsi
è la cosa più bella che ci sia
L
a famiglia è cambiata, è diventata la “cittadella del privato”, carica di tensioni, ma
obbligata a stare unita. Magari è
un guscio vuoto, che forse non si
rompe, ma è una struttura fragile.
Qualche anno fa si parlava della
famiglia instabile e imprevedibile nel tempo, forse destinata a
scomparire. Si era notato come
fosse più attenta ai diritti individuali dei genitori che alle loro responsabilità di fronte all’educazione dei figli e alla gestione del
sistema familiare.
Oggi si coglie una domanda nuova: la famiglia richiede di fatto ai
genitori e ai figli uno sforzo enorme di adattamento. Si tratta di
un impegno che deve essere vissuto su entrambi i fronti: da un lato la fatica di capire i genitori e i
loro problemi, soprattutto di vivere una vita coniugale laboriosa,
dall’altro l’opportunità per i figli
di condividere i problemi dei genitori con una comprensione forse superiore alle loro stesse forze.
È la fatica di tutti, non solo dei
genitori, ma anche dei figli, la fatica di vivere, di capire i problemi. Tante volte i ragazzi non riescono a fare questo. In effetti noi
stiamo chiedendo ai giovani di essere più grandi di quello che sono, a capire perfino i genitori.
Quindi non parliamo solo di diritti dei ragazzi, ma anche di do-
FU POI PRESIDE DEL LICEO “FLAMINIO”
Enrico Talin, testimone
della ritirata di Caporetto
o scorso 31 ottobre, al ridotto
L
del teatro Da Ponte di Serravalle, nel 90º anniversario della
Battaglia di Vittorio Veneto è stato ricordato il combattente della
Grande Guerra Enrico Talin con
un libro curato da Mario Ulliana.
Enrico Talin, a cui il Comune di
Vittorio Veneto nel 1998 ha intitolato una via cittadina, nasce a
Barbarano Vicentino il 21 novembre 1892 e dopo le scuole inferiori è studente all’Istituto salesiano,
che lo forgia per tutta la sua lunga
vita. Muore, infatti, a Vittorio Ve-
neto all’età di 93 anni, il 22 dicembre 1985. Allo scoppio della
Grande Guerra, Talin interrompe
a Torino gli studi di Lettere e Filosofia per frequentare a Modena la
scuola militare, uscendone poi con
il grado di sottotenente di complemento. Combatte prima sul
fronte isontino ed è ferito. Ritorna al fronte e vive da decisionista
la tragedia di Caporetto, ricordata nello scritto “Mille fanti da Gorizia a Madrisio”. Scappati i gran
capi, il venticinquenne tenente del
202º reggimento fanteria della Bri-
PRELIBATA RICETTA DI
MIRCO DE LUCA
veri dei figli nei confronti dei genitori.
Infatti si è d’accordo sui diritti dei
figli ma quasi mai sui loro doveri. Per i figli ciò significa non solo vivere con i propri genitori, ma
anche “educarli”, poiché non solo
i genitori educano i figli o dovrebbero farlo. Un dono di educazione l’hanno anche i figli verso i propri genitori, perché con i
loro problemi, la fatica di crescere, le difficoltà del nuovo, mettono in crisi un sistema genitoriale
che potrebbe rimanere statico, rigido; essi li tengono “svegli”, li
provocano, li mettono di fronte a
domande nuove. I figli sono portatori di nuovi linguaggi, di nuove sensibilità. Sono antenne
proiettate nel futuro, più pronti di
noi a decodificare i messaggi che
ci provengono dal futuro, anche
se poi il più delle volte rimangono pigri, indolenti, fragili, discontinui, non sempre fedeli al lo-
ro dovere di vivere la stagione della giovinezza.
Può darsi che da bambini abbiano avuto un tipo di educazione
protettiva, troppo preoccupata ad
accudire, accontentare, permettere tutto, invece che “lanciare” e
“buttare fuori”, come quando si
partorisce. Bisogna tagliare il cordone ombelicale perché un individuo viva. È evidente che questo
comporta delle attenzioni. Purtroppo la protezione è stata eccessiva e si è creata una generazione per molti aspetti debole e
vendicativa perché i figli verranno a presentarci il conto. Troppo
coccolati, troppo protetti; quando saranno più grandi e capiranno ci diranno: «Ma perché non
mi avete preparato alla vita? Perché non mi avete dato gli anticorpi per affrontarla?».
Prof. Severino De Pieri
psicologo
[email protected]
gata Sesia, in ripiegamento da Gorizia, assume il comando dell’unità, rifiutato dai suoi capitani,
giacché c’è pericolo d’essere circondati. Compiono così una marcia sotto la pioggia incessante di
più di cento chilometri, dalla sera
del 27 ottobre al giorno dei Santi.
Talin passa l’ultimo ponte sul Tagliamento a Madrisio in testa a 937
uomini di truppa e 27 ufficiali,
compreso il capitano medico del
reggimento. Il ponte subito dopo
è fatto saltare in aria dai soldati del
Genio. Il giorno dopo, il 2 novembre, passano anche il Piave.
“Di una medaglia per la bravura
del tenentino non se ne parla nemmeno: la motivazione – spiega ancora Ulliana – comporterebbe la
Corte Marziale per i proponenti:
abbandono del reparto di fronte al
nemico!”. Enrico Talin, che dal
1943 al 1963 è preside del liceo
“Flaminio” di Vittorio Veneto, nel
1968 – 50º della Vittoria – dà alle
stampe uno studio di carattere storico sulla battaglia di Vittorio Veneto dal titolo “Dalla Battaglia del
Solstizio a Vittorio Veneto. Commentari della Vittoria”. Una rispo-
sta, specialmente all’illustre storico inglese Alan John Percival Taylor che nel suo libro “La monarchia
asburgica”, scritto nel 1948, aveva
commentato: “Il 3 novembre l’alto comando austro-ungarico, negoziando in nome di un impero
che non esisteva più, si arrese agli
italiani. Dopo la firma dell’armistizio, ma prima della sua entrata
in vigore, gli italiani sbucarono da
dietro le truppe inglesi e francesi,
dove s’erano tenuti nascosti, e nella grande ‘vittoria’ di Vittorio Veneto – raro trionfo delle armi italiane – catturarono centinaia di
migliaia di soldati austro-ungarici disarmati e che non opponevano nessuna resistenza”.
Mario Sanson
Il maialino con
castagne e
polenta di fave di
S. Lucia di Piave
stato il maialino con castaÈ
gne e polenta di fave il piatto d’oro cucinato da Mirco De
Luca della “Cucina delle feste”
per conto del Comitato Antica
Fiera di Santa Lucia di Piave, che
lo scorso 31 ottobre ha rievocato un banchetto trecentesco alla corte di Schinella conte di
Collalto. Ecco gli ingredienti per
4: 8 etti di polpa d’un maialino
da latte, mezzo kg di marroni di
Combai già sbucciati, quindi
salvia, rosmarino, alloro, timo,
vino bianco, olio e sale. Si comincia con il fare a pezzi la carne che poi s’inforna a 180°C insieme alle erbe aromatiche, il sale e il vino bianco con poco olio. Si fa cucinare per un’ora,
mescolando spesso come raccomanda il bravo Mirco. A parte si fanno bollire i marroni per
un quarto d’ora onde poterli
sbucciare meglio, quindi si fanno a pezzetti piccoli, da aggiungere sul maialino quand’è a metà
cottura e riservandone un pugno per la successiva decorazione. Se si può, si accompagna
il maialino da latte con la polenta di fave. Le quali si fanno
bollire finché si spappolano,
scaldando una pentola d’acqua
fredda salata. La polenta di fave si addensa sbattendola energicamente con una frusta da cucina. Con il piatto, ottima la
Malvasia bianca, ma meglio ancora i rossi Raboso del luogo.
MS
CONCERTO A CONEGLIANO SABATO 22
Ecco il primo asso,
Antonello Venditti
F
inalmente ci siamo: sabato
22 novembre si aprirà la
grande stagione di concerti della Zoppas Arena di Conegliano. A dare il via alle manifestazioni penserà nientemeno che
Antonello Venditti, storico cantautore romano che porterà sul
palco i pezzi del suo ultimo disco.
“Dalla pelle al cuore”, uscito nel
2007, contiene riflessioni su moltissimi argomenti, a partire dalla religione per arrivare all’attualità. Soprattutto il disco parla di
solitudine: l’artista indica nella
ricerca di Cristo un tentativo di
sconfiggerla, rappresenta l’uomo
moderno attraverso Giuda, anima
persa, abbandonata
a se stessa, traditore che si trova all’inferno immaginato mentre si lascia
andare alla preghiera. Dedica addirittura la prima traccia a tre sfortunati
uomini
(Marco
Pantani, Luigi Tenco e Agostino Di Bartolomei)
che, smarriti in questo mondo
caotico, hanno preso la tragica
decisione di porre fine alla propria esistenza. Non mancano, infine, attacchi alla classe politica
italiana (un esempio su tutti:
“Comunisti al sole”), come tradizione cantautorale vuole.
Giudizio quasi unanime da parte dei fans: un ottimo album, infatti ha battuto ogni record di
vendite. Anche il tour sta andando molto bene, con moltissime date sold out.
«Al successo dei miei live corrisponde l’affetto del pubblico per
chi come me dà alla musica energia e passione – ha dichiara-
to più volte Venditti –. Eppure io
tutta questa folla non me l’aspettavo. Come in una partita di
calcio, non c’è mai certezza del risultato. Due ore e dieci potenti e
snelle. La gente ride, si commuove, balla. Si vede che mi piace, salirei sul palco anche senza
prendere un euro e mi devono
venire a prendere per farmi
smettere».
Venditti sarà accompagnato dalla sua band, formata da ben otto
elementi: com’è noto, non ama
lavorare con musicisti che non
hanno preso parte alla creazione
del disco, in quanto non pienamente
consapevoli dell’emozione alla base
delle diverse canzoni.
Insomma, tutto lascia pensare che
sarà un grande evento, elettrizzante ed intenso. Di sicuro questo concerto segna un passo importante per
Conegliano, il cui
panorama culturale, già molto
variegato, verrà grandemente arricchito. Senza contare che la cittadina si candida così a diventare un punto di riferimento nel
panorama della musica live a livello nazionale.
I biglietti per l’atteso concerto costano da 57,50 euro (poltronissima numerata) a 37 euro (tribuna laterale numerata) e si possono trovare in prevendita presso
il Jungle Records di Conegliano,
tutti i circuiti Box Office, Banca
del Veneziano, Bcc venete, Unicredit, Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, HappyTicket e
Charta.
Shadia El Tabch
GLI SPETTACOLI CINEMATOGRAFICI
SACILE Venerdì 14, alle 20.30
al cinema Ruffo, si proietta
“Meglio esser chiari”, filmato dedicato a Walter Chiari.
CONEGLIANO Martedì 18, alle 20.30 nella sala Dama Castellana, si proietta il documentario “90 anni dopo. Conegliano 1917-1918. Il ricordo” e
il mediometraggio “Canova
mutilato” con lettura di Ivano
Sartor.
SACILE Martedì 18, alle 20.30
a palazzo Ettoreo, si proietta “Le
avventure galanti del giovane
Molière” (2006) di Laurent Tirard. Ingresso libero.
ODERZO Martedì 18 e giovedì
20, alle 19.30 e alle 21.30, al cinema Cristallo si proietta “Il
matrimonio di Lorna” (Belgio,
Gran Bretagna, Francia, Italia,
Germania, 2008) di Jean-Pierre
e Luc Dardenne. Ingresso: 4,50
euro, ridotto 3,50.
VITTORIO VENETO Martedì
18, alle 20.45 in biblioteca civica, si proiettano i documentari
“Sulle tracce di Tucci, l’italiano
che rivelò il Tibet” e “Spedizione Schafer del 1938/39 Merkl al
Nanga Parbat”. Introduce Tojo
de Savorgnani. Ingresso libero.
FARRA DI SOLIGO Mercoledì
19, alle 20.30, e domenica 23,
alle 17, all’auditorium Santo
Stefano si proietta “L’isola”
(Russia, 2006) di Pavel Longuine. Ingresso: 5 euro.
VITTORIO VENETO Giovedì
20, alle 20.45 in biblioteca civica, si proietta “Kundun” (Usa,
1997) di Martin Scorsese. Ingresso 3 euro.
DISCUSSIONE APERTA A “L’ISOLA DELLE PERLE”
Il disagio dei giovani
SABATO 15
Radio 2 Rai, 15, Hit Parade.
Con Federica Gentile e Max
Pezzali.
Raitre, 17, Pattinaggio artistico. Grand Prix da Parigi.
Raidue, 21.05, Cold Case.
“Un padre per Claire”. Telefilm.
DOMENICA 16
Radio 2 Rai, 13, Tutti i colori
del giallo. A cura di Luca
Crovi.
Raitre, 13.25, Passepartout.
“Archistar”. Con Philippe
Daverio.
Italia 1, 21.30, Camp Rock.
Film musicale di Matthew
Diamond.
LUNEDÌ 17
Radio 1 Rai, 14.44, News
Generation. A cura di Alma Grandin.
Italia 1, 19.05, Tutto in famiglia. “L’ecografia”. Telefilm.
Raiuno, 21.10, Il commissario Montalbano. “La luna di
carta”. Con Luca Zingaretti.
MARTEDÌ 18
Radio 24, 9, A viva voce.
Con Alessandro Milan.
Canale 5, 21.10, Mission
Impossibile III. Film d’azione con Tom Cruise.
Raidue, 22.40, Law & Order.
“Amore paterno”. Telefilm.
MERCOLEDÌ 19
Radio 3 Rai, 16, Storyville.
“L’uomo termoionico”. Con
Omar di Monopoli.
Retequattro, 21.10, Vite
straordinarie. “Mike Bongiorno”. Attualità.
Raidue, 23.20, La storia siamo noi. Documentario di
Giovanni Minoli.
GIOVEDÌ 20
Radio 1 Rai, 19.40, Zapping. Attualità a cura di Aldo Grasso.
La 7, 21.10, Stargate SG-1.
“L’arca della verità”. Film di
fantascienza.
Canale 5, 23.30, Terra! Attualità a cura di Toni Capuozzo.
VENERDÌ 21
Radio 3 Rai, 11.30, Radiotre mondo. Attualità con
Luigi Spinola.
Italia 1, 21.10, C.S.I. Miami.
“Miami Confidential”. Telefilm.
Raidue, 23.20, La neve e l’arte di scioglierla senza farla
bollire. Prosa con Gene
Gnocchi.
L’ISOL A DELLE PERLE
Continua la trasmissione in onda ogni martedì dalle 14.30
alle 16, coordinata da Mara Pasin e condotta da un gruppo di ragazzi. I temi trattati sono il mondo dei giovani e i
suoi disagi come alcolismo, anoressia, solitudine. È possibile inter venire in diretta telefonando allo 0434-781477.
MARIO
Riprende la trasmissione di intrattenimento spostata dal
sabato sera al sabato pomeriggio. Dalle 14 alle 15.30 i dj
Ike, Krisbio e Sbirro con scenette, imitazioni, approfondimenti e inter venti musicali a richiesta (telefono 0434781477).
IL PIACERE DI PENSARE
La trasmissione di filosofia e teologia condotta da Luigi
Floriani e Rudy Milanese venerdì 21 novembre, alle 14.30,
verterà sul tema “La rilevanza della religione nella scuola”. Saranno ospiti della trasmissione Debora D’Agnolo e
Antonella Pesco, studentesse del Liceo “Pujati” di Sacile.
GARBO E CULTURA CON UMBERTO BROCCOLI
“Con parole mie”
l pomeriggio di Radiouno Rai inizia con una collaudata traIdesmissione
di Umberto Broccoli, “Con parole mie”, che ha il granpregio di unire l’intrattenimento e la cultura. Negli ultimi mesi si parla del Mediterraneo come culla di civiltà, e Broccoli ci offre spezzoni di vita degli antichi popoli che lo abitavano. Frammenti di Omero hanno illustrato lo spirito di accoglienza dei Feaci nei confronti di Ulisse, la vita quotidiana di un ricco agricoltore di 3000 anni fa è stata resa viva da testi tratti da papiri egiziani.
Il tutto è diventato un discorso sull’attualità attraverso i confronti tra il passato e il presente che la musica rende piacevole.
La durata attorno ai 40 minuti, compreso un notiziario, finisce per
lasciare il desiderio di sapere di più e ascoltare la puntata del giorno dopo. L’unica cosa che si può rimproverare al conduttore è un
eccesso di compiacimento per i complimenti che riceve dagli ascoltatori, ma siamo tutti essere umani e molto si può perdonare
a chi utilizza in modo così corretto il materiale delle Teche Rai.
Gianfranco Da Re
A PIEVE DI SOLIGO GIOVEDÌ 20 PER “PAESAGIRE”
“L’avventura” di Antonioni
uesta piccola villa verrà soffocata, tra poco». «Lì ci verranno
«dreQ
tutte le case». «Eh già. Non ci si salva più». È il dialogo tra il padella protagonista Anna (Lea Massari) e un anonimo muratore ad
aprire uno dei film più famosi di Michelangelo Antonioni, “L’avventura” (1960), con Monica Vitti e Dominique Blanchar (nella foto). La pellicola, premio speciale della giuria a Cannes, sarà proiettata nell’ambito della rassegna “PaesAgire” giovedì 20 novembre a Pieve di Soligo
(cinema Careni, 20.30). Siamo sulle colline romane, dove incombe la
speculazione edilizia. Il film è ambientato nei primi anni Sessanta, ma ancora attualissimo. A raccontare “L’avventura”, che sarà proiettata nella
versione integrale e restaurata, sarà Carlo di Carlo, regista, critico cinematografico, ma soprattutto amico, studioso e profondo conoscitore delle opere del regista ferrarese. Nessuno meglio di
lui, che è stato per anni a stretto contatto con
Antonioni e ne ha scandagliato le opere per svelarne i significati più
profondi, è in grado di spiegare e trasmettere al pubblico pensieri, sentimenti ed emozioni che il regista ha voluto esprimere. “PaesAgire”, la
rassegna di proiezioni di film d’autore e dibattiti sul tema del paesaggio, è promossa dall’amministrazione di Pieve di Soligo con la Regione Veneto e organizzata da Antennacinema.
L’ingresso alle proiezioni e ai dibattiti è libero e gratuito. Il programma completo è su www.antennacinema.it.
Camminamonti 2008
20
16 novembre 2008
NON SOLO PIOVESANA
Dino è Mister Camminamonti 2008. Premiati anche...
M
ister Camminamonti 2008 è
Dino Piovesa-
na.
Il sacilese del gruppo Nino Lot è il vincitore della quindicesima edizione
di Camminamonti: in
quest’estate ha sommato
60 timbri di altrettanti rifugi conquistati con la fatica dei suoi passi.
È stato lui ad aprire le
premiazioni per la festa
finale di Camminamonti
sabato 8 all’auditorium
del Seminario a Vittorio
Veneto. E sul palco non
si è certo fatto intimidire dall’emozione: anzi, ha
sottratto il microfono alla nostra presentatrice
Laura Ceccarini e ha invitato tutti i presenti ad
un momento di riflessione per “chi dalla montagna non è più tornato”; in
onore dei caduti tutti si
sono alzati in piedi a cantare “Signore delle cime”.
Per Piovesana una raffica
di premi tra equipaggiamento di montagna e libri, offerti dai promotori di Camminamonti e
dagli sponsor; così è stato poi anche per gli altri
premiati delle altre categorie.
A partire dai secondi
classificati per il Camminamonti individuale, che
sono in 3: Antonia e Alberto Roccon, assieme
alla madre Elvia Candon,
hanno accumulato ben
58 timbri per amor di
montagna e di competizione.
Se Piovesana sul palco è
stato disinvolto, più emozionata è stata invece
Marisa Luccato, che col
60 TIMBRI PER IL VINCITORE
SECONDI ROCCON E CANDON
Camminando
con L’Azione
5 dei 6 itinerari speciali e
ha poi partecipato anche
alla piovosa Giornata
Camminamonti a Praderadego.
Si tratta di: Teresa, Laura
e Silvano Tomasella, Michela De Zan, Elena e
Marco Agostini, Giuseppe De Nardi, Mariuccia
prensivo di timbri, foto e scritti di sua...
zampa.
Oltre a chi più cammina, Camminamonti
premia anche chi camminando crea. Il premio per la creatività è
andato a pari merito a
Renata Serafin di
Chiarano, col racconto
di una commovente ascesa cantata al monte
Piana, che ha visto tanto sangue della Grande
Guerra; e ad Antonio
Faccin di Fontanellette,
per i versi di “Sarà le neve” nel libretto Camminamonti e per la letterariflessione sui caduti di
novant’anni addietro,
pubblicata qualche Azione fa.
Secondo classificato al
premio Creatività Mirko
Collodet di Sernaglia
della Battaglia con la
poesiola “Poi sie rifuge”,
che inizia così: “Partidi
da casa a 4 bot / ’Ma andone dove po’ le ancora
not”.
WWW.LAZIONE.IT
Sul nostro sito a
breve i nomi e le
foto di tutti i premiati
di Camminamonti
2008.
Ringraziamo tutti
e... appuntamento
all’edizione del
2009
PREMIO
SENIOR
PIETRO ARMELLIN, A 5 MESI GIÀ IN MONTAGNA
PREMIATE FAMIGLIE E ITINERARI SPECIALI
ome da regolamento,
C
un premio è andato a
chi ha completato almeno
marito Gabriele Marcon
ha conquistato il primo
posto nella classifica per
famiglie: 32 le mete raggiunte insieme da questa
coppia di affezionatissimi de L’Azione.
Devotissimo del Camminamonti è invece Mario Ceccarini, di Vittorio
Veneto, che partecipa sin
dalla prima edizione. E
in questa quindicesima
edizione i suoi 77 atletici anni gli sono valsi il
premio per il partecipante Senior. Sua degna
controparte il vincitore
del premio Junior, Pietro
Armellin di Godega, che
giovedì prossimo compie
nove mesi: impegnato, in
contemporanea alla nostra festa, in un buon pisolino, ha delegato il padre Ivo a ritirare il premio.
Un premio speciale – un
osso finto – è andato anche a Sally, il cane di
Giuseppe Moreno Casagrande, che ha consegnato il suo libretto com-
Carlot, Luigia Piccin, Miriam Cucciol, Silverio
Graziottin, Silvia Del Favero, Enio Dal Mas, Lina
Cuzzolin, Claudio Roverato, Franco Schiavetto,
Dina Schiavetto, Pierina
Coghetto, Bruno Lovadina, Regina Manfè e Andrea Santuz.
Oltre ovviamente a Dino
Piovesana, Elvia Candon,
Antonia e Alberto Roc-
con, Gabriele Marcon e
Marisa Luccato.
Un riconoscimento speciale di Camminamonti è
andato anche alle famiglie
che hanno raccolto assieme almeno 10 timbri. Sono le famiglie di Manuele
Agnoletto, Marco Agostini, Giuseppe Altoè, Claudio Andreola, Bruno Benedet, Giorgio Benvegnù,
Leonardo Bortolato, Paolo Bucco, Luigi Casteller,
Marco Dal Cin, Benito Dal
Mas, Enio Dal Mas, Renato Dall’Anese, Fabio De
Faveri, Valerio De Rosso,
Michele Delfino, Gabriele
Fabbro, Carlo Favero,
Gianneto Favero, Evaristo
Frare, Americo Furlan,
Giovanni Giacomini, Lorenzo Greggio, Sandra
Modolo, Luciano Piccin,
La famiglia Tomasella di San Fior ha realizzato tutti e sei gli itinerari speciali e ha partecipato alla Giornata Camminamonti a
Praderadego
Luigi Piccin, Leonardo
Pradal, Claudio Roverato,
Giorgio Salvador, Franco
Schiavetto, Alessandro
Segat, Gianni Segat, Pao-
lo Springolo, Silvano Tomasella, Giuseppe Tonon,
Gelindo Vicenzotto, Giovanni Vit, Renzo Zandonà, Dino Zanette, Fa-
brizio Zanin e quelle dei
già altrove premiati Mario
Ceccarini, Elvia Candon,
Antonio Faccin, Gabriele
Marcon e Dino Piovesana.
Vittorio Veneto
GRANDI E VECCHI COMPLESSI PUBBLICI E PRIVATI IN ATTESA
DI DESTINAZIONE: UNA SFIDA PER IL FUTURO SINDACO
Quante scatole vuote!
P
arafrasando Spiderman: a grandi edifici
vuoti corrispondono
grandi opportunità.
Ma agli stessi corrisponde
anche il grande rischio:
cattedrali nel deserto, cimiteri degli elefanti, nuovi
capitoli del libro dei sogni,
perdita di voti...
Grandi opportunità e
grandi rischi avrà il prossimo sindaco di Vittorio Veneto, chiunque voi elettori
sceglierete. Perché avrà a
che fare con un abbondante patrimonio di incompiute. Di grandi spazi in
cerca d’autore. Di metri cubi che possono diventare
condomini grigi o spazi
verdi o, com’è probabile, una qualche via di mezzo.
Senza dimenticare, ovviamente, che qualcuno di
questi spazi è stato già recuperato in questa legislatura: presentare ai vittoriesi il nuovo distretto sanitario e la torre dell’orologio
pronta non è cosa da poco.
Altri interventi arriveranno con i Contratti di quar-
La ex scuola elementare Sauro in piazza Fiume. Sotto: la ex scuola materna dell’ente Manzoni in via XXIV Maggio
tiere per Serravalle; la stessa strada fu tentata invano
per Ceneda; al nuovo bando statale, ha annunciato il
sindaco, verrà presentato
un progetto per il bene di
Costa e Meschio.
Ma molte scatole restano
ancora vuote.
Pensiamo ad esempio alle
due illustri defunte del
2008: Colussi e Italcementi. Due grandi spazi in mezzo alla città. Che ne sarà?
Sono spazi privati, certo.
Probabilmente diventeranno condomini o villette o uffici, certo. Ma il Pat
può dare indicazioni restrittive o meno restrittive.
E la voglia di votare varianti
idem. In generale, l’atteggiamento verso le richieste
dei privati di chi governa
conta.
Stesso discorso vale per
un’altra questione privata
mica da ridere: il Victoria
PIAZZA GALLINA E VIA XXIV MAGGIO ATTENDONO DALL’ENTE
MANZONI UN FUTURO. O ALMENO UN GIARDINIERE
Due materne senza bimbi
P
51
oi ci sono le scatole
vuote... semipubbliche.
Vedi ad esempio la Mafil,
acquisita dal Comune per
farne, vedi poster sulla facciata, un metaforico “container”. E poi venduta alla
Vittorio Veneto Servizi.
Ma ancora semivuota.
Poi ci sono gli stabili in
mano all’ente Manzoni, ipab di nomina del Comune.
I due esempi più evidenti
sono le due ex scuole materne di via XXIV Maggio
e di piazza Gallina. Vuote
dentro, trascurate fuori,
erbacce su erbacce. «Ma
verranno sistemate – assicura la presidente del
Manzoni, Letizia Cavallini – c’è già un progetto».
Ma questo è il meno, come spesa e come scelta.
Che fare degli stabili? Cavallini mette due punti che
chiariscono la situazione.
Primo: «Noi facciamo già
fatica per la gestione ordinaria, figuriamoci quella
straordinaria». Secondo:
«Ristrutturare un edificio
spesso costa più che rifarlo nuovo». Per le due
gloriose materne, quindi, il futuro è assai grigio. Specie se rimarranno in mano pubblica.
Eppure, in centro una
scuola materna pubblica non c’è, e farebbe comodo. Tanto più che
con le nuove costruzioni in via Leonardo Da
Vinci, in via Galilei, al
“Rione 66” di piazza Medaglie d’Oro e prima o poi
(ecco un’altra scatola vuota...) all’ex Carnielli, la popolazione è destinata ad
aumentare, bambini compresi.
Cercate una buona notizia? Eccola. L’ente Manzoni è riuscito ad ottenere un
finanziamento di 51 mila
euro per restauro e recupero di un altro stabile di
San Giacomo: l’ex asilo di
via Isonzo, cioè, oggi, la biblioteca e il centro anziani. Quei 51 mila sommati
a circa altrettanti dell’ente
Manzoni e circa altrettanti auspicati dal Comune
mila euro di
finanziamento
regionale per i
lavori all’ex
biblioteca di San
Giacomo
(che ha in comodato gratuito dal Manzoni lo stabile) serviranno a rifare
l’intonaco – la facciata fa
malinconia –, sistemare
l’impianto elettrico e rifare il tetto – sugli anziani
piove dentro, ammette la
stessa Cavallini –. Parte
dello stabile, peraltro, dovrebbe presto svuotarsi.
«Entro l’anno trasferiremo
la biblioteca alle Filande»,
annunciava infatti a L’Azione l’allora assessore alla
Cultura Girardello a febbraio 2007. In tema di scatole vuote, le Filande aspettano pure ancora l’apertura del Museo del baco da seta. TB
Campus. Prima pietra che
era ancora sindaco Della
Libera, termineranno due
legislature di Scottà e non
ne saremo ancora venuti a
capo.
Poi ci sarebbe sempre un
certo complesso Papadopoli che resta lì con tutto il
suo fascino e tutto il suo
vuoto. Compreso il vicino
ex Gil, quest’anno usato
come sede provvisoria del
Corelli.
SERVONO ABILITÀ
POLITICA E... EURO
Tante decisioni
future: Colussi,
Italcementi, Mafil;
ma anche spazi
pubblici, come
alcune ex scuole
elementari.
Per tacere delle vecchie
glorie: quegli edifici in degrado appena a nord di
piazza Flaminio, sul lato est della strada, stringono il
cuore.
Alle scatole vuote private
si affiancano le scatole vuote pubbliche.
Come la scuola Sauro. I cui
alunni sono oggi nel container e dopodomani nella
nuova scuola in Cal de Livera. Sono stati trasferiti
perché la scuola era pericolante. E va bene. Ma se la
scuola è pericolante bisogna fare qualcosa. Non
possiamo lasciare un grande edificio vuoto in piazza
a San Giacomo per sempre. Perché non è il caso,
ma soprattutto perché è
pericoloso: se non si interviene, l’edificio pericolante
con gli anni diventa più pericolante. Se si fa la manutenzione per evitare pericoli, ma comunque lo si
conserva come scatola
vuota, è comunque uno
spreco.
Stesso identico speculare e
23
uguale discorso va fatto per
la scuola Cosmo. Che è da
più tempo abbandonata e
superappetibile data la collocazione centrale.
E la scuola di Santa Giustina, che sarà svuotata una
volta terminato il nuovo
plesso di Forcal?
E le vecchie scuole nelle
frazioni? Vedi ad esempio
quelle di San Lorenzo e
Fais: il 6 novembre il Comune aveva organizzato
un asta per venderle. Non
si è presentato nessuno.
Tante sfide. E problemi
grossi per il sindaco 20092014 che dovrà affrontarle. Perché devi avere buone idee, portarle avanti
malgrado le critiche, o
prendere quel che di buono le critiche ti portano,
muoverti con accortezza
politica e soprattutto trovare i fondi. Anche se fondi pubblici ce ne sono pochi; e gli accordi con i privati, poiché questi ultimi
solitamente non praticano
la filantropia, possono essere costosi... in termini di
metri cubi da cedere. Che
alla città non fanno bene.
Tommaso Bisagno
C H E NE PEN S I?
Come affrontare la sfida delle “scatole vuote”? Proponi
le tue idee a [email protected] o L’Azione, via Stella 8,
31029 Vittorio Veneto
24
Dai nostri paesi Vittorio Veneto - Vittoriese
16 novembre 2008
A COSTA PER LA MADONNA DELLA SALUTE
BREVI VITTORIO VENETO
niziano sabato 15 i festeggiamenti
Ista.della
Madonna della Salute a Co-
MESCHIO: corso di ginnastica dolce
Sabato 15 alle 20.30 nella chiesa di
San Giuseppe a Costa concerto del
coro Perosi di Roncade; domenica
messe alle 10.30 (Santa Giustina), alle 14.30 (Santa Giustina e Val Lapisina) e alle 15.30 (Cattedrale e Salsa).
In mattinata alle 9 si corre la marcia
“Panoramica dellla Salute” di 6 e 12
km; dalle 10 mostra “Un tocco di colore verso il santuario” con i disegni
degli alunni dell’elementare Polo; dal-
le 14.30 i giochi del Ludobus.
Lunedì 17 alle 15 pellegrinaggio alla
Madonna della Salute del Seminario;
giovedì 20 alle 15 messa celebrata da
don Adriano Dall’Asta, alle 20.30 processione aux flambeaux (con le fiaccole) lungo le gradinate. Venerdì 21
è la solennità liturgica della Madonna della Salute: celebrazioni dell’eucaristia alle 8 (per la parrocchia di
Sant’Andrea), 9 (Serravalle), 10 (Costa), 11 (Revine e Lago), 14.30 (Santi Pietro e Paolo). Alle 16 messa celebrata dal vescovo Corrado.
Il Comitato Pro Oratorio organizza un corso di ginnastica dolce a cura di Donata Arnosti. Presentazione del
corso gratuita martedì 18 e giovedì 20 dalle 15 alle 16
in oratorio: portare tuta e scarpe comode e stuoia. Informazioni: 338-8690475.
SAN GIACOMO: pranzo Tracontrade
Domenica 16 novembre è una giornata di festa e convivialità per l’Associazione Tracontrade di San Giacomo
di Veglia: presso la baita degli Alpini di Caneva, sulla
strada per il Cansiglio, si terrà l’annuale pranzo per festeggiare tutti insieme le attività promosse durante l’anno, e fare i primi progetti per il futuro.
IL BOLLETTINO DI S.GIACOMO E LA SUA COLONNA
PIÙ DI 30 ANNI
IN REDAZIONE
Angelo Turbian racconta
la Torre di Veglia
Ora serve
qualcuno
disponibile a
imparare questo
mestiere e che
abbia la volontà
di continuare
Tra i bollettini parrocchiali
che ogni mese ci capitano
tra le mani in redazione,
brilla la “Torre di Veglia”,
della parrocchia di San
Giacomo: per l’abbondanza
di contenuti e di collaboratori, per la capacità di dare
voce a tante anime della comunità, cioè del quartiere.
Abbiamo chiesto allora a un
collaboratore de L’Azione e
de La Torre di guidarci alla
scoperta del bollettino sangiacomese...
L
a “Torre di Veglia”
non è soltanto quell’antico manufatto
risalente all’età romana,
che da secoli sovrasta l’ingresso a San Giacomo di
Veglia e che è oggetto di
piani di risistemazione
ancora sulla carta: è anche il giornalino della
parrocchia, che tra tre anni arriverà a mezzo secolo dalla sua fondazione.
Abbiamo chiesto ad Angelo Turbian, da più di
trent’anni coordinatore
della redazione, di spiegarci un po’ la storia e l’evoluzione di questa esperienza sangiacomese. Così è stato possibile risalire alle origini: don Dino
Zanetti nel 1961 cominciò a pubblicare, con cadenza bimensile, un bol-
Angelo Turbian al lavoro per la “Torre”
lettino
parrocchiale,
stampato per la prima
volta dalla Tipolitografia
Anselmi, e in seguito dalla Tipse, la tipografia che
stampa anche L’Azione.
«Fino al maggio 1977 –
racconta Angelo – c’erano quattro pagine in ogni
edizione, scritte a macchina e poi impostate in
tipografia, che davano
notizie di quanto accadeva nella nostra parrocchia sia nell’ambito della
chiesa che, ad esempio,
in quello sportivo».
L’adesione, oggi come allora, viene fatta mediante incaricati di fiducia,
che passando per le case
raccolgono l’offerta che
ciascuno desidera dare;
dal 1987 anche alcuni
paesani residenti all’estero (in particolare Australia e Canada) ricevono una copia ad ogni uscita.
Dopo il 1977 iniziò la
produzione ciclostilata
con i primi mezzi di fortuna in canonica, il numero di pagine aumentò
perché nel frattempo
questa iniziativa veniva
sempre più apprezzata
dai compaesani, e le tecnologie a disposizione
sono migliorate.
«All’interno della Torre
di Veglia – spiega Turbian – cerchiamo di dare
spazio alle tante voci che
riguardano il nostro paese, come le associazioni,
i gruppi giovanili, le insegnanti delle elementari...».
E quante persone lavorano per creare questa edizione?
«In redazione siamo sei
persone; raccogliamo gli
articoli che provengono
dai numerosi collaboratori e li organizziamo, secondo le esigenze di spazio di ogni uscita».
Dopo più di trent’anni,
molti dei quali passati lavorando fianco a fianco
con il compianto Piero
Ballarin, Angelo sente il
desiderio che qualche
persona più giovane sia
pronta a seguirne le orme
e porti avanti questa iniziativa editoriale: «Sono
sempre stato contento di
lavorare per la Torre di
Veglia, i lettori sono in
gran parte soddisfatti e
abbiamo circa mille 100
copie inviate ad ogni uscita; per non perdere il
tanto lavoro fatto, ci vorrebbe una persona che sia
disponibile a imparare
questo mestiere e che abbia la volontà di continuare, quando io sarò costretto a smettere».
Andrea Costantini
UNA DOMENICA CON
SACCONI, CASTRO E IL CORO ANA
LE SCUOLE CATTOLICHE ALLA TRINCEA DELLE PERDONANZE
e scuole cattoliche si presentano. Don città per un convegno
L
I
menica 16 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alorganizzato dal PdL, il
le 18 “Scuola aperta” sia agli istituti SanMinistro Maurizio Sacta Giovanna D’Arco che al collegio Dante.
Entrambi gli istituti presentano ai potenziali alunni e alle loro famiglie la scuola elementare, la scuola media e le superiori: in quest’ultimo caso, i corsi offerti sono liceo della comunicazione, linguistico europeo e sociale ambientale
per il Santa Giovanna D’Arco, ragioneria e geometri per il Collegio Dante.
Quest’ultima scuola sfodera nei manifesti un fantasioso slogan che mescola Barack Obama e Don Lorenzo Milani: “Al
Dante, yes we care!”.
coni ha fatto visita alla
trincea delle Perdonanze,
accompagnato tra gli altri dal senatore vittoriese
Maurizio Castro. Qui ha
incontrato il Coro Ana di
Vittorio Veneto che ha
proposto una piccola esibizione che si è conclusa con un commovente “Signore delle cime”. Il
Coro Ana era fresco di celebrazioni per i suoi 50 anni: tutto esaurito
al teatro Da Ponte per il suo concerto di domenica 26 ottobre. Sabato 25 il coro era stato ricevuto in Comune dall’amministrazione: nell’occasione aveva presentato le nuove divise, realizzate grazie ai due
lanifici locali nuovi sponsor.
SAN GIACOMO:Castagnata al Sangio
Il Sangio apre alle castagne, così come è tradizione in
questo periodo dell’anno: il Gruppo Giovani di San Giacomo offre una castagnata a bambini e ragazzi, ma anche a tutti coloro che volessero trascorrere un po’ di tempo insieme, sabato 15 novembre dalle 15.30.
Pedagogia del Piccolo Rifugio
Sabato 15 alle 9 presso l’aula magna del seminario si
svolge il convegno “Cura educativa e progetti di vita Il sapere pedagogico al servizio dei progetti di vita individuali e di comunità”. Organizzato da Fondazione Piccolo Rifugio e Fondazione Care, il convegno coincide
con la presentazione del Progetto pedagogico-sociale
del Piccolo Rifugio. Dettagli su www.piccolorifugio.it.
Festa della classe 1930
Mercoledì 19 novembre c’è la festa della classe 1930
a Vittorio: alle 11.30 messa nella chiesa di Cozzuolo, a
seguire pranzo in agriturismo. Per iscrizioni: 0438555896, 0438 57661, 0438-500335, 0438-57683,
0438-410914.
CENEDA: è mancato Camillo Da Ros
È mancato Camillo Da Ros “Pontin”, fondatore dell’azienda agricola Da Ros di via Cenedese a Ceneda. Due mesi fa su L’Azione
avevamo intervistato il figlio Angelo, che
assieme al fratello Gianfranco ha rilevato dal padre la gestione dell’azienda.
«Mio padre Camillo dal 1948 era presente al mercato di Serravalle a vendere i prodotti della sua azienda agricola»,
ci aveva raccontato Angelo. Camillo Da
Ros è stato anche colonna del coro Ana. Il funerale si è svolto lunedì 10 in Cattedrale.
Tre candidati sindaco per il Pd
Saranno Alessandro De Bastiani, Giuseppe Costa e
Alberto Dan in lizza alle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato sindaco. Le primarie sono però rinviate a data da destinarsi.
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 14
Incontro Arte e psicoanalisi a cura
dello psicanalista e psicoterapeuta
Angelo Varese alle 17 presso la sede dell’associazione Perinciso a Casa Fenderl.
Presso la biblioteca civica alle 20.45
è previsto l’incontro con lo scrittore
cubano Julio Miguel Lianes, dal titolo: “Il Che tra la letteratura e la vita”.
Suonano al Gands alle 21 gli Jeb, tributo Bon Jovi.
In bar Duomo, concerto dei Bubamara alle 21.
Al bar Le Maschere, concerto rock
dei 21 gradi.
SABATO 15
Presso l’osteria La Salute si esibiscono Wednesday 13. Lacrimas
Profundere e Scarecrown.
datrice Lucia Schiavinato nell’anniversario della sua morte, oltre che per
le Volontarie e gli ospiti del Rifugio
tornati al Signore.
MARTEDÌ 18
Nell’ambito della rassegna cinematografica dedicata al Tibet organizzata dall’Arci, proiezione in biblioteca
civica alle 20.45 dei video “Sulle tracce di Tucci, l’italiano che rivelò il Tibet” e “Spedizioni Schafer” (1938)
Merkl al Nanga Parbat. Incontro con
Toio de Savorgnani. Ingresso libero.
MERCOLEDÌ 19
I Ledys e Gianluca Nuti suonano al
Gregori’s alle 21.
GIOVEDÌ 20
All’osteria La Salute, si esibirà alle
19.30 il trio jazz Jury Daldan Trio Jazz.
DOMENICA 16
Alle 9 al Piccolo Rifugio (casa femminile) messa in memoria della fon-
Farmacia di turno: Ai Frati, via Garibaldi 114, tel. 0438-53171
Dai nostri paesi Vittoriese
16 novembre 2008
CAPPELLA MAGGIORE / “I SORCI VERDI”
Bambini animati
naugurata domenica 9
IMavv
novembre allo spazio
la rassegna dedicata al cinema d’animazione “Kinoradar”.
Presenti all’incontro i
bambini del gruppo di animazione “I sorci verdi”,
protagonisti di un labora-
torio cinematografico tenutosi quest’estate a Cappella Maggiore e autori di
un simpatico cortometraggio di animazione,
con marionette animate
protagoniste, dal titolo
“Ogni riccio un capriccio”,
in cui viene affrontato in
maniera semplice e creativa il problema dell’inquinamento.
«L’idea di organizzare
questo corso con i bambini – racconta Walter
Dal Cin, regista e ideatore del progetto – è nata
dopo aver visto il breve
cartone realizzato dalla figlia di una mia amica in
Messico. Con Silvana
Zuanetti – la madre in
questione – e Silvia Tomasella – la bibliotecaria
di Cappella Maggiore –
COLLE UMBERTO VERSO LE ELEZIONI
Dopo Scarpis
corsa a quattro?
O
ggi in consiglio
comunale
a
Colle Umberto
il centrodestra è rappresentato da due gruppi consiliari, la Lega
Nord e il Movimento
13.56.
Domani, cioè tra circa
otto mesi, quando la
nuova amministrazione
sarà chiamata a reggere
il Comune, il centrodestra sarà, probabilmente, rappresentato da due
gruppi consiliari.
Che cosa cambierà allora?
Tutto.
Perché le attuali realtà di
opposizione, Lega e Movimento, si presenteranno
insieme alle elezioni, mentre entrerà nuovamente in
scena Vivere i Colli. Quest’ultimo, infatti, non ha
più voce in capitolo all’interno del consiglio collumbertese da quando, alcuni mesi fa, i suoi consiglieri (Donadel, Taffarel e
Toffoli) si sono staccati
dall’associazione, presieduta da Giustino Cherubin, per andare a formare
il nuovo gruppo che ora si
unisce al Carroccio.
Questa è la situazione attuale. In molti spererebbero di vedere il centrodestra unito, ma non sembra facile, anche se tutti si
dicono aperti al dialogo e
al confronto
Lega Nord-Movimento
13.56
L’accordo nasce da affinità
di progettazione e di intenti. L’obiettivo naturalmente è quello di mandare a casa l’amministrazione di centrosinistra che
guida il Comune di Colle
Umberto da diversi mandati.
A dire il vero, Giuseppe
Donadel, il candidato sindaco di Vivere i Colli nelle precedenti amministrative, già allora si sarebbe
LA MAGGIORANZA AL GOVERNO
Scarpis decide a gennaio se ricandidarsi
LEGA NORD E MOVIMENTO 13.56
firmato l’accordo, una sola lista
RINNOVAMENTO
“Noi ci saremo. E ci stiamo allargando”
VIVERE I COLLI
alleanza con l’Udc,
obbiettivo unire il centrodestra
unito volentieri alla Lega
Nord, che però mise la
mani avanti, chiedendo
tempo. Ora, assicura il capogruppo della Lega Tiziano Zanette, il Movimento 13.56 è il gruppo
che più ha dimostrato di
avere propositi affini ai
nostri.
Un accordo tra le due parti è stato sottoscritto e
non rimane altro che lavorare per realizzare un
programma concreto e
costruire la lista. Massima è inoltre l’apertura,
sottolineano entrambi,
per accogliere altri gruppi politici che volessero
entrare a far parte della
squadra.
Vivere i Colli
Dopo la scissione interna,
Vivere i Colli prosegue il
proprio impegno politico
e ha stretto un accordo
con l’Udc Veneto. Lo scopo è di operare insieme al
fine di presentare un programma e una lista unici
che raggruppino l’intero
centrodestra. Anche loro
sono aperti al dialogo. Si
stanno inoltre attivando
per coinvolgere il più possibile i cittadini. L’associazione ha distribuito nei
mesi scorsi un questionario per chiedere direttamente alla popolazione
quali siano le proprie esigenze e priorità. Parallelamente a ciò, in ambito
locale, sta seguendo la
predisposizione del Pat e
ha redatto e presentato in
Comune la scheda per la
partecipazione alla formazione del Piano di assetto del territorio al fine
di proporre alcune indicazioni al documento
preliminare di quello che
sarà il futuro piano regolatore.
La maggioranza
Il sindaco, Edoardo Scar-
abbiamo pensato di offrire questa opportunità anche ai nostri bambini. Devo dire che è stata un’esperienza positiva: la cosa più bella è l’entusiasmo
che questi ragazzi hanno.
Non so ancora se e come
andrà avanti il progetto,
ma spero che l’esperienza si ripeta. In fondo, se i
bambini sono tutti qui
stasera significa che un
po’ ci si sono appassionati». Passione che mi confermano anche i piccoli
protagonisti, con Eugenio Migotto che racconta: «La parte che mi
è piaciuta di più di questo lavoro è stata quella manuale: mi sono divertito a creare la storia e i personaggi». Apprezzamenti anche da
Vincenzo Gioanola, esperto regista di cinema d’animazione ed ospite dell’esordio di Kinoradar: «Sono stati davvero
bravi ad inventare la storia e a costruire le mario-
pis, potrebbe ricandidarsi,
avendo alle sue spalle un
solo mandato come primo
cittadino per la lista “Insieme per Colle Umberto”.
Si è per il momento riservato un po’ di tempo per
riflettere e ha annunciato
che a gennaio renderà noto se si riproporrà per guidare la nuova giunta.
Rinnovamento
«Noi ci ripresenteremo
anche alle prossime elezioni amministrative», risponde Nicoletta Fascilla,
che in consiglio comunale rappresenta la lista Rinnovamento. Correrete soli come nel 2004? «Non
siamo in trattativa con
nessuno, bensì stiamo allargando il nostro gruppo».
Partito democratico
Che cosa fa un partito di
centrosinistra in un paese
in cui forze che si ispirano al centrosinistra sono
contemporaneamente al
governo e all’opposizione,
entrambe come liste civiche, e verosimilmente correranno contrapposte anche alle prossime elezioni?
Il Partito democratico attende e resta vago. «Noi
non presenteremo una
nostra lista alle elezioni»,
spiega il coordinatore per
Colle Umberto Pierpaolo
Agostinelli.
Qualcuno di voi si candiderà con Insieme o con
Rinnovamento? «Sono valutazioni che non posso
fare. Anche perché la situazione è ancora molto
fluida». E qual è il suo giudizio sull’operato della
giunta Scarpis in questo
quasi concluso mandato?
«Non posso esprimere valutazioni. Faccio politica
attiva (solo) da un po’ di
mesi. Ma sicuramente ci
saranno contatti con Rinnovamento e con Insieme».
Gerda De Nardi
Tommaso Bisagno
BREVI VITTORIESE
MONS. GUERRINO A S. MARTINO
domenica
S200816i conclude
novembre l’edizione
della Sagra di San
Martino.
Alle 10 messa in onore del
patrono: nell’occasione
sarà festeggiato il cinquantesimo di sacerdozio
del sanmartinese monsignor Guerrino Pagotto
(nella foto), oggi parroco di
Scomigo. Alle 12.30 spiedo gigante da prenotare
presso la sagra o al bar di
Campion o al supermarket Tomasi; nel pomeriggio giochi per bambini e adulti, dalle 20.30
karaoke. Organizza l’associazione Istadea in colla-
25
“OGNI RICCIO
UN CAPRICCIO”
Cortometraggio
sull’inquinamento
presentato
(tra gli applausi)
a Kinoradar
nette da soli. Soprattutto
è stato bello vedere i loro
volti mentre ammiravano
il frutto del loro lavoro».
Shadia El Tabch
CAPPELLA M.: nuovi ponte e pista
Sabato 15 novembre, alle 11 a Cappella Maggiore, inaugurazione e benedizione del nuovo ponte sul torrente Carron e del tratto di pista ciclabile che rendono
più sicuro il transito di pedoni e ciclisti sulla strada da
Cappella Maggiore a Sarmede.
COLLE U.: vuoi dimagrire? Muoviti!
Mercoledì 19 novembre, alle 20.30 al centro sociale, la
sezione di Vittorio Veneto dell’Andi Dimagrire insieme organizza la serata “Costanti al cambiamento... costanti
al movimento”, con la psicologa Monica Minetto e l’insegnante di educazione fisica Diego Tomasi.
CORDIGNANO: Premi nazionali
Domenica 16 novembre, alle 16 al polifunzionale di via
Garibaldi a Cordignano, premiazione delle mostre dei
Premi nazionali di pittura, grafica e acquerello. Le mostre restano aperte proprio fino a domenica 16: venerdì
dalle 17 alle 20, sabato dalle 17 alle 22, domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 20.
CORDIGNANO: l’Inquisizione di Cauz
Sabato 15 novembre, alle 17 al centro culturale Francesconi di Cordignano, verrà presentato il libro “Trasgressione e devozione. Orsago e Cordignano nei processi dell’Inquisizione udinese (1557-1798)” scritto da
Antonio Cauz.
FRATTE: investita e uccisa
Era giunta alle Fratte di Fregona nel tardo pomeriggio
di venerdì 7 novembre per passare la notte nel locale
albergo: ma scesa dal pullman ha attraversato la strada ed è stata investita da un’auto sopraggiunta. In questa tragica circostanza ha perso la vita Romana Bottegal, 46 anni, di Sovramonte. Il giorno successivo avrebbe dovuto partecipare ad un corso della Scuola di
illustrazione di Sarmede.
MEZZAVILLA: festa di San Martino
La zona centrale di Fregona organizza la sua propria sagra in onore del patrono san Martino. Sabato 15 novembre, alle 17 al centro sociale, concerto di Luana Maso e Giorgio Susanna; domenica alle 11 messa nella
chiesetta di San Martino; alle 15 al centro sociale spettacolo per bambini con Costantina De Conti, alle 17 teatro con “L’allegra compagnia”: in scena due atti unici “L’inbriago de sesto” e “La scorzeta de limon”.
SARMEDE: letture animate
borazione con la Pro loco.
Per le letture animate legate alla Mostra dell’illustrazione di Sarmede: sabato 15 novembre alle 14.30 e alle
16 “Il vecchio orso, il corvo e altre storie”; domenica 16
alle 10 e alle 11.30 “Il grande vecchio dall’aspetto di tricheco e altre storie”. Il primo spettacolo è consigliato a
bambini dai 4 ai 6 anni, il secondo per bambini dai 7 ai
10 anni. Leggono Giacomo Bizzai, Francesca Bot e
Carlo Corsini. Le letture si svolgono presso la sala mostra.
26
Dai nostri paesi Quartier del Piave
16 novembre 2008
SOTTOCRODA: IL NUOVO PONTE SUL SOLIGO
CHE UNISCE SOLIGHETTO A SOLIGO
giunta direttamente
È
dalla trentina Mezzolombardo, con un mezzo
di trasporto eccezionale, la
nuova passerella per il torrente Soligo che, in località
Sottocroda, realizzerà il
nuovo collegamento ciclopedonale tra i comuni di
Pieve e Farra. Questo nuovo ponte per gli amanti di
passeggiate ed escursioni
in bicicletta consiste in un
pezzo unico, interamente
rivestito di tavole di larice,
sagomato attorno a due
travi lamellari portanti di
abete di 30 metri di lunghezza e ad un telaio di irrigidimento in acciaio zincato. La passerella, posata
lo scorso 23 ottobre, sarà
agibile con il prossimo mese di dicembre, con la conclusione cioè dei lavori del
nuovo percorso che, per
circa tre chilometri e mezzo, risalirà la corrente del
Soligo: partendo dal centro del capoluogo pievigino (borgo Stolfi) si potrà
raggiungere la piazza di Solighetto (maglio Pradella e
mulino Marin), per poi addentrarsi verso Farra o verso la Vallata e i laghi di Revine. «Turisti ed escursionisti locali potranno cioè
scegliere tra più percorsi –
spiega il sindaco Giustino
Moro – con la possibilità
di raggiungere in un raggio
di pochi chilometri tutte le
offerte artistiche, storiche
ed ambientali della zona.
O, molto più semplicemente, di andare a bersi un
caffè in una delle piazze
raggiunte». E mentre è appena stato presentato il recupero dell’area lungo il
Soligo a sud del municipio
(verso Barbisano), sono ora allo studio anche delle aree di sosta attrezzate per
mountain bike.
Glauco Zuan
COL SAN MARTINO, UN SECOLO IN CENTO FOTO
RICCO
PROGRAMMA
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
Un tuffo
nel passato
Mostra di foto,
spettacolo sulla
Grande guerra,
commedia
dialettale,
escursione
tra le trincee.
VIDOR: il Vescovo a Casa Maria
Adelaide
È
una “Festa de San
Martin”
davvero
speciale quella di
quest’anno a Col San Martino grazie a una serie di iniziative promosse da assessorato alla Cultura e biblioteca di Farra, Pro loco, Alpini e parrocchia di
Col San Martino: una mostra di foto storiche del
paese, uno spettacolo sulla Grande Guerra, una
commedia in dialetto e
un’escursione tra le trincee del Moncader.
Si comincia venerdì 14 novembre con l’inaugurazione, alle 18.30, della mostra
fotografica “Col San Martino nel Novecento - Un
viaggio nel tempo e nello
spazio” allestita nei locali
della mostra del Prosecco
e aperta venerdì 14 dalle
18.30 alle 20, sabato 15
della 16 alle 20, e domenica 16 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22.30. Il gruppo
culturale Colibrì ha eseguito la ricerca sul territorio, arrivando a raccoglie-
Una vecchia fotografia di Col San Martino
re oltre 200 fotografie; un
centinaio di queste, tra le
più significative, fanno
parte della mostra curata
da Arnaldo Colferai. Preziosa è stata anche la collaborazione di Bruno
Frezza, che ha messo a disposizione la sua raccolta
di cartoline. La mostra è
suddivisa in sezioni cronologico-tematiche che
scandiscono il cambiamento di Col San Martino
e la vita dei suoi abitanti
nell’arco di un periodo che
va dal primo dopoguerra
ai giorni nostri. La raccolta di fotografie continua,
quindi la popolazione è invitata a cercare foto significative nelle proprie raccolte e offrire ancora la sua
disponibilità, rivolgendosi alla biblioteca del Comune di Farra di Soligo
(telefono 0438-900318).
Il secondo evento si tiene
sempre venerdì 14 alle
20.30 nella casa degli alpini: a 90 anni dalla fine del
primo conflitto mondiale
viene proposto lo spettacolo “Voci dalla Grande
Guerra”, percorso tra musiche, immagini, parole
con testi tratti dai diari di
guerra e dalle testimonianze dei civili, a cura del
gruppo culturale Colibrì.
Musiche a cura del gruppo Decanto, e immagini
di “Ali e Radici Multimediali”. Introduce la serata
Enrico Dall’Anese.
Sabato 15 novembre, nei
locali della mostra del Prosecco alle 20.30, la compagnia di Soverzene “I
Farsaioli” interpreta la
commedia dialettale in tre
atti “Amore, zattere e barili, ovvero Massa Tant e
Massa Poc”. L’ambientazione dello spettacolo è il
mondo degli zattieri che
fino ai primi del Novecento discendevano il Piave fino alla pianura con
merci e passeggeri per poi
far ritorno a piedi a Belluno.
Infine domenica 16 novembre, con partenza alle
14 dalla casa degli alpini,
il gruppo Alpini propone
una visita guidata alle trincee e alla galleria del Moncader. Il rientro è previsto
alle 17.
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 14
Alle 19, a Falzè di Piave, cena delle
aziende, tradizionale appuntamento
nell’ambito della festa del patrono San
Martino.
Alle 20.45, al teatro Careni di Pieve di
Soligo, va in scena lo spettacolo di
prosa “Casa di bambola - L’altra Nora”
per la regia di Leo Muscato. Costo biglietti: da 10 a 15 euro.
Fino al 23 novembre al Molinetto della Croda di Refrontolo personale di
Sergio Bianchi Galangan pittore dei
colori e dei profumi d’Arabia. Orario di
apertura: giovedì, venerdì, sabato e
prefestivi dalle 14.30 alle 18; giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
SABATO 15
Da oggi fino a domenica 30 novembre
rassegna di vini prosecco dei colli di
Colbertaldo in occasione della festa
del patrono Sant’Andrea. Organizzano
Pro loco e Alpini di Colbertaldo nella
casa degli alpini.
Alle 13.30, dal parcheggio dello stadio
di Pieve, parte il gruppo di partecipanti
alla passeggiata sulle colline di Combai. Guida Gianni Marciano. Organizza l’Università Adulti.
Alle 22, a Falzè, cabaret e musica con
“Franco Fabrica” e “Double Voice”.
Alle 16, al teatro Careni di Pieve di
Soligo, nell’ambito della rassegna “Domeniche a teatro” dedicata all’infanzia
e alle famiglie viene rappresentato lo
spettacolo “Le mille e una notte - Alì
Babà e i quaranta ladroni”. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 2 (bambini fino a 12
anni). Prenotazioni allo 0422-54048.
Organizza Teatri spa in collaborazione
con Comune di Pieve ed Arteven.
DOMENICA 16
Alle 12.30, a Falzè, pranzo per le coppie che festeggiano l’anniversario di
matrimonio e per tutta la comunità. Alle 14 all’oratorio Giubileo 2000 sfida
calcistica Roma-Vaticano. Alle 21 con
l’estrazione della lotteria termina la festa patronale.
Alle 15.30, nella sala polifunzionale del
municipio di Sernaglia, viene proiettato il film d’animazione “Ratatouille”.
Secondo appuntamento di “Cartooncinema 2008”. Ingresso gratuito.
LUNEDÌ 17
Alle 20.30, nella sala riunioni della biblioteca di Farra di Soligo, seconda
serata del percorso per genitori di ragazzi adolescenti. Don Gigetto De Bortoli, del Ceis di Belluno, sviluppa il tema della responsabilità. Organizza il
Comune di Farra.
MERCOLEDÌ 19
Alle 20.30, all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo, proiezione del
film “L’isola” (Russia, 2008), secondo
appuntamento del Cineforum Quartier
del Piave. Biglietto di ingresso 5 euro.
GIOVEDÌ 20
Alle 15, nella saletta della biblioteca
multimediale di Farra di Soligo, la dietista Patrizia Chiamulera tiene un incontro sul tema “Non vivo per mangiare. Mangio per vivere”. Terzo incontro sull’alimentazione nella terza
età.
Dalle 15 alle 17 alla casa delle associazioni di Pieve di Soligo Aledia Ongaro tiene un corso di addobbi natalizi. È una proposta dell’Università Adulti.
VENERDÌ 21
Alle 20.45, all’auditorium di Santo Stefano di Farra di Soligo, concerto del
Trio Broz (violino, viola e violoncello).
Musiche di Beethoven.
Sabato 15 novembre, alle 16, il vescovo Corrado presiede una messa a Casa Maria Adelaide di Vidor.
SERNAGLIA: l’addio ad Aurelio
Pillonetto
Aurelio Pillonetto, dallo scorso giugno cavaliere al merito della Repubblica, è morto
a 81 anni. Per più di vent’anni aveva lavorato nel municipio del suo Comune, Sernaglia della Battaglia, per poi
passare al Coreco. È stato
tra gli animatori della vita sociale di Sernaglia.
SOLIGHETTO:
ancora chiusa via Roma
Il Comune di Pieve ha disposto la chiusura al traffico di
via Roma a Solighetto fino al 20 novembre al fine di
consentire la posa della condotta della rete idrica.
PIEVE: marciapiedi e ciclabili
Sono in fase di realizzazione, a Pieve, tre interventi volti ad accrescere la rete di piste ciclabile e marciapiedi.
I lavori interessano tre ingressi al paese. A ovest è prossima l’apertura del cantiere in via Vittorio Veneto per la
realizzazione del percorso ciclopedonale dall’incrocio
tra via Montello e via Sernaglia fino a via Frecce Tricolori, con riqualificazione dell’incrocio stesso. Già si sta
lavorando a est lungo la provinciale via Conegliano (dall’incrocio con via Pezzolle fino alla zona verde all’altezza dell’imbocco con via Vecellio) per la realizzazione di
una pista ciclabile.
Lavori in corso anche in via Pio X, tra la rotatoria dello
stadio e il confine con Soligo, per la costruzione di un
marciapiede.
FARRA: camminata notturna guidata
da don Egidio
Il parroco don Egidio Dal
Magro guiderà la settima
camminata notturna al
chiaro di luna promossa
dalla parrocchia insieme
ai gruppi che operano
nella comunità di Farra.
Chiunque può unirsi al
gruppo di camminatori
che partirà dalla canonica alle 20 in punto di sabato 15 novembre per
rientrare intorno alle 23.
SERNAGLIA: La Contrada al Careni
Sabato 15 novembre, alle 20.30 al teatro Careni di Pieve di Soligo, la compagnia La Contrada di Sernaglia
porta in scena la commedia in tre atti “L’hotel del libero
scambio”. Regia di Vittorio Casagrande.
FONTIGO: Giocanatura per bambini
Sabato 15 novembre, dalle 15 alle 18.30 nella sede del
Centro di educazione ambientale di Fontigo (ex scuole
elementari), Legambiente propone ai bambini dai 5 agli 8 anni “Giocanatura d’autunno” ovvero giochi e sperimentazioni con i materiali che la natura ci offre in questa stagione. Contributo di 4 euro a bambino. Per informazioni e iscrizioni telefonare al 333-4961966.
Dai nostri paesi Vallata / Bellunese
16 novembre 2008
MIANE / LETTERA APERTA DEL PARROCO SULLA CATECHESI
Qualche domanda
“adulta”
N
elle case di Miane
è stata sicuramente letta con attenzione la lettera aperta inviata dal parroco don
Maurizio Dassiè. Il linguaggio è asciutto, diretto,
schietto, forse per qualcuno anche troppo. Lo riconosce lo stesso don Maurizio: “Sono stato educato
a dire in modo pacato e
chiaro quello che penso e
a pensare quello che dico...
Come prete non cerco
‘clienti’ né mi interessa averne”. Ma più che la forma
interessa la sostanza, che è
riassunta in questo pensiero: “Nel prossimo futuro la formazione alla vita
cristiana nella comunità
sarà offerta solo alle famiglie che la domanderanno
esplicitamente per i figli e
si impegneranno con loro
in un cammino di riscoperta o approfondimento
Don Maurizio Dassiè
della ‘propria’ fede”. Questo perché “educare alla fede non è dare ai figli i sacramenti, né mandarli a
catechismo o a messa, né
insegnare loro qualche
preghiera o altro”. Si tratta
invece “di offrire loro una
testimonianza di vita cristiana convinta e convincente, semplice ed essenziale; di proporre ai figli
l’opportunità di percorrere assieme a voi genitori e
nella comunità quella ‘stra-
LENTIAI: UN CIPPO A RICORDO
DI IGINO ITALIA
omenica scorsa è
D
stato inaugurato a
Lentiai un cippo a ricordo della medaglia d’argento Igino Italia e della
liberazione di Lentiai,
che avvenne la notte del
31 ottobre 1918 ad opera del battaglione Tirano
proveniente da Monte
Barbaria e Col d’Artent.
Igino Italia, nativo di
Bettola (Pc), era comandante del plotone d’as-
TRICHIANA: MONTAGNA,
AVVENTURA E VIAGGI
d “Autunno a TrichiaA
na”, manifestazione
promossa dalla Pro loco,
quest’anno non si parla
solo di montagna ma an-
che di avventura e viaggi.
Sabato 15 novembre il
bellunese Giulio Tollardo
ripercorre il suo viaggio a
piedi verso Gerusalemme. Sabato 22 i
volontari del Soccorso alpino presentano la loro attività di soccorso a
coloro che si
infortunano in
montagna. Venerdì 28 spazio al
divertimento con
da buona’ che li aiuti a maturare amore per la vita, rispetto di se stessi, del prossimo, del creato, servizio
verso i più deboli e poveri,
speranza per il futuro”. Ciò
richiede da parte degli adulti/genitori – continua il
parroco – “convinzioni
personali e scelte di vita
maturate in modo consapevole e libero. Tutto questo prima di essere ‘insegnato e imparato’, va vissuto e testimoniato cioè reso
visibile e credibile con la
vita quotidiana di noi adulti cristiani. Altrimenti
si riduce tutto a tradizione
formale e di facciata, ad abitudine immotivata, a formalismo religioso ingannevole e dannoso, incapace di portare frutti”. “In
questa prospettiva la religione è un mezzo – spiega
don Maurizio –. È come il
bacio, la carezza, l’abbracsalto che costrinse alla
resa il presidio austriaco
sul Col d’Artent. Nelle
montagne intorno a Lentiai sono ancor oggi visibili trincee e postazioni
di artiglieria che facevano parte delle linee di retroguardia degli austroungarici.
il gruppo locale “Le Wongole”, che presenta il suo
viaggio in Messico attraverso immagini, parole,
musiche e sketch. Gran finale sabato 29 l’intervento del fotoreporter fiorentino di Espresso, Panorama e National Geographic Luca Bracol che
parlerà del preoccupante
fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai.
Tutti gli incontri si tengono nella sala parrocchiale
San Felice, cominciano alle 21 e sono ad ingresso
libero.
GAI LE CABINE ADDOSSATE ALL’ANTICO CAMPANILE
a Gai di Cison ci
D
arriva questa foto
scattata qualche giorno fa. Riprende due cabine per l’accesso veloce a Internet addossate all’antico campanile.
Decisamente non è un
bel vedere. Speriamo
che le cabine vengano
rimosse e collocate in
una posizione meno
impattante.
cio... cioè i segni dell’amore, che dicono l’amore ma
non sono l’amore”. In conclusione “se voi genitori
non celebrate e non praticate quello che dite di credere, se lo fate per formalità, se pensate che essere
discepoli di Cristo non sia
un bene reale e un impegno da vivere nel quotidiano, se pensate che i sacramenti siano ‘roba da preti’
e il catechismo un favore
da fare al prete, allora è più
onesto non chiedere nulla
alla Chiesa né affidare alla
comunità i vostri figli”.
E ora cosa succede? «Mi
piacerebbe si aprisse un
confronto sui contenuti di
questa lettera – afferma
don Maurizio –. Vorrei che
la gente mi dicesse: “Sono
d’accordo su questo, questo e questo” oppure “Non
condivido questo, questo e
questo”. Dobbiamo confrontarci a viso aperto su
questioni così cruciali per
la nostra fede».
Ma queste riflessioni avranno delle conseguenze
anche “pratiche”: «Stiamo
lavorando a una nuova impostazione della catechesi
più biblica e catecumenale, come richiesto dai vescovi italiani. Non sarà più
assicurata a tutti ma a quei
genitori che ne faranno richiesta e che si impegneranno in un cammino di
formazione». FC
27
BREVI VALLATA
CISON: veglia dei giovani sul tema
“Siamo venuti ad adorarlo”
Proseguono le veglie di preghiera itineranti nelle parrocchie della forania della Vallata animate dalla commissione giovani. Venerdì 21 novembre alle 20.30 i giovani si
ritrovano nella chiesetta di San Francesco a Cison. Il tema scelto per la serata è tratto dalla Giornata mondiale
della gioventù di Colonia del 2005 “Siamo venuti per adorarlo”.
La veglia si articolerà in
diversi momenti: preghiera, liturgia della Parola, esposizione del Santissimo Sacramento, ascolto
delle parole che il Papa ha
rivolto ai giovani in terra
tedesca. Ci si soffermerà
su cosa significa “adorarlo”, su come possiamo farlo e sulla figura dei Re
Magi, nostre guide alla
scoperta di Gesù Bambino.
CISON: canile tutto esaurito!
C’è già il “tutto esaurito” al canile dell’Ulss 7 di Cison di
Valmarino inaugurato appena quattro mesi fa. La trentina di posti disponibili è infatti già occupata. In media il
75% dei cani viene dato in affido.
Quest’anno il numero di abbandoni nel territorio dell’Ulss
7 è in aumento, viaggiando verso il numero record di
500. Il fenomeno si può contrastare solo con l’applicazione capillare dei microchip e con adeguati sistemi di
controllo. Un animale in canile costa alla comunità tra i
900 e 1.500 euro ogni anno.
FOLLINA: riconoscimento per il vigile
Massimo Ghizzo, vice-ispettore della Polizia municipale
di Follina, verrà insignito dalla Regione Veneto di un’onorificenza per meriti speciali a seguito del compimento
di due operazioni di pubblica sicurezza particolarmente
impegnative.
Dai nostri paesi Conegliano
16 novembre 2008
SCOMIGO: L’ULTIMO SALUTO
A COLOMBA CASAGRANDE
i sono svolti venerdì 7
Sdi Piave
novembre a Mareno
i funerali di Colomba Casagrande, persona molto conosciuta
non solo per la sua bontà
e generosità, ma anche
perché aveva gestito per
oltre trent’anni il bar
centrale di Scomigo.
Colomba era rimasta orfana della mamma in
giovane età, con otto fra-
telli, alcuni dei quali ancora molto piccoli, che
lei ha saputo accudire come una vera mamma,
per diversi anni. Quanto
tutti hanno raggiunto la
maggiore età ha deciso di
sposarsi, ma dopo pochi
anni è rimasta vedova.
Colomba ha fatto tesoro
delle tribolazioni e delle
sofferenze sopportate
durante tutta la sua lun-
ga vita, imparando a rispettare e soprattutto
aiutare con ineguagliabile disponibilità e dedizione tutte le persone
che ha avuto modo d’incontrare e conoscere
lungo il suo cammino.
Per molti anni l’abbiamo
vista prodigarsi, assieme
al fratello Aquilino e al
nipote Giuliano, nella
raccolta di indumenti,
articoli per la casa, medicinali, alimentari e denaro, che ogni mese spe-
LA NOSTRA FAMIGLIA SECONDO PELLEGRI
Parte viva
del territorio
«L
a Nostra Famiglia di Conegliano è un esempio
di integrazione riuscita tra
riabilitazione e mondo della
scuola». Lo afferma Alda
Pellegri, neuropsichiatra infantile per 34 anni a La Nostra Famiglia di Costa, premiata, il 6 novembre scorso,
con il premio Civilitas 2008
della Dama Castellana. Oggi la dottoressa Pellegri è
presidente nazionale e sovrintendente sanitario dell’associazione La Nostra Famiglia, che conta 35 sedi sul
territorio nazionale.
Dottoressa Pellegri, il suo
nome è strettamente legato
allo sviluppo della Nostra Famiglia di Conegliano, nata
nel 1968, dove lei ha lavorato fin dal 1970, per 34 anni.
Che bilancio può tirare?
«La struttura ha avuto la
prerogativa di agganciarsi al
territorio, anche se non è
stato sempre semplice. Prima collaborando con la Pediatria, grazie alla sensibilità
del dottor Panizza; in seguito lavorando con le scuole
del territorio a progetti di inserimento nella scuola normale dei bambini disabili
passati nel nostro centro.
Alda Pellegri
Anche la scuola per terapisti, che ha formato e forma
la grande maggioranza dei
terapisti del Veneto Orientale, ha facilitato ulteriormente lo scambio e la relazione con il territorio. Nel
corso del tempo si è intensificato anche il rapporto con
i medici e i servizi territoriali, ed è parso sempre più
chiaro che La Nostra Famiglia è una risorsa per il territorio di Conegliano. L’assegnazione del premio Civilitas mi sembra di poter dire che rappresenta questo riconoscimento».
Come è destinata a evolversi la Nostra Famiglia in rapporto alle esigenze del territorio?
«La prospettiva è rivedere la
casistica e vedere come possiamo rispondere ai nuovi
bisogni. Progetti ce ne sono
tanti. Per il centro di Conegliano, vedo lo sviluppo della ricerca scientifica, grazie
all’attività dell’Irccs “Eugenio Medea” che approfondisce lo studio delle cause delle patologie che noi affrontiamo. Stiamo inoltre lavorando, su incarico della Regione Veneto, a un progetto
di formazione, su tutto il territorio veneto, alla proposta
di valutazione delle funzionalità della persona disabile».
La presenza della Nostra Famiglia nella comunità coneglianese ha influito sulle modalità con cui la comunità vive oggi il rapporto con la disabilità? C’è maggiore accettazione?
«C’è stata una storia italiana
che ha portato verso il riconoscimento dell’importanza
di recuperare e valorizzare
le persone disabili. Accettazione però è una parola difficile. La disabilità, che ci sia
dalla nascita o acquisita, è
ancora una trauma grave per
la famiglia e per la società,
che riesce ancora troppo poco a fare attività di preven-
CONVEGNO SU PSICOSI
DALL’INFANZIA ALL’ETÀ ADULTA
risi, stati limite e psicosi: implicazioni evolutive dal“vegno
Cl’infanzia
alla giovane età adulta” è il titolo del conche si terrà venerdì 28 novembre al centro studi
diva regolarmente a sue
spese, alla sorella Maristella, che da oltre cinquanta anni presta la sua
opera come suora missionaria tra i bambini poveri ed abbandonati del
Brasile. DB
zione. La famiglia, spesso, ha
grandi aspettative circa i risultati che può dare la terapia riabilitativa, i mass media non aiutano creando illusioni. La formazione dei
genitori su questo tema è ancora un cammino lungo e
difficile. Posso dire invece
che è nettamente migliorata
l’attenzione all’inserimento
del bambino disabile nella
scuola; se è passato nel nostro Centro, continua a essere monitorato da noi e, nei
momenti di difficoltà, come
può essere l’adolescenza,
può rientrare nella nostra
struttura per periodi intensivi».
Centri specializzati come la
Nostra Famiglia vivono totalmente di risorse pubbliche. La preoccupa la sempre
minor disponibilità di risorse anche in campi delicati come il sociale e la sanità?
«Mi preoccupa tantissimo a
livello nazionale, perché le
situazioni sono diverse da
regione a regione. La Regione Veneto ci riconosce un adeguamento delle rette costante, in rapporto all’aumento del costo della vita e
al rinnovo contrattuale. Invece ci sono regioni che non
tengono conto di questi
cambiamenti, e noi lì siamo
molto in difficoltà. Il fatto,
invece, che non siano previsti contributi per gli interventi di adeguamento strutturale previsti dalla legge sulla sicurezza ci costringe a fare raccolta fondi. Il territorio
di Conegliano, grazie all’impegno costante del dottor
Sergio Dugone, sta rispondendo bene e dimostra molta attenzione e disponibilità».
Francesca Nicastro
Agenda Conegliano
VENERDÌ 14
Da oggi fino al 23 novembre all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima Fantasie natalizie, esposizione di angeli in stoffa, ghirlande, presepi, abbobbi natalizi, decoupage a cura di Vanna. Orari di apertura: feriale 10-12 e
15-19, sabato e domenica 10-12.30 e
14.30-19.30.
Alle 21, al teatro Accademia, per il
“Simposio Mozart-Da Ponte” Le nozze di Figaro di W. A. Mozart su libretto
di Lorenzo Da Ponte, con la partecipazione di Reale Corte Armonica, Istituto musicale A. Benvenuti, Conservatorio A. Steffani di Castelfranco
Veneto, Orchestra del Conservatorio
di Castelfranco Veneto e con il soste-
gno dell’amministrazione comunale.
Ingresso: 15 euro (intero), 10 (ridotto).
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per
“Montagna insieme - Spettacolo
montagna”, 7ª rassegna di proiezioni
in multivisione ed incontri sulla montagna e l’alpinismo, serata dedicata
al grande alpinismo sulle montagne
del mondo.
SABATO 15
Alle 15 e alle 18, oggi e domani, al
teatro Accademia musical “I Gormiti”, piccoli mostri, eroi della natura,
che incantano i bambini di tutto il mondo. Da 17 a 30 euro.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi di
Parè, la compagnia Kairòs di Venezia
propone lo spettacolo “Il servitore di
due padroni” di Carlo Goldoni. Nell’ambito della rassegna “Tremilioni a
teatro”.
DOMENICA 16
Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, per “Concerti aperitivo 2008” esecuzione di Marco De Biasi alla chitarra classica. Ingresso a pagamento.
MARTEDÌ 18
Alle 20.30, nella sala Dama Castellana in viale Spellanzon, proiezione del
documentario “Doppio sguardo sulla
Grande Guerra”, realizzato da Lucio
29
Fabi e Gianpaolo Penco, e lettura di
Ivano Sartor di un inedito di Ernest
Hemingway, ambientato nella provincia di Treviso nei mesi successivi a
Caporetto. Dal ciclo di incontri “90 anni dopo. Conegliano 1917-1918. Il ricordo”. Ingresso libero.
GIOVEDÌ 20
Alle 18.30, al cinema Méliès, per Antennacinema “Il cinema della Romania e dell’Italia”, storia e storie del cinema della Romania e dell’Italia con
un omaggio a Elio Bartolini. Ingresso
libero.
Farmacia di turno: Tonolo, viale Italia 192/C, telefono 0438-415554.
“Mons. Franco Costa” presso la Fondazione Bernardi di
via Einaudi a Conegliano. Interverrano, tra gli altri, Luigi Pavan ordinario di Psichiatria all’Università di Padova, Ida De Renoche, consulente della Fondazione Bernardi, Guido De Rénoche, neuropsichiatra infantile all’Ulss di Padova, Gianni De Polo, neuropsichiatra infantile alla Nostra Famiglia, Massimo Semenzin, direttore del
reparto di Psichiatria di Oderzo. Nel pomeriggio discussione di gruppo di casi clinici. Per iscrizioni e informazioni: 0438-455200 o [email protected]
BREVI CONEGLIANO
Vogliamo più piste ciclabili!
Sabato 15 novembre, alle
15, dal piazzale San Pio X
parte la pedalata promossa
da un gruppo di cittadini coneglianesi per manifestare
all’amministrazione il disagio
di ciclisti e portatori di handicap per la scarsa presenza di piste ciclabili. Intorno alle 16 è prevista, in piazza Cima, la consegna di una petizione, sottoscritta da
più di mille persone, in cui si chiede all’amministrazione Maniero l’ampliamento e l’adeguamento delle piste
ciclabili della città nonché l’istituzione di un centro di
custodia e manutenzione delle biciclette presso la stazione ferroviaria di Conegliano.
Remotti presenta le culture umane
di fronte alla morte
Si terrà venerdì 14 novembre il secondo incontro, aperto a tutti, promosso dall’associazione Fiorot nell’ambito del progetto “Vivere meglio”. Alle 20.30 nell’auditorium del Collegio Immacolata il prof. Francesco
Remotti, antropologo e insegnante all’Università di Torino, interverrà sul tema: “La ricerca del senso. Culture umane e antropologia culturale di fronte alla morte”.
Due giorni a Barbisano per animatori
Il 15 e 16 novembre si terrà il primo delle due fine settimana promossi della pastorale giovanile di Conegliano per la Formazione degli Animatori Adulti (Faa),
cioè animatori dei gruppi parrocchiali almeno 18-19enni. Gli animatori si ritroveranno alla Nostra Famiglia di
Barbisano per fare conoscenza di una realtà in cui si
vive in modo particolare il servizio al prossimo.
Corso per smettere di fumare
Lunedì 17 novembre alle 19 a Casa Toniolo di Conegliano comincia il 23° corso per smettere di fumare organizzato dal Servizio tossicodipendenze e alcologia
dell’Ulss 7 in collaborazione con l’associazione “Liberi dal fumo” di Conegliano. Il corso si articola in una fase intensiva di 5 incontri consecutivi dal lunedì al venerdì e in una fase di sostegno di 7 incontri distribuiti
nell’arco di sei settimane. Per informazioni e iscrizioni
rivolgersi alla segreteria del Sert, 0438-663386.
Cena di beneficenza per il Burkina
Giovedì 20 alle 20,15 al ristorante Le Betulle del Re a
Costa di Conegliano si svolge una cena di beneficenza per raccogliere fondi per le missioni del Burkina Faso e della Costa d’Avorio delle suore di Maria Consolatrice dell’ospedale De Gironcoli. Organizza l’associazione Amici del Burkina Faso e Costa d’Avorio.
Conferenza di Alessandra Graziottin
Giovedì 20 novembre alle
21 al teatro Accademia è in
programma una conferenza
della professoressa Alessandra Graziottin. Ingresso
libero. Organizza il Soroptimist Club Conegliano - Vittorio Veneto.
Teatro per famiglie
Domenica 16 alle 16 all’auditorium Dina Orsi la compagnia De Bastiani-Puche in “La leggenda di coniglio
volante”, spettacolo teatrale per famiglie. Ingresso: 5
euro. Organizzano l’amministrazione comunale e l’associazione Il Piccolo Principe.
30
Dai nostri paesi Conegliano / Coneglianese
16 novembre 2008
CAMPOLONGO: LA NUOVA ALA
DELLA SCUOLA ELEMENTARE
n questi ultimi anni il
quartiere di Campolongo ha registrato una crescita demografica molto
rilevante, con l’insediamento di numerose giovani coppie. Questo ha comportato un aumento della
domanda di servizi per i
bambini, a cominciare dalla scuola elementare. Amministrazione comunale e
Direzione didattica hanno
raccolto questa domanda,
I
avviando un percorso che
ha portato prima a condividere e poi ad approvare
un progetto di ampliamento degli spazi, con un
raddoppio delle superfici
coperte ad uso scolastico.
I lavori sono stati avviati
nel corso del 2006 e terminati nei giorni scorsi. Con
una spesa di circa 1 milione di euro è stata costruita una nuova ala (nella foto) dove trovano spazio
SERATA PER CLEMENTA
abato 22, alle 20.45 all’auditorium Toniolo, la CaS“Musica
ritas diocesana organizza la serata di solidarietà
e poesia per l’Africa”: la pianista Beatrice Ru-
quattro aule con deposito
e una sala polifunzionale.
La scuola è stata così adeguata a ricevere oltre 200
bambini.
I nuovi locali vengono i-
TRE SERATE A CONEGLIANO IL 19, 20 E 21
Teddy Reno
per il Benin
«P
arallelamente
alla mia carriera di cantante mi sono sempre occupato di scoprire nuovi
talenti. Proprio per questo fondai, 50 anni or sono, questo concorso: il Festival Degli Sconosciuti»
racconta Teddy Reno, 82
anni e una verve da ragazzino. Cantante stimato e apprezzato in tutto il
mondo, è ricordato anche
per il suo matrimonio con
Rita Pavone, che all’epoca fece discutere per la
forte differenza d’età tra i
due. «Il concorso si rivelò
una miniera di bravi cantanti: Rita Pavone, Claudio Baglioni, gli Audio
Due - tanto per citare alcuni esempi - vennero
tutti fuori da lì». Chissà,
allora forse tra qualche
manitaria, trasformando
l’occasione in un lungo evento di beneficenza.
«Questo progetto, organizzato e voluto dall’Associazione Famiglie Rurali, ha colpito molto sia me
che mia moglie. I fondi saranno devoluti in favore
della popolazione del Benin, uno stato africano si-
naugurati venerdì 14 novembre alle 10 alla presenza delle autorità civile e
scolastiche. Don Carlo Salvador, parroco del quartiere, benedirà la struttura.
tuato tra e il Ghana e la
Nigeria; lì la gente vive
ancora in condizioni estreme. Sono davvero felice di poter fare qualcosa per aiutare queste persone, la trovo un’idea stupenda e faremo tutto il
possibile per supportarla». Certo, tanto più che
lo spettacolo sembra proprio garantito: «Durante
la finale del 21 novembre
al teatro Accademia (i due
giorni precedenti, in cui
si svolgeranno le semifinali del concorso, si terranno invece al Dina Orsi), presenterò il mio personale tributo a Frank Sinatra, che fu un mio grande amico e che ebbi l’onore di rappresentare discograficamente in Italia attraverso la Reprise, la mia
etichetta».
Shadia El Tabch
Teddy Reno
giorno la vita di una band
cambierà per sempre. Si
terrà infatti qui a Conegliano, dal 19 al 21 novembre, la cinquantesima
edizione del concorso,
presentata da Teddy Reno in persona, con l’ausilio della moglie e di una
giuria di esperti artisti. La
manifestazione si combinerà con un’iniziativa u-
IL PROGRAMMA
ercoledì 19 e giovedì 20 novembre alle 20.30 al Dina
MOrsi
di Parè Teddy Reno in “Reality Show” dei semifi-
nalisti nazionali della 50ª Festa degli Sconosciuti - Ingresso
5 euro (incasso completamento devoluto in beneficenza).
Venerdì 21 novembre alle 20.30 al teatro Accademia di Conegliano finale della 50ª Festa degli Sconosciuti e tributo di
Teddy Reno a Frank Sinatra. Ingresso 10 euro (incasso completamente devoluto in beneficenza. Il ricavato verrà devoluto all’Afr per i progetti in Benin (Africa) e alla Picccolo Comunità.
(cat. C - posizione economica C1) a tempo pie-
BREVI CONEGLIANESE
SAN PIETRO: l’ultimo libro
di Bernardi
Sabato 15 novembre alle 16.30 presso l’azienda vitivinicola “Il Colle” di San
Pietro di Feletto, per la rassegna “Un
libro in cantina”, Ulderico Bernardi presenta il suo libro “Il lungo viaggio dalle terre venete alla selva brasiliana”. Organizza il Comune.
SAN VENDEMIANO: incontro
sulle donazioni degli organi
Mercoledì 19 novembre si conclude il ciclo di incontri
di informazione sanitaria e sociale promosso da Avis, Anffass e Aido di San Vendemiano. Alle 20.30 nella nuova
sala esposizioni del municipio la dottoressa Maria Antonietta De Zotti e Laura Barazza, del reparto di Anestesia e rianimazione di Conegliano, sviluppano l’argomento “La donazione di organi e tessuti nell’Ulss 7”.
COSNIGA: Madonna della Salute
Due week-end - il 15 e il 16 e il 21-23 - di festa a Cosniga per la Madonna della Salute. Domenica 16 alle
15 le contrade si sfidano nella scalata alla “cuccagna”.
In serata musica e cucina tipica.
S. FIOR: recital su Grande Guerra
Venerdì 21 novembre alle 20.45 presso il tendone dei
festeggiamenti della Madonna della Salute si terrà un
incontro dal titolo “Voci e memorie dal fronte - nel novantesimo anniversario dalla fine della Prima Guerra
Mondiale”. Giorgio Visentin e Innocente Azzalini proporranno una introduzione storica inerente l’occupazione del territorio da parte degli austriaci e dei tedeschi
nel 1017 - 1918. Interverranno successivamente i cori
Pradevai di San Fior e I Borghi di San Vendemiano. Moderatore della serata sarà Gianni Miraval. Organizza il
Gruppo Ricreativo di San Fior di Sotto.
SAN FIOR: teatro
IL COMUNE DI CONEGLIANO ASSUME VIGILI URBANI
disponibile sul sito internet www.comune.coÈ
negliano.tv.it il bando di concorso per la copertura di tre posti di agente di polizia locale
bin eseguirà brani di Mozart, Chopin e altri, e il Teatro dei Piccoli leggerà alcune poesie. Verrà inoltre presentato il libro “Io voglio vivere” scritto dai santaluciesi Arturo Buzzat, Rita Musumeci e Clementa Dos
Olis Vieira. Quest’ultima ha ricevuto il premio Civilitas nel 2007 per il suo impegno a favore dei bambini
del suo paese, la Guinea Bissau, condannati alla discriminazione e all’emarginazione se portatori di qualche malformazione nel fisico. E proprio alla raccolta
di fondi un progetto benefico in Guinea Bissau, seguito da Clementa, è finalizzata la serata al Toniolo.
no e indeterminato. Il concorso pubblico è per esami. Uno dei tre posti è riser vato a favore dei
militari volontari. Le domande vanno presentate entro il 27 novembre.
Sabato 15 novembre quarto appuntamento della rassegna “San Fior a teatro”. Alle 21 nella sala polifunzionale del municipio la compagnia Trigeminus di Manzano rappresenta al commedia “Sganassar”. Biglietti: 5 euro, gratuito per i ragazzi fino a 16 anni.
DUE COMPLEANNI IN POCHI GIORNI
CORSO PER VOLONTARI ONCOLOGICI
Centenarie a Zoppè
omincia martedì 18
C
novembre il corso di
formazione per volontari
el giro di soli quindici
N
giorni due anziane di
Zoppè hanno tagliato il traguardo dei cent’anni. Il 17
ottobre Maria Piccin e il 2
novembre Emma Modolo
sono diventate centenarie
ed entrambe sono state festeggiate con calore da tutta la comunità. Di sicuro,
la signora Maria e la figlia
Rina non se l’aspettavano
una festa così, quando il
giorno prima del compleanno, Maria ha avuto un
piccolo ictus. «Per fortuna
tutto si è risolto velocemente - spiega Rina - dovevamo andare in chiesa,
ma alla fine la messa è stata fatta in casa». «È stata
davvero una bella festa continua Maria con un sorriso - anche se non sento
proprio di avere cento anni... io avrei tanta voglia di
andare a Venezia!».
Emma non è da meno: «È
sempre stata una donna
forte nella fede, nell’educazione ai figli, e nelle prove»
rivela la figlia suor Fausti-
Maria Piccin
Emma Modolo
na. «Non ho avuto una vita facile - racconta la signora Emma - ma sono
sempre riuscita ad andare
avanti grazie alla preghiera
e ai miei figli».
«La nostra comunità - dice
il parroco don Francesco
Gardenal - è felice di aver
potuto festeggiare il compleanno di queste nostre
sorelle, insieme ai loro familiari, proprio nelle loro
case e non in casa di riposo come accade solitamente. Conoscendo le due signore, devo proprio dire
che le cure e la dedizione
dei loro figli contribuiscono a mantenerle in gamba
e piene di grinta nonostante i cent’anni compiuti!».
che desiderano dedicarsi
all’assistenza dei malati oncologici a domicilio. Il corso, promosso
dall’associazione Fiorot, si articola in due
parti: la prima,
di 5 lezioni (novembre-dicembre 2008),
ha scopi divulgativi e di sensibilizzazione; la seconda, di
6 lezioni (gennaio-febbraio
2008), è indirizzata esclusivamente a quanti intendo-
no diventare volontari. Le
lezioni hanno cadenza settimanale e si tengono al collegio Immacolata di Conegliano. Inizio alle 20.30. Primo relatore è il dottor. Luigi Salvagno,
primario del
reparto di Oncologia all’ospedale di Vittorio Veneto.
Tratterà il tema: “Il tumore
da malattia incurabile a malattia curabile”. La partecipazione è gratuita. Per
informazioni e iscrizioni telefonare allo 0438.402696.
32
Dai nostri paesi Coneglianese
PONTE PRIULA: TEATRO
PER IL REPARTO DI PEDIATRIA
li “Amici della Pediatria” di Ponte della Priula, in
collaborazione con la sezione femminile della Croce Rossa di Susegana, degli alpini di Colfosco e dell’Avis di Colfosco, promuovono due spettacoli teatrali per
raccogliere fondi da devolvere al reparto di pediatria
dell’ospedale di Conegliano.
Domenica 16 novembre alle 16.15, all’oratorio “Don Bosco” di Ponte della Priula, viene rappresentata “La locandiera” di Carlo Goldoni, a cura della compagnia Tremilioni. Domenica 23 novembre, sempre alle 16,15, va
in scena “Sommelweis” a cura del Collettivo di Ricerca
Teatrale di Vittorio Veneto, per la regia di Carlo De Poi.
L’ingresso è libero e sarà possibile fare un’offerta. AM
G
16 novembre 2008
SUSEGANA: RUZZINI RICORDA LA GRANDE GUERRA
n’opera d’arte esposta in municipio per
ricordare la Grande Guerra. L’ha realizzata Costante Ruzzini, ex
dipendente comunale, di
Colfosco, con reperti recuperati nel Piave e assemblati fino a formare una grande
“carta geografica” dal Grappa a Vittorio Veneto.
Ruzzini ha messo assieme,
dentro il cerchio della ruota
di un carro austriaco, schegge di bomba della forma delle terre che dal Monte Grap-
U
pa arrivano a San Donà e da lì al mare, passando per il Montello, Moriago, Nervesa,
Susegana e tanti altri paesi teatro di cruente battaglie. Ha poi
tracciato il Piave e sistemati delle figure simboliche del conflitto.
L’opera di Ruzzini rimane esposta fino alla fine di novembre al
primo piano del municipio di
piazza Martiri della Libertà fino
alla fine del mese di novembre
secondo l’orario degli uffici comunali. AM
P
er gli abitanti di Albina la devozione alla
Madonna della Salute si perde nel tempo, allorché si radunavano davanti
al capitello a Lei dedicato,
per recitare il rosario e celebrare la messa. Lì si recò
nel 1910, all’età di 9 anni, in
occasione della morte della
sua giovane mamma, suor
Sergia De Carlo, nativa del
posto, pregando e piangendo. Suor Sergia, morta nel
1989 e molto amata dagli
albinesi, raccontava che la
statua animatasi le disse:
«Sono io tua mamma. Dimmi sempre tutto. Ti sono
sempre vicina: sei mia figlia».
Tutta la sua vita fu accompagnata da grandi sofferenze fisiche e morali, ma anche da speciali doni di Dio.
Nel 1936 suor Sergia fu guarita in maniera istantanea e
completa, per intercessione di Elisabetta Vendrami-
ni madre fondatrice dell’I- della metà della cifra nestituto cui apparteneva, le cessaria ai lavori, il comitaTerziarie Francescane Eli- to coinvolse gli abitanti per
sabettine. Grazie a questo chiedere un prestito senza
miracolo, riconosciuto dal- interessi, di 500 mila lire a
la Chiesa, la Madre fonda- famiglia. La risposta fu cotrice fu beatificata nel 1990. sì generosa che nel 1996 la
Negli anni ’30 ebbero inizio struttura venne inaugurata,
i festeggiamenti paesani in- e solo un anno e mezzo dotorno a questo capitello, po il prestito restituito.
proseguiti e cresciuti negli Più di 100 volontari, cooranni ’50 con a capo
il “mitico Severino” (tuttora presidente onorario).
Tanto è sentita la
festa della Madonna della Salute che
nel 1982 nasce un
apposito Comitato
festeggiamenti Albina per gestirne
l’organizzazione e
farsi carico della
costruzione dell’attuale salone
delle feste su terreno del Comune.
Disponendo solo ALBINA: Il capitello dedicato alla Madonna della Salute
PONTE DELLA PRIULA HA DATO L’ADDIO
A SUOR MARIA DOROTEA CERVESATO
Era mite ma tenace
l suo era un Veneto d’alIdifficili
tri tempi, i tempi duri e
del dopoguerra:
l’anima contadina e la devozione popolare tenevano unite famiglie numerosissime, prive di tutto,
ma ricche di speranza.
Terra di emigranti, di povertà, di analfabetismo,
dove giovani madri lavoravano sui campi, consumate dalle fatiche e dai sacrifici e i bimbi giravano
scalzi per le aie e sui prati. Proprio i bimbi di quel
Veneto, oggi padri e nonni, venerdì 7 novembre,
hanno rivolto l’ultimo saluto a suor Maria Dorotea Cervesato, nel Tempio
Votivo di Ponte della
Priula, la parrocchia tanto amata, dove la religiosa, originaria di Scorzè,
prestò servizio tra le suore domenicane per ben 56
anni, dal 1939 al 1995.
Spentasi all’età di 92 anni,
suor Dorotea, ospite negli ultimi anni a Venezia
della casa di riposo della
famiglia domenicana,
portava nel cuore le radici di un legame profondo
e inalterato con le genti
della Sinistra Piave, in
particolare con i giovani
dell’Acr, raccolti intorno
alla figura di don Paolo
Danesin. Sapeva accoglierli, i suoi ragazzi “Raz-
za Piave”, comprenderne,
alla luce della misericordia cristiana, anche gli aspetti caratteriali più indocili e spianare le difficoltà d’integrazione delle
famiglie nel tessuto comunitario. «Era mite ma
tenace, buona di una
bontà antica - racconta Ezio Battistella, allievo di
suor Dorotea negli anni
Cinquanta - che unita alla semplicità dei modi la
faceva sentire una di noi,
figli della terra e della cultura contadina». Una missione d’incontro verso gli
altri, per 74 anni di professione religiosa, che a
Ponte della Priula s’intreccia con episodi di cattolicesimo sociale davvero toccanti: serve far memoria dell’esemplare impegno caritatevole di suor
Dorotea che, seppur cagionevole di salute, durante la guerra si dedica
enerdì 14 alle 20.45
V
nella sede degli alpini di S. Lucia (di fronte alla scuola media) Ottorino Saccon, volontario dell’Avi onlus di
Montebelluna, presenta
il progetto di solidarietà
“Dal sole via Santa Lucia… all’Africa” che prevede la realizzazione di
cucine solari in alcune
zone del continente africano.
BREVI CONEGLIANESE
MADONNA DELLA SALUTE AD ALBINA
Autentica
festa paesana
S. LUCIA
GAIARINE: 212.835 euro
per l’ex Casa del Fascio
Suor Sergia De Carlo
dinati dal presidente Enzo
Dal Cin, si alternano nelle
tre serate di festeggiamenti
servendo il piatto tradizionale, la “bisata in tecia”, seguita da funghi chiodini,
trippe e carni alla griglia.
Quest’anno la festa si tiene
il 21, 22 e 23 novembre.
Parte degli utili vanno alla
parrocchia, che mantiene la
tradizione di celebrare la
Messa al capitello, se il tempo lo consente.
Una piccola comunità, molto unita e attiva che annovera altre due feste annuali
che richiamano gente anche da lontano: la “cena del
mus” il 3° e 4° sabato di gennaio e la “sagra dee teghe”
il 3° e 4° fine settimana di
giugno.
Il salone delle feste, a disposizione dei paesani per
incontri e ricorrenze, ospiterà quest’anno anche la festa de L’Azione domenica 23
novembre con i promotori,
giornalisti e collaboratori
del giornale.
Il Comune di Gaiarine è uno
dei 36 beneficiari dei finanziamenti per interventi su edifici pubblici e privati del Veneto, sottoposti ai vincoli del
Codice Nazionale dei Beni
Culturali e del Paesaggio, deliberati dalla giunta regionale
del Veneto. L’amministrazione Sonego riceverà 212.835
euro per il restauro dell’ex Casa del Fascio.
GAIARINE: festa in biblioteca
Domenica 16 novembre, alle 15 nella palestra della scuola media di Calderano, l’amministrazione comunale di
Gaiarine organizza l’annuale Festa della biblioteca. È previsto uno spettacolo teatrale intitolato “Federico e il drago” proposto dal gruppo culturale Ortoteatro di Pordenone. Al termine ci sarà la premiazione dei ragazzi che
hanno partecipato al concorso estivo della biblioteca “Assaggiamo quello che c’è di buono in biblioteca”. A chiusura castagnata curata dal gruppo Alpini sezione di Gaiarine.
SUSEGANA: concerto gospel
Una serata diversa, una serata per incontrare culture, tradizioni, ritmi, sapori lontani, una serata che fa stare assieme giovani e meno giovani. Questo è ciò che promuove il Centro Ricreativo Vivaio con il concerto gospel
del coro Getsemani in programma sabato 15 novembre
alle 20.30 nell’oratorio “Beata Giuliana” di Susegana.
L’ingresso è di 5 euro. Per maggiori informazioni contattare [email protected].
MARENO: concerto Coro Conegliano
Sabato 15 novembre, alle 20.45 al nuovo auditorium del
Centro culturale di Mareno di Piave, si tiene il 13º Concerto corale organizzato dalla Società operaia di mutuo
soccorso. Ricorrendo quest’anno il 90º anniversario della fine della prima guerra mondiale la Società ha ritenuto di celebrare l’avvenimento con l’esibizione del Coro Conegliano diretto da Diego Tomasi, che presenterà il dvd
inciso recentemente “Era una notte che pioveva”. I brani
saranno presentati e commentati dal generale C. d’A. Italico Cauteruccio. In apertura si esibirà inoltre la corale
locale “Voci marenesi”. Ingresso libero.
BIBANO NOZZE D’ORO
Suor Maria Dorotea Cervesato
instancabilmente
alla
questua, con il carretto e
la “mussa” di Piero Mura,
insieme a un giovane volenteroso, Antonio Dassie, attuale sacrista della
parrocchia. Nemmeno il
conferimento della cittadinanza onoraria, assegnatale dal Comune di
Susegana il 24 marzo del
1997, riuscì a modificare
la proverbiale genuinità
del suo animo. EP
Maria Maiutto ed Egidio Bet sposi dal 15 novembre 1958
ari mamma e papà, siamo lieti di poter festegC
giare con voi i vostri meravigliosi 50 anni di matrimonio.
Vi auguriamo tanta gioia e che il vostro amore sia
eterno.
Con riconoscenza i vostri figli e tutta la vostra famiglia.
Dai nostri paesi Friuli
16 novembre 2008
COL PROGETTO “FARZINE” INCONTRI TUTTO L’ANNO:
COME LA PROSSIMA TRE GIORNI “SACILE QUACK”
Capitale del fumetto
L
argo a matite, pennarelli e alla fantasia dei
fumettisti in erba di
Sacile e dintorni. Il Centro
giovani Zanca dedica ampio spazio al progetto Farzine con un calendario
mensile di appuntamenti
con il fumetto. Nella nuova
sede del Centro Zanca, in
viale Zancanaro, si susseguono incontri di approfondimento, corsi ed ex
tempore che nascono lungo le vie della città. Dalla
passione per le avventure
dei personaggi dei fumetti,
i ragazzi dello Zanca sono
passati all’azione, disegnando e inventando le storie dei loro personaggi.
«Quella del fumetto è un’attività che continua durante
tutto l’anno – spiega Andrea Fregonese, responsabile del Centro giovani –.
D’estate con incontri di approfondimento, in autunno
e in primavera con due appuntamenti fissi: Sacile
Quack e l’ex tempore in
contemporanea con la Fiera primaverile».
Quest’anno il ciclo di incontri estivi di Farzine, che
vede come coordinatore del
gruppo di fumetto Vincenzo Bottecchia, è stato condotto dalla fumettista Sara
Pavan che ha portato a Sacile l’esperienza bolognese.
«Di anno in anno – continua Fregonese – si aggiungono contatti e collaborazioni con appassionati di
Pordenone e Trento. Più la
preziosa collaborazione dei
ragazzi che dopo aver terminato i corsi di fumetto
qui a Sacile insegnano ai
coetanei e ai compagni più
piccoli le basi del disegno».
L’anno fumettistico conti-
nua in autunno con il corso residenziale di Sacile
Quack, per un’immersione
di tre giorni nel fumetto,
che quest’anno si svolgerà
il 21, 22 e 23 novembre con
Gabriella Giandelli (dettagli su www.fumettiasacile.blogspot.com).
Frutto della collaborazione tra Centro
giovani, Ute e mondo del fumetto è poi
il libro “Solo un passo.
Memorie di donne
partigiane dell’Altolivenza” con il fumetto di
Paolo Cossi di Brugnera. In
primavera 2009 l’appuntamento è con l’ex tempore di
aprile che offre la possibilità
di creare le proprie tavole
direttamente nelle vie e nelle piazze sacilesi. Da qualche anno poi si è creato un
gruppo di affezionati, una
decina di ragazzi che hanno iniziato a frequentare
qualche corso allo Zanca e
che poi hanno dato vita ad
CANEVA / CON MOSTRA E CALENDARIO
Buon compleanno
Pro Castello!
orta come naturale
Smitato
continuazione del Coper il Castello, l’associazione spontanea nata nel lontano 1964 per
recuperare, difendere e
valorizzare il sito castellano, la Pro Castello di
Caneva intende ricordare
quest’anno il trentennale
della sua costituzione ufficiale, avvenuta il 25 novembre 1978, con una se-
CAMOLLI SI PREPARA PER SANT’ANTONIO
Diciotto incontri
nelle famiglie
insigne reliquia di
L
’
sant’Antonio da Padova giungerà nella par-
Giovani colori al lavoro nei laboratori sacilesi di fumetto. Sotto, un disegno di Anna Fadel
rie di iniziative promosse
in occasione della cena
sociale di sabato 15 novembre.
Il programma prevede, alle 18.30, l’inaugurazione
di una interessante mostra fotografica che documenta alcuni dei momenti più qualificanti e significativi di trent’anni di vita associativa (come nella
foto qui a fianco); alle 19 ci
un gruppo che si ritrova
spontaneamente tutti i sabati pomeriggio per disegnare e dare sfogo alla fantasia. Una delle loro creazioni è il canguro Mr. Hop,
il logo del pro-
getto “Pedibus” che ha accompagnato nel percorso
da casa a scuola i bambini
delle elementari sacilesi.
E c’è anche qualche appassionato di cosplay, cioè che
si diverte ad imitare nell’abbigliamento i personaggi dei fumetti.
sarà la presentazione dell’atteso calendario 2009,
quest’anno incentrato sul
rapporto del territorio canevese con i quattro elementi fondamentali della
vita: aria, acqua, terra e
fuoco. Un apposito spazio
sarà anche riservato al calendario delle manifestazioni che si terranno a Caneva, Stevenà, Fratta, Fiaschetti e Sarone nel 2009
e ad un proverbio, in dialetto canevese, legato al
ciclo dell’anno. Anche la
raccolta differenziata
dei rifiuti avrà il suo preciso riscontro, paese per
paese. Dopo la presentazione di questo almanacco, ci sarà anche la
proiezione di un filmato sull’attività svolta dalla Pro Castello, nel corso dell’anno corrente, e
A. FREGONESE
Preziosa è la
collaborazione
dei ragazzi che
dopo aver
terminato i corsi
insegnano ai
coetanei e ai più
piccoli le basi
del disegno
Con tutta questa passione
per i fumetti, cosa manca a
Sacile?
Una fumetteria! «La più vicina è a Pordenone – spiega Fregonese –, i ragazzi
però provvedono a passarsi fumetti e novità con il
passaparola». Per tutte le
informazioni sui prossimi
appuntamenti con Farzine
telefonare allo 0434735508, [email protected], www.centrogiovanisacile.it.
Erica Bet
19
i soci fondatori
della Pro nel
1978: saranno
premiati alla cena
di sabato 15
33
MESSE CELEBRATE
DA P. CARMINATI
Sabato 22 alle 16
l’ingresso nella
chiesa di Santa
Teresa della
reliquia del santo
padovanoportoghese
rocchia di Camolli di
Sacile sabato 22 novembre. Accolta solennemente, farà il suo ingresso in chiesa alle 16,
dove si terrà un incontro
di preghiera.
Alle 19 ci sarà la messa
solenne presieduta da
padre Domenico Carminati, frate minore conventuale, e animata dai cori
della forania Sacilese. Dal
momento dell’accoglienza
della reliquia, fino alle 22
del sabato sera, ci sarà la
possibilità, per quanti lo
desiderano, di sostare in
chiesa in preghiera.
La festa riprenderà il giorno successivo, domenica
23 novembre, durante le
messe delle 8 e delle 10.
Sarà sempre padre Domenico Carminati a presiedere le concelebrazioni
eucaristiche.
Il coro San Giovanni della Croce di Treviso propone inoltre sabato 15 alle 20.30 in chiesa a Camolli un concerto-meditazione su santa Teresa di
Gesù Bambino.
La comunità cristiana,
guidata da don Giuseppe
Costalonga, si sta preparando a questo evento da
diverse settimane. Per 18
sere il parroco è impegnato nella visita alle famiglie
delle diverse zone, mentre
una particolare iniziativa
con i missionari di Villaregia è riservata ai giovani.
L’incontro con il santo di
Padova viene vissuto come momento forte nel
percorso di crescita nella
fede della parrocchia e dei
singoli fedeli. La testimonianza concreta di un
grande uomo di Dio, quale fu sant’Antonio, viene
offerta oggi come modello a cui ispirarsi per rendere ancor più salda la
propria vita di cristiano.
«L’affluenza agli incontri
della sera – spiega don
Giuseppe – è buona. Le
persone che si riuniscono
per ascoltare la vita di
sant’Antonio e per pregare davanti al crocifisso di
san Damiano, manifestano il loro interesse. Il santo dei miracoli è venerato
da molti, anche da quelli
che hanno dimenticato la
fede e che, proprio in occasioni come queste, partecipano nuovamente alle
proposte della comunità».
Tre sono invece le serate
rivolte ai giovani per tre
settimane consecutive. I
missionari di Villaregia,
che le animano, propongono delle riflessioni partendo dalle esperienze dei
due santi francescani e allargando l’orizzonte alla
quotidianità perché il
messaggio di sant’Antonio
e san Francesco possa incontrare concretamente la
vita delle nuove generazioni.
Gerda De Nardi
verrà anche consegnato
un simpatico riconoscimento ai 19 soci fondatori. Tutte queste manifestazioni si terranno all’auditorium comunale, in via
Trieste. Alle 19.45 poi si
terrà la tradizionale cena
sociale, riservata a tutti i
soci e ai numerosi simpatizzanti del sodalizio, con
la presenza di autorità locali e del gruppo amici di
San Daniele del Friuli che,
quest’anno, ha attivamente collaborato alla realizzazione della Giornata
medievale in Castello.
34
Dai nostri paesi Veneziano - Friuli
16 novembre 2008
SAN GIOVANNI DI LIVENZA / PRESENTAZIONE DELLA “FATTORIA”
a fattoria sociale incontra la comunità.
Lunedì 17 novembre, alle 20.30 nella sede della
comunità di San Giovanni di Livenza, il sindaco
Roberto Cappuzzo e l’assessore alla Continuità
assistenziale Giorgio Siro Carniello incontreranno tutta la comunità
locale. Tema della serata
il futuro dell’ex San Patrignano, che con il pro-
L
getto promosso dall’amministrazione comunale
si trasformerà in “fattoria
sociale”. «Parte del Comitato – spiega la portavoce Gisella Vicenzotto
– si è recato ad Azzanello per visitare una fattoria sociale simile a quella che sorgerà a San Giovanni». Una visita positiva che unita alla presentazione in apertura
della Festa della decre-
scita felice ha convinto i
cittadini: «Ci sembra una soluzione ottima –
continua Vicenzotto –.
Le persone che abitano
nei pressi della fattoria
sociale di Azzanello si
trovano bene e vanno a
fare la spesa di frutta e
verdura lì». In programma, per toccare con mano in cosa si trasformerà
l’ex San Patrignano, una
visita per tutti i cittadini
ad Azzanello. Entro marzo 2009 prenderà avvio
il percorso amministrativo per la rivalutazione
dello stabile; i 60.740 mq
dell’ex San Patrignano
verranno restaurati da
cima a fondo. Il costo per
rendere nuovamente agibile la struttura è stato
stimato sui 400-500 mila euro, coperto con fondi della Regione Friuli.
Erica Bet
TORRE: APPROVATO IL PROGETTO PER L’ELEMENTARE
ACCANTO ALLA LEOPARDI. UN NIDO ALLA FILIBERTO?
Una nuova scuola
A
pprovata
dalla
giunta di Torre di
Mosto la costruzione di una nuova scuola elementare vicino all’attuale scuola media Leopardi. Il tutto per un costo
di 4,5 milioni di euro.
Già da diversi anni si discuteva su come far fronte all’oggettiva necessità di
ampliamento delle elementari “Emanuele Filiberto”, ormai sature di alunni. Due le soluzioni
possibili: ampliare l’edificio esistente, già ristrutturato anni fa ma non più
sufficiente per accogliere
tutti i ragazzi, o costruirne uno nuovo.
Alla fine è prevalsa questa
seconda opzione, caldeggiata dall’attuale amministrazione. Il nuovo edificio sorgerà all’interno dell’ampio parco che circonda le medie, presumibilmente nell’area dove oggi
si trovano campo da basket e pista di atletica. In
questo modo si creerà un
polo scolastico raccolto,
che permetterà di ridurre
lo spreco di risorse.
«Tre sono i motivi principali che ci hanno portato
a questa scelta – spiega il
sindaco di Torre, Alessandra Cigana –. Innanzitutto non volevamo ripetere
l’errore fatto da precedenti amministrazioni, ristrutturare l’edificio esistente per poi dover trasferire dopo soli due anni
dall’intervento le classi
quinte presso la media per
insufficienza di spazio. Inoltre, è vero che verrà
tolta parte dello spazio
verde alla scuola media,
ma è altrettanto vero che
se ampliassimo le elementari, quel poco di verde che
le circonda verrebbe definitivamente meno. Infine
ne risentirebbe la circolazione stradale».
Elementare e media condividerebbero quindi gli
spazi comuni come pale-
CEGGIA / L’ACQUA DI CESCA
iene inaugurata sabato 15 novembre, alle 17, nella saV
la Toniolo di via Duca D’Aosta a Ceggia, la mostra
“Sussurri d’acque e di terre” di Giovanni Cesca. L’esposizione, aperta fino al 14 dicembre, è organizzata dal Centro di educazione ambientale “Le rane” (www.cealerane.it) insieme all’amministrazione ciliense. La mostra,
infatti, si inquadra in un progetto gestito dal Cea di Ceggia in collaborazione con lo stesso Giovanni Cesca, per
i temi che tratta nel suo lavoro artistico: le acque che intrecciano il paesaggio, la loro valenza e interferenza storica in ambito regionale. La mostra si visita il martedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18; il mercoledì dalle 17
alle 19; il giovedì dalle 14 alle 18; il sabato dalle 16 alle 20
e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. BD
CEGGIA: CORSI DI COMPUTER PER ANZIANI
Non è mai troppo
tardi... per il web
CIGANA
Manca un asilo
nido, la Filiberto
potrebbe
diventarne la
sede. O
ospitare
l’ampliamento
della materna
stra, laboratori e segreteria.
«Facendo parte di un istituto comprensivo con sede centrale a Ceggia, la segreteria di Torre di Mosto
diventa una sorta di distaccamento, ed è più efficace averne una unica
invece che molte, evitando così una dispersione di
risorse. Per quanto riguarda gli spazi comuni,
la palestra ad esempio
verrebbe divisa in due
parti, attraverso delle pareti in cartongesso, per
poter essere usufruita
contemporaneamente da
più classi».
E dell’attuale scuola elementare cosa ne sarà?
«Verrà utilizzata sempre
per il servizio scolastico,
ma per la prima infanzia.
A Torre di Mosto manca
un asilo nido, e quella potrebbe diventarne la sede.
Inoltre l’attuale scuola
materna comunale ha già
lunedì 17 novembre,
Icoalnizia
laboratorio informatidella scuola elementare
Il parco delle scuole medie dove sorgeranno le elementari. Sotto: le elementari
“Emanuele Filiberto”
numerosi iscritti e, guardando ad un incremento
futuro, sarà necessario aumentare lo spazio, quindi
anche in questo caso la
soluzione potrebbe essere
l’edificio della elementare».
Visto che nel parco sorgerà la nuova elementare,
e la palestra sarà divisa in
due, dove si faranno le
grandi manifestazioni
sportive scolastiche che
coinvolgono la media?
«Abbiamo degli impianti
sportivi comunali ben equipaggiati che potranno
essere sfruttati anche dalle scuole».
Le difficoltà sorgono però
quando si parla del recupero dei fondi necessari
per realizzare il progetto:
4,5 milioni di euro.
«Siamo consapevoli che la
cifra è alta, ma ci stiamo
muovendo per trovare la
soluzione migliore. Per
questo stiamo sentendo i
vari enti preposti, in modo da garantire la totale
copertura dei costi. Come
scadenza ci diamo il prossimo consiglio comunale,
che sarà a fine mese, dove
esporremo la nostra proposta per recuperare i
fondi necessari».
Chiara Basei
Collodi di Ceggia, il corso
“NonnInWeb, esserci nel
mondo che cambia”: quattro incontri rivolti agli over
60 per far conoscere il personal computer, Internet e
la posta elettronica.
L’iniziativa rientra nel programma della 9ª settimana
web della provincia di Venezia, che coinvolge vari comuni con incontri, corsi, seminari, sulla conoscenza e
l’utilizzo di nuove tecnologie dell’informazione, con
l’obiettivo di sviluppare sul
territorio la cultura telema-
tica. Gli incontri successivi
si terranno lunedì 24 novembre, lunedì 1 dicembre
e martedì 9 dicembre, sempre dalle 16.45 alle 19.45.
Inoltre, sabato 22 novembre, dalle 15.30 in biblioteca comunale, si terrà il seminario aperto a tutti su “Le
alternative ai software a pagamento”. Per informazioni
e adesioni: telefono 0421322452. Il programma completo dei corsi, realizzati negli altri comuni della provincia è consultabile all’indirizzo
www.settimanaweb9.provincia.venezia.it.
Beatrice Doretto
BREVI FRIULI
BRUGNERA: Graziano Montagner
presidente Afds fino al 2012
Nominato il nuovo consiglio direttivo 2008-2012 dell’Afds (l’associazione friulana dei donatori di sangue) Brugnera. Presidente è Graziano Montagner (nella foto), vicepresidente Pierluigi Pivetta, segretaria Laura Pessot. Gli altri consiglieri sono Angelo Martinuzzo, Roberto Buttignol, Alessia Polesello,
Laura Pessot, Marianna Da Frè, Elio Carniello, Ivo Baita, Mario Brun
e Vittorino Gobbo.
VILLANOVA: Festa dell’anziano
Domenica 30 novembre, nei locali della Pro loco, si svolge la Festa dell’anziano, per tutti i residenti in Comune
di Prata che hanno compiuto i 65 anni. Verrà offerto il
pranzo e sarà a disposizione servizio di trasporto dal capoluogo e dalle frazioni a Villanova. Tempo fino a domenica 23 per prenotare la partecipazione chiamando
i numeri: 347-9800475 o 0434-627196 o 0434626618 o 0434-611386 o 339 3392037 o 0434626080 o 0434-620036 o 0434-620036 o 0434626287 o 0434-626404 o 0434-626763.
Dai nostri paesi Opitergino - Veneziano
16 novembre 2008
SAN GIORGIO D.L./ PASSERELLA ED ECOCENTRO
ell’ultimo incontro
con la cittadinanza
del 30 ottobre scorso, sono stati confermati gli
impegni assunti nelle
precedenti assemblee per
la costruzione della passerella sul fiume Livenza
tra San Giorgio e La Salute. Si è ribadito che entro fine novembre la Provincia di Venezia e l’Anas
firmeranno un’accordo di
programma che contiene
N
i finanziamenti per la realizzazione dell’opera. Il
presidente della Provincia di Venezia Davide
Zoggia a dicembre convocherà una nuova assemblea con i cittadini
per presentare il progetto definitivo e indicare in
linea di massima l’inizio
dei lavori (a quanto pare
previsti già per la prossima primavera).
Dalla riunione del 30 no-
vembre è emersa poi
un’interessante novità:
l’Ecocentro intercomunale. Sembra che siano
già stati avviati i contatti
tra San Stino e Caorle per
la realizzazione di un
centro di raccolta dei rifiuti ingombranti, legno,
mobili da realizzarsi nella zona industriale di La
Salute, al servizio anche
di San Giorgio.
Tamara De Lazzari
CONSORZIO DEI COMUNI OPITERGINO:
DALLE LITI NASCE (FORSE) UNA SVOLTA
Chi comanda?
ODERZO/ BRANDOLINI, LA MEDIA SI PRESENTA
Dopo la presentazione
della scuola elementare
lunedì 10, la scuola media del collegio Brandolini incontrerà i genitori degli alunni di quinta
elementare mercoledì
19 novembre alle 20.30.
In questo periodo di insicurezza e di emergenza educativa ciascuna
famiglia è chiamata a fare delle scelte. Si tratta
di decisioni di estrema
importanza, perché la
formazione scolastica è
alla base della crescita
armoniosa, serena e
profittevole di ciascun
bambino. Solo conoscendo le varie opportunità che il mondo scolastico offre è possibile
effettuare scelte consapevoli ed adeguate, superando pregiudizi e
luoghi comuni e guardando all’obiettivo fina-
le, cioè la crescita serena dei propri figli. Il
Collegio Brandolini Rota intende presentarsi
con un dialogo aperto.
Da sempre alla base della sua filosofia educativa c’è la collaborazione
attiva e responsabile tra
scuola e famiglia. Collaborazione che in questo
momento di incertezza
è più che mai indispensabile.AF
NUOVO ASSETTO
BREVI OPITERGINO
Prevista per fine
mese un’assemblea
dei sindaci per
decidere le sorti
dell’organismo
dopo l’addio
annunciato da sette
sindaci
CAMINO: il patronato ricorda
Lorenzo Campigotto
A
fine mese dovrebbe essere convocata l’assemblea dei
sindaci del Consorzio dei
Comuni opitergino. Per decidere una volta per sempre le sorti dell’organismo,
che ha ricevuto un forte
scossone dal documento
firmato da sette sindaci, i
quali hanno manifestato la
volontà di uscire dal Consorzio. Il presidente Mario
Vendrame ha precisato:
quel documento sottoscritto dai colleghi lo ritiene una sfida, un invito a fare
presto. Per portare a compimento un percorso iniziato ancora due anni fa,
quand’era presidente il sindaco Antonio D’Amico,
volto alla separazione dei
ruoli dell’organismo. Mettere cioè da una parte i servizi che vengono forniti dal
Consorzio a Comuni ed altri soggetti e dall’altra il tavolo di lavoro dei sindaci.
Lo scossone ha matrice politica. Firmatari del documento sono sindaci della
Lega Nord (Mansuè, Ormelle, Chiarano, Gorgo) o
che si collocano nell’area
del centro-destra (Fontanelle, Salgareda, Portobuffolè). Dall’altra parte ci
sono amministrazioni rette da forze politiche diverse dalla Lega Nord: Oderzo, San Polo di Piave, Cessalto, Cimadolmo, Ponte di
Piave. Fra gli elementi scatenanti la protesta, il fatto
che il sindaco di Oderzo,
Pietro Dalla Libera, non
partecipa alle riunioni del
Consorzio, avendovi delegato in via permanente la
consigliere Paladin. Dalla
Libera l’ha ripetuto senza
sosta: i sindaci hanno già
un sacco di impegni da sobbarcarsi, sommare su di sé
tante cariche rischia di essere improduttivo; ci sono
validi collaboratori, è opportuno delegare. Cosa che
del resto Cessalto ha fatto
da tempo.
«Giusto delegare - ribatte
Giampaolo Vallardi, sinda-
35
Sabato 15 novembre alle 14.30
a Camino bambini e ragazzi del
patronato incontreranno i volontari dell’Operazione Mato Grosso. L’iniziativa è stata organizzata in ricordo del piccolo Lorenzo
Campigotto: il bambino, al quale
è stata intitolata la sala parrocchiale, era il figlio di due volontari dell’organizzazione: morì a 18
mesi, il 31 ottobre 1998, durante il periodo di missione in Brasile .
ODERZO: Brisotto organista a Trieste
Pietro Dalla Libera, sindaco di Oderzo
Giampaolo Vallardi, sindaco di Chiarano
Mario Vendrame, sindaco di San Polo
co di Chiarano - ma ci sono ambiti dove è necessaria la presenza del sindaco.
Quando si parla dei problemi del territorio, di decisioni da prendere, non si
può mandare un consigliere con i “bigliettini” in mano». Un altro aspetto non
digerito dai sette sindaci è
quello che Oderzo, avendo
il maggior numero di quote di voto, abbia condizionato l’elezione del presidente. «Il sistema delle
quote non l’ha deciso Oderzo - ribatte Dalla Libera - l’abbiamo trovato
quando siamo arrivati. Lo
trovo del resto un sistema
equo. Avendo Oderzo il
maggior numero di abitanti è logico che abbia il
maggior numero di quote.
Rientra nelle regole della
democrazia. È come se, in
Parlamento, la Valle d’Aosta protestasse perché non
ha il medesimo numero di
parlamentari della Lombardia".
Rientrano Motta di Livenza e Meduna?
Nato verso le metà degli
Anni Settanta, grazie alla
legge sui comprensori, il
Consorzio dei Comuni Opitergino è uno dei pochissimi in Italia ad essere stato realizzato. Ad esso ven-
ne affidata la prima tranche
di finanziamenti per la costruzione della circonvallazione nord-ovest di Oderzo. Fu il caparbio impegno
dell’allora sindaco Bepi Covre che a Roma andò a battere cassa e a battere i pugni, a portare avanti il progetto e la costruzione da
parte dell’Anas. Negli anni
dal Consorzio se ne sono usciti Meduna e Motta di Livenza. Comuni che ora
stanno alla finestra, guardando a cosa succede e non
escludono di poter rientrare se verrà formato solo il
“tavolo dei sindaci”.
Annalisa Fregonese
PIÙ CONSORZIO, MENO CAMPANILI
ll’uomo della strada
poco importa delle
beghe politiche , della
burocrazia e degli enti.
Ciò che gli interessa è che
il suo Comune sia efficiente, dia servizi, specie
in questi tempi grami.
Ecco, un Consorzio di
Comuni dovrebbe ser vire proprio a ciò ed è questa, in sostanza, la strada intrapresa. Da una
parte fornire ser vizi ai
Comuni (ufficio di progettazione , di paghe e
stipendi, di consulenza,
il difensore civico) che ,
approfittando delle economie di scala, permettano di abbattere i costi,
lasciando mag giori risorse ai singoli bilanci
comunali, da investire
per i cittadini. Dall’altra
organizz are uno snello
tavolo di sindaci, senza
A
burocrazia e simili, per
parlare dei problemi del
territorio e, insieme, trovare soluzioni.
Un sistema che ha funzionato in passato per la
costruzione dei sottopassi ferroviari e la riattivazione della ferrovia,
l’allargamento
della
strada Postumia, la costruzione delle idrovore.
Mai come in questi tempi così difficili l’unione
fa la forza. È una sfida
che i tempi attuali pongono ai sindaci: guardare oltre , più in là dei
campanili e dei colori
politici per risolvere al
meglio i tanti nodi che
ancora giacciono sul
tappeto. Dalla metropolitana di superficie allo
scalo merci, dal traffico
ai problemi ambientali.
AF
INTERNET IN
BIBLIOTECA
nche dalla biblioteca
di Oderzo si può navigare in internet.
La postazione con i computer connessi alla rete - il
minimo indispensabile,
verrebbe da dire, per una
biblioteca del XXI secolo,
eppure non è sempre così- è attiva da settembre, e
riservata a chi è tesserato
alla biblioteca e sottoscrive il regolamento del servizio internet.
Si può navigare per al
massimo 2 periodi di 30
minuti al giorno; si può
salvare materiale sulle
proprie chiavette usb e anche stampare.
Il servizio è gratuito
A
Nuova esperienza musicale per
Roberto Brisotto (nella foto): il
maestro organista del Duomo di
Oderzo è stato nominato organista
titolare della Cappella Civica di
San Giusto di Trieste.
La Cappella Civica triestina è una
delle poche Cappelle Musicali rimaste in Italia. Per Brisotto si tratta di certo di un incarico di grande prestigio; nato a Motta di Livenza nel 1972, si è diplomato in pianoforte col massimo dei voti al Pollini di Padova sotto la guida del maestro Sandro Carnelos. Oltre ad essere stato organista
titolare a Oderzo e Ponte di Piave, insegna all’Istituto
Musicale sempre a Oderzo.
ODERZO: scomparso
Duilio Bolzan
La città saluta il cavalier Duilio
Bolzan (nella foto), morto martedì
11 a 88 anni. Fu tra i fondatori
dell’Avis comunale - ne ebbe la
tessera n° 1- e punto di riferimento per gli artigiani: fu primo
presidente dell’Associazione autonoma artigiani, fondatore dell’ArtigianCassa, impegnato in Confartigianato.
Agenda Opitergino
VENERDÌ 14 NOVEMBRE
Ore 20.45 al teatro del Collegio
Brandolini: terzo film del cineforum organizzato dal Circolo Dal
Monaco. “Non pensarci” di
Gianni Zanasi (Italia 2007).
SABATO 15
Ore 15 al centro La Fontana di
Rustignè: continua “Il riciclamondo” laboratori natalizi con la partecipazione straordinaria di Anna
Berton.
Ore 20.30 al centro La Fontana,
Rustignè: serata si degustazione
“Formaggi Vini e Salumi al di quà
e al di là delle Alpi”, relatore il consulente alimentare Fabio Guerra. Ingresso riservato ai soci; contributo di 24 euro.
DOMENICA 16
Calcio: Fontanelle - Portomansuè.
LUNEDÌ 17
Ore 20.30-22.30 al centro parrocchiale del Duomo: settimo incontro della scuola sociale diocesana: “Lo sbalorditivo sviluppo
dei mezzi di comunicazione e la
loro incidenza nella politica”, relatore Vittorio Pierobon, vicedirettore de “II Gazzettino”.
MERCOLEDÌ 19
Ore 21.15 al teatro Cristallo: al
via la stagione teatrale 2008/09
con “La vedova scaltra” di Carlo
Goldoni, adattamento di Lina
Wertmuller, a cura dell’Associazione Teatrale Pistoiese.
Farmacie di turno: Oderzo,
Scotto, via Umberto I 28, tel.
0422-712221: Meduna di Livenza, Brotto, piazza Umberto I 9,
0422 767285.
36
Dai nostri paesi Mottense - Memorie
MA I MEDICI DI BASE NON GRADISCONO
A Oderzo e
Motta l’Utap?
S
e va avanti così le Utap sono destinate a
fare la fine delle figlie
della sòra Camilla: tutti le
vogliono, nessuno le piglia.
La riprova si è avuta lo scorso 24 ottobre al convegno
sulla nuova medicina di base che i pensionati di Cisl,
Cgil e Uil hanno promosso
al Foro Boario Nuovo di Oderzo. Alla fine delle due ore e mezza di dibattito il
pubblico – all’incirca duecento persone – ha capito
che questa nuova forma di
medicina di base, che prevede che più medici si uniscano per offrire un’assistenza lungo tutto l’arco
della giornata ampliando la
qualità dei servizi (dalle visite specialistiche ai piccoli interventi, dalle medicazioni alle ecografie...), è una soluzione assai vantagSERRAVALLE
giosa per i cittadini, se ben
fatta “a costo zero”, ma fortemente ostacolata, a
quanto pare, dai medici di
base. Che, infatti, non si sono presentati al dibattito
sebbene invitati (e annunciati nel manifesto che
pubblicizzava il convegno).
Ostacoli e non ostacoli,
l’Ulss 9 è seriamente intenzionata a far partire
un’Utap nell’OpiterginoMottense. Lo ha detto a
chiare lettere Paolo Michielin, direttore del Distretto numero 4: «Sarebbe una grossa delusione,
anche personale, non riuscire nell’impresa – ha riconosciuto –. A differenza
di altre iniziative, però, non
entrano in gioco solo l’Ulss
e i comuni, ma anche altri
soggetti». Ovvero i medici
di base, che sono dei liberi
professionisti convenzionati (quindi non sono dipendenti di cui l’azienda
sanitaria possa disporre
con una certa elasticità).
Michelin ha anche specificato che potrebbero esserci delle tappe intermedie
(come la medicina associata o di gruppo) prima di
arrivare alle Utap.
Potrebbe essere Motta la
città della sperimentazione. Lì l’assessore Romano
Astolfo, che è anche presidente del Comitato dell’assemblea dei sindaci del Distretto numero 4, sta lavorando da tempo, senza
grande soddisfazione, all’attivazione di un’Utap.
Pure l’assessore alla Sanità
di Oderzo e i sindaci di
Ponte di Piave e di San Polo di Piave si sono detti
molto interessati al discor-
16 novembre 2008
so Utap, chiedendo ai promotori del convegno di intervenire a una prossima
assemblea dei sindaci dell’Ulss 9 per illustrare la
bontà del progetto.
Il tono al convegno lo ha
dato Corrado Pertile,
“papà” della prima Utap del
Veneto, quella di Zugliano
(Vi). Pertile ha snocciolato
i (tanti) vantaggi delle Utap
che si possono riassumere
in un servizio più puntuale e professionale a favore
degli assistiti. «E i costi?»,
hanno chiesto sbalorditi gli
amministratori presenti.
Zugliano dimostra che è
possibile costruire le Utap
senza aumenti di spesa a
carico dell’Ulss. Perché i
maggiori compensi spettanti ai medici di base e i
costi di gestione vengono
compensati dai risparmi in
termini di netta riduzione
di visite specialistiche, accessi impropri in pronto
soccorso, ricoveri in ospedale.
I sindacati dei pensionati,
con Francesco Rorato della Cisl in testa, hanno promesso lotta dura perché le
Utap diventino realtà. «Chi
ancora si oppone dovrebbe iniziare a collaborare –
ha concluso Pertile – , prima che la forte richiesta di
cambiamento che c’è nell’aria diventi travolgente».
Federico Citron
S. FIOR DI SOPRA - IN MEMORIA DI OLGA
A UN ANNO DALLA MORTE
lga, il tempo passa inesorabile e toglie tutto, ti scava
dentro e ti smaterializza. Ma non porta con sé la cara memoria di te. Quanti ricordi! Quanta nostalgia! E nel
paesaggio dell’anima la tua figura s’erge come una statua
alla quale il mio cuore parla e racconta ogni giorno tante
cose…
E tu continua a parlare attraverso le parole della fede. Sei
con Dio, sei nella pace.
E io aspetto di rivederti là, dove staremo ancora insieme
come una volta, ma senza una lacrima e con tutta la gioia
che viene dalla luce del Signore Risorto e sempre presente
con noi, attraverso il suo Spirito consolatore.
Allora cara Olga, arrivederci. Tuo marito Ennio.
La ricordano con affetto il fratello don Adriano, i figli Miriam, Adriano, Roberto; i nipotini Dante, Rocco, Niccolò;
Jolanta, Joana e tutti gli amici.
CHIARANO. L’ALPINO FAVRETTO COMPLETA
LA LISTA DEI CADUTI IN GUERRA
Per la memoria
riplice festa, e molto partecipata, domenica scorsa
T
a Fossalta Maggiore, quando si sono celebrate insieme la festa del Ringraziamento, la commemorazione ai caduti di tutte le guerre e il restauro del monumento nella nuova piazza. In tutti questi decenni il tempo aveva cancellato molti nomi dei caduti su di esso riportati, soprattutto di quelli della prima guerra mondiale.
Gli alpini della sezione di Fossalta e Chiarano, oltre ad
aver curato il restauro del monumento, hanno anche
peregrinato nei vari archivi di guerra e hanno trovato
i nomi dei caduti che le intemperie avevano cancellato. Tutti i nomi dei soldati morti in guerra ora sono tornati al loro posto. Il merito della lunga ed accurata ricerca, come ha sottolineato anche il sindaco Vallardi,
è anzitutto dell’alpino Antonio Favretto. GP
CAI MOTTA, FILM LADINO
enerdì 14 novembre, alle 20.30 nella sala convegni
V
della caserma a Motta di Livenza, proiezione del film
in ladino “Le regn de Fanes”, preceduta da una presentazione della lingua ladina e da una introduzione musicale.
Organizzano la sezione di Motta del Cai e l’assessorato alla Cultura del Comune di Motta per il ciclo “Culture montane: storia, valori e tradizioni nelle Alpi del Nordest”.
TEZZE DI PIAVE - SIETE
SEMPRE NEI NOSTRI CUORI
O
STEFANIA PRATI TOFFOLI
n. 26.12.1929 - m. 16.10.2008
Nel trigesimo della sua morte verrà celebrata una messa di suffragio domenica 16
novembre, alle 18.30, nel
Duomo di Serravalle.
OLGA SANT
n. 24.1.1939 - m. 15.11.2007
La messa in suffragio sarà celebrata sabato 15 novembre, alle 18, nella chiesa di San Fior
di Sopra.
S. VENDEMIANO
S. ROCCO DI CONEGLIANO
COL S. MARTINO
S. LUCIA DI PIAVE
ASSUNTA BATTELLO in ZANARDO
ENRICO ZANARDO
n. 6.2.1927 - m. 18.11.2006
n. 22.12.1929 - m. 17.1.1995
el secondo anniversario della tua morte, cara mamma, sei sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori.
Ti pensiamo al cospetto del Signore insieme a papà nel
quattordicesimo anniversario della sua scomparsa.
Con l’affetto di sempre, i figli uniti alle nuore e ai nipoti.
N
STEVENÀ - TREDICI ANNI
SENZA DI TE
aro Carlo,
siamo giunti al XIII
anniversario da che mano
inconscia ti strappò dal nostro cuore.
Nel giorno della tua dipartita, cioè il 17 di questo
mese alle 16, una messa
verrà celebrata nella cappella ove tu riposi, nell’attesa della santa resurrezione ed onde la nostra famiglia si ricomporrà.
C
LINO SCOTTON
n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996
ANGELA DA RIOS
n. 27.2.1929 - m. 21.11.2007
GIOVANNI BALLIANA
n. 22.7.1923 - m. 16.11.2007
DINO SPINAZZÈ
n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993
A dodici anni dalla tua
scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori.
I tuoi cari.
Non piangete la mia assenza, sono beata in Dio e prego per voi.
Io vi amerò dal cielo come vi
ho amati in terra.
È passato un anno da quando ci hai lasciato, e noi vogliamo pensarti felice nella
casa del Signore. Ti ricordiamo con affetto. Moglie, figlie e familiari tutti.
Nel 15º anniversario della
tua scomparsa, ricordiamo
il tuo buon esempio vissuto
da cristiano. Con l’amore di
sempre, moglie, figlie e nipoti.
Da mamma, papà,
Maria Pia e Francesco
CARLO ARPIONI
n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995
CICLOCROSS
Trofeo Triveneto
Lo scorso week end si sono disputate due prove del Trofeo Triveneto-Gran premio Mosole
Calcestruzzi. La prima si è svolta sabato a Pieve Tesino in pro-
vincia di Trento, la seconda domenica a Laives in provincia di
Bolzano.
In classifica generale spiccano i
primi posti dell’esordiente Yuri
Pessotto (Team Bosco di Orsago), l’amatore F1 Flavio Zoppas
(Vimotorsport), la donna elite
Milena Cavani (Marchiol Emisfero Liquigas Site), la Vimotor-
sport fra le società.
Il Trofeo Triveneto ritorna in regione. Sabato 15 tocca alla tappa
di Mussolente (Vicenza), domenica 16 è la volta di Salvatoronda
di Bibano di Godega di Sant’Urbano organizzata dalla Solvepi
Bonaldo Orsago e valevole quale prova unica del campionato
provinciale di ciclocross.
A PUNTEGGIO PIENO NEL GIRONE B DI SERIE C
REGIONALE DOPO SETTE PARTITE
S.Vendemiano a forza 7
V
eleggia a forza sette il
San Vendemiano. I cestisti di coach Fabrizio
Torazza hanno conseguito
sette vittorie nelle prime sette giornate della serie C regionale (la vecchia C/2). Ormai la forza della squadra,
trascinata dall’esperto cecchino Giomo ma forte anche
di elementi di caratura quali
Baratella, Lena, Metlica junior e Zambon, non è più una sorpresa ma una bella
realtà.
Per il Basket San Vendemiano, che ancora un po’ farà
ombra alla più blasonata rivale Vigor Conegliano, è davvero un momento d’oro. Ba-
sti pensare che conta la bellezza di 210 tesserati, tutti
maschi perché ancora non si
è riusciti ad aprire al settore
femminile. Le particolarità
Nella foto in alto, il gruppone del San Vendemiano; sopra l’under 15
CAI GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
li iscritti al Cai di Conegliano non possono perdersi il
pranzo sociale a Praderadego
domenica 16.
Venerdì 14, alle 21 all’auditorium
“Dina Orsi”, prosegue la rassegna “Montagna Insieme - Spettacolo Montagna”. La serata è dedicata al coneglianese Giuliano
De Marchi che si racconta attraverso una multivisione. Seguirà
un filmato sulla “prima italiana”
della traversata integrale del Mc
Kinley (o Denali) in Alaska: in
tutto 18 giorni di traversata, con
dislivello di 5600 metri in salita
e 4200 in discesa.
Continuano le serate dedicate ai
boschi e agli alberi delle Alpi, con
l’incontro di giovedì 20 sul tema
“Il larice, il cembro e i boschi di
altitudine” con relatrice Benedetta Bortoluzzi. L’appuntamento è presso la sede del Cai di
Conegliano alle 20.45.
La sottosezione del Cai di San
Polo di Piave propone la serata di
lunedì 17 con lo scrittore-alpinista inglese Andy Cave e il suo
G
della società, che ha di recente festeggiato festeggiato il 25°
anno di attività sportiva, tuttavia, sono altre. Il Basket San
Vendemiano, infatti, è l’unica
libro “Imparare a respirare”. L’incontro si svolgerà presso la sala
conferenze della biblioteca comunale di San Polo di Piave alle
20.45.
Giovedì 20, alle 21 presso la sede sociale di San Giovanni del
Tempio, il Cai di Sacile invita alla serata “Da Firenze a Roma in
mountain bike per le antiche
strade etrusche e romane”. Durante l’incontro verranno trasmesse delle proiezioni digitali a
cura di Claudio Coppola.
Il Cai di Motta di Livenza venerdì
14, alle 20.45 nella sala convegni
della Caserma, presenta l’ultima
delle tre serate con tema “Le culture montane, storia, valori e
tradizioni nelle Alpi del Nord-Est”. Il tema del convegno è “Le regn de Fanes” (il regno di Fanes),
Leggenda in Lingua Ladina. La
serata si svolgerà con la presentazione della lingua Ladina, l’introduzione musicale e infine la
proiezione del film “Le Regn de
Fanes».
Mara Campaner
MARCE LA PANORAMICA DELLA SALUTE
er il circuito Trevisando
P
delle podistiche non
competitive domenica 16 è
in programma l’appuntamento di Costa di Vittorio
Veneto.
Si corre, infatti, la 25ª edizione della Panoramica delsocietà di C regionale a mettere a referto dodici giocatori e a mandarli tutti in campo
regolarmente. A parte l’under
19, poi, schiera tutte le formazioni dal minibasket alla
prima squadra. Gli allievi sono campioni provinciali d’eccellenza in carica, l’under 21
(composta prevalentemente
da under 19 capeggia il girone d’eccellenza veneto-friulano). Oltre all’allenatore capo
Torazza, sono due i vice: Piero Svalduz e Andrea Del Pos.
A questo punto il fatto che nel
consiglio direttivo, composto
da una ventina di dirigenti,
compaia più di una donna
non fa più notizia.
La prima squadra, sponsorizzata Meridiana, ha steso nell’ordine Basket Lupatotino,
Gardascuola Virtus Riva, Cestistica Verona, Pallacanestro
Favaro, Omas Albignasego,
Sportschool e Verona Basket.
Dove vuole arrivare? «Puntavamo a disputare un buon
campionato, questo sì, ma il
nostro primo obiettivo era
quello di formare un gruppo
forte e che potesse durare nel
tempo, facendo crescere il
movimento locale- ha ammesso Luciano Metlica, ex
professionista, dirigente responsabile del settore giovanile del San Vendemiano-. Adesso non possiamo più nasconderci».
Giacinto Bevilacqua
la Salute organizzata dal
Gruppo marciatori “La Salute”. Sono due i percorsi
proposti: 6 e 12 chilometri.
La partenza è alle 9 da località Costa. Trevisando proporrà ancora altre tre marce
nel 2008.
Spes Conegliano
a Spes ha fatto centro anche
L
a Belluno. Sul campo esterno della città di San Martino (la
Zoppas Arena è alle prese con rifiniture strutturali) il Conegliano ha messo in mostra una pallavolo a tratti spettacolare e ha
raccolto tre punti preziosi contro Castellana Grotte, avversaria diretta per l’obiettivo salvezza… o anche per qualcosa in più,
visto il buon ruolino di marcia
seguito dalle due matricole della massima serie, ora appaiate in
classifica al quinto posto. Certamente una prova che conferma la forza del gruppo gialloblù
ma che porta sugli scudi Marika
Serafin. Al di là dei venti punti
personali della giocatrice dagli
occhi di mare, la prestazione di
Serafin segna il definitivo recupero dalla spalla destra dell’atleta, con relativa iniezione di fiducia, che permette maggiore
concretezza. Una freccia in più
all’arco del tecnico Mario Martinez, in vista della gara di domenica prossima contro Cesena, fanalino di coda della A/1.
«Non dobbiamo sottovalutare
questa trasferta, perché a questi
livelli nessun confronto è semplice- ha ammonito il coach-.
Cesena forse non riesce ad esprimersi come vuole, ma ha ottime giocatrici in squadra, quindi non dobbiamo abbassare l’attenzione».
Alberto Rosa
TRE I TITOLI IN PALIO NEL 2009
Marathon tricolore
n, due, tre e quattro. La
U
Treviso Marathon quadruplica. Sono quattro, infatti, i campionati italiani assegnati alla maratona che unisce
Vittorio Veneto al capoluogo
della Marca. La manifestazione podistica del 29 marzo
2009 sarà valida per i campionati italiani assoluti, i tricolori master e le rassegne nazionali dei Veterani dello Sport e
dell’Unione sportiva Acli.
Al prestigio guadagnato sul
campo, la Treviso Marathon
potrà vantarsi di assegnare i
titoli nazionali assoluti e master quale richiamo tecnico di
valore per i tanti partecipanti. Ad oggi gli iscritti alla prossima edizione della maratona
della Marca hanno superato
già quota mille.
A ciò si è aggiunto il campio-
nato italiano dei Veterani dello Sport, unione nazionale presieduta dall’ex schermidore
Edoardo Mangiarotti,
forte di 12.500 associati e circa 120 sezioni
provinciali. Anche i tricolori dell’Us Acli (uno
degli enti di promozione sportiva più attivi
sul territorio, disponendo di 104 sezioni
provinciali e ben 3300
società affiliate) rappresenteranno un prezioso valore aggiunto.
Creata da sei società
sportive (Atletica Jäger
Vittorio Veneto, Atletica Industriali Conegliano, Atletica
Silca Ogliano, Silca Ultralite,
Nuova Atletica Tre Comuni e
Athletic Club Ponzano), la
prima edizione della Treviso
Marathon si è disputata il 14
marzo 2004, dopo di che il numero di iscritti è raddoppiato
in cinque anni.
16 novembre 2008
LA RIFORMA DELLA SCUOLA TRAE ORIGINE DAI
PROGRAMMI DELLA LOGGIA P2?
UN GENITORE PREOCCUPATO DAL DECRETO GELMINI
Orgogliosi
della nostra scuola
Non finisce qui
S
ono un genitore impegnato nell’ambito della scuola
dell’obbligo, da quando il
mio primogenito è entrato alla
scuola dell’infanzia, da rappresentante di classe e di istituto.
Venerdì 7 novembre si è svolta a Gaiarine un’assemblea di istituto, in una palestra gremita
da genitori ed insegnanti. La
prof. Giust, nostra dirigente
scolastica, ha illustrato i contenuti della riforma Gelmini che
riguardano le scuole dell’obbligo. La dott. Mion è partita da un
escursus sulla storia della scuola dell’obbligo italiana dai primi anni 60 fino ai giorni nostri,
cercando di farci immaginare
lo scenario futuro della stessa.
Sono stati criticati il metodo
della decretazione d’urgenza assolutamente privo di confronto con gli operatori della scuola e il merito delle disposizioni
che ci riporterà indietro di più
di trent’anni riguardo all’impianto didattico. Sono state evidenziate informazioni scorrette che passano nei mass-media, a volte buttate lì da persone che dimostrano di non conoscere per nulla il mondo della scuola, e le contraddizioni
laddove prima si dice di tagliare la spesa dei troppi insegnanti e dopo si dice che verranno
solo spostati dal “modulo” al
“tempo pieno” (e allora dove sta
il risparmio?).
Personalmente ho gradito l’articolo sull’ultimo numero de
L’Azione, a firma di Alessandro
Toffoli, che mi pare abbia sottolineato a sua volta aspetti che
non “passano” solitamente nei
media, tipo le enormi problematiche che nasceranno per le
amministrazioni locali che dovranno spendere di più per trasporti ed ampliamenti dei plessi esistenti dove addirittura non
serviranno scuole nuove.
Ma continuo a ritenere prioritario il discorso sul non-progetto educativo che sta dietro
alla scelta del ritorno alla maestra unica alle primarie perchè
per una nuova generazione si
tratterà veramente di un ritorno devastante ad un passato che
non può più essere tale.
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
gregio Direttore, concordo
E
sul suo giudizio, in tema di
scuola, indicato nell’articolo di
Il tavolo dei relatori all’assemblea di Gaiarine
Sono convinto che la materna e
soprattutto la primaria siano i
segmenti di scuola italiana che
lavorino meglio. I difetti non
mancano di certo, ma le attuali intenzioni del governo somigliano al classico elefante dentro ad una cristalleria. Se si aprisse un dibattito serio per una riforma vera, con una prospettiva più utile al futuro dei
nostri figli, credo che saremmo
in moltissimi ad accettare un
cambiamento; ma come si fa a
non reagire “male” di fronte a
mosse che hanno l’unico scopo
di diminuire le spese, mettendo
sullo stesso piano chi lavora bene (spesso molto bene) e chi lavora male?
Per una volta in Italia abbiamo
qualcosa che ci pone ai vertici
in fatto di civiltà: parlo della gestione e dell’integrazione dei
bambini con problemi e dei
bambini stranieri; vogliamo andarcene fieri e ribadire con energia l’impegno in tal senso o
vogliamo lasciare andare rite-
nendo tutto ciò solo un costo
da minimizzare?
Io sono orgoglioso di una scuola dove ogni mattina vedo entrare contenti i miei figli, come
i figli dell’immigrato, come quei
bambini che hanno bisogno del
“sostegno”; tutti quei piccoli cittadini (grazie al sistema-scuola
che li educa, insieme alle famiglie) ci insegnano l’accoglienza
ed il rispetto (a volte l’amore....)
per gli altri, con la naturalezza
che è propria di quell’età.
Se c’è una speranza che i bambini stranieri di oggi non diventino i giovani arrabbiati di
domani, questa passa necessariamente per le nostre scuole.
Se c’è una speranza che i bambini meno dotati o diversamente dotati di oggi non diventino domani adulti relegati
continuamente ai margini di una società neo-imbarbarita,
questa passa ancora per le nostre scuole.
Stefano Andreetta
Gaiarine
DON POMPEO POLIDORO COME DON FAÈ
Credevano nella scuola
on dispiacere ho letto la
C
notizia, riportata tra le prime righe del vostro giornale,
della scomparsa di don Pompeo Polidoro, notizia che mi ha
spinto subito a leggerne l’articolo all’interno.
Ho conosciuto don Pompeo un
paio d’anni fa, quando ho raccolto in un piccolo fascicolo,
dedicato a monsignor Faè, le
testimonianze dei sacerdoti
che erano stati suoi cappellani.
In quell’occasione don Pompeo
era stato molto disponibile e
felice che le sue parole potessero ricambiare, in parte, ciò
che da monsignor Faè aveva ricevuto.
Durante quell’intervista mi
confermò di essere stato il primo dei suoi cappellani, esattamente dall’anno 1938 all’anno
1940; di lui disse: era l’uomo
che dava, che si spendeva in
tutto.
Don Polidoro era stato molto
colpito da quella continua donazione e in lui era rimasta
l’immagine di un prete che si
consumava per i suoi parrocchiani, senza dimenticarsi di
nessuno.
Di lui aggiunse: «Per me è stato uno sprone alla mia vita spirituale; durante il mio percorso sacerdotale, spesso ho rivolto il pensiero a lui che ave-
fondo del 9 novembre, soprattutto nell’ultima parte, dove auspica una convocazione generale di quanti sono interessati
per una riflessione condivisa tra
partiti, sindacati, insegnanti,
presidi, studenti, famiglie, affermando che se questo succederà, l’improvvido provvedimento potrebbe risultare, per
assurdo, provvidenziale.
Sulla linea da lei indicata c’è
però la necessità di ascolto da
parte del governo, per quella
parte di società che rimanendo
esclusa dalla linea di governo
non aveva altro mezzo che manifestare. La risposta di Berlusconi in tema di scuola è stata
di prepotenza non di confronto. In diretta televisiva il capo
del governo in questi giorni ha
testualmente detto “per 5 anni
comando io”, ovviamente riferendosi ai voti. Ma poiché per
tanti motivi più del 50% degli italiani in tema scolastico è contro la riforma, un grave motivo
ci deve essere e anche chi comanda deve tenerne conto.
La Gelmini in questi giorni sta
pagando la sua riforma con quasi generale critica. Se non ci sarà
un momento di riflessione pagherà l’istruzione italiana, per
il peggioramento dell’insegnava accompagnato i miei primi
anni di sacerdote».
Leggendo l’articolo che parla
dell’ opera di don Pompeo nei
paesi dove ha prestato servizio, ho colto molte analogie
con ciò che al tempo è stato “lo
stile“di monsignor Faè.
In particolare, visto che in questi giorni si parla tanto di scuola, e purtroppo di tagli, mi ha
colpito che negli anni Settanta, don Pompeo si fosse battuto come un leone per far rimanere la scuola elementare a
Cavalier.
Lo stesso monsignor Faè, alcuni decenni prima, negli anni della fame e degli stenti, si
prodigò altrettanto perché a
Montaner fosse istituita una
scuola, quella che ora, purtroppo, con i nuovi decreti rischia di scomparire.
Mi domando: forse oggi siamo
diventati così poveri da dover
mento che il grembiulino (parlando di primaria) non potrà sostituire.
Qualche anno fa, ancora Berlusconi al governo, c’era stato un
tentativo. Quello di colpire l’operaio togliendo dallo statuto
dei lavoratori l’articolo 18. Poi la
richiesta fu fermata dai lavoratori.
Oggi la scuola, ma non sarà la
sola riforma, ma si continuerà
nei programmi di governo con
le istruzioni date dal memorandum sulla situazione politica in Italia e Piano di rinascita
democratica di Gelli e della P2,
dove anche la riforma in oggetto trova la sua origine. Ma il
“poco venerato della P2”, dopo
aver dato indicazioni (anno
1982), essere stato condannato
e oggi agli arresti domiciliari per
ragioni di età, in diretta televisiva può permettersi di suggerirci ancora qualcosa, indicando il presidente del Consiglio
l’uomo migliore per governare
e riservando maligne osservazioni alla signora Tina Anselmi,
che l’Italia tutta dovrebbe ringraziare per averci liberato da
un incubo, quello della P2.
È spontanea per me la domanda: in che Stato viviamo? La risposta nel giudizio internazionale non è rasserenante.
Francesca Meneghin
Vittorio Veneto
chiudere le scuole? e perché
proprio in quei piccoli paesi
che altro di più non hanno? ci
siamo dimenticati del suo valore?
La scuola pubblica è un bene
di tutti: tanto del ricco quanto
del povero ed è un bene che va
salvaguardato!
Si sta usando una forbice che
non ha alcuna “logica” evangelica!
Forse piuttosto, a mio parere,
siamo diventati poveri di quelle persone che, come monsignor Faè e come don Pompeo,
univano al grande spessore
culturale, un gran cuore; vicini alla gente e sensibili ai loro
bisogni, persone che sapevano
spendersi perché fossero garantiti i diritti ai più deboli.
Il mondo ha bisogno di queste
persone!
Rina Pianca
Montaner