9. Legislazione urbanistica dell`Emilia-Romagna, 3
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9. Legislazione urbanistica dell`Emilia-Romagna, 3
18.5.2007 LR20/2000 “DISCIPLINA GENERALE SULLA TUTELA ED USO DEL TERRITORIO” Integrazioni e approfondimenti Giulia Angelelli, Servizio coordinamento e promozione della Pianificazione Urbanistica, Regione Emilia Romagna ValSAT Nel DPR 616/77 la protezione dell’ambiente rientra tra le funzioni relative alla materia urbanistica in quanto concernente la disciplina dell’uso del territorio La LR 20/00 richiede che per la formazione dei Piani gli enti provvedano alla valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e territoriale degli effetti derivanti dalla attuazione delle scelte strategiche e strutturali dei Piani stessi ValSAT La pianificazione: promuove un uso ed un consumo consapevole delle risorse (fisiche, biotiche naturali ed antropiche-culturali) in relazione alla loro consistenza: – per garantirne qualità e quantità, la disponibilità e la durevolezza nel tempo – per impedirne o mitigarne la pericolosità potenziale ValSAT e concorre, concorre attraverso le azioni del proprio campo di competenza, competenza, alla salvaguardia del valore naturale, ambientale e paesaggistico ed al miglioramento dello stato dell’ambiente e del territorio ValSAT La ValSAT è lo strumento: • per valutare le interazioni tra le scelte di piano ed i settori sensibili dei sistemi ambientali e territoriali; • per individuare misure idonee ad impedire, ridurre e compensare gli impatti negativi ValSAT 6 Fasi essenziali del processo di ValSAT e del processo di piano (delibera CR 173/2001) • Analisi dello stato di fatto • Definizione degli obiettivi • Definizione degli scenari di progetto e degli effetti • Assunzione delle scelte definitive di piano e delle eventuali mitigazioni • Esiti della valutazione di sostenibilità • Monitoraggio degli effetti ValSAT La ValSAT La procedura di ValSAT è lo strumento di valutazione preventiva della coerenza delle scelte di pianificazione con lo stato del territorio e del sistema della pianificazione ValSAT La ValSAT nel processo del piano urbanistico comunale (PSC) • Accertamento preventivo fino all’approvazione del PSC (valutazione ex ante) • Valutazione in itinere in occasione dei Piani operativi o varianti al RUE • Bilancio del piano alla fine di ogni POC e prima di varianti al PSC (valutazione ex post) ValSAT 1. Analisi dello stato di fatto Il Quadro Conoscitivo del PSC predispone: • La ricognizione e valutazione dello stato di fatto e delle sue tendenze evolutive dei sistemi naturali ed antropici e delle loro interazioni • La ricognizione e valutazione dell’insieme delle disposizioni normative vigenti nel territorio • La sintesi interpretativa di riferimento per ambiti territoriali significativi / scenari territoriali di base ValSAT La pianificazione, anche attraverso la ValSAT: • Accerta vincoli, limiti e condizioni alle trasformazioni del territorio inerenti alla qualità intrinseca del bene o alla garanzia per ogni cittadino del bene primario della salute e della sicurezza e per assicurare la sostenibilità ambientale e territoriale. • Tali vincoli, limiti e condizioni operano senza limite temporale e non sono oggetto di indennizzo ValSAT SETTORI SENSIBILI principali dei sistemi antropici e naturali COMPONENTI ACQUA SUOLO Salute e salubrità Cultura Qualità insediativa e benessere Sicurezza Acque superficiali e Acque sotterranee Gestione integrata del ciclo idrico: approvvigionamento idrico, smaltimento Pericolosità idraulica Criticità rete scolante reticolo di Acque costiere trattamento e depurazione reflui bonifica Mareggiate ingressione marina Permeabilità Spazi rurali e periurbani Fertilità del suolo Materiali da costruzione Dissesto idrogeologico Sismicità Siti contaminati Desertificazione Subsidenza Erosione marina ARIA - CLIMA SFERA BIOTICA Flora e fauna SFERA ANTROPICA (sistema insediativo) Fisica e Sociale Qualità dell’aria Microclima aree urbane e periurbane: termoregolazione e ricambio d’aria Biodiversità Massa biotica (ambiti vegetazionali e faunistici) Habitat naturale rurale ed urbano Dotazione di spazi di compensazione e rigenerazione ambientale Reti ecologiche di connessione Aree protette Paesaggi urbani e rurali quale permanenza Sistema delle dotazioni territoriali per la Rumore storica culturale da valorizzare Beni culturali e archeologici Insediamenti edifici ed infrastrutture storiche urbane e rurali qualità urbana ed ecologica-ambientale Smaltimento e recupero dei rifiuti Distribuzione energia Sistema della mobilità e accessibilità al territorio ed i servizi Riqualificazione urbana Elettromagnetismo Incidenti industriali rilevanti Rifiuti solidi urbani, industriali e tossici Incidenti stradali Popolazione: struttura e distribuzione territoriale, solidarietà e PAESAGGIO (interaz.tra comp. fisiche, biotiche naturali e antropiche ) Alterazioni del clima Eventi meteorologici estremi: Emarginazione fasce popolazione deboli ed a rischio coesione Integrità fisica ed identità culturale del Indirizzi normativi per Unità di territorio paesaggio ValSAT Valutazioni delle interazioni sui 4 SISTEMI STRATEGICI della pianificazione • • • Sistema ambientale Sistema insediativo (urbano, rurale) Sistema della qualità insediativa (qualità urbana ed ecologico ambientale, sistema insediativo storico) • Sistema della mobilità ValSAT ed inoltre: • Aspetti demografici e socio economici • Aspetti economici e fiscali • Sistema della pianificazione vigente, sovraordinata e settoriale ValSAT dai sistemi e settori sensibili alla sintesi interpretativa per unità territoriali di riferimento Analisi dello stato di fatto per scenari territoriali di riferimento con riferimento al: • Sistema ambientale, territoriale, sociale di appartenenza sovracomunale (o esterno alla associazione) • Territorio comunale o di associazione • Sito (Unità Territoriali Omogenee Elementari) di ( riferimento per gli ambiti territoriali del PSC Sintesi interpretativa • • • • • Il QC generale e le carte tematiche di settore Selezione dei settori tematici che interagiscono con la pianificazione Estratto per le unità terr.li interessate Restituzione cartografica finalizzata al campo di competenza della pianificazione Sintesi interpretativa/valutativa per unità terr. urbane e rurali Per valutare occorrono indirizzi: Stato unità terr./azioni parametri e soglie Valutazione stato/azioni progetto parametri e soglie ValSAT ValSAT Bilancio unità terr., criticità, opportunità, presenza di elementi di: esclusione limitazioni /condizioni attrazione ValSAT 2. Definizione degli obiettivi • Assume gli obiettivi di sostenibilità ambientale e territoriale, di qualificazione paesaggistica e di protezione dell’ambiente e della salute stabiliti dalla normativa e dalla pianificazione sovraordinata • Dichiara gli obiettivi strategici di pianificazione nonché gli scenari obiettivo di futuro assetto territoriale che intende perseguire. ValSAT 3. Definizione degli scenari di progetto ed individuazione degli effetti • Definisce scenari di progetto: progetto quale insieme di azioni del campo di competenza della pianificazione per realizzare gli scenari obiettivo. • Analizza, anche attraverso modelli di simulazione, simulazione le interazioni e gli effetti attesi sia delle strategie che delle conseguenti azioni di trasformazione significative dell’assetto strutturale del territorio; ValSAT Fonte: Cagnoli – ARPA E-R Definizione di uno Scenario obiettivo ValSAT ValSAT • La Valsat valuta e confronta le prestazioni dei diversi scenari di progetto, progetto tenendo conto dei loro impatti potenziali sui sistemi ambientali, paesaggistici, insediativi, delle rete infrastrutturali per l’urbanizzazione degli insediamenti e della mobilità ValSAT • Provvede al progressivo affinamento delle azioni negli scenari di progetto con la parallela valutazione dell’efficacia delle loro prestazioni • Integra i risultati delle valutazioni nella riformulazione dei contenuti degli scenari di progetto ValSAT ValSAT 4. Assunzione delle scelte definitive di piano e delle eventuali mitigazioni • seleziona tra gli scenari di progetto quelli comunque preferibili, sulla base di una metodologia di prima valutazione di costi/benefici o quanto meno in termini di presenza di elementi negativi-positivi • individua le misure atte ad impedire gli eventuali effetti negativi ovvero quelle idonee a mitigare, ridurre o compensare gli impatti negativi delle scelte di piano. ValSAT 5. Esiti della valutazione di sostenibilità La ValSAT illustra in una dichiarazione di sintesi gli esiti delle valutazioni in relazione alla sostenibilità dei contenuti del PSC con l’indicazione eventuale delle condizioni cui è subordinata la attuazione delle singole previsioni (tra cui la contestuale realizzazione di interventi di mitigazioni e compensazione) Esplicitazione delle motivazioni poste a fondamento delle scelte ValSAT ValSAT 6. Monitoraggio degli effetti Definizione di un set di indicatori per predisporre un sistema di monitoraggio degli effetti nel tempo del PSC sull’ambiente Redazione di bilanci in relazione all’efficacia delle scelte e delle azioni, ai risultati dall’attuazione del piano; I monitoraggi sono svolti dagli enti istituzionalmente competenti Il processo di piano La pianificazione deve: • garantire la coerenza tra le caratteristiche e lo stato del territorio e le destinazioni e gli interventi di trasformazione previsti • verificare nel tempo l’adeguatezza e l’efficacia delle scelte operate • esplicitare le motivazioni poste a fondamento delle scelte di piano Il processo di piano La natura plurale del PRG si traduce, con la LR 20/00, nella separazione dello strumento generale in : PSC, POC e RUE Il processo di piano Il PSC • Valenza a tempo indeterminato, riguarda tutto il territorio comunale • Valuta la consistenza,la localizzazione, la vulnerabilità delle risorse • Fissa vincoli, limiti e condizioni di sostenibilità delle trasformazioni (conformativo del territorio) • Classifica territorio urbanizzato, suscettibile di urbanizzazione, rurale • Individua ambiti territoriali per le politiche di intervento urbanistico: conservare, consolidare, riqualificare, nuovo insediamento • Trasformazioni da attuare in POC (piano preventivo) o nel RUE (interventi diretti) Il processo di piano Componente strategica della Pianificazione • La parte del piano a prevalente contenuto programmatico, che indica il valore delle risorse presenti nel territorio e lo scenario obiettivo di tutela e sviluppo urbano e territoriale, che si intende perseguire e che sviluppa obiettivi e strategie per conseguirlo Il processo di piano Componente strutturale della Pianificazione • Organizzazione ed assetto del territorio nelle sue forme fisiche, materiali e funzionali prevalenti conformanti il territorio stabilmente, per realizzare gli obiettivi strategici che si intendono perseguire: aspetti strutturali di tutela e valorizzazione di spazi e immobili in rapporto al valore intrinseco dei luoghi “statutario”: vincoli, limiti e condizioni alla trasformazione aspetti di assetto generale delle politiche di intervento urbanistico di medio lungo periodo: conservare, consolidare, riqualificare, trasformare (nuovi insediamenti). Il processo di piano I contenuti strutturali: Ripartizione tradizionale Agricola, Residenziale, industriale, artigianale, terziario commerciale per tipologia di vendita, terziario direzionale, ricettivo, ricreativo, ecc. vs Riaccorpamento delle funzioni e attività disciplinate dalla pianificazione in tre macro aree funzionali: • mix di funzioni urbane compatibili con la residenza • funzioni specializzate per attività produttive non compatibili con la residenza • rurale Il processo di piano Il POC Ha validità per un arco temporale di 5 anni Individua e disciplina gli interventi con valore conformativo della proprietà per i diritti edificatori: edificatori • di valorizzazione e tutela • di trasformazione e organizzazione del territorio Il processo di piano Il POC • • • • • • • Delimitazione, assetto urbanistico, destinazioni del suolo; Modalità di attuazione Modalità di intervento e contenuti fisico – morfologici Dotazioni territoriali da realizzare o riqualificare Localizza opere e servizi pubblici da realizzare (dichiarazione pubblica utilità - esproprio) Applica criteri di perequazione Si coordina con altri strumenti di programmazione e pianificazione comunale e programma triennale opere pubbliche Attiva procedure concorsuali di evidenza pubblica per selezionare gli interventi di nuova urbanizzazione, sostituzione o riqualificazione tra quelli individuati dl PSC Il processo di piano Il RUE • Disciplina le trasformazioni urbanistiche non sostanziali del territorio urbanizzato (ambiti territoriali C.S. e consolidati, specializzati produttivi esistenti) e rurale • Interventi edilizi diretti e assegna diritto edificatorio • Aspetti fiscalità comunale (oneri , costi di costruzione, monetizzazioni) • Definizione parametri edilizi ed urbanistici • Norme igieniche , • modalità attuative interventi Il processo di piano REGIONE IlEMILIA campo – ROMAGNA di azione Servizio diMonitoraggio PSC, POC del Sistema e RUE Insediativo Territorio urbanizzato Storico e consolidato Art. A- 8 PSC + RUE PSC + POC + RUE Territorio rurale PSC + RUE Art. A -17 Art. A - 20 POC Territorio urbanizzato Da riqualificare PSC + POC Territorio da urbanizzare PSC + POC Il processo di piano La “zonizzazione” per rappresentare i contenuti della pianificazione • La pianificazione urbanistica disciplina le trasformazioni e gli usi attraverso la tecnica della “zonizzazione” • La zonizzazione fissa obiettivi, scelte, azioni e regole omogenee per Ambiti territoriali • Gli Ambiti territoriali sono parti del territorio, identificate in forma unitaria dal piano, e sottoposte a politiche urbanistiche omogenee a fronte di medesime caratteristiche sostanziali del territorio (indicate dal quadro conoscitivo). Il processo di piano In sintesi, le 4 fasi del processo di piano ANALITICA VALUTATIVA (QC e VALSAT) CONCERTATIVA (conferenza di panificazione) FORMALIZZAZIONE AMMINISTRATIVA (adozione e approvazione PSC) GESTIONALE OPERATIVA (POC, RUE e PUA) le criticità la LR 20/00 nasce con lo scopo preciso di dare sistematicità alle azioni di governo del territorio dal momento che, in passato, le scelte urbanistiche si sono rivelate fortemente impattanti su tutti i subsistemi territoriali la LR 20/00 introduce, ai diversi livelli della pianificazione, alcuni strumenti atti a superare le criticità e i limiti espressi dalla pianificazione tradizionale le criticità UN BILANCIO DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA ALCUNE RIFLESSIONI CRITICHE le criticità SISTEMA INSEDIATIVO - crescita del sistema insediativo in forma diffusa (sprawl) - crescenti esternalità delle scelte insediative (effetti sovracomunali non controllati) - morfologie caotiche e assenza di disegno strategico urbano le criticità SISTEMA INFRASTRUTTURALE - si è assistito con sempre maggiore frequenza ad una sottovalutazione degli impatti del sistema infrastrutturale e della mobilità sul sistema territoriale - sistematico aumento della congestione a seguito dell’uso diffuso del mezzo privato le criticità SISTEMA AMBIENTALE - insufficiente integrazione e coordinamento con leggi del settore ambiente - scarsa qualità urbana ed ecologico ambientale delle trasformazioni le criticità SISTEMA ECONOMICO SOCIALE - Riduzione delle risorse finanziarie degli EELL per la realizzazione della “città pubblica”, e conseguente - Ricorso ad entrate fiscali connesse con le scelte della pianificazione urbanistica per il sostegno del welfare urbano - Diffusione di procedure di negoziazione con soggetti privati (al di fuori del disegno strategico di piano) per realizzare opere e servizi pubblici - Incremento costi dei servizi e della loro gestione (sprawl) - Competizione tra comuni nell’offerta di aree edificabili e l’accaparramento delle funzioni più remunerative le criticità STRUMENTAZIONE URBANISTICA - rigidità operativa e unicità di procedure per la formazione di piani con contenuti e finalità diversi - attribuzione dei diritti edificatori al momento della formazione del piano - tempi incerti nella realizzazione delle trasformazioni (sia private che pubbliche) i principi I PRINCIPI DELLA LEGGE 20 Sussidiarietà Adeguatezza Solidarietà ed Equità sociale e territoriale Sostenibilità ambientale e territoriale gli strumenti alcuni strumenti di sicuro interesse Strumenti urbanistici in forma associata Perequazione territoriale Perequazione urbanistica Politiche di welfare urbano strumenti urbanistici in forma associata Strumenti urbanistici in forma associata LR 20/00 - “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” Art. 9 – I comuni possono esercitare le funzioni pianificatorie in forma associata Art. 13 – PTCP può prevedere forme di cooperazione tra comuni negli ambiti che presentano una elevata contiguità insediativa o nei casi in cui le scelte pianificatorie comunali comportano significativi effetti di rilievo sovracomunali Art. 15 – I comuni possono concordare con Accordi territoriali obiettivi e scelte strategiche comuni Art. A-4 – Il PTCP indica gli ambiti territoriali sub provinciali entro cui sviluppare forme di coordinamento degli strumenti di pianificazione, programmi e politiche di integrazione funzionale strumenti urbanistici in forma associata Strumenti urbanistici in forma associata LR11/01 - “Disciplina forme associative …” Associazione intercomunali per la gestione associata di funzioni e servizi propri dei comuni strumenti urbanistici in forma associata La pianificazione urbanistica in forma associata nasce dalla consapevolezza dell’insufficienza della dimensione locale nella pianificazione rispetto a sistemi territoriali di area vasta strumenti urbanistici in forma associata Le potenzialità offerte dalla pianificazione in forma associata: ü Dimensione amministrativa e territoriale minima per l’esercizio e la gestione efficiente delle scelte urbanistiche complesse ü Coordinamento temporale e finanziario nell’attuazione dei POC ü Unica sede negoziale nei POC (criteri negoziali condivisi) ü Fiscalità locale condivisa (es. oneri e ICI) strumenti urbanistici in forma associata e ancora: ü Semplificazione del linguaggio e degli aspetti regolamentari ü Bilancio delle dotazioni territoriali a scala di Associazione ü Perequazione urbanistica tra aree dei comuni associati (trasferimenti dei diritti edificatori) strumenti urbanistici in forma associata strumenti urbanistici in forma associata Attualmente il 62% dei 256 comuni che hanno predisposto o stanno predisponendo l’adeguamento del proprio strumento urbanistico alla LR 20/00 lo fa in forma associata Si tratta di 158 comuni (pari a circa la metà dei comuni della Regione) suddivisi in 35 associazioni e con una popolazione di circa 1.243.000 ab (poco meno di un terzo della popolazione regionale). dei - 158 comuni interessati: 25 hanno approvato, 4 adottato 33 sono nella fase concertativa della Conferenza di Pianificazione, 96 comuni (il 60%) sono ancora in fase di elaborazione dei documenti per la Conferenza strumenti urbanistici in forma associata E’ possibile riconoscere tre tipologie di Associazioni 1. una città superiore ai 30.000 abitanti, epicentro di un sistema locale del lavoro, e una parte consistente dei suoi comuni di cintura (associazioni più grandi) 2. agglomerati di piccoli comuni (il più delle volte sotto i 10.000 abitanti) con un unico centro maggiore (tra i 30.000 ed i 15.000 residenti); alcune di tali associazioni sono a loro volta ‘satelliti’ di un capoluogo di provincia 3. piccoli o piccolissimi comuni con caratteristiche dimensionali molto simili. perequazione territoriale Perequazione territoriale LR 20/00 - “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” Art. 15 – introduce la nozione di perequazione territoriale prevedendo la possibilità di “costituire un fondo finanziato dagli enti locali con risorse proprie o con quote dei proventi degli oneri di urbanizzazione e delle entrate fiscali conseguenti alla realizzazione degli interventi concordati” Art. A-13 – stabilisce che per gli “ambiti produttivi di rilievo sovracomunale” e i “poli funzionali”, gli “oneri di urbanizzazione relativi alle aree produttive di rilievo sovracomunale sono destinati al finanziamento degli impianti, delle infrastrutture e dei servizi necessari indipendentemente dalla collocazione degli stessi anche al di fuori dei confini del comune nel cui territorio è localizzata l’area produttiva. Gli Accordi Territoriali stabiliscono le modalità di versamento e gestione degli oneri e ne programmano in maniera unitaria l’utilizzo ….” perequazione territoriale Perequazione territoriale - Ridistribuzione equa delle entrate, ed equa ripartizione delle spese - Sostenibilità sociale/politica dell’assegnazione di ruoli differenti ai diversi comuni (rapporto pubblico/pubblico) - Controllo della frammentazione delle scelte urbanistiche (selezione delle scelte allocative) - Sostenibilità ambientale e territoriale perequazione territoriale perequazione territoriale politiche Condivisione concertata del gettito fiscale: Fondo di compensazione (LR 20/00 per ambiti produttivi di rilievo sovracomunale e poli funzionali) Trasferimento di diritti edificatori tra comuni diversamente vincolati da politiche di area vasta Cofinanziamento di infrastrutture locali tramite “distretti di prelievo” (es. PMP della Provincia di Bologna) perequazione territoriale politiche “Quote eque” di interventi intrusivi (per tradurre l’impatto/il danno in punteggio e mitigare il sovraccarico locale degli impianti intrusivi ed esplicitare l’obbligo di contribuire al risarcimento o alla mitigazione) Incrementi nelle imposte immobiliari per la valorizzazioni patrimoniali dovute ai nuovi interventi e reimpiego del nei comuni che soffrono le maggiori esternalità negative perequazione urbanistica Perequazione urbanistica LR 20/00 - “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” Art. 7 – Perequazione urbanistica La perequazione urbanistica persegue l'equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. Il PSC può riconoscere la medesima possibilità edificatoria ai diversi ambiti che presentino caratteristiche omogenee. (…) perequazione urbanistica tradizionalmente (P.R.G.) la pianificazione urbanistica creava: ü regime unico dei suoli ü disparità di trattamento tra i proprietari delle aree di trasformazione ü inefficacia delle previsioni urbanistiche per la “città pubblica” (esproprio, rapporto pubblico/privato) perequazione urbanistica Meccanismo perequativo 1. Riconoscimento delle edificabilità spettante ai terreni indipendente dalla loro destinazione d’uso 2. Localizzazione dell’edificabilità privata in una parte dell’ambito di trasformazione (PUA) 3. Cessione gratuita al Comune delle aree destinate alla città pubblica (dotazioni territoriali, aree per edilizia sociale, …) perequazione urbanistica Ambito di trasformazione (comparto perequativo) area destinata alla cessione gratuita per dotazioni territoriali area in cui si concentrano le superfici edificabili private aree destinate alla cessione gratuita per dotazioni territoriali è possibile trasferire diritti edificatori da altri ambiti di trasformazione nelle aree in cui si prevede la concentrazione delle superfici edificatorie private perequazione urbanistica con la perequazione urbanistica: ü Principio etico della giustizia distributiva ü Principio politico in base al quale la proprietà dei suoli non comprende automaticamente il diritto all’edificazione ü Metodo scientifico delle classificazione del territorio (secondo lo stato di fatto e di diritto) e dell’analisi dei caratteristiche degli edifici e degli insediamenti ü Modo di acquisizione del suolo necessario agli usi di interesse pubblico e sociale. ü Trasferimento dei diritti edificatori perequazione urbanistica 1. Esistono differenti modelli perequativi 2. Compiti diversi attribuiti a PSC, POC, RUE 3. Necessità di un coordinamento sovracomunale (indirizzi per la classificazione, criteri per l’attribuzione degli indici perequativi, …) 4. Perequazione vs. negoziazione (strumenti distinti ma integrabili) politiche di welfare urbano Meccanismi concorsuali e negoziali Concorrono al raggiungimento degli obiettivi del piano e alle politiche di welfare urbano, sono: ü di natura materiale (accrescere la dotazione di aree ed attrezzature pubbliche, realizzazione di opere pubbliche e di edilizia residenziale sociale, …) ü di natura “immateriale” (tempestività degli interventi, livelli di qualità più elevata, gestione delle attrezzature e dell’E.r.s., …) Sussidiarietà “orizzontale” edilizia residenziale sociale La pianificazione territoriale ed urbanistica, nel concorrere alla realizzazione delle politiche abitative, persegue anche obiettivi di coesione sociale e di riequilibrio territoriale Per Edilizia Residenziale Sociale (ERS) si intendono le forme di edilizia che rispondono coerentemente agli obiettivi di integrazione sociale individuati dagli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, e sono rivolte alle fasce sociali che il mercato locale, da solo, non è in grado di offrire edilizia residenziale sociale Analisi e distribuzione della popolazione in base alla dimensione del nucleo familiare Effetti della distribuzione territoriale delle famiglie in base del reddito Variazione percentuale 1991-2001 del numero delle famiglie Numero medio di componenti per famiglia Percentuale di famiglie con un solo componente sul totale famiglie Percentuale di coppie con figli sul totale Percentuale di famiglie > 5 componenti sul tot. delle famiglie Percentuale di residenti che vivono in famiglie unipersonali (classe d’età 25-44 anni) Percentuale delle famiglie unipersonali, unipersonali straniere e degli stranieri residenti edilizia residenziale sociale 10.000 €/anno 15.000€/anno €/anno 15.000 distribuzione delle classi dimensionali degli alloggi accessibili in base al reddito familiare 22.500 €/anno edilizia residenziale sociale Un approfondimento sulla Provincia di Bologna per l’analisi del fabbisogno abitativo Valentina Ballotta 1) Fabbisogno di residenza sociale (LATO DOMANDA) 2) Disponibilità di stock accessibile (LATO OFFERTA) 3) Rapporto accessibilità alloggio/capacità di spesa (PROPRIETA’ E LOCAZIONE) DATI UTILIZZATI: Redditi da Agenzia delle Entrate (imponibile Irpef Comune di Bologna e su base regionale, solo ora il dato è disponibile dal Ministero delle Finanze a scala comunale) numero contribuenti % ammontare imponibile (mila €) % reddito imponibile medio per contribuente < 7.746,84 90754 29,69% 499.836 7,90% 5.508 da 7.746,84 a 15.493,71 61970 20,27% 804.478 12,71% 12.982 da 15.493,71 a 30.897,41 111604 36,51% 2.368.792 37,43% 21.225 da 30.897,41 a 69.721,68 31868 10,43% 1.394.346 22,04% 43.754 9485 3,10% 1.260.384 19,92% 132.882 > 69.721,68 totale 305681 6.327.836 20.701 Reddito disponibile delle famiglie dell’Emilia Romagna Fasce di reddito Irpef comunali (per fasce di reddito) IRPEF comunale: percentuale per fasce di reddito 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% fino a1 da .00 1.0 0 00 a2 . 0 da 00 2.0 00 a3 .00 da 0 3.0 00 a4 .00 da 0 4.0 00 a5 .00 da 0 5.0 00 a6 .00 da 0 6.0 00 a7 da .50 7.5 0 00 a1 da 0.0 10 0 0 .00 0a 15 da .00 15 0 .00 0a 20 da .00 20 0 .00 0a 25 da .00 25 0 .00 0a 29 da .00 29 0 .00 0a 32 da .60 32 0 .60 0a 35 da . 00 35 0 .00 0a 40 da .00 40 0 .00 0a 50 da .00 50 0 .00 0a 60 da .00 60 0 .00 0a da 7 0 70 .00 .00 0 0a 10 0.0 00 oltr e 10 0.0 00 0,0% Minerbio % Vergato % Zola Predosa % Savigno % Sasso Marconi % Sant'Agata Bolognese % San Lazzaro di Savena % Camugnano % Anzola % Bologna % San Giovanni in Persiceto % Imola % Fasce di reddito Irpef comunali (percentuale cumulativa) IRPEF comunale: percentuale cumulativa 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% fin oa 1.0 da 00 1.0 00 a2 da .00 2.0 0 00 a3 .00 da 0 3.0 00 a4 da .00 4.0 0 00 a5 da .00 5.0 0 00 a6 da .00 0 6.0 00 a7 da .50 7.5 0 00 a1 da 0.0 10 00 .00 0a da 15 .00 15 0 .00 0a da 20 .00 20 .00 0 0a da 25 . 00 25 0 .00 0a da 29 .00 29 .00 0 0a da 32 .60 32 .60 0 0a da 35 .00 35 0 .00 0a da 40 .00 40 .00 0 0a da 50 .00 50 .00 0 0a 60 da .00 60 0 .00 0a da 70 70 . 0 .00 00 0a 10 0.0 00 oltr e1 00 .00 0 0,0% Minerbio % cumulativa Vergato % cumulativa Zola Predosa % cumulativa Savigno % cumulativa Sasso Marconi % cumulativa Sant'Agata Bolognese % cumulativa San Lazzaro di Savena % cumulativa Camugnano % cumulativa Anzola % cumulativa Bologna % cumulativa San Giovanni in Persiceto % cumulativa Imola % cumulativa Se, in prima istanza, lo studio è stato condotto su 4 fasce di reddito, si restituisce il risultato delle tre fasce più rappresentative: • • • 7.749 €/annui 15.493 €/annui 30.897 €/annui (Escludendo i 69.721€/annui) DATI UTILIZZATI: Valori immobiliari da Agenzia del territorio (Dati OMI primo semestre 2006) Sono stati considerati solo i valori ordinari degli alloggi escludendo cioè l’edilizia di particolare pregio e quella degradata I dati sono suddivisi per: • Civile abitazione e abitazione Economica in un buono stato di conservazione (Intervallo minimo e massimo dei valori immobiliari) • Zone centrali, periferia, suburbano (solo per Bologna) • La superficie considerata è sempre la superficie LORDA DATI UTILIZZATI: Classi dimensionali degli alloggi da Agenzia del Territorio • • • • • Monolocali fino a 45 mq Piccola da 45 a 60 mq Medio-piccola da 60 a 90 mq Media da 90 a 120 mq Grande > 120 mq Dati normalizzati con coefficienti correttivi Monolocale +20%; Piccola abitazione +10%; Media e medio/piccola = valore esatto Grande -10% DATI UTILIZZATI: Accessibilità economica: 1) Solvibilità 2) Mutui del nucleo familiare pari al 30% del reddito (indagine Cresme-Anci 2004). Anche se, per quanto riguarda i mutui, le rate possono variare solitamente dal 35 al 50% del reddito trentennali al tasso fisso del 4,8% (Il Sole 24 ore marzo 2007) Accessibilità alla LOCAZIONE 0 ZOLA PREDOSA PERIF_LOC_max PERIF_LOC_min 38mq 50mq 60mq 80mq > 100mq GRANAGLIONE CASTEL DI CASIO SAVIGNO GAGGIO MONTANO PORRETTA TERME €/mq/mese GALLIERA 80mq SALA BOLOGNESE Locazione in zone periferiche MONTEVEGLIO 60mq SAN GIOVANNI PERSICETO CASTEL DEL RIO 50mq BARICELLA MALALBERGO 38mq MINERBIO MOLINELLA BUDRIO CENTRO_LOC_min MORDANO MONTE SAN PIETRO CASALFIUMANESE CASTELLO D'ARGILE CENTRO_LOC_max BORGO TOSSIGNANO BAZZANO CASTEL GUELFO BOLOGNA OZZANO DELL'EMILIA MONTERENZIO DOZZA CRESPELLANO BOLOGNA suburbana GRANAROLO DELL'EMILIA CAMUGNANO GRIZZANA MORANDI MARZABOTTO CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTELLO DI SERRAVALLE CASTEL D'AIANO IMOLA MEDICINA CALDERARA DI RENO SANT'AGATA BOLOGNESE VERGATO LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO FONTANELICE SAN PIETRO IN CASALE PIANORO ANZOLA DELL'EMILIA CREVALCORE LOIANO MONZUNO SAN GIORGIO DI PIANO BENTIVOGLIO SASSO MARCONI ARGELATO CASTEL SAN PIETRO TERME SAN LAZZARO DI SAVENA GRANAROLO DELL'EMILIA CASALECCHIO DI RENO ZOLA PREDOSA 0 CASALECCHIO DI RENO Locazione in zone centrali 7.749 €/anno €/mq/mese 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 > 100mq 7.749 €/anno 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 ZOLA PREDOSA PERIF_LOC_max PERIF_LOC_min 38mq 50mq 60mq CASTEL DEL RIO 80mq SALA BOLOGNESE > 100mq GRANAGLIONE CASTEL DI CASIO SAVIGNO GAGGIO MONTANO €/mq/mese 80mq PORRETTA TERME Locazione in zone periferiche GALLIERA 60mq MONTEVEGLIO CAMUGNANO GRIZZANA MORANDI MARZABOTTO CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTELLO DI SERRAVALLE CASTEL D'AIANO IMOLA MEDICINA CALDERARA DI RENO SANT'AGATA BOLOGNESE VERGATO LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO FONTANELICE SAN PIETRO IN CASALE PIANORO ANZOLA DELL'EMILIA CREVALCORE LOIANO MONZUNO SAN GIORGIO DI PIANO BENTIVOGLIO SASSO MARCONI ARGELATO CASTEL SAN PIETRO TERME SAN LAZZARO DI SAVENA GRANAROLO DELL'EMILIA €/mq/mese SAN GIOVANNI PERSICETO 50mq BARICELLA MALALBERGO 38mq MINERBIO MOLINELLA CENTRO_LOC_min BUDRIO MORDANO MONTE SAN PIETRO CASALFIUMANESE CASTELLO D'ARGILE CENTRO_LOC_max BORGO TOSSIGNANO BAZZANO CASTEL GUELFO BOLOGNA OZZANO DELL'EMILIA MONTERENZIO DOZZA CRESPELLANO BOLOGNA suburbana GRANAROLO DELL'EMILIA CASALECCHIO DI RENO ZOLA PREDOSA 0 CASALECCHIO DI RENO Locazione in zone centrali 15.493 €/anno 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 > 100mq 15.493 €/anno 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 ZOLA PREDOSA PERIF_LOC_max PERIF_LOC_min 38mq 50mq 60mq CASTEL DEL RIO 80mq SALA BOLOGNESE > 100mq GRANAGLIONE CASTEL DI CASIO SAVIGNO GAGGIO MONTANO €/mq/mese 80mq PORRETTA TERME Locazione in zone periferiche GALLIERA 60mq MONTEVEGLIO CAMUGNANO GRIZZANA MORANDI MARZABOTTO CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTELLO DI SERRAVALLE CASTEL D'AIANO IMOLA MEDICINA CALDERARA DI RENO SANT'AGATA BOLOGNESE VERGATO LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO FONTANELICE SAN PIETRO IN CASALE PIANORO ANZOLA DELL'EMILIA CREVALCORE LOIANO MONZUNO SAN GIORGIO DI PIANO BENTIVOGLIO SASSO MARCONI ARGELATO CASTEL SAN PIETRO TERME SAN LAZZARO DI SAVENA GRANAROLO DELL'EMILIA €/mq/mese SAN GIOVANNI PERSICETO 50mq BARICELLA MALALBERGO 38mq MINERBIO MOLINELLA CENTRO_LOC_min BUDRIO MORDANO MONTE SAN PIETRO CASALFIUMANESE CASTELLO D'ARGILE CENTRO_LOC_max BORGO TOSSIGNANO BAZZANO CASTEL GUELFO BOLOGNA OZZANO DELL'EMILIA MONTERENZIO DOZZA CRESPELLANO BOLOGNA suburbana GRANAROLO DELL'EMILIA CASALECCHIO DI RENO ZOLA PREDOSA 0 CASALECCHIO DI RENO Locazione in zone centrali 30.897 €/anno 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 > 100mq 30.897 €/anno 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 170 165 160 155 150 145 140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 ZOLA PREDOSA GRANAROLO DELL'EMILIA CENTRO_LOC_min BENTIVOGLIO PERIF_LOC_min SUBURB_LOC_min mq access centro min CAMUGNANO GRIZZANA MORANDI MARZABOTTO metri quadrati accessibili CASTIGLIONE DEI PEPOLI mq access centro min CASTELLO DI SERRAVALLE CASTEL D'AIANO IMOLA MEDICINA CALDERARA DI RENO SANT'AGATA BOLOGNESE VERGATO SUBURB_LOC_min LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO FONTANELICE SAN PIETRO IN CASALE PIANORO ANZOLA DELL'EMILIA PERIF_LOC_min CREVALCORE LOIANO MONZUNO SAN GIORGIO DI PIANO CENTRO_LOC_min SASSO MARCONI ARGELATO CASTEL SAN PIETRO TERME SAN LAZZARO DI SAVENA CAMUGNANO GRIZZANA MORANDI MARZABOTTO CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTELLO DI SERRAVALLE CASTEL D'AIANO IMOLA MEDICINA CALDERARA DI RENO SANT'AGATA BOLOGNESE VERGATO LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO FONTANELICE SAN PIETRO IN CASALE PIANORO ANZOLA DELL'EMILIA CREVALCORE LOIANO MONZUNO SAN GIORGIO DI PIANO BENTIVOGLIO SASSO MARCONI ARGELATO CASTEL SAN PIETRO TERME SAN LAZZARO DI SAVENA GRANAROLO DELL'EMILIA CASALECCHIO DI RENO ZOLA PREDOSA 0 CASALECCHIO DI RENO metri quadrati accessibili 7.749 €/anno 85 80 9 75 70 8 65 60 7 55 50 6 45 40 5 35 4 30 25 3 20 15 2 10 5 1 mq access perif min 0 mq access perif min mq access suburb min 15.493 €/anno 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 mq access suburb min metri quadrati accessibili 9 8 7 6 5 4 3 2 CENTRO_LOC_min PERIF_LOC_min CAMUGNANO MARZABOTTO GRIZZANA MORANDI CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTELLO DI SERRAVALLE IMOLA mq access centro min CASTEL D'AIANO MEDICINA CALDERARA DI RENO VERGATO SANT'AGATA BOLOGNESE LIZZANO IN BELVEDERE FONTANELICE SUBURB_LOC_min PIEVE DI CENTO PIANORO SAN PIETRO IN CASALE ANZOLA DELL'EMILIA LOIANO CREVALCORE MONZUNO BENTIVOGLIO SAN GIORGIO DI PIANO ARGELATO SASSO MARCONI CASTEL SAN PIETRO TERME GRANAROLO DELL'EMILIA SAN LAZZARO DI SAVENA ZOLA PREDOSA 1 CASALECCHIO DI RENO 250 245 240 235 230 225 220 215 210 205 200 195 190 185 180 175 170 165 160 155 150 145 140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 30.897 €/anno mq access perif min 0 mq access suburb min Distribuzione territoriale dei dati indice di accessibilità alla locazione è il rapporto tra il range dei valori immobiliari e la solvibilità per redditi annui fissati, per diverse classi dimensionali prese in esame (se la distribuzione dello stock abitativo fosse uniformemente distribuito all’interno del range, ciò equivarrebbe alla % del n. di alloggi ) l’indice varia da 0 a 1 l’indice rappresenta la soglia minima dell’accesso all’alloggio il numero all’interno delle aree è l’effettivo stock di alloggi di quella dimensione reddito Irpef 7.746 €/anno reddito Irpef 15.493 €/anno reddito Irpef 30.879 €/anno Rappresentazione su 5 macroaree provinciali Bologna 1a e 2a cintura e via Emilia Imola Pianura Montagna totale degli alloggi accessibili in locazione (Σ delle tipologie dimensionali) n. famiglie mediamente presenti con quel reddito 7.749 €/anno % classi dimensionali degli alloggi accessibili in ogni zona sovracomunale rispetto al totale di alloggi accessibili provinciali 15.493 €/anno % classi dimensionali degli alloggi accessibili in ogni zona sovracomunale rispetto al totale di alloggi accessibili provinciali 30.879 €/anno % classi dimensionali degli alloggi accessibili in ogni zona sovracomunale rispetto al totale di alloggi accessibili provinciali Accessibilità alla PROPRIETÀ rata del mutuo per reddito e dimensione dell’alloggio - CENTRO - rata del mutuo per reddito e dimensione dell’alloggio - PERIFERIA - durata mutuo per tipologia di alloggi Distribuzione territoriale dei dati indice di accessibilità alla proprietà è il rapporto tra il range dei valori immobiliari e la solvibilità per redditi annui fissati, per diverse classi dimensionali prese in esame (se la distribuzione dello stock abitativo fosse uniformemente distribuito all’interno del range, ciò equivarrebbe alla % del n. di alloggi ) l’indice varia da 0 a 1 l’indice rappresenta la soglia minima dell’accesso all’alloggio in proprietà il numero all’interno delle aree è l’effettivo stock di alloggi di quella dimensione reddito Irpef 7.746 €/anno reddito Irpef 15.493 €/anno reddito Irpef 30.879 €/anno Rappresentazione su 5 macroaree provinciali Bologna 1a e 2a cintura e via Emilia Imola Pianura Montagna totale degli alloggi accessibili in proprietà (Σ delle tipologie dimensionali) n. famiglie mediamente presenti con quel reddito 7.749 €/anno % classi dimensionali degli alloggi accessibili in ogni zona sovracomunale rispetto al totale di alloggi accessibili provinciali 15.493 €/anno % classi dimensionali degli alloggi accessibili in ogni zona sovracomunale rispetto al totale di alloggi accessibili provinciali 30.879 €/anno % classi dimensionali degli alloggi accessibili in ogni zona sovracomunale rispetto al totale di alloggi accessibili provinciali costo dello stock abitativo necessario al soddisfacimento del fabbisogno (lato offerta) Incidenza del costo dell’area sul valore di vendita degli immobili Vi = A+ Kp + Kamm + Kcomm + Of + I dove: Vi Kp Kamm Kcomm Of I = valore del bene immobiliare = costo di produzione dei fabbricati e oneri di vario tipo = costi amministrativi = costi commerciali = oneri finanziari, spese tecniche generali, utili operatore = imposte Comuni considerati Valori immobiliari Costo delle aree Incidenza GAGGIO MONTANO 1.750€/mq di Sc 63,20€/mq di Sc 4% SAN GIOVANNI IN PERSICETO 2.500€/mq di Sc 813,20€/mq di Sc 33% PIANORO 2.750€/mq di Sc 1.063,20€/mq di Sc 39% CASALECCHIO - Zona semicentrale 3.300€/mq di Sc 1.613,20€/mq di Sc 49% BOLOGNA - quartiere BOLOGNINA 4.000€/mq di Sc 2.313,20€/mq di Sc 58%