Vedere e rappresentare il movimento a cura di Barbara Brugola

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Vedere e rappresentare il movimento a cura di Barbara Brugola
Vedere e
rappresentare il
movimento
a cura di
Barbara Brugola
Guardare: i movimenti dell’occhio
• L'analisi di una scena visiva, come
l'osservazione di un quadro o di un
panorama, e' strettamente associata alla
visione foveale. Pertanto quando si
osserva una scena stazionaria, gli occhi
eseguono una scansione del campo visivo
con movimenti rapidi - detti movimenti
saccadici - alternati a fissazioni. In
generale la scansione del campo visivo
non e' regolare, tranne casi particolari
come la lettura, in cui c’è
un'organizzazione seriale
dell'informazione visiva. Cosi', in
generale, le fissazioni non sono distribuite
uniformemente sulla figura osservata:
alcune zone sono ignorate e altre sono
visitate (fissate) frequentemente.
• Quando l’immagine di un oggetto si sposta
sulla retina, è ovvio che l’oggetto si sta
muovendo là fuori nel mondo.
• Anche quando noi ci muoviamo, le
immagini degli oggetti di spostano sulla
retina: eppure il mondo è stabile. Come è
possibile?
• Perché interpretiamo automaticamente e
inconsapevolmente il movimento
dell’immagine retinica tenendo conto del
movimento degli occhi.
Percezione del movimento
• La percezione del movimento è un processo
complesso:
• Non possiamo percepire movimenti troppo
lenti (come la crescita di una pianta), o troppo
veloci (come la rotazione dellʼelica di un
aereo);
• Non è necessaria una corrispondenza fra
movimento fisico e movimento percepito: a
volte percepiamo il movimento di stimoli
statici; a volte appare immobile ciò che in
realtà si muove.
Illusioni di movimento
• 1- Movimento indotto
Un oggetto immobile sembra muoversi
quando a muoversi è, in realtà, un oggetto
vicino. Il resto del mondo non è visibile:i
due oggetti cambiano posizione l’uno
rispetto all’altro; non c’è modo di accertare
quale dei due si stia realmente spostando.
• Nell’impossibilità di prendere una
decisione, il sistema visivo applica la
seguente regola: l’oggetto più fermo è
quello più grande o quello che circonda
l’altro (è la luna che sembrai muoversi tra le
nuvole ma in realtà sono le nuvole che si
muovono).
ECCEZIONE ALLA REGOLA:
• Seduti in un treno fermo,vicino al finestrino,
se il treno accanto si sposta lentamente,
abbiamo la sensazione di essere noi a
partire.
ILLUSIONI DI MOVIMENTO
• 2- Effetto Autocinetico
Un osservatore al buio guarda un punto
luminoso isolato (brace di una sigaretta
ferma). Dopo poco, il punto luminoso
comincia a muoversi di qua e di là.
Potrebbe essere collegata a minuscoli
movimenti oculari ma per ora questa
illusione non è stata ancora spiegata.
Illusione di movimento
3-Movimento apparente
• Televisione e cinema si basano su una percezione
del movimento basata su una rapida successione di
immagini.
• In laboratorio il movimento apparente viene
studiato riducendolo alla sua essenza: si presenta
un oggetto in una posizione, poi un secondo
oggetto in un’altra posizione. Se la distanza e
l’intervallo temporale sono appropriati, ciò che si
vede è un unico oggetto che si sposta dalla prima
posizione alla seconda.
• Per poter vedere il movimento apparente, è
cruciale che l’intervallo temporale fra la
comparsa del primo oggetto e la comparsa
del secondo non sia né troppo breve né
troppo lungo (intorno ai 60 ms).
• Se l’alternanza è eccessivamente rapida non
si vede un oggetto in movimento, ma due
oggetti che lampeggiano simultaneamente.
• Se l’alternanza non è abbastanza rapida si
vedono due oggetti che lampeggiano, prima
uno e poi l’altro, ciascuno nella propria
posizione.
• I PRINCIPI DI UNIFICAZIONE FORMALE DI MAX
WERTHEIMER
• Nel 1912 Wertheimer pubblicò una ricerca sul
fenomeno "phi" , un particolare tipo di
movimento chiamato apparente perché viene
percepito pur non esistendo nella realtà.
• In un ambiente buio si accendono e spengono
due lampadine in rapida alternanza, ciò che noi
vediamo non è quello che accade fisicamente ( e
quindi due luci separate che si accendono e si
spengono ) ma vediamo una luce che esegue un
movimento apparente, passando da una
lampadina all’altra.
• Possiamo notare come a questo fenomeno di
per sé molto comune da osservare Wertheimer
diede molta importanza perché in esso due
stimoli stazionari (le lampadine) danno origine
ad una percezione unitaria di movimento (la luce
che scorre dall’una all’altra), dunque la nostra
percezione non può essere in questo caso
spiegata riducendola alle sue componenti
elementari.
Rappresentare il movimento
• Un’opera d’arte immobile non può far
percepire il movimento in modo diretto ma
parecchi artisti si sono sforzati di
incorporare in immagini bidimensionali
alcuni aspetti del movimento stesso.
Posizioni di instabilità
Sin dall’antichità si “suggeriva”
il movimento attraverso la
rappresentazione di posizioni del
corpi e degli arti che erano
palesemente instabili e che
facevano supporre una successione
temporale di altre posizioni.
Oppure le posizioni di inizio o fine
movimento.
Influenza della Fotografia:
le tracce del movimento
Quando la tecnica fotografica divenne
sufficientemente sofisticata da
poter catturare un oggetto in movimento,
i corpi in movimento cominciarono così a
lasciare delle tracce nell’immagine
fotografica.
Monet nell’opera qui a fianco
riproduce l’aspetto sfumato dei pedoni
che camminano, con i contorni imprecisi
delle fotografie dell’epoca.
Monet 1873
Influenza della Fotografia: la
stranezza dei corpi in movimento
Degas possedeva una macchina fotografica
che usava come mezzo per apprendere
nuovi punti di vista e posizioni durante
il movimento.
I soggetti di molte sue opere sono
inquadrati come in un’istantanea, non
centrati nel quadro o addirittura tagliati
a metà.
Nei suoi quadri le ballerine sono
addirittura a mezz’aria come nell’opera
qui accanto.
Degas 1878
Le convenzioni errate della
rappresentazione del movimento
Gericault, 1820
• La fotografia rivelò
che molte delle
posizioni
convenzionali dei
dipinti erano errate:
ad esempio la
posizione delle
zampe dei cavalli
nella
rappresentazione
pittorica
convenzionale del
”galoppo volante”.
MUYBRIDGE e MAREY
• Marey cercò di sintetizzare su una lastra
fotografica movimenti successivi di esseri animati,
come ad esempio il cammino di un uomo o il volo
di un uccello osservato da un unico punto di vista.
• Muybridge usò sequenze di fotografie prese da
diverse macchine fotografiche combinando i
risultati dei diversi singoli scatti come a formare la
storia del movimento.
Movimenti successivi di esseri
animati- Muybridge
Cronofotografia di Marey
Reazioni e conseguenze
• I dibattiti che si aprirono se fosse più vera
l’immagine fotografica o la convenzione
pittorica della rappresentazione del
movimento furono accesi; se da un lato
introdussero nuovi gradi di libertà nella
rappresentazione del reale, dall’altro
aprirono la strada a correnti pittoriche che si
allontanavano dalla fedeltà al reale, come
l’impressionismo, il cubismo, il futurismo.
Dinamismo di un cane al guinzaglio - Balla 1912
Dinamismo di un cane al guinzaglio
• Balla ha rappresentato il movimento
facendo ricorso alla ripetizione del soggetto
in istanti e posizioni successive, accostando
e sovrapponendo vari “fotogrammi”.
La città che sale Boccioni 1910
La rappresentazione del movimento
nell’opera
LA CITTA’ CHE SALE
La composizione si fonda su una linea di forza dinamica, costituita da
cavallo e carrettieri posti in primo piano. A questa linea di forza
principale dall’andamento diagonale e pertanto dinamico, si aggiunge
il fatto che le forme non sono delimitate da linee di contorno, ma
appaiono indefinite e dinamicamente deformate, grazie alla tecnica
divisionista che utilizza pennellate allungate tra loro parallele che
suggeriscono la direzione di moto del soggetto rappresentato.
Tale tecnica, rafforzata dalla deformazione dinamica dei soggetti,
tende a fondere le figure con l’atmosfera e lo spazio circostante,
permettendo all’osservatore di percepire un intenso senso di movimento.
Inoltre il colore violento e innaturale, di matrice espressionista esprime
un notevole senso di energia e vitalità.
• Boccioni aveva osservato che nella percezione
della realtà la nostra attenzione è attratta da
elementi che per un attimo vengono portati in
primo piano rispetto al contesto del nostro sistema
percettivo, creando appunto una “visione
simultanea” dei vari elementi del mondo che ci
circonda:”sulla guancia della persona con cui
parliamo nella via vediamo il cavallo che passa
lontano” e “il tram che passa dentro le case, le
quali a loro volta si scaraventano sul tram e con
esso si amalgamano”. Attraverso l’idea della
simultaneità della visione e la rappresentazione del
dinamismo dei soggetti Boccioni e gli altri artisti
futuristi intesero esaltare i valori della società
industriale, in contrasto con la società immobilista
del primo Novecento.
Forme uniche di continuità nello spazio-1913
La scultura rappresenta un uomo che
muove un passo, coinvolgendo lo
spazio circostante nel suo movimento.
DINAMISMO
• L’opera d’arte appare dinamica quando lo
sguardo dell’osservatore che la esplora è
guidato rapidamente da un punto all’altro
della composizione da tensioni interne
all’opera, ovvero le sue linee di forza.
INDICATORI DI MOVIMENTO
• I fattori che producono una sensazione di
dinamismo virtuale, definiti INDICATORI DI
MOVIMENTO, sono principalmente
l’OBLIQUITA’ DELLE FORME e delle LINEE
DI FORZA e la TENSIONE PERCETTIVA
creata da elementi appuntiti e allungati.
• Anche l’ASIMETRIA può produrre un effetto di
dinamismo, al contrario della simmetria, che
invece accentua la staticità delle composizioni.
La rivolta- Russolo 1911