gru derrick a venti
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Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici Percorso formativo Regione Campania «Verifiche di attrezzature, macchine e impianti ex D.Lgs. 81/08 e s.m.i.» La prima verifica periodica degli Apparecchi di Sollevamento di tipo Fisso Ing. Romano Ciancio INAIL UOT Certificazione Verifica e Ricerca di Genova 28/01/2016,H 14:00-18:00 Napoli Centro Direzionale Introduzione Obiettivi del corso: 1) Definizione di attrezzatura di sollevamento di tipo fisso 2) Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso 3) Stato dell’arte , soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza 4) Normativa di riferimento e adempimenti di legge 5) Scheda tecnica : compilazione 5) Prove da effettuare in fase di verifica 6) Esito della verifica: i vari scenari tra verbale positivo, verbale negativo, verbale di interruzione e verbale sospensivo… 7) Simulazione: la prima verifica periodica di una gru a ponte. Definizioni •Attrezzatura di lavoro (Dlgs 81/08 Articolo 69.1) : Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro •Apparecchio di sollevamento : apparecchio a funzionamento discontinuo, destinato a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa. •Tipo FISSO : ne Mobile, ne Trasferibile Attrezzatura Intervento/ periodicità Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione antecedente 10 anni Verifica annuale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg , non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione non antecedente 10 anni Verifica biennale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione antecedente 10 anni Verifica biennale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione non antecedente 10 anni Verifica triennale Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru a ponte: gru fissa o in grado di muoversi lungo vie di corsa avente almeno una trave prevalentemente orizzontale e provvista di almeno un meccanismo di sollevamento [EN 15011]. Gru a cavalletto: gru fissa o in grado di muoversi lungo vie di corsa / binari avente almeno una trave prevalentemente orizzontale sostenuta da almeno una gamba e dotata di almeno un meccanismo di sollevamento [EN 15011]. Gru a bandiera del tipo a colonna: gru in grado di ruotare su un pilastro fissato alla base di una fondazione, o fissata ad un pilastro che può ruotare nella sua fondazione [ISO 4306]. Gru a bandiera del tipo a mensola: gru fissata ad una parete [ISO 4306]. Gru a bandiera del tipo a bicicletta: gru in grado di muoversi su binari assicurati in posizione elevata ad una parete o ad una struttura portante [ISO 4306]. Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru Derrick: gru girevole con un braccio incernierato nella parte inferiore di un montante verticale che è supportato in alto e nella parte inferiore. (può presentarsi in installazione anche di tipo trasferibile) Gru a braccio rotante: gru motorizzata progettata per installazione permanente, montata in postazione fissa o libera di traslare su rotaie orizzontali, dotata di un braccio che può ruotare intorno all’asse verticale [EN14985]. Argani e paranchi: nascono come attrezzature di tipo trasferibile, tuttavia se fissati in modo permanente ad una struttura, ad esempio per costituire una gru a bandiera o una monorotaia, laddove questa destinazione sia prevista dal fabbricante ovvero sia redatta una dichiarazione di conformità CE dell’insieme così realizzato, queste attrezzature vanno considerate apparecchi di sollevamento di tipo fisso. Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru a ponte Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru a cavalletto Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru a Bandiera Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru Derrick Sono composte generalmente da: • un ritto di sostegno • un braccio mobile • un sistema di sostegno per il ritto che può essere di tipo a stralli (gru derrick a venti) o a puntoni reticolari disposti a triedro (gru derrick a gambe fisse), ancorati al suolo su plinti in c.a. . • un sistema di rotazione tipo ralla che può essere al piede del ritto o a metà altezza • un motore • argani per il brandeggio e il sollevamento e relative funi Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso Gru a braccio rotante 1 : CABINA OPERATORE 2: SALA ARGANI 3: MECCANISMO DI ROTAZIONE 4: MOTORIZZAZIONE 5-6 :MECCANISMI DI TRASLAZIONE Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza Gru a ponte e a cavalletto DATA PUBBLICAZIONE IN CESSAZIONE VALIDITA’ NORMA EN G. U. EUROPEA EN 15011:2011 20/07/2011 EN 15011:2011+A1:2014 11/07/2014 31/08/2014 Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza Dispositivi di sicurezza installati Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente) Limitatore di carico massimo (indicare eventualmente se di tipo elettromeccanico / a cella di carico su perno puleggia /di tipo potenziometrico ) Allarme acustico di marcia (ove presente) Avvertimento acustico per sovraccarico (clacson) (ove presente) Finecorsa di salita / discesa paranco di sollevamento Finecorsa di traslazione carrello Finecorsa di scorrimento ponte / Anticollisione meccanici o a fotocellula Tamponi in gomma e riscontri metallici sulle vie di corsa del carrello e del ponte Freno motore (descrizione per quali meccanismi ed eventualmente il tipo di freno) Dispositivo di arresto di emergenza Eventuali interblocchi elettromeccanici per l’accesso in quota ove previsto e dispositivi di protezione(DPC) Altri dispositivi di sicurezza eventualmente presenti (Es finecorsa rallentamento o consenso per “zona morta”; selettore portata su pulsantiera/radiocomando per celle di carico a più soglie di portata; interruttore a chiave estraibile per radiocomando/pulsantiera, eventualmente presenza di inverter). Eventualmente in aggiunta per gru a cavalletto: Dispositivo di frenatura manuale meccanica in condizione di riposo con eventuale microswitch di segnalazione e interblocco Dispositivo di interblocco posto sull’eventuale botola di accesso in quota Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza Gru a bandiera Dispositivi di sicurezza installati Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente) Limitatore di carico massimo (indicare eventualmente se di tipo elettromeccanico / a cella di carico su perno puleggia /a frizione ) Allarme acustico di marcia (ove presente) Avvertimento acustico per sovraccarico (clacson) (ove presente) Finecorsa di salita / discesa paranco di sollevamento Finecorsa di traslazione carrello Tamponi in gomma e riscontri metallici sulle vie di corsa del carrello Freno motore (descrizione per quali meccanismi ed eventualmente il tipo di freno) Dispositivo di arresto di emergenza Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza Gru Derrick Dispositivi di sicurezza installati Dispositivo antiavviamento in caso di guasto sui teleruttori di potenza Dispositivo rivelatore di inversione di fase o mancanza di fase Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente) Limitatore di carico massimo Allarme acustico di marcia (ove presente) Allarme visivo di marcia (se presente) Finecorsa di salita / discesa argano di sollevamento Finecorsa di salita / discesa argano inclinazione braccio Tamponi di riscontro braccio mobile Finecorsa di rotazione Freno motore di servizio (indicare eventualmente il tipo di freno) Freno di emergenza con sensore di velocità rotazione argano(se presente) Dispositivo di arresto di emergenza Dispositivi di protezione (DPC) per l’accesso in quota per manutenzione (scala,parapetti) eventualmente presenti Altri dispositivi di sicurezza eventualmente presenti Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza Gru a Braccio Rotante DATA PUBBLICAZIONE IN CESSAZIONE VALIDITA’ NORMA EN G. U. EUROPEA EN 14985:2007 6/11/2007 15/03/2012 EN 14985:2012 23/03/2012 -- Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza Dispositivi di sicurezza installati Indicare i principali dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante e riportati nelle istruzioni. Di seguito si riporta un elenco, non esaustivo, dei dispositivi di sicurezza previsti per la specifica attrezzatura: Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente) Limitatore di carico massimo (indicare eventualmente se di tipo elettromeccanico / a cella di carico su perno puleggia /di tipo potenziometrico ) Allarme acustico di marcia (ove presente) Avvertimento acustico per sovraccarico (clacson) (ove presente) Finecorsa di salita / discesa argano di sollevamento Finecorsa di salita / discesa argano inclinazione braccio ed eventuali riscontri di arresto Finecorsa di scorrimento / Anticollisione meccanici o a fotocellula Tamponi in gomma e riscontri metallici sulle vie di corsa Freno motore (descrizione per quali meccanismi ed eventualmente il tipo di freno) Dispositivo di arresto di emergenza Freno di emergenza con sensore di velocità rotazione argano(se presente) Dispositivi di protezione (DPC) per l’accesso in quota (scala,parapetti) eventualmente presenti Dispositivo di frenatura manuale meccanica in condizione di riposo con eventuale microswitch di segnalazione e interblocco Altri dispositivi di sicurezza eventualmente presenti Normativa e adempimenti di legge Messa in servizio e Richiesta di P.V.P. Riferimenti normativi D.P.R. 459/96 art. 11.3 ripreso dal d.lgs. 17/2010 art.18 D.Lgs.81/2008: Capo I –Titolo 3 -Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale All. V -Requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro; All. VI -Disposizioni concernenti l'uso delle attrezzature di lavoro All. VII -Verifiche di attrezzature D.Lgs.27 gennaio 2010, n. 17 [cd. «Nuova direttiva macchine»] D.M. 11 Aprile 2011 ACCORDI STATO/REGIONI SULLA FORMAZIONE DEI LAVORATORI Formazione dei lavoratori –G.U. del 11/01/2012 Abilitazione uso attrezzature lavoro –G.U. 12/03/2012 Normativa e adempimenti di legge Normativa e adempimenti di legge Controlli Periodici… Art 71.8. il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché: a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento; b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte: 1. ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi; 2. ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività; c) gli interventi di controllo di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente. Normativa e adempimenti di legge Controlli Periodici: Sanzioni Art 71.9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. Art. 87. (Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso) 2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione: …………..; c) dell’articolo 71, commi 1, 2, 4, 7 e 8 La compilazione della scheda tecnica: l’esame documentale e i dati da rilevare Premessa La prima delle verifiche periodiche prevede la compilazione di una scheda tecnica dell’attrezzatura, che costituisca un riferimento per le verifiche periodiche successive. La compilazione della scheda tecnica, infatti, è funzionale a consentire l’identificazione dell’attrezzatura nel corso delle verifiche periodiche (sia nella prima che nelle successive); in essa è previsto il recupero di tutte le informazioni necessarie ad individuare l’attrezzatura, reperibili dalla documentazione a corredo della stessa (istruzioni, dichiarazione di conformità) ovvero rintracciabili direttamente sull’attrezzatura al momento della verifica (evenienza questa che per chiarezza dovrebbe essere indicata sulla scheda). Laddove le informazioni richieste non risultino reperibili, il tecnico dovrà indicare “informazione non disponibile/non reperibile”. Per la compilazione della scheda tecnica è necessario disporre delle istruzioni fornite dal fabbricante a corredo della macchina; pertanto, qualora il datore di lavoro non dovesse avere a disposizione le suddette istruzioni, il tecnico non potrà procedere all’effettuazione della verifica. La compilazione della scheda tecnica: l’esame documentale e i dati da rilevare Dove rilevare i dati necessari alla compilazione della scheda tecnica: 1. Istruzioni per l’uso e la manutenzione (Solitamente il Cap. 3 è dedicato alle caratteristiche tecniche) NOTA: laddove il manuale non riportasse le caratteristiche tecniche è necessario , in sede di verifica, confrontarsi con il costruttore per le dovute integrazioni. Nel caso in cui il costruttore non fornisca le dovute integrazioni o dichiari che il manuale è “così com’è”, è necessario accertare se ci sono i presupposti per dire che il manuale è incompleto (tale presupposto si può configurare come una presunta non conformità allo specifico RES della Direttiva Macchine(punto 1.7.4.2 Dlgs 17/2010) ) 2. Con misurazione diretta dei dati richiesti dalla scheda tecnica per quanto possibile (naturalmente è opportuno specificare che il dato è stato preso per misura diretta) Collegamento a istruzioni per l’uso di una gru a ponte Collegamento a caratteristiche tecniche di una gru a ponte La compilazione della scheda tecnica: l’esame documentale e i dati da rilevare CASO PRATICO: La scheda tecnica di una gru a ponte.. Collegamento a istruzioni per la compilazione della scheda tecnica Fasi della prima verifica periodica La prima verifica periodica, oltre alla compilazione della scheda tecnica identificativa dell’attrezzatura, contempla anche una fase di controlli (visivi e funzionali) volti a: • accertare la corrispondenza tra le indicazioni rilevate nelle istruzioni, e sinteticamente riportate nella scheda che andrà ad accompagnare la macchina, e le condizioni effettivamente riscontrate al momento del sopralluogo, sia per quanto attiene la configurazione dell’attrezzatura che i dispositivi di sicurezza presenti; • valutare lo stato di manutenzione e conservazione dei principali organi dell’attrezzatura; • accertare l’efficacia dei dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante. Identificazione dell’attrezzatura Consiste nell’identificazione dell’attrezzatura di lavoro in base alla documentazione eventualmente allegata alla comunicazione di messa in servizio inoltrata all’Unità Operativa Territoriale INAIL competente ovvero alle informazioni riportate nella richiesta di prima verifica, controllandone la rispondenza ai dati riportati nella targhetta CE ovvero nelle istruzioni del fabbricante (marcatura CE, nome e indirizzo del fabbricante o dell’importatore autorizzato della gru, designazione della serie o del tipo, numero di serie, anno di fabbricazione, matricola assegnata dall’INAIL in sede di comunicazione di messa in servizio). Identificazione dell’attrezzatura Nel caso in cui detti dati non dovessero coincidere con quelli riportati sulla scheda tecnica a corredo dell’attrezzatura (e sulla denuncia di messa in servizio presentata dall’utente) bisognerà verificare se trattasi di macchina diversa ovvero di mero errore da parte dell’utente all’atto della denuncia di messa in servizio. Nel primo caso non sarà possibile procedere con l’effettuazione della verifica; mentre nel secondo caso sarà necessario richiedere all’utente di comunicare la modifica dei dati per l’aggiornamento della banca dati INAIL e riportare nel verbale di verifica, alla voce “osservazioni”, la discrepanza rilevata. Identificazione dell’attrezzatura Qualora dovesse risultare smarrita la targhetta identificativa della macchina sarà necessario procedere, ove possibile, al riconoscimento della macchina confrontando i dati riportati nella scheda tecnica (e desunti dalle istruzioni) con quelli rilevati sull’attrezzatura, specificando nel verbale (alla voce “osservazioni”) che l’identificazione dell’apparecchio è avvenuta per raffronto delle caratteristiche dimensionali. Nel caso di macchine marcate CE ai sensi della Direttiva Macchine, l’assenza della marcatura si configurerebbe come una non rispondenza al requisito essenziale di sicurezza 1.7.3, ma, prima di procedere con gli adempimenti previsti al punto 3.2.2 dell’allegato II al D.M. 11 aprile 2011, è consigliabile, ove possibile, contattare il fabbricante. Esame Documentale 1. Dichiarazione CE di conformità dell’apparecchio di sollevamento e delle eventuali attrezzature intercambiabili, verificando in particolare la corrispondenza delle informazioni riportate sulla dichiarazione con quelle sulla targhetta identificativa affissa sulla macchina/attrezzatura intercambiabile; 2. Dichiarazione di corretta installazione, ove prevista; 3. Registro di controllo, verificandone la disponibilità e la regolare tenuta; tale documento può essere cartaceo o in formato elettronico; 4. Istruzioni dell’apparecchio e delle eventuali attrezzature intercambiabili, verificando la congruenza tra le indicazioni in esse riportate e quanto riscontrato sulla macchina in verifica. Le istruzioni devono • essere nella lingua dello stato membro in cui la macchina è stata commercializzata o messa in opera; • essere solo “istruzioni originali” o una traduzione delle “istruzioni originali” nel qual caso la traduzione deve essere accompagnata dalle istruzioni originali; • coprire l’uso previsto del macchinario e anche qualsiasi uso scorretto ragionevolmente prevedibile; Esame Documentale • includere il nome e l’indirizzo del fabbricante; • includere una copia della marcatura della macchina ad eccezione del numero di serie; • includere una copia delle principali voci della Dichiarazione di Conformità; • contenere i risultati delle misurazioni per i livelli di rumore nella stazione di comando; • contenere le istruzioni per montare, utilizzare, manutenere e smontare la gru. 5. Dichiarazione, a firma di tecnico abilitato, di idoneità delle vie di corsa; 6. Relazione relativa all’effettuazione delle prove di idoneità all’uso(Verbale di collaudo e di consegna della gru) Alla fine dell’esame documentale occorre accertare la corrispondenza della configurazione di allestimento dell’attrezzatura con una di quelle previste dal fabbricante nelle istruzioni (ad esempio accessori amovibili installati, presenza di paranchi ausiliari ecc.) L’esame delle condizioni di manutenzione dell’attrezzatura Il verificatore prende visione dei controlli che dai documenti a corredo della macchina risulta siano stati condotti sulla stessa (il datore di lavoro, infatti, ai sensi dell’art. 71 comma 9 è tenuto a registrare qualsiasi controllo condotto), verificando che il datore di lavoro si sia attenuto alle indicazioni riportate nelle istruzioni. In caso di interventi di manutenzione straordinaria verificare che non comportino una nuova immissione sul mercato; in particolare, accertare che l’intervento non introduca rischi aggiuntivi non presi in considerazione dal fabbricante all’atto dell’immissione sul mercato dell’attrezzatura (aumenti di portata e di potenza, modifiche dimensionali che possono incidere sulla resistenza e/o sulla stabilità dell’attrezzatura, ed in generale aumenti dello stato delle sollecitazioni), se necessario acquisendo documentazione aggiuntiva. L’esame delle condizioni di manutenzione dell’attrezzatura Il verificatore procede inoltre ad un controllo visivo di: • Strutture della gru e delle vie di corsa al fine di valutare eventuale presenza di corrosione o sporco (polvere, residui di lavorazione dell’ambiente di lavoro). • contrassegni sui comandi al fine di valutarne la presenza, il posizionamento, la coerenza e la leggibilità; • marcatura CE onde attestarne la leggibilità e l’indelebilità. • eventuali targhette identificative per verificarne la presenza, la leggibilità e la coerenza (es verifica sulla congruenza dei sensi dei movimenti indicati sotto la trave delle gru a ponte con quanto rilevato azionando i vari comandi); • eventuale presenza di cartelli che rimandano a norme antinfortunistiche ( es obbligo di uso di determinati DPI o DPC; norme d’uso per apparecchi di sollevamento, avvisi di istruzione, prescrizione, pericolo) Link Le prove da condurre in fase di sopralluogo Il verificatore provvede a far eseguire ad un operatore informato, formato ed addestrato dal datore di lavoro alla conduzione della gru a ponte almeno le prove di funzionamento di seguito elencate, con riferimento allo stato dell’arte. Sono essenzialmente: • Prove di funzionamento a vuoto • Prove di funzionamento con carico nominale Le prove sono tese a verificare la funzionalità dei movimenti e l’efficienza dei dispositivi di sicurezza a corredo della gru. Link L’esito della verifica periodica Al termine delle prove ci si avvia verso la fase conclusiva della verifica ovvero nella redazione del verbale nel quale si annoteranno anche eventuali osservazioni riscontrate durante l’attività. Analiziamo quindi i giudizi da esprimere nelle varie sezioni presenti nel modello ministeriale del verbale. Collegamento a Verbale di Prima Verifica Periodica In ultimo i casi di Interruzione e Sospensione della Prima Verifica Periodica Collegamento a Circolare MLPS 25/05/12 Simulazione: verifica periodica di una gru a ponte Documentazione a disposizione : Caratteristiche tecniche di una gru a ponte Disegni in pianta e sezione Istruzioni per l’uso e manutenzione Registro di controllo Grazie per l’attenzione Ing. Romano Ciancio INAIL UOT CVR di Genova Competenza territoriale per la Liguria [email protected]