FOCUS Il trasporto pubblico per una mobilità sostenibile
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FOCUS Il trasporto pubblico per una mobilità sostenibile
FOCUS {nota in calce:} Questa rappresenta una posizione ufficiale della UITP, l’Associazione Internazionale dei Trasporti Pubblici. La UITP ha oltre 2000 membri in 80 paesi di tutto il mondo e rappresenta gli interessi delle figure chiave di questo settore. Tra i suoi soci vi sono autorità dei trasporti, operatori sia pubblici che privati in tutte le modalità di trasporto collettivo di passeggeri, e l’industria. La UITP coordina gli aspetti economici, tecnici, organizzativi e gestionali del trasporto passeggeri, oltre a sviluppare una politica della mobilità e del trasporto pubblico in tutto il mondo. Il trasporto pubblico per una mobilità sostenibile La UITP ha compilato un database di 100 città del mondo, il “Database delle Città del Millennio per un Trasporto Sostenibile” (“DCM” in breve), con la collaborazione del dott. Jeff Kenworthy e Felix Laube della Murdoch University di Perth,Australia. {didascalia:} Il DCM (database e analisi condotta dalla UITP) è disponibile su CD-Rom, per informazioni contattare: [email protected]. I dati ottenuti riguardano la composizione demografica, l’economia, la struttura urbana, il numero di veicoli privati e l’uso, i taxi, le reti stradali, i parcheggi, le reti di trasporto pubblico, la mobilità individuale e la scelta della modalità di trasporto, l’efficienza complessiva del sistema di trasporto e il suo impatto ambientale. Il DCM dà la possibilità a ciascun utente di valutare le prestazioni della propria rete cittadina e di trasporto come sono state misurate tramite i 230 indicatori, e di mettere insieme un corpo di tematiche adatte alla sua specifica situazione. Rappresenta anche un notevole strumento per studiare l’economia della mobilità ed ha permesso di evidenziare i legami esistenti tra la pianificazione urbana, l’utilizzo delle diverse modalità di trasporto e le prestazioni del sistema di trasporto. L’alto costo dello sviluppo urbano incontrollato e della dipendenza dall’automobile La crescita demografica delle città è stata accompagnata da una considerevole espansione delle aree urbanizzate. Le conseguenze dello sviluppo incontrollato sono ben note: rottura dei legami sociali tra i vicini, dipendenza dall’automobile, viaggi più lunghi, aumento della spesa per i trasporti, congestione del traffico e deterioramento dell’ambiente. Il DCM rende possibile la misurazione degli effetti dello sviluppo urbano incontrollato e la dipendenza dall’automobile: - nei paesi sviluppati il costo per la comunità degli spostamenti urbani rappresenta tra il 5 e il 7% del Pil nelle città di media ed alta densità dove il 50% dei viaggi viene fatto a piedi, in bicicletta o sul trasporto pubblico, mentre può superare il 15% del Pil in quelle città sviluppatesi in maniera incontrollata dove domina l’automobile; - nelle città dei paesi in via di sviluppo, il costo per la comunità degli spostamenti supera il 25% del Pil se la densità è bassa e gli indici di possesso di un veicolo sono alti rispetto al reddito per abitante. Nelle città dei paesi sviluppati, quando la densità si riduce di tre volte (20 abitanti/ettaro invece di 60): - la percentuale di spostamenti quotidiani fatti a piedi, in bicicletta o sul trasporto pubblico è ridotta di quattro volte, - il costo totale per la comunità degli spostamenti aumenta di oltre il 50%, - c’è un aumento di tre volte del consumo di energia e delle emissioni di gas ad effetto serra attribuibili al trasporto passeggeri, 1 - le morti provocate dagli incidenti stradali aumentano del 50%, - i tempi di accesso alle attività urbane per gli utenti obbligati ad usare il TP aumentano tra il 50 e il 100%. Città Densità della popolazione (abitanti /ettaro) Percentuale di spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici Costo degli spostamenti per la comunità (% del Pil) Houston 9 5% 14,1 % Melbourne 14 26 % 11,8 % Londra 59 51 % 7,1% Parigi 48 56 % 6,7 % Monaco 56 60 % 5,8 % Tokyo 88 68 % 5,0 % Singapore 94 48 % 4,7 % Hong-Kong 320 82 % 5,0 % * tempo di accesso per raggiungere 2 milioni di posti di lavoro Consumo annuale di energia per abitante (Mjoules per abitante) 86.000 32.000 14.500 15.500 17.500 11.500 6.900 5.000 Numero annuale di morti in incidenti stradali per milione di abitanti 130 75 35 85 55 55 40 Tempi di accesso col trasporto pubblico a 500.000 posti di lavoro 70 min. 57 min. 31 min. 31 min. 26 min. 32 min.* 21 min. 20 min. Il trasporto pubblico è più economico e rispettoso dell’ambiente dell’automobile Il DCM fornisce degli elementi per confrontare le prestazioni dell’automobile e del trasporto pubblico: per passeggero x km trasportato, il trasporto pubblico è più economico dell’auto non appena la densità è superiore ai 20 abitanti per ettaro. Il trasporto pubblico consuma 4 volte meno energia per persona trasportata. Infine, il trasporto pubblico di superficie utilizza lo spazio con maggior efficienza rispetto all’automobile. Il successo del trasporto pubblico esige una combinazione di misure che controllino ovunque l’utilizzo dell’auto e di sviluppo di servizi di trasporto pubblico competitivi. Il DCM permette di evidenziare le condizioni del successo di un trasporto pubblico: - la facilità di accesso a piedi al trasporto pubblico oltre alla velocità e alla regolarità del TP rappresentano condizioni vitali se quest’ultimo deve competere con successo con l’auto, - le reti di trasporto pubblico più attraenti ed efficienti servono conurbazioni dense e sfruttano principalmente modalità ferroviarie dedicate, - limitare il numero di spazi di parcheggio nei centri cittadini rappresenta uno strumento importante in una politica di una mobilità sostenibile e per dare priorità al trasporto pubblico: le città ove il trasporto pubblico viene utilizzato da una gran numero di persone offrono pochi spazi di parcheggio nei loro centri. Città Houston Melbourne Londra Parigi Monaco Tokyo Hong-Kong Quota di mercato del trasporto pubblico (% di passeggeri motorizzati) Numero di auto per 1.000 abitanti Numero di spazi di parcheggio per 1.000 posti di lavoro nel CBD 0,5 % 8% 27 % 25 % 30 % 57 % 73 % 695 595 330 420 470 305 45 700 350 120 140 270 40 35 Densità di servizio del trasporto pubblico: numero di posti a sedere x km per ettaro (migliaia) 7 45 510 150 300 430 2.600 Velocità media del trasporto pubblico / velocità media sulla rete autostradale Percentuale di posti a sedere annuali dei TP x km su ferrovia leggera, metro e linee ferroviarie pendolari 0,40 0,65 0,95 0,85 1,05 1,55 0,85 0% 59 % 65% 77 % 71 % 91 % 16 % 2 Raccomandazioni della UITP Per un modello di sviluppo urbano che risparmi lo spazio, sia più efficiente nell’uso dell’energia e più rispettoso dell’ambiente L’uso ottimale delle risorse economiche esige che si ponga termine allo sviluppo urbano incontrollato responsabile del continuo aumento della spesa per i trasporti e del consumo di energia non rinnovabile. La conservazione dell’eredità storica e culturale delle città, la concentrazione di attività in centri, e attorno ad essi, cui tutti i cittadini possano accedere facilmente, e la lotta al fenomeno della segregazione ed esclusione sono di importanza vitale per mantenere la vitalità e la creatività proprie delle comunità urbane. Per rallentare la dispersione degli alloggi e delle attività e permettere alle zone dense di conservare i propri abitanti e posti di lavoro, la UITP raccomanda: - mantenere una coerenza tra la pianificazione urbana e le politiche dei trasporti nell’ambito della conurbazione, - stabilire dei piani di sviluppo urbano che limitino l’edilizia negli spazi liberi lungo le periferie delle città e promuovere l’addensamento, in particolare vicino alle stazioni della metro e delle ferrovie servite da un efficiente trasporto pubblico, - promuovere dei progetti integrati di sviluppo urbano/trasporto che colleghino l’insediamento di uffici, affari e attività del tempo libero, allo sviluppo di nuove infrastrutture di trasporto pubblico, - rafforzare una politica abitativa che incoraggi la costruzione di quartieri residenziali sufficientemente compatti (non necessariamente edifici collettivi) e la manutenzione degli edifici più vecchi nei centri cittadini e nei sobborghi ad alta densità, - limitare il numero di spazi destinati al parcheggio per m² dei nuovi uffici o edifici commerciali; migliore è il servizio dei trasporti pubblici e più rigidi devono essere questi standard. Per una “crescita zero” del traffico automobilistico L’uso eccessivo dell’auto nelle città viene incoraggiato se il parcheggio al termine del viaggio è gratis o con un costo troppo basso. Inoltre, la persona motorizzata ha libero uso della strada e non sostiene i costi esterni provocati dalla congestione, dall’inquinamento, dal rumore e dagli incidenti. Allo scopo di controllare il traffico delle auto, la UITP raccomanda di: - limitare il numero degli spazi di parcheggio nei centri città, - estendere i parcheggi a pagamento lungo le strade e aumentare i costi di parcheggio per i non residenti lungo le strade e nei parcheggi pubblici, - intensificare i controlli nei parcheggi ed aumentare l’efficienza nella raccolta delle multe per i divieti di parcheggio, - scoraggiare la pratica di fornire agli impiegati auto aziendali e parcheggi gratuiti sul posto di lavoro, - riassegnare lo spazio stradale a favore di pedoni, biciclette e percorsi preferenziali per i veicoli del trasporto pubblico, - restringere l’accesso ai centri città agli autobus, ai tram, ai veicoli dei residenti ed ai veicoli per le consegne (in certi orari), - introdurre un pedaggio sulle strade urbane a pedaggio se le misure summenzionate si dimostrassero inadeguate. 3 Lo scopo non è aumentare la cifra totale delle tasse sulle auto, ma sfruttare oneri e pedaggi introdotti con cautela per restringere l’utilizzo non necessario dell’auto nella città. Tuttavia, la “crescita zero” del traffico automobilistico è inconcepibile se non vi è il simultaneo rafforzamento di una politica urbanistica capace di porre un freno allo sviluppo urbano incontrollato e di una politica di sviluppo del trasporto pubblico che offra una vera alternativa all’uso dell’auto. Inoltre, le restrizioni ai parcheggi nei centri città devono correre parallele ad un aumento dei servizi di trasporto ed al miglioramento della qualità degli spazi urbani al fine di mantenere prospere le attività culturali e commerciali. Lo sviluppo di un trasporto pubblico attraente ed efficiente Il trasporto pubblico ha un ruolo vitale da interpretare nel garantire che ciascun abitante della città (che sia o meno motorizzato) abbia accesso al lavoro, ai punti commerciali, ai servizi ed agli impianti del tempo libero. Sono in palio il dinamismo economico e la coesione sociale. Il trasporto pubblico costa alla comunità meno della macchina, consuma molto meno spazio stradale ed energia ed è più rispettoso dell’ambiente, oltre a far meno danni alla salute dei cittadini. Per offrire un’autentica alternativa agli automobilisti, il trasporto pubblico deve continuare a migliorare la velocità, la regolarità e il comfort. La UITP raccomanda: - aumentare gli investimenti nel trasporto pubblico in modo da pareggiare almeno gli investimenti sulle strade, - razionalizzare le scelte d’investimento, per esempio evitando la costruzione di troppi parcheggi per auto nei centri cittadini, con la conseguenza di annullare gli sforzi fatti per migliorare il trasporto pubblico, - sviluppare linee d’autobus e di tram oltre che quelle di ferrovia leggera, metro e sistemi ferroviari per pendolari, per servire aree densamente popolate e fornire collegamenti radiali verso il centro, - controllare con efficacia il rispetto da parte degli automobilisti delle corsie del trasporto pubblico, - fornire tutto il trasporto pubblico intermodale di biglietti integrati, - fissare i biglietti ad un livello tale che, per un dato grado di sussidio, permetta di fornire un servizio sufficientemente buono da persuadere gli individui motorizzati ad usare il trasporto pubblico. Basse tariffe sono giustificate per ragioni sociali, ma non hanno un effetto reale nell’attrarre gli automobilisti verso il trasporto pubblico, - destinare al finanziamento del trasporto pubblico le entrate dei parcheggi e dei pedaggi stradali, come anche dei contributi pagati dagli attori economici che beneficiano dell’accessibilità fornita dalle reti dei TP (datori di lavoro, operatori dello sviluppo edilizio…), - strutturare un trasporto “informale” nelle città dei paesi in via di sviluppo e facilitare l’accesso al trasporto pubblico ai membri più poveri della società con tariffe adeguate o aiuti diretti. Questo documento sulla Posizione di UITP FOcus è stato preparato dalla UITP, Dipartimento Programmi e Studi. 4