Pieghe e bellezza: per educare alla scrittura, per rieducare una

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Pieghe e bellezza: per educare alla scrittura, per rieducare una
Pieghe e bellezza:
per educare alla scrittura,
per rieducare una scrittura disgrafica
Annamaria Ferretti
educatrice e rieducatrice della scrittura, membro A.N.G.Ri.S., Genova
Scrivere è un processo complesso che permette la trasformazione del
linguaggio (parlato o pensato) in forma grafemica.
Ad esempio nella scrittura copiata sono attivate le componenti effettrici
legate alla produzione grafica, in quella sotto dettatura la componente
principale è a livello di percezione uditiva, e la scrittura spontanea
richiede l’attivazione di tutte le componenti del processo di scrittura e
comprende anche componenti della produzione verbale quali la
pianificazione comunicativa, la competenza argomentativa e il recupero
lessicale e sintattico.
La disgrafia è un disturbo specifico di apprendimento che si manifesta
con difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici, in assenza di
deficit intellettivi e neurologici.
E’ una difficoltà esecutiva della scrittura manuale per cui il livello della
grafia non è conforme all’età e alle possibilità di colui che scrive.
La disgrafia evolutiva trae origine da problemi maturativi che
comportano la mancata acquisizione dei prerequisiti essenziali per
l’apprendimento della scrittura.
Fondamentali per imparare a scrivere sono la discriminazione delle
forme, la percezione dei rapporti spaziali, la conoscenza e la
rappresentazione dello schema corporeo, l’equilibrio, la coordinazione
motoria, quella dinamica generale, visuomotoria e oculo-manuale, l’
orientamento e l’organizzazione spaziale, temporale, l’integrazione
spazio-temporale (ritmo), la dominanza laterale e l’orientamento destrasinistra, la memoria e l’attenzione, la discriminazione e la
memorizzazione visiva sequenziale.
La tecnica dell’origami può essere utile per sviluppare questi requisiti e
può quindi essere utilizzato nell’apprendimento della scrittura o nella
rieducazione della stessa in caso di disgrafia evolutiva.
Inoltre l’origami pone l’attenzione al processo, obbliga alla gradualità,
insegna come la realtà sia in divenire, educa non alla competitività, ma
a superare se stessi.
Questi aspetti sono fondamentali nell’apprendimento/rieducazione della
scrittura e importanti in qualsiasi percorso educativo e didattico.
Un effetto rilevante è che piegando e creando origami si ha accesso alla
bellezza.
Una delle funzioni più importanti della scrittura è che essa e
espressione della nostra personalità e in essa noi ci rispecchiamo.
Un ragazzo disgrafico ha un rimando negativo dalla sua scrittura; oltre
ai commenti infelici di genitori e, a volte, di insegnanti sulla “bruttezza “
della sua scrittura, “sulle zampe di gallina” che, con grande fatica,
produce, lei è sempre lì, a ricordargli la sua inadeguatezza.
Imparare a produrre con le proprie mani qualcosa di bello ha un
rimando positivo, inoltre, come commenta Yoshizawa, “per fare cose
belle anche i movimenti delle mani devono essere belli, armonici”.
Così l’effetto è duplice: ha unì’immagine migliore di se stesso, e i suoi
gesti divengono più armonici, aiutandolo a scrivere meglio.
Dare accesso alla bellezza è una modalità che risulta utile per educare,
recuperare e prevenire anche, e particolarmente, in situazioni di disagio.
Il metodo Montessori, e “El sistema, musica per cambiare la vita”, ne
sono esempi.
A sostegno di questa tesi, Luigi Zoja, suggerisce che alla radice della
crisi moderna, vi siano l’esilio del bello e la sua scissione dalle nozioni
di giustizia e virtù, cui era legato nell’antica Grecia, e che ricomponendo
questa scissione si possa tornare ad un equilibrio individuale e quindi
sociale.
Biografia - Annamaria Ferretti
Sono nata a Genova, dove abito e lavoro. Dopo il Liceo Scientifico, mi diplomo
come Tecnico di Laboratorio Biomedico. Lavoro con tale ruolo dapprima presso
l’Istituto Scientifico Tumori di Genova, nel settore della ricerca, e
successivamente presso ASL ed Enti Ospedalieri nell’ambito della Patologia
Clinica, dell’Anatomia Patologica e della Microbiologia.
La passione per le analisi cliniche lascia poi il posto a quella per l’analisi
grafologica.
Così ottengo il Diploma in Grafologia, presso il Ce.S.Graf con sede a Roma, con
la tesi “Le Corbusier: il suo gesto essenziale attraverso l’evoluzione della sua
grafia, delle sue creazioni, fino all’opera sintesi del suo pensiero “Le Poème
dell’Angle Droit”.
Frequento il Master in Perizia Giudiziaria sempre presso il Ce.S.Graf e mi
specializzo in Rieducazione della scrittura presso l’A.N.G.Ri.S. con la tesi:
“Sinestesia grafema-colore: uno spunto per l’apprendimento della scrittura”.
Attualmente mi occupo di rieducazione della scrittura in ragazzi con disgrafia
evolutiva e in adulti la cui disgrafia sia dovuta a dis-uso della scrittura corsiva o a
lesioni neurologiche (da trauma o da patologia).
Sono consulente presso uno sportello informativo sulla disgrafia e su tale tema
ho organizzato e partecipato, come relatrice, a diverse conferenze.