PortoFebbaio56Pag:Layout 1.qxd - Parrocchia di Sarnico Bergamo

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MARZO 2009
1 DOM ore
ore
2 LUN ore
3 MAR ore
ore
4 MER ore
5 GIO ore
6 VEN
ore
ore
7 SAB ore
8 DOM
9 LUN ore
10 MAR ore
11 MER ore
12 GIO ore
13 VEN ore
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ore
15 DOM ore
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16 LUN ore
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18 MER ore
ore
19 GIO ore
20 VEN ore
ore
ore
22 DOM ore
23 LUN ore
25 MER ore
26 GIO ore
27 VEN ore
ore
30 LUN ore
11:00 Messa Solenne Sacro Triduo dei Morti
15:30 Funzione chiusura del Triduo (C. Callido)
20:30 Gruppi familiari di preghiera
20:30 Incontro per separati e divorziati a Villongo
21:00 Incontro Genitori prima Confessione
10:30 Sac. Vicariato: incontro col Vescovo Amadei
20:30 Incontro con don Valentino Salvoldi
Primo venerdì del mese
16:30 Via Crucis in chiesa
20:30 Via Crucis con San Francesco in chiesa
6:30 Peregrinatio Stella Maris
Giornata vicariale del Seminario
20:30 Gruppi familiari di preghiera
21:00 Genitori dei cresimandi e battezzandi
21:00 Incontro C.P.A.E.
20:30 Incontro con don Valentino Salvoldi
16:30 Via Crucis in chiesa
20:00 Via Crucis ragazzi
21:00 Redazione de “il Porto”
11:00 Battesimi comunitari
13:30 Accoglienza del nuovo Vescovo a Paratico
18:00 Concelebrazione col nuovo Vescovo in Duomo
17:00 Ministri straordinari Eucarestia
20:30 Gruppi familiari di preghiera
21:00 Incontro genitori Prima Comunione
20:00 Ufficio comunitario
20:45 Incontro lettori per la Settimana Santa
20:30 Incontro con don Valentino Salvoldi
16:30 Via Crucis in chiesa
20:00 Via Crucis della solidarietà
20:30 Scuola di preghiera in Seminario
15:00 Associazione del Santo Rosario
20:30 Gruppi familiari di preghiera
21:00 Consiglio Pastorale Vicariale
20:30 Incontro con don Valentino Salvoldi
16:30 Via Crucis in chiesa
20:00 Via Crucis con madre Teresa di Calcutta
20:30 Gruppi familiari di preghiera
ORARIO SANTE MESSE
Festivo
8.00-9.30-11.00-18.00-20.00
Feriale
8.00-16.00-20.00-7.00 (Ospedale)
Vigilia di Festa
16.00 (Casa di Riposo) 18.00 - 20.00 (Parrocchia)
Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 28 marzo. Si raccomanda la consegna
degli articoli in word e delle immagini in Jpeg ad alta risoluzione, entro e non oltre
venerdì 13 marzo 2009. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà essere pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la collaborazione.
SOMMARIO
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Copertina: dettaglio arcata della chiesa in restauro
Calendario parrocchiale
Editoriale: Grazie S.Paolo!
Opere di restauro della chiesa parrocchiale
Chiesa universale e Chiesa diocesana
Il nuovo Vescovo
Il gruppo liturgico
Quaresima 2009: la Chiesa chiede un restauro interiore
Folata di coriandoli polvere e ...ricordi
Scarpe per camminare verso la vita
Riflettiamo: gli Ebrei, odissea di un popolo
Gacinto Arcangeli da Sarnico ad Asti
Bartolomeo Rivi: una bellissima sorpresa
www.parrocchiasarnico.it - www.crazycompany.it
L’Ospedale di Sarnico on line
Virtualità: odio la catena di S.Antonio
Mio Dio, che bello
Riflessione: la solitudine
Il Circolo del bridge / Nuova sede pe il coro Castello
ADS Judo club - A Lourdes con Unitalsi
Università per anziani
Progetto Pompiano
Avventuriamoci tra i libri
La bottega del lavoro del Battello e 82a adunata alpini
Caspolada 2009
AVIS: donazioni al sabato, assemblea elettiva
Il Porto incontra il Sindaco Dometti
La parola alle minoranze
Al via i lavori per via Rudello e via Rocca
Futuro degli alpini
Centro tennis comunale: una stagione da Oscar
Biblioteca a puntate
Sarnek villaggio celtico?
Bucchioni maestro spezzino premiato nel bergamasco
Avviso del Comune
Siti culturali a Sarnico
Associazione Amici della Pinacoteca
Anagrafe parrocchiale
NUMERI TELEFONO ED E-MAIL UTILI
Parrocchia
don Luciano
Oratorio
don Loris
Bellini don Gianni
Centro Pr. Ascolto
Sala Giochi-Meulì
Sala Junior
Centro Quader
Centro Famiglia
Casa di Riposo
Il Battello
Carabinieri Sarnico
Emergenza sanitaria
035
348
035
328
035
035
035
035
035
035
035
035
035
118
910056
9049113
912078
3932361
913672
910916
912107
910916
912420
911252
911385
914421
910031
Guardia Medica
035 914553
Ospedale Sarnico
035 306 2111
Il Portale: sito della Parrocchia:
www.parrocchiasarnico.it
E-mail SITO WEB:
[email protected]
E-mail Redazione de “IL PORTO”:
[email protected]
E-mail Parroco:
[email protected]
E-mail don Loris:
[email protected]
Conto Corrente Postale Parrocchia:
N. 49089303
Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO
Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971
Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Loris Fumagalli, don G. Bellini, A. Belussi,
L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 Inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292
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ilPORTO
EDITORIALE
A cura di don Luciano
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GRAZIE SAN PAOLO!
L'annuncio del Vangelo,
il servizio della fede
consiste nell'avvicinare
il Cristo agli uomini e
gli uomini al Cristo
Siamo quasi giunti al traguardo di questo
Anno dedicato a San Paolo che il Santo
Padre ha proposto ai fedeli e a quanti cercano verità e senso della vita.
Questo ci offre l'opportunità di cogliere,
nella figura dell'Apostolo, preziosi orientamenti per la nostra vita spirituale e la nostra
testimonianza.
• "Dire Paolo equivale a dire gioia e speranza fondate su Gesù Cristo”: non è più il
tempo per un cristianesimo fondato sulle
difese, colmo di noia e di stanchezza. Paolo ci dovrebbe
entusiasmare perché si
scopre in lui tutta la
positività e l’entusiasmo della vita
cristiana. Sono
convinto che
nel
nostro
modo di leggere la Bibbia
a volte si
perde
il
“succo” perché
l’amore
mette le ali e la
Buona
novella
esprime la fatica di
essere uomini, ma con
un scopo così alto che
mette entusiasmo
• "Dire Paolo equivale a dire missionario...
il suo amore per Gesù Cristo non poteva
rimanere nascosto né troppo soft, doveva
esplodere e di fatto “sono venuto a portare il fuoco sulla terra”: san Paolo è stata
una persona che si è incendiata nell’amore
per Cristo. “Se dessi il mio corpo per essere bruciato vivo, ma non avessi l’amore a
nulla mi servirebbe” Ne abbiamo poi chiara
dimostrazione nel racconto degli Atti degli
Apostoli, che riportano i suoi viaggi "sempre più lunghi, sempre più difficili, sempre
più intensi, sempre più logoranti e sempre
più esaltanti".
• Paolo ci indica che la Missione è un dovere per tutti i battezzati. Anche qui ci viene
in aiuto Giovanni Paolo II: "tale missione
non è affatto riservata ai ministri sacri o al
mondo religioso, ma deve estendersi ai laici,
alle famiglie, alla scuola. Ogni cristiano deve
sentire l'urgenza di evangelizzare" (Redemptor Hominis
10). Questo Anno
Paolino conclude il
decennio che la
Chiesa italiana
ha orientato su
"Comunicare
il Vangelo in
un mondo
che cambia",
ed è ancora
Giovanni
Paolo II a
r icordarcelo:
"oggi soprattutto
questo compito
diventa necessario e
urgente, affinchè si aiuti
ogni cristiano a mantenere
e sviluppare la sua fede nel contesto delle rapide trasformazioni sociali e
culturali che la società sta sperimentando.
L'annuncio del Vangelo, il servizio della fede
consiste nell'avvicinare il Cristo agli uomini
e gli uomini al Cristo" (id). Occorre operare un vero cambiamento di rotta, una mentalità nuova: non basta fare le pratiche perché si sono sempre fatte, veniamo tutti
spronati da san Paolo a non accontentarci
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EDITORIALE
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...facendo in modo che
nel proprio quartiere
tutti siano favoriti e
invitati a partecipare,
a pregare e a discutere
sulla Parola di Doi
dell'esistente, cioè non fermarci a quanti
partecipano in qualche modo alla vita della
parrocchia o dell’oratorio, ma a renderci
conto che la parrocchia deve diventare il
luogo dove è possibile comunicare e vivere
il Vangelo dentro la vita quotidiana. La missione ha bisogno di una comunità di partenza attenta alla Parola, nutrita di
Eucarestìa e operante nella carità
•...e una proposta
Vorremmo nella prossima Quaresima, negli
incontri che la Parrocchia proporrà, riprendere questa esigenza di onorare san Paolo
anche nei nostri gruppi di preghiera nelle
famiglie, in unità col Parroco, anche attraverso la Radio. È bello pensare a una comunità viva e vivace che sa rinnovare, sa coinvolgere; l’impegno missionario è che ogni
centro di preghiera si rinnovi cercando di
trascinare nella fraternità di un incontro
qualche ragazzo o giovane in più e facendo
in modo che nel proprio quartiere tutti
siano favoriti e invitati a partecipare, a pregare e a discutere sulle Parola di Dio che
trova luce, forza anche nel confronto, proprio attraverso la lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. In Parrocchia stiamo organizzando degli incontri per il giovedì con un
testimone significativo del nostro tempo, di
cui gustiamo da anni proprio la collaborazione e testimonianza attraverso il Porto:
don Valentino Salvoldi, ricordando quanto
diceva Paolo VI: "la gente ascolta più volentieri i testimoni che i maestri".
È l’ augurio per un cammino Quaresimale
che ci coinvolgerà proprio sull’esempio di
san Paolo perché la Pasqua porti una vera
esplosione di vita e una presenza missionaria significativa nel rinnovare la nostra
Chiesa. Ci vuole entusiasmo da parte di
tutti, far risplendere la bellezza è impegno di
tutti, ma è anche una grande soddisfazione
perché una cosa bella è fatta per essere
“gustata” con gli occhi, con il cuore e con
l’intelligenza. Accanto al Settecento riscoperto nella sua freschezza occorre dare
respiro di bellezza alle nostre celebrazioni,
ai nostri gruppi e associazioni, a tutto il
volontariato della carità perché ci sia più
gioia, più entusiasmo e più vita!
Tutti dobbiamo essere uniti non solo in un
restauro esteriore, ma anche interiore.
Resi belli dalla grazia di Dio, ci impegnamo
a rendere bello il nostro essere Chiesa,
comunità che respira la vita.
Allora san Paolo ci saluta proprio dicendoci: “Rallegratevi nel Signore sempre, ve lo
ripeto: rallegratevi!”
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RESTAURI
A cura dell’Arch. Andrea Ruggeri
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OPERE DI RESTAURO E CONSERVAZIONE
DELLA CHIESA PARROCCHIALE
Foto 1:
Fastigio pala centrale
L’intervento di pulitura degli stucchi e
delle pareti absidali, come da indicazione
dopo il secondo sopralluogo dell’ispettrice
della Soprintendenza ai beni Storici, è consistito nell’operazione di discialbo per
liberarli da tutti gli strati sopramessi.
Gli stucchi sono stati riportati alla loro
cromia originale settecentesca, mentre le
pareti liberate dagli scialbi posteriori, sono
ritornate allo strato originale settecentesco di finitura a marmorino.
Nella foto (1) relativa al fastigio della cornice della pala centrale, si evidenzia la differenza tra la parte pulita e quella non
ancora trattata. Nella foto (2) si noti il
particolare dell’ Angelo di sinistra del fastigio prima e dopo la pulitura. Le operazioni di restauro eseguite con l’ausilio di
mezzi meccanici quali bisturi e microfrese
hanno portato, oltre che alla pulitura della
superficie originale, alla scoperta di numerose iscrizioni, date e disegni. Il più interessante e completo raffigura un apparato
architettonico datato 1772.
Il particolare è documentato nella Foto
(3). Nell’iscrizione che lo correda si legge
“…li Febbraio terminata di costruire la
macchina…” Su questi ritrovamenti, tutt’ora in fase di studio, l’ipotesi più proba-
Foto 2:
Particolare dell’Angelo
a sinistra del
fastigio centrale
Foto 3: Iscrizione rinvernuta su marmorino
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RESTAURI
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Allegato 4:
Mappa delle iscrizioni
bile è che si tratti di iscrizioni relative alle
celebrazioni del Triduo dei Morti, la solenne commemorazione dei defunti. Il rito
ebbe inizio nell’età della Controriforma e
non aveva una periodizzazione fissa; tuttavia si trova frequentemente legato al
tempo di carnevale e costituisce una sorta
di “antitesi cristiana” ai festeggiamenti pro-
Allegato 5:
Mappa materiali
zona absidale
fani di quel periodo dell’anno. Per la città di
Brescia il consolidamento della pratica del
triduo si fa risalire alla guerra di secessione spagnola, con le due più importanti e
cruenti battaglie di Chiari (1701) e
Calcinato (1703). In queste due occasioni i
morti furono numerosi e proprio a suffragio delle vittime di queste battaglie i Frati
dell’Osservanza del Convento di San
Giuseppe in Brescia iniziarono la prima
commemorazione.
Da qui la solennità delle funzioni religiose
con la conseguente costruzione di grandi
apparati solitamente lignei, progettati ed
eseguiti da illustri artisti e architetti, in
grado di rivaleggiare con vere e proprie
strutture architettoniche.
Nell’allegato (4) è illustrata la mappa delle
iscrizioni sulla parete di sinistra.
Contemporaneamente ai lavori di restauro, si
sta eseguendo la stesura delle mappe tematiche. Si tratta di elaborati grafici in cui vengono riportati tutti i dati del lavoro svolto, relativi sia ai materiali costitutivi le varie opere ed
al loro stato conservativo e sia a tutti gli interventi di restauro effettuati sulle superfici. In
allegato la mappa (5) relativa ai materiali
costitutivi della zona absidale.
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A cura del C.P.A.E.
RESTAURI
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Resoconto economico dei lavori di restauro
Diamo anche in questo numero de “il Porto” il resoconto economico in merito ai i lavori di restauro e
conservazione della nostra chiesa parrocchiale.
Offerte pervenute nel mese di dicembre:
€ 65.573,69 ai quali vanno aggiunte le offerte pervenute nei mesi precedenti pari a € 114.900,00.
Totale al 31 gennaio 2008: €180.473,69
Alla stessa data risultano spesi: € 273.892,52
Nel ringraziare vivamente di cuore tutti coloro che, in
varie modalità, hanno fatto pervenire la loro offerta,
desideriamo segnalare che, a tutt’oggi, sono tornate n.
126 buste anonime, tra
quelle distribuite, contenenti importi disparati per un
totale di € 27.265,00, mentre la vendita degli oggetti
natalizi ha fatto registrare
un ricavo netto di
Euro 3.939,00 (il tutto già
incluso nel suddetto totale).
Hanno contribuito anche
alcune associazioni ed enti
come:
- Associazione Anziani
- Associazione Marinai
- Associazione UNITALSI
- Volontarie Casa di Riposo
- Scuola Materna
(1° versamento )
- Coro “ Callido”
Degna di nota l’oblazione erogata dalla Banca Credito
Bergamasco con l’importo di Euro 20.000.00 quale
prima tranche (ne sono state promesse altre due
dello stesso valore per gli anni 2009 e 2010 subordinatamente alla reale disponibilità di future adeguate
somme derivanti dagli utili della Banca).
Numerose sono state infine le persone fisiche, gli
imprenditori individuali e società che hanno contribuito ma che hanno preferito mantenere l’anonimato .
Bene ! Avanti così ,anzi ancora di più!
NUMERI UTILI
UFFICI COMUNALI: tel. 035 924111
Fax 035 924165
Uffici amministrativi (anagrafe) 035 924126
da lunedì a venerdì
9.00-12.30
lunedì martedì giovedì 17.30-18.30
Ufficio tecnico tel. 035 924145
mercoledì venerdì
9.00 - 12.30
Polizia municipale tel. 035924 114-335 44846
da lunedì a venerdì 9.00-12.30 /15.00-18.00
Ufficio assistente sociale tel.035 924152
lunedì 17.30-18.30
mercoledì/giovedì9.00 12.30
Ufficio tributi tel.035 924 112
lunedì mercoledì venerdì 9.00 - 12.30
giovedì 17.30 - 18.30
Biblioteca Comunale Tel. 035 912 134
Lunedì chiuso
Martedì 14.30-19.00
Mercoledì 15.00-19.00
Giovedì 09.00- 15.00-19.00
Venerdì 15.00-19.00
Sabato 09.00-12.30 / 15.00-17.00
PROTEZIONE CIVILE: tel. 035 911893
Responsabile operativo tel 338 5467160
Vice responsabile operativo tel. 338 2404173
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CHIESA
UNIVERSALE
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Chiesa Universale
Da "Avvenire"
Quotidiano di ispirazione Cattolica
Cattolici in Russia - L’Ecumenismo della vita
Dalle accuse di proselitismo alla cordialità con Alessio II fino alle speranze del nuovo Patriarca
Kirill. Viaggio nella comunità cattolica. «Con gli Ortodossi è cambiato il modo di rapportarci.
Abbiamo scoperto di essere prima di tutto discepoli di Cristo»
Ospiti poco graditi, circondati da un muro d’indifferenza e ostilità, in competizione con la Chiesa
Ortodossa che li considera invasori. Fino a poco
tempo fa era questa l’immagine dei cattolici in terra
russa, uno stereotipo duro a morire. Ma oggi la realtà è abbastanza diversa. «È cambiata la percezione
reciproca: per tanti anni i rapporti tra cattolici e
ortodossi sono stati una questione di politica ecclesiastica, il che comportava una buona dose di polemiche ed incomprensioni. Adesso sembra che finalmente abbiamo scoperto di essere prima di tutto
cristiani! I rapporti sono diventati più tranquilli e normali» spiega Aleksei Judin, professore di storia delle
religioni all’Università di Scienze umane di Mosca e
voce autorevole dell’intellighenzia cattolica russa.
Certo «le accuse di proselitismo non sono venute
meno a livello ufficiale. Ma il clima è decisamente
migliorato»
...«Dobbiamo continuare a lavorare insieme perché
i vostri fedeli sono anche miei, ed i miei fedeli sono
anche vostri» disse Alessio II a monsignor Pezzi, stupito e commosso per tali parole. Un auspicio che il
neo patriarca Kirill non lascerà certo cadere nel
vuoto. «Con Lui, responsabile del dipartimento
esteri del Patriarcato, abbiamo sempre lavorato
molto bene» nota Jean-François Tiry, direttore della
“Biblioteca della Spirito”, il centro culturale fondato
da padre Romano Scalfi di “Russia cristiana” e divenuto un luogo di aggregazione e di confronto per i
credenti moscoviti, sia cattolici che ortodossi. Il dialogo non solo continuerà ma è destinato a diventare più incisivo e concreto.
«Il digiuno per unirsi a Cristo e aiutare
chi è nel bisogno»
Nel messaggio per la Quaresima il Papa invita a riscoprire questa pratica penitenziale.
«Carissimi fratelli e sorelle! All’inizio della
Quaresima, che costituisce un cammino di più intenso allenamento spirituale, la Liturgia ci ripropone tre
pratiche penitenziali molto care alla tradizione biblica e cristiana - la preghiera, l’elemosina, il digiuno per disporci a celebrare meglio la Pasqua e a fare
così esperienza della potenza di Dio che, come
ascolteremo nella Veglia pasquale, sconfigge il male,
lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la
gioia agli afflitti. Dissipa l’odio, piega la durezza dei
potenti, promuove la concordia e la pace»…Nel
consueto mio messaggio quaresimale, vorrei soffermarmi quest’anno a riflettere in particolare sul valore e sul senso del digiuno…La Quaresima infatti
richiama alla mente i quaranta giorni di digiuno vissuti dal Signore nel deserto prima di intraprendere
la sua missione pubblica…Possiamo domandarci
quale valore e quale senso abbia per noi cristiani il
privarci di un qualcosa che sarebbe in se stesso
buono e utile per il nostro sostentamento. Le Sacre
Scritture e tutta la tradizione cristiana insegnano che
il digiuno è di grande aiuto per evitare il peccato e
tutto ciò che ad esso induce…
Nel Nuovo Testamento, Gesù pone in luce la ragio-
ne profonda del digiuno, stigmatizzando l’atteggiamento dei farisei, i quali osservavano con scrupolo
le prescrizioni imposte dalla legge, ma il loro cuore
era lontano da Dio: Il vero digiuno, ripete anche
altrove il Divino Maestro, è piuttosto compiere la
volontà del Padre celeste, il quale “vede nel segreto,
e ti ricompenserà”… Egli stesso ne dà l’esempio
rispondendo a satana, al termine dei 40 giorni passati nel deserto, che “non di solo pane vive l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” …Ci
aiuta s prendere coscienza della situazione in cui
vivono tanti nostri fratelli… Scegliendo liberamente
di privarci di qualcosa per aiutare gli altri, mostriamo
concretamente che il prossimo in difficoltà non ci è
estraneo… Proprio per mantenere vivo questo
atteggiamento di accoglienza e di attenzione verso i
fratelli, incoraggio le parrocchie ed ogni altra comunità ad intensificare in Quaresima la pratica del
digiuno personale e comunitario… La Quaresima
sia pertanto valorizzata in ogni famiglia e in ogni
comunità cristiana… Ci accompagni la Beata Vergine
Maria e ci sostenga nello sforzo di liberare il nostro
cuore dalla schiavitù del peccato per renderlo sempre più «tabernacolo vivente di Dio»…
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CHIESA
UNIVERSALE
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Benedetto XVI: San Paolo modello per i consacrati
In San Pietro l’incontro con i religiosi: la vita dell’Apostolo ispirata ai principi di povertà, Carità
e obbedienza.
«Padre» e «Maestro», san Paolo è il modello di
quanti, in risposta alla chiamata del Signore, «hanno
fatto la scelta di un’incondizionata dedizione a lui e
al suo Vangelo».
Così è sempre stato nella tradizione cristiana, tanto
che «diversi istituti religiosi prendono da san Paolo
il nome e da lui attingono un’ispirazione carismatica
specifica».
E così è ancora oggi, tanto che «imitarlo nel seguire
Gesù via privilegiata per corrispondere fino in fondo
alla vocazione «di speciale consacrazione nella
Chiesa».
Benedetto XVI s’è rivolto in questi termini ai
responsabili e ai collaboratori della Congregazione
per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita
apostolica, a diversi superiori e superiore generali e
a migliaia di religiosi e religiose al termine della celebrazione in occasione della festa liturgica della
Presentazione di Gesù al Tempio, che coincide con
la Giornata della vita consacrata.
Prendendo spunto dalla celebrazione dell’Anno
Paolino, papa Ratzinger ha messo in evidenza come,
con il suo messaggio, l’Apostolo delle genti «per tutti
i consacrati e le consacrate ripeta un invito schietto
e affettuoso: “Diventate miei imitatori, come io lo
sono di Cristo”
…Per Benedetto XVI in san Paolo è poi presente
«una profonda capacità di coniugare vita spirituale e
azione missionaria e così possiamo dire che egli
appartiene a quella schiera di “mistici costruttori”, la
cui esistenza è insieme contemplativa e attiva”.
…La testimonianza di Paolo di Tarso, resa con la
parola e con la propria vita, ci ricorda che i consacrati portano a compimento la volontà del Padre
dopo averla accettata in spirito di obbedienza»…
Bertone: famiglie stabili per il futuro dell’Europa
Su tutela del matrimonio e nuovi scenari internazionali, il discorso del segretario di Stato agli
ambasciatori Ue.
Sempre più aperta al mondo, a tutto il mondo, e
attenta in particolare all’Africa e alla Terra Santa.
Sempre più «senza barriere», esterne e soprattutto
«interne», e capace di tener conto dei «valori più
profondi e autentici dei cittadini e dei popoli» che la
abitano, a iniziare dalla vita e dalla famiglia, impostata sul rapporto uomo - donna uniti in matrimonio
stabile e duraturo». È questa l’Europa «solidale»
vista dal cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone che ne ha parlato agli Ambasciatori
dell’Unione Europea durante l’incontro promosso
nella rappresentanza diplomatica presso la Santa
Sede della Repubblica Ceca, all’inizio del semestre di
presidenza Ue.
…«La coppia sposata, infatti, «comporta, per i figli,
maggiori probabilità di buona educazione, più assidua frequenza alla scuola, migliore riuscita negli studi,
più sicuro ed elevato successo professionale.
Minore probabilità di delinquenza, minore consumo
di alcol e droghe. Inoltre, comporta migliore salute
fisica ed equilibrio psichico per i figli e gli stessi genitori…»
Il cardinale Bertone, poi, ha preso lo spunto dal fatto
che in questo 2009 al centro dell’attenzione pastorale della Chiesa c’è proprio l’Africa. «… Bisogna
combattere la tentazione - ha affermato - di stabilire contatti con i Paesi africani con l’esclusivo obiettivo di trarne il maggior profitto possibile», mentre
vanno rispettati dignità e diritti inalienabili.
Soprattutto, ha insistito, «occorre aiutare la soluzione dei conflitti in corso, lottare contro le ingiustizie
che li hanno provocati e soccorrere le masse di profughi e di sfollati che soffrono e destabilizzano quel
continente»…
Altro obiettivo di un’azione comune dei Paesi
dell’Unione Europea è la Terra Santa, «…dove la
situazione - ha detto il Segretario di Stato vaticano rimane molto delicata…»
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Chiesa Diocesana
da "L'Eco di Bergamo"
CHIESA
DIOCESANA
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Vita consacrata, offerte per le donne del Ciad
Monsignor Belotti “Siate testimonianza per tutti gli uomini”
Le offerte raccolte nella Giornata della vita consacrata di quest’anno saranno devolute al Progetto di
promozione umana e sociale «Donne in Ciad»: nella
nazione, una delle più povere e arretrate dell’Africa,
è da tempo impegnata Elisa Bergamelli, missionaria
laica nativa di Nembro.
«Carissimi consacrati e consacrate, vivete il vostro
carisma ogni giorno con entusiasmo. Siete chiamati
a mostrare Gesù Cristo come Salvatore e come
Luce di tutte le genti.
Con la vostra testimonianza specifica, dovete radunare attorno a Dio un popolo che proviene da ogni
confine della Terra» Sono le parole di monsignor
Lino Belotti, vescovo ausiliare emerito di Bergamo
che ha presieduto la concelebrazione eucaristica per
la 13a Giornata Mondiale della Vita Consacrata.
Monsignor Belotti ha incoraggiato i consacrati e le
consacrate nella loro missione: «Carissimi, nella vita
consacrata si sperimentano anche difficoltà, sofferenze, sacrifici e incomprensioni che appartengono
allo stesso Gesù Cristo. Vivete il vostro carisma ogni
giorno con entusiasmo e affrettatevi verso il Signore
e verso i fratelli».
Il 28 febbraio il vescovo Amadei saluta la città
Domenica 15 marzo l’ingresso di monsignor Francesco Beschi
Alle 18 la Concelebrazione eucaristica in Cattedrale.
La Chiesa di Bergamo si appresta a vivere un
momento molto intenso nella sua antica storia religiosa: il saluto del vescovo Roberto Amadei e l’ingresso del successore monsignor Francesco Beschi.
Saranno due i momenti del saluto di monsignor
Amadei: quello al clero con la Concelebrazione
eucaristica giovedì 26 febbraio alle 11 nella chiesa
ipogea del Seminario; quello a tutti i fedeli bergamaschi con una Concelebrazione Eucaristica sabato 28
febbraio in Cattedrale. Il nuovo vescovo Francesco
Beschi farà l’ingresso ufficiale domenica pomeriggio
15 marzo. L’azione pastorale di monsignor Amadei in
diciassette anni di episcopato bergamasco è ruotata
attorno a un nucleo: il processo di scristianizzazione
e la complessità socialculturale hanno toccato in profondità la terra bergamasca e il suo tessuto cristiano.
In questo contesto è necessario un profondo ripensamento dell’evangelizzazione, perché è sterile una
pastorale di conservazione dell’esistente. Da qui si
sono mossi i diversi programmi pastorali e gli interventi sul rinnovamento delle pratiche pastorali e sulla
presenza negli ambiti di vita dell’uomo. Oltre alla visita pastorale, il vescovo Amadei ha tenuto il 37°
Sinodo diocesano, chiamando a raccolta tutte le voci
della diocesi per riflettere sulla parrocchia, considerata cellula fondamentale dell’evangelizzazione anche
nel terzo millennio.
Un comitato, presieduto dal vicario generale monsignor Lino Bortolo Belotti, vescovo ausiliare emerito
di Bergamo, sta preparando il percorso all’interno
della diocesi, che culminerà con la solenne
Concelebrazione eucaristica alla 18 di Domenica 15
marzo, in Cattedrale, che darà l’avvio al ministero episcopale di monsignor Beschi nella nostra diocesi.
Saluto iniziale a Paratico, prima comunità diocesana
posta al confine est.
Qui verrà dato il primo saluto… poi in Comune di
Bergamo e in Cattedrale…
Orari delle Confessioni
CHIESA DI SAN ROCCO:
Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì
e sabato dalle 8.30 alle 9.00
CHIESA NUOVA
Sabato dalle 19.00 alle 20.00
domenica dalle 17.00 alle 18.00
giovedì dalle 8.30 alle 10.30
da lunedì a venerdì dalle 15.15 alle 16.00
mercoledì e venerdì dalle 19 alle 20.00
inoltre disponibilità a confessare prima e
dopo le S.Messe
Si informa che sono riprese le trasmissioni
delle funzioni attraverso RADIO E sulla frequenza di 101,1 sia dalla Chiesa nuova che
dalla Chiesa di San Rocco.
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CHIESA
DIOCESANA
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Don Bepo, l’umiltà di affidarsi sempre alla pietà di Dio
I Preti del Patronato ricordano l’eredità del sacerdote «Credeva nella possibilità di cambiamento dell’uomo”
Dal lavoro di riordino delle carte di don Bepo
Vavassori, che sta avvenendo in maniera sistematica
da oltre un anno, emergono pensieri, lettere, spunti.
I preti del Patronato San Vincenzo hanno scelto e
commentato alcune frasi di don Bepo in occasione
del 34° anniversario della morte
…«Non bisogna scoraggiarsi se i tempi nuovi hanno
creato nuovi disordini, dei disorientamenti in tutti i
campi e anche nel campo educativo. Noi crediamo
alla Provvidenza che vuol bene agli uomini e anche
alle nuove scoperte e al nuovo progresso…»
…«È una grande gioia dare la vita per loro!»…
…«Le nostre case senza il sorriso dei figli sono le
anticamere del cimitero!»…
…«Perché sei salito qui sopra? Per restare con te!»
«Non esistono ragazzi cattivi» «Educare; una
scommessa sul futuro!»…
Abbiamo scelto queste frasi fra le tante che don
Bepo pronunciò e scrisse. Non aveva l’eloquio fascinoso, don Bepo, ma tante sue parole erano come
scolpite nella pietra, semplici e profonde.
…Che cosa significa credere in Dio per don Bepo
se non avere la convinzione radicale che la vicenda
umana sia circondata dalla tenerezza e dalla fiducia
di Dio nell’uomo. Non è un ingenuo ottimismo è la
constatazione umile del credente, che pur conoscendo a fondo la natura umana nei suoi aspetti più
biechi - non dimentichiamoci l’esperienza terribile di
don Bepo che conosce di persona la ferocia della
Prima guerra mondiale e la tragedia della Seconda
guerra mondiale e la violenza fascista - è convinto
che solo la pietà e l’amore di Dio, che si piegano sull’uomo, possono salvarlo da una violenza cieca che
offende! Questa convinzione radicale si avvarrà di
un metodo educativo e di uno stile che don Bepo
apprende nei suoi anni di esperienza…
…Il suo Dio sempre cercato e conosciuto nella storia e nella contemplazione della vita di Gesù è la
sorgente segreta del suo metodo e della sua passione: Gesù, uomo e Dio, che ostinatamente scommette sull’uomo e sul cambiamento. È un apprendere
da Gesù come servire e considerare l’uomo, che
diventa poi uno stile educativo di chi non si accontenta e di chi non è connivente con il male e avverte però la forza della ricerca di Dio verso ogni
uomo…Don Bepo crede e condivide il sogno di
Dio di avere uomini all’altezza del compito e delle
sfide attuali. Credere allora diventa aprire la porta di
casa ai più deboli o dare la disponibilità a ricominciare e a ripartire ancora una volta! …
«Per educare ripartiamo dalla testimonianza
Don Resmini: se la famiglia si tira indietro, il gruppo prende il sopravvento e i ragazzi perdono
il senso del limite.
Il segreto dell’educazione è nelle nostre radici. Inutile
cercare altrove: «La povertà spirituale dei ragazzi di
oggi è, in prima analisi, la caduta di un modo di essere cristiani nella quotidianità da parte di noi adulti»
È la lucida analisi di don Fausto Resmini intervistato
da Ettore Ongis, direttore de «L’Eco di Bergamo».
Difficile tirar su un ragazzo. Una volta bastava lo
sguardo del papà o lo scappellotto della mamma
per rimettersi in riga…I genitori sperimentano la
fatica di coordinare solo un briciolo di ordine.
«Quindi - si è chiesto Ongis - vale ancora porgere
delle regole secondo quello che si crede giusto?»
Per don Resmini non bisogna partire dalle regole,
ma dalla testimonianza. Nell’ambito dell’impegno
verso i figli la testimonianza è al primo posto. È la
base che fornisce la possibilità di poter dire ai figli
«questa è una famiglia, non è un albergo e le relazioni contano ...I genitori non si devono svendere a
un modo di essere dominante… devono investire e
non delegare l’educazione …Devono essere i genitori, in intesa fra loro, a ristabilire con i figli l’equilibrio tra responsabilità e fiducia…» «Quanti ragazzi
che non hanno sperimentato il limite a casa propria
non comprendono più che la responsabilità li porta
a farsi carico, nel bene e nel male, dei loro atti…» Il
difetto è quello di difendere i ragazzi anche quando
sono indifendibili. Ciò li rende vulnerabili più di
quanto immaginiamo…»
In conclusione Don Resmini ha espresso il desiderio
che le famiglie imparino a mettersi insieme per
comunicare le difficoltà e sostenersi reciprocamente… «…In presenza della crisi di un figlio il lavoro
non è più al primo posto. Nei momenti difficili i
ragazzi, soprattutto gli adolescenti, spesso sono soli.
L’adolescenza è un’età particolare dove la fragilità è
da prendere sul serio»…
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EVENTI
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A cura della redazione
Il saluto del nuovo Vescovo
Francesco Beschi
Care sorelle, cari fratelli,
vi saluto con semplicità e affetto.Vi saluto con
discrezione e rispetto: inizio delicato e trepidante, come il sì affidato al Signore e al Santo
Padre, che mi hanno chiamato e mandato a
servire la vostra fede, la vostra speranza, la
vostra vita. Vi saluto nel nome del Signore.
La contiguità della terra bresciana a quella
bergamasca non è stata motivo di scontate
frequentazioni e di ovvie conoscenze: fino ad
oggi ho sempre ricevuto più che dato, anche
da Bergamo.
Se la mia fanciullezza è stata segnata dalla
meraviglia di Papa Giovanni e la giovinezza
dalla passione di Papa Paolo VI, sono cresciuto, diventato prete e posto al servizio del
Popolo di Dio dall’indimenticato mons. Luigi
Morstabilini e dal caro mons. Bruno Foresti,
padri del mio sacerdozio.
Il loro ricordo, colmo di riconoscenza, mi
introduce al saluto più intenso e commosso:
quello al Vescovo Roberto e al suo ausiliare
Lino.
La cordiale amicizia dei Vescovi lombardi,
della quale ho potuto godere da quando
sono stato ordinato Vescovo, mi ha introdotto alla stima, alla confidenza, alla condivisione
con mons.Roberto e mons. Lino. La loro
benedizione mi accompagni e il mio affetto li
raggiunga.
Con loro desidero salutare, con fraternità
sentita, tutti i vescovi bergamaschi e immediatamente tutti e ciascuno dei sacerdoti e diaconi di questa Chiesa, con i quali in un modo
tutto particolare condividerò la missione
evangelica. Il saluto raggiunga tutte le comuni-
tà religiose, le persone consacrate, e tutti voi
laici, donne e uomini della Chiesa di Dio che
è in Bergamo, a cui oggi è affidata una particolare missione nel mondo e per il mondo.
Sono figlio di una grande Chiesa e il Signore
mi manda a servirne una altrettanto grande:
sarei incosciente se non fossi trepidante, ma
sarei fuorviato se ritenessi che la grandezza
consista nei numeri e nelle opere, pur provocanti a forti responsabilità, e non piuttosto
nella fedeltà al Vangelo, che ammiriamo riconoscenti nella storia di chi ci ha preceduti e
vogliamo con tutto noi stessi perseguire nell’oggi che il Signore ci dona di vivere. E’ una
fedeltà che apre il cuore alla speranza, che
illumina gli occhi per cogliere i segni dei
tempi, che, pur consapevoli delle debolezze,
delle contraddizioni, delle crisi e delle paure,
delle sofferenze e delle prove che ci attraversano, è alimentata dalla certezza dell’amore
di Dio, manifestato in Cristo Gesù, del quale
siamo chiamati ad essere testimoni coraggiosi e credibili.
Ancora una volta vi saluto ed abbraccio, in
attesa di poterlo fare personalmente. A tutte
le autorità, alle istituzioni che rappresentano,
all’intera comunità bergamasca, giunga il mio
pensiero di stima e vicinanza. Questi sono i
giorni della preghiera: la mia per voi, la vostra
per me.
E mentre ringrazio il Santo Padre per la fiducia che mi ha manifestato, su tutti invoco la
benedizione del Signore, con particolare
ricordo per i più piccoli e i più deboli.
† Francesco Beschi, vescovo
PROGRAMMA PER L’INGRESSO DEL VESCOVO MONS. BESCHI DOMENICA 15/03/2009
Ore 13.40: Partenza da Brescia in forma privata - Arrivo chiesa parrocchiale di Paratico.
Ore 14.00: Partenza verso la chiesa di Paderno (dedicata a Papa Giovanni XXIII) nella parrocchia di Seriate.
Ore 14,3.0: Saluto della comunità quindi il corteo si dirigerà verso il Monastero delle Clarisse a Bergamo.
Ore 15.00: Saluto alle sorelle claustrali ed a una rappresentanza della vita consacrata della Diocesi.
Ore 15.45: Il corteo riparte in direzione di Bergamo per trasferirsi in Piazza Matteotti per l’incontro con le autorità civili.
Ore 16.30: Da Piazza Matteotti in Seminario dove nella chiesa Ipogea il Vescovo saluterà la comunità del Seminario e i giovani che lo accompagneranno poi verso il Duomo passando per il centro di città alta.
Ore 17.45: Incontro in Curia con i presbiteri concelebranti bergamaschi e bresciani e con i Cardinali e i Vescovi concelebranti.
Ore 17.50: Processione verso la Cattedrale e infine solenne Celebrazione Eucaristica di inizio del Ministero Pastorale.
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EVENTI
A cura della redazione
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Il saluto di Mons. Roberto Amadei
alla Diocesi
Con tutti voi desidero vivere, come prezioso
momento di grazia per la nostra Chiesa e
per ciascuno di noi, il termine del mio servizio episcopale nella Chiesa di Bergamo e
l'inizio di quello di S.E. mons. Francesco
Beschi. E' un momento di grazia perché
siamo invitati a guardare con più attenzione
al Vescovo come colui che rende presente la
persona, la parola, la grazia e la guida di Gesù
Cristo, il Buon Pastore perennemente a servizio della sua Chiesa per sostenerla nella
fedeltà al Vangelo e all'umanità contemporanea. Vi chiedo di unirvi al mio grazie al
Signore per il molto che mi ha donato dal 21
novembre 1991 quando, mediante la chiamata di Giovanni Paolo II, mi ha detto di rendere presente il suo servizio in questa
Chiesa. Ringrazio questa amatissima Chiesa
per quanto mi ha donato in questi anni: il
compianto vescovo ausiliare vicario generale
mons. Angelo Paravisi, il vescovo ausiliare e
vicario generale mons. Lino Belotti al quale
esprimo la mia profonda gratitudine unita a
quella dell'intera diocesi; i carissimi presbiteri, i canonici, i delegati vescovili, la Curia, il
Seminario, i religiosi e le religiose, i laici e le
autorità. Vorrei che ogni membro di questa
Chiesa sentisse come rivolto a sè il mio grazie, perché da tutti ho ricevuto certamente
molto di più di quanto ho dato.
Ringraziamo Benedetto XVI perché regala
alla nostra Chiesa Sua Ecellenza mons.
Francesco Beschi che porterà nel servizio
della nostra Chiesa la vivacità e la creatività
di un'età più giovane e l'esperienza maturata nella Chiesa sorella di Brescia; esperienza
che sicuramente aprirà orizzonti nuovi nel
nostro cammino.
Diciamo grazie al Vescovo Francesco per
aver accettato questo compito e vogliamo
assicurarlo che lo accogliamo con stima, gioia
e affetto filiale. E gli promettiamo che saremo
sempre disponibili nell'ascoltare e realizzare
quanto ci dirà, e gli saremo sempre vicini nel
sostenerlo con la preghiera e con la testimonianza. E' un momento di grazia, almeno per
me, perché mi permette di considerare con
più obiettività e con sofferenza i molti limiti
del mio operare, quanto avrei potuto dare e
non ho dato al cammino di questa Chiesa.
Più mi soffermo sulle molte grazie del
Signore e su quanto questa Chiesa mi ha
offerto, e più sento il rimorso per le mie infedeltà. Affido queste mie povertà all'inesauribile misericordia del Buon Pastore e alla
vostra bontà perché anche voi sappiate perdonarmi quanto non ho saputo donarvi.
Momento di grazia perché mi ricorda che il
vincolo di amore e di servizio per questa
Chiesa, e per ciascuno di voi, non cessa
anche se si esprimerà con modalità diverse,
forse meno gratificanti, spero, con l'aiuto del
Signore.
Ugualmente efficaci per la comune fede.
Chiedo al Signore e alle vostre preghiere di
sostenermi per non lasciare affievolire la mia
passione per questa Chiesa vivendola nella
preghiera, nella testimonianza e in quei servizi che sempre in comunione con il Vescovo,
la salute o altro mi permetteranno di offrire.
Posso dirvi con sincerità di avervi amato
molto e continuerò in questo amore, consapevole che sarò sempre in debito con voi,
perché mai potrò donarvi quanto voi mi
avete dato.
Grazie a tutti e continuiamo con serenità il
cammino comune certi della fedeltà del
Signore.
† Mons. Roberto Amadei
Mons. Amadei ha salutato con una Celebrazione Eucaristica i sacerdoti della diocesi
il 26 febbraio scorso presso la chiesa “Cristo Sommo ed Eterno Pastore” presso il
seminario diocesano.
Il saluto ai fedeli è programmato invece per sabato 28 febbraio con una funzione alle
ore 18 in Duomo
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LITURGIA
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A cura di don Luciano
IL GRUPPO LITURGICO
Che senso ha un gruppo
liturgico in parrocchia,
e chi deve farne parte?
Il gruppo liturgico è un insieme di persone
che, a nome di tutta la comunità e a favore di
tutta la comunità, si prende cura delle celebrazioni liturgiche.
L'incontro liturgico con il Signore, che si
rende presente nei gesti e nelle parole della
celebrazione, non viene da sé e non può
essere improvvisato: va progettato, preparato
con sensibilità e verificato con cura. Per questo può es-sere molto utile l'impegno e la
competenza di alcuni, al servizio della partecipazione di tutti al Mistero celebrato.
Dunque indispensabile è la formazione e
l'animazione liturgica: se ci sono le condizioni
ben venga il gruppo liturgico.
Il gruppo liturgico coinvolge i piccoli gruppi
che preparano le singole celebrazioni: possono essere una o due o più persone, che animano una Messa domenicale o uno specifico
momento di preghiera.
Non è detto, e in genere non è bene, che
tutte le Messe debbano essere preparate in
serie, allo stesso modo, con gli stessi canti e le
stesse preghiere.
Ogni celebrazione si adatta all'assemblea che
vi partecipa e ai ministri che vi operano. È
necessario che, di tanto in tanto, queste persone si trovino per verificare e programmare
sia il tempo ordinario sia i tempi forti dell'an-
no liturgico, insieme al Parroco, responsabile
della pastorale liturgica.
Fanno parte del Gruppo Liturgico tutti coloro che prestano un servizio nel campo della
liturgia: cantori e musicisti, lettori e ministranti, chi si occupa dei fiori e chi della pulizia della
chiesa, chi guida l'assemblea e chi prepara la
preghiera universale.
Non è realistico che con costoro ci si possa
trovare sempre: conta piuttosto che possano,
poco per volta, condividere le dimensioni di
fondo della liturgia e della sua progettazione,
attraverso opportuni momenti di scambio e
di formazione, due o tre volte ogni anno.
Perché il gruppo liturgico funzioni
Il gruppo liturgico sia una realtà che coinvolga, in tempi e modi diversi, persone e competenze molto variegate.
Prendere coscienza di questo fatto è molto
importante, per non lamentarsi se il parroco
non è presente alle riunioni (a lui spetta in
primo luogo la progettazione globale, non la
programmazione specifica); per non perdere
tempo a fare delle cose che uno può e deve
fare a casa, nella calma della riflessione e del
silenzio (preparare ad esempio un testo di
preghiera); per verificare se il gruppo liturgico
e i suoi responsabili sono in grado di guardare alla liturgia nel suo insieme, prima che nei
suoi particolari cerimoniali.
In ogni caso, il coinvolgimento di più persone
nella pastorale liturgica esprime la corresponsabilità e la cura di tutto il popolo di Dio
verso quei gesti e quelle parole che costituiscono il cuore pulsante della comunità.
Fino a quando la liturgia non sarà considerata nella sua importanza vitale, vale a dire nella
sua centralità insieme alla catechesi e alla carità, si orienteranno i laici verso altri settori della pastorale, ritenuti più urgenti. La liturgia è
un bene di tutti e per tutti, perché anzitutto
un bene di Dio e per Dio, deve essere trattata come un tesoro prezioso, da rispettare e
da «trafficare», come il talento del Vangelo.
Prepariamoci allora a fondare il Gruppo
Liturgico come vuole il Signore e chi partecipa al Consiglio Parrocchiale ci deve pensare
per trovare le strade più opportune.
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COMUNICAZIONI
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Quaresima 2009: la Chiesa
chiede un restauro interiore
INIZIO SOLENNE: MERCOLEDI DELLE SACRE CENERI
Durante la santa Messa.
Orari: ore 8.00 -17.00 - 20.00
SACRO TRIDUO DEI DEFUNTI 27-28 FEBBRAIO - 1 MARZO 2009
Tutte le celebrazioni
si terranno nella
chiesa nuova.
VIA CRUCIS
6 marzo:
- Via Crucis Francescana
13 marzo:
- Via Crucis ragazzi
20 marzo:
- Via Crucis Solidarietà
27 marzo:
- Via Crucis con
Madre Teresa di Calcutta
3 aprile ore 19.30:
- Via Crucis con i
Bimbi dell’Asilo
OGNI MATTINO
Ore 7.30: Time Out in Oratorio
(al martedì anche alle 8.00
per le elementari)
Ore 7.45: Lodi con tutta la
Chiesa in San Rocco
Ogni lunedi ore 20.30:
Gruppi familiari di preghiera
Ogni Venerdi:
ore 16.30: Via Crucis nella
chiesa nuova Ore 20.00
Via Crucis (non c’è la S.Messa)
Venerdi 27 ore 15: Adorazione silenziosa
Ore 16.00: Santa Messa
Ore 16.30: Via Crucis tradizionale
Ore 20.00: Santa Messa con omelia
Sabato 28 ore 15: adorazione silenziosa
Ore 15.30: S. Rosario meditato
Ore 18.00 e ore 20.00: Santa Messa con omelia
DOMENICA 1 MARZO
Ore 11: Santa Messa solenne (Corale Callido)
Ore 15.30: Funzione di Chiusura: Rosario, Meditazione, Miserere, Benedizione
Un’opportunità per dare corpo alla propria Quaresima.
Grazie alla disponibilità di DON VALENTINO SALVOLDI collaboratore de “il Porto” attraverso il quale ogni mese entra nelle nostre case con le sue riflessioni internazionali, verranno proposte appropriate meditazioni su temi di grande importanza e più precisamente:
1 marzo - prima Domenica di Quaresima ad ogni Messa.
Ogni giovedì ore 20,30 dopo la Santa Messa:
Follia evangelica - Illogicità dell’amore
5 Marzo ore 20,30 Folli per vivere il Vangelo. Tre volti dell’unico amore negli evangelisti
12 Marzo: Cristo, tormento ed estasi nel Vangelo di Marco
(come affrontare il secondo Vangelo) Mc 8,27
19 Marzo: Gesù e l’istituzione nel II Vangelo: dall’iniziale “Taci!” al “Forte Grido” emesso dalla croce
26 Marzo: Peccati scritti sulla sabbia. Mc 2: secondo Marco Gesù è l’Amico dei peccatori
2 Aprile: La ricchezza dei poveri: avere Cristo per amico (Mc.10)
Lunedì 6 aprile: ore 20: celebrazione dei 7 Dolori di Maria in San Paolo
ore 20.30: Confessioni adolescenti e giovani a Foresto Sparso
Martedì 7: ore 20.30: Confessione Comunitaria per tutti nella Chiesa nuova
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RIFLETTIAMO
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...là dove la morte
profuma di resurrezione:
coriandoli e stelle
filanti per una festa
che non avrà mai fine.
A cura di don Valentino Salvoldi
Folata di coriandoli,
polvere e… ricordi
Non riesco a prendere sonno questa notte
qui, a Roma, nel seminario in cui feci i miei
studi, dopo l’ordinazione presbiterale: non
c’è nessuno degli amici di un tempo. Mi
avvio verso i Fori Imperiali, oltre il
Colosseo, sulla via Sacra, là dove posso contemplare gli archi di Tito e di Costantino:
secoli di storia, tutta per me, perché ora
nessuno si aggira in questi paraggi.
Una folata di vento porta con sé quei
coriandoli che furono profusi in grande
abbondanza durante il giorno, animato dalle
maschere del carnevale. Coriandoli che
danno un senso di tristezza quando, finita la
festa, stanno lì a testimoniare la vanità del
tutto e l’inconsistenza della convinzione che
“è lecito impazzire una volta all’anno”. Il cristiano è “ pazzo” 365 giorni all’anno, se vive
sanamente la follia evangelica.
Un’altra folata di vento porta con sé polvere. Granelli di polvere che si staccano dalle
antiche rovine dei palazzi imperiale e dei
monumenti che da oltre duemila anni
mostrano al turista la vanità degli imperi
che crollano con il decadere dei costumi,
quando si vive quel relativismo morale di
cui facciamo pure ora esperienza.
quella polvere, che mi flagella il volto, mi
ricorda il tempo vissuto nel Sahara e nei
vari deserti che “regalo” a me stesso, come
mistica esperienza, dopo gli incontri formativi, nei vari paesi visitati. Il deserto, luogo
privilegiato per mettere alla prova il mio
cuore, scrutarne i sentimenti, vagliare i
motivi del mio agire e rafforzare la fede con
la domanda: “Ma Dio veramente basta a
riempire la mia vita?”.
Domanda che mi martellava in testa nell’ultimo volo sopra il Sahara, di ritorno dal
Gabon. Dall’aereo vedevo i luoghi della mia
prima permanenza in quell’arida zona in cui
mi ero ritirato, solo, con la Bibbia, per preparare il corso di esegesi del vangelo di
Giovanni.
Dall’oblò contemplavo, con il cuore di
Qohelet, l’opera del tempo: ha abbassato le
montagne, distrutto le colline, bevuto l’acqua di tutti i fiumi, in modo da creare il
regno dell’ incontrastata, immensa distesa di
segatura. Arida solitudine in cui spietato
risuona il ritornello: “Vanità delle vanità e
tutto è vanità”.
Vanità. In ebraico: “evel” o “ebel”, che significa contemporaneamente respiro, sospiro,
rugiada, scia della nave sul mare. Ma anche
“Abele”, ammazzato dal fratello perché
bello, buono e gradito a Dio in quanto più
debole del fratello maggiore.
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RIFLETTIAMO
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“Evel”quelle infinite strade che partono dal nulla e terminano nel nulla, là dove un tempo, di duna in duna,
risuonavano fecondi canti d’amore e la vita fioriva senza
fine. Innamoramenti a catena, presso il pozzo dove ci si
recava per attingere acqua e s’incontrava la persona
d’amare. Amore di giovani e di adulti. Amore di anziani.
Il cuore non invecchia, ma porta l’uomo canuto a recarsi alla sorgente pregando: “ Di te solo ha sete l’anima
mia, Signore. A te anelo come cerva assetta, allo wadi.
Ho sete di te, come terra arida, senz’acqua. Di te che fai
fiorire il mio deserto”.
Volando sopra Agadesh, come non pensare a quel
Tuareg della cui saggezza ovunque vado parlando? Oh,
se avessi un paracadute… Ma orami il deserto non consce più le sue orme. Non risuona più a Tamarasset la sua
voce, né più Maradi conosce i suoi amori, scomparsi col
suo cavallo nel vento. Con lui se ne sarà andata la sua
saggezza:”Nutriti solo di silenzio. Pianta la tenda dove c’è
un amico. E a tutti dona uno sguardo d’amore”? Forse
più nessuno ora lo conosce, anche se io continuo a cantare il suo silenzioso abbraccio e quella sua fede che mi
indicò Dio dimorante nel mio corpo, nella mia scelta
d’essere povero e nello sguardo reso sacramento.
…Folata di coriandoli, di sabbia e di ricordi. Tutto semino in me, perché fiorisca in questa quaresima, tempo di
grazia: nel silenzio cercherò il volto di Dio. Nella memoria rivivrò il tempo in cui credere era una festa, per cui
non chiederò nuovi segni dal cielo, ma scommetterò
sulla fedeltà del Signore.
Nella povertà mi svuoterò di me steso per fare degli
altri la mia ricchezza. E nella purezza dello sguardo contemplerò,con quanti mi stanno accanto, l’orizzonte antico e sempre nuovo del Calvario, là dove la morte profuma di resurrezione: coriandoli e stelle filanti per una
festa che non avrà mai fine.
la bancarella di S.Mauro
2009
Ha avuto ancora uno strepitoso successo!
Si ringraziano tutte le gentili e generose persone che hanno
contribuito alla magnifica riuscita.
GRAZIE
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MISSIONARI
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A cura del Gruppo Missionario
Scarpe per camminare
verso la vita
Acquistare 200 paia
di scarpe da tennis
per bambini ed
adolescenti del
Centro infanto
juvenil Santa Julia
Il Gruppo missionario intende per l’anno
2009 sostenere il progetto “Camminiamo
insieme verso la vita”, curato dalla Missione
Santissima Trinità di San Paolo (Brasile) e
finalizzato ad acquistare 200 paia di scarpe
da tennis per bambini e adolescenti del
Centro infanto juvenil Santa Julia.
Il progetto, elaborato tra gli altri da Daniela
Morotti di Sarnico, nasce nell’ambito dell’ampio lavoro che la Comunità missionaria
di Villaregia svolge dal 1996 nella periferia
sud della metropoli di San Paolo, gestendo,
con il nome Missione Santissima Trinità, un
territorio di 8 km2 e circa 60.000 abitanti. Si
tratta di una delle numerose favelas che cir-
condano la metropoli, affollata da famiglie
provenienti dalle regioni povere del nord e
nord-est del Brasile alla ricerca di un lavoro.
Le condizioni di vita sono particolarmente
difficili per i giovanissimi, in quanto nessuna
infrastruttura pubblica (centri ricreativi,
poliambulatori, asili) è presente per assisterli ed educarli durante le prolungate assenze
dei genitori, che si recano in città per svolgere lavori spesso saltuari e poco retribuiti,
affrontando viaggi lunghi e disagevoli. Manca
a bambini e adolescenti una vera e propria
vita di famiglia al di là delle ore trascorse a
scuola ed essi spendono spesso in strada,
insieme ad altri coetanei, il tempo libero. Le
precarie condizioni economiche, sociali ed
affettive in cui i giovanissimi vivono, determinano un’alta percentuale di assenteismo
scolastico, regimi alimentari inadeguati,
instabilità relazionale e mancanza di riferimenti educativi.
Un disagio che la Comunità missionaria di
Villaregia ha pensato di affrontare costituendo il Centro infanto juvenil Santa Julia.
Attivo dal 2001, è composto da alcune aule
adibite all’assistenza per lo svolgimento dei
compiti e ad attività sportivo-culturali e
artistiche psico-pedagogiche, nonché da
una cucina con sala da pranzo dove viene
servito il pasto del mezzogiorno.
Attualmente ha 150 iscritti che lo frequentano in due turni, uno al mattino e uno al
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pomeriggio, mentre 60 bambini e adolescenti sono in
lista d’attesa.
Le spese di funzionamento per il personale specializzato, i materiali d’uso per le attività e gli alimenti sono
sostenute dalla Comunità attraverso contributi di benefattori; ma le famiglie vengono responsabilizzate verso
l’educazione dei figli con il pagamento di una retta simbolica per la frequenza del centro, commisurata alle
effettive disponibilità economiche, dalla quale sono esonerati solo i genitori privi di reddito.
È previsto dai missionari anche un lavoro di accompagnamento alle famiglie dei ragazzi assistiti su problemi
educativi e di convivenza e su questioni igieniche e sanitarie, al fine di creare attorno a bambini e adolescenti un
contesto ampio di sostegno alla crescita e alla formazione.
Il progetto elaborato dalla Comunità non è diretto al
finanziamento del Centro, bensì a soddisfare esigenze
elementari di vita quotidiana che si trovano a monte di
questa iniziativa, come quella di disporre di un paio di
scarpe. La cifra richiesta di 5.000 euro servirà all’acqui-
sto di 150 paia di scarpe da tennis per gli iscritti al
Centro e di altre 50 per ragazzi assistiti nelle diverse attività sociali che la Comunità svolge sul territorio. Le calzature verranno distribuite in occasione del prossimo
Natale, quale regalo collegato alla festività, così che i
ragazzi non lo interpretino come una forma di carità
proveniente dall’esterno su cui far conto in modo continuativo, un’idea che rischierebbe di allentare il loro
senso di responsabilità nel costruire una vita dignitosa
con le proprie forze.
Il Gruppo missionario intende finanziare il progetto in
parte con la somma già raccolta con la vendita a scopo
benefico dell’8 dicembre scorso, in parte coinvolgendo
durante la Quaresima i ragazzi che frequentano i corsi
di catechismo e infine proponendo il tradizionale appuntamento di giugno alla Chiesa degli Alpini, quale momento di riflessione e di convivialità.
Un cartellone e una scatola per le offerte a forma di
scarpa da tennis ricorderanno le esigenze del progetto
ai ragazzi del catechismo, ai giovani dell’Oratorio e ai
fedeli in Chiesa, quale invito ad un generoso contributo
per l’iniziativa.
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RIFLETTIAMO
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A cura di Pier Luigi Billi - foto gentilmente concessa da Bruno Faglia
Riflettiamo:
gli Ebrei, odissea di un popolo
“...Son morto
che ero bambino,
son morto con altri
cento, passato per
un camino ed ora
sono nel vento.”
Auschwitz
(Canzone del
bambino nel vento)
di Francesco Guccini
Dare una definizione sugli Ebrei non è semplice in quanto, nella storia, essendo un
gruppo umano particolare, si sono dispersi
e poi inseriti in altri popoli. Essi sono un
gruppo culturale e religioso unito dalla preghiera e, fra loro, hanno un destino comune.
Un Ebreo aiuterà sempre un suo fratello
Ebreo, ciò che tra noi Cristiani non è sempre così. L’Ebreo è figlio della Bibbia e si
sente legato al suo passato con passione e
prolunga questo legame.
Essi amano il tempio di Gerusalemme,
unico luogo in cui esista, secondo il fedele
Ebreo, la presenza divina.
La lettura della scrittura sacra si ha nelle
sinagoghe. Anche noi, fedeli Cristiani di
Sarnico, dobbiamo aiutare la chiesa della
nostra parrocchia, specialmente quando ne
ha bisogno. Noi entriamo nella nostra bella
chiesa, magari afflitti e sconsolati, ma ne
usciamo felici e contenti, con l’animo con-
solato dopo avere versato tutte le nostre
pene a Dio che volentieri conforta.
Il XX secolo ha visto gli Ebrei presenti in
maniera tragica nella storia, nei campi di
sterminio nazisti, in maniera così crudele
che, ancor oggi, l’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio, fa fatica a credere
a questa brutalità di cui l’uomo si è scoperto capace.
Le cave di pietra di MAUTHAUSEN si trasformarono in un campo di sterminio,
uomini crudeli e brutali si trasformarono in
aguzzini e persecutori contro gli Ebrei, perché erano stati giudicati nemici della
Germania nazista.
Centinaia di migliaia di cittadini di tutte le
nazioni occupate vennero trucidati dalle
truppe dell’esaltato Hitler. Gli ebrei dovevano essere sterminati fino all’ultimo perché ritenuti di razza inferiore. Abominevole
esaltazione.
Apposite commissioni mediche giudicava-
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RIFLETTIAMO
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no i non più idonei al lavoro e li mandavano a morire
nelle camere a gas.
Anticamente anche il governo di Sparta, la forte e vigorosa città greca, faceva gettare dal monte TAIGETO i
bambini gracili perché, secondo la legge spartana, non
avrebbero potuto degnamente servire la patria.
Parecchi bambini Ebrei, povere creature, morirono a
migliaia nei campi di sterminio. Nel ghetto di
THEREZÍN, luogo a sessanta chilometri da Praga, il più
grande campo di concentramento del territori cecoslovacco, passarono più di quattrocentomila prigionieri, la
maggioranza dei quali morì nella camera a gas di
AUSCHWITZ, dove venivano di volta in volta trasportati.
Vennero radunati a THEREZÍN, moltissimi bambini
costretti alla vita dura del campo e destinati ad una
morte atroce. Una miserevole infanzia, che in quel grigio squallore già distingueva il bene e il male. Però,
nonostante tutta questa situazione drammatica, la speranza per gli Ebrei non è venuta mai meno; molte voci
di speranza si sono fatte sentire e molti sono morti per
un avvenire più bello, senza il loro morire non ci sarebbe stata una vita nuova, non sarebbe esistito l’avvenire.
Il cuore dell’Ebreo è libero di sperare di credere ad un
avvenire più radioso e nessun Ebreo è libero se gli
viene negata la terra d’Israele.
Nell’uso corrente si possono distinguere alcuni termini
che sono diffusi e i loro significati: ISRAELITI, ISRAELIANI, PALESTINESI. Gli israeliti sono le persone di religione Ebraica, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Gli israeliani sono cittadini dello Stato di Israele, qualunque sia la loro religione e l’origine etnica. I palestinesi
sono gli arabi della Palestina, Musulmani o Cristiani, sia
che abitino nel loro paese o che siano fuggiti dal 1948,
anno della fondazione dello Stato d’Israele.
Comunque le popolazioni arabe emigrate dal territorio
dello Stato d’Israele tuttora rivendicano la necessità di
una propria terra.
È un eterno conflitto che sfocia continuamente nel sangue, andando sempre di mezzo la povera gente e i
bambini indifesi.
Senza tante lotte e spargimenti di sangue nella terra di
Gesù Cristo, sarebbe meglio che esistessero due stati:
quello Israeliano e quello Palestinese, lottando contro il
terrorismo che incute spavento e non fa vivere in
armonia.
Con la violenza non si ottiene nulla, anzi, sempre di più
si inaspriscono gli animi.
La penso così.
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PERSONAGGI
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A cura di Alessandro Arcangeli
GIACINTO ARCANGELI
da Sarnico ad Asti
La basilica della
“Madonna del
portone” ad Asti
Nato a Sarnico nel 1833, ordinato sacerdote a 21 anni. Nel 1898 vescovo di Asti.
Fu un pastore zelante, concretamente
impegnato nel promuovere l’Azione
Cattolica e attento ai poveri.
Si attivò per incoraggiare le novità sollecitate dalla Enciclica “Rerum Novarum” del
Papa Leone XIII.
Nel 1905 fu celebrato il suo giubileo sacerdotale: festa a cui presero parte due diocesi (Asti e Bergamo), tanti sarnicesi con il
sindaco e don Clienze Bortolotti direttore
de “l’Eco di Bergamo”.
Nello stesso anno per volontà del Santo
Padre Pio X andò a Roma per consacrare,
col Pontefice, Mons. Radini Tedeschi, eletto
vescovo di Bergamo (che porterà con sè,
come segretario, il giovane prete Don
Angelo Roncalli futuro Papa Giovanni
XXIII).
Si ricorda che già 10 anni prima (1895)
Giacinto Arcangeli, allora vicario, conferì al
Chierico Roncalli di anni 14, il permesso di
portare la veste talare e di essere ammesso alla sacra tosatura. Giacinto era devotissimo della Vergine ed eresse il grandioso
santuario della “Madonna del Portone” .
Nell’esercizio del suo apostolato di fede,
amore e pace Monsignor Arcangeli si guadagnò la stima del clero, dei ricchi e dei
poveri, dei credenti e miscredenti.
Non stupisce quindi il profondo cordoglio
che unì la comunità astigiana, di Bergamo e
dell’amata Sarnico, quando la morte lo
colse venerdì 5 febbraio 1909.
P.S. Dov’è finito il pettorale (croce donata
dai sarnicesi) del Vescovo Giacinto?
E’ noto che era da lui destinata al sacerdote sarnicese che sarebbe diventato vescovo.
Ho perso le tracce.
Bisogna recuperarlo perché c’è aria …di
promozioni e sento …che ci sarà presto
un vescovo puro-sangue sarnicese… dai
Mons. Maurizio… è giunta l’ora.
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ARTE
a cura di Civis
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Bartolomeo Rivi: una bellissima sorpresa
“Vascello fantasma" 33x48 acquerello
Far conoscere alla comunità il successo nei vari campi di un sarnicese è uno
degli impegni che, da sempre, “il
Porto” ha assunto. Sarnico, come ho
già avuto modo di affermare, vanta
molti cittadini che si fanno onore nel
campo artistico ma per lo più sconosciuti alla gente.
In ordine di tempo, mi è gradito segnalare Bartolomeo Rivi, entrato a far
parte dei membri del Circolo Artisti
Bergamaschi solamente nel mese di
novembre dello scorso anno, dopo
che la commissione artistica ha preso
visione dei suoi lavori e lo ha ritenuto
idoneo, non solamente di unirsi al loro
gruppo di artisti, ma addirittura gli ha
concesso il privilegio di esporre le sue
opere nei saloni del Circolo stesso.
Una cinquantina di dipinti in tutto che
hanno avuto un notevole successo di
critica nel periodo espositivo dal 31
gennaio al 12 febbraio 2009.
“Considerando il fatto che ho cominciato a dedicarmi a questa nuova passione nella tarda primavera dell'anno
scorso”, mi racconta il trentaseienne
artista, “l'essere accettato al circolo ed
aver potuto allestire la mia prima per-
sonale, ha rappresentato per me
un’enorme e gradita sorpresa.”
Confessa però di provare un po’ d’imbarazzo al pensiero che questo suo
nuovo hobby, iniziato quasi per gioco
e senza nessuna pretesa, stia diventando oggetto d'interesse anche da parte
di coloro che si dedicano alla pittura
da tempo e soprattutto in modo professionale.
“Ai complimenti accademici (sinceri o
meno che siano)” prosegue
Bartolomeo Rivi nella sua esposizione,
“continuo a preferire il parere spontaneo dell'uomo della strada ...persone
come me, meno preparate nell'aspetto più formalmente tecnico, ma senz'altro più istintive ed immediate nel
loro giudizio.”
Dipingere è un modo di rappresentare la realtà che sta’ dentro l’artista, e
non quella oggettiva; perciò, riuscire a
stimolare interesse e magari emozione
in altri esseri umani con i frutti della
propria visione, è senz'altro la ricompensa più grande che si possa ottenere.
L’artista sarnicese conclude: “Sono
grato a chi ha visitato l'esposizione e a
tutti coloro che in futuro vorranno
Clown-autoritratto triste 30x50 acrilico-tempera
regalare un po’ del loro tempo ai miei
lavori.”
Da parte nostra un augurio affinché
questa nuova esperienza possa continuare a gratificarlo e che rappresenti
per lui non solo un momento di crescita personale, ma un primo e decisivo passo verso ulteriori entusiasmanti
traguardi futuri.
Dalla raccolta di poesie dell’arista
“Outsider 2005”
Momenti
Come da un anfratto di dolore,
la luce scoppia all’improvviso,
partorisce la sua storia;
essa grida
ad incapaci stelle
la sua corsa!
È tiepida,
sordida quanto il mistero
della vita stessa,
ad ogni passo muore...
e si rialza;
Ha pugnalato il buio
che ci stanca
e adesso è Mia!
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dalWEB
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www.parrocchiasarnico.it
Sono oltre 12.000 i visitatori che hanno navigato su “Il Portale”, il sito della Parrocchia San
Martino di Sarnico, una media giornaliera di 20
persone che hanno consultato le diverse pagine e usufruito dei diversi servizi disponibili.
Non sono certamente numeri da grande portale, ma l’interesse manifestato ci induce a
continuare con entusiasmo.
Nulla di nuovo invece sul fronte giovani che,
nonostante i continui avvisi, sia attraverso queste pagine, che per mezzo delle pagine del sito
stesso, purtroppo non danno segni di interesse a collaborare alla manutenzione e all’implemento de “il Portale”. Ricordiamo che, oltre ad
essere un modo concreto per utilizzare il
tempo libero a favore della comunità, è un’opportunità per imparare ad usare meglio il
computer e la rete.
Purtroppo, per molti giovani è più “gratificante” mettere a disposizione le loro abilità informatiche al servizio di “face book” accettando
inviti ai quali non aderiranno mai, o ad installare applicazioni per lo più pleonastiche e stupide che disinstallano dopo averne verificato
l’inutilità assoluta, snaturando così quello che
all’inizio era lo scopo di Facebook, cioè quello di mantenere i contatti tra amici, studenti e
scuole di tutto il mondo.
Tornando al nostro sito voglio segnalare come
sia stata implementata la sezione dei video.
A tale scopo invitiamo i gruppi o le persone
che volessero condividere i loro filmati, di
inviarli a: [email protected]; provvederemo, nel limite del possibile e dopo averne valutati i contenuti, alla pubblicazione on
line.
A questo proposito, vi segnaliamo nella sezio-
ne video, il link a “The Vatican” il canale YouTube che offre una copertura informativa delle principali attività del Santo Padre Benedetto XVI e
degli avvenimenti vaticani più rilevanti. Aggiornato quotidianamente da
filmati prodotti dal Centro Televisivo Vaticano e corredato da testi redatti da “Radio Vaticana”.
Alla nostra comunità segnalo, inoltre, un filmato inedito datato 1992, dell’indimenticabile Carlo Alberto Furini. Nell’autorizzarmi la pubblicazione
del filmato la mamma di Carlo Alberto, la signora Antonietta Natali
Furini, con il volto velato da un alone di grande tristezza mi annuncia
che, purtroppo, fra alcuni giorni lascerà per sempre la sua residenza di
Sarnico per raggiungere la sorella e i parenti in Puglia e mi invita, non
potendolo fare personalmente, a salutare a nome suo cordialmente tutti
coloro che ha conosciuto in questi 21 anni di permanenza a Sarnico.
A lei, che per tanto tempo ha collaborato alla distribuzione del Porto,
va il nostro sincero e caloroso arrivederci con l’auspicio che la tristezza
che proverà partendo, possa essere in parte mitigata, oltre che dalla certezza che tanta gente di Sarnico avrà di lei un tenero ricordo, anche dall’affetto che ancora tanti di noi nutrono per Carlo Alberto, un ragazzo
veramente speciale.
www.crazycompany.it
sappiamo, è attualmente utilizzato come Chiesa in attesa del
completamento della ristrutturazione
della
nostra
Parrocchiale.
Anche il sito della Crazy è stato
arricchito da filmati (anche inediti) dei tantissimi spettacoli
della nostra “Pazza compagnia
di teatro”.
Completamente rifatto graficamente ed aggiornato il sito
della nostra Crazy Company
for don John tramite il quale la
compagnia presenterà ai tantissimi appassionati ed ai sostenitori non solamente di Sarnico i
programmi della stessa per il
2009-2010.
Questi programmi sono tuttavia legati alla disponibilità futura
del Teatro Junior che, come
Vi invitiamo a visitare il sito
www.crazycompany.it e a contattarci all’indirizzo e-mail
[email protected]
Un’anticipazione: in autunno è
stato programmato il recital
“Francesco a testa in giù”, un
testo di Marco Baliani già proposto nel 2000 in una fredda e
triste serata di dicembre, che
radunò nella Parrocchiale non
più di un centinaio di persone.
Caparbiamente verrà ripresentato al pubblico presumibilmente nella chiesa nuova.
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SANITÀ
A cura della dott.ssa Elena Raspini
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L’OSPEDALE DI SARNICO ON LINE
Una grande squadra
in prima linea nella
tutela e nella difesa
del bene primario di
ogni essere umano:
la salute.
Una delle stanze per il day-hospital presso l’ospedale di Sarnico
Un ospedale è una realtà complessa, all’interno della quale non è sempre facile orientarsi.
Per favorire l’utenza, si è ritenuto utile realizzare un sito internet quale guida per l’utente,
in aggiunta alla Carta dei Servizi.
Il flusso delle informazioni, dalla struttura
verso gli utenti, deve svilupparsi in modo
chiaro, tempestivo ed esauriente relativamente alle prestazioni sanitarie, alle modalità
di accesso e alle procedure da attuare. Nelle
pagine web del sito dell’ospedale di Sarnico
sono riportate le principali informazioni che
consentono di limitare i disagi informativi del
paziente e migliorare le condizioni di fruizione delle prestazioni.
Il portale rappresenta anche uno strumento
di comunicazione al pubblico dei dati sui
tempi di attesa. Il fattore tempo è un elemento di grande importanza in ogni interazione umana; ancor di più lo è quando si riferisce ad un rapporto tra un cittadino che
chiede un servizio ed una struttura che lo
eroga. In particolare, in ambito sanitario l’attesa può diventare una delle massime cause
di disagio o addirittura di sofferenza e trasformarsi pertanto in un grave disservizio.
Ha avuto successo l’Open Day dell’ospedale
di Sarnico che si è tenuto lo scorso 17 gennaio, un’intera giornata dedicata alla familiarizzazione con la “nuova” struttura.
L’evento è stato la conferma al territorio che
si è intrapresa con passione e serietà la sfida
di rilancio del nosocomio.
Un modo, insomma, perché tutti - dal nuovo
gestore bergamasco dell’ospedale agli operatori sanitari, alla popolazione del basso lago –
si possano sentire all’interno di una grande
squadra in prima linea nella tutela e nella
difesa del bene primario di ogni essere
umano: la salute.
E’ necessario che tutti avvertano questo
senso di appartenenza ad un progetto
comune. Il lavoro che ci attende è ancora
impegnativo; l’importante è tenere vivo il filo
di comunicazione che lega i soggetti protagonisti della domanda e dell’offerta sanitaria,
attraverso gli strumenti tradizionali e innovativi che si riesce a mettere in campo.
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RIFLETTIAMO
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A cura di Civis
È vero, odio le catene di Sant’Antonio. Quando le ricevo le invio direttamente al cestino del mio pc senza
nemmeno leggerne il contenuto e non esito a rispondere “si” alla richiesta se eliminarne o meno il contenuto.
Giorni fa ricevetti una e-mail con allegato un documento di power point, lo aprii e identificai immediatamente
che lo stesso faceva parte della lunga schiera delle tanto
odiate catene di Sant’Antonio.
Il mittente del messaggio era una cara amica: Valeria,
una signora encomiabile che ha fatto del volontariato a
favore dei bambini una ragione di vita.
“Abbi il piacere di leggere fino alla fine...” diceva la prima
diapositiva del documento “poi pensa... e scegli l’opzione numero 1.”
Conoscendo Valeria e sapendo che la stessa non manda
e-mails “inutili” lo lessi e, non lo nascondo, almeno all’inizio in modo affrettato. Ne riporto ora il contenuto sperando che lo stesso faccia “veramente” riflettere.
Cos'è il virtu@le?
Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante.
Scelsi un tavolo lontano da tutti, perché volevo approfittare dei pochi minuti che avevo quel giorno, utilizzarli
per mangiare e mettere su alcune idee di programmazione di un sistema che stavo creando, poi avevo voglia
di progettare le mie vacanze, che ormai da molto
tempo non sapevo cosa fossero...
Ordinai del salmone, insalata e succo d'arancia, cercando di conciliare la mia fame con la mia dieta...
Aprìi il mio notebook e nello stesso tempo mi spaventai per quella voce bassa dietro di me:
"mi scusi Signore, mi da qualche soldo?"
"Non ne ho, piccolo".
"Solo qualche spicciolo per un pezzo di pane".
"Va bene, io te ne compro uno".
….Tanto per cambiare la mia casella di posta elettronica era piena di e-mail. Rimasi un po' distratto a leggere
alcune poesie, bei messaggi, a ridere di quei banali
scherzi. Ah! Quella musica mi portava a Londra, ricordando un bellissimo tempo passato.
"Signore, chieda che venga messo un po' di burro e formaggio nel mio panino!"
Lì mi accorgo che il bambino era ancora al mio fianco.
"OK! ma dopo mi lasci lavorare, sono molto occupato,
d'accordo?"
Arriva il mio pranzo e con esso la realtà. Faccio la richiesta del piccolo, e il cameriere mi chiede se voglio che il
bambino venga allontanato. La mia coscienza mi impedisce di prendere una decisione, e dico: "no, va tutto
bene". Lo lasci pure stare, gli porti il suo panino e qualcos'altro di decente da mangiare".
Allora il bambino si sedette di fronte a me e mi chiese:
"Signore, che sta facendo?"
"Leggo le e-mail".
"E che sono le e-mail?"
"Sono messaggi elettronici inviati dalle persone via
Internet".
Sapevo che non avrebbe capito nulla, e per evitare ulteriori domande dissi:
"È come se fosse una lettera ma si invia tramite
Internet".
"Signore, lei ha Internet?"
"Si ce l'ho, è essenziale nel mondo di oggi".
"E cos'è Internet, signore?"
"È un posto nel computer dove possiamo vedere e
ascoltare molte cose, notizie, musica, conoscere gente,
leggere, scrivere, sognare, lavorare, imparare. Ha tutto,
ma in un mondo virtuale".
"E cos'è il virtuale, signore?"
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RIFLETTIAMO
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Decido di dargli una spiegazione molto semplice, con la
consapevolezza che capirà ben poco, ma così mi lascerà
in pace e mi farà pranzare liberamente...
"Virtuale è un posto che noi immaginiamo, qualcosa che
non possiamo toccare, raggiungere. Un luogo in cui creiamo un sacco di cose che ci piacerebbe fare.
Creiamo le nostre fantasie, trasformiamo il mondo quasi
in quello che vorremmo che fosse".
"Che bello, mi piace!!!"
"Piccolo, hai capito cos'è il virtuale?"
"Si signore, vivo anche io in quel mondo virtuale".
"E tu hai il computer?"
"No, ma anche il mio mondo è di quel tipo lì... Virtuale!!!
Mia madre passa fuori l'intera giornata, arriva molto tardi
e spesso non la vedo neanche.
Io bado a mio fratello piccolo che sta sempre piangendo perché ha fame, ed io gli do un po' d'acqua così lui
pensa che sia la minestra.
Mia sorella grande esce tutto il giorno, dice che va a vendere il proprio corpo, ma io non capisco, poi ritorna
sempre a casa con il suo corpo. Mio padre è in carcere
da molto tempo. Ed io immagino sempre tutta la famiglia insieme a casa, molto cibo, molti giocattoli a Natale,
ed io che vado a scuola per diventare un giorno un grande medico. Questo non è virtuale, signore?"
…Chiusi il mio notebook, non prima che le mie lacrime
cadessero sulla tastiera.
Aspettai che il bambino finisse letteralmente di "divorare" il suo piatto, pagai il conto e lasciai il resto al piccolo,
che mi ripagò con uno dei più bei sorrisi che io abbia
mai ricevuto in vita mia, e poi con un "Grazie signore, lei
è un maestro!".
Lì, in quel momento, ebbi la più grande dimostrazione di
virtualismo insensato in cui viviamo ogni giorno, circondati da una vera e cruda realtà e spesso facendo finta di
non percepirla!
L’ultima diapositiva del documento elettronico di Valeria
diceva: “Tu adesso hai 2 opzioni:
1 – Inviare questo messaggio ai tuoi amici.
2 – Chiudere il messaggio facendo finta di nulla...
Come vedi io ho scelto la numero 1.”
Anch’io, senza esitare, alla faccia delle mie convinzioni
sulle catene di Sant’Antonio aderii ad una delle due
opzioni.
E voi, che cosa avreste scelto?
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POESIA
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A cura di Civis
“Mio Dio,
che bello”
Le poesie di nonna Diceva lo scrittore e filosofo
Angelina Giudici Benedetto Croce vissuto a
cavallo tra il 1800 e il 1900:
“Nella vera poesia le
espressioni che suonano
più semplici ci riempiono
di sorpresa e di gioia perché
rivelano noi a noi stessi.”
È questa l’emozione che suscitano versi come questi.
Composizioni semplici e sincere proprio perché dettate da
un animo semplice; immagini
che vanno dritte al cuore.
“Mio Dio, che bello”
Impariamo a riscoprire la bellezza delle cose semplici ringraziando chi ce le ha donate.
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RILETTIAMO
A cura di Gian Franco Gaspari
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Riflessione: La solitudine
Un poesia scritta nel 2003, ma più che mai attuale, poiché si sofferma su uno dei mali diffusi: questo correre, questo agitarsi, questa fretta che ci opprime e ci distoglie dai tanti
bisogni del nostro convivere quotidiano. Tra le tante necessità vi è quella di combattere
la solitudine nelle sue manifestazioni più varie e più recondite, tanto da invocare ora il
volontariato come rimedio per aiutare i “SOLI”.
Appunto al volontariato, silenziosamente diffuso anche tra noi, è dedicata questa composizione. Possa essa arrivare anche ai “soli” per ricordare Lui che, se cercato, è sempre vicino e tanto vicino da essere tutto in noi. Ecco allora “Solitudine” non prima di aver segnalato l’ultimo caso di morte per solitudine “voluta” di un padre di famiglia, avvenuta agli
inizi di questo mese.
Quella voluta, quella cercata
quella inguaribile, se persistente;
quella non voluta, quella che non
passa mai…
quella dell’anziano perché solo, per nascita,
quella senza i figli perché dispersi,
perché impegnati in altre doverose
convivenze
quella tra soli in casa;
la non solitudine forse è lì ma non si trova,
forse è appena al di là, ma è
irraggiungibile…
Come frustate ritornano i silenzi,
una frana travolgente i dissensi…
Quanti, tanti, forse graffianti
gli ascoltati: “Su, coraggio!”
nessuno che trovi un’ora per te…
per dirti forse una bugia, ma anche solo per
convenienza.
La casa, la tua casa, immensa ma vuota
ogni angolo dileggia il suo silenzio…
La notte t’assale come un macigno,
dormi solo perché la solitudine
ti accascia,
dormi senza riposare, ti alzi
senza risveglio
e ti riavvolge tuta la solitudine.
Gli altri, “il prossimo” è fuori,
è lontano…
La solitudine del credente:
costa, costa, Gesù;
non siamo dei santi!
Ti prego aiutami, solo come
Tu sei capace…
“Se è possibile passi da me
questo calice…
non la mia, ma la Tua volontà!”
Ma quando, ma quanto…?
Il passare da questo calice…?
Senta, dentro, la Tua presenza:
piena, senza sosta, dialogante…
Allora la resurrezione.
Oh beata solitudo,
oh sola beatitudo! Amen, Amen!
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ASSOCIAZIONI
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A cura di Alceo Gianani
IL CIRCOLO DEL BRIDGE SI RINNOVA
Sono passati quasi tre anni da quando, per iniziativa e
per la passione di Mariarosa Perani, nella primavera del
2006 ha avuto inizio la storia del circolo di bridge
Sarnicese.
Forse non tutti sanno che il bridge non è un semplice
gioco di carte ma, come viene indicato con una definizione calzante, una ginnastica della mente ed è riconosciuto dal CONI come disciplina sportiva.
La concomitanza di vari fattori, nonché la disponibilità
del Dr. Claudio Giacomini (al quale vanno i nostri più
sentiti ringraziamenti) che ci ha fornito il materiale
necessario per realizzare i tendaggi, ha fatto sì che un
gruppetto di soci si siano dati da fare per dare un “tono”
alla sede di via Cortivo che occupiamo, per gentile concessione dell’Amministrazione Comunale, da un paio
d’anni.
Nell’intermezzo delle festività natalizie appena trascorse,
armati di tutti gli attrezzi necessari e di tanta buona
volontà si è cambiato volto alla sede, risolvendo anche,
e soprattutto, il problema principale dato dall’acustica
ridondante non proprio di aiuto ad un gioco che richiede concentrazione.
Il risultato potete verderlo nella foto a fianco.
Con la riapertura del circolo dopo le festività si è pensato quindi ad un’inaugurazione ufficiale, alla quale sono
stati invitati i benefattori, le autorità cittadine ed i rappresentanti del circolo “Bridge Orobico” di Torre Bordone
al quale siamo affiliati.
Nell’occasione il Parroco ha benedetto gli astanti, sottolineando l’importanza di tutte quelle iniziative che aiutano a fare “comunità”; aspetto questo ricalcato anche da
Romy Gusmini, intervenuta in rappresentanza
dell’Amministrazione Comunale, che tra le varie competenze sovrintende anche alle attività culturali.
Purtroppo nessuno ha più pensato alla macchina fotografica che, inoperosa sul tavolo accanto ai pasticcini,
doveva documentare l’evento … peccato!
Per onore di cronaca informiamo infine che con l’anno
nuovo è stata aperta anche una sezione “Burraco”.
Ci auguriamo che tutto ciò sia di stimolo all’arrivo di
nuovi soci e, soprattutto, di aspiranti “bridgisti” con i quali
condividere questa stimolante realtà agonistica.
Nuova sede per la corale “il Castello”
a cura di Civis
Da alcune settimane il nostro coro “il Castello” si è insediato nella nuova sede ubicata al primo piano dell’ex scuola “Arti e Mestieri”, gentilmente concessa dall’Amminstrazione Comunale a cui va il grazie di maestro e coristi.
Le aule sono ora in fase di allestimento per adattarle alle esigenze del coro che, proprio in questi nuovi accoglienti locali, ha recentemente attuato un importante “stage” sul metodo funzionale della voce ideato dalla contralto
Gisela Rohmert, ricercatrice laureata in medicina e in didattica vocale.
Nei giorni 24 e 25 di gennaio infatti, è stato ospite a Sarnico il maestro Marco Berrini, direttore dell'Ars Cantica Choir &
Consort di Milano e del Coro da Camera del Conservatorio "Antonio Vivaldi" di Alessandria.
“Sono stati due giorni intensissimi” ha precisato il maestro Mario Carminati, “i partecipanti si sono espressi in termini entusiastici rispetto al corso e all’autorevole docente che lo ha tenuto.”
Migliorare e perfezionare la propria capacità esecutiva, sia sotto l’aspetto della vocalità, che a livello di correttezza
ed efficacia interpretativa, sono i binari sui quali da tempo è indirizzato il coro “il Castello” ed i risultati ottenuti in
questi anni danno ragione a questa scelta.
L’opportunità concessa dall’Amministrazione Comunale di poter usufruire di una sede adeguata nella quale potersi riunire per provare, darà sicuramente un ulteriore impulso al livello di impegno del gruppo per il raggiungimento di traguardi sempre più importanti e prestigiosi. Buon lavoro quindi a maestro e coristi.
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ilPORTO
ASSOCIAZIONI
A cura di Gianni Cadei
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Attività dell’ A.S.D. Judo Sarnico
Partita a gonfie
vele l’attività
2009 dell’A.S.D.
Judo Sarnico.
L’attività agonistica ha cominciato a riempire i fine settimana dei nostri ragazzi che,
con costante impegno nell’allenamento, cercano di raggiungere la forma migliore.
Si è iniziato il 1° di Febbraio a Ciserano con
la fase regionale del campionato italiano
cadetti e Junior. I buoni risultati non sono
mancati: Giulia Donati si è classificata 3° tra
gli Juniores mentre Martina Maffi, Manuel
Gottardi ed Andrea Tengattini hanno conquistato rispettivamente altre due medaglie
di bronzo ed un quinto posto. Purtroppo,
nonostante la buona prestazione i nostri
ragazzi non sono riusciti a conquistare il
lasciapassare per la finale nazionale di Ostia.
Mentre i nostri giovani atleti si battevano in
terra bergamasca, un altro atleta del nostro
club, Diego Cressi ha affrontato una trasferta internazionale in Belgio per partecipare
alla 27° edizione dell’ “Open international
de la Ligue Belge de Judo” gara internazionale svoltasi a Visè, alle porte di Liegi. Diego,
pur ben preparato, ha subito un sorteggio
sfortunato che lo ha subito contrapposto al
fortissimo francese Benjamin Darbelet che
gli ha subito tolto la possibilità di proseguire nella competizione. Diego ha avuto
almeno la soddisfazione di godersi l’aspetto
“turistico” della trasferta nella splendida cittadina belga.
Non passano sette giorni che Diego torna
a calpestare il Tatami in un altro trofeo
internazionale: questa volta in Italia e precisamente a Vittorio Veneto dove si è svolto
il 21 Trofeo Internazionale di Judo. Diego è
partito concentrato battendo al primo
incontro un atleta bresciano, si è dovuto
però arrendere al turno successivo all’austriaco Bernhard Mayr (poi classificatosi al
3° posto). Diego ha quindi chiuso la sua trasferta veneta al 12° posto.
Anche i ragazzi più giovani si sono cimentati nel 18° MEETING GIOVANILE C.S.I. di
JUDO, svoltosi nella cittadina bergamasca
domenica 8 febbraio. Buoni i risultati raggiunti, soprattutto da Samuele Belotti e
Arianna Valente che hanno conquistato il
bronzo nelle rispettive categorie; Barbara
Cadei invece ha sfiorato il podio classificandosi al 5° posto.
A LOURDES CON L’UNITALSI
a cura di Caroli Vaini
L'UNITALSI comunica che sono ufficialmente aperte le iscrizioni per il
Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes.
Il pellegrinaggio si terrà dall'8 al 14 maggio 2009 per chi vorrà partecipare in
treno e dal 9 al 13 maggio 2009 per chi vorrà farlo in aereo.
Per informazioni, costi e iscrizioni rivolgersi ai responsabili UNITALSI di Sarnico
ai seguenti numeri di telefono:
035-910430 - 035-911330 - 035-911567
Si ricorda che il termine ultimo per l'iscrizione è fissato per il 20 marzo 2009.
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ASSOCIAZIONI
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A cura di G.Franco Gaspari
UNIVERSITÀ PER ANZIANI
foto Silvano
Come anticipato nel numero di Gennaio, diamo ora il
programma definitivo del XIII° Anno Accademico della
nostra Università per Anziani precisando che le prime tre
lezioni si sono tenute nei giorni 11-18 e 25 febbraio.
Titolo del corso:
Per un nuovo umanesimo nella società del duemila
MARZO
Mercoledì 04 - Le nuove sfide della medicina (Giuseppe
Cremonesi, medico)
Mercoledì 11 - Visita guidata
Mercoledì 18 - Incontro di ricerca azione: La sanità oggi (a
cura Centro Ricerca Università Bg)
Mercoledì 25 - L’attualità di Dante (Raffaele Rizzardi)
APRILE
Mercoledì 01 - Visita guidata
Mercoledì 08 - L’era della ricchezza delle nazioni: sfida per
una nuova civiltà (Giorgio Lanzi)
Mercoledì 15 - Un viaggio nel liberty di Bergamo e
Sarnico (Serra Perlita)
Mercoledì 22 - Manzu: un artista indimenticabile (Cristina
Rodeschini)
Mercoledì 29 - Visita guidata
MAGGIO
Mercoledì 06 - Quale educazione per un nuovo umanesimo (Felice Rizzi)
Mercoledì 13 - Incontro conclusivo
Suggerimenti per un un uso corretto degli impianti a metano
Gas, gasolio, metano, elettrodomestici, che confusione….ma calma: qualche suggerimento per tenere in sicurezza i nostri impianti di casa.
Nella riunione del Direttivo del 6 febbraio scorso è intervenuto il nostro esperto Sig. Claudio Gervasoni (che ringraziamo per la disponibilità), per illustrare ai presenti le
principali norme attualmente in vigore riguardanti la tenuta a norma dei nostri impianti casalinghi -a metano, a gas,
a gasolio- allo scopo di evitare grossi guai a noi come pure
al nostro stabile o a quello dei vicini.
L’iniziativa ci è parsa interessante e pensiamo di fare cosa
utile a rendere partecipi i lettori. Prima qualche norma di
comportamento fondamentale.
1. Prudenza: massima vigilanza su tutti gli interruttori elettrici e valvole del gas perché siano chiusi quando sono inattivi.
2. Vigilanza costante su tutti gli impianti a gas, metano o
gasolio perché nel caso si rilevasse qualche anomalia, ad
es. puzza di gas, non si accendano interruttori elettrici ma
si spalanchi la porta o la finesta e poi si chiami il tecnico;
è sempre meglio una chiamata in più che il ricorso ad un
intervento urgente a disastro avvenuto, provocato magari da una disattenzione.
3. Buon uso del termostato per il riscaldamento: raggiunta di giorno la temperatura desiderata, il termostato deve
stare fermo fino alla sera per assestarlo poi sui 18° per la
notte, in tal modo si otterrà più efficienza e meno spreco.
4. Revisione impianti: se da tempo (magari da anni) i vari
impianti non sono stati revisionati, è urgente provvedere
subito alla loro revisione generale da parte di tecnici abilitati e coscienziosi.
5. Polizze Casa. Controllare le polizze assicurative sulla
casa, nel piano di garanzia vanno inserite più voci possibili al fine di evitare sgradite sorprese in caso di sinistro.
Ancora in materia di revisione si ricorda che è obbligatoria per legge la revisione annuale della caldaia, di qualsiasi
tipo, mentre per le condutture a gas è consigliabile la revisione biennale.
Per quanto concerne le canne fumarie basta la revisione
“una tantum”.
Interessanti sono pure le modalità per evitare intossicazioni da gas o da monossido di carbonio, ma su questo
argomento interverremo in altra puntata.
Per quanto detto sopra, l’Associazione è a disposizione
degli iscritti e residenti tutte le mattine dal lunedì al
venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 11.00 per raccogliere chiarimenti e prenotare un eventuale incontro (gratuito) con
il tecnico competente.
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ASSOCIAZIONI
A cura del Gruppo CAI Sarnico
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PROGETTO POMPIANO
In seguito alla festosa premiazione di San Mauro, i lavori inerenti la riqualificazione e lo sviluppo dell’area
boschiva di Pompiano sono proseguiti con ancora più
interesse ed entusiasmo da parte del gruppo CAI di
Sarnico, impegnato ormai tutti i fine settimana nei lavori di completamento e ricostruzione della “casetta” di
legno prefabbricata donata dall’Amministrazione
Comunale.
Concluso il montaggio del tetto, i lavori proseguono
all’interno attraverso l’organizzazione degli spazi e delle
primarie attrezzature; mentre all’esterno sono ripresi in
questi giorni, grazie al tempo favorevole, il recupero e
ripristino dei sentieri che contornano i boschi circostanti, attraverso l’installazione di una caratteristica segnaletica.
Nel ringraziare l’Amministrazione Comunale e la
Parrocchia per la costante collaborazione, con l’occasione rinnoviamo l’invito a tutti i cittadini e alle associazioni a partecipare e/o collaborare ai lavori di riqualificazione dell’area di Pompiano, prendendo contatto presso la nostra sede tutti i venerdi sera…vi aspettiamo…Ciao!
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SCUOLA
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A cura del collegio docenti della Scuola dell’Infanzia
AVVENTURIAMOCI TRA I LIBRI
A tutti i genitori piacerebbe vedere i
propri figli leggere e scrivere presto,
ma per questo è fondamentale che il
bambino instauri nei primi anni di
vita un rapporto costruttivo con la
“PAROLA ASCOLTATA”.
Quando la lettura è vissuta come
passatempo piacevole e rilassante
viene vista in positivo anche dai
bambini.
Il LIBRO , quindi, deve essere valorizzato e vissuto come un nuovo amico
che entra nella scuola, nelle case, da
trattare con attenzione a cui si dedicherà tempo e interesse.
Perchè è importante la lettura ad
alta voce?
La voce di chi legge può accompagnare le esperienze del bambino iniziando con racconti di storie quotidiane per poi narrare storie più ricche e fantastiche.
La scelta del libro è fondamentale , è
importante leggere una storia che
piace, appassiona e sia compresa.
Occorre leggere adagio, con cura e
mimica facciale lasciando al bambino
la possibilità di costruirsi delle immagini. Già dallo scorso anno è stato
inserito il laboratorio “RACCONTA
STORIE” con Annarita, un’insegnante
che ogni settimana viene a raccontare e drammatizzare storie con i
bambini.
Quest'anno inoltre abbiamo iniziato
la collaborazione con la biblioteca
comunale.
I bambini grandi si sono recati una
prima volta in biblioteca accompagnati dalle insegnanti.
Ci ha accolti la bibliotecaria Simona
che ci ha accompagnato a conosce-
re l'ambiente BIBLIOTECA, cosa si
può fare e come ci si comporta.
In seguito, Simona ci ha raccontato
storie entusiasmanti scelte d’accordo
con le insegnanti, storie che aiutano
a svolgere al meglio il progetto educativo.
Visto l'entusiasmo dimostrato dai
bambini durante questa attività, le
insegnanti (con il consenso dei genitori) hanno intestato ad ogni bambino la tessera della biblioteca personalizzata, che è stata fatta recapitare
a scuola il 16 gennaio dai nostri fantastici personaggi che accompagnano l'avventura di quest'anno: Cocca
Filastrocca e Vento Postino.
E' una meraviglia osservare i bambini che sfogliano libri e ascoltare
mentre si raccontano storie tra di
loro.
Tutte le sezioni hanno un angolo
dedicato alla narrazione, alla visione
dei libri e in più la nostra scuola offre
ai bambini una piccola biblioteca
dove loro stessi possono accedere,
scegliere e sfogliare libri.
Noi insegnanti stiamo cercando di
gettare il “seme” della lettura, speranzose che possa in seguito germogliare con passione e interesse.
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ASSOCIAZIONI
A cura degli educatori
Mario Bravi e Nicola Borsetti
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LA “BOTTEGA DI LAVORO” DEL BATTELLO
A quattro mesi dall’inaugurazione della “Bottega di
Lavoro”, procede a vele “gonfie e spiegate” il nuovo servizio realizzato e gestito della Cooperativa il Battello,
grazie alla collaborazione del Comune di Sarnico, di
alcuni imprenditori e volontari della zona.
Collocata al primo piano dell’ex-scuola “Arti e Mestieri”
di via Cortivo, la “Bottega di Lavoro” accoglie persone
socialmente fragili del territorio del Basso Sebino. In
questo luogo protetto, che tuttavia riproduce schemi
organizzativi tipici delle aziende, le attività lavorative
svolte sono propedeutiche e funzionali al recupero di
abilità lavorative e relazionali.
Assistiti da due educatori professionali, i dieci utenti
attualmente inseriti, su commissione delle aziende,
assemblano articoli in plastica e realizzano lavori artigianali di oggettistica in vetro mediante la tecnica della
vetrofusione. In estrema sintesi le principali finalità di
questo servizio sono due: sperimentare un ruolo lavorativo attraverso un percorso di avvicinamento al mondo
del lavoro; svolgere attività socio-occupazionali adatte a
persone in condizione di svantaggio sociale.
In particolare educatori e volontari stanno indirizzando
i loro sforzi, sia sul piano della creatività che del marketing, per sviluppare il laboratorio del vetro.
Grazie infatti alla direzione tecnica ed artistica del maestro vetraio Mariano Carrara e al prezioso contributo di
sei volontari che hanno messo a disposizione tempo e
competenze, la varietà dei prodotti realizzati è in forte
espansione. Sotto la guida degli educatori e dei volontari, da circa un mese gli utenti sono in grado di realizzare su ordinazione e confezionare bomboniere per
ogni ricorrenza: battesimi, comunioni, matrimoni, ecc.
La qualità degli oggetti finora realizzati è stata apprezzata dai committenti, soddisfatti del prodotto finale. Va sottolineato che la commercializzazione degli articoli è finalizzata a finanziare i percorsi di inserimento che variano
da individuo a individuo: con il ricavato delle vendite sarà
infatti possibile per la cooperativa finanziare altre
“borse-lavoro” oltre quelle dei Comuni: si tratta di
modesti compensi mensili in denaro, una sorta di riconoscimento del ruolo lavorativo nonché una spinta motivazionale.
Vi aspettiamo a visitare il nostro “showroom” dove sono
esposti tutti gli articoli di nostra creazione e produzione.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
A cura dell’alpino Gigi Picco
82a Adunata Nazionale a Latina 7/10 maggio 2009
Il Gruppo Alpini di Sarnico, in occasione dell’82a
Adunata Nazionale in programma a Latina dal 7 a 11
maggio, organizza una trasferta in terra Pontina con
visita a Roma, Colli Albani e Orvieto
4° giorno Adunata Nazionale a Latina e rientro a
Roma in serata.
5° giorno partenza per Orvieto, visita alla bellissima
città e rientro a Sarnico.
PROGRAMMA DELLA GITA
1° giorno partenza per Roma e arrivo in serata.
Per il programma più dettagliato e la quota di partecipazione rivolgersi a Ravelli Angelo tel. 3382622013 o
a Mutti Giuseppe tel. 3463951379.
2° giorno visita a Roma e pernottamento 3° giorno
visita ai Colli Albani e successivotrasferimento a Latina Via aspettiamo numerosissimi per questo straordinario
per la visita serale alla città a contatto col tradizionale evento.
folclore alpino.
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ASSOCIAZIONI
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CASPOLADA 2009
168 ciaspolatori del gruppo “SCI CLUB SARNICO – Fabrizio Pedrocchi”, erano Una serata straordinaria,
presenti tra gli oltre 4500 protagonisti della 9° edizione della “CASPOLADA AL caratterizzata dall’entusiasmo
CHIARO DI LUNA” a Vezza d’Oglio in Valle Camonica.
e dall’agonismo dei rappresentanti del gruppo, in assoluto il più numeroso di tutta
la manifestazione e per questo premiato in grande stile,
sul palco principale del centro eventi con un fastoso
“pacco regalo”, consegnato
direttamente nelle mani del
nostro “primo cittadino”
(Franco Dometti), presenza
attiva e in grande forma sul
percorso della Caspolada.
Ringraziamo per la partecipazione e la collaborazione
le varie associazioni e società, che hanno permesso il
successo della serata, in particolare: CAI di Sarnico (che
ha preparato la “merenda”
pre-gara a base di salame e
frittelle), Alpini di Paratico,
Besenzoni Nautica S.p.a., la
Protezione Civile, gli amici e i
membri dello Sci Club
Sarnico.
…Alla prossima!
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
E-mail dal signor Gianni Carminati
Spett. Redazione,
mentre mi complimento per l'ottimo livello generale raggiunto dal Porto, mi permetto di fare una segnalazione
personale.
Struttura, ideazione, impaginazione, grafica, sono di buon livello, la funzione di informazione è ottimamente svolta.
Secondo me però manca una rubrica fondamentale: "Le lettere alla direzione". Queste lettere, oltre a segnalare, criticare, proporre, avrebbero per la cittadinanza una funzione educativa e di stimolo alla partecipazione e sarebbero per la direzione un utile riscontro sul suo operato, oltre che fonte di informazioni e nuove idee.
Il tutto sottoposto a precise regole comportamentali da stabilire.
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ASSOCIAZIONI
a cura del presidente Serafino Falconi
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Donazioni al sabato
Assemblea elettiva
BUON AVVIO DELLE DONAZIONI DI SABATO
Come preannunciato nel precedente numero de “Il
Porto”, sabato 14 febbraio ha avuto inizio il ciclo di
donazioni nelle giornate di sabato, programmate soprattutto per venire incontro alle esigenze di lavoratori e
studenti in difficoltà a donare nella consueta giornata del
venerdì.
L’iniziativa ha riscosso un ottimo successo poiché una
trentina di donatori si sono presentati all’appuntamento,
oltre a 11 giovani intenzionati a diventare a loro volta
donatori che si sono sottoposti agli esami preliminari per
ottenere l’idoneità a donare.
Le prossime giornate di donazione, che come già detto
si aggiungono a quelle tradizionali, sono programmate
per le giornate di sabato 16 maggio, 22 agosto e 21
novembre.
don Loris e il presidente Falconi nel corso della donazione
Da notare che i donatori sono sempre più giovani, i
nuovi iscritti hanno quasi tutti un’età compresa tra i 18
e i 25 anni, fatto questo estremamente positivo e che fa va per il rinnovo delle cariche sociali. Tutti gli avisini sono
caldamente invitati a parteciparvi ed a candidarsi per
ben sperare per il futuro.
entrare a far parte del Consiglio Direttivo del prossimo
quadriennio. In caso di impossibilità può essere rilasciata
ASSEMBLEA ELETTIVA DEL 1° MARZO
Il Consiglio Direttivo ricorda ancora che domenica I° delega ad altro socio.
marzo, presso l’Auditorium comunale di Sarnico, si svol- Nel corso della riunione verranno anche consegnati i
gerà l’assemblea annuale che, quest’anno, è anche eletti- riconoscimenti spettanti ai donatori benemeriti.
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INTERVISTA
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A cura di Luca Cuni - Servizio fotografico “Foto San Marco”
È già tempo di bilanci,
“Il Porto” incontra il sindaco Dometti
Sindaco e candidato alla carica di primo cittadino al
prossimo “Election day” di giugno.
Sono passati già cinque anni da quel lontano giugno
2004 quando, al termine di una competizione avvincente a tre, Franco Dometti, 57 anni, capofila della
lista civica “Sarnico Protagonista” si aggiudicò la tornata amministrativa con 1360 preferenze, contro le
1145 ottenute dalla lista civica “Insieme per
Sarnico”, rappresentata da Giuseppe Bettera ed i
1026 voti avuti dalla terza lista civica, “Volontà e
Servizio”, con Marcello Bonetti candidato sindaco.
Un’elezione che segnò anche un dato serio: 1150
aventi diritto decisero di rinunciare al voto.
Approdati ormai al capolinea della legislatura, “Il
Porto” ha fatto visita al primo cittadino.
Doverosamente abbiamo chiesto un intervento
anche ai due capigruppo rappresentanti delle compagini di minoranza in seno al consiglio comunale.
Sindaco, in questi cinque anni avevate un progetto guida non indifferente sul quale lavorare: erigere Sarnico a
“Protagonista” sul territorio, evitando alla cittadina di chiudersi in se stessa: a che punto siamo a distanza di cinque anni?
“Innanzitutto voglio ringraziare la redazione de “Il
Porto” per l’ospitalità che, da sempre, concede all’amministrazione comunale. Una collaborazione questa che
ritengo importante per la crescita della nostra cittadina.
Detto doverosamente e sentitamente questo, rispondo
con piacere alle domande.
Posso dire che dal nostro punto di vista il progetto di
“Sarnico Protagonista” è stato ampiamente soddisfatto.
In questi cinque anni abbiamo cercato di coinvolgere in
tutte le scelte intraprese le categorie interessate. E,
come risultato, abbiamo lavorato a stretto contatto con
la cittadinanza, i suoi bisogni, le sue necessità.
Gli innumerevoli interventi sono andati di volta in volta
a beneficio di categorie diverse: dai giovani agli anziani,
dai turisti ai cittadini, dagli studenti ai pensionati o ai
commercianti. Tutti sono stati protagonisti delle riforme,
delle novità e delle misure intraprese a loro favore. A
favore di Sarnico.”
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INTERVISTA
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Poco più di un anno fa, lunedì 21 gennaio 2008, in un’apposita conferenza stampa senza precedenti,
l’Amministrazione presentò un progetto “Grandi opere a Sarnico” impegnativo. Otto progetti in un anno per cambiare volto alla cittadina e rivolto ai settori più significativi: viabilità, vita sociale, movimento turistico.
Un impegno per le casse comunali. Sindaco ci dia una panoramica attuale e un piano indicativo di fine lavori.
“La panoramica è presto fatta. Tutti gli interventi che avevamo annunciato in conferenza stampa sono stati realizzati o
sono in fase di avanzamento dei lavori. Ma, prima di passarli
in rassegna uno ad uno, vorrei ricordare che i grandi lavori
attuati non sono stati solo quelli del 2008: abbiamo lavorato intensamente realizzando importanti opere anche e
soprattutto nei quattro anni precedenti.
Ma ritorniamo ai progetti. Tutti e otto sono stati realizzati in
un solo anno. Un obiettivo ambizioso, come molti sostenevano. Ma un obiettivo raggiunto, in pieno.
Eccoli uno per uno. Le due rotonde, tra Via Roma e Via
Vittorio Veneto, e tra Via Roma e l’inizio di Via Garibaldi
sono state da tempo ultimate e hanno da subito contribuito ad un miglioramento della viabilità. Mentre i lavori gia
finanziati e appaltati per la rotatoria fra via Suardo e Via
Donatori del Sangue partiranno entro la primavera 2009.
Altrettanto utile è stata la costruzione del percorso ciclopedonale di oltre 1.200 metri realizzato dall’innesto di Via V.
Veneto su Corso Europa, in prossimità della chiesetta “Stella
Maris”, fino all’area “Lido Nettuno”. Anche questo intervento è stato concluso.
Ma passiamo al terzo progetto: il terzo lotto del lungolago.
Anche questo è stato portato a termine consentendo la
fine dei lavori dell’intero lungolago, oggi di forte attrazione
per i turisti. Abbiamo puntato sulla riqualificazione del lungolago perché è indubbio che sia un biglietto da visita, la prima
cosa che si nota giungendo in paese e forse anche quella
che i turisti più si ricordano.
Passiamo ora al verde pubblico. Per quanto riguarda il Parco
dei Lazzarini i lavori sono in stato di avanzamento, tanto che
il termine dovrebbe essere la prossima primavera. Siamo
soddisfatti di questo progetto che contribuisce a riqualificare l’area lago: una nuova zona verde con ricche aiuole fiorite, un’area ricreativa all’insegna della sicurezza e moderna
per l’intrattenimento dei più piccoli.
Sempre in tema di verde, anche la realizzazione del Lido
Nettuno è terminata tanto che già nella scorsa estate l’area
è stata un richiamo per giovani e cittadini, ma anche per turisti fuori porta. Si tratta di un’area a prato di oltre 30.000 mq
completamente dedicati ad una miriade di attività, tutte usufruibili da parte dei cittadini: da mostre a concerti, da sport
di gruppo a sport acquatici, da giochi per i più piccoli alla
possibilità di trascorrere qualche ora in tranquillità.
Passando agli altri progetti, la Residenza socio assistenziale
per anziani Faccanoni sta proseguendo i lavori così come la
chiesetta di Negrignano, che sarà pronta entro la prossima
estate. Nello specifico quest’ultima sarà un’importante struttura per il territorio sia perché potrà fare da centro culturale polifunzionale sia perché potrà essere utilizzata per la
celebrazione di matrimoni civili.
Ultimo, il campo da calcio in erba sintetica. Come tutti avranno visto il campo di Via Cortivo è già pronto all’uso. La
nuova struttura è stata omologata agli standard imposti dalla
Lega nazionale dilettanti, ed è dotata di un nuovo impianto
di illuminazione, una nuova tribuna coperta che può ospitare fino a 130 persone e quattro nuovi spogliatoi, il tutto gestito dalla polisportiva locale.
Ma permettetemi anche di citare altri progetti non annunciati in conferenza stampa ma che abbiamo realizzato.Tra gli
altri mi basta citare la caserma dei carabinieri di Sarnico,
inaugurata lo scorso aprile dopo anni di discussioni e progetti; l’impianto di telecamere a cui peraltro nei prossimi
mesi si aggiungeranno nuovi apparecchi che ha reso il paese
ancora più sicuro; il nuovo impianto di illuminazione che è
stato realizzato nelle zone poco illuminate; la rete fognaria e
di sottoservizi creata per la zona Rocca Rudello; il piazzale
del Comune e la fontana antistante che hanno completato
il lavoro di riqualificazione.
aSindaco, e per quanto riguarda la situazione finanziaria?
Sono molto soddisfatto anche della situazione finanziaria
che è solida e ben strutturata e che permetterà alla prossima amministrazione di lavorare in assoluta tranquillità.
Inoltre vorrei sottolineare che l’impegno profuso in questi
cinque anni è stato un impegno ben condiviso anche con le
minoranze consiliari, con le quali abbiamo avuto un rapporto corretto e costruttivo come del resto è sempre avvenuto nel nostro paese.
Insomma non posso che essere entusiasta per la realizzazione nell’arco di un anno di otto grandi progetti. E’ chiaro che
si è trattato di un grosso impegno, ma è altrettanto vero che
questo impegno nei confronti dei cittadini e del paese è
stato mantenuto. Aggiungo, con immenso piacere.
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Fra gli obiettivi annunciati in campagna elettorale c’era la volontà di potenziare il turismo dandogli un nuovo volto. L’impressione
è che sia cresciuto il numero di visitatori ma sia comunque tangibile il problema di Sarnico e del nostro lago di farsi conoscere.
“Dire che il numero di visitatori è solo “cresciuto” mi sembra riduttivo visto che i turisti stranieri giunti a Sarnico sono
quasi triplicati. Dai dati che ci ha fornito la provincia infatti,
nel 2007 i turisti stranieri giunti a Sarnico sono stati 4101
contro i 1558 del 2002. Siamo di fronte a cifre significative
spiegabili solo in parte dalla vicinanza strategica con l’ aeroporto di Orio al Serio. Non dobbiamo infatti dimenticare
che in questi cinque anni la nostra cittadina ha cambiato
completamente volto: una riqualificazione che si è tradotta
in termini di miglioramento della qualità della vita per i cittadini ma certamente anche in termini di aumento del potere attrattivo del nostro Comune nei confronti dei turisti.
Insomma i nostri sforzi sono stati rivolti alla creazione di un
paese invidiabile dal punto di vista turistico: il che significa un
paese accogliente, curato, con un forte potere attrattivo.
Adesso dobbiamo invece impegnarci per il fondamentale
passo successivo: farlo conoscere meglio, promuoverlo, e
fare in modo che chi lo voglia raggiungere lo possa fare con
tranquillità e semplicità.
L’amministrazione, insieme alla pro loco, all’associazione
commercianti, alla comunità montana e all’Istituto Serafino
Riva ha costituito un tavolo di lavoro per dare soluzioni concrete a questi elementi che potrebbero favorire ulteriormente lo sviluppo turistico.Tanto per cominciare il tavolo ha
pensato di organizzare un servizio navetta per i turisti che
sbarcano a Bergamo offerto dai vari enti coinvolti, in collaborazione con le strutture alberghiere della zona. E’ facile
intuire come questo servizio costituirebbe un evidente
incentivo a visitare Sarnico e la zona del lago. Inoltre è in cantiere anche la creazione di una vera e propria guida di
Sarnico per il turista: una guida completa, con cenni storici e
culturali sul territorio ma anche e soprattutto informazioni
pratiche per chi deve visitare la zona.
Ultimo ma non ovviamente per importanza l’amministrazio-
ne nelle prossime settimane distribuirà un
dvd su Sarnico, con
un filmato prodotto
da un’azienda professionista. Il video verrà
distribuito a categorie
privilegiate di potenziali visitatori, in particolare nella zona di
Bergamo, Brescia e
Milano.
Ecco, queste sono
solo alcune delle
misure che sono state
studiate per far entrare Sarnico nella fase
due: non solo un
luogo bello, invidiabile,
curato, ma anche cittadina il cui nome sarà
conosciuto ovunque.”
Scuola e cultura, anziani e sociale, sanità e ospedale, giovani, sport e famiglie: non mancano certo le tematiche e le esigenze:
cosa è cambiato in questi anni?
“Anche se non è cambiato l’aspetto fondamentale che, nei
servizi sociali, è la qualità delle relazioni tra persone e gruppi, non immediatamente percepibile, in questi anni possiamo
dire di aver spaziato molto e su tanti aspetti della vita sociale. Come? Dando valore alla risorsa di cui Sarnico è particolarmente ricca: il volontariato spontaneo. Abbiamo infatti
cercato di unire diverse associazioni per migliorare i servizi
domiciliari ai cittadini che vivono in situazioni di disagio, come
gli anziani: il progetto “Clessidra” ne è solo un esempio con
gli oltre 80.000 km percorsi in tre anni dall’associazione
anziani e pensionati e dai volontari dell’Avis autoambulanza.
Così anche per le politiche giovanili abbiamo messo in relazione diverse agenzie educative per studiare insieme alcuni
progetti mirati alle nuove generazioni: tra gli altri, il supporto
di una psico pedagogista all’istituto comprensivo, l’educatore
all’oratorio, l’acquisto di 10 kajak al Lido Nettuno, un nuovo
spazio a disposizione dei giovani in un ambiente della scuola Arti e Mestieri. Per quanto riguarda invece l’ospedale e la
casa di riposo oltre ad essere motivo di investimenti strutturali sono state e sono due realtà che oggi dialogano con il
territorio: ne è un esempio l’open day organizzato da
“Habilita”. Nel campo dello sport abbiamo ancora una volta
unito ciò che già esisteva per farne motivo di grande evento come la festa dello sport. Ci siamo anche messi in ascolto delle richieste di vari gruppi sportivi: da questo dialogo
per esempio è nato il progetto del nuovo campo da calcio
in erba sintetica.
E’inoltre in via di approvazione l’edificazione di mini alloggi
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per gli anziani, così come speriamo vivamente che si sblocchi il progetto di costruzione di appartamenti per le giovani
coppie.
Non è stato facile in un anno offrire il nuovo edificio che
ospita l’istituto comprensivo per i nostri ragazzi: ma ce l’abbiamo fatta grazie ad uno sforzo congiunto. E sempre in un
anno abbiamo anche attivato il servizio mensa scolastica
richiesto da un folto gruppo di genitori. Significativo inoltre è
stato per l’istituto Serafino Riva il tavolo di lavoro a cui siedono anche imprenditori locali per studiare progetti di inserimento lavorativo mirati.
Sempre nel campo della cultura abbiamo offerto al territorio e ai cittadini diversi “Incontri con l’autore” organizzati
dalla biblioteca che hanno portato a Sarnico grandi nomi,
oltre ad aver pubblicato cinque “Quaderni della Biblioteca”.
Come non citare infine il grande spettacolo “Scior, picaprede e pescadur” che rievoca mille anni di storia, tradizioni e
cultura locale attraverso la performance di attori locali non
professionisti.
Senza dimenticare i concerti in riva al lago e nella parrocchiale, grazie al costante dialogo con la parrocchia.
In chiusura vorrei sottolineare che il grande cambiamento è
avvenuto nella gente: più protagonista e in quanto tale più
partecipe, sensibile e attenta agli altri. Sono tante le dimostrazioni del nuovo desiderio di farsi carico dei bisogni della
comunità: basti pensare al successo della “Borsa del Sorriso”,
un ottimo esempio di collaborazione tra comune, commercianti e singole persone.
Insomma, in questi anni abbiamo cercato sempre di sentire,
o meglio di ascoltare, i cittadini e dove possibile abbiamo
tentato anche di metterci a dialogo per costruire insieme le
basi solide per un paese fresco, giovanile e accogliente.”
Sindaco, a che punto siamo con il Piano di Governo del
Territorio? E quali cambiamenti dobbiamo aspettarci?
“Lo studio del piano di governo del territorio è in fase
avanzata.
Verrà quanto prima presentato al vaglio delle commissioni consiliari competenti e agli organismi interessati per
le loro valutazioni che ritengo saranno importanti e
costruttive per la redazione del piano stesso.
Terremo come sempre in considerazione le tante osservazioni già pervenute negli incontri tenuti con le associazioni di categoria, i cittadini e con gli operatori del territorio. Il nostro obiettivo è quello di avere un piano di
governo del territorio il più condiviso possibile, essendo
uno strumento di fondamentale importanza per lo sviluppo futuro della cittadina.”
Nel 2008 ha annunciato ufficialmente la ricandidatura per il
secondo mandato a guida di una lista aperta a tutti coloro che
vorranno condividere i vostri intendimenti.
Sarà una lista civica come l’attuale e priva pertanto di identificazioni e sigle politiche ufficiali?
“Certamente sì. Di politica non ne voglio sentir parlare,
sia perché non ne ho le competenze sia perché credo
che alla base di una candidatura comunale stia l’amore
per il paese e per le persone, non certo per un partito.
La lista con cui mi ripresenterò sarà sempre una lista
aperta: tutti coloro che vi vorranno partecipare ed
entrare a farne parte saranno i benvenuti. L’unico requisito fondamentale che dovranno avere è l’interesse nel
progresso della cittadina.
Le persone che insieme a me hanno lavorato e lavoreranno per Sarnico non sono tutte uguali, anzi, sono portatrici di interessi diversi, di istanze politiche differenti.
Ma, cosa fondamentale, sono tutte accomunate dalla
voglia di lavorare per il futuro di Sarnico, indipendentemente dalla propria idea politica.
Massimo rispetto quindi per la politica, ma priorità assoluta ai programmi ed ai progetti per la cittadina.”
Un sogno rimasto nel cassetto?
“Con sincerità posso dirti che sogni nel cassetto non ne presentarli con il mio programma in occasione delle
ho. Quelli che avevo li ho già realizzati. Di progetti per il prossime ed ormai vicine elezioni amministrative.”
paese invece ne ho tanti ed importanti, e sarò lieto di
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A cura di Luca Cuni - Fotografia di Giuseppe Zanchi
La parola alle minoranze
LISTA CIVICA ”INSIEME PER SARNICO”
Sarebbe lungo e ingeneroso aprire una discussione sulle
opere realizzate in questi cinque. Mi sento di ringraziare
il sindaco e gli amministratori per quanto hanno dato a
Sarnico. Molto abbiamo condiviso, pur non risparmiando
qualche dura critica all’Amministrazione, ma soprattutto
abbiamo voluto lasciarli lavorare con serenità. Alcune
delle opere realizzare hanno avuto il nostro sostegno,
altre no, perché a nostro avviso non sempre hanno guardato alla realtà ed ai bisogni dei cittadini. Da parte nostra
abbiamo esercitato la funzione di controllo con discrezione e, credo, con intelligenza, senza creare pretestuose dif-
ficoltà o inutili schiamazzi dei quali francamente non si
vedeva ne si vede la necessità. Mi viene chiesto se è ipotizzabile una alleanza tra la lista guidata dall’attuale sindaco e il nostro Gruppo. Personalmente dopo cinque mandati che valgono un quarto di secolo, non mi candiderò
per le comunali. Non escludo che qualche uomo o donna
del centro destra possa confluire con la lista guidata da
Franco Dometti, naturalmente se ci sarà un accordo sui
programmi. Al momento però non ci sono certezze se
non quella che non faremo un’altra lista.
Il capogruppo Giuseppe Bettera
LISTA CIVICA “VOLONTA’ E SERVIZIO” - LEGA NORD
In questi cinque anni ci siamo battuti per i cittadini, cosa
non facile nella “giungla” del governo comunale. Interessi
concreti, che nulla hanno a che fare con le sole aiuole, i
fiori o le palme. La nostra lista aperta a uomini e donne
di buona volontà, senza interessi, fatta di operai, impiegati, ha lavorato per il bene di Sarnico, cittadina dove le
famiglie non vivono del solo turismo “mordi e fuggi”, del
gelato o dell’immagine patinata. La crescente situazione
di crisi economica ci ha stimolato a combattere in consiglio comunale contro la “privatizzazione” delle acque, l’aumento delle tariffe dei rifiuti, la costruzione di carrozzoni
per la gestione dei tributi e del catasto che accrescono e
non riducono i costi. Ci siamo battuti per aiutare le famiglie a risolvere i problemi quotidiani: la spesa, il mutuo, le
restrizioni; contro la cementificazione del territorio che
aiuta pochi, ma lascia sul terreno i costi esorbitanti per
acquistare casa ed affitti insostenibili. Abbiamo lottato per
avere un “piano del territorio e dei servizi”, promessa
non mantenuta, che renda tutti uguali nei diritti. Per non
dire del problema del traffico. Ci siamo prodigati per
ridurre costi e sprechi a tutti visibili. Conosciamo i problemi degli anziani in cui il collega Bonetti si è confrontato,
dedicandosi attivamente al volontariato e sollecitando
l’ammodernamento della casa di Riposo e dell’ospedale.
La nostra proposta-patto con i cittadini per i prossimi cinque anni è concreta: usare il milione e settecento mila
euro che arriveranno nelle casse comunali, a seguito di
oneri di urbanizzazione in corso, per abbattere le tasse,
incentivare artigiani e commercianti, aiutare le famiglie,
potenziare le infrastrutture e ridare sicurezza.
Il segretario Angelo Bonassi
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dalCOMUNE
A cura di Sara Venchiarutti
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AL VIA I LAVORI PER VIA RUDELLO
E VIA ROCCA
Il Sindaco:
“Dare un nuovo sviluppo
alle zone di Rudello e Rocca
perché possano usufruire
di impianti moderni
ed efficienti.”
Sono iniziati nelle scorse settimane i lavori
per la razionalizzazione della rete fognaria
della zona di Via Rudello e Via Rocca, a
Sarnico. Queste due aree, attualmente sprovviste di tale servizio, verranno dotate di un
impianto di fognatura di circa 833 metri lineari per quanto riguarda le acque nere e di 733
per le acque bianche che si collegheranno
entrambi al collettore circum lacuale che
recapita i liquami fino al depuratore di
Paratico.
L’opera consentirà con la canalizzazione delle
acque nere delle abitazioni esistenti che
attualmente hanno scarichi a fondo perduto
di eliminare una fonte di forte inquinamento
ambientale del sottosuolo, del torrente
Guerna oltre che del bacino del fiume Oglio.
Inoltre permetterà di sopperire ad evidenti
problemi di carattere igienico-sanitario.
Va inoltre ricordato che con la captazione e
la canalizzazione delle acque piovane sia delle
abitazioni che delle strade di Via Rudello e Via
Rocca sarà possibile convogliare nell’alveo del
torrente Guerna le acque bianche evitando
di sovraccaricare di portata idraulica la rete di
collettori e l’impianto di depurazione di
Paratico. Allo stesso modo l’intervento pianificato dall’amministrazione eviterà problemi e
disagi per la circolazione e per le abitazioni,
prevenendo la formazione
di allagamenti.
Il costo previsto dell’opera
è di 420.000 Euro.
Va però sottolineato che la
realizzazione dell’impianto
di fognatura non è l’unica
misura che l’amministrazione ha previsto per ammodernare e adeguare il territorio di Via Rocca e
Rudello. Contestualmente
a questo lavoro verranno
infatti realizzati anche altri
due interventi che dovrebbero terminare, insieme al
rifacimento delle fognature, entro la fine dell’estate
2009.
Il primo prevede la realizzazione di una nuova
rete di acquedotto in Via Rocca per uno sviluppo complessivo di circa 865,00 metri e la
costruzione di un nuovo serbatoio di capacità pari a 100 metri cubi di accumulo che
sostituisca l’attuale serbatoio “Rocca” ormai
obsoleto ed in condizioni precarie. L’intero
lavoro avrà un costo complessivo di 175.000
Euro.
Il secondo invece consiste nella realizzazione
di sottoservizi: il progetto è infatti quello di
eliminare le linee aree Enel, Telecom, dell’illuminazione pubblica e del metanodotto,
incompatibili con il paesaggio esistente e
sostituirle con condotti interrati. La spesa
prevista per quest’opera è pari a 105.000
Euro.
“Il nostro intento-ha dichiarato il Sindaco
Dometti- è quello di dare un nuovo sviluppo
a queste due zone perché possano usufruire
di impianti moderni ed efficienti. Il miglioramento della qualità della vita degli abitanti di
quest’area è una cosa che sta a cuore a tutta
l’amministrazione. Non va però dimenticato
che l’importanza dell’intervento pianificato
ricade su tutto il territorio, e non solo sulle
due aree, perché si avranno indubbi miglioramenti sia dal punto di vista dell’inquinamento
sia da quello igienico-sanitario.”
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P.S.: Al capogruppo Angelo: dopo il
breve malanno, riprendi in mano i
tuoi alpini col solito entusiasmo!
TRADIZIONI
A cura dell’alpino Alessandro Arcangeli
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Futuro degli alpini
Da anni siamo preoccupati! La sospensione della leva
obbligatoria con le nuove proposte della ristrutturazione dell’esercito remano contro la nostra associazione.
Ora i numeri parlano chiaro. Con realismo ne prendiamo atto, ma… si stanno formando due “correnti di pensiero” una: quella dei “duri e puri”. L’altra: quella dell’
“apertura” agli amici degli alpini.
Cosa vogliono i “duri e puri”? Camminare senza porsi
domande sul futuro perché solo a loro è consentito di
tenere alto l’onore dell’alpinità. La nostra storia non
deve essere “slavata” o “diluita” con amici e aggregati.
Insomma vogliono che l’A.N.A. resti degli alpini, quelli
che hanno fatto il servizio militare nelle truppe alpine…
e gli altri sono gli altri. (anche quelli che operano con
dignità nella protezione civile!)
Personalmente sono per l’apertura agli amici e (l’ho già
fatto) alle penne rosa, e alle penne “mozze” . Però a una
condizione: la statuto non deve essere modificato e che
poi si traduce in pochi punti fondamentali: onorare i
caduti, difendere il tricolore quale simbolo dell’integrità
della patria, essere vicini agli alpini in armi, credere nel
valore educativo della montagna, rendersi disponibili per
chi è in difficoltà, portare il cappello alpino.
Ho già notato nelle nostre “adunate cultural-gastronomiche” che gli amici degli alpini o soci aggregati costituiscono una risorsa importante per l’affetto e la simpatia
che ci dimostrano. Sono già una forza rilevante e dobbiamo mirare a valorizzare questo moltiplicatore di
potenzialità, finalizzato alla conservazione e diffusione di
una grande tradizione civile e morale.
Diamoci perciò da fare e prepariamoci per l’adunata
nazionale a Latina!
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ASSOCIAZIONI
SPORTIVE
A cura Gandossi Fabio
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CENTRO TENNIS COMUNALE:
una stagione da “Oscar”
Claudio, Marchesi
Luca,
Ongaro
Damiano)
- D3 FEMMINILE
(Bellini Lorena, Troso
Chiara,
Longheu
Luisa, Volpi Eva)
a sinistra il collaboratore Gianluca Pantano e il maestro Oscar Sacella
con alcuni ragazzi della scuola
I ragazzi allenati e seguiti dal maestro OSCAR SACELLA, coadiuvato dal collaboratore Gianluca Pantano,
hanno cominciato l’anno vincendo la coppa del comitato lombardo e da lì in avanti non si sono più fermati.
E’ stata una grande stagione per il CT Comunale
Sarnico, premiato dal presidente del Comitato
Regionale nella giornata del 31 gennaio presso la sede
del Comitato Provinciale quale miglior circolo del 2008 in
bergamasca.
Non soltanto per i successi nei campionati a squadre
ma anche per le tante vittorie ottenute nei tornei individuali dal maestro, autore di una stagione record che lo
ha portato al successo di ben 21 prove tra Bergamo e
Brescia.
Anche grazie al recente “restiling” della struttura l’attività ha avuto un deciso incremento e sono numerose le
manifestazioni agonistiche, le squadre giovanili ed amatoriali che partecipano ai vari campionati:
- UNDER 12 MASCHILE (Cadei Mattia, Belotti
Alessandro)
- UNDER 12 FEMMINILE (Bonadei Olimpia, Plebani
Cristina)
- UNDER 14 MASCHILE (Del Grosso Stefano,
Mongodi Filippo, Rizzu Lorenzo, Savoldini Paolo,
Celestini Nicolò)
- UNDER 14 FEMMINILE (Giannitelli Luisa, Giannitelli
Valentina, Belotti Selli, Moleri Alessia, Longo Martina)
- D4 MASCHILE (Briola Federico, Gandossi Fabio, Valli
Maurizio, Longo Michele, Belotti Michele, Plebani
Michele, Belussi Paolo, Pompiglio Alberto, Finazzi
- D2 MASCHILE
(Briola Luca, Algisi
Andrea,
Pantano
Gianluca, Bini Mirko,
Sacella
Oscar,
Bresciani
Paolo,
Sacella Sanzio)
Per la stagione scorsa il fiore all’occhiello
della nostra scuola è
stato l’allievo Marini
Alessandro che nella
sua categoria (under
Marini Alessandro
12) ha vinto parecchi
categoria under 12
tornei regionali del
circuito orobico, raggiungendo ottimi piazzamenti anche in tornei nazionali
(circuito NIKE).
Considerate le premesse, non possiamo che sperare in
una riconferma per la prossima stagione, senza dimenticare di ringraziare il Sindaco Franco Dometti e
l’Assessore allo Sport Fabrizio Facchinetti per aver creduto in questo nostro progetto.
Premiazione dell'indoor regionale da sinistra:
Sacella, Pantano, Algisi, Gaspari e Bresciani
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CULTURA
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A cura della Commissione Biblioteca
La Biblioteca a puntate
In questa puntata la biblioteca si “scopre”, mettendo in mostra i suoi locali, le sue risorse e il suo patrimonio librario, attraverso un tour virtuale per immagini.
Cogliamo l’occasione per ricordare che la biblioteca sta organizzando per la prossima primavera altri
interessanti appuntamenti della rassegna “Aperitivi con l’autore”.
L’ingresso della biblioteca
Libri morbidi e cartonati
per i più piccoli
L’angolo dedicato ai più piccoli
Il banco prestito
Piccoli lettori al tavolo
Piccoli lettori a proprio agio!
Libri piccoli e grandi per tutti i gusti
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CULTURA
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La sala studio
Lettrice in emeroteca
Le postazioni internet
Dizionari ed enciclopedie
La saggistica per ragazzi
La narrativa per ragazzi
Troverete tutte le informazioni
in biblioteca e nella
sezione “Eventi” del sito del
Comune di Sarnico all’indirizzo
www.comune.sarnico.bg.it.
La sala con quotidiani e riviste
(emeroteca)
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STORIA
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A cura di Antonio Paris
SARNEK: Villaggio celtico?
Da un disegno di Ruggeri (XVIII secolo) reperito da A.Vaini presso la biblioteca di
Bergamo. Da notare la rispondenza storica: torrioni, castello e chiesa di S.Stefano; inoltre il convento de “la Madona”, la Forcella e la rocca Zucchelli; c’è pure “ol rét” (le due
file di pali per le nasse. (da il Porto 1986)
In effetti l’emissario del nostro
lago, tremila anni or sono, era
certamente diverso e molto
influenzato dai depositi che le
piene del Guerna formavano
alla strettoia di Fosio, per cui si
può pensare che la riva tra i
“Lazzarini” e la “Madona”
fosse più estesa e formasse
un’alluvione coltivabile e base
per la pesca, con un clima
mite: un terreno adatto a un
insediamento stabile.
Un’altra ipotesi attendibile: il
“rilievo di detriti sassosi”
potrebbe essere la zona compresa tra via Ghiacciaia e via
Bonassi, ambedue in salita
venendo sia da Sarnico sia da
Castione. In tal caso l’agglomerato del Cortivo sarebbe
precedente al Centro Storico.
Individuato il tema SARN
resta il suffisso ICO, originariamente EK. Tale desinenza va
collegata alle analoghe ECK,
IK, EC, IJK, WICK, VIK disseminate per tutta l’Europa e che i
Romani impiegarono in
VICUS, tutte con il medesimo
significato di “villaggio”.
In conclusione i due termini
SARN e ICO dovrebbero
significare VILLAGGIO SU
DETRITI ALLUVIONALI.
Panorama ripreso dallo stesso punto di vista del quadro-disegno riferentesi al 1200
Già il nostro Arcibano Volpi aveva proposto un SARNON slavo (dal polacco Sarna
= Capriolo); ora, col vantaggio di Internet, è stato possibile approfondire la ricerca sugli altri SARN-.
Il risultato è l’attribuzione della fondazione e del nome SARNEK ai Celti di
Halstatt(*) (VIII-VII secolo a.C.), col significato di TERRENO ALLUVIONALE. Il termine SARN, reperito in altri paesi europei, veniva usato dai Celti per indicare
RILIEVO PIETROSO, DETRITI MORENICI, FRANA PIETROSA, MASSICCIATA SU
TERRENO ACQUITRINOSO, DEPOSITO ALLUVIONALE, praticamente una
FASCIA DI DETRITI PIETROSI PORTATI DA UN CORSO D’ACQUA O DEPOSITATI SU TERRENO ACQUITRINOSO.
Chi volesse saperne di più e,
soprattutto, chi volesse
approfondire
l’argomento
troverà presso la Biblioteca
Comunale la documentazione
relativa a questa ricerca.
(*) Il centro minerario di sale
presso Salisburgo dove nel
1846 fu scoperta una grande
necropoli celtica.
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PERSONAGGI
A cura di Civis
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dal Secolo XIX
Bucchioni Maestro spezzino
premiato nel bergamasco
Un articolo de “il Porto”
pubblicato su il
”Secolo XIX”
Queste parole sono il titolo dell’articolo
pubblicato dal “Secolo XIX “, (il secolo
decimonono è il primo giornale della
Liguria per diffusione e completezza di
informazione) ed estratto da quello precedentemente redatto dal sottoscritto
con la collaborazione di Alessandro Poli e
della signora Rina Fremondi e pubblicato
sul Porto nel maggio dello scorso anno.
L’articolo prosegue così:
“La ricerca di un lavoro fuori provincia è
sempre stata una costante per gli spezzini e sono molti ad essersi fatti onore e ad
aver tenuto alto il nome della loro città.
L’ultimo riconoscimento è arrivato a
Nello Bucchioni, insegnante elementare
che ha svolto la sua attività in provincia di
Bergamo.
Così il periodico di Sarnico “Il Porto”
nella rubrica “Personaggi” gli dedica un
profilo dal titolo “Dottore e maestro
gentiluomo”.
Con piacere segnaliamo la notizia fattaci
pervenire dallo stesso Alessandro Poli
che, ancora una volta, ci dimostra l’affetto
sincero che lo stesso nutre per il suo
maetro delle scuole elementari.
Se questo accade vuol dire che ci sono
ancora giovani degni di rappresentare il
futuro, persone che credono in qualcosa,
che si accorgono della realtà nel mondo
e che vogliono far qualcosa, pronti a
mettersi in gioco per riuscire a rendere la
società un posto migliore.
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dalCOMUNE
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A cura dell’Ufficio Elettorale
Avviso: Cambio di sede per i seggi elettorali
COMUNE DI SARNICO
UFFICIO ELETTORALE
Si informa che con verbale dell’ufficio elettorale
n. 12 del 10 aprile 2008, le sezioni elettorali ubicate
originariamente presso l’edificio scolastico di
Via Cortivo, sono state definitivamente spostate
presso:
ISTITUTO COMPRENSIVO E. DONADONI
VIA P. A. FACCANONI, 11
Agli elettori interessati l’Ufficio Elettorale invierà a
breve il tagliando adesivo del cambio di sezione
da applicarsi sulla tessera elettorale e rimane a
disposizione per chiarimenti e per eventuali tagliandi
non consegnati.
Sarnico, 3 febbraio 2009
Il Sindaco
Franco Dometti
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ARTE
A cura di don Gianni Bellini
Siti culturali a Sarnico
Cinto Galizzi: Contadini al lavoro
Sarebbero indubbiamente complementari a coronamento di quanto realizzato dall’Amministrazione
Comunale uscente sia in agevolazione, in funzionalità e
in decoro, altri nuovi poli culturali, più volte suggeriti tramite le pagine de “il Porto”. Sono essi capaci di dare
lustro a Sarnico, a richiamare turisti, a favorire un soggiorno prolungato, ricreativo e istruttivo allo stesso
tempo.
L’Amministrazione Comunale, tramite i comunicati
stampa, esercita un forte potere attrattivo! Più che le
“Guide” che non mancano, Sarnico avrebbe bisogno di
località insolite che altri non potrebbero vantare e nem-
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meno offrire e cioè: un museo di arte sacra, un museo
di arte contemporanea, un salone delle imbarcazioni ed
un’esposizione fotografica di “Sarnico in storia e civiltà”.
MUSEO DI ARTE SACRA
Il Prevosto ne è consapevole. Lo hanno realizzato il suo
successore a Schilpario, don Felice Luiselli a Zanica e
don Enzo a Vertova. Il locale sottostante il campanile per
ora è ingombro; necessita di luce, aria, respiro e soprattutto di un disegno appropriato di accoglienza di arredi
e di mobilio confacente al sacro antico.
Don Ravasio è consapevole di tutto il “tesoro” in cattività da oltre trent’anni, ma per il momento altre priorità
giustamente lo preoccupano assai e domanda un aiuto
pecuniario e manuale per la chiesa sua e nostra!
GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA
Dovrebbe sorgere, a mio parere, con il beneplacito di
Cinto Galizzi. Una mostra selezionata con qualche
aggiunta significativa di pitture e sculture ora disponibili
(due Guidotti-Turelli - Colpani). Già troppo si è aspettato! Si dovrebbe trovare un immobile designato dagli
amatori del “Contemporaneo” ...oltretutto un segno
ulteriore di “Bellezza” e di “Creatività” in Sarnico.
SALONE DELLE IMBARCAZIONI
E cioè una specie di ripetizione di quanto avvenne dal
luglio al settembre del 2002. Fu quella la prima “invasione” in Pinacoteca.
Ci si potrebbe domandare: “Dove stanno ora i modelli
nautico navali dai “naècc” ai prodotti Riva?
Come si spiega che l’Associazione Marinai, così positivamente attiva nell’onorare le celebrazioni a Stella Maris,
non abbia mai presentato un progetto in merito, con
un’opera unica nel suo genere che sarebbe apprezzata
da tutti i lacustri dell’alto e basso Sebino.
La sede, a parere non solo dello scrivente, potrebbe
essere la ex portineria della Ravasio. E perché no? Col
beneplacito della Sovraintendenza ai beni culturali e del
Comune potrebbe diventarlo l’ampia navata della
“Madonna” sottratta al culto. Niente sacrificio, ma sublimazione!
SARNICO ANTICA
“Troppa legna al fuoco” direbbe qualcuno...” Ma è pur
vero che ci sono accantonate molte fotografie e stampe
inedite che non hanno l’uguale. Che se ne fa? Valido
anche il volumetto curato dal sign. Bettera Giuseppe. E
soprattutto la fototeca di Silvano Marini, nonché alcuni
“scritti” di Arcibano Volpi e documenti dai due archivi,
quello civico e parrocchiale.
Più di così!
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ilPORTO
ARTE
A cura di Alessandra De Grandi Bettera
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Associazione culturale
”Amici della Pinacoteca”
L’interno del
“Museo civico d’arte
e del territorio
Gianni Bellini”
A seguito dell'articolo apparso nel mese di
gennaio a firma di don Gianni Bellini intitolato "Storia di una collezione" mi pare giusto intervenire per correggere alcune
imprecisioni dovute senz'altro alla disattenzione dello scrivente.
La nascita della Pinacoteca voluta fortemente da "tutta" l'amministrazione
Tambuscio corrispose nel 1998 alla creazione di una commissione consiliare che aveva
il compito di seguire l'iter della donazione al
comune delle opere. Una volta inaugurato il
“Museo civico d’arte e del territorio Gianni
Bellini”, questo organo si dimostrò non sufficientemente flessibile per garantirne la
gestione ordinaria , così sulla scorta delle
esperienze registrate nei maggiori musei
internazionali, i componenti della commissione stessa, coadiuvati da amici e sostenitori, diedero vita all’Associazione Culturale
Amici della Pinacoteca.
I soci fondatori furono: Giuseppe e
Alessandra Bettera, Damiano Modina, Sonia
Gorlani, Silverio Polini, Rosa Giudici, Piero (e
non Roberto) Lelli , Osvalda Tambuscio,
Maria Giulia Gervasoni, Lorenzo Bellini,
Angela Viviani. Con questa Associazione e
con nessun altro il Comune dal 2002 ha stipulato regolare convenzione per la gestione
della Pinacoteca, gli eventi che in essa si
svolgono e la conservazione delle opere.
Quindi il sig. Damiano Modina, che è il presidente dell'associazione, è anche il responsabile della Pinacoteca.
Io, anche se con rammarico, non sono mai
stata la curatrice del Museo, funzione che,
dopo il riconoscimento ottenuto dalla
Regione Lombardia come "Raccolta
Museale" nel 2007, è ricoperta dal dott.
Emiliano Bona, giovane e molto preparato.
Al prof. Ciro Indelicati, entrato successivamente a far parte dell'Associazione, si deve
l’ideazione e cura della grafica di tutte le
pubblicazioni, volantini e quant'altro la
Pinacoteca ha pubblicato in questi anni.
Val credo la pena ricordare che tutte le
persone che operano all’interno della
Associazione lo fanno a titolo gratuito ed in
modo assolutamente volontario.
Il dott. Francesco Rossi nel 2001 curò il
primo allestimento della nostra pinacoteca
quale direttore dell'Accademia Carrara di
Bergamo, ruolo che non copre più da
ormai sei anni, è stato insieme a noi il promotore del sodalizio che ci lega ormai da
anni con un partner di tanto rilievo; infatti
l’Accademia è il quinto museo per importanza d'Italia.
Tale sodalizio continua con l'attuale
"Coordinatore dell'unità operativa della
Pinacoteca Accademia Carrara-curatore"
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ARTE
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dott. Giovanni Valagussa e ha dato
vita a mostre di rilievo come quella
sui paesaggi veneti del'600-'700, su
Cinto Galizzi e su Fra Galgario.
Arriviamo dunque al tanto sospirato
catalogo generale delle opere della
Pinacoteca. Il dott. Davide Dotti con
la supervisione del dott.Valagussa e
del nostro curatore dott.Bona, dopo
alcuni anni di studi ed approfondimenti è arrivato alla stesura definitiva delle schede dei quadri che compongono la raccolta.
Siamo ormai in dirittura d'arrivo per
la stampa e la pubblicazione del
catalogo che prevediamo in distribuzione per questa primavera.
I tempi possono sembrare lunghi
per un occhio inesperto, ma per
citare proprio una frase del dott.
Rossi "E' più facile espertizzare un
Raffaello Sanzio che un'opera minore, alla cui realizzazione spesso sono
intervenute più mani o botteghe pittoriche". Posso assicurare, anche a
nome di tutti i componenti
dell'Associazione, che a fronte delle
gravose responsabilità intrinseche
nella gestione di un tal patrimonio,
questa esperienza ha permesso a
tutti noi di conoscere persone stupende (tra i nostri visitatori figurano
anche personalità illustri come l'architetto Renzo Piano) e, soprattutto,
ha permesso l’approfondimento
della conoscenza del mondo dell'arte, composto anche da giovani artisti locali che trovano, durante il
periodo estivo, nella Pinacoteca uno
spazio espositivo ideale per poter
arrivare a farsi conoscere da un pubblico più vasto.
La parola "benefattore" è forse divenuta desueta, ma certo è giusto
segnalare che, oltre all'appoggio
incondizionato che abbiamo avuto
sempre dalle amministrazioni comunali e che in queste righe non possiamo non ricordare, molte sono le
realtà che ci hanno permesso di
diventare un punto di riferimento
per importanti mostre.
Come non ricordare quindi: la Reale
Mutua Assicurazioni, la Servizi
Comunali
S.P.A., la
Confidi
dell'Associazione Artigiani Bergamo,
le ditte Falconi Engineering e O.L.M.
e non ultimo la banca Credito
Bergamasco che, oltre ad appoggiare costantemente le nostre attività,
ha sponsorizzato la stampa del catalogo generale.
Ricordiamo che chiunque può facilmente contattarci, anche telefonicamente e come sempre saremo lieti
di dare tutte le informazioni che
possano interessare.
Ringrazio a nome di tutti i miei compagni di avventura.
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ANAGRAFE
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Nella casa del Padre
Bortolotti Angela
1)
4) Marchi Esterina
Di anni 87
Deceduta il 03-01-2009
Di anni 87
Deceduta il 21.01.2009
2) Mussinelli Angelina
5) Riviera Agnese
Di anni 101
Deceduta il 09-01-2009
Di anni 98
Deceduta il 28.01.2009
3) Fenaroli Giuseppe
6) Marchetti Andrea
Di anni 79
Deceduto il 13-01-2009.
Di giorni 2
Deceduto il 31-01-2009
1
2
3
4
Giov. 12,23
“In verità, in verità vi dico
che se
il granello di frumento
caduto in terra non muore,
rimane solo; ma se muore,
produce molto frutto.!"
5
Rinato alla vita della grazia
1)
Marchetti Andrea di Francocesare e di Jorge Maria Magdalena
Nato a Bergamo il 29/01/2009 Battezzato nella Parrocchia di S.Francesco d’Assisi
Bergamo il 31.01.2009
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