rapporto 2009 - Compagnia di San Paolo

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rapporto 2009 - Compagnia di San Paolo
RAPPORTO 2009
0
Indice
Lettera del Presidente
Organi
Personale della Compagnia di San Paolo
pag.
pag.
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2
3
4
Introduzione
Un quadro d’insieme
pag.
pag.
7
8
Ricerca scientifica, economica e giuridica
pag.
Il Festival della Scienza di Genova
pag.
Il Piemonte nel Nord Ovest italiano
pag.
Istruzione
pag.
La Compagnia e le Convenzioni con gli Atenei
pag.
Math 2009: la Festa e gli Stage di Matematica
pag.
Arte
pag.
Bando “Valli di Lanzo”
pag.
Il Museo Diocesano nel Duomo di Torino
pag.
Beni e Attività culturali
pag.
Genova verso il Museo dell’Emigrazione
pag.
VIEWFest Digital Movie Festival
pag.
Sanità
pag.
Progetto SIRSE: sviluppo di un sistema informativo piemontese per la salute
pag.
Progetti per il miglioramento della Rete Oncologica Regionale
pag.
Assistenza alle categorie sociali deboli e Progetti Speciali
pag.
Progetto N.O.Mi.S. – Nuove opportunità per minori stranieri
pag.
Progetto “Noi con Voi” a sostegno della domiciliarità
pag.
Formazione per lo Sviluppo
pag.
15
18
19
20
22
23
24
27
28
29
32
33
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36
37
38
41
42
43
Programma Housing
Programma Musei
Programma Neuroscienze
pag.
pag.
pag.
44
45
46
Archivio Storico
pag.
48
Fondazione per la Scuola
Ufficio Pio
Collegio Carlo Alberto
Istituto Superiore Mario Boella
SiTI
Hugef – Torino
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
49
50
52
54
56
57
La gestione finanziaria
pag.
59
Elenco degli interventi per Settori
Elenco degli interventi in ordine alfabetico
pag.
pag.
62
111
1
PERSONALE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO
(al 31 dicembre 2009)
SEGRETERIA DI PRESIDENZA
Angela Marrocu
SEGRETERIA DEL SEGRETARIO GENERALE
Emanuela Giampaolo
SEGRETERIA DEGLI ORGANI E SUPPORTO LEGALE
Clara Carraro
Responsabile
Laura Barile
Tiziana Garesio
Daniela Palamenghi
Stefano Pannier Suffait
Giuseppe Peracchiotti
RESPONSABILI DI MISSIONE
Flavio Brugnoli
Dario Disegni
Angela Ceretto
Università, Polo di Studi Europei e Enti Strumentali di Ricerca
Relazioni Culturali
Segreteria
CONTROLLI INTERNI E SVILUPPO ORGANIZZATIVO
Giorgia Valle
Responsabile
Dario Ferrero
(in distacco dalla Fondazione per l’Arte)
Paola Filipponi
ANALISI E CONTROLLO INVESTIMENTI
Andrea Filtri
Responsabile
Giorgio Buggio
Simonetta Francavilla
Angela Gallo
AMMINISTRAZIONE E SERVIZI GENERALI
Marco Molino
Responsabile
Nicola Bruno
Mariella Campadello
Vincenzo Colombo
Francesco Giampaolo
Isabella Lazzara
Massimo Millanesio
Fabio Molena
Paolo Salvemini
AMMINISTRAZIONE PERSONALE
Oreste Stagi
Responsabile
Marisa Consolaro
Marinella Matta
Silvia Perla
Carla Tosi
2
COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA
Filippo Vecchio
Responsabile
Francesca Contini
Francesca Corsico
Giulia Coss
Francesca Guala
Ester Papa
Alessandra Rota
STUDI, ARCHIVIO STORICO E DOCUMENTAZIONE
Marco Demarie
Responsabile
Ilaria Bibollet
Anna Cantaluppi
Nicola Crepax
(in distacco dal Collegio Carlo Alberto)
Erika Salassa
Sonia Schellino
Antonella Turato
ORGANIZZAZIONE AREE OPERATIVE
Massimo Coda Spuetta
Responsabile
Donatella Peiretti
Alessandra Rosso
(in distacco dalla Fondazione per l’Arte)
AMMINISTRAZIONE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI
Pietro Trovero
Responsabile
Federica Agnelli
Claudia Curotti
(in distacco dalla Fondazione per l’Arte)
Simona Dicesare
Maria Santoro
Chiara Valfrè
Paola Vigitello
AREA OPERATIVA PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO
Rosaria Cigliano
Responsabile
Allegra Alacevich
Laura Fornara
Francesca Gambetta
AREA OPERATIVA ATTIVITÀ CULTURALI
Maria Cristina Olivetti
Responsabile
Sandra Aloia
Rosa Anna Grassi
Sara Leporati
Arianna Spigolon
AREA OPERATIVA RICERCA ECONOMICA E GIURIDICA
Mario Gioannini
Responsabile
Barbara Daviero
Andrea Fabris
Silvia Pirro
3
Nicolò Russo Perez
AREA OPERATIVA SANITÀ E RICERCA SCIENTIFICA
Stefano Scaravelli
Responsabile
Silvia Dorato
Cristiana Moretti
Paola Sabbione
Irene Trodella
AREA OPERATIVA POLITICHE SOCIALI
Luigi Morello
Responsabile
Antonella Ricci
Vice Responsabile
Paola Assom
Patrizia Calabrese
Luca Grbac
Daniela Gregnanin
Francesca Repetto
Valeria Rostagno
Luca Scarpitti
Marzia Sica
4
INTRODUZIONE
Il Rapporto annuale della Compagnia di San Paolo rappresenta il bilancio di missione della
fondazione. Si tratta di un documento che, in forma concisa ma articolata, dà conto dell’insieme
dell’attività annuale, organizzando la narrazione per settori di intervento ed enucleando quei
progetti o programmi che, per contenuti o metodologia, hanno costituito realizzazioni innovative o
che la Compagnia giudica come particolarmente ben riusciti ed emblematici. Il Rapporto è di per sé
espressivo del lavoro della fondazione: ma il suo senso risalta maggiormente se posto in relazione ai
documenti programmatici che la Compagnia ha adottato e di cui costituisce lo sforzo di
implementazione, certo in un contesto sempre mutevole: si tratta delle linee programmatiche
pluriennali (2009-12) e della loro applicazione annuale, che trova formulazione nel documento
programmatico
annuale.
Entrambi
sono
reperibili
nel
sito
della
Compagnia
(www.compagnia.torino.it).
I dati quantitativi del documento emergono dal bilancio 2009. E’ bene sottolineare che, nel caso
delle cifre delle erogazioni, essi rispecchiano i dati degli stanziamenti effettuati attraverso le
procedure statutarie della Compagnia nel corso dell’anno 2009. Si tratta pertanto – in modo
significativo – di erogazioni effettuate in corso d’anno, ma altresì di accantonamenti collegati a
progettualità già ben individuate e che troveranno manifestazione monetaria in futuro. D’altro
canto, l’attività della Compagnia è un flusso continuo, e la sua rappresentazione attraverso
compartimentazioni annuali riesce a dare una rappresentazione d’insieme soltanto parziale.
Il Rapporto annuale rappresenta uno dei momenti chiave della rendicontazione che la Compagnia
effettua verso tutti gli ambienti e i territori dei quali si sente responsabile. Non è il solo: la
comunicazione attraverso il sito web e la newsletter costituiscono altre forme di, per così dire,
gestione attiva della trasparenza. E’ però un momento importante perché induce la Compagnia –
struttura complessa e organizzata in unità specializzate – a ripensare nell’insieme il proprio operato
valutandone la qualità in rapporto agli assunti metodologici e di valore che essa stessa si è prefissa:
lo sviluppo territoriale come obiettivo e come criterio, la coesione e la solidarietà sociale, la crescita
del capitale umano, la multiscalarità delle azioni. Un’occasione di autovalutazione ed
apprendimento dunque, sempre da perfezionare, oltre che uno strumento di rendicontazione.
5
UN QUADRO D’INSIEME
Ammontano a € 121.374.943,82 distribuiti su 682 iniziative, i fondi stanziati nel 2009 dalla
Compagnia di San Paolo nei suoi settori istituzionali di attività: Ricerca scientifica, economica e
giuridica; Istruzione; Arte; Beni e attività culturali; Sanità; Assistenza alle categorie sociali deboli,
Progetti speciali. I dati che seguono, salvo altrimenti precisato, fanno riferimento alle decisioni di
erogazione assunte dal Comitato di Gestione della Compagnia, l’organo a ciò statutariamente
preposto, nel corso dell’anno 2009, la liquidazione effettiva delle quali può avere avuto luogo già
nell’anno medesimo o, per ragioni connesse al ciclo di implementazione dei progetti sostenuti,
trovare manifestazione in periodi successivi.
La ripartizione per settore istituzionale degli stanziamenti effettuati nel 2009 è la seguente:
Settore
Ricerca scientifica, economica e giuridica
stanziamenti
%
ammontare
%
118
17,3
30.338.064,00
25
Istruzione
45
6,6
13.882.641,82
11,4
Arte
75
11
17.480.000,00
14,4
193
28,3
14.135.100,00
11,7
22
3,2
10.000.000,00
8,2
188
27,6
31.782.338,00
26,2
41
6
3.756.800,00
3,1
682
100
121.374.943,82
100
Beni e attività culturali
Sanità
Assistenza alle categorie sociali deboli
Progetti speciali
Totale
Le risorse inizialmente individuate nel budget per il 2009 erano pari a € 140.000.000. Una gestione
prudenziale delle disponibilità effettive, cui, comprensibilmente, non è stato estraneo l’attento
monitoraggio di una crisi finanziaria che non ha cessato di infierire durante l’anno, ha comportato
un consistente assestamento rispetto alle previsioni iniziali. Di conseguenza, al 31/12/2009 le
risorse effettivamente stanziate sono state, come si è detto in esordio, pari a € 121.374.943,82. Nel
2008, all’inizio di una fase di ridimensionamento facente seguito ad un periodo di picco
straordinario delle erogazioni, i fondi per l’attività istituzionale erano stati pari a € 150.796.558,53
(per 918 iniziative).
L’accantonamento a favore dei Fondi speciali per il volontariato ex art. 15 legge 266/91 effettuato
in sede di consuntivo 2008, approvato nel 2009, è stato pari a € 3.864.837,02. Inoltre la Compagnia,
in base al protocollo d’intesa del 5/10/2005 tra ACRI/fondazioni di origine bancaria e Forum del
Terzo Settore/volontariato, ha stanziato nel bilancio 2008 un importo di € 3.864.837,02, destinato,
sulla base delle intese annuali per l’attuazione del suddetto protocollo, parte a integrazione dei
“Fondi speciali” per la perequazione delle risorse a livello nazionale e parte alla Fondazione per il
Sud.
Se si esaminano gli stanziamenti raggruppandoli per classe dimensionale, si rileva che 44 di essi
sono superiori a 500.000 euro, per un ammontare pari al 52,2% del totale degli importi stanziati (nel
2008 erano stati 49, per un ammontare pari al 50,3% del totale stanziato). Si fa evidente qui il peso
relativo degli impegni di spesa di lungo periodo assunti dalla Compagnia, come il sostegno agli enti
strumentali o gli interventi a favore delle grandi istituzioni, culturali, sanitarie e di ricerca.
6
Classe dimensionale
stanziamenti
%
ammontare
%
0 ≥ 50.000
348
51
9.095.242,15
7,5
50.000 > 500.000
290
42,5
48.928.681,67
40,3
44
6,5
63.351.020,00
52,2
682
100
121.374.943,82
100
> 500.000
Totale
Gli stanziamenti deliberati nel 2009 comprendono le iniziative finanziate all’interno del bando
attivato dal settore Beni e attività culturali (“Arti Sceniche in Compagnia”: Sezione Musica e
Danza, 53 iniziative; Sezione Teatro”, 37 iniziative); non sono conteggiate invece le 23 iniziative
finanziate dal settore Assistenza alle categorie sociali deboli per l’implementazione del “Bando per
la riqualificazione degli asili nido comunali in Piemonte” a valere su fondi di anni precedenti.
E’ bene inoltre chiarire che tra le iniziative riportate nelle tabelle sono compresi stanziamenti
finalizzati a progetti propri e accantonamenti per impegni di spesa futuri ma già prevedibili nelle
aree istituzionali per un totale di € 5.761.900, di cui € 1.000.000 nel settore Ricerca, € 3.941.900 nel
settore Sanità, € 130.000 nel settore Assistenza ed € 756.000 nell’area progetti Speciali.
Nel 2009 gli stanziamenti ordinari della Compagnia a favore dei propri enti strumentali (all’attività
dei quali è dedicata una sezione di questo documento) sono stati di € 21.600.000, deliberati a valere
sui budget di uno o più settori, come evidenziato nella tabella che segue.
Ricerca
Istruzione
Arte
Cultura
Sanità
Assistenza
Totali
F. PER LA SCUOLA
-
3.000.000
-
-
-
-
3.000.000
UFFICIO PIO
-
-
-
-
-
6.700.000
6.700.000
CARLO ALBERTO
3.500.000
1.400.000
-
-
-
-
4.900.000
ISTITUTO BOELLA
5.000.000
-
-
-
-
5.000.000
SITI
900.000
200.000
400.000
-
200.000
300.000
2.000.000
TOTALI
9.400.000
4.600.000
400.000
-
200.000
7.000.000
21.600.000
La situazione dei fondi relativi ai programmi e ai fondi speciali/straordinari all’1/1/2009
ammontava a € 32.403.675,20. In seguito all’approvazione del Bilancio di esercizio (Consiglio
Generale del 27/04/2009) le risorse sono state ridotte del 10% circa (9,89%) portando così il totale
dei programmi e dei fondi ad € 29.487.469,91.
Nella tabella seguente si riporta la ripartizione territoriale degli interventi nel 2009, con particolare
attenzione alle principali aree di riferimento della Compagnia: Torino e il Piemonte, Genova e la
Liguria, Napoli e la Campania. Non è in ogni caso irrilevante il peso degli stanziamenti nelle altre
regioni italiane; la spesa sull’estero, che comprende tanto l’Europa quanto i progetti in ambito
extraeuropeo,
è
ancora
consistente,
seppur
congiunturalmente
in
calo.
7
Area geografica
stanziamenti
Torino e provincia
%
ammontare
%
456
66,9
94.373.203,82
77,8
Altre province del Piemonte
76
11,1
7.065.000,00
5,8
Liguria
62
9,1
7.959.500,00
6,6
Campania
12
1,8
3.038.500,00
2,5
Altre regioni
63
9,2
6.578.790,00
5,4
Estero
13
1,9
2.359.950,00
1,9
Totale
682
121.374.943,82
100
100
Il quadro riassuntivo delle erogazioni ripartite per settori istituzionali dal 2000 al 2009 (dati in
migliaia di euro) fotografa l'evoluzione dell'attività della Compagnia, con risorse che dal 2001 si
collocano stabilmente al di sopra dei 100 milioni di euro annui (“Fondi per il volontariato” esclusi).
I dati riportati evidenziano sia gli importi totali – distinti per settori di destinazione – delle
deliberazioni assunte sia la quota di essi proveniente dal bilancio dell’anno di competenza e non da
fondi pluriennali o da ridestinazioni di precedenti interventi. Inoltre si indica il valore delle risorse
finanziarie effettivamente corrisposte in ogni annualità quali operazioni di pagamento conseguenti
alla realizzazione dei progetti precedentemente approvati: come si può osservare, nell’ultimo
quadriennio i relativi valori si mantengono abbastanza stabili, assolvendo ad una interessante
funzione anticiclica.
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
8.261
18.076
18.700
19.000
25.000
30.000
30.600
38.500
33.950
30.338
Istruzione
11.359
21.846
18.700
18.000
17.500
16.000
16.200
18.200
20.908
13.883
Arte
20.658
20.658
21.000
22.000
25.000
26.000
27.500
31.300
26.598
17.480
Cultura
7.230
10.329
12.500
12.000
12.500
15.000
15.200
18.000
18.421
14.135
Sanità
19.106
16.888
17.700
16.500
15.000
15.000
16.000
22.978
9.110
10.000
Assistenza
10.846
15.494
17.400
21.000
24.000
28.000
29.000
34.000
33.819
31.782
Progetti speciali
-
-
-
-
-
4.730
14.000
4.500
7.990
3.757
TOTALE SETTORI
77.460
103.291
106.000
108.500
119.000
134.730
148.500
167.478
150.796
121.375
di cui :
risorse di competenza
dello stesso anno di bilancio 50.605
76.292
75.035
96.760
113.915
116.300
136.045
157.132
131.795
121.375
Deliberazioni assunte:
Ricerca
Volontariato
F. Speciali 266/91
5.208
4.736
6.965
6.174
6.313
8.681
8.777
12.465
3.865
4.556
Protocollo 5.10.05
-
9.944
6.965
6.174
6.313
8.681
8.777
12.465
3.865
4.556
TOTALE
82.668
112.763
119.930
120.848
130.948
147.505
166.054
192.408
158.526
130.487
Risorse finanziarie
corrisposte nell’anno
35.021
43.770
65.765
88.184
96.582
112.392
146.966
156.296
157.902
150.338
NB Importi arrotondati, in migliaia di euro.
8
La Compagnia ha effettuato, in sede di consuntivo 2009, l’accantonamento di € 4.556.176,65 a
favore dei Fondi speciali per il volontariato ex art. 15 della legge 266/91. Questi fondi sono
amministrati da appositi Comitati di gestione che li attribuiscono ai Centri di servizio per il
volontariato, istituiti sui territori regionali, per sostenere e qualificare le attività di volontariato.
Inoltre, in base al protocollo di intesa del 5 ottobre 2005 tra ACRI/fondazioni di origine bancaria e
Forum del Terzo Settore/volontariato, è stato stanziato nello stesso bilancio 2009 un importo di €
4.556.176,65, da destinare, a seguito delle intese annuali per l’attuazione del protocollo stesso, parte
alla Fondazione per il Sud (confluendo in essa anche la quota per il sostegno del volontariato nel
meridione) e parte ad integrazione dei “Fondi speciali” per la perequazione delle risorse a livello
nazionale.
9
Rendiconto degli stanziamenti deliberati e delle erogazioni effettuate nel corso dell'esercizio
Tipologia
SALDO 1/1/09
ACCANTONAMENTI
RIDESTINAZIONI
UTILIZZI
DELIBERE 2009
(*)
TOTALE
INCREMENTI
UTILIZZI
DELIBERE
ANNI
PRECEDENTI
(**)
RIDESTINAZIONI
TOTALE
DECREMENTI
SALDO 31/12/09
Erogazioni deliberate
- settore Ricerca
48.296.541,74
30.338.064,00
7.732.954,14
38.071.018,14
17.760.140,14
23.082.459,33
-
40.842.599,47
45.524.960,41
- settore Istruzione
52.786.056,24
13.882.641,82
-
13.882.641,82
6.336.640,00
8.858.094,81
-
15.194.734,81
51.473.963,25
- settore Arte
89.704.011,33
17.480.000,00
9.330.406,00
26.810.406,00
6.421.268,30
21.264.360,40
20.000.000,00
47.685.628,70
68.828.788,63
- settore Beni e attività culturali
18.883.587,18
14.135.100,00
60.000,00
14.195.100,00
5.711.565,73
10.032.378,03
-
15.743.943,76
17.334.743,42
- settore Sanità
59.372.045,08
10.000.000,00
4.557.045,86
14.557.045,86
412.439,54
14.846.303,79
-
15.258.743,33
58.670.347,61
- settore Assistenza
47.566.635,96
31.782.338,00
2.505.133,88
34.287.471,88
14.460.670,97
14.114.062,12
2.006.760,00
30.581.493,09
51.272.614,75
9.583.020,89
3.756.800,00
-
3.756.800,00
2.399.442,27
4.638.413,15
88.114,00
7.125.969,42
6.213.851,47
326.191.898,42
121.374.943,82
24.185.539,88
145.560.483,70
53.502.166,95
96.836.071,63
22.094.874,00
172.433.112,58
299.319.269,54
261.000.000,00
-
13.933,71
13.933,71
-
-
-
-
261.013.933,71
50.794.651,96
4.556.176,65
23.716.760,00
28.272.936,65
-
34.125.903,33
37.196.156,88
41.871.431,73
5.000.000,00
-
20.000.000,00
20.000.000,00
-
4.955.000,00
4.955.000,00
20.045.000,00
12.362.000,00
-
-
-
-
12.290.000,00
72.000,00
2.006.760,00
2.006.760,00
-
417.019,88
5.139.722,03
3.070.253,55
6.409.086,95
- progetti speciali
Totale erogazioni deliberate
Fondi per l'attività di istituto
- Fondo di stabilizzazione delle erogazioni
- Fondi per le erogazioni nei settori rilevanti
3.070.253,55
di cui:
Progamma Musei
Programma Neuroscienze
Programma Housing
3.549.981,91
Programmi per gli immobili
degli enti strumentali
9.479.340,50
-
-
-
-
-
-
860.000,00
860.000,00
-
8.575.487,91
-
-
11.827.841,64
4.556.176,65
-
-
-
850.000,00
38.100.831,38
-
-
Fondo per il barocco
Fondo speciale Infrastrutture
Fondi Protocollo d'intesa
ACRI/Volontariato
Accantonamenti da destinare a favore dei
4.556.176,65
-
-
12.290.000,00
-
417.019,88
3.070.253,55
-
-
60.000,00
60.000,00
-
6.375.406,00
6.375.406,00
-
10.028.477,45
10.028.477,45
-
-
800.000,00
2.200.081,91
6.355.540,84
programmi già attivati o di quelli da
attivare nell'esercizio 2010
- Altri fondi
850.000,00
-
-
12.000,00
-
-
850.000,00
12.000,00
38.088.831,38
12
di cui:
Fondo dotazione patrimoniale
Fondazione per il Sud (vincolato)
Fondo acquisto opere d'arte (vincolato)
Borse di studio Manerba
Totale fondi per l'attività di istituto
Fondo per il volontariato
Fondi Protocollo d'intesa ACRI/Volontariato
destinati a favore dei Centri di Servizio per il
Volontariato
Totale fondo per il volontariato
29.395.555,86
-
-
8.598.275,52
-
-
107.000,00
-
-
349.895.483,34
4.556.176,65
23.730.693,71
28.286.870,36
21.638.849,01
4.556.176,65
-
4.556.176,65
10.028.477,45
10.028.477,45
10.028.477,45
14.584.654,10
4.849.286,28
26.488.135,29
4.556.176,65
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12.000,00
-
-
3.082.253,55
14.364.152,50
6.729.761,37
21.093.913,87
34.125.903,33
-
-
29.395.555,86
-
8.598.275,52
12.000,00
95.000,00
37.208.156,88
340.974.196,82
14.364.152,50
11.830.873,16
6.729.761,37
8.148.002,36
21.093.913,87
19.978.875,52
(*) Le erogazioni effettuate nel 2009 non coincidono con gli stanziamenti effettuati (colonna accantonamenti), in quanto le condizioni per le erogazioni stesse si possono manifestare a distanza di tempo dalla deliberazione. Ciò è ancor più
rilevante data l'incidenza degli interventi pluriennali.
(**) Tale utilizzo si verifica con riferimento a erogazioni pluriennali a valere sulla medesima delibera, a erogazioni relative a stanziamenti per programmi deliberati in esercizi precedenti o, più in generale, a interventi per i quali il momento
attuativo è successivo rispetto a quello della delibera stessa.
13
Enti di diritto privato
Totale
deliberato
8.768.450
1
1.000.000
23
Enti in partnership
pubblico - privato
Numero
Totale
stanziamenti deliberato
19
12.776.000
Numero
stanziamenti
35
Totale
deliberato
7.793.614
6.228.340
12
5.296.101,82
10
2.358.200
47
6.089.600
15
5.737.114
13
5.653.286
124
6.901.500
47
2.533.600
22
4.700.000
3
143.000
14
5.425.100
3
490.000
2
3.941.900
170
26.310.838
12
4.901.500
4
440.000
2
130.000
34
2.240.800
3
615.000
1
145.000
3
756.000
TOTALE
472
62.510.428
138
32.302.029,82
72
26.562.486
% SUL TOTALE 2009
69,2%
51,5%
20,2%
26,6%
10,6%
21,9%
RICERCA
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
ISTRUZIONE
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
ARTE
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
CULTURA
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
SANITÀ
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
ASSISTENZA
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
PROGETTI
SPECIALI
Iniziative proprie
e stanziamenti
futuri
Numero
stanziamenti
63
Enti di diritto pubblico
14
RICERCA SCIENTIFICA, ECONOMICA E GIURIDICA
Aree e Filoni tematici
Numero
iniziative
Importo
RICERCA SCIENTIFICA
Enti strumentali
1
€ 5.000.000
Eccellenza scientifica e tecnologica
Scienze della vita
20
€ 6.085.200
Diffusione della cultura
Strutture e centri innovativi
5
€ 2.095.864
Attività per le scuole e il pubblico
14
€ 2.002.000
RICERCA ECONOMICA E GIURIDICA
Enti strumentali
2
€ 4.400.000
Innovazione economica e sociale e politiche pubbliche
Incidenza
%
16,5%
20,1%
6,9%
6,6%
14,5%
Profili socioeconomici e giuridici della
globalizzazione
25
€ 2.481.500
8,2%
Immigrazione e diritti di cittadinanza
Il futuro del Nord Ovest
7
10
€ 600.300
€ 1.192.000
2,0%
3,9%
Integrazione europea e relazioni internazionali
Istituzioni e spazio politico europei
10
€ 1.195.000
3,9%
Ruolo internazionale dell'Europa
12
€ 3.648.200
12,0%
Nuovi soggetti globali e aree emergenti
5
€ 488.000
1,6%
€ 1.150.000
€ 30.338.064
3,8%
100,00%
Polo Onu a Torino
Totale ricerca
7
118
15
RICERCA SCIENTIFICA
Il Settore Ricerca scientifica ha visto nel corso del 2009 approvare 40 stanziamenti per un totale di
€ 15.183.064: tra questi è compreso un contributo di € 5.000.000 a favore dell’Istituto Superiore
Mario Boella, centro di ricerca nelle ICT ed ente strumentale della Compagnia, quale sostegno
istituzionale per il 2009.
ECCELLENZA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
Nell’ambito del filone sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la Compagnia ha
concentrato la propria spesa attraverso il già citato Istituto Mario Boella, che ha focalizzato i propri
interventi nei segmenti del wireless e della e-security.
Nelle scienze della vita si segnalano gli interventi a favore della ricerca nel campo delle malattie
tumorali – da sempre, a partire dall’istituzione del Programma Oncologia – al centro dell’attenzione
della Compagnia. Nel corso del 2009, sono stati stanziati in particolare due contributi a favore
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino per progetti di ricerca,
riguardante l’uno la metodologia dei clinical trials in oncologia e la ricerca sulla prevenzione
primaria dei tumori; il secondo, volto al potenziamento della piattaforma di imaging molecolare e
delle sue cores. Sempre in tale ambito, il partner principale è stato l’Istituto per la Ricerca sul
Cancro di Genova.
Sempre nell’area dell’eccellenza scientifica e tecnologica, è proseguita l’attività di incubazione, ora
nelle fasi finali, della Human Genetics Foundation (HuGeF) - Torino (l’ente strumentale di più
recente costituzione, costituito in partenariato con il Politecnico e l’Università di Torino) che
diventerà il riferimento esclusivo della Compagnia negli studi della genetica e della genomica
umana.
DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA
In quest’area tematica, che prevede i filoni strutture e centri innovative e attività formative per le
scuole e il pubblico, nel corso del 2009 è proseguita la definizione degli aspetti organizzativi dello
Euroscience Open Forum - ESOF 2010 (www.esof2010.org) il grande meeting europeo dedicato
alla ricerca e all’innovazione, che si terrà dal 2 al 7 luglio 2010, nell’area del Lingotto di Torino,
con iniziative in vari punti della città. La candidatura di Torino è stata promossa dalla Compagnia,
dall’Associazione CentroScienza Onlus di Torino e dal Centro Agorà Scienza dell’Università di
Torino.
Accanto a ESOF, la Compagnia ha contribuito a finanziare attività rivolte al grande pubblico: a
Genova il Festival della Scienza; a Torino il ciclo di conferenze GiovedìScienza e le Settimane
della Scienza curati dall’Associazione CentroScienza e la decima edizione di View Conference. La
Compagnia ha sostenuto anche nel 2009 le iniziative dell’Associazione Observa per promuovere la
riflessione sui rapporti tra scienza e società, quali l’Annuario e l’Osservatorio Scienza e Società.
16
RICERCA ECONOMICA E GIURIDICA
Nel corso del 2009, la scelta strategica operata dalla Compagnia di consolidare e semplificare la rete
di rapporti e coalizioni nel campo della ricerca, favorendo nel contempo la crescita di soggetti
piemontesi in grado di dialogare da pari a pari con gli interlocutori italiani, europei e internazionali
ha dovuto misurarsi con le conseguenze della crisi finanziaria.
Il processo di razionalizzazione della presenza della Compagnia nell’ambito della ricerca
economica, giuridica, socio-politica e internazionalistica ha subito pertanto una forte accelerazione:
ciò ha significato confermare alcuni legami strategici, ma anche compiere scelte non facili di
ridimensionamento o chiusura di rapporti anche di lunga durata.
Con riferimento ai fondamentali rapporti della Compagnia con il sistema universitario, il principale
elemento innovativo è il processo di sviluppo di accordi convenzionali.
Per quanto attiene agli enti strumentali che fanno riferimento al settore Ricerca economica e
giuridica, il Collegio Carlo Alberto conferma le proprie ambizioni di ente internazionale di ricerca
economica e si propone di sviluppare un programma di finanziamento di progetti di ricerca,
selezionati mediante bandi secondo parametri correnti nella comunità scientifica internazionale.
SiTI ha sviluppato il proprio ruolo di centro di ricerca applicata in materia di politiche urbane e
territoriali.
Sul piano del rafforzamento e del consolidamento delle alleanze interistituzionali, la serie di
progetti in collaborazione con il German Marshall Fund of the United States (GMF), avviatasi nel
2003, è evoluta in un accordo quadro triennale, che conta fra gli elementi caratterizzanti una più
marcata presenza italiana del GMF. Più in generale, la collaborazione con le competenze
scientifiche di Torino, anche attraverso l’insediamento di “antenne torinesi”, caratterizza ormai tutti
gli accordi strategici della Compagnia con fondazioni e centri di ricerca in Italia e in sede europea e
internazionale (convenzione con lo European Policy Centre, Bruxelles, rinnovata per un biennio nel
2009, Istituto Affari Internazionali, Roma, Notre Europe, Parigi).
Il dispiegamento del potenziale scientifico torinese, e la conseguente necessità di creare effetti di
massa critica, è stato perseguito attraverso l’impulso alla concentrazione delle risorse esistenti
intorno ad alcune polarità: nel campo degli studi internazionalistici e di area, si è sostenuto l’avvio
di T.wai (Turin World Affairs Institute), e si sta lavorando alla creazione di un “polo di studi
europei”, come pure di un centro interateneo di diritto comparato e internazionale.
Tra le iniziative in partenariato con altre fondazioni europee, lo European Fund for the Balkans ha
raggiunto la piena operatività e si è ormai affermato come attore di rilievo nei Balcani Occidentali,
mediante la sua azione di sostegno ai giovani pubblici amministratori e ricercatori dell’area, mentre
è iniziata la prima parte del programma Europe and Global Challenges, che si concluderà nel 2010.
17
IL FESTIVAL DELLA SCIENZA DI GENOVA
La Compagnia sostiene il Festival della Scienza di Genova fin dalla sua prima edizione svoltasi nel
2003, uno degli appuntamenti più rilevanti, a livello nazionale ed europeo, nel campo della
diffusione della cultura scientifica. A conferma del gradimento e del consolidamento della
manifestazione, nel 2006 il Festival della Scienza è stato selezionato, quale unica iniziativa italiana,
tra le prime dieci best practice riconosciute a livello europeo nel campo della promozione della
cultura scientifica e tecnologica e il IV Rapporto di Federculture ha collocato il Festival della
Scienza al terzo posto tra gli eventi culturali più apprezzati e seguiti a livello nazionale.
Il Festival coinvolge l’intera città di Genova nell’arco di una decina di giorni, in autunno, durante i
quali vengono organizzati centinaia di eventi, fra conferenze, laboratori, mostre e spettacoli, su un
tema scientifico di forte attualità, raggiungendo nel corso degli anni un’affluenza media consolidata
di oltre 200.000 visite per edizione.
L’edizione del 2009, svoltasi dal 23 ottobre al 1° novembre, ha avuto come tema principale il
Futuro, seguendo cinque prospettive diverse: il Futuro della vita, il Futuro dell'Universo, il Futuro
della natura, il Futuro della tecnologia e il Futuro delle idee.
Lo scopo del Festival è raccontare la scienza in modo innovativo e coinvolgente e rendere la ricerca
accessibile non solo a docenti e ricercatori, ma anche a un pubblico più ampio di appassionati,
studenti di tutte le età e famiglie. Fra le numerose attività dedicate alle scuole, il progetto Science
Lab – mirante alla diffusione della didattica di laboratorio – è stato organizzato in collaborazione
con la Fondazione per la Scuola, ente strumentale della Compagnia.
Il Festival ha un forte carattere internazionale. Nel 2009, infatti, il “Progetto Paese Ospite” ha visto
la partecipazione dell’Egitto, nell’ambito dell’Anno italo-egiziano della Scienza e della Tecnologia,
mentre sono state attivate collaborazioni con istituzioni scientifiche europee ed extraeuropee, fra cui
la partnership con Marsiglia per il progetto Marseille Provence, in un ideale passaggio di consegne
tra capitali europee della cultura (Marsiglia 2013), e con altri festival di livello mondiale, fra cui il
San Diego Science Festival, l’Ars Electronica di Linz, il Science Festival di Edimburgo e il World
Science Festival di New York.
Grazie al contributo di € 350.000 la Compagnia ha confermato il suo impegno nella diffusione della
cultura scientifica, sostenendo eventi di alto livello qualitativo e incoraggiando le collaborazioni fra
i soggetti coinvolti.
Sito internet: www.festivalscienza.it
18
Il PIEMONTE NEL NORD OVEST ITALIANO
Il Nord Ovest italiano sta diventando il tema di fondo verso il quale la Compagnia orienta i suoi
interventi di sostegno alla ricerca territoriale locale. Conoscere, problematizzare, ma anche
progettare il futuro del bacino territoriale composto da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e dalla
loro rete di connessioni, è infatti l’obiettivo all’interno del quale assumono un senso di sistema le
iniziative che guardano anche, doverosamente, ai contesti locali.
Il Comitato Giorgio Rota pubblica annualmente con il sostegno della Compagnia il Rapporto su
Torino, strumento di analisi e riflessione sulle dinamiche socio-economiche della città. Sui temi
dello sviluppo dell'area metropolitana torinese e della sua internazionalizzazione opera
l’Associazione Torino Internazionale, che partecipa come referente per la città di Torino al
Comparative Domestic Policy Program, un progetto del GMF - German Marshall Fund the United
States (www.gmfus.org) che intende costruire punti stabili di collaborazione tra città dell’Europa e
degli Stati Uniti sui temi dello “sviluppo dei sistemi locali”. La Compagnia sostiene inoltre il lavoro
dell’Osservatorio Nord Ovest dell’Università di Torino, che indaga l’evoluzione di medio e lungo
periodo dell’opinione pubblica in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
La Fondazione Adriano Olivetti, che dedica particolare attenzione al tessuto socio-economico
canavesano, ha condotto “Il Censimento: gli Intangibili strategici nelle imprese”, indagine
finalizzata a far emergere il capitale intellettuale del territorio, attraverso il coinvolgimento di 135
imprese del Canavese appartenenti a diversi settori, ma accomunate dall’essere orientate
all’innovazione (www.distrettointangibile.com).
In Canavese è attivo anche l’altro soggetto “olivettiano”, l’Archivio Storico Olivetti di Ivrea, che
svolge opera di recupero e valorizzazione del patrimonio Olivetti, anche attraverso l’organizzazione
di mostre e la conduzione di ricerche.
Grazie al sostegno della Compagnia sono attive infine la International Summer School in Applied
Environmental and Regulatory Economics, organizzata dalla Fondazione per l’Ambiente “Teobaldo
Fenoglio” (www.fondazioneambiente.org), iniziativa frequentata da studenti provenienti da tutto il
mondo che intende fornire un contributo alla crescita della cultura della regolazione nei servizi
pubblici locali a partire dall’esperienza torinese e piemontese, e la BESS (Biblioteca elettronica di
scienze economiche e sociali del Piemonte) progetto dell’IRES Piemonte che mira ad ampliare la
disponibilità di risorse bibliografiche e statistiche on line in Piemonte e sul Piemonte.
19
ISTRUZIONE
Filoni tematici
Sviluppo del sistema universitario
Promozione dell'eccellenza
Sviluppo delle infrastrutture
Internazionalizzazione
Formazione avanzata
Sviluppo del sistema scolastico
Ricerca su tematiche educative
Numero
iniziative
Importo
Incidenza %
2
4
1
21
€ 745.000,00
€ 2.664.000,00
€ 1.600.000,00
€ 4.026.041,82
5,4%
19,2%
11,5%
29,0%
1
€ 1.000,00
0%
Integrazione dei progetti formativi
14
€ 4.496.600,00
32,4%
Metodi e strumenti di valutazione
Totale
2
45
€ 350.000,00
€ 13.882.641,82
2,5%
100%
A seguito della riorganizzazione della Compagnia effettuata nel corso dell’anno, l’attività in ambito
formativo è stata ricondotta in seno ad altre Aree della fondazione, con il criterio di associare la
formazione al settore tematico in cui essa si esprime e riconoscere un ruolo primario in rapporto alla
scuola alla Fondazione per la Scuola, ente strumentale specializzato della Compagnia. Il 2009,
quindi, si presenta come ultimo anno in cui il settore si configura come entità organizzativa
autonoma.
In corso d’anno sono state sostenute 45 iniziative, per un totale di € 13.882.642.
Circa i due terzi dei fondi, come in passato, sono stati mirati allo sviluppo del sistema universitario;
la parte restante è stata destinata a interventi a favore del sistema scolastico.
Gli enti strumentali Collegio Carlo Alberto e SiTI hanno continuato a sviluppare attività di
formazione universitaria, assorbendo parte dei fondi del settore; la Fondazione per la Scuola si è
confermata anche per quest’anno il principale riferimento per l’azione in campo scolastico.
SVILUPPO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO
Nel 2009 le modalità di relazione della Compagnia con il settore universitario hanno ricevuto una
significativa svolta per effetto del sistematico ricorso allo strumento convenzionale per
sistematizzare i rapporti con gli Atenei. Le convenzioni hanno consentito, anche per il settore
20
Istruzione, l’individuazione di progetti strategici e delle relative modalità di monitoraggio e
valutazione.
Nel campo della promozione dell’eccellenza è proseguito il sostegno all’Associazione International
University College of Turin; un contributo è stato attribuito all’Associazione per gli Insediamenti
universitari in provincia di Cuneo per il polo locale dell’Ateneo torinese.
Nello sviluppo delle infrastrutture si inserisce un importante contributo a favore del sistema
universitario dell'Aquila, gestito attraverso un’iniziativa ACRI, che vede altresì fondi stanziati nel
settore Ricerca della Compagnia. Altri contributi sono stati destinati all’Università di Torino, per il
recupero del patrimonio bibliotecario, e al Collegio Universitario Renato Einaudi per la
ristrutturazione di una delle sedi.
L’impegno per l’internazionalizzazione si è concentrato sulle borse di studio per allievi stranieri dei
Corsi di laurea di Ingegneria dell’Autoveicolo del Politecnico di Torino, confluite nella relativa
convenzione in un più ampio progetto volto a rafforzare l’attrattività dell’Ateneo.
Il filone formazione avanzata, che registra il maggior numero di iniziative, accoglie il sostegno ai
corsi post laurea, nella forma di borse di studio o contributi a iniziative tematicamente interessanti.
Le Scuole di dottorato dell’Università di Torino rappresentano il principale investimento della
Compagnia in questo ambito. Tra le altre iniziative si segnalano i master in campo manageriale
della Fondazione European School of Management Italia e dell’Associazione per la Formazione
d'Eccellenza, entrambe torinesi, la Scuola Superiore di Studi di Storia Contemporanea dell’Istituto
Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, di Milano, e i corsi di carattere
internazionale promossi dallo IUSE - Istituto Universitario di Studi Europei, di Torino, e dal
Bologna Center della Johns Hopkins University.
SVILUPPO DEL SISTEMA SCOLASTICO
Nell’integrazione dei progetti formativi si è confermato il sostegno alle proposte didattiche delle
Associazioni Subalpina Mathesis (educazione alle scienze logico-matematiche) e Cantascuola di
Torino (educazione musicale); delle Associazioni Mus-e di Torino e Genova; del CSI Piemonte sul
tema della storia e della cultura dell'industria. L’attività in ambito pre-scolare e scolare di ITER Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, oggetto di intervento anche nel 2009, è stata
inserita nella convenzione sottoscritta con il Comune di Torino. Sono inoltre state sostenute le borse
di studio della Fondazione Intercultura di Roma.
Nel campo della ricerca su tematiche educative l’esigenza di un approccio più proattivo si è
tradotto principalmente nel proseguimento – in collaborazione con la Fondazione Cariplo – degli
studi preliminari per un progetto che promuova le pari opportunità nella scelta dei percorsi
scolastici fra studenti immigrati o di seconda generazione e nativi: l’intervento, già finanziato nel
2008, non ha richiesto stanziamenti aggiuntivi in corso d’anno.
Quanto ai metodi e strumenti di valutazione, oltre al consolidato sostegno per l’Associazione
TreeLLLe di Genova, si è intervenuti per lo sviluppo di competenze specifiche attraverso un
contributo per il XXV ciclo del Corso di dottorato in Valutazione dei processi e dei sistemi
educativi e della ricerca, promosso dal Dipartimento di Scienze Antropologiche dell’Università
degli Studi di Genova.
21
LA COMPAGNIA E LE CONVENZIONI CON GLI ATENEI
Nel Documento Programmatico Pluriennale 2009-2012 della Compagnia si indica che “la
definizione (già in corso) di un quadro convenzionale pluriennale, da completare nel corso del 2009
e da sottoporre a verifica periodica, caratterizzerà i rapporti della Compagnia sui temi della
formazione universitaria e postlaurea con gli atenei piemontesi (Università di Torino, Politecnico di
Torino, Università del Piemonte orientale “Amedeo Avogadro”), ma anche con le università di altri
territori di riferimento”.
Attraverso lo strumento delle convenzioni la Compagnia si prefigge molteplici obiettivi: una ancor
maggiore capacità d’indirizzo e d’impatto dei “progetti di Ateneo” sostenuti; una stabilizzazione
delle aspettative – tanto della fondazione quanto degli Atenei – sulle risorse finanziarie disponibili;
una adeguata pre-selezione e semplificazione dei flussi delle richieste, di pari passo con
l’attivazione di canali d’informazione bilaterali continuativi.
L’impegno maggiore definito nel corso dell’anno è stato quello con il Politecnico di Torino, che ha
visto la firma della convenzione per il triennio 2009-2011, con un impegno complessivo di 11
milioni di euro. L’attività è incentrata sul sostegno a due progetti strategici di Ateneo: lo sviluppo
del sistema informativo; il processo d’internazionalizzazione e la promozione dell’Alta Formazione.
Un risultato positivo è stato raggiunto anche con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale,
che ha portato alla firma di una convenzione che copre il periodo 2009-2011, con un impegno
annuo della Compagnia fino a un massimo di un milione di euro, su progetti di Ateneo nei campi
della didattica, della ricerca e delle dotazioni infrastrutturali.
È stata definita la nuova convenzione per il triennio 2009-2011 – dopo quella attivata nel 20062008 – tra Compagnia, Università di Napoli Federico II e Istituto Banco di Napoli - Fondazione.
L’impegno è di 1,85 milioni di euro annui e include anche il sostegno all’ARFAEM - Associazione
per la Ricerca e la Formazione Avanzata in Economia e Management, costituita nel 2005 fra i tre
partner firmatari della convenzione.
A fine 2009 la Compagnia e l’Università degli Studi di Torino hanno completato la fase preliminare
per la definizione della convenzione che coprirà il periodo 2010-2012. L’impegno congiunto della
Compagnia e dell’Ateneo si incentrerà su tre macro-aree operative: didattica e alta formazione;
ricerca; infrastrutture e interventi “trasversali”. Nell’ambito della convenzione le due parti potranno
concordare indirizzi strategici comuni per gli enti strumentali e gli enti partecipati che li vedono
insieme.
22
MATH 2009: LA FESTA E GLI STAGE DI MATEMATICA
La Compagnia sostiene dal 2004 le edizioni annuali del progetto “MATH”, promosso
dall’Associazione Subalpina Mathesis di Torino. La proposta si compone di due interventi di
approfondimento sull’apprendimento della matematica, che si articolano secondo modalità e
contenuti non tipicamente scolastici e mirano a sviluppare la creatività e lo scambio di esperienze
fra le scuole e con l’Università. Le iniziative sono rivolte a studenti delle prime quattro classi dei
licei, prevalentemente di Torino e provincia, scelti in base all’interesse e alle capacità in ambito
matematico. Per le iniziative svolte nel 2009 l’intervento è stato finanziato con € 150.000.
Il primo intervento, gli “Stage della matematica”, propone ai ragazzi una full immersion di tre giorni
lontano dalle aule scolastiche. Nell’edizione 2009 sono stati coinvolti su quattro turni 1350 allievi
di 34 scuole, 98 professori, 5 docenti del Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di
Torino, 14 laureandi in Matematica. Gli allievi, ospitati presso una struttura di Bardonecchia (TO),
hanno lavorato per lo più in spazi aperti, impegnandosi in esperienze applicative o approfondendo
temi attuali nel campo della matematica. Supportati da materiali operativi, da costruire e
manipolare, i ragazzi hanno affrontato problemi e giochi matematici capaci di sollecitare
impostazioni e strategie risolutive originali in un clima di giocosa competizione.
La seconda iniziativa, la “Festa della Matematica”, è invece un’occasione di divulgazione, aperta al
largo pubblico, che accompagna un incontro competitivo inserito nelle Olimpiadi nazionali della
matematica. Durante la Festa, l’Associazione organizza infatti la competizione provinciale relativa
alla gara a squadre – inserita, accanto a quella individuale, da alcuni anni nel percorso olimpico –
cui prendono parte le delegazioni ufficiali delle scuole. Al pubblico vengono proposti una
competizione a squadre parallela a quella olimpica; mostre su esperimenti scientifici; giochi di
matematica o fisica; una conferenza e uno spettacolo su temi matematici. Nel 2009 si è svolta la
sesta edizione della Festa, tenutasi il 20 marzo presso l'area del Lingotto, a Torino; si è già tenuta
anche la successiva edizione, presso la stessa sede, il 12 marzo 2010, nuovamente sostenuta dalla
Compagnia.
Sito internet: www.subalpinamathesis.unito.it
23
ARTE
Aree e Filoni tematici
Enti strumentali
Numero
iniziative
1
Importo
€ 400.000
Incidenza %
2,3%
Patrimonio Culturale: beni architettonici, storico-artistici archeologici e paesaggistici
Patrimonio artistico e monumentale civile
21
€ 7.076.414
40,5%
Patrimonio artistico e monumentale religioso
13
€ 2.518.800
14,4%
Beni paesaggistici
3
€ 120.000
0,7%
Attività di valorizzazione del patrimonio
culturale e attività espositive
34
€ 7.209.786
41,2%
Promozione della creatività artistica
Totale
Cantieri d'arte
Valli di Lanzo
Totale
3
75
52
6
133
€ 155.000
€ 17.480.000
€ 2.998.250
€ 1.500.000
0,9%
100%
Attività culturali
INCIDENZA PERCENTUALE DEI FILONI TEMATICI
Nel settore arte, nel corso del 2009 sono stati approvati stanziamenti a sostegno di 133 iniziative di
cui 75 a valere interamente o parzialmente sul budget dell'anno. All'importo deliberato sul budget
2009 vanno aggiunti € 9.203.656 di cui € 4.498.250 a valere su accantonamenti del 2008, €
4.375.406 a valere sul Fondo Speciale Infrastrutture e € 330.000 a valere sull'accantonamento
dell'Accordo di Programma Quadro per i beni Culturali siglato nel 2001.
Il 2009 ha indirizzato la riflessione della Compagnia verso la ricerca di una maggiore efficacia
d‘azione, una più articolata pianificazione, una non più dilazionabile applicazione di strumenti in
grado di misurare l’impatto delle iniziative sostenute. Un indicatore, semplice ma sostanziale, del
nuovo corso intrapreso dalla Compagnia ci viene dalla decisione di modificare la denominazione
24
dell’Area da “Arte” a “Patrimonio Artistico” quasi a voler rimarcare la volontà di passare da un
concetto classico e estetico di beni culturali a quello di beni su cui fondare, nel rispetto dei principi
della tutela, anche innovative politiche di sviluppo.
Ne è un tipico esempio l’impegno a sostegno dei complessi monumentali religiosi ubicati nei centri
storici delle città di Torino e Genova sui quali la Compagnia da più anni investe risorse importanti
all’interno di logiche tese a sviluppare distretti culturali urbani.
Il 2009 è stato anche emblematico in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione del
patrimonio culturale diffuso – sia in Piemonte sia in Liguria – specialmente dal punto di vista delle
metodologie impiegate per rispondere ai bisogni del territorio, nobilitando contemporaneamente le
risorse e le capacità di progetto. Da un lato, la selezione dei progetti presentati all’interno della
quarta edizione del bando “Cantieri d’Arte”, destinato al restauro del patrimonio architettonico
religioso, ha confermato l’importanza del bando tematico quale strumento erogativo efficiente;
dall’altro l’emanazione del Bando “Valli di Lanzo” ha avviato un nuovo modello che individua
nell’integrazione progettuale tra tematismi e soggetti all’interno di un territorio circoscritto la
chiave per favorirne lo sviluppo.
In linea con il passato, anche l’azione sul patrimonio civile è avvenuta attraverso la tutela di realtà
eccellenti. Dal punto di vista storico artistico, in primo luogo: citiamo ad esempio il complesso
dell’Accademia dei Lincei a Roma; ma anche da un punto di vista identitario locale, come il
castello di Monastero Bormida o Casa Balocco a Narzole (CN). Con il recupero di tali beni,
elementi cardine per quell’idea di museo diffuso sul territorio e del suo valore per le comunità locali
che la Compagnia sostiene, si mira a rafforzare l’attrattiva turistica e la socialità.
Parallelamente, si è intervenuti sul centro storico soprattutto di Torino - con l’avvio del complesso
progetto dei “Quartieri Militari”e la prosecuzione degli interventi in Palazzo Chiablese - ma anche
di Vercelli con Palazzo Centoris. La pregevolezza di edifici e collezioni ha guidato anche i progetti
di potenziamento museale, quali i riallestimenti del Museo del Risorgimento di Torino al Palazzo
Carignano e quello della Ceramica Vecchia, presso Palazzo Fauzone di Germagnano a Mondovì.
Per i beni paesaggistici, presupposto e insieme obiettivo imprescindibile di ogni piano territoriale, ci
si è attenuti alla medesima metodologia, sostenendo progetti specifici coinvolgenti sia aree urbane
sia riserve naturali, come il Parco Nazionale Gran Paradiso.
Infine si è promossa la fruizione dei beni civili, religiosi e ambientali attraverso itinerari e visite: la
Compagnia riconosce alla risorsa del volontariato culturale un ruolo chiave nella realizzazione di
interventi integrati, finalizzati ad istituire sistemi culturali vitali in aree omogenee aperte
all’apprezzamento anche di nuovi pubblici.
L’impegno della Compagnia nella valorizzazione del patrimonio trova un ulteriore significativo
ambito di intervento nel sostegno alle maggiori istituzioni culturali del territorio, in primo luogo con
la partecipazione al Consorzio di valorizzazione culturale “La Venaria Reale” e alla Fondazione
Torino Musei e, a Genova, alla Fondazione per la Cultura. In un quadro generale di contrazione
delle risorse, per le attività espositive annuali si è confermato l’impegno a favore dei soggetti del
territorio che hanno dimostrato di garantire nei propri progetti espositivi rigore scientifico,
sostenibilità economica-finanziaria, capacità di integrarsi con l’offerta culturale e storicomonumentale locale e attenzione alla diffusione della conoscenza dell’arte tra fasce ampie di
pubblico. Si è altresì rinnovato l’impegno nella città di Napoli, finalizzato a valorizzare le ricche
collezioni partenopee, con l’esclusivo contributo alla mostra “Ritorno al Barocco”.
Per quel che concerne la promozione della creatività artistica, si è confermato il sostegno a quelle
iniziative che sono diventate punto di riferimento per la formazione e si sono dimostrate capaci di
creare opportunità per giovani artisti e curatori. Non è mancata anche una particolare attenzione a
proposte, quali l’attività del PAV (Parco di Architettura vivente, Torino) o il Progetto Diogene, che
25
hanno individuato nell’offerta di percorsi creativi un’esperienza arricchente di apprendimento e
riflessione per il pubblico direttamente coinvolto, nonché un fattore inconsueto di coesione sociale a
scala di quartiere.
26
BANDO “VALLI DI LANZO”
Nel corso del 2009 si è svolta la fase di selezione delle candidature a “Valli di Lanzo. Bando per
progetti integrati a sostegno del territorio locale”.
In linea con le strategie della Compagnia per i prossimi anni, il Bando per progetti integrati si
propone, attraverso azioni di restauro e di valorizzazione, di promuovere sistemi culturali vitali sul
territorio, attrattivi e aperti al godimento dei cittadini, accrescendo l’interesse delle comunità locali
a sviluppare le peculiarità del proprio ambiente e a inserirsi in reti di più ampia scala per fini di
gestione e attrazione artistico-culturale.
Si sono individuate le Valli di Lanzo come area di intervento in quanto si tratta di un’area che
necessita di ripensare la propria identità economica, sociale e culturale e in cui la Compagnia ha già
sostenuto progetti propedeutici alla conoscenza del territorio. In particolare, il Bando si è proposto
la promozione della vocazione turistico-culturale delle Valli con la conoscenza, il recupero e la
valorizzazione del patrimonio artistico e del paesaggio, da realizzare e gestire in maniera integrata
attraverso l’individuazione di un tematismo culturale specifico.
Hanno risposto al Bando 50 enti del territorio con 19 progetti a carattere integrato per un totale
complessivo di 59 iniziative proposte. Sono stati selezionati 6 progetti integrati per un ammontare
deliberato complessivo di € 1.600.000.
La metodologia della progettazione integrata è stata recepita e declinata differentemente a seconda
dei temi individuati e degli ambiti territoriali coinvolti. Infatti, mentre le piccole realtà locali hanno
applicato la progettualità integrata a porzioni di territorio ristrette, proponendosi quindi anche
obiettivi progettuali più circoscritti, i progetti che hanno interessato ambiti territoriali più ampi si
sono orientati più concretamente alla promozione della vocazione turistica dell’insieme delle Valli.
I caratteri dei progetti selezionati hanno in prima battuta mostrato qualche criticità e pertanto
indotto la Compagnia a sollecitare gli attori del territorio ad agire in maniera più integrata, in modo
tale da coinvolgere comunità e attività differenti all’interno di ogni singolo progetto, ma anche a
connettere i diversi progetti. Sono stati quindi costituiti tavoli di coordinamento finalizzati al
monitoraggio in itinere delle iniziative e delle loro ricadute sul territorio interessato. Questa
“gestione attiva” del Bando si sta dimostrando un’esperienza assai produttiva e tale da permettere
una miglior concettualizzazione del bando integrato quale leva di progettualità a scala diffusa.
27
IL MUSEO DIOCESANO NEL DUOMO DI TORINO
L’impegno per la nascita e lo sviluppo di un distretto museale urbano a Torino è un obiettivo che la
Compagnia persegue da tempo. La valorizzazione integrata di un sistema di istituzioni museali
rappresenta infatti un’opportunità per la città, giacché il patrimonio artistico e i luoghi dove esso si
conserva non sono esclusivamente una pregevole testimonianza del passato da tramandare
passivamente, ma un valore da diffondere e coniugare ai movimenti di innovazione del nostro
tempo. Accanto all’impegno per alcune tra le più note realtà museali torinesi, la Compagnia ha
scelto di sostenere la realizzazione del percorso espositivo del Museo del Duomo, proprio perché
esso si pone al centro di un polo artistico religioso che, insieme alla cattedrale e alla cappella della
Sindone, contribuisce a caratterizzare un settore della città e si pone in stretta relazione con le altre
istituzioni culturali torinesi.
Il museo è collocato in uno spazio architettonico di straordinario interesse storico, la chiesa
inferiore della cattedrale, ove è possibile leggere le diverse fasi di trasformazione del complesso
grazie alle preesistenze archeologiche delle tre basiliche paleocristiane che sorsero sul sedime
dell’attuale edificio, all’architettura pressoché integra dell’impianto rinascimentale, alla presenza
degli inserimenti seicenteschi e ai reperti che testimoniano la sua passata funzione di mausoleo.
Ma oltre all’importanza storica del luogo, è necessario soffermarsi sull’interesse che pone la
collezione di opere, che oltre a rappresentare una notevole raccolta d’arte, nasce per rispondere ad
alcune esigenze che sono proprie dei patrimonio di beni mobili religiosi, patrimoni ancora oggi
sottoposti al rischio della dispersione. Quei beni diocesani di interesse artistico i quali, per la
precarietà o dismissione delle strutture ospitanti o per la loro caduta in disuso a seguito delle
riforme liturgiche, necessitino di una nuova collocazione possono oggi trovarla negli spazi del
Museo, che oltre a garantire la sicurezza dai furti lo può conservare adeguatamente grazie alla
presenza di sistemi all’avanguardia. Nel 2010, e in concomitanza con l’Ostensione della Sacra
Sindone, anche grazie alla Compagnia, il Museo riaprirà alla città i suoi spazi rinnovati.
Per le due fasi di allestimento del Museo Diocesano la Compagnia ha destinato € 250.000.
Sito internet: www.diocesi.torino.it/museo
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Aree e Filoni tematici
Numero
iniziative
Importo
Incidenza
%
Patrimonio
Archivi e Biblioteche
13
1.723.000
12,2%
Musei della memoria del ‘900
4
650.000
4,6%
Attività Culturali
Arti dello Spettacolo
Musica e Danza
Teatro
Cinema
65
43
10
3.889.000
3.352.500
1.105.000
27,5%
23,7%
7,8%
Promozione del libro e della lettura
24
1.261.600
8,9%
Ricerca e formazione avanzata nei beni
culturali e nelle discipline umanistiche
34
2.154.000
15,3%
Totale
193
14.135.100
100%
Nel corso del 2009 sono stati approvati nell’Area operativa Beni e Attività Culturali stanziamenti a
sostegno di 193 interventi, per un totale di € 14.135.100.
Quest’anno ha rappresentato per l’Area un momento di discontinuità dovuto sia alla
riconfigurazione dei suoi filoni di attività sia alle ripercussioni sul panorama culturale della
contrazione dei finanziamenti pubblici e privati. Ulteriore selezione e concentrazione sono le dirette
conseguenze rintracciabili nella politica d’intervento della Compagnia rivolta alle iniziative
culturali.
Maggiore evidenza e impegno rispetto al 2008 assume il filone Archivi e Biblioteche, dove rimane
centrale il progetto “La manutenzione della memoria territoriale”, realizzato in collaborazione da
Archivio di Stato di Torino, Soprintendenza Archivistica Piemonte-Valle d’Aosta e Associazione
Amici dell’Archivio di Stato di Torino, che ha proposto un programma d’intervento diffuso e
coordinato riferito al patrimonio storico degli archivi delle imprese tessili biellesi e valsesiane. Altre
29
due iniziative hanno spicco particolare: la prima ha riguardato gli allestimenti tecnologici per la
nuova Biblioteca Multimediale di Settimo Torinese, struttura all’avanguardia per l’offerta di servizi
innovativi quale polo culturale integrato. Inoltre, in connessione con l’intervento per il progetto
“Casa degli Archivi” ai Quartieri Militari juvarriani nel centro storico torinese (vedi Area operativa
Arte), è stata promossa una linea d’intervento rivolta ai fondi archivistici degli enti che ivi avranno
sede – Fondazione Gramsci, Istituto Salvemini, Fondazione Vera Nocentini – per i trattamenti
propedeutici alla futura fisionomia archivistica integrata.
Va ancora segnalato l’impegno rilevante per il progetto di valorizzazione del patrimonio
dell’Archivio di Stato di Torino, della Biblioteca Nazionale Universitaria e della Biblioteca Reale,
in collaborazione con il Centro Studi Piemontesi, in vista del Centocinquantenario dell’Unità
d’Italia, che culminerà nell’esposizione “Il Teatro di tutte le Scienze”, dedicata agli orientamenti
scientifico-culturali dei sovrani sabaudi fino allo Stato unitario.
La Compagnia ha inoltre sostenuto la mostra educativa “I giovani e la Costituzione” sull’attualità
dei contenuti storico-sociali dello Stato moderno, che il Museo Diffuso della Resistenza, della
Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino ha realizzato nella sua sede e a
Genova. Sempre a Genova e ancora nel filone Musei della Memoria del ‘900, si segnala il progetto
“Verso il museo dell’emigrazione” nell’ambito del Galata, Museo del Mare.
Nel filone Ricerca e formazione avanzata nei beni culturali e nelle discipline umanistiche è da
notare la nuova collaborazione con la Fondazione Natalino Sapegno (Aosta), che ha permesso tra
l’altro la riattivazione del progetto di borse di perfezionamento per giovani studiosi presso il
“Collège de France” a Parigi. Una chiara valenza internazionale è anche alla base del sostegno
dedicato al Master “World Heritage at Work” realizzato dal CIF OIL di Torino. Una prospettiva di
consolidamento selettivo accomuna i sostegni all’attività istituzionale di enti che costituiscono una
risorsa precipua e distintiva del territorio, tra cui l’Accademia delle Scienze, il CESMEO, la
Fondazione Firpo, il Centro Studi Gobetti, l’Istituto per i Beni Musicali del Piemonte. Entro una
logica strutturata di complementarietà si pongono i selezionati interventi rivolti all’alta formazione
musicale, condotta da enti come la Scuola di Musica di Fiesole e l’Associazione De Sono di Torino.
La riconoscibilità del territorio attraverso la sottolineatura della sua fisionomia culturale è la
premessa che lega gli interventi del filone Promozione del libro e della lettura: sempre più evidente
è infatti l’attenzione che il Piemonte presta a questa tematica diventata ormai vocazione culturale
distintiva. Non solo il Salone del Libro, progetto di rilevanza sovranazionale, bensì altre e diverse
attività crescono, sviluppando con strumenti diversi il coinvolgimento alla lettura e alla conoscenza
della letteratura: dal sempre più radicato progetto “Nati per Leggere Piemonte”, al Centro
internazionale di Studi “Primo Levi”, al progetto Circolo dei Lettori che inizia nel 2009 un percorso
autonomo e allo stesso tempo l’interlocuzione con la Compagnia.
Ulteriore selettività ha caratterizzato l’ambito d’intervento per le Arti dello spettacolo. Area
tematica di perimetro ed impegno particolarmente ampi, ad essa afferiscono sia i maggiori enti
partecipati nel settore culturale sia il bando annuale “Arti Sceniche in Compagnia”, che si conferma
strumento indispensabile della politica culturale della Compagnia. Nuovi assunti – tematici, nei
media visivi, e di organizzazione per lo spettacolo dal vivo - hanno modificato la logica
d’intervento in tale settore. Con evidenza emerge l’importanza delle tecniche del digitale, che offre
infinite applicazioni non solo nell’ambito cinematografico ma è capace di imporsi con
un’autonomia artistica crescente. Il perseguimento di sinergie artistiche e gestionali è l’obiettivo
strutturale che la Compagnia ha inteso stimolare soprattutto - ma non solo - tra gli enti partecipati
torinesi Teatro Regio e Teatro Stabile, i quali hanno iniziato a integrare con primi risultati la loro
organizzazione e la loro programmazione, anche coinvolgendo ulteriori interlocutori e la stessa
amministrazione cittadina; valga l’esempio di “Torinodanza”, sviluppatosi in un articolato progetto
non solo di proposta artistica a livello internazionale bensì anche di valorizzazione delle sedi teatrali
e delle risorse artistiche locali.
30
Novità 2009 di particolare rilievo è infine il nuovo rapporto con il Conservatorio di Torino, che
prevede il sostegno alle attività concertistiche di completamento e accompagnamento dell’iter
formativo degli allievi, dai giovanissimi agli inizi ai talenti in fine percorso.
31
GENOVA VERSO IL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
La Compagnia di San Paolo rivolge particolare attenzione alla salvaguardia e alla comunicazione
della memoria del ‘900 e si interessa allo sviluppo di linguaggi museali innovativi per l’inclusione
di nuovi pubblici. In tale ambito essa sostiene da tre anni, per un totale di € 850.000, la
realizzazione del Museo dell’Emigrazione di Genova, la cui inaugurazione è prevista nell’autunno
del 2010.
Il MEM, acronimo che fa riferimento alla memoria storica, nasce come sezione del Galata Museo
del Mare, esempio di gestione condivisa tra pubblico e privato nonché uno dei tre poli (insieme al
Museo navale di Pegli e la Commenda di San Giovanni di Prè) del Mu.Ma, il sistema genovese dei
musei del mare e della navigazione.
La costituzione del MEM si pone dunque l’obiettivo di ampliare il ruolo sociale e culturale
dell’Istituzione Musei del Mare e della Navigazione, nata per valorizzare non solo il patrimonio
storico-culturale di una tra le più rappresentative capitali del Mediterraneo, ma anche quello legato
alle relazioni tra i popoli. Con il MEM, inoltre, il Galata intende sviluppare la sua vocazione
nell’essere un “museo dell’uomo”, più che di navi e di tecniche, impegnandosi inoltre a trasformare
l’esperienza museale del visitatore in un suo percorso di immedesimazione.
Poggiando infatti su di un lavoro di ricerca scientifica e sulla cooperazione e condivisione con
istituzioni internazionali dello stesso tipo, il viaggio del migrante è ricostruito scenograficamente.
Al visitatore viene consegnato all’ingresso un biglietto di viaggio con un passaporto, ciascun nome
assegnato corrisponde a una storia vera che verrà rivissuta in prima persona: si attraverseranno i
carrugi di metà ‘800, si arriverà alla stazione marittima, si converserà con il doganiere, ci si
imbarcherà sulla nave, si affronterà la traversata prima di sbarcare nelle terre d’oltreoceano.
Quest’ultima sezione, dedicata all’”arrivo” e suddivisa in Argentina, Brasile ed Ellis Island, la
maggiore porta d’accesso agli Stati Uniti, pone l’accento sulle condizioni degli emigranti, le loro
difficoltà e speranze nell’affrontare le rigide procedure d’accoglienza. La quarta parte del percorso è
invece incentrata sull’immigrazione moderna e intende promuovere una riflessione e una presa di
coscienza sulle nuove ondate migratorie e la necessità che le comunità si attrezzino per promuovere
e gestire una convivenza civile multietnica.
Sito internet: www.galatamuseodelmare.it
32
VIEWFEST DIGITAL MOVIE FESTIVAL
Nel 2009 si è svolta a Torino la quinta edizione del VIEWFest, articolata rassegna annuale
internazionale di cinema digitale. La Compagnia di San Paolo ha sostenuto l’iniziativa con un
contributo € 50.000 (cui si aggiunge un contributo di € 130.000 per ViewConference), ritenendola
un progetto innovatore da apprezzare per il respiro internazionale e perché offre un’occasione di
maturazione e riconoscibilità per la comunità dei realizzatori e degli artisti locali. L’edizione ha
avuto particolare evidenza dal momento che il 2009 è stato l'anno del riconoscimento del cinema
digitale a livello mondiale, tanto che alle mostre di Cannes e di Venezia sono state presentate delle
sezioni dedicate.
VIEWFest – Digital Movie Festival nasce come evoluzione della tappa italiana dello storico festival
globale Resfest. Questo ampio network di manifestazioni in diverse città del mondo - da San Paolo
del Brasile a Seul, da Amsterdam a Istanbul - condivide il meglio di ciascuna rassegna. VIEWFest
ha affermato Torino come nodo di rilevanza internazionale di questa rete.
L’appuntamento rappresenta un’occasione per capire quanto e come le nuove tecnologie hanno
cambiato il linguaggio cinematografico, ma anche l’immaginario. Il programma, offrendo momenti
di formazione e di confronto con le competenze già presenti sul territorio, propone per tre giorni
all’anno una vera e propria esposizione delle più innovative e coinvolgenti produzioni d’animazione
in 3D, accostando alle anteprime nazionali delle grandi major le migliori produzioni indipendenti.
Tuttavia VIEWFest non è solo cinema, ma anche una panoramica sulla computer grafica,
animazione e arte. L’Italia e il capoluogo piemontese sono stati rappresentati, inoltre, da due eventi
inseriti nel programma: “ItalianMix” e “Torino That Arts”. Il primo presenta lavori realizzati da
filmakers italiani o da registi il cui lavoro sia incentrato su temi o soggetti tipicamente italiani e
intende fornire a filmakers emergenti, artisti digitali, professionisti creativi, un’opportunità unica di
visibilità per il loro lavoro in una vetrina internazionale; il secondo è uno spazio dedicato al video
d’arte nato nella città sede del Museo Nazionale del Cinema. La manifestazione ha infine offerto la
possibilità di partecipare a workshop tenuti dai massimi esperti mondiali di computer grafica. Il
numero di partecipanti cresce di anno in anno: Torino ha così un’opportunità in più per diffondere
all’estero la sua immagine legata alla scienza, all’innovazione e alla creatività.
Sito internet: www.viewfest.it
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SANITA’
Aree e Filoni tematici
Enti strumentali
Numero
iniziative
1
Incidenza
%
€ 200.000
2,0%
Importo
Innovazione tecnologica e organizzativa
Apparecchiature per ricerca,
diagnosi e cura
Nuovi modelli gestionali
Aree specialistiche
Prevenzione
4
€ 4.541.900
45,5%
6
€ 4.180.000
41,8%
3
€ 73.000
0,7%
Patologie a elevata complessità
7
€ 925.100
9,2%
Patologie a rilevante impatto
sociale
1
€ 80.000
0,8%
Totale
22
€ 10.000.000
100%
Nel settore Sanità, nel corso del 2009, sono stati approvati 22 stanziamenti per un totale di €
10.000.000.
Gli stanziamenti del settore Sanità comprendono un contributo di € 200.000 - su un totale di 2
milioni di euro - a favore di SiTI, quale parte del sostegno istituzionale per il 2009 (la restante quota
di finanziamento deriva dai budget di altri quattro settori).
L’attività si è incentrata su due aree tematiche: innovazione tecnologica e organizzativa e aree
specialistiche.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E ORGANIZZATIVA
Nel 2009 la Compagnia ha confermato la propria attenzione per interventi finalizzati
all’acquisizione di apparecchiature per ricerca, diagnosi e cura, e per la sperimentazione di nuovi
modelli gestionali.
Per quanto riguarda il sostegno all’acquisizione di nuove attrezzature, la Compagnia aveva già
avviato nel 2008 una collaborazione con l’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari del Piemonte
(AReSS) volta ad una razionalizzazione delle risorse allo scopo di evitare duplicazioni e
sottoutilizzazioni delle tecnologie da parte delle Aziende sanitarie. Con tale obiettivo nel 2009 è
34
stato finanziato un progetto per l’attivazione di una funzione di valutazione delle tecnologie
sanitarie in Piemonte.
Sempre in questo filone sono stati effettuati due accantonamenti a favore di due progetti sostenuti
già in anni precedenti: uno riguarda la realizzazione di una radioterapia innovativa ad alta
tecnologia per l’ASLTorino2; l’altro è riferito alla continuazione di un progetto di innovazione
tecnologica e strutturale del Dipartimento di malattie cardiovascolari dell’Azienda Ospedaliera
Ordine Mauriziano di Torino.
Nel filone dedicato ai nuovi modelli gestionali, la Compagnia ha voluto sostenere, d’intesa con la
Regione Piemonte, sperimentazioni di nuove soluzioni organizzative e di controllo per permettere
alle Aziende Sanitarie di accrescere la propria capacità di programmare e verificare l’andamento
dell’attività, in termini di gestione economica e di qualità dei servizi resi. In particolare, la
Compagnia è intervenuta a favore di AReSS sostenendo il programma SIRSE che, ispirandosi al
Piano Socio-sanitario regionale 2007-2010, rappresenta il possibile scenario di evoluzione del
sistema informativo sanitario e descrive gli interventi da realizzare, mediante l’uso delle tecnologie
ICT, per lo sviluppo del Sistema Sanitario Regionale. Inoltre, a favore dell’Azienda OspedalieroUniversitaria San Giovanni Battista di Torino la Compagnia ha stanziato un contributo per due
progetti che riguardano lo sviluppo della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta: la
realizzazione del Coordinamento Rete e del Centro Studi Clinici e di una rete telematica per
l’attività interdisciplinare e la costituzione del Centro.
AREE SPECIALISTICHE E PATOLOGIE A RILEVANTE IMPATTO SOCIALE
In questa area tematica la Compagnia nel 2009 ha riservato la propria attenzione ai filoni della
prevenzione, delle patologie a elevata complessità e delle patologie a rilevante impatto sociale.
Nel campo della prevenzione la Compagnia è intervenuta a favore di iniziative che promuovono le
modificazioni degli stili di vita, la tutela della salute dei cittadini, la partecipazione attiva in ambito
sanitario e nelle scelte di medicina, nonché l’accesso a una informazione qualitativamente adeguata.
In tale ambito si segnalano il sostegno all’iniziativa “A tavola per guarire” dell’Associazione
GADOS - Onlus di Torino e il contributo per il progetto “validazione di un metodo mirato a un
razionale ricorso all’esame densitometrico sulla base dei fattori di rischio dell’osteoporosi nella
popolazione piemontese” della Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte - Onlus di Torino.
Nel filone delle patologie a elevata complessità la Compagnia ha privilegiato le iniziative
riguardanti le competenze e le strutture di rilievo presenti nell’area torinese. Si tratta principalmente
di stanziamenti a favore delle strutture che curano malattie ad alto grado di mortalità e morbilità
sulla popolazione, come le patologie dell’apparato cardiocircolatorio. Accanto a questi interventi, si
è tenuto in considerazione anche il tema della formazione specialistica, attraverso il sostegno di
borse di specializzazione. Rientra in questo filone il campo della medicina d’urgenza ed emergenza:
a favore dell’Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli, nell’ambito della Convenzione
triennale sottoscritta fra l’Ateneo e la Compagnia, è stato stanziato un contributo di sostegno alle
attività del Centro di Ricerca Interdipartimentale in Medicina di Emergenza e Informatica applicata
alla Didattica e alla pratica Medica - CRIMEDIM, struttura scientifica dell’Università Avogadro
che si occupa di educazione e ricerca in medicina dell’emergenza e dei disastri. Esso svolge
ricerche complesse, l’orizzonte delle quali è l’adeguatezza della qualità della risposta sanitaria e
logistica nelle situazioni di maxiemergenza e dei disastri.
Per quanto riguarda il filone delle patologie a rilevante impatto sociale, la prevenzione e cura del
diabete, che da alcuni anni è promossa dalla Compagnia, ha trovato espressione nel 2009 nel
contributo a favore dell’Associazione per i diabetici di Asti e Provincia per il progetto “diabete un
problema sociale del territorio: la prevenzione delle complicanze”.
35
PROGETTO SIRSE: SVILUPPO DI UN SISTEMA INFORMATIVO PIEMONTESE PER LA SALUTE
Il 21 aprile 2008 la Giunta regionale del Piemonte ha approvato il progetto SIRSE (Sistema
integrato regionale di Sanità Elettronica) che rappresenta il documento di indirizzo regionale per
l’evoluzione del Sistema Informativo piemontese. Il programma, che si ispira al Piano Sociosanitario regionale 2007-2010, rappresenta lo scenario di evoluzione del sistema informativo
sanitario e descrive gli interventi da realizzare, mediante l’uso delle tecnologie ICT, per lo sviluppo
del Sistema Sanitario Regionale (SSR).
Le linee strategiche del documento SIRSE sono state tradotte in un Piano Operativo, la cui
redazione è stata affidata all’AReSS (Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari).
Il Piano operativo ha il compito di individuare, tra gli obiettivi di SIRSE, le priorità dei prossimi
anni, di proporre un cronoprogramma e una valutazione economico-finanziaria previa. Inoltre, esso
si pone l’obiettivo di definire il modello di governance del programma SIRSE, indispensabile per
coordinare le numerose iniziative progettuali.
Sono state individuate tre linee prioritarie di intervento:
1.
interoperabilità dei dati e dei documenti sanitari, per usufruire delle informazioni e dei
documenti relativi a un paziente, in modo univoco, indipendentemente dalla struttura sanitaria
in cui sono archiviati;
2.
accesso ai servizi sanitari on line per i cittadini: rivolta alla realizzazione di un portale di
servizi sanitari delle strutture piemontesi per i cittadini;
3.
connessione informatica dei medici di medicina generale dei pediatri di libera scelta del
Piemonte, per dotarli di strumenti per l’accesso ai dati e alle informazioni relative ai pazienti.
Nell’ambito del progetto SIRSE, l’AreSS ha individuato due progetti che sono propedeutici alla
creazione di un futuro portale della salute: Sviluppo di un Sistema Informativo Piemontese e Social
Network AReSS Piemonte. Il primo riguarda la raccolta delle informazioni inerenti il percorso
assistenziale per il paziente ricoverato (accoglienza, analisi dei bisogni, pianificazione degli
interventi, registrazione degli atti, valutazione degli interventi eseguiti) e il secondo intende
favorire l’organizzazione e la disseminazione della conoscenza e delle competenze in contesti
socio-sanitari, sfruttando le logiche del web2.0.
La Compagnia, coerentemente con le proprie linee di indirizzo che prevedono lo sviluppo delle
attività “in rete” con particolare interesse per le applicazioni delle ICT e la telemedicina, ha
sostenuto con uno stanziamento iniziale di 500.000 euro l’avvio del progetto.
36
PROGETTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA RETE ONCOLOGICA REGIONALE
La Compagnia ha deliberato nel corso del 2009 un contributo complessivo di € 1.050.000 a favore
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista di Torino per progetti di
miglioramento della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.
La Rete rappresenta un consolidato modello medico-gestionale, mirato alla diffusione di una
assistenza di qualità su tutto il territorio. Organo di governo della Rete è il Centro Coordinamento
Rete, cui spetta la gestione dei finanziamenti regionali e l’organizzazione dell’attività assistenziale e
formativa degli operatori. La ricerca oncologica applicata, strettamente legata alla buona assistenza,
viene svolta attraverso la realizzazione di studi complessi di tipo clinico. All’interno dell’Azienda
Molinette alcune strutture sono deputate alla raccolta di fondi provenienti da istituzioni pubbliche e
da industrie farmaceutiche, altre alla preparazione della documentazione per il Comitato Etico e
l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), altre ancora provvedono alla raccolta dei dati, alla
pianificazione degli studi e all’elaborazione statistica.
Il primo contributo di € 450.000 è stato indirizzato alla centralizzazione presso un’unica struttura
del Centro Coordinamento Rete e del Centro Studi Clinici, al fine di creare un organismo idoneo
alla crescita e alla maturazione di giovani medici e ricercatori, in grado di operare sulla base dei
moderni trials clinici condotti secondo linee guida europee.
L’organizzazione dell’assistenza onco-ematologica regionale prevede la presenza di Gruppi
Interdisciplinari Cure (GIC), tra loro connessi attraverso un collegamento informatico e telematico.
L’attività dei GIC richiede, per le diverse patologie neoplastiche, il coinvolgimento di numerosi
specialisti per la definizione del percorso diagnostico-terapeutico del paziente. Attualmente, la loro
presenza sul territorio e la metodologia di lavoro sono ancora piuttosto eterogenee.
Il secondo contributo di € 600.000 ha come obiettivo la creazione di una rete informatica fra i GIC
della Rete Oncologica e l’implementazione di un programma di telemedicina, quale strumento
organizzativo per la condivisione di linee guida (in accordo alle evidenze clinico-scientifiche
disponibili) e di situazioni oncologiche singolari in rapporto a determinate specificità (ad esempio,
tumori rari o particolari fasi di patologie neoplastiche comuni). Importanti ricadute dell’intervento
sono l’incremento della qualità nei processi di cura dei tumori, il miglioramento del rapporto
costo/utilità della prestazione sanitaria e il superamento di difficoltà di accesso periferico alle
competenze e alle risorse con una riduzione della mobilità sanitaria passiva.
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ASSISTENZA ALLE CATEGORIE SOCIALI DEBOLI E PROGETTI SPECIALI
Aree e Filoni Tematici
Numero
iniziative
Importo
Incidenza
%
ASSISTENZA ALLE CATEGORIE SOCIALI DEBOLI
Domiciliarità
31
€ 5.709.000
Sostego all’età evolutiva
Sostegno al nucleo familiare
15
€ 1.144.838
Attività di aggregazione giovanile
10
€ 735.000
Contrasto alla devianza giovanile
14
€ 909.000
Percorsi di autonomia sociale
Lavoro, formazione, abilità e
112
€ 13.174.500
tutoraggio
Enti strumentali e partecipati
5
€ 8.110.000
Programma Housing
1
€ 2.000.000
Totale Assistenza
188
€ 31.782.338
22,8%
5,6%
89,4%
PROGETTI SPECIALI
Promozione della filantropia
15
Integrare per competere
14
Cooperazione allo sviluppo
7
Ripensare lo spazio pubblico
5
Totale Progetti Speciali
41
€ 1.542.500
€ 1.000.000
€ 649.300
€ 565.000
€ 3.756.800
4,3%
2,8%
1,8%
1,6%
10,6%
€ 35.539.138
100,0%
Totale
229
16,1%
3,2%
2,1%
2,6%
37,1%
Nel settore Assistenza alle categorie sociali deboli nel corso del 2009 sono stati approvati
stanziamenti a sostegno di 188 progetti per un totale di € 31.782.338. Per quanto riguarda il Settore
Progetti Speciali, che la riorganizzazione interna nel corso dell’anno ha accorpato all’Assistenza,
38
nel 2009 sono stati approvati 41 progetti per un totale di € 3.756.800. Sempre nell'ambito del filone
"Integrare per competere", sono stati approvati 26 progetti su fondi di anni precedenti; in particolare
24 progetti per un totale di € 720.000 su fondi destinati nel 2008 al Bando "Intercultura e
formazione" e 2 progetti, per un totale di € 8.000 su fondi del 2006. Anche nell'ambito del filone
della cooperazione allo sviluppo sono stati approvati 20 progetti su fondi di anni precedenti, in
particolare 8 progetti, per un totale di € 500.696, a valere su fondi dell'iniziativa Formazione per lo
Sviluppo e 12 progetti, per un totale di 824.474,65, a valere su fondi dell'iniziativa.
Molti degli sforzi che il sistema di protezione sociale sta producendo per migliorare la qualità di
vita dei cittadini e la coesione intergenerazionale e multietnica tra i diversi segmenti della
popolazione risentono fortemente del perdurare di una crisi economica complessa e di difficile
lettura soprattutto rispetto alla sua possibile evoluzione. Ciò produce disagio diffuso e amplia i
confini della vulnerabilità sociale, fenomeno peraltro in espansione ancor prima che la congiuntura
sfavorevole si manifestasse in tutta la sua gravità.
Non solo si stanno impoverendo fasce sociali che sino ad alcuni anni or sono godevano di relativo
benessere ma anche gli enti del terzo settore che, nel campo del volontariato e della cooperazione
sociale, presidiano parti importanti del nostro sistema sono oggi in grande difficoltà per il venir
meno delle risorse economiche pubbliche o del ritardo con cui queste vengono erogate in
pagamento dei servizi.
In questo scenario la Compagnia di San Paolo, in coerenza con le sue linee programmatiche e a
seguito del riassetto organizzativo operato nel corso del 2009 (il quale ha portato nella seconda
metà dell’anno alla riunificazione in un’unica area operativa l’assistenza, la cooperazione
internazionale, la riqualificazione dello spazio pubblico e i Fondi per il volontariato), ha rafforzato
la collaborazione con molte realtà del settore non profit, privilegiando le iniziative ritenute più
virtuose: per innovatività, ricaduta sociale, esportabilità, sostenibilità. Crescenti sono state anche le
sinergie e l’apporto di risorse economiche a favore dell’Ufficio Pio, ente strumentale che opera a
favore di persone e nuclei familiari in difficoltà dell’area metropolitana torinese.
Parallelamente, in una logica di razionalizzazione dei rapporti tra Compagnia e gli enti pubblici
locali, sono state avviate sperimentazioni con il Comune di Torino: ad esempio, nel quadro del
Piano Regolatore Sociale, un concorso di idee per il sociale sostenibile aperto alla società civile; e
la stipula di un protocollo d’intesa pluriennale per lo sviluppo e la qualificazione dei programmi di
welfare. Anche con il Comune di Genova sono state poste le basi per una progettualità più
sistemica, incentrata tra l’altro su progetti integrati e multidisciplinari applicati a ben definite parti
di città.
Un altro campo su cui la Compagnia ha ritenuto opportuno impegnarsi con un ruolo proattivo
nell’attuale congiuntura sfavorevole è quello delle misure di contenimento della crisi occupazionale,
rispetto alla quale sono stati identificate due linee di intervento: l’integrare del reddito dei lavoratori
senza ammortizzatori sociali e il sostegno a politiche attive del lavoro su gruppi definiti di
lavoratori in mobilità o a forte rischio occupazionale.
Nel corso del 2009 l’operatività si è sviluppata secondo i filoni programmatici (percorsi di
autonomia sociale, domiciliarità e sostegno all’età evolutiva), ai quali sono stati ricondotti anche i
progetti di innovazione sociale che continuano a rappresentare, nella loro continua evoluzione, una
peculiarità di intervento del Settore per il forte coinvolgimento dello staff della Compagnia nella
fase progettuale ed attuativa, in analogia con quanto avviene per il Programma Housing. Questi
progetti riguardano il disagio mentale (Il Bandolo), l’accesso al credito da parte di persone “non
bancabili“ per l’avvio di attività di impresa (Microcredito con una nuova formulazione estesa
all’intero territorio piemontese), il reinserimento sociale e lavorativo di ex detenuti (LOGOS),
l’accompagnamento di minori stranieri entrati nel circuito penale (NOMIS), il protagonismo
giovanile (YEPP –Youth Empowerment Partnership Programme), l’accoglienza di donne vittime di
39
violenza (APPRODO), il trasporto di malati oncologici presso strutture ospedaliere per specifiche
terapie (TANDEM), l’ascolto e il sostegno di persone vittime di reato (DAFNE), il miglioramento
dei servizi pubblici in uno specifico quartiere storico di Torino (Borgo San Paolo,
+Spazio+Tempo). In campo internazionale, vale la pena di menzionare il programma di
cooperazione avviato con altre fondazioni di origine bancaria in Senegal e in Nord Uganda
(Fondazioni4Africa: insieme a Fondazione Cariplo, Monte dei Paschi, Cariparma), e il programma
di formazione professionale e manageriale di quadri intermedi provenienti dai Paesi del Sud del
mondo (Formazione per lo sviluppo).
Con riferimento alla promozione della cultura della filantropia la Compagnia ha sostenuto la
Fondazione Comunitaria del Verbano-Cusio-Ossola, costituita insieme con la Fondazione Cariplo,
la Fondazione Comunitaria della Riviera dei Fiori, la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta e
la Fondazione della Comunità di Mirafiori. Il modello di riferimento è quello di un’organizzazione
a forte iniziativa e radicamento locale e quindi capace di mobilitare risorse. La Compagnia sta
inoltre valutando l’avvio di altre tre Fondazioni Comunitarie nell’ambito del territorio piemontese.
Inoltre, nel corso del 2009 è stata avviata un’azione di networking tra studiosi e operatori della
filantropia comunitaria in collaborazione con Assifero attraverso uno stage nel Regno Unito al
quale ha partecipato una delegazione italiana composta da 13 esponenti di fondazioni comunitarie.
Infine, oltre al consolidato sostegno istituzionale all’Istituto Italiano della Donazione, è stato
avviato un progetto di importazione in Italia di un modello di offerta di software gratuito agli enti
non profit gestito dall’Istituto medesimo, secondo un’esperienza presente all’estero.
I FONDI SPECIALI PER IL VOLONTARIATO
La Compagnia ha effettuato, in sede di consuntivo 2009, l’accantonamento di euro 4.556.176,65 a
favore dei fondi speciali per il volontariato ex art. 15 legge 266/91. Questi fondi sono amministrati
da appositi Comitati di gestione che li attribuiscono ai Centri di servizio per il volontariato, istituiti
sui territori regionali, per sostenere e qualificare le attività di volontariato. Inoltre è stato previsto lo
stanziamento di euro 4.556.176,65, in base al protocollo di intesa del 5 ottobre 2005 tra
ACRI/fondazioni di origine bancaria e Forum del Terzo Settore/volontariato, da destinare parte alla
Fondazione per il Sud (confluendo in essa anche la quota per il sostegno del volontariato nel
meridione) e parte ad integrazione dei “Fondi speciali” per la perequazione delle risorse a livello
nazionale.
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PROGETTO N.O.MI.S. - NUOVE OPPORTUNITÀ PER MINORI STRANIERI
Obiettivo principale di N.O.Mi.S., progetto avviato sul territorio torinese nel 2006, è l’incremento
delle possibilità di un’adeguata presa in carico dei minorenni stranieri entrati nel circuito penale o a
rischio di devianza.
Nell'orizzonte progettuale rientra l'impegno per ridurre la tendenza alla perpetuazione del cosiddetto
"doppio processo penale minorile" (uno per gli italiani, uno per gli stranieri), che può essere resa
possibile attraverso uno sforzo di conoscenza dei ragazzi (quasi tutti maschi), la creazione o il
potenziamento di azioni di supporto a favore dei minori e l’elaborazione di percorsi personalizzati
che possano essere valutati dalla magistratura nell’applicazione delle sanzioni.
Accanto alla finalità specifica è possibile indicarne una di “sistema”: l’impegno a rafforzare le
relazioni esistenti tra i soggetti, istituzionali e non, che lavorano sul territorio con i minori stranieri,
aumentando le occasioni di confronto e di collaborazione, nella convinzione che solo da tale
rafforzamento possa discendere un intervento efficace sui problemi dei minori.
La definizione delle linee strategiche del progetto N.O.Mi.S. è affidata a un Tavolo
Interistituzionale al quale partecipano, con la Compagnia, gli Enti territoriali competenti: Regione
Piemonte, Provincia e Comune di Torino, Centro di Giustizia Minorile, Prefettura, Tribunale per i
Minorenni, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni e Consorzio Intercomunale
Socio Assistenziale di Rivoli.
Sono stati inoltre individuate le organizzazioni del privato sociale, in particolare l’associazionismo
etnico o la cooperazione sociale, che curano l’implementazione del progetto. Le azioni riguardano
l’ospitalità dei minori in carico presso strutture dedicate al progetto; l’individuazione di percorsi
educativi partendo dalla strada; tirocini formativi ed esperienze di lavoro; il sostegno psicologico;
l’attenzione ad aspetti culturali e aggregativi ed il sostegno alle famiglie dei minori. L’intervento
economico della Compagnia sul progetto N.O.Mi.S. deliberato nel 2009 è stato pari a € 764.000.
E’ stato inoltre predisposto un sistema di monitoraggio e valutazione indipendente delle attività
realizzate con l’obiettivo di trarre indicazioni sull’implementazione e sull’efficacia dell’intervento.
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PROGETTO “NOI CON VOI” A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ
La domiciliarità rientra tra le priorità programmatiche della Compagnia. Nel 2009 è stato sostenuto,
con un contributo di € 120.000, un progetto sperimentale di assistenza domiciliare per persone
affette da forme di demenza (Alzheimer in particolare) e per minori e adulti con disabilità
fisica/psichica di diversa gravità, promosso dalla Commissione Sinodale per la Diaconia Coordinamento Opere Valli e dall'Associazione La Bottega del Possibile di Torre Pellice (TO),
finalizzato a ridurre o a ritardare il ricorso all'istituzionalizzazione.
Il partenariato è nato dalla conoscenza puntuale del territorio e delle sue esigenze e come risposta
alla crescente domanda di servizi domiciliari, particolarmente complessa e costosa nelle aree
montane. La Commissione Sinodale per la Diaconia (CSD) gestisce quattro presidi residenziali e
semiresidenziali, di cui tre per anziani autosufficienti e non e uno per minori e adulti disabili.
L'attività principale dell'Associazione La Bottega del Possibile invece consiste nell'organizzazione
di corsi e seminari rivolti a operatori del settore, amministratori e volontari nell’ambito della
promozione della domiciliarità e della formazione alla sua attuazione.
L’intervento riguarda i territori del Pinerolese, della Val Chisone e della Val Pellice ed è gestito da
operatori afferenti alle strutture della CSD che, appositamente formati, si occupano di sostegno
domestico, attenzione e cura della persona nonché interventi specialistici, quali ad esempio
laboratori o attività ricreative, queste ultime presso i locali della struttura residenziale per persone
con disabilità in capo alla CSD stessa. Il servizio è strutturato in modo da venire incontro alle
esigenze delle famiglie che hanno in carico la persona non autosufficiente, prevedendo la possibilità
di estensione dell'orario, l’offerta di ricoveri di sollievo per due week-end al mese presso il Centro
Diurno dell’ente e il trasporto dal domicilio alle due strutture di riferimento per interventi
specialistici.
La sperimentazione è stata avviata il 01/10/2009 e proseguirà fino al 31/12/2010. Al termine di
questa fase il progetto sarà sostenuto dalle rette dei privati, dalle quote sanitarie dell’ASL e
dall’eventuale integrazione delle rette da parte dei Servizi Sociali.
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FORMAZIONE PER LO SVILUPPO
La Compagnia di San Paolo, ha avviato, nell’anno 2009, l’iniziativa “Formazione per lo sviluppo”,
rivolta al sostegno di percorsi di formazione e al miglioramento delle competenze di quadri
manageriali nei Paesi del Sud del mondo. Si tratta di persone che, occupando livelli professionali
intermedi in organismi pubblici e organizzazioni della società civile, sindacali e associative locali o
di organizzazioni private (cooperative, piccole imprese, aziende agricole, organizzazioni non
governative, ecc) spesso si rivelano l’anello debole nella gestione dei processi di sviluppo nei quali
sono impegnate con responsabilità significative.
L’iniziativa, che vuole rappresentare un investimento mirato sulla “persona risorsa” coinvolta in
meccanismi di sviluppo nei Paesi del Sud del mondo, viene realizzata in collaborazione con soggetti
italiani impegnati in attività di cooperazione allo sviluppo, ai quali si affida il compito di
individuare selettivamente le persone che possono essere coinvolte nei percorsi di formazione, di
indicare le strutture e le modalità formative e di monitorare/accompagnare la fase della formazione
e quella del rientro nella comunità d’origine. I percorsi formativi, residenziali e a distanza, vengono
realizzati all’interno di organismi di formazione italiani, europei, africani.
A ciascuna persona sostenuta nell’ambito dell’iniziativa, al termine del percorso formativo, viene
richiesto di programmare le modalità con cui potrà utilizzare il know how e le competenze acquisite
a beneficio della propria comunità/Paese e come le stesse potranno essere trasferite ad altri soggetti
locali.
Nel corso dell’anno 2009 sono stati approvati 53 percorsi formativi, che hanno coinvolto persone
provenienti dall’Africa (Uganda, Senegal, Sudan, Etiopia, Tanzania, Malawi, Mozambico, Burkina
Faso, Kenia, Camerun, Mali, Burkina faso) e dall’America Latina (Ecuador e Bolivia), di cui 22
donne.
I soggetti finora coinvolti sono operatori sanitari (medici, assistenti medici e infermieri), presidenti
o gestori di associazioni di sviluppo locale o di associazioni non governative locali, esperti in
gestione di progetti di sviluppo rurale, operatori in progetti per la difesa dei diritti umani e interventi
nel campo sociale, direttori didattici e presidi di istituti di formazione professionale, responsabili di
organizzazioni di micro-finanza.
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PROGRAMMA HOUSING
L’anno 2009 ha visto un significativo sviluppo del Programma Housing, insieme coordinato di
iniziative gestito direttamente dalla Compagnia, che ha raccoglie una pluralità di iniziative miranti
ad alleggerire la crisi abitativa e a sperimentare nuove forme dell’abitare. Considerando il “piano
industriale del Programma” e i relativi tempi di realizzazione, nel novembre del 2009 il Consiglio
Generale della Compagnia ha approvato il prolungamento del Programma per un ulteriore triennio
(fino al 31.10.2012).
La realizzazione di due residenze temporanee a Torino destinate a persone in momentanea difficoltà
abitativa, è proceduta tramite l'acquisizione in comodato da parte dell'Ufficio Pio dei due stabili siti
in piazza della Repubblica 14 e in via San Pio V 11. Per il primo stabile è stata ultimata la gara ad
evidenza pubblica per la scelta del progettista.
Tra le sperimentazioni, è proseguito il progetto StessoPiano, il servizio di intermediazione
immobiliare per la promozione della coabitazione giovanile realizzato in collaborazione con
l’Associazione Ylda e la Cooperativa Sociale Tenda Servizi di Torino. E' proseguito anche il lavoro
di accompagnamento e monitoraggio del “Condominio Solidale” di Via Gessi a Torino e sono state
finanziate due iniziative portate avanti in collaborazione con il Comune di Torino. La prima di
queste iniziative riguarda il sostegno alla locazione a favore dei giovani e sarà sviluppata nei
prossimi mesi in collaborazione con la Direzione Politiche Giovanili della Città di Torino. La
seconda iniziativa è invece finalizzata alla prevenzione degli sfratti per morosità nel caso di nuclei
familiari che si trovino in temporanea difficoltà finanziaria per aver subito una riduzione
significativa del reddito.
Nel corso del 2009 sono stati inoltre finanziati – per un importo totale di € 1.142.800 - 17 dei 40
progetti di housing sociale che erano stati presentati sulla base delle Linee Guida varate a fine 2008.
Per questi progetti il Programma Housing, oltre a concedere un contributo economico, fornisce
consulenza e accompagnamento nella fase di realizzazione, oltre a svolgere una sistematica azione
di monitoraggio.
Collegato per materia al Programma Housing, ma diverso per natura in quanto finanziato attraverso
risorse patrimoniali secondo il modello degli Investimenti legati alla missione (Mission Related
Investment), è il progetto di un Fondo Immobiliare etico per l’Abitare sostenibile in Piemonte,
finalizzato alla realizzazione di appartamenti da locare a canone calmierato per fasce di popolazione
solvibili ma impossibilitate ad accedere al mercato degli affitti, come anziani, giovani coppie,
studenti, persone separate, lavoratori temporanei ecc. Il fondo scaturisce dalla collaborazione di
nove fondazioni piemontesi di origine bancaria e si avvarrà della partecipazione della Cassa
Depositi e Prestiti, prevedendo di raggiungere un dimensionamento iniziale di circa cento milioni di
euro. Nella seconda parte del 2009 è stato avviato il processo di selezione della SGR che avrà
l'incarico di gestire il Fondo.
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PROGRAMMA MUSEI
Il programma per l’istituzione di un distretto dei musei nel centro storico di Torino è stato avviato
nel 2000. Da allora a tale scopo sono stati investiti oltre 80 milioni di euro. Nel 2009 è proseguito il
cantiere nel Palazzo ex Collegio dei Nobili, con la riqualificazione degli spazi di proprietà
dell’Accademia delle Scienze e con la conclusione della progettazione di quelli destinati al Museo
delle Antichità Egizie. La Compagnia ha infine deliberato il sostegno al progetto di riallestimento
del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, ubicato nello storico Palazzo Carignano, affidato
dalla Direzione del Museo allo scenografo Richard Peduzzi. Il percorso rinnovato sarà visitabile nel
2011 per le celebrazione del centocinquantenario dell’Unità di Italia.
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PROGRAMMA NEUROSCIENZE
Nel 2006 La Compagnia di San Paolo decise di promuovere un programma pluriennale con
l’intento di sostenere in Italia la ricerca nell’ambito delle Neuroscienze di base, traslazionali e
applicate, con particolare riferimento a tre aree tematiche: “Il cervello e la mente”, “Il cervello
malato”, “Il cervello e il tempo".
All’interno di tale Programma, la Compagnia, nell’aprile del 2008, ha ufficialmente istituito il
Bando nazionale del Programma Neuroscienze, avente una dotazione finanziaria di oltre dodici
milioni di euro. Si tratta di uno dei maggiori bandi a livello europeo da parte di una fondazione, le
cui priorità tematiche sono state il sostegno a giovani ricercatori; la trans-disciplinarità; il carattere
traslazionale della ricerca; gli aspetti innovativi e tecnologici degli approcci sperimentali; la
sostenibilità nel tempo dei progetti di ricerca.
Il bando prevedeva la presentazione di progetti di ricerca di base e clinica, da parte di Istituti di
ricerca pubblici o privati, di natura non profit, e di Enti ospedalieri. Le proposte potevano essere
presentate da singoli centri (Unicentrici) o da consorzi di più gruppi di ricerca (Multicentrici) con
carattere multidisciplinare.
Le richieste di finanziamento, redatte in lingua inglese, non dovevano superare i 200.000 euro per
gli Unicentrici e i 600.000 euro per i Multicentrici, in rapporto alle unità coinvolte. Erano previste
due scadenze per la presentazione dei progetti: 15 giugno e 31 ottobre 2008.
Il totale di finanziamenti richiesto per le 424 domande pervenute (tra prima e seconda scadenza) è
stato di oltre 129 milioni di euro, a fronte del quale il fondo disponibile (circa 12 milioni di euro)
rappresentava il 9,3%.
L’esame delle proposte è stato affidato a un Comitato Tecnico di Valutazione (CTV) composto da
esperti nazionali e stranieri, che ha effettuato la selezione basandosi su criteri di trasparenza, sulla
base di parametri di valutazione scientifica universalmente accettati dalla comunità internazionale.
In particolare, il CTV ha esaminato la qualità scientifica e la congruità economica dei progetti: la
prima ha costituito il criterio-guida; a parità di valutazione scientifica, i progetti sono stati ordinati
in base alla valutazione economica. Ogni progetto è stato valutato da due componenti del CTV e
ogni giudizio finale è stato espresso in seduta plenaria.
I criteri più rilevanti nella valutazione dei progetti sono stati così individuati: completezza, qualità e
chiarezza del progetto (con particolare riferimento agli obiettivi, alla metodologia,
all’individuazione di strumenti di monitoraggio e alla definizione dello sviluppo temporale);
qualificazione scientifica dei proponenti; originalità e innovatività dei contenuti; fattibilità del
progetto (in relazione all’organizzazione dell’attività e alla presenza di tutte le competenze
necessarie per il suo sviluppo); trasferibilità e riproducibilità dei risultati attesi; congruità della
richiesta economica.
La Compagnia, nei primi sei mesi del 2009, ha approvato il finanziamento per complessivi € 12,290
milioni di euro a favore di 85 progetti di cui 55 Unicentrici e 30 Multicentrici.
Dal punto di vista della localizzazione geografica degli Enti assegnatari dei contributi, i
finanziamenti per i progetti Unicentrici hanno interessato per l’11% il Piemonte, il 19% la Liguria,
il 16% la Campania, il 9% la Lombardia, l’11% la Toscana, il 6% il Veneto, il 12% il Lazio, il 5%
Il Friuli Venezia Giulia, il 3% rispettivamente l’Umbria e la Puglia, il 2% rispettivamente il
Trentino e la Sardegna, l’1% l’Abruzzo.
Per i progetti Multicentrici la suddivisione percentuale del totale dei finanziamenti è stata la
seguente: il 58% al Piemonte, l’11% all’Emilia Romagna, il 9% alla Lombardia, l’8% alla Liguria,
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il 4% rispettivamente alla Campania e al Lazio, il 3% al Veneto, il 2% alla Toscana e l’1% al Friuli
Venezia Giulia.
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ARCHIVIO STORICO
L’attività dell’Archivio Storico si è concentrata su quattro aree: la conservazione, l’ampliamento
dell’accesso pubblico ai fondi archivistici, l’ordinamento e l’elaborazione di strumenti di
consultazione, la promozione della ricerca storica.
A luglio 2009 è stato inaugurato un nuovo deposito d’archivio a scaffali compatti, realizzato
secondo i criteri più idonei alla conservazione permanente.
Con la duplice finalità di garantire una miglior tutela dei fondi e di consentire la loro consultabilità
in rete, è stato realizzato un ampio progetto di microfilmatura e digitalizzazione (trecentomila
immagini). L’intero archivio dell’antica Compagnia di San Paolo (1563-1853), già precedentemente
microfilmato, è stato integralmente digitalizzato; per il periodo successivo sono stati riprodotti su
supporto filmico e digitale i verbali delle sedute degli organi deliberanti dell’Istituto di San Paolo
dal 1853 al 1970. È stato elaborato un progetto per la messa in rete degli inventari e dei documenti
digitali.
Sono stati avviati o proseguiti alcuni raffinati strumenti di ricerca: il repertorio dei confratelli e
degli ufficiali della Compagnia di San Paolo dal 1563 al 1852, il repertorio degli amministratori
dell’Istituto di San Paolo dal 1853 al 1991, l’indicizzazione delle Decisiones del Senato di Piemonte
riguardanti la Compagnia in età moderna conservate nell’Archivio di Stato di Torino (conclusi); il
repertorio dei benefattori e dei lasciti a favore della Compagnia (XVI –XIX sec.), il repertorio degli
atti notarili registrati nell’Ufficio dell’Insinuazione di Torino, conversato presso l’Archivio di Stato
di Torino (XVII –XVIII sec.), l’indicizzazione delle deliberazioni dell’Istituto di San Paolo (18531991), corredato dall’indicazione dei consiglieri presenti (in corso). Tra i riordini si segnala l’avvio
dell’ordinamento del fondo Presidenti, amministratori e direttori dell’Istituto bancario San Paolo di
Torino.
Nell’ambito del progetto di ricerca relativo all’edizione della storia della Compagnia nel 450°
anniversario dalla fondazione è stato definito l’indice della pubblicazione, comprendente più di
quaranta saggi di storia sociale, religiosa, economica, istituzionale, di storia dell’arte e del diritto,
nel periodo moderno e contemporaneo ed è stata avviata un’attività seminariale tra gli autori.
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FONDAZIONE PER LA SCUOLA
Lavorare con le scuole e per le scuole: questa è la mission della Fondazione per la Scuola, ente
strumentale della Compagnia di San Paolo nata nel 2001 dalla trasformazione dell’Educatorio
Duchessa Isabella.
Come fondazione operativa non erogativa elabora e sviluppa progetti in collaborazione con le
scuole e i soggetti istituzionali che operano nel mondo dell’istruzione. L’obiettivo è sostenere il
protagonismo delle scuole, lo sviluppo professionale di docenti e dirigenti scolastici, la diffusione
delle migliori esperienze europee ed internazionali.
Cifra distintiva dell’intervento della Fondazione è l’attività sul campo attraverso la definizione e
sperimentazione di modelli e il sostegno all’organizzazione di reti.
L’impegno profuso è per una “buona scuola” capace di lasciare una traccia profonda e contribuire
alla crescita umana e culturale della comunità.
La Fondazione interviene, in sinergia con le Aree e gli Enti strumentali della Compagnia di San
Paolo, attraverso strumenti differenti:




Incontri, seminari, convegni, prevalentemente diretti a docenti e dirigenti scolastici;
Accademie, seminari residenziali di tipo laboratoriale per dirigenti e insegnanti;
Concorsi, per sostenere la progettualità di scuole e studenti;
Reti di scuole, attraverso cui proporre e diffondere percorsi di innovazione didattica e
organizzativa;
 Attività di ricerca, per la costruzione e diffusione di un patrimonio conoscitivo coerente
con gli ambiti di intervento propri della Fondazione;
 Sito Web, strumento di lavoro e relazione, attraverso cui condividere buone pratiche,
materiali didattici e di ricerca;
 Pubblicazioni, in particolare attraverso la collana della Fondazione edita dalla casa
editrice Il Mulino.
ATTIVITÀ 2009
Con il rinnovo degli Organi Direttivi della Fondazione, avvenuto a maggio 2009, è stata avviata una
riflessione su quanto realizzato negli anni passati e, a partire dall’esperienza maturata, si è lavorato
alla riorganizzazione delle attività, pur proseguendo nella realizzazione dei progetti già deliberati.
Nel 2009 la Fondazione ha concentrato il proprio intervento sullo sviluppo dell’autonomia
scolastica e la costituzione di reti, sulle nuove tecnologie e gli apprendimenti, sulla diffusione della
cultura scientifica, sull’integrazione dei minori stranieri e di seconda generazione, sull’educazione
alla cittadinanza in una prospettiva europea.
L’iniziativa driver per il supporto all’innovazione è stata il Concorso Centoscuole che, rinnovato
per l’undicesima edizione, è strumento per sostenere le capacità progettuali delle scuole
dell’autonomia. L’investimento in formazione per dirigenti e docenti è proseguito con gli Incontri
territoriali che sono stati ripensati, in funzione dei rilevanti mutamenti ordinamentali, nel Progetto
In-Forma.
Nell’ambito delle nuove tecnologie e degli apprendimenti è stato organizzato il Convegno “A
school day in 2020” e predisposto – d’intesa con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della
Ricerca e in collaborazione con la Fondazione Giovanni Agnelli di Torino – un piano triennale di
valutazione e monitoraggio del Progetto Cl@ssi 2.0 (www.scuola-digitale.it/classi2.0/) dello
stesso Ministero.
Sito internet: www.fondazionescuola.it
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UFFICIO PIO
Dal 1595 l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo svolge una funzione assistenziale a favore di
persone e nuclei familiari in difficoltà nell’area metropolitana torinese.
LINEE GUIDA
L’Ufficio Pio ha operato secondo quattro obiettivi:
 realizzazione di percorsi di inclusione sociale, per integrare l’attività tradizionale
 investimento sulla formazione, per qualificare l’attività dei Delegati e dello staff
 definizione di nuove modalità di collaborazione con i Delegati, per integrare l’apporto
professionale dello staff dell’Ufficio Pio con quello più relazionale dei volontari
 promozione di rapporti di collaborazione con gli altri attori sociali del territorio di
appartenenza, pubblici e del terzo settore, per migliorare la rete
PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE
Sono azioni finalizzate all’inserimento sociale e culturale di persone adulte.
I numeri del 2009:
-
123 Tirocini, 34 per cittadini stranieri e 18 a senza dimora. Il 37,3% ancora in corso, 51,7%
terminate con esito positivo, contro un 11% di esiti negativi
-
26 persone coinvolte nel Progetto “Senza dimora” di cui 12 nel corso di formazione
organizzato dalla Cooperativa Parella e 14 come accompagnamenti. Sono anche stati
assegnati 6 voucher di accompagnamento alla casa e 1 voucher di accompagnamento al
lavoro
-
200 persone nei Progetti di Formazione finalizzati a favorire l’autonomia delle persone
-
66 persone prese in carico nel Progetto Logos, rivolto a detenuti in uscita dal carcere a
favore delle quali si sono stati realizzati 63 percorsi di orientamento e bilanci di competenze,
51 inserimenti nel corso propedeutico, 41 tirocini formativi o di orientamento, 14 supporti
psicologici, 3 psicoterapie, 3 interventi di mediazione familiare e 3 inserimenti nella
struttura di ospitalità temporanea;
-
131 segnalazioni, di cui 104 proprie, 97 accoglienze, 47 consulenze e 38 nuovi patti nel
secondo anno di sperimentazione del progetto “il Trapezio” finalizzato al contrasto del
rischio di esclusione sociale di singoli e famiglie in situazione di vulnerabilità, attraverso la
promozione delle capacità individuali e dell’autonomia economica della famiglia.
PRONTO SOCCORSO SOCIALE (ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO SOSTEGNO)
L’Ufficio Pio, anche nel 2009, ha continuato la sua attività tradizionale di contrasto della povertà.
I numeri del 2009:
- 4.674 presenze di persone che si sono rivolte allo sportello, di cui 1.271 straniere;
-
sussidi per € 2.607.260 pari a 4.105 interventi ordinari per persone italiane e per € 848.680
pari a 759 interventi ordinari per persone straniere (sussidi per riscaldamento, utenze,
sanitari e terapeutici, per affitto, borse vedovili e altri).
ALTRI PROGETTI
- Progetto Mense: 14 mense del privato sociale sostenute;
-
Progetto “Provaci ancora Sam”: 33 moduli attivati per la prevenzione della dispersione
scolastica in 27 scuole medie inferiori e 15 per il recupero scolastico;
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-
Ticket scuola: voucher per un ammontare complessivo di € 123.900 grazie ai quali 1.470
studenti hanno potuto acquistare materiale scolastico;
-
Cure e Protesi Dentarie Gratuite: 61 beneficiari della Casa di Reclusione “Lorusso e
Cutugno”;
-
Soggiorni: 111 persone anziane o disabili
-
Estate ragazzi: 1.500 giovani coinvolti
-
Progetto il Bandolo: 20 tirocini circa per situazioni di disagio mentale
-
Progetto Nomis: premi di frequenza e tirocini formativi a favore di minori stranieri del
circuito penale
-
Borse di studio: 80 ragazzi meritevoli dei laboratori della Fondazione Piazza dei Mestieri
DELEGATI E ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
L’attività dell’Ufficio è stata possibile grazie al contributo fondamentale dei Delegati, che si sono
rivelati un’importante risorsa sul territorio, attraverso la relazione di aiuto, per lo sviluppo di un più
ampio progetto di accompagnamento individuale per gli assistiti. I Delegati, riuniti
nell’Associazione Volontari Ufficio Pio San Paolo, sono 185 e operano sul territorio in Distretti
Territoriali e in Distretti Speciali su particolari tipologie di bisogno (avviamento al lavoro, senza
dimora, …).
Sito internet: www.ufficiopio.torino.it
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COLLEGIO CARLO ALBERTO
Costituito nel 2004 dalla Compagnia di San Paolo e dall'Università di Torino, il Collegio Carlo
Alberto è una fondazione la cui missione consiste nel promuovere la ricerca e la didattica in
economia, finanza, scienza della politica e più in generale nelle scienze sociali. Il Collegio
condivide i valori e i metodi della comunità scientifica internazionale.
Nel 2009 il Collegio ha riposizionato la propria attività di ricerca nella direzione di una maggiore
interdisciplinarità, anche grazie alle valutazioni offerte dai referee esterni. Sono state individuate le
nuove frontiere della ricerca, valorizzando il patrimonio acquisito, sono state riorganizzate le
attività di ricerca sulla base di progetti e ridefiniti i profili accademici.
Attraverso un documento di intenti, approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione,
sono state indicate le priorità di ricerca, con l'obiettivo di dare una prospettiva globale e di lungo
periodo al Collegio, alla sua organizzazione, al servizio della comunità. Le aree di ricerca sono:
Demografia, lavoro e politiche sociali;
Sostenibilità e sviluppo;
Governance europea e politiche pubbliche;
Organizzazione industriale e innovazione
Le aree prendono le mosse dalle esperienze accumulate nei diversi settori in questi anni, ma
intendono rendere il Collegio catalizzatore per il territorio verso attrattivo per studiosi nazionali e
internazionali italiani e stranieri che intendano misurarsi con la complessità delle sfide per il futuro.
L’istituzione delle “Chairs” in capo alle aree ha esattamente il significato di attrarre studiosi senior
e far crescere intorno e con essi una squadra di ricercatori e studiosi. che possano mettere a
disposizione del territorio e delle politiche pubbliche le loro idee, i loro studi, i risultati delle loro
ricerche.
Il Board dei Convittori, composto dalla comunità di studiosi del Collegio, rappresenterà un
consesso istituzionale consultivo in cui far vivere e dare voce alle istanze della ricerca, della sua
organizzazione, delle sue prospettive.
Il Collegio partecipa al job market internazionale (insieme all'Ente Einaudi ed alla Bocconi per
l'Italia) per la selezione di studiosi e ricercatori.
LA COMUNITÀ DI STUDIOSI
Si compone di: Carlo Alberto Chairs: studiosi senior, veri catalizzatori di ricerca e riflessione che
grazie alla loro autorevolezza ed esperienza sono in grado di essere catalizzatori per l’intera
comunità, le (una sola è stata assegnata nel 2009); Carlo Alberto Fellows: docenti dell’Università di
Torino che, autorizzati dall’Ateneo, svolgono parte della loro attività di ricerca presso il Collegio;
Carlo Alberto Affiliate: studiosi junior (con il titolo di dottorato) che partecipano alle attività di
ricerca del Collegio; Assistant Professors: giovani docenti (anche stranieri) reclutati sul mercato
accademico internazionale; Senior Research Fellows: studiosi senior di prestigio internazionale che
trascorrono alcuni mesi all’anno presso il Collegio per un dato numero di anni stabilendo un
rapporto duraturo con l’istituzione; Visiting Fellows, professori o ricercatori provenienti da
istituzioni italiane e straniere che per periodi di tempo definiti svolgono la loro attività di ricerca al
Collegio.
Nella riorganizzazione delle attività di ricerca, le risorse sono allocate sulla base di progetti
giudicati da una commissione, nominata dal Consiglio di Amministrazione, secondo i criteri dei
bandi europei. I progetti in essere, precedenti alla riforma, vedranno la loro naturale conclusione. Il
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2010 sarà quindi un anno di transizione fra la struttura organizzativa precedente (per unità di
ricerca) e quella rinnovata (per progetti).
FORMAZIONE
Il programma Allievi, aperto dal 2009 anche agli studenti della laurea triennale, rappresenta la vera
novità che va nella direzione della espansione delle tra le attività di formazione del Collegio. Gli
Allievi del Collegio sono studenti iscritti ai corsi di laurea in scienze economiche e affini (ad
esempio: filosofia, matematica, scienze politiche e statistica) dell’Università di Torino che, oltre
agli obblighi didattici previsti dal proprio corso di studi, svolgono attività integrative presso il
Collegio, sia frontali (corsi e tutorial) sia seminariali.
Il Collegio ospita la Scuola di Dottorato in Economia Vilfredo Pareto dell’Università di Torino,
suddivisa in tre indirizzi: Dottorato di ricerca in economia (SE); Dottorato di ricerca in economia
della complessità e della creatività (ECC); Dottorato di ricerca in statistica e matematica applicata
(SMA).
Al Collegio opera inoltre IEL, un dottorato internazionale in istituzioni, legge, ed economia, coorganizzato dall’Università di Torino e da otto Università straniere.
Master. Ereditando la tradizione del Coripe, il Collegio intende offrire agli studenti offre
opportunità e competenze percorsi per proseguire la carriera universitaria oppure per diventare
economisti professionisti. Il Master in finanza si propone di preparare gli studenti a carriere di alto
livello in investment banking, securities trading, commercial banking o insurance.
INIZIATIVE APERTE
Eventi organizzati dal Collegio (Carlo Alberto Medal, Collegio aperto, Onorato Castellino Lecture,
Vilfredo Pareto Lectures) allo scopo di diffondere i risultati della migliore ricerca in campo
economico/finanziario e socio/politico tra un ampio pubblico.
Sito internet: www.carloalberto.org
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ISTITUTO SUPERIORE MARIO BOELLA
L’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) è un centro di ricerca applicata nel settore delle
Information and Communication Technologies (ICT), con particolare specializzazione sulle
tecnologie wireless. L’Istituto opera in collaborazione con altri centri di ricerca, università ed
industrie per contribuire al processo globale di innovazione. Fondato nel 2000 da Politecnico di
Torino e Compagnia di San Paolo, il centro è localizzato all'interno del campus dell'Ateneo
torinese. Gli 8 laboratori di ricerca sono gestiti in partnership col Politecnico e ospitano un totale di
150 ricercatori di entrambi gli enti che lavorano su progetti congiunti. Il tema tecnologico
dominante, all'interno del quale trovano collocazione le singole aree di ricerca dell'Istituto, è quello
dell'Internet del Futuro o "Internet delle cose", il nuovo scenario che si va definendo anche a livello
internazionale che vede un cambiamento importante della rete, sempre più orientata a connettere tra
loro oggetti e sistemi autonomi oltre agli esseri umani.
Componenti essenziali dell'Internet del futuro sono i sistemi embedded, elaboratori di varie
dimensioni installati all'interno di autoveicoli, nelle nostre case, negli uffici, cioè nell'ambiente che
ci circonda, conferendogli una caratteristica di "intelligenza".
La realizzazione di questo cambiamento epocale della rete richiede competenze che vanno dalla
progettazione di dispositivi HW a basso consumo allo studio di nuovi protocolli di comunicazione,
fino alla definizione di interi sistemi, nuovi processi e nuovi modelli di business: tutte aree nelle
quali l’Istituto ha fatto crescere negli anni competenze specializzate di alto livello.
L'impatto della nuova architettura della rete globale è significativo anche dal punto di vista dei
sistemi informativi che devono essere pronti a ricevere, elaborare e processare un grande volume di
informazioni provenienti dall'ambiente. In questo settore, si stanno affermando nuovi paradigmi
quali il cloud computing, la virtualizzazione ed il software as a service che rimpiazzeranno negli
anni i tradizionali data center aziendali. Per poter contribuire anche in questo settore ai progetti di
innovazione l’ISMB ha creato nel 2009 un’area di competenza sulle nuove architetture dei sistemi
informativi.
Le nuove tecnologie della rete del futuro trovano applicazione in numerosi ambiti che
rappresentano i domini applicativi entro i quali vengono allocati i progetti dell'Istituto come il
monitoraggio ambientale, il monitoraggio energetico, la home e building automation, le
comunicazioni veicolari e l'assistenza domiciliare.
Trattandosi di aree applicative molto vaste che richiedono conoscenze ad ampio spettro,l’ISMB
collabora spesso con partner che operano in settori diversi dall'ICT, organizzando progetti ad
elevato tasso di trasversalità e spesso curandone il coordinamento.
Le attuali aree di competenza tecnologica presenti nell’ISMB sono la fotonica, la progettazione di
antenne innovative, la progettazione microelettronica, le reti a larga banda, le comunicazioni di
breve raggio, la sicurezza e le nuove architetture di sistemi informativi, la localizzazione e
navigazione satellitare e, infine, la progettazione di servizi e applicazioni multidisciplinari.
Nel corso del 2009 l'ISMB ha consolidato le proprie conoscenze nei settori sopra specificati,
ottenendo risultati significativi dal punto di vista scientifico:
-
attivazione di progetti e contatti nel settore del monitoraggio energetico;
-
acquisizione di progetti europei nel settore della applicazione dell'ICT alla sanità;
-
stipula di un accordo importante con l’agenzia spaziale europea (ESA) per lo studio di
tecniche di miglioramento della navigazione satellitare;
-
avanzamento significativo dello sviluppo di un ricevitore GPS/Galileo interamente
realizzato in software, unico nel suo genere che ha già ricevuto apprezzamenti a livello
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internazionale per applicazioni sofisticate anche diverse dalla tradizionale localizzazione
satellitare.
Sito internet: www.isbm.it
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SITI – ISTITUTO SUPERIORE SUI SISTEMI TERRITORIALI PER L’INNOVAZIONE
L’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione è un’Associazione senza scopo di lucro,
costituita nel 2002 tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, che organizza e produce
ricerca e formazione orientate all’innovazione e alla crescita socio-economica del territorio.
SiTI adotta come metodo di lavoro l’integrazione tra discipline scientifiche, saperi e conoscenze
diversi applicandoli alla soluzione di problemi reali.
Nel settore Logistica e trasporti sono stati completati gli studi preliminari del progetto “Genova: il
porto oltre l’Appennino”, che fa parte di uno specifico protocollo d’intesa tra le Regioni Piemonte,
Liguria e Lombardia e che è stato inserito nella programmazione di interesse strategico a livello
europeo. La prospettiva è quella di giungere nel 2010 ad un DPP (Documento Preliminare di
Progetto), per valutarne la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica.
I risultati degli approfondimenti tecnici, territoriali e ambientali della seconda fase del progetto
sono stati pubblicati nel volume “Il BRUCO - Bi-level Rail Underpass for Container Operations”
(Celid, Torino 2009).
Sono state svolte inoltre ricerche di tipo trasportistico a diversi livelli (regionale, interregionale,
europeo) e per lo sviluppo di nuove tecniche per la costruzione di modelli di traffico.
Sui temi della Valorizzazione del patrimonio culturale - ambientale e riqualificazione urbana, si
sono consolidate e rafforzate le attività per il monitoraggio dei siti UNESCO, in collaborazione con
il MiBAC, di supporto alla redazione di piani di gestione o candidature a livello nazionale (in
Piemonte, Lombardia, Puglia e relative “serialità a livello internazionale”). In questo settore si
inseriscono programmi di riqualificazione urbana, il progetto Visitor Management per monitorare e
gestire i flussi turistici, la messa a punto di procedure per il monitoraggio del trasporto delle opere
d’arte (all’interno del progetto “Sicurezza dei Beni culturali”), la collaborazione al master World
Heritage at Work.
Per la Messa in sicurezza del territorio, SiTI ha operato attraverso ITHACA che prosegue le sue
attività nella realizzazione di prodotti di ricerca e servizi ad alto valore aggiunto, a supporto degli
interventi di aiuto umanitario del World Food Programme e di prevenzione del rischio a livello
nazionale e internazionale. In questo stesso ambito sono state anche stipulate intese con la Banca
Mondiale, l’Agenzia Spaziale Italiana e la Columbia University.
Sono inoltre proseguite le attività strumentali di monitoraggio e valutazione nei diversi settori di
intervento della Compagnia di San Paolo, con un particolare impegno per il “Programma Housing”,
che è stato rinnovato per un ulteriore triennio (2010-2012) e al quale SiTI partecipa coordinando
l’Area Tecnica e mettendo a disposizione le proprie specifiche competenze.
Si sono infine ulteriormente intensificate le attività per la partecipazione a bandi di ricerca nazionali
e internazionali, con risultati significativi. Sono stati finanziati il programma di cooperazione
transnazionale “Central Europe” 2007-2013, CIRCUSE per la gestione delle aree industriali urbane
e periurbane degradate, il programma GMES “Attuazione di un servizio iniziale per GMES per
l'accesso ai dati di riferimento geospaziali riguardanti aree geografiche extraeuropee”, il progetto
Interreg IVB “CODE24” (COrridor DEvelopment) per lo sviluppo territoriale sostenibile lungo il
Corridoio 24, il progetto Alcotra Pit Marittime Mercantour (Spazio transfrontaliero Marittime
Mercantour: la diversità naturale e culturale al centro dello sviluppo sostenibile e integrato).
Si tratta di programmi europei di notevole rilievo, in settori innovativi dal punto di vista scientifico,
che si sviluppano in settori di particolare interesse per le attività di ricerca sui sistemi territoriali
definite da SiTI negli ultimi anni.
Sito internet: www.siti.polito.it
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HUGEF- TORINO
Human Genetics Foundation-Torino (HuGeF-Torino), Ente Strumentale della Compagnia di
San Paolo, è una Fondazione di Partecipazione che ha come Soci Fondatori la Compagnia di
San Paolo, l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino. E’ stata costituita nel
2007 e riconosciuta con l’iscrizione al registro delle persone giuridiche della Regione Piemonte
nel 2008. La sua finalità è quella di sostenere lo sviluppo della ricerca di eccellenza e la
formazione avanzata nel campo della genetica, della genomica e della proteomica umana con il
concorso di tutte le discipline scientifiche, tecniche e tecnologiche ad esse collegate, con
attenzione anche alla dimensione bioetica.
Durante il 2009 è stato definito l’indirizzo scientifico (mission) della Fondazione che si connota
come una struttura autonoma per la ricerca di base sulla genetica umana, volta ad accelerare e
integrare il processo di sviluppo della ricerca che si svolge negli Atenei, coinvolgendo
ricercatori di elevata competenza e potenzialità ed utilizzando piattaforme tecnologiche di
avanguardia.
SEDE
Il raggiungimento della mission deve, ove possibile, creare una sinergia sul territorio che
permetta l’ottimizzazione dell’esistente (attrezzature, servizi, laboratori, strutture), intervenendo
con investimenti specifici laddove manchino, siano insufficienti o siano obsoleti.
La ricerca del miglior connubio tra autonomia gestionale e sinergia con l’esistente ha guidato la
scelta finale della sede, variata rispetto alle linee di indirizzo iniziali. L’edificio che ospita la
Scuola di Biotecnologie, in Via Nizza 52, nel quale operano già più gruppi di ricerca qualificati,
in un ambiente concepito con i più innovativi criteri architettonici, ha rappresentato la scelta che
meglio sembra ottimizzare la qualità scientifica e gli investimenti dello HuGeF. Si tratta di un
edificio di quasi 10.000mq, di cui 6.350mq dedicati ai laboratori. All’interno di questi spazi
operano già gruppi di ricerca con laboratori attrezzati per la ricerca bio-molecolare. Lo HuGeF
avrà a disposizione locali dedicati, ad uso esclusivo, e condividerà con i ricercatori della Scuola
di Biotecnologie i locali e parte delle attrezzature dei servizi di ricerca stimolando così sinergie
e potenzialità da condividere e rafforzare. L’inizio dell’attività scientifica è previsto dopo la
firma della convenzione con l’Università e l’adeguamento dei locali (marzo-aprile 2010).
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
Nel 2009 sono state definite quattro Linee di ricerca con cui iniziare l’attività (e relativi Group
Leaders) che sono: Immunogenetics (Silvia Deaglio, da Torino), Epidemiology and
molecular genetics (Paolo Vineis, da Londra), Epigenetics (Salvatore Oliviero, da Siena),
Genomic variation in human populations and complex diseases (Giuseppe Matullo, da
Torino). Tale scelta è stata il frutto del lavoro del Comitato Scientifico formato da esperti di
fama internazionale (Luca L. Cavalli-Sforza, Franco Cerrina, Arturo Falaschi, Marcus Feldman,
Mary-Claire King, Lucio Luzzatto, Martyn Smith, Alain Tedgui, Cox Terhorst). Nel maggio
2010 il Comitato Scientifico si riunirà per valutare la fattibilità di eventuali altre linee di ricerca
sui temi: modelli biomatematici e bioingegneristici complessi applicati alla genomica;
oncogenetica; e genetica delle malattie cardiovascolari.
PERSONALE SCIENTIFICO
Lo HuGeF, adeguandosi alle linee di indirizzo della Compagnia e dei suoi Enti Strumentali, ha
ritenuto di avviare una strategia comune con gli Atenei per l’assunzione del personale
scientifico che da una parte privilegi per i nuovi assunti la tipologia dei ruoli universitari a
tempo determinato (quali borse di dottorato o assegni di ricerca il cui costo venga retrocesso
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dallo HuGeF all’Ateneo) ma dall’altra preveda incentivi che premino la produttività scientifica
attraverso rapporti trasparenti previsti da apposite convenzioni tra Atenei e HuGeF.
Sito internet: www.hugef.org
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LA GESTIONE FINANZIARIA
IL PATRIMONIO E LE LINEE STRATEGICHE DELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE
La Compagnia di San Paolo adotta un modello di gestione del patrimonio tipicamente istituzionale,
avvalendosi di una struttura interna e di consulenti esterni per l’espletamento delle mansioni di
investimento. L’attività della gestione finanziaria è ispirata a principi che si sono formati
coniugando la tradizione dell’istituzione con il contributo internazionale ed indipendente degli
advisor per trarre il massimo beneficio dal profilo di lungo termine della fondazione, che è la chiave
per il successo in tema di investimenti, coerente con la storia stessa della Compagnia.
In particolare essi si adattano alle peculiarità dell’istituzione, coniugando quindi gli obiettivi di
rendimento degli investimenti con le attese riguardo le esigenze di erogazioni future e mirando ad
isolare queste ultime, con appositi accorgimenti prudenziali, dall’inevitabile volatilità dei risultati
annuali derivanti dall’andamento dei mercati finanziari.
Nel complesso, il patrimonio della Compagnia di San Paolo si caratterizza per un alto tasso di
liquidità e assenza di debito, fattori di solidità che possono rappresentare un vantaggio competitivo
per l’investitore in un contesto di mercato ancora afflitto da eccesso di indebitamento degli
operatori e sempre maggiore esigenza di liquidità.
A fine 2009 il valore di mercato complessivo del patrimonio ammonta a 6,9 miliardi di Euro, con
un’incidenza sul totale di: 53% in azioni
Crediti di imposta
Obbligazionario
Intesa Sanpaolo, 21% in obbligazionario, 10%
in monetario, 7% in azionario, 3% in altre
partecipazioni e 2% in private equity. A questi
Private Equity
si aggiunge una componente di 0,3%
rappresentata da crediti di imposta.
Intesa Sanpaolo
I RISULTATI DEL 2009
Il 2009 è stato un anno contrastato per i
mercati finanziari: il primo trimestre ha
visto una caduta libera dei mercati dovuta
ai timori di rischi di collasso del sistema
finanziario globale - con l’indice europeo
DJ Euro Stoxx 50 in ribasso di 26 punti
percentuali nei primi quarantasette giorni
dell’anno – seguito da una ripresa
vertiginosa delle quotazioni nei mesi
successivi innescata dall’intervento a
360° che stati, banche centrali e autorità
internazionali hanno messo in atto per
scongiurare l’avverarsi di un collasso del sistema finanziario globale.
Il rientro di siffatti timori, l’iniezione di enormi quantità di liquidità da parte di governi e banche
centrali e gli effetti iniziali delle misure di spesa straordinaria messa in atto dai governi hanno
trasmesso fiducia ai mercati: il 2009 si è così chiuso in territorio positivo per i mercati finanziari
con l’indice DJ Euro Stoxx 50 in rialzo di 21 e 64 punti percentuali da fine 2008.
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Nell’anno trascorso tutti gli investimenti della Compagnia di San Paolo hanno realizzato un
rendimento positivo: nel complesso il patrimonio ha conseguito un rendimento del 16% a fronte di
una volatilità superiore al
20%. Intesa Sanpaolo, i fondi
azionari e quelli absolute
return hanno contribuito con
rendimenti a doppia cifra; il
monetario, l’obbligazionario e
le
partecipazioni
non
strategiche hanno riportato
incrementi più ridotti.
In particolare la partecipazione della Compagnia di San Paolo in Intesa Sanpaolo ha generato un
ritorno del 27% pur essendo il 2009 un anno di transizione per la Banca, che, al fine di rafforzare la
propria dotazione patrimoniale, ha evitato la distribuzione di dividendo agli azionisti ordinari. Il
portafoglio gestito, nel suo complesso, ha concluso l’anno con un rendimento dell’8,9%, valore
ponderato dei rendimenti molto positivi dei comparti azionario e absolute return e di quelli più
moderati, come evidenziato graficamente, dei comparti obbligazionario e monetario.
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La Compagnia di San Paolo è membro di
ACRI - Associazione di Casse di Risparmio e Fondazioni www.acri.it
EFC - European Foundation Centre www.efc.be
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