Vita quotidiana di un avvocato di oggi

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Vita quotidiana di un avvocato di oggi
Buone Pratiche
Vita quotidiana di un avvocato di oggi
L’Avv. Luca Del Vecchio, la cui attività
è svolta in maniera tradizionale con
carta, penna e calamaio, e l’Avv.
Carlo
Cibero,
che
ha
invece
organizzato la sua attività avvalendosi
delle nuove tecnologie, di sistemi
informatici e di servizi telematici,
colleghi ed amici si ritrovano ad
assistere le due controparti di un
processo civile. È un lunedì dei primi
giorni di settembre, sono ancora in
vacanza (Luca è in una villetta in
villeggiatura e Carlo sulla sua barca a
vela) ma i loro ultimi scampoli di
tranquillità potrebbero essere messi
in discussione dall’attesa di un
provvedimento del giudice che si è
riservato su una questione rilevante
per le sorti della causa. Sulla base di
questo
provvedimento
dovranno
probabilmente
effettuare
degli
approfondimenti
giurisprudenziali,
confrontarsi con i loro clienti,
recuperare dei documenti e redigere
e depositare delle memorie. Luca non
resiste più e decide di lasciare la casa
al mare per recarsi in Tribunale per
controllare in cancelleria se l’atteso
provvedimento
fosse
stato
depositato. Luca, bardato dopo tanto
tempo di nuovo con giacca ed una
cravatta che lo soffoca, incontra in
auto un lungo rallentamento in
autostrada per il rientro delle vacanze
(si era scordato che oggi era segnato
con il bollino rosso per il traffico).
Anche in città il traffico non è da
meno e ancor peggio è riuscire a
trovare un parcheggio vicino al
Tribunale. Posteggiata l’auto a un
paio di Km dal Palazzo di giustizia che
raggiunge sotto il sole che ancora
dardeggia ed incontra e saluta
svogliatamente alcuni colleghi (con la
faccia da sfigatissimi). Gli ascensori
del Tribunale sono, come sempre
fuori servizio e l’unico che funziona
prevede una fila di almeno ½ ora.
Decide di salire le innumerevoli
rampe di scale che lo porteranno alla
cancelleria e, con il fiatone e la lingua
di fuori, finalmente raggiunge la meta
ma ahimè trova una lunga fila.
Aspetta, aspetta e finalmente arriva il
suo turno ma ecco che il cancelliere
guarda l’orologio (le 12,01) e dice che
il lunedì chiude alle 12,00, il martedì
alle 12,15, mentre il mercoledì e
giovedì alle 11,45 invece il venerdì
sono aperti dalle 10,30 alle 13,00, il
sabato ricevono soltanto gli atti
urgenti, e comunque oggi chiudevano
alle 12,00 e quindi sono già chiusi.
Luca chiede pietà all’intransigente
funzionario, cerca pure di corromperlo
con una stella marina, già lontano
ricordo delle vacanze, che si ritrova in
tasca (gliel’ha messa la figlia), soltanto
quando ha una crisi di nervi il
funzionario più per paura consente di
controllare il fascicolo di causa che si
trova su in alto in un armadio
all’interno di un pesantissimo faldone.
Finalmente Luca apre il fascicolo e
trova il tanto atteso provvedimento
depositato proprio quella mattina (è
stato un colpo di fortuna ma il sesto
senso di Luca non sbaglia quasi mai
anche se spesso gli fa passare notti
insonni). Anche Carlo dalla sua barca
a vela controlla l’eventuale deposito
del provvedimento ma, come ormai di
consuetudine, decide di farlo dopo una
bella nuotata. Si issa sulla barca, si
asciuga con comodo, si prende una
bella bibita ghiacciata, e si collega a
PolisWeb con il suo tablet (o il suo
portatile
con
smart
card
e
collegamento 3G) senza lasciare
l’ameno golfo dove è attraccato.
Anche Carlo ha così avuto conoscenza
del deposito appena effettuato, ma
anche di tutti gli aggiornamenti delle
varie pratiche. Luca vuole una copia
del provvedimento, ma il cancelliere
gli fa vedere la fotocopiatrice fuori
servizio. A Luca non rimane altro che
copiarsi
il
contenuto
del
provvedimento a penna su un foglietto
e ritornare alla sua auto (vista l’ora
inutile pensare a fare altri controlli).
Carlo, memorizza il provvedimento nel
suo sistema informatico al quale è
collegato in remoto, sulla base dei vari
aggiornamenti ricevuti comincia a
scalettare i todo, gli adempimenti e le
scadenze da gestire, distribuendo
anche gli incarichi alla sua segretaria
ed ai suoi collaboratori… Finalmente,
può farsi un’altra nuotata. Luca ha
necessità di parlare con il suo cliente
ritorna in studio per fissare un
appuntamento, dopo una serie di
tentativi per trovare orario e luogo, si
accorda per incontrarsi: la segretaria,
mossa a compassione gli offre un
triste tramezzino. Anche Carlo deve
parlare con il suo cliente: si collega via
Skype con lo stesso (mette un fondale
come di uno studio e indossa una
sorta di pettorale che in unico pezzo fa
apparire come se indossasse giacca,
camicia
mentre
rimane
in
pantaloncino e sandali) e discute sul
da farsi. Durante l’incontro con il
cliente
Luca
ha
necessità
di
recuperare un documento, chiama la
sua segretaria spiegandole quale
documento cercare e dove potrebbe
cercarlo. La segreteria entra nella
stanza apre l’armadio dove ci sono i
faldoni della pratica e comincia a
scartabellare negli stessi come un
segugio da tartufi. Passa il tempo e
Luca è infastidito dal ritardo fin
quando non si alza lascia il suo cliente
è va anche lui alla ricerca del
documento. Finalmente la segretaria
lo trova prima un istante prima che
Luca abbia l’ennesima crisi di nervi
della giornata. Anche Carlo ha
necessità di trovare un documento ma
attiva la funzione di ricerca nel
repository documentale dove ha
inserito tutti i documenti di questa
come di tutte le altre sue pratiche. Nel
giro di pochi secondi trova quanto
cercava e continua a dialogare con il
suo
cliente
in
videoconferenza.
All’esito
dell’appuntamento
Luca
riceve una montagna di documenti
che fa fotocopiare alla sua segretaria
che, alla fine unisce a quelli conservati
nell’armadio dedicato alla causa.
Anche Carlo riceve i documenti dal
suo cliente ma per via telematica,
documenti che salva con quelli
Buone Pratiche
digitalizzati già organizzati sul suo
server. Luca e Carlo a questo punto
devono redigere le memorie ma
l’orologio di Luca segna le 18.30
mentre quello di Carlo segna appena
le 11.00, giusto il tempo di una
nuotata prima di mettersi a lavoro.
Luca guarda l’orologio sono le 11,30
gli rimane poco meno di 1 ora per
depositare la memoria in Tribunale e
sta ancora aspettando le fotocopie
degli ultimi allegati per collazionare
l’atto: purtroppo non c’è niente da
fare si arriva sempre all’ultimo
minuto. Ha già dato indicazione a
Roberto, il suo collaboratore, di
aspettarlo sotto lo studio con il
motorino acceso e a Gloria, la sua
nuova
praticante,
di
recarsi
direttamente
in
Tribunale
per
prendere il turno. Finalmente l’atto è
pronto. Luca di corsa scende le scale
arriva al motorino quando un dubbio
lo coglie: … e gli allegati? #**##
(imprecazione) li ha lasciati sul
tavolo. Risale di corsa prende i
maledetti allegati, li spilla… #**##
(altra imprecazione) possibile che le
spille nella spillatrice finiscono sempre
quando una ha fretta? Finalmente
Luca e Roberto sfrecciano alla volta
del tribunale commettendo non poche
infrazioni. Un corteo di precari a
paralizzato le principali strade di
accesso ma per fortuna ci sono i
marciapiedi. Il tempo scorre e l’ansia
aumenta. Luca arriva in Tribunale e
con tutto il casco corre dentro. I soliti
ascensori rotti, le solite interminabili
scale ed il solito orario di cancelleria,
ma per fortuna che Luca ha mandato
Gloria che simula un attacco epilettico
pur di non far chiudere la porta della
cancelleria. Trafelato Luca consegna
la memoria al cancelliere che però gli
dice che deve verificarne la ricevibilità
formale e sostanziale dell’atto. Con
certosina
attenzione
verifica,
controlla, legge, osserva e Luca
comincia a sudare freddo. Il volto del
cancelliere si illumina di soddisfazione
e dice a Luca: “avvocato così non lo
posso ricevere”. Luca sente il mondo
crollargli addosso e, appena ripresosi,
con timore chiede che cos’è che non
va. Candidamente il cancelliere fa
notare che non è firmato… #**##
(ennesima imprecazione). Luca firma
l’atto e con sguardo minaccioso
consegna l’atto al cancelliere che
finalmente
mette
il
bollo
del
depositato. Luca, svuotato e spossato,
pensa con soddisfazione che anche
questa scadenza è stata rispettata:
ma a quale prezzo? Guarda l’orologio
le 12.45 Primo piano su un orologio
subacqueo, anche questo fa le 12.45,
è di Carlo che sta facendo l’ennesima
nuotata: ha già finito di redigere la
memoria, ma ha più tempo a
disposizione perché la cancelleria
telematica consente il deposito fino
alle ore ..,.. Carlo adesso rivede
velocemente la memoria al computer,
che ha scritto a due mani con il suo
collaboratore, inserisce gli allegati
digitale che gli ha preparato, firma
digitalmente, predispone la busta e si
collega per il deposito: è tranquillo
perché il sistema di redazione verifica
la completezza e correttezza dell’atto
che deve essere depositato e dei
relativi allegati, se Carlo avesse
scordato qualcosa o avesse commesso
un errore formale il sistema lo avrebbe
rilevato.
Alle
16,58
Carlo
ha
depositato la sua memoria e ilo suo
sistema
informatico
recupera
la
ricevuta telematica di deposito e di
presa in carico. L’indomani mattina il
suo atto già formalmente depositato
sarà definitivamente acquisito agli atti
del procedimento e potrà essere
consultato telematicamente. Carlo e
Luca dopo qualche giorno dalla
scadenza vogliono vedere cosa ha
depositato la controparte: il primo
continuerà a farlo telematicamente il
secondo con le solite scorribande in
Tribunale.
Luca vuole chiedere un ulteriore
acconto al suo cliente e da incarico ad
un suo collaboratore di aggiornare la
notula
con
le
ulteriori
attività
effettuate.
Il collaboratore, prende il fascicolo,
l’agenda di studio, cerca di ricostruire
quale attività sia stata compiuta, quali
spese
eventualmente
sostenute,
quante telefonate e quali colloqui
effettuati, prende tariffe tabelle,
controlla quale sia il valore della causa
e comincia redigere la notula, poi fa
somme, calcola percentuali, verifica gli
acconti versati ed infine consegna il
suo lavoro a Luca per la verifica finale.
Luca corregge la notula, aggiunge
alcune voci che il collaboratore aveva
dimenticato, rifà i conteggi e passa
tutto alla segretaria perché possa
predisporre la nota da inviare al
cliente con la richiesta di acconto.
Anche Carlo, vuole chiedere un
acconto al cliente, ma per aggiornare
la notula utilizza la specifica utility del
suo software gestionale e con un click
ha già tutti i conteggi già pronti,
inserisce qualche piccola modifica e il
sistema crea anche la lettera di
accompagnamento per la richiesta di
acconto, secondo un modello già
predisposto che viene valorizzato di
tutte le informazioni
del
caso
specifico. Un click e la richiesta è
anticipata per mail all’indirizzo del
cliente presente sul database del
gestionale. Carlo utilizza anche il
software che consente per via
telematica
di
inviare
per
raccomandata cartacea, all’indirizzo
del cliente, la richiesta di acconto.
Finalmente il giorno dell’Udienza. Luca
e Carlo escono dall’udienza, tutti e
due hanno fatto un buon lavoro, ma
Luca appare stanco ed emaciato, al
contrario Carlo e abbronzato ed in
gran forma: Luca chiede a Carlo come
fa, e Carlo gli risponde che lui ormai fa
solo l’avvocato mentre le file, il lavoro
di cancelleria, il lavoro di routine, gli
spostamenti, le scale del Tribunale li
fa fare ai suoi software TeamSystem.
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