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LIBERTÀ
Giovedì 26 aprile 2012
ARTIGIANATO
PIACENTINO
ARRIVANO LE SCADENZE PER L’ANNUALE DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Cna:i servizi erogati Caf a Piacenza
Castel San Giovanni e Fiorenzuola
■ All’approssimarsi delle sca-
denze per l’annuale dichiarazione dei redditi, la Cna di Piacenza
fa il punto sui servizi forniti dal
suo centro di assistenza fiscale:
“rappresenta uno dei valori aggiunti della nostra associazione”
sintetizza, precisando che il Caf
Cna srl, Centro Assistenza Fiscale dipendenti e pensionati costituito dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della
Piccola Impresa (Cna) è regolarmente iscritto all’Albo dei Caf
con decreto del ministro delle finanze. Quali i servizi erogati? La
compilazione della dichiarazio-
ne dei redditi Modello 730; il calcolo e la predisposizione dei bollettini per la dichiarazione Ici; le
dichiarazioni Red/Inps; le certificazioni Isee; le certificazioni Iseu (ossia Ise Universitaria); la
certificazione e il calcolo per l’assegno nucleo familiare; la certificazione e il calcolo per l’assegno
di maternità. Cna inoltre sottolinea “la presenza e diffusione sul
territorio provinciale, con sedi a
Piacenza, Castel San Giovanni e
Fiorenzuola d’Arda”, evidenziando inoltre l’alto numero di dipendenti e pensionati assistiti
per il modello 730 e per il servizio
Red e “l’ampia disponibilità di
accesso”. L’assistenza è rivolta
anche alle imprese “che possono
usufruire di un supporto supplementare, da parte del Caf, per
quanto concerne le attività inerenti il conguaglio da effettuare
quale sostituto d’imposta. Per
tutti coloro che vi aderiscono,
sarà il Caf Imprese a rispondere
all’Agenzia delle entrate per eventuali comunicazioni di irregolarità, evitando al contribuente – fa notare Cna - l’onere di attivarsi per il disbrigo di queste
pratiche”. In regalo ai clienti di
Caf Cna la “Carta Caf”, una “car-
Fondamentale l’assistenza fiscale
ta vantaggi che offre mille occasioni di risparmio su farmacie,
terme, villaggi turistici, tempo libero”, realizzata in collaborazione con ABCapital, società di erogazione di sistemi integrati di
servizi. Per quanto riguarda l’Imu, il Caf Cna spiega di essersi
attrezzato, “attraverso le sue
strutture di servizi convenzionate” per predisporre “a tariffe
chiare e vantaggiose, il calcolo
dell’Imu per immobili e terreni,
compilare le deleghe bancarie
(modelli F24) e fornire assistenza nella predisposizione della dichiarazione Imu”. Cna ricorda
poi che è possibile presentare in
sede la domanda per ottenere le
riduzioni tariffarie per l’energia
elettrica (bonus energia) e per il
gas (bonus gas): “Il Caf Cna assiste nella compilazione della domanda e la trasmette direttamente ai Comuni convenzionati”. Per informazioni è possibile
rivolgersi a Caf Cna Piacenza, via
Coppalati 10, tel. 0523.572224
(caf730@cnapc. it).
SITUAZIONE ORMAI INSOSTENIBILE PER LE IMPRESE
■ “Meno tasse sulle imprese”:
ormai non è più solo un’invocazione ma un grido d’allarme, alla luce dei dati – evidenzia UpaFederimpresa – resi noti congiuntamente dalle varie associazioni di categoria dell’artigianato, Confartigianato, Cna e Casartigiani, unite nel chiedere un
alleggerimento fiscale per condizioni giudicate insostenibili dalle aziende. Sul banco di accusa
in particolare la nuova Imu che
grava anche sugli immobili produttivi: “Porterà a un incremento della tassazione dai circa 4,5
miliardi di euro della vecchia Ici
a circa 7,5 miliardi (con oltre il
60% di aumento) se i Comuni
applicheranno l’aliquota base
del 7,6 per mille, per arrivare ad
oltre 10,5 miliardi circa se l’aliquota base sarà aumentata, come è facoltà dei Comuni, sino al
Upa Federimpresa:grido d’allarme
per la pressione fiscale,ridurre l’Imu
Cresce la pressione sulle imprese
10,6 per mille. Per ciascuna impresa ciò significa un aggravio di
alcune migliaia di euro” sostengono le associazioni, che stanno
facendo fronte comune in questa battaglia, evidenziando la necessità di ridurre la pressione fi-
scale sulle imprese che nel 2014
– denunciano - si attesterà al
45%, “un fardello – sottolineano
- che riduce la competitività delle nostre aziende e blocca le potenzialità di crescita del Paese”. Il
governo viene invece promosso
per altri provvedimenti: “Giudichiamo positivamente l’introduzione, nei principi di delega fiscale, della rivisitazione degli adempimenti e la razionalizzazione dei regimi fiscali, come pure
la tassazione separata, su base
opzionale, del reddito dell’impresa rispetto a quella dell’imprenditore. Ma la riforma fiscale
non può e non deve portare ulteriori incrementi di pressione fiscale”. Resta però la “delusione
per il mancato inserimento nella delega fiscale della disposizione che demandava al governo
l’introduzione di procedure per
destinare il maggior gettito derivante dalla lotta all’evasione alla
riduzione della pressione fiscale”, che potrebbe essere attuata –
suggeriscono – anche riducendo
la spesa pubblica in una sua
complessiva ridefinizione. Per
l’Imu, la richiesta è di un’aliquota ridotta sugli immobili produttivi “per tener conto del fatto che
la nuova imposta non “ingloba”
anche l’Irpef, come inizialmente stabilito nelle prime bozze del
decreto legislativo sul fisco municipale”. A complicare il quadro,
il rischio “della difficoltà, se non
dell’impossibilità, di eseguire
correttamente il versamento Imu a conguaglio del 16 dicembre 2012, perché l’aliquota effettiva d’imposizione verrà determinata con certezza, e sarà quindi conoscibile, solamente il 10
dicembre 2012, ossia pochissimi
giorni prima della scadenza fissata”.
Anna Anselmi
LA PROPOSTA DI RIFORMA DEL MINISTRO FORNERO NON PIACE
Libera Artigiani:contraria a scelte
che ingessano il mercato del lavoro
■ La proposta di riforma del lavoro del ministro Fornero non
piace a Confartigianato EmiliaRomagna, che ne giudica negativamente gli effetti perché “ingessa il mercato. Noi siamo quelli che
più di tutti assumono a tempo indeterminato, che usano il lavoro
interinale e a progetto quando
serve e dove serve, che fanno un
uso maggiore del contratto di apprendistato. In altre parole la flessibilità in entrata è usata dalle nostre imprese quando e perché serve” afferma Marco Granelli, presidente di Confartigianato EmiliaRomagna, cui aderisce la Libera
Artigiani di Piacenza. Secondo
l’Osservatorio Mpi di Confartigianato Emilia-Romagna, nella nostra regione, nel primo semestre
2011, gli apprendisti erano
48.620, pari al 9,8% del totale nazionale. Nel 2010 gli apprendisti
nelle aziende artigiane erano
quasi 17mila, ossia il 32,2% del totale dell’apprendistato. “Piacenza
è sostanzialmente in linea con la
media regionale – osserva Alberto
Bottazzi, direttore di Libera Artigiani – e questo dato che sta emergendo dimostra ancora una
volta che non è verso il mondo
delle imprese artigiane che van-
no indirizzati i costi più pesanti
per uscire dalla crisi. Noi non siamo contro alle misure che portano a vere riforme, ma siamo contro a tutto ciò che va a colpire e
penalizzare il lavoro e la crescita
delle piccole e medie imprese. Ad
esempio nella riforma c’è un irrigidimento dei contratti di apprendistato che pone le aziende
in una condizione di difficoltà per
gli eccessivi obblighi previsti. Crediamo che invece si debba tener
conto del buon senso che anima
le scelte degli artigiani che non rinunciano certo ad assumere un
apprendista quando si dimostra
Il direttore Alberto Bottazzi
bravo e competente”. A riprova,
Bottazzi rileva come nel 2010 le
assunzioni nel comparto artigiano abbiano sfiorato le 17mila unità. I contratti a tempo determinato in Emilia-Romagna risultano essere circa 206mila, ossia il
10% dell’occupazione totale. I lavoratori indipendenti emiliano
romagnoli sfiorano il mezzo milione di unità, attestandosi a quota 482.698, che equivale al 24,5%
degli occupati. “I dati elaborati
dal nostro Osservatorio sul mercato del lavoro confermano – ribadisce Granelli - quanto noi già
sappiamo: l’artigianato e le microimprese considerano la risorsa
umana come un valore assoluto e
giocano un ruolo da protagoniste
nel mantenimento dei livelli di
occupazione con contratti di lavoro permanente”. La micro sembrerebbe proprio la dimensione
d’impresa ottimale rispetto alla
domanda di apprendisti: sul totale delle assunzioni non stagionali, l’8,9% avviene con contratto di
apprendistato, percentuale che
sale al 13,8% per le microimprese.
a. a.
Artigianato
in breve
UPA – FEDERIMPRESA
◗◗ Upa-Federimpresa aderisce
all’appello lanciato da Rete Imprese
Italia che,prendendo atto
dell’annuncio del ministero
dell’ambiente sul differimento del
pagamento del contributo Sistri dal
30 aprile al 30 novembre 2012,giudica
la misura “insufficiente”. Ribadendo la
proposta di abolire il contributo che le
imprese devono pagare,“tenuto
conto della sostanziale inoperatività
del Sistri a fronte delle quote già
versate dalle imprese negli ultimi due
anni”,si chiede un confronto
immediato per istituire un nuovo
sistema.
LIBERA ARTIGIANI
◗◗ “Ristrutturare nel 2012:incentivi,
agevolazioni,metodologie per
ristrutturare un immobile”è l’incontro
in programma sabato 5 maggio alle
ore 10.30 nella sala riunioni della sede
della Libera Artigiani,in via Modenesi.
Promossa dalla Categoria edili,
l’iniziativa affronterà sotto diversi
aspetti il tema della ristrutturazione e
della manutenzione degli edifici,sia
privati che industriali o commerciali.
Interverranno:Paola Fantini,
commercialista;Massimo Pancini,
architetto,i quali si soffermeranno
sugli incentivi e le agevolazioni al
committente;un tecnico di settore,
che illustrerà le tipologie di
costruzione per ottenere un risparmio
energetico;un responsabile della
Banca di Piacenza ed Elena Chimisso,
ufficio credito della Libera Artigiani,
che parleranno dei finanziamenti
disponibili sulla base del tipo di
richiesta.A introdurre i lavori saranno
Edoardo Palpi e Mario Gardella,
rispettivamente capo categoria e
rappresentante della categoria edili
della Libera,ideatori del convegno
che verrà coordinato da Isabella
Martini,della Libera Artigiani.La
partecipazione è gratuita e aperta a
tutte le imprese:“Sarà occasione –
evidenziano gli organizzatori - per
chiarire eventuali dubbi e per
formulare domande direttamente ai
relatori”.Si chiede conferma della
partecipazione.
CNA
◗◗ Il pagamento del contributo Sistri,
come recentemente annunciato dal
Ministero dell’ambiente,è stato
differito al 30 novembre.“Una
decisione positiva – afferma Cna – ma
non sufficiente per cercare di aiutare il
mondo dell’artigianato e della piccola
e media impresa a superare il
perdurante stato di crisi economica.
Un contributo che andrebbe
soppresso,vista l’inoperatività di
questo sistema di tracciabillità dei
rifiuti che ha già comunque costretto
gli imprenditori a due anni di inutili
pagamenti”.Cna,anche attraverso
Rete Imprese Italia,ha dunque chiesto
un confronto con il Ministero
dell’ambiente per cercare di istituire
“un nuovo e oggettivamente utile
sistema di tracciabilità dei rifiuti”.
p.27.10.11
PIACENZA - Strada della Raffalda, 14
Tel. 0523.307580 - Fax 0523.307570
FIORENZUOLA - Viale Matteotti, 32
Tel. 0523.983412 - Fax 0523.981427
BOBBIO - Piazza S. Francesco, 5
Tel. 0523.307537
CORTEMAGGIORE - Via Cavour, 27
Tel. 0523.839411
PONTE DELL’OLIO - Via Veneto, 44
Tel. 0523.877414
CASTEL S. GIOVANNI - Corso Matteotti, 146
Tel. 0523.884073