Lezione 21-10
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Lezione 21-10
Esempio-Planimetria Esempio 2-Veicolo caratteristiche veicoli massa veicolo 1 945 Passo 1 2,44 lunghezza1 3,74 momento di inerzia 1 1274,58168 Esempio 2-Dati Dati Esempio Velocità pre urto veicolo 1 Velocità post urto veicolo 1 Coeff attrito Pavimentazione 72km/h 62 km/h 0,65 Caratteristiche Urto cAR Caratteristiche Urto cAR Tracce di gommatura sulla barriera 5 m Tracce di frenatura 17 m Distanza complessiva circa38 m Analisi fase cARpost Urto Fase Post urto distanza in frenata 17 m coefficiente attrito 0,65 distanza in frenata invisibile 6,5 m coefficiente attrito 0,32 distanza senza frenata dopo distanza senza frenata prima 4,8 m coefficiente attrito 0,25 10 m 0 Distanza totale 38,3 m coefficiente attrito coefficiente attrito medio pesato Velocità post urto 60 Km/h 0,37 Analisi fase Urto • Dalla definizione di coefficiente di attrito si ha, in ogni istante durante il contato tra veicolo e muro: • Integrando nel tempo, su tutta la durata dell’urto, ricordando la definizione di impulso, si ha: • e quindi: • Esplicitando i termini della velocità si ottiene: • da cui è possibile ricavare la velocità pre urto nota la velocità post urto e gli angoli di arrivo ed uscita dall’urto: Velocità urto 72 Km/h Energia Deformazione Energia Deformazione Energia Energia 1 = M * EES 2 2 = 3000 J 1 1 2 = M *Vi − M *V 2 2 A ≠ B 2 f = 48854 A J B Energia Deformazione Forza Energia = Kx 1 = Fx 2 1 = M * EES 2 Energia C E 1 M * EES 2 1 M * EES 2 2 2 1 F 2 = 2 K 1 = Fx 2 2 D F Energia Deformazione (inch) (m) (inch) (m) 80,9 2,05 a: 94,8 2,41 A (lb/in) (kg/cm) B (lb/in²) (kg/cm²) Frontale 180,25 32,190 72,11 5,070 Area d'impatto: Posteriore 172,50 30,806 64,40 4,528 Laterale 88,25 15,760 59,75 4,201 Esempi: Ford Escort, Hyundai Excel, Honda CRX, Chevrolet Chevette, Chevrolet Spectrum, Toyota Tercel, Dodge Colt, Pontiac Fierro, Mazda 323, Ford Festiva. Classe 1: 1 M * EES 2 1 F 2 = 2 K 2 (inch) (m) (inch) (m) 94,8 2,41 a: 101,6 2,58 A (lb/in) (kg/cm) B (lb/in²) (kg/cm²) Frontale 184,69 32,982 66,38 4,667 Area d'impatto: Posteriore 162,33 28,989 49,44 3,476 Laterale 100,00 17,858 66,20 4,654 Esempi: Chevrolet Cavalier, Ford Tempo, Chevrolet Camaro, Ford Mustang, Plymouth Reliant, Honda Civic, Dodge Omni, Nissan Sentra, Toyota Corolla, Dodge Shadow. Classe 2: F EES EES = MK = = 9 km / h F = EES EnergiaAtt MBL EES MK = passo da: Normale passo da: = 9 km / h * cos( 90 − 22 ° ) = 3 MBL = 7276 N rito = F * f * L = 7276 * 5 * 0 , 4 * 3 = 43656 J ModelloPro Impact Esempio-Planimetria Veicolo A Mercedes Benz Veicolo B VW Polo Valutazione dell’Ed Metodo del confronto fotografico basato sull’EES 1 Ed = M ⋅ EES 2 2 Valutazione dell’Energia di deformazione Metodo del confronto fotografico basato sull’EES Si devono scegliere veicolo uguali e con danneggiamenti analoghi VANTAGGI: •estrema semplicità dovuta al confronto visivo •calcolo immediato dell’energia di deformazione EES Limiti: •Difficoltà di reperire crash test o deformazioni documentate simili a quelle in oggetto per: •entità •posizione •forma •Poca precisione del metodo (valutazione legata all’esperienza personale) •Se il PDOF del riferimento è diverso dal PDOF del caso sotto studio? Energia di deformazione metodo CRASH 3 F = A + BC Ea allora sarà data dalla forza per la deformazione, estesa a tutto il frontale del veicolo C Ea = ∫ G + ∫ F (C )dC dl 0 0 L BC 2 dl Ea = ∫ G + AC + 2 0 L C1 C2 C3 C4 C5 C6 Valutazione dell’energia di deformazione Ipotesi : - deformazioni uniformi su un piano verticale - approssimazione del profilo deformato con una spezzata BC 2 dl Ea = ∫ G + AC + 2 0 L BC 2 dx Ea = ∑ ∫ G + AC + 2 1 0 n −1 l l= L n −1 C1 C2 C3 C4 C5 C6 Vantaggi metodo Crash 3 •Adattabilità a diversi profili di danno •non necessita di un veicolo di riferimento con danni analoghi per entità e geometria a qeuello in oggetto • i coefficienti A e B sono tabulati per classi di veicolo determinate in base al loro passo Svantaggi •I coefficienti A e B da tabella non sempre sono precisi (nella stessa classe di passo ci possono essere veicoli con rigidezza molto diverse) •occorrono le profondità del danno che richiedono la misura diretta o tramite fotografie dall’alto Metodo del triangolo • Il metodo trae origine dall’osservazione che la maggior parte delle deformazioni sui veicoli può essere approssimata mediante deformazioni di tipo rettangolari e/o triangolari (linearizzazione del profilo di danno) Metodo del triangolo Tutto ciò può essere svolto con una sola formula: 1 EES = σO EES Rσ R − 2 ÷ k O CO 2 + ÷ k RCR In cui si tiene conto del PDOF attraverso: σ R ,O = L100 cos( PDOF ) Ld Valutazione di k: Triangolo k = 0,564 Trapezio C1 C = C2 − C1 + k k = 0,564 Rettangolo k =1 Offset 40% k = 0,653 σ =1 Il veicolo di riferimento può essere preso da: • Crash test contro barriera rigida con offset 100% (es. NHTSA, DSD, ecc.) • Crash test contro barriera rigida e deformabile con offset 40% (es. Euroncap- DSD, AZT, ecc.) in cui è noto l’EES e la profondità del danno è nota o può essere stimata Oppure il veicolo di riferimento può essere preso anche da data base dell’EES, quali quello ungherese del dr. Melegh in cui è noto l’EES e si può stimare la profondità del danno C ESTENSIONE AUTO-AUTO NON È NOTA LA RIGIDEZZA DI UN VEICOLO La forza risultante in direzione dell’impulso che i due veicoli si scambiano è uguale in modulo Esprimendo per ciascun veicolo l’energia dissipata attraverso la relazione precedentemente trovata ed eguagliando la forza si ha: kBC B + δ ) ( EdB = EdA ( k AC A + δ ) Permette di determinare l’energia del veicolo B, nota l’energia dissipata del veicolo A, attraverso il rapporto delle deformazioni equivalenti subite dai veicoli. Veicolo A Veicolo riferimento C EES b0 Ld/L100 PDOF Sigma k b1 0,5 16,1 2 1 0 1,0000 0,653 43,1853 oggetto c k b0 Ld/L100 PDOF Sigma EES (m/s) EES (km/h) A 0,17 1 2 1 0 1,0000 9,3 33,6 kBC B + δ ) ( EdB = EdA ( k AC A + δ ) veicolo A massa 1280,0000 veicolo B 1180 EES 9,3415 / Energia 55849 C 0,1700 0,44 delta 0,0712 0,0364 K 1,0000 0,564 energia 65889 EES 38,044