ASL TO5 SETTE10.qxp:Imp dicembre 2005

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Organo di informazione dell’Azienda Sanitaria Locale TO5 - Aut. Trib. di Torino n° 4.597 del 14/07/93
Direttore Editoriale: Giovanni Caruso - Direttore Responsabile: Chiara Masia
Poste Italiane. Spedizione in A. P. 70% - DC-DCI Torino - 3/2010
InSalute
n° 3 anno XVIII - Settembre 2010
l’Editoriale di Giovanni Caruso
NON CI TIRIAMO
INDIETRO
G
li incontri con i Dipartimenti sono terminati con la partecipazione di circa 400 operatori.
È stato illustrato il Piano di rientro 20102012 sottoscritto tra la Regione e lo
Stato.
Il 15 settembre il Presidente della Regione Cota e l’Assessore Ferrero hanno presentato il documento “Il cittadino al centro della sanità” che rappresenta l’ipotesi delle Linee di indirizzo
per il prossimo Piano Sanitario 20112012 (vedi articolo a lato).
Tutti i documenti sono disponibili nel
sito aziendale www.aslto5.piemonte.it.
A ben guardare ciò che ci si prefigge di
fare oggi (mantenere e, possibilmente,
sviluppare i “servizi” rivolti al cittadino riducendo i costi di gestione dell’organizzazione, del personale e degli
acquisti dei beni e servizi) era qualcosa da fare da tempo (vedere il riquadro
a lato “È un fulmine a ciel sereno?”).
Non tanti hanno creduto 4 anni fa che
era necessario lavorare limitando quegli aspetti dell’organizzazione diseconomici.
Oggi è obbligatorio andare in questa direzione e il tempo per discutere è molto limitato.
Nei prossimi giorni la Regione produrrà
una serie di documenti, linee guida e indicazioni di grande rilevanza ma non
avremo tanto tempo per discutere poichè le scadenze inderogabili sono assai
vicine.
Le risorse economiche saranno inferiori al passato, la possibilità di lavorare
con un numero maggiore personale non
è nella realtà delle cose, l’obbligo di attivare procedure meno dispendiose di
acquisto (e di consumo) dei beni e servizi è ormai un obbligo per tutti i livelli dell’organizzazione sanitaria.
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IL CITTADINO AL CENTRO DELLA SANITÀ
M
ettere il
cittadino
davvero al centro
della sanità applicando un modello che potenzia i servizi e taglia gli sprechi
sono le linee guida della riorganizzazione del sistema di cure piemontese che il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Tutela della salute e sanità, Caterina Ferrero, hanno presentato il 15 settembre agli operatori del settore
(www.aslto5.piemonte.it).
L’obiettivo prioritario è che il cittadino
possa essere preso in carico e seguito dall’inizio alla fine del proprio percorso di
cura, oltre che messo nelle condizioni di
poter scegliere dove e come farsi assistere e curare.
Tra i principali elementi della proposta
c’è lo scorporo della funzione di produzione ospedaliera e specialistica (ASO)
da quella territoriale (ASL) mediante la
creazione di cluster ospedalieri che tengono conto dei flussi di mobilità osservati, al cui interno si distinguono ospedali di riferimento, ospedali cardine e
ospedali di contiguità. Accanto ci saranno le aziende territoriali (ASL) che svilupperanno la funzione di programmazione-negoziazione delle attività per acuti, specialistiche e post acuzie sul proprio
territorio di riferimento e manterranno la
funzione di produzione diretta di tutti i
servizi territoriali e della prevenzione.
Punti cardine del modello sono i Centri
di Assistenza Primaria (CAP) e il Dipartimento della Fragilità e della continuità
assistenziale.
Nei CAP lavoreranno in équipe medici di
medicina generale, infermieri, specialisti
ospedalieri, assistenti sociali e personale
ausiliario e amministrativo. Inoltre, potrà
essere presente un centro prelievi e prenotazioni, un ambulatorio per le emergenze, per la fisioterapia e potrà ospitare
uffici dedicati all’educazione sanitaria, ai
servizi sociali e all’amministrazione.
Il Dipartimento della Fragilità e della continuità assistenziale, invece, ricomporrà
sotto un’unica responsabilità una vera e
propria filiera della continuità assistenziale gestendo direttamente i servizi di assistenza domiciliare nonché le unità operative ospedaliere della post-acuzie, riabilitazione, lungodegenza ed eventualmente, dell’ospedalizzazione domiciliare.
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All’orizzonte ci si prospettano numerosi e multiformi cambiamenti; mettiano in conto idee, progetti e speranze per
il nostro lavoro, per il futuro a garanzia
dei cittadini e dei loro bisogni.
La condizione è molto fluida e in cambiamento rapido: cercheremo di informare i dipendenti attraverso i propri dirigenti per permettere ad ognuno di vivere questo momento con la consapevolezza della difficoltà a garantire il livello della attività attuali e possibilmente migliorale a fronte di una drastica riduzione dei costi di gestione.
È difficile, ma non ci tiriamo indietro.
MODIFICHE LEGISLATIVE IN MATERIA PENSIONISTICA
I
l Decreto legge del 31 maggio 2010 n.
78, convertito in legge 30 luglio 2010 n.
122, ha rivisto in diversi punti la normativa previgente in materia pensionistica.
I punti modificati sostanzialmente sono i
seguenti:
a) Modifica dell’età pensionistica per le
donne del Pubblico Impiego;
b) Variazione per le Uscite - Finestra Mobile;
c) Nuovi requisiti per le pensioni di Vecchiaia - Anzianità dal 2015;
d) Costituzione posizione assicurativa
presso INPS;
e) Finestra Mobile per le Totalizzazioni;
f) Trattamento di Fine Rapporto;
g) Tempi di liquidazione del T.F.R. per
importi superiori a 90.000 euro.
L’art. 12-sexies ha modificato il requisito dell’età per le donne per essere collocate in pensione di vecchiaia.
A decorrere dal 1° gennaio 2012 occorrerà aver compiuto 65 anni di età ed
almeno 20 anni di contribuzione.
Resta confermato il diritto al pensionamento per le donne che hanno acquisito
anteriormente tale diritto (es: 60 anni di
età al 31/12/2009 – 61 anni di età dal
1/1/2010 al 31/12/2011).
È stata modificata anche la regola delle
finestre prevista dalla precedente normativa: prima le uscite per la pensione
[email protected]
C.
R.
A.
L.
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LA PENSIONE ARRIVA UN
PO’ PIÙ IN LÀ!
I
l periodo di riposo agognato dai più, che
sancisce la possibilità di ricostituire appieno la propria disponibilità del tempo libero personale, appare un po’ più spostato avanti con gli
anni.
L’allungamento della vita vissuta, fa sì che si debba fare i conti necessariamente con un periodo di vita pensionistica più lungo, a parità di età pensionabile, ma visto che le risorse rimangono le stesse o forse sono più limitate, la possibilità di andare in pensione più avanti secondo indicazioni specifiche appare ormai un’idea consolidata.
Occorre comunque fare i conti con la probabilità di spostare
più avanti anche quei desideri di costruirsi e programmare i
propri interessi durante il periodo della pensione. Le possibilità di essere in sintonia con il proprio corpo e la propria mente, al di fuori di schemi preordinati che ci hanno condizionato tutta la vita lavorativa, appare quindi subordinato a queste
situazioni. Le attività sportive, la lettura, il desiderio di iscriversi a corsi di studio per persone di questa età, il desiderio di
dedicarsi ai propri hobbies e quant’altro non possono che vederci protagonisti, più avanti. Viene ad essere limitato quindi
quel periodo di vita attiva post lavorativa dove le condizioni
psicofisiche permettono di mantenere interessi ancora importanti con la società e noi stessi, prima di arrivare a quella fase
ove gli acciacchi impediscono di muoversi con il necessario
vigore. Per cui il rischio è quello di diminuire proprio quello
spazio di vita libera dai dettati impositivi del lavoro e che va
dal giorno della pensione al giorno delle prime limitazioni serie. Direi che occorrerà sperare che anche il giorno di inizio
dei primi problemi fisici si sposti, magari grazie a qualche “determina del nostro Buon Signore”.
L’Azienda ed il Cral organizzano da qualche anno ormai,
un momento di incontro per i dipendenti che sono andati
in pensione l’anno passato assieme ai giovani neoassunti,
l’obiettivo è quello di offrire un momento di riconoscimento al lavoro con una cerimonia specifica e la consegna di un
ricordo che rimanga alla persona che è andata in pensione.
Giorgio Serra
[email protected]
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Programma
della serata dedicata
ai neopensionati e neoassunti
NICHELINO 1° OTTOBRE 2010
CENTRO SOCIALE “NICOLA GROSA”
VIA GALIMBERTI, 3
ore 18,00:
• Apertura e presentazione della serata da parte
del Direttore Generale dell'ASL TO5, dott.
Giovanni Caruso;
• Saluti del Sindaci dei Comuni capofila
dell’ASL TO5;
• Intervento da parte del Presidente del Cral,
Giorgio Serra.
ore 18,45:
• Consegna di un riconoscimento Aziendale e
del Cral ai neopensionati e saluto di benvenuto ai nuovi assunti.
ore 19,30:
• Presentazione del progetto “Insieme con
responsabilità” e dei temi della filiera corta,
chilometri zero,
Gruppi di Acquisto Collettivo (GAC) e
responsabilità sociale d'impresa, a cura
dell'avv. Alessandro Mostaccio (Movimento
Consumatori Piemonte);
• Contributo del dott. Claudio Maggi (direttore
della Struttura Complessa Igiene degli Alimenti e Nutrizione - ASL TO5).
ore 20,00:
• Buffet e continuazione con la festa
del Cral.
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Concorso a premi
L’AMICO FUNGO NON È PIÙ PERICOLOSO
H
a sortito i primi effetti la campagna di comunicazione
e informazione che l’Asl TO5
ha avviato, nelle settimane
scorse, sulla necessità di controllo e attenzione per chi, amatore o professionista, si reca nei
boschi alla ricerca di funghi.
Dalla fine di luglio, infatti, presso lo sportello del Centro Micologico dell’Asl TO5 sono già
stati registrati 28 accessi di persone che hanno adottato la prima regola basilare per i cercatori di funghi: pur essendo più
che certi della qualità trovata,
occorre sempre rivolgersi agli
esperti Asl.
I controlli per i privati cercatori sono gratuiti: per evitare
quanto più possibile i casi di
intossicazione, aumentare il bacino d’utenza dei cittadini responsabili e
garantire un consumo consapevole e sereno dei funghi.
Da quest’anno poi, sarà indetto per la prima volta un concorso a premi dal titolo
“L’amico fungo non è più pericoloso”,
pensato per incentivare ulteriormente l’accesso ai centri micologici delle tre Aziende sanitarie piemontesi aderenti all’iniziativa (oltre all’Asl TO5, l’Asl AT e
Biella) riconoscendo
agli utenti più assidui
(e a quelli che faranno
conoscere il servizio a
nuovi fruitori), oltre alla costanza di un continuo controllo della
raccolta, anche un piccolo premio, degli oggetti utili alla raccolta.
La consegna dei riconoscimenti avverrà alla fine della stagione di
raccolta del 2010. Sarà
compito dei singoli
sportelli aggiornare
questa speciale classifica. Le informazioni
sul concorso si possono richiedere presso il centro micologico delle Asl aderenti all’iniziativa o consultando il relativo sito
internet.
Il servizio del Centro di controllo micologico dell’Asl TO5 è aperto al pubblico il 1° settembre fino al 15 novembre,
con i seguenti orari:
• Chieri (Via S. Giorgio, 17 b ) il lunedì
dalle 14:30 alle 15:30,
• Carmagnola (Via Avv. Ferrero, 24) il
lunedì dalle 8:30 alle 9:30,
• Nichelino (Via San Francesco d’Assisi, 35) il lunedì dalle 11:00 alle 12:00
ed il mercoledì dalle 14:00 alle 15:00.
REGOLAMENTO
Possono partecipare al concorso tutti i
cittadini residenti nel territorio dell’ASL
o in altro territorio.
La partecipazione è gratuita.
Partecipare è facile.
Dovrai recarti presso uno delle sedi delle ASL dove avviene il controllo di commestibilità dei funghi e dopo il relativo
controllo dovrai compilare una apposita scheda con i tuoi dati.
L’estrazione dei nominativi vincenti
sarà effettuata tra tutte le persone che
avranno dimostrato di utilizzare il Centro micologico con maggiore assiduità
e che abbiano portato nuovi utenti ad
usufruire di tale servizio.
L’estrazione dei nominativi vincenti
verrà eseguita dal personale Micologo.
Al termine del concorso è prevista una
premiazione ufficiale la cui data verrà
comunicata ai vincitori telefonicamente.
Marino Balma, Margherita Gulino
[email protected]
PERCHÉ ANDARE AD HAITI?
I
mpulsività o razionalità, egoismo o altruismo,
cos’è che ti porta
a decidere di partire per andare a
lavorare ad Haiti?
Personalmente
penso sia un insieme di emozioni, di pulsioni e di voglia di mettersi in gioco. Spesso il nostro lavoro si traduce in una serie di
gesti guidati dalla routine, perdendo un po’ di quello che dovrebbe completare la nostra professione: l’umanità.
Mi chiedo quanta ne troverò in quel luogo dove la gente vive
in condizioni inimmaginabili, dove le tende si trasformano in
case, il quotidiano diventa una lotta per la sopravvivenza e la
necessità di cure un reale bisogno. Non riesco ad immaginare
quanto il nostro aiuto possa soddisfare le necessità, ma ritengo
che uno sforzo da parte nostra sia fondamentale. Manca poco
alla partenza ed all’inizio di questa avventura e la voglia di incrociare gli sguardi ed i sorrisi di quelle persone è sempre più
vivace.
Dieci ore di viaggio e finalmente si atterra. L’umidità e il caldo soffocante fanno quasi rimpiangere l’aria condizionata del-
l’aereo, per strada ci sono cumuli di macerie e le case non ancora crollate del tutto danno l’idea che presto cadranno. Lungo il tragitto iniziamo a vedere le “tendopoli”: un numero infinito di tende donate dalle associazioni umanitarie; il fango fa
da pavimento, ci sono cisterne dove la gente si rifornisce di acqua potabile e sul ciglio della strada ci sono i bagni pubblici.
Finalmente arriviamo a destinazione, l’ospedale è una struttura molto accogliente, il terremoto non ha provocato grandi danni. Bussiamo, in punta di piedi varchiamo la soglia e ci ritroviamo in una realtà nuova e completamente sconosciuta. La
prima sensazione è di totale smarrimento e a seguire ecco che
si presentano una valanga di domande: servirà a qualcosa la
mia presenza? Come posso aiutare? Da dove devo iniziare?
Il lavoro è tantissimo, ma affrontarlo con queste persone meravigliose allevia il carico.
Nonostante tutte le disgrazie, la povertà e la fame, la gente vive il quotidiano con la dignità, la speranza e l’ottimismo che il
futuro sarà migliore, è la loro forza ed è ciò che trasmettono.
Un mese è poco per riuscire a fare tutto, ma abbastanza per imparare e ricordare quanto un abbraccio o un sorriso possano
essere importanti.
Ivana Barbero
[email protected]
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di vecchiaia erano quattro. Chi matura i
requisiti dall’1/1/2011 avrà l’uscita unica, denominata finestra mobile.
La norma prevede, inoltre, che dalla maturazione del diritto si dovrà attendere
ancora un anno per tutti i casi di pensionamento.
La finestra quindi non sarà più rigida, ma
seguirà la maturazione del diritto, per
questa è stata chiamata finestra mobile.
Esempio: il dipendente che compirà 61
anni di età il 18 gennaio 2011 avrà la finestra mobile l’1/2/2012.
Tutti i lavoratori dipendenti che maturano i requisiti, per essere collocati in pensione sia di vecchiaia che di anzianità,
con le cosiddette quote, (dal 2011 occorrono minimi 60 anni di età e 36 di contributi oppure 61 anni di età 35 di contributi per raggiungere quota 96; si veda
“InSalute” del Febbraio 2008) o coloro
che maturano 40 anni di contributi, indipendentemente dal requisito dell’età,
si vedranno liquidare la pensione dopo
12 mesi dalla maturazione del diritto.
Si ribadisce che coloro i quali maturano i requisiti di cui sopra entro il
31/12/2010 manterranno le vecchie due
o quattro finestre:
- Collocamento in pensione per vecchiaia
o con 40 anni di contributi – quattro
finestre;
- Collocamento in pensione per vecchiaia
– due finestre.
L’art. 12 comma 12-bis prevede che a
decorrere dal 10 gennaio 2015 i requisiti anagrafici previsti per la pensione sia
di vecchiaia che anzianità dovranno essere aggiornati con cadenza triennale in
base alla speranza di vita calcolata dall’ISTAT a partire dall’anno 2013.
La legge precisa che in sede di prima applicazione tale aggiornamento non potrà
in ogni caso essere superiore a tre mesi
(es. un dipendente andrà in pensione di
vecchiaia a 65 anni e 3 mesi oppure per
anzianità dovrà raggiungere quota 97 =
61 anni e 3 mesi di età e 36 di contributi).
È stata abrogata, dal 31 luglio 2010, la
legge 322/1958 che prevedeva la costituzione della posizione assicurativa all’INPS senza onere a carico del dipendente.
Essendo abrogata tale norma i contributi versati all’INPDAP, senza aver maturato il diritto a pensione, potranno essere ricongiunti all’INPS applicando l’art.
1 della legge 29/79 con onere a carico
dell’interessato.
Anche per la totalizzazione dei periodi
versati in più Istituti Previdenziali, l’uscita è prevista con la finestra mobile con
un ritardo di 18 mesi dalla maturazione
del diritto.
A decorrere dal 1° gennaio 2011 tutti i
pubblici dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, verranno liquidati con il sistema del Trattamento di
Fine Rapporto, previsto dall’art. 2120
del codice civile come di seguito esplicitato.
I dipendenti già iscritti all’ex INADEL
e che cesseranno dal servizio dopo il primo gennaio 2011, saranno liquidati con
due metodi di calcolo diversi:
a) Fino al 31/12/2010 verranno liquidati con il metodo del T.F.S (trattamento di fine servizio L. 152/68) es: chi
al 31/12/2010 matura un’anzianità
contributiva, ai fini della liquidazione, comprensiva di una frazione di anno pari almeno a 6 mesi ed 1 giorno,
si vedrà riconosciuta ancora per tale frazione un’intera annualità;
b) dall'1/1/2011 per il T.F.R. si applicherà l’art. 2120 del c.c. considerando 1/12 di liquidazione per ogni periodo lavorato di almeno 15 giorni
mensili. (es: assunto il 17/4 cessato il
14/5 non avendo maturato 15 giorni
ad aprile e 15 giorni a maggio non
avrà diritto a nessuna liquidazione
del T.F.R.).
Per ogni anno di servizio, dal 1/1/2011,
si accantonerà come nel privato, per la
liquidazione del T.F.R., il 6,91% della
retribuzione fissa e continuativa compresa la posizione organizzativa. Il Montante viene rivalutato annualmente del
1,5% più il 75% dell’inflazione calcolata dall’ISTAT.
I tempi di liquidazione del T.F.S e T.F.R.
restano invariati se l’importo da liquidare non supera 90.000 euro (giorni 105 per
chi cessa per collocamento a riposo per
vecchiaia o per chi ha maturato 40 anni
di servizio; 270 giorni per chi recede per
dimissioni volontarie o per collocamento a riposo per anzianità).
Nei confronti di coloro che matureranno
una liquidazione di importo superiore a
€ 90.000 e inferiore a € 150.000 la stessa sarà liquidata in 2 trances: la prima di
90.000 euro nei tempi previsti e sopra indicati, l’eccedenza dopo un anno dal primo pagamento.
Per liquidazioni superiori a €150.000 le
trances saranno 3, la terza, relativa alla
parte eccedente gli € 150.000 verrà liquidata un anno dopo la seconda.
Salvatore Raimondo
[email protected]
NEWS DAL Ce.I.R.S.A.
MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI:
REPORT DELLA REGIONE PIEMONTE 2009
e tossinfezioni alimentari rimangono
le cause più frequenti di MTA (75,7%)
seguite dagli avvelenamenti da funghi
(18,9%) e dalle intossicazioni da istamina
(5,4%): questo è ciò che emerge dal report
MTA 2009 della Regione Piemonte. Negli episodi di tossinfezione la Salmonella
viene confermata come l’agente più isolato (48,3%), contratta nella metà dei casi
nelle abitazioni private (44,8%), seguito
dal virus dell’Epatite A e dalle intossicazioni da istamina in aumento rispetto al
2008 (dal 2,7% al 5,4%). Tra gli alimenti
più frequentemente coinvolti vengono citati i prodotti a base di carne (21,7%), seguiti dai prodotti della pesca (16,7%), dagli alimenti a base di uova (13,3%) e da
latte e latticini (11,7%). L’abitazione privata continua ad essere confermata il luogo dove le tossinfezioni si verificano più
frequentemente (42%) seguita dai pubblici esercizi (40%), in aumento rispetto all’anno precedente, e dalla ristorazione collettiva (2%). Continua ad incrementarsi la
percentuale di casi singoli attribuiti a
Campylobacter (10,6%) ed i casi di Epatite A che raggiungono il 6,7%.
L
PESTICIDI NEL PIATTO:
IL RAPPORTO LEGAMBIENTE 2010
stato pubblicato il rapporto annuale di
Legambiente “Pesticidi nel piatto”
che dopo un’analisi del rischio “pesticidi”
riporta i dati relativi alle contaminazioni
nazionali e regionali dei prodotti ortofrutticoli e di origine animale per l’anno 2010.
Dai dati raccolti emerge che la verdura
“esente da residui” è in calo rispetto allo
scorso anno: il numero di campioni regolari passa infatti dall’82,9% nel 2009 al
76,4% nel 2010. Lo stesso trend è presente per i prodotti derivati (tra i quali miele,
pane, vino ecc), per i quali la percentuale
di campioni senza residui si riduce dall’80,5% del 2009 al 77,7% nel 2010, ed i
campioni di frutta regolari che diminuiscono dal 53,8 % al 50,4% . Le contaminazioni da un solo residuo con limiti ancora al di sotto di legge sono comprese tra
il 22% nei campioni di frutta, il 10,3% nei
prodotti derivati e valori del 15,8% per la
verdura, mentre le contaminazioni multi
residuo oscillano tra il 6,5% nella verdura al 26,4% nella frutta ed il 9,3% dei prodotti derivati. Si registrano invece irregolarità per 45 campioni di verdura (1,3%)
e 45 di frutta (1,2%), per 39 prodotti derivati (2,7%).
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LA “RABBIA” UNA MALATTIA MAI DEBELLATA
CHE CI RIPROPONE SCENARI D’ALTRI TEMPI
L
a Rabbia è la più vecchia malattia conosciuta e descritta, tanto che le citazioni più antiche risalgono a circa 4000
anni orsono. Da allora questa malattia ha
seminato il terrore praticamente in tutto
il pianeta.
Oggi la malattia è ancora presente in molte parti del pianeta, in particolare nei paesi sottosviluppati dell’Asia e dell’Africa, ma anche nelle Americhe ed in Europa, e causa ogni anno circa 55.000 vittime umane (una ogni 10 minuti), un dato che secondo alcuni sarebbe addirittura sottostimato.
Nel nostro Paese la rabbia è stata debellata nel secolo scorso attraverso interventi di abbattimento, la vaccinazione
dei cani e la lotta al randagismo canino,
rendendo l’Italia un paese libero dalla
rabbia. Tuttavia negli ultimi decenni questa malattia si è ripresentata sottoforma
di focolai sporadici negli animali selvatici delle regioni del Nord Est. L’animale maggiormente coinvolto nel ciclo della malattia è la volpe ed è per questo che
si parla di “rabbia silvestre”. Nel 2009 i
casi di rabbia diagnosticati in Italia sono
stati 68, e quasi tutti hanno riguardato la
volpe.
Il pericolo più serio è rappresentato dalla possibilità che questa malattia possa
passare dal ciclo silvestre a quello urbano, interessando così specie animali più
vicine all’uomo, quali cani, gatti ecc.
La malattia riguarda tutte le specie a sangue caldo, in particolare i mammiferi,
con un grave interessamento del sistema
nervoso, tanto da esitare in encefalite e
morte per asfissia.
Il virus della rabbia è neurotropo, ossia
risale dalla ferita verso i centri nervosi
attraverso le fibre nervose. Per questo
motivo il periodo di incubazione di soli-
to è direttamente proporzionale alla distanza della ferita dal sistema nervoso
centrale. In media nell’uomo è di due mesi; si ha dapprima malessere, mal di testa e nelle fasi successive un dolore acuto, violenti movimenti incontrollati, eccitazione alternata a depressione, e incapacità di ingerire acqua. Nelle fasi finali, il paziente alterna periodi maniacali e
letargia, seguiti infine dal coma. La morte generalmente sopraggiunge in seguito ad insufficienza respiratoria.
Il decorso della malattia nei cani e negli
altri animali riconosce tre fasi. La prima
fase è un periodo di tre giorni, caratterizzato da cambiamenti comportamentali ed è conosciuta come fase prodromica. La seconda fase è la fase di eccitazione, che dura da tre a quattro giorni.
Questa fase spesso è conosciuta come
rabbia furiosa, a causa della tendenza del
cane a manifestare una iper reattività agli
stimoli esterni ed a mordere qualsiasi oggetto gli si avvicini. La terza fase è la fase paralitica ed è causata dalle lesioni ai
neuroni dei nervi motori. L'incoordinazione viene considerata una fase successiva causata dalla paralisi, e si manifesta
con perdita di saliva e difficoltà a deglutire per paralisi dei muscoli del viso e della gola. La morte di solito avviene per arresto respiratorio.
Per evitare che si ripresentino scenari
d’altri tempi, peraltro non più giustificati alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, il Ministero della Salute, in coordinamento con le autorità comunitarie e
gli altri stati confinanti, tramite le autorità delle regioni interessate, ha messo e
sta mettendo in opera tutti i provvedimenti (campagne di vaccinazione nelle
volpi con la distribuzione di esche in ambiente selvatico) necessari per prevenire
il passaggio dell’infezione ai cani e ai
gatti e, di conseguenza, agli esseri umani.
Vi sono comunque dei comportamenti
che vengono raccomandati ai proprietari di animali:
• per spostarsi verso Veneto, Friuli, Trento e Bolzano o all’estero occorre vaccinare i propri animali con almeno tre
settimane di anticipo;
• evitare di esporre i propri animali a contatti con animali selvatici o animali sconosciuti;
• segnalare la presenza di animali selvatici con comportamenti strani;
• segnalare ai veterinari eventuali atteggiamenti insoliti di aggressività o altri
sintomi in cani e gatti;
• utilizzare sempre il guinzaglio e, per i
cani mordaci, la museruola;
• ottemperare agli obblighi di identificazione e registrazione del proprio
cane (iscrizione all’anagrafe canina,
identificazione con microchip, richiesta del passaporto per cani, gatti e furetti).
Per ulteriori informazioni e/o segnalazioni è possibile rivolgersi allo Sportello Animali da Affezione al seguente indirizzo:
[email protected]
Giorgio Serra
CONCORSO RISPARMIO ENERGETICO
Valutazione dei progetti presentati
L
a Commissione, deputata alla valutazione delle proposte pervenute dai dipendenti dell'ASL
T05, composta dal Direttore Amministrativo dell'ASL, dal Presidente del Collegio Sindacale e dal Direttore della S.C. Tecnico, ha giudicato positivamente tutti i
progetti pervenuti in quanto soddisfano i criteri contenuti nel bando ed hanno colto con adeguata sensibile attenzione lo spirito dell'iniziativa evidenziando un'attenta sensibilità
al risparmio energetico e ad un consumo consapevole.
I CINQUE PROGETTI APPROVATI
- Risparmiare acqua è evitare gli sprechi e aiutare l'ambiente;
- Ottimizzazione e miglioramento del comfort lavorativo;
- La videoconferenza avvicina gli operatori dell'ASL TO5 lasciandoli presso le loro sedi;
- Benvenuto scanner;
- Progetto, realizzazione e fattibilità economica di risparmio energetico nella Radiodiagnostica dell'Ospedale Maggiore di Chieri.
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Corso di Formazione per Volontari
ACCOGLIENZA ED UMANIZZAZIONE IN PRONTO SOCCORSO
Il gruppo di Volontari dell’Associazione
COVAO di Moncalieri
S
i è concluso il·Corso di formazione
per Volontari tenutosi presso i Presidi Ospedalieri di Moncalieri e Chieri
a maggio 2010. Il corso è stato organizzato in applicazione della DGR n. 5911028 del 16 marzo 2009, recepita con
specifico progetto aziendale nel giugno
2009.
Per Moncalieri ha aderito l'Associazione COVAO e per Chieri l’Associazione
AVO che già collaborano da tempo con
i Presidi Ospedalieri per l'assistenza ai
pasti dei ricoverati, e per l'accoglienzainformazione all'utenza presso gli ingressi degli Ospedali.
Il corso, articolato in incontri settimanali di due ore, comprensivi di lezioni,
esercitazioni e visite documentative, ha
fedelmente rispettato le indicazioni regionali.
Gli argomenti trattati durante il corso sono stati i seguenti:
attività e caratteristiche del Pronto Soccorso, tipologia di interventi, modalità
di accesso e di dimissione, il modello organizzativo. Compiti istituzionali delle
figure professionali operanti in Pronto
Soccorso e relative responsabilità medico legali. Logiche fondanti le attività di
triage e significato dei codici colore. Introduzione al BLS ed al sistema 118 in
Piemonte. Visione di due filmati realizzati dall’ASL TO5 sugli interventi in
Pronto Soccorso. Procedure esistenti di
interesse per le attività di competenze dei
volontari: ambiti di autonomia per l’assistenza ai pasti; accompagnamento degli utenti nei percorsi ospedalieri; presentazione degli ausili. Norme di igiene
D.Lgs. 81/2008. Principali regole in materia di privacy. Tecniche di comunicazione ed ascolto.
La frequenza al corso, da parte dei 55
Volontari iscritti, si è segnalata, oltre che
per l'assiduità di presenza, anche per l'interesse e l'impegno costantemente dimostrati da tutti.
Completato il percorso formativo è iniziato l'inserimento sperimentale dei Volontari nei DEA con una presenza costante nei giorni feriali.
A supporto di tali attività sono previsti,
specialmente nel semestre d'esordio, confronti quotidiani e riunioni periodiche
mensili con i Volontari, a cura della referente del corso di formazione e del
gruppo docente delle tecniche di comunicazione e ascolto.
L’obiettivo auspicato è di poter realizzare una soddisfacente cooperazione volta al miglioramento delle performance
riferite all'accoglienza e alla buona relazione.
Desideriamo pertanto rivolgere un sentito ringraziamento ai presidenti della
COVAO e AVO, rispettivamente Sig.
Cerrone Serafino e Dott.ssa Panero Miranda e a tutti i loro Volontari senza i
quali non avremmo potuto realizzare il
nostro progetto. La capacità di queste persone di donare il loro tempo, con discrezione e modestia, senza chiedere nulla in
cambio: è questo il miracolo moderno a
cui assistiamo quotidianamente, spesso
in modo distratto o inconsapevole.
Siamo inoltre riconoscenti a tutti coloro
che hanno consentito l'effettuazione del
corso propedeutico all'inserimento dei
Volontari, per il P.O. di Moncalieri: Setti L., Grignani E., Perrone P., Casalegno
E., Laviano T., Parisi F., Badagliacca
M.R., Mocellini A., Rinaldi M., D'Anna
M.R., Cerutti G., Giletta G..
Mentre per il P.O. di Chieri: dott. Borsotti
M., Bruzzese L., Dorella M., Fasano S.,
Trovato M., Vergnano T. e Zanon B..
Il gruppo di Volontari dell’Associazione AVO di
Chieri
L’Augurio che rivolgiamo ai Volontari
e a tutto il personale DEA è di una piacevole e fruttuosa collaborazione.
Claudio Marengo, M. Clorinda Malfi
Laura Bruzzese
[email protected]
[email protected]
TAVOLA ROTONDA
L’organizzazione dei servizi territoriali attraverso i gruppi di cure primarie.
L'esperienza di La Loggia.
S
abato 25 settembre 2010, presso il Centro Polifunzionale
di La Loggia si è tenuta una tavola rotonda sul tema “L'organizzazione dei servizi territoriali attraverso i Gruppi di Cure Primarie. L'esperienza di La Loggia”.
L'incontro, organizzato dal Comune di La Loggia e dall'Azienda Sanitaria Locale T05, è stata l’occasione per presentare alla cittadinanza, agli operatori della sanità e dell'assistenza, alle organizzazioni di volontariato ed agli Amministratori,
l'esperienza maturata in questi anni nella Città di La Loggia,
che ha visto la sinergica collaborazione ed integrazione degli
operatori della sanità (medici di medicina generale, infermieri, pediatri, specialisti ambulatoriali, psicologici) e dell'assistenza (assistente sociale) per organizzare servizi sempre più
vicini ai bisogni dei cittadini.
Ha aperto i lavori il Sindaco della Città di La Loggia, Salvatore Gerace. Sono intervenuti, inoltre, Caterina Ferrero, Assessore regionale alla Tutela della Salute e Sanità, Politiche
Sociali e Politiche per la famiglia, Milena Allocco, Presidente Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale CISSA, Teresa Bevivino, Direttore Distretto Sanitario di Moncalieri, Angelo Migliozzi, Medico di Medicina Generale e referente del
Gruppo di Cure Primarie, Margherita Villa, coordinatore del
Gruppo di Cure Primarie.
Ha moderato l'incontro Giovanni Caruso, Direttore Generale
dell'ASL T05.
[email protected]
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LA BIBLIOTECA VIRTUALE
PER LA SALUTE IN PIEMONTE
L
a Biblioteca Virtuale per la Salute –
Piemonte (BVS-P) è un servizio istituito dalla Regione Piemonte e gestito dal
Centro di Documentazione DoRS dell’ASL TO3, che fornisce gratuitamente a
tutti i professionisti delle Aziende Sanitarie Regionali, compreso il personale amministrativo, l’accesso a centinaia di riviste scientifiche e importanti banche dati sui temi della salute e dell’ambiente.
Gli obiettivi della Biblioteca virtuale sono:
• offrire un punto di accesso organico
e sistematico alle informazioni a supporto dei professionisti della salute per permettere di prendere decisioni di qualità;
• promuovere la medicina basata sulle evidenze scientifiche e la sua applicazione nella pratica clinica;
• contribuire alla formazione nel campo della ricerca bibliografica e della valutazione critica della letteratura scientifica;
• razionalizzare i costi che le strutture
coinvolte affrontano per finanziare le loro raccolte bibliografiche, garantendo
equità di accesso.
La Biblioteca è consultabile all’indirizzo internet www.bvspiemonte.it da qualsiasi postazione internet (anche da casa)
attraverso autenticazione personale. L’accesso alle risorse bibliografiche è consentito anche ai medici di medicina generale e pediatri di libera della sanità piemontese.
Il servizio offre l’accesso a collezioni documentarie di grande rilevanza scientifica, tra cui le risorse degli editori Elsevier,
Wiley, American Medical
Association
(AMA), British Medical Journal (BMJ), Sole 24 Ore, Lippincott, Springer.
Inoltre, fornisce
l’accesso alle
principali
banche dati
e mette a disposizioni gli
archivi digitali
PubMedCentral,
BioMed Central,
HighWire Press, PLoS - Public Library of Science ed altro ancora…
Buona navigazione!
Maura Millesimo
[email protected]
FORMAZIONE E QUALITÀ
I
l 10 giugno 2010, il Centro
di Formazione Aziendale ha
superato la visita di sorveglianza condotta dall’organismo di certificazione Bureau
Veritas e ha quindi ottenuto il mantenimento della certificazione di qualità a
norma ISO 9001:2008.
La certificazione di qualità offre notevoli
vantaggi diretti all’utenza in quanto garantisce:
• un’efficacia dell’azione formativa;
• un orientamento alle esigenze e alla
soddisfazione dell’utente;
• un controllo delle attività basato su evidenze e dati oggettivi;
• un miglioramento continuo;
e, inoltre vantaggi all’interno della struttura, attraverso:
• il miglioramento dell’organizzazione
dovuto all’approccio per processi nella definizione delle attività;
• la documentazione dello svolgimento
delle azioni per le quali è stata definita l’esigenza di registrazione;
• il coinvolgimento del personale;
• la gestione della comunicazione interna ed esterna.
L’adeguamento alla qualità nell’erogazione di servizi formativi fa sì che la formazione dell’ASL TO5 rappresenti una
concreta occasione di crescita e di motivazione oltre ad una necessità imprescindibile.
[email protected]
NUOVO REGOLAMENTO PER
LA PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE
È
stato approvato con la deliberazione
n. 726 del 10 giugno 2010 il nuovo
“Regolamento Aziendale per la partecipazione alle attività formative”.
Il regolamento definisce in modo organico le modalità di accesso alla formazione per
tutte
le
strutture e
tutto il personale dipendente.
Il nuovo regolamento
nasce dalla
necessità di
rivisitare e
disciplinare
le modalità
di richiesta, autorizzazione e partecipazione alle attività formative, residenziale e fuori sede, per garantire un accesso
equo ed uniforme alle opportunità di formazione, in considerazione dell’’importanza che le attività formative rivestono
nei processi di miglioramento della qualità aziendale e di valorizzazione delle risorse umane.
Il documento individua due percorsi per
le attività di formazione:
• aggiornamento obbligatorio destinato alla realizzazione di progetti, individuati e proposti in genere dalle strutture, nel quale rientrano le attività organizzate e svolte presso la sede dell’ASL
TO5, previste dal Piano di formazione
Aziendale (formazione residenziale), e
quelle ritenute indispensabili per ade-
guare le competenze del personale alle
esigenze dell’organizzazione del lavoro
svolte presso terzi (formazione fuori sede);
• aggiornamento facoltativo che comprende le attività di formazione individuali, attinenti al profilo professionale e
connesse alla specifica attività della struttura;
snellendo ulteriormente le procedure di
autorizzazione e richiesta rimborso per
aggiornamento presso terzi.
Il documento è consultabile on line sul
portale aziendale
www.aslto5.piemonte.it
nelle pagine dell’Area Riservata dedicate all’OSRU nella sezione Staff Direttore Amministrativo.
[email protected]
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CONVEGNO “STANZE DI VITA”
Ripensare ai minori ospitati nelle Comunità Educative
Un momento del confronto tra i relatori
L
a Comunità per Minori di corso
Trieste (Moncalieri) è una comunità educativa di tipo residenziale che
ha accolto dal 1989 al 2009 96 ospiti.
Con un’impresa non facile i suoi educatori professionali sono stati in grado di ricavare ed analizzare i dati relativi a questi primi vent’anni di attività e di raccogliere interviste videoregistrate di 12 ex-ospiti, diventati nel
frattempo adulti e contattati nuovamente per l’occasione; il tutto, è stato
presentato alle “Fonderie Limone” di
Moncalieri, in una giornata di “convengo - spettacolo - festa”, intitolata
“Stanze di vita”. Sul palcoscenico teatrale si sono avvicendate le relazioni
di esperti, la proiezione delle videointerviste, l’analisi statistica dei dati sugli inserimenti, le letture di attori professionisti, gli intermezzi rock, la tavola rotonda, le domande del pubbli-
co. Si è trattato di un modo autentico
e rigoroso, artistico e fortemente emotivo, di trattare la complessità dell’esperienza in comunità, luogo di vita e
di ripartenza. Alla sua organizzazione
hanno partecipato alcuni operatori della nostra Azienda mentre il Direttore
Generale ne ha presieduto l’avvio.
La comunità di Corso Trieste, che è
gestita dalla Cooperativa “P.G. Frassati”, opera per progetti di inserimento individualizzati e limitati nel tempo e cerca, attraverso l’educazione, di
promuovere nei suoi ospiti un cambiamento che attivi e potenzi le abilità
individuali e sociali di resilienza. Ospita bambini e ragazzi (residenti in gran
parte a Moncalieri, abitualmente seguiti dai Servizi) allontanati dal loro
ambiente ed inseriti in comunità, a causa di gravi problematiche relazionali,
famigliari e sociali: violenza subita,
trascuratezza, carenze, legami interrotti, relazioni inverosimili. Come è
emerso durante il convegno, a differenza di tutte le altre comunità educative piemontesi, in questa comunità
Pubblico e Privato sociale hanno assunto come metodologia di lavoro
quella della “co-progettazione” (“progettazione condivisa”), che ha consentito di migliorare le prassi operati-
Sportello Informativo:
DOZIONI IN
RETE è un servizio promosso dalla Regione Piemonte e realizzato dall'Agenzia Regionale per le Adozioni
Internazionali
(ARAI).
Si tratta di uno spazio informativo rivolto all'utenza
desiderosa di ricevere informazioni, approfondimenti e consulenze sul percorso adottivo e le relative procedure, oltre
che su eventi e iniziative organizzate da
vari soggetti del settore.
Il servizio è indirizzato soprattutto alle
coppie, ai genitori, agli operatori scola-
A
ve assicurando da una parte continuità
e stabilità all’azione educativa e dall’altra continuità e stabilità al piano di
cura (psicologica, neuropsichiatrica,
psichiatrica).
Il Convegno ha inoltre messo in risalto che la comunità alloggio per minori può essere intesa come una risorsa
di supporto alla famiglia, sia essa quella di origine o quella affidataria: infatti
dei 96 minori ospitati il 61% ha fatto
rientro presso la propria famiglia di
origine dopo un tempo medio di permanenza inferiore ai due anni, mentre
un ulteriore 22% ha trovato accoglienza
presso famiglie affidatarie dopo un indispensabile passaggio in comunità.
Da sempre l’area minori è un campo
delicato e complesso che richiede
“buone prassi” che si originano dalla
stretta collaborazione tra servizi diversi. I risultati dello studio presentati al Convegno, che saranno oggetto
di una pubblicazione scientifica, sono
stati incoraggianti ed hanno di fatto
confermato la bontà della metodologia proposta e la qualità complessiva
di tutto il percorso assistenziale.
Aida Pironti, Alessandro Mariani,
Vera Piacenza, Roberto Galassi
[email protected]
ADOZIONE IN RETE
stici, ai servizi, ma anche agli operatori
dei servizi territoriali pubblici e no profitche si occupano della salute, del benessere e delle relazioni di aiuto dei bambini adottivi.
Il servizio è accessibile attraverso un numero verde gratuito 800-155500, abilitato per chiamate da rete fissa, rivolto alle persone residenti nella Regione Piemonte, nella Regione Liguria e nella Regione Autonoma Valle d'Aosta. Il numero verde consente altresì di completare e personalizzare l'informazione attraverso un servizio specifico di consulenza pedagogico per gli aspetti legati all’inserimento e all’accoglienza scolastica e per il sostegno sulla narrazione adottiva rispetto alle esigenze dei programmi scolastici.
Lo sportello è attivo dal lunedì al venerdì
dalle ore 10 alle ore 13 per il servizio
informativo e di orientamento, il mercoledì dalle ore 15 alle ore 18 per il servizio di consulenza pedagogica.
Qualora vi sia la necessità di una consulenza più approfondita è possibile accedere ad un servizio e-mail appositamente predisposto, inviando una richiesta a:
[email protected]
Per ulteriori informazioni relative ai temi
dell’adozione è possibile consultare il sito web www.arai.piemonte.it.
[email protected]
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L’UOMO CHE SCAMBIÒ SUA MOGLIE
PER UN CAPPELLO
N
el vasto
campo
di studi della
neuropsicologia, uno degli
assunti fondamentali recita che “non
esistono due
pazienti uguali”; questo perché ciascun
cervello e conseguentemente ciascun suo
malfunzionamento, è profondamente unico. Il dottor Sachs, neurologo di chiara
fama, ci offre tuttavia un mirabile esempio di come patologie con interessamento cerebrale anche molto lontane fra loro presentino esiti raggruppabili e classificabili, e lo fa proponendoci la propria
esperienza con i pazienti.
Nel gruppo dei “mancanti” una determinata funzione, incontriamo il signor Jimmie G., per il quale ogni giorno trascorre identico al precedente, in un eterno
limbo di una data risalente a trent’anni
prima, quando perse la capacità di formare nuovi ricordi. Fra coloro che presentano per contro un “eccesso” funzionale, troviamo la signora Natasha K., una
novantenne la quale scopre improvvisamente dentro di sé un imperioso desiderio di vivere avventure erotiche con i bei
giovanotti che incontra, come effetto neurologico della sifilide, contratta ben settant’anni prima. I “trasportati” in altre dimensioni di coscienza sono ben rappresentati dalla signora Rose R., la quale dopo aver passato quasi mezzo secolo in
uno stato di trance senza reazioni al mondo esterno, si risveglia (dalla sua vicenda ed altre simili è tratto il saggio dello
stesso Sachs “Awakenings”, nonché il
film omonimo) sotto l’effetto della Levodopa. Infine nel “mondo dei sempli-
ci”, troviamo i gemelli John e Michael,
in grado di calcolare senza esitazioni le
date di Natale o Pasqua di un anno qualunque scelto a caso fra i passati o futuri ottantamila, ma incapaci di intessere
al più elementare dei contatti umani.
Questi e molti altri casi clinici, corredati di minuziosi dati osservativi e dei correlati neurofisiologici, vengono presentati in una sapiente miscela fra lo stile divulgativo ed il romanzo nel libro, non recente ma sempre di attualità, “L’uomo
che scambiò sua moglie per un cappello” . I racconti di Sachs sanno stimolare le corde della curiosità nel lettore,
ponendo l’accento su come la nostra memoria, i nostri desideri e persino la nostra personalità discendano di fatto da
processi cerebrali.
La questione è quanto mai attuale; con
l’avvento delle nuove tecniche di neuroimaging, le moderne neuroscienze cognitive ci spingono verso una nuova frontiera del pensiero, in cui si insinua la concezione secondo cui “noi” in quanto individui dotati di percezioni, pensieri ed
emozioni siamo il prodotto delle nostre
attività cerebrali, un’entità astratta emergente da attività biologiche fatte di molecole e legami chimici. L’affermazione
è impegnativa, e si propone di cicatrizzare la profonda ferita fra res cogitans e
res extensa che diede origine al pensiero moderno con Descartes.
Non più dualismo mente – corpo, ma un
unico sistema integrato in cui, in un ribaltamento del pensiero antico, “la carne si fa logos”, dove cellule e neurotrasmettitori generano impulsi, desideri, stili di vita e coscienza, e la coscienza plasma a sua volta la materia del mondo che
la circonda. Nel millenario percorso del
pensiero umano e nella ben più giovane
storia della scienza, scompare per la prima volta la distinzione fra osservatore ed
osservato, percipiente e percepito.
È interessante notare come tale concezione presenti una forte convergenza con
il campo della fisica post moderna, in cui
la prospettiva galileiana dell’osservatore come isolato rispetto al sistema indagato perde di senso alla luce della teoria
quantistica.
Gli interrogativi sollevati dalle nuove
scoperte sul cervello costituiscono una
delle più ardue sfide alla nostra comprensione: davvero è possibile regolare
un sentimento agendo su circuiti neurali? Gli ideali che ci animano nelle nostre
battaglie quotidiane scompaiono o si invertono a seguito di un intervento neurochirurgico? Potremo un giorno imbottigliare la creatività, la fantasia e il genio
in un farmaco?
La questione rimane aperta, chiamando
in causa non più solo la neuropsicologia,
ma molte altre scienze, dalla chimica alla biologia evoluzionistica all’informatica, sino a giungere a terreni della conoscenza un tempo considerati estranei,
quali filosofia, le discipline spirituali e
mistiche. Le domande sono molte, le risposte ad oggi appena abbozzate.
Del resto è difficile pensare ad un quesito più denso di mistero ed intrigante di
quello sollevato da un organo il quale,
unico nell’universo, ha osato studiare sé
stesso.
Andrea Raviolo
[email protected]
Titolo: L’uomo che scambiò sua moglie
per un cappello
Autore: Sacks Oliver
Editore : Adelphi, 1986
Prezzo: € 10,00
UN FARMACO AL POSTO DI UN ALTRO
Le raccomandazioni del ministero della salute
V
engono chiamati LASA, acronimo della frase inglese Look
Alike, Sound Alike, cioè “Appare simile, suona simile”, e
sono quei farmaci che si somigliano per nome e confezione ma
che sono destinati a curare disturbi completamente diversi.
Dopo il recente caso di 50 donne intossicate per aver ingerito
una lavanda vaginale dal marchio e nome simile a un collutorio, il ministero della Salute ha emanato delle raccomandazioni rivolte ad aziende farmaceutiche, ospedali, medici e farmacisti per evitare casi di scambi di farmaci: prestare attenzione
a non separare i farmaci dalla confezione; evitare le richieste
telefoniche di terapia; assicurarsi che i pazienti abbiano com-
preso le modalità di somministrazione e di dosaggio. Alle case farmaceutiche viene invece chiesta la massima chiarezza,
rispettando tutte le misure necessarie alla corretta distinzione
ed identificazione di nomi e confezioni.
Le categorie di sostanze più frequentemente coinvolte in questo cortocircuito dell’informazione sono antiasmatici, antistaminici, antinfiammatori e antibiotici e comprendono medicinali di ampio consumo nella popolazione, soprattutto utilizzati per i bambini.
Di seguito il link del documento ufficiale:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1307_allegato.pdf
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SETTIMANA MONDIALE DELL’ALLATTAMENTO 2010
I
n occasione della
Settimana Mondiale dell’allattamento materno 2010, il Gruppo di lavoro regionale per l’allattamento al seno,
nell’ambito del progetto “Verso una Regione amica di mamma e bambino” organizza una manifestazione che avrà luogo il 2 Ottobre dalle ore 14 alle ore 19
in Piazza Castello e nella sala Mostre
del Palazzo della Regione.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire l’incontro tra mamme, bambini,
famiglie, future mamme e futuri papà,
operatori sanitari e associazioni di volontariato che si occupano del sostegno
all’allattamento materno.
Le ASL di tutto il Piemonte sono state invitate ad organizzare iniziative analoghe.
L’ASL TO5 ha risposto all’invito programmando nel mese di settembre ed ottobre iniziative simili a quella di Torino
nei comuni di:
• Moncalieri, il 26 settembre in Piazza
Vittorio Emanuele dalle ore 14 alle 19;
• Chieri, il 3 ottobre in Piazza Umberto I dalle 15 alle 19;
• Carmagnola, il 9 ottobre dalle ore 14
alle 19 in Piazza Sant’Agostino;
• Nichelino, il 16 ottobre dalle ore 14
alle 19 presso la Biblioteca Civica “G.
Arpino” in Via Turati, 4/8.
Saranno presentate le iniziative “Amiche
dei bambini” già presenti o in via di organizzazione nei diversi comuni: l’iniziativa di sensibilizzazione sull’allattamento nelle scuole, già attuata con successo a Carmagnola dal 2000; l’iniziativa “Punti Nascita e Consultori Amici
dei bambini” che da anni lavorano per
migliorare sempre di più in rispetto dei
10 passi e dei 7 passi dell’OMS - Unicef
per offrire la miglior assistenza possibile alle mamme che desiderano allattare i
loro bambini; “I negozi e le farmacie
Amiche dei bambini” iniziativa che verrà
proposta proprio in occasione delle manifestazioni per coinvolgere i commer-
cianti disponibili ad offrire alle mamme
che hanno bisogno di allattare i loro piccoli fuori casa un piccolo spazio e una
poltroncina per la poppata.
Ci sarà un momento dedicato alle mamme che non hanno potuto allattare al seno e desiderano confrontarsi con altre
mamme o con operatori che si occupano
di allattamento.
Verranno proiettati video sull’allattamento, una mostra fotografica virtuale di
bimbi che succhiano al seno.
Saranno presenti i clown per intrattenere i bimbi presenti.
Invitiamo le/i dipendenti dell’Asl a partecipare all’iniziativa, ad accompagnare
amiche e parenti in gravidanza, a portare con sé i bimbi piccoli e grandicelli, le
nonne che vogliono confrontarsi per poter sostenere al meglio le figlie o le nuore nell’allattamento, ecc…
Vi aspettiamo numerosi !!!
Il gruppo di lavoro:
“Asl To5 amica di mamma e bambino”
I DIECI PASSI PER L'OSPEDALE E I SETTE PASSI PER LA COMUNITÀ FORNISCONO UN VALIDO SOSTEGNO PER AIUTARE
LE MAMME A REALIZZARE I LORO PROGETTI DI ALLATTAMENTO AL SENO E PER PREPARARE GLI OPERATORI SANITARI AD AIUTARLE
10 PASSI PER IL SUCCESSO DELL’ALLATTAMENTO AL SENO
Ogni struttura che fornisca servizi per la maternità e assistenza neonatale dovrebbe:
1. Definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario
2. Preparare tutto il personale per attuare completamente questo protocollo
3. Informare tutte le donne in gravidanza sui vantaggi e sui metodi di realizzazione dell’allattamento al seno
4. Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario
5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nell’eventuale separazione dai neonati
6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne su prescrizione medica
7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre in modo che trascorrano insieme 24 ore su 24 durante la degeza
8. Incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta
9. Non dare tettarelle artificiali o ciucci ai neonati che vengono alimentati al seno
10. Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per
creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione
7 PASSI DELL'INIZIATIVA COMUNITÀ AMICA DEI BAMBINI PER L'ALLATTAMENTO MATERNO
1. Definire una politica aziendale per l’allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale
2. Formare tutto il personale per attuare la politica aziendale
3. Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell’allattamento al seno
4. Sostenere le madri e proteggere l’avvio e il mantenimento dell’allattamento al seno
5. Promuovere l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, l’introduzione di adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l’allattamento al seno prolungato
6. Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell’allattamento al seno
7. Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale
I Dieci Passi sono stati presentati ufficialmente nel 1989 come una dichiarazione congiunta dell'OMS e dell'UNICEF sulla Protezione, Promozione e Sostegno dell'Allattamento al seno: il ruolo speciale dei Reparti Maternità.
La Dichiarazione degli Innocenti del 1990 ha richiamato l'attenzione mondiale sulla necessità di attuare pienamente i Dieci Passi in tutte le Maternità entro il 1995.
20 anni più tardi più di 152 paesi hanno Ospedali Amici dei
Bambini.
Questi ospedali hanno realizzato i Dieci Passi e tramite il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione
dei Sostituti del Latte Materno hanno anche aiutato a proteggere gli operatori sanitari e il pubblico dalla promozione del
latte in formula.
Per saperne di più:
http://www.mami.org/sam/sam10/sam10.html
Maria Pia Morgando
[email protected]
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CORSO AZIENDALE
DI TRIAGE PEDIATRICO
N
ei giorni 12 e 26 maggio scorso si
sono svolte, presso il Centro di Formazione Aziendale, le prime due edizioni
del Corso Aziendale di Triage Pediatrico, realizzato in collaborazione fra
Dipartimento Materno-Infantile e Dipartimento dell’Urgenza, il cui gruppo
docenti, coordinato dalla sottoscritta,
comprende figure Medico-Pediatriche e
Infermieristiche delle 3 Pediatrie e dei 3
DEA Pronto Soccorso dell’ASL.
Il Corso rappresenta una importante fase del processo attraverso il quale si intende rivedere e ottimizzare non solo l’attribuzione del codice-colore, ma anche
il percorso in toto dei pazienti pediatrici che giungono ai DEA/Pronto Soccorso dei nostri tre ospedali, considerando anche le aree di competenza, gli
spazi e i luoghi della presa in carico, in
accordo con le indicazioni contenute nella D.G.R. 19-13297 del 15 febbraio 2010
“Linee Guida per la gestione dell’emer-
genza-urgenza pediatrica nella Regione Piemonte”. Il lavoro del
Gruppo docenti si confronterà
poi con quello del Gruppo
Aziendale Studio Triage per
“ingranare” le rispettive
conclusioni.
In entrambe le edizioni
si è registrato il “tutto
esaurito”, grazie alla
collaborazione dei Responsabili che hanno
consentito una ampia
partecipazione nonostante le difficoltà nella copertura dei turni.
Il gradimento del Corso risulta elevato,
con intenso coinvolgimento ed estrema
attenzione da parte degli allievi, che dimostrano di apprezzare la possibilità di
incontro e scambio di opinioni tra operatori di Servizi diversi dello stesso ospedale e di ospedali diversi.
In attesa delle prossime tre edizioni (19
ottobre, 28 ottobre, 11 novembre 2010)
ringrazio i docenti (Silvana Zacco, Elena Musso, Eleonora Tappi, Paola Barone, Cristina Vergnano, Manuela Serra,
Stefano Benso Gabriella Rosso) che con
me hanno generosamente dedicato moltissimo del loro tempo e delle loro energie all’allestimento del Corso, insieme ai
responsabili dei Dipartimenti (Urgenza
e Materno-Infantile), delle Pediatrie e dei
DEA/Pronto Soccorso, nonché il Centro
Formazione, per la preziosa collaborazione.
Graziana Galvagno
[email protected]
CONVEGNO
“LE PROBLEMATICHE DEL SENO”
G
rande Riscontro per il Convegno
“Le problematiche del seno: come
affrontarle”, organizzato dall'ASL TO
5, dall'Unità di Senologia dell'Ospedale S. Lorenzo di Carmagnola, dall'Associazione di Volontariato A.N.D.O.S.
e dall'Assessorato agli Affari Generali
ed Istituzionali della Città di Carmagnola. L'incontro, presso la Sala Solavaggione della Biblioteca Civica, venerdì 28 maggio, ha ufficialmente presentato alla Cittadinanza la nuova équipe senologica attiva presso l'Ospedale
San Lorenzo, che offrirà un servizio in-
tegrato d'avanguardia per la soluzione
delle problematiche riguardanti il seno,
a partire dalla prevenzione, con attenzione agli aspetti oncologici, al trattamento chirurgico e ricostruttivo, agli
aspetti legati all'allattamento ed alle ultime tecniche riabilitative.
Grazie ad una donazione dell'Andos,
inoltre, la nuova équipe potrà avvalersi
di un macchinario di ultima generazione e le pazienti troveranno le risposte ai
loro quesiti grazie al prezioso gruppo di
esperti a disposizione.
[email protected]
Ospedale San Lorenzo
di Carmagnola
ESERCITAZIONE
ANTINCENDIO
G
iovedì 8 luglio alle ore 18.00, si è
svolta una prova pratica di esercitazione antincendio.
Lo scenario ha previsto lo sviluppo di un
incendio da un cantiere edile adiacente
al reparto di pediatria, al primo piano dell’edificio storico. L’incendio è stato simulato con l’uso di alcuni estintori di
CO2, in modo da creare un’atmosfera realistica, con invasione di fumo nel corridoio del reparto.
L'esercitazione, organizzata dalla Struttura Complessa di Prevenzione e Protezione
dell'ASL TO5, ha coinvolto il personale
addestrato alla gestione delle emergenze.
Per l’occasione sono stati coinvolti alcuni dipendenti volontari nel ruolo di pazienti, parenti e visitatori.
La simulazione è stata condotta applicando il nuovo piano d’emergenza incendi, elaborato come da linee guida regionali. L’intervento dei Vigili del Fuoco di Torino e di Carmagnola è stato utile per testare le procedure operative in
caso d’incendio in strutture ospedaliere
e contribuire a migliorare le condizioni
di sicurezza sia degli operatori che dei
cittadini che usufruiscono dei servizi erogati dall’Azienda.
Al termine dell’esercitazione si è tenuto
un briefing, con i responsabili aziendali e
tutto il personale coinvolto a vario titolo nell’esercitazione, dal
quale è scaturito che
la condotta delle operazioni e l’esito della stessa sono risultati più che soddisfacenti.
Carlo Sala
[email protected]
ASL TO5 SETTE10.qxp:Imp dicembre 2005
22-09-2010
11:34
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SALUTIAMO CON AFFETTO GLI EX COLLEGHI
Cerrito Enzo (Op. Tecnico Spec. Coord. Cuoco - Approvvigionamenti e Logistica - Carmagnola) - Serra Tommaso (Op. Tecnico Spec. Autista - Approvvigionamenti e Logistica - Carmagnola) - Bonardi Lorena (Assist. Amministrativo Servizio Veterinario “Area B” - Carmagnola) - Biava Maria Alessandra (Dirigente Medico - Medicina Interna - Carmagnola) - Terentino Marilena (Coll. Prof.
San. Infermiere - Pediatria - Carmagnola) - Caggiula Lucio (Coll. Prof. San.
Esperto Tecnico Rx - Radiodiagnostica - Carmagnola) - Rubino Saverio (Coll.
Prof. San. Infermiere - Recupero e Rieducazione Funzionale - Carmagnola) - Candeo Nadia (Assist. Amministrativo - Contabilità Generale e dei Costi - Chieri) Bettini Stefania (Coll. Prof. San. Infermiere - DEA - P.O. di Chieri) - Oria Bruno (Dirigente Medico - Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica - Chieri) Gilardi Donatella (Inf. Gen. Esperto - Pneumologia e Spirometria - Chieri) - Scioscia Lucia (Coll. Prof. San. Tecn. Lab. Analisi - Patologia Clinica - Chieri) - Lo
Biundo Antonino (Coll. Prof. San. Tecnico Rx - Radiodiagnostica - Chieri) - Sanfilippo Pietro (Coll. Prof. San. Tecnico Rx - Radiodiagnostica - Chieri) - Iatì Maria Grazia (Coadiutore Amm.vo Esperto - Direz. Sanitaria P.O. Moncalieri) - Bimonte Luigi (Coll. Prof. San. Infermiere - Cure Domiciliari - Distretto Sanitario
Moncalieri) - Parisi Franca (Operatore Socio Sanitario - DEA - P.O. di Moncalieri) - Ciarmoli Arcangelo (Coll. Prof. San. Infermiere - Chirurgia - Moncalieri) - Rossano Rossana (Operatore Socio Sanitario - Chirurgia - Moncalieri) Borghesan Elia (Inf. Gen. Esperto - Ostetricia e Ginecologia - Moncalieri) - Pelin Andy Mihaita (Coll. Prof. San. Infermiere - Medicina Interna - Moncalieri) Monte Cinzia Maria (Operatore Socio Sanitario - Medicina Interna - Moncalieri) - Gavatorta Mattia (Coll. Prof. San. Tecnico Rx - Radiodiagnostica - Moncalieri) - Grazioli Eleonora (Coll. Prof. San. Infermiere - Dipartimento di Salute Mentale - Moncalieri) - Aimar Marisa (Inf. Gen. Esperto - Cardiologia - Moncalieri) - Falchetti Maria (Farmacista Dirigente - Farmaceutica Ospedaliera Moncalieri) - Rubiolo Ester (Assist. Amministrativo - Approvvigionamenti e Logistica) - Baiardo Rossella (Coll. Prof. San. Infermiere - Igiene e Sanità Pubblica - Nichelino) - Perello Walter (Coll. Prof. San. Tecn. Prevenz/Amb/Lavor – Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro - Nichelino)
UN BENVENUTO AI NUOVI ASSUNTI
Ricci Daniela (Coll. Prof. Assist. Sociale - Direz. Sanitaria P.O. Carmagnola) Balocco Pierpaola (Operatore Socio Sanitario - Medicina Interna “Stati Vegetativi” - Carmagnola) - Da Ros Marco (Coll. Prof. San. Infermiere - Medicina Interna “Stati Vegetativi” - Carmagnola) - Giaimo Fortunata (Operatore Socio
Sanitario - Medicina Interna “Stati Vegetativi” - Carmagnola) - Uccheddu Roberta Maria (Coll. Prof. San. Infermiere - Medicina Interna “Stati Vegetativi” Carmagnola) - Cristianini Elisabetta (Coll. Prof. San. Infermiere - Pediatria e
Neonatologia - Carmagnola) - Di Leonardo Anna (Coadiutore Amministrativo Approvvigionamenti e Logistica - Chieri) - Fileppo Enrico (Ingegnere - Prevenz.
Sicurezza Ambienti di Lavoro - Chieri) - Scaturro Leonardo (Coll. Prof. San.
Tecn. Prevenz/Amb/Lavor – Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro - Chieri) - Ceretto Cristina (Dirigente Medico - Medicina Interna - Chieri) Chieri Priora Ugo (Dirigente Medico - Pediatria - Chieri) - Frizzarin Augusto Alessandro (Coll. Prof. San. Tecn. Lab. Analisi - Patologia Clinica - Chieri) Chieri Brando Elvira (Coll. Prof. San. Infermiere - Nefrologia e Dialisi - Chieri) - Kotlewska Marilena (Operatore Socio Sanitario - DEA - P.O. di Moncalieri) - Anselmino Cristina (Coll. Prof. San. Infermiere - Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica - Moncalieri) - Fermi Mirella (Operatore Socio Sanitario - Medicina Interna - Moncalieri) - Tarditi Enrica (Coll. Prof. San. Infermiere - Medicina Interna - Moncalieri) - Bottero Laura (Coll. Prof. San. Infermiere - Pediatria - Neonatologia - Moncalieri) - Bruno Lussiana (Coll. Prof. San. - Inf. Pediatrica - Pediatria - Neonatologia - Moncalieri) - Greggio Tiziana (Coll. Prof.
San. - Inf. Pediatrica - Pediatria - Neonatologia - Moncalieri) - Murgia Caterina (Coll. Prof. San. Infermiere - Pediatria - Neonatologia - Moncalieri) - Genta
Marina Maria Pia (Dirigente Medico - Neuropsichiatria Infantile - Moncalieri)
- Cravero Silvia (Coll. Prof. San. Tecnico Rx - Medicina Nucleare - Moncalieri)
- Gelormino Elena (Dirigente Medico - Igiene e Sanità Pubblica - Nichelino)
a cura Ufficio Comunicazione
APPROVAZIONE NUOVI
AA.CC.NN.
MEDICI CONVENZIONATI SSN
I
n data 8 luglio 2010, con l’approvazione da parte della Conferenza Stato –Regioni, sono entrati in vigore gli
Accordi Collettivi Nazionali – Biennio
economico 2008/2009 per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale, con i Medici pediatri di
Libera Scelta, con i Medici Specialisti
Convenzionati interni veterinari e altre
Professionalità (Biologi, Chimici e Psicologi) ambulatoriali. Il testo consolidato dei succitati accordi è consultabile sul seguente sito internet:
http://www.sisac.info
INNOVAZIONE E SALUTE
R
ealizzare una piattaforma integrata di salute-assistenza, a disposizione di tutte le aziende sanitarie regionali, per facilitare l’accesso e l’utilizzo dei servizi da parte dei cittadini e
valorizzare le attività svolte dagli operatori, coniugando l’innovazione tecnologica con quella organizzativa.
È questo l’obiettivo principale del “Progetto SISR 2010-2015” approvato dalla Regione Piemonte, nell’ottica di promuovere lo sviluppo del Sistema informativo sanitario regionale (SISR) che
veda l’Information Communication Technology (ICT) come leva strategica
per la realizzazione di un modello di
sanità in rete.
InSalute
Responsabile Editoriale:
Giovanni Caruso
Direttore Responsabile:
Chiara Masia
Elaborazione Grafica:
Mario Cialdini
Hanno collaborato:
Marino Balma, Ivana Barbero, Laura Bruzzese,
Mario Cialdini, Raffaela Di Pasquale, Roberto
Galassi, Graziana Galvagno, Margherita Gulino, M. Clorinda Malfi, Claudio Marengo, Alessandro Mariani, Maura Millesimo, Maria Pia
Morgando, Ornella Pallaro, Vera Piacenza, Aida Pironti, Salvatore Raimondo, Andrea Raviolo, Carlo Sala, Giorgio Serra
Stampa:
Litostampa Mario Astegiano - Marene (CN)