FederimpresaNews N. 9 Ottobre 2012

Transcript

FederimpresaNews N. 9 Ottobre 2012
1_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI
NOVITÀ DEL DECRETO SVILUPPO
La responsabilità solidale nei contratti di
appalto fra appaltatore e subappaltatori per i
versamenti delle ritenute irpef e dei contributi
previdenziali sul lavoro dipendente e dell'iva
sulle prestazioni oggetto dell'appalto, perde il
committente, non è più soggetta al limite di due
anni e viene meno in caso di adeguate verifiche
sul rispetto dei pagamenti all’erario.
L’art. 2, comma 5-bis, D.L. 2 marzo 2012, n. 16,
convertito, con modificazioni, dalla L. 26 aprile
2012, n. 44, all’art. 35, comma 28, D.L. 4 luglio
2006, n. 223, prevedeva una responsabilità
solidale tra committente, appaltatore e
subappaltatore, entro il limite di due anni dalla
conclusione dell’appalto, per il mancato
versamento di ritenute irpef sul lavoro
dipendente e dell’iva.
L’art. 13-ter, D.L. 22 giugno 2012, n. 83,
convertito, con modificazioni, dalla L. 7 agosto
2012, n. 134 (c.d. decreto sviluppo), sostituisce
integralmente il comma 28 dell’art. 35 ed
aggiunge i commi 28-bis e 28-ter.
Il nuovo testo del comma 28 stabilisce che
l’appaltatore, ma non più il committente,
risponde in solido con il subappaltatore, nei
limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto,
del versamento all'erario delle ritenute fiscali
sui redditi di lavoro dipendente e dell'iva dovute
dal subappaltatore in relazione alle prestazioni
effettuate
nell'ambito
del
rapporto
di
subappalto.
Numero 9 - Ottobre 2012
Consulenza fiscale
pag. 1
Responsabilità solidale negli appalti. novità
del decreto sviluppo.
Ambiente&Sicurezza
pag. 3
- Obbligo formativo lavoratori per sicurezza
sul lavoro
- Lavoratori autonomi nei cantieri
- Regolamento su utilizzo terre e rocce da
scavo
- Verifiche periodiche attrezzature
Internazionalizzazione
pag. 8
- Russia: opportunità di business
- XXIV Assemblea dell’Italy Japan Business
Group
- Missione operativa cosmetica in Vietnam
- GDO Cina B2B
- 42° mostra moda Italia in Giappone
Categorie
pag. 9
- Alimentazione
- Estetica&Acconciatura
Bandi Incentivazione
pag. 11
“Bando Start-Up Innovative – Anno 2012”
Scadenzario
bandi leggi di incentivazione
pag. 13
2_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
E’ meglio precisato cosa debba fare
l’appaltatore per evitare la responsabilità
solidale:
non più un generico riferimento all’obbligo di
“aver messo in atto tutte le cautele possibili
per evitare l’inadempimento” ma l’onere di
verificare, prima di pagare il corrispettivo, che
il subappaltatore abbia versato le ritenute e
l’iva scaduta alla data del pagamento,
acquisendo la relativa documentazione o, in
alternativa, un’apposita asseverazione di un
soggetto abilitato (commercialista, consulente
del lavoro, responsabile di un CAF,
associazione sindacale di categoria tra
imprenditori, ecc.).
L’appaltatore può sospendere il pagamento al
subappaltatore che non esibisca la predetta
documentazione. La nuova formulazione
della norma non risolve però le difficoltà
operative della verifica del pagamento dell’iva
che, come noto, viene versata all’erario
cumulativamente per periodo di riferimento e
al netto dell’iva detraibile sugli acquisti.
Inoltre,
viene
di
fatto
impedita
la
corresponsione di anticipi all’ordine al
subappaltatore, i quali dovendo essere
corrisposti prima del maturare dei debiti
fiscali, lascerebbero “scoperto” l’appaltatore
salvo che non ottenga una fideiussione valida
per il periodo di scopertura.
E’ stata quindi eliminata l’estensione della
responsabilità solidale fiscale al committente,
il quale deve però verificare, acquisendo la
relativa documentazione o l’asseverazione
del professionista, che appaltatore e
subappaltatore abbiano versato le ritenute e
l’iva. In assenza della documentazione, il
committente deve sospendere il pagamento
del corrispettivo dovuto all’appaltatore, per
evitare di essere punito, in caso di effettiva
inadempienza dell’appaltatore stesso o del
subappaltatore,
con
una
sanzione
amministrativa da euro 5.000 ad euro
200.000.
La responsabilità solidale non opera più entro
il termine di due anni dalla cessazione
dell’appalto ma secondo gli ordinari termini di
decadenza fiscali.
Non è invece modificato il limite di due anni
dalla cessazione dell’appalto per la
responsabilità solidale del committente
imprenditore o datore di lavoro con
l’appaltatore, nonché con ciascuno degli
Numero 9 - Ottobre 2012
eventuali subappaltatori, di corrispondere ai
lavoratori impiegati direttamente nei lavori, i
trattamenti retributivi, comprese le quote di
trattamento di fine rapporto, nonché i
contributi previdenziali e i premi assicurativi
dovuti in relazione al periodo di esecuzione
del contratto di appalto, restando escluso
qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui
risponde
solo
il
responsabile
dell'inadempimento (art. 29, co. 2, d.lgs.
276/2003). Il regime di responsabilità solidale
retributivo previdenziale è derogabile in
presenza di contratti collettivi nazionali che
dispongano metodi e procedure alternative di
controllo e di verifica della regolarità degli
appalti (art. 4, co.31, L. 28 giugno 2012,
n.92).
Decorsi i due anni, il committente è
solidalmente responsabile ai sensi dell'art.
1676 cod. civ., ma entro i limiti del suo debito
residuo nei confronti dell’appaltatore.
A tal proposito è fondamentale che, già in
sede contrattuale, committente ed appaltatore
stabiliscano a carico dei rispettivi soggetti
obbligati in via principale:
- l’invio della documentazione attestante i
pagamenti
del
personale
dipendente
impiegato nell’appalto (cedolini, ordini di
bonifico degli stipendi, ecc.);
- l’autorizzazione, anche tramite professionisti
di fiducia, ad accessi nei luoghi di lavoro per
accertare la presenza del personale
impiegato e dichiarato e i rimedi e le
conseguenze nel caso in cui il personale
dichiarato periodicamente non corrisponda a
quello presente nei luoghi di lavoro;
- la previsione di una garanzia bancaria o
assicurativa parametrata sul costo del lavoro
impiegato e di durata pari ai due anni
successivi alla conclusione dell’appalto.
La responsabilità solidale si applica ai
contratti conclusi nell’ambito di attività
rilevanti ai fini iva ed è esclusa nel caso di
servizi di appalto prestati a soggetti
pubblici, a concessionari di lavori
pubblici, società a capitale pubblico,
società degli enti locali, in quanto già
soggetti a diversi sistemi di controllo ed
esazione (es. fermo amministrativo).
Daniele Gaspari
[email protected]
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____________________________FEDERIIMPRESANE
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4_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
SCHEDA DI ISCRIZIONE AI CORSI
INVIARE LA PRESENTE SCHEDA DI ISCRIZIONE COMPILATA A
CONFARTIGIANATO uff. Ambiente & Sicurezza
FAX: 0547/642555
Il/La sottoscritto/a
In qualità di:
Della Ditta
Con sede a
CAP
via
Prov.
Tel.
Fax
e.mail:
DICHIARA DI VOLER FAR PARTECIPARE AL CORSO DI AGGIORNAMENTO DELLA
DURATA DI 6 ORE PREVISTO PER IL GIORNO LUNEDI' DALLE ORE 13,00 ALLE ORE 19,00
NELLE SEGUENTI DATE:
OTTOBRE:
15 -
22 -
29
NOVEMBRE:
5
12
19
26
DICEMBRE
3
10
17
Il costo per ogni partecipante è di Euro 60,00 + IVA per le imprese associate e di Euro 80,00 + IVA per le imprese non
associate.
Oppure (SOLO FINO AL 31/12/2012)
DICHIARA DI VOLER FAR PARTECIPARE AL CORSO PER LAVORATORI DI 4 ORE
(PERIODO TRANSITORIO) DEL:
24/10/2012 dalle ore 14,00 alle 18,00 presso la Confartigianato di Cesena in via Ilaria Alpi n. 49;
31/10/2012 dalle ore 14,00 alle 18,00 presso la Confartigianato di Savignano in via D. Chiesa n. 2;
28/11/2012 dalle ore 14,00 alle 18,00 presso la Confartigianato di Cesena in via Ilaria Alpi n. 49;
Il costo per ogni partecipante è di Euro 40,00 + IVA per le imprese associate e di Euro 50,00 + IVA per le imprese non
associate.
le seguenti persone:
1. Cognome e Nome ___________________________________________Mansione _______________________
2. Cognome e Nome ___________________________________________Mansione _______________________
3. Cognome e Nome ___________________________________________Mansione _______________________
4. Cognome e Nome ___________________________________________Mansione _______________________
5. Cognome e Nome ___________________________________________Mansione _______________________
I LAVORATORI STRANIERI CHE PARTECIPERANNO AL CORSO DEVONO OBBLIGATORIAMENTE SAPER
LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO
Firma
____________________________________
Numero 9 - Ottobre 2012
5_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
CIRCOLARE MINISTERIALE SUI
"LAVORATORI AUTONOMI" NEI
CANTIERI
Nella circolare ministeriale n. 16 del 4
luglio 2012 il Ministero del lavoro ha
fornito
indicazioni operative per il
personale ispettivo e chiarire, per quanto
possibile, le problematiche che vengono
riscontrate sempre più frequentemente
nel corso dell’attività di vigilanza
nell’ambito del settore edile.
In primo luogo viene sottolineata la
definizione di lavoratore autonomo come
individuata dall'articolo 89, comma 1 lett.
d) del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i., ai sensi
del quale per lavoratore autonomo deve
intendersi “la persona fisica la cui attività
professionale
contribuisce
alla
realizzazione dell’opera senza vincolo di
subordinazione”.
In secondo luogo il riferimento, ai fini
della verifica, è senza dubbio quello
connesso al possesso ed alla disponibilità
(intesa come proprietà, possesso o
comunque disponibilità giuridica) di una
consistente
dotazione
strumentale
rappresentata
da
macchine
ed
attrezzature. A solo titolo di esempio
vengono citati ponteggi, macchine edili,
motocarri, escavatori, apparecchi di
sollevamento. Mentre per contro viene
precisato che la disponibilità di minuta
attrezzatura (secchi, pale, picconi,
martelli, carriole, funi) risulta inidonea a
dimostrare l’esistenza di un’autonoma
Numero 9 - Ottobre 2012
attività imprenditoriale.
Importante è anche l’aspetto nel quale la
disponibilità
delle
macchine
ed
attrezzature
specifiche
per
la
realizzazione dei lavori venga data (a
titolo gratuito od oneroso) dall’impresa
esecutrice o addirittura dal committente.
Tale circostanza è certamente un
elemento sintomatico della non genuinità
della prestazione di carattere autonomo.
Un ulteriore elemento di verifica, anche
se non decisivo per il settore dell’edilizia,
riguarda il riscontro di un’eventuale
monocommittenza.
In tutti i casi di disconoscimento della
natura autonoma delle prestazioni, il
personale ispettivo è tenuto alla
contestazione al soggetto utilizzatore,
oltre che alle violazioni di natura
lavoristica connesse alla riconduzione
delle prestazioni al lavoro subordinato ed
alle conseguenti evasioni contributive,
anche quegli illeciti riscontrabili in materia
di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
in materia di sorveglianza sanitaria e di
mancata formazione ed informazione dei
lavoratori
adottando
apposito
provvedimento
di
prescrizione
obbligatoria ai sensi del D. Lgs n.
758/1994.
L'ufficio
ambiente-sicurezza
è
a
disposizione per ulteriori chiarimenti e/o
approfondimenti circa la figura del
lavoratore autonomo in cantiere.
6_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
DECRETO 10 agosto 2012 , n. 161
Regolamento recante la disciplina
dell’utilizzazione delle terre e rocce da
scavo.
Si precisa che il DM in oggetto
entra in vigore il 6 ottobre p.v.
Il DM regola le condizioni per le
quali i materiali da scavo derivanti da
opere edili e di ingegneria civile come
sbancamenti, fondazioni, perforazioni,
ecc. (cfr. le definizioni in art. 1, comma 1)
possono essere gestiti. In generale, tali
materiali sono da considerarsi rifiuti
tranne i casi e le condizioni – oggetto del
DM in esame – in cui possono essere
considerati come “sottoprodotti” e quindi,
reimpiegati.
Se gestiti come rifiuti tali materiali
soggiacciono – inevitabilmente - alla
corrispondente disciplina ex parte IV
d.lgs. 152/06 e destinati ad impianti di
recupero o smaltimento; se qualificabili,
viceversa, come sottoprodotti essi
possono essere reimpiegati per nuove
opere
(rinterri,
riempimenti,
rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, altre
forme di ripristino ecc.).
Le condizioni affinché tali materiali
siano definibili sottoprodotti (art. 4 comma
1) ricalcano quelle generali ex art. 184-bis
d.lgs 152/06 ma vengono, qui, rese più
specifiche e particolarmente stringenti.
Esse sono:
Provenienza da un’opera la cui finalità
non è la produzione di detto materiale
¾
Essere utilizzati - senza ulteriori
trattamenti - per scopi produttivi o
riempimenti di cave secondo un
cosiddetto Piano di Utilizzo (art. 5)
¾
Mostrare requisiti di alta qualità
ambientale, comprovabili da apposite
analisi (allegato 4).
Lo schema di procedura essenziale per
gestire gli escavati è, in estrema sintesi,
il seguente:
Numero 9 - Ottobre 2012
L’impresa interessata – 90 giorni
prima dell’utilizzazione del materiale –
redige e presenta all’Autorità competente
il Piano di Utilizzo
¾
L’autorità può chiedere entro 30
giorni integrazioni al Piano
¾
Entro 90 giorni l’Autorità approva il
piano o lo rigetta
¾
Oltre i 90 giorni il proponente può
gestire il materiale secondo i termini del
Piano
¾
Il materiale cessa di essere
sottoprodotto e va gestito come rifiuto se
viene oltrepassato il termine temporale
del Piano (art. 5, comma 7), in caso di
violazione di obblighi (comma 8) o
laddove siano venute meno le condizioni
già citate - art. 4, comma 9
¾
è prevista una procedura di
reimpiego in situazioni di emergenza (art.
6) nonché la possibilità di effettuare
modifiche al piano (art. 8)
¾
Il proponente comunica il soggetto
esecutore dei piano che deve garantire
l’assolvimento
degli
obblighi
di
tracciabilità attraverso il Documento di
Trasporto (art.11 e allegato 6) e la
Dichiarazione di avvenuto utilizzo (art. 12
e allegato 7).
La redazione del Piano di utilizzo di cui
all’art. 5 ed all’allegato 5 costituisce
l’adempimento “centrale”, che regola nel
dettaglio la riutilizzazione del materiale
suddetto. L’assolvimento di tale obbligo
risulta
particolarmente
impegnativo
giacché implica la redazione di una
documentazione complessa ed articolata,
basata su una serie di pratiche,
caratterizzazioni,
analisi
chimiche,
campionamenti, indagini di varia natura.
La messa a punto di un Piano di Utilizzo
così concepito, cui si aggiungono
stringenti adempimenti per la tracciabilità,
è talmente onerosa dal punto di vista
delle risorse umane, economiche e
temporali da rendere proibitiva la sua
implementazione a fronte di opere di
media-piccola entità.
7_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
VERIFICHE PERIODICHE
ATTREZZATURE ALL. VII D. LGS. 81/08
Al fine di comprendere meglio quali
adempimenti porre in essere in caso di
possesso
di
attrezzature
(indicate
nell'allegato VII del D.Lgs. 81/2008)
sottoposte alle verifiche periodiche, si
indicano le modalità e la tempistica per
ottemperare a tale obbligo.
1) Fare domanda di verifica periodica
all’INAIL, alle ASL/ARPA ad inizio anno di
tutte le attrezzature da verificare con
differimento dei termini temporali oppure
almeno 90 giorni prima della scadenza
all’INAIL e almeno 60 giorni prima della
scadenza all’ASL. Al massimo dieci giorni
prima della scadenza della periodica, se
sono decorsi i termini senza l’intervento
dei soggetti titolari e senza alcuna notizia
da parte degli stessi, fare l’ordine al
soggetto abilitato scelto nell’elenco
regionale, che può essere anche diverso
da quello indicato nella domanda,
richiedendo nell’ordine che la verifica
venga fatta entro il termine di scadenza.
2) Se è l’INAIL che per la prima verifica
periodica manda il soggetto abilitato
scelto ricordarsi che si deve pagare
l’INAIL e non il soggetto abilitato;
analogamente se è l’ASL/ARPA che per
la verifica periodica manda il soggetto
abilitato scelto ricordarsi che si deve
pagare l’ASL/ARPA e non il soggetto
abilitato.
3) Ricordarsi che nelle attività estrattive
di sostanze minerali di prima categoria il
DM 11.04.2011 si applica previo parere
favorevole dell’UNMIG che è il solo
titolare delle verifiche di messa in servizio
e periodiche.
Numero 9 - Ottobre 2012
4) Se la verifica è effettuata da un
funzionario UNMIG, INAIL ASL o ARPA
ricordarsi che tale funzionario è un
pubblico ufficiale o un funzionario di
polizia giudiziaria che ha il dovere di
segnalare
o
perseguire
qualsiasi
violazione alle norme legislative rilevate
nel sopralluogo e che ha il potere/dovere
di imporre o modificare le procedure
esecutive della verifica ai fini della
sicurezza.
5) Se la verifica è effettuata da un
tecnico del soggetto abilitato ricordarsi
che tale funzionario è un privato
incaricato di un pubblico servizio, privo di
poteri
autoritativi,
deliberativi
o
certificativi.
6) Se si mantiene in esercizio una
attrezzatura senza la verifica di messa in
servizio o senza collaudo pur avendo
fatto regolare richiesta all’INAIL da
almeno dodici mesi, chiedere la prima
verifica periodica all’INAIL indicando il
soggetto abilitato preferito e chiedendo
(nella stessa domanda) che vengano
utilizzati
i
bollettini
postali
che
eventualmente sono stati pagati.
7) Alla consegna del verbale al termine
della verifica eseguita dal soggetto
abilitato controllare che sia indicato
nome,
cognome
e
qualifica
del
verificatore che ci sia il timbro o il logo del
soggetto abilitato incluso nell’elenco
regionale in vigore, e conservare il
verbale con copia della fattura del
pagamento effettuato per il sevizio
ricevuto.
Eugenio Battistini
[email protected]
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ente pasta, cioccolato, fru
utta
co
onservata e secca, salsa di pomodoro
o e
altre salse da cond
dimento, olio
o
di olivva,
aceto balsamico, vino, forma
aggio e altri
a
prodotti casseari, mielle e nettare, biscottti e
prodotti da
a formo, marmellate
e e prodo
otti
affè, prod
dotti biolo
ogici, acq
que
dolciari, ca
minerali,
m
ton
nno e tutti in prodotti in scatola.
Partecipazio
P
one gratuitta
Lingua di la
avoro: ingle
ese
IN
42°
MOS
STRA
M
MODA
ITALIA
I
GIAPPONE
G
E TOKIO 29 – 31
1 GENNA
AIO
2013
Dedicata
D
allla presenttazione de
elle collezio
oni
autunno-invverno 2013-14 ab
bbigliamen
nto:
donna, uom
mo, bambino, pelle e accesssori
moda.
m
Il Giappone
e è il 9° m
mercato di sbocco e 2°
nell’area asiatica
a
pe
er l’exportt italiano di
abbigliamen
nto.
Il
3°
fo
ornitore
di
nto dopo C
Cina e Vietn
nam.
abbigliamen
“M
Moda Italia
a” è realizzzata dal 1992: unica
manifestazi
m
one dedicata esc
clusivamen
nte
alla Moda italiana in
n Giappon
ne; presen
nta
l’iintera gam
mma di prod
dotti ospita
ando in tota
ale
oltre 140 azziende e 20
000 visitatori. Oltre alla
a
se
ezione abb
bigliamento e acces
ssori moda
a la
mostra
m
si compone
c
anche di una sezio
one
pelletteria e si tiene in contemporanea con
c
“S
Shoes from
m Italy” dedicata allle calzatu
ure.
L’obiettivo è quello di promuov
vere la fascia
di prodotto italiano di livello med
dio-alto.
Quota
Q
di pa
artecipazione: stanza
a espositiva
a€
2.800,00+ivva; stanza
a espositiv
va condivissa,
due ditte € 3.080,00
3
Scadenza
S
a
adesioni
3
31 Ottobre
e 2012
cci
Chiara Ric
c.ricci@confarttigianatofc
c.it
9______________
________________________________________________
___________________________FEDERIM
MPRESANEW
WS
AL
LIMENTAZ
ZIONE
Ne
ella G.U. n. 71 del 24 Marzo
o 2012 è
sta
ata pubbliccata la legg
ge di conve
ersione de
el
De
ecreto leg
gge 24 Gennaio
G
2
2012
n. 1
co
ontenente “Disposizioni urgen
nti per la
a
co
oncorrenza
a, lo svilupp
po delle inffrastrutture
e
e la compettitività” che
e all’art. 62
6 prevede
e
un
na
regollamentazio
one
dei
rapportti
co
ommerciali relativi alla fornitura di prodottti
ag
gricoli e alimentari. In partticolare la
a
no
ormativa in
nteressa la
a forma scritta
s
e le
e
cla
ausole obb
bligatorie dei
d contrattti, il divieto
o
di pratiche commercia
c
ali sleali, i termini di
d
pa
agamento, precisa individua
azione di
d
pro
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m
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eriorabili, sanzioni
s
e
co
ontrolli.
Ta
ale norma
ativa volta
a alla tu
utela della
a
pro
oduzione agroalimentare e le PMI
risspetto alle pratiche commercia
c
ali scorrette
e
so
oprattutto da parte della
a grande
e
disstribuzione
e organizzzata, si applica
a
all’intera filie
era agroalim
mentare ed
d il comma
a
11 bis del su
uddetto articolo, stabilisce che
eccezione di quellii
tuttti i contrratti, ad e
con
nclusi con il consumatore finale, stipulatii
a partire dal 24 Ottob
bre 2012, dovranno
o
con
nformarsi alle
a dispossizioni.
Ne
el medesimo comm
ma 11 bis
b
veniva
a
pre
evista l’em
manazione entro il 24
2 Giugno
o
2012, da parte dei Min
nisteri inte
eressati, dii
un decreto che definisse le modalità
m
dii
applicazione delle disp
posizione dell’art.
d
62,
che
e ad oggi non
n è però
ò uscito.
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azione
sindacale
del
sistema
a
Co
onfartigiana
ato a tuttela delle
e aziende
e
rap
ppresentate, ha richiesto l’atten
nzione deii
Min
nisteri coin
nvolti, su a
alcune perrplessità in
n
me
erito al fatto
o che que
esta norma
ativa possa
a
penalizzare le impresse dell’artigianato e
PM
MI alimenta
ari, andan
ndo a introdurre un
n
ecc
cessivo irrrigidimento
o nelle relazioni tra
a
partner economici in un
n periodo in cui crisii
e mancanza
a di liquid
dità le sttanno già
à
collpendo durramente.
Ch
hiara Riccii
c.ricci@
@confartigiianatofc.itt
ES
STETICA & ACCONC
CIATURA
Nu
uove rego
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cquisizione della
qu
ualifica pro
ofessiona
ale di acco
onciatore
¾
Perco
orso lavorrativo
A norma della
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Circo
olare della
a Regione
e
Em
milia
Ro
omagna
n.
147
7783
de
el
15
5.06.2012, coloro che alla data de
el
22
2.06.2012 avevano maturato i requisitti
pro
ofessionali in base ai percorssi lavorativvi
pre
evisti dalle
e Leggi 161/1963 e 1142/70,
1
in
n
qu
uanto com
mpatibili, potranno richiedere
e
il
riconosscimento
della
qualifica
a
pro
ofessionale
di
ACCON
NCIATORE
E
se
econdo i criteri pre
evisti dalle
e suddette
e
leg
ggi, anche
e in data successiva
a a quella
a
so
opra indicata; tali requisiti sono
s
cossì
ria
assunti:
1. essere già
g
stati titolari dii impresa
a
artigiana
iscritta
a
un
AIA,
dii
barbiere/parrrucchiere;
2. avere svolto attività lavorativa
a in qualità
à
di dipende
ente qua
alificato/collaboratore
e
fam
miliare/socio partecip
pante in im
mpresa dell
setttore per almeno
a
2 a
anni a tem
mpo pieno;
3. avere seguito un regolare periodo
p
dii
apprendistato
o in impresa del setttore, della
a
durata previssta dal CCN
NL (5 anni))
Co
oloro che
e, invece
e, alla data dell
22.06.2012, non
n aveva
ano portato
o a termine
e
il percorso
p
lavorativo previsto dalle
d
leggii
di cui soprra, potran
nno esserre abilitatii
allo
o
svolg
gimento
dell’attiv
vità
dii
AC
CCONCIAT
TORE, escclusivamen
nte se in
10_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
possesso dei requisiti previsti dall’art. 3
della Legge 174/2005; in tal caso i periodi
di lavoro o di apprendistato già svolti ed i
corsi di formazione effettuati resteranno
valutabili ai sensi dell’art. 3 della citata
Legge 174/2005, i cui requisiti sono così
riassunti:
1. periodo di inserimento in impresa del
settore della durata di 3 anni, da effettuare
nell’arco di 5 anni, seguito da svolgimento
di apposito corso di formazione teorica;
2. tale periodo è ridotto a 1 anno da
effettuare nell’arco di 2 anni, qualora sia
preceduto da un rapporto di apprendistato
della durata prevista dal CCNL (5 anni)
¾
Percorso di formazione
Con la medesima Circolare sopra citata, la
Regione Emilia Romagna precisa che, a
seguito dell’accordo Conferenza StatoRegioni e Province autonome del
29.03.2007 e, stante il pieno regime dei
corsi di formazione per Acconciatori attivati
ai sensi della D.G.R. n. 1825 e 1826 del
10.11.2008, coloro che, pur non avendo
ancora maturato i requisiti sopra
menzionati, alla data del 22.06.2012 hanno
già
intrapreso
oppure
intendono
intraprendere un percorso di formazione ai
sensi delle DGR 1825 e 1826 del
10.11.2008, potranno portare a termine il
percorso secondo quanto previsto dalle
DGR stesse.
Centri acconciatura, occhio ai prodotti usati
Numero 9 - Ottobre 2012
Per ogni prodotto presente nei saloni di
Acconciatura si ricorda che la relativa
scheda tecnica di prodotto, deve essere
archiviata tra i documenti a disposizione
degli Enti di Vigilanza, in quanto tali
schede devono espressamente riportare le
caratteristiche del prodotto in questione,
dichiarare che si tratta di prodotto
cosmetico e riportare le condizioni e le
cautele d’uso; tali condizioni e cautele
vanno tassativamente rispettate nello
svolgimento quotidiano del lavoro.
E’ opportuno ricordare che nelle imprese di
Acconciatura
non
si
possono
commercializzare prodotti d’uso medico o
alimentare, mentre è consentita la
cessione di prodotti cosmetici, parrucche e
affini, o altri beni accessori, inerenti ai
trattamenti e ai servizi effettuati, senza
dover sottostare alle disposizioni contenute
nel D.Lgsl 31 marzo 1998, n. 114, e
successive modificazioni, relativo alle
attività commerciali.
Nelle Imprese di sola Acconciatura non
possono altresì essere svolte mansioni
quali ad esempio: abbronzatura, neanche
quella “a spruzzo”, trattamento del viso ,
trucco, ricostruzione unghie, ecc.. ovvero
tutte quelle mansioni che sono di esclusiva
competenza delle Imprese di estetica.
E’ invece consentito svolgere mansioni di
manicure
e
pedicure
“semplice”
identificabile come “limatura e laccatura“
delle unghie.
Alessandra Fabbri
[email protected]
11_____________________________________
________________________
________________________
____FEDERIM
MPRESANEW
WS
“B
BANDO START-UP
S
P INNOVA
ATIVE –
AN
NNO 2012
2”
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E
OMAGNA POR-FESR
P
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20
007-2013 – ASSE I ATTIVITA’
A
I..2.1.
OB
BIETTIVI E FINALITA
TA’
La
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ne Emilia
a-Romagna
a intende
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ostenere l’’avvio di nuove im
mprese ad
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asate sulla valorizzzazione economica
e
a
de
ei risultati della ricerca e/o sullo
o
sv
viluppo dii nuovi prodotti e servizi di
altta tecnolo
ogia.
SO
OGGETTI BENEFICIARI
Po
ossono pre
esentare i progetti:
p
Piccole Im
mprese singole (compressi
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s
co
onsortili e società
à
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egale e/o
o
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a, e che
e
rea
alizzino gli intervventi nel territorio
o
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reg
gionale, costituite
c
amente al
a
01
1/01/2010.
So
ono esclu
use le ditte indiviiduali, ma
a
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mmesse le S.r.l. uninomina
u
li. Per le
e
so
ocietà di pe
ersone è necessario
n
o essere in
n
reg
gime di contabilità orrdinaria.
Le
e imprese
e sono ammesse solo se
e
op
peranti ne
elle segu
uenti sezioni della
a
“C
Classificazio
one delle attività ecconomiche
e
ISTAT ATEC
CO 2007”:
Sezione C – Attività man
nifatturiere
e
(divisio
oni dalla 10
0 alla 33)
•
Sezion
ne J – Serv
vizi di info
ormazione
e
e comunicazion
ne (division
ni dalla 58
8
alla 63))
•
Sezion
ne M – Attività proffessionali,
scientiifiche e tecniche (division
ni
dalla 69
9 alla 75)
Nuumero 9 - Otttobre 2012
TIP
POLOGIE DI INTERV
VENTI INN
NOVATIVI
Pe
er essere definita in
nnovativa, l’impresa
a
pro
oponente deve
d
presentare alm
meno una
a
delle seguen
nti condizioni:
Basarsi sullo sfrruttamento
o di un
n
brevettto
¾
Avere stipulato un acc
cordo dii
collabo
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scientifiica
con
n
univers
sità, enti d
di ricerca,, centri dii
ricerca pubblic
ci preferribilmente
e
apparte
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a
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Alta
a
Tecnolo
ogia dell’E
Emilia-Rom
magna.
¾
Avere nella com
mpagine societaria,
s
una dellle seguen
nti tipologie
e di soci o
una lorro combin
nazione: soggetti
s
dii
ricerca, investito
ori istituz
zionali o
informa
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nell
finanzia
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di nuove iniziative
e
imprend
ditoriali ad alta tecnologia,
t
partnerss industriali.
¾
stata
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Essere
entemente
e
selezion
nata da un altro prrogramma
a
regiona
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e
locali, finalizzati
f
a sostene
ere nuove
e
imprese di altta tecnollogia (ad
d
esempio
o, Spinnerr, We Tech
h Off, etc.),
oppure essere stata forrmalmente
e
ata come
e spin-off da una
a
approva
università o da u
un ente pubblico
p
dii
ricerca.
INV
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Le spese am
mmissibili po
ossono riguardare:
Macchina
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ezzature, impianti,,
hardwa
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ettamente
e
funzion
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e
arredi
(mobilii
funzion
nali all’attiività d’imp
presa);
¾
Spese di afffitto e noleggio
o
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e
atttrezzature
e
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ax 20% del
d
costo
o
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¾
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sto e bre
evetti, lic
cenze e/o
o
12_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
software da fonti esterne;
¾
Spese di costituzione (max 2.000
Euro);
¾
Spese promozionali anche per
partecipazione a fiere ed eventi
(max 25.000 Euro);
¾
Consulenze esterne specialistiche
non
relative
all’ordinaria
amministrazione.
I beni acquistati devono essere di nuova
fabbricazione e devono rimanere di
proprietà dell'intestatario per almeno tre
anni successivi alla conclusione del
progetto.
Le spese potranno essere sostenute a
partire dalla data di presentazione della
domanda. Sono ammissibili anche
spese già sostenute prima della
presentazione della domanda per un
importo complessivo non superiore al
20% del costo totale del progetto.
ENTITA’ E TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO
L’agevolazione prevista consiste in un
contributo in conto capitale, in regime “De
Minimis” corrispondente al 60% della
spesa ritenuta ammissibile.
Il contributo concedibile non potrà, in ogni
caso, superare l’importo di € 100.000,00
per progetto.
Saranno esclusi i progetti con spesa
ritenuta ammissibile dalla Regione inferiore
a € 75.000,00.
E’ inoltre prevista una maggiorazione di
contribuzione pari al 10% (fermo restando
il limite massimo di € 100.000,00) per i
progetti che prevedono, alla loro
conclusione, un incremento occupazionale
di
dipendenti
assunti
a
tempo
indeterminato con contratto a tempo pieno
o part-time pari o superiore all’80%
nell’impresa beneficiaria pari ad almeno 3
unità rispetto a quelle in organico al
momento della presentazione della
domanda.
Numero 9 - Ottobre 2012
Tale
incremento
occupazionale
dev’essere mantenuto per almeno 3
anni successivi alla conclusione del
progetto.
EQUILIBRIO FINANZIARIO
Le imprese dovranno rispettare la
“Formula di Equilibrio Finanziario” che
comporta la “copertura” del totale degli
investimenti complessivamente oggetto del
contributo (costo totale progetto).
La
somma
degli
investimenti
complessivamente oggetto della richiesta
di contributo dovranno essere giustificati
per una quota pari ad almeno il 15%
attraverso mezzi propri incrementali (ad
es. aumento del capitale sociale) che
determinano un aumento del patrimonio
dell’impresa con immissione di cash.
La restante quota percentuale dovrà
essere coperta da finanziamento bancario
specifico di durata non inferiore a 36 mesi.
Tale finanziamento bancario può essere
già
erogato
al
momento
della
presentazione o ancora da erogare con
documentazione bancaria a supporto che
dichiari la propria irrevocabile disponibilità
in merito.
SCADENZA
Le domande di partecipazione possono
essere presentate, in modalità “a
sportello”,
a partire dal 15/05/2012 e fino al
31/12/2012
I progetti saranno finanziati secondo
una procedura valutativa a sportello
bimestrale per ordine cronologico fino
ad esaurimento delle risorse disponibili.
L’Ufficio Credito è a disposizione per ogni
chiarimento o richiesta di informazioni in
merito, chiamando il n° 0547642504
oppure inviando una mail al seguente
indirizzo: [email protected]
Valdes Landi
[email protected]
13_____________________________________
________________________
________________________
____FEDERIM
MPRESANEW
WS
NORMATIIVA
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1
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duzione di beni
b
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ettori Agricoltura, Industria,
Artigianato, Servvizi a favore
e delle
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setttori Fruizion
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INVITALIA
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Società
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Sviluppo
A
Ambientale,
, Innovazion
ne
Economico
T
Tecnologica
, Agricoltura
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Trasform
mazione e
Commercializza
azione Prodotti; 3)
Prod
duzione di beni in Agriccoltura,
Industria, Artig
gianato, servvizi a
favorre delle imprese realizzzate da
Coop. socciali di tipo B
ondo per il Salvataggio
S
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Fo
Risstrutturazion
ne delle Med
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Dimensioni
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INVITALIA
AM
Ministero
d
dello
Sviluppo
Economico
ogetti per la realizzazio
one e
Pro
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mprenditoriali da parte
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SVILUPP
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mod
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ativa:
dei modellli e
FON
NDAZIONE VALORE IT
TALIA)
disegni
industrialli a
favore di PMI
P
PMI
A partire
e dal
02/11/2011
fino
o Capitale
Conto
esaurimento
risorsse
PMI
A partire
e dal
02/11/2011
fino
o Capitale
Conto
esaurimento
risorsse
14_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
Ministero
dell’Ambiente:
bando per la
“Promozione
dei Sistemi di
Gestione
Ambientale
nelle PMI”
MINISTERO
DELLO
SVILUPPO
ECONOMICO:
Agevolazione
per la
registrazione di
Marchi
Ministero delle
Infrastrutture e
dei Trasporti
Misure di
sostegno al
credito ed agli
investimenti per
il settore dell'
autotrasporto
Il bando vuole incentivare
l’acquisizione di servizi reali di
consulenza ed assistenza, volti
ad attivare Sistemi di Gestione
Ambientale ai sensi del
Regolamento EMAS e/o della
Norma internazionale UNI EN
ISO 14001
Il bando intende supportare le
imprese nella tutela dei marchi
all’estero attraverso misure
agevolative che mirino a garantire
la qualità delle scelte strategiche
effettuate dalle imprese stesse
Istituzione di una sezione
speciale, con dotazione di 50
milioni di Euro, nell'ambito del
Fondo di Garanzia per le PMI di
cui alla legge 662/96
Attraverso il servizio “The Made in
Italy Business Directory”, l’Istituto
nazionale per il Commercio
ICE:
Estero (ICE) intende promuovere
Promozione del
le aziende italiane sul web, per
Made in Italy
agevolare la creazione di rapporti
commerciali con i partner stranieri
interessati
Ministero del
Lavoro e
Politiche Sociali
– Programma- Il bando ha l’obiettivo di creare
Obiettivo 2012 condizioni che possano favorire la
permanenza, il consolidamento e
per
l’incremento e l’avanzamento professionale delle
donne attraverso azioni specifiche
la
qualificazione
dell’occupazion
e femminile
Il fondo permette di ottenere
finanziamenti con garanzia dello
Fondo
stato alle imprese che investono
Nazionale
per riuscire a portare sul mercato
Innovazione
i risultati della ricerca attraverso le
(FNI)
banche: Unicredit, Mediocredito
Italiano e Deutsche Bank
La banca europea per gli
investimenti (BEI) ha messo a
Fondi BEI per disposizione una nuova linea di
gli investimenti credito destinata a finanziare
interventi in favore delle PMI
delle PMI
italiane. Saranno finanziati sia
nuovi progetti che quelli in corso
Numero 9 - Ottobre 2012
PMI
PMI
Aperto
A partire dal
04/09/2012
fino
Finanziamento
esaurimento
risorse
PMI settore
Autotrasporto
Imprese
Imprese, centri
di formazione,
sindacati, ecc.
Conto Capitale
Agevolazioni
Aperto
Dal
01/10/2012
Fondo Perduto
al
30/11/2012
PMI
Aperto
Finamziamento
Bancario
PMI (vari settori
produttivi)
Aperto
Mutui e
Leasing
15_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
non ancora ultimati da parte delle
PMI
Regione Emilia
romagna:
Bando Start-up
Imprese
innovative 2012
Il bando intende sostenere l’avvio
di nuove imprese ad elevato
Dal
contenuto di conoscenza, basate
15/05/2012
sulla valorizzazione economica
Piccole Imprese
Conto Capitale
al
dei risultati della ricerca e/o sullo
31/12/2012
sviluppo di nuovi prodotti e servizi
ad alta tecnologia
Regione Emilia
Romagna:INGE
Intende favorire lo start-up di
NIUM POR
imprese innovative (settori ad alta
FESR Nuovo
tecnologia) e le strategie di
fondo per le
sviluppo innovativo delle imprese
imprese
innovative
SIMEST Legge
133/2008
Prevede finanziamenti agevolati
alle imprese che si impegnano a
migliorare la propria struttura
patrimoniale con tre tipologie di
interventi:
a) programmi di inserimento su
mercati esteri;
b) studi di
prefattibilità, fattibilità e
programmi di assistenza tecnica;
c) finanziamenti agevolati per la
patrimonializzazione delle PMI
esportatrici
PMI
PMI
fino al
Finanziamento
31/12/2013
Aperto
Conto Interessi
Imprese dei
settori: attività
estrattive,
Programmi di sviluppo volti alla
manifatturiere,
Legge 181/89
Aperto
Fondo Perduto
creazione di nuova Occupazione
produzione
Ministero dello
e rilancio delle aree industriali
energia elettrica
Sviluppo
e fornitura
Economico
servizi
INVITALIA
Aggregazioni di Entro il 10/09
Interventi per la promozione e
imprese Unioni di ciascun Finanziamento
L.R. 7/98
commercializzazione turistica
di Prodotto
anno
Il credito d'imposta è fissato nella
misura del 38,50% dell'importo
Agenzia delle
pagato quale tassa
Entrate
Autotrasportator
automobilistica per il 2010 per i
Credito
Aperto
Agevolazione
i
d'imposta per veicoli di massa compresa tra 7,5
e 11,5 tonnellate e del 77% per i
gli
autotrasportato veicoli di massa superiore a 11,5
tonnellate.
ri
Numero 9 - Ottobre 2012
16_______________________________________________________________________________FEDERIMPRESANEWS
Contributi per
le Imprese del
Turismo – L.
40/2002
Si tratta della possibilità di
accedere a finanziamenti
chirografari/ipotecari con rate di
ammortamento semestrali, con
possibilità di richiedere un
prefinanziamento bancario su
finanziamenti che devono
riguardare operazioni di
riqualificazione e ristrutturazione
alberghiera e di stabilimenti
balneari
EMILIA
ROMAGNA:
FONCOOPER
Contributi alle
Cooperative
Il bando prevede finanziamenti
agevolati offerti al sistema
cooperativo a valere sul fondo di
rotazione Foncooper
31/12/2012
Finanziamenti
a tasso
agevolato
Incentivi per
l’occupazione
giovanile
Misura di agevolazione finanziaria
alle imprese per l’assunzione e la Imprese e Liberi Entro il
stabilizzazione di giovani dai 18 ai Professionisti
31/01/2013
34 anni
Finanziamento
Imprese del
Turismo
Imprese
Cooperative
Conto Interessi
Le misure agevolative relative
all’Asse Adattabilità per i
Provincia Forlì- lavoratori dipendenti, mirano a
sostenere e potenziare le
Cesena: FSE
Imprese
22/11/2012 Fondo Perduto
professionalità dei lavoratori,
Bando
Multiasse 2012 collegate alle esigenze dei
contesti aziendali, Tramite
– II stralcio
Progetti Formativi destinati ad
utenza diretta.
COMUNE DI
CESENA:
Il bando prevede l’erogazione di
A partire dal
contributi
un contributo comunale per
02/08/2011
comunali per la
Privati cittadini e
effettuare interventi volti alla
fino ad
Fondo Perduto
rimozione e lo
Imprese
rimozione e successivo
esaurimento
smaltimento di
smaltimento di manufatti
fondo
manufatti
contenenti amianto
contenenti
amianto
Micro, piccole e Prima della
CCIAA FORLI'
Ha l'obiettivo di sostenere la
medie imprese data di inizio
CESENA partecipazione delle imprese della
della
Fondo Perduto
(artigianato,
Contributi per
provincia alle fiere che si
manifestazio
industria,
le fiere estere
svolgono all'estero
ne
commercio)
2012
Ha l'obiettivo di sostenere le
Domanda ai
CCIAA FORLI' imprese nella realizzazione di
Confidi prima
operazioni di trasmissione
CESENA Conto Interessi
Imprese
dell'Investim
Contributi per d'impresa e creazione di nuove
ento
imprese, attraverso finanziamenti
lo Start-Up
bancari garantiti da confidi
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Ha l'obiettivo di sostenere le
imprese nella realizzazione di
operazioni e di capitalizzazione o
di aggregazione attraverso
finanziamenti bancari garantiti da
confidi
Il bando assegna contributi per la
CCIAA RIMINI – realizzazione di progetti di ricerca,
Contributi per realizzati in collaborazione con un
Laboratorio/Centro di Ricerca
progetti di
della Rete Alta Tecnologia
ricerca
dell’Emilia Romagna (Tecnopoli)
CCIAA FORLI'
CESENA Operazioni di
Capitalizzazion
e agevolate
contributi per la partecipazione a
CCIAA RIMINI fiere e mostre aventi carattere
fiere e mostre
"internazionale" in Italia
in Italia
Contributi per la partecipazione a
CCIAA RIMINI fiere e mostre specializzate
fiere e mostre
all'estero
all'estero
Contributi in abbattimento dei
CCIAA RIMINI –
tassi di interesse per investimenti
Ricorso al
finalizzati allo sviluppo
credito
imprenditoriale
Imprese
Domanda ai
Confidi prima
Conto Interessi
dell'Investim
ento
PMI
30/11/2012 Finanziamento
Imprese
Imprese
PMI
30 gg prima
della
Finanziamento
manifestazio
ne
30 gg prima
della
Finanziamento
manifestazio
ne
Fino ad
esaurimento Conto Interessi
fondi
Valdes Landi
[email protected]
Numero 9 - Ottobre 2012