nuova edizione - Scuola Montessori
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2014-15 come Pantalone da Venezia. É simpatica, sveglia, furba, affezionata alla sua padrona Rosaura, è un po' pettegola. Non sopporta i vecchi avari e brontoloni come Pantalone e non esita a schiaffeggiare chi manca di r i s pe t t o a l e i o al l a s ua padrona. Molto graziosa, normalmente non porta la maschera e indossa un abito a strisce bianche e blu con un grembiule verde arricciato su un fianco e una cuffietta bianca sul capo. Generalmente si accompagna ad Arlecchino, con il quale sembra essere fidanzata. NUOVA EDIZIONE DEL PERIODICO DELLA SCUOLA MONTESSORI DI COMO CARNEVALE, ITALIA IN... MASCHERE (a cura della classe 4 A/B) Brighella Anche la maschera di Brighella proviene da Bergamo. Inizialmente costui era un servo furbo ed intrigante, vivace chiacchierone, coraggioso, combina guai, attaccabrighe, è, tra tutti il più litigioso. Indossa una giacca e un pantalone decorati con galloni verdi, il mantello è bianco con due strisce verdi, mentre la maschera e il cappello sono neri. Sa suonare e cantare molto bene e, nonostante il suo atteggiamento un po' fanfarone ed arrogante, è sostanzialmente fedele ed altruista. Il suo nome descrive un po' il suo carattere: Brighella, da briga, attaccar briga. Pantalone Pantalone è una maschera veneta della città di Venezia. Indossa un camicione e una calzamaglia rossi, sopra i quali porta un mantello nero. Ha una cintola in vita e una maschera nera gli copre il volto, un berretto di lana alla greca e ai piedi indossa un paio di pantofole gialle alla turca con la punta all'insù. É vecchio e brontolone, burbero di carattere e piuttosto avaro, come l'antico mercante veneziano che in realtà impersona. Le uniche cose che davvero gli interessano sono il suo denaro e il commercio. Moglie e figlia in qualche modo riescono a raggirarlo! Arlecchino La maschera di Arlecchino è originaria di Bergamo. Ha un vestito molto colorato formato da tanti pezzi di stoffa variopinta, una maschera nera e una spatola di legno. E' un servo in continua lotta con il suo padrone, che non tollera la sua proverbiale pigrizia e la sua negligenza lavorativa. La sua miglior qualità è l'astuzia che lo salva dalle situazioni più difficili; è furbo, agile come un gatto e, in fin dei conti, onesto. La sua compagna è Colombina. In passato, durante le feste di Carnevale, quando i carri allegorici sfilavano per la città, le persone usavano lanciare dei confetti zuccherati e delle caramelle dalle finestre delle loro case. Purtroppo, però, il lancio di questi piccoli oggetti faceva del male alle maschere! Allora si pensò di cambiare la tradizione e i confetti vennero sostituiti con i semi della pianta del coriandolo, colorati con il gesso delle lavagne. Ma anche questa idea non era adatta, perché le persone iniziarono a lanciare i semi di coriandolo con la fionda, procurando ancora dei danni alle maschere in festa. Colombina Unica donna tra tanti uomini, Colombina, nota anche come Corallina o Smeraldina, proviene 1 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como Finalmente, un ingegnere milanese chiamato Enrico Mangili, ebbe l'idea di sostituire i confetti e le caramelle con dei dischetti di carta, ricavati dai fogli per l'allevamento dei bachi da seta. Questa idea piacque così tanto alla gente che ancora oggi, per festeggiare il Carnevale, si lanciano tantissimi cerchietti di carta colorata, chiamati coriandoli. Si pensa che Enrico Mangili abbia anche inventato le stelle filanti, prendendo l'ispirazione dai lunghi nastri di carta su cui arrivavano i messaggi del telegrafo. diversi (pettirosso, cincia mora, ballerina gialla, merlo...) e noi dobbiamo stare attenti ad osservarli in silenzio per non farli scappare via! Guardavamo dalle finestre, là dove i tigli si stagliavano neri nella profondità del cortile. Sospirammo. Ancora, la neve non veniva, era tempo, ormai, era tempo. Ricerca di Sofia R., Leon, Vittoria, Ludovica della classe IIB Dopo sette giorni venne la neve. Non venne, Precipito'. Cadeva cosi' fitta, da non potere tenere aperti gli occhi, a tutta forza turbinando in cerchio. Cosa abbiamo osservato (non solo con gli occhi)? Fa più freddo, cade la neve, il cielo è spesso coperto, i colori della natura cambiano, gli alberi sono spogli... ma abbiamo studiato che questo vale solo per i caducifoglie, cioè per quegli alberi che perdono le foglie in inverno! Abbiamo imparato anche che gli animali in questo periodo vanno in letargo, cioè si addormentano nelle loro tane consumando il cibo che hanno raccolto durante i mesi precedenti. Abbiamo studiato come si formano i fiocchi di neve e anche che i frutti tipici di questa stagione sono i gustosissimi agrumi: arancia, mandarino, pompelmo, mandarancio, cedro, limone, bergamotto. Ci hanno raccontato la storia della famiglia di merli bianchi che....sono diventati neri!!! Se volete saperne di più, venite nella nostra classe, sar e m o co n te n t i d i raccontarvela! E siccome siamo bambini attenti alla natura e in particolare agli animali, abbiamo pensato di aiutare i nostri amici uccellini a trovare cibo in questo periodo freddo. Due bambini della nostra classe hanno costruito con i loro nonni due piccole mangiatoie di legno con tanto cibo per loro, che abbiamo poi appeso alla betulla e al melo, che si trovano fuori dalla nostra classe. Quotidianamente arrivano tanti piccoli uccellini Giacque in terra, sui tetti e stupi' tutti con la sua bianchezza. Ed era davvero tanta, ed era davvero bella. Giaceva fresca e scintillante e ognuno ne era abbagliato. Ed era lei, la neve. L'aspettavamo. Era venuta. Evgenij Evtusenko Parafrasi della poesia Nella prima parte della poesia si parla dell'attesa della neve che non arriva ancora. Dopo sette giorni precipita talmente fitta da non riuscire a tenere aperti gli occhi. Poi la neve copre tutto con la sua bianchezza. Nella quarta parte si esprime la gioia per il suo arrivo. A tutti è piaciuta questa poesia. Anche noi proviamo stupore e allegria quando nevica perché possiamo giocare e fare i pupazzi di neve. Classe 5° 2 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como I Rösti I Rosti sono tortini di patate facili da preparare, tipici della cucina rustica svizzera. Possono costituire un ottimo contorno o un piatto unico. Ingredienti: - 800 g di patate, - 100 di pancetta affumicata, - sale e pepe nero macinato, - 4 cucchiai di olio. Preparazione: cuocere le patate con la buccia per 10 minuti, scolare e lasciare raffreddare. Grattugiare grossolanamente le patate e tagliare la pancetta a dadini; mescolare patate e pancetta, aggiungere sale e pepe. Scaldare 2 cucchiai d'olio in una padella, aggiungere il composto e schiacciarlo con una forchetta per ottenere delle frittelle. Cuocere ogni frittella 7-10 minuti per parte, a fiamma moderata. Patate: la patata è un carboidrato pancetta: proteine pepe: spezia olio: è un grasso and the hostesses gave us a drink and a snack. The captain landed the airplane after about 10 minutes, and we all stepped off. We were in China! When we entered the room, Polly and Francesca, an Italian girl who lived in China for a year, were admiring the decorations we made: a Chinese dragon, a Chinese zodiac calendar and some Chinese flags. Polly began preparing a typical Chinese dish – scrambled eggs with tomatoes and onions, which we ate with chopsticks. She also prepared soy noodles that we mixed with the scrambled eggs. After the tasting, our teacher, Clara, read some stories: the Legend of Pandoro and Yu and the Universal Rain. Then, we gave Polly and Francesca an international food quiz about European cuisine. They answered 4 out of 12 questions correctly. We also taught them some recipes that we learned during our African, Ukrainian and American days. Just before lunch, Polly taught us a Chinese children's game that is very similar to duck, duck goose. We all played and had a wonderful time. Our Flight to China On Monday, December 1st, we came to school with our passports and luggage, ready for our flight to China with Polly, our Chinese Intercultura friend. At 9:00 AM, one of the hostesses, Mirna, who is also our English teacher, called our class to check-in for our flight with Montessori Airlines. When we went upstairs, Nina and Licia, our other English teachers, did a passport and security check, then Mirna guided us to our seats on flight MM-7 (the English room). The 'airplane' was decorated with windows, lights and chairs arranged in rows. On each chair, there was a magazine, a safety information sheet and a paper bag. Mirna and Nina explained the safety features, then our captain, Licia, took off for flight! While we were in the air ,we played for a bit 3 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como At 12:30 PM, it was time for lunch; Polly was our guest. The menu included: white rice, chicken nuggets, zucchini and an apple cake for dessert. Once we finished eating, we all thanked Polly for the wonderful experience, we presented her with a handmade colored vase, and we said goodbye. (5th Grade) 4°A ci è capitata l'Indonesia. Il ragazzo indonesiano si chiamava Kukuh. Nella mattinata Kukuh ci ha insegnato i numeri in indonesiano che sono: satu (1), dua (2), tiga (3), empat (4), lima(5), enam (6), tujuh (7), delapan (8), sembilan (9), sepuluh (10) e seratus (11). Poi ci ha insegnato alcuni colori: merah=rosso, kuning=giallo, kelabu=grigio, merah muda=rosa, biru=blu, e hijau=verde. Alle 10:00 abbiamo anche cantato 2 canzoni, una sulla pioggia e l'altra su un palloncino e poi abbiamo fatto anche un gioco. Alle 11:30 siamo saliti al piano di sopra con la valigia e con il passaporto. Poi le nostre maestre di inglese controllavano i passaporti e i bagagli ed a alcuni compagni hanno anche controllato il corpo con una specie di metal detector. La classe di inglese era stata trasformata in un Boeing di linea. All'inizio del volo ci hanno fatto vedere un video sulla sicurezza dei passeggeri e sulle uscite di emergenza. Poi sono arrivate Mirna e Nina che facevano le hostess a portarci: acqua, succo di frutta, crackers, caramelle e cioccolatini. Dopo di che io ho letto un libro che si chiamava “animali del mondo unitevi” Dopo essere scesi dall'aereo siamo tornati in classe, e abbiamo assaggiato un tipo di riso indonesiano fatto di: vegetali, carne, uova, aglio e cipolla. Kukuh dal suo paese aveva portato dei vestiti tipici indonesiani con un cappello che veniva utilizzato dai musicisti. Poi abbiamo mangiato e la classe vicino a noi ci ha fatto assaggiare un tipo di riso del Portogallo. E infine ci siamo salutati. E' STATA UNA GIORNATA FANTASTICA!! In questa giornata speciale ho imparato un sacco di cose, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata vivere questa giornata insieme ai miei compagni. Lunedì 1 dicembre noi alunni della Scuola Montessori siamo partiti per un “volo virtuale” con valigia e passaporto per la Thailandia e il Portogallo. Alle 9 sono arrivati i ragazzi di Intercultura: Tadeo dal Venezuela, Lynn dalla Thailandia e Margarida dal Portogallo. Per circa mezz'ora, ci siamo presentati e hanno osservato come lavoriamo, poi gli abbiamo raccontato del nostro progetto per l'EXPO e delle gite legate al cibo che abbiamo fatto. In seguito ci hanno raccontato alcune le g g e nd e d e l lo ro pa e se . D u ran t e la mattinata, dato che l'aereo era in ritardo, abbiamo giocato e assaggiato due piatti tipici della Thailandia e del Portogallo, uno era salato e conteneva: riso, verdure, pesce, aglio e gamberi, l'altro era dolce a base di riso, latte, zucchero e cannella. Per uno dei due giochi serviva un fazzoletto, per l'altro, invece, si dovevano sapere le tabelline. Alle 11:45 siamo saliti in aula d'inglese trasformato in un aereo di linea, prima di farci entrare però, le maestre d'inglese ci hanno controllato il passaporto che avevamo preparato nei giorni precedenti e lo zaino. Una volta a bordo, abbiamo visto due video: uno parlava della sicurezza e l'altro mostrava il decollo e l'atterraggio. Una volta scesi dall'aereo abbiamo pranzato insieme e ci siamo salutati con una foto di ricordo. Per me questa giornata è stata molto speciale, spero tanto che questi ragazzi tornino presto a trovarci. (Margherita Carati, IVA) (Carlo Carcano, IVB) Il 1 di Dicembre noi alunni della scuola Montessori abbiamo fatto un “viaggio virtuale.” Alle 9 sono arrivati i ragazzi di Intercultura. Ogni classe della nostra scuola aveva una destinazione diversa, e nella nostra classe 4 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como Gli insetti stecco Un incontro con Howard Carter! Questo archeologo ha scoperto lo tomba intatta di Tutankhamun nel 1922. Lo abbiamo incontrato...ma sarà stato davvero lui...al Museo Civico di Como, perché dovete sapere che il Museo Egizio di Torino è molto importante e famoso, ma anche noi abbiamo la nostra mummia: la sacerdotessa Isiuret. Questa mummia è stata donata al museo da Alfonso Garovaglio cosi come tanti altri oggetti provenienti dall'Egitto. (Classe 5^) Gli insetti stecco sono animali notturni, mangiano le foglie di rovo e hanno le ventose ai piedi. Si mimetizzano stando fermi sui rami e hanno sei zampe e si muovono solo di notte. Gli insetti stecco hanno le ali e sanno volare e fanno le uova di colore marrone. Quando perdono la pelle se la mangiano. Noi possiamo osservarli tutti i giorni perchè abbiamo il terrario in classe. I NOSTRI INSETTI (a cura della classe 2A) Samia del ricino 5 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como Bianca Pitzorno - Sette Robinson su un'isola matta Una famiglia composta da Annetta, Sara, Martino, Zio Silvestro, i gemelli e la mamma vanno al porto e noleggiano una barca: La Sirena dei Sette Mari. Dopo qualche giorno di navigazione si trovano su un' isola deserta; la cosa strana è che sugli atlanti di tutto il 27 gennaio Che cosa è per noi il coraggio? Questa è la canzone che cantavano i bambini nei campi di concentramento insieme alle loro maestre per tranquillizzarsi e avere speranza... JANUSZ KORCZAK (nome d'arte di Henryk Goldszmit) nacque a Varsavia nel 1878; fu un pedagogo, uno scrittore e un medico pediatra polacco morto nel campo di sterminio di Treblinka, dove fu deportato nel 1942. Nel ghetto di Varsavia fondò la Casa degli orfani gestita dagli stessi bambini grazie al loro lavoro manuale. Gam gam gam Gam gam gam ki elekh be be ghe tzalmavet lo lo lo ira ra ki atta immadi Gam gam gam ki elekh be be ghe tzalmavet lo lo lo ira ra ki atta immadi shivtekà umishantekha hema hema yenahmuni shivtekhà umishantekhà hema hema yenahmuni Scrisse “Il diritto del bambino al rispetto”, “Come amare il bambino” e “Il diario del ghetto”. STEFA WILCZYNSKA nacque nel 1886 e fu l'assistente di JanuszK Korczak. Studiò in Belgio laureandosi in Scienze Naturali, ma il suo interesse era l'educazione, come Maria Montessori.....!! 6 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como Anche se andassi nella valle oscura non temerei alcun male, perché tu sei sempre con me perché tu sei il mio bastone, il mio supporto, con te io mi sento tranquillo... Salmo 23 7 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como Cari Craf, sono spesso lasciata in disparte un po' da tutti, cosa posso fare per integrarmi nei gruppi? Caro Anonimo, innanzitutto ci vuole tanta pazienza e disponibilità a capire il pensiero degli altri per agire di conseguenza e poi cerca di far conoscere il lato migliore di te...ti apprezzeranno! Ciao Craf, se hai una sorella o un fratello che si impiccia delle tue “cose,” cosa faresti? Cari Craf, non ho un buon rapporto con i miei fratelli e vorrei un rapporto più forte soprattutto con mia sorella. Cosa posso fare? Caro Anonimo, ti consigliamo di parlare con lui o lei con calma e spiegare quanto ci tieni alla tua privacy e alle tue cose. Magari lui o lei non si rendono conto di quanto sei infastidita da ciò. Caro Anonimo, stai sereno, succede a tutti di avere contrasti o incomprensioni con fratelli e sorelle. L'affetto risolve tutto. Avvicinati delicatamente a tua sorella e sii paziente...lei ti capirà. Cari Craf, a volte litigo con mio cugino, come posso fare? -Classe 5° Ciao Anonimo, ti consigliamo di chiedere a tuo cugino il motivo per cui litigate, cosi sarete pronti a cercare di risolvere il problema. Se vedete che non riuscite ad andare d'accordo rivolgetevi a un famigliare. Cari Craf, io avevo un amico che stava sempre con me, ma ora sta sempre con un altro bambino, ho provato di tutto. Mi date un consiglio? Caro Anonimo, magari avrai provato di tutto ma ti consigliamo di provare ancora a chiarirti con lui. A volte parlare è la cosa più ovvia e giusta ma anche la più difficile. Purtroppo l'amicizia non è sempre facile per vari motivi. Due persone che si vogliono bene possono comunque allontanarsi. Sappi che è normale e cerca di stare sereno perché spesso in queste situazioni i due amici si riavvicinano. Una volta abbiamo sentito una citazione che ci è piaciuta ed è giusta per te: Chi ti vuole, ti cerca. 8 Il Giornalino Misterioso – Periodico della Scuola Montessori di Como