ROBERT CAPA Retrospettiva

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ROBERT CAPA Retrospettiva
comunicato stampa
ROBERT CAPA
R e tr o s p e t t i v a
1 5 m a r z o - 14 lu g l io 20 1 3
P a la zz o R ea le di Tor ino
c o n f e r e n za st a m p a :
gi ov edì 1 4 m arz o o re 1 2 .00 P al az z o C hia ble se , pi az za Sa n Gi ov anni ,2 - To ri no
“ L av or are co n C a p a er a u n s ogn o ”J . Mo rri s
Al l a c o n f e r e n z a s t a m p a e a l la vi s i t a p r iv a t a d e l l a m o st r a s a r à p r e s e n t e Jo h n M o r r i s ,
p r im o d i r e t t o r e d i M a g n u m P h o t o s e g r a n d e a m i c o d i R o b e r t C a p a
S e g u i r à u n r i n f re s c o
Dal 15 marzo al 14 luglio 2013, Palazzo Reale di Torino celebra con un’importante retrospettiva uno dei maestri della fotografia del XX secolo: Ro be rt Cap a, in occasione del centenario dalla nascita. La mostra, patrocinata dal Com u ne d i Tor i no, è organizzata dalla casa editrice d’arte Si lv an a Ed i to r ial e in collaborazione con
M agn u m Ph ot o s, celebre agenzia fotografica di cui Robert Capa fu uno dei soci fondatori nel 1947.
Alla conferenza stampa sarà presente J oh n M or r is, primo direttore di Magnum Photos, che parlerà della grande
amicizia che lo ha legato a Robert Capa. Morris conobbe Capa durante la seconda guerra mondiale quando era
responsabile della redazione londinese della rivista Life e assicurò la copertura dello sbarco in Normandia con
la pubblicazione delle storiche foto di Capa, che documentarono i momenti cruciali dell'azione. Da allora i due
instaurarono un sodalizio umano e lavorativo che si interruppe solo nel 1954, quando John Morris ricevette il
telegramma che annunciava la tragica morte del collega e amico.
Nel 1938 Robert Capa fu definito dalla prestigiosa rivista inglese Picture Post “II l m ig l io r e f o t or e p or t er d i
gu er r a n el m on do”. Sebbene il suo lavoro sia in molti tratti lirico e talvolta anche spiritoso – tanto da essere
paragonabile a quello di altri fotografi come André Kertész o Henri Cartier-Bresson – tuttavia la forza visiva e
l’incisività delle sue fotografie, oltre alla quantità dei reportages realizzati, giustificano ancora oggi questo lusinghiero giudizio.
Senza dubbio l'es per ien za be llic a f u al cent r o d ell a s ua at ti vit à di f ot ogra fo: iniziò come fotoreporter durante
la guerra civile spagnola (1936-39), proseguì attestando con i suoi scatti la resistenza cinese di fronte all'invasione del Giappone (1938), la seconda guerra mondiale (1941-45) – fra cui s picc a la d ocum en taz ion e dell o
s b a r c o i n N or m a n d i a – e ancora il primo conflitto Arabo-Israeliano (1948), e quello francese in Indocina
(1954), durante il quale morì, ucciso da una mina antiuomo, a soli 40 anni.
Robert Ca pa f u t r a i pr i mi a ca pi r e l 'im p or t an z a d el m ez z o f ot ogr a fi co com e ar m a d i d en u nc ia e di testimonianza, i suoi reportages comparirono sulle più importanti riviste internazionali, fra le quali Life e Picture Post.
Durante la sua breve e folgorante carriera, riuscì a do cum e nt ar e ci nq u e gu er r e, con quel suo modo di fotografare potente e toccante allo stesso tempo, senza alcuna retorica e con un’urgenza tale da spingersi a scattare a pochi metri dai campi di battaglia, fin dentro il cuore dei conflitti.
Non gli fu difficile raccontare gli esuli, i soldati feriti, la popolazione civile stremata perchè conosceva molte delle
esperienze di coloro che aveva ritratto. Egli stesso era stato un rifugiato politico, aveva provato in prima persona
la fame, il dolore della perdita, la fuga dalla furia dell'antisemitismo nazista, esperienze che lo portarono a provare una profonda empatia, un'intima fratellanza con i protagonisti delle sue fotografie.
Le sue immagini colpiscono ancora oggi per la loro i m m edi at ez z a, p er l’e m pa ti a e l ’u m an it à ch e r i es con o a
co mu n ic ar e: più che le battaglie, Cap a r ac con t a g li ev en t i be lli ci at t r av er s o gli s gu ar d i d el la p op ola zi on e
ci v il e, d ei b am b in i, e d i t u tt i i s op r av v is s u t i che, nonostante le perdite e la distruzione, riescono, con ammirevole forza e dignità, ad andare avanti: immagini che sono entrate in maniera indelebile nell’immaginario del
Novecento.
L'esposizione racconta il percorso umano e artistico di Capa attraverso 97 fotografie in bianco e nero, raggruppate in undici sezioni: Leon Trotsky (1932), France (1936-1939), Spain (1936-1939), China (1938), Britain
& Italy (1941-1944), France (1944), Germany (1945), Eastern Europe (1947-1949), Israel (1948-1950), Indochina (1954), Friends.
In mostra sono inoltre presenti alcune fotografie di personaggi famosi – da Picasso a Hemingway, da Matisse a
Ingrid Bergman – che illustrando le grandi qualità di ritrattista di Capa, dimostrando che non può essere etichettato semplicemente come fotografo di guerra: molte delle sue immagini infatti catturano, con sensibilità e
arguzia, anche le gioie della pace.
RO BE RT CA PA
R e t r o s p e t t iv a
15 marzo - 14 luglio 2013
Palazzo Reale
Piazzetta Reale, 1 - Torino
Con f er en z a St am p a:
giovedì 14 marzo ore 12,00
Palazzo Chaiblese
Piazza San Giovanni, 2 Torino
Seguirà una v is it a p r iv at a al la m os t r a con J o hn Mo r ri s
O r a r i:
Dal martedì alla domenica 9,30 - 18,30
Ultimo ingresso ore 18,00
Chiuso il lunedì
B i g l i e tt i :
Intero: 8 € nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida.
Ridotto: 5 € ragazzi tra i 13 e i 18 anni d’età; visitatori in possesso di un biglietto d’ingresso unico a Palazzo
Reale, Armeria Reale e Galleria Sabauda; aziende convenzionate. Nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida
Omaggio: bambini da a 0 a 12 anni; dipendenti Ministero Beni Culturali; Abbonamenti Musei Torino Piemonte;
abbonamneti Torino + Piemonte Card (1 adulto + 1 bambino minore di 12 anni); Abbonamenti Torino + Piemonte Card Junior (dai 13 ai 18 anni); è compresa l’audioguida.
Cat a log o: Silvana Editoriale
www.silvanaeditoriale.it
U f f i c i o S t a m p a S i l v a n a E d i to r i a l e:
Lidia Masolini
Tel: 02 61836287
e-mail: [email protected]
U f f ic io S t a m p a Di r e z io n e R e g i o n a le B e n i C u lt u r a li
e P a e sa g g i st i c i d e l P i e m o n t e:
Loris Gherra
Tel: 011 5620450 - 334 1124914
e-mail: [email protected]
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