suore adoratrici: appello del sindaco foglietta al vescovo mons
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suore adoratrici: appello del sindaco foglietta al vescovo mons
SUORE ADORATRICI: APPELLO DEL SINDACO FOGLIETTA AL VESCOVO MONS. BOCCACCIO PERCHÈ NON LASCINO IL PAESE "Insostituibile il loro contributo nell’assistenza agli anziani, agli ammalati, alle famiglie". In paese, intanto, sono già pronti per raccogliere le firme contro la chiusura della sede “Mi rivolgo a Lei con stima e considerazione, come portavoce della Comunità di supino di cui mi onoro di essere Sindaco, con l’auspicio che un Suo autorevole intervento posa impedire che le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo lascino la nostra Città”. Così il Sindaco di Supino, on. Alessandro Foglietta, introduce il suo appello al Vescovo di Frosinone, Mons. Salvatore Boccaccio, per evitare che le Suore Adoratrici, residenti a Supino da oramai tanti anni, lascino la Città per decisione del Consiglio regionale dello stesso ordine. Nella sua lettera il primo cittadino ricorda l’utilità dell’opera delle religiose soprattutto in campo sociale e aggiunge: “Il loro insostituibile contributo nell’assistenza agli anziani, agli ammalati, alle famiglie sempre più in crisi, la loro preziosa collaborazione con l’Amministrazione comunale e con i parroci ha prodotto nel tempo, e continua a fruttare oggi, risultati che probabilmente non avremmo conseguito senza i loro sforzi…. La loro residenza si trasforma spesso in centro di prima accoglienza per gli immigrati in situazioni di emergenza, fenomeno in espansione a Supino come in tutto il territorio nazionale”. E in riferimento ai valori che con il loro esempio testimoniano, Foglietta così scrive: “Mi permetta inoltre, di ricordarLe, che ai tempi in cui ero bambino, l’unico asilo in Paese era gestito dalle Suore Adoratrici, frequentato da coloro che, ormai adulti come me, hanno ricevuto insegnamenti e esempi di grandi valori che oggi illuminano la nostra strada anche in incarichi di grande responsabilità come quello che mi trovo a ricoprire in questi anni. In un momento in cui, con l’evoluzione dei tempi, tali valori vacillano, in una società esposta a grandi rischi ben conosciuti e che non sto qui a ricordare, non è possibile accettare la decisione a cui stiamo andando incontro.” Evidente la preoccupazione del Sindaco che rappresenta, peraltro, un coro di voci, quelle della cittadinanza che non accetta di veder chiusa quella residenza al centro del Paese punto di riferimento della intera comunità. Ufficio stampa Alessandro Foglietta Pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata in data 19/09/2007 al Vescovo di Frosinone S.E. Mons. Salvatore Boccaccio dal Sindaco di Supino On. Alessandro Foglietta. Eminenza Reverendissima Monsignor Salvatore Boccaccio Vescovo di Frosinone Supino, 19 Settembre 2007 Eminenza Reverendissima, mi rivolgo a Lei con stima e considerazione, come portavoce della Comunità di Supino, di cui mi onoro di essere Sindaco, con l’auspicio che un Suo autorevole intervento possa impedire che le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo lascino la nostra Città. A sostegno di questo mio tentativo voglio ricordarLe, in breve, quanto utile sia stata, ed è tuttora, la forte e valida presenza delle religiose nel nostro centro e di quanti benefici arrechino alla cittadinanza con il loro servizio costante. Sottolineo, innanzitutto, il contributo insostituibile che apportano con la loro incessante devozione nel sociale agli anziani, agli ammalati, alla famiglie sempre più in crisi. La loro preziosa collaborazione con L’Amministrazione comunale e con i parroci ha prodotto risultati insperati senza il loro sforzo, nelle situazioni più difficili. La loro silenziosa ma fattiva presenza tampona la carenza di sacerdoti nel centro di Supino dove, un solo parroco è tenuto a gestire ben 3 parrocchie con grande sacrificio. Aggiungo, inoltre,che il nostro Paese è in continua espansione e il fenomeno dell’immigrazione è sentito ormai come in tutto il territorio nazionale. Anche in questo caso le Suore trasformano la loro residenza in una sorta di centro di prima accoglienza cercando di filtrare le istanze e rappresentare all’Amministrazione comunale i casi più disperati con proposte di possibili soluzioni. Il vuoto che si verrebbe a creare sarebbe incolmabile, la loro conoscenza capillare del territorio e delle esigenze che sorgono giorno dopo giorno nel sociale costituisce un aiuto insostituibile per la comunità intera. Mi permetta inoltre, di ricordarLe, mosso da sentimenti profondi, che ai tempi in cui ero bambino, l’unico asilo in Paese era gestito dalle Suore Adoratrici, frequentato da coloro che, ormai adulti come me, hanno ricevuto insegnamenti e esempi di grandi valori che oggi illuminano la nostra strada anche in incarichi di grande responsabilità come quello che mi trovo a ricoprire in questi anni. In un momento in cui, con l’evoluzione dei tempi, tali valori vacillano, in una società esposta a grandi rischi ben conosciuti e che non sto qui a ricordare, non è possibile accettare la decisione a cui stiamo andando incontro. Mi auguro Eminenza, e pertanto La ringrazio anticipatamente, che lei possa comprendere le mie sollecitazioni che sono quelle dei cittadini di Supino, e, di conseguenza voglia intervenire in maniera determinante sulla decisione che si sta per adottare. In attesa di un Suo cortese riscontro colgo l’occasione per esprimere il mio riconoscimento per la Sua opera pastorale, con ossequio Alessandro Foglietta Sindaco di Supino