ISTITUTO TECNICO STATALE
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ISTITUTO TECNICO STATALE “BELZONI –BOAGA” Relazione del 15 maggio Documento del consiglio della classe 5^A/Serale (art.5, DPR 323/’98) ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Data: 15/05/2013 GEOMETRA CORSO SPERIMENTALE PROGETTO SIRIO CORSO SERALE DURATA 5ANNNI MATURITA’ TECNICA Classe 5^ A/Serale Profilo professionale Le aree nelle quali si sviluppa la figura professionale del nuovo geometra sono strettamente collegate ad una dimensione intermedia, nuova e dinamica, in grado di intervenire in molti settori tecnico-produttivi. Le aree problematiche ed operative sotto l’aspetto professionale si riferiscono: • Area del rilievo • Area delle costruzioni • Area del territorio Rilevante è i1 profilo professionale del geometra con obiettivi specifici delle tre aree indicate, secondo finalità volte a progettare, realizzare, conservare e rilevare interventi su vari settori quali: • Progettare e realizzare modesti impianti tecnologici anche in funzione del risparmio energetico; • Effettuare rilievi utilizzando metodi e tecniche tradizionali e quelle più recenti; • Elaborare carte tematiche e inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni urbanistiche; • Valutare, anche sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, immobili civili o interventi territoriali di difesa dell’ambiente, effettuare accertamenti e stime catastali. Il livello di formazione, orientato verso un’operatività professionale di grado intermedio, sarà raggiunto tramite l’acquisizione dei principi e dei metodi fondamentali delle aree di competenza. Inoltre frequenti esercitazioni e incontri con esperienze reali renderanno familiari all’alunno le moderne tecniche operative e ne stimoleranno la propensione al continuo aggiornamento, una volta diplomato. RELAZIONE DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^A/Serale A.S. 2012/2013 1 - BIOGRAFIA COGNITIVA DELLA CLASSE CONSIGLIO DI CLASSE 5^A/Serale DOCENTI DISCIPLINA Sarri Maria Teresa c.s. Polizzi Isabella Rossato Albino Andrea Tuttolomondo Rosalia Dazzi Paolo ITALIANO STORIA LINGUA INGLESE MATEMATICA DIRITTO DISEGNO E c.s. Gallu’ Giovanni Grigoletto Andrea Corso Giacomo PROGETTAZIONE COSTRUZIONI TOPOGRAFIA IMPIANTI GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA, ESTIMO DISCIPLINE SENZA CONTINUITA’ DIDATTICA Italiano e storia: secondo quadrimestre Inglese Diritto Impianti Geop, econ, estimo Progettazione MOTIVAZIONI: TUTTI GLI ALUNNI PROVENGONO DA NOSTRO ISTITUTO PRESENTAZIONE DELLA CLASSE classe 5^A/Serale • Corso di Tecnico SIRIO • Allievi frequentanti N° 20 su un totale di N° 23 iscritti • Allieve N° 3 / Allievi N° 20 • Allievi ripetenti N° 0 • Allievi corso inglese N° 20 2– SVILUPPO DEI PROGRAMMI hanno I programmi subito rallentamenti. non hanno Motivazioni (In presenza di rallentamenti nello svolgimento del programma): • Gravi carenze nei prerequisiti non risolte negli aa.ss precedenti • scarsa disponibilità allo studio sia a scuola che a casa • diffuse assenze 3 – METODOLOGIE E TECNICHE DI LAVORO - Moduli ed Unità didattiche - Lavoro di gruppo - Conversazione guidata - Lezione frontale - Stage - Attività pluridisciplinari - Problem-solving - Compresenza - Avviamento all’autovalutazione - Altro: esercitazioni pratiche di progettazione civile e progettazione stradale in laboratorio di informatica. Software adoperato: cad, foglio elettronico ed elaboratore testi. 4 – STRUMENTI - Libro di testo - Quotidiani e riviste specializzate - Audiovisivi - Attrezzature informatiche e multimediali - Appunti e dispense predisposte dal docente - Altro: fotocopie 5 – VALUTAZIONE STRUMENTI DI VERIFICA E MISURAZIONE - Interrogazione individuale frontale - Elaborato scritto - relazione orale - Riproduzione pratica di apprendimenti - Interrogazione di gruppo - Relazione scritta - Prova strutturata - Prova semistrutturata - Altro ……………………………………………………………………..…….. ……………………………………………………………………..…….…….. CRITERI DI VALUTAZIONE Le normative vigenti, prevedono l’istituzione di percorsi individualizzati atti al passaggio in itinere ad altri ordini di scuola, o ai C. F. P., o all’eventuale accesso all’Istituto da altre provenienze, che consentano i passaggi di cui sopra e nello stesso tempo permettano di definire percorsi individualizzati . Percorsi di questo genere hanno imposto una riflessione sul significato e sul valore degli obiettivi dei moduli, nella misura in cui concorrono alla formazione delle competenze. Le programmazioni modulari contengono sia obiettivi formativi socio – affettivi, sia obiettivi cognitivi: • i primi vengono valutati collegialmente dai Consigli di Classe sulla base degli accordi assunti all’inizio dell’anno, mentre la valutazione degli obiettivi cognitivi deriva dagli accordi assunti in sede di Coordinamento per Materia, sia riguardo la definizione dei livelli minimi di accettabilità, sia riguardo l’individuazione degli strumenti di misurazione. Gli obiettivi contenuti nei moduli sono per definizione minimi, tanto che: • il loro conseguimento parziale comporta attività di recupero, i cui esiti negativi determinano il debito formativo o addirittura la non promozione; Da quanto sopra esposto emerge comunque la necessità di individuare criteri generali di valutazione che consentano di formulare equi ed omogenei giudizi di fine corso. Perché ciò sia reso possibile nel rispetto del principio di collegialità, previsto dalla normativa vigente, la valutazione finale scaturisce dall’attenta considerazione: • dei livelli di partenza e dei percorsi individuali; • della motivazione allo studio ed al lavoro e del senso di responsabilità La valutazione formativa (in itinere) e quella sommativa, pur mantenendo caratteri distinti, sono interdipendenti e la prima comunque informa la seconda 6- OBIETTIVI GENERALI FORMATIVI A) - GENERALI SOCIO-AFFETTIVI Educazione alla motivazione, allo studio ed al lavoro; Educazione al senso di responsabilità; Fornire agli studenti strumenti di “saperi” polivalenti e flessibili che permettano di adattarsi rapidamente a diverse situazioni professionali Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune. Stimolare gli studenti a formarsi una personalità autonoma e sicura 1. – GENERALI COGNITIVI Uso dei linguaggi specifici; Conoscenza e utilizzo delle tecnologie specifiche; Individuazione e creazione dei collegamenti; Riformulazione dei nuclei concettuali e delle acquisizioni individuali; Stesura di progetti. Potenziare la conoscenza e l’uso delle lingue straniere Utilizzare in maniera consapevole e adeguata le nuove tecnologie strumentali ed informatiche. 7– RECUPERO MODALITA’ DISCIPLINE - PAUSA DIDATTICA CON TUTORAGGIO - PAUSA DIDATTICA SENZA TUTORAGGIO - IN ORARIO EXTRASCOLASTICO - ALTRO: recupero in itinere Sono state interessate tutte le discipline. 8 – ESPERIENZE DI RICERCA E DI PROGETTO alunni 1 BANDIERA ALBERTO 2 BELLO MICHELE 3 BERTO LUCA 4 BILATO ANDREA 5 CALLEGARI PATRIZIA 6 CAMPIGOTTO MICHELANGELO 7 CARTURAN NICOLA 8 CATALANO ALESSANDRO 9 DO CANTO MACHADO BLANCA 10 MARIN LUCA 11 MASETTO GIUSEPPE 12 MAZZETTO GIULIA 13 MONTAGNIN DARIO 14 PURICELLI EDOARDO 15 RAMPAZZO MANUEL 16 SARETTA MICHELE 17 TONDELLO NICHOLAS 18 TOURE ABDRAHAMANE 19 VAROTTO MASSIMILIANO 20 ZANARDI FABIO titolo Progettazione edificio uni e/o bifamiliare idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem Discipline coinvolte Progettazione, costruzioni, impianti, topografia idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem idem 9 – ATTIVITA’ INTEGRATIVE AL CURRICOLO SCOLASTICO Partecipazione a visite guidate e al viaggio d’istruzione: attività non svolta Visione di proiezioni cinematografiche in sala, anche in lingua straniera: attività non svolta Partecipazione a manifestazioni, gare e concorsi culturali: attività non svolta Partecipazione a manifestazioni sportive: attività non svolta RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente SARRI MARIA TERESA Materia ITALIANO Anno Scolastico Classe VAS 2012/2013 Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Conoscenze Nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno affrontato un programma che ha trattato la letteratura dal secondo Ottocento alla metà del Novecento. E’ stato dato spazio alle conoscenze nozionistiche, quali notizie biografiche e produzione letteraria, ma sono stati anche analizzati alcuni testi scelti. I limiti di tempo, le peculiarità della classe e l’alternanza dei docenti non ha consentito di terminare quanto previsto nel piano di lavoro all’inizio dell’anno. Competenze e Capacità Durante l’anno scolastico gli studenti hanno accresciuto la loro capacità di collaborare , interloquire e gestire una discussione collettiva, hanno migliorato la capacità di commentare e collocare i testi, sebbene in alcuni di loro permangono dei limiti nel fare collegamenti tra gli argomenti. Molti di loro, inoltre hanno difficoltà nell’intavolare una discussione in modo autonomo. Per quanto riguarda le competenze scritte è da rilevare che pochi studenti hanno la capacità di produrre testi coesi e articolati; sono state effettuate lezioni sulle tipologie proposte all’Esame di Stato, in particolare l’articolo di giornale e il saggio breve, pochi studenti però sanno produrre un testo di questo genere. Non è stata approfondita invece l’analisi di un testo poetico o in prosa a causa della mancanza delle conoscenze di base. Contenuti disciplinari (1) in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Approfondimenti Ore dedicate 1°MOD. 32 Le tipologie testuali dell’Esame di Stato. Ottocento :poesia moderna, Baudelaire e il simbolismo, positivismo. La narrativa realista del secondo Ottocento:Flaubert, Zola, il Verismo, Verga 2°MOD. 20 Novecento: Decadentismo , G.Pascoli, G. D’Annunzio. 3°MOD. 5 Novecento:il romanzo in Italia e in Europa. L. Pirandello () Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. 1 4°MOD. 10 Il Futurismo, il crepuscolarismo, le avanguardie .F.T. Marinetti, G. Gozzano,( Ungaretti,) B)Totale ore effettivamente svolte dal/dalla docente Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) Lezione frontale con coinvolgimento degli studenti nella discussione Lettura guidata e analisi dei testi Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) Testo adottato: Magri-Vittorini TRE -STORIA E TESTI DELLA LETTERATURA 3 ed. Paravia Fotocopie e materiale per le prove scritte Aula video Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Per l’orale: interrogazione lunga (verifica della conoscenza della letteratura e dei brani antologici scelti), prova strutturata. Per lo scritto: Tema tradizionale, redazione di un saggio breve documentato e di un articolo di giornale, analisi di un testo poetico o in prosa. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) Griglia di valutazione adottata dal dipartimento disciplinare Programma di Italiano L’ affermazione della civiltà industriale Il naturalismo e il realismo Gustave Flaubert : vita e opere Madame Bovary: trama e personaggi Da “ Madame Bovary”: La morte di Emma Emile Zola: vita e opere Da “l’assommaoir”: casa Lorilleux Guy de Maupassant : da “La signorina Fifì” : Due amici La narrativa realista russa : Lev Tolstoj Giovanni Verga: vita, opere. Il periodo preverista e la svolta di “Nedda” Da “Nedda”: Una scena di corteggiamento L’adesione al Verismo 80 Da “Vita dei campi”: Rosso Malpelo I Malavoglia: la trama, i personaggi e i temi Da “I Malavoglia”: Prefazione: i vinti nella lotta per l’esistenza Da “I Malavoglia”: La famiglia Toscano Da “I Malavoglia”: Il naufragio della provvidenza ‘Ntoni personaggio dinamico: ‘Ntoni si ribella; ‘Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica. Mastro-don Gesualdo: trama e ambientazione storica Da “ Mastro-don Gesualdo”: La morte di Gesualdo Il simbolismo : Charles Baudelaire Da “I fiori del male”: Spleen e l’Albatro Il Decadentismo e la poetica decadente Oscar Wilde: il ritratto di Dorian Gray: il modello del dandy Da “ il ritratto di Dorian Gray”: l’artista è il creatore di cose belle; la vita come arte Giovanni Pascoli: vita, opere e poetica Da “ Myricae”: Temporale; il lampo; lavandare; X agosto. Da “ I canti di Castelvecchio”: il gelsomino notturno La poetica del fanciullino Gabriele D’Annunzio: la vita, le opere e la poetica Da “Alcyone”: la pioggia nel pineto Da “Poema paradisiaco”: Consolazione Le Avanguardie; il Futurismo; il Crepuscolarismo; Freud. Guido Gozzano: la signorina Felicita Filippo Tommaso Marinetti: il manifesto del futurismo; il bombardamento Luigi Pirandello: la vita, le opere La visione del mondo La poetica dell’”Umorismo” Da “ l’Umorismo”: il sentimento del contrario I romanzi: da “l’esclusa” a “suo marito”: il fu Mattia Pascal Il teatro: “così e (se vi pare)”; Enrico IV Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere e le linnee fondamentali della poetica Il porto sepolto L’allegria Da “ l’allegria di naufragi”: i fiumi; veglia; soldati. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente SARRI MARIA TERESA Materia STORIA Anno Scolastico Classe VAS 2012/2013 Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Conoscenze Nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno affrontato un programma che ha trattato gli eventi storici dalla seconda metà dell’Ottocento fino alla fine della seconda guerra mondiale. La classe ha acquisito una sufficiente, anche se non approfondita, conoscenza di azioni, avvenimenti, spazi e tempi che hanno caratterizzato un determinato periodo storico I limiti di tempo, le peculiarità della classe e l’alternanza dei docenti non ha consentito di terminare quanto previsto nel piano di lavoro all’inizio dell’anno. Competenze e Capacità Durante l’anno scolastico gli studenti hanno accresciuto la loro capacità di collaborare , interloquire e gestire una discussione collettiva, hanno migliorato la capacità di critica storica, sebbene in alcuni di loro permangono dei limiti nel fare collegamenti tra gli argomenti. Molti di loro, inoltre hanno difficoltà nell’intavolare una discussione in modo autonomo, pochi sanno fare collegamenti essenziali a livello interdisciplinare. Contenuti disciplinari (2) in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Approfondimenti Ore dedicate Mod. 1 10 La nascita della società di massa Mod.2 Prima guerra mondiale Mod.3 Il fascismo e il nazismo Mod.4 La seconda guerra mondiale Totale ore effettivamente svolte dal/dalla docente 15 10 8 43 Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) () Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. 2 Lezione frontale con coinvolgimento degli studenti nella discussione Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) Testo adottato:A. Giardina- G. Sabbatucci-V. Vidotto GUIDA ALLA STORIA 3 Ed. Laterza Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Prova orale: interrogazione lunga e dal posto Prova scritta: domande a risposta aperta Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) Griglia di valutazione adottata dal dipartimento disciplinare PROGRAMMA DI STORIA Verso la società di massa: La questione femminile Riforme e legislazione sociale La nascita dei partiti socialisti e la Seconda internazionale Il ruolo della Chiesa nella società industriale L’Europa e il mondo alla vigilia della guerra: Le nuove alleanze in Europa La nuova politica della Germania La Russia e la rivoluzione del 1905 La guerra russo-giapponese L’imperialismo statunitense L’Italia giolittiana La guerra di Libia e la crisi del sistema giolittiano La prima guerra mondiale: 1914:dall’attentato di Sarajevo alla guerra europea 1914-15: dalla guerra di movimento alla guerra di usura Interventisti e neutralisti Il patto di Londra e la dichiarazione di guerra all’Austria 1915-16: la grande strage La guerra di trincea 1917-18: l’ultimo anno di guerra I trattati di Versailles La Rivoluzione Russa: La rivoluzione d’ottobre Dittatura e guerra civile La terza internazionale Dal “comunismo di guerra” alla NEP L’eredità della grande guerra: Le trasformazioni sociali; l’emancipazione femminile; la mentalità “combattentistica” Dissesto finanziario e inflazione; Nazionalismo economico e protezionismo Il “biennio rosso” in Europa La Costituzione di Weimar Germania: la questione delle riparazioni La politica deflazionistica e il piano Dawes Gli accordi di Locarno e il piano Young Il “biennio rosso” in Italia Il fascismo: lo squadrismo e la conquista del potere La costruzione dello stato fascista Il delitto Matteotti Le leggi “fascistissime” La grande depressione: Crisi e trasformazione Gli Stati Uniti e il crollo del 1929 Le reazioni alla crisi mondiale Stati Uniti: Roosevelt e il “New Deal” L’Italia Fascista: Il totalitarismo imperfetto Cultura e comunicazione di massa La politica economica Le leggi razziali Democrazie e totalitarismi: L’avvento del Nazismo Il terzo Reich L’ideologia nazista La seconda guerra mondiale: Le origini La distruzione della Polonia e l’offensiva contro i paesi nordici La caduta della Francia L’Italia in guerra La battaglia d’Inghilterra e il fallimento della guerra italiana L’attacco all’Unione Sovietica e l’intervento degli Stati Uniti Il “nuovo ordine”. Resistenza e collaborazionismo 1942-43:la svolta della guerra e la caduta del fascismo La sconfitta della Germania e del Giappone RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Materia classe anno scolastico Rosalia Tuttolomondo Diritto ed economia V AS 2012/2013 Presentazione della classe. Allievi iscritti n.23, allievi frequentanti n19. Allieve n.3, allievi n.16. La classe nel primo quadrimestre e nel mese successivo è stata seguita da due docenti supplenti, a causa dell’assenza della scrivente per motivi di salute, pertanto è purtroppo mancata la continuità didattica. La classe si presenta con un gruppo di studenti diligenti e interessati; il gruppo più grande, non sempre assiduo soprattutto alla prima ora perché lavoratori, prestano adeguata attenzione quando sono presenti e cercano comunque di recuperare il lavoro svolto. I casi in difficoltà, che non hanno una adeguata motivazione infatti sono solo alcuni. Quasi tutti gli allievi provengono dal corso serale. Il comportamento degli studenti è stato, nel complesso, corretto, mentre va rilevata una piccola parte che non è risultata molto disponibile al lavoro e alla partecipazione. Nel complesso la classe appare eterogenea per capacità, conoscenze, impegno, attenzione e partecipazione al dialogo educativo, in alcuni casi infatti è stato necessario spronarli al loro dovere e ripetere più volte gli argomenti per riuscire ad ottenere dei risultati anche più che sufficienti per diversi di loro. Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Conoscenze Gli allievi conoscono, ad un livello individuale e diversificato, i lineamenti generali sull'organizzazione amministrativa dello Stato, amministrazione diretta ed indiretta, gli enti pubblici non territoriali ( Regione, Provincia,Comune), gli atti amministrativi, la giustizia amministrativa, la giustizia amministrativa (Tar), la legislazione urbanistica e la normativa edilizia. . La docente ha dato particolare rilievo alle varie problematiche riguardanti la legislazione di settore e le sue implicazioni dato il tipo di scuola. Competenze Gli studenti, nel complesso, sono in grado di utilizzare in concreto le conoscenze assimilate ed acquisite con lo studio. Sono in grado di operare alcuni collegamenti tra i diversi argomenti. Capacità La classe ha raggiunto, quasi nella sua totalità, sufficienti risultati anche se le capacità non sono state sempre sfruttate al massimo. Non va dimenticata una certa difficoltà nella rielaborazione e nella critica delle conoscenze, dato per alcuni l'esiguo numero di ore dedicato allo studio della disciplina in oggetto. Mentre, alcuni allievi si sanno organizzare in modo molto autonomo, ottenendo ottimi risultati. Contenuti disciplinari() in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Approfondimenti Ore dedicate U.D.: Attività amministrativa e pubblica amministrazione. 10 ore - Pubblica Amministrazione U.D.Gli organi costituzionali:. 11 ore Parlamento,Governo,Magistratura, Capo dello Stato,Corte Costituzionale U.D.:La funzione amministrativa e l’organizzazione della PA. 5 ore - Amministrazione diretta centrale -Amministrazione periferica - Amministrazione indiretta- Decentramento autarchico e burocratico - Il silenzio della P.A. La SCIA U.D.: Il procedimento amministrativo,L.241/90.La semplificazione amministrativa 3 ore U.D.: Gli atti amministrativi. L’Atto amministrativo: caratteri ed efficacia. 4 ore - La giustizia amministrativa U.D.: Il diritto urbanistico: legislazione urbanistica ed edilizia 3 ore -La competenza legislativa ex art. 117 Cost. ed amministrativa delle Regioni - Proprietà privata e diritto di costruire – vincoli di inedificabilità U.D.. La pianificazione urbanistica. L1150/1942: 9 ore - Piani di direttive e piani attuativi - U.D.: Legislazione urbanistica ed edilizia: il controllo pubblico sulla attività edilizia Il Testo Unico in materia edilizia: il regolamento edilizio; il permesso di costruire; la DIA Totale ore effettivamente svolte dal/dalla docente 49 ore Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) Nello svolgimento dei diversi argomenti sono stati utilizzati i seguenti metodi di insegnamento: lezione frontale interattiva, cercando di sollecitare la partecipazione attiva degli studenti. Sono stati introdotti dei casi o problemi, ma si è rilevato una certa difficoltà nelle risoluzione di questi. Circa il recupero, là dove necessario, è stato attuato in itinere ed individualmente. Sono state fatte frequenti esemplificazioni, elaborazioni di mappe concettuali e confronto fra concetti e definizioni diverse. Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) Relativamente al programma svolto è stato usato il libro di testo : Bobbio,Gliozzi, Lenti “ Corso di diritto per geometri” volume unico, ed. Scuola &Azienda. Inoltre, sono state forniti appunti circa alcuni degli argomenti trattati e non contenuti nel testo. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione La docente ha verificato con interrogazioni orali e compiti scritti a domanda aperta, circa il raggiungimento degli obiettivi programmati. Inoltre, in corso di anno è stata predisposta una prova scritta strutturata di tipo B, al fine di esercitare gli allievi ad un'eventuale prova di esame. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) Per la valutazione di fine periodo, si è tenuto conto, delle singole prove svolte in itinere, degli eventuali progressi o regressi e di altri fattori quali l'impegno, la partecipazione all'attività didattica e la costanza nello studio. – - - - Segue programma della disciplina - - - - Classe: V AS PROGRAMMA SVOLTO DI DIRITTO. A:S: 2012/2013 MATERIA: DIRITTO. Prof.Rosalia Tuttolomondo. Testo adottato: Bobbio, Gliozzi, Lenti, “ Corso di diritto per Geometri” volume unico editore: Scuola & Azienda. Modulo 1. IL DIRITTO AMMINISTRATIVO. U.D.1 - Le fonti del diritto - La Pubblica amministrazione. - L’attività amministrativa. - Gli atti amministrativi - Il procedimento amministrativo - I vizi di legittimità Modulo 2. L'ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA. U.D. 1- Gli organi costituzionali: - Il Parlamento, il Governo, Magistratura, il Capo dello stato, la Corte Costituzionale. - Il Parlamento e il bicameralismo perfetto; la funzione legislativa; la proroga e la prorogatio; artt-59-6061,co.1,-64 co. 1 e 2,-65, incompatibilità e ineleggibilità; la riserva di legge assoluta e relativa - divieto di mandato imperativo; l’immunità parlamentare; il Parlamento in seduta comune; l’indennità parlamentare Modulo 3. L’ ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE U.D.1 - La funzione amministrativa e i principi fondamentali che regolano l’attività amministrativa: principio di legalità, di buon andamento e imparzialità (art.97 Cost.); il principio di decentramento ( art.5 Cost.) autarchico e burocratico; principi della competenza (per materia ,per territorio, per grado) e della gerarchia. U.D.2- L'amministrazione diretta dello Stato: gli organi centrali. - L'amministrazione periferica dello Stato: gli organi periferici. - L’amministrazione indiretta: territoriale e non territoriale - Gli organi ausiliari (cenni). - La riforma degli Enti Territoriali (L. Cost. n.3/2001) nel Tit. V della Cost.: artt.114; 115;116;117; 118;119;120 - Le regioni e la riforma delle autonomie locali. - Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale.L'organizzazione delle regioni. - La ripartizione delle competenze legislative fra stato e regioni. U.D.3 - L' attività amministrativa. -Atti di diritto pubblico e atti di diritto privato. - Atti e provvedimenti amministrativi: negoziali e non negoziali;discrezionali e vincolati; ampliativi e restrittivi. - Il procedimento amministrativo (l.241/90). - Il diritto di accesso ai documenti amministrativi. -La semplificazione dell’azione amministrativa, leggi Bassanini e capo IV della l. 241/1990, artt.14;15;16;17;18;19;20. La SCIA. -L’invalidità del provvedimento amministrativo - Il silenzio della P.A. - l’attività di diritto privato della P.A. - I vizi di legittimità. - I rimedi contro gli atti amministrativi illegittimi. - La giustizia amministrativa. La tutela delle situazioni giuridiche (diritto soggettivo- interesse legittimo) - Il sistema della giustizia amministrativa (appunti). Modulo 4. IL DIRITTO URBANISTICO. U.D.1- Il sistema della legislazione urbanistica. -L'urbanistica. -I caratteri fondamentali della disciplina urbanistica. - Il problema dell'abusivismo edilizio ( cenni) -Principali leggi in materia urbanistica. - Diritto di costruire e proprietà privata. - Le competenze delle amministrazioni pubbliche in materia urbanistica. - I principi generali del sistema di pianificazione urbanistica. U.D.2 - I piani urbanistici. - I piani territoriali di coordinamento. - Il piano regolatore generale. - Gli standard urbanistici speciali e generali. - Il contenuto del piano regolatore. - La formazione del piano regolatore e le varianti. - Il programma di fabbricazione. - Gli standard urbanistici generali. - Il piano particolareggiato di esecuzione. - I vincoli di inedificabilità. - Il piano di lottizzazione. - Le misure di salvaguardia. -I programmi pluriennali di attuazione. U.D.3 - La pianificazione urbanistica speciale. - Il recupero del patrimonio edilizio esistente. - I parcheggi. - I piani per gli insediamenti produttivi (cenni). U.D.4 -Il controllo pubblico sull'attività edilizia. - Il regolamento edilizio. - Il sistema delle autorizzazioni dell'attività edilizia privata. - Il permesso di costruire. - Il procedimento di rilascio del permesso di costruire. - Le opere che possono essere eseguite in seguito alla denuncia d'inizio attività. I rappresentanti degli alunni. Padova, 15 maggio 2013. L'insegnante. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Isabella Polizzi Materia Inglese Classe 5AS Anno Scolastico 2012/2013 Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Conoscenze - Conoscere le caratteristiche degli impianti presenti all'interno delle abitazioni Conoscere le principali caratteristiche delle aree urbane e di particolari construzioni come i grattacieli Conoscere a grandi linee la storia dell'architettura Avere conoscenze di base dei più importanti architetti dell'età moderna Competenze B) Produzione orale Livello minimo: saper formulare frasi ai tempi verbali corretti con un lessico appropriato all’ambito microlinguistico del “Surveyor” C) Comprensione scritta Livello minimo: Saper leggere e comprendere testi di micro lingua o di attualità inerenti all’ambito microlinguistico delle costruzioni. D) Comprensione orale Livello minimo: Comprendere conversazioni inerenti all’ambito microlinguistico delle costruzioni. Capacità 1. Saper comprendere messaggi orali, espressioni di vita quotidiana (dialoghi, istruzioni, ecc.) identificandone gli elementi specifici e il significato globale. 2. Saper comprendere semplici testi scritti su argomenti di vita quotidiana (istruzioni, descrizioni, lettere) identificandone gli elementi specifici, cogliendo lo scopo del testo e il significato globale del testo stesso. 3. Saper produrre semplici testi orali su argomenti di vita quotidiana e saper rielaborare in parole proprie testi di micro lingua ed interagire in situazioni note, anche se con qualche errore ai vari livelli. 4. Saper produrre brevi testi scritti, guidati, di tipo informativo e descrittivo, come moduli da completare e messaggi o lettere con frasi semplici e lessico noto, riuscendo a comunicare e a rispondere a quesiti di inglese tecnico. Contenuti disciplinari (3) in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Ore dedicate Approfondimenti House Planning: 9h Technical Systems The City: 17h History of city planning Recreational areas: sports facilities and green zones Skyscrapers Outlines of history of architecture: 22h From the beginnings to the 1800's The Masters of modern architecture Totale ore effettivamente svolte dal/dalla docente 58 Metodologie didattiche seguite Gli argomenti sono stati introdotti da attività di warming-up in lingua straniera (domande dell’insegnante, descrizione di fotografie, spiegazione di grafici e cosi via) in cui è stato introdotto il lessico necessario alla comprensione del testo; sono state fatte anticipazioni sul suo contenuto e si è proceduto ad una lettura dello stesso seguita da attività di comprensione. Infine dove possibile si è cercato di procedere ad attività di produzione scritta (domande a risposta chiusa o aperta, esercizi di matching e cloze, brevi riassunti, esercizi di completamento ed espansione, brevi relazioni di cui sono state verificate anche la correttezza ortografica e morfosintattica). La lingua straniera è stata usata in modo sempre più sistematico in tutte le fasi del modulo. Per favorire la produzione orale sono state utilizzate tecniche di simulazione, drammatizzazione e conversazione. Per migliorare la comprensione scritta si è fatto uso sempre più continuo di testi autentici e sono state introdotte le tecniche di lettura di tipo estensivo ed intensivo. Per favorire la produzione scritta gli allievi sono statti guidati alla redazione di lettere, relazioni e sintesi, alla rielaborazione di testi e a traduzioni dall’inglese all’italiano e viceversa. Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) libro di testo (Donatella Bottero – Raffaella Beolé , Landscapes – English for the Construction Industry, the Environment and DesignI, Editrice Edisco). audio ed eventuali videocassette - Cd Rom, documenti autentici su argomenti tecnici o di attualità, fotocopie e dizionario bilingue. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Verifiche scritte: tramite prove anche interdisciplinari, con esercizi per saggiare la comprensione di un testo scritto, la competenza grammaticale e lessicale, le capacità di rielaborazione e produzione autonoma. Verifiche orali: () Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. 3 le verifiche orali sono state interrogazioni formali e non formali per valutare l’effettiva acquisizione dei contenuti, la correttezza e la scioltezza espositiva, conversazioni su argomenti trattati con l’insegnante o tra allievi, esecuzione e correzione di esercizi vari, prove di comprensione e produzione personale e autonoma. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) Strumenti per la verifica formativa (controllo in itinere del processo di apprendimento) STRUMENTO UTILIZZATO INTERROGAZIONE BREVE PROVE STRUTTUTATE PROVE SEMISTRUTTUTATE QUESTIONARIO RELAZIONE ESERCIZI X X X X X X Strumenti per la verifica sommativa (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) STRUMENTO UTILIZZATO INTERROGAZIONE BREVE PROVE STRUTTUTATE PROVE SEMISTRUTTUTATE QUESTIONARIO RELAZIONE ESERCIZI X X X X X X Si allega la griglia di valutazione approvata dal dipartimento di Inglese, con la corrispondenza livelli-voti in termini di: 1) CONOSCENZE 2) CAPACITA' 3) COMPETENZE Giudizio NEGATIVO SCARSO Voto 1-3 4 1 Descrizione livelli Non possiede le nozioni più elementari 2 3 E’ totalmente incapace di cogliere il senso globale E’ totalmente incapace di affrontare una situazione comunicativa 1 Non sa riconoscere le funzioni degli elementi di base 2 Non comprende il senso globale né della forma né del contenuto INSUFFICIENTE 5 3 Non riesce ad utilizzare le conoscenze né le competenze 1 Conosce in modo frammentario e lacunoso 2 Comprende in maniera generica il senso globale, ma ha difficoltà nel cogliere il senso specifico Utilizza in modo frammentario le conoscenze e le competenze acquisite 3 SUFFICIENTE 6 1 2 3 DISCRETO 7 1 2 3 BUONO 8 1 2 3 OTTIMO 9-10 Conosce in modo essenzialmente corretto le nozioni e le funzioni Coglie il senso globale e anche alcuni aspetti particolari Utilizza in modo elementare ma corretto le conoscenze e le competenze E’ in possesso delle conoscenze nei vari ambiti e sa orientarsi Coglie il senso globale e gli aspetti particolari dei fenomeni Sa utilizzare le conoscenze e le competenze in modo corretto e preciso Conosce in modo chiaro e dettagliato dimostrando scioltezza e sicurezza Coglie perfettamente e autonomamente il senso globale e gli aspetti particolari Utilizza le conoscenze in modo preciso e completo e le sa rielaborare 1 Conosce ed approfondisce in modo personale gli elementi 2 Comprende in maniera completa ed approfondita e si appropria delle conoscenze in maniera precisa e personale Utilizza le conoscenze in maniera precisa e completa, rielaborandole in altri contesti con valutazioni personali 3 − - - - Segue programma della disciplina - - - - PROGRAMMA DI INGLESE 5AS 2012 - 13 Module 5: House Planning Unit 3 Technical systems: A: The electrical systems (pag.137) B: The heating system (p.140) C: Tap water and the plumbing system (p.143) Module 7: The City Unit 1 History of City Planning A: From village to modern city (p.192) B: The city master plan (p.195) C: Sustainable urban planning (p.197) Unit 2 Recreational areas: sports facilities and green zones A: The stadium: a new symbol of the city (p.198) B: Urban green areas (p.202) Unit 3 Skyscrapers A: The birth of high-rise buildings (p.205) B: How a skyscraper works (p.207) C: The highest skyscrapers in the world (p.209) Module 8: Outlines of the history of architecture Unit 1 From the beginnings to the 1800's A: The beginnings (p.226) B: Greek and Roman architecture (p.228) C: Early Christian and Byzantine, Romanesque and Gothic architecture (p.230) D: Renaissance and Baroque (p.232) E: The 1700's and the 1800's (p.234) Unit 2 The Masters of modern architecture A: From 1900 to 1970 (p. 236) B: Frank Lloyd Wright (p. 239) C: Walter Gropius (p.241) D: Ludwig Mies Van Der Rohe (p. 244) E: Le Corbusier (p.246) Padova, 15 maggio 2013 L'insegnante Isabella Polizzi RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Materia classe anno scolastico Rossato Albino Andrea Matematica 5 A Serale 2012/2013 Il livello di partenza della classe presentava una situazione estremamente eterogenea. Circa un terzo degli studenti presentava una discreta / buona preparazione di partenza. Di questi alcuni erano dotati già di diploma di scuola media superiore. Un altro terzo presentava un livello vicino alla sufficienza. Di contro i restanti presentavano notevoli lacune di base e modesta capacità di applicazione. E' stata percio' portata avanti - nei limiti delle 2 ore settimanali a disposizione - una certa differenziazione per livelli, ripetendo spesso anche concetti elementari. D' altra parte sono stati attuati continuo stop end go al fine di ottenere un livello medio accettabile. Purtroppo il fatto di avere le ultime due ore di lezione dalle 23.10 alle 24 non ha consentito di avere sempre la necessaria attenzione e la dovuta presenza in classe. Cio' ha avuto un peso soprattutto negli ultimi mesi di lezione. Tuttavia la maggior parte ha ottenuto un livello di preparazione sufficiente / discreto, anche se permangono 3 / 4 studenti di livello insufficiente / gravemente insufficiente. Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ CONOSCENZE, Alcune applicazioni delle derivate: Determinazione di punti stazionari (minimi, massimi, flessi a tangente orizzontale), determinazine di flessi , regola di De L' Hospital. Concetto di integrale indefinito. Primitiva e funzione integranda. Proprietà degli integrali indefiniti. Integrali elementari, il metodo di scomposizione e l’ integrazione di funzioni composte. Le regole di integrazione. Tecniche di integrazione: integrazioni per sostituzione e per parti, integrazione di funzioni razionali fratte. Integrale definito e le sue proprietà. L' area del trapezoide e l' integrale definito. Il calcolo dell' integrale definito. Applicazioni dell' integrale definito. Calcolo di una misura dell’ area di una superficie piana. Calcolo di misure di volumi, superfici di solidi di rotazione, lunghezze di archi di curve. Gli integrali impropri: Il caso di funzione infinita in uno degli estremi di integrazione o in un punto interno (rispetto agli estremi); Il caso dell' integrale esteso ad intervalli illimitati. Competenze Utilizzare le derivate per determinare massimi, minimi, flessi e risolvere particolari limiti. Calcolare integrali indefiniti riconoscendo la tecnica di risoluzione appropriata. Calcolare integrali definiti riconoscendo la tecnica di risoluzione appropriata. Determinare l’ area di una superficie piana. Determinare misure di volumi, superfici di solidi di rotazione, lunghezze di archi di curve. Distinguere la tipologia di integrale improprio e la relativa problematica. Calcolare integrali impropri con la consapevolezza della problematica sottesa Capacità Formalizzare e risolvere alcuni problemi relativi all’ integrazione definita / indefinita esplicitandone correttamente le procedure di risoluzione Acquisire consapevolezza dell’ importanza del calcolo integrale nel contesto dell’analisi matematica. Contenuti disciplinari in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Approfondimenti Applicazioni delle derivate Integrali indefiniti Integrali definiti Applicazioni dell’ integrazione Totale ore effettivamente svolte dal docente Ore dedicate 9 22 10 22 63 Metodologie didattiche seguite E’ stato dato ampio spazio alla lezione frontale. La parte di teoria è stata ridotta ai minimi termini e comunque finalizzata ad aspetti applicativi. Esempi ed esercizi hanno coperto la maggior parte delle lezioni. Ho fatto riferimento il piu' possibile al libro di testo per l’approfondimento degli argomenti trattati, per la comprensione scientifica formale e per il suggerimento di eventuale attività a domicilio. Si è fatto ricorso ad esercizi in classe soprattutto per acquisire padronanza a livello applicativo (a tal fine le due ore settimanali di lezione si sono rivelate a malapena sufficienti). Nell’ambito delle ore disponibili sono state svolte attività di rinforzo e di recupero a partire dalle piu’ comuni difficoltà. Si è proceduto per moduli, in base alla seguente sequenza: Verifica dei prerequisiti – esplicazione del modulo – monitoraggio in itinere dell’ apprendimento – recupero / approfondimento (in taluni casi personalizzato) – verifica – recupero/rinforzo/approfondimento – modulo/unità successiva Materiali e strumenti didattici utilizzati Lavagna e gessi sono stati i mezzi piu’ usati, oltre naturalmente al testo in adozione. Il testo in adozione è il seguente: Bergamini M. /Trifone A. / Barozzi G., Modulo V Verde – Calcolo differenzile e studio delle funzioni / elementi di matematica 2 ed. ,casa editrice Zanichelli Bergamini M. /Trifone A. / Barozzi G., Modulo W Verde – Calcolo integrale e equazioni differenziali / elementi di matematica 2 ed. ,casa editrice Zanichelli Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Verifiche scritte (4 a quadrimestre comprensive del recupero ) basate su quesiti a risposta multipla (con indicazione dell’ iter che ha portato ad una determinata scelta) e soprattutto quesiti / esercizi a risposta aperta. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione Il giudizio del quadrimestre ha considerato il livello raggiunto quanto a conoscenze, capacità, eventuali competenze unitamente all’ impegno e interesse, alla progressione del profitto. PROGRAMMA DI MATEMATICA a.s.2012/20123 CLASSE: 5° A Serale ( 2 ore settimanali) Alcune applicazioni delle derivate Determinazione di punti stazionari (minimi, massimi, flessi a tangente orizzontale) Determinazine di flessi Regola / teorema di De L' Hospital. Integrali indefiniti Integrali indefiniti e primitive Proprietà degli integrali indefiniti Integrali indefiniti immediati Tecniche d i integrazione: per scomposizione, per parti Alcuni casi di integrazione di funzioni razionali fratte Integrali definiti L a definizione dell’integrale definito e il problema delle aree Proprietà degli integrali definiti Significato geometrico dell’integrale definito e calcolo di aree Il calcolo del volume del solido di rotazione La lunghezza di un arco di curva piana e area di una superficie di rotazione Padova, 15.05.2013 I rappresentanti degli studenti il docente RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Materia classe anno scolastico PAOLO DAZZI DISEGNO E PROGETTAZIONE VA SER. 2012-2013 Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ CONOSCENZE • • • • • • • • conoscenza degli elementi fondamentali dell’analisi territoriale; conoscenza dei fondamenti giuridici che presiedono all’attività edilizia e della diversificazione delle competenze dell’ordinamento istituzionale per la gestione del territorio; conoscenza degli strumenti di pianificazione urbanistica; conoscenza dei fondamenti dell’architettura moderna e dei suoi autori; conoscenza del processo progettuale architettonico; conoscenza delle tipologie edilizie residenziali; conoscenza delle metodologie di progettazione di edifici per varie destinazioni; conoscenza della legislazione tecnica. COMPETENZE • • • • schematizzazione del processo di progettazione; applicare la metodologia della progettazione architettonica; applicare la normativa urbanistica nella attività di progettazione; finalizzare il pensiero degli autori dell’architettura contemporanea nella progettazione. CAPACITÀ - capacità di intervenire in un contesto urbanisticamente definito; saper redigere elaborati di progetto architettonico; saper riconoscere la struttura urbanistica e l’aspetto degli edifici caratterizzante il periodo storico, individuando le caratteristiche funzionali, distributive, tecnologiche e figurative. Contenuti disciplinari(4) in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Approfondimenti • Ore dedicate 24 TIPOLOGIE EDILIZIE a) residenze b) alberghi c) uffici d) biblioteche e) impianti sportivi f) edilizia industriale/artigianale 26 • ELEMENTI DI STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA la rivoluzione industriale - neoclassicismo, eclettismo; l’art nouveau le costruzioni alla fine dell’ottocento nelle grandi città americane il movimento moderno il postmoderno • ELEMENTI DI URBANISTICA • • • • • Definizioni, finalità, componenti del territorio Strumenti di pianificazione urbanistica Principali contenuti delle leggi in materia urbanistica Gli standard urbanistici, le opere di urbanizzazione, vincoli urbanistici Tipologie di interventi edilizi, titoli abilitativi. • PROGETTAZIONE DI EDIFICI 16 48 Totale ore effettivamente svolte dal docente 114 Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) • Lezione frontale; () Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. 4 • • • • • Lezione supportata da video proiettore; Esercitazione di progettazione in classe e a casa; Esercitazione individuale in classe; Esercitazione in aula informatica; Correzione/discussione in classe sulle prove svolte; Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) • Testo adottato: Elementi di urbanistica, Storia della Costruzione, Strumenti per la progettazione edilizia; autori: C. Amerio e F. Ognibene; ed: SEI • Computer; • Video proiettore; • Appunti. Dispense. Norme Tecniche. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione • • Verifiche scritte strutturate e semi-strutturate; Esercitazioni grafico-progettuali; Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) − − − − − Sono stati considerati i seguenti elementi: Le conoscenze acquisite; L’impegno e l’applicazione; La partecipazione; Il livello di miglioramento rispetto alle conoscenze di partenza − Per la valutazione sono state utilizzate le griglie approvate dal C.D. dell'istituto. I.T.G. G.B. BELZONI – PADOVA– CORSO SERALE – PROGETTO SIRIO PROGRAMMA SVOLTO NELL'ANNO SCOLASTICO 2012-2013 MATERIA: PROGETTAZIONE - CLASSE : VA SER. Docente: Prof. Paolo DAZZI MODULO n° 1 - Tipologie edilizie E) RESIDENZE: organizzazione e dimensionamento degli ambienti interni, aggregazione dei singoli alloggi; F) ALBERGHI: classificazione, spazi funzionali, schemi distributivi, parametri di dimensionamento; G) UFFICI: tipologie funzionali, organizzazione degli spazi; H) BIBLIOTECHE: nuclei funzionali, dimensionamento degli spazi; I) EDILIZIA SPORTIVA: nuclei funzionali, aree per attività sportiva e servizi di supporto; J)EDILIZIA INDUSTRIALE: nuclei funzionali, spazi di produzione, magazzino e servizi al personale. K) NORMATIVA: Eliminazione delle barriere architettoniche: LEGGE n° 13/89; D.P.R. n°503/89; D.M. n°236/89; DGR 1428/11.: MODULO n° 2 - Elementi di storia dell’architettura contemporanea - LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (G. Eiffel); NEOCLASSICISMO, ECLETTISMO; L’ART NOUVEAU (V. Horta, O. Wagner, E. Basile, A. Gaudì); LE COSTRUZIONI ALLA FINE DELL’OTTOCENTO NELLE GRANDI CITTÀ AMERICANE (L. Sullivan); IL MOVIMENTO MODERNO (W. Gropius, Le Corbusier, L. Mies van der Rohe, F.Lloyd Wright, A. Aalto); IL POSTMODERNO (R. Piano, R. Rogers, N. Foster, F. Gehry, T. Ando) MODULO n° 3 – Elementi di urbanistica - Definizioni, finalità, componenti del territorio; Strumenti di pianificazione urbanistica: piani territoriali, piani generali, piani attuativi; Principali contenuti delle leggi in materia urbanistica dal ‘42 in poi; Gli standard urbanistici, le opere di urbanizzazione, vincoli urbanistici; Tipologie di interventi edilizi, titoli abilitativi. MODULO n° 4 – Progettazione di edifici *0 ESERCITAZIONI *1 *2 - Progetto di una casa d’affitto per vacanze in zona marina sviluppata su uno o due piani, singola o associata in due o *3 tre unità. *4 - Progetto di un edificio per uffici. *5 - Progetto di un centro culturale e biblioteca di quartiere. *6 - Progetto di una officina di riparazione per autoveicoli. *7 - Recupero di una torre medioevale da adibire a studio per un artista. SIMULAZIONI 2^ PROVA L) Progetto di un ostello della gioventù al mare, con 12 posti letto e la residenza temporanea del gestore. M) Progetto di una palestra all’interno di una zona per impianti sportivi parrocchiali. ESERCITAZIONI-VERIFICHE-SIMULAZIONI PROVA SOMMATIVA - MODULO 1 (tipologie edilizie) – esercitazione Si progetti una casa d’affitto per vacanze in zona marina sviluppata su uno o due piani, singola o associata in due o tre unità, facente parte di un piccolo insediamento turistico vicino al mare. La consistenza potrà essere tra le seguenti: 2/4 posti letto, sup. 45 mq, 4/6 posti letto, sup. 80 mq, 6/8 posti letto, sup. 100 mq Si contestualizzi la posizione geografica dell’intervento con riferimento alla mappa allegata, scaricabile dal sito della regione Friuli-Venezia-Giulia. (dxf comune di Trieste 1:5000– fraz. Prosecco) Elaborati richiesti: piante, sezioni , prospetti sc. 1:50 PROVA SOMMATIVA - MODULO 1 (tipologie edilizie) – esercitazione Su un terreno di forma rettangolare, delle dimensioni di mt 80x60, adiacente per il lato più lungo ad una strada di interesse locale, progettare un edificio da adibire ad officina di riparazione per autoveicoli, capace di ospitare al suo interno non meno di sei veicoli contemporaneamente con annesso locale per deposito ricambi, uffici gestionali e servizi igienici e spogliatoi. Le distanze minime dai confini saranno non inferiori a mt 5,00 con un indice di fabbricazione pari a 0,5 m3/m2. PROVA SOMMATIVA - MODULO 1 (tipologie edilizie) – esercitazione Progettare il recupero di una torre medioevale da adibire a studio di un artista PROVA SOMMATIVA - MODULO 1 (tipologie edilizie) – esercitazione Il candidato progetti un edificio destinato a centro culturale e biblioteca di quartiere, da insediare in un parco pubblico. L’edificio sarà ad un solo piano con superficie lorda complessiva di circa 450 mq e dovrà ospitare le seguenti funzioni: 1 atrio di ingresso, 1 sala lettura grande, 1 piccola sala audiovisivi,1 sala per conferenze (max 99 posti), 1 deposito adeguatamente dimensionato,1 ufficio, servizi igienici , piccola caffetteria con affaccio sull’esterno. All’esterno di dovrà prevedere uno spazio progettato per spettacoli all’aperto. Si devono inoltre prevedere possibile ampliamenti futuri. I.T.G. BELZONI – PADOVA – CORSO SERALE – a.s. 2012-2013 SIMULAZIONE 2^ PROVA D’ESAME DI MATURITA’ del 21.02.2013 Progettare un piccolo ostello della gioventù al mare, vicino alla spiaggia, in un lotto di 2000 mq, con 12 posti letto e la residenza temporanea di una famiglia di due persone, i gestori. Gli elaborati grafici di consegna saranno della seguente scala: Piante, prospetti ed almeno una sezione in scala 1:100; Planimetria del lotto in scala 1:200; Altri disegni in scala adeguata con almeno un particolare costruttivo. I.T.G. BELZONI – PADOVA – CORSO SERALE – a.s. 2012-2013 SIMULAZIONE 2^ PROVA D’ESAME DI MATURITA’ del 11.04.2013 All’interno dell’area indicata, destinata dal PRG a zona “per impianti sportivi parrocchiali” (area in azzurro contrassegnata dalla bandierina e interessata dalla zona di rispetto cimiteriale) , si progetti una palestra avente le seguenti caratteristiche: • Sala per le attività • Servizi di supporto per l’attività sportiva per gli utenti • Servizi di supporto per l’attività sportiva ELABORATI RICHIESTI • - Planimetria generale con l’indicazione delle sistemazioni esterne, viabilità, parcheggi ecc. in scala 1:500. Pianta, sezione e prospetto principale in scala 1:100. Documentazione allegata: Estratto CTR scala 1:1.000, Estratto PRG, Vista satellite RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Materia classe anno scolastico PAOLO DAZZI COSTRUZIONI VA SER. 2012-2013 Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Conoscenze - affrontare la progettazione strutturale di fondazioni superficiali (a plinto, continue o a trave rovescia) e di muri a gravità e in c.a a sbalzo, nel rispetto della normativa vigente; acquisire una adeguata conoscenza sulla conduzione dei LL.PP., di tutti gli adempimenti relativi alla gestione contabile dei lavori per conto degli Enti pubblici e le norme inerenti la sicurezza; disegnare, leggere ed interpretare correttamente le rappresentazioni esecutive di elementi strutturali. - Competenze - Eseguire il dimensionamento di una fondazione superficiale completa dell’armatura e rappresentarla graficamente; Eseguire il dimensionamento di un muro di sostegno a gravità o in c.a completo dell’armatura. - Capacità • risolvere un caso pratico di dimensionamento o verifica mettendo in pratica, in modo coordinato, le conoscenze acquisite. Contenuti disciplinari(5) in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli / Approfondimenti 1a) Ripasso strutture in c.a 1b) Fondazioni 2a) La disciplina dei lavori pubblici 2b) Conduzioni e contabilità dei lavori 2c) Sicurezza nei cantieri • Spinta delle terre e muri di sostegno • Progettazione esecutiva (area di progetto) Totale ore effettivamente svolte dal/dalla docente Ore dedicate 34 10 40 30 114 Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) () Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. 5 Gli argomenti sono stati presentati nella gran parte con lezioni di tipo frontale. La lezione è stata “partecipata” per attività di ripasso e di esercizio. Alcuni allievi hanno eseguito il dimensionamento di alcuni elementi strutturali di un edificio progettato, che ha richiesto un approfondimento personale su temi specifici sfruttando anche conoscenze di altre materie. Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) Oltre ai libri in adozione, sono stati utilizzati appunti forniti dal docente, manuali di progettazione edilizia e testi di leggi varie, proiezioni . Si è fatto uso di programmi CAD, fogli elettronici ed elaborazione testi. E’ stata utilizzata l’aula di informatica. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Sono state condotte prove di verifica tradizionali di tipo scritto con domande aperte o risoluzione di esercizi numerici. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) Sono stati considerati i seguenti elementi: Le conoscenze acquisite; L’impegno e l’applicazione; La partecipazione; Il livello di miglioramento rispetto alle conoscenze di partenza Per la valutazione sono state utilizzate le griglie approvate dal C.D. dell'istituto. I.T.G. G.B. BELZONI – PADOVA– CORSO SERALE – PROGETTO SIRIO PROGRAMMA SVOLTO NELL'ANNO SCOLASTICO 2012-2013 MATERIA: COSTRUZIONI - CLASSE : VA SER. Docente: Prof. Paolo DAZZI 1° MODULO 1.1 STRUTTURE IN C.A. (RIPASSO) N) Le azioni sulle costruzioni, le combinazioni delle azioni O) La teoria del cemento armato: ipotesi fondamentali, il metodo alle tensioni ammissibili e semiprobabilistico agli stati limite P) Progetto e verifica di sezioni sollecitate a compressione, flessione e taglio (metodo T.A.) Q) Verifica di sezioni sollecitate a flessione (metodo S.L.U.) R) Le strutture in c.a. (pilastri, travi, solette, solai) 1.2 FONDAZIONI IN C.A. S) Richiami di meccanica del terreno: caratteristiche meccaniche, indagini, tensioni ammissibili sul terreno T) Le fondazioni: criteri di progettazione di fondazioni a plinto (tozzo e snello), continue, a trave rovescia, a platea, plinti su pali, riferimenti di normativa 2° MODULO 2.1 LA DISCIPLINA DELLE OPERE PUBBLICHE U) Programmazione e controllo delle opere pubbliche V) Livelli di progettazione W) Modalità di assegnazione delle opere pubbliche 2.2 X) Procedure e criteri di aggiudicazione Y) Qualificazione delle imprese Z) Riferimenti legislativi CONDUZIONE E CONTABILITA’ DEI LAVORI AA) Il ruolo del Direttore dei lavori BB) Principali attività della D.L. (consegna lavori, sospensioni e proroghe, perizie di variante e suppletive, conto finale e collaudo ecc.) CC) Contabilità dei lavori 2.3 SICUREZZA NEI CANTIERI MOBILI DD) Campo di applicazione della normativa EE) I piani di sicurezza (PSC, POS, FASCICOLO DELL’OPERA) FF) Dispositivi di protezione collettiva ed individuale GG) Valutazione e riduzione dei rischi HH) I costi della sicurezza II) Riferimenti legislativi 3° MODULO SPINTA DELLE TERRE JJ) Determinazione analitica della spinta secondo la teoria di Coulomb di terrapieni anche stratificati e in presenza d’acqua e con sovraccarico 3.2 MURI DI SOSTEGNO KK) Muri a gravità: progetto e verifica di stabilità (slittamento, ribaltamento, schiacciamento, stabilità globale) Cenni al metodo secondo NTC08 LL) Muri in c.a. A SBALZO E CON CONTRAFFORTI.: progetto e verifica di stabilità, verifiche strutturali, disposizione dell’armatura 4° MODULO • PROGETTAZIONE ESECUTIVA MM) Risoluzione di un progetto coordinato con le altre discipline, dei problemi strutturali, normativi e di contabilità generale. ESERCITAZIONI-VERIFICHE-SIMULAZIONI I.T.G. G.B. BELZONI – CORSO SIRIO – COSTRUZIONI – classe quinta A/ser. PROVA SOMMATIVA - MODULO 1 (progetto strutture) – esercitazione Redigere il progetto delle strutture del fabbricato unifamiliare riprodotto di seguito. Elaborati richiesti: PIANTA FONDAZIONI, 1° SOLAIO, COPERTURA, DETTAGLI COSTRUTTIVI – RELAZIONE DI CALCOLO A A PROSPETTO EST PIANTA PIANO TERRA A A PROSPETTO OVEST PIANTA PIANO PRIMO PROSPETTO SUD SEZIONE A - A PROSPETTO NORD PROVA SOMMATIVA - MODULO 1 (fondazioni) – seconda prova Si deve realizzare una struttura metallica a sostegno di una piattaforma (2,00x6,00 m2) in aggetto oltre la banchina di un porto. Tale struttura, rappresentata in figura, è costituita da un grigliato sorretto da 3 travi secondarie di luce 6,00 m che, a loro volta, poggiano su 2 travi principali di luce 5,00 m + sbalzo di 3 m. Queste ultime poggiano su 4 plinti di cui si richiede il dimensionamento e il calcolo dell’armatura. Si assumano i seguenti dati: • calcestruzzo classe 300, acciaio B450C (exFeb44K) • σamm terreno= 1,0 daN/cm2 • carico q = 1.000 daN/m2 sulla piattaforma • si trascuri il peso proprio della struttura metallica • 500 300 200 100100 600 • Per evitare la realizzazione di un plinto zoppo si collega la fondazione del pilastro perimetrale con quella del pilastro interno, ottenendo così una fondazione rovescia, come mostrato in figura, di luce 4,00 m + sbalzo di 2,00 m. Si progettino le dimensioni di tale fondazione e l’armatura. Si assumano i seguenti dati: P1 P2 • calcestruzzo classe 300, acciaio B450C (exFeb44K) 400 200 • σamm terreno= 1,2 daN/cmq • carico P1= 30.000 daN, P2= 60.000 daN (compreso p.p. pilastro) • pilastro sez. 30x30 cm. PROVA SOMMATIVA - MODULO 3 (SPINTA DELLE TERRE) – prima prova Valutare, con l’applicazione del metodo Rankine, i diagrammi di spinta su un muro di 6,00 m di altezza nei seguenti casi: • Terreno sabbioso con ϒ= 1,80 t/mc, Φ=30°; • Terreno con le caratteristiche del caso precedente con sovraccarico uniforme q= 2 t/mq; • Identica situazione del caso a) con falda freatica a 3,00 m dalla sommità del muro e con un peso di volume immerso ϒ’= 1,0 t/mc. *8 Un muro a gravità di 7,00 m di altezza sostiene un terreno incoerente (ϒ= 1,8 t/mc, Φ=30°) per i primi 3,00 m di altezza e terreno, sempre incoerente, (ϒ= 1,95 t/mc e Φ= 34°) per il tratto rimanente. Valutare con il metodo di Rankine i diagrammi di spinta, la spinta totale e la sua posizione I.T.G. “G.B. BELZONI” PADOVA Simulazione 3° Prova: COSTRUZIONI – TIPOLOGIA B : Quesiti a risposta singola Classe 5^ Sez. A-B SER Data 24.04.2013 CANDIDATO____________________________ 1. Criteri di dimensionamento di una fondazione a “trave rovescia”. 2. Obiettivi del collaudo e forme di collaudo nel caso di lavori pubblici. 3. Criteri di progetto della fondazione di un muro di sostegno in c.a. a sbalzo. I.T.G. “G.B. BELZONI” PADOVA Simulazione 3° Prova: COSTRUZIONI – TIPOLOGIA B : Quesiti a risposta singola Classe 5^ Sez. A-B SER Data 11.03.2013 CANDIDATO____________________________ • Quali sono le figure coinvolte nella gestione della sicurezza nei cantieri edili e quali sono i loro compiti. • Compiti del Direttore dei lavori. 3. Differenze tra appalto a corpo e a misura. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente GIOVANNI GALLU’ Materia TOPOGRAFIA classe QUINTA AS a. s. 2012-2013 PREMESSA La classe è composta da 23 alunni di cui 4 ritirati o hanno interrotto la frequenza. Provengono quasi tutti dalla quarta dell’anno precedente. Le ore di topografia sono state 3 settimanali: quarta e quinta del lunedi e prima del martedi. La frequenza generalmente è stata regolare salvo per alcuni. Lo svolgimento del programma è stato sufficientemente regolare, non altrettanto lo svolgimento della attività di progetto stradale, in quanto si richiedeva un impegno domestico aggiuntivo che quasi tutti non potevano dedicare stante i carichi di lavoro e di famiglia. In particolare si segnala, però, che vi sono stati alcuni alunni che si sono impegnati in modo lodevole raggiungendo ottimi risultati. In considerazione di tutto quanto sopra e dalle risultanze delle prove di verifica effettuate la classe presenta tre livelli: • allievi che hanno un discreto grado di preparazione e riescono ad affrontare e risolvere i problemi in modo completo ed esaustivo e solo alcuni in modo approfondito; • allievi che riescono a risolvere problemi semplici utilizzando solo le conoscenze di base • allievi che riescono con difficoltà a risolvere problemi anche se guidati. Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Conoscenze - Conoscere le principali problematiche legate alla misura e calcolo delle superfici - Conoscere le principali problematiche legate alla divisione delle aree - Conoscere le principali problematiche legate agli spianamenti - Conoscere le caratteristiche fondamentali di un solido stradale e i parametri progettuali di massima - Conoscere le principali problematiche legate al tracciamento dell’asse stradale - Conoscere i parametri fondamentali del rilievo fotogrammetrico Competenze • Eseguire la misura e il calcolo di superfici e frazionamenti • Eseguire spianamenti con piani orizzontali e inclinati • Eseguire il progetto di un breve tronco stradale di modesta estensione ma corredato di un numero sufficiente di elaborati per il suo corretto riconoscimento • Tracciare l’asse stradale • Leggere un piano di volo fotogrammetrico Capacità • • • • • Uso di un linguaggio appropriato, il più possibile formalmente corretto nella terminologia tecnica Avere un metodo per l’analisi dei testi e dei problemi ( come per es. produrre autonomamente schemi, diagrammi riassuntivi, schede tematiche, disegni sintetici ) Avere una visione unitaria delle conoscenze in modo interdisciplinare Porsi in maniera critica di fronte ai problemi per conseguire una corretta metodologia scientifica autovalutazione e di stima. Contenuti disciplinari in forma di moduli Moduli Modulo 1 : Calcolo e divisione di aree Modulo 2 : Sistemazione terreni e invasi Modulo 3 : Strade Modulo 4 : Aerofotogrammetria Ore dedicate Totale ore effettivamente svolte dal docente 18 30 35 8 91 N.B – le 11 ore restanti fino alla fine dell’anno scolastico saranno dedicate alla stampa dei progetti stradali e ad un ripasso generale del programma svolto effettuato anche attraverso interrogazioni individuali. Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) Tutti gli argomenti sono stati trattati mediante lezione frontale, con eventuale supporto informatico (utilizzo di Excel e Acad), e lo svolgimento di esercitazioni numeriche sono state svolte principalmente in classe e spesso ripetuti a causa della discontinuità nella frequenza. Si è cercato di assegnare lavori per casa ma solo pochissimi allievi effettuavano quanto assegnato. Le motivazioni della l’impossibilità nel fare i compiti sono sempre state: orario di lavoro e motivi familiari. Per il progetto stradale quasi tutti si sono organizzati in gruppi di lavoro. Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) LIBRO DI TESTO: autori: Cannarozzo Renato – Cucchiarini Lanfranco – Meschieri Walter titolo: Misure rilievo progetto moduli di topografia per il triennio degli ITG volume: Volume3 – ambiti applicativi professionali Aula informatica: Uso dei programmi Excel – Word – Acad Attrezzatura individuale di disegno Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Le prove di verifica sono state di tipo grafico, scritto grafico e a risposta semplice. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze votogiudizio) Per quanto possibile si è cercato di uniformarsi ai criteri di valutazione approvati e adottati in apposita riunione per area disciplinare. Criteri di valutazione Sono indicatori della valutazione finale : Il comportamento L’impegno e l’applicazione Il metodo di studio La conoscenza La comprensione Le capacità di analisi Le capacità di sintesi Nella riunione programmatica dell’area tecnica si sono considerate preminenti le categorie qui di seguito riportate cui sono stati assegnati i relativi pesi: Conoscenze 30% Comprensione 20% Espressione 20% Capacità di analisi 15% Capacità di sintesi 15% La tabella di corrispondenza voti-giudizi-livelli di apprendimento qui riportata, conforme a quanto approvato in Collegio docenti, fissa i criteri di assegnazione del voto espresso in decimi: VOTO (n/10) 1 2 3 4 4 1/2 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Nessuna Gravemente errate, espressione sconnessa Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose Conoscenze carenti, con errori ed espressione impropria Conoscenze carenti, espressione difficoltosa Nessuna Non sa cosa fare Nessuna Non si orienta 5 Conoscenze superficiali. Improprietà di linguaggio 5 1/2 Conoscenze complete con imperfezioni, esposizione a volte imprecisa Conoscenze complete, ma non approfondite, esposizione semplice, ma corretta 6 Applica le conoscenze minime solo Compie analisi errate, non se guidato, ma con gravi errori sintetizza, commette errori Applica le conoscenze minime solo Qualche errore, analisi se guidato parziali, sintesi scorrette Applica le conoscenze minime anche autonomamente, ma con gravi errori Applica autonomamente le conoscenze minime con qualche errore Applica autonomamente le conoscenze minime con imperfezioni Applica autonomamente e correttamente le conoscenze minime 6 1/2 Conoscenze complete, poco Applica autonomamente le approfondite, esposizione conoscenze anche a problemi più corretta complessi, ma con errori 7 Conoscenze complete, quando viene guidato sa approfondire, esposizione corretta con proprietà Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni Qualche errore, analisi e sintesi parziali Analisi parziali, sintesi imprecise Imprecisioni, analisi corrette, difficoltà nel gestire semplici situazioni nuove Coglie il significato, esatta interpretazione di semplici informazioni, analisi corrette, gestione di semplici situazioni nuove Esatta interpretazione del testo, sa definire un concetto, gestisce autonomamente situazioni nuove Coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti 8 9 10 linguistica Conoscenze complete,qualcheApplica autonomamente le approfondimento autonomo, conoscenze anche a problemi più esposizione corretta con complessi, in modo corretto proprietà linguistica Conoscenze complete con Applica in modo autonomo e approfondimento autonomo, corretto anche a problemi esposizione fluida con complessi le conoscenze: quando utilizzo del linguaggio guidato trova soluzioni migliori specifico Conoscenze complete, Applica in modo autonomo e approfondite e ampliate, corretto le conoscenze anche a esposizione fluida con problemi complessi, trova da solo utilizzo di un lessico ricco e soluzioni migliori appropriato Coglie le implicazioni, compie correlazioni con imprecisioni, rielaborazione corretta Coglie le implicazioni, compie correlazioni esatte e analisi approfondite, rielaborazione corretta, completa e autonoma Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse Padova, 11.05.2013 Prof. Giovanni Gallù 5AS - PROGRAMMA SVOLTO TOPOGRAFIA AS. 2012 2013 Modulo 1 : Calcolo e divisione di aree Metodi di misura delle aree: metodi numerici metodi grafici; Problemi di divisione delle aree: divisione dei terreni a valenza costante; dividente uscente da un vertice dividente uscente da un punto su un lato dividente uscente da un punto interno dividente con direzione assegnata problema del trapezio cenni sulla divisione di terreni a valenza non uniforme Modulo 2 : Sistemazione terreni e invasi Calcolo dei volumi di terra. Spianamenti con piani orizzontali: per quota assegnata, di compenso fra sterro e riporto Spianamenti con piano inclinato: passante per un punto e con pendenza assegnata. Determinazione del volume di invasi artificiali e naturali. Modulo 3 : Strade Generalità; Elementi geometrici di una curva circolare monocentrica; Tracciolino Poligonale d’asse Curve circolari monocentriche vincolate: tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti; tangente a tre rettifili che si incontrano in tre punti, passante per un punto assegnato Asse della strada Profilo altimetrico Livellette Sezioni Area di occupazione Diagramma delle aree Diagramma delle aree depurato dei paleggi Diagramma dei volumi Picchettamenti: perpendicolari alla tangente, perpendicolari alla corda, per coordinate polari Progetto stradale: fasi di studio, planimetria, profilo longitudinale, sezioni trasversali, la zona di occupazione, calcolo volumi. Modulo 4 : Aerofotogrammetria Generalità; La strisciata; I voli fotogrammetrici; Progetto di massima di un piano di volo. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE anno scolastico 5A Serale 2012-2013 Andrea Grigoletto IMPIANTI Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ Docente Materia classe Conoscenze Conoscenza generale degli aspetti caratterizzanti l’impiantistica (climatizzazione invernale, cenni climatizzazione estiva) e sue implicazioni di carattere tecnico, sociale ed economico nel settore edile; conoscenza dei termini, delle definizioni ed in generale del linguaggio specifico in uso nell’impiantistica. Conoscenza della legislazione e normativa. N. 3 alunni hanno raggiunto un ottimo livello di conoscenza, legato anche ad approfondimenti e studio personali; 5 alunni sono gravemente insufficiente alla data della presente, mentre il resto della classe si attesta ad un livello di sufficienza/lieve insufficienza. Capacità Dimensionamento e calcolo di piccoli sistemi edificio-impianto per la climatizzazione invernale con particolare attenzione alle problematiche tecniche (condensazione interstiziale, sfruttamento apporti gratuiti, scelte progettuali) e alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti; capacità di concorrere e sovrintendere alla messa in opera di impianti tecnici negli edifici e nel territorio, sia che si tratti di nuove costruzioni, sia che si tratti di interventi di recupero e di restauro, relazionandosi con tecnici del settore. I livelli raggiunti in termini di capacità sono soddisfacenti per più di metà classe (anche ottimi per alcuni alunni); si riscontrano nella rimanente parte degli allievi automatismi ed un livello di consapevolezza non sempre adeguato. Competenze Utilizzazione di conoscenze e capacità acquisite nell’impostazione di progetti esecutivi e nel controllo della rispondenza degli impianti alle condizioni d’impiego; utilizzazione dei metodi e delle tecniche costruttive finalizzate al controllo della rispondenza alle condizioni di progetto; applicazione della normativa tecnica e di legge. Collegamenti trasversali con le altre materie professionalizzanti. Nelle attività più impegnative (processi di dimensionamento/progettazione) e nella loro gestione globale e multidisciplinare si riscontra un livello sufficiente per la maggior parte degli allievi. Per le competenze raggiunte si distinguono alcuni allievi in positivo, mentre altri utilizzano le competenze acquisite in modo elementare e non sempre corretto. Contenuti disciplinari6 in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti. Si rinvia al programma allegato dove sono esposti, suddivisi per moduli, i singoli argomenti trattati fino a maggio 2013 e quelli che prevedibilmente saranno svolti entro la fine dell’anno scolastico. A tal proposito si intende concludere il modulo 3 e trattare l’argomento di riserva R. Parte delle ore effettivamente avute a disposizione sono state dedicate ad attività di completamento allo studio e recuperi in itinere, e a simulazioni delle prove d’esame. Moduli 1 2 3 6 Moduli Periodi settembre 2012 – gennaio 2013 febbraio 2013 – marzo 2013 aprile 2013 – maggio 2013 Ore dedicate 46 21 15 Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. R maggio 2013 – giugno 2013 Totale ore effettivamente svolte dal docente (al 10 maggio 2013) 82 Metodologie didattiche seguite Date le caratteristiche dei destinatari del programma, è stata adottata la lezione frontale sostenuta da spiegazioni e discussione di casi pratici e professionali. Le lezioni frontali partecipate sono state strutturate anche attraverso domande stimolo, percorsi di scoperta guidata e problem solving (risoluzione di casi elementari o di semplici problemi con applicazione concreta delle conoscenze acquisite). Sono state assegnate esercitazioni pratiche per casa relativi a tematiche professionali. Materiali e strumenti didattici utilizzati Libro di testo: Amerio Sillitti, “ELEMENTI DI IMPIANTI TECNICI” ed. SEI Dispense e materiale didattico comprendente elementi di norme tecniche e di legge afferenti la materia fornite dal docente. Materiale didattico: schemi riepilogativi, appunti integrativi forniti dall’insegnante. Ricerca in rete di decreti ministeriali e normative. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Per il controllo del processo educativo sono state utilizzate: • prove scritto grafiche; • esercitazioni per casa; • prove orali scritte; • colloquio docente-discente; • simulazioni di terza prova scritta dell’Esame di Stato. In particolare le verifiche orali sono state utilizzate come momento formale volto a valutare il grado di competenza disciplinare conseguito dall’alunno e come strumento per il ripasso. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) Per la valutazione delle verifiche si è fatto riferimento alla seguente scala di valutazione, nella quale sono messi in corrispondenza i livelli in termini di CONOSCENZE (1), COMPETENZE (2) e CAPACITA (3) con il voto. Giudizio NEGATIVO Voto 1-3 1 2 3 Descrizione livelli Non possiede le nozioni più elementari. È totalmente incapace di cogliere il senso globale. È totalmente incapace di affrontare una situazione comunicativa. SCARSO 4 1 2 3 Non sa riconoscere le funzioni degli elementi di base. Non comprende il senso globale né della forma né del contenuto. Non riesce a utilizzare le conoscenze né le competenze. INSUFFICIENTE 5 1 2 Conosce in modo frammentario e lacunoso. Comprende in maniera generica il senso globale, ma ha difficoltà nel cogliere il senso specifico. 3 Utilizza in modo frammentario le conoscenze e le competenze acquisite. SUFFICIENTE 6 1 2 3 Conosce in modo essenzialmente corretto le nozioni e le funzioni. Coglie il senso globale e anche alcuni aspetti particolari. Utilizza in modo elementare ma corretto le conoscenze e le competenze. DISCRETO 7 1 2 3 È in possesso delle conoscenze nei vari ambiti e sa orientarsi. Coglie il senso globale e gli aspetti particolari dei fenomeni. Sa utilizzare le conoscenze e le competenze in modo corretto e preciso. BUONO 8 1 Conosce in modo chiaro e dettagliato dimostrando scioltezza e sicurezza. Coglie perfettamente e autonomamente il senso globale e gli aspetti particolari. Utilizza le conoscenze in modo preciso e completo e le sa rielaborare. 2 3 OTTIMO 9-10 1 2 3 Conosce e approfondisce in modo personale gli elementi. Comprende in maniera completa e approfondita e si appropria delle conoscenze in maniera precisa e personale. Utilizza le conoscenze in maniera precisa e completa, rielaborandole in altri contesti con valutazioni personali. Il punteggio massimo corrisponde a ottimo (10). La soglia di sufficienza è il 60% Sono state effettuate prove scritte ed orali. Simulazione della 3° prova scritta dell’esame di Stato. Padova, 10 maggio 2013 prof. Andrea Grigoletto PROGRAMMA IMPIANTI CLASSE 5A Serale anno sc. 2012-13 (3 ore settimanali) M O D U L O 2 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: DIMENSIONAMENTO E GESTIONE. Conoscere gli elementi costituenti, le caratteristiche funzionali e gli schemi degli impianti di climatizzazione allo scopo di concorrere alla loro corretta ambientazione. Classificazione degli impianti termici. Impianti di riscaldamento autonomi con e senza rete di distribuzione. Impianti di riscaldamento centralizzati ad acqua: generatore di calore (caldaie tradizionali e ad alto rendimento, caldaie a condensazione, bruciatori a combustibile liquido e a gas, pompa di mandata, pompa anticondensa, valvole miscelatrici, gruppo di riempimento, valvole di sicurezza, pressostati, flussostati, termostati, centralina elettronica, sonde di temperatura; vasi di espansione chiusi e aperti. La centrale termica. Il camino: canale di fumo, canna fumaria e comignolo. Distribuzione del calore negli impianti termici ad acqua: a circolazione naturale e forzata (tradizionale e a collettore: modul e monotubo). Terminali di erogazione: radiatori, termoconvettori, ventilconvettori, aerotermi, strisce radianti, pannelli radianti). Criteri di calcolo della rete di distribuzione negli impianti termici ad acqua. Cenni alla distribuzione del calore negli impianti a vapore e ad aria. Lettura di schemi di progetto di impianti termici. Esercitazioni: dimensionamento di un vaso di espansione aperto e di un vaso di espansione chiuso. Dimensionamento di un gruppo di pompaggio per un impianto di riscaldamento. Gli impianti a gas: i combustibili gassosi, rete di distribuzione del metano, tubazioni per gli impianti a gas, ventilazione; la classificazione degli apparecchi a gas secondo le norme UNI-CIG: tipo A, B e C. Esercitazioni: dimensionamento della tubazione di un impianto domestico a gas. M O D U L O 3 LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Conoscere come si traduce il livello di efficienza energetica di un edificio in un indicatore della qualità (legato al contenimento dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera) Concetti fondamentali della legge 10/91 e s.m.i. e dei DLgs 192/2005 e 311/2006. Linee Guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici: DM 26 giugno 2009 con integrazione delle modifiche apportate dal DM 22 novembre 2012: • Metodologie per la determinazione della prestazione energetica degli edifici attraverso il calcolo dell’indice di prestazione energetica globale EPgl. • Definizione di gradi giorno. • Coefficiente globale di scambio termico per trasmissione e per ventilazione. • Apporti gratuiti solari ed interni: definizioni ed utilizzo (accorgimenti). • Fattori di correzione dello scambio termico verso ambienti non climatizzati secondo UNI/TS 11300-1. • Calcolo del rendimento globale medio stagionale per la climatizzazione invernale secondo UNI-TS 11300-2. • Attestato di certificazione energetica. • Riqualificazione energetica degli edifici. Esercitazione sul metodo di calcolo semplificato degli indici EPgl, EPi (prestazione energetica invernale) ed EPacs (prestazione energetica per la produzione di acqua calda sanitaria) di un edificio residenziale, ed individuazione della classe energetica di appartenenza secondo l’allegato 2 al DM 26 giugno 2009. M O D U L O LE POMPE DI CALORE Integrazione del modulo 2 R prof. Andrea Grigoletto ________________________ Descrizione e principio di funzionamento dei componenti principali. Le sorgenti fredde e il pozzo caldo; cenni alla geotermia. Applicazioni delle pompe di calore: riscaldamento invernale, raffrescamento estivo e produzione di acqua calda sanitaria. Coefficiente di prestazione COP. Schema funzionale delle pompe di calore reversibili per il ciclo di riscaldamento e per il ciclo di raffrescamento e principio di funzionamento dei componenti aggiunti necessari per invertire il ciclo. Impianti di riscaldamento utilizzabili con pompe di calore. Alunni __________________________ __________________________ RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente Materia classe Giacomo Corso Estimo 5 AS anno scolastico 2012/2013 1. Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ La classe presenta un livello di preparazione non omogeneo: ad un gruppo di studenti che ha raggiunto, durante il corso dell'anno, un livello di preparazione più che sufficiente, si affianca un altro che presenta tuttora lacune e che non riesce a raggiungere risultati sufficienti infine un gruppo ristretto di alunni ha raggiunto buoni livelli di preparazione. In merito all’impegno e all’interesse verso la disciplina, soltanto un gruppo ristretto di allievi hanno studiato costantemente, eseguendo sempre le consegne richieste, partecipando attivamente alle attività didattiche e contribuendo a creare un interdipendenza positiva indispensabile al processo di insegnamentoapprendimento. Conoscenze Estimo generale: aspetti economici, metodo e procedimenti di stima. La relazione di stima, il principio dell’ordinarietà. I requisiti del perito. Estimo civile: le caratteristiche del mercato immobiliare. Le stime dei fabbricati e delle aree edificabili; Stime dei condomini, stima del diritto di sopraelevazione, l’indennità di sopralzo. Estimo legale: le espropriazioni per pubblica utilità; le servitù prediali; l’usufrutto; le successioni ereditarie; il diritto di superficie, stima dei danni da incendio e il contratto di assicurazione. Estimo catastale: il Catasto Terreni; il catasto fabbricati; Estimo ambientale: Cenni Nel mese di maggio-giugno si prevede di sviluppare i seguenti argomenti: estimo catastale e ambientale. ( la stima dei beni ambientali; la valutazione di impatto ambientale ) Competenze In ambito generale: individuare i possibili aspetti economici dei beni sottoposti a stima, applicare i procedimenti di stima svolgendo le fasi in sequenza; applicare regole e formule nelle stime, rispettando i principi della matematica finanziaria. Saper reperire i dati economici necessari alle stime e saperli utilizzare nell’ambito dell’ordinarietà. Compilare una relazione di stima dividendola in parti e descrivendola con adeguata terminologia. In ambito civile: saper applicare i procedimenti di stima tenendo presente le peculiarità del mercato immobiliare urbano e saper applicare regole e formule in relazione alle normative giuridiche e urbanistiche. In ambito legale: saper applicare regole e principi previsti dalle normative specifiche esplicitando le norme in elementi economici ed estimativi. In ambito catastale: saper applicare i metodi di determinazione delle tariffe d’estimo, saper leggere, individuare e compilare i modelli catastali tenendo presenti anche le procedure informatizzate. Capacità Nell’estimo generale :sapere individuare l’aspetto economico e il procedimento di stima idoneo più rispondente alla risoluzione di uno specifico quesito di stima. Nell’estimo civile: sapere individuare il procedimento di stima adatto al quesito proposto. Essere in grado di inserire l’immobile nel tessuto urbanistico, legandolo al territorio e all’ambiente sapendone valutare tutte le caratteristiche estrinseche, intrinseche e giuridiche.Sono in grado di ricercare ed elaborare i dati per l’allestimento delle tabelle millesimali. Nell’estimo legale: riuscire ad avere una visione dell’origine e dell’evoluzione storica delle normative trattate legandole all’effetto pratico. Saper stimare indennità, diritti, danni ed una massa dividenda applicando i giusti criteri per la formazione delle quote di diritto e di fatto. Nell’estimo catastale: avere una visione storica della formazione e dell’evoluzione del Catasto ed essere in grado di analizzare criticamente i cambiamenti avvenuti, alla luce della riforma tuttora in atto. 7 Contenuti disciplinari in forma di unità didattiche, moduli o percorsi formativi, approfondimenti I contenuti disciplinari sono stati enucleati durante l’anno scolastico, secondo i dettami della didattica modulare. Di seguito si elencano gli argomenti svolti nel corso dell’anno, in corsivo gli argomenti che saranno svolti dopo la stesura di questo documento (15 maggio). MODULI CONTENUTI (UNITA’ DIDATTICHE) Ore dedicate SettembreESTIMO DEFINIZIONE E SCOPI DELL’ESTIMO ottobre GENERALE IL GIUDIZIO DI STIMA (generalità; 15 h principio dell’ordinarietà e aspetti economici). IL CRITERIO DI STIMA: ASPETTI ECONOMICI DI UN BENE ( generalità; valore di mercato; valore di costo; valore complementare; surrogazione; valore di capitalizzazione e di trasformazione). IL METODO DI STIMA I PROCEDIMENTI DI STIMA(generalità; procedimenti di stima sintetici e analitici; fasi della stima; requisiti dei beni simili; caratteristiche intrinseche ed estrinseche; parametri di confronto tecnici ed economici; comodi e scomodi e quantificazione monetaria;procedimenti per la determinazione del valore di mercato sintetici e analitici;procedimenti per la determinazione del più probabili valore di costo sintetici e analitici). ATTIVITA’ PROFESSIONALE DEL PERITO (la perizia di stima in ambito conflittuale e non; l’attività del perito C.T.U e C.T.P.; l’arbitrato generalità e scopi e vantaggi;le stime cauzionali; valutazione dell’immobile). ESTIMO LA GESTIONE DEI FABBRICATI Novembre CIVILE E (generalità la locazione; contratti di locazione liberi e convenzionati; febbraio CONDOMINI contratti a uso non abitativo; la compravendita degli immobili). 50h ALE STIMA DEI FABBRICATI CIVILI (Generalità;i fabbricati civili e le loro caratteristiche estrinseche ed intrinseche per il giudizio di stima; aspetti legali e catastali da rilevare per la stima dei fabbricati; il mercato immobiliare e le sue caratteristiche;stima dei fabbricati civili, valore di mercato; valore unitario e ordinario e coefficienti di differenziazione; relazione di stima dei fabbricati civili e non; stima analitica del valore di mercato dei fabbricati; capitalizzazione dei redditi ordinari dai fabbricati; valore di mercato delle autorimesse; aspetti estimativi delle autorimesse; procedimento sintetico e analitico per la determinazione del valore di costo dei fabbricati; cenni sul computo metrico estimativo, preventivo e 7 Con dettaglio degli argomenti svolti e di quelli programmati per lo svolgimento entro il termine delle lezioni ed indicazione dei tempi di realizzazione dell’attività didattica relativa a unità, percorsi, moduli, approfondimenti. consuntivo; coefficiente di vetustà e di vetustà disaggregato; stima dei fabbricati in base al valore di trasformazione; valore di demolizione; valore complementare). STIMA DEI VALORI CONDOMINIALI (aspetti generali; criteri di stima dei millesimi condominiali; il regolamento del condominio; calcolo dei millesimi di proprietà generale e dei millesimi di proprietà esclusiva; stima dei millesimi in base al valore delle unità immobiliari; millesimi di ascensore e calcolo degli stessi; STIMA DELLE AREE FABBRICABILI (generalità; parametri tecnici e criteri di stima delle aree edificabili; valore di mercato delle aree edificabili;stima di piccole aree edificabili). STIMA DEI DANNI (generalità; il contratto di assicurazione; elementi Febbraio ESTIMO del contratto di assicurazione; stima dei danni da incendio ai fabbricati; aprile LEGALE metodi di stima. 45 h STIMA DELLE INDENNITA’ NELLE ESPROPRIAZIONI PER P.U. (riferimenti normativi; l’iter espropriativo; determinazione dell’indennità per aree edificabili, per aree non edificabili; determinazione dell’indennità per aree agricole; valori agricoli medi e loro determinazione; indennità per occupazione temporanea dei beni; indennità per espropriazioni parziali. STIMA DELL’USUFRUTTO (generalità; problemi estimativi; valore dell’usufrutto; durata dell’usufrutto e tavole di mortalità; valore della nuda proprietà; valore della nuda proprietà di un immobile migliorato; indennità per miglioramenti eseguiti dall’usufruttuario; valore dell’usufrutto per fini fiscali). SUCCESSIONI EREDITARIE Generalità; normativa; tipi di successione; l’asse ereditario; la divisione; quote di diritto; quote di fatto; la dichiarazione di successione. LE SERVITU’ PREDIALI COATTIVE Generalità riferimenti normativi e classificazione; determinazione dell’indennità; servitù di acquedotto e scarico delle acque; determinazione e calcolo dell’indennità della servitù, dei danni e indennità totale; indennità di un acquedotto costituito da una condotta interrata; servitù di passaggio; normativa essenziale; determinazione dell’indennità; servitù di elettrodotto gasdotto oleodotto; criteri e calcolo dell’indennizzo per aree agricole ed aree edificabili. DIRITTO DI SUPERFICIE ESTIMO CATASTO TERRENI MaggioCATASTALE CATASTO DEI FABBRICATI giugno E cenni estimo Generalità; formazione e conservazione del catasto;le visure e gli atti 16h ambientale catastali; nuove procedure informatiche. Valore d’uso sociale Metodologie estimative dei beni ambientali Cenni sulla valutazione impatto ambientale Totale ore effettivamente svolte fino al 10 Maggioe 2013 112 Totale ore previste per l’intero anno scolastico 128 Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) La programmazione, attraverso la scansione modulare dei contenuti, ha posto in primo piano, gli assi portanti della disciplina, tale da consentire la costruzione di percorsi d’apprendimento motivanti, adeguati ai bisogni formativi e alle capacità cognitive degli allievi, stimolando la presa di coscienza del valore delle attività scolastiche ed una conseguente partecipazione ad esse in modo costruttivo e responsabile. Sono state utilizzate durante l’anno scolastico le seguenti metodologie: • lezione frontale dialogata • • esercitazioni in classe problem solving, Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) Al fine di favorire il percorso d’apprendimento sono stati utilizzati durante l’anno scolastico gli strumenti didattici di seguito riportati: • libro di testo (STEFANO AMICABILE Corso di Economia ed Estimo Ulrico, Milano 2011); • mappe concettuali; • lavagna; • appunti e fotocopie ad integrazione del libro; • attività di recupero in itinere; • Strumenti informatici; Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione (esempi di prove depositati a disposizione della Commissione esaminatrice) Come strumenti di verifica sono state adottate: Verifiche orali: - domande aperte sugli argomenti presentati ed esaminati in classe; - esercizi a soluzione rapida svolti alla lavagna. Verifiche scritte : esercizi; questionari con domande aperte o semi-strutturate; risoluzione di problemi; questionari a risposta chiusa Le verifiche scritte sono depositate presso la segreteria a disposizione della commissione. 2. Valutazione Criteri, strumenti e metodi di valutazione (indicatori e descrittori dell’apprendimento; individuazione dei livelli, distribuzione dei punteggi; corrispondenze voto-giudizio) CRITERI DI VALUTAZIONE VOTO(1/10) CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ 1 2 3 4 4 1/2 5 5 1/2 Nessuna Gravemente errate, espressione sconnessa Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose Conoscenze carenti, con errori ed espressione impropria Conoscenze carenti, espressione difficoltosa Nessuna Non sa cosa fare Nessuna Non si orienta Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori Applica le conoscenze minime solo se guidato Compie analisi errate, non sintetizza, commette errori Applica le conoscenze minime anche autonomamente, ma con gravi errori Conoscenze superficiali. Applica autonomamente le Improprietà di linguaggio conoscenze minime con qualche errore Conoscenze complete con Applica autonomamente le imperfezioni, esposizione a conoscenze minime con volte imprecisa imperfezioni 6 Conoscenze complete, ma Applica autonomamente e non approfondite, correttamente le esposizione semplice, ma conoscenze minime corretta 6 1/2 Conoscenze complete, poco approfondite, esposizione corretta 7 Conoscenze complete, Applica autonomamente le quando viene guidato sa conoscenze anche a problemi approfondire, esposizione più complessi, ma con corretta con proprietà imperfezioni linguistica Conoscenze Applica autonomamente le complete,qualche conoscenze anche a problemi approfondimento più complessi, in modo autonomo, esposizione corretto corretta con proprietà linguistica Conoscenze complete con Applica in modo autonomo e approfondimento corretto anche a problemi autonomo, esposizione complessi le conoscenze: fluida con utilizzo del quando guidato trova soluzioni linguaggio specifico migliori Conoscenze complete, Applica in modo autonomo e approfondite e ampliate, corretto le conoscenze anche a esposizione fluida con problemi complessi, trova da utilizzo di un lessico ricco solo soluzioni migliori e appropriato - - - - Segue programma della disciplina - - - - 8 9 10 Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con errori Qualche errore, analisi parziali, sintesi scorrette Qualche errore, analisi e sintesi parziali Analisi parziali, sintesi imprecise Imprecisioni, analisi corrette, difficoltà nel gestire semplici situazioni nuove Coglie il significato, esatta interpretazione di semplici informazioni, analisi corrette, gestione di semplici situazioni nuove Esatta interpretazione del testo, sa definire un concetto, gestisce autonomamente situazioni nuove Coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti Coglie le implicazioni, compie correlazioni con imprecisioni, rielaborazione corretta Coglie le implicazioni, compie correlazioni esatte e analisi approfondite, rielaborazione corretta, completa e autonoma Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse PROGRAMMA DI ESTIMO SVOLTO FINO AL 10 APRILE 2013 NELLA CLASSE 5^ sez. AS CORSO SERALE- ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Geopedologia, economia, estimo Testo in adozione: “Corso di economia ed estimo” con prontuario - Stefano Amicabile – Hoepli MODULO: ESTIMO GENERALE CONTENUTI DEFINIZIONE E SCOPI DELL’ESTIMO IL GIUDIZIO DI STIMA Generalità; principio dell’ordinarietà e aspetti economici. IL CRITERIO DI STIMA: ASPETTI ECONOMICI DI UN BENE Generalità; valore di mercato; valore di costo; valore complementare; surrogazione; valore di capitalizzazione e di trasformazione. IL METODO DI STIMA I PROCEDIMENTI DI STIMA Generalità; procedimenti di stima sintetici e analitici; fasi della stima; requisiti dei beni simili; caratteristiche intrinseche ed estrinseche; parametri di confronto tecnici ed economici; comodi e scomodi e quantificazione monetaria; procedimenti per la determinazione del valore di mercato sintetici e analitici; procedimenti per la determinazione del più probabili valore di costo sintetici e analitici. ATTIVITA’ PROFESSIONALE DEL PERITO La perizia di stima in ambito conflittuale e non; l’attività del perito C.T.U e C.T.P.; l’arbitrato generalità e scopi e vantaggi; le stime cauzionali; valutazione dell’immobile. MODULO: ESTIMO CIVILE E CONDOMINIALE LA GESTIONE DEI FABBRICATI Generalità la locazione; contratti di locazione liberi e convenzionati; contratti a uso non abitativo; la compravendita degli immobili. STIMA DEI FABBRICATI CIVILI Generalità;i fabbricati civili e le loro caratteristiche estrinseche ed intrinseche per il giudizio di stima; aspetti legali e catastali da rilevare per la stima dei fabbricati; il mercato immobiliare e le sue caratteristiche;stima dei fabbricati civili, valore di mercato; valore unitario e ordinario e coefficienti di differenziazione; relazione di stima dei fabbricati civili e non; stima analitica del valore di mercato dei fabbricati; capitalizzazione dei redditi ordinari dai fabbricati; valore di mercato delle autorimesse; aspetti estimativi delle autorimesse; procedimento sintetico e analitico per la determinazione del valore di costo dei fabbricati; cenni sul computo metrico estimativo, preventivo e consuntivo; coefficiente di vetustà e di vetustà disaggregato; stima dei fabbricati in base al valore di trasformazione; valore di demolizione; valore complementare. Febbraio STIMA DELLE AREE FABBRICABILI Febbraio-Marzo Generalità; parametri tecnici e criteri di stima delle aree edificabili; valore di mercato delle aree edificabili; stima di piccole aree edificabili STIMA DEI FABBRICATI RURALI: Generalità criteri di stima. STIMA DEI VALORI CONDOMINIALI Aspetti generali; criteri di stima dei millesimi condominiali; il regolamento del condominio; calcolo dei millesimi di proprietà generale e dei millesimi di proprietà esclusiva; stima dei millesimi in base al valore delle unità immobiliari; millesimi di ascensore e calcolo degli stessi; MODULO: ESTIMO LEGALE CONTENUTI (UNITA’ DIDATTICHE) STIMA DEI DANNI Generalità; il contratto di assicurazione; elementi del contratto di assicurazione; stima dei danni da incendio ai fabbricati, danni causati da calamità naturali. Procedimenti di stima di stima. ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA’ Riferimenti normativi; l’iter espropriativo; determinazione dell’indennità per aree edificabili, per aree non edificabili;determinazione dell’indennità per aree agricole; valori agricoli medi e loro determinazione; indennità per occupazione temporanea dei beni; indennità per espropriazioni parziali.La retrocessione dei beni espropriati. STIMA DELL’USUFRUTTO Generalità; problemi estimativi; valore dell’usufrutto; durata dell’usufrutto e tavole di mortalità; valore della nuda proprietà; valore della nuda proprietà di un immobile migliorato; indennità per miglioramenti eseguiti dall’usufruttuario; valore dell’usufrutto per fini fiscali. Stima del diritto di superficie: generalità; valore del diritto del superficiario; valore del diritto del concedente LE SERVITU’ PREDIALI COATTIVE Generalità riferimenti normativi e classificazione; determinazione dell’indennità; servitù di acquedotto e scarico delle acque; determinazione e calcolo dell’indennità della servitù, dei danni e indennità totale; indennità di un acquedotto costituito da una condotta interrata; servitù di passaggio; normativa essenziale; determinazione dell’indennità; servitù di elettrodotto gasdotto oleodotto; criteri e calcolo dell’indennizzo per aree agricole ed aree edificabili. SUCCESSIONI EREDITARIE Generalità; normativa; tipi di successione; l’asse ereditario; la divisione; quote di diritto; quote di fatto; la dichiarazione di successione MODULO: ESTIMO CATASTALE CONTENUTI CATASTO TERRENI CATASTO DEI FABBRICATI Generalità; formazione(CENNI) conservazione del catasto; visure e atti catastali; variazioni soggettive e oggettive ; nuove procedure informatiche. MODULO:ESTIMO AMBIENTALE (CENNI) Beni pubblici: la stima in base al “ Valore d’uso sociale”: metodi diretti ed indiretti. La valutazione di impatto ambientale : cenni alle procedure ed alle metodologia di studio di impatto ambientale. Cenni sulla VAS Le parti Scritte in corsivo devono ancora essere svolte dopo il 10/05/2013 Data__/__/_______ Firma del Docente Giacomo Corso Rappresentanti di classe 11 – PERCORSI PLURIDISCIPLINARI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE AI FINI DELLA 3^ PROVA TIPOLOGIA DEL PERCORSO: MATERIE COINVOLTE: OBIETTIVI: 12 – PERCORSI MULTIDISCIPLINARI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE AI FINI DEL COLLOQUIO FINALE (ai sensi C.M. n. 5 del 17.01.2007) TIPOLOGIA DEL PERCORSO: MATERIE COINVOLTE: OBIETTIVI: I Componenti del Consiglio di Classe • • I DOCENTI: Sarri Maria teresa ……………….……………………….…………. Polizzi Isabella ………………………………………………….. Tuttolomondo Rosalia …………………………………………………. Rossato Albino ………………………………………………….. Dazzi Paolo ……………………………………………….…. Gallu’ Giovanni ………………………………………………....... Grigoletto Andrea …………………………………………………… Corso Giacomo ……………………………………………….….. I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI: ……………………….………………………… …………………………………………………. Padova 15 Maggio 2013 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Ing. Prof. Vincenzo Amato ______________________________________ ALLEGATI SIMULAZIONI TERZE PROVE 11.12.2012 11.03.13 24.04.2012 IMPIANTI TOPOGRAFIA MATEMATICA ESTIMO PROGETTAZIONE DIRITTO IMPIANTI STORIA TOPOGRAFIA COSTRUZIONI MATEMATICA INGLESE SONO STATE EFFETTUATE ANCHE: 2 SIMULAZIONI PRIMA PROVA: 19.12.2012 e 08.05.2012 E 2 SIMULAZIONI SECONDA PROVA: 21.02.2013 e 11.04.2013 11/12/2012 SIMULAZIONE 3.a PROVA SCRITTA Materia: IMPIANTI – Classe 5A Cognome e nome____________________________________ 1) Descrivere, eventualmente con l’ausilio di un esempio numerico, il fenomeno dello scambio termico tra due fluidi separati da una parete solida. Definire la trasmittanza e la resistenza termica totale. 2) Pompe di calore: cosa sono e come si misura la loro efficienza; elencare e schematizzare gli elementi principali; tra questi ci sono due scambiatori di calore: quale è sempre installato nell’ambiente a bassa temperatura, quale invece è sempre installato nell’ambiente ad alta temperatura? Quali sono le possibili sorgenti fredde nel funzionamento invernale, quali le possibili sorgenti calde nel funzionamento estivo di una pompa di calore? 3) Rappresentare nel diagramma p-V le principali trasformazioni termodinamiche reversibili. Per una qualunque trasformazione termodinamica reversibile dallo stato 1 allo stato 2 di un gas ideale, da cosa è rappresentato sul piano p-V il lavoro L 12? Quali sono le convenzioni sui segni di Q 12 e L12? Applicare l’espressione analitica del Primo Principio della Termodinamica ad una trasformazione adiabatica e ad una trasformazione isoterma eseguendo le opportune semplificazioni. Per l’isoterma precisare come varia la pressione se il volume raddoppia. TOPOGRAFIA III PROVA 5A Sirio – Belzoni Padova DATA: 11 dicembre 2012 ALUNNA/O___________________________________ 1. Esponi come si esegue il profilo longitudinale di una strada 2. Esponi come dividere un triangolo in tre parti uguali con dividente uscente da un punto su un lato 3. Dato un piano quotato formato da una falda triangolare, esponi come si calcola la retta di massima pendenza Simulazione 3 - matematica 11.12.12 classe V A Serale Definire il concetto di integrale indefinito spiegando anche con un esempio la relazione fra primitiva e funzione integranda. 2) Risolvere per parti l' integrale: ∫ 2 x x . e dx 3) Applicando le regole di integrazione delle funzioni razionali fratte, calcolare 2 il seguente integrale: ∫ 1 / ( x – 4x +4) dx 2 2 ∫ ( x + 2x - 1) / (x – 1) dx TERZA PROVA CLASSE 5A DISCIPLINA ESTIMO ALUNNO Data 11.12.2012 1) Quali sono le caratteristiche e gli aspetti legali/catastali che è necessario descrivere nella relazione di stima e dove il perito può reperirle? ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …… 2) Come si procede alla stima del valore di mercato di un fabbricato secondo l’aspetto economico del valore di mercato con procedimento analitico? ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …… 3) Dopo aver descritto il valore di trasformazione, riporta i procedimenti di stima utilizzati per la determinazione di quest’ultimo. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………… 11/03/2013 ITG – BELZONI SIMULAZIONE 3.a PROVA SCRITTA Materia: IMPIANTI – Classe 5A Serale Cognome e nome____________________________________ 4) Scrivere la definizione di umidità relativa UR e di temperatura di rugiada TR. A parità di contenuto di vapore acqueo nell’aria, l’UR aumenta o diminuisce al diminuire della temperatura? A temperatura costante, se aumenta il contenuto di vapore acqueo nell’aria come variano l’UR e la TR? Motivare le risposte utilizzando il grafico che rappresenta l’andamento della pressione di saturazione dell’acqua in funzione della temperatura. 5) Supponendo che in un ambiente la pressione dell’aria sia pari a 1015 hPa, e che il contenuto del vapor acqueo sia pari all’1%, qual è il valore della pressione parziale del vapor acqueo? Quale legge si deve considerare per dare questa risposta? 6) Rappresentare con il diagramma di Glaser in opportuna scala la verifica igrometrica di una generica parete multistrato nell’ipotesi che al suo interno ci sia formazione di condensa. I dati noti sono: Intonaco interno Mattone Isolante Mattone Intonaco esterno Spessore cm 2 12 5 12 2 Parametro μ 15 10 2 10 15 Immaginando che rispetto la sezione della parete l’ambiente interno (in cui l’aria ha una UR i = 50%) sia a sinistra e l’esterno (in cui l’aria ha una URe = 75%) a destra, risulta: pressione di saturazione intonaco interno lato sinistro p1 = 2000 Pa pressione di saturazione intonaco esterno lato destro p6 = 400 Pa Assumere con opportuno buon senso i valori delle pressioni di saturazione mancanti. Nel diagramma di Glaser precisare il significato di ciascuno dei due grafici messi a confronto, evidenziando la zona ove si forma condensa. MATEMATICA III prova 5A Sirio – Belzoni Padova Data: 24.04.13 ALUNNO ____________________________ Dai la definizione di integrale definito di una funzione y = f(x) in un intervallo [ a , b ] specificando che cosa tale integrale rappresenta dal punto di vista geometrico sia nel caso in cui la funzione f si mantiene positiva in [a , b ] , sia nel caso in cui la funzione è negativa in alcuni tratti di [ a, b ]. _________________________________________________________________________ 2) Calcolare l' area della regione infinita individuata dal grafico della funzione f (x) = 2 / x e dall' intervallo ( dell' asse delle ascisse ) [ 2 , + ∞ ] _________________________________________________________________________ 2 3) Data la funzione y = 3 √ 1 – x / 25 definita in [ – 5, 5 ] , calcola il volume del solido 0 ottenuto dalla rotazione di 360 attorno all' asse x del relativo grafico ________________________________________________________________________ SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE CLASSE 5AS 24 APRILE 2013 Name …............................................................................ E' consentito l'uso del dizionario monolingue e del dizionario bilingue Answer the following questions in about eight-ten lines for each answer: C) What do we mean by “urban green areas”? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________ *9 Where and when did the Renaissance architectural style develop? Who were the most famous architects of the period? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________ NN) What was the “Bauhaus”? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________ TOPOGRAFIA III PROVA 5A e 5B Sirio – Belzoni Padova DATA: 24 aprile 2013 ALUNNA/O___________________________________ 1. Esponi come si esegue una livelletta di compenso avente pendenza assegnata 2. Esponi come si esegue uno spianamento con piano orizzontale di compenso 3.Esponi come si calcola il raggio di una curva circolare monocrentrica che è tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti SCHEDA VALUTAZIONE TERZA PROVA ADOTTATA PER TUTTO L’ISTITUTO CANDIDATA/O ___________________________ classe 5 a Sez _____ A.S. _____ Griglia di valutazione Terza Prova Indicatori Aderenza alla traccia e ai contenuti Esposizione Rielaborazione e competenza I COMMISSARI Descrittori Punti Ha capito la consegna e rivela una sicura e 6 approfondita conoscenza dell'argomento Ha capito la consegna e rivela una buona 5 conoscenza dell'argomento Ha capito la consegna e rivela una conoscenza 4 dei contenuti fondamentali richiesti Ha sostanzialmente capito la consegna e rivela 3 una conoscenza piuttosto limitata dell'argomento Non ha capito la consegna/ Ha capito la 2 consegna solo parzialmente e rivela una conoscenza non precisa dell'argomento Non ha capito la consegna e non produce 1 contenuti adeguati Si esprime con correttezza formale. Il lessico 5 specialistico è pertinente e vario. L'esposizione è fluida, anche se presenta 4 qualche errore nel “linguaggio disciplinare”. Il lessico specialistico è pertinente ma talvolta ripetitivo. L'esposizione presenta errori nel “linguaggio 3 disciplinare” e il lessico specialistico non è sempre corretto, ma l'efficacia comunicativa non è compromessa. L'esposizione è scorretta, anche se 2 comprensibile/al limite dell'incomprensione. Il lessico specialistico è improprio e povero/scorretto e non pertinente. L'esposizione è scorretta al punto da essere 1 incomprensibile. Sa rielaborare le informazioni in modo 4 personale; produce un discorso articolato e logico e argomenta in modo coerente. Presenta l'argomento con originalità e creatività. Sa rielaborare le informazioni e argomentare 3 con ordine. Svolge il discorso in modo logico e coeso. Riesce a rielaborare le informazioni in modo 2 semplice e a svolgere il discorso in modo ordinato. Svolge il discorso in modo frammentario e/o 1 incompleto. / Non sa organizzare il discorso in modo ordinato e si contraddice. Punteggio Totale IL PRESIDENTE Punti assegnati / 15