Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore
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Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore
Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Milano, 4 dicembre 2014 Big data, consumer profiling e social media: trend innovativi nel settore assicurativo Agenda ► L'evoluzione dei clienti nel mercato assicurativo e le sfide future per le compagnie: EY Global Consumer Insurance Survey 2014 ► La centralità del cliente per rispondere alle sfide del mercato ► Il ridisegno delle strategie distributive sfruttando le potenzialità dei customer analytics Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 2 I clienti assicurativi stanno cambiando profondamente… Più sofisticato nei suoi bisogni finanziari Compenetra in maniera crescente vita privata e professionale, soprattutto le donne Sempre connesso, in mobilità Più esigente: vuole più personalizzazione, flessibilità e comodità Più consapevole dei rischi, anche esterni (es. alluvioni) I clienti insurance globali nel 2020 50 miliardi hanno accesso a 80% dispositivi mobili device connessi a livello globale 60+% Fonte: EY Global Consumer Insurance Survey, 2012 Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 3 hanno uno smartphone, un tablet o un PC low cost … e pongono nuove sfide alle compagnie nel prossimo futuro, come mostra la Global Consumer Insurance Survey 2014 di EY(*) 1 Alto turnover dei clienti e un basso livello di fiducia indicano seri problemi relazionali con le compagnie 2 Le nozioni tradizionali di advocacy e loyalty non si applicano al mondo assicurativo 3 Le interazioni cliente-compagnia sono pochissime, ognuna diventa un moment of truth 4 I clienti desiderano dalle compagnie comunicazioni più frequenti, utili e personalizzate 5 Ottimizzare le strategie di canale e gestire i conflitti tra canali diversi sono le priorità per le compagnie (*) Interviste a 24.000 clienti in 30 Paesi Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 4 La fiducia nelle compagnie assicurative a livello globale è inferiore rispetto a Banche, Grande Distribuzione, Automotive e siti di e-commerce Livello di fiducia per industry Global Assicurazioni Grande Distribuzione 70% 84% Siti di e-commerce 78% Banche 82% Automotive Società Farmaceutiche Nord America Europa 90% 68% 61% Sud America 65% 87% 78% 89% 78% 61% 73% 84% 63% 64% 56% MedioAsia oriente/India 81% 87% 77% 80% 90% 83% 79% 80% 80% 94% 96% 75% 70% 83% 78% 92% 79% 67% Rispetto alle altre regioni, l'Europa presenta il più basso livello di fiducia verso le compagnie assicurative, oltre al più basso livello rispetto alle altre industry Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 5 La scarsa fiducia si rispecchia nella spiccata predisposizione all’infedeltà clienti che pensano di cambiare Compagnia nei prossimi 12 mesi Probabilmente Molto probabilmente Global 14% EMEIA 12% UK Francia Germania Italia Spagna 9% 4% 5% 10% 12% 7% 18% Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Il 23% dei clienti, a livello globale e EMEIA sta pensando di cambiare Compagnia e il 9% molto probabilmente lo farà ► Anche in Italia il 20% pensa di cambiare compagnia 26% 4% 8% 13% ► 23% 11% 16% 7% 23% 20% 26% 8% 6 I clienti sfuggono a molti dei tentativi tradizionali di profilazione, a causa della scarsa customer loyalty e di un impatto marginale dell'advocacy sulla fidelizzazione Relazione advocacy/loyalty Advocacy (probabilità di raccomandare) Attrition/loyalty (chiusura di una polizza negli scorsi 18 mesi) Molto probabile 30% Probabile 36% Neutrale Poco probabile Per nulla probabile 38% 24% 38% 37% 5% 59% 4% 58% Il tasso di attrition differisce di poco tra clienti "advocate" e clienti neutrali Clienti "advocate" Gli attuali strumenti e algoritmi basati sull'advocacy risultano inadatti a prevedere loyalty e attrition dei clienti assicurativi Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 7 La criticità dell'experience assicurativa è la scarsità di momenti di contatto tra cliente e compagnia ► I clienti hanno poche interazioni regolari con la compagnia: per questo motivo, ogni contatto diventa un moment of truth ► Contrariamente a quanto si possa pensare, l'experience nella gestione sinistri non è l'unico touch point critico: i moment of truth si verificano lungo tutta la gamma di interazioni tra il cliente e la compagnia 58% dei clienti ha avuto un moment of truth negli ultimi 18 mesi …legati alla richiesta di informazioni sulle polizze possedute 50% ...legati alla richiesta di informazioni 32% su potenziali nuove polizze 14% …legati alla gestione di sinistri Outcome contatti con la compagnia ► La maggioranza dei moment of truth hanno un outcome positivo, ma esistono ancora spazi di miglioramento per ottimizzare la relazione con il cliente Outcome: Info su nuove polizze 10% 9% 32% 18% 9% 28% 73% 66% 10% 81% Negativo Neutrale Positivo Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Info Acquisto di Sostituzione migrazione di una una nuova da altra polizza polizza compagnia 58% 6% Gestione sinistri 47% 22% 31% 8 … ma i clienti sono ricettivi rispetto a una relazione più stretta con la compagnia, a patto che le comunicazioni siano utili e personalizzate Frequenza delle comunicazioni compagnia-cliente, attuale vs. desiderato Attuale Desiderato Attuale Desiderato 57% +13% Sono presenti chiari "gap comunicativi" tra quello che i clienti desiderano e che ricevono in realtà: i clienti dichiarano di volere ricevere più comunicazioni dalla loro compagnia ► Le compagnie dovrebbe creare comunicazioni personalizzate (come contenuti, stile e frequenza) e promozioni per diverse tipologie di clientela +11% 41% 27% 27% 36% 26% 27% ► 54% 59% +11% 26% Desiderato 38% 45% 47% Attuale 28% 16% 15% Informazioni generali Promozioni Più di una volta l'anno Una volta l'anno o meno Mai Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale % 21% 10% Aggiornamenti sulle polizze % di clienti netti che vorrebbero ricevere più comunicazioni dalla propria Compagnia 9 Canali digitali Nella scelta del canale, i clienti ormai tendono a non fare distinzioni tra i canali fisici e le altre modalità di interazione Bollettini digitali Ricerca Sito web Instant messaging/ chat Siti web terzi Pubblicità online Valutazione Acquisto dei clienti utilizzerebbe canali digitali per informarsi su nuovi prodotti e nuove polizze Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Blog Loyalty Promozioni Call center IVR Agenzia Radio TV Volantini Pubblicità 41% Utilizzo/Service Email Call center Direct mail Passaparola PR Newsletter App mobile Blog Email virali Percezione Canali tradizionali Landing page 34% 35% dei clienti dichiara che utilizzerebbe per gestire la propria polizza canali digitali come la mail o app 10 dei clienti pensa di utilizzare i canali digitali per gestire i rinnovi delle polizze possedute In Italia, più che nel resto d'Europa, il canale fisico rimane il canale di contatto principale, sia nel mercato life che non-life Incidenza dei canali di contatto cliente-compagnia Life 70% ► In Italia il canale fisico rimane il preferito dai clienti assicurativi: sia per le assicurazioni life che non life, seguito dal telefono ► In senso assoluto, solo la Spagna mostra un'incidenza del canale fisico superiore ► Nonostante la preponderanza del fisico, è importane sottolineare come le app mobile presentino in Italia un'incidenza di circa il 10%, più alta degli altri principali stati europei 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Non-life 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Di persona Telefono Posta Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Email Di persona Italia App mobile 11 App mobile Italia Per rispondere con efficacia alle 5 sfide delineate, le compagnie devono portare il cliente al centro di una compiuta strategia relazionale Aree di intervento per il disegno di una strategia relazionale A Posizionamento di mercato e brand B Individuazione della value proposition, del target di mercato e della strategia di comunicazione classica e sui social media Segmentazione C Definizione dei target sulla base degli insight e del valore potenziale Gestione dei canali distributivi Offerta commerciale Approccio basato sul valore attuale e potenziale dei clienti, con selezione di canali e distributori per migliorare l'engagement Offerte personalizzate allineate ai bisogni dei clienti più redditizi, con caratteristiche flessibili e pricing trasparente Customer lifetime value management Erogazione servizio Governo del valore su tutti i touch point – telefono, online, self-service, agenti, distributori terzi Gestione attiva del cliente lungo il suo ciclo di vita e nei momenti chiave (nuovo lavoro, pensionamento, …) Cambiamento culturale Change management per allineare l'organizzazione e le risorse alle necessità del modello customercentric, misurando i KPI giusti e concentrandosi sul servizio al cliente Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 12 La raccolta e l’utilizzo dei dati, sia interni che esterni, forniscono le fondamenta su cui costruire la strategia relazionale Customer Insight framework EY Dati strutturati ► ► ► ► Customer Survey Customer Satisfaction Recensioni/votazioni su prodotti e servizi Net Promoter Score/Advocacy ► ► ► Dati CRM Dati da IVR/Contact Center Survey interne Dati orientati al cliente Dati orientati alla compagnia Il cliente è al centro del processo decisionale ► ► ► Social Media Focus Groups Feedback proattivi del cliente (Fizzyback) ► ► ► Ricerche di mercato Social network interni Benchmark e best practice Dati non strutturati Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 13 Le più moderne tecniche di analisi permettono di valorizzare questi dati, e determinano un impatto sostanziale sulla relazione cliente-compagnia I customer analytics permettono di valorizzare e utilizzare la grande quantità di dati sulla clientela – strutturati e non strutturati – che la compagnia possiede: non solo per conoscere meglio il cliente, i suoi bisogni e le sue abitudini (descriptive analytics) e individuare l'offerta più adatta (predictive analytics), ma anche per migliorare le performance di tutte le attività commerciali (prescriptive analytics). Conoscenza e Classificazione Customer Analytics CONOSCERE IL SINGOLO CLIENTE Descriptive Classificazione dei clienti in base alle loro caratteristiche; individuazione dei loro bisogni e del valore attuale e potenziale Dati clienti Predictive Chi? Cosa? Prescriptive Quando? Come? Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Orientamento Commerciale ASSOCIARE AD OGNI CLIENTE UN PROFILO D’OFFERTA Identificazione della dotazione ottimale per tipologia di cliente, dei clienti a priorità di azione e delle linee guida evolutive dell’offerta commerciale Strategia Relazionale GESTIRE IL CONTATTO COMPAGNIA-CLIENTE Definizione delle modalità, tempi e canali per sviluppare e fidelizzare i clienti e per acquisirne nuovi 14 Si innesca quindi un ciclo virtuoso di apprendimento e messa a punto della strategia, di cui beneficia la redditività delle compagnie ► ► ► Lead real time qualificati Gerarchia prodotti a più alta efficienza di vendita e probabilità di acquisto su canali diretti Canali diretti ► ► ► ► Indirizzi commerciali Customer Analytics Compagnia Dati cliente (bisogni, valore, …) Prodotti ► ► ► ► ► ► KPI da caso reale di progetto EY Cost-to-serve Utilizzo canali Feedback in real-time Tasso redemption azioni commerciali Azioni di digital e social marketing ► Collocamento prodotti mass a più bassa marginalità ► Caring Vista cliente 360° Valore cliente To-do list interattiva Propensity per cliente all'acquisto di nuovi prorotti -1,1% Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale Clienti Cost-to-serve Miglioramento conoscenza cliente (es. dati qualitativi) Azioni commerciali ad alto valore aggiunto Caring proattivo su clienti ad alto valore ► ► Agenti/Agenzie …churn rate a 6 mesi dall'integraz. degli Analytics -2% 15 …churn rate a regime +7% …aumento degli utili … con impatti positivi anche sul profilo di rischio della compagnia e sullo sviluppo di nuovi prodotti, grazie alla migliore conoscenza del cliente Sviluppo dei prodotti Gestione della Compagnia ► ► Conoscenza più accurata del valore dei propri clienti, utilizzando con più ampiezza e profondità le informazioni disponibili Migliore profilo di rischio in ottica Solvency II Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale ► Identificazione dei profili di clientela più precisa e puntuale ► Utilizzo delle informazioni per la stima del valore prospettico (Customer Lifetime Value) dei clienti ► La migliore conoscenza dei clienti consente un disegno dei prodotti vicino alle loro preferenze ► Compliance documentabile rispetto alle prerogative delle norme di Consumer Protection Clienti 16 Conclusioni: sfide, ma opportunità concrete di risposta e trasformazione della relazione cliente-compagnia attraverso i customer analytics ► Il futuro presenta sfide significative per le compagnie assicurative: ► ► ► ► ► alto turnover dei clienti basso impatto dell'advocacy sulla loyalty dei clienti pochi momenti di interazione cliente-compagnia gap comunicativi con il cliente strategie multicanale non ancora ottimizzate ► Per rispondere a queste sfide le compagnie dovranno ripensare la relazione con i propri Clienti, trasformandosi in organizzazioni cliente-centriche ► I customer analytics, valorizzando la quantità sempre più elevata di informazioni sul cliente, possono diventare per le compagnie la forza propulsiva lungo questo processo di trasformazione, aumentando il valore esprimibile da ogni cliente e ottimizzando le strategie multicanale, con impatti tangibili sui risultati del business assicurativo Mettere il cliente al centro della strategia, per svilupparne il valore potenziale 17 Grazie Marco Brandirali [email protected] ey.com/advisory