I mezzi per una difesa a basso impatto ambientale

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I mezzi per una difesa a basso impatto ambientale
I mezzi per una difesa a
basso impatto ambientale
Massimo Benuzzi
IBMA/Assometab
con la collaborazione di Fabrizio Jondini,
Vittorio Veronelli e Andrea Sala
Club Hotel Dante, Cervia, 9 marzo 2010
Sommario della presentazione
• Analisi del settore
• Cosa sono i mezzi a basso impatto
ambientale
• Analisi di ciascun gruppo con limiti e vantaggi
• Prospettive e necessità per lo sviluppo del
comparto
Cosa si intende per mezzi a basso
impatto ambientale (o BCAs) ?
• Semiochimici
• Estratti di origine vegetale
• Microbiologici
• Ausiliari
I mezzi a basso impatto ambientale
È convinzione comune che servano
solo
PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA
Mentre invece sono divenuti
PRODOTTI BIOLOGICI PER
L’AGRICOLTURA
L’agricoltura del III°millennio si trova
davanti a diverse sfide
Fornire una produzione sostenibile
Aumentare la redditività e la produzione
Ridurre il livello dei residui nelle derrate
Ridurre l’impatto ambientale
Rendere disponibili nuove tecnologie di difesa per gli
agricoltori
I mezzi a basso impatto ambientale possono essere
una parte della risposta e comunque giocare un ruolo
chiave nel processo innovativo
I prodotti biologici sono frequentemente usati
nell’industria farmaceutica
Dal 1981
70% dei nuovi antibiotici
60% dei nuovi farmaci anticancro
50% dei nuovi immuno-suppressori
•
Nel nostro settore alcuni nuovi prodotti hanno “ispirazione
naturale”: abamectin, spinosad, analoghi delle strobilurine
•
Un agrofarmaco biologico ha un costo di sviluppo di € 1-2,5
milioni di €
Alcuni aspetti dei mezzi convenzionali
EU ha eliminato circa 600 principi attivi convenzionali
negli ultimi anni
L’ ultimo MOA di un nuovo erbicida è stato scoperto
negli anni ‘80
Solo 2 nuovi MOA per i fungicidi negli ultimi 20 anni –
e in 3 anni uno di questi ha sviluppato popolazioni
resistenti.
•
80% degli insetticidi appartengono a 4 MOA
un nuovo principio attivo di sintesi costo circa 200-250
milioni $ dopo lo screening di almeno 140,000 molecole
Drivers per lo sviluppo dei mezzi a basso impatto ambientale
Riduzione del livello di residui – spesso non è richiesto LMR
Gestione della resistenza – questi prodotti possono essere una
eccellente alternativa in quanto consentono di utilizzare nuovi e diversi
MOA (soprattutto quando i principi attivi sono impiegati da molti anni)
Perdita di molti principi attivi per la Revisione Europea – Importanza
nelle colture minori
Continuo sviluppo di metodi di agricoltura sostenibile
IPM / ICM – diverrà un obbligo EU dal 2014 ed i metodi a basso
impatto ambientale verranno preferiti se forniscono un soddisfacente
livello di controllo
Minimizzano l’impatto ambientale delle difesa fitoiatrica
Agrofarmaci biologici (BCAs)
numero di principi attivi
USA
279 dei quali 151 sono insetticidi
Europa
77 dei quali 42 sono insetticidi
UK
15 dei quali 9 sono insetticidi
Italia
27 dei quali 17 insetticidi (8 sistemi di
confusione sessuale)
I BCAs rappresentano il 2.4% del mercato mondiale degli
agrofarmaci con una crescita del 15-20% all’anno
Source HDC FV 347 & SF 104
I mezzi a basso impatto ambientale
Il grande equivoco
• Molti ancora oggi ritengono
che gli agrofarmaci biologici
siano impiegati solo in
agricoltura biologica
• In realtà più del 90 % dei
prodotti viene impiegato in
IPM/convenzionale
SEMIOCHIMICI
nella difesa delle colture
SEMIOCHIMICI
Sono sostanze chimiche prodotte naturalmente
da esseri viventi sia animali che vegetali e
utilizzate per trasmettere messaggi sia tra gli
individui della stessa specie che tra specie
diverse
• FEROMONI
– PRODOTTI PREVALENTEMENTE DAGLI ANIMALI
(applicazioni varie nella difesa delle colture)
• KAIROMONI e ALLOMONI
– PRODOTTI PREVALENTEMENTE DAI VEGETALI
(applicazioni ancora limitate nella difesa)
FEROMONI SESSUALI DEI LEPIDOTTERI
Ghiandole femminili
Sensilli maschili
Femmina in richiamo
Volo di maschi attratti in una trappola
FEROMONI
=
Pherein (portare) + Hormone (stimolo)
•
•
•
•
•
•
Sessuali di attrazione
Aggregazione
Marcatura territoriale
Afrodisiaci
Repellenti
Ovideposizione
FEROMONI SESSUALI DI SINTESI
APPLICAZIONI
• MONITORAGGIO
Attrarre gli insetti (prevalentemente maschi) in trappole al fine di verificare
l’andamento del volo e decidere tempi e modi di intervento per il controllo.
• CATTURA DI MASSA
Catturare un numero elevato di insetti utilizzando trappole a feromone con l’intento
di ridurne la popolazione. L’efficacia di questo metodo dipende dalla possibilità di
attrarre le femmine o la totalità dei maschi.
• CONFUSIONE SESSUALE (Mating Disruption)
Impedire l’accoppiamento dell’insetto e di conseguenza la sua capacità riproduttiva.
Attualmente l’applicazione più diffusa dei feromoni di sintesi.
• BIOIRRITAZIONE
Rendere l’insetto più attivo in modo da aumentare la possibilità di contatto con
insetticidi.
• ATTRAZIONE-ELIMINAZIONE (Attract & Kill)
Utilizzare feromoni e/o kairomoni allo scopo di attrarre gli insetti ed eliminarli con
insetticidi o mezzi fisici.
differenti usi e sistemi applicativi
ISAGRO
AGRISENSE
fibre
AGRISENSE
spirale
disorientameto
BASF
ampolle
SHINETSU
doppio
trappola
ISAGRO
SUTERRA
membrana
SHINETSU
singolo
SUTERRA
nebulizzatore
SUTERRA
micro
capsule
NOVAPHER
trappola
EXOSECT
CERTIS
microcapsule
autoconfusione
HERCON
•
•
•
•
•
•
I FEROMONI DI SINTESI HANNO CONTRIBUITO
a ottimizzare l’applicazione dei trattamenti
curativi
a ridurre il rischio d’insorgenza di resistenze
a ridurre i danni da insetti chiave
a controllare le popolazioni
a ridurre il numero di trattamenti
a ridurre i residui da insetticidi
DIFESA CON FEROMONI NEL MONDO
> 750.000 ha
APPLICAZIONE IN EUROPA
I feromoni in Europa oggi sono
utilizzati nella maggioranza dei 250000
paesi produttori di frutta e vite.
In Svizzera sono applicati
200000
sull’85% dei frutteti e sul 65%
dei vigneti.
150000
L’utilizzo maggiore in Europa
è su pomacee con il 16% della
superficie totale seguito dalle
100000
drupacee con l’11% e dalla vite
con il 4% della superficie.
Applicazione per colture
Pomacee
Drupacee
Vite
Totale
50000
In circa 20 anni l’applicazione
ha
si è estesa su oltre 200.000 ha
0
di frutteti e vigneti.
Circa 112.000 ha di questa superficie
sono di uva da vino e da tavola,
62.000 ha di pomacee e 28.000 ha di
drupacee.
1990
2000
ANNI
2009
APPLICAZIONE IN ITALIA
Applicazione dei feromoni per il controllo
degli insetti chiave nel 2009
COLTURE
AREA TOTALE
USO MD
% AREA
POMACEE
98.000 ha
30.000 ha
30 %
DRUPACEE
100.000 ha
18.000 ha
18 %
VITE
740.000 ha
16.000 ha
2%
L’applicazione in Italia ha raggiunto
in totale oltre 64.000 ha.
L’Italia rappresenta il 30% dell’uso
totale di feromoni per la difesa delle
colture in Europa.
Prodotti attualmente registrati in Italia
• Confusione sessuale per
– Cydia pomonella (10)
– Grapholita molesta (8)
– Anarsia lineatella (4)
– Ricamatori (2)
– Tignoletta e Tignola (5)
– Zeuzera pyrina e Synanthedon tipuliformis(1)
• Feromone liquido (C.pomonella,1),
(G.molesta,1)
• Attract & Kill: Bactrocera oleae (2)
SVILUPPO DELLA DIFESA CON
FEROMONI
•
•
•
•
•
•
•
•
Fattori trainanti
Influenza economica dell’insetto
Necessità di ridurre l’input chimico e i residui
Biologia, comportamento e storia dell’insetto (è
controllabile tramite la copia dei suoi feromoni?)
Caratteristiche della coltura
Caratteristiche chimiche del feromone
Costi e relativa semplicità della sintesi
Stabilità, longevità e costi delle formulazioni
Economie di produzione, distribuzione e applicazione
ESEMPI: IL MELO IN ALTO ADIGE
PERCENTUALE DI DANNO DA CARPOCAPSA ALLA RACCOLTA
MELETI IN CONFUSIONE NELLA ZONA DI MERANO 1994-2008
1,2
1,13
1
0,85
0,81
0,8
0,8
0,7
0,6
0,6
0,5
0,5
0,45
0,4
0,4
0,42 0,42
0,3 0,3
0,18
0,2
0
08
20
07
20
06
20
05
20
04
20
03
20
02
20
01
20
00
20
99
19
98
19
97
19
96
19
95
19
19
94
Fonte SBOW Alto Adige
ESEMPI: IL MELO IN ALTO ADIGE
RESIDUI DI INSETTICIDI IN CAMPIONI POSITIVI*
CE - LMR
0,5
* 2008 ANALISI DI 419 CAMPIONI CASUALI
mg/kg o ppm
0,4
68% (283)
NEGATIVI – SENZA RESIDUI
32% (136)
POSITIVI CON BASSI RESIDUI
molto inferiori ai limiti CE e ai limiti GDO
(30% dei limiti CE) con una media di
0,02 ppm, 4% dei limiti CE
0,3
GDO - LMR
0,2
0,1
0,08
0,07
0,04
0,03
0,02
0,02
0,04
0,02
0,02
0
0
clorpirifos
0
0
diazinone (STOP dal 2007)
2004
2005
0,04 0,05
2006
2007
0
fosalone (STOP dal 2008)
2008
Fonte Consorzio Mela Alto Adige
ESEMPI: LA VITE IN TRENTINO
APPLICAZIONE DEI FEROMONI SU VASTA SCALA
DANNO ALLA RACCOLTA VIGNETI DI MEZZOCORONA
SUPERFICIE IN CONFUSIONE
2400
8
2000
MD surface (ha)
6
1600
1200
800
400
4
09
08
20
07
20
06
20
05
20
04
20
03
20
02
20
01
20
00
20
99
20
98
19
97
19
96
19
95
19
94
19
93
19
92
19
19
19
91
0
2
08
20
07
20
06
20
05
20
04
20
03
20
02
20
01
20
20
00
Fonte CANTINE MEZZACORONA e ISTITUTO S. MICHELE
99
19
98
19
97
19
96
19
95
19
94
19
93
19
92
19
91
0
19
% di grappoli con larve
Eupoecilia
Lobesia
ESEMPI: LA VITE IN TRENTINO
16
KG DI INSETTICIDI APPLICATI PER STAGIONE DAL 1975 AL 2008
VIGNETI DI MEZZOCORONA
15
15
14
12,6
12,2
11,6
10 10
10
8
FEROMONI
AREAWIDE
8
8
7 7
6,2
6
6
5,6 5,8
5,8
4,6
4
4,3 4
4,6 4,6 4,6
5
2,6
2
0,4 0,3
0,6 0,60,6
1,2
0,6
0,2 0,20,1
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
1985
1984
1983
1982
1981
1980
1979
1978
1977
1976
0
2000
Fonte CANTINE MEZZACORONA
1975
Kg/ha/stagione
12
ECONOMIA DELLA DIFESA CON FEROMONI
•
•
•
•
•
Analisi della domanda
l’applicazione può coprire i costi di Ricerca, Sviluppo e di Registrazione?
Sintesi
il feromone può essere prodotto per via sintetica a costi accettabili,nella
quantità necessaria e con purezza e miscela adatte ?
Formulazione
stabilità in campo e di conservazione, longevità applicativa secondo
quanto richiede l’insetto e la sua gestione secondo i cicli colturali
Registrazioni
semplificazione e riduzione dei costi darebbero una spinta notevole allo
sviluppo della difesa con feromoni. Questa non è la situazione attuale in
Europa dove l’approvazione di un nuovo feromone richiede alcuni anni
con costi in continuo aumento
Applicazione
numero di interventi per stagione, numero di punti di rilascio per
superficie, larga scala, disponibilità di coordinamento comune
POSSIAMO MIGLIORARE ?
Collaboriamo intelligentemente….
• Promuovere interventi territoriali
IPM area-wide, utilizzarli in strategie inserite in programmi integrati e
con coordinamento territoriale comune
• Scegliere oculatamente le specie su cui usarli
Coltura, biologia, caratteristiche chimiche, fattori economici, etc.
• Registrazioni ed Autorizzazioni rapide e adatte ai prodotti
Classificazione a partire dai dati entomologici e chimici secondo le
specie, capitalizzare i dati storici di applicazione, maggiore supporto per
esperti e funzionari referenti per disporre di conoscenze specifiche,
reale armonizzazione tra i paesi Europei, maggiore specificità delle
direttive e dei regolamenti con linee guida per le valutazioni di
ecotossicità ed efficacia che tengano conto della modalità di azione e
dei sistemi applicativi
• Condividere e utilizzare meglio le esperienze collettivamente
accumulate in oltre 30 anni di applicazioni pratiche dei feromoni
Estratti vegetali
• Si tratta di principi attivi (Botanicals) estratti
da vegetali che vengono poi successivamente
formulati in prodotti commerciali
• In Italia sono attualmente registrati:
– Piretrine
– Azadiractina
– Rotenone
– Oli vegetali (Pinolene)
Piretrine
• estratti di Chrysanthemum cinerariaefolium
• Incluso in Annex I della Direttiva 91/414/CEE: SI
• Direttiva d’inclusione: 2008/127/CE del
18.12.2008
• Impiegabile solo come insetticida
Rotenone
• Incluso in Annex I della Direttiva 91/414/CEE: NO
(revocata dal 10 ottobre 2008)
• Decisione della commissione del 10.04.2008
(2008/317/CE)
• L'uso precedentemente autorizzato era come
Insetticida
• Concessi gli USI ESSENZIALI (autorizzati fino al
30.04.2011) come Insetticida sulle seguenti
colture:
Melo, Pero, Pesco, Ciliegio, Vite e Patata
Azadiractina
• Incluso in Annex I della Direttiva 91/414/CEE:NO
(per ritiro volontario da parte dei notificanti)
• Decisione della Commissione del 08.12.2008
(2008/941/CE)
• Art. 2 della Decisione
• Gli Stati Membri ritirano l’autorizzazione relativa
ai prodotti fitosanitari contenenti Azadiractina
entro il 31 dicembre 2010
• Attualmente in Italia non è possibile ottenere:
- nuove registrazioni
- estensioni impiego (es: Tuta absoluta su pomodoro)
Altre sostanze vegetali incluse in Annex I
Principio attivo
Uso
Stato dell’arte
Estratto di Melaleuca
Alternifolia (Tee Tree Oil)
fungicida
Di prossima registrazione in Italia
Estratto d'aglio
Nematocida/
insetticida
Di prossima registrazione in Italia
Pepe (Piper nigrum)
repellente
Oli vegetali/Olio di citronella
erbicida
Oli vegetali/Olio di chiodi di
Garofano (eugenolo)
Fungicida/
battericida
Oli vegetali/Olio di Colza
Insetticida
Oli vegetali/Olio di menta verde
fitoregolatore
Estratto d'alga marina
(precedentemente estratto d'alga
marina e alghe marine)
fitoregolatore
Di prossima
registrazione in Italia
Di prossima
registrazione in Italia
Estratti vegetali
• Stesse problematiche registrative
• Difficoltà nella gestione del “cocktail” di
diverse sostanze
• Standardizzazione delle procedure estrattive
e di formulazione
• Alcune problematiche nella conservazione
• Potenzialità molto rosee in un prossimo
futuro
Gli agrofarmaci Microbiologici
• Sono agrofarmaci che hanno il
principio attivo a base di un
microrganismo
• Tra questi funghi, batteri, protozoi,
lieviti e virus (che sono considerati
microrganismi anche se in teoria non
lo sono in senso stretto)
• Fino a pochi anni fa erano
principalmente insetticidi (primo
esempio il Bt) ma da qualche anno
sono presenti altri nuovi principi attivi
Storia
•
•
La lotta microbiologica (ovvero l’uso di
microrganismi contro le avversità delle
colture) è nata in Italia
Agostino Bassi nel 1835 riportò per la
prima volta in modo scientifico una
malattia degli insetti (su Bombix mori)
chiamata “Mal del Segno” é causata da
Beauveria bassiana.
Bassi fin da allora ne ipotizzò
l’applicazione in agricoltura “contro le
pesti dei campi coltivati”
Microrganismi registrati in Italia
(insetticidi)
Principio attivo
microranismo
attività
N° di
formulati
registrati
Adoxophyes orana GV
GranuloVirus
insetticida
1
Beauveria bassiana
Fungo
insetticida
2
Cydia pomonella GV
GranuloVirus
insetticida
5
Bacillus thuringiensis
(Kurstaki, Aizawai,
Tenebrionis)
Paecilomyces lilacinus
Batterio
insetticida
35
Fungo
nematocida 1
Microrganismi registrati in Italia
(fungicidi)
Principio attivo
microranismo
N° di formulati
registrati
Ampelomyces quisqualis
fungo
1
Bacillus subtilis
batterio
1
Coniothyrium minitans
fungo
1
Trichoderma asperellum
fungo
1
Trichoderma gamsii
fungo
2 (in miscela con
T.asperellum)
Trichoderma harzianum
fungo
2
Pseudomonas chlororaphis
batterio
1
Streptomyces K61
batterio attinomicete 1
Un caso di successo: CpGV
•
•
•
•
Registrazione in Italia nel 2000
Nel 2010: 5 diversi formulati sul mercato
Più di 150.000 Ha trattati nel mondo
Circa 45.000 Ha trattati in Italia nel 2009 dei
quali almeno 2/3 in IPM
Microrganismi: limiti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Isolamento del ceppo efficace
Formulazione
Registrazione (per ceppo) & Biotarocchi
Compatibilità con altri agrofarmaci
Catene distributive
Shelf life – conservazione
Scarse competenze tecniche
Maggiori difficoltà applicative
L'approccio sperimentale deve essere diverso
Vantaggi
•
•
•
•
•
•
•
Applicabili con le normali macchine irroratrici
Abbastanza specifici
Buona selettività verso ausiliari
Modalità di azione diversa
Basso rischio di resistenza
Nessun residuo (no LMR)
Tempo di carenza nullo o molto breve
Alcune curiosità sulle registrazioni
Europa : 27 microrganismi registrati
USA : 59 microrganismi registrati
Perchè ?
• Le Procedure di Registrazione in Europa sono
complicate, lunghe e costose
• EU vs USA
Periodo necessario per la registrazione in EU e USA
Organismo
EU
EU periodo
speso per la
registrazione
EPA periodo
speso per la
registrazione
Paecilomyces fumosoroseus
5.94-6.01
>7 anni
5 anni
Coniothyrium minitans
11.98-8.03
>4.5 anni
15 mesi
Pseudomonas chloroaphis
1.96-4.04
> 8 anni
-
Ampelomyces quisqualis
2.96-5.05
> 8 anni
Spodoptera NPV
7.97 - > 7 anni
12 mesi
Gliocladium catenalatum
3.99-5.04
> 5 anni
13 mesi
Bacillus subtilis
5.00- > 4 anni
14 mesi
Pseudomyza flocculosa
3.01 - > 3 anni
3.3 anni
Paecilomyces lilacinus
10.02- > 1 anno
-
Metodi di Confusione sessuale
Media del periodo
3-5 anni
> 4 anni
12 mesi
<2 anni
I Macrorganismi per la difesa delle colture
(beneficials)
– Artropodi predatori e parassitoidi
– Nematodi entomopatogeni
Storia
• Le prime applicazioni di lotta biologica in
serra risalgono agli anni ‘60 contro
Tetranychus urticae in Olanda quando alcuni
acaricidi (parathion, azinphos methyl, etc.)
non avevano manifestato fenomeni di
popolazioni resistenti
• Per risolvere il problema si fece ricorso a
Phytoseiulus persimilis
Campi applicativi
•
•
Tripidi
Ragnetto rosso
•
•
•
Aleurodidi:
•
Peperone, fragola,ornamentali
Fragola, peperone,melanzana, cucurbitacee,
ornamentali, fiori
Pomodoro, melanzana,cetriolo, ornamentali
•
•
•
•
•
•
•
Afidi
Liriomyza spp.:
Psilla
Cocciniglie
Oziorrinco e sciaridi
Mosche
Larve svernanti
di lepidotteri
•
•
•
•
•
•
•
Cucurbitacee, fragola, peperone
Pomodoro, melanzana,ornamentali
Pero
Agrumi, ornamentali
Ornamentals
allevamenti zootecnici
(EPN) pomacee e drupacee
insetti ed acari predatori
insetti parassitoidi
nematodi
entomopatogeni
polonia
80%
benelux
100%
francia
50%
Portogallo
15%
spagna
30%
Italia
grecia
4%
30%
olanda
100%
spagna
90%
italia
30%
grecia
80%
Il caso
Almeria
Vantaggi dei beneficials
•
•
•
•
•
•
•
•
•
soluzioni efficaci e di lungo periodo
facilità di distribuzione
controllo di specie resistenti
controllo dei nuovi parassiti
nessun tempo di rientro
sinergia con altri mezzi di biocontrollo
nessun residuo
veicolo di formazione ed innovazione
valore aggiunto al prodotto
Limiti allo sviluppo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
scarsa formazione degli operatori
necessità di assistenza tecnica
deperibilità/logistica
mancanza di pianificazione
agrofarmaci non selettivi
assenti/equiparati nelle linee guida
problemi aperti
poche altre tecniche di biocontrollo
abuso di insetti nei marchi
Quale futuro ci dobbiamo
aspettare per i mezzi di difesa
a basso impatto ambientale ?
Politiche governative in EU
• Riduzione delle molecole chimiche
• Stimolo (teorico) delle alternative
Effetti di questi programmi: minimi
• Influenza politica: molti consensi e
nessun supporto nella realtà operativa
• Peso strategico delle piccole imprese a livello
europeo: molto piccolo
• E le associazioni degli agricoltori ?
Considerazioni sulle registrazioni
• La Registrazione per i mezzi di controllo biologico segue
regole”pensate” per le molecole di sintesi: sono richiesti
molti studi “privi di senso”
• Lunghe procedure e alti costi > più di 2-3 milioni “ che
sono comunque 100 volte inferiori a quelle delle molecole
di sintesi !!!!
• Considerando le dimensioni del mercato dei BCAs e la
“scatola nera delle registrazioni”, nessun investitore
fornisce risorse per le aziende del settore; nessuna
impresa investe adeguatamente
• Gli agenti di controllo biologico rimangono negli scaffali e
nelle capsule Petri dei ricercatori e degli Istituti di Ricerca
Ma allora perché
stai lavorando in
questo settore ?
Mezzi a basso impatto ambientale: i vantaggi
Controllo efficace
Diversi modi di azione – tossicità, biologico, comportamentale
Molto utili per ridurre i rischi di resistenza alle molecole di
sintesi
Possono essere specie/specifici o ad ampio spettro di azione
Riducono l’impatto ambientale
Possono aiutare a produrre con meno residui
Ammessi sia in agricoltura convenzionale che biologica
…e inoltre
L’applicazione pratica della nuova DIR apre nuove
aree di applicazione ai MBIA
1. Lo sforzo congiunto delle aziende produttrici ,
delle strutture di ricerca
2. delle organizzazioni di assistenza tecnica pubblica
agli agricoltori
3. e delle aziende specializzate nella raccolta e
commercializzazione delle produzioni
Potrà aprire nuove forme di difesa basate sui mezzi
a basso impatto ambientale senza compromettere
i risultati tecnici dei programmi di difesa … anzi
avvicinandoli ad una maggiore sostenibilità
Cosa è necessario fare
• Favorire le registrazioni per semiochimici, botanicals &
microbiologici
• “Regolamentare in modo soft”la gestione degli ausiliari
• Riconoscerne la validità con l’inserimento nei D.P.I.
regionali e nazionali
• Stimolare lo sviluppo di una “reale” agricoltura biologica
• Incrementare la formazione degli operatori
• Aumentare “la credibilità” del settore
• Favorire l’assistenza tecnica
• La ricerca più indirizzata verso obbiettivi pratici
• Collegamento con GDO
Ma soprattutto
I Mezzi a Basso Impatto Ambientale
devono essere percepiti dagli
operatori
non
come alternativi ai mezzi convenzionali
ma come una opportunità in più
I mezzi a basso
impatto ambientale
rappresentano un
futuro ineludibile
Grazie per l’attenzione