Fare Affari in India - Camera di commercio di Bergamo
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Fare Affari in India - Camera di commercio di Bergamo
FOCUS INDIA Dott. Enrico Perego Bergamo, 21 Giugno 2013 1 … ricorda che dietro ogni India che vedi c’è un’altra India che non vedi … Ashok Vajpeyi 2 Sommario Inquadramento geopolitico I rapporti con l’Italia e l’interscambio commerciale Agevolazioni ed eventuali fonti di finanziamento Opportunità di business Le aree in cui investire 3 Sommario Contesto economico e politico Il ruolo dell’India 4 India: Dati Generali Indicatore Popolazione Tasso di crescita della popolazione Età media Tasso di alfabetizzazione Superficie Densità di popolazione Tasso di urbanizzazione Lingue più diffuse Capitale India 1.203,281 milioni 1,4% 25,3 anni 61% 3.287.263 km2 (7° posto) 366 abitanti/km2 29% Hindi, Inglese, Bengali, Tamil New Delhi Forma di governo Rep. Federale Moneta Rupia indiana 5 India: Dati Generali L’India è una federazione composta da 28 stati e 7 unioni territoriali, a loro volta suddivisi in distretti La capitale è New Delhi, in cui hanno sede le massime istituzioni politiche e amministrative Il Premier è Manmohan Singh, membro del Partito del Congresso Indiano 6 Perché investire sull’India Secondo paese più popoloso del pianeta dopo la Cina Rappresenta 1/5 della popolazione mondiale (circa 1,2 miliardi di persone ) Tasso di crescita: 1,4% annuo, popolazione giovane e in continua crescita Previsioni per il 2020: il paese sarà abitato da oltre 1,3 miliardi di persone Il 35,3% della popolazione ha un’età compresa tra 0 e 14 anni e l’età media è di circa 25 anni 7 Perché investire sull’India Liberalizzazione economica Crescita economica Migliore redistribuzione della ricchezza Penetrazione dei mass media Affiancamento di nuovi valori e di una nuova mentalità in stile occidentale accanto a quella tradizionale indiana: maggiori punti di contatto tra persone appartenenti a caste differenti Forte occidentalizzazione soprattutto nelle aree urbane Nascita di una nuova classe sociale: i nuovi ricchi 8 Perché investire sull’India Proiezioni future: Popolazione indiana: 1,6 miliardi nel 2050 Numero di persone urbanizzate: 700 milioni nel 2050 Quota dell’agricoltura nel PIL: al di sotto del 10% nel 2025 Tasso di crescita della domanda: 6-8% annuo Crescente decentramento dei servizi, sfruttando la riserva di giovani professionisti laureati con bassi livelli salariali 9 Perché investire sull’India Pro tasso di crescita del PIL nel 2012 superiore al 5% liberalizzazione e deregolamentazione economica crescita del reddito e della spesa procapite secondo paese più popoloso del pianeta dopo la Cina Contro carenze infrastrutturali povertà diseguaglianze regionali sviluppo rallentato delle zone rurali distribuzione ancora diseguale della ricchezza: il 10% della popolazione possiede il 33% l’India diventerà uno dei più importanti player della scena economica mondiale del XXI secolo 10 Scala della ricchezza LUSSO (1-1,2 milioni) Famiglie ricche da generazioni Desiderano un tenore di vita altissimo NUOVI RICCHI (7-8 milioni) CEO e alte figure dirigenziali Desiderano affermare il loro status in società MEDIO RICCHI (10-11 milioni) Imprenditori dei settori emergenti Ricchezza in crescita, ma con limiti di budget UPPER MIDDLE CLASS (16-17 milioni) Retailer medio-grandi o liberi professionisti Ricchezza in crescita, ma con maggiori limiti di budget Mercato potenziale circa 300 mln MIDDLE CLASS (250 - 270 milioni) Donne lavoratrici, giovani impiegati Desiderano ostentare un alto tenore di vita e l’appartenenza ad una classe sociale benestante, ma hanno forti limiti di budget 11 India: situazione politica attuale La coalizione di centro sinistra United Progressive Alliance (UPA) è al potere dal 2004: il partito principale è il Congress di Sonia Gandhi Problemi come elevata inflazione, corruzione, contesto burocratico complesso e povertà hanno ridotto la popolarità del governo Recentemente si è assistito ad un rimpasto di governo: si è avuta una maggiore spinta verso le riforme impopolari attese, ma l’UPA ha perso alcuni alleati di governo India: situazione economica attuale Nel 2012, il tasso di crescita Indiano (PIL) si è attestato intorno al 5,3% rispetto al 6,9% del 2011 e al 9,6% del 2010* Dopo anni di crescita intorno all’8%, il PIL negli ultimi anni ha raggiunto livelli tra il 5% e il 6% Il rallentamento è stato generato da: La crisi dell’Eurozona e la debolezza dell’economia USA L’attuale situazione politica che ha testimoniato una situazione di immobilismo tra le due principali coalizioni, in attesa delle elezioni del 2014 *Fonte: dati World Bank India: situazione economica attuale Tasso di crescita del PIL 10,0% 9,0% 8,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 0,0% 2008 2009 Fonte: dati World Bank & Moody’s 2010 2011 2012 2013 (stima) India: previsioni a breve-medio termine Tuttavia, secondo alcuni analisti la fase di rallentamento economico dovrebbe essere cessata: l’introduzione di alcune recenti riforme (es. multi-brand retail) contribuirà al rilancio la previsione di crescita del PIL Indiano, secondo Moody’s, è stimata al 6.2% per il 2013. alcune stime prevedono per l’agricoltura una crescita intorno al 2-4% e per l’industria sotto il 6% nel giro dei prossimi mesi potrebbe essere varato un accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e l’India le elezioni del 2014 potrebbero contribuire ad ulteriori spinte riformiste India: le riforme Proprio a causa della fase di relativo stallo dell’economia, il Governo ha adottato politiche volte ad attrarre investimenti sia stranieri che domestici Particolare rilevanza in questi ultimi mesi stanno assumendo gli Investimenti Diretti Esteri (IDE) nel mercato retail Da settembre 2012 diviene effettiva la nuova legge sul retail multi brand India: le riforme Il governo indiano ha infatti deciso di aprire le porte ai colossi globali multimarca nel mercato indiano, permettendo investimenti fino al 51% nel multi brand retail La riforma è in grado di attrarre investimenti fino a 3 miliardi di USD nei prossimi due anni Gli IDE nel settore della vendita al dettaglio sono in grado di generare ben 10 milioni di posti di lavoro in un arco di 10 anni, diventando così il più grande settore organizzato in termini di occupazione Tra gli effetti della riforma: un maggiore controllo dell’inflazione, meno sprechi e maggiore trasformazione di frutta, verdura, prodotti lattiero-caseari e carne Nuovi modelli di consumo 18 Nuovi modelli di consumo 19 Nuovi modelli di consumo 20 Il ruolo dell’India L’India funge da anello di collegamento tra Medio ed Estremo Oriente e tra alcune delle principali civiltà mondiali: islamica (Pakistan, Bangladesh), buddista (Bhutan, Myanmar), induista (Nepal) e confuciana (Cina) La posizione geografica, le potenzialità territoriali e demografiche rendono l’India un attore centrale negli equilibri geostrategici del III Millennio La sua continua crescita economica, insieme con quella della Cina, potrebbe contribuire a creare nuovi scenari regionali Il ruolo dell’India Sul piano internazionale, l’India è un paese estremamente attivo e dinamico, con intensi rapporti economici, commerciali e, ovviamente, politici con i vari partner È membro fondatore dell’Associazione per la Cooperazione in Asia Sud-Orientale (SAARC), lanciata, nel 1985, insieme con Pakistan, Bangladesh, Nepal, Sri Lanka, Afghanistan, Bhutan e Maldive L’India aspira da tempo a internazionale e leader regionale imporsi come potenza Il ruolo dell’India Gli Stati Uniti considerano New Delhi come un possibile rivale in grado di sfidare le mire egemoniche di Pechino nell’area: gli USA hanno fatto della cooperazione con l’India un obiettivo fondamentale della propria politica estera New Delhi, Mosca, Pechino sono riuscite, insieme a Brasile e Sudafrica, nell’intento di aumentare sensibilmente l’impatto delle rivendicazioni dei Paesi in via di sviluppo in ambito internazionale Il ruolo che il gruppo dei BRICS riuscirà a ritagliarsi nel panorama mondiale, da un punto di vista geopolitico, è però ancora profondamente incerto, vista l’evidente difficoltà nel conservare un orientamento comune nel momento in cui entrano in gioco interessi contrastanti Il ruolo dell’India Decisamente complesse sono le relazioni con Pechino (migliorate negli ultimi anni): nonostante i molti punti di convergenza, tra Cina e India esistono numerose questioni irrisolte Meno teso è il rapporto dell’India con la Russia, legame consolidato che risale al periodo della Guerra Fredda Tuttavia, in considerazione dei possibili mutamenti negli equilibri della regione, per New Delhi si prospetta la necessità di ripensare l’orientamento della propria politica estera Il mantenimento di una posizione di equidistanza tra i vari attori operanti nella regione potrebbe essere una strada non più praticabile, che la esporrebbe al rischio di marginalizzazione nella competizione per la conquista di potere e influenza Sommario Inquadramento geopolitico I rapporti con l’Italia e l’interscambio commerciale Agevolazioni ed eventuali fonti di finanziamento Opportunità di business Le aree in cui investire 25 Sommario Flussi commerciali e IDE con l’Italia Flussi commerciali e IDE con il resto del mondo 26 Interscambio con l’Italia Saldo commerciale (dati 2011): mld Euro 0.43 Prodotti importati dall’Italia Euro e Percentuale Macchine e macchinari per impiego generale e speciale 1.3 mld Euro (37,4%) Macchine per la formatura di metalli e altre macchine utensili 205 mln Euro (6,1%) Prodotti chimici di base, materie plastiche e gomma sintetica 176 mln Euro (5,2%) Parti ed accessori per autoveicoli e i loro motori 145 mln Euro (4,3%) Fonti: Ministero Italiano dello Sviluppo Economico Interscambio con l’Italia Saldo commerciale (dati 2011): mld Euro 0.43 Prodotti esportati in Italia Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici di base, materie plastiche e gomma sintetica Articoli di abbigliamento Prodotti della siderurgia Autoveicoli Calzature Fonti: Ministero Italiano dello Sviluppo Economico Euro e Percentuale 696 mln Euro (15,5%) 409 mln Euro (9,1%) 404 mln Euro (9,0%) 353 mln Euro (7,9%) 241 mln Euro (5,4%) 176 mln Euro (3,9%) Italia e IDE L’afflusso di capitali italiani in India nel 2011 è stato pari a 134 mln USD, in calo del 27% rispetto al 2010 (183 mln USD) Sono circa 400 le aziende italiane presenti in India e l’Italia si posiziona al settimo posto tra i Paesi UE (dopo Regno Unito, Germania, Olanda, Cipro, Francia e Spagna) e al dodicesimo nella classifica complessiva Tra i principali investitori: ENI, Fiat, Luxottica, Merloni, Piaggio, Tecnimont, Pirelli, Italcementi, Perfetti Van Melle, Carraro e Generali Flussi commerciali Totale import (2011): 251.9 miliardi Euro Totale export (2011): 170.5 miliardi Euro Dal 2002 al 2010, l’India è salita dalla 29ª alla 18ª posizione in termini di export nella graduatoria mondiale, e dalla 22ª alla 13ª posizione in termini di import Fonti: Dati Assocamerestero Flussi commerciali Paesi clienti 13.2% 10.6% Stati Uniti 48.4% 20% 7.8% Fonti: Dati Assocamerestero Emirati Arabi Unione Europea Cina Resto Flussi commerciali Paesi fornitori 11.6% 7.9% 6.1% 60.2% 14.2% Cina Emirati Arabi Arabia Saudita Unione Europea Resto Fonti: Dati Assocamerestero Investimenti esteri Paesi di provenienza 28% 41% 5% 6.1% Mauritius Singapore USA 6% Regno Unito 10% 10% Giappone Resto Fonti: Dipartimento indiano di Politica Industriale e Promozione Investimenti esteri Paesi di destinazione 25.8%28% 5.5% 5% 5.9% 6% 8.2% 23.8% 60.2% 6.1% 20.5% 10% 10.3% 10% Russia USA Isole Vergini Britanniche Mauritius Hong Kong Regno Unito Resto Fonti: Dipartimento indiano di Politica Industriale e Promozione Investimenti esteri Verso il Paese: servizi, finanziari e non (21%) telecomunicazioni (8%) informatica, edilizia, costruzioni e infrastrutture (ciascuno a quota 7%) All’estero del Paese: settore manifatturiero (42%); servizi non finanziari (10,5%); imprese commerciali (5,6%); Servizi finanziari (0,7%) Sommario Inquadramento geopolitico I rapporti con l’Italia e l’interscambio commerciale Agevolazioni ed eventuali fonti di finanziamento Opportunità di business Le aree in cui investire 36 Sommario Strategie d’accesso al mercato indiano Reti e aggregazioni d’impresa Finanziamenti 37 Rischio di credito e Rischio finanziario Tutti gli operatori che intraprendono un’iniziativa nei confronti dell’estero devono fronteggiare due categorie di rischio: rischio di credito, ovvero il rischio insito di concedere un affidamento alla contropartita estera rischio finanziario, diviso in rischio di cambio e rischio di tasso, e funge da amplificatore del primo Rischio di credito e Rischio finanziario La gestione del rischio di credito richiede una profonda conoscenza del Paese ove si intende investire Tale conoscenza deve estendersi in tutti gli ambiti, in particolar modo il quadro normativo Rischio di credito e Rischio finanziario I rischi nascono nel momento in cui il contatto con l’estero inizia, ovvero prima ancora di giungere alla negoziazione della documentazione Valutare e gestire entrambi i rischi è il compito fondamentale delle direzione finanziaria di un’impresa Rischio di credito e Rischio finanziario In questa gestione dei rischi occorre verificare: quali sono le opportunità fornite dai vari strumenti di supporto all’internazionalizzazione presenti in Italia quali sono le modalità migliori per utilizzare tali strumenti Il dialogo con gli enti preposti alla gestione degli strumenti di sostegno aiuta l’impresa ad individuare le soluzioni più opportune Accedere al mercato indiano Quando un’azienda ha deciso di competere sul mercato indiano, deve stabilire il giusto approccio L’approccio nei confronti del mercato, se non avviene in modo strutturato, cosciente, organizzato e mirato può essere molto pericoloso È possibile percorrere tre strade: 1) Approccio Multinazionale 2) Approccio “DIY (Do It Yourself) dell’internazionalizzazione” 3) Approccio Strutturato o di Sistema 42 Accedere al mercato indiano Operare in una logica STRUTTURATA o di SISTEMA, grazie anche al supporto di Reti di Imprese, garantisce una struttura di forte presa sul mercato Le aziende hanno bisogno di acquisire il know how e gli strumenti necessari per approcciare ed operare sul mercato indiano nella maniera più efficace Se l’attuale SPAZIO COMPETITIVO E’ LIMITATO o ci sono problemi contingenti, l’unica soluzione è spostare il campo d’azione su nuovi terreni di competizione Quindi oggi internazionalizzare in India (o in altri paesi emergenti) non è più una opzione ma una necessità 43 Accedere al mercato Indiano Possibili scenari BASSO INVESTIMENTO BASSO RISCHIO ALTO RISCHIO ALTO INVESTIMENTO • ricerca fornitori • ricerca distributori • Liaison Office • Project Office • Branch Office • LLP • ricerca agenti • ricerca importatori • tecnology tranfer • know-how licencing • collaborazioni con potenziali competitor locali • • • • W.O.S. Private Limited Public Limited Joint Venture 44 Accedere al mercato Indiano Vi sono diverse modalità di accesso e approcci operativi al mercato indiano, a seconda dell’obiettivo dell’azienda straniera: Analisi Strategica Obiettivo di BREVE TERMINE: TERMINE: progetti di internazionalizzazione trasferimenti di tecnologia o di know-how commercializzazione (ma no alla vendita stand-alone) Obiettivo di MEDIO - LUNGO TERMINE: liaison office project office branch office (ramo aziendale) limited liability partnership wholly owned subsidiary joint venture 45 Accedere al mercato indiano Prima di affrontare conoscerlo attraverso: il mercato indiano è fondamentale Framework settore / segmento Operatività della concorrenza Logiche di business delle aziende indiane Sopralluoghi e visite mirate 46 Accedere al mercato indiano L’approccio più “light” al mercato passa attraverso: Progetti di internazionalizzazione Distributori Importatori Fornitori Cessioni di tecnologia e know how, nel medio/lungo periodo devono essere valutati con molta attenzione 47 Strumenti ed aspetti legali L’India è un paese di Common Law tradition: non vi è raccolta organica di norme (es. codice civile, codice commerciale), anche se l’art 44 della Costituzione prevede la necessità di un codice civile uniforme Il sistema normativo si basa su un corpo di regole e principi derivanti dalla casistica che si interseca con le singole leggi Ciò dà vita ad una frammentazione estesa delle fonti del diritto 48 Strumenti ed aspetti legali Strumenti giuridici di penetrazione commerciale in India possono essere: Contratto di agenzia L’agente agisce come mandatario del produttore/esportatore italiano Il corrispettivo dell’agente si basa su una provvigione sulle vendite A differenza dell’ordinamento italiano, non si differenzia dal contratto di mandato Contratto di distribuzione Il distributore indiano agisce come un vero e proprio importatore Il profitto del distributore è rappresentato dalla percentuale di ricarico che egli applicherà sulle vendite effettuate all’interno del territorio individuato in contratto 49 Strategie di ingresso Nel selezionare un agente o un distributore è importante considerare quanto segue: reputazione commerciale capacità commerciale e finanziaria, solvibilità e credibilità capacità di fornire attrezzature commerciali adeguate aggressività nello sviluppare nuove reti e contatti fare un follow-up costante del lavoro svolto non è importante la grandezza dell‘agente/distributore: partner con modeste infrastrutture possono risultare più flessibili e fidati rispetto ad agenti con grandi infrastrutture ed elevata notorietà sul mercato 50 Strumenti ed aspetti legali Mantenendo la natura giuridica, economica ed imprenditoriale del proprio paese, è possibile approcciare il territorio indiano attraverso altre forme legali di inserimento nel mercato, come: Liaison office (ufficio di rappresentanza) Project office (ufficio temporaneo) Branch office (ramo d’azienda o filiale) Wholly Owned Subsidiary (società di diritto indiano le cui quote sono interamente detenute dalla società di diritto straniero) 51 Strategie di ingresso: Liaison Office Si tratta di un ufficio di rappresentanza, creato per esplorare le opportunità di business presenti in un nuovo mercato Il L.O. comporta un investimento finanziario limitato e: Non può compiere attività commerciale o industriale, sia direttamente che indirettamente, e non può quindi ricavare reddito dall’estero Viene finanziato interamente da rimesse provenienti dalla società italiana attraverso i normali canali bancari 52 Strategie di ingresso: Project Office Si tratta di un ufficio temporaneo, creato per seguire lo sviluppo all’estero di un progetto acquisito dalla società italiana Il P.O. comporta un investimento finanziario limitato e: Non può compiere attività diverse, da quelle previste per la corretta esecuzione del progetto per cui è stato attivato Al termine del progetto può rimpatriare il surplus generato, ottenendo una liberatoria da parte della RBI (in India) 53 Strategie di ingresso: Branch Office Le aziende italiane possono aprire filiali all’estero, che mantengono personalità giuridica straniera Un branch office (in India) non può svolgere attività manifatturiere ma solo commerciali, fra cui: Import/export di merci e commercio all’ingrosso (non al dettaglio) Fornire servizi e consulenze professionali Ricerca 54 Strategie di ingresso: Branch Office Promozione di collaborazioni tecnico-finanziarie fra aziende indiane e straniere Rappresentare acquisto/vendita l’azienda madre e fungere da agente di Fornire servizi di IT e sviluppo software in India Fornire assistenza tecnica post-vendita per i prodotti venduti dall’azienda madre 55 Strategie di ingresso: Wholly Owned Subsidiary Una società italiana può operare all’estero costituendo una società di diritto locale le cui quote sono interamente detenute dalla società di diritto straniero In alcuni casi le aziende costituite devono avere l’approvazione del Foreign Investment Promotion Board (in India) Approvazione automatica (informazione alla Reserve Bank of India entro 30 giorni) 56 Strategie di ingresso: Wholly Owned Subsidiary Permesso del Governo: creazione di una holding quando la tecnologia utilizzata è soggetta a protezione o deve essere importata quando almeno il 50% della produzione è destinata all’esportazione 57 Strategie di ingresso: Joint Venture Un altro strumento utile è costituito da accordi di cooperazione tecnica o Joint Venture contrattuale Tale contratto costituisce l’ultimo passo prima di avviare un accordo di Joint Venture Obiettivo della JV Negoziare e sottoscrivere un contratto di cooperazione tecnica che presuppone il trasferimento, anche iniziale e temporaneo, di una determinata tecnologia o know-how da parte di un’impresa straniera in favore di un soggetto indiano il quale, dietro corrispettivo di una determinata royalty, si obbliga a produrre e/o sviluppare un determinato prodotto o progetto Il partner indiano interessato a sottoscrivere il contratto, deve richiedere l’autorizzazione alla RBI (Reserve Bank of India) 58 Strategie di ingresso: Joint Venture La Joint Venture è un accordo di collaborazione con cui due o più imprese, pur mantenendo la propria indipendenza giuridica, collaborano per la realizzazione di un’attività economica La JV vede l'utilizzo sinergico delle risorse portate dalle singole imprese partecipanti ma anche un’equa suddivisione dei rischi legati all’investimento Le Joint Venture Company vengono generalmente formate sulla base dell’Indian Companies Act, possono essere Private Limited o Public Limited 59 Le fasi per una corretta strategia Come primo passo, l’azienda deve attuare un programma volto alla comprensione delle proprie esigenze e dei propri obiettivi per penetrare il mercato indiano: L’impresa dovrà capire e conoscere il mercato in maniera dettagliata e approfondita (individuando potenzialità del settore, target, bisogni del consumatore, ecc.) Definire la strategia di marketing, individuando la giusta promozione e distribuzione del prodotto e il prezzo Svolgere un’analisi approfondita strategie applicate dai competitors della concorrenza e le Valutare la modalità di approccio e la migliore strategia di accesso 60 Le fasi per una corretta strategia Dopo aver valutato tutte queste fasi si potrà passare alla strategia operativa Ad esempio per la scelta del partner sono necessarie tali azioni: un’ analisi di telemarketing una redazione di una lista di potenziali partner indiani contenente i riferimenti di ciascuno la decisione dell’azienda cliente di quali partner incontrare l’organizzazione della missione ed incontri presso le aziende indiane pre-stabilite la scelta del partner migliore 61 Aggregazioni di imprese: la costituzione di ATI L’Associazione temporanea tra imprese è un’aggregazione temporanea e occasionale tra imprese per lo svolgimento di un’attività, limitatamente al periodo necessario per il suo compimento Con la costituzione dell’associazione temporanea, le imprese associate, pur restando giuridicamente soggetti distinti, possono quindi formulare un’offerta congiunta, obbligandosi a realizzarla congiuntamente. Aggregazioni di imprese: la costituzione di ATI Si tratta di un'alleanza tra imprese diverse al fine di cooperare e raggiungere, nelle diverse aree aziendali, la dimensione minima necessaria affinché il “business” diventi conveniente e remunerativo Non si tratta di fondere più imprese in una più grande o di formare un gruppo di imprese con una capogruppo (Holding), ma solo di costituire una nuova entità più ampia Aggregazioni di imprese: la costituzione di ATI Tutto ciò non comporta la perdita dell'individualità e dell'autonomia del singolo imprenditore, che continua a gestire la propria piccola impresa Attraverso questa forma associativa si dà la possibilità anche alle piccole imprese di eseguire, in forma congiunta, opere o operazioni economiche che difficilmente potevano essere realizzate da imprese di piccole dimensioni Aggregazioni di imprese: la costituzione di ATI L’associazione tra imprese si presta ad essere utilizzata anche in ambito internazionale Contribuisce ad abbattere i rischi d’ingresso nei nuovi mercati, permettendo la condivisione di questi ultimi con un partner estero. Le Reti d’Impresa Le Reti di Impresa rappresentano forme di coordinamento di natura contrattuale tra imprese È uno strumento di aggregazione per le imprese che vogliono esercitare attività economiche in comune, e non in grado di internazionalizzarsi da sole su mercati esteri Stabilizza i rapporti di collaborazione e aumenta le opportunità di business Le Reti d’Impresa Le aziende in un mercato modificato dalla crisi per restare competitive devono collaborare tra loro Sono particolarmente destinate alle PMI che vogliono aumentare la loro massa critica e avere maggiore forza sul mercato senza doversi fondere o unirsi sotto il controllo di un unico soggetto È uno strumento consigliabile a PMI delle stesse dimensioni Le Reti d’Impresa Esistono vari modelli d’impresa. Possono essere: e strutture per classificare le reti “verticali” e “orizzontali” “paritarie” o “gerarchiche” “organizzative” o “contrattuali” L'obiettivo delle imprese consiste nello sfruttamento delle conoscenze accumulatesi grazie al comune interagire dei soggetti aderenti alla rete Le Reti d’Impresa Le reti d’impresa inoltre: sono complementari rispetto alla realizzazione di nuovi prodotti condividono risorse, materiali e immateriali mirano a creare interdipendenze di tipo tecnico, organizzativo ed economico hanno relazioni stabili e il loro agire è determinato da una precisa forma di coordinamento Le Reti d’Impresa In un prossimo futuro, in previsione di una evoluzione dei mercati tale da assumere le sembianze di una grande rete globale, è probabile che la struttura delle reti d’impresa sia più evoluta. Le reti tradizionali saranno sostituite da reti più organizzate e meglio strutturate in grado di esprimere livelli sempre più elevati di creatività, rapidità e flessibilità Le Reti d’Impresa Le reti d’imprese rendono enormemente più flessibili i tempi di risposta al cliente, contribuendo ad accrescere la cultura e il know-how aziendale Attraverso le reti d’imprese si possono condividere investimenti che altrimenti non sarebbero possibili alla singola impresa Le Reti d’Impresa Considerando la particolare struttura dell’azienda e dell’ impresa italiana, caratterizzate da una miriade di PMI, e non in grado da sole di penetrare i mercati esteri, la risposta è Creare fusioni, d’Impresa, unirsi aggregarsi, creare consorzi, creare Reti Le Reti d’Impresa La Regione Emilia Romagna stimola la creazione di Reti d’Impresa Vengono stanziati dei finanziamenti al fine di supportare la creazione, lo sviluppo e il rafforzamento di Reti d’impresa Anche il Ministero dell’Economia, attraverso la legge n.33 del 9 aprile 2009, intende promuovere questo efficace strumento Le Reti d’Impresa Il contratto di rete costituisce un strumento innovativo che si affianca a quelli esistenti (JV, ATI, ecc.) ed è utilizzabile per diverse finalità In ambito normativo, la disciplina L.122/2010 l’identità contrattuale ed amplia la libertà delle parti rafforza Il contratto di rete distingue tra una fase di programmazione ed una di attuazione Le Reti d’Impresa Il programma di rete definisce: obiettivi strumenti diritti ed obblighi dei partecipanti L’attuazione del programma definisce partecipazione e le attività tra i partecipanti le modalità di Le Reti d’Impresa Per finanziare le attività della rete Autofinanziamento Costituzione fondo patrimoniale Eterofinanziamento Finanziamento alla rete Fondo patrimoniale costituito con i contributi reinvestimento utili Finanziamento alle singole imprese in rete Fondo patrimoniale costituito con i patrimoni destinati Problema del rating di rete Finanziamenti per l’internazionalizzazione L’impresa deve considerare una serie di aspetti legati al Paese, al partner commerciale, all’ investimento I presupposti essenziali consistono nell’effettuare: studi di fattibilità sul mercato in cui si vuole inserire studi sulle risorse disponibili e sulle caratteristiche dell’operazione Finanziamenti per l’internazionalizzazione Il Decreto Legge 143/1998, prevede interventi per finanziare : studi di fattibilità supporti per l’assistenza tecnica se lo studio ha esito positivo, implementare iniziative di Internazionalizzazione Si tratta di uno dei capitoli più importanti fra gli interventi di agevolazione finanziaria, e serve a finanziare i contributi in conto interessi per le operazioni di forfaiting e buyer’s credit Finanziamenti per l’internazionalizzazione Questi i beneficiari di questo decreto legge che agevola il processo di esportazione: le imprese esportatrici italiane industriali le imprese commerciali ed artigiane consorzi e associazioni Finanziamenti per l’internazionalizzazione Nello specifico agevola lo smobilizzo dei crediti da esportazioni italiane di beni strumentali, quali impianti, macchinari e tecnologie con pagamento differito Consente alle imprese italiane di offrire agli acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a medio/lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi Finanziamenti per l’internazionalizzazione Nonostante le diverse modifiche apportate nel tempo, tale decreto legge rimane ancora la legge quadro fondamentale nel sistema di sostegno e finanziamenti all’internazionalizzazione delle imprese italiane Ha rappresentato il primo tentativo di coordinare e armonizzare la normativa, introducendo significative novità, tra cui il passaggio a Simest della gestione di contributi e agevolazioni finanziarie per l’internazionalizzazione Finanziamenti per l’internazionalizzazione La spinta verso il rinnovamento di questo quadro legislativo è andata nel senso di una sua semplificazione e dell’emanazione di un testo unico che regolasse tutta la materia L’obiettivo riguardava la creazione di un Testo Unico per coordinare le misure di intervento di competenza dello Stato con quelle delle regioni e degli organismi preposti operanti nel settore Tale Testo Unico non è stato ancora emanato Finanziamenti per l’internazionalizzazione Nel 2010 è stato creato il Sistema Export Banca, che consente di finanziare a costi competitivi operazioni di internazionalizzazione ed esportazione effettuate da imprese italiane Sono stati fissati accordi fra SACE e Cassa Depositi e Prestiti: la convenzione prevede che Cdp fornisca alle banche la provvista necessaria a finanziare le operazioni ammissibili, a condizione che le banche siano assicurate o garantite dalla Sace Finanziamenti per l’internazionalizzazione Al sistema Export Banca si aggiungono i finanziamenti che SIMEST può concedere: per il miglioramento della loro solidità patrimoniale al fine di accrescerne la competitività per l’inserimento sui mercati esteri (Extra UE) per la diffusione di prodotti e servizi per studi di prefattibilità e fattibilità e programmi assistenza tecnica collegati a investimenti italiani all’estero di Finanziamenti per l’internazionalizzazione Anche Finest interviene nei progetti di finanziamento, con una partecipazione fino al 25% del capitale sociale di imprese estere Il suo intervento è quello di un silent partner: la finanziaria non interviene mai nella gestione del business della società Finest inoltre affianca le imprese del Triveneto nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie (da parte di banche e istituzioni nazionali e/o sovranazionali) Sommario Inquadramento geopolitico I rapporti con l’Italia e l’interscambio commerciale Agevolazioni ed eventuali fonti di finanziamento Opportunità di business Le aree in cui investire 86 Sommario Agricoltura e trasformazione alimentare Arredamento Ceramica e Piastrelle Edilizia e infrastrutture Meccanica Agricola Tessile e Abbigliamento Comparto medicale/farmaceutico Comparto IT 87 Principali settori economici Agricoltura e attrezzature agricole Pilastro dell’economia indiana: contribuisce al 18,5% del PIL Da esso dipende il 60% della popolazione Principali coltivazioni: cereali, legumi, canna da zucchero, tè, frutta e verdura Il Governo promuove iniziative volte al miglioramento delle tecniche agricole e di irrigazione 88 Principali settori economici Agricoltura e attrezzature agricole Ruolo fondamentale: influenza la produttività del settore primario e ha impatto sui prezzi dei prodotti agricoli Fra le attrezzature impiegate, quelle a maggiore utilizzo sono i trattori Accordi di contract farming fra i piccoli coltivatori indiani e le grandi aziende di trasformazione alimentare, che forniscono adeguate attrezzature agricole Il Governo Indiano attua la concessione di sussidi sull’acquisto di macchine agricole 89 Principali settori economici Trasformazione alimentare Industria che si situa al quinto posto in India in termini di produzione, consumo, esportazioni e crescita attesa Dimensioni del mercato: 55 miliardi di Euro Tasso di crescita: 9-12% Livello di trasformazione ancora basso a causa della mancanza di opportune infrastrutture di magazzinaggio, trasporto e raffreddamento 90 Principali settori economici Arredamento L’India si trova fra i 14 principali mercati dell’arredamento al mondo Il settore dà occupazione a circa 300.000 persone Valore del mercato: 6,3 miliardi di euro Tasso di crescita del settore organizzato: 30% nei prossimi 3 anni 91 Principali settori economici Ceramica e piastrelle L’India si trova al 5° posto a livello mondiale per la produzione di piastrelle in ceramica Volume di produzione annuo: 390 milioni di m2 di piastrelle (5% della produzione mondiale) Valore di produzione annuo: 1,5 miliardi di euro Tasso di crescita del segmento: 12-15% annuo 92 Principali settori economici Edilizia e infrastrutture Il settore delle costruzioni indiano incrementerà notevolmente il proprio volume d’affari, grazie anche agli incentivi fiscali che intendono sostenere lo sviluppo infrastrutturale Il comparto, nell’anno fiscale 2010-2011 ha contribuito al PIL nazionale con una cifra pari a 59.12 miliardi di Euro (con una quota che si attesta intorno all'8%) Il settore dell’edilizia e delle costruzioni è il secondo più grande nel Paese dopo l'agricoltura Gli IDE sono in costante aumento: è stato stima che nella prima metà dell’anno fiscale 2012-2013 l’India ha ricevuto IDE pari a 216.53 milioni di Euro Principali settori economici Edilizia e infrastrutture Nello mese di ottobre 2012, per accelerare lo sviluppo infrastrutturale: il Governo Indiano annunciato l’istituzione di National Investment Board; ha un l’Asian Development Bank (ADB) e l’India Infrastructure Finance Company Limited hanno lanciato una prima versione del piano di sostegno al credito. Tale progetto sarà parzialmente garantito da una cifra pari a 128 milioni di USD di obbligazioni, emesse da società indiane. Principali settori economici Edilizia e infrastrutture Si prevede che, entro il 2020, l’industria delle costruzioni raggiungerà un valore di 125.5 miliardi di € Tale sviluppo creerà un mercato di oltre 9 miliardi di € per le attrezzature da costruzione, entro il 2015 L’India diventerà il principale mercato per le attrezzature da costruzione e da miniera, superando anche la Cina Industria delle costruzioni Industria delle attrezzature da costruzione Macchine da cantiere Principali settori economici Macchinari da costruzione e macchine movimento terra Attuale valore del mercato: 1,6 miliardi di euro Tasso di crescita annuale: 24% Il segmento primario è rappresentato dai macchinari per la movimentazione terra, che rappresentano il 57% del mercato Nel 2014 il mercato indiano assorbirà 63.000 macchine per movimento terra: nel 2009 erano appena 29.000 Principali settori economici Macchinari da costruzione e macchine movimento terra: segmentazione del mercato Macchinari da costruzione (quote %) 6% 5% Movimentazione terra 7% Movimentazione merci 12% Trivellazione 57% 13% Costruzione strade Cementazione Preparazione del cemento Principali settori economici Macchinari da costruzione e macchine movimento terra Lo sviluppo del settore è trainato da: crescita complessiva del comparto infrastrutturale; espansione del settore minerario; crescente presenza di OEM in India; costante afflusso di Investimenti Diretti Esteri. I produttori internazionali sono sempre più attratti dal mercato indiano: secondo quanto affermato recentemente (14 Dicembre 2012) da Luis de Leon (Caterpillar Inc.), l’India presenta scenari molto positivi, rispetto al trend recessivo degli altri mercati internazionali Principali settori economici Meccanica agricola Il comparto elevati cresce a ritmi Il valore del mercato si attesta intorno ai 4.7 miliardi di € e il potenziale di sviluppo per il futuro è enorme Il ruolo del settore in India è fondamentale, dal momento che influenza fortemente la produttività del settore primario e ha un grosso impatto sui prezzi dei prodotti agricoli Principali settori economici Meccanica agricola In India vengono prodotti soprattutto trattori a bassa potenza di svariate dimensioni L’industria dei trattori indiana è una delle più grandi al mondo: con 450.000 trattori prodotti annualmente contribuisce per il 30% alle produzioni globali La produzione stimata di motocoltivatori/motozappatori in India si attesta intorno alle 53.000 unità Nel settore sono in costante aumento gli accordi collaborazione e le JV tra player domestici ed internazionali di Principali settori economici Meccanica agricola Recentemente il Premier Indiano Singh ha affermato che la trasformazione del settore agricolo deve essere una delle principali priorità del Paese Tale sviluppo deve essere accompagnato da politiche volte al miglioramento delle condizioni tecnologiche Il 12.mo Piano Quinquennale mira a garantire una crescita del settore pari al 4% Principali settori economici Tessile e abbigliamento L’industria tessile indiana contribuisce alla formazione del 4% del PIL nazionale Il valore dell’industria tessile e dell’abbigliamento ammonta a 37 miliardi di euro L’India è il secondo produttore al mondo di seta e il terzo di cotone Spesa di consumo per abbigliamento: 5% del reddito 102 Principali settori economici Settore medicale/farmaceutico Oggi il valore totale dell’industria sanitaria in India equivale a 40 miliardi di USD Il settore sanitario in India nel 2015 dovrebbe arrivare a valere 100 miliardi di USD, con una crescita media del 20% Nei prossimi anni, il maggior numero di ospedali e l’aumento delle richieste di attrezzature sanitarie faranno crescere la necessità, quindi la domanda, di sofisticati strumenti e nuove attrezzature 103 Principali settori economici Settore medicale/farmaceutico Il governo Indiano attrezzature e reagenti non richiede licenze per importare Tutti gli strumenti/prodotti/attrezzature medicali sono distribuiti tramite distributori regionali che a loro volta utilizzano un network di sub-fornitori Le più grandi società del settore, come Siemens, Bayer, GE Capital or Bristol-Myers Squibb stanno aumentando il valore degli investimenti in India, oppure stanno concludendo contratti di JV con altre società Indiane 104 Principali settori economici Settore IT Il settore indiano dell’Information Technology (IT) ha avuto un ruolo fondamentale nel posizionamento dell’India nel mercato globale L’India, secondo la Banca Mondiale, è la meta preferita delle società di software per via della qualità del prodotto indiano e della competitività a livello di costi I vantaggi e le opportunità offerte dall’industria indiana dell’IT hanno portato le maggiori multinazionali del settore a stabilirvi le proprie operazioni 105 Principali settori economici Settore IT Il mercato IT indiano offre opportunità in quattro segmenti chiave: servizi IT prodotti software servizi gestiti da IT e-business Oltre al mercato delle esportazioni, tutti questi segmenti presentano anche una componente importante di mercato interno 106 Cluster Industriali Lapideo Ceramico, Lapideo, Meccanico, Chimico, Petrolifero Meccanico, Automotive, Movimentazione Terra, Farmaceutico Meccanico, Lavorazione pelle, Siderurgico Siderurgico, Minerario Farmaceutico, Chimico, Petrolifero, Automotive, Movimentazione Terra Farmaceutico, Chimico, Petrolifero Meccanico, Oleodinamico, Movimentazione Terra, Tessile ITC Meccanico, Automotive, Movimentazione Terra Meccanico, Tessile, Lavorazione Ghisa 107 Sommario Inquadramento geopolitico I rapporti con l’Italia e l’interscambio commerciale Agevolazioni ed eventuali fonti di finanziamento Opportunità di business Le aree in cui investire 108 Gujarat: Dati Generali Indicatore Dati Popolazione 60.383.628 abitanti PIL (2011) 104.8 miliardi USD Tasso di crescita PIL (2011) 12.2% Capitale Città principali Gandhinagar Ahmedabad, Surat, Vadodara, Rajkot Densità della popolazione Principali settori Principali hub produttivi 308 abitanti/km2 Chimico e Petrolchimico, Agricoltura e Trasformazione alimentare, IT, Tessile, Gioielleria, Ceramica, Infrastrutture Ahmedabad, Surat, Vadodara, Morbi Bhavnagar, Jamnagar Fonti: IBEF, Sito del Governo del Gujarat, VMW Analytic Services 109 Gujarat Morbi GUJARAT Surat Ahmedabad 110 Gujarat: mappa e hub Petrolchimico, Farmaceutico, Tessile, IT, Automotive Ceramica Raffinerie Petrolio, Trasformazione alimentare, Macchinari Petrolchimico, Tessile, IT, Beni Ingegneristici Petrolchimico, Farmaceutico, Chimico, Costruzioni 111 perchè Gujarat? Notevole supporto da parte del Governo locale allo sviluppo del business Alto livello di concentrazione di investimenti esteri Ahmedabad storico distretto industriale Numerosi porti e ben organizzati Infrastrutture sviluppate Comunità locale imprenditiva e attiva Progetti avvenieristici per il business locale «Locomotiva Industriale dell’India»* *Economist 112 Gujarat: aziende Italiane Società Città Settore Modello operativo Sacmi S.c.p.A. (Imola) Ahmedabad Meccanica Filiale Mineraria Sassolese S.p.A. (Modena) Anand Ceramica Filiale Condor Trade S.p.A. (Brescia) Surat Calzature JV Vincenzo Zucchi S.p.A. (Milano) Vapi Tessile JV 113 Maharashtra: Dati Generali Indicatore Dati Popolazione 112.372.972 abitanti PIL (2011) 224.1 miliardi USD Tasso di crescita PIL (2011) 14.2% Capitale Mumbai Città principali Pune, Nagpur, Nashik, Navi Mumbai, Thane, Aurangabad, Kolhapur Densità della popolazione Principali settori Principali hub produttivi 365.2 abitanti/km2 IT, Automotive, Entertainment, Servizi, Trasformazione alimentare, Chimico, Ingegneria Meccanica, Trasporti Mumbai, Pune, Navi Mumbai, Aurangabad, Nagpur, Nashik Fonti: IBEF, Sito del Governo del Maharashtra, VMW Analytic Services 114 Maharashtra MAHARASHTRA Pune 115 Maharashtra: mappa e hub Servizi, Chimico, Tessile, IT, Entertainment, Ingegneria, Meccanica Automotive, IT, Ingegneria, Trasformazione alimentare, Chimico Automotive, Ingegneria, Trasformazione alimentare Ingegneria, Trasformazione alimentare, Chimico 116 perchè Pune? Ottimo hub industriale su settori trasversali Infrastrutture di primo livello Il porto principale Indiano (JNPT) è a breve distanza Costi accessibili per spazi industriali e direzionali Maggiori OEM Automotive presenti nell’ area Con Mumbai, famiglie ad alto livello di disponibilità economica Aeroporto Internazionale di Pune 117 Maharashtra: aziende Italiane Società Città Settore Modello operativo Ognibene S.p.A. (Reggio Emilia) Pune Meccanica Filiale Rilievi Group S.r.l. (Bologna) Mumbai Tessile Filiale Landriani S.r.l. (Torino) Pune Meccanica JV Marchesini Group S.p.A. (Bologna) Mumbai Meccanica Filiale 118 Haryana: Dati Generali Indicatore Dati Popolazione 25.353.081 abitanti PIL (2011) 56.1 miliardi USD Tasso di crescita PIL (2011) 18.8% Capitale Città principali Chandigarh Faridabad, Gurgaon, Ambala, Hisar, Rohtak 573.4 abitanti/km2 Densità della popolazione Principali settori Agricoltura, Servizi, Automotive, IT, Tessile, Ingegneria, Petrolchimico, Immobiliare e Costruzione, Biotecnologia Principali hub produttivi Faridabad, Gurgaon, Yamuna Nagar, Panipat, Ambala Fonti: IBEF, Sito del Governo dell’Haryana, VMW Analytic Services 119 Haryana Faridabad Gurgaon HARYANA 120 Haryana: mappa e hub Strumentazione scientifica, Tessile, Ingegneria Tessile Automotive, IT, Tessile, Costruzione e Immobiliare, Retail, Telecomunicazioni Automotive, IT, Ingegneria, agricoltura 121 perchè Haryana? Hub industriale di primaria importanza Governo locale particolarmente aperto nei confronti del business Manodopera qualificata e abbondante Carico fiscale non elevato Infrastrutture di alto livello Vicinanza a National Capital Region Basso livello burocratico Aeroporto Internazionale di Delhi 122 Haryana: aziende Italiane Società Città Settore Modello operativo Omb Saleri S.p.A. (Brescia) Gurgaon Automotive Branch Office Apicom S.p.A. (Ferrara) Faridabad Automotive Filiale Roberto Nuti S.p.A. (Bologna) Gurgaon Automotive JV Dall’Orto S.p.A. (Como) Faridabad Automotive JV 123 Tamil Nadu: Dati Generali Indicatore Dati Popolazione 72.138.958 abitanti PIL (2011) 119.1 miliardi USD Tasso di crescita PIL (2011) 17.9% Capitale Città principali Chennai Coimbatore, Madurai, Tiruchirappalli 554.7 abitanti/km2 Densità della popolazione Principali settori Principali hub produttivi Tessile, Automotive, IT, Software, Elettronica, Ingegneria Chennai, Coimbatore, Madurai, Vellore Fonti: IBEF, Sito del Governo del Tamil Nadu, VMW Analytic Services 124 Tamil Nadu TAMIL NADU Chennai Coimbatore 125 Tamil Nadu: mappa e hub Tessile, Ingegneria, software Automotive, Software, Tessile, Elettronica, Biotecnologia, Entertainment Automotive, IT, Tessile, Retail 126 perchè Tamil Nadu? Storico Hub Industriale, oggi in fase di forte crescita Altissima concentrazione di PMI Costi di produzione attrattivi Nuovo polo per le energia alternative Tirupur, tessile a prezzi competitivi Presenza di un importante porto commerciale Forza lavoro altamente qualificata e dai bassi costi 127 Tamil Nadu: aziende Italiane Società Cittàc Settore Modello operativo Bonfiglioli S.p.A. (Bologna) Chennai Meccanica Filiale Mainetti S.p.A. (Vicenza) Chennai Tessile Filiale Valvitalia S.p.A. (Pavia) Coimbatore Meccanica Filiale Socomec S.p.A. (Parma) Coimbatore Movimentazione JV Terra 128 Madhya Pradesh: Dati Generali Indicatore Dati Popolazione 75.697.565 abitanti PIL (2011) 52.3 miliardi USD Tasso di crescita PIL (2011) 11% Capitale Città principali Densità della popolazione Principali settori Principali hub produttivi Bhopal Indore, Jabalpur, Gwalior, Ujjain 245.6 abitanti/km2 Automotive, Farmaceutico, Agricolo, Tessile, Minerario, IT, Turismo Indore, Jabalpur, Pithampur Fonti: IBEF, Sito del Governo del Madhya Pradesh, VMW Analytic Services 129 Madhya Pradesh MADHYA PRADESH Indore 130 Madhya Pradesh: mappa e hub Automotive, IT, Retail, Immobilare e Costruzioni, Farmaceutico, Tessile Automotive Minerario, Agricolo 131 perchè Madhya Pradesh? Forte sviluppo a livello industriale Concentrazione di OEM multinazionali Terreni a prezzi competitivi Clima favorevole con attività agricole significative Disponibilità di risorse naturali Locale produzione di energia Buon livello di infrastrutture Livelli di consumo interno in forte aumento Politiche incentivanti agli investimenti 132 Madhya Pradesh: aziende Italiane Società Città Settore Modello operativo Saportiti Italia S.p.A. (Varese) Pithampur Arredamento Collaborazio ne Tecnica C.B.M. S.p.A. (Modena) Dewas Meccanica Agricola Filiale 133 Andhra Pradesh: Dati Generali Indicatore Dati Popolazione 84.655.533 abitanti PIL (2011) 123.5 miliardi USD Tasso di crescita PIL (2011) 19.4% Capitale Città principali Densità della popolazione Principali settori Principali hub produttivi Hyderabad Visakhapatnam, Vijayawada, Guntur, Warangal 307.8 abitanti km2 Agricoltura e Trasformazione alimentare, Servizi, IT, Farmaceutico, Retail, Biotecnologia Hyderabad, Visakhapatnam Fonti: IBEF, Sito del Governo dell’Andhra Pradesh, VMW Analytic Services 134 Andhra Pradesh ANDHRA PRADESH Hyderabad 135 Andhra Pradesh*: mappa e hub Trasformazione alimentare, Tessile, IT, Servizi, Retail, Costruzioni, Farmaceutico Minerario *Lo stato dell’ Andhra Pradesh potrebbe essere scorporato da un nuovo stato chiamato Telangana 136 perchè Andra Pradesh? Significativa e sostenuta crescita economica Focus su IT, farmaceutica e Biotecnologie Politiche governative locali finalizzate ad attrarre investimenti esteri Ampia disponibilità di risorse naturali, cemento e granito Infrastrutture ben sviluppate Aeroporto internazionale di Hyderabad 137 Andra Pradesh: Aziende Internazionali Facebook (IT) Microsoft (IT) IBM (IT) Novartis (Farmaceutica) Cargill (Food Commodities) 138 Conclusioni L’India è un mercato complesso e lontano (non solo in termini geografici) molte sono anche le difficoltà che vanno affrontate ma rappresenta una grande opportunità per le imprese Italiane per cogliere questo opportunità serve una buona preparazione tanta pazienza e una strategia di medio lungo periodo in grado di sostenere il percorso dell’impresa molti sono gli strumenti a disposizione e gli stessi vanno tarati sulla struttura dell’impresa Ogni imprenditore, oggi, si deve chiedere se la propria azienda può permettersi il lusso di NON fare business con l’India. 139 Contatti Octagona s.r.l. Via A. Cadamosto, 22/A 41012 Carpi (MO) Tel. +39 059 9770184 Fax +39 059 9770186 E-mail: [email protected] Sito web: www.octagona.com Tutte le informazioni ed i pareri sono dati in buona fede, ma senza responsabilità legale. Octagona s.r.l. declina ogni responsabilità per eventuali errori ed omissioni. Le informazioni contenute all’interno di questo documento non devono essere considerate sostitutive di un parere legale. © Octagona s.r.l. Giugno 2013 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo (elettronico, meccanico, reprografico, digitale) se non nei termini previsti dalla legge che tutela il diritto d’autore. 140