Fare Affari in India - Camera di commercio di Bergamo

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Fare Affari in India - Camera di commercio di Bergamo
FOCUS INDIA
Dott. Enrico Perego
Bergamo, 21 Giugno 2013
1
… ricorda che dietro ogni India
che vedi c’è un’altra India che
non vedi …
Ashok Vajpeyi
2
Sommario
Inquadramento geopolitico
I rapporti con l’Italia e l’interscambio
commerciale
Agevolazioni ed eventuali fonti di
finanziamento
Opportunità di business
Le aree in cui investire
3
Sommario
Contesto economico e politico
Il ruolo dell’India
4
India: Dati Generali
Indicatore
Popolazione
Tasso di crescita della
popolazione
Età media
Tasso di alfabetizzazione
Superficie
Densità di popolazione
Tasso di
urbanizzazione
Lingue più diffuse
Capitale
India
1.203,281 milioni
1,4%
25,3 anni
61%
3.287.263 km2 (7°
posto)
366 abitanti/km2
29%
Hindi, Inglese, Bengali,
Tamil
New Delhi
Forma di governo
Rep. Federale
Moneta
Rupia indiana
5
India: Dati Generali
L’India è una federazione composta
da 28 stati e 7 unioni territoriali,
a loro volta suddivisi in distretti
La capitale è New Delhi, in cui
hanno sede le massime istituzioni
politiche e amministrative
Il Premier è Manmohan Singh,
membro del Partito del Congresso
Indiano
6
Perché investire sull’India
Secondo paese più popoloso
del pianeta dopo la Cina
Rappresenta
1/5 della
popolazione
mondiale
(circa 1,2 miliardi di persone )
Tasso di crescita: 1,4% annuo,
popolazione giovane e in
continua crescita
Previsioni per il 2020: il paese
sarà abitato da oltre 1,3 miliardi
di persone
Il 35,3% della popolazione ha
un’età compresa tra 0 e 14 anni e
l’età media è di circa 25 anni
7
Perché investire sull’India
Liberalizzazione economica
Crescita economica
Migliore redistribuzione della ricchezza
Penetrazione dei mass media
Affiancamento di nuovi valori e di una nuova mentalità in stile
occidentale accanto a quella tradizionale indiana: maggiori punti di
contatto tra persone appartenenti a caste differenti
Forte occidentalizzazione soprattutto nelle aree urbane
Nascita di una nuova classe sociale: i nuovi ricchi
8
Perché investire sull’India
Proiezioni future:
Popolazione indiana: 1,6 miliardi nel 2050
Numero di persone urbanizzate: 700 milioni nel 2050
Quota dell’agricoltura nel PIL: al di sotto del 10% nel 2025
Tasso di crescita della domanda: 6-8% annuo
Crescente decentramento dei servizi, sfruttando la riserva di
giovani professionisti laureati con bassi livelli salariali
9
Perché investire sull’India
Pro
tasso di crescita del PIL nel
2012 superiore al 5%
liberalizzazione e
deregolamentazione economica
crescita del reddito e della
spesa procapite
secondo paese più popoloso
del pianeta dopo la Cina
Contro
carenze infrastrutturali
povertà
diseguaglianze regionali
sviluppo rallentato delle zone
rurali
distribuzione ancora diseguale
della ricchezza: il 10% della
popolazione possiede il 33%
l’India diventerà uno dei più
importanti player della scena
economica mondiale del XXI
secolo
10
Scala della ricchezza
LUSSO (1-1,2 milioni)
Famiglie ricche da generazioni
Desiderano un tenore di vita altissimo
NUOVI RICCHI (7-8 milioni)
CEO e alte figure dirigenziali
Desiderano affermare il loro status in società
MEDIO RICCHI (10-11 milioni)
Imprenditori dei settori emergenti
Ricchezza in crescita, ma con limiti di budget
UPPER MIDDLE CLASS (16-17 milioni)
Retailer medio-grandi o liberi professionisti
Ricchezza in crescita, ma con maggiori limiti di budget
Mercato
potenziale
circa 300 mln
MIDDLE CLASS (250 - 270 milioni)
Donne lavoratrici, giovani impiegati
Desiderano ostentare un alto tenore di vita e l’appartenenza ad
una classe sociale benestante, ma hanno forti limiti di budget
11
India: situazione politica attuale
La coalizione di centro sinistra United Progressive Alliance
(UPA) è al potere dal 2004: il partito principale è il Congress di
Sonia Gandhi
Problemi come elevata inflazione, corruzione, contesto burocratico
complesso e povertà hanno ridotto la popolarità del governo
Recentemente si è assistito ad un rimpasto di governo: si è
avuta una maggiore spinta verso le riforme impopolari attese, ma
l’UPA ha perso alcuni alleati di governo
India: situazione economica attuale
Nel 2012, il tasso di crescita Indiano (PIL) si è attestato intorno
al 5,3% rispetto al 6,9% del 2011 e al 9,6% del 2010*
Dopo anni di crescita intorno all’8%, il PIL negli ultimi anni ha
raggiunto livelli tra il 5% e il 6%
Il rallentamento è stato generato da:
La crisi dell’Eurozona e la debolezza dell’economia USA
L’attuale situazione politica che ha testimoniato una situazione
di immobilismo tra le due principali coalizioni, in attesa delle
elezioni del 2014
*Fonte: dati World Bank
India: situazione economica attuale
Tasso di crescita del PIL
10,0%
9,0%
8,0%
7,0%
6,0%
5,0%
4,0%
3,0%
2,0%
1,0%
0,0%
2008
2009
Fonte: dati World Bank & Moody’s
2010
2011
2012
2013
(stima)
India: previsioni a breve-medio termine
Tuttavia, secondo alcuni analisti la fase di rallentamento
economico dovrebbe essere cessata:
l’introduzione di alcune recenti riforme (es. multi-brand retail)
contribuirà al rilancio
la previsione di crescita del PIL Indiano, secondo Moody’s, è
stimata al 6.2% per il 2013.
alcune stime prevedono per l’agricoltura una crescita intorno al
2-4% e per l’industria sotto il 6%
nel giro dei prossimi mesi potrebbe essere varato un accordo di
libero scambio tra l’Unione Europea e l’India
le elezioni del 2014 potrebbero contribuire ad ulteriori spinte
riformiste
India: le riforme
Proprio a causa della fase di
relativo stallo dell’economia, il
Governo ha adottato politiche
volte ad attrarre investimenti
sia stranieri che domestici
Particolare rilevanza in questi
ultimi mesi stanno assumendo gli
Investimenti Diretti Esteri (IDE)
nel mercato retail
Da settembre 2012 diviene
effettiva la nuova legge sul retail
multi brand
India: le riforme
Il governo indiano ha infatti deciso di aprire le porte ai colossi
globali multimarca nel mercato indiano, permettendo
investimenti fino al 51% nel multi brand retail
La riforma è in grado di attrarre investimenti fino a 3 miliardi di
USD nei prossimi due anni
Gli IDE nel settore della vendita al dettaglio sono in grado di
generare ben 10 milioni di posti di lavoro in un arco di 10
anni, diventando così il più grande settore organizzato in termini
di occupazione
Tra gli effetti della riforma: un maggiore controllo
dell’inflazione, meno sprechi e maggiore trasformazione di
frutta, verdura, prodotti lattiero-caseari e carne
Nuovi modelli di consumo
18
Nuovi modelli di consumo
19
Nuovi modelli di consumo
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Il ruolo dell’India
L’India funge da anello di collegamento tra Medio ed Estremo
Oriente e tra alcune delle principali civiltà mondiali: islamica
(Pakistan, Bangladesh), buddista (Bhutan, Myanmar), induista (Nepal)
e confuciana (Cina)
La posizione geografica, le potenzialità territoriali e
demografiche rendono l’India un attore centrale negli equilibri
geostrategici del III Millennio
La sua continua crescita economica, insieme con quella della
Cina, potrebbe contribuire a creare nuovi scenari regionali
Il ruolo dell’India
Sul piano internazionale, l’India è un paese estremamente attivo e
dinamico, con intensi rapporti economici, commerciali e,
ovviamente, politici con i vari partner
È membro fondatore dell’Associazione per la Cooperazione
in Asia Sud-Orientale (SAARC), lanciata, nel 1985, insieme con
Pakistan, Bangladesh, Nepal, Sri Lanka, Afghanistan, Bhutan e
Maldive
L’India aspira da tempo a
internazionale e leader regionale
imporsi
come
potenza
Il ruolo dell’India
Gli Stati Uniti considerano New Delhi come un possibile rivale
in grado di sfidare le mire egemoniche di Pechino nell’area: gli
USA hanno fatto della cooperazione con l’India un obiettivo
fondamentale della propria politica estera
New Delhi, Mosca, Pechino sono riuscite, insieme a Brasile e
Sudafrica, nell’intento di aumentare sensibilmente l’impatto delle
rivendicazioni dei Paesi in via di sviluppo in ambito internazionale
Il ruolo che il gruppo dei BRICS riuscirà a ritagliarsi nel panorama
mondiale, da un punto di vista geopolitico, è però ancora
profondamente incerto, vista l’evidente difficoltà nel conservare un
orientamento comune nel momento in cui entrano in gioco interessi
contrastanti
Il ruolo dell’India
Decisamente complesse sono le relazioni con Pechino
(migliorate negli ultimi anni): nonostante i molti punti di convergenza,
tra Cina e India esistono numerose questioni irrisolte
Meno teso è il rapporto dell’India con la Russia, legame
consolidato che risale al periodo della Guerra Fredda
Tuttavia, in considerazione dei possibili mutamenti negli equilibri
della regione, per New Delhi si prospetta la necessità di ripensare
l’orientamento della propria politica estera
Il mantenimento di una posizione di equidistanza tra i vari attori
operanti nella regione potrebbe essere una strada non più praticabile,
che la esporrebbe al rischio di marginalizzazione nella
competizione per la conquista di potere e influenza
Sommario
Inquadramento geopolitico
I rapporti con l’Italia e l’interscambio
commerciale
Agevolazioni ed eventuali fonti di
finanziamento
Opportunità di business
Le aree in cui investire
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Sommario
Flussi commerciali e IDE con l’Italia
Flussi commerciali e IDE con il resto del
mondo
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Interscambio con l’Italia
Saldo commerciale (dati 2011): mld Euro 0.43
Prodotti importati dall’Italia
Euro e Percentuale
Macchine e macchinari
per impiego generale e speciale
1.3 mld Euro (37,4%)
Macchine per la formatura di metalli e altre
macchine utensili
205 mln Euro (6,1%)
Prodotti chimici di base, materie plastiche e
gomma sintetica
176 mln Euro (5,2%)
Parti ed
accessori per autoveicoli e i loro motori
145 mln Euro (4,3%)
Fonti: Ministero Italiano dello Sviluppo Economico
Interscambio con l’Italia
Saldo commerciale (dati 2011): mld Euro 0.43
Prodotti esportati in Italia
Prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio
Prodotti chimici di base, materie plastiche e
gomma sintetica
Articoli di abbigliamento
Prodotti della siderurgia
Autoveicoli
Calzature
Fonti: Ministero Italiano dello Sviluppo Economico
Euro e Percentuale
696 mln Euro (15,5%)
409 mln Euro (9,1%)
404 mln Euro (9,0%)
353 mln Euro (7,9%)
241 mln Euro (5,4%)
176 mln Euro (3,9%)
Italia e IDE
L’afflusso di capitali italiani in India nel 2011 è stato pari a 134
mln USD, in calo del 27% rispetto al 2010 (183 mln USD)
Sono circa 400 le aziende italiane presenti in India e l’Italia si
posiziona al settimo posto tra i Paesi UE (dopo Regno Unito,
Germania, Olanda, Cipro, Francia e Spagna) e al dodicesimo nella
classifica complessiva
Tra i principali investitori: ENI, Fiat, Luxottica, Merloni, Piaggio,
Tecnimont, Pirelli, Italcementi, Perfetti Van Melle, Carraro e Generali
Flussi commerciali
Totale import (2011): 251.9 miliardi Euro
Totale export (2011): 170.5 miliardi Euro
Dal 2002 al 2010, l’India è salita dalla 29ª alla 18ª posizione in
termini di export nella graduatoria mondiale, e dalla 22ª alla 13ª
posizione in termini di import
Fonti: Dati Assocamerestero
Flussi commerciali
Paesi clienti
13.2%
10.6%
Stati Uniti
48.4%
20%
7.8%
Fonti: Dati Assocamerestero
Emirati Arabi
Unione Europea
Cina
Resto
Flussi commerciali
Paesi fornitori
11.6%
7.9%
6.1%
60.2%
14.2%
Cina
Emirati Arabi
Arabia Saudita
Unione Europea
Resto
Fonti: Dati Assocamerestero
Investimenti esteri
Paesi di provenienza
28%
41%
5%
6.1%
Mauritius
Singapore
USA
6%
Regno Unito
10%
10%
Giappone
Resto
Fonti: Dipartimento indiano di Politica Industriale e Promozione
Investimenti esteri
Paesi di destinazione
25.8%28%
5.5% 5%
5.9%
6%
8.2%
23.8%
60.2% 6.1%
20.5%
10%
10.3%
10%
Russia
USA
Isole Vergini Britanniche
Mauritius
Hong Kong
Regno Unito
Resto
Fonti: Dipartimento indiano di Politica Industriale e Promozione
Investimenti esteri
Verso il Paese:
servizi, finanziari e non (21%)
telecomunicazioni (8%)
informatica, edilizia, costruzioni e infrastrutture (ciascuno a quota
7%)
All’estero del Paese:
settore manifatturiero (42%);
servizi non finanziari (10,5%);
imprese commerciali (5,6%);
Servizi finanziari (0,7%)
Sommario
Inquadramento geopolitico
I rapporti con l’Italia e l’interscambio
commerciale
Agevolazioni ed eventuali fonti di
finanziamento
Opportunità di business
Le aree in cui investire
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Sommario
Strategie d’accesso al mercato indiano
Reti e aggregazioni d’impresa
Finanziamenti
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Rischio di credito e Rischio finanziario
Tutti gli operatori che intraprendono un’iniziativa nei confronti
dell’estero devono fronteggiare due categorie di rischio:
rischio di credito, ovvero il rischio insito di concedere un
affidamento alla contropartita estera
rischio finanziario, diviso in rischio di cambio e rischio di tasso,
e funge da amplificatore del primo
Rischio di credito e Rischio finanziario
La gestione del rischio di credito richiede una profonda
conoscenza del Paese ove si intende investire
Tale conoscenza deve estendersi in tutti gli ambiti, in particolar
modo il quadro normativo
Rischio di credito e Rischio finanziario
I rischi nascono nel momento in cui il contatto con l’estero
inizia, ovvero prima ancora di giungere alla negoziazione della
documentazione
Valutare e gestire entrambi i rischi è il compito fondamentale
delle direzione finanziaria di un’impresa
Rischio di credito e Rischio finanziario
In questa gestione dei rischi occorre verificare:
quali sono le opportunità fornite dai vari strumenti di
supporto all’internazionalizzazione presenti in Italia
quali sono le modalità migliori per utilizzare tali strumenti
Il dialogo con gli enti preposti alla gestione degli strumenti di
sostegno aiuta l’impresa ad individuare le soluzioni più
opportune
Accedere al mercato indiano
Quando un’azienda ha deciso di competere sul mercato indiano,
deve stabilire il giusto approccio
L’approccio nei confronti del mercato, se non avviene in modo
strutturato, cosciente, organizzato e mirato può essere molto
pericoloso
È possibile percorrere tre strade:
1) Approccio Multinazionale
2) Approccio “DIY (Do It Yourself) dell’internazionalizzazione”
3) Approccio Strutturato o di Sistema
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Accedere al mercato indiano
Operare in una logica STRUTTURATA o di SISTEMA, grazie anche
al supporto di Reti di Imprese, garantisce una struttura di forte
presa sul mercato
Le aziende hanno bisogno di acquisire il know how e gli strumenti
necessari per approcciare ed operare sul mercato indiano nella
maniera più efficace
Se l’attuale SPAZIO COMPETITIVO E’ LIMITATO o ci sono problemi
contingenti, l’unica soluzione è spostare il campo d’azione su nuovi
terreni di competizione
Quindi oggi internazionalizzare in India (o in altri paesi
emergenti) non è più una opzione ma una necessità
43
Accedere al mercato Indiano
Possibili scenari
BASSO INVESTIMENTO
BASSO RISCHIO
ALTO RISCHIO
ALTO INVESTIMENTO
• ricerca fornitori
• ricerca distributori
• Liaison Office
• Project Office
• Branch Office
• LLP
• ricerca agenti
• ricerca importatori
• tecnology tranfer
• know-how licencing
• collaborazioni con
potenziali competitor
locali
•
•
•
•
W.O.S.
Private Limited
Public Limited
Joint Venture
44
Accedere al mercato Indiano
Vi sono diverse modalità di accesso e approcci operativi al
mercato indiano, a seconda dell’obiettivo dell’azienda
straniera:
Analisi Strategica
Obiettivo di BREVE TERMINE:
TERMINE:
progetti di
internazionalizzazione
trasferimenti di tecnologia o
di know-how
commercializzazione (ma no
alla vendita stand-alone)
Obiettivo di MEDIO - LUNGO
TERMINE:
liaison office
project office
branch office (ramo aziendale)
limited liability partnership
wholly owned subsidiary
joint venture
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Accedere al mercato indiano
Prima di affrontare
conoscerlo attraverso:
il
mercato
indiano
è
fondamentale
Framework settore / segmento
Operatività della concorrenza
Logiche di business delle aziende indiane
Sopralluoghi e visite mirate
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Accedere al mercato indiano
L’approccio più “light” al mercato passa attraverso:
Progetti di internazionalizzazione
Distributori
Importatori
Fornitori
Cessioni di tecnologia e know how, nel medio/lungo periodo
devono essere valutati con molta attenzione
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Strumenti ed aspetti legali
L’India è un paese di Common Law tradition: non vi è raccolta
organica di norme (es. codice civile, codice commerciale), anche se
l’art 44 della Costituzione prevede la necessità di un codice civile
uniforme
Il sistema normativo si basa su un corpo di regole e principi
derivanti dalla casistica che si interseca con le singole leggi
Ciò dà vita ad una frammentazione estesa delle fonti del diritto
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Strumenti ed aspetti legali
Strumenti giuridici di penetrazione commerciale in India possono
essere:
Contratto di agenzia
L’agente agisce come
mandatario del
produttore/esportatore italiano
Il corrispettivo dell’agente si
basa su una provvigione sulle
vendite
A differenza dell’ordinamento
italiano, non si differenzia dal
contratto di mandato
Contratto di distribuzione
Il distributore indiano agisce
come un vero e proprio
importatore
Il profitto del distributore è
rappresentato dalla percentuale
di ricarico che egli applicherà
sulle vendite effettuate all’interno
del territorio individuato in
contratto
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Strategie di ingresso
Nel selezionare un agente o un distributore è importante
considerare quanto segue:
reputazione commerciale
capacità commerciale e finanziaria, solvibilità e credibilità
capacità di fornire attrezzature commerciali adeguate
aggressività nello sviluppare nuove reti e contatti
fare un follow-up costante del lavoro svolto
non è importante la grandezza dell‘agente/distributore: partner
con modeste infrastrutture possono risultare più flessibili e fidati
rispetto ad agenti con grandi infrastrutture ed elevata notorietà sul
mercato
50
Strumenti ed aspetti legali
Mantenendo la natura giuridica, economica ed imprenditoriale del
proprio paese, è possibile approcciare il territorio indiano attraverso
altre forme legali di inserimento nel mercato, come:
Liaison office (ufficio di rappresentanza)
Project office (ufficio temporaneo)
Branch office (ramo d’azienda o filiale)
Wholly Owned Subsidiary (società di diritto indiano le cui quote
sono interamente detenute dalla società di diritto straniero)
51
Strategie di ingresso: Liaison Office
Si tratta di un ufficio di rappresentanza, creato per esplorare le
opportunità di business presenti in un nuovo mercato
Il L.O. comporta un investimento finanziario limitato e:
Non può compiere attività commerciale o industriale, sia
direttamente che indirettamente, e non può quindi ricavare reddito
dall’estero
Viene finanziato interamente da rimesse provenienti dalla società
italiana attraverso i normali canali bancari
52
Strategie di ingresso: Project Office
Si tratta di un ufficio temporaneo, creato per seguire lo sviluppo
all’estero di un progetto acquisito dalla società italiana
Il P.O. comporta un investimento finanziario limitato e:
Non può compiere attività diverse, da quelle previste per la
corretta esecuzione del progetto per cui è stato attivato
Al termine del progetto può rimpatriare il surplus generato,
ottenendo una liberatoria da parte della RBI (in India)
53
Strategie di ingresso: Branch Office
Le aziende italiane possono aprire filiali all’estero, che mantengono
personalità giuridica straniera
Un branch office (in India) non può svolgere attività manifatturiere
ma solo commerciali, fra cui:
Import/export di merci e commercio all’ingrosso (non al dettaglio)
Fornire servizi e consulenze professionali
Ricerca
54
Strategie di ingresso: Branch Office
Promozione di collaborazioni tecnico-finanziarie fra aziende indiane
e straniere
Rappresentare
acquisto/vendita
l’azienda
madre
e
fungere
da
agente
di
Fornire servizi di IT e sviluppo software in India
Fornire assistenza tecnica post-vendita per i prodotti venduti
dall’azienda madre
55
Strategie di ingresso: Wholly Owned
Subsidiary
Una società italiana può operare all’estero costituendo una società
di diritto locale le cui quote sono interamente detenute dalla società
di diritto straniero
In alcuni casi le aziende costituite devono avere l’approvazione del
Foreign Investment Promotion Board (in India)
Approvazione automatica (informazione alla Reserve Bank of
India entro 30 giorni)
56
Strategie di ingresso: Wholly Owned
Subsidiary
Permesso del Governo:
creazione di una holding
quando la tecnologia utilizzata è soggetta a protezione o deve
essere importata
quando almeno il 50% della produzione è destinata all’esportazione
57
Strategie di ingresso: Joint Venture
Un altro strumento utile è costituito da accordi di cooperazione
tecnica o Joint Venture contrattuale
Tale contratto costituisce l’ultimo passo prima di avviare un accordo
di Joint Venture
Obiettivo della JV
Negoziare e sottoscrivere un contratto di cooperazione tecnica
che presuppone il trasferimento, anche iniziale e temporaneo, di
una determinata tecnologia o know-how da parte di un’impresa
straniera in favore di un soggetto indiano il quale, dietro corrispettivo
di una determinata royalty, si obbliga a produrre e/o sviluppare un
determinato prodotto o progetto
Il partner indiano interessato a sottoscrivere il contratto, deve
richiedere l’autorizzazione alla RBI (Reserve Bank of India)
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Strategie di ingresso: Joint Venture
La Joint Venture è un accordo di collaborazione con cui due
o più imprese, pur mantenendo la propria indipendenza giuridica,
collaborano per la realizzazione di un’attività economica
La JV vede l'utilizzo sinergico delle risorse portate dalle
singole imprese partecipanti ma anche un’equa suddivisione dei
rischi legati all’investimento
Le Joint Venture Company vengono generalmente formate sulla
base dell’Indian Companies Act, possono essere Private Limited o
Public Limited
59
Le fasi per una corretta strategia
Come primo passo, l’azienda deve attuare un programma volto
alla comprensione delle proprie esigenze e dei propri obiettivi
per penetrare il mercato indiano:
L’impresa dovrà capire e conoscere il mercato in maniera
dettagliata e approfondita (individuando potenzialità del settore,
target, bisogni del consumatore, ecc.)
Definire la strategia di marketing, individuando la giusta
promozione e distribuzione del prodotto e il prezzo
Svolgere un’analisi approfondita
strategie applicate dai competitors
della
concorrenza
e
le
Valutare la modalità di approccio e la migliore strategia di
accesso
60
Le fasi per una corretta strategia
Dopo aver valutato tutte queste fasi si potrà passare alla strategia
operativa
Ad esempio per la scelta del partner sono necessarie tali azioni:
un’ analisi di telemarketing
una redazione di una lista di potenziali partner indiani contenente i
riferimenti di ciascuno
la decisione dell’azienda cliente di quali partner incontrare
l’organizzazione della missione ed incontri presso le aziende indiane
pre-stabilite
la scelta del partner migliore
61
Aggregazioni di imprese: la costituzione di
ATI
L’Associazione temporanea tra imprese è un’aggregazione
temporanea e occasionale tra imprese per lo svolgimento di
un’attività, limitatamente al periodo necessario per il suo
compimento
Con la costituzione dell’associazione temporanea, le imprese
associate, pur restando giuridicamente soggetti distinti,
possono quindi formulare un’offerta congiunta, obbligandosi a
realizzarla congiuntamente.
Aggregazioni di imprese: la costituzione di
ATI
Si tratta di un'alleanza tra imprese diverse al fine di cooperare
e raggiungere, nelle diverse aree aziendali, la dimensione minima
necessaria affinché il “business” diventi conveniente e
remunerativo
Non si tratta di fondere più imprese in una più grande o di
formare un gruppo di imprese con una capogruppo (Holding), ma
solo di costituire una nuova entità più ampia
Aggregazioni di imprese: la costituzione di
ATI
Tutto ciò non comporta la perdita dell'individualità e
dell'autonomia del singolo imprenditore, che continua a gestire la
propria piccola impresa
Attraverso questa forma associativa si dà la possibilità anche
alle piccole imprese di eseguire, in forma congiunta, opere o
operazioni economiche che difficilmente potevano essere realizzate
da imprese di piccole dimensioni
Aggregazioni di imprese: la costituzione di
ATI
L’associazione tra imprese si presta ad essere utilizzata
anche in ambito internazionale
Contribuisce ad abbattere i rischi d’ingresso nei nuovi
mercati, permettendo la condivisione di questi ultimi con un
partner estero.
Le Reti d’Impresa
Le Reti di Impresa rappresentano forme di coordinamento
di natura contrattuale tra imprese
È uno strumento di aggregazione per le imprese che vogliono
esercitare attività economiche in comune, e non in grado di
internazionalizzarsi da sole su mercati esteri
Stabilizza i rapporti di collaborazione e aumenta le opportunità
di business
Le Reti d’Impresa
Le aziende in un mercato modificato dalla crisi per restare
competitive devono collaborare tra loro
Sono particolarmente destinate alle PMI che vogliono
aumentare la loro massa critica e avere maggiore forza sul
mercato senza doversi fondere o unirsi sotto il controllo di un unico
soggetto
È uno strumento consigliabile a PMI delle stesse dimensioni
Le Reti d’Impresa
Esistono vari modelli
d’impresa. Possono essere:
e strutture per classificare le reti
“verticali” e “orizzontali”
“paritarie” o “gerarchiche”
“organizzative” o “contrattuali”
L'obiettivo delle imprese consiste nello sfruttamento delle
conoscenze accumulatesi grazie al comune interagire dei
soggetti aderenti alla rete
Le Reti d’Impresa
Le reti d’impresa inoltre:
sono complementari rispetto alla realizzazione di nuovi prodotti
condividono risorse, materiali e immateriali
mirano a creare interdipendenze di tipo tecnico, organizzativo
ed economico
hanno relazioni stabili e il loro agire è determinato da una precisa
forma di coordinamento
Le Reti d’Impresa
In un prossimo futuro, in previsione di una evoluzione dei
mercati tale da assumere le sembianze di una grande rete
globale, è probabile che la struttura delle reti d’impresa sia più
evoluta.
Le reti tradizionali saranno sostituite da reti più organizzate e
meglio strutturate in grado di esprimere livelli sempre più elevati
di creatività, rapidità e flessibilità
Le Reti d’Impresa
Le reti d’imprese rendono enormemente più flessibili i tempi
di risposta al cliente, contribuendo ad accrescere la cultura e il
know-how aziendale
Attraverso le
reti
d’imprese
si
possono
condividere
investimenti che altrimenti non sarebbero possibili alla singola
impresa
Le Reti d’Impresa
Considerando la particolare struttura dell’azienda e dell’
impresa italiana, caratterizzate da una miriade di PMI, e non in
grado da sole di penetrare i mercati esteri, la risposta è
Creare fusioni,
d’Impresa, unirsi
aggregarsi,
creare
consorzi,
creare
Reti
Le Reti d’Impresa
La Regione Emilia Romagna stimola la creazione di Reti
d’Impresa
Vengono stanziati dei finanziamenti al fine di supportare la
creazione, lo sviluppo e il rafforzamento di Reti d’impresa
Anche il Ministero dell’Economia, attraverso la legge n.33 del
9 aprile 2009, intende promuovere questo efficace strumento
Le Reti d’Impresa
Il contratto di rete costituisce un strumento innovativo che si
affianca a quelli esistenti (JV, ATI, ecc.) ed è utilizzabile per diverse
finalità
In ambito normativo, la disciplina L.122/2010
l’identità contrattuale ed amplia la libertà delle parti
rafforza
Il contratto di rete distingue tra una fase di programmazione
ed una di attuazione
Le Reti d’Impresa
Il programma di rete definisce:
obiettivi
strumenti
diritti ed obblighi dei partecipanti
L’attuazione
del
programma
definisce
partecipazione e le attività tra i partecipanti
le
modalità
di
Le Reti d’Impresa
Per finanziare le attività della rete
Autofinanziamento
Costituzione fondo
patrimoniale
Eterofinanziamento
Finanziamento alla rete
Fondo patrimoniale costituito
con i contributi reinvestimento
utili
Finanziamento alle singole
imprese in rete
Fondo patrimoniale costituito
con i patrimoni destinati
Problema del rating di rete
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
L’impresa deve considerare una serie di aspetti
legati al Paese, al partner commerciale, all’ investimento
I presupposti essenziali consistono nell’effettuare:
studi di fattibilità sul mercato in cui si vuole inserire
studi sulle risorse disponibili e sulle caratteristiche dell’operazione
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Il Decreto Legge 143/1998, prevede interventi per
finanziare :
studi di fattibilità
supporti per l’assistenza tecnica
se lo studio ha esito positivo, implementare iniziative di
Internazionalizzazione
Si tratta di uno dei capitoli più importanti fra gli interventi di
agevolazione finanziaria, e serve a finanziare i contributi in conto
interessi per le operazioni di forfaiting e buyer’s credit
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Questi i beneficiari di questo decreto legge che agevola il
processo di esportazione:
le imprese esportatrici italiane industriali
le imprese commerciali ed artigiane
consorzi e associazioni
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Nello specifico agevola lo smobilizzo dei crediti da
esportazioni italiane di beni strumentali, quali impianti, macchinari
e tecnologie con pagamento differito
Consente alle imprese italiane di offrire agli
acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a
medio/lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Nonostante le diverse modifiche apportate nel tempo, tale
decreto legge rimane ancora la legge quadro fondamentale nel
sistema di sostegno e finanziamenti all’internazionalizzazione
delle imprese italiane
Ha rappresentato il primo tentativo di coordinare e armonizzare
la normativa, introducendo significative novità, tra cui il passaggio
a Simest della gestione di contributi e agevolazioni
finanziarie per l’internazionalizzazione
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
La spinta verso il rinnovamento di questo quadro legislativo è
andata nel senso di una sua semplificazione e dell’emanazione di
un testo unico che regolasse tutta la materia
L’obiettivo riguardava la creazione di un Testo Unico per
coordinare le misure di intervento di competenza dello Stato con
quelle delle regioni e degli organismi preposti operanti nel settore
Tale Testo Unico non è stato ancora emanato
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Nel 2010 è stato creato il Sistema Export Banca, che consente
di
finanziare
a
costi
competitivi
operazioni
di
internazionalizzazione ed esportazione effettuate da imprese
italiane
Sono stati fissati accordi fra SACE e Cassa Depositi e
Prestiti: la convenzione prevede che Cdp fornisca alle banche la
provvista necessaria a finanziare le operazioni ammissibili, a
condizione che le banche siano assicurate o garantite dalla Sace
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Al sistema Export Banca si aggiungono i finanziamenti che
SIMEST può concedere:
per il miglioramento della loro solidità patrimoniale al fine di
accrescerne la competitività
per l’inserimento sui mercati esteri (Extra UE) per la
diffusione di prodotti e servizi
per studi di prefattibilità e fattibilità e programmi
assistenza tecnica collegati a investimenti italiani all’estero
di
Finanziamenti per l’internazionalizzazione
Anche Finest interviene nei progetti di finanziamento, con
una partecipazione fino al 25% del capitale sociale di imprese
estere
Il suo intervento è quello di un silent partner: la finanziaria non
interviene mai nella gestione del business della società
Finest inoltre affianca le imprese del Triveneto nella
identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture
finanziarie (da parte di banche e istituzioni nazionali e/o
sovranazionali)
Sommario
Inquadramento geopolitico
I rapporti con l’Italia e l’interscambio
commerciale
Agevolazioni ed eventuali fonti di
finanziamento
Opportunità di business
Le aree in cui investire
86
Sommario
Agricoltura e trasformazione alimentare
Arredamento
Ceramica e Piastrelle
Edilizia e infrastrutture
Meccanica Agricola
Tessile e Abbigliamento
Comparto medicale/farmaceutico
Comparto IT
87
Principali settori economici
Agricoltura e attrezzature agricole
Pilastro dell’economia
indiana: contribuisce al 18,5%
del PIL
Da esso dipende il 60% della
popolazione
Principali coltivazioni: cereali,
legumi, canna da zucchero, tè,
frutta e verdura
Il Governo promuove iniziative
volte al miglioramento delle
tecniche agricole e di irrigazione
88
Principali settori economici
Agricoltura e attrezzature agricole
Ruolo fondamentale: influenza la produttività del settore
primario e ha impatto sui prezzi dei prodotti agricoli
Fra le attrezzature impiegate, quelle a maggiore utilizzo sono i
trattori
Accordi di contract farming fra i piccoli coltivatori indiani e le
grandi aziende di trasformazione alimentare, che forniscono adeguate
attrezzature agricole
Il Governo Indiano attua la concessione di sussidi sull’acquisto di
macchine agricole
89
Principali settori economici
Trasformazione alimentare
Industria che si situa al quinto
posto in India in termini di
produzione, consumo, esportazioni
e crescita attesa
Dimensioni del mercato: 55
miliardi di Euro
Tasso di crescita: 9-12%
Livello di trasformazione ancora
basso a causa della mancanza di
opportune infrastrutture di
magazzinaggio, trasporto e
raffreddamento
90
Principali settori economici
Arredamento
L’India si trova fra i 14 principali
mercati dell’arredamento al
mondo
Il settore dà occupazione a circa
300.000 persone
Valore del mercato: 6,3
miliardi di euro
Tasso di crescita del settore
organizzato: 30% nei prossimi 3
anni
91
Principali settori economici
Ceramica e piastrelle
L’India si trova al 5° posto a
livello mondiale per la produzione
di piastrelle in ceramica
Volume di produzione annuo:
390 milioni di m2 di piastrelle
(5% della produzione mondiale)
Valore di produzione annuo: 1,5
miliardi di euro
Tasso di crescita del segmento:
12-15% annuo
92
Principali settori economici
Edilizia e infrastrutture
Il settore delle costruzioni indiano incrementerà notevolmente il
proprio volume d’affari, grazie anche agli incentivi fiscali che
intendono sostenere lo sviluppo infrastrutturale
Il comparto, nell’anno fiscale 2010-2011 ha contribuito al PIL
nazionale con una cifra pari a 59.12 miliardi di Euro (con una quota
che si attesta intorno all'8%)
Il settore dell’edilizia e delle costruzioni è il secondo più grande
nel Paese dopo l'agricoltura
Gli IDE sono in costante aumento: è stato stima che nella prima
metà dell’anno fiscale 2012-2013 l’India ha ricevuto IDE pari a
216.53 milioni di Euro
Principali settori economici
Edilizia e infrastrutture
Nello mese di ottobre 2012, per
accelerare lo sviluppo infrastrutturale:
il
Governo
Indiano
annunciato
l’istituzione
di
National Investment Board;
ha
un
l’Asian Development Bank (ADB) e
l’India
Infrastructure
Finance
Company Limited hanno lanciato una
prima
versione
del
piano
di
sostegno al credito. Tale progetto
sarà parzialmente garantito da una
cifra pari a 128 milioni di USD di
obbligazioni, emesse da società
indiane.
Principali settori economici
Edilizia e infrastrutture
Si prevede che, entro il 2020, l’industria delle costruzioni
raggiungerà un valore di 125.5 miliardi di €
Tale sviluppo creerà un mercato di oltre 9 miliardi di € per
le attrezzature da costruzione, entro il 2015
L’India diventerà il principale mercato per le attrezzature
da costruzione e da miniera, superando anche la Cina
Industria
delle
costruzioni
Industria delle
attrezzature da
costruzione
Macchine da
cantiere
Principali settori economici
Macchinari da costruzione e macchine movimento terra
Attuale valore del mercato: 1,6
miliardi di euro
Tasso di crescita annuale: 24%
Il
segmento
primario
è
rappresentato dai macchinari per la
movimentazione
terra,
che
rappresentano il 57% del mercato
Nel 2014 il mercato indiano
assorbirà 63.000 macchine per
movimento terra: nel 2009 erano
appena 29.000
Principali settori economici
Macchinari da costruzione e macchine movimento
terra: segmentazione del mercato
Macchinari da costruzione (quote %)
6%
5%
Movimentazione terra
7%
Movimentazione merci
12%
Trivellazione
57%
13%
Costruzione strade
Cementazione
Preparazione del cemento
Principali settori economici
Macchinari da costruzione e macchine movimento terra
Lo sviluppo del settore è trainato da:
crescita complessiva del comparto infrastrutturale;
espansione del settore minerario;
crescente presenza di OEM in India;
costante afflusso di Investimenti Diretti Esteri.
I produttori internazionali sono sempre più attratti dal
mercato indiano: secondo quanto affermato recentemente (14
Dicembre 2012) da Luis de Leon (Caterpillar Inc.), l’India presenta
scenari molto positivi, rispetto al trend recessivo degli altri mercati
internazionali
Principali settori economici
Meccanica agricola
Il comparto
elevati
cresce
a
ritmi
Il valore del mercato si attesta
intorno ai 4.7 miliardi di € e il
potenziale di sviluppo per il futuro è
enorme
Il ruolo del settore in India è
fondamentale, dal momento che
influenza fortemente la produttività
del settore primario e ha un grosso
impatto sui prezzi dei prodotti agricoli
Principali settori economici
Meccanica agricola
In India vengono prodotti soprattutto trattori a bassa potenza di
svariate dimensioni
L’industria dei trattori indiana è una delle più grandi al mondo: con
450.000 trattori prodotti annualmente contribuisce per il 30% alle
produzioni globali
La produzione stimata di motocoltivatori/motozappatori in
India si attesta intorno alle 53.000 unità
Nel settore sono in costante aumento gli accordi
collaborazione e le JV tra player domestici ed internazionali
di
Principali settori economici
Meccanica agricola
Recentemente
il
Premier
Indiano Singh ha affermato che la
trasformazione
del
settore
agricolo deve essere una delle
principali priorità del Paese
Tale
sviluppo
deve
essere
accompagnato da politiche volte al
miglioramento delle condizioni
tecnologiche
Il 12.mo Piano Quinquennale
mira a garantire una crescita del
settore pari al 4%
Principali settori economici
Tessile e abbigliamento
L’industria tessile indiana
contribuisce alla formazione del
4% del PIL nazionale
Il valore dell’industria tessile e
dell’abbigliamento ammonta a 37
miliardi di euro
L’India è il secondo produttore
al mondo di seta e il terzo di
cotone
Spesa di consumo per
abbigliamento: 5% del reddito
102
Principali settori economici
Settore medicale/farmaceutico
Oggi il valore totale dell’industria sanitaria in India equivale a
40 miliardi di USD
Il settore sanitario in India nel 2015 dovrebbe arrivare a valere
100 miliardi di USD, con una crescita media del 20%
Nei prossimi anni, il maggior numero di ospedali e l’aumento
delle richieste di attrezzature sanitarie faranno crescere la
necessità, quindi la domanda, di sofisticati strumenti e nuove
attrezzature
103
Principali settori economici
Settore medicale/farmaceutico
Il governo Indiano
attrezzature e reagenti
non
richiede
licenze
per
importare
Tutti gli strumenti/prodotti/attrezzature medicali sono distribuiti
tramite distributori regionali che a loro volta utilizzano un
network di sub-fornitori
Le più grandi società del settore, come Siemens, Bayer, GE
Capital or Bristol-Myers Squibb stanno aumentando il valore degli
investimenti in India, oppure stanno concludendo contratti di JV
con altre società Indiane
104
Principali settori economici
Settore IT
Il settore indiano dell’Information Technology (IT) ha avuto un
ruolo fondamentale nel posizionamento dell’India nel mercato
globale
L’India, secondo la Banca Mondiale, è la meta preferita delle
società di software per via della qualità del prodotto indiano e della
competitività a livello di costi
I vantaggi e le opportunità offerte dall’industria indiana dell’IT
hanno portato le maggiori multinazionali del settore a stabilirvi le
proprie operazioni
105
Principali settori economici
Settore IT
Il mercato IT indiano offre opportunità in quattro segmenti
chiave:
servizi IT
prodotti software
servizi gestiti da IT
e-business
Oltre al mercato delle esportazioni, tutti questi segmenti
presentano anche una componente importante di mercato
interno
106
Cluster
Industriali
Lapideo
Ceramico, Lapideo,
Meccanico, Chimico,
Petrolifero
Meccanico, Automotive,
Movimentazione Terra,
Farmaceutico
Meccanico, Lavorazione pelle,
Siderurgico
Siderurgico, Minerario
Farmaceutico, Chimico,
Petrolifero, Automotive,
Movimentazione Terra
Farmaceutico, Chimico,
Petrolifero
Meccanico, Oleodinamico,
Movimentazione Terra,
Tessile
ITC
Meccanico, Automotive,
Movimentazione Terra
Meccanico, Tessile, Lavorazione
Ghisa
107
Sommario
Inquadramento geopolitico
I rapporti con l’Italia e l’interscambio
commerciale
Agevolazioni ed eventuali fonti di
finanziamento
Opportunità di business
Le aree in cui investire
108
Gujarat: Dati Generali
Indicatore
Dati
Popolazione
60.383.628 abitanti
PIL (2011)
104.8 miliardi USD
Tasso di crescita PIL (2011)
12.2%
Capitale
Città principali
Gandhinagar
Ahmedabad, Surat, Vadodara, Rajkot
Densità della popolazione
Principali settori
Principali hub produttivi
308 abitanti/km2
Chimico e Petrolchimico, Agricoltura e
Trasformazione alimentare, IT, Tessile,
Gioielleria, Ceramica, Infrastrutture
Ahmedabad, Surat, Vadodara, Morbi
Bhavnagar, Jamnagar
Fonti: IBEF, Sito del Governo del Gujarat, VMW Analytic Services
109
Gujarat
Morbi
GUJARAT
Surat
Ahmedabad
110
Gujarat: mappa e hub
Petrolchimico,
Farmaceutico,
Tessile, IT,
Automotive
Ceramica
Raffinerie
Petrolio,
Trasformazione
alimentare,
Macchinari
Petrolchimico,
Tessile, IT, Beni
Ingegneristici
Petrolchimico,
Farmaceutico,
Chimico,
Costruzioni
111
perchè Gujarat?
Notevole supporto da parte del Governo
locale allo sviluppo del business
Alto livello di concentrazione di
investimenti esteri
Ahmedabad storico distretto industriale
Numerosi porti e ben organizzati
Infrastrutture sviluppate
Comunità locale imprenditiva e attiva
Progetti avvenieristici per il business
locale
«Locomotiva Industriale dell’India»*
*Economist
112
Gujarat: aziende Italiane
Società
Città
Settore
Modello
operativo
Sacmi S.c.p.A.
(Imola)
Ahmedabad Meccanica
Filiale
Mineraria Sassolese
S.p.A.
(Modena)
Anand
Ceramica
Filiale
Condor Trade S.p.A.
(Brescia)
Surat
Calzature
JV
Vincenzo Zucchi S.p.A.
(Milano)
Vapi
Tessile
JV
113
Maharashtra: Dati Generali
Indicatore
Dati
Popolazione
112.372.972 abitanti
PIL (2011)
224.1 miliardi USD
Tasso di crescita PIL (2011)
14.2%
Capitale
Mumbai
Città principali
Pune, Nagpur, Nashik, Navi Mumbai,
Thane, Aurangabad, Kolhapur
Densità della popolazione
Principali settori
Principali hub produttivi
365.2 abitanti/km2
IT, Automotive, Entertainment,
Servizi, Trasformazione alimentare,
Chimico, Ingegneria Meccanica,
Trasporti
Mumbai, Pune, Navi Mumbai,
Aurangabad, Nagpur, Nashik
Fonti: IBEF, Sito del Governo del Maharashtra, VMW Analytic Services
114
Maharashtra
MAHARASHTRA
Pune
115
Maharashtra: mappa e hub
Servizi, Chimico,
Tessile, IT,
Entertainment,
Ingegneria,
Meccanica
Automotive, IT,
Ingegneria,
Trasformazione
alimentare,
Chimico
Automotive,
Ingegneria,
Trasformazione
alimentare
Ingegneria,
Trasformazione
alimentare,
Chimico
116
perchè Pune?
Ottimo hub industriale su settori trasversali
Infrastrutture di primo livello
Il porto principale Indiano (JNPT) è a breve
distanza
Costi accessibili per spazi industriali e
direzionali
Maggiori OEM Automotive presenti nell’
area
Con Mumbai, famiglie ad alto livello di
disponibilità economica
Aeroporto Internazionale di Pune
117
Maharashtra: aziende Italiane
Società
Città
Settore
Modello
operativo
Ognibene S.p.A.
(Reggio Emilia)
Pune
Meccanica
Filiale
Rilievi Group S.r.l.
(Bologna)
Mumbai
Tessile
Filiale
Landriani S.r.l.
(Torino)
Pune
Meccanica
JV
Marchesini Group S.p.A.
(Bologna)
Mumbai
Meccanica
Filiale
118
Haryana: Dati Generali
Indicatore
Dati
Popolazione
25.353.081 abitanti
PIL (2011)
56.1 miliardi USD
Tasso di crescita PIL (2011)
18.8%
Capitale
Città principali
Chandigarh
Faridabad, Gurgaon, Ambala, Hisar,
Rohtak
573.4 abitanti/km2
Densità della popolazione
Principali settori
Agricoltura, Servizi, Automotive, IT,
Tessile, Ingegneria, Petrolchimico,
Immobiliare e Costruzione,
Biotecnologia
Principali hub produttivi
Faridabad, Gurgaon, Yamuna Nagar,
Panipat, Ambala
Fonti: IBEF, Sito del Governo dell’Haryana, VMW Analytic Services
119
Haryana
Faridabad
Gurgaon
HARYANA
120
Haryana: mappa e hub
Strumentazione
scientifica,
Tessile,
Ingegneria
Tessile
Automotive, IT,
Tessile,
Costruzione e
Immobiliare,
Retail,
Telecomunicazioni
Automotive, IT,
Ingegneria,
agricoltura
121
perchè Haryana?
Hub industriale di primaria importanza
Governo locale particolarmente aperto
nei confronti del business
Manodopera qualificata e abbondante
Carico fiscale non elevato
Infrastrutture di alto livello
Vicinanza a National Capital Region
Basso livello burocratico
Aeroporto Internazionale di Delhi
122
Haryana: aziende Italiane
Società
Città
Settore
Modello
operativo
Omb Saleri S.p.A.
(Brescia)
Gurgaon
Automotive
Branch
Office
Apicom S.p.A.
(Ferrara)
Faridabad
Automotive
Filiale
Roberto Nuti S.p.A.
(Bologna)
Gurgaon
Automotive
JV
Dall’Orto S.p.A.
(Como)
Faridabad
Automotive
JV
123
Tamil Nadu: Dati Generali
Indicatore
Dati
Popolazione
72.138.958 abitanti
PIL (2011)
119.1 miliardi USD
Tasso di crescita PIL (2011)
17.9%
Capitale
Città principali
Chennai
Coimbatore, Madurai, Tiruchirappalli
554.7 abitanti/km2
Densità della popolazione
Principali settori
Principali hub produttivi
Tessile, Automotive, IT, Software,
Elettronica, Ingegneria
Chennai, Coimbatore, Madurai, Vellore
Fonti: IBEF, Sito del Governo del Tamil Nadu, VMW Analytic Services
124
Tamil Nadu
TAMIL NADU
Chennai
Coimbatore
125
Tamil Nadu: mappa e hub
Tessile,
Ingegneria,
software
Automotive,
Software,
Tessile,
Elettronica,
Biotecnologia,
Entertainment
Automotive,
IT, Tessile,
Retail
126
perchè Tamil Nadu?
Storico Hub Industriale, oggi in fase di
forte crescita
Altissima concentrazione di PMI
Costi di produzione attrattivi
Nuovo polo per le energia alternative
Tirupur, tessile a prezzi competitivi
Presenza di un importante porto
commerciale
Forza lavoro altamente qualificata e dai
bassi costi
127
Tamil Nadu: aziende Italiane
Società
Cittàc
Settore
Modello
operativo
Bonfiglioli S.p.A.
(Bologna)
Chennai
Meccanica
Filiale
Mainetti S.p.A.
(Vicenza)
Chennai
Tessile
Filiale
Valvitalia S.p.A.
(Pavia)
Coimbatore
Meccanica
Filiale
Socomec S.p.A.
(Parma)
Coimbatore
Movimentazione JV
Terra
128
Madhya Pradesh: Dati Generali
Indicatore
Dati
Popolazione
75.697.565 abitanti
PIL (2011)
52.3 miliardi USD
Tasso di crescita PIL (2011)
11%
Capitale
Città principali
Densità della popolazione
Principali settori
Principali hub produttivi
Bhopal
Indore, Jabalpur, Gwalior, Ujjain
245.6 abitanti/km2
Automotive, Farmaceutico, Agricolo,
Tessile, Minerario, IT, Turismo
Indore, Jabalpur, Pithampur
Fonti: IBEF, Sito del Governo del Madhya Pradesh, VMW Analytic Services
129
Madhya
Pradesh
MADHYA PRADESH
Indore
130
Madhya Pradesh: mappa e hub
Automotive, IT,
Retail,
Immobilare e
Costruzioni,
Farmaceutico,
Tessile
Automotive
Minerario,
Agricolo
131
perchè Madhya Pradesh?
Forte sviluppo a livello industriale
Concentrazione di OEM multinazionali
Terreni a prezzi competitivi
Clima favorevole con attività agricole
significative
Disponibilità di risorse naturali
Locale produzione di energia
Buon livello di infrastrutture
Livelli di consumo interno in forte aumento
Politiche incentivanti agli investimenti
132
Madhya Pradesh: aziende Italiane
Società
Città
Settore
Modello
operativo
Saportiti Italia S.p.A.
(Varese)
Pithampur
Arredamento
Collaborazio
ne Tecnica
C.B.M. S.p.A.
(Modena)
Dewas
Meccanica
Agricola
Filiale
133
Andhra Pradesh: Dati Generali
Indicatore
Dati
Popolazione
84.655.533 abitanti
PIL (2011)
123.5 miliardi USD
Tasso di crescita PIL (2011)
19.4%
Capitale
Città principali
Densità della popolazione
Principali settori
Principali hub produttivi
Hyderabad
Visakhapatnam, Vijayawada, Guntur,
Warangal
307.8 abitanti km2
Agricoltura e Trasformazione
alimentare, Servizi, IT, Farmaceutico,
Retail, Biotecnologia
Hyderabad, Visakhapatnam
Fonti: IBEF, Sito del Governo dell’Andhra Pradesh, VMW Analytic Services
134
Andhra
Pradesh
ANDHRA PRADESH
Hyderabad
135
Andhra Pradesh*: mappa e hub
Trasformazione
alimentare,
Tessile, IT,
Servizi, Retail,
Costruzioni,
Farmaceutico
Minerario
*Lo stato dell’ Andhra Pradesh potrebbe essere scorporato da un nuovo stato chiamato Telangana
136
perchè Andra Pradesh?
Significativa e sostenuta crescita
economica
Focus su IT, farmaceutica e Biotecnologie
Politiche governative locali finalizzate
ad attrarre investimenti esteri
Ampia disponibilità di risorse naturali,
cemento e granito
Infrastrutture ben sviluppate
Aeroporto internazionale di Hyderabad
137
Andra Pradesh: Aziende
Internazionali
Facebook (IT)
Microsoft (IT)
IBM (IT)
Novartis (Farmaceutica)
Cargill (Food Commodities)
138
Conclusioni
L’India è un mercato complesso e lontano (non solo in termini
geografici)
molte sono anche le difficoltà che vanno affrontate
ma rappresenta una grande opportunità per le imprese Italiane
per cogliere questo opportunità serve una buona preparazione
tanta pazienza
e una strategia di medio lungo periodo in grado di sostenere il
percorso dell’impresa
molti sono gli strumenti a disposizione e gli stessi vanno tarati sulla
struttura dell’impresa
Ogni imprenditore, oggi, si deve chiedere se la propria azienda
può permettersi il lusso di NON fare business con l’India.
139
Contatti
Octagona s.r.l.
Via A. Cadamosto, 22/A
41012 Carpi (MO)
Tel. +39 059 9770184
Fax +39 059 9770186
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