Un male d`oggi - La Provincia di Cremona
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Un male d`oggi - La Provincia di Cremona
Giovedì - 12 maggio 1977 La Provincia «lo 1977 TERZA l'agina 3 PAGINA Curia l !• morte UN MESE FA MORIVA IL POETA DEI SOBBORGHI E DEI PORTI BRUMOSI II cielo di maggio Prevert cantore del tempo Un ivacca kdri Pania ? O r rtecipano ia r*T la t.U .1 male d'oggi: l'indifferenza che «ci separa piano piano » '•-...••• 1177. V . v ..»>•••. Violenza, brutalità, cinismo ci lasciano pressoché insensibili - Nessuno interviene se una persona è aggredita, o sta male - II problema della viltà collettiva confermato da innumerevoli episodi BBSBiaa (Irnienti, L'indimenticabile cantore delle foglie morte e di coloro che si amano e che la fatalità distacca « senza far rumore » ha fatto vivere all'uomo frettoloso di oggi una sosta dolorosa e dolcissima, portandolo a riflettere sul dramma dei sentimenti: le sue parole evocano il fruscio della pioggia come quello della solitudine che ci avvolge, il vivere patetico degli umili e di tutti lutto del l'i per l,i fcnoglie r\RK.i. moifto. — U vero mondo di .(acquea rVeVerl tu quello delle tacili immagini ci nenia togi alidie, con la \ ila popolare dei sobborghi parigini o 1P77. delle i itia indotti e fam. RaVstrr o, Giuseppe | f tam. fam. ili e lari. ggio 1977. ii((] 7ambelAldo, parRi al dolorr tlla comuni• riinprovvìsa Carissimo s- bandoni o 1*577. lutto: Uossa luti figlia Li li aJt.i. Mai iagra•atclli; la soffiili tutti. ia venfrore 10.W. l quanti vorBmrmoria de 11977. J lutto: | e Anna e fam. tam. ito Piorillo inicilo asssBssi ARIO A oi vi rio delDoti Ircari II Sole Ir gioì naie, in questo mese, avranno ancora un incremento piuttosto rilevante, anchr ae rispetto al mese prendente apparirà piuttosto ridotto: Ih 09m in questo mese, una novantina di minuti in aprile. \n. h« la salila in dei lina/ione del Sole continuerà. sii nui iallentata: altri 6" 49' 06", il Sole di mezzogiorno dovrebbe essere In maglio piuttosto «caldo», II 21 tnapgio, alle 3,15, il Sole entrerà nel stani) zodiacale carattensEato dal Gemelli. In realtà alla data Hipia riferita il Sole si troverà nella costella/ione del lino a Sud delle Pleiadi, verso Aldeharan (non me ne vogliano gli amici dell'astrologa, ma il Sole sarà nella cortei In rione dei tienici li sol lauto verso il 20 giugno). La Luna in una ormai tramontata (o Forse no) consone di Modugno vi dice che • il peso nula Luna e la meta del la metà ". L'autore Intendeva affermare thè una massa d'un certo peso, portala sulla Luna, avrebbe accusato nn quarto soltanto del suo peso terrestre In senso asmluto raffermatone • errala; in senso lato è vero che l'alii a/ione «ra\ it aziona le, sulla superficie lunaie, e di multo Inferiore a quella terrestre (e queste» spiega lo strano modo di muoversi de.pl i astronauti sulla super ficìe del nostra satellite: a balzi): è solo il 16,6% di quella terrestre, il che vuoi dire che una massa avente sulla t'erra il peso di 100 kg., registrerebbe sulla Luna un peso di kg. ìb.b. Sulla Luna, cioè, un corpo qualsìasi .i. i userebbe un peso corrispondente a circa un sesto th quello accusato sulla Terra. Onesto nel linguaggio comune. Ma qui \ ieri da chiedersi unni- si chiedeva il Cecchini .i proposito del Sole 'ma con argomentazioni capovolte): come M comporterebbe, sulla luna, un pendolo' Oscillerebbe più o meno velocemente? Ed un orologio comune, a molla, affretterebbe o ritarderebbe il ritmo dei suoi battiti? La risposta e molto semplice se ti si sofferma prima su di una considerazione I onda meni ale: tutto ciò che dipende dalla forza di sravitayione segue le varia/ioni gravitazionali Sicuramente un pendolo ridurrebbe la sua rapidità «li oscillazione; un orologio tradizionale, a molla, sfruttando l'ina /i.i. non dovrebbe presentare anomalie. I.i l.nn.i .ivsiune, nel corso ilei mese, i toglienti aspetti alle date calcolale nel tempo in uso, in Italia, alle ilate indicate: Luna Piena, il 3 maggio, alle 14,03: Ultimo Ouarto, il 10 maggio, alle SJ3B; Luna Nuova (67.V luna«ionci, il 18 maggio, alle 131; Primo Quarto, il 26 inag|io ..Ile 4.20. La Luna si troverà al punto di minima distanza dalli ferra verso leftdel 4 magalo, a km. VS7.100 da noi (perigeo). Si troverà al punto di massima distan/a dalla Temi verso le 19 del 18 Mante, a km. 405 900 da noi (apogeo). I pianeti Mercurio e e ormai pattato passato Ira yli Htli astii mattutini ed ed Ini i:h f \isihile (si la per dire, perché sarà sempre molto bassi > sull orizzonte orientale e a p p a r i r à nel periodo crepuscolare) soltanto d o p o il 7 del mese. La sua levata precederà di circa un'ora la levala del Sole a t t o r n o al peiiudo di massima elongazione (25" circa) a t t o r n o al 28 maggio. Anche Venere, sin dallo scorso mese, è diventata una All'Ila m a t t u l i n a » (per gli Kgiziani: P-nuter-ti; p e r i Greci: stella del mattino) e tale r i m a r r à sino a dicemì"> i . . Carini rdano con Egio 1977. 1 r. . i . n U..i I1i,.t l i . * * f . in n i ut. I n m*> .» • • • • 1LfiB-i»mdi^. i iiu>c litiasi si lauuoppiaj, IU^^IOM^I-I m una nuiKioiuuiiii: | di — 4.2, il che r a p p r e s e n t a quasi il massimo della lu! mmosjtà raagiunpibile dall'astro. Altro « a s t r o m a t t u t i n o ", e tale saia pei lutti) il 1977, b Marte, dalla luminosità poco appariscente (sulo + 1,3 ili magnitudine), m a rintracciabile a t t o r n o al H maggio nt"M • n i c^.^1 l ' I V ^ l l /ti U | V/j'm'ff* % 1 1 I L . l l . . Duranti il corso del mese perderemo di v i' ina Id • i J i i È i . i ; i ii i i ;^ 'i • - . . i JI - -1 , . i m i p i I M W me astro mattutino verso la Ime di giuyno. Rimarrà, tra i visibili ad occhio nudo, ili sera, solo Saturno, che scomparirà dopo la mezzanotte. ti ano e Ne turno .saranno strumentalmente rinlracciabili rispettivamente nella Bilancia ed in Ofiueo; il primo attorno alla mezzanotte saia in meridiano, il secondo passerà un paio d'ore dopo. Le stelle V'Ha rappresentazione della zona emisferica settentrionale (caratterizzata dalla denom ina/ ione centrale NORD), a destra di chi guarda, sono indicate tre stelle in (ingoiare conticurazione: Voga, nella Lira; Deneb, nel Cigno; Allair. nell'Aquila (ma la costella/ione dell'Aquila ancora non appare appieno). Le tre sielle formano TRA I. 60 ).62S """r astronomica non pocne ispirazioni per risolvei e questioni di carattere geometrico (come, ad esemplo, la ndctiniz.ione dei confini delle « proprietà » dopo le piene DMPLED ATUITO .UNO Mi unque lina 8-N 248 -HJOO— II mese scorso abbiamo iniziato a discorrere di stelle ni generale e siamo arrivati a tentare di chiarire che CON sia una stella. Poiché siamo slati confortati da alcuni consensi, ci permettiamo di continuare il discorso Ea cercare di evidenziarci .sia pur brevemente, quale sia 1 vita, o meglio l'evoluzione di una stella. Chiarito precedentemente che una stella trae ogni sua energia da quel processo che viene chiamato dagli addetti ai lavori: processo protone-protone, (che corrisponde alla sintesi di quattro nuclei d'idrogeno in elio), rechiamo di intuire il •UGCOOCh'O processo di autoregolazione che mantiene le stelle in • equilibrio » per mii liardi di anni. Dal centro della stella esce un flusso oaorflse di ia dia/ioni che, per raggiungere lo spazio esterno e dltperdei-si nello spazio sideralè, attraversa il corno stellare subendo numerose e prolonde t ras l'or ma/ioni. Talvolta 'a produzione di energia potrebbe superare il regime ^risentito dall'equilibrio stellare, correlato al contenuto del globo stellare. In queste caso l'energia assorbita | provoca un'espansione della massa stellare che v iene j "iimediatamente seguita da un abbassamento della temperatura nella zona telili ale non più sollecitata dalle stesse pressioni. La diminuzione (ovviamente relativa) della temperatura la ritornare il flusso d'energia al livello normale, cosi la stella ritorna a contraiti, sino a '"e&iuiifceri* ù pwsotdante equilibrio: iiaumcnta la teir. > Paratura ed il flusso energetico ridiventa normale. Ma | pur essendo enorme, la quantità di « combustibile » nelle stelle ha un suo limite e la dotazione, prima o poi, arriverà ali esaurimento. A questo punto la pressione dei materiali esterni, non più bilanciata dall'attività del nocciolo, vince ogni resistenza ed i materiali corticali ! Precipitano verso il centro in un nuovo e ben tragico collasso ut , u i i . i / i c n i . i ì r ACHILLE LEANI ili provincia in • SALMONELLOSI: la malattia delle dita in bocca mais le ROSS BBfll i_fu\ qui s'.unu-nl t no da lasse i un i ni si trattano ha loro gli abitami. Arrivando a Va rigi dopo avere trust ot Hi set anni ni un paese < osi leni|io M t i ,i i Miralo nella piccolo che r difficile KOsua venie Nm in.miha Pe pi uhi su un mappamondo raltro non eia morta Bm 0 libano —, e m una cit- | ra se quale de volta le si.e iti dtutta siiiin dimensione n- . canzoni erano cantate via mana. ini saito tot preso r pili sotlo \ iti f. Inni iloin e Da ah uni rjfoi ni, turni, quasi nenie p e r le sgomento loloro Prenda, quando dabin eia un a m caro al cuore e ai sentimemi. Ma oltre a queste immagini o fotogrammi ancora proiettati oggi nei cineclub, Jacques Prevert, poeta minore, resi era per qualche tempo a dirci che egli aveva saputo trattenere la rea li a quotidiana, gli adolescenti clic si baciano nell'umbra della sera che cade, le parole che un tempo i oincidc\ ano coi sentimenti, che possedevano anCOn un sii:nilicaio di verità. ( «MI Prc\ert, talvolia, si ha l'impressione di ascoltale gl'italiani SeiJIIO Coru Zini, Fausto Maria Martini, Manie lora espressioni di lai ile comprensione, d'immeiliala \ \\ ezza. Ma rnn quarto canzoniere e s.en.ni sta, il mieterò poetica delie p.uoU- non e pili secreto 1 e stesse parole sono cantate, BOttO VOCI *t • ma impregnati1 di una divena civiltà, che appai tii-iic alla memoria degli anziani, che O'JLJÌ hanno quasi difficoltà ad afferrare il passato. Siamo viventi nel monJiicquei Prevert, 11 poeta di Barbara do di quaranta, trent'anni or sono. Tutti cantano BarAnche Barbara è inconsui giornali, o alla radio, si ii.u .i, ÉQfina misteriosa e trala in un porto, ma un canteranno le can/oni che aerana, nel porto di Brest; porto rappresenta l'arrivo e risvegliano i ricordi del tulli sanno che Barbara è la partenza, l'arco ilei giorinoliilo che tu, e che Jacrinunairinc della vita; e tutni con Miniali ne II attesa, Di ques Piévert BVCVa saputo ti conoscono che la vita duche COOa? F. allora Jacques interpretare per il popolo, ra un attimo di (elicila inPreverl continua I Contare considerato non quale mastensa. sa indifTerenle e anonima, Ma chi canta più oggi in ma come insieme di uomiLe Paroles, le Htatoirti, questi duri lem pi di rì Misni, donne, bimbi alla ricerlo Spevtatlc. i libri dell'osioni, pei cui anche i ricorca ile II amore con l'A maiupera poetica appat tenente una volta ricchezza, soscola, e di un poco di fe- di, a facquea Piévert saranno no stati distrulli? Nessuno licita, raramente incoii nata, ri lei ti in questi giorni. Forrisponde a noi Stesti, nella e per questo tanto desidese in Normandia, ancora m QI i a diopafiOjlfl ed n m p c rila. più dei necrologi funebri, iiita del tempo che I sialo. (ìià con Prevert si ascoltano certi suoni di campane che risvegliavano i pomeriggi assolati, o quelli piovosi; già oltre le piogge conCINQUE MINUTI COL MEDICO tinue, lente, e il fruorto della solitudine che avvolge yli uomini, le donne, si sente un poco d i qnel can 1 o minoie che coincide col moiniorio delle toglie morte; P \ R K . I maggio tntih di Oggi udir vjtindi ai ta e la 11 tu! ci e militici ai:a che la \ ivono. Da nenie pei n rii Jìeui, o per gli stessi bimbi Ai bimbi, in latto, aveva dedicato la sua attenzione. Vedeva nei bimbi i soli esseri da dilendere, proti ggl re. tutelare Credeva In quei* li. Il mondo non ara Fatta d'irrazionalità 0 di continua materialità. Il mondo di Prevert non desidera i .u tendere toschi I tragici l.un peggiamenti, ma invitare gli f / uomini tutti alla riflessione su certi sentimenti traditi, i tu roti, distratti. La politica per l'i o et t era libertà, e la libri ta i M mica delle parole s'illuminava in un movimento che donava fualoosa (H più e meglio delle parole comuni, pur samoli coincidenti con la vita degli umili, non alla ricerca ilei consumo per ìl consumo, ma ili quei vaghi momenti iu cui la vita di\ iene ricchCZH ed e tcrnita. I suoi compatrioti lo trnali e stazioni radia radio di moni,di Parigi, compiendo nn veto pu servizio pubblico, hanno tati- t iato una t (impugna contiti Vindifierenza della tenie, puhhlii andò i on fronde 11 lievo hi slot ia di drammi Konvotgenti, di bambini martirizzati fino alla morte tini toro genitori, di pai u n fi pici Inali in piaut strada da bandr th minorenni delinquenti, armati ili bastoni e catene, di agonizzanti tati un siili tu lo di un marnapietìr in ima strada del centro o sui ma rumi di tata strada maestra, che tono sputili dopo che erano posiate vicino a loto migliaia e migliaia di automobili a unta \ elot ita. Due fatti clamorosi di un i< colamento di conti fra bande rivali di m I e Vittime dell'aitai tato t iferisi ano < He alla fine. grazie fot sr all'iniziativa di ••< reta di min ti, i viaggiatori tti assalitori M tsero tut a insieme quando il treno fu ninniti alla ttotkn < di Ptintin. In pi ima che si m> va ull'usat,t da Parigi dalia poi ir f u. Quando il treno ni i n ò aliti siazione successi- va di Vota le Sa . una squadra ili poliziotti eviilen temente nwei iin pa telefono aspettava presso i binari; ma i blindili si crono dilenuati a tempo Sella citta di Dieppe. sul della Manica, tono stan novali m un tv< ( '.•<> tlili, io, su un ttltO, i mda Veri di due bambini rhr era i iho e affamata, divorassi l'erba < he trovava. A n nota, /e maestre ti prm< < tipa* TOMO Un "ci po' della vedert stia sorte U piaghe e Ir graffiature toupet te sui povero i tu piati,i torturato; quando però, su loro iniziativa, un metili o andò tirila casa, la madie affermo thè la b imbina ti era lana mah cernendo per ir w afe La stona di (ut fa. figlia di miti coppia di emigranti por* toghe*!, mona dopo quatti» anni di calci, percosse e snppitti thè le infliggevano i K>iiitoii, appare mu h'essa • ••ii dall'Inumana in differenza che tembra fiorire soprattutto nette < itti indu- striali e nelle popolose tapinili del consumo i del prò grcsso '. no morti dì fame dopo essere stali abbandonati dotta nnuii e. l bambini erano > i masti chiusi pa tre settima ne nel modesto appartameli io lenza che nessuno degli inquilini, pur avvezzi a ni - // problema doil'tudiflccontrarii ogni giorno per le renza di fronte alle altre Campagna di stampa s, ale o davanti al poi forte, - si preoccupasse per hi loro impiegabile assenza. Ai gior- persone e il maggiore del mondo contempo) aneti •>. !m tentilo due ti unti tra Ir prenalisti hanno detto, per giù- seli! (lirici ili programmi di ntificarsì, che la giovane ma radio pili iis, tritate in I nuidre usciva spesso di si ia \ cui. La campagna di stampa, che non si aveva nessuna no* tiriti che maltrattasse i bambini. Cucia due fam t hr denunIn occasione detta t BfttfM ciano clamoi osami nlr l'anif>na intesa a tmotere l'indiipirzza e la perteotosità dei ferenza colpevole della genli nomcno: uno avvenite nelte di fronte a pei toni < ha ' la notte dal sabato alla dopiangono; ili i Ine e decine stino in patitilo — indtlfemenica su un treno che ÌOÌ- renz.a che i aulici puniti o- • di articoli sono stati scritti lega Parigi ai sobborghi; l'alper parlare di Jacques Pieno, pouhc esiste appunto il I tro in un paese della pioviti \erl. reato di « omissione di KN eia francese. « or ss • pai tona in pericoL'attore e (.untante Yves hi uno dei vagoni del tre- lo » — i giornali parigini Montami, di origine italiano tot Movano »'/<• loro case homo filano i nisi afrorni na, per l'occasione canterà nella b.-mlieue quanto radaznevolì di due bambine di poaftCOi B nuellc canzoni che zi die avevano passato la sr- chi anni. Sabile r Carta, che lasciavano una traina noi in a Parigi dove avevano viper mesi e mesi subirono le inoie di coloro che le asitr liti tdm che tua rara ept- torture dei genitori in mezsodi accaduti per t'appunto scoltavano, e che torse ogzo alla passivati generate dei su un treno negli Stali Unigi non dicono più nulla. familiari, dei vicini g paliti, D'improvviso una banda II tempo duro, implacadi adolescenti fra i lì e i 11 no dogli educatori. bile, privo di soste (queste irruppe nello scompatsono ormai impossibili) è anni timento e cominciò a provopresente ormai per dirci carli con parole urtanti, e che esso separa coloro che subito dopo ad assestar losi amano, I più non ci ri- ro pugni e calci. Bratto una vela runica gioia dell'inconquindicina di giovani, e tro umano, quando gli es- blandivano bastoni e coltelI ti povera Sabile moi i d seri, in un semplice morli. Gli aggressori strappino1t) dicembre /97o; ci fu una morto, sapevano che una no ai quattro malcapitati gli denuncia; ma oia l'incartaorologi da polso, le radio a parola — folti doucement nienio giudiziario è stato ritransistor e tutti i soldi die — era l'i-UTiiita. veduto pa menar in luce Ino dei quattro ebun contegno di indifferenza, Aild io. Jacques Pivvert. avevano. be una coltellata sul viso a senza il quale la bambina anei porti del Settentrione, pochissima distanza dnll'ocvrebbe potuto essere salvatra le nebbie della sera, dtio sinistro. \ìa quel che ta. I vicini confessano solBarbara attenderà Stmpn piìi merita di menzionare tanto ora che valevano il colui che l'aveva comprenella faccenda è che tutto padre, un certo Dupont, trasa e per cui aveva trovato l'episodio si svolse in co- scinai la per i capelli per tiun accento prolondo, un spetto dell'indifferenza degli rarla fuori dell'automobile nome: altri pa*ntgg|fi che- si troe poi lasciarla nell'atrio del vavano sullo stesso vagone. oli Barbara... palazzo; vedevano pure coForse pensarono che si tratme la bambina, privata di ENRICO TERRACINI Trascinata per i capelli opportunamente scatenata. fa affiniate alia stipa une detta Vita quotidiana il soidido i ompot lamentii Kh lo* te, la mancanza di ogni inta» resse per i l'altro », COSÌ thffusi nella società attuale. « Per iit hianunc l'ailai:io- ne da passanti — ha detto una delle tante vittime delta violenza quotidiana di' vallala fietnientissima urliti metropolitana, sin treni ? nelle situile </( l'i,meta — non bisogna più gridare- al indio', e nemmeno: assassino!, ne: aiuto.', ma. scannai: fMOCO, fnottì! ». Solo il funi a spaventa: lo sparai oìn di una violenza omicida rende \ili. lutti vogliono evitate i fastidi. Vn altro articolista commenta: « Fffcttivamonte, bisogna andare aì fuoco, perché un incendtn la ubile tlivoia la nostra <toi leti ••. Abituato in Oriente alla violenta delle guerre e all'urto fra le fazioni annate che hanno devastato il Libano, stento ad abituai mi all'idea che l'Occidente sviluppato, progredito e in pace soffra in alno modo lacci aritmi cosi profonde e inumane come quelle dir avevo creduto dì lasciare M una lontana riva de! Mediterraneo. TOMMASO AIXOVERRO M«m liiirr tic biuit. B' un francese tacile, questo. Non si fanno errori di interprcliizione nel traduili: ma il Masso a festa i alani i ai si satana pian piano scn/a rumuif. larsi fummo! è sempre lui, // caldo, quando verrà, che Allora si rivedono gli oci'he dal tempo dei tempi va per ora ne abbiamo avuto chi I recidi e commossi di contaminando. Escrementi, solo un abbozzo, porta con Michele Morgan, quelli buolordure, mancanza di ptdise ta sgradita schiera delle ni di Jean (iabin che oltre zia, i famosi gelati che for• salmoiietlc ». /:' allora che la miseria vuole amare, e si dispongono meglio ad flt;-tunatamente sono passati non sa trovare le pai ole adotta fatidica sorbetttera algrtdire l'uomo attetti bacdattc a esprimere l'amore. tai, usi a rimpolparc le co- le confezioni preparate dalChe cosa è l'amore? Tutti lonie dei quotidiani per ri- l'industria e razionalmente sterilizzate. F, già che ci se lo chiedevano nei tempi, cavarne un talvolta utile alsiamo, un'occhiata severa ti- in cui, tout doucement, ci larmismo. gli animali, che possono tiavvicinavamo progressivaIIÌ batteriologia le sai movelarsi pa untosi portatori: mente al tempo del disprcznelle M»iio mine ì gatti uguanon convivere col cane o col o, a quello della distruzioli ina di colore diverso: una gatto, come è d'abitudine ne. Piévert nelle sue t e » grande laminila. Si parla ad- specialmente per i bambini IVrggiatìiri sen t i va quanto dirittura di circa un migliaio che ne fanno il loro giocattoacconci a fuori detta porta di varietà, da quelle scarsalo preferito. Simpatici, queih casa; e per analogia inmente patogene a quelle di sti animali domestici, ma tuiva quanto l'umile gcntO, maggiora severità, come la quanto spesso infetti! Occorpi opini glj uomini e le donvarietà tifosa: possono essere che i bimbi lo sappiano. ne, incontrati nelle stradere patogene per gian patte Anche se gli odierni rimedella •«ahi animale. Noi cal- di vincono la malattia, e pur di tutti i giorni, (ossero angli stessi protagonisti do stanno dietro l'uscio, poisemine logico prevenirla: e- che di un romanzo, <><•• i dimenché è earaiteristte*, e non vii eremo dunque le acque ticato, appartenente a Eusolo nostrana, il aimenticarinquinate fé dove mai sono gène Dabit: Hotel dtt Nord. si delle precauzioni: si dice le limpide e fresce acque dei pel esempio clic sono le ma- ruscelletti dì petrarchesca Poi. quando la guerra lattie delle « mani spormemoria?): aver cura di far terminò, lo stesso Prevert clie », e danno ragione a chi, cuocere tutto, anche i >• mi- comprese che ormai poteva valutando il raggiunto gratili » che alcuni si ostinano dedicare un'attenzione presdo di civiltà dalla epidemioa mangiare crudi: sono molsoché sistematica a tutto logia della salmoneUosi, reluschi questi che albergano quanto nella sua lealtà più lega la penisola a uno degli volentieri la salmoneiia; e quotidiana racchiude un ferultimi posti. cosi evitare l'ostrica, la qua- mento attivo di libertà. Per analogia a quanto aveva s.i Il tenutile <• sahnonellosi » le però, dato il piezzo iperbolico, regna soltaitto sulle puto inventare per le sceè venuto alla ribalta solo da neggiature, adeguale a un pochi anni: un temporipar- mense dei nababbi, I « mìticerto modo di vedere latti, lavi di tifo, paratifi A e Bt li o sono molluschi che vengono sterilizzati facilmente a uomini, donne, cronache, vigastroenteriti ed enterocolioff" umili per 20 minuti: manta dei quartieri, canali di ti. La stragrande maggiorangiai li crudi equivale a tot una vecchia Francia, egli za dei casi e cai ai tei istu a salto nel buio, forse fra le aveva intuito quanto il semdella forma gastroenterica, paurose braccia della febbre plice mosaico verbale delle che investe anche gli adulti tifoide che impone poi non cose e degli esseri umuni quando ne escono con qualche giorno — od ore — di meno di un mese di « su- potesse elevarsi alla poesia, spense ». delinila minore dalla critidiarrea, ma soprattutto la ca, ma pur sempre imprenumerosa famiglia dei ptu Questo va detto alle soglie dell'estate, ancota avvolta gnata di qualche lieve acpiccini, i quali della pulizia tifile nubi del Noni, ma pur cenno a! mondo, sconosciunon sanno che farsi e vivosempre in orario: il caldo, il to, dei sentimenti. no le ore liete della loro giornata con le mani per ter- desiderio di liquido, l'alimenra. Nei bambini, e special- tazione che tende a preferire Probabilmente o quasi frutta e verdura, le cai ni certamente, un can/onettiutente nel primo anno, sono mal ct>nservate, i frutti di frequenti le - sahnonellosi sia del genere, che aveva mare sono altrettanti ademinori »; anche per un'insita .saputo attribuire alle sue scolori. Ma soprattutto ridebolezza dell'apparato digeimmagini serene, candide, petiamo che si tratta della rente infantile la salmoneiia cosi semplici, un alone mamalattia delle • mani spot supera facilmente le barriegico di poesia, comprese che ». (Hi Inglesi dicono che re difensive della mucosa inbene quanto il suo tempo testuiale per invadere il cir- , da piccini abbiamo quattro dita poiché ìl quinto, il pol- non tosse più quello degli colo sanguigno. C'è un tipo adolescenti si baciano di questi bacteri che e più lice, ce lo ficchiamo in boc- nell'ombra che per risvegliare (ingressivo degli altri, il co- ca. Orbene, sebbene si dica sensi e sentimenti, per dirsitlileiio •tipo wien», che ha che cosi i bambini sì auto11/( i malto, si ricordi che la si in silenzio che uno sguarcagionato, in epidemie isodo racchiude l'immensità, quantità di gastroenteriti inlate, parecchi decessi, conte fantili è tale che si può at- più profonda di una parola a Lillà e ad Avellino. anche profonda. tribuirne un certo ninneio a Acqua, latte e latticini, i questa abitudine. Che le Non si diceva poeta. Per frutti di mare, le carni sono mamme si ostinino a far riquesto si è rammentato i veicoli; persine le innoccn l'igiene, a far to- Sergio Coraz/ini, il suo griti nova hanno il guscio le cui spettare gliere il dito di botta. So be- do disperato di giovanissipareti possono essere oltremo che sapeva quanto ini- j passate dai miciobi; ma il ne quanto è difficile. possibile sia la poesia per i I OHI \ / O KIIMH U pensior € untole» può rive- [ I modelli della gamma 1977 nella Carovana Sinica Chrysler EXPD OGGI 12 M a g g i o a CREM0NA (in piazza LIBERTÀ ) organizzata dalla Concessionaria AUTOSPORT partecipate alla appassionante CHRYSLER Cara di consumo Sinica ha scelto