Tecniche_di_educazione_speciale

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Tecniche_di_educazione_speciale
Le tecniche di educazione speciale
P.Venuti
Laboratorio di Osservazione e Diagnostica FunzionaleDISCoFUniversità di Trento
www.odflab.unitn.it
Progetto di formazione “I disturbi dello spettro autistico” – 30-31 agosto 2010
Cosa sono
Tecniche comportamentali e/o metacognitive per
condurre ad apprendimenti che specifici soggetti non
riescono ad acquisire per deficit in aree definite.
Nell’ambito dell’autismo le tecniche di intervento riabilitativo,
le tecniche di educazione speciale ed i metodi di intervento
terapeutico sono spesso confusi e sovrapposti anche perché
l’ambito educativo è l’unico che produce reali cambiamenti
ed apprendimenti
Come approcciarsi
• E’ necessario accostarsi ai vari approcci con una mente libera
da pregiudizi. In ogni approccio è contenuta una verità
parziale che aggiunge un pezzetto alla comprensione del
grande enigma dell'autismo.
• In particolare, nel considerare i diversi trattamenti, bisogna
evitare generalizzazioni pericolose e verità pari alla fede.
Ogni tipo di trattamento può funzionare con successo per
uno degli aspetti deficitari in un soggetto ma può non essere
operativo su altre disfunzionalità presenti.
Elementi di confronto tra i trattamenti
Modelli evolutivi
Seguire pattern e sequenze di
apprendimenti in rapporto
all’età mentale del soggetto
Determinate abilità evolutive
sono requisito indispensabile
per gli apprendimenti della
fase successiva.
DIR- Floor Time (Greenspan)
Denver Model (Rogers)
TED
TEACCH
Modelli comportamentali
Incoraggiare l’
apprendimento di
comportamenti e abilità
adattive
proporre curricula
indipendenti dalle tappe di
sviluppo normale
ABA (Loovas)
Parent Training
TEACCH
Elementi di confronto tra i trattamenti
Modelli comprensivi- progetto generale
sul singolo
Analisi Applicata del Comportamento
Applied Behavioral Analysis (ABA)
Modelli basati sullo sviluppo
(DIR/Floortime; Denver Model)
Insegnamento strutturato e supporto
ambientale (TEACCH)
Intervento focalizzato sulla relazione
(RDI, Responsive Teaching)
Combinazione di approcci con terapie
specialistiche: psicomotricità,
logopedia, musicoterapia
Modelli funzionali indirizzati ad abilità
specifiche
Training di imitazione reciproca
Intervento intensivo sociale e
comunicativo
Intersoggettività (Responsiveness
parentale e ABA)
Early Start Denver Model
Apprendimento mediato da Joint
Attention
Coinvolgimento Sociale e Joint
attention mediata dai genitori
Elementi di confronto tra i trattamenti
Direttivo
La decisione dei contenuti e
dei modi delle attività è
totalmente dell'operatore
che dirige il lavoro, senza
indulgere a richieste o
interessi della persona con
cui lavora, tranne che ricerca
di ricompense che possano
funzionare da rinforzo.
Interattivo
Considera importante
l'attenzione verso gli interessi del
bambino, le attività pur essendo
utili per lo sviluppo e
l'apprendimento, usano oggetti o
compiono azioni che vengono
scelte dal bambino.
Maggiore generalizzazione e
maggiore mantenimento
Elementi necessari per strutturare
una didattica adeguata
Dai differenti modelli di intervento e curriculi specifici prenderemo
alcune tecniche ed attività che possono risultare utili nel definire un
progetto educativo per soggetti con Disturbo dello spettro autistico
Metodo
TEACCH
Metodo
ABA
Metodo
Floor time
Metodo
Denver
Tecniche di
Comunicazione
alternative
Alcuni presupposti generali
I bambini con autismo possono apprendere con successo
(credere che si tratta di sviluppo atipico e non di ritardo
globale
I bambini sono membri della famiglia e della comunità e
devono avere un ruolo in famiglia e in comunità
(Nella classe i bambini devono avere un loro ruolo e
sperimentare la partecipazione
I bambini hanno una mente, opinioni, preferenze scelte e
hanno il diritto all’espressione di sé e a un certo controllo
del proprio mondo.
(sviluppare ogni forma per l’espressione dell’intenzionalità
e della partecipazione
La didattica deve essere basata su:
strategie individualizzate,
situazioni strutturate di apprendimento,
adattamento dell’ambiente.
Componenti per l’apprendimento strutturato
l’organizzazione
fisica,
i fotogrammi,
i sistemi di lavoro
l’organizzazione
dei compiti
Adattamento dell’ambiente al bambino autistico
ORGANIZZAZIONE degli SPAZI
Insegnamento strutturato in modi diversi e molto con
supporti visivi.
Spazio la strutturazione dell’ambiente aiuta il
bambino a calmarsi e ad apprendere. La mente del
bambino autistico è caotica e l’ambiente ordinato e
strutturato deve aiutarlo a mettere ordine, così come una
protesi aiuta a supplire alla mancanza di una struttura
anatomica.
Disposizione del tavolo di lavoro
uno a uno con due sedie poste ai due lati del
tavolo per l’insegnamento di nuove abilità,
di fronte ad un muro con il calendario delle
attività per favorire l’acquisizione di autonomie
in compiti in cui si esercitano abilità acquisite
in piccoli tavoli rotondi per fare lavori in piccoli
gruppi.
Strutturazione
Tempo: Analogamente allo spazio, anche il tempo va
strutturato, va reso prevedibile mediante un programma
chiaro, che deve essere visualizzato con i mezzi che sono
comprensibili al bambino: parole scritte, disegni o oggetti
veri quando la capacità di simbolizzazione del bambino è così
carente che anche il linguaggio delle figure risulterebbe
inintelligibile
Creare strisce di attività da fare durante la giornata
Creare calendari della giornata in cui sia chiaro cosa si fa e cosa si farà
Strutturazione
Strutturazione
• Motivazione: Il lavoro o lo studio da proporre può
essere fonte di interesse e di apprendimento solo
quando è proporzionato al livello e agli interessi
del bambino. Attività troppo difficili producono
frustrazione, attività troppo facili producono noia.
• Autonomia: Il compito va organizzato in modo
tale da favorire l’autonomia e ridurre al minimo il
bisogno di aiuto da parte dell’educatore
Alcune attività
L’insegnamento deve procedere a piccolissimi
passi senza dare mai per scontata
l’acquisizione di abilità.
accoppiamento di parole a immagini.
l’accoppiamento per lettera e per colore.
impilare,
suddividere,
impacchettare,
Strutturare visivamente l’attività, in modo da renderla comprensibile attraverso
la modalità sensoriale meglio sviluppata, o comunque meno compromessa, che
è il canale visivo.
Ogni azione del soggetto autistico ha un significato non
sempre chiaro
I comportamenti problema
sono una manifestazione
evidente di un disagio non
evidente.
Lavorare sulla
comunicazione
METAFORA DELL’ICEBERG
Analizzare sempre quello che è dietro il comportamento
[Shopler- Metodo Teacch]
• Il comportamento visibile è
l’aggressività. Il bambino dà
spintoni, picchia, sputa,
morde, lancia oggetti per
aria.
• Quali sono i deficit
sottostanti che favoriscono
l’aggressività?
• Il bambino ha carenza di
recettori sociali, cioè non
avverte il fatto che gli altri
disapprovano questo
comportamento e che
questo comportamento
avrà
Non ha la consapevolezza né dei propri sentimenti né di
quelli degli altri, ha delle percezioni sensoriali alterate,
prova frustrazione in quanto non riesce a comunicare e
l’aggressività diventa il suo modo di comunicare.
Dare al bambino dei mezzi alternativi e accettabili per
comunicare
Ulteriore esempio
Ancora un esempio
Insegnare una strategia per gestire i colpi d’ira
Io sono
arrabbiato
Devo
uscire
Io sono
stanco
Devo fare
una pausa
La collaborazione con la famiglia
La collaborazione tra genitori ed insegnanti è
condizione indispensabile per il successo di un
piano educativo.