"Crescere con Arte" 2012 - II modulo - Noi e il cancro

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"Crescere con Arte" 2012 - II modulo - Noi e il cancro
Scrittura creativa ottobre 2012
Durante questo secondo modulo di scrittura creativa, con l’amica prof.ssa Marina Agostinacchio,
attraverso alcuni stimoli mirati, quali immagini, musica e parole, abbiamo proposto la metafora
(dal greco “meta”, oltre e “phoreo/phero”, portare-trasportare), come filo conduttore degli incontri
e strumento dall’enorme potenziale comunicativo ed evocativo.
Ognuna così, con il proprio stile, ha potuto sperimentarsi, calandosi in una dimensione emotiva
profonda, fatta di ricordi, nostalgia, paura, dolore, ma anche fiducia e speranza, arrivando poi a
condividere con le “compagne di viaggio” quanto provato, attraverso la parola, l’ascolto, il sorriso
e la commozione.
Dott.ssa Chiara Vitalone
NOI DONNE DI VIA PARUTA
Panni bianchi
vesti colorate
appesi ad un filo
Si toccano, si parlano
Il vento diffonde
il loro chiacchierio
Lo trasporta
Si unisce ad altre voci
C'è amicizia, complicità
condivisione
Curiosità
Il sole
non sbiadisce i loro colori
La morbidezza della sera
invita
mani esperte, abili
a raccoglierli
C'è profumo
Il filo è sempre la
teso e forte
pronto per altre vesti
altri colori
Filo tenace
che accoglie tante storie.
Laura

L’ALBERO
Attraverso la metafora dell’albero scaturiscono riflessioni, o meglio, altre metafore che suggeriscono un
ideale atteggiamento che l’esistenza dell’uomo deve ascoltare e realizzare per sentirsi eticamente realizzato.
Il centro del senso pone anche la domanda centrale che l’uomo si è sempre fatto da quando è apparso sulla
terra e che oggi non si pone più: “da dove vengo e dove voglio andare?”
Tutte le altre considerazioni e atteggiamenti di vita sono solo una conseguenza alla risposta che
assumiamo, sono una conseguenza al tentativo di “dare” o “non dare” una risposta alla domanda
fondamentale. In ogni cosa c’è sempre una scelta, coscientemente o no, di essere una pianta, un animale o
un uomo.
Fiorella

Sento il fruscìo del vento che entra nelle mie fronde calpestate e un po’ smorte. I suoni li sento, sono lì poco
distanti che entrano anche loro tra le mie fronde che stanno per essere travolte da un vento impetuoso. Il
vento della mia vita che ha lasciato sul mio fusto una serie di lame che penetrano in esso quasi a stridere di
un lamento sordo e roco come una voce spenta ma calda e piena ancora di vita. Una vita che aspetta la
pioggia che lavi il suo corpo per risorgere a vita nuova con le sue fronde ancora più verdi e venate di un
colore rubino che intravede la speranza che non è spenta ma che dà vita a tramonti ancora più accesi e a
cuori pieni d’amore.
Brunetta

LIBERA
Risuona in me
ora
Pace
La cerco
assieme alle mie radici
Non vedo
Improvvisamente
una musica fa spazio
Penetra
Illumina
E......
Vedo, sento, tocco
Scopro
Le mie radici
sono la
Divento curiosa
Le voglio raccogliere
Mi ci voglio perdere
E......
Mi sento
LIBERA
Laura

LA MOTO
Un cavaliere moderno
munito di casco
apre una porta
entra, dice
LA DONNA INIZIA un viaggio
Rimane incantata
Conosce la fatica, l'attesa
la pazienza, la gioia
............l'abbandono
La natura è là:
Forte, maestosa
Domina
Stabilisce e detta regole
LA DONNA CAPISCE
Si dona completamente
Si fa avvolgere da un'armonia che guida
dirige, accompagna, insegna
Non teme più la sua fragilità
Non è in balia degli eventi
Ne condivide la pienezza
LA DONNA ACCETTA
La natura genera, distrugge
muore
si rigenera
con tenacia, perseveranza, costanza
Le radici sono ovunque
vincono sempre
LA DONNA SI SENTE NATURA
Sorride
è grata al suo cavaliere
Lo guarda
lo vede, lo abbraccia con lo sguardo
Assieme CONTINUA il suo viaggio
Laura

RIFLESSIONE
Ho scoperto il mio egoismo
Accetto il mio egoismo
Perdono il mio egoismo
Ho riscoperto il suo amore
silenzioso
depositato lì, per me
da sempre
Ho riscoperto il mio amore
appannato, come un vetro d'inverno
per troppo tempo rimasto immobile
a guardare il tempo che passa
Laura

COLORI
Il rosso non brucia
è vivificante
Pensavo
Ora non più
Eppure il mio viaggio è partito da lì
Ho imparato...ho imparato...ho imparato..ho....ho...
Ho scoperto la mia forza!
Non è poi così dura!
Mi dicevo
Il rosso
Ritorna
mi riporta giù
mi trascina, in un vortice
e nel profondo di questo vortice
c'è un altro colore
La paura
Laura

Noi facciamo tendenza
Siamo noi a fare moda
Scegliamo i colori, decidiamo quando metterli
Stabiliamo gli abbinamenti per piacere e piacerci
Così le parole
Le indossiamo quando vogliamo, come vogliamo
Pure loro hanno stagioni
Pure loro vanno giù di moda
Che sollievo!
E così
Il mio Rosso
ieri cupo
Oggi
è uno splendido mazzo di rose, rosse
E' il mio compleanno
Per cui, care parole, ho deciso
non faccio più il vostro gioco
vi assegnerò solo il tempo che vi spetta
IO
voglio essere alla moda
Laura

MISTERO
Come posso descrivere la musica
Come posso descrivere l'emozione
Forse sono la stessa cosa
Mistero
E allora mi dico
Sono musica
Sono emozione
Ma il mistero rimane
Ricomincio a pensare
Cos'è la musica
Cos'è l'emozione
Chi sono io?
Laura

VIVERE IL PRESENTE
Cogliere l'attimo
Prima di arrivare in ritardo a guardare il tramonto
Il mio cuore batte
tu tum tu tum tu tum
Troppo piano, non lo sento.
Sono sorda, cieca, la mia mente non pensa al presente.
Solo la mia anima vola
Trovo un po’ di pace.
Non è realtà.
Il risveglio è duro.
Il mio cuore è li, continua a battere
tu tum tu tum tu tum.
Accelera quando c'è paura
rallenta quando c'è calma
fa scintille, si illumina quando è felice
è calmo, si espande quando ama.
E' questo l'attimo!
Per uno strano capriccio si disperde. Peccato.
Di nuovo spaesata, lontana
E lo ricerco, lo voglio
per tenere a bada la paura, allontanare il buio, il nulla
..per confermare che ci sono
Ho bisogno dell'attimo
unica realtà
unica speranza.
Mi devo addestrare.
Laura

VIANDANTE
Vago
Perché sono
Soffio leggero e
mi poso con dolcezza
sulla vita
Tutto vibra
Non mi fermo
Vago per scoprire e ricominciare
Accelero il ritmo
prima un lamento
poi
un urlo di forza
Ecco
Soffio più forte
per spostarmi più in fretta
IO
vento impetuoso
mi calmo
ritorno a sfiorare la vita
Vago
Perché sono
Vagabondare non è debolezza
E' la mia Forza
Laura

COLORI DEL TEMPO
Colori, sapori, bellezza.......
E' tutto un'illusione?
Un lettone
una bimba allunga la mano
Che profumo
è un pane fritto
saporito
sottile e croccante
Sa di casa
di amore
Volge la sera
Una donna
Cerca il pane fritto
Non lo trova
La sua mente apre un sipario:
sfilano i colori del tempo
E' tutto un'illusione?
Laura

Mi piace l’onda.
Nell’onda c’è tutto: liscio, piatto, crespo, alto, tondo, energico, sinuoso, maestoso, arrogante e poi mansueto;
rumoroso e poi quieto.
Un’onda è energia impaziente allo stato puro, che si distingue e si disperde e ci arriva come spruzzo e poi
svanisce docile, come una chioma pettinata e pare diventata improvvisamente paziente e saggia, lenta,
ordinata.
In realtà è solo in recupero: accumula, accumula, per poi scatenarsi e mostrarsi in tutto il suo splendore
con le creste: coraggiosa, fosse anche la sua ultima danza.
Chiara

Non ho pudore del mio corpo violato.
Mi lascio attraversare dalle mie ferite.
Mi lascio attraversare e guardo, guardo senza pudore. Senza paura.
Non voglio aggrapparmi alla vita che non c’è. Cadrei.
Chiara

Camminando spesso mi trovo a un bivio.
Penso con un po’ di timore alla mia responsabilità: mi nutro, cioè, di ciò che scelgo. Dunque devo scegliere.
Sono mamma e assassina a ogni scelta: partorisco quello che voglio percorrere e uccido invece ciò che non
voglio attraversare. E non posso delegare nessuno se voglio continuare a camminare.
Chiara

Gattono spavalda o timida, gioiosa o delusa.
E arrivo e reclamo il mio premio.
Un nodo la mia vita: densa, complicata, con uno spessore duro e che protegge.
Chiara

Si inseguono voraci le mille dune di un deserto, come i pensieri che corteggiano impavidi la mia testa. Uno,
un altro, un altro ancora… Aiuto!
Cerco un’oasi dorata di silenzio, e una risata rumorosa.
Chiara

Immagino.
Con le radici salde resisto a tutte le tempeste. Sono impiantata e flessibile e danzo lieve.
Una danza lenta, inesorabile, settecento forte e gentile, Bach articolato, analitico, una cattedrale con misure
rigorose e armoniose.
Sotto la pioggia, sotto la neve, al sole, mi nutro di ogni evento. Ballerina!
Chiara

Sto in bilico, una testa pesante e giocosa, liscia a forza di rotolare. E rotolo, rotolo… rotolo sempre avanti,
per una strada che non vedo la fine. Strada che i talloni ti pesano, strada che ti fa rimanere aggrappata a
ogni crepa, ogni finestra sull’eternità.
Chiara

Senza crepa, sono libera di rinascere, e verso una lacrima per un naufrago ma voglio tempo, voglio il mio
tempo per buttarmi nel vortice.
Chiara

Da quale spiraglio
Crepa dopo crepa
si è disegnata la mappa del mio presente:
da quale spiraglio apparirà il futuro?
Marta

DOVE VIVE IL MIO TEMPO?
Dove vive il mio tempo?
Sospeso tra attesa ed illusione,
aggrappato al vortice di desideri altrui?
Brucia e scalpita la libertà tra le mie dita,
rivendica il gioco, il dubbio, la pausa.
Di solitudini condivise
di sogni e passi scarlatti,
vestirò questo tempo
per donarlo a te,
che ne farai?
Poco importa,
ora che sento il mio sangue come roccia.
La scalerò,
scoprirò l’origine e, al fine,
dove vive il mio tempo.
Marta

LIBERA
Rosso, il mio desiderio:
oltre il naufragio, l’attesa,
chiama il tempo della rinascita.
Nel vortice di questo spazio nuovo
una crepa, una lacrima ,
potranno forse ancora farmi scivolare.
Ma, libera, assaporerò gocce di eternità.
E nel condividerle,
riconosceremo i segni che ci legano.
Marta

TEMPO
Tempo, tempo che scorri
ora veloce, ora lento,
trai in inganno la mia memoria,
in un soffio mi arriva quel profumo
che ho sentito
da qualche parte
e io ricordo quel momento, quella speranza che,
come scintilla,
illumina il mio cammino.
Lilia

LA MACCHINA DELLA VITA
La macchina della vita, che ci sottrae alle cose belle, che spesso ci impedisce di vedere oltre, stritolandoci
nei suoi ingranaggi.
Finiamo per farci del male, senza renderci conto del tempo che passa, delle occasioni perdute.
Non dobbiamo avere rimpianti, dobbiamo lottare perché l'elemento umano deve vincere le abitudini
negative, perché vogliamo vivere davvero.
Lilia

L'ATTESA
Finalmente ero lì, vedevo la laguna immobile dall'alto e poi, all'improvviso, l'aereo mi portava sopra le
nuvole, che sembravano delle isole di ghiaccio dove forse un orso polare camminava per andare da
qualche parte, come me che avevo atteso a lungo quel viaggio.
Lì, nel blu, il tempo sembrava non esistere, c'era solo l'attesa di raggiungere quel posto, la mia era una fuga
dal quotidiano per raggiungere un altro paese, un sogno.
Lilia

DESIDERIO
Il desiderio di ritrovare quel profumo senza tempo per perdermi nell'oblio.
Lilia

RADICI
L'essere sempre alla ricerca di un equilibrio che solo radici forti possono dare, i rami intanto si spostano,
come le nostre esperienze cambiano di continuo, ma se ci sentiamo ancorati a radici sicure, riusciamo ad
affrontarle. Abbiamo bisogno di "terra sotto i piedi" per "dare fondamenta alla speranza". La terra nella
quale affondano le nostre radici non sempre è solida, può sgretolarsi, seccarsi, sta a noi nutrirla
condividendo le nostre incertezze con gli altri, cercando una risposta.
Lilia

RADICI
La vita è una questione di radici
più sono profonde, più sarà facile affrontarla.
Così come un libro dalle pagine bianche
che attende l’inchiostro della vita
dove sentimenti profondi
attecchiscono come radici alla terra,
profonde e forti fino alla morte.
Luisa

POESIA
L’acqua che cade mi riga il viso
mentre il sole mi apre il sorriso,
così come lacrime liberatorie
che ti aprono il cuore all’amore.
L’amore a questa vita
che per quanto alle volte mi faccia
sentir stanca e sfinita non è ancora finita.
Il sole mi riscalda, mi dà energia
mi aiuta ad essere forte, ogni giorno più forte;
finalmente sono pronta ad accettare la mia sorte
qualunque essa sia.
Vedo intorno a me tanti regali, così con la gioia di un bambino
Scarterò i miei doni e la mia vita avrà il sapore di un
Magico Natale, con tanti amici, con i miei meravigliosi figli
E il compagno di una vita
Che con pazienza infinita
Mi prenderà la mano ed insieme
Andremo molto molto lontano
In equilibrio e armonia finiremo insieme questa poesia
Che nessuno potrà portarci via.
Luisa

DOVE?
Il mio tempo sospeso nell’oblio
Giace immobile, freddo come ghiaccio,
pungente come la paura.
Rosso bruciante, luce dorata che abbaglia,
lacrima che bagna e nutre la mia illusione di rinascita
sospesa da qualche parte. Dove?
Luisa

LIBERA
Il mio tempo è il tempo senza tempo,
un vortice vorace che tutto inghiotte
nel cui profondo vedo una crepa
una piccola fenditura intrisa del rosso sangue
delle mie ferite e grondante di lacrime
dentro me custodite,
Sono qui, in attesa, come dopo un naufragio
Dove il mare tutto si è portato via,
dove il tempo non è più tempo ma desiderio
che qualcuno ti trovi,
nostalgia di profumo di violette
intenso e inebriante come la mia voglia di rinascita,
in libertà, finalmente libera per l’eternità.
Luisa

I CASSETTI DELLA MEMORIA
Musica che ti entra nel cuore,
immagini che ti riempiono la mente,
parole che come chiavi aprono i cassetti della tua memoria
dove tu hai riposto le tue lacrime,
dove hai cercato di chiudere il tuo dolore
dove hai messo in ordine il tuo tempo.
Tutto è in ordine, di un ordine quasi innaturale.
Ma questa musica penetra dentro
a momenti così dolce quasi capisse il mio desiderio d’oblio,
a momenti così intensa da costringermi ad aprire
quel cassetto di cui non ricordo la chiave,
dove tutto è accatastato così come in una nave
dopo un naufragio.
E le immagini incisive e piene di colori aprono una crepa
da cui fuoriesce in un vortice libertà, desiderio, voglia di rinascita,
tempo, eternità
E’ uscito tutto ciò che avevo catalogato sotto la voce impossibile.
La libertà di essere nuovamente libera
il desiderio di una nuova rinascita
la voglia di vivere il mio tempo, fosse solo per un giorno o per
l’eternità, bere la vita come le violette con la rugiada.
E i colori, quel rosso acceso che tanto amo perché è il colore della passione
è il colore del sangue che è vita.
Quella vita che per così lungo tempo ho segregato nel cassetto
più profondo e disordinato, chiuso dalla chiave della parola paura.
Luisa

IL MIO TEMPO
Alba, luce bruciante si specchia nel bianco di neve
che tutto ricopre, pulisce, risana.
Immobile ascolto il tumulto del sangue che scorre,
Il cuore che batte e mi scuote.
Emerge il ricordo del gioco,
Nostalgia, una lacrima calda,
una perla, un grazie per quanto la vita mi ha dato.
Immobile sull'orlo del monte osservo la bellezza
Che ancora la vita mi offre,
Sospesa nell'immensità, nel vortice d'ali,
Libertà,
rinascita,
In attesa delle tue mani.
Lina

COME UN FIUME
Come un fiume che scorre, anche la mia vita scorre.
Come un fiume, a volte lento, a volte veloce… corre verso il mare; anche la mia vita si comporta come il
fiume.
Il fiume trascina sassi, fiori, tronchi d’albero e tutto finisce nel mare dove si disperde e si annulla.
Cristina

Si chiamerà Silvia. Non che sia il nome,
il suo. Così per non scoprirle troppo
il capo. La voce, la lettura era
su tutto un campo di fiori ora blu
ora stelle. La volta azzurra, il seme,
la parola che si compone, calva…
calvario: arsura, giardino-orto,
fontana-farmaco. Lì iridescente
il suo dire, se improvviso, ecco, appare.
Marina

Nel blu,volare ancora,in attesa di volare veramente sempre più in alto,come due gabbiani,finalmente liberi.
Cristina

ALBERO D’ACQUA
Un albero d’acqua galleggia, scivola:
vorrebbe sorseggiare spicchi di luna
con le fronde più alte protese al cielo.
Ma
radici sospese lo portano altrove,
vive parallelo ad un mutevole orizzonte.
Alberi caduti, alberi ben ritti,
alberi appoggiati o in bilico
tutti anelano stagioni altre,
aspettano di farsi ponte
tra sogno e realtà,
tra terra e cielo,
tra uomo e uomo.
Allora la luna non sarà poi così lontana:
filo invisibile,
questo amore ci unirà per sempre.
Marta

FOGLIO DOPO FOGLIO
Devo comprare grandi fogli,
perché grande è la mia rabbia.
Voglio pensare che ogni segno
sia un segno che porto addosso.
E provare a camminare
tra le lacrime e i colori
così che la mia strada
assomigli al mio destino.
Marta

RICORDI
Il vento ruba le foglie dai rami degli alberi
le abbraccia cullandole dolcemente nei suoi vortici
trasportandole sopra rivoli d’acqua ed infine lasciandole
a terra inanimate l’una sull’altra.
Le foglie sibilano e danzano nel vento come ballerine leggiadre
ed alla fine si posano a terra sfinite nei loro splendidi colori autunnali.
Scricchiolano sotto il passo veloce si attaccano alle suole
quasi non volessero lasciarti
così come i ricordi.
Luisa

IL VENTO
Il mio pensiero mi porta in riva al mare, spumoso ed irrequieto,
mentre cadono le prime gocce di pioggia.
E io sono lì, immobile, seduta sulla sabbia umida,
trattenendo al mio petto le ginocchia, abbracciandomi
quasi a volermi proteggere.
L’odore salino mi riempie le narici mentre il vento gioca tra i miei capelli
e la pioggia si mischia alle mie lacrime.
Mi alzo e le asciugo con rabbia, i miei vestiti vibrano nel vento
apro le braccia e mi lascio andare verso il futuro.
Luisa

SONO VIVA
Notte di blu cobalto che racchiudi nella tua oscurità
i miei ricordi, come tanti granelli di un melograno
proteggendoli quasi a non volerli far morire.
Io sono stanca, vorrei solo fuggire lontano per ritrovare me stessa
specchiandomi nei ricordi di ieri
allegra e gioiosa felice di scoprire ogni cosa ….. viva.
Luisa

I QUATTRO SENSI DEL CUORE
Il cuore vede i tuoi sentimenti
Il cuore sa cose che tu non sai
Il cuore sente le tue emozioni
Il cuore dona con il suo battito la vita
Il cuore sta tutto nella parola amore.
Luisa

L’ARCOBALENO DELLA VITA
Ho collezionato pezzi di dolore ansie e speranze e li ricompongo e sistemo come fossero un puzzle della
mia vita.
Ero aggrappata alla roccia sospesa sul precipizio
Il mio tempo scorreva lento, l’attesa era lunga i giorni passavano
L’alba il sole il tramonto
Mi sentivo sospesa come fossi nell’oblio, immobile
Scende una lacrima di tristezza la paura è tanta
Aspetto
L’equilibrio la forza di reagire esiste ancora forte
Passo dopo passo raggiungo il mio ruscello
Mi siedo paziente e aspetto
Guardo lo scorrere fluido dell’acqua come fosse un ricordo della mia vita
Mi riempie di energia questo scosciare zampillante di spruzzi trasparenti e luccicanti
Mi dà energia questo vortice di forza
Guardo la mia faccia riflessa, guardo dentro me la mia anima
La vita è sempre una riscoperta nuova
Ogni volta che riesci ad uscire dal vortice dell’acqua riscopri
Un profumo nuovo che sa di rose gelsomini, in una pelle nuova, un arcobaleno con sfumature di colori
nuovi
Finalmente è arrivata la risposta tanto attesa.
ORA
Sono felice il mio viso ha di nuovo il sorriso sono libera
Libera di cercare e sentire ancora nuove emozioni sensazione guardare ancora l’infinito della vita.
Dolores

SILENZI E SPAZI
Silenzi, pensieri , spazi . . . . .,
nuvole, vento, cielo.
Alberi che si piegano, rumore di foglie, di rami rotti.
Nuvole che diventano sempre più scure e corrono veloci verso l’infinito, il temporale si avvicina.
Mille voci e rumori di cicaleccio si intrecciano, si sovrappongono e si uniscono in un tutt’uno di un fuggi
fuggi generale.
La pioggia scende veloce, scrosciando con un ticchettio frenetico sull’asfalto caldo.
Il calore evapora dalla terra tiepida.
Buio, grigio, nero, luccichio di fari.
Silenzio, poi arriva il fragore del tuono
Un gabbiano ritardatario si affretta per raggiungere il suo gruppo, volteggiando è sbandato di qua e di là
dal vento. Le ali quasi si piegano, ma lui resiste. Vira, cambia improvvisamente direzione. E’ trasportato
contro la sua volontà, ma si lascia andare alla forza del vento, poi in un momento, coglie l’attimo e con
un picco e volteggio riprende la sua rotta.
Pioggia,ancora pioggia.
Luci ombre, ricordi,colori scialbi, ombre, pensieri grigi, silenzio.
Finalmente i pensieri tristi sono passati dalla mia mente è tornato il sereno.
È passato anche il temporale
Nel cielo vedo l’arcobaleno
Colori e luci che pulsano vibrano
Rispendono luminosi ora nella mia anima nuova.
Dolores