La tutela della popolazione dal rischio amianto
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La tutela della popolazione dal rischio amianto
Verona, 13 dicembre 2014 ASPETTI NORMATIVI, AMBIENTALI, SANITARI E MEDICO LEGALI NELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO La tutela della popolazione dal rischio amianto Dr.ssa Fiorini Cristina SPISAL ULSS 20 Verona LEGGE 257/92 DM 06/09/1994 • Valutazione edifici • Misure tecniche • • • • … … .. .. DPR 08/08/1994 DM 18/03/2003 • Censimenti • Corsi formazione • Mappatura • • • • … … .. .. • • • • • …. … … .. .. D.LGS 81/08 Bonifiche Sorveglianza Sanitaria Lavoratori esposti L. 257/92, Art. 1 • Art 1, c. 2. Sono vietate l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto. • Le uniche attività per l’amianto sono le operazioni di bonifica e di smaltimento dei rifiuti • Criticità: – Presenza diffusa di MCA compatti e friabili sul territorio nazionale, non sempre in buono stato di manutenzione. – Pericolo di diffusione delle fibre con possibilità di esposizione a danno della popolazione. – Ex esposti – Lavoratori delle imprese di bonifica e smaltimento esposti • Secondo la bozza di piano nazionale amianto (marzo 2013) sul territorio nazionale sono presenti: …Diversi milioni di tonnellate di MCA friabile e compatto in siti a destinazione industriale e residenziale, pubblici e privati… Friabile materiale facilmente sbriciolabile o ridotto in polvere con la semplice pressione manuale Compatti materiali duri (amianto impastato con cemento, resine plastiche, gomme, ecc.) che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzature meccaniche (frese, trapani, ecc) Dove si trova l’amianto negli edifici Intonaco spruzzato Fino all’80% di amianto (amosite), friabile Corde, nastri, guaine, tessuti Fino al 100% di amianto (crisotilo) friabile Isolamento termico di una tubazione con corde Tubazioni coibentate Generalmente intorno al 10% di amianto, si presenta compatto ma per la rimozione si considera friabile per l’uso di attrezzature meccaniche con notevole dispersione di fibre. Tubi di scarico Tubo coibentato Negli impianti termici Serbatoio di accumulo Caldaie – amianto presente come coibente interno e guarnizione sul portello Pannelli isolanti in apparecchiature elettriche e termoisolanti Pannelli in prefabbricati per uffici Fino al 100% di amianto (crisotilo) friabile Guarnizioni e amianto filato in nastri e corde Cuscinetti guarnizione Materiali di attrito e guarnizioni fino al 2% compatto Funi e corde fino al 100% fibre friabile Materiali in cemento amianto lastre di copertura, tegole, pluviali, canne fumarie, tubi di scarico, cassette per l’acqua Cemento amianto (crisotilo) 10-15% di amianto compatto Altro materiale in cemento amianto Porzione di canala per condizionamento Pannelli decorativi in cemento Pavimenti in vinil-amianto Amianto 10-25% compatto Mezzi di trasporto Pericolosità dei materiali Le caratteristiche dei materiali che incidono sul rischio di esposizione per la popolazione sono: • La diversa composizione dei materiali • La differente compattezza • Lo stato di conservazione • L’ubicazione e possibile danneggiamento • Fattori di variabilità come ad es. ventosità, perdite d’acqua, sviluppo di incendi, ecc. Coibentazione di tubazioni danneggiate Tubi coibentati Materiale compatto/lastre dopo una violenta tromba d’aria EFFETTO GRANDINE Manutenzioni sul tetto – crepe e rotture Fenomeni di gelività Lastre danneggiate Formazione di STALATTITI per erosione degli agenti atmosferici Le criticità delle coperture Obblighi del proprietario dell’edificio con MCA/ responsabile dell’attività D. M 06/09/1994 • Censire e mappare i MCA presenti nell’edificio di sua proprietà con compilazione di apposite schede • Valutare il rischio di esposizione degli occupanti • Garantire che le attività di manutenzione e di pulizia vengano fatte senza disturbare i MCA • Designare una figura con compiti di controllo e coordinamento delle attività manutentive e di custodia • Nel caso di materiali friabili in opera, trasmettere alle ulss competenti l’esito del rapporto di valutazione Protocollo per la valutazione dello stato di conservazione dei MCA Elementi caratterizzanti: • Tipologia di materiale (compatto o friabile) • grado di consistenza • Integrità e stato di conservazione • Possibili fattori di danneggiamento • Facilità di accessibilità • Suscettibilità di danneggiamento • Necessità di frequente manutenzione • Presenza della popolazione Protocollo per la valutazione dello stato di conservazione dei MCA DGRV 256 del 15/03/2011 • Allegato A Appendice 2 Coperture in cemento amianto ambiente esterno – metodo dell’Indice di degrado Materiali in ambiente interno - indice Versar DGR_265_15_mar_2011_linee_interpretative_controllo_attivita_esposizione_amianto[1].pdf D. M. 18/03/2003 Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell'articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93. • Le Regioni devono provvedere alla mappatura • Avvalendosi della collaborazione con l’APAT, l’ISS e l’ISPESL devono definire la procedura per determinare gli interventi di bonifica urgenti, sulla base di criteri definiti in un allegato • Ogni anno entro il 30 giugno le Regioni devono trasmettere i risultati al Ministero dell’Ambiente • Allegato A “Criteri per la mappatura della presenza di amianto” • Allegato B “Criteri per la determinazione degli interventi di bonifica urgenti” Linee guida per la mappatura del territorio Nazionale (2011) Con allegati: - Format/foglio di calcolo - Tabelle per i punteggi da assegnare - Elenco dei codici di attribuzione Linee Guida per la realizzazione della Mappatura.doc • • • • Omogeneità sul territorio nazionale Applicabile a tutti i siti con MCA (anche compatto). Catalogazione e gestione mediante un data base. Il Sistema Informativo Territoriale associato consente la visualizzazione cartografica dei dati georiferiti. • Alle informazioni richieste vengono attribuiti dei punteggi (uso delle legende) • Il format permette di applicare ai dati 2 algoritmi allo scopo di individuare le criticità presenti sul territorio nazionale (attività antropica e presenza naturale) Il format da compilare Copia di Allegato 1- Format Mappatura INAIL .xls Punteggi degli indicatori Allegato 2 - Punteggi Indicatori Cat 1_2_4.doc La mappatura dell’ulss20 Copia di format censimento 2014 ulss 20 aggiornato con coordinate 2.xls link La mappatura ARPAV per le scuole e gli edifici pubblici ReportFinale- Comuni_Sett2014.pdf Report Finale del progettoriepilogo regionale.pdf Valutazione del rischio per gli edifici con MCA (tabella 2 del D.M. 06.09.94) Valutazione degli interventi Materiali integri Materiali integri non suscettibili suscettibili di danneggiamento di danneggiamento Materiali danneggiati Eliminazione delle cause Area non estesa <10% Restauro + eliminazione delle cause Controllo periodico e corretta manutenzione Area estesa >10% Bonifica Manutenzione e restauro dei tetti – porzione non estesa Interventi di bonifica: Rimozione Incapsulamento confinamento Schema di sovracopertura Veduta prima della sovracopertura Posizionamento nuova copertura Materiale isolante fra le coperture Incapsulamento - Trattamento con soluzione pellicolante aggrappante Particolare di lastra prima e dopo l’incapsulamento Intervento di incapsulamento Rimozione Trattamento a terra delle lastre Calo a terra delle lastre Rimozione dal basso Rimozione amianto friabile in area confinata coibentazione di tubature, caldaie e guarnizioni Area confinata - Rimozione di coibentazione di tubature Le imprese di bonifica – D. Lgs 81/08 Art 250. Notifica • Prima dell’inizio dei lavori di manutenzione, rimozione, smaltimento e bonifica di aree che possono comportare esposizione dei lavoratori il datore di lavoro presenta allo spisal una notifica. Le imprese di bonifica – D. Lgs 81/08 Art 256. Lavori di demolizione o rimozione dell’amianto. • Possono essere effettuati solo da imprese con i requisiti previsti dal D Lgs 152/2006 (albo dei bonificatori – cat. 10) • Prima dell’inizio dei lavori il datore di lavoro predispone un piano di lavoro e lo invia allo spisal almeno 30 gg prima. • Il piano di lavoro sostituisce l’obbligo di notifica • modulo piani 256.pdf Le imprese di bonifica – D. Lgs 81/08 Art 258 Formazione dei lavoratori • Possono essere addetti solo i lavoratori che hanno frequentato i corsi previsti dalla L 257/92 • - 30 ore per addetti alla rimozione • - 50 ore per addetti alla gestione ed organizzazione del cantiere. • Ad intervalli regolari il datore di lavoro assicura che ricevano una formazione sufficiente ed adeguata Le imprese di bonifica – Relazione ex art. 9 L 257/92 • Le imprese che svolgono attività di bonifica e di smaltimento amianto una volta all’anno inviano alle regioni ed alle ulss una relazione. modello comunicazione art 9 L 257-92.pdf Le aziende ulss – art. 9 L 257/92 • Le aziende ulss vigilano sul rispetto del valore limite e predispongono annualmente una relazione sulla condizione dei lavoratori esposti che trasmettono alle Regioni ed al Ministero della Sanità. L’attività dell’ulss 20 per il 2013 Allegato D_2013 rel art 9 per Regione.doc