Ecclesia 136 Settembre 2007

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Ecclesia 136 Settembre 2007
ANNO XVI
Numero 136
EDITORIALE
ALLELUJA!
PERIODICO DELLA PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO
Via Dante, 25 - OPERA - Telefono 02/57600310
La lettera dell'Arcivescovo
Educare alla fede per imparare ad amare
Alcuni spunti di riflessione dal documento del Cardinale per il cammino pastorale
Durante la festa della natività di
Maria, Domenica 8 settembre,
il nostro arcivescovo ha presentato la nuova lettera pastorale,
Famiglia comunica la tua fede,
che è la seconda tappa del Percorso pastorale diocesano incoAnche se il giovane/la nostra
minciato l’anno scorso con il
comunità
capisce sempre il giorno dopo titolo L’amore di Dio è in mezzo a noi e che si concluderà
l’insegnamento del saggio.
l'anno prossimo con il tema
Vogliamo esprimere il nostro
Famiglia diventa l'anima del
apprezzamento
mondo! Il nuovo documento
e ringraziamento
raccoglie i suggerimenti di riper ciò che tu, don Renato,
flessione rivolti ancora una
sei stato e sei
volta alla famiglia, tema al quanella comunità cristiana e
le anche il nostro consiglio panel paese di Opera.
storale ha dedicato interamente
i propri lavori l’anno scorso,
La vita e la salute,
ma non solo. Per questo abbiail cuore e l’intelligenza,
mo scelto due passaggi dalla
la fede e la carità
lettera, due esortazioni, rivolte
con i quali ti sei dedicato,
a tutti e a ciascuno di noi.
particolarmente
Riscopriamo la ricchezza e la
ai più bisognosi, sono stati
bellezza del Battesimo
e sono un dono prezioso
Un secondo impegno del prodel quale facciamo tesoro;
gramma sulla traditio fidei rie cantiamo con te Alleluja!,
guarda il dono del Battesimo ai
il canto dei redenti
figli. È un impegno al quale
il canto dei credenti.
viene dedicato ampio spazio nel
Sia lode a Dio!
testo del Percorso pastorale e
************************* sul quale devono concentrarsi e
svilupparsi un’attenzione preciVengo in Opera da pellegrino, sa e una forte responsabilità
delle comunità e delle famiglie.
accoglietemi come sono,
Non può essere diversamente,
in conversione,
perché in questione è il battesiin crescita e desideroso
di essere aiutato e di imparare. mo, il primo sacramentum fidei, il primo segno efficace
Chiedetemi di essere prete,
della fede in Cristo, l’ingresso
di camminare sulle vie
nella vita dello Spirito (vitae
del vangelo
e di creare comunione
soprattutto con il pastoral team Preghiera liturgica
(preti, diaconi e suore).
TUTTI I GIORNI:
ore 8.00 – Lodi
Affidiamoci allo spirito di Gesù ore 19.15 – Vespro
e della Madonna dell’aiuto
SS MESSE FERIALI
con tutti i nostri santi in cielo
Lun ore 17, Mart ore 8.15
per essere anche noi, qui,
Merc ore 18.45, Giov ore 8.15
famiglia di Dio.
Don Olinto Ven ore 17.00
Dice la saggezza africana:
"L’uomo rimane in vita tramite
i figli che ha generato
gli alberi che ha piantato
e le parole che ha divulgato”
23 settembre 2007
spiritualis ianua). Qui è la sorgente da cui scaturisce la novità
cristiana, il fondamento di tutta
la vita del credente. Qui la
Chiesa, nella sua maternità di
grazia ricevuta dallo Spirito,
genera a Dio nuovi figli a immagine e in unione a Cristo,
inseriti nel suo Corpo che è
appunto la Chiesa, resi partecipi della sua missione e consacrati al culto e alla gloria di
Dio.
Riscoprire la straordinaria ricchezza e bellezza del Battesimo
è il punto di partenza essenziale
per poter vivere tutte le responsabilità legate alla pastorale
battesimale. Alla base di tutto
dovremmo ritrovare – mediante
un a s er i a c a t e ch e s i e
un’adeguata formazione spirituale – lo stupore, la gioia, la
gratitudine di cui parlava
Sant’Agostino pensando al battesimo ricevuto dal vescovo di
Milano,
Ambrogio:
“Rallegriamoci e ringraziamo:
siamo diventati non solo cristiani, ma Cristo (…). Stupite e
gioite: Cristo siamo diventati!”.
L’educazione all’amore: impariamo ad amare l’amore!
L’amore è la chiave e la forza
essenziali e decisive per interpretare e vivere la vera umanità
dell’uomo, come ci dice
l ’ es p er i en z a q u ot i di a n a ,
un’esperienza efficacemente
ricordata da Giovanni Paolo II
nella sua prima enciclica:
“L’uomo non può vivere senza
amore. Egli rimane per sè stesso un essere incomprensibile, la
sua vita è priva di senso, se non
gli viene rivelato l’amore, se
non si incontra con l’amore, se
non lo esperimenta e non lo fa
proprio, se non vi partecipa
vivamente” (Redemptor hominis, n. 10).
Ora la famiglia, proprio in forza
della sua stessa natura di
“intima comunità di vita e
d’amore coniugale” (Gauduim
et spes, n. 48) è l’ambito primo
e privilegiato per sperimentare
l’amore e quindi per crescere in
umanità. Ed è anche l’ambito
primo e privilegiato per educare
all’amore, se è vero che
l’amore non è riducibile al sentimento o all’istintività ma
prende tutta la persona: mente,
cuore, corpo, intelligenza, libertà, apertura al vero, desiderio
del bene, anelito all’infinito,
bisogno di Dio. È necessario
imparare l’amore, imparare ad
amare l’amore nella sua verità,
bellezza e serietà. È necessario
SS MESSE SABATO E
PREFESTIVI ore 18
SS MESSE DOMENICA E
FESTIVI ore 8 - 10 - 11.15 - 18
ore 11.30 in santuario
Giorni feriali: ore 7.30 – 9.00 e
ore 17 – 19
Sabato: ore 16.30 – 18.00
Domenica: mezz’ora prima
delle Ss. Messe
Don Renato è qui:
Parrocchia Sacra Famiglia
Villaggio ambrosiano
Via Tripoli 92 - 20037
Paderno Dugnano (Mi)
Tel. 02/9181253
www.sacrafamigliavillaggio.it
[email protected]
Confessioni
Durante la celebrazione della
I sacerdoti sono disponibili per messa NON si confessa
le confessioni:
Agorà dei giovani 2007
Riscoprirsi missionari,
ripetendo il «sì» di Maria
Alcuni passaggi del discorso di Benedetto XVI a Loreto
Era il marzo 2006 quando la
Cei approvava la proposta di un
percorso nazionale di speciale
attenzione al mondo giovanile
articolato in tre anni: l’Agorà
dei giovani italiani.
L’iniziativa, che promuove il
valore della missionarietà, ha
inaugurato la seconda tappa,
dedicata alla dimensione interpersonale della evangelizzazione, durante l’incontro dei giovani con Papa Benedetto XVI.
Proponiamo alcuni passaggi del
discorso Come io vi ho amato,
pronunciato domenica 2 settembre nella Piana di Montorso
davanti a oltre 500mila ragazzi.
il mondo. E così anche noi dobbiamo formare dei centri di
fede, di speranza, di amore e di
solidarietà, di senso della giustizia e della legalità, di cooperazione. […] Non lo possiamo
fare solo con le nostre forze,
ma in comunione di fede e di
cammino. [...] Vi invito ad avere fiducia in Cristo, ad avere
fiducia in Dio. Il Signore ci
aiuterà”.
“Tutto sembra concentrato nei
grandi centri del potere economico e politico, le grandi burocrazie dominano e chi si trova
nelle periferie realmente sembra essere escluso da questa
vita. […] Le grandi cellule della vita della società sono frantumate: la famiglia, che dovrebbe essere il luogo
dell’incontro delle generazioni,
dove si impara a vivere, si imparano le virtù essenziali, è
frantumata, è in pericolo. Tanto
più noi dobbiamo fare il possibile perché la famiglia sia viva,
sia anche oggi la cellula vitale,
il centro nella periferia. Così
anche la parrocchia, la cellula
vivente della Chiesa, deve essere realmente un luogo di ispirazione e di vita e di solidarietà.
[…] La Chiesa viva, la Chiesa
delle piccole comunità, la Chiesa parrocchiale, i movimenti,
dovrebbero formare altrettanti
centri nella periferia. […] Abbiamo visto e vediamo oggi nel
Vangelo che per Dio non ci
sono periferie.
La Terra Santa, nel vasto contesto dell’Impero Romano, era
periferia; Nazareth era periferia, una città sconosciuta. E tuttavia proprio quella realtà era, di
fatto, il centro che ha cambiato
Vacanze intelligenti
Cari giovani, che costituite la
speranza della Chiesa. Quale
stupendo spettacolo di fede
giovane e coinvolgente stiamo
vivendo questa sera… Tanti
vostri coetanei guardano al
futuro con apprensione e si
pongono non pochi interrogativi. Si chiedono preoccupati:
come inserirsi in una società
segnata da numerose e gravi
ingiustizie e sofferenze? Come
reagire all'egoismo e alla violenza che talora sembrano prevalere? Come dare un senso
pieno alla vita? Con amore e
convinzione ripeto a voi, giovani qui presenti, e attraverso di
voi, ai vostri coetanei del mondo intero: Non abbiate timore,
Cristo può colmare le aspirazioni più intime del vostro cuore!
Ci sono forse sogni irrealizzabili quando a suscitarli e a coltivarli nel cuore è lo Spirito di
Dio? […] Le richieste che Dio
ci rivolge, per quanto impegnative possano sembrarci, potranno mai uguagliare ciò che fu
La speranza di cambiare
riparte da Sud
Il viaggio in Calabria di un gruppo di giovani dell’Oratorio
Dal 3 al 13 agosto un gruppo di
dieci giovani della nostra parrocchia, guidati da Don Danilo,
si è dedicato alla scoperta della
Locride, un bellissimo estremo
lembo di Calabria. Con base il
paese di Ardore, ospiti presso
la casa di accoglienza Casa di
Mamre, abbiamo trascorso tante splendide giornate di mare su
spiagge poco affollate e nuotando in un mar Jonio dalle
mille sfumature. Abbiamo visitato la città di Reggio Calabria,
il duomo, la villa comunale, il
lungomare e il museo Archeologico nazionale dove sono
conservati i meravigliosi bronzi
di Riace.
La nostra permanenza in Calabria ha però avuto anche alcuni
momenti impegnati: abbiamo
incontrato persone le cui testimonianze ci hanno trasmesso
un modello di vita positivo
nella difficile situazione sociale
nella quale vivono. Per prima
abbiamo raccolto la testimo-
nianza di Francesco, responsabile dell’istituto Don Milani di
Gioiosa Jonica, che ci ha raccontato come la loro struttura
sia un punto di incontro, crescita e formazione per i ragazzi
minorenni che non hanno altri
punti di riferimento sul territorio. Il centro accoglie tutti: sia i
figli della gente comune sia
ragazzi che provengono da famiglie di esponenti della malavita “povera”, molti genitori dei
quali sperano in cuor loro che
essi non seguano più le proprie
orme.
Molto ricco di pathos è stato
poi l’incontro con suor Carolina, collaboratrice di Don Pino
Puglisi nella sua battaglia contro il degrado sociale e umano
nel quartiere Brancaccio di
Palermo. A Bovalino, suor Carolina ha fondato un centro di
accoglienza intitolato proprio a
Padre Puglisi, nel quale lavora
insieme ad altre due suore
dell’ordine del Buon Samarita-
domandato da Dio alla giovane
Maria? Impariamo da Maria a
dire il nostro "sì", perché lei sa
veramente che cosa significhi
rispondere generosamente alle
richieste del Signore. Maria
conosce le vostre aspirazioni
più nobili e profonde. Conosce
bene, soprattutto, il vostro
grande desiderio di amore, il
vostro bisogno di amare e di
essere amati. […]
Nel più intimo del cuore ogni
ragazzo e ogni ragazza, che si
affaccia alla vita, coltiva il sogno di un amore che dia senso
pieno al proprio avvenire. Per
molti questo trova compimento
nella scelta del matrimonio e
nella formazione di una famiglia dove l'amore tra un uomo e
una donna sia vissuto come
dono reciproco e fedele, come
dono definitivo, suggellato dal
"sì" pronunciato davanti a Dio
no e ad alcuni volontari.
Oltre a profondere la maggior
parte delle loro energie
nell’educazione di ragazzi spesso veramente problematici, si
adoperano per coinvolgere i
genitori e la gente dei paesi,
organizzando missioni popolari
per guidare le persone spiritualmente più povere alla riscoperta della fede.
Una delle sorelle, Silvia, ci ha
proposto per la prossima estate
di collaborare come parrocchia
di Opera all’attività di una di
queste missioni popolari.
Abbiamo incontrato anche il
vescovo di Locri-Gerace, Giancarlo Maria Brigantini, originario della Val di Non, in Trentino, ma innamorato del Sud
Italia, il quale, chiamato a questo incarico da papa Giovanni
Paolo II, ha voluto mettere a
disposizione della gente la sua
sensibilità umana e pastorale.
Ciò che è emerso da questa
vacanza è la speranza della
gente del Sud: hanno voglia di
vivere onestamente e desiderio
di cambiare la loro situazione
per riuscire a vivere senza paura, senza l’incubo di essere
condizionati dalla ‘ndrangheta.
Sara, Barbara e Andrea.
Scout
Qui Congo
Il branco è a caccia di lupetti Il
Per una vacanza che è finita, ricomincia un nuovo anno di campi
e divertimenti con il gruppo dell'Agesci
Se vi fosse capitato di passare, a fine luglio, nei pressi della sede
scout di Opera, in via IV Novembre, vi sareste imbattuti in tante
piccole camicie azzurre, fazzolettone verde e blu al collo e cappellini verdi: il branco di Opera! Erano i bambini in partenza alla
volta di Vara Inferiore (Sv) per le vacanze di branco, grosso zaino in spalla (spesso anche più grande del lupetto stesso) e nel
cuore tanta voglia di giocare insieme. A Vara, nella base scout,
ci attendeva una grossa casa tutta per noi e tanto, tantissimo prato per giocare. Che cosa, a distanza di settimane, è rimasto di
questa settimana fantastica? Sicuramente i tanti giochi, i bivacchi
davanti al fuoco, il bagno nel laghetto, la passeggiata nel bosco, i
volti degli altri lupetti che sorridevano per le stranezze di chi ci
cucinava piatti appetitosi. Così è trascorsa una gioiosa settimana
insieme e ci ha dato ancora più entusiasmo per riprendere le attività e i campi di quest’anno, che si apre a fine settembre.
Se vuoi vivere anche tu dei momenti con il branco di Opera (811 anni), o con il reparto (12-15 anni), o con il clan (16-21 anni)
chiama uno dei capi! Per il branco Bagheera 331/9898702; per il
reparto Gabriele 349/8739192; per il clan Luca 349/8762363
Gruppo Jonathan
Settembre, è tempo di iniziare
Gli appuntamenti dell’associazione per i ragazzi disabili
Riaprono le scuole, ricomincia il lavoro, l’oratorio, il campionato
di calcio e… anche Jonathan riprende gli appuntamenti settimanali tra i disabili e i volontari. Tutti i mercoledì e, molto spesso
anche il sabato, dalle 15.30 alle 18 si trascorrono pomeriggi in
allegria al Ci.di.qui di Noverasco. Le porte sono aperte a tutti gli
altri amici disabili che ancora non conoscono Jonathan e a chiunque abbia voglia di dare il proprio contributo a favore
dell’associazione.
A proposito di attività ricordiamo alcuni appuntamenti dei prossimi mesi. Dal 28 al 30 settembre tre giorni a Rimini con visita
al santuario di Loreto; nel mese di novembre si terranno tre incontri di formazione per i volontari di Jonathan aperti anche a
chiunque fosse interessato alla attività di volontariato; tra ottobre
e novembre sono previste la castagnata in sede e un paio di pizzate con annesse musica e danza; in novembre faremo una gita a
Milano o dintorni. Ultimo, ma non l’ultimo, il concorso fotografico Punti di vista, organizzato da Jonathan con il patrocinio del
Comune di Opera. Sono già arrivate diverse buste e ne aspettiamo altre. Chiunque fosse interessato a partecipare potrà entrare
nel nostro sito (www.jonathan.mi.it) per prendere visione del
regolamento e delle modalità di partecipazione. È necessario
mandare il materiale fotografico con
didascalia alla biblioteca di Opera (via
Gramsci 21) entro il giorno 15 Ottobre
2007. I premi, e che premi, saranno consegnati ai vincitori, designati dalla commissione incaricata come da regolamento, il giorno 1 dicembre 2007. Tutte le
opere che hanno partecipato al concorso
saranno esposte, in Biblioteca, per tutto
il mese di dicembre. Giulio Albanese
lungo
container
viaggio
dei
nostri
Arriveranno per Natale a Libota Bomoi gli aiuti della nostra
comunità. Ma manca ancora una parte dei fondi…
Nel mese di luglio sono stati completati i due container e, il giorno 26, sono partiti per il loro lungo viaggio. Il container verde
pesa 13 tonnellate, quello blu 14. Sono partiti da Badile per il
porto di Genova, quindi con una nave cargo navigheranno fino a
Pointe Noir (Congo) e fino al porto di Matadi (Repubblica Democratica del Congo). Da qui trasbordo su camion destinazione
Kinshasa. I containers arrivano proprio in questi giorni a Kinshasa, dove sono attesi da Don Donato che dovrà sbrigare tutte le
pratiche necessarie per trasferirli sulla chiatta che risalirà il fiume
Congo per circa 1.200 km per raggiungere la città di Lisala. Non
essendoci gru in grado di scaricare i containers essi verranno
svuotati a mano e tutto il loro contenuto, con carri trainati da
trattore e camion della diocesi, verrà trasportato sul sito di Libota
Bomoi. Tempi previsti 30-40 giorni, salvo complicazioni. Al
momento non sappiamo se la chiatta che fa servizio fra Kinshasa
e Lisala avrà posto per i container, riteniamo pertanto che ragionevolmente i containers ed il loro contenuto arriverà a Libota
Bomoi poco prima di Natale.
Rimangono ancora da ultimare le pratiche per la spedizione di un
Autocarro Acm80 e del pulmino Ducato Panorama 15 posti, che
abbiamo reperito dall’esercito. Sono stati revisionati e sono perfettamente funzionanti. Dobbiamo aspettare l’occasione per imbarcarli su una nave che li possa portare a destinazione.
Sinteticamente diamo un resoconto finanziario dell’iniziativa:
Acquisti per i due container
50.400
Costi per trasporti
15.500
Spese per automezzi
14.770
Contributo per medicine da acquistare sul
posto
4.000
TOTALE PROGETTO
84.670
Erogato da parrocchia
20.000
Contributo Speciale Istituto Bancario
12.500
Contributo da aziende
15.000
Contributo da privati
5.000
Disponibilità sul c/c Vispe MPS per Congo
5.000
TOTALE FINANZIATO
57.500
DIFFERENZA DA FINANZIARE
27.170
Risulta evidente che una buona parte è ancora da
pagare, per cui invitiamo la comunità ad aiutarci.
Sosteniamo Libota Bomoi, che sta man mano
prendendo forma e si sta affermando come progetto pilota di sviluppo per tutta la zona di Lisala.
(Capoluogo di una provincia che per estensione è
paragonabile alla regione Lombardia, mentre Lisala è una città di circa 12 o 13 mila abitanti, quasi
come Opera).
Pino Servidati
FONDATO NEL 1992
Direttore (f.f)
Giulio Albanese
Impaginazione
Pesso
Stampa
Cesare
Registrazione Tribunale di
Milano
n.610 del 14/11/1992
Stampato in proprio