Dove accusano dolore I fumatori? Una valutazione

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Dove accusano dolore I fumatori? Una valutazione
Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale
Dove accusano dolore I fumatori? Una
valutazione complessiva di tutto il corpo
dimostra che soffrono soprattutto di
lombalgia
Relazione presentata all'International Society for the Study of the Lumbar Spine
41ST Annual Meeting - SEOUL, June 3-7, 2014
Where Do Smokers Hurt? A Comprehensive Body-Wide Analysis of Pain Reveals Smoking is Most
Associated With Back Pain
Smuck M, Thomkins‐Lane C, Kao MC
Stanford School of Medicine, Department of Orthopaedic Surgery and Anesthesiology; Mount Royal
University, Department of Physical Education and Recreation
Abstract
Introduzione: è stato dimostrato che i fumatori hanno una probabilità di sviluppare il mal di
schiena da due a tre volte maggiore rispetto ai non fumatori. Al fine di approfondire
l'associazione con il mal di schiena relativamente ad altre tipologie di dolore muscolo-scheletrico,
abbiamo effettuato un'analisi del dolore su tutto il corpo in un'ampia coorte basata sulla
popolazione. Abbiamo inoltre esaminato gli effetti attenuanti dell'attività fisica, che si è
dimostrata un fattore protettivo per il mal di schiena e per il dolore muscolo-scheletrico. Metodi:
dal CDC sono stati ottenuti i dati relativi a 6.781 soggetti che hanno partecipato al sondaggio
National Health and Nutrition Examination Survey: dolore complessivo, abitudine al fumo, dati
demografici e antropometrici, anamnesi e misurazione dell'attività fisica della durata di 7 giorni.
Sono state condotte analisi di regressione logistica multivariata ponderata mediante macro SAS
(Cary, NC) e Python 2.7. Risultati: dopo aggiustamento per dati demografici e antropometrici e
variabili mediche, è stato possibile osservare associazioni significative con il fumo in tutte le zone
del corpo, fatta eccezione per il dolore al torace e al piede. Nel raggruppamento rachialgie (collo
e parte superiore e inferiore della schiena) e dolore relativo alla zona toracica, alla testa e
all'appendice, tale associazione si è rivelata più forte con le rachialgie (OR 2,89, IC 95% 2,21
‐3,77), rispetto a quello all'appendice (OR 1,99), al torace (OR 2,17) e alla testa (OR 2,47). Gli
effetti attenuanti sono stati individuati nel caso di un'attività fisica leggera ma continuativa
(sessioni di 7 giorni) con un aumento dell'associazione di ciascuna SD e una riduzione del 22,2%
dei rischi derivanti dal fumo sul dolore al torace (p= 0,070), e una riduzione del 14,6% sul dolore
all'appendice (p=0,038). Questi effetti non sono stati rilevati né per le rachialgie né per il dolore
alla testa. Conclusioni: questo studio basato sulla popolazione ha esaminato l'associazione tra
fumo e dolore regionale o muscolo-scheletrico e ha individuato la presenza di associazioni
statistiche tra fumo, dolore e la quasi totalità delle regioni del corpo. L'associazione tra fumo e
dolore si è rivelata particolarmente forte nel caso delle rachialgie. Inoltre, è emerso che
un'attività fisica leggera ma continuativa può attenuare in maniera sostanziale i rischi per il
dolore al torace e all'appendice ma non per le rachialgie.
Commento
Materiale ad esclusivo uso Programma di Formazione GSS
Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale
Fabio Zaina
Il fumo di sigaretta ha un effetto negativo sul microcircolo, danneggiandolo progressivamente. Questo
meccanismo sembra operare anche a livello del rachide, in particolare dei dischi intervertebrali. Essi
infatti sono nutriti a livello del piatto vertebrale da un sistema complesso e delicato. Diversi studi hanno
investigato il rischio di mal di schiena nei fumatori, mostrando un significativo effetto negativo, con un
aumento dell’ odds di 2-3 volte. Nel presente studio gli autori hanno voluto verificare l’associazione del
fumo con i dolori, non solo alla colona vertebrale ma più in generale a livello muscolo scheletrico. A tal
fine hanno raccolto i dati di 6781 pazienti e hanno valutato l’associazione dolore-fumo. I dati hanno
mostrato che i fumatori soffrono maggiormente di dolore muscoloscheletrico, in particolare a livello del
rachide. Un blando effetto protettivo era esercitato da una leggera attività fisica regolare.
I dati del presente studio confermano i rischi legati al fumo, e al tempo stesso l’effetto protettivo
dell’attività fisica. Interpretando nell’insieme questi elementi potremmo forse supporre altri meccanismi
oltre a quelli puramente biologici già ampiamente documentati. È possibile, e persino probabile che il
fumo sia associato a uno stile di vita meno attivo che maggiormente espone al rischio di dolori al
rachide. In pratica, oltre all’effetto diretto potrebbero esserci altri fattori che più tipicamente si
riscontrano nei fumatori e che portano tale categoria a soffrire più frequentemente di disturbi alla
schiena. Lo stile di vita è uno degli aspetti critici nella genesi, risoluzione o peggioramento dei dolori
muscoloscheletrici. Un’analisi secondaria dei dati di questo studio potrebbe darci maggiori informazioni a
riguardo, gettando nuova luce su un argomento di grande interesse e attualità. Per adesso possiamo
portare a casa due importanti indicazioni per la prevenzione del mal di schiena: meglio non fumare e
praticare una blanda attività fisica.
Domande per la Formazione a Distanza (FAD)
2014-F3-23-1) Quanti pazienti sono stati inclusi nel presente studio?
a. 6781
b. 7816
c. 8167
d. 1678
Tutte le domande dei singoli articoli (identificate dal codice sopra indicato) saranno raccolte nel
questionario finale che dovrà essere compilato nel mese di dicembre da parte di coloro che si
sono iscritti (o si iscriveranno) al programma facoltativo di FORMAZIONE A DISTANZA - FAD (vedi
www.gss.it/associa.htm) per conseguire l'ATTESTATO GSS FAD o i 50 CREDITI ECM FAD
Materiale ad esclusivo uso Programma di Formazione GSS