STUDIO DI ARCHITETTURA ed URBANISTICA Arch.Livia Paglia

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STUDIO DI ARCHITETTURA ed URBANISTICA
MONTICELLI PAVESE (PV)
Arch.Livia Paglia
Piano dei servizi – Normativa tecnica
PIANO DEI SERVIZI
NORMATIVA TECNICA
Art. 1 Contenuti e validità del Piano dei Servizi (PdS)
Il Piano dei Servizi è un atto del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) ed è redatto ai
sensi dell’art.10 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche ed
integrazioni.
Il Piano ha il compito di individuare e assicurare un’adeguata dotazione di aree per
attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale nonché i servizi necessari alla
popolazione del comune a supporto delle funzioni insediate attuali e previste, anche con
riferimento alla preservazione e al mantenimento di corridoi ecologici ed alla progettazione
del verde di connessione tra territorio rurale e territorio edificato.
Esso definisce, sulla base dell’offerta e della domanda di servizi emerse dalle indicazioni
di sviluppo contenute nel PGT, l’insieme delle infrastrutture necessarie a soddisfare i
bisogni, con riferimento anche a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità.
In relazione alla popolazione stabilmente residente e a quella da insediare
secondo le previsioni del documento di piano, è assicurata una dotazione minima
di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale pari a
diciotto metri quadrati per abitante.
Le previsioni contenute nel Piano hanno carattere prescrittivo e vincolante, hanno
validità a tempo indeterminato e sono sempre modificabili.
Art. 2 Aree per servizi e attrezzature pubbliche e/o di interesse pubblico o generale
Sono classificati “servizi pubblici e di interesse pubblico o generale i servizi e le
attrezzature pubbliche, realizzati per iniziativa pubblica diretta o ceduti al comune
nell’ambito di piani attuativi, nonché i servizi e le attrezzature, anche privati, di uso
pubblico o di interesse generale, regolati da apposito atto di asservimento o da
regolamento d’uso, redatti in conformità alle indicazioni contenute nel piano dei
servizi, ovvero da atto di accreditamento dell’organismo competente in base alla
legislazione di settore, nella misura in cui assicurino lo svolgimento delle attività
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cui sono destinati a favore della popolazione residente nel comune e di quella
non residente eventualmente servita”.
Il Piano dei servizi, sulla base delle previsioni insediative e delle esigenze emerse
definisce le seguenti categorie di infrastrutture secondarie:
- Aree per l’istruzione
- Aree per Attrezzature di Interesse Collettivo
- Aree a Verde pubblico ed impianti per il gioco e lo sport
- Aree a parcheggio
Art. 3 Aree per l’Istruzione
Le aree per l’istruzione comprendono i sedimi e le strutture edilizie destinate ad
attrezzature scolastiche, in particolare scuole materne, scuole elementari e medie
e le attività connesse o complementari all’istruzione.
Nel caso di nuovi edifici od attrezzature, si prescrive di riservare particolare
attenzione all’ inserimento dell’opera nel contesto esistente , con rispetto delle
tipologie edilizie presenti nel nucleo di antica formazione, la conservazione di
adeguati spazi aperti o inedificati, il rispetto delle distanze dagli altri edifici e dai
confini dell’area oggetto di intervento come previsti dal PdR.
Nel progettare gli interventi
per nuove costruzioni o per ristrutturazione
dell’esistente dovranno essere rispettate le prescrizioni previste dal D.M.
18/12/1975 Norme tecniche per l’edilizia scolastica e ss.mm.ii. e previsti adeguati
spazi per parcheggi od autorimesse in misura non inferiore a quella necessitante
alla sosta del personale addetto al servizio.
Art. 4 Aree per Attrezzature di Interesse Collettivo
Comprendono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di servizi
di interesse collettivo quali attrezzature civiche e insediamenti amministrativi
comunali, chiese ed edifici per servizi religiosi, centri ed attrezzature culturali,
sociali, ricreative, attrezzature sanitarie e socioassistenziali e altri servizi pubblici o
di uso pubblico, di interesse comunale.
Nel caso di nuovi edifici od attrezzature e nella ristrutturazione dell’esistente,
dovrà essere riservata particolare attenzione all’ inserimento dell’opera nel
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contesto esistente , con rispetto
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delle tipologie edilizie presenti nel nucleo di
antica formazione. Dovranno inoltre essere previste la formazione e la
conservazione di adeguati spazi aperti o inedificati ed il rispetto delle distanza
dagli altri edifici e dai confini dell’area oggetto di intervento previsti dal Piano delle
Regole.
Art. 5 Aree a Verde pubblico attrezzato per gioco e sport
Sono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di spazi di verde
pubblico attrezzato per il gioco, lo sport ed il tempo libero; le aree non interessate
da costruzioni saranno di norma sistemate a verde alberato.
Su tali aree possono essere costruiti impianti sportivi ed attrezzature per il gioco
ed il tempo libero; é ammessa la realizzazione di residenze per il solo personale
di custodia.
Il progetto esecutivo dell’opera da realizzare, nel caso di nuovi edifici od
attrezzature, ha cura del miglior inserimento dell’opera stessa nel contesto
urbano, con particolare riferimento alla tipologia edilizia, alla conservazione di
adeguati spazi aperti o inedificati, alla distanza dagli altri edifici e dai confini
dell’area oggetto di intervento.
Nelle nuove costruzioni dovranno essere previste aree per parcheggi od
autorimesse in misura non inferiore a quella necessitante alla sosta del personale
addetto al servizio.
Art. 6 Rete del verde e percorsi ecologici
Fra le opere di urbanizzazione sono comprese anche quelle per l’attuazione della
rete ecologica e le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di spazi
di verde ad uso pubblico.
Gli interventi previsti riguardano prevalentemente opere di sistemazione a verde
con piantumazione di alberature e arbusti, realizzazione di percorsi pedonali, di
aree di sosta, di piccole aree attrezzate per la sosta e l’osservazione della natura.
Nella tavola PdS01 è individuato inoltre il percorso panoramico
che corre
sull’argine quale riferimento principale della rete ecologica comunale ed alcuni
percorsi alberati che dovranno avere idonea sistemazione.
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Art. 7 Aree per Parcheggi pubblici
Sono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di parcheggi
pubblici per la sosta di autoveicoli.
Il Sindaco, sentita la Commissione Edilizia, può concedere l’apertura di accessi
carrai alle proprietà private attestate sulle aree del presente articolo a condizione
che venga
dimostrata l’impossibilità di realizzare l’accesso carraio al di fuori del parcheggio
pubblico e che ciò non pregiudichi l’utilizzazione e la funzionalità del parcheggio
stesso e venga realizzato nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche.
Nei parcheggi a raso di norma, ed ove possibile anche nelle coperture delle
autorimesse interrate, le superfici carreggiabili ed i posti auto saranno
adeguatamente pavimentati e si avrà cura di porre in opera alberature con
funzione di mascheramento e di interruzione della continuità dei posti auto.
Ai sensi dell’art. 69 della L.R. 12/2005 i parcheggi, pertinenziali e non pertinenziali,
realizzati anche in eccedenza rispetto alla quota minima richiesta per legge,
costituiscono opere di urbanizzazione e il relativo titolo abilitativo è gratuito. Ai fini
del calcolo del costo di costruzione, le superfici destinate a parcheggi non
concorrono alla definizione della classe dell’edificio.
Art. 8. Dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche e/o di interesse
pubblico o generale esistenti
Il Piano dei Servizi, sulla base dell’indagini conoscitive svolte prende atto delle
dotazioni presenti ed individuate dal precedente strumento urbanistico e
riconferma le localizzazioni dei servizi esistenti, per le quali concorrono almeno
una tra le seguenti condizioni:
-
Aree ed impianti di proprietà pubblica comunale sui quali si configurano
se pur minimamente, le condizioni per l’esercizio delle funzioni
-
Aree ed impianti di uso pubblico e proprietà privata sui quali si configurano
se pur minimamente, le condizioni per l’esercizio delle funzioni
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Esistenza del servizio, indipendentemente dalla proprietà dell’area
Le aree relative ai servizi esistenti sono individuate nella Tav. PdS01 del Piano dei
Servizi.
Tali aree, qualora rientranti nelle classi di sensibilità paesaggistica definite dalla
tavola PdR 08 allegata al Piano delle Regole, sono soggette alla relativa disciplina
paesaggistica.
Art. 9.
Dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche e/o di interesse
pubblico o generale in progetto
Il Piano dei Servizi localizza i servizi che risultano necessari per riequilibrare le
criticità
emerse durante le indagini sulla consistenza delle dotazioni attuali e
pregresse e sulle previsioni
di adeguamento e sviluppo contenute nel
Documento di Piano anche in funzione di una più equa distribuzione nelle diverse
aree urbane”
Per all’attuazione degli interventi infrastrutturali viene esplicitata la sostenibilità dei
costi anche in rapporto al programma triennale delle opere pubbliche, nell’ambito
delle risorse comunali e di quelle provenienti dalla realizzazione diretta degli
interventi da parte dei privati.
Art. 10 Vincoli preordinati all’esproprio
I vincoli preordinati all’espropriazione per la realizzazione, esclusivamente ad
opera della pubblica amministrazione, di attrezzature e servizi previsti dal piano
dei servizi hanno la durata di cinque anni, decorrenti dall’entrata in vigore del
piano stesso.
I vincoli sopracitati decadono qualora, entro tale termine, l’intervento cui sono
preordinati non sia inserito, a cura dell’ente competente alla sua realizzazione, nel
programma triennale delle opere pubbliche e relativo aggiornamento, ovvero non
sia stato approvato lo strumento attuativo che ne preveda la realizzazione.
E’ comunque ammessa, da parte del proprietario dell’area, entro il predetto
termine quinquennale, la realizzazione diretta di attrezzature e servizi per la cui
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attuazione è preordinato il vincolo espropriativo, a condizione che la Giunta
comunale espliciti con proprio atto la volontà di consentire tale realizzazione
diretta ovvero, in caso contrario, ne motivi con argomentazioni di interesse
pubblico il rifiuto.
Non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza le
previsioni del piano dei servizi che demandino al proprietario dell’area la diretta
realizzazione di attrezzature e servizi, o ne contemplino la facoltà in alternativa
all’intervento della pubblica amministrazione.
Art. 11 Attuazione degli interventi.
Gli interventi si attuano sulla base delle indicazioni contenute nelle schede
allegate al Piano dei Servizi.
I progetti dovranno
essere preceduti da un elaborato
planivolumetrico e da
documentazione atti a dimostrare il fabbisogno in rapporto agli obiettivi del
Documento di Piano.
La realizzazione degli interventi nelle aree destinate a servizi o le altre opere
pubbliche o di pubblica utilità è assunta direttamente dall’Amministrazione
Comunale o da altri soggetti interessati, diversi dal Comune, istituzionalmente
competenti secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia di servizi
e contratti pubblici.
Sono competenti alla realizzazione anche i soggetti proprietari dei sedimi e degli
immobili
purché venga assicurato l’utilizzo pubblico delle opere e delle
infrastrutture, mediante stipula di idonea convenzione che dovrà definire:
- le competenze dell’Amministrazione Comunale in materia di poteri di controllo
e vigilanza, nelle varie fasi di attuazione e realizzazione del progetto, compreso
l’eventuale potere sostitutivo della gestione ovvero la risoluzione del contratto
nonché le sanzioni poste a carico del concessionario nel caso di inosservanza
degli obblighi stabiliti dalla convenzione;
-la verifica della coerenza dell'intervento con gli obiettivi e le prescrizioni del PGT
con la dimostrazione e la disciplina dell’interesse pubblico prevalente;
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- le caratteristiche costruttive e tipologiche delle attrezzature destinate ad
infrastrutture e servizi, proposte ad un livello sufficiente a descrivere i dettagli
come richiesti dalla progettazione definitiva;
- le caratteristiche tecnico-finanziarie dei servizi di uso pubblico nel caso di
prestazioni o forniture quali accessi tariffari agevolati, riserve di uso, ecc.;
- le eventuali garanzie tecnico-finanziarie o estremi di accreditamento delle
strutture socio-sanitarie per il mantenimento della destinazione ad uso pubblico;
- la pubblica evidenza per le varie fasi di attuazione del progetto e delle opere;
-una relazione tecnico-finanziaria, con la contabilizzazione degli oneri a carico;
Per l’attuazione degli interventi e l’erogazione dei servizi, dovranno
essere
rispettate le modalità previste nel D.Lgs. 12.04.2006 n. 163 e s.m.i. in materia di
appalti e contratti e tutti gli obblighi in materia edilizia, statica, sanitaria, e gli
adempimenti di cui all’art. 8 della L. 447/95 e dell’art. 5 della L.R. 13/01
relativamente alla documentazione di previsione del clima acustico degli edifici
anche in relazione al Piano di Zonizzazione Acustica comunale
Art. 12 Interventi difformi alle destinazioni specifiche
La realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale sulle
aree individuate dal piano dei servizi, ma a destinazioni diverse da quelle in esso
specificato, non comporta l’applicazione della procedura di variante al piano
stesso ed è autorizzata previa deliberazione motivata del Consiglio Comunale.
Art. 13 Prescrizioni di inedificabilità.
Fermo restando quanto indicato nelle schede in termini di parametri per la
gestione dei progetti, sono inedificabili:
- le aree a parcheggio al di fuori di eventuali impianti per il ricovero delle biciclette
e per servizi igienici;
- le aree per la viabilità
- le aree per il verde salvo in caso di piccole attrezzature di arredo urbano
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Art. 14 Infrastrutture primarie
Il piano dei servizi è integrato, per quanto riguarda l’infrastrutturazione del
sottosuolo, con le disposizioni del piano urbano generale dei servizi nel
sottosuolo (PUGSS), di cui all’articolo 38 della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26
(Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di
gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche).
Art. 15 Strumenti attuativi e dimensionamento
Negli strumenti attuativi e di programmazione negoziata con destinazione
principale residenziale, deve essere assicurata una dotazione complessiva di aree
per attrezzature pubbliche o di uso pubblico non inferiore a mq 26,50 per
abitante, di cui la metà destinati a spazi per giardini, parchi gioco e attività
sportive e ricreative.
E’ ammessa la monetizzazione
Le aree di cui al precedenti commi devono essere cedute gratuitamente al
Comune o venire monetizzate, come previsto dall’articolo 46, comma 1, lettera a)
della L.R. 12/2005 fatto salvo il disposto dell'art. 3, comma 1 della L. 30.07.1986,
n. 31
In luogo della monetizzazione è sempre ammessa la possibilità di cedere
gratuitamente al comune aree specificatamente individuate per servizi e
attrezzature pubbliche e/o di interesse pubblico o generale di progetto nel
presente piano, anche poste non in immediata prossimità degli interventi previsti.
Ai fini del dimensionamento si è considerata la dotazione di 150 mc di volume
per abitante con riferimento alle modalità di calcolo previste nel PGT.
Art. 16
- Cessione delle aree per opere di urbanizzazione
L’esecuzione dei piani attuativi e dei permessi di costruire convenzionati
comporta la cessione gratuita delle aree per le opere di urbanizzazione primaria e
secondaria nella misura minima indicata dal Piano dei Servizi, fatta salva la
possibilità della loro monetizzazione.
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Art. 17- Scomputo degli oneri di urbanizzazione
A parziale o totale scomputo del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione,
gli interessati possono essere autorizzati a realizzare direttamente
una o più
opere di urbanizzazione primaria e secondaria. I comuni determinano le modalità
di presentazione dei progetti, di valutazione della loro congruità tecnicoeconomica e di prestazione di idonee garanzie finanziarie, nonché le sanzioni
conseguenti in caso di inottemperanza. Le opere, collaudate a cura del comune,
sono acquisite alla proprietà comunale.
Non possono essere oggetto di scomputo le opere espressamente riservate, nel
programma triennale.
Art. 18 –Perequazione urbanistica
In sede di piani attuativi e di atti di programmazione negoziata con valenza
territoriale, i diritti edificatori e gli oneri derivanti dalla dotazione di aree per opere
di urbanizzazione possono essere ripartiti tra tutti i proprietari degli immobili
interessati, con l’applicazione dell’identico indice di edificabilità.
Per la determinazione della volumetria complessiva derivante dall’indice di
edificabilità i Piani individuano gli edifici esistenti, le aree da cedere gratuitamente
al comune o da asservirsi per la realizzazione dei servizi e delle infrastrutture e per
le compensazioni urbanistiche.
Art. 19 – Compensazione urbanistica
Per le aree destinate a realizzare interventi di interesse pubblico o generale, non
rientranti in PA o atti di programmazione, a compensazione della cessione
gratuita al comune, sono attribuiti aree in permuta o diritti edificatori trasferibili su
aree edificabili previste dal PGT.
In alternativa a tali diritti , sulla base del Piano dei Servizi, il proprietario può
realizzare direttamente gli interventi con stipula di atto di accreditamento o
convenzione per la gestione dei servizi.
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