1 slide 4-11 progettare e implementare il miglioramento
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1 slide 4-11 progettare e implementare il miglioramento
04/11/2015 UST Brescia PROGETTARE E IMPLEMENTARE IL MIGLIORAMENTO Mario Castoldi novembre 2015 PROGETTARE E IMPLEMENTARE IL MIGLIORAMENTO CONNESSIONI E FRATTURE SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO UN SUPPORTO DALL’INDIRE 1 04/11/2015 CONNESSIONI E FRATTURE ELABORAZIONE DEL RAV: UNA PRIMA SINTESI OPPORTUNITA’ RISCHI imparare a leggere ed interpretare dati limitarsi ai soli indicatori MIUR/INVALSI comparare i propri dati con le altre scuole dedicare troppo tempo all’analisi ragionare in termini proattivi vedere il RAV come prodotto sviluppare una visione sistemica circoscrivere il processo autovalutativo all’unità di autovalutazione E’ STATO UN BUON ESERCIZIO VALUTATIVO, MA HA INNESCATO UNA PROGETTAZIONE STRATEGICA PARTECIPATA? CONNESSIONI E FRATTURE INNOVARE AI TEMPI DELL’AUTONOMIA FRAMEWORK METODOLOGICO PER LA PROGETTAZIONE STRATEGICA L. 107/15 DPR 80/13 CONDIZIONI DI ESERCIZIO PER GESTIRE IL MIGLIORAMENTO 2 04/11/2015 CONNESSIONI E FRATTURE CONDIZIONI DI ESERCIZIO L. 107/15 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CARTA DEL DOCENTE PORTALE DELLA SCUOLA PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE FONDO PER IL FUNZIONAMENTO CREDITO DI IMPOSTA PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA FORMAZIONE IN SERVIZIO OBBLIGATORIA BONUS PER IL MERITO ORGANICO DELL’AUTONOMIA ACCORDI DI RETE ASSEGNAZIONE DI INCARICO A NUOVI DOCENTI ALUNNI PER CLASSE APERTURA POMERIDIANA DELLE SCUOLE DIDATTICA DIGITALE COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA ORIZZONTE TRIENNALE (2014-17) RELAZIONE PROCESSI-ESITI 3 04/11/2015 Popolazione scolastica SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE +/- Territorio e capitale sociale +/- PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE ESITI FORMATIVI ED EDUCATIVI Ambiente di apprendimento 3 Risorse economiche e materiali Risultati scolastici 4 Risultati nelle prove INVALSI Competenze chiave di cittadinanza Risultati a distanza Continuità e orientamento 4 5 3 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie +/- 3 5 +/- Risorse professionali SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA TRAGUARDI DI ESITO: DAGLI OUTPUT AGLI OUTCOME INTERNO ESTERNO OUTPUT OUTCOME RISULTATI SCOLASTICI COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI RISULTATI A DISTANZA 4 04/11/2015 SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA PRIORITA’ STRATEGICA: Migliorare le performance nel proseguimento formativo e professionale degli ex-studenti OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO: Aumentare gli studenti che si inseriscono nel mondo del lavoro negli indirizzi di studio TARGET (Traguardo di lungo periodo: Aumentare di 2 punti la quota di studenti che trovano lavoro in ambiti professionali congruenti con il curriculum di studi entro 3 anni dal conseguimento del diploma OBIETTIVI DI PROCESSO 2015/17 Mettere a punto un monitoraggio sistematico Curricolo, progettazione e sugli esiti formativi e professionali a distanza valutazione Ambiente di apprendimento (1 anno, 3 anni, 5 anni) degli ex-studenti, a Inclusione e differenziazione carattere censuario Incrementare, sul piano quantitativo e Continuità e orientamento qualitativo, i progetti di alternanza scuolaOrientamento strategico e lavoro, integrandoli con il percorso organizzazione della scuola curricolare ordinario sia nella fase di Sviluppo e valorizzazione delle progettazione che di valutazione risorse umane Sviluppare negli ultimi anni percorsi formativi Integrazione con il territorio e finalizzati alla costruzione di profili rapporti con le famiglie attitudinali personalizzati in funzione delle future scelte formative e professionali SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA PRIORITA’ OB. PROCESSO 2015/16 OB. PROCESSO 2016/17 TRAGUARDI DI ESITO Migliorare le performance nel proseguimento formativo e professionale degli ex-studenti Incrementare, sul piano quantitativo e qualitativo, i progetti di alternanza scuola-lavoro Incrementare, sul piano quantitativo e qualitativo, i progetti di alternanza scuola-lavoro Sviluppare negli ultimi anni percorsi formativi finalizzati alla costruzione di profili attitudinali personalizzati Mettere a punto un monitoraggio sistematico sugli esiti formativi e professionali a distanza Aumentare di 2 punti la quota di studenti che trovano lavoro in ambiti professionali congruenti con il curriculum di studi entro 3 anni dal conseguimento del diploma max 3 max 3 max 2 max 2 5 04/11/2015 SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA PRIORITA’ STRATEGICA: Riduzione della variabilità tra classi nei risultati INVALSI OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO: Attenuazione della varianza tra le classi seconde in matematica TARGET (Traguardo di lungo periodo): Riduzione della varianza tra classi seconde in matematica di 3 punti nel triennio di riferimento OBIETTIVI DI PROCESSO 2015/17 Curricolo, progettazione e • Riorganizzare criteri e modalità di valutazione formazione delle classi Ambiente di apprendimento • Realizzare prove di Istituto comuni per Inclusione e differenziazione quadrimestre Continuità e orientamento • Progettare un percorso di formazione sulla didattica della matematica Orientamento strategico e • Migliorare l’efficacia delle attività di organizzazione della scuola recupero Sviluppo e valorizzazione delle • Uniformare gli strumenti di rilevazione risorse umane delle difficoltà di apprendimento Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie • Sviluppare progetto di tutorato con scuole superiori SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA PRIORITA’ OB. PROCESSO 2015/16 OB. PROCESSO 2016/17 TRAGUARDI DI ESITO Riduzione della variabilità tra classi nei risultati INVALSI Realizzare prove di Istituto comuni per quadrimestre Realizzare prove di Istituto comuni per quadrimestre Riorganizzare criteri e modalità di formazione delle classi Progettare un percorso di formazione sulla didattica della matematica Riduzione della varianza tra classi seconde in matematica di 3 punti nel triennio di riferimento Migliorare l’efficacia delle attività di recupero max 2 max 3 Sviluppare progetto di tutorato con scuole superiori max 3 max 2 6 04/11/2015 SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA CONGRUENZA CON PRIORITA’ DI ESITO ANALISI DEL POTENZIALE INNOVATIVO ANALISI CRITICA DELLA SITUAZIONE ATTUALE SELEZIONE OBIETTIVI DI PROCESSO COMPATIBILITA’ CON IL PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA VALUTAZIONE RUOLI CHIAVE MIGLIORAMENTO MIUR-INVALSI chi decide? Comunità scolastica Unità di autovalutazione chi gestisce? Gruppi di progetto * Dirigente scolastico Coordinatore unità AV chi coordina? Unità di autovalutazione MIUR-INVALSI chi supporta? INDIRE Università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali Nuclei valutazione esterna chi controlla? Dirigente scolastico * Per «progetto» si intende la singola azione di miglioramento riferita agli obiettivi di processo definiti nella pianificazione strategica. * I gruppi di progetto possono essere gruppi ad hoc o gruppi professionali esistenti, in relazione alla specifica azione di miglioramento 7 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO PRIORITA’ Riduzione della variabilità tra classi nei risultati INVALSI OB. PROCESSO 2015/16 Realizzare prove di Istituto comuni per quadrimestre Riorganizzare criteri e modalità di formazione delle classi TRAGUARDI DI ESITO Riduzione della varianza tra classi seconde in matematica di 3 punti nel triennio di riferimento Migliorare l’efficacia delle attività di recupero STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero IL MODELLO STP SITUATION TARGET situazione esistente situazione desiderata ANALISI IN PROFONDITA’ MAPPA DELLA QUALITA’ PLAN miglioramento sostenibile PIANO OPERATIVO 8 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero IL MODELLO STP SITUATION TARGET situazione esistente situazione desiderata ANALISI IN PROFONDITA’ MAPPA DELLA QUALITA’ PLAN miglioramento sostenibile PIANO OPERATIVO STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero DOMANDE DI INDAGINE Quali fra le diverse attività di recupero producono migliori risultati? Quali sono i fattori caratterizzanti un intervento di recupero personalizzato? Su quali competenze sono basate le attività di recupero? Quale importanza ha la condivisione di obiettivi e contenuti minimi (stabiliti dai gruppi disciplinari) per le attività di recupero e il loro buon esito? Qual è il legame fra la programmazione didattica del Consiglio di classe e la presenza e/o assenza di attività di recupero? La comunicazione alle famiglie sulla organizzazione delle attività di recupero e sugli esiti è efficace ? Gli esiti delle attività di recupero sono adeguati all’impegno di risorse umane ed economiche profuse? Quali sono le cause della scarsa motivazione di parte degli studenti alle attività di recupero? 9 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero IMPIANTO DI INDAGINE AUTOPERCEPITO questionario ai docenti DICHIARATO Schema comparativo attività di recupero Prospetto di analisi progettualità della scuola Diagramma di flusso procedurale AGITO Analisi buone pratiche Indicatori metrici ETEROPERCEPITO Seduta di discussione con studenti Seduta di discussione con genitori STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero INDICATORI INPUT INDICATORI METRICI n° ore previste per le attività di recupero (50 €/h) n° ore previste per attività di sportello/consulenza (35 €/h) Previsione budget recupero gennaio Previsione budget attività di sportello/consulenza sett-dic Previsione budget recupero giugno Previsione budget attività di sportello/consulenza genn-mag Percentuale di presenze degli studenti al corso di recupero di Aprile e relativo budget Budget utilizzato attività di sportello/consulenza sett-dic PROCESSO 275 ore (98 % ) Budget utilizzato attività di sportello/consulenza genn/mag 301 ore (95 %) Budget utilizzato recupero Gennaio 280 ore (100 %) Percentuale di presenze degli studenti al corso di recupero di fine Gennaio Budget utilizzato recupero Giugno-Luglio OUTPUT DATI 480 ore 600 ore 280 ore 280 ore 200 ore 320 ore Vista la frequenza e gli esiti dei corsi di recupero di gennaio quelli di Aprile non sono stati svolti nello stesso modo ma lasciati alla libera programmazione del CdC Slide in Power-point 194 ore (97 %) Percentuale di insufficienze per materia e per classi parallele Slide in Power-point nello scrutinio del 1° Quadrimestre Percentuale di sufficienze nelle verifiche di fine recupero di Slide in Power-point Gennaio Percentuale di insufficienze sanate tra il 1° quadrimestre e lo Non è stato possibile rilevare i dati scrutinio di Giugno Percentuale di allievi che non hanno superato la verifica del Slide in Power-point corso di recupero di Giugno-Luglio Rapporto tra il numero totale di ore di Gennaio - Maggio e il 611/133 = 4,59 h/insuff numero di insufficienze recuperate Rapporto tra il numero totale di ore di Giugno - Luglio e il 194/112 = 1,73 h/insuff numero di insufficienze recuperate 10 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero ADEGUATEZZA SINTESI QUESTIONARIO DOCENTI- AUTOPERCEPITO IMPORTANZA DIFFER. MEDIA DEV. ST. MEDIA DEV. ST. Attività relativa al recupero debiti dell’anno scolastico precedente (1) 3,38 0,13 4,00 0,10 0,62 Attività relativa al recupero debiti pregressi e prevenzione (2) 3,29 0,13 4,02 0,11 0,73 Gestione dell’attività di HELP (sportello didattico) (3) 3,36 0,12 4,12 0,11 0,76 Attività di Tutoraggio (4) 3,47 0,14 4,02 0,13 0,55 Attività di L2 per alunni stranieri (5) 3,94 0,13 4,16 0,10 0,22 Attività di Cooperative learning (6) 2,89 0,2 3,78 0,15 0,89 Gestione dell’attività di Mutuo insegnamento (7) 3,14 0,15 3,84 0,13 0,70 Condivisione degli obiettivi e dei contenuti minimi indispensabili per la promozione alla classe successiva 3,48 0,14 4,42 0,10 0,94 Programmazione di verifiche comuni per classi parallele 2,82 0,15 3,57 0,16 0,75 Programmazione di nuove metodologie nei gruppi disciplinari 2,88 0,14 3,84 0,13 0,96 Coerenza tra gli obiettivi del CdC e gli obiettivi dei gruppi disciplinari 3,48 0,15 4,1 0,10 0,62 Coesione del CdC rispetto agli obiettivi 3,27 0,15 4,43 0,10 1,16 Programmazione per moduli 2,98 0,16 3,08 0,20 0,10 Condivisione di criteri di valutazione comuni 3,29 0,15 4,06 0,13 0,77 Comunicazione alle famiglie della organizzazione delle attività di recupero 4,21 0,11 4,35 0,10 0,14 Comunicazione alle famiglie degli esiti delle attività di recupero 4,2 0,11 4,33 0,11 0,13 Assegnazione delle risorse economiche per le diverse attività 3,23 0,16 3,98 0,11 0,75 Organizzazione delle risorse umane per le diverse attività di recupero 3,26 0,15 4,16 0,08 0,90 MEDIA 3,37 0,14 4,01 0,12 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: TARGET OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero IL MODELLO STP SITUATION TARGET situazione esistente situazione desiderata ANALISI IN PROFONDITA’ MAPPA DELLA QUALITA’ PLAN miglioramento sostenibile PIANO OPERATIVO 11 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: TARGET OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero CONDIZIONI DI CONTESTO Riflessione e condivisione della mission dell’Istituto rispetto all’”idea” di recupero Piano di recupero nel POF GESTIONE PROGETTAZIONE Della COMMISSIONE POF individuazione delle risorse economiche e umane elaborazione modalità attività di recupero Per lo STUDENTE definizione ed approvazione in Collegio docenti della tabella con gli indicatori di valutazione e con il livello di sufficienza declinazione nei gruppi disciplinari del livello di sufficienza contestualizzazione della scelta del livello di sufficienza nei Cdc individuazione delle diverse modalità di recupero, per ogni alunno, nel rispetto di una visione “armonica” dell’attività del Cdc Pianificazione dei diversi interventi secondo una modalità specifica (*): 1. Recupero fine 1° quadrimestre e mese di giugno 2. Help (sportello didattico) 3. Mutuo insegnamento 4. L2 e Italiano per lo studio 5. Tutoraggio Comunicazione: 1. coinvolgimento delle famiglie 2. definizione e rispetto delle procedure di comunicazione tra le varie componenti: docenti, famiglie, alunni e segreteria VALUTAZIONE monitoraggio in itinere e finale degli esiti delle attività di recupero analisi dei risultati nei gruppi disciplinari e nei Cdc riflessione sulle scelte didattiche ed educative raccolta di “buone pratiche” e loro divulgazione work in progress delle attività di recupero (staff, Cdc, docente) STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: TARGET OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero ORIENTAMENTI PROGETTUALI • preparazione di un vademecum per gli studenti di prima e di terza; • monitoraggio tempestivo delle insufficienze con conseguente attività di recupero effettuata suddividendo due classi parallele in gruppi di livello. Si suggerisce di effettuare tale recupero nelle ore della mattina in quanto il livello di pendolarità degli allievi della scuola è abbastanza alto; inoltre ciò permetterebbe agli allievi di studiare con regolarità per le lezioni del giorno successivo; • assegnazione, in considerazione del punto precedente, a ciascun Cdc di un monte ore di recupero annuale da gestire in modo autonomo; • ottimizzazione dei tempi: i gruppi disciplinari dovrebbero preparare attività da utilizzare nel caso di sostituzione di docenti assenti; • potenziamento del mutuo insegnamento, che pare essere l’attività di recupero meglio valutata dagli studenti, con l’assistenza di un docente di riferimento e con un’eventuale forma di riconoscimento per l’allievo tutor; • potenziamento dell’attività di Help; • ricerca di azioni più efficaci per accrescere la motivazione allo studio; • ricerca e studio nei gruppi disciplinari di metodologie innovative. 12 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero IL MODELLO STP SITUATION TARGET situazione esistente situazione desiderata ANALISI IN PROFONDITA’ MAPPA DELLA QUALITA’ PLAN miglioramento sostenibile PIANO OPERATIVO STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero ORIENTAMENTI PROGETTUALI Quale lo scopo del miglioramento? Quali soggetti saranno coinvolti? Che supporti occorreranno? Quali tipi di attività si prevedono? Qual è la durata dell’azione? Quali parametri di valutazione? PIANO OPERATIVO Risultati attesi Ruoli e compiti Scansione operativa Cronogramma Risorse e vincoli umane, materiali, finanziarie Modalità e strumenti di controllo 13 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero ANALISI DEL CONTESTO RAGIONI DEL PROGETTO (obiettivi di processo) CONNESSIONE CON LA PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO STRATEGIA D’AZIONE RISORSE E VINCOLI SCANSIONE OPERATIVA INDICATORI DI SUCCESSO STRUMENTI DI VALUTAZIONE STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN IMPEGNO RISORSE UMANE FIGURE PROFESSIONALI TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ ORE AGGIUNTIVE PREVISTE COSTO PREVISTO FONTE FINANZIARIA DOCENTI PERSONALE ATA ALTRE FIGURE IMPEGNO FINANZARIO PER FIGURE ESTERNE/BENI O SERVIZI TIPOLOGIA DI SPESA IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA FORMATORI CONSULENTI ATTREZZATURE SERVIZI ALTRO 14 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero INDICATORE 2013/14 2014/15 TRAGUARDO 2015/16 % DI ALLIEVI CHE HANNO SVOLTO ATTIVITA’ DI RECUPERO/APPROFONDIMENTO 28% 33% ALMENO 35% % DI ALLIEVI COINVOLTI NEGLI SPORTELLI DI CONSULENZA/ORIENTAMENTO 15 % 14 % ALMENO 20% % ATTIVITA’ DI MUTUO INSEGNAMENTO SUL TOTALE DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO 8% 12 % ALMENO 20% % DI INSUFFICIENZE SANATE TRA IL PRIMO E IL SECONDO QUADRIMESTRE 42% 44% ALMENO 50% % DI ALLIEVI CHE HANNO RAGGIUNTO IL LIVELLO DI SUFFICIENZA IN OGNI DISCIPLINA 58% 56% ALMENO 60% STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN DATA INDICATORI DI MONITORAGGIO STRUMENTI DI RILEVAZIONE CRITICITA’ RILEVATE % DI ALLIEVI CHE HANNO SVOLTO ATTIVITA’ DI RECUPERO/ APPROFONDIMENTO ELENCHI CORSI RIDUZIONE SULLE CLASSI PRIME % DI ALLIEVI COINVOLTI NEGLI SPORTELLI DI CONSULENZA/ORIENTA MENTO REGISTRO CONSULENZA % ATTIVITA’ DI MUTUO INSEGNAMENTO SUL TOTALE DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO PROGRESSI RILEVATI MODIFICHE/ AGGIUSTAM. AUMENTO COMPLESSI VO DELLA QUOTA // INCREMENTO SIGNIFICATIVO QUADRO ATTIVITA’ RECUPERO SCARSE DISPONIBILITA’ ALLIEVI TUTOR ESTENSIONE A TUTTE LE DISCIPLINE % DI INSUFFICIENZE SANATE TRA IL PRIMO E IL SECONDO QUADRIMESTRE VERBALI SCRUTINI INCREMENTO MINIMO RIDUZIONE NELLE MATERIE BASE % DI ALLIEVI CHE HANNO RAGGIUNTO IL LIVELLO DI SUFFICIENZA IN OGNI DISCIPLINA VERBALI SCRUTINI DATO STABILE NELLE PRIME RICONOSCIMEN TO CREDITO PIANIFICAZION E PRIORITA’ DI RECUPERO INCREMENTO NELLE CLASSI ALTE 15 04/11/2015 STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN PRIORITA’ Riduzione della variabilità tra classi nei risultati INVALSI OB. PROCESSO 2015/16 Realizzare prove di Istituto comuni per quadrimestre Riorganizzare criteri e modalità di formazione delle classi TRAGUARDI DI ESITO Riduzione della varianza tra classi seconde in matematica di 3 punti nel triennio di riferimento Migliorare l’efficacia delle attività di recupero DATA GIUGNO ‘16 INDICATORI RISULTATI ATTESI RISULTATI RISCONTRATI DIFFERENZA MODIFICHE/ INTEGRAZIONI VARIANZA 2^ -1,5 punti MATEMATICA - 0,9 punti 0,6 punti ACCENTUARE PROGRAMM. VARIANZA 2^ -0,6 punti ITALIANO - 0,3 punti 0,3 punti DIPARTIMENT. % ALLIEVI 2^ CON INSUFF. MATEMAT. 20% 3% 23% STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO IL MODELLO STP SITUATION TARGET situazione esistente situazione desiderata ANALISI IN PROFONDITA’ MAPPA DELLA QUALITA’ PLAN miglioramento sostenibile PIANO OPERATIVO 16 04/11/2015 UN SUPPORTO DALL’INDIRE UN SUPPORTO DALL’INDIRE 17 04/11/2015 UN SUPPORTO DALL’INDIRE UN SUPPORTO DALL’INDIRE 18 04/11/2015 UN SUPPORTO DALL’INDIRE PIANO DI MIGLIORAMENTO Sez. 1 – SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ UTILI ALLA LUCE DELLE PRIORITÀ INDIVIDUATE NELLA SEZIONE 5 DEL RAV Sez. 2 – DECIDERE LE AZIONI PIÙ OPPORTUNE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI SCELTI Sez. 3 – PIANIFICARE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO INDIVIDUATI Sez.4 – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI ALLA LUCE DEL LAVORO SVOLTO DAL NUCLEO DI VALUTAZIONE PROGETTARE E IMPLEMENTARE IL MIGLIORAMENTO «Gatto – Alice cominciò – mi diresti, per favore, che strada dovrei fare?» «Dipende da dove vuoi arrivare» rispose il gatto. (L. Carrol) 19