1 slide 4-11 progettare e implementare il miglioramento

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1 slide 4-11 progettare e implementare il miglioramento
04/11/2015
UST Brescia
PROGETTARE E IMPLEMENTARE
IL MIGLIORAMENTO
Mario Castoldi
novembre 2015
PROGETTARE E IMPLEMENTARE IL MIGLIORAMENTO
CONNESSIONI E FRATTURE
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO
UN SUPPORTO DALL’INDIRE
1
04/11/2015
CONNESSIONI E FRATTURE
ELABORAZIONE DEL RAV: UNA PRIMA SINTESI
OPPORTUNITA’
RISCHI
imparare a leggere ed
interpretare dati
limitarsi ai soli indicatori
MIUR/INVALSI
comparare i propri dati con le
altre scuole
dedicare troppo tempo
all’analisi
ragionare in termini proattivi
vedere il RAV come prodotto
sviluppare una visione
sistemica
circoscrivere il processo
autovalutativo all’unità di
autovalutazione
E’ STATO UN BUON ESERCIZIO VALUTATIVO,
MA HA INNESCATO UNA
PROGETTAZIONE STRATEGICA PARTECIPATA?
CONNESSIONI E FRATTURE
INNOVARE AI TEMPI DELL’AUTONOMIA
FRAMEWORK METODOLOGICO PER LA
PROGETTAZIONE STRATEGICA
L. 107/15
DPR 80/13
CONDIZIONI DI ESERCIZIO
PER GESTIRE IL MIGLIORAMENTO
2
04/11/2015
CONNESSIONI E FRATTURE
CONDIZIONI DI ESERCIZIO L. 107/15
ALTERNANZA
SCUOLA LAVORO
CARTA DEL
DOCENTE
PORTALE DELLA
SCUOLA
PIANO NAZIONALE PER LA
SCUOLA DIGITALE
FONDO PER IL
FUNZIONAMENTO
CREDITO DI
IMPOSTA
PIANO TRIENNALE
OFFERTA FORMATIVA
FORMAZIONE IN SERVIZIO
OBBLIGATORIA
BONUS PER
IL MERITO
ORGANICO
DELL’AUTONOMIA
ACCORDI
DI RETE
ASSEGNAZIONE DI
INCARICO A NUOVI
DOCENTI
ALUNNI PER
CLASSE APERTURA POMERIDIANA
DELLE SCUOLE
DIDATTICA
DIGITALE
COLLABORATORI
DIRIGENTE SCOLASTICO
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
ORIZZONTE TRIENNALE (2014-17)
RELAZIONE PROCESSI-ESITI
3
04/11/2015
Popolazione
scolastica
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE
PRATICHE GESTIONALI
E ORGANIZZATIVE
+/-
Territorio
e capitale
sociale
+/-
PRATICHE EDUCATIVE
E DIDATTICHE
ESITI FORMATIVI
ED EDUCATIVI
Ambiente di
apprendimento
3
Risorse
economiche e
materiali
Risultati
scolastici
4
Risultati nelle
prove INVALSI
Competenze chiave
di cittadinanza
Risultati a
distanza
Continuità e
orientamento
4
5
3
Integrazione con il
territorio e rapporti con
le famiglie
+/-
3
5
+/-
Risorse
professionali
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
TRAGUARDI DI ESITO:
DAGLI OUTPUT AGLI OUTCOME
INTERNO
ESTERNO
OUTPUT
OUTCOME
RISULTATI
SCOLASTICI
COMPETENZE
CHIAVE DI
CITTADINANZA
RISULTATI NELLE
PROVE
STANDARDIZZATE
NAZIONALI
RISULTATI A
DISTANZA
4
04/11/2015
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
PRIORITA’ STRATEGICA: Migliorare le performance nel proseguimento
formativo e professionale degli ex-studenti
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO: Aumentare gli studenti che si
inseriscono nel mondo del lavoro negli indirizzi di studio
TARGET (Traguardo di lungo periodo: Aumentare di 2 punti la quota di
studenti che trovano lavoro in ambiti professionali congruenti con il
curriculum di studi entro 3 anni dal conseguimento del diploma
OBIETTIVI DI PROCESSO 2015/17
Mettere a punto un monitoraggio sistematico
Curricolo, progettazione e
sugli esiti formativi e professionali a distanza
valutazione
Ambiente di apprendimento (1 anno, 3 anni, 5 anni) degli ex-studenti, a
Inclusione e differenziazione carattere censuario
Incrementare, sul piano quantitativo e
Continuità e orientamento
qualitativo, i progetti di alternanza scuolaOrientamento strategico e
lavoro, integrandoli con il percorso
organizzazione della scuola
curricolare ordinario sia nella fase di
Sviluppo e valorizzazione delle progettazione che di valutazione
risorse umane
Sviluppare negli ultimi anni percorsi formativi
Integrazione con il territorio e finalizzati alla costruzione di profili
rapporti con le famiglie
attitudinali personalizzati in funzione delle
future scelte formative e professionali
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
PRIORITA’
OB. PROCESSO
2015/16
OB. PROCESSO
2016/17
TRAGUARDI DI
ESITO
Migliorare le
performance nel
proseguimento
formativo e
professionale
degli ex-studenti
Incrementare,
sul piano
quantitativo e
qualitativo, i
progetti di
alternanza
scuola-lavoro
Incrementare,
sul piano
quantitativo e
qualitativo, i
progetti di
alternanza
scuola-lavoro
Sviluppare negli
ultimi anni
percorsi
formativi
finalizzati alla
costruzione di
profili attitudinali
personalizzati
Mettere a punto
un monitoraggio
sistematico sugli
esiti formativi e
professionali a
distanza
Aumentare di 2
punti la quota di
studenti che
trovano lavoro in
ambiti
professionali
congruenti con il
curriculum di
studi entro 3
anni dal
conseguimento
del diploma
max 3
max 3
max 2
max 2
5
04/11/2015
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
PRIORITA’ STRATEGICA: Riduzione della variabilità tra classi nei
risultati INVALSI
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO: Attenuazione della varianza tra le
classi seconde in matematica
TARGET (Traguardo di lungo periodo): Riduzione della varianza tra classi
seconde in matematica di 3 punti nel triennio di riferimento
OBIETTIVI DI PROCESSO 2015/17
Curricolo, progettazione e
• Riorganizzare criteri e modalità di
valutazione
formazione delle classi
Ambiente di apprendimento • Realizzare prove di Istituto comuni per
Inclusione e differenziazione
quadrimestre
Continuità e orientamento
• Progettare un percorso di formazione
sulla didattica della matematica
Orientamento strategico e
•
Migliorare l’efficacia delle attività di
organizzazione della scuola
recupero
Sviluppo e valorizzazione delle
•
Uniformare gli strumenti di rilevazione
risorse umane
delle difficoltà di apprendimento
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
• Sviluppare progetto di tutorato con
scuole superiori
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
PRIORITA’
OB. PROCESSO
2015/16
OB. PROCESSO
2016/17
TRAGUARDI DI
ESITO
Riduzione della
variabilità tra
classi nei
risultati
INVALSI
Realizzare prove
di Istituto
comuni per
quadrimestre
Realizzare prove
di Istituto
comuni per
quadrimestre
Riorganizzare
criteri e modalità
di formazione
delle classi
Progettare un
percorso di
formazione sulla
didattica della
matematica
Riduzione della
varianza tra
classi seconde in
matematica di 3
punti nel triennio
di riferimento
Migliorare
l’efficacia delle
attività di
recupero
max 2
max 3
Sviluppare
progetto di
tutorato con
scuole superiori
max 3
max 2
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04/11/2015
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
CONGRUENZA
CON PRIORITA’ DI
ESITO
ANALISI DEL
POTENZIALE
INNOVATIVO
ANALISI CRITICA
DELLA SITUAZIONE
ATTUALE
SELEZIONE
OBIETTIVI DI
PROCESSO
COMPATIBILITA’ CON IL
PIANO OFFERTA
FORMATIVA TRIENNALE
SVILUPPARE UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
VALUTAZIONE
RUOLI CHIAVE
MIGLIORAMENTO
MIUR-INVALSI
chi decide?
Comunità scolastica
Unità di
autovalutazione
chi gestisce?
Gruppi di progetto *
Dirigente scolastico
Coordinatore unità AV
chi coordina?
Unità di autovalutazione
MIUR-INVALSI
chi supporta?
INDIRE
Università, enti di
ricerca, associazioni
professionali e culturali
Nuclei valutazione
esterna
chi controlla?
Dirigente scolastico
* Per «progetto» si intende la singola azione di miglioramento riferita agli
obiettivi di processo definiti nella pianificazione strategica.
* I gruppi di progetto possono essere gruppi ad hoc o gruppi professionali
esistenti, in relazione alla specifica azione di miglioramento
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04/11/2015
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO
PRIORITA’
Riduzione della
variabilità tra classi nei
risultati INVALSI
OB. PROCESSO
2015/16
Realizzare prove di
Istituto comuni per
quadrimestre
Riorganizzare criteri e
modalità di formazione
delle classi
TRAGUARDI DI ESITO
Riduzione della varianza
tra classi seconde in
matematica di 3 punti
nel triennio di
riferimento
Migliorare l’efficacia
delle attività di
recupero
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
IL MODELLO STP
SITUATION
TARGET
situazione esistente
situazione desiderata
ANALISI IN
PROFONDITA’
MAPPA DELLA
QUALITA’
PLAN
miglioramento
sostenibile
PIANO
OPERATIVO
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04/11/2015
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
IL MODELLO STP
SITUATION
TARGET
situazione esistente
situazione desiderata
ANALISI IN
PROFONDITA’
MAPPA DELLA
QUALITA’
PLAN
miglioramento
sostenibile
PIANO
OPERATIVO
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
DOMANDE DI INDAGINE
Quali fra le diverse attività di recupero producono migliori risultati?
Quali sono i fattori caratterizzanti un intervento di recupero
personalizzato?
Su quali competenze sono basate le attività di recupero?
Quale importanza ha la condivisione di obiettivi e contenuti minimi (stabiliti dai gruppi disciplinari) per le attività di recupero e il loro buon esito?
Qual è il legame fra la programmazione didattica del Consiglio di classe e
la presenza e/o assenza di attività di recupero?
La comunicazione alle famiglie sulla organizzazione delle attività di
recupero e sugli esiti è efficace ?
Gli esiti delle attività di recupero sono adeguati all’impegno di risorse
umane ed economiche profuse?
Quali sono le cause della scarsa motivazione di parte degli studenti alle
attività di recupero?
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STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
IMPIANTO DI INDAGINE
AUTOPERCEPITO
questionario ai docenti
DICHIARATO
Schema comparativo attività
di recupero
Prospetto di analisi
progettualità della scuola
Diagramma di flusso
procedurale
AGITO
Analisi buone
pratiche
Indicatori metrici
ETEROPERCEPITO
Seduta di discussione con studenti
Seduta di discussione con genitori
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
INDICATORI
INPUT
INDICATORI METRICI
n° ore previste per le attività di recupero (50 €/h)
n° ore previste per attività di sportello/consulenza (35 €/h)
Previsione budget recupero gennaio
Previsione budget attività di sportello/consulenza sett-dic
Previsione budget recupero giugno
Previsione budget attività di sportello/consulenza genn-mag
Percentuale di presenze degli studenti al corso di recupero
di Aprile e relativo budget
Budget utilizzato attività di sportello/consulenza sett-dic
PROCESSO
275 ore (98 % )
Budget utilizzato attività di sportello/consulenza genn/mag
301 ore (95 %)
Budget utilizzato recupero Gennaio
280 ore (100 %)
Percentuale di presenze degli studenti al corso di recupero
di fine Gennaio
Budget utilizzato recupero Giugno-Luglio
OUTPUT
DATI
480 ore
600 ore
280 ore
280 ore
200 ore
320 ore
Vista la frequenza e gli esiti dei corsi di
recupero di gennaio quelli di Aprile non sono
stati svolti nello stesso modo ma lasciati alla
libera programmazione del CdC
Slide in Power-point
194 ore (97 %)
Percentuale di insufficienze per materia e per classi parallele
Slide in Power-point
nello scrutinio del 1° Quadrimestre
Percentuale di sufficienze nelle verifiche di fine recupero di
Slide in Power-point
Gennaio
Percentuale di insufficienze sanate tra il 1° quadrimestre e lo
Non è stato possibile rilevare i dati
scrutinio di Giugno
Percentuale di allievi che non hanno superato la verifica del
Slide in Power-point
corso di recupero di Giugno-Luglio
Rapporto tra il numero totale di ore di Gennaio - Maggio e il
611/133 = 4,59 h/insuff
numero di insufficienze recuperate
Rapporto tra il numero totale di ore di Giugno - Luglio e il
194/112 = 1,73 h/insuff
numero di insufficienze recuperate
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STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: SITUATION
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
ADEGUATEZZA
SINTESI QUESTIONARIO DOCENTI- AUTOPERCEPITO
IMPORTANZA
DIFFER.
MEDIA
DEV. ST.
MEDIA
DEV. ST.
Attività relativa al recupero debiti dell’anno scolastico precedente (1)
3,38
0,13
4,00
0,10
0,62
Attività relativa al recupero debiti pregressi e prevenzione (2)
3,29
0,13
4,02
0,11
0,73
Gestione dell’attività di HELP (sportello didattico) (3)
3,36
0,12
4,12
0,11
0,76
Attività di Tutoraggio (4)
3,47
0,14
4,02
0,13
0,55
Attività di L2 per alunni stranieri (5)
3,94
0,13
4,16
0,10
0,22
Attività di Cooperative learning (6)
2,89
0,2
3,78
0,15
0,89
Gestione dell’attività di Mutuo insegnamento (7)
3,14
0,15
3,84
0,13
0,70
Condivisione degli obiettivi e dei contenuti minimi indispensabili per
la promozione alla classe successiva
3,48
0,14
4,42
0,10
0,94
Programmazione di verifiche comuni per classi parallele
2,82
0,15
3,57
0,16
0,75
Programmazione di nuove metodologie nei gruppi disciplinari
2,88
0,14
3,84
0,13
0,96
Coerenza tra gli obiettivi del CdC e gli obiettivi dei gruppi disciplinari
3,48
0,15
4,1
0,10
0,62
Coesione del CdC rispetto agli obiettivi
3,27
0,15
4,43
0,10
1,16
Programmazione per moduli
2,98
0,16
3,08
0,20
0,10
Condivisione di criteri di valutazione comuni
3,29
0,15
4,06
0,13
0,77
Comunicazione alle famiglie della organizzazione delle attività di
recupero
4,21
0,11
4,35
0,10
0,14
Comunicazione alle famiglie degli esiti delle attività di recupero
4,2
0,11
4,33
0,11
0,13
Assegnazione delle risorse economiche per le diverse attività
3,23
0,16
3,98
0,11
0,75
Organizzazione delle risorse umane per le diverse attività di recupero
3,26
0,15
4,16
0,08
0,90
MEDIA
3,37
0,14
4,01
0,12
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: TARGET
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
IL MODELLO STP
SITUATION
TARGET
situazione esistente
situazione desiderata
ANALISI IN
PROFONDITA’
MAPPA DELLA
QUALITA’
PLAN
miglioramento
sostenibile
PIANO
OPERATIVO
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04/11/2015
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: TARGET
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
CONDIZIONI DI CONTESTO
 Riflessione e condivisione della mission dell’Istituto rispetto all’”idea” di recupero
 Piano di recupero nel POF
GESTIONE
PROGETTAZIONE
Della COMMISSIONE POF
 individuazione delle risorse
economiche e umane
 elaborazione modalità attività di
recupero
Per lo STUDENTE
 definizione ed approvazione in
Collegio docenti della tabella con
gli indicatori di valutazione e con il
livello di sufficienza
 declinazione nei gruppi
disciplinari del livello di sufficienza
 contestualizzazione della scelta
del livello di sufficienza nei Cdc
 individuazione delle diverse
modalità di recupero, per ogni
alunno, nel rispetto di una visione
“armonica” dell’attività del Cdc
 Pianificazione dei diversi
interventi secondo una
modalità
specifica (*):
1. Recupero fine 1° quadrimestre e mese di giugno
2. Help (sportello didattico)
3. Mutuo insegnamento
4. L2 e Italiano per lo studio
5. Tutoraggio
 Comunicazione:
1. coinvolgimento delle
famiglie
2. definizione e rispetto delle
procedure di
comunicazione tra le varie
componenti: docenti, famiglie,
alunni e segreteria
VALUTAZIONE
 monitoraggio in itinere
e finale degli esiti delle
attività di recupero
 analisi dei risultati nei
gruppi disciplinari e nei
Cdc
 riflessione sulle scelte
didattiche ed educative
 raccolta di “buone
pratiche” e loro
divulgazione
 work in progress delle
attività di recupero
(staff, Cdc, docente)
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: TARGET
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
ORIENTAMENTI PROGETTUALI
• preparazione di un vademecum per gli studenti di prima e di terza;
• monitoraggio tempestivo delle insufficienze con conseguente attività di recupero
effettuata suddividendo due classi parallele in gruppi di livello. Si suggerisce di
effettuare tale recupero nelle ore della mattina in quanto il livello di pendolarità degli
allievi della scuola è abbastanza alto; inoltre ciò permetterebbe agli allievi di studiare con
regolarità per le lezioni del giorno successivo;
• assegnazione, in considerazione del punto precedente, a ciascun Cdc di un monte ore
di recupero annuale da gestire in modo autonomo;
• ottimizzazione dei tempi: i gruppi disciplinari dovrebbero preparare attività da utilizzare
nel caso di sostituzione di docenti assenti;
• potenziamento del mutuo insegnamento, che pare essere l’attività di recupero meglio
valutata dagli studenti, con l’assistenza di un docente di riferimento e con un’eventuale
forma di riconoscimento per l’allievo tutor;
• potenziamento dell’attività di Help;
• ricerca di azioni più efficaci per accrescere la motivazione allo studio;
• ricerca e studio nei gruppi disciplinari di metodologie innovative.
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04/11/2015
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
IL MODELLO STP
SITUATION
TARGET
situazione esistente
situazione desiderata
ANALISI IN
PROFONDITA’
MAPPA DELLA
QUALITA’
PLAN
miglioramento
sostenibile
PIANO
OPERATIVO
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
ORIENTAMENTI
PROGETTUALI
Quale lo scopo del
miglioramento?
Quali soggetti saranno
coinvolti?
Che supporti
occorreranno?
Quali tipi di attività si
prevedono?
Qual è la durata
dell’azione?
Quali parametri
di valutazione?
PIANO
OPERATIVO
Risultati attesi
Ruoli e compiti
Scansione operativa
Cronogramma
Risorse e vincoli umane,
materiali, finanziarie
Modalità e strumenti di
controllo
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04/11/2015
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
 ANALISI DEL CONTESTO
 RAGIONI DEL PROGETTO (obiettivi di processo)
 CONNESSIONE CON LA PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO
 STRATEGIA D’AZIONE
 RISORSE E VINCOLI
 SCANSIONE OPERATIVA
 INDICATORI DI SUCCESSO
 STRUMENTI DI VALUTAZIONE
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
IMPEGNO RISORSE UMANE
FIGURE
PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI
ATTIVITA’
ORE
AGGIUNTIVE
PREVISTE
COSTO
PREVISTO
FONTE
FINANZIARIA
DOCENTI
PERSONALE ATA
ALTRE FIGURE
IMPEGNO FINANZARIO PER FIGURE ESTERNE/BENI O SERVIZI
TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO
FONTE FINANZIARIA
FORMATORI
CONSULENTI
ATTREZZATURE
SERVIZI
ALTRO
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04/11/2015
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
OBIETTIVO DI PROCESSO: Migliorare l’efficacia delle attività di recupero
INDICATORE
2013/14
2014/15
TRAGUARDO
2015/16
% DI ALLIEVI CHE HANNO SVOLTO ATTIVITA’
DI RECUPERO/APPROFONDIMENTO
28%
33%
ALMENO 35%
% DI ALLIEVI COINVOLTI NEGLI SPORTELLI DI
CONSULENZA/ORIENTAMENTO
15 %
14 %
ALMENO 20%
% ATTIVITA’ DI MUTUO INSEGNAMENTO SUL
TOTALE DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO
8%
12 %
ALMENO 20%
% DI INSUFFICIENZE SANATE TRA IL PRIMO E
IL SECONDO QUADRIMESTRE
42%
44%
ALMENO 50%
% DI ALLIEVI CHE HANNO RAGGIUNTO IL
LIVELLO DI SUFFICIENZA IN OGNI DISCIPLINA
58%
56%
ALMENO 60%
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
DATA
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
STRUMENTI DI
RILEVAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE
% DI ALLIEVI CHE
HANNO SVOLTO
ATTIVITA’ DI
RECUPERO/
APPROFONDIMENTO
ELENCHI CORSI
RIDUZIONE
SULLE CLASSI
PRIME
% DI ALLIEVI COINVOLTI
NEGLI SPORTELLI DI
CONSULENZA/ORIENTA
MENTO
REGISTRO
CONSULENZA
% ATTIVITA’ DI MUTUO
INSEGNAMENTO SUL
TOTALE DELLE ATTIVITA’
DI RECUPERO
PROGRESSI
RILEVATI
MODIFICHE/
AGGIUSTAM.
AUMENTO
COMPLESSI VO
DELLA QUOTA
//
INCREMENTO
SIGNIFICATIVO
QUADRO
ATTIVITA’
RECUPERO
SCARSE
DISPONIBILITA’
ALLIEVI TUTOR
ESTENSIONE A
TUTTE LE
DISCIPLINE
% DI INSUFFICIENZE
SANATE TRA IL PRIMO E
IL SECONDO
QUADRIMESTRE
VERBALI
SCRUTINI
INCREMENTO
MINIMO
RIDUZIONE
NELLE MATERIE
BASE
% DI ALLIEVI CHE
HANNO RAGGIUNTO IL
LIVELLO DI SUFFICIENZA
IN OGNI DISCIPLINA
VERBALI
SCRUTINI
DATO STABILE
NELLE PRIME
RICONOSCIMEN
TO CREDITO
PIANIFICAZION
E PRIORITA’ DI
RECUPERO
INCREMENTO
NELLE CLASSI
ALTE
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STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO: PLAN
PRIORITA’
Riduzione della
variabilità tra classi nei
risultati INVALSI
OB. PROCESSO
2015/16
Realizzare prove di
Istituto comuni per
quadrimestre
Riorganizzare criteri e
modalità di formazione
delle classi
TRAGUARDI DI ESITO
Riduzione della varianza
tra classi seconde in
matematica di 3 punti
nel triennio di
riferimento
Migliorare l’efficacia
delle attività di
recupero
DATA
GIUGNO ‘16
INDICATORI
RISULTATI
ATTESI
RISULTATI
RISCONTRATI
DIFFERENZA
MODIFICHE/
INTEGRAZIONI
VARIANZA 2^ -1,5 punti
MATEMATICA
- 0,9 punti
0,6 punti
ACCENTUARE
PROGRAMM.
VARIANZA 2^ -0,6 punti
ITALIANO
- 0,3 punti
0,3 punti
DIPARTIMENT.
% ALLIEVI 2^
CON INSUFF.
MATEMAT.
20%
3%
23%
STRUTTURARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO
IL MODELLO STP
SITUATION
TARGET
situazione esistente
situazione desiderata
ANALISI IN
PROFONDITA’
MAPPA DELLA
QUALITA’
PLAN
miglioramento
sostenibile
PIANO
OPERATIVO
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UN SUPPORTO DALL’INDIRE
UN SUPPORTO DALL’INDIRE
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UN SUPPORTO DALL’INDIRE
UN SUPPORTO DALL’INDIRE
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UN SUPPORTO DALL’INDIRE
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Sez. 1 – SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO
PIÙ UTILI ALLA LUCE DELLE PRIORITÀ
INDIVIDUATE NELLA SEZIONE 5 DEL RAV
Sez. 2 – DECIDERE LE AZIONI PIÙ OPPORTUNE
PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI SCELTI
Sez. 3 – PIANIFICARE GLI OBIETTIVI DI
PROCESSO INDIVIDUATI
Sez.4 – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE
I RISULTATI ALLA LUCE DEL LAVORO SVOLTO
DAL NUCLEO DI VALUTAZIONE
PROGETTARE E IMPLEMENTARE IL MIGLIORAMENTO
«Gatto – Alice cominciò – mi diresti, per favore, che strada
dovrei fare?»
«Dipende da dove vuoi arrivare» rispose il gatto.
(L. Carrol)
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