AGR 1 P - TENIASI e Cisticercosi docente Patrizia Cattaneo

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AGR 1 P - TENIASI e Cisticercosi docente Patrizia Cattaneo
AGR
1 P - TENIASI e Cisticercosi
docente Patrizia Cattaneo)
(vedere anche www.dpd.cdc.gov)
Zoonosi elmintiche trasmesse all’uomo per consumo di carni di suino (cervi, pecore) e di
bovino (bufalo, cervo) affetti da cisticercosi, rispettivamente Cysticercus cellulosae e C.
bovis. L’uomo è il solo ospite definitivo della T. solium e della T. saginata, mentre suino e
bovino fungono da ospiti intermedi.
In forma adulta questi vermi non sono stati ritrovati in altre specie diverse dall’uomo e
restano parassiti obbligati dell’intestino umano.
Diffusione
Taenia saginata:
• Meno in Europa, Giappone, Sud-Est asiatico, America latina.
• Più in Etiopia, Zaire, Kenia (10% popolazione), ex URSS, Asia Centrale, Siria,
Libano, ex-Iugoslavia (65% bambini).
• USA: positivi 7900/35 milioni di bovini.
• Difficile eradicazione anche con alti standard ispettivi.
Taenia solium:
• Più in America latina, Africa meridionale, Sud-Est asiatico (paesi non islamici),
Paesi in via di sviluppo, per mancanza igiene nei sistemi d’allevamento del maiale.
• Molto rara in Europa occidentale e centrale
• Ritorno nell'Europa dell'Est
• USA: 6 positivi /77 milioni suini
Situazione in Italia
La T. solium è quasi scomparsa, soprattutto per il diffondersi dell’allevamento intensivo del
suino.
La T. saginata è ben radicata in Italia, specie al Nord, dove la positività nei bovini macellati
è frequente.
Le teniasi umane sono soggette a denuncia obbligatoria dal 1976, ma i casi denunciati
sono molto pochi a fronte delle vendite di farmaci antielmintici tenifughi (circa 100 casi /
anno).
Si stima che le persone colpite da T. saginata siano tra le 10.000 – 20.000 /anno.
In Piemonte c’è il primato del consumo dell’incidenza, probabilmente a causa del largo
consumo di carne cruda, o forse per una più attenta ricerca alla visita ispettiva.
L’incidenza tra i bovini è circa dallo 0,6 al 2 %
Profilassi
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Identificazione e trattamento della teniasi umana:
difficile perché il riscontro è casuale, fatto solo al rinvenimento di proglottidi
nelle feci.
Eliminazione oncosfere dall'ambiente:
difficile perché le acque luride devono essere decantate prima dell’uso prima
della fert-irrigazione.
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Identificazione animali con cisticercosi mediante esami sierologici; trattamento
farmacologico:
prove diagnostiche ante-mortem difficili per reazioni crociate.
Metodo ELISA non ha avuto successo.
Ispezione sanitaria al macello: compito dei Veterinari Ispettori.
E’ molto importante.
Educazione sanitaria dei consumatori.
L'Ispezione al macello è regolamentata dal D. Lgs 18.4.1994, n.286, Attuazione delle
direttive 91/497/CEE e 91/498/CEE concernenti problemi sanitari in materia di produzione
d’immissione sul mercato di carni fresche.
Sono escluse dal consumo umano la carni affette da cisticercosi generalizzata.
Per il consumo condizionato il veterinario ufficiale provvede affinché la carni fresche e le
frattaglie di animali che presentano una diffusione non generalizzata da Cysticercus bovis
e C. cellulosae, previa asportazione delle parti non idonee al consumo umano, siano
sottoposte ad un trattamento mediante il freddo, secondo un metodo scientificamente
riconosciuto.
All'allegato I, capitolo VIII è riportata l'ispezione post-mortem con indicazioni precise per
specie, organo, età dell'animale, taglio da effettuare.
Nel bovino sopra le 6 settimane di età, i cisticerchi si cercano nella lingua, masseteri,
esofago, cuore, diaframma, superfici muscolari della carcassa direttamente visibili.
Nel suino i punti di elezione per la cisticercosi da effettuare sistematicamente sono:
superfici muscolari direttamente visibili, in particolare al livello dei muscoli adduttori della
coscia, dei pilastri del diaframma, dei muscoli intercostali, del cuore, della lingua e della
laringe e se necessario della parte addominale degli psoas, liberati del tessuto adiposo.
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Bonifica delle carni panicate
Il reperto di un solo cisticerco, vivo o morto, impone sempre il trattamento con il freddo.
Le condizioni di refrigerazione dettate dal vecchio Regio Decreto del 1928 erano efficaci
ma incompatibili con la successiva commercializzazione delle carni:
bovino:
3 settimane a temperatura di refrigerazione
suino: 4 settimane di refrigerazione
Un buon congelamento rapido o molto rapido (oltre 5 cm/ora) a T < -10°C consente di
avere carni bonificate in 10 gg e senza lesioni cellulari.
Efficace un trattamento a - 18°C per 7 gg.
Secondo alcune ricerche bastano 144 ore (6 gg) a T –10°C
Altri metodi di inattivazione dei cisticerchi:
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Cottura fino a completa fusione dei grassi: la temperatura a cuore nella carne
bovina deve raggiungere almeno i 60°C.
Salatura per non meno di un mese: già dopo 15 - 20 ore con sale 2 - 4 % si ha
inizio della perdita di vitalità dei cisticerchi.
In un piatto tailandese a base di carne cruda marinata con sale e nitrato di potassio,
riso ed aglio, C. cellulosae resta vitale fino a 4 gg con 6 % NaCl e 4°C.
Affumicamento per non meno di 20 gg,
Lavorazione delle carni con tritatura con dischi di diametro inferiore a 0,8 mm.
Irradiazione (non ammessa in Italia) carcasse sicure con 200-600 KGy
Alimenti a rischio
Carni crude (carpaccio, tartara)
O poco cotte (roast-beef, bistecche al sangue).
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Sintomi clinici nella teniasi
Incubazione 3 - 6 mesi.
Sintomatologia subclinica.
Si possono osservare bulimia, anoressia, vomito, dolori addominali, stipsi, diarrea,
orticaria, dimagramento progressivo, irritabilità, insonnia.
Nei casi gravi: reumatismo infiammatorio, anemia emolitica con eosinofilia, peritoniti con
noduli simil-tubercolari (migrazione occasionale di proglottidi), artrite reumatoide.
La teniasi da T. solium è meno frequentemente sintomatica di quella da T. saginata.
Il rischio principale è lo sviluppo della cisticercosi da T. solium , che nell’uomo può
essere fatale.
Diagnosi
Identificazione di uova e proglottidi nelle feci, non visibili nei primi tre mesi dall’infezione,
prima dello sviluppo del verme adulto (differenziazione da altre specie).
La ricerca di anticorpi specifici può essere utile nei primi stadi di invasione, prima della
comparsa nelle feci.
Trattamento
E’ semplice ed efficace e vale anche per i cisticerchi (Praziquantel).
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Cisticercosi nell’uomo
E’ un infezione causata dalla forma larvale del verme Taenia solium.
L’uomo funge da ospite intermedio.
Le uova (oncosfere) escrete da una persona infestata sono ingerite accidentalmente con
acqua, verdure contaminate da feci umane, portando alla bocca dita contaminate o anche
per autoinfestazione (contaminazione fecale o risalita nello stomaco di proglottidi).
Incubazione da 15 gg a qualche anno.
Poiché è acquisita ingerendo uova disperse con feci umane, può verificarsi anche in
popolazioni che non si cibano di carne suina, né condividono l’ambiente con suini.
Localizzazione
Tessuto sottocutaneo (asintomatico) fegato, cervello, occhio
Gravi le forme di localizzazione nel SNC (neurocisticercosi) e nell’occhio.
Sintomi
Dipendono dalla localizzazione con
talvolta improvvisa.
i più vari e gravi disturbi nervosi, fino alla morte
Diagnosi
La positività di uova e proglottidi nelle feci non prova la cisticercosi.
La diagnosi può essere difficile e richiedere diversi approcci diagnostici.
Prova sierologica specifica.
Nel caso di neurocisticercosi: TAC e risonanza magnetica.
Trattamento
E’ possibile, dipende dal caso, con lo stesso farmaco per la cura delle teniasi.
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