2013 - 07 - 08
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www.coopcasaservice.com Per sostenere L’agone e abbonarsi al giornale scrivi una mail a: [email protected] [email protected] IL GIORNALE DEL LAGO LA TUA CASA IN COOPERATIVA N° 319 - Anno XIX MENSILE GRATUITO Luglio/Agosto 2013 Associazione e redazione -Tel/Fax 06.99900275 - email [email protected] - via di Ponte Valle Trave, 8 - 00061 Anguillara Sabazia (Roma) Pedro Cano Scuola 11 Artista sempre in viaggio: “La pittura non è solo arte ma lingua per raccontare” 12 Pochi docenti a Canale: bloccate le iscrizioni negli istituti dell’infanzia Dove eravamo rimasti pagg. 2-7 Editoriale Politica Primi passi per migliorare i servizi Trasporto pubblico, qualità dell’acqua, sanità, viabilità stradale. Sono i temi su cui siamo tornati dopo oltre cento giorni dall’insediamento della nuova amministrazione regionale. Sbloccati i fondi, nei prossimi mesi arriveranno nuovi treni sulle ferrovie del Lazio e verrà ridiscusso il contratto di servizio con Trenitalia. Per ridurre le spese e migliorare le performance sarà poi istituita un’agenzia unica per la pianificazione regionale. Altre risorse, inoltre, sono state trasferite ai Comuni locali per consentire l’acquisto di impianti, che hanno permesso di ridurre le concentrazioni di arsenico, rendendo potabile l’acqua di casa. Dopo la nuova procedura per la nomina dei manager delle Asl, sul fronte sanitario sta per essere promosso il modello delle ‘Case della Salute e della sanità di territorio’, dove le persone potranno andare per i bisogni quotidiani, come l’assistenza sociale e la prevenzione. Saranno anche un’alternativa al pronto soccorso. Ancora in ritardo, invece, gli interventi per migliorare la viabilità stradale. Lago sabatino a rischio inquinamento pagg. 8-9 • Canale: ultimatum Regione per variante Prg • Martignano: nuova area di sosta e varchi Ztl • Parco: proseguono i lavori per l’Eco-museo 2 Primo Piano Luglio/Agosto 2013 La maggioranza approva in Consiglio comunale il progetto del presidente Marchesi Rifiuti: la Bracciano Ambiente vara il suo piano pluriennale di sviluppo R edatto ai sensi degli articoli 17 e 18 dello statuto aziendale, in una fase definita come emergenziale dalla stessa Amministrazione comunale, il “piano pluriennale” 2013 – 2017 per lo sviluppo e il risanamento della Bracciano Ambiente S.p.a. (BA), presentato dal presidente del Consiglio di Amministrazione della BA, Marcello Marchesi, è stato approvato dalla maggioranza il 12 luglio nella concitata sessione del Consiglio comunale dedicata. Dopo un dibattito aspro, sollevato dalla minoranza, sul tema della partecipazione e della “mancata” condivisione pubblica delle sorti della BA. Nel documento approvato dal Consiglio, e pubblicato sul sito della Bracciano Ambiente, si leggono le linee guida che tratteggeranno nei prossimi 18-24 mesi (come ha specificato l’assessore Lucci il 12 luglio) fisionomia e funzioni dell’azienda partecipata (ricordiamo che il socio unico della BA è lo stesso Comune di Bracciano), che necessita secondo la presidenza una riconfigurazione e un incremento di redditività, nonché una garanzia di continuità e produttività, dopo le pesanti flessioni nel fatturato registrate dal 2005 al 2012. Si prevede innanzitutto la realizzazione, come da progetto avanzato nel 2009, di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) per il trattamento del rifiuto “tal quale”, ossia indifferenziato. L’impianto dovrà essere costruito entro il 2014 ed è in attesa dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) regionale in merito alle modifiche alla prima AIA relativa al primo progetto, richieste dalla BA per migliorare l’efficienza dello stesso impianto e trasformarlo da un “impianto TMB tradizionale” ad un impianto per “riciclaggio Un momento del Consiglio comunale sul piano di sviluppo della Bracciano Ambiente spinto”. Per consentire sia il trattamento dell’indifferenziato sia “la valorizzazione delle frazioni differenziate” con “recupero di materie prime seconde”, evitando “la produzione di combustibile da rifiuti da destinare a termovalorizzazione onerosa”. Secondo punto, la creazione di un impianto per il trattamento della FORSU (frazione organica derivante dalla differenziata). Un sistema integrato che comprende un digestore anaerobico che produrrà biogas e biocelle per la produzione di compost di qualità. Terzo punto la realizzazione di un ulteriore invaso in località Vaira, adiacente all’invaso di Cupinoro attualmente in esercizio, nel quale, si legge nel piano, “sarà possibile conferire sia il sovvallo reso inerte dai processi di trasformazione del rifiuto tal quale, che gli scarti di lavorazione, ove non altrimenti trattabili e/o valorizzabili, degli impianti di trattamento del rifiuto da raccolta differenziata”. Per tale invaso, di una capienza prevista di 450mila metri cubi, e ritenuto necessario per una produzione di “positivi effettivi” per il bilancio della BA, l’azienda è tutt’ora in attesa della Valutazione Integrata Ambientale (VIA) dalla Regione Lazio. I servizi di pulizia e i servizi cimi- teriali, di pertinenza della BA fino al dicembre 2012 saranno affidati a terzi con bando pubblico, in quanto, spiega il piano, mancano i requisiti per la gestione in house (da parte della BA medesima) delineati dalla giurisprudenza europea e dal D.L. 179/2012, convertito in L. 17 dicembre 2012, n. 221. Secondo il “vincolo di attività” previsto da tali norme, la BA potrebbe continuare ad assolvere ai servizi suddetti se questi consistessero “sotto il profilo quantitativo, almeno nella prevalenza dei propri ricavi complessivi”, mentre la prevalenza dei ricavi dovrebbe essere generata, secondo il presente e approvato piano di sviluppo, dalla gestione della discarica e dell’impiantistica relativa. Il piano presentato da Marchesi, in cui si indica come nuovo partner finanziario e tecnologico del piano di sviluppo della BA la Siena Ambiente S.p.a., si rimarca anche lo “squilibrio derivante dal rapporto tra volume di affari e l’elevato costo del lavoro”. Si legge infatti che “ad ogni attenuazione del programma delineato di razionalizzazione delle risorse umane e di riduzione del costo del lavoro della municipalizzata corrisponderanno, non solo le anzi dette difficoltà nel realizzare il proprio piano industriale, ma anche, in misura direttamente proporzionale, un aumento dei costi di gestione, da porre a carico degli azionisti, ed una riduzione dei benefici futuri, anch’essa in danno di questi ultimi”. Un “bivio” che nel piano è figurato nell’equazione competitività-riduzione costi del lavoro. Uno dei punti più contestati da minoranza e dipendenti. In base al quale sarà razionalizzata la pianta organica, che prevede oggi 77 lavoratori a tempo indeterminato – 28 impiegati e 49 operai. Sarah Panatta Tel. e fax 06 99900275 Sito: www.lagone.it E-mail: [email protected] Consiglio di Amministrazione: G. Furgiuele (Presidente) A. Griffini (Vicepresidente) M. Fortuna (Segretaria) F. Borfecchia (Tesoriere) G. Girardi, M. Sala, S. Scaglione, B.Titocci Direttore responsabile Luca Cesari Coordinatore di redazione Andrea Corleto Collaborazione editoriale: M. Archilei, M. Benigni, S. Bernetti, A. Bonanni, D. Calvaresi, A. Capparella, D. Coltrinari, S. Combusti, B. Conti, P. Durantini, A. Lombardi, M. Mansi, D. Nissim, S. Panatta, F. Quarantini, A. Rabbai, S. Spanò, S. Tiberi Progetto grafico Alice Mauro Chiaia Progetto Grafico della testata Mario Iacovitti Impaginazione Alice Mauro Chiaia Editore: A. C. L’Agone Nuovo, Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 243 dell’8/6/’94 Sede legale: Via Anguillarese, 45 Anguillara Sabazia Sede operativa e redazione: Via Ponte Valle Trave, 8 Anguillara Sabazia Tel. 06 99900275 Stampa: Tipografia Tipo-Offset Anguillara Via dei Vignali, 3 Anguillara Sabazia 3 Primo Piano Luglio/Agosto 2013 Nodo caldo del futuro corso della Bracciano Ambiente: le conseguenze sui lavoratori Rifiuti. Iniziativa Legambiente N S Nuovo quadro organico: verso esuberi, Oriolo si conferma razionalizzazione e riduzione dei costi “Comune Riciclone” odo caldo del nuovo corso della Bracciano Ambiente: le conseguenze sui lavoratori. Esplicitando la necessità di abbattere i costi del lavoro, incidenti sul fatturato, per provvedere alla “competitività” dell’azienda, come si legge nelle valutazioni del piano pluriennale di sviluppo della BA – approvato il 12 luglio scorso dalla maggioranza comunale – il presidente del Consiglio di amministrazione ha delineato una serie di provvedimenti. “Alla luce delle mutate esigenze tecniche, produttive ed organizzative del complesso aziendale, derivanti dalla cessazione dei servizi in house ed alla necessità di commisurare il costo del lavoro ai ricavi conseguiti attualmente ed a quelli prevedibili nell’arco di tempo qui in esame, nonché Mezzi della Bracciano Ambiente effettuano la raccolta differenziata al fine di rilanciare l’azione della società pubblica attraverso la realizzazione degli impianti industriali, è necessario procedere alla ridefinizione e razionalizzazione della pianta organica” secondo tali punti che investiranno tutti i livelli, operai e impiegatizi: la dismissione dei servizi non redditizi; l’accorpamento degli uffici, “la cui capillarizzazione – si legge – non appare oltre modo neces- saria”; l’assegnazione in outsourcing di alcune attività amministrative delegabili, oggi espletate dal personale dipendente, la puntuale determinazione delle mansioni dei singoli e dei carichi di lavoro competenza di ciascun dipendente, ispirati ai criteri di efficienza e redditività della prestazione lavorativa tipici del settore privato. Il personale non impiegabile rispetto a simile piano risulterà in “esubero strutturale” e trattato seguendo “tutte le procedure previste dalla legge per gli esuberi strutturali” e “ove richiesto dalle associazioni sindacali, potranno essere esaminate le soluzioni individuali meno afflittive per il personale in eccedenza, tenuta ferma la prioritaria necessità di salvaguardia della continuità aziendale”. Sarah Panatta Proteste anche per la mancata creazione di un’apposita commissione di valutazione Dure accuse dalle opposizioni consiliari: «Piano a scatola chiusa e non condiviso» B racciano Ambiente, cosa pubblica. Società che rappresenta capitale economico e umano, un soggetto il cui impatto sociale, ambientale, sulla salute e sulla vita quotidiana del paese non è trascurabile. Ma impone, imporrebbe, anzi, una profonda e “comune” riflessione e quindi una decisione pubblica, in tutti i sui interconnessi livelli. Soprattutto quando emerge che la BA si trova in piena crisi. Un “piano di sviluppo” consegnato a scatola chiusa quello approvato dalla maggioranza nel Consiglio del 12 luglio. Una decisione “blindata”. Un programma che sceglie per l’esternalizzazione, per la logica della “buca” dei rifiuti, gravando i tagli maggiori sul per- sonale impiegato. Queste alcune delle contestazioni arrivate dalla minoranza, la quale ha rivendicato una volontà di partecipazione che in questa vicenda “emergenziale” non ha trovato ascolto. Tra i motivi del no della minoranza al completo, Carone, Massi, Tondinelli, Pezzillo, Testini, al piano di sviluppo firmato dal presidente Marcello Marchesi: la mancata previa condivisione di un tavolo pubblico, con residenti, parti socia- li e politiche e tecnici esperti per studiare l’impatto ambientale, sanitario (la discarica, il biogas ecc.), economico e umano di una riorganizzazione della BA; la mancata creazione di una commissione di valutazione preventiva ad hoc, con tecnici super partes, per rendere i cittadini consapevoli della natura e delle funzioni della BA; la mancata trasparenza sulla maturazione del “disastroso disavanzo” della BA (Tondinelli); il peso del riassetto dell’organico sui dipendenti della società; la funzionalità della proposta partnership della BA con la Siena Ambiente S.p.a., che dovrà assolvere ai compiti di gestione, amministrazione e manutenzione delle attività della BA tutta. S.P. ono Castelnuovo di Porto, Oriolo Romano, Sermoneta, Gallese, Alatri, Nepi, Allumiere, Cave, Canepina e Campodimele, i “Comuni Ricicloni 2013” di Legambiente, quelli che nel 2012 hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Non c’è nessun capoluogo nel Lazio e nel centro Italia che abbia raggiunto questa soglia, richiesta per legge entro il 2012. Roma, altra grande assente, rimane ferma al 24%. Riconoscimento speciale, come detto, per Castelnuovo di Porto, Oriolo Romano e Sermoneta, che si aggiudicano anche il nuovo prezioso titolo di questa XX edizione come comuni “Rifiuti Free”, per essere riusciti a ridurre di circa il 90% la quantità di rifiuti da smaltire. Cresce lentamente, però, nel Lazio il numero dei Ricicloni, che passa da 6 a 10 Comuni che hanno intrapreso una corretta gestione dei rifiuti. Dei 378 Comuni totali, infatti, rappresentano appena il 2,6% ma sono in crescita di un +1,06% rispetto allo scorso anno. Sono i piccoli e medi comuni a tenere alto il valore nel Lazio, con metà dei comuni che è sotto i 5.000 abitanti, 8 su 10 sotto i 10.000 e tutti comunque sotto i 30.000 abitanti. In ottava posizione Oriolo Romano, che differenzia il 72,4% dei rifiuti e ha un indice pari a 67,68. Sermoneta si piazza in decima posizione con una differenziata dell’81,3% e con un indice di 63,64, seguita da Gallese (22° posto) che raccoglie in maniera differenziata il 67,5% dei materiali dopo il consumo e ha un indice di 58,39. Allumiere ha raccolta differenziata pari al 65,4% e indice 53,63. Nelle grandi città siamo spesso oltre la sperimentazione, ma Roma rimane ben al di sotto della soglia di legge e si ferma al 24% secondo gli ultimi dati di Ecosistema Urbano, con un porta a porta attivo solo parzialmente in alcune parti dei Municipi. Per la XX edizione del Premio “Comuni Ricicloni” sono ben 1.293 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini, che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti. Maurizio Archilei 4 Luglio/Agosto 2013 5 Primo Piano Luglio/Agosto 2013 Trevignano. Contrasti tra Soprintendenza ed Ente Parco sulla scelta degli alberi Lavori nella zona La Rinascente L A Settevene Palo: ancora lavori rinviati Bracciano, rotatoria per la messa in sicurezza della strada completata nel 2014 a messa in sicurezza della Settevene Palo … ancora una volta. Il progetto è del 2010. Il progetto esecutivo è stato depositato nel mese di maggio 2012. Il finanziamento del primo tratto, dal cimitero alla zona Montecchio, è pronto e sono pronti tutti gli atti formali. Ma dal mese di luglio 2012 si discute sulle cosiddette “essenze”, ossia gli alberi da ripiantare dopo aver rimosso i platani esistenti per consentire l’allargamento delle sede stradale. La Soprintendenza ai Beni paesaggistici e ambientali ritiene necessario mantenere l’aspetto paesaggistico e propende, quindi, per i platani. L’Ente Parco, in ottemperanza a una legge che vieta l’introduzione di piante non autoctone nell’area del parco, suggerisce aceri o lecci che, oltretutto, sarebbero meno bisognosi di cure, trovandosi a crescere nell’ambiente proprio. Emiliano Minnucci, ex consigliere provinciale che si è prodigato molto per la realizzazione di questo progetto, pensa anzitutto al disagio e al pericolo quotidiano e si dice rammaricato per il mancato accordo tra i due enti. Va detto che la diatriba non è poi futile quanto può sembrare. Sono due approcci diversi: da una parte si vuole recuperare, seppur gradualmente, il paesaggio naturale del territorio, che è uno dei motivi per i quali si istituisce un parco. Dall’altra si vuole conservare un documento storico, l’alberata realizzata tra il 1920 e il 1930, quando a percorrere la strada erano principalmente i carretti che portavano frutta e verdura ai mercati di Roma. Intanto passa il tempo. Il progettista, l’architetto Valerio Cosentino, sottolinea che i lavori, della durata prevista di poco meno di tre mesi, coinvolgono il taglio e la piantumazione di alberi e quindi possono essere eseguiti solo nella stagione adatta. Inoltre, i lavori pubblici vengono messi in gara sulla base di un prezzario stabi- lito con cadenza annuale dalla Regione. In questo caso hanno già subito due aumenti, dovuti all’inflazione, rispetto al progetto originale del 2010 e si corre il rischio di dover ridurre le opere da realizzare. Catastrofe, infine, nella riunione del 16 luglio, che avrebbe dovuto essere “operativa”. Nulla di fatto. Il Ministero non si è proprio presentato e ha confermato per telefono che vuole i platani. Il Parco invece non li vuole. Quindi tutto rimane come è dal luglio 2012. L’unica soluzione pare sia quella di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di stabilire quale dei due pareri debba prevalere sull’altro. Forse, visto che la Presidenza sembra molto occupata al momento, si potrebbe organizzare un referendum popolare e chiedere a quanti percorrono quotidianamente questa strada, bella ma stretta, quali alberi preferiscono. Alessandra Lombardi Il presidente Zingaretti: «Dalla Regione fondi per migliorare il trasporto ferroviario» Treni Vivalto per i pendolari del Lazio N uovi treni per i pendolari del Lazio. E’ stato consegnato il nuovo treno Vivalto, sei carrozze di cui una semipilota, con una capacità di trasporto di circa 1.000 passeggeri - di cui 700 seduti - interamente climatizzato e operativo sulla linea FL5, Roma-Ladispoli-Civitavecchia. Ad inaugurare il nuovo treno sono stati il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, l’assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita, l’amministratore delegato di AnsaldoBreda, Maurizio Manfellotto, e l’ex presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Il nuovo Vivalto entro l’anno sarà affiancato da altri due treni per un totale di 15 vagoni aggiuntivi. A questi se ne aggiungeranno entro settembre 2014 altri 12 convogli, grazie allo sblocco dei finanziamenti regionali e statali per il nuovo materiale rotabile. «Oggi è una bella giornata per i pendolari del Lazio – ha detto Zingaretti – questo è il primo di 15 nuovi treni che entro settembre 2014 arriveranno sulle nostre linee. Stiamo facendo un grande sforzo per raggiungere con Trenitalia il pagamento e il versamento degli arretrati, che condizionano il contratto di servizio e rischiavano di inficiare l’arrivo dei nuovi treni. Abbiamo trovato 33 milioni che a ottobre diventeranno operativi, e sempre a ottobre ultimeremo i pagamenti dei debiti per 270 milioni di euro. Da gennaio 2014 inizieremo a pagare tutti i debiti 2013 del contratto di servizio. Questi fondi danno l’avvio a una fase importante: entro settembre 2014 infatti avremo ulteriori 15 treni sul nostro territorio. E’ un passaggio importante: entro un anno possiamo intervenire con un primo grande segnale sulla domanda di mobilità ferroviaria». «C’è l’impegno della Regione, infatti, a cofinanziare con circa 35 milioni l’acquisto di materiale rotabile – ha spiegato Civita – noi ne abbiamo trovati 33 milioni per ottobre: speriamo di poter trovare ulteriori risorse nei passivi dei fondi Ue delle passate annualità per implementarli ulteriormente». Maurizio Archilei ppena sospesi, in fase di tombamento del fosso, i lavori di costruzione della rotatoria realizzati dalla dita Ortana Asfalti presso la località La Rinascente di Bracciano. Riprenderanno appena arriverà l’autorizzazione del Genio Civile. La rotatoria è stata finanziata dalla Provincia di Roma per un totale di 850mila euro e sorgerà nell’attuale incrocio tra la via Braccianese, via Settevene Palo I e via Settevene Palo II. Crocevia pericoloso e spesso ingolfato dal traffico, nelle ore di punta, e oggettivamente rallentato dai diversi semafori ivi disposti. I lavori, prevede l’assessore Ivano Michelangeli, dovrebbero ricominciare entro settembre e concludersi nei primi mesi del 2014. Studiata per “snellire il traffico ed evitare le lunghe attese eliminando il semaforo”, la rotatoria aveva ricevuto il via ufficiale dei lavori nel cantiere de La Rinascente alla fine del 2012. Il progetto dell’opera era stato presentato il 17 aprile dello scorso anno dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala e dal consigliere provinciale Emiliano Minnucci. «Questa è l’undicesima rotatoria, con l’eliminazione di altrettanti pericolosi incroci – ha sottolineato l’assessore provinciale Marco Vincenzi in quell’occasione – realizzata dalla Provincia di Roma in poco più di 4 anni con un investimento di quasi 6 milioni di euro». La nuova rotatoria avrà un raggio di 24 metri, sarà illuminata e dotata di banchine laterali. L’Amministrazione provinciale si farà carico di realizzare anche la messa in sicurezza degli ingressi viari al quartiere La Rinascente e alla lottizzazione Capanna, limitrofi alla nuova infrastruttura. Entro la fine di agosto dovrebbe poi essere realizzata e terminata, finanziata con fondi comunali, una nuova rotatoria davanti all’ingresso della caserma dei Carabinieri di Bracciano, un’opera che si situerà all’incrocio tra via Braccianese, via Isonzo, via Arturo Perugini. La rotatoria ha già ottenuto le preventive autorizzazioni, l’inizio dei lavori è subordinato alla rimozione dei semafori e di un palo della luce. Sarah Panatta 6 Luglio/Agosto 2013 UNA CASA PER GIOVANI COPPIE E SINGLE “Esiste un’emergenza giovanile in Italia e nessuno se n’è accorto. …il fatto che 2/3 dei trentenni italiani vive ancora con i genitori non scatena un dibattito sul diritto alla casa, come sarebbe naturale. E’ considerata comicamente una prova di attaccamento al valore della famiglia. Invece di essere vista per quello che è: una catastrofe sociale, la garanzia di un declino rapido ed irreversibile di un sistema…” Curzio Maltese, luglio 2005 Centinaia di singles e di giovani coppie, invece, hanno nel frattempo coronato il sogno di realizzare la propria casa in cooperativa! VIENI ANCHE TU E NON FARTI RUBARE LA SPERANZA!!! programmi destinati esclusivamente a giovani coppie e singles di età inferiore ai 35 anni, prevedendo agevolazioni e rateizzazioni nel pagamento dell’acconto per l’acquisto della propria casa e la possibilità di un mutuo fino al 100% con durata fino a 40 anni con tasso fisso o variabile. Compila il questionario ed invialo o, meglio, portalo presso i nostri uffici di Bracciano dove incontrare un nostro incaricato per dialogare e raccogliere le prime informazioni. 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Il 3 luglio scorso una comunicazione ufficiale della Asl/Arpa Lazio informava infatti che il risultato delle analisi delle acque dell’acquedotto del Biadaro era più che soddisfacente in quanto i valori di concentrazione dell’arsenico risultavano essere inferiori ad 1 microgrammo/litro. Il risultato atteso ed entusiasmante giunge dopo l’intimazione fatta nel dicembre 2012 dal Soggetto Attuatore e dal Commissario Delegato per il superamento dell’emergenza arsenico dell’Istituto Superiore di Sanità, che richiedeva urgentemente un piano emergenziale. Tale atto infatti dichiarava che a partire da gennaio 2013 non sarebbe stato più possibile usufruire della deroga a 20 ug/l per il parametro arsenico e a 2.5 mg/l per il parametro fluoruro e che pertanto si dovevano rispettare i limiti imposti dal D.Lgs 31/2001, ovvero 10 ug/l per l’arsenico e 15 mg/l per il fluoruro. Il Comune si è così immediatamente attivato per intervenire sui due acquedotti che superavano tali valori, quelli del Biadaro e di Ponton dell’Elce, dopo apposita relazione tecnica e approvazione del quadro economico. In seguito alla gara e successiva ordinanza del sindaco del 24 aprile 2013 veniva pertanto affidata al Gruppo Zillo S.p.A. di Vicenza la fornitura di due impianti provvisori di potabilizzazione presso i pozzi dei due acquedotti al costo mensile di 36mila euro. L’entrata in funzione di uno dei due impianti di filtraggio a nolo, quello del Biadaro, ha appunto prodotto già i suoi primi risultati che sono decisamente significativi se si considera che l’area servita dall’acquedotto (incrocio tra via Anguillarese e via di Ponte Valle Trave/Strada Vicinale dei Vignali, Colle Biadaro, Zona Case Popolari, Residenza Claudia, Stazione e Campo Marinaro) interessa più della metà della popolazione del comune sabatino. In attesa che giungano anche il risultati delle analisi relative all’altro impianto di Ponton dell’Elce che consentirebbe di revocare l’ordinanza di non potabilità, si sta procedendo all’installazione di nuove pompe presso l’acquedotto del Montano la cui acqua verrà miscelata con quella proveniente dall’acquedotto Peschiera-Le Capore diluendo la concentrazione di arsenico. Nel frattempo è stata anche emessa un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile per irrigazione dei giardini. Il passaggio successivo sarà quello di predisporre un piano per la realizzazione di impianti definitivi e quindi non più a noleggio, affinché i valori di arsenico e fluoruri rimangano stabilmente entro i limiti di legge. Il piano dovrebbe anche consentire gli interventi di manutenzione su alcuni tratti degli acquedotti ormai obsoleti e a rischio perdite sotterranee. Marco Benigni Bracciano. La spesa di 225mila euro comprende anche la manutenzione per sei mesi Dearsenificatore per i pozzi della Flora U n nuovo impianto di dearsenificazione per l’acquedotto Fiora da installare in via provvisoria in vista della installazione di un secondo nuovo dearsenificatore, questa volta in via definitiva, a seguito di una gara europea. E’ quanto si sta facendo a Bracciano nell’ambito degli interventi mirati a riportare entro i limiti di legge le concentrazioni di arsenico dell’acqua comunale. Con l’ordinanza n. 107 del 19 giugno 2013 il sindaco di Bracciano Giuliano Sala ha ordinato alla ditta Gruppo Zilio spa risultata vincitrice della gara per l’installazione del dearsenificatore provvisorio di procedere alla messa in opera dell’impianto in località Fiora da dove origina l’omonimo acquedotto che fornisce acqua ai quartieri centrali di Bracciano. L’impianto ha un costo di 225mila euro circa e comprende anche la manutenzione per sei mesi. “Ho ritenuto di dover utilizzare lo strumento dell’ordinanza sindacale per la realizzazione del nuovo impianto provvisorio di dearsenificazione da installare presso i pozzi in Località Fiora – dice il sindaco di Bracciano Giuliano Sala – al fine di superare con sollecitudine alcune problematiche burocratiche che non possono creare impasse su una materia così importante e prioritaria per la cittadinanza. L’ordinanza, inviata alla Regione Lazio, alla Asl e alla Direzione del Parco Regionale di Bracciano e Martignano, ci permetterà di ottenere in tempi stretti i dovuti nulla osta per la installazione dell’impianto”. “Con l’ordinanza – commenta il consigliere delegato Remo Eufemi – inizia un percorso virtuoso che porterà alla soluzione definitiva della questione arsenico. Dopo l’installazione dell’impianto saremo in grado di rientrare nei parametri di legge e di assicurare acqua a norma per le famiglie di Bracciano. Intendo coordinare il settore – aggiunge ancora Eufemi che è stato incaricato dal sindaco con specifica delega ad occuparsi delle politiche per la soluzione dell’emergenza arsenico – garantendo la massima informazione alla cittadinanza impiegando anche gli straordinari strumenti dei social network. Saranno graditi suggerimenti e critiche costruttive, il tutto finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia della salute pubblica”. ono finalmente partite le azioni e le lavorazioni per “riportare alla luce” l’ex sito minerario “Solfatara di Manziana”, nell’area est del bosco Macchia Grande e visibile dalla via Braccianese Claudia all’altezza del Parco Commerciale Kesp, da ormai troppo tempo abbandonato al degrado e all’incuria generale. La bonifica si è resa possibile grazie al progetto cofinanziato dalla Commissione Europea, Life+ Monti della Tolfa - progetto che coinvolge ben sette enti tra Comuni e Università Agrarie della zona - che all’azione C9 prevede la rimozione di inquinanti nella dismessa area mineraria. Nel 1942 lo stabile della ex Motosi viene dato in concessione a privati per l’estrazione di terre refrattarie, solfuri di ferro e zolfo. Quarant’anni più tardi, nel 1983 a gestire la concessione mineraria è la So.Te.Mi, che in quegli anni si rende responsabile della presenza nella stessa area di manufatti e bidoni contenenti sostanze tossiche. Nei suoi confronti vengono emessi provvedimenti amministrativi e giudiziari, ma senza alcun effetto visto che la So.Te.Mi, come da visura effettuata presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel 2008, risulta irrintracciabile. Le operazioni di bonifica, realizzate a partire dal 7 maggio scorso, sono state precedute da due lunghi anni di studi preliminari sull’analisi dei rifiuti presenti sul sito e sull’estensione della contaminazione. Oltre a ciò durante il triennio 2010-2012 gli addetti ai lavori hanno provveduto a dotarsi di tutte le autorizzazioni necessarie. Nello specifico, l’intervento, ad opera della Società Bonifiche HTR S.r.l. vincitrice dell’appalto, è consistito nella rimozione di bidoni di ferro e plastica contaminati, nella sostituzione del terreno inquinato con materiale pulito, nella demolizione del capannone al cui interno si trovavano fusti ammalorati e altri rifiuti, e nella bonifica da materiali contenenti amianto nell’area di cantiere. Un intervento agognato da tempo che restituisce a Manziana e ai manzianesi un pezzo di storia e di natura. Sara Bernetti 8 Politica Luglio/Agosto 2013 La Provincia di Roma aveva già bocciato il Regolamento Edilizio Comunale perché “non conforme” Canale, ultimatum dalla Regione Lazio per la Variante al PRG “U rbanistica. Tutto da rifare”. A Canale, titola così la newsletter del gruppo consiliare di minoranza “Esperienza e Rinnovamento” di luglio 2013. Titolazione più che esplicativa di una situazione diventata drammatica e aggravatasi dopo l’incontro sulla Variante al PRG con esponenti regionali, che sembrava aver indotto un filo di speranza, di ottimismo. Qui c’è ben poco da star sereni, tranquilli e allegri. Si tratta piuttosto di salvare il salvabile, quel poco che rimane di un’urbanistica alla deriva. Nel vero senso della parola. L’ultimo colpo inferto all’urbanistica canalese è quello della Provincia di Roma, che ha bocciato il Regolamento Edilizio Comunale (REC), approvato il 15 febbraio scorso, poiché “non conforme” con la procedura prevista dalla legge. E non solo. La Provincia di Roma ha anche “bocciato le delibere n. 13 e 37 del 2012 e la loro successiva revisione, invitando il Comune a ‘sospendere qualsiasi atto esecutivo delle deliberazioni in questione al fine di evitare l’adozione di atti illegittimi che pos- sano dare luogo sultati sperati, ma a potenziali consi prospettano seri flitti o contenziodanni economici si”. Dunque altro per il Comune. che debiti da Come ben spierecuperare a setgano all’interno tembre. O esami del giornale infornon superati. mativo, quei “poQui per l’Ammitenziali conflitti o nistrazione canacontenziosi”, che lese si prospetta la Provincia cita, una prova durisequivalgono a “risima da superacorsi per vie legare: ricostruire, e li” a “richiesta di far convalidare, risarcimento danun’urbanistica ni”, che i cittadini degna del nome, potrebbero richieCanale Monterano nella legalità, nel dere alla propria rispetto dell’amAmministrazione biente, della per aver pagato eco-sostenibilità, di uno sviluppo (l’esempio è quello degli oneri di coerente con la conformazione del urbanizzazione) o agito (costruiterritorio, ma possibile: realizzabi- to, ristrutturato, ampliato) secondo le nei fatti, non che rimanga sulle normative comunali illegittime, carte per anni, senza mai trovare non riconosciute dalla legge, regioapprovazione definitiva. Anzi, col nale o provinciale che fosse. «Una ritrovarsi, poi, sempre a dover rico- situazione che potrebbe portare ad minciare da capo. Da zero. una serie di richieste di risarcimenCome quello che si è appena con- to per formare debiti fuori bilancio, cluso. Poiché è stato annullato tutto. come si chiamano in gergo, che geNon solo non si sono raggiunti i ri- neralmente sono le principali cause di dissesto finanziario dei comuni», fanno notare i consiglieri di “Esperienza e Rinnovamento” Antonio Paolo Mascia e Alessandro Bettarelli. Ma i guai non sono finiti. Dopo la doppia bocciatura Provincia-Regione, arriva anche un’altra incalzante sollecitazione per la Giunta Stefani (e per l’Università Agraria, che andrà a nuove elezioni a ottobre). Un out-out degno dei migliori momenti decisivi. Prendere o lasciare: o l’Amministrazione agisce in fretta e prosegue rapidamente l’iter della Variante (iniziato nel lontano 2000), o la procedura sarà archiviata. Le parole non lasciano adito ad incomprensioni: “tempi relativamente brevi; in presenza di ulteriore inadempimento la scrivente struttura (la Regione, n.d.r.) procederà ad archiviare l’istruttoria con esito negativo della stessa”. Periodi stretti, dunque, per consegnare la documentazione, richiesta all’art. 7 della LR n. 59/1995, necessaria affinché il Dipartimento Istituzionale e Territorio della Regione Lazio possa rilasciare il parere sugli usi civici. Barbara Conti 9 Politica Luglio/Agosto 2013 Risultati contrastanti fra il monitoraggio della Goletta dei Laghi e i controlli di Arpa Lazio e Acea Rapporto Legambiente: il lago di Bracciano è il più inquinato Gli amministratori locali contestano i dati: «Nessun allarme» “E ’ il lago di Bracciano a destare le maggiori preoccupazioni: su un totale di 5 prelievi realizzati nel perimetro dello specchio d’acqua 4 i punti critici”. Questo il risultato del monitoraggio scientifico nel Lazio dei principali bacini lacustri realizzato da La Goletta dei Laghi e illustrato dal presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, e dal direttore Roberto Scacchi, insieme al responsabile scientifico Legambiente nazionale, Giorgio Zampetti. Secondo le analisi effettuate su 23 punti monitorati in 7 laghi, 8 sono risultati inquinati. “Fortemente inquinati” due campioni esaminati nel comune di Bracciano, presso il fosso de la Lobbra e in località Rio delle Mole, presso il fosso Grotta Renara, e un campione nel comune di Anguillara Sabazia, presso il fosso Pizzo Prato. “Inquinato” è il verdetto emerso dopo il prelievo realizzato nel comune di Trevignano Romano presso l’incrocio tra via dell’Arena e via San Pietro. Rientra invece nei “limiti di legge il campione prelevato nel Comune di Anguillara Sabazia presso via Belloni”. Nella provincia di Roma, suonano Il lago di Bracciano altri due “campanelli d’allarme” per il lago di Albano: nel Comune di Castel Gandolfo e nel Comune di Rocca di Papa. Due i campioni risultati inquinati nella provincia di Viterbo, sempre secondo il monitoraggio, che riguardano il lago di Bolsena. “Il nostro compito – ha sottolineato Zampetti – è quello di individuare le criticità nei bacini lacustri con particolare attenzione soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento. Le analisi eseguite nei laghi laziali evidenziano che, dove abbiamo riscontrato situazioni critiche, i problemi arri- vano direttamente da fossi, canali o scarichi che ancora continuano a portare reflui fognari non depurati negli specchi d’acqua”. Diverso il giudizio degli amministratori locali, che contestano il monitoraggio realizzato dalla Goletta dei Laghi di Legambiente, perché contraddice le analisi in possesso dei Comuni rivieraschi fatte dall’Arpa Lazio, l’istituzione regionale titolata per legge a tali controlli. I Comuni lacustri fanno presente, infatti, che le risultanze delle analisi fatte dall’Arpa in ben 12 punti a Bracciano, 4 punti ad Anguillara e 3 a Trevignano hanno dato risultati completamente diversi. Sia Trevignano che Anguillara hanno totalizzato il 100% del giudizio di eccellenza sulla balneabilità, mentre per i 12 prelievi effettuati a Bracciano il giudizio di non idoneità ha riguardato unicamente le foci, tornando ad essere positivo a poca distanza dalle foci stesse. A rafforzare le affermazioni delle istituzioni locali a difesa della salute ambientale del lago di Bracciano, si aggiungono le azioni di controllo e salvaguardia delle acque, svolte sia dal Parco Regionale di Bracciano e Martignano, sia dall’Acea che monitora costantemente le acque del lago sabatino durante tutto l’arco dell’anno, effettuando - per quanto di competenza - prelievi diffusi sullo specchio lacustre a diverse profondità, senza che siano state rilevate variazioni significative rispetto alle medie storiche dei valori dei parametri controllati. “I rappresentanti dei Comuni del lago rivendicano, quindi, la qualità dell’acqua lacustre monitorata con cadenza periodica costante e rassicurano le proprie comunità sull’impegno a mantenere alta la guardia per salvaguardare i propri territori”. Maurizio Archilei Anguillara. Parcheggio gratuito per i residenti: possibili sconti su abbonamenti settimanali e mensili Martignano, riattivati i varchi della Ztl e nuova area di sosta È stata pubblicata martedì 16 luglio sul sito del Comune di Anguillara Sabazia la comunicazione che dovrebbe riportare ordine nella spinosa questione Martignano: “Il Responsabile del servizio rende noto che (…) è stata affidata in concessione (…) - si legge nella comunicazione la gestione temporanea fino al 30 settembre 2013 dell’area sosta a pagamento in località Martignano e servizio bus navetta al consorzio di cooperative Consol con sede a Bracciano”. Resta comunque in attesa la risposta alla deroga presentata alla Regione per cercare di investire di stabilità una situazione che rischierebbe altrimenti di trasformarsi in un progressivo tamponamento temporaneo. Nel frattempo il Comune ha ovviato con un’ordinanza, in modo da salvare almeno gli ultimi scampoli di una stagione che rischiava di non partire o peggio, essere lasciata al caos e alla gestione estemporanea di qualche profittatore occasionale. Il sindaco Francesco Pizzorno ha assicurato che le misure prese sono pienamente compatibili con i principi di tutela e salvaguardia del Parco e che «vari colloqui con la dirigente responsabile re- gionale, la dottoressa Rabagliati, ci hanno fornito la sicurezza e la tranquillità operativa per procedere». Il capo area ha dunque provveduto ad affidare a un consorzio di cooperative del lago il servizio di parcheggio. Questo sfrutterà un’area comunale posta a ridosso della piana di San Biagio, in zona Procedono i lavori per la Porta del Parco L’edificio dell’ex-Mattatoio comunale, lasciato da anni alla totale incuria tanto da destare preoccupazioni di ordine igienico-sanitario, verrà presto riqualificato e trasformato nella Porta del Parco. Il progetto, parte dello stesso Masterplan finanziato da fondi europei che ha già dato esito alla sistemazione sentieristica, prevede la creazione di un’area polifunzionale tramite il recupero delle strutture esistenti. Gli immobili verranno recuperati e trasformati in un punto di accoglienza e informazione provvisto di servizi supplementari quali Eco-museo, dove svolgere attività didattiche, noleggio biciclette, parcheggio e area ristoro. Oramai avvenuta la consegna dei lavori, non si dovrà attendere molto prima di vedere le prime azioni di intervento. M.M. Olmetto, a circa 900 metri dal vecchio parcheggio. Da lunedì 22 luglio verranno pertanto riattivati i varchi ztl a partire da quest’area, da cui sarà possibile, a seconda delle preferenze, usufruire del servizio navetta o avvalersi della sentieristica. La minor distanza da percorrere rispetto allo scorso anno e la possibilità di muoversi a piedi su sentieri tracciati, lasciano ben sperare per quanto riguarda la gestione del flusso di visitatori, ai quali verranno messi a disposizione solo 3-4 mezzi da 20 posti ciascuno più un trasporto per disabili. Leggermente inferiori i costi di sosta e trasporto, con in più la possibilità di ricevere sconti su abbonamenti mensili e settimanale. Inoltre, grande novità rispetto alla passata stagione, i residenti ad Anguillara avranno diritto alla sosta gratuita. Michela Mansi 10 Luglio/Agosto 2013 L’iniziativa mira a consolidare il rapporto di reciproca collaborazione e crescente soddisfazione “Al Centro il Cliente”: progetto Acea Energia e Associazioni Consumatori È partito nei giorni scorsi il progetto “Al Centro il Cliente”, frutto di un accordo sottoscritto fra Acea Energia, società di vendita di energia elettrica e gas del Gruppo Acea, e alcune Associazioni dei Consumatori. Un’idea che mira a consolidare il rapporto di reciproca collaborazione, per garantire al contempo un livello di soddisfazione crescente per tutti i clienti di Acea Energia. L’iniziativa “Al Centro il Cliente” nasce dal recepimento delle istanze e dei suggerimenti delle Associazioni dei Consumatori e consiste nella ricerca, e conseguente individuazione, di un pacchetto di soluzioni operative a favore delle Associazioni medesime, attraverso l’attivazione di canali di contatto dedicati, incontri formativi e occasioni di confronto periodiche in cui condividere proposte e azioni migliorative. Nel corso dei primi incontri, ai quali hanno partecipato i rap- Libri: “Verso un’educazione sostenibile” Il rondone incatramato, raccolto sul marciapiede, aveva le ali ingrommate di catrame e non poteva volare. La storia del poeta Eugenio Montale - che cattura subito l’interesse dei bambini della scuola primaria per cui il libro è stato scritto - diventa un originale pretesto da cui partire per svolgere giochi didattici incentrati su problemi ambientali. Il poeta in questo racconto, infatti, si preoccupa per la sorte di un rondone incatramato a cui hanno prestato soccorso. Questo naturalmente è solo uno dei protagonisti del libro di Ilaria e Roberto D’Aprile, due fratelli esperti di progetti di educazione ambientale, autori del libro “Verso un’educazione sostenibile”. I due scrittori sostengono che “acqua, energia, rifiuti e orto” sono argomenti molto discussi, ma il più delle volte trattati soltanto dall’insegnante di scienze e senza una adeguata educazione all’ambiente, mentre vengono ordinati in questo libro di ecologia e presentati sotto forma di giochi educativi per bambini. presentanti di gran parte delle Associazioni dei Consumatori aderenti al CNCU, sono stati illustrati i risultati ottenuti da una task force appositamente creata da Acea Energia allo scopo di intensificare le attività di gestione sul versante delle Conciliazioni Paritetiche. L’impegno comune è quello di allineare la risoluzione delle domande presentate nei tempi previsti dai protocolli, in base a un percorso da concordare tra l’Azienda e le Associazioni dei Consumatori. In questo modo Acea Energia intende rafforzare il rapporto con le Associazioni dei Consumatori, le quali svolgono un ruolo strategico importante: un anello di congiunzione tra l’Azienda e il cliente, al fine di ottimizzare la qualità dei servizi a vantaggio di tutti. SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO XELAB: CORTESIA E PROFESSIONALITÀ NEL MONDO DELLA CONSULENZA Xelab svolge con professionalità ed esperienza molteplici attività. Da anni fornisce consulenza alle piccole e medie imprese su tematiche sempre più complesse e regolamentate quali sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, formazione e certificazioni di qualità. SICUREZZA SUL LAVORO La consulenza fornita da Xelab non è solo un mezzo per elaborare i molti e complessi documenti necessari per l’adeguamento normativo ma anche un sistema di controllo dell’azienda che aiuta il Datore di Lavoro nel mantenere aggiornate le tante scadenze. Xelab infatti grazie ad avanzati strumenti informatici è in grado di monitorare fino all’ultimo lavoratore di tutte le aziende che segue. In questo modo il Datore di Lavoro verrà opportunamente avvisato riguardo tutti gli adempimenti eventualmente scaduti quali ad es. visite mediche, corsi di formazione, patentini, relazioni tecniche sui rischi fisici, etc… Tra le principali attività si ricordano: la nomina con incarico diretto da parte di Xelab del re- c.so V. Emanuele, 170 00066 Manziana (RM) Tel. 06 99674746 - Fax 06 99367639 [email protected] - www.xelab.it sponsabile della sicurezza (RSPP); la nomina del medico competente; le nomina degli addetti emergenze, antincendio e primo soccorso; la formazione dei lavoratori; la redazione documento valutazione dei rischi; la redazione piano emergenza ed evacuazione; la nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). FORMAZIONE Xelab è anche un Centro di Formazione riconosciuto da AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori sulla sicurezza sul lavoro) certificato RINA. Questo permette l’erogazione di tutti i numerosi corsi di formazione che necessitano di particolari requisiti per l’erogazione e la validità degli stessi. Si riportano di seguito i principali: Formazione dei lavoratori, RSPP Datore di lavoro, RLS, Addetti Antincendio e Primo Soccorso. Inoltre Xelab è stata riconosciuta da AiFOS come RPF, ovvero Responsabile Progetto Formativo permettendo l’erogazione dei patentini per l’uso e la guida delle attrezzature come previsto dal recente Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012. HACCP Xelab è anche impegnata con l’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), vale a dire un sistema di auto- SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO controllo che ogni operatore nel settore della produzione di alimenti deve mettere in atto al fine di valutare e stimare pericoli e rischi e deve stabilire misure di controllo per prevenire l’insorgere di problemi igienici e sanitari. Le attività si suddividono principalmente nella redazione del Manuale di Autocontrollo Alimentare, le schede di tracciabilità e tutto il materiale a supporto dell’autocontrollo in azienda. Viene inoltre fornita assistenza nelle verifiche periodiche mediante tamponi di prova per il controllo della carica batterica. L’offerta è un servizio “chiavi in mano” che risolverà tutti i vostri compiti previsti della legge nel miglior modo possibile. Xelab offre anche i propri corsi di formazione sostitutivi del “libretto sanitario” conformi a quanto indicato dalle normative vigenti. QUALITA’ Xelab offre anche un servizio di consulenza per i sistemi di gestione e il relativo ottenimento delle Certificazioni Iso 9001, 14001 e OHSAS 18001. 11 Cultura Luglio/Agosto 2013 Accademico Ordinario nella Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon Pedro Cano, un artista pieno di impegni e sempre in viaggio «La pittura non è solo arte, ma è una lingua per raccontare» L ’ennesimo riconoscimento all’enorme talento e al suo genio glielo ha conferito il Vaticano, all’inizio di luglio, ammettendolo in qualità di Accademico Ordinario nella Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon. Prima di lui, nel XVII secolo, tanto per citare un altro maestro spagnolo dei pennelli e del colore, ne aveva fatto parte un certo Diego Velazquez o, passando alla scultura, l’italiano Antonio Canova. Eppure ogni volta che si incontra Pedro Cano, il pittore nativo di Blanca, nella Murcia, e cittadino onorario di Anguillara dal 1997, la prima impressione che si riceve è quella di un uomo assolutamente avvinghiato alla concretezza della vita, con i piedi per terra, così come si fa trovare scalzo nella sua splendida casa nel centro storico, più che di un artista “perduto” nelle derive del suo estro. Pieno di impegni, sempre in viaggio da una latitudine all’altra a rincorrere le decine di pezzi che compongono la tela del suo andare, di ritorno dalla Croazia, Spalato, per girare un documentario con la televisione svizzera sul Mediterraneo e poi da un ciclo di lezioni alla Facoltà di Architettura di Roma, pronto a un’altra lettura, affiancata all’esecuzione di acquarelli insieme ai presenti, su Italo Calvino, alla Casa dell’Architettura in occasione dei 90 anni della nascita dello scrittore. L’intervista passa da un argomento all’altro, dall’enorme successo della sua ultima mostra di Roma, “Mediterranea”, che ha avuto oltre 40mila visite, al rapporto con la tecnologia, il legame con Anguillara e quello con Blanca, con la famiglia e gli amici. La pittura, l’immagine, il disegno. La mostra ai Mercati Traianei ha avuto un ottimo successo. Soddisfatto? «Enormemente. L’altissimo numero di persone che l’hanno visitata mi ha dato un piacere indescrivibile. Ho vissuto quell’allestimento un po’ come se fosse la mostra della mia vita. C’è tanta memoria dei luoghi, di un viaggio affettivo. Questa cosa ce l’avevo dentro da tanto tempo e alla fine ci sono riuscito. È stato anche un grande sforzo fisico, sono 54 opere, ma sono contento che sia riuscita bene. Ora la mostra è ancora in giro e vorrei portarla ad Alessandria e Istanbul». Quarantamila persone a vedere una mostra in cui l’autore racconta le città del Mediterraneo at- Pedro Cano nel suo studio ad Anguillara (foto Andrea Corleto) traverso gli acquerelli, nell’epoca della comunicazione virtuale, del web, della riproduzione sempre più omologata e istantanea della realtà. «È un fatto incredibile. Il disegno, la pittura è una lingua che non serve a fare solo opere d’arte, ma serve a raccontare, e si può imparare, come qualsiasi altra cosa, come imparare la matematica. Purtroppo è stato molto male insegnato e le persone si sono allontanate da questa forma di racconto. Questo tipo di ricostruzione del reale sta svanendo gradualmente, ma inesorabilmente, anche grazie all’avanzare impetuoso di tutti i mezzi digitali che sono oggi alla portata di ognuno e sono sempre disponibili. Posso scattare una foto col telefono, la guardo, se è venuta male la rifaccio. L’acquerello invece è un viaggio senza ritorno. Ogni tocco sai che rimarrà lì per sempre.». Quindi qual è il rapporto con la tecnologia di chi, come te, si ostina a preferire la carta ai computer e ai tablet? «Non uso il computer, se non per vedere film, né la posta elettronica, ma ho la fortuna di avere la Fundación Pedro Cano che lavora per me su questi nuovi strumenti e trovo che i social network, ad esempio, abbiano segnato una rivoluzione incredibile: la rapidità con cui oggi si riescono a diffondere le informazioni e le idee è eccezionale. Il mezzo in sé è meraviglioso, ma dall’altra parte, in negativo, c’è l’uso smisurato che se ne fa. Se sei a cena con quattro persone e tutte quante sono impegnate a guardare sul telefono quello che hanno registrato, visto e fatto, la parola perde il suo senso, la sua relazione con la realtà». È una situazione che capita spesso di vedere... «Sì, a tutti i livelli. Tempo fa sono stato chiamato dalla Facoltà di Architettura di Roma per partecipare a una specie di Master e tenere un corso sul disegno a mano ad architetti già in carriera da tempo, che non usano più la penna o la matita ma solo il computer. Il corso serviva ad arricchire la loro relazione con la realtà. È questa la minaccia principale della tecnologia: rappresentare un’immagine alterata dell’esistente». Passando ad altro: quale momento ti ha toccato di più della cerimonia di ammissione alla Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi? «È stata una grandissima emozione, essere nominato Accademico dei Virtuosi è un riconoscimento prestigioso. Durante la cerimonia, mi ha colpito in particolare il parallelo che il Cardinal Gianfranco Ravasi ha fatto tra l’ispirazione artistica e quella religiosa. L’ispirazione è quella che hanno avuto anche gli autori dei Libri Sacri, e la quotidianità che l’artista vive con l’ispirazione è qualcosa che lo avvicina al Sacro». Stai lavorando a qualche mostra attualmente? «Sono impegnato su due cose per cui ho già terminato i quadri. Una si terrà a ottobre a Palermo e si intitolerà “Lilium e limoni”. L’altra, che è più grande rispetto a quella di ottobre, si terrà a Matera, a Palazzo Lanfranchi dall’8 al 14 settembre ed è composta da opere dedicate alla città». In un’intervista di tre anni fa dicesti che la bellezza di Anguillara stava svanendo. Oggi il paese come ti sembra? «Per usare una parola cortese, diciamo che la situazione è uguale a tre anni fa. Ma è peggiorata la prospettiva per il futuro, la sensazione che le cose possano migliorare. Il paese continua a crescere ma non crescono i servizi. Nel centro storico chiudono i negozi, i ristoranti, c’è un solo “Alimentari” e bisognerebbe fare un monumento al proprietario. La sera le persone non escono più per strada e di notte si vive una strana sensazione di abbandono. Se abbandoni il centro storico, che è la memoria e la storia della tua gente, il paese perde la sua identità, che non può essere quella dell’edificazione senza criterio che è stata fatta per anni nei vari quartieri cresciuti oltre l’arco di piazza del Comune. Io non so perché le cose vanno così. Amo molto questo paese, appena posso vengo qui e una parte della mia felicità la devo ad Anguillara, ma quando arrivai qui, all’inizio degli anni 70, le strade e le piazze del centro brulicavano di gente. Ora si fa fatica a trovare qualcuno che voglia viverci. È molto triste». In questi giorni una delegazione di cittadini blanqueñi è stata ad Anguillara per il conferimento della cittadinanza onoraria all’alcalde Rafael Laorden Carrasco. Un atto che va a rafforzare ulteriormente il gemellaggio tra i due paesi. Che cosa hanno in comune o cosa li distingue? «La prima cosa è l’acqua, stranamente. Noi abbiamo un fiume (il Rio Segura, n.d.r.) e qui c’è il lago. Un tempo anche la dimensione era la stessa, solo che Blanca è rimasta piccola, mentre Anguillara è cresciuta moltissimo. La differenza più importante è che Anguillara sta a soli 30 km da Roma, mentre la più vicina a Blanca è Murcia che ne ha circa 430mila. Ma una cosa che trovo molto bella e che le accomuna sono le persone: il dna della gente che vive in un paese è sempre molto simile». Tra poco ritorni a Blanca... «Sì, mi piace stare a Blanca con i miei fratelli. Arriva un momento in cui devi fare i conti, senti che la vita passa e hai bisogno più spesso di avere vicino i tuoi affetti». Andrea Corleto 12 Territorio Luglio/Agosto 2013 Canale. “Le famiglie costrette a mandare i propri figli negli istituti di altri paesi” Da settembre nuova stagione F P Pochi insegnanti e iscrizioni bloccate Manziana, asilo nido nelle scuole dell’infanzia del Comune “Il Bosco dei Folletti” inita la scuola. Tutti in vacanza. Se ne riparla a settembre. Classico percorso che si ripete ogni anno. Ma questa volta non a Canale, dove è in itinere una lotta a difesa dell’istruzione e del diritto allo studio dei piccoli canalesi. Nell’occhio del ciclone, infatti, le iscrizioni alle scuole dell’infanzia, impossibilitate, non per l’assenza di richieste ma per mancanza di docenti. E se in passato la riforma Gelmini aveva fatto non pochi danni, la scuola pubblica, e il corpo docenti in particolare, continua ad essere in grossa sofferenza. A mobilitarsi e a sensibilizzare, non tanto l’opinione pubblica quanto l’attenzione del sindaco Angelo Stefani, è il gruppo “Esperienza e Rinnovamento”, che al primo cittadino ha scritto per far presente la problematica, chiedendo di intervenire tempestivamente. Da qui a settembre. In periodo di vacanze. Perché la scuola non chiude mai, è insegnamento di vita. E l’istruzione e la cultura non vanno, non devono, andare mai in vacanza. Né nel dimenticatoio. Così, i consiglieri comunali hanno inviato la stessa missiva spedita a Stefani, al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ai Sottosegretari Gabriele Toccafondi, Marco Rossi Doria, Canale Monterano Gianluca Galletti, al Consiglio dei Ministri di Palazzo Chigi e al Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Manziana. A settembre “molte famiglie saranno costrette a mandare i propri figli a scuola nei comuni limitrofi, addirittura fuori provincia”. Esordiscono così, in apertura di lettera, i consiglieri di “Esperienza e Rinnovamento”, Antonio Paolo Mascia ed Alessandro Bettarelli. I quali precisano che si tratta, a quanto risulterebbe dalla graduatoria definitiva, di “ben 21 bambini su 69 che non hanno trovato posto nel locale plesso della scuola dell’Infanzia di Canale”. La scarsa penuria e precarietà delle condizioni degli edifici? Nulla di tutto ciò. Il problema è più grave, spiegano i due consiglieri di minoranza: «Non è un problema di spazi disponibili come spesso succede nel nostro Paese ma, a quanto ci risulta, di personale scolastico e di organico per l’anno scolastico 2013-2014. La scuola dell’Infanzia non è scuola dell’obbligo e le insegnanti vengono prioritariamente assegnate alla scuola Primaria». E non è tutto qui. C’è anche un aggravante non meno rilevante. Una sorta di discriminazione sociale: «Tra i bambini esclusi ci sono appartenenti a famiglie che a fatica arrivano a fine mese e addirittura un bambino che beneficia della legge 104». E allora che la legge sia veramente uguale per tutti e l’istruzione un diritto universale di cui indistintamente tutti possono beneficiare, al di là delle condizione economiche, psico-fisiche, sociali. Questo chiedono che venga garantito e sancito dalle Autorità competenti. Con risposte «chiare e certe; e non burocratiche». Il futuro dei bimbi di Canale non può aspettare. Il sindaco si dice in contatto con rappresentanti di classe, mamme, preside, funzionari del provveditorato della Provincia. Sembra si sia già attivato da tempo, lavorando in silenzio per non “fare propaganda politica” di una questione umana e sociale. Barbara Conti rosegue bene il lavoro dell’asilo nido “Il Bosco dei Folletti” di Valentina Marchionni che, aperto da tre anni e in convenzione con il Comune di Manziana, non ha dovuto affrontare finora problemi riguardanti l’eccessiva domanda rispetto al limitato numero di posti che si sono riscontrati invece altrove. La struttura gestisce un servizio socio-educativo di interesse pubblico, rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni, che ha come scopo quello di assicurare ad ogni piccolo ospite uguali condizioni per un armonico sviluppo psico-fisico in un clima sereno, con personale altamente qualificato, una vasta offerta di servizi e in cui si tiene conto delle necessità di ogni famiglia. L’asilo dispone di adeguati spazi interni ed esterni attrezzati con giochi adatti alle varie fasce di età. Ha una cucina interna e un refettorio, una zona per le varie attività collettive. Le iscrizioni vanno bene e si spera lo stesso per la prossima stagione, i posti sono sufficienti e il simpatico e coloratissimo Bosco di via Fonte della Dolce 7 è popolato da circa 20 “folletti”. Le iscrizioni e le graduatorie, come il calcolo della retta, sono gestite dal Comune di Manziana e vengono messi a disposizione delle famiglie vari pacchetti in modo di venire incontro alle esigenze di tutti. La struttura gestisce anche il Centro Estivo presso il Parco Pubblico in via Silvestrelli, insieme alla Cooperativa Mantus e al Comune. Le iscrizioni sono limitate e con varie tariffe settimanali, i bambini possono divertirsi e trascorrere i pomeriggi estivi all’aria aperta, in un ambiente ricco di stimoli, con un’ampia gamma di attrazioni come giochi, gonfiabili, attività ginniche ed educative, pranzo e merende. Il servizio diviso per fascia di età dai 3 a 6 anni e dai 7 a 10 anni, è attivo dalla chiusura delle scuole e termina con la loro riapertura, verrà sospeso dal 9 agosto e riprenderà il 2 settembre. Le iscrizioni per la prossima stagione sono aperte a settembre. Alessia Rabbai 13 Territorio Iniziative promosse dall’associazione Il Dirigibile. Nessuna novità sul Centro espositivo Trevignano, riapre la biblioteca comunale Una proposta per “adottare” il parco giochi N ulla di nuovo per quanto riguarda le vicende del Centro espositivo. Si ricorderà che oltre un anno fa, precisamente nel corso del Consiglio comunale del mese di giugno 2012, Alleanza Democratica chiese notizie sul completamento del Centro espositivo e sull’esproprio dell’area. Venne poi approvato un ordine del giorno presentato da Alleanza Democratica che impegnava la Giunta a provvedere all’acquisizione dell’area senza alcun onere finanziario a carico del Comune. Lo scorso aprile, sollecitato nuovamente dai consiglieri di opposizione, il sindaco Massimo Luciani disse che la Giunta stava cercando la soluzione migliore che, evidentemente, ancora deve essere trovata. Intanto, l’edificio in pieno centro del paese è sempre più cadente, sommerso da sterpaglie e detriti: una visione desolante. Di fronte, una situazione analoga blocca il bando per la gestione del chiosco nel Parco giochi (vedi L’agone, aprile 2013). Una proposta interessante riguarda proprio l’area verde del Parco Trevignano Romano giochi. L’associazione culturale Il Dirigibile promuove l’adozione di questa area verde da parte dei cittadini e delle associazioni interessate «al fine di contribuire al miglioramento delle condizioni in cui vige attualmente attraverso l’aggregazione cittadina e la sensibilizzazione al processo di partecipazione al bene comune». Daniela Lamponi, dell’associazione Il Dirigibile, ci tiene a sottolineare che l’adozione di aree verdi è una prassi già seguita con successo in diversi Comuni italiani: Albano Laziale, Bologna Ferrara, Firenze, Lumezzane (BS), Bibliotecando Luco dei Marsi (AQ). L’intento è di fornire una soluzione pratica per risolvere una situazione che potrebbe diventare pericolosa per i bambini. Le associazioni e i cittadini riuniti si occuperebbero di organizzare degli eventi all’interno del parco per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di nuovi giochi e, eventualmente, per lavori di manutenzione ritenuti necessari dai cittadini. Il tutto in base a un apposito Regolamento comunale condiviso e sottoscritto da entrambe le parti. Apparentemente la proposta è stata accolta con favore dal Comune ma, a tutt’oggi (16 luglio), l’incontro promesso con l’assessore Costantino Del Savio non è stato fissato. Una buona notizia però c’è: la biblioteca comunale al piano superiore del Centro polivalente dovrebbe finalmente aprire, grazie forse in parte alle 300 firme raccolte in una settimana dall’associazione Il Dirigibile. Paola Di Palma, dell’ufficio Servizi alla persona del Comune, assicura che aprirà al più tardi il 15 di agosto. Alessandra Lombardi a cura di Dannix Spunti e suggerimenti di letture in giro per le biblioteche del comprensorio “La ragazza di Charlotte Street” di Danny Wallace Ed. Feltrinelli Lo trovi nelle biblioteche di Bracciano e Anguillara D ue amici nella Londra di oggi. Jason, ex insegnante, scrive con naturalezza recensioni su eventi culturali dei quali è pur consapevole di non sapere – e capire - abbastanza. Dev, il suo coinquilino, venditore di giochi elettronici e CD, con una vita sociale opaca e senza speranza. Vivono in modo squallido e anonimo in una Londra piena di vita e di attrattive alle quali non riescono a partecipare pienamente. Jason, reduce da una dolorosa vicenda sentimentale, vede una ragazza che affannosamente tenta di salire su un taxi. I loro sguardi si incrociano e lei gli sorride. Lui rimane ad osservare il taxi che si allontana e scorge per terra, proprio dove lei si trovava, una macchina fotografica usa-e-getta e la raccoglie. Che fare? Chi è quella donna il cui sorriso ha inondato di luce la sua misera esistenza? Come ritrovarla? Si tiene in tasca la macchina fotografica nella speranza di rincontrarla e potergliela restituire. Ma il suo amico Dev trova la soluzione: lo conduce da un fotografo e fa sviluppare le foto. Vincendo la sua riluttanza a violare la privacy della sconosciuta, partendo da ciò che trovano nelle foto, i due amici iniziano una sorta di caccia al tesoro, trovando anche supporto e aiuto da conoscenze occasionali. In questa improbabile ricerca, riescono a combinare guai, commettere ingenuità, errori: insomma a rendersi spesso ridicoli. Opera prima di Danny Wallace, trentacinquenne sceneggiatore e giornalista radiofonico, il romanzo è leggero e accattivante. La trama in sé, è semplice e perfino banale, ma ciò che cattura il lettore è il linguaggio. Moderno, diretto, molto vicino al modo in cui la gente reale si esprime nel mondo, quello vero. E c’è una particolare attenzione verso i social networks e il loro uso ormai dilagante: l’abilità di Wallace è di trattarli con un decoroso mix di serietà e ironia. Luglio/Agosto 2013 IN SEDE LEGALE A cura degli avvocati Federica Giachetti e Fabiana Nicolo' Via A.G. Bragaglia, 78/G - tel. 06.3088.9625 fax 06.3032.8993 Risarcimento danno da vacanza rovinata Gentile Avvocato, vorrei sapere cosa si intende per risarcimento del danno da vacanza rovinata: ciò al fine di valutare se ho la possibilità di richiedere un risarcimento a fronte di una bruttissima esperienza. Grazie Lettera firmata Gentile lettrice, Il danno da vacanza rovinata può essere definito come il pregiudizio sofferto dal turista per non aver potuto godere in maniera totale o parziale del periodo di svago o di riposo così come programmato. Se dunque la vacanza è stata un disastro, è fondamentale valutare - con la consulenza di un professionista - i profili di responsabilità per richiedere un eventuale risarcimento del danno. E’ sempre necessario contestare con raccomandata a.r. - entro 10 giorni dal rientro all’organizzatore del viaggio o direttamente alla struttura ricettiva - gli inadempimenti ravvisati nel corso della vacanza. Si deve naturalmente tener presente che non tutti gli avvenimenti negativi che si verificano durante la propria vacanza delineano la fattispecie della c.d. vacanza rovinata. Le circostanze più comuni che rientrano nel novero dei casi sono: l’alloggio non corrispondente a quello prenotato; la sussistenza di lavori di ristrutturazione durante il soggiorno; il cibo eccessivamente scadente, e la indisponibilità di posti nelle aree ristorante; l’assenza di alcuni dei servizi pubblicizzati nelle brochure informative; la mancata consegna del bagaglio e la conseguente impossibilità di usufruirne durante la vacanza; il cambiamento della località turistica o della struttura alberghiera, per indisponibilità di posti. Il fondamento del risarcimento della vacanza rovinata trae origine dalla decisione della Corte di Giustizia Europea del 13 febbraio 2002 C-168/00 – che, per la prima volta, valutando la domanda di un turista in base alla normativa comunitaria ha confermato la sussistenza del danno da vacanza rovinata come danno morale risarcibile. Nel panorama giurisprudenziale italiano si sono succedute moltissime sentenze toccando le più variegate esperienze e problematiche turistiche: il caso più esemplare dell’inadempimento contrattuale è quello di aver venduto un servizio turistico differente da quello pubblicizzato. Potete inviare le vostre lettere all’indirizzo email: [email protected] 14 Luglio/Agosto 2013 Il portavoce della SunSystem, Claudio Smiraglia, ci racconta come “produrre” la nostra energia SUNSYSTEM EVO: IL SOLE ANCHE DI NOTTE Claudio, lo scorso mese sottolineavi che con un impianto SunSystem puoi avere “il sole anche di notte”. Puoi spiegarci nei dettagli? «Con il sistema SunSystem Evo produci la tua energia e la conservi per quando ti serve. SunSystem Evo è il primo sistema domestico davvero alla portata di tutti per produrre energia solare in casa, immagazzinarne una parte e riutilizzarla quando ne hai più bisogno. Anche dopo il tramonto. Così riduci al minimo il prelievo di energia dalla rete, sei più autosufficiente e risparmi. Il sistema è costituito da tre componenti fondamentali: l’impianto fotovoltaico, l’accumulatore e un sistema intelligente di gestione dei flussi energetici. L’impianto fotovoltaico. Mentre il sole splende, l’impianto converte la luce in energia. L’accumulatore agli ioni di litio immagazzina l’energia per renderla disponibile quando serve. Disponibile in due versioni, per impianti domestici da 3 o 6 kWp di potenza. Il sistema di gestione dei flussi è il vero cuore del sistema: gestisce in modo intelligente i flussi di energia tra l’impianto fotovoltaico, la batteria e i consumi della tua abitazione, per garantirti sempre la massima efficienza. Abbinato al sistema di monitoraggio REX, permette di controllare in ogni momento l’energia prodotta, quella immagazzinata nell’accumulatore e quella consumata. Ma anche l’energia immessa o prelevata dalla rete elettrica». Come funziona il sistema? «All’alba la produzione energetica dell’impianto fotovoltaico è bassa (perché il sole è appena sorto). Tutta l’energia prodotta dall’impianto viene consumata dalle utenze domestiche. Se la produzione è maggiore dei consumi, il surplus è inviato all’accumulatore. Se minore, l’energia mancante viene prelevata dalla SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO rete elettrica. Al tramonto i membri della famiglia tornano a casa da lavoro/ scuola. Il consumo energetico è maggiore e la luce del sole non basta a fornire tutta l’energia necessaria. La batteria, caricata nel corso della giornata, comincia a rilasciare energia per evitare o minimizzare il prelievo dalla rete. A mezzogiorno è il momento di maggior produzione dell’impianto. Una parte dell’energia è utilizzata dall’utenza domestica e una parte serve per ricaricare la batteria. Quella in eccesso viene ceduta alla rete. Durante la notte l’impianto è spento. La batteria ha esaurito la propria carica. Le utenze domestiche sono comunque attive. Per fare fronte alle necessità energetiche, si preleva energia dalla rete». Per informazioni e richiedere sopralluogo: Claudio Smiraglia. Mobile +39.3291904648. E-mail [email protected], www.sunsystem.it, Numero Verde 800 300 310 15 Enogastronomia Luglio/Agosto 2013 Prezzemolo, Nadia “la cuoca più brava del mondo” basilico & co. È la chef del ristorante ‘Dal Pescatore’ Per John Mariani, critico del periodico americano Esquire, è uno dei migliori locali N adia Santini è l’eccezione che conferma la regola, lei che di mestiere fa la chef, un lavoro che almeno fino a non molto tempo fa era solo appannaggio degli uomini, lo scorso aprile ha ottenuto il prestigioso premio “Veuve Clicquot World’s Best Female Chef 2013”, ovvero la miglior chef donna dell’anno. Nata nel vicentino e cresciuta in una fattoria del mantovano, si è diplomata in Scienza e tecnologia alimentare all’istituto tecnico. Nel 1974 si sposa con Antonio Santini, la cui famiglia gestisce il ristorante ‘Dal Pescatore’ a Runate, presso Canneto sull’Oglio (MN), fondato nel 1925 dal nonno di Antonio. Abbandonati gli studi universitari, si dedica anima e corpo alla ristorazione, imparando dalla suocera le tradizioni gastronomiche locali e aggiungendovi la conoscenza tecnica e il proprio talento culinario. Il ristorante, nella cui gestione oggi sono coinvolti anche i figli Giovanni e Alberto (oltre alla suocera Bruna), si è guadagnato le tre stelle Michelin già nel 1996. La fama dei suoi piatti, dai tortelli di zucca al pesce di lago, pescato e cucinato con un’attenta selezione degli ingredienti, ha raggiunto livelli internazionali. I clienti giungono da ogni parte del mondo per gustare la sua cucina, ma Nadia resta la persona alla mano di sempre: se chiamate per prenotare, spesso risponde lei... Tutto segue la filosofia Santini, che Nadia riassume così: «Quando il menu è costruito sapientemente, il cibo può diventare felicità, emozione e fonte di benessere. Anche nei momenti più difficili della storia, l’uomo si è preoccupato di come preparare gli alimenti in grado di garantirgli la sopravvivenza; ma la cucina è molto più di una necessità, è il luogo dell’incontro umano per antonomasia, è qualcosa che si tramanda di generazione in generazione, comunica il nostro gusto, riflette carattere, mentalità, attitudini. È il nostro patrimonio e la nostra identità». Un orgoglio, non solo per le donne, ma soprattutto per l’Italia. Bracciano. Ottima carta dei vini con circa 50 etichette di bianchi e oltre 200 di rossi Al Fresco, la passione per il buon cibo S ilverio Morbidelli, braccianese doc, inizia nel 1981 nella trattoriola di famiglia nel centro storico di Bracciano, poi un decennio in Catalogna, a Sitges (un must per chi vuol vedere il più bel carnevale gay del mondo) e dal 2002 di nuovo a Bracciano, a due passi dalla Sentinella, in un ristorante tutto suo dove soddisfare la sua passione per il buon cibo e il bel bere per sé e per gli altri. Il ristorante ha una cinquantina di tavoli in sala e una quarantina in veranda (al fresco) con vista lago e sul lento struscio serale dei giovani e delle coppiette braccianesi. La cucina, tutta espressa, è basata su ottime materie prime cucinate con grande attenzione da un cuoco appassionato e goloso: da qui le porzioni abbondanti di cui tener conto nel fare le ordinazioni! Si tenga conto che gran parte delle verdure vengono dai 2000 metri d’orto di famiglia così come alcuni frutti in stagione (oggi i fichi…). Assolutamente unica nel comprensorio la carta dei vini con una cinquantina di etichette di bianchi e oltre duecento di rossi tutti amorevolmente conservati in una grotte che si snoda per oltre venti metri nel profondo della collina di tufo sulla quale è costruita la parte vecchia di Bracciano. Roba da intenditori, così come l’ultimo tratto della cantina, dedicato all’affinage dei formaggi prodotti da Bruno Pitzalis (quello di “Gennargentu”, sulla via Braccianese) da non confondere con il Pitzalis della Cervetrana. Un menù di carne e di pesce (lago e mare) con un ottimo rapporto qualità/prezzo, per una clientela di conoscitori e aficionados sulla quale s’innestano coppiette di passaggio, stranieri in vacanza che si tramandano l’indirizzo, e qualche pranzo di lavoro. In cucina il Maitre e una cuoca, mentre in sala una o due signorine gentili, eleganti e professionali alle quali affidarsi con tutta fiducia. La mia cena con menù di mare (antipasto, orecchiette allo scoglio, coregone, dessert) per ventisette euro con il coperto oltre a una magnifica bottiglia di Cesanese del Piglio Casale della Ioria di Perinelli del 2004 da quattordici euro! Un ristorante che consiglio e che ho annotato sulla mia Agendina Speciale… Un consiglio: parcheggiare sotto il Castello e aperitivo in uno dei due wine bar della piazza, passeggiatina fino al ristorante allungando un po’ per passare dalla Sentinella con il suo panorama sul lago, cena al Fresco e, se le circostanze lo permettono, una visitina alla cantina! Ristorante AL FRESCO Via Fioravanti 46/48 00062 Bracciano 06.99804536 – 331.3059036 www.ristorantealfresco.it Chiuso il martedì L e erbe aromatiche, così discrete e preziose, esaltano il sapore dei cibi e la creatività di cuochi e grandi chef. Sono dette anche piante medicinali perché tutte hanno importanti proprietà medicinali, appunto, ben note sin dall’antichità, tanto che un editto di Carlo Magno prescrive la coltivazione di ben 74 erbe “salutari”. L’Orto dei Semplici, o Hortus simplicium, progenitore degli orti botanici, nasce come luogo destinato alla coltivazione e allo studio di queste piante. L’aggettivo “semplici” si riferisce ai principi curativi ottenuti direttamente dalla pianta e contrapposti ai farmaci “compositi” ottenuti mescolando sostanze diverse. È divertente notare come le ricette tradizionali conservino tracce di questi antichi saperi: tanto per fare un esempio, i “finocchietti”, ovvero i germogli del finocchio selvatico, favoriscono la digestione dei legumi. Puntualmente, li troviamo tra gli ingredienti della pasta e fagioli alla trevignanese e della zuppa di lenticchie sarda. Nella quotidianità si tende a usare sempre le stesse aromatiche, per abitudine o per pigrizia. Ecco quindi una piccola selezione per andare oltre il prezzemolo, che notoriamente sta bene su tutto, e il basilico dal profumo che evoca subito l’estate. L’erba cipollina, ideale per chi non tollera l’aglio, si mette cruda nell’insalata, sulle patate lesse e nelle frittate. La cosiddetta “erba pepe”, forse una varietà della santoreggia con le foglioline più appuntite, profuma di pepe macinato fresco. Sta bene nell’insalata, nella marinata per il pesce crudo, sostituisce degnamente il prezzemolo su zucchine e melanzane grigliate. L’estragon, o dragoncello in italiano, è il prezzemolo della cucina francese. Serve a dare un po’ di sprint alle carni bianche, in particolare al pollo, sta bene con le uova ed è essenziale per la salsa béarnaise. L’origano conferisce un sapore tipicamente mediterraneo all’insalata di pomodori, alla caprese, alle melanzane ma anche al pesce arrosto o alla griglia. Quasi tutte le aromatiche sono facili da coltivare, anche in vaso, e possono profumare il balcone o il giardino ancor prima della tavola. 16 Luglio/Agosto 2013 EVA SOC. COOPERATIVA IMPIANTI FOTOVOLTAICI EVA SOC. Cooperativa Via Roma, 83 00063 Campagnano (RM) c.f./p.i. 12110611006 La EVA società cooperativa nasce per svolgere la sua attività nel settore della gestione, manutenzione e costruzione di impianti tecnologici (meccanici ed elettrici) sulla base di professionalità, competenze ed esperienze consolidate. Direttore e Responsabile tecnico Sergio Mastromichele Telefono: 327.7644927 emai: [email protected] 17 Sport Oriolo. Maratona in mountain bike per raccogliere fondi contro la distrofia muscolare Luglio/Agosto 2013 La carica delle “provinciali” Russo e Zoffoli alla Duchenne Heroes 2013 Pallanuoto, derby nel torneo Serie C N ata grazie alla profonda amicizia che lega l’oriolese Matteo Russo (Gruppo Ciclistico Oriolo) a Roberto Zoffoli (Cicli De Simone Ladispoli), la squadra Mtb for All ha recentemente partecipato alla Duchenne Heroes 2013, una durissima maratona a tappe in mountain bike di 560 Km ideata per sostenere la ricerca contro le forme Duchenne e Becker di distrofia muscolare. L’importante manifestazione, curata da Parent Project Onlus, organizzazione no-profit che riunisce i genitori con figli affetti da distrofia muscolare, si propone di accelerare il raggiungimento di una adeguata terapia e, nel contempo, di garantire e diffondere le migliori opportunità di trattamento necessarie ad accrescere la qualità della vita dei ragazzi affetti da tale patologia. I 100 partecipanti all’edizione 2013 della Duchenne Heroes, oltre che percorrere i tanti chilometri in programma, hanno avuto come obiettivo principale quello di reperire fondi per 2.500 euro ciascuno che, a conclusione dell’evento, Matteo Russo alla Duchenne Heroes 2013 hanno fruttato più di 250.000 euro. A far da splendida cornice alla corsa, la maestosità delle Alpi e delle Dolomiti, con partenza da Domegge di Cadore, passaggi a Cortina d’Ampezzo, San Vigilio di Marebbe e Campitello di Fassa, sconfinamento in Austria e arrivo a Bolzano. Perché avete deciso di partecipare alla Duchenne Heroes? «Perché conosciamo personalmente il presidente di Parent Project, Filippo Buccella, e perché siamo molto vicini alle gravi problematiche delle famiglie che fanno parte dell’organizzazione. La grande passione per la mountain bike ha poi fatto il resto». Cosa dire dopo questa lunga e intensa settimana sulle Alpi? «Alla fine di questa maratona sono molte le emozioni che si mescolano alla stanchezza e al sudore. Torniamo a casa con una esperienza che ci ha permesso di crescere come ciclisti ma, soprattutto, come uomini: la fatica è stata ripagata dai larghi sorrisi e dagli abbracci delle famiglie di Parent Project. Sono loro i veri eroi, che ogni giorno combattono contro la Duchenne con il desiderio di offrire ai propri figli una vita normale. Per quello che possiamo, noi saremo sempre pronti ad impegnarci, a macinare chilometri in bicicletta e a raccogliere fondi per cercare di fermare la distrofia muscolare». Dario Calvaresi di Pierstefano Durantini Corri Veronica corri V eronica Borsi nasce a Bracciano 26 anni fa, dal 2006 corre per il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Nel 2008 ha subito un grave infortunio rompendosi il tendine d’Achille, incidente da cui ha saputo rialzarsi e lo scorso marzo a Goteborg, durante i campionati Europei Indoor di atletica leggera, ha battuto il record italiano nei 60 mt. ostacoli col tempo di 7.94, aggiudicandosi la medaglia di bronzo. Non ancora sazia, lo scorso 2 giugno a Orvieto si è impossessata del primato italiano dei 100 mt. ostacoli con uno strepitoso 12.76, misura con cui si è presentata 4 giorni dopo ai blocchi di partenza del Golden Gala, allo stadio Olimpico di Roma, misurandosi contro le più forti al mondo. Ora facciamo tutti il tifo per lei ai prossimi Mondiali di Mosca dal 10 al 18 agosto. Daje Veronica! I l lago di Bracciano non è mai stato famoso per le sue squadre di pallanuoto. “Giocatori d’acqua dolce”. Era questo il nomignolo che veniva maliziosamente affibbiato ai nostri atleti. Da quest’anno possiamo dire che le cose sono finalmente iniziate a cambiare. L’Anguillara Nuoto è stata infatti la rivelazione del campionato di Serie C, difficile competizione alla quale nessuna squadra del lago aveva mai partecipato. I ragazzi di mister Pellecchia sono riusciti a raggiungere uno splendido terzo posto, a pari punti con la ben più blasonata Accademia di Salvamento. Era difficile aspettarsi da una neo promossa un risultato del genere e invece questi “giocatori d’acqua dolce” hanno dato filo da torcere a tutte le squadre andando spesso a strappare vittorie a fil di sirena. Un campionato intenso dove ogni partita ha regalato grandi emozioni e i ragazzi dell’Anguillara Nuoto hanno lottato con cuore e tenacia su ogni pallone. Le aspettative per la prossima stagione, quindi, non possono che essere alte. Fare meglio di così sarà sicuramente difficile, ma il campionato di Serie C che li aspetta il prossimo anno sarà ancora più interessante. A rendere la competizione ancora più esplosiva, infatti, contribuirà la promozione di ben tre squadre di provincia: il Santa Marinella, il Tyrsenia Cerveteri e La Casetta Bianca. Per la prima volta si potrà assistere a veri e propri derby, come mai era accaduto nella nostra zona. Una stagione tutta da seguire che, comunque vada, difficilmente deluderà le aspettative degli appassionati. Abbiamo chiesto al presidente dell’Anguillara Nuoto, Manuel Bombelli, quali sono gli obiettivi per il prossimo anno: «Quest’anno, contro tutte le aspettative, abbiamo dimostrato che anche noi possiamo dire la nostra. Per quanto riguarda la prossima stagione, vogliamo lottare per la serie B». Comunque vada, siamo sicuri che ormai saranno in pochi quelli che sottovaluteranno le squadre del Lago. Augusto Capparella 18 Luglio/Agosto 2013 SERVIZI UCI PER PERSONE FISICHE E AZIENDE VIA AGOSTINO FAUSTI, 58 A BRACCIANO - LUNEDI/MERCOLEDI/VENERDI: DALLE ORE 15 ALLE 19 PER INFO E APPUNTAMENTI: TEL. 06.9988535 / FAX 06.93380262 / MAIL: [email protected] Pratiche INPS - PATRONATO ENAC Servizio di ascolto su problemi di Mobbing; Estratti conto contributivi in tempo reale, con indicazione della data di decorrenza della pensione; Ricongiunzioni, riscatti ed accredito contributivo per servizio militare; calcoli presunti di liquidazione pensione; Domande di pensione, vecchiaia, anzianità, assegni invalidità, inabilità, reversibilità, sociali; Supplementi e ricostituzioni di pensioni già liquidate, pertanto se sei pensionato e continui a svolgere la tua attività lavorativa CONTATTACI per verificare l’opportunità di chiedere un supplemento; Modelli certificativi reddituali (mod. RED); Domande di contribuzione volontaria; Pratiche di assegni familiari; Assegni di maternità lavoratrici autonome; Ricorsi amministrativi ed assistenza in contenzioso contro le eventuali reiezioni da parte dell’ente di previdenza. Pratiche INAIL - PATRONATO ENAC Patrocinio nelle denuncie di infortunio sul lavoro; Consulenza medico-legale gratuita per la valutazione di postumi; Assistenza medico legale nei ricorsi INAIL per assegnazione del punteggio d’invalidità ai fini della liquidazione di rendita. Pratiche Altri ENTI - (ASL, INPDAP, TESORO, POSTE) Riconoscimento invalidità civile; Indennità di accompagnamento; Domande di pensione, vecchiaia, anzianità, assegni invalidità, inabilità, reversibilità, sociali; Pratiche varie Servizi CAF Elaborazione Mod 730 / Unico; Elaborazione modello ISEE: Visure catastali; Calcolo IMU Servizi per le Aziende - CEPI-UCI Adeguamento alle normative relative al dgls 81/08 ( sicurezza sui luoghi di lavoro; Corsi RSPP e RLS; Formazione in materia di Igiene alimentare ( HACCP ); Pratiche Finanziarie per i bandi Regionali, Provinciali, per le PMI costituite e costituende; Viste mediche previste dal DGLS 81/08; Adeguamento Normative antincendio; Formazione per i lavoratori con contratto di apprendistato, attraverso il nostro Ente Bilaterale spazio redazionale a pagamento 19 Cinema Luglio/Agosto 2013 Nessuna rassegna a Manziana, mentre al Pincio di Civitavecchia puntano sulle pellicole italiane Le arene estive per gli appassionati di cinema all’aria aperta Ad Anguillara proiezioni nel giardino della scuola elementare C ’è chi dice che l’estate non sia ancora iniziata, che piove troppo, fa ancora freddo. Roma sembra una città caraibica: un momento c’è il sole e quello dopo i fulmini. Però almeno una cosa (a parte il rialzo della benzina) è rimasta in questa estate strana. Il cinema all’aperto. Miglior antidoto alla programmazione pigra della tv in chiaro e alternativa valida per chi non può permettersi Sky Cinema. Ma anche una scusa, bella, per farsi una passeggiata e stare un po’ all’aria aperta (temporale permettendo). L’arena c’era una volta anche a Manziana. Prima ai giardini dietro la piscina comunale, poi nel cortile delle scuole medie. Ad anni alterni. Il 2013 è l’anno no e l’arena non è partita. Il fortino del cinema all’aperto lacustre rimane Anguillara Sabazia, che ha messo in piedi anche quest’anno l’arena accanto alla chiesa di San Francesco. Il programma non si trova online, ma appeso in giro per la città come da tradizione. È partita invece il 20 luglio l’arena Pincio di Civitavecchia, riveduta e corretta l’anno scorso dalla giunta del sindaco Pietro Tidei dopo una ristrutturazione da 42mila euro. «Puntiamo non solo ai ricavi, ma all’approfondimento», ha spiegato il coordinatore dell’iniziativa, Claudio Storani. Tra i titoli proposti dall’arena Pincio ce ne sono molti italiani (Educazione siberiana, La Grande Bellezza, Tutti i Santi Giorni, Venuto al Mondo) e pochi blockbuster. Ma la regina madre delle arene rimane l’Isola del Cinema. La più antica anagraficamente (prima edizione nel 1995) e la più bella per ambientazione. Perché sull’isola, che leggenda vuole nata nel 501 a.C. dai residui dei covoni di grano mietuti a Campo Marzio, non c’è solo un ospedale (il Fatebenefratelli) o una chiesa (San Bartolomeo, costruita sopra le colonne del tempi di Esculapio, dio della medicina, realizzato nel 292 a.c. dopo una pestilenza). Ci sono anche uno schermo, laboratori di cinema, bar e cuscini sulle scalinate dove bersi un bel Martini bianco con o senza oliva. Una formula vincente che ogni anno porta sull’isola circa 500mila vi- sitatori. Queste le sale: l’Arena sotto le stelle, con i suoi 500 posti a sedere e i migliori film della scorsa stagione con il regista presente, molto spesso, in sala; il Cinelab Groupma, laboratorio al chiuso, 70 posti dedicati alle rassegne di film italiani d’autore, alle lezioni di cinema e alla proiezione dei cortometraggi in concorso all’Urban Islands; e infine lo schermo Tevere, il lato più “indi” dell’iniziativa, uno spazio aperto sulla Piazza dell’Isola, di fronte alla nave di Esculapio, dove si possono vedere, gratis, documentari e opere di giovani registi. Il programma completo, fino a settembre, sul sito www.isoladelcinema.com. Susanna Combusti Molto apprezzate dal pubblico le opere di Fabrizio Ferraro, Fulvio Grimaldi e Aureliano Amadei Bracciano LagoFilmFest: la rassegna ha lanciato le sue basi P ubblico di appassionati, di curiosi attenti ma anche di giovani e di “novizi”. La prima edizione del Bracciano LagoFilmFest organizzato dall’Associazione Culturale No Profit “L’agone Nuovo”, che si è dipanata tra proiezioni e dibattiti, dal 4 al 7 luglio scorso, ha posto le basi per un duraturo legame con il territorio. In un’estate non solo meteorologicamente “critica” la manifestazione, inserendosi armoniosamente tra eventi enogastronomici e notti bianche, ha attirato turisti e residenti, cercando un contatto diretto e aperto con le diverse e numerose istanze culturali delle persone. “Lunghe serate che hanno stimolato in un clima amichevole e paritetico lo scambi di visioni e di opinioni” ha dichiarato Giovanni Furgiuele, presidente de L’agone Nuovo. Folte le proiezioni di film, documentari, cortometraggi, intervallate e sostanziate da incontri con gli autori, reading e performance d’eccezione. In un festival che ha lanciato l’amo per far davvero “rete” nella comunità. Ha animato un complesso dibattito sulle nuove forme estetiche del cinema Aureliano Amadei al Bracciano LagoFilmFest la proiezione dell’ultimo film del giovane Fabrizio Ferraro, Quattro notti di uno straniero, un bianco e nero che suggerisce un’immersione sensoriale nei messaggi multipli scaturiti dell’opera. I linguaggi del contemporaneo, il ruolo dell’artista, il concetto di militanza sociale dell’autore. Questi i temi densamente aggrovigliati ad ogni opera ed evento presentato. Molto apprezzati i documentari di Franco Fracassi, The Summit, e di Fulvio Grimaldi, Messico. Angeli e demoni nel laboratorio dell’Impero e Target Iran. Immagini controverse, ricostruzioni ribollenti di verità magmatiche, sanguinose, ambigue. Dal delitto Giuliani al massacro della Diaz, durante il G8 di Genova, al Messico laboratorio di multinazionali e di poteri occulti, tra narco mafie e fem- minicidio, fino all’Iran vissuto dietro e oltre le propagande avverse dei media occidentali. Pienissima la giornata di chiusura, che ha tessuto, nella sua offerta di intrattenimento e insieme di rivendicato impegno civile, le fila dell’intero festival. Dal lungometraggio sperimentale Fratello dei cani. Pasolini e l’odore della fine (regia di Iolanda La Carrubba, progetto e direzione artistica di Marco Palladini), film-poema che rielabora e respira Pasolini e i suoi/nostri fantasmi tra ieri e oggi, nella società dei consumi e dell’alienazione, al reading poetico che ha coinvolto anche giovanissime promesse. Dai corti in e fuori concorso, alla presenza “multipla” del regista Aureliano Amadei. Nella sezione “EscaMontage a corto”, piccola ma nutrita rassegna di corti inviati dagli autori più diversi, hanno suscitato grande interesse Mahara, di Davide Cortese (in concorso), e il corto fuori concorso diretto da Luca Tedesco L’altra faccia della medaglia, creato insieme agli studenti della II H della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “San Francesco” di Anguillara Sabazia. Presente in sala il premiato regista Aureliano Amadei, con due suoi corti in assoluta anteprima e con il docu Il leone di Orvieto, dello stesso Amadei, appena rimontato, dopo il Festival Internazionale del Film di Roma 2012, e pronto alla distribuzione in Francia. Il festival è stato organizzato dall’Associazione Culturale No Profit “L’agone Nuovo”, con il sostegno della redazione de L’agone e la supervisione del presidente Giovanni Furgiuele. Direzione artistica Sarah Panatta e Iolanda La Carrubba. Sostenuto e patrocinato dalla F.U.I.S. (Federazione Unitaria Italiana Scrittori). Patrocinato dal Comune di Bracciano. Appuntamento al prossimo anno per la seconda edizione. Maurizio Archilei 20 Luglio/Agosto 2013 nel deserto della vita, TU sei la mia Comunità Alloggio per Anziani Nella nostra Comunità Alloggio gli anziani trovano risposte alle proprie esigenze con personale specializzato: • assistenza 24h/24h • ampio giardino • veranda • piscina • zona TV Si organizzano attività di animazione, iniziative culturali e ludiche, tutte in grado di rendere interessante e sereno il soggiorno. La cucina offre un servizio in grado di rispettare tutte le esigenze dei nostri ospiti. 00061 Anguillara Sabazia (RM) - Via G. Matteotti,8 - tel. 06 9994966 - cell. 345 2121335 [email protected] - P.IVA 12068771000 www.arpalazio.it SEDE DI RAPPRESENTANZA 00187 Roma - Via Boncompagni, 101 - tel. +39 06 48054211 - fax +39 06 4805.4230 pec: [email protected] email: [email protected]