Due giorni per voltare pagina a Roma e Napoli e confermare i

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Due giorni per voltare pagina a Roma e Napoli e confermare i
«È la Costituzione più bella del mondo
ma si può cambiare», anche Roberto
Benigni è per il Sì al referendum P. 7
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
l
€1,40
Anno 93 n. 151
Venerdì, 3 Giugno 2016
unita.tv
Fino all’ultimo voto
l Due giorni per voltare pagina a Roma e Napoli e confermare i migliori governi locali
l Il centrosinistra può battere le destre populiste e può evitare altri disastri del M5S P.2-5
Un segnale
dalle città
Impressionanti alluvioni in Germania e Francia. Chiuso il Louvre P. 10-11 La Holding
della mobilità
Patto sul clima
Ora le azioni
S
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Vladimiro Frulletti
tasera si chiude la
campagna elettorale e lo
spazio fin qui occupato
da slogan, parole e
promesse sarà occupato
(si spera) dalla riflessione.
Poi dopodomani oltre 13 milioni di
italiane e italiani saranno chiamati al
voto. Dovranno scegliere a chi affidare
le sorti della propria città per i
prossimi 5 anni. E già qui un
elemento di riflessione viene
naturalmente a galla. Sono oramai più
di vent'anni che i sindaci sono scelti
direttamente dai cittadini e che la sera
delle elezioni o al massimo quindici
giorni dopo al ballottaggio, si conosce
il nome di chi sarà chiamato a
governare. È un sistema che, al di là di
alcune difficoltà, s'è dimostrato molto
efficace. Chi ha memoria infatti non
avrà dimenticato il tempo (prima del
1993) in cui i sindaci venivano decisi
all'interno dei consigli comunali
anche dopo mesi di sfiancanti
trattative e infinite mediazioni, spesso
al ribasso (vedi numero e nomi degli
assessori da distribuire a questa o
quella forza politica). L'elezione
diretta del sindaco invece ha
permesso una sostanziale stabilità e
una funzionante alternanza. Chi
infatti chiede ai cittadini un voto in
cambio di un progetto (un insieme di
impegni) poi, nella maggior parte dei
casi, alla fine del suo mandato viene
giudicato dagli elettori che possono
confermarlo o decidere di consegnare
la propria fiducia ad un altro
candidato e a un altro programma di
governo. Un sistema molto
trasparente, aperto, diretto che ha il
merito di aver reso possibile un
elemento di fondo della nostra
democrazia costituzionale («la
sovranità appartiene al popolo … » art.
1 della Costituzione) perché appunto
rende reale il passaggio dello scettro
dal cittadino-elettore al sindaco. Un
potere del cittadino che invece resta
teorico se ci si ferma solo al diritto di
essere rappresentati. Tenuto conto
ovviamente delle debite differenze, è
proprio questo uno degli elementi più
positivi anche della nuova legge
elettorale per le politiche, l’Italicum,
che non a caso richiama, col suo
possibile doppio turno proprio
l'esperienza dei sindaci.
Se dunque si deve scegliere da chi
essere governati e non solo da chi
essere rappresentati ecco allora che
viene fuori il secondo elemento
importante di domenica.
Elemento che riguarda da vicino la
sinistra e il centrosinistra.
Pensare che fra un paio di giorni si
possa incidere sui destini di Renzi e
del governo sarebbe un errore esiziale.
Segue a pag 5
Erasmo D’Angelis
Francesca Santolini
S
i è chiusa a Bonn, nella
Germania che con la Francia
vive l’emergenza alluvioni,
l’unica sessione negoziale dopo
l’Accordo di Parigi e prima della
Conferenza mondiale di Marrakech a
novembre 2016. P. 11
La Senna fuori dagli argini di fronte alla Torre Eiffel. Un pezzo dell’Europa (Germania e Francia) è finito sott’acqua a causa del maltempo, ci sono stati
ingenti danni ma soprattutto diverse vittime, pesanti disagi anche nel Nord Italia. FOTO: ANSA
Staino
La Festa della Repubblica
Mattarella: bene comune
Dopo 40 anni
di annunci
SPECIALE ’89
Drappi rossi,
parte la protesta
contro la violenza
sulle donne
Incinta avvelenata dal fidanzato.
Ma per l’assassino di Sara non c’è
la premeditazioneP. 16
Stefano Ceccanti
A
inizio settembre, il 9, Nilde
Jotti propone a Piombino
una riforma radicale del
bicameralismo. Il 28 dello stesso
mese Craxi scrive per “L’Avanti”
l’editoriale “Ottava legislatura”
che lancia in modo generico la
cosiddetta “grande riforma”. Il 10
e l’11 novembre ad Arezzo, la Lega
Democratica di Scoppola e Ardigò
promuove il convegno “La terza
fase e le istituzioni” con interventi
di Ruffilli, Lipari, Pototschnig,
Manzella, Mattarella, Barbera e
Andreatta.
P. 7
C
hiudete gli occhi e
immaginate la nascita del più
grande polo delle
infrastrutture europeo, un
big player pubblico sotto il controllo
dell’Autorità dei trasporti, impegnato
sull'intero universo della mobilità,
dalla cura del ferro alla cura
ricostituente delle strade con la nobile
arte della manutenzione allo sviluppo
intermodale, a partire dai nodi
metropolitani. Richiudete gli occhi e
immaginate ancora quanto questo
possa valere come acceleratore di
lavoro, economie locali ed efficienza in
casa, e per affrontare gare e appalti sui
mercati internazionali. Richiudeteli
per una terza volta e immaginate
l’Anas con 6 mila dipendenti che
gestisce 25.568 chilometri di strade
con 1300 gallerie e 11mila viadotti, che
cammina per la prima volta su gambe
finanziarie proprie senza pesare più
sul debito pubblico, integrata
nell'orbita della Holding Ferrovie dello
Stato (69.000 dipendenti, 9mila treni,
16.600 chilometri di rotaie per 600
milioni di viaggiatori). Ora teneteli
ancora aperti perché la nuova Holding
della mobilità, un vero colosso
industriale italiano, sarà un’altra delle
riforme storiche di questo governo.
Tempo sei mesi il dossier arriverà
nelle mani degli analisti finanziari, per
chiuderla a cavallo dell’estate 2017.
Segue a pag 12
Occhetto:
Quel 1989 che
cambiò la
nostra storia
P. 14-15
«Armenia
fu genocidio»
Scontro Turchia
Germania
La decisione del
Parlamento tedesco apre
una crisi diplomatica P. 8
Angelo Guglielmi rilegge il ventennio berlusconiano narrato in forma di romanzo da Beppe Sebaste P. 20