Ascoli Piceno - orc world championship 2013 italy
Transcript
Ascoli Piceno - orc world championship 2013 italy
Ascoli Piceno Come Raggiungerci In auto: L'autostrada A24 è indicata per chi arriva dal centro e da sud ovest, uscendo al casello di Teramo e proseguendo sulla statale 81 fino ad Ascoli Piceno. L’alternativa più agevole per chi percorre la dorsale nord-centro e sud est è l'autostrada A14 con uscita al casello di S. Benedetto del Tronto, fino ad Ascoli Piceno. In treno: La stazione ferroviaria più vicina ad Ascoli Piceno è S. Benedetto del Tronto (Linea Bologna-Lecce), collegata con comodi Eurostar o Intercity alle principali città italiane. (vedi www.trenitalia.com). Le interconnessioni tra S. Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno sono assicurate da una linea ferroviaria locale ed un servizio autobus della Società START S.p.a., con frequenti corse giornaliere. In aereo: Gli spostamenti in aereo sono garantiti dagli aeroporti di Pescara e Ancona, comunque ben serviti dal transfer delle ferrovie, molto frequenti per S. Benedetto del Tronto. Info: www.abruzzoairport.com, www.ancona-airport.com Arte e cultura Musei, palazzi, castelli e chiese Ascoli Piceno: la città del travertino e delle torri fortificate Ammantata da un fantastico paesaggio collinare con lo sguardo rivolto ai Monti Sibillini e dai Monti della Laga, Ascoli Piceno vanta origini antichissime. Conosciuta come la città delle "cento torri", delle quali conserva alcune di pregevole fattura come la torre Ercolani eretta nel XII secolo, e l’imponente Forte Malatesta, opera fortificata progettata da Sangallo il Giovane nel 1540, è meglio nota anche come "la città del Travertino", il materiale con il quale sono stati costruiti i bei palazzi storici della città. L'eleganza del Rinascimento e i fasti del Barocco picentino Simbolo della città è la raffinata Piazza del Popolo, una delle più belle piazze rinascimentali d’Italia, impreziosita dallo storico Palazzo dei Capitani e dall’imponente Chiesa di San Francesco con lo splendido portale gotico in travertino decorato da colonnine corinzie. Notevoli anche le testimonianze barocche, come la chiesa di S. Pietro Martire, che si distingue per i meravigliosi marmi policromi dei suoi fastosi altari. Musei e pinacoteche: il grandioso patrimonio storico e artistico della città Pregevoli opere del patrimonio artistico della città sono custodite all’interno della Pinacoteca Civica, con importanti dipinti del Crivelli, ma anche l’interessante Museo dell’Arte Ceramica che, in cinque sezioni, ripercorre le tappe della produzione cera mistica della regione. Da non perdere il Museo Provinciale “A. Orsini” e la sua raccolta di pregio scientifico composta da fossili, minerali, vegetali, conchiglie, erbari, così come Palazzo Arengo, che ospita una straordinaria collezione di pitture realizzate da celebri artisti nazionali ed internazionali, tra i quali: Van Dyck, Tiziano, Tintoretto, Sassoferrato, Guido Reni, Guercino e Turner. Da vedere! Ascoli Piceno e dintorni La fortezza medievale di Acquaviva Picena Nell’antico borgo medioevale, posto in un’incantevole posizione panoramica, spicca l’imponente castello a base quadrangolare con alti torrioni difensivi, attualmente sede del suggestivo Museo delle Armi antiche. Ripatransone e il suggestivo “vicolo più stretto d’Italia” Largo solo 43 cmall'imboccatura, ma irregolare, tanto che nel punto mediano risulta largo soli 38 cm., è inserito nel sistema di difesa dell’antica città medievale. Usato come via di fuga, fa parte di un tortuoso labirinto di stradine strette e anguste, che caratterizzano tutto il centro storico della città. Il tesoro pontificio di Montalto delle Marche Il famoso Museo Sistino Diocesano conserva il prezioso reliquario del pontefice Sisto V a cui l’antichissima città picena ha dato i natali. Oltre ai capolavori d’arte orafa francese del ‘400, spicca un sublime Crocifisso policromo del XIII sec. Natura e Sport Monti, laghi, parchi e spiagge L’affascinante provincia ascolana, con la sua varietà di ambienti naturali - mare, monti, colline e valli - offre l'opportunità di scoprire un patrimonio paesaggistico eccezionale, pregno altresì di cultura mitologica, arte e folklore. Il mito della Sibilla diventa Parco nazionale La cima della Sibilla con la mitica grotta della "illustre profetessa" incornicia i magnifici Monti Sibillini, maestoso gruppo calcareo con numerose cime sopra i 2000 metri. A 1940 metrisi trova il Lago di Pilato, l'unico glaciale degli Appennini, che ospita il Chirocefalo di Marchesoni, il minuscolo crostaceo unico al mondo, debitamente protetto nel Parco nazionale. Le rinomate stazioni sciistiche della Montagna dei Fiori Antico sistema viario della transumanza verso il Tavoliere delle Puglie, è l'unico massiccio montano del centro Italia a trovarsi a soli 30 chilometridal mare. Dalle "tre caciare" (m. 1438) parte una seggiovia che arriva fino a Monte Piselli , sede di attrezzate stazioni sciistiche. La Riviera delle Palme e le sue splendide spiagge di sabbia finissima La riviera picentina, addolcita dalla meravigliosa costa che va da Cupra Marittima al fiume Tronto, passando per Grottammare e San Benedetto del Tronto, con i suoi famosi palmeti e le rinomate stazioni balneari, è il luogo ideale per vivere divertenti vacanze, all’insegna del mare e del divertimento. I percorsi innevati: praticare lo sci di montagna Gli impianti sciistici del Monte Piselli, situati sul versante settentrionale della Montagna dei Fiori, sono la scelta migliore per praticare sport invernali, grazie alle numerose piste di discesa e alle seggiovie presenti. Gli itinerari tra le dolci colline e la montagna Nelle zone montuose si possono effettuare delle escursioni a piedi lungo i sentieri e le aree protette, oltre al trekking e alle scalate in mountain bike. Tra le attività più a contatto con la natura il birdwatching e le passeggiate a cavallo, facilitate anche da alcuni agriturismidislocati tra le zone collinari. I percorsi d’acqua e di sole: mare e spiagge Dal beach volley, il beach tennis, al ping pong e al golf, fino alla vela, la canoa, la scelta è molto ampia per praticare diverse attività sportive lungo la ridente fascia costiera della provincia durante il periodo estivo. Piatti tipici I prodotti tipici La tradizione culinaria della provincia di Ascoli Piceno abbonda di piatti e prodotti semplici e genuini, simbolo una terra in cui i sapori di un tempo sopravvivono intatti. Dalla terra dei piceni un liquore che conquista il mondo : l’Anisetta Meletti Famoso in tutto il mondo, questo liquore della tradizione ascolana si distingue per il gusto delicatissimo e lo speciale aroma d’anice (Pimpinella Anisum) accuratamente coltivato in determinati terreni argillosi situati intorno ad Ascoli Piceno. Le inimitabili Olive all’ascolana Gustosa specialità gastronomica preparata grazie alle ottime olive ascolane svuotate del nocciolo e riempite di carni di manzo, pollo e maiale finemente tritate e tartufo, ricoperte di pane grattugiato e fritte nell'olio. Il Rosso Piceno Superiore D.O.C. Molteplici sono i vini locali muniti del marchio D.O.C., tra i quali il Rosso Piceno Superiore che si distingue per il suo intenso colore rosso rubino e il gusto delicato adatto a carni grigliate, formaggi stagionali, zuppe e fritture. Prodotti tipici e Artigianato Artigianato tipico L’artigianato del Piceno è il frutto di una secolare tradizione d’eccellenza in cui la costante cura del dettaglio nei materiali, nel design e nelle pregiate finiture, garantisce ai prodotti artistici piceni una produzione di grande rilevanza e qualità. La maiolica d'arte e i laboratori di ceramica La lavorazione della ceramica costituisce il fulcro delle feconde forme d’arte della città di Ascoli, sede fin dal medioevo di abili maiolicari. La tradizione dei famosi ceramisti continua grazie alla presenza di numerosi laboratori artigiani, dove acquistare veri pezzi unici. Il dolce suono dei liutai ascolani Altra icona identificativa per la città di Ascoli, è rappresentata dalla maestria dei liutai. Cesare Castelli col figlio Piero possiede tuttora una bottega che produce violini di alta qualità, noti in tutta Italia per il suono particolarmente dolce. I cappelli più belli d’Italia: Montappone tra storia e leggenda L'antica lavorazione artigiana del cappello di paglia si è trasformata negli anni in produzione su vasta scala e Montappone, sul finire dell'Ottocento, è stato il primo centro italiano a industrializzarne la fabbricazione. Per apprezzare la rilevanza del comparto unitamente all'abilità dei suoi artigiani, è sufficiente andare all’intrigante Museo del capello di Montappone per visionare autentici pezzi unici, come l'ultimo insigne copricapo indossato da Federico Fellini. Eventi e Sagre La giostra della Quintana La suggestiva rievocazione storica medioevale con torneo cavalleresco, si svolge ad Ascoli Piceno la prima domenica di agosto in occasione della festa di Sant’Emidio, patrono della città. Di particolare intensità e destrezza è lo spettacolo che i portatori dei vessilli offrono all'interno del campo dei giochi. Il Carnevale Ascolano Da non perdere è il Carnevale di Ascoli Piceno, una manifestazione che si ripete da secoli e che coinvolge l'intera città, per l’occasione trasformata in un vero palcoscenico dove accogliere feste, balli e maschere che raccontano le vicende storiche di un tempo, senza tralasciare l’odierna l’attualità. Anghiò, il Festival del pesce azzurro A San Benedetto del Tronto si tiene ogni anno a luglio un grande evento dedicato alla scoperta delle peculiarità e molteplici qualità del pesce azzurro, rinomato per le sue proprietà nutritive e la sua freschezza. In occasione del festival di Anghiò, i turisti avranno anche la possibilità di imparare a cucinare il pesce azzurro secondo ricette tipiche locali. Prodotti tipici Lenticchia di Castelluccio di Norcia Categoria Cereali e Legumi Denominazione IGP Caratteristiche Il prodotto si caratterizza per l'ottima resistenza ai parassiti e per la coltivazione esclusivamente biologica. Ha una forma molto piccola, un colore variegato che va dal verde screziato al marroncino chiaro, con presenza di semi tigrati e una buccia molto fine. Come si riconosce Il prodotto immesso in commercio in sacchetti di juta o in confezioni di cartone o plastica. Su ciascun contenitore devono essere indicati la dicitura Lenticchia di Castelluccio di Norcia seguita dalla menzione Indicazione Geografica Protetta, dal simbolo comunitario e dal logo che riproduce in due ovali concentrici un sole con i raggi e la scritta Parco Sereno. Formaggio di Fossa di Sogliano Categoria Formaggi Denominazione DOP Caratteristiche Il prodotto immesso in commercio nelle tipologie Pecorino, Vaccino e Misto. Ha forma irregolare, caratterizzate da arrotondamenti e depressioni; la superficie prevalentemente umida e grassa, in alcuni casi puessere ricoperta di grasso condensato e muffe facilmente asportabili con leggera raschiatura. La buccia assente o appena accennata. La pasta interna di consistenza semi dura, facilmente friabile, di colore bianco ambrato o leggermente paglierino. L'odore e' persistente, a volte intenso, ricco di aromi che ricordano il sottobosco con sentori di muffa e di tartufo. Il sapore varia a seconda della composizione del formaggio stagionato: il pecorino presenta un gusto aromatico e sapore fragrante, intenso e gradevole, leggermente piccante, in modo pi o meno accentuato; il vaccino fine e delicato, moderatamente salato e leggermente acidulo, con una punta di amaro; il misto presenta sapore gradevole ed equilibrato con sentori amarognoli. Come si riconosce Sulla forma reca la denominazione, il simbolo comunitario, la menzione DOP e il logo rappresentato da una forma stilizzata con all'interno della forma di formaggio la scritta Formaggio di fossa di Sogliano al Rubicone e Talamello. venduto in forme intere all'interno dei sacchi di stagionatura oppure porzionato, confezionato sottovuoto, in vaschette filmate o avvolto in carta alimentare. Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale Categoria Carni Denominazione IGP Caratteristiche La carne prodotta da bovini, maschi e femmine, di pura razza Chianina, Marchigiana, Romagnola di etcompresa tra i 12 e i 24 mesi. Come si riconosce La carne riconoscibile per la presenza del contrassegno a garanzia dell'origine e dell'identificazione del prodotto. Il logo riporta al centro un bovino stilizzato; alla base il tipo genetico e sui tre lati rimanenti la scritta Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale. Il prodotto, venduto al taglio o confezionato, reca la menzione Indicazione Geografica Protetta (IGP). Ciauscolo Categoria Salumi Denominazione IGP Caratteristiche La sua forma cilindrica, la consistenza morbida con tendenza alla spalmabilit la fetta si presenta omogenea, di colore rosso-roseo uniforme; ha un profumo delicato, aromatico, tipico, con un gusto sapido e delicato, mai acido. Come si riconosce E' riconoscibile per la presenza in etichetta dell'indicazione del nome, della menzione Indicazione Geografica Protetta e dal simbolo comunitario. Mortadella Bologna Categoria Salumi Denominazione IGP Caratteristiche La Mortadella Bologna IGP un prodotto di salumeria appartenente alla categoria degli insaccati cotti. Per la preparazione vengono impiegati carni di suino e lardelli di elevata qualit E' caratterizzata da una forma cilindrica e ovale, il colore rosa e profumo leggermente speziato ma intenso. Nella fetta devono essere presenti quadrettature bianco perlacee di tessuto adiposo, il gusto delicato, senza tracce di affumicatura. Come si riconosce Su ogni confezione riportata l'indicazione del nome, la menzione Indicazione Geografica Protetta, il simbolo comunitario e il logo della denominazione su sfondo blu, tutti apposti in un fascia che avvolge ogni singolo pezzo. Salamini italiani alla cacciatora Categoria Salumi Denominazione DOP Caratteristiche I Salamini Italiani alla Cacciatora DOP sono un prodotto di salumeria ottenuto con carne magra e grassa di suino, sale, pepe a pezzi e/o macinato, aglio. Hanno una forma cilindrica, sono compatti e di consistenza rigida, presentano una fetta compatta ed omogenea, di colore rosso rubino con granelli di grasso ben distribuiti. Il sapore dolce e delicato. Anche il profumo delicato e tipico. Come si riconosce Il prodotto immesso in commercio con il nome Salamini Italiani alla Cacciatora DOP riportato su una fascetta che avvolge ogni singolo prodotto, insieme al logo, che reca la scritta Cacciatore, e al simbolo comunitario. Oliva Ascolana del Piceno Categoria Verdure Denominazione DOP Caratteristiche Il prodotto si presenta in salamoia o panato e ripieno con carni di bovino, suino e, in piccola parte, di pollo e/o tacchino; il prodotto panato destinato alla frittura. Loliva in salamoia presenta un colore dal verde al giallo paglierino, odore caratteristico di fermentato, sapore lievemente acido, con retrogusto amarognolo, fraganza e croccatenzza in bocca, polpa piena, fine, compatta. Il prodotto ripieno ha una forma leggermente allungata e irregolare con presenza di aree verdi; alla rottura la panatura rimane aderente alloliva, con impasto che si presenta compatto, profumo fruttato di oliva e spezie. Come si riconosce Sulla confezione deve figurare la denominazione Oliva Ascolana del Piceno seguita dalle diciture in salamoia, in salamoia naturale o ripiena a seconda della tipologia di prodotto a cui si riferisce. Deve inoltre figurare il logo del prodotto consistente in un oliva racchiusa in due foglie stilizzate con l'immagine grafica di un castello, e, facoltativamente, il simbolo comunitario. Ricette Olive all'ascolana Portata Antipasto Numero di persone 10 persone Difficoltà 4/5 Durata 240 min Preparazione Tagliare a tocchetti il vitello, il maiale e il petto di pollo, spellare la salsiccia e dividerla in due. Scaldare olio e burro in una casseruola e farvi rosolare dolcemente le carni. Insaporire con sale, pepe e noce moscata e, quando il tutto avrpreso colore, bagnare con il vino e con il brandy. Lasciar sfumare, mettere il coperchio e proseguire la cottura per circa mezzora, aggiungendo un mestolino dacqua alloccorrenza. A fine cottura, unire la mortadella e il prosciutto spezzettati e togliere il recipiente dal fuoco. Snocciolare le olive usando un coltellino molto sottile e affilato, ricavando da ciascuna una spirale. Per evitare di romperle, occorre far scorrere lentamente il coltello tenendolo sempre ben aderente al nocciolo. In alternativa si puadoperare lo snocciolatore meccanico. Quando le carni si saranno raffreddate, passarle al mixer lasciandole cadere nel fondo di cottura. Unire le uova e il parmigiano grattugiato e lavorare bene il composto con le mani fino ad averlo liscio e omogeneo. Riempire generosamente ogni oliva premendo bene e cercando di mantenere la forma originale. A mano a mano che sono pronte, passarle prima nella farina poi nelluovo sbattuto e infine nel pangrattato. Limpanatura deve risultare uniforme e ben aderente. Riempire per metuna padella per fritti con lolio e portatelo alla temperatura di 180. Friggere le olive per quattro-cinque minuti fino a che siano ben dorate. Scolarle, appoggiarle su un doppio foglio di carta assorbente da cucina, lasciarle leggermente intiepidire e servirle. Ingredienti Burro (30 Grammi) Farina (q.b.) Mortadella Bologna (25 Grammi) Noce Moscata (q.b.) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (2 Cucchiaio) Oliva Ascolana del Piceno (100 Grammi) Pangrattato (q.b.) Parmigiano Reggiano (100 Grammi) Pepe (q.b.) Pollo (50 Grammi) Polpa di maiale (100 Grammi) Polpa di vitello (300 Grammi) Prosciutto di Carpegna (25 Grammi) Sale (q.b.) Uovo (4 Unità) Vino bianco (Bicchieri) Cre con fonduta al tartufo nero Portata Primo Numero di persone 4 persone Difficoltà 3/5 Durata 120 min Preparazione Setacciare la farina in una ciotola, unire il sale e, mescolando con una frustina, unire a filo il latte, facendo attenzione che non si formino grumi. Sbattere a parte l'uovo e unirlo al composto di farina e latte sempre mescolando bene, fino a ottenere una pastella liscia e fluida. Sigillare la ciotola con della pellicola trasparente e lasciar riposare per un paio dore. Al momento di preparare le cre, far sciogliere il burro a calore moderatissimo e unirlo alla pastella mescolando energicamente. Mettere sul fuoco una padellina da cres e ungerla leggermente strofinandola con un pezzo di burro infilzato in una forchetta, quindi versare circa due cucchiai di pastella muovendo contemporaneamente la padellina in modo da rivestirne il fondo con uno strato sottile. Lasciar cuocere a fuoco moderato per un paio di minuti scuotendo un po la padella, quindi girare la cre e finirla di cuocere. Quando pronta, farla scivolare su un piatto e procedere per la seconda, avendo cura di mescolare la pastella ogni volta per evitare che la farina si ammassi sul fondo della ciotola. Via via che sono pronte impilarle una sullaltra fino al momento di usarle. Non necessario ungere la padellina ogni volta dato che il burro contenuto nellimpasto sufficiente a non far attaccare la cre, ma nel caso fosse necessario si puripassare il pezzo di burro sulla padella. Far sciogliere a bagnomaria il latte, il burro, il pizzico di sale e il parmigiano mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno, aggiungere i tuorli duovo e un pizzico di sale. Farcire ciascuna cre con la fonduta preparata, aggiungere qualche scaglia di tartufo, ripiegarla e adagiarla in una pirofila da forno precedentemente unta con un velo di burro. Procedere allo stesso modo con le restanti cre e versare sopra la fonduta avanzata. Completare con qualche fiocchetto di burro e mettere a gratinare in forno a 170 per circa venti minuti. Servire ben calde. Ingredienti Burro (35 Grammi) Farina (65 Grammi) Latte (325 Grammi) Tartufo (1 Unità) Uovo (3 Unità) Gnocchi della nonna Portata Primo Numero di persone 4 persone Difficoltà 2/5 Durata 60 min Preparazione Lavare le patate, metterle in una casseruola, coprirle dacqua fredda e farle lessare per circa mezzora, fino a che saranno tenere. Scolarle, pelarle e passarle al passapatate lasciandole cadere sulla spianatoia abbondantemente infarinata. Quando si saranno intiepidite unire parte della farina setacciata e impastare per qualche minuto continuando ad aggiungere farina finchlimpasto non attaccherpi alle mani. Quando pronto, liscio, elastico e abbastanza morbido, staccarne un pezzo e, rotolandolo sulla spianatoia leggermente infarinata, formare un lungo cilindretto dello spessore di un dito e tagliarlo a pezzetti di circa due centimetri. Infarinarli leggermente e rotolarli rapidamente sulla spianatoia in modo che prendano una forma tondeggiante. Passare ogni gnocco sul retro di una grattugia premendo leggermente con il pollice e lasciandoli cadere su un canovaccio infarinato facendo attenzione che non si tocchino. Quando saranno tutti pronti, coprire con un altro canovaccio infarinato e lasciarli riposare una mezzora. In una padella far scaldare lolio insieme alla cipolla tritata finemente. Quando inizia a prendere colore unire i pomodorini tagliati in quarti e privati dei semi e far cuocere per una decina di minuti. Aggiungere la zucchina tagliata a dadini, salare e pepare e proseguire la cottura per unaltra decina di minuti. Tuffare gli gnocchi in abbondante acqua salata in ebollizione, girare delicatamente e, a mano a mano che salgono a galla, tirarli su con un mestolo forato, trasferirli nella padella con il condimento preparato, completare con il prezzemolo tritato, le foglie di basilico spezzettate e cospargere con il parmigiano grattugiato. Ingredienti Farina (200 Grammi) Olio extravergine di Oliva Colline Salernitane (2 Cucchiaio) Parmigiano Reggiano (50 Grammi) Patata della Sila (1 Chilogrammi) Pomodorino del Piennolo del Vesuvio (18 Unità) Zucchine (1 Unità) Pasta con fave e prosciutto Portata Primo Numero di persone 4 persone Difficoltà 1/5 Durata 25 min Preparazione In una padella far scaldare lolio extravergine doliva e la cipolla tritata finemente. Quando avrpreso colore aggiungere il prosciutto tagliato a dadini, le fave e far cuocere per qualche minuto. Unire la salsa di pomodoro, aggiustare di sale, pepare e proseguire la cottura per altri dieci minuti. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente e versarla nella padella con il condimento, mescolare bene e servire. Ingredienti Fave (250 Grammi) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (2 Cucchiaio) Pasta corta (350 Grammi) Pepe (q.b.) Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino (400 Grammi) Prosciutto Veneto Berico-Euganeo (120 Grammi) Sale (q.b.) Risotto con zucca, capesante e tartufo nero Portata Primo Numero di persone 4 persone Difficoltà 2/5 Durata 45 min Preparazione Sbucciare la zucca e tagliarla a dadini, togliere la buccia anche agli scalogni e tritarli finemente. In un tegame far scaldare lolio extravergine doliva e far appassire gli scalogni per qualche minuto. Aggiungere la zucca, bagnare con il vino, farlo sfumare, salare, pepare, aggiungere un po di brodo di pesce e proseguire la cottura per un quarto dora. Unire il riso, farlo insaporire e poi unire l'altro brodo un po' alla volta fino a terminare la cottura. Staccare le capesante dalle loro conchiglie, lavarle bene sotto l'acqua corrente eliminando le membrane gialline. Togliere il filetto nero con un coltellino a punta, dividere i coralli dalle noci. Scottare queste ultime per un paio di minuti in una padella antiaderente appena unta d'olio. Scolarle, trafsferirle su un tagliere e affettarle sottilmente in senso obliquo con un coltello affilato. Una volta cotto il riso, mantecare con i coralli e l'olio mescolando energicamente. Far riposare un minuto coperto e impiattare. Adagiare su ogni porzione delle fettine di noci e terminare con lamelle di tartufo nero. Ingredienti Brodo di pesce (q.b.) Capesante (4 Unità) Olio extravergine d'oliva (6 Cucchiaio) Pepe (q.b.) Riso di Baraggia Biellese e Vercellese (350 Grammi) Sale (q.b.) Scalogno (1 Unità) Tartufo (q.b.) Zucca (400 Grammi) Vincisgrassi Portata Primo Numero di persone 6 persone Difficoltà 4/5 Durata 150 min Preparazione Tenere le animelle sotto un filo d'acqua corrente per qualche ora, quindi metterle in una casseruola, coprirle di acqua fredda, accendere la fiamma e, non appena si alza il bollore, ridurre il calore al minimo e scottarle per 5 minuti. Scolarle, passarle sotto l'acqua fredda, eliminare le parti grasse e cartilaginose, quindi ridurle a dadini. Mettere a bagno in acqua tiepida i funghi secchi. Lavare e asciugare le regaglie e tagliarle a dadini (tranne i fegatini). Sminuzzare anche la polpa di vitellone. Tritare finissima la pancetta e soffriggerla in una casseruola a fondo pesante con olio, burro, mezza cipolla intera e la carota tagliata a tocchetti. Far rosolare dolcemente e quando le verdure avranno preso colore, eliminarle e mettere nel recipiente carne, ventrigli, cuori e animelle. Rialzare la fiamma e mescolare il tutto, sfumare con il vino dopo una decina di minuti. A questo punto unire il concentrato diluito in un mestolo di acqua o brodo caldi. Salare, pepare e insaporire con maggiorana, un pizzico di cannella e una grattatina di noce moscata. Coprire e far cuocere dolcemente un paio d'ore, unendo qualche mestolo d'acqua o brodo qualora dovesse asciugarsi troppo, tenenedo presente che il rag alla fine dovrrisultare un po' lento. Dopo un'ora e mezza strizzare i funghi, tagliuzzarli e unirli al sugo, e dieci minuti prima di togliere dal fuoco, aggiungere i fegatini tagliati a dadini piccoli. A fine cottura assaggiare e regolare di sale. Per la besciamella far fondere il burro in una casseruola, unire la farina e rosolarla mescolando sempre. Fuori dal fuoco versare il latte caldo continuando a mescolare perchnon si formino grumi. Quindi rimettere su fiamma dolcissima e far addensare la besciamella per una decina di minuti senza mai smettere di mischiare. A fine cottura aggiustare di sale e pepe e unire un pizzico di cannella e una grattatina di noce moscata. Per la pasta setacciare le due farine sulla spianatoia, fare la fontana e porre al centro le uova, il Marsala, il burro molto morbido e un pizzico di sale. Impastare energicamente e a lungo, fare una palla e lasciarla riposare per mezz'ora avvolta nella pellicola trasparente. Quindi tirare una sfoglia sottile (1mm) e tagliarla a rettangoli larghi circa 10 cm e lunghi quanto la teglia. Lessare le sfoglie per 3-4 minuti in acqua salata in ebollizione con un cucchiaio d'olio, scolarle in un recipiente con acqua fredda leggermente salata. Sgocciolarle e adagiarle su dei canovacci puliti. Imburrrare una pirofila rettangolare e fare uno strato di pasta, condirla con un velo di besciamella, una spolverata di parmigiano e uno, due mestoli di rag, continuare fino a esaurimento terminando con besciamella e parmigiano. Sigillare con la pellicola e far riposare in frigo qualche ora (anche tutta la notte). A questo punto infornare a 200 per 30 minuti e far intiepidire i vincisgrassi per un quarto d'ora prima di servire. Ingredienti Animella (200 Grammi) Brodo (q.b.) Burro (90 Grammi) Cannella (q.b.) Carota (1 Unità) Cipolla (Unità) Concentrato di pomodoro (1 Cucchiaio) Farina (540 Grammi) Funghi (20 Grammi) Latte (500 Millilitri) Marsala (2 Cucchiaio) Noce Moscata (q.b.) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (2 Cucchiaio) Pancetta (50 Grammi) Parmigiano Reggiano (q.b.) Pepe (q.b.) Polpa di vitello (300 Grammi) Regaglie (300 Grammi) Sale (q.b.) Uovo (4 Unità) Vino bianco (Bicchieri) Brodetto all'anconetana Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 3/5 Durata 120 min Preparazione Pulire, eviscerare e lavare tutti i pesci, tagliarli a pezzi e salarli leggermente. In un tegame far rosolare nellolio la cipolla affettata finemente e gli spicchi daglio sbucciati e schiacciati. Bagnare con laceto, lasciarlo evaporare quindi unire il prezzemolo tritato, la passata di pomodoro e il concentrato diluito in due dita di acqua calda. Salare leggermente, aggiungere il peperoncino, poi le seppie e i calamari, mettere il coperchio e lasciare cuocere dolcemente per circa venti minuti. Quindi versare il polpo, le canocchie e gli scampi, far cuocere altri cinque minuti poi unire il resto del pesce e proseguire la cottura per un quarto dora. Tostare le fette di pane, disporre nelle scodelle individuali, versare sopra il brodetto, irrorare con un filo dolio extravergine doliva e servire ben caldo. Ingredienti Aceto (Bicchieri) Concentrato di pomodoro (1 Cucchiaio) Olio extravergine di Oliva Colline Teatine (Bicchieri) Peperoncino (q.b.) Pesce (1.5 Chilogrammi) Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino (250 Grammi) Coniglio in porchetta Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 2/5 Durata 120 min Preparazione Pulire il coniglio, eliminare la testa e le interiora tenendo da parte il fegato. Lavarlo, asciugarlo bene con della carta da cucina e strofinarlo con olio, sale e pepe. Lavare il finocchio selvatico conservando solo la parte verde, metterlo in una pentola insieme a uno spicchio daglio, coprirlo con acqua e farlo cuocere a fuoco moderato per circa mezzora. Scolarlo, scartare laglio e conservare il liquido di cottura, quindi strizzarlo bene e tagliarlo finemente. Tritare la pancetta, il rosmarino, laglio privato del germoglio interno e il prosciutto e farli soffriggere in un tegame di terracotta insieme con un cucchiaio dolio. Aggiungere il finocchio, il fegato del coniglio lavato e tagliuzzato finemente e lasciar insaporire per cinque minuti. Riempire con il composto ottenuto la cavitaddominale del coniglio e ricucire con dello spago da cucina. Adagiarlo in una teglia unta dolio e metterlo in forno a 200 per circa quaranta minuti. A questo punto bagnarlo con il vino e, una volta sfumato, versare un po del liquido di cottura del finocchio. Coprire le teglia e proseguire la cottura per altri cinquanta minuti, rigirando ogni tanto. Toglierlo dal forno, tirarlo su, tagliarlo a pezzi, affettare il ripieno e servirlo accompagnandolo con il suo intingolo. Ingredienti Aglio (2 Unità) Coniglio (1.2 Chilogrammi) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (3 Cucchiaio) Pancetta (80 Grammi) Prosciutto crudo (80 Grammi) Vino bianco (2 Bicchieri) Filetti di rombo con funghi porcini Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 2/5 Durata 35 min Preparazione Pulire i funghi eliminando la parte terrosa del gambo. Raschiarli leggermente per togliere residui di terriccio e strofinarli con un panno umido. Tagliarli a fettine sottili. Scaldare la metdell'olio e del burro in una padella e far imbiondire gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Eliminarli, quindi unire i funghi, aggiustare di sale e pepe e far proseguire la cottura a fiamma dolce senza coprire, mescolando di tanto in tanto. Scaldare il resto dell'olio e del burro in un'altra padella e rosolare i filetti di rombo, lavati e asciugati, voltandoli dopo due minuti e aggiustando di sale e pepe. Scaldare un piatto da portata, adagiare il rombo e completare con i funghi. Ingredienti Aglio (2 Unità) Burro (20 Grammi) Funghi (500 Grammi) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (2 Cucchiaio) Pepe (q.b.) Rombo (600 Grammi) Sale (q.b.) Filetto alla Rossini Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 3/5 Durata 45 min Preparazione Togliere la crosta al pan carre tagliare le fette della stessa forma dei filetti. In una larga padella mettere un terzo del burro e far rosolare bene i filetti da entrambi i lati, salarli, peparli, poi toglierli dal fuoco e tenerli in caldo. Aggiungere nella padella unaltra parte di burro e saltare le fette di pan carre metterle da parte. Adagiare nello stesso recipiente il tartufo a lamelle per un paio di minuti e tenerlo da parte. Tagliare il blocco di foie gras in quattro fette della stessa forma della carne. Mettere su ciascuna fetta di pan carrun filetto, poi il foie gras e in cima le lamelle di tartufo. Nel fondo di cottura versare il Madera, farlo evaporare a fuoco vivace, aggiungere lultima parte di burro, mescolare bene con una frusta e nappare con questa salsa ciascuna porzione di filetto. Servire subito, ben caldo. Ingredienti Burro (80 Grammi) Foie gras (100 Grammi) Madera (Bicchieri) Filetto alla Rossini con asparagi Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 1/5 Durata 30 min Preparazione Mondare gli asparagi, spezzare la parte finale del gambo, lavarli e tagliarli a tocchetti mettendo da parte le punte. Sbollentare i gambi in acqua salata per 5 minuti, quindi aggiungere le punte, proseguire ancora un paio di minuti quindi scolarli e riporli in una terrina. Togliere la crosta al pan carre tagliare le fette della stessa forma dei filetti. In una larga padella mettere un terzo del burro e far rosolare bene i filetti da entrambi i lati, salarli, peparli, poi toglierli dal fuoco e tenerli in caldo. Aggiungere nella padella unaltra parte di burro, saltare le fette di pan carre metterle da parte. Adagiare nello stesso recipiente il tartufo a lamelle per un paio di minuti e tenerlo da parte. Tagliare il blocco di foie gras in quattro fette della stessa forma della carne. Mettere su ciascuna fetta di pan carrun filetto, poi il foie gras e in cima le lamelle di tartufo. Nel fondo di cottura far insaporire gli asparagi, versare il Madera, farlo evaporare a fuoco vivace, aggiungere lultima parte di burro, mescolare bene e condire con questa salsa ciascuna porzione di filetto. Servire subito, ben caldo. Ingredienti Asparagi (12 Unità) Burro (60 Grammi) Filetto di manzo (600 Grammi) Foie gras (300 Grammi) Madera (1 Unità) Pan carr(4 Unità) Pepe (q.b.) Sale (q.b.) Tartufo (q.b.) Orata all'anconetana Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 2/5 Durata 150 min Preparazione Pulire ed eviscerare le orate, sciacquarle velocemente sotto lacqua corrente e tamponarle con carta assorbente da cucina. In una terrina fare una marinata con lo scalogno e il timo tritati, la foglia di alloro ben lavata e spezzettata con le mani, il vino bianco, 3 cucchiai d'olio, un pizzico di noce moscata, sale e pepe. Mescolare bene per insaporire e immergere le orate. Far riposare in frigorifero, rigirandole spesso, per almeno 2 ore. Rassodare le uova in una casseruola partendo da acqua fredda 7 minuti dal bollore, farle raffreddare e sgusciarle, quindi dividerle a meted estrarre i tuorli. Aprire le acciughe, diliscarle e sciacquarle sotto l'acqua corrente per dissalarle. Ammorbidire la mollica del panino con laceto e spellare lo spicchio di aglio. Riunire il tutto nel mixer e frullare un minuto, regolare di sale e pepe e diluire con una quantitdi olio sufficiente a ottenere una salsa densa e omogenea (circa mezzo bicchiere). Trascorso il tempo di marinatura, scolare le orate e grigliarle su una piastra caldissima 6 minuti per lato, irrorandole con un cucchiaio della marinata. Trasferire il pesce su un piatto da portata e servire subito accompagnando, a parte, con una ciotola di salsa guarnita con qualche rametto di timo. Ingredienti Acciughe sotto sale del Mar Ligure (8 Unità) Aglio (1 Unità) Alloro (1 Unità) Noce Moscata (q.b.) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (1 Bicchieri) Orata (1 Chilogrammi) Pepe (q.b.) Sale (q.b.) Scalogno (1 Unità) Timo (q.b.) Uovo (4 Unità) Vino bianco (Bicchieri) Triglie al rosmarino con fagioli bianchi Portata Secondo Numero di persone 4 persone Difficoltà 1/5 Durata 30 min Preparazione Far imbiondire la cipolla tritata in due cucchiai d'olio, quindi versarvi i fagioli bianchi, far insaporire e coprire a filo con acqua fredda. Appena spicca il bollore, eliminare la schiuma che si sarformata, abbassare la fiamma e cuocere coperti per 20 minuti circa. Scaldare 3 cucchiai di olio in una padella antiaderente, spennellare con il rametto di rosmarino quindi adagiarvi i filetti di triglia dalla parte della pelle per farli dorare leggermente. Salare e pepare, quindi spegnere e coprire un minuto. Aggiustare di sale e pepe i fagioli e completare con i filetti di triglia scottati e rosmarino a guarnizione. Ingredienti Cipolla (1 Unità) Fagiolo Cannellino di Atina (600 Grammi) Olio extravergine di Oliva Cartoceto (5 Cucchiaio) Pepe (q.b.) Rosmarino (q.b.) Sale (q.b.) Triglia (800 Grammi) Melanzane marinate Portata Contorno Numero di persone 4 persone Difficoltà 1/5 Durata 90 min Preparazione Mondare le melanzane, eliminare il picciolo, lavarle e asciugarle. Porle in un colapasta cosparse di sale grosso e coperte da un peso e lasciarle spurgare per 30 minuti. Quindi sciacquarle e asciugarle accuratamente, infarinarle e friggerle in abbondante olio d'arachidi ben caldo. Fare un trito di aglio, prezzemolo e peperoncino e mescolare in una terrina con l'aceto. Disporre le melanzane fritte in un vassoio e irrorarle con la marinata. Far insaporire per qualche ora (o mezza giornata), e servire. Ingredienti Aceto (1 Bicchieri) Aglio (1 Unità) Farina (q.b.) Melanzane (2 Unità) Olio di arachidi (q.b.) Peperoncino (1 Unità) Prezzemolo (q.b.) Sale (q.b.)