Nicotra Gioielli Luxury
Transcript
Nicotra Gioielli Luxury
198 Anno 6 - n° 3 - Distribuzione Gratuita ATTUALITA’ Via Nocilla, 180 - Aci Sant’Antonio (CT) - Tel. 095 886695 A KI S K ULTURA INFORMAZIONE 12 febbraio 2010 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI ph Fabio Consoli il vice ministro Adolfo Urso e l’Amministratore delegato di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa) Domenico Arcuri, su invito del deputato Basilio Catanoso, hanno incontrato a Palazzo di Città i sindaci di Acireale Acicatena. Acicastello, per vagliare l’ipotesi di un programma di accordo tra Invitalia e i comuni, teso a favorire lo sviluppo strutturale con tematiche turistiche del territorio. ph Franco Barbagallo LA FONDAZIONE DEL CARNEVALE 3 FEBBRAIO 2007 SAN VALENTINO La “Reginetta” del Carnevale Elisabetta Di Nunzio 3 FEBBRAIO 2010 Acireale - 10 Agosto 2° Pr emio Regi a ph Fabio Consoli Nicotra Gioielli Luxury Acireale - Corso Umberto n° 36 - tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it 2 AKIS Venerdì 12 febbraio 2010 ANCORA UNA VOLTA... Ad multos et plurimos annos Con una solenne concelebrazione eucaristica nella Cappella-Salone dell’OASI Maria SS.ma Assunta di Aci S. Antonio, il presbiterio della Diocesi ha festeggiato S.E.R. Mons. Giuseppe Malandrino, Vescovo Emerito di Noto (e già Vescovo di Acireale dal 1980 al 1998), nel giorno del XXX anniversario della Sua Ordinazione Episcopale, avvenuta nella Chiesa di San Giorgio a Modica, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S. Em.za Il Sig Cardinale Salvatore Pappalardo e dell’episcopato siculo, il 26 Gennaio 1980. All’inizio della Concelebrazione, il nostro Vescovo – Mons. Pio Vittorio Vigo – ha esternato a Mons. Malandrino i sentimenti di gratitudine dell’intera comunità diocesana e del presbiterio in particolare, per i 18 anni di intenso e fecondo ministero episcopale speso a servizio della Chiesa di Acireale. All’omelia, Mons. Malandrino, soffermandosi sulle Letture bibliche del giorno (memoria Il giorno 2 febbraio scorso è stata convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’A.DO.C.E.C. delle Aci, per discutere e deliberare su: Approvazione Rendiconto Consuntivo 2009 e relativi allegati; Approvazione Relazione Programmatica 2010 e Bilancio Preventivo 2010; Rinnovo Cariche Sociali; Definizione criteri di ammissione nuovi soci. Al termine dell’Assemblea, dopo la relazione dei Presidente uscente (riconfermato nella carica) si sono svolte le operazioni per il rinnovo delle cariche sociali per l’anno 2010 i cui nominativi diamo qui di seguito: COMPONENTI CONSIGLIO DIRETTIVO dei SS. Timoteo e Tito) invitava a tenere costantemente fissi gli occhi su alcuni atteggiamenti che l’Apostolo Paolo nella prima lettura e Gesù nel Vangelo, suggerivano: “Rendimento di grazie, fede schietta, franchezza apostolica, ravvivare il dono, servizio, sofferenza, perseveranza”. Dopo la concelebrazione si è vissuto, con il pranzo, un momento gioioso di agape fraterna presbiterale. L’autore della Lettera agli Ebrei ci esorta al dovere di “Ricordare i nostri capi che ci hanno annunziato la parola di Dio” (13,7). Pertanto celebrare questo anniversario non era un dovere dettato da fattori di circostanze, ma una esigenza del cuore che ancora una volta ha inteso manifestare a Mons. Malandrino la gratitudine e riaffermare la stima per averci educato e invitato a crescere a “metterci in ascolto della Parola di Dio” (1 Lettera Pastorale), per vivere come una autentica comunità di discepoli “un cuor solo e un’anima sola” (2 Lettera pastorale), aprendoci così ad accogliere il Signore Gesù “che è venuto ad abitare in mezzo ai suoi” (3 Lettera Pastorale) e con l’anelito di chi invoca “Vieni, Signore e visita la Tua vigna” (7 Lettera Pastorale). Solo così il discepolo è capace di percepire quella forte dimensione dell’Amore che lo porta ad essere “Amato da Dio” e disponibile “ad amare i fratelli” (5 Lettera Pastorale) ed essere – dinanzi alle situazioni talora avverse della storia “Profeta di speranza, oggi” (6 Lettera Pastorale). Ad multos et plurimos annos, Eccellenza carissima. Don Roberto Strano Presidente DOTT. ANGELO RACITI (sx) Vice Presidente DOTT. FRANCESCA ALEO Segretario DOTT. FABRIZIO LEOTTA (dx) Tesoriere DOTT. MASSIMO CURRO' Consigliere DOTT. VENERANDO AMATO Consigliere DOTT. SALVATORE MAUGERI Consigliere RAG. ALFIO CATALANO Consigliere DOTT. ANGELO PISTARA' Consigliere DOTT. MARIO GIOVANNI SCANDURA COMPONENTI COLLEGIO SINDACALE Presidente Collegio Sindacale DOTT. ERALDO BARBAGALLO Sindaco DOTT. MARIA GIOVANNA LA MONACA Sindaco DOTT. MARIA RITA LEONARLDEANTO COMPONENTI COLLEGIO DEI PROBIVIRI Presidente Collegio Probiviri DOTT. ANTONINO GIUFFRIDA Probiviro DOTT. ANGELO VALASTRO Probiviro DOTT. MARTINO MANGIAGLI In occasione della rituale “uscita” del Numero Unico edito dal Circolo Universitario di Acireale in occasione del Carnevale di Acireale abbiamo intervistato il presidente prof. Mario Castro che ci ha rilasciato queste dichiarazioni: “Malgrado le tante difficoltà, anche quest’anno il ‘Numero Unico’ è nelle edicole. i problemi sono state tanti: il principale è stato quello della crisi economica, per cui gli sponsor non sono stati così numerosi come gli altri anni. Comunque, ce l’abbiamo fatta, anche grazie alla collaborazione della Regione Siciliana, della Provincia Regionale, dei Comuni di Acireale, Acicatena, Aci S. Antonio, dall’azienda per il turismo e di tutti i sostenitori che ci sono stati vicini. Molto preziosa anche quest’anno è stata la collaborazione degli studenti del Liceo Artistico i quali, guidati dai loro docenti, con i disegni hanno dato un buon taglio di freschezza e modernità alla rivista, gestita dal circolo universitario. La novità di rilevo è stata quella della collaborazione del disegnatore, di fama mondiale, Milo Manara (vedi sotto), che è stato l’artefice della copertina, che sicuramente avrà tanti ammiratori, non solo nell’acese, ma anche fuori dai confini della nostra Regione. Come al solito, gli argomenti principali riguardano le caricature ai personaggi politici, in primo piano il premier, il mitico Silvio, a seguire il sindaco Garozzo, Nives Leonardi, il commissario delle Terme, Margherita Ferro e tanti altri consiglieri comunali e personaggi che coprono cariche particolari nella pubblica amministrazione. e animano la vita cittadina. Però, anche quest’anno, la caricatura , la critica hanno l’obiettivo di stimolare chi ci guida a lavorare alacremente, con più intensità per la cittadinanza. Inoltre, la direzione del circolo, ha deliberato di coinvolgere nella stesura del Numero Unico i Comuni che hanno parte del Patto delle Aci. Da segnalare, altresì, la proposta che sto portando, quella, cioè, di far veicolare la rivista soprattutto fuori dell’acese , attraverso l’intervento della Regione, Provincia e Comune che dovrebbero promuovere la diffusione della rivista distribuendola alle Agenzie turistiche, agli aeroporti. , stazione ferroviarie e dei bus. Un’altra idea che il presidente vorrebbe diffondere è quella di pubblicare un’altra edizione del Numero Unico, sia pure in formato ridotto, in occasione del Carnevale estivo. Un ringraziamento al direttivo del circolo, con in testa il vice presidente, rag. Alfio Catalano, a Mimmo Corvaia, che con cura ed intelligenza segue tutta l’amministrazione, a Enrico Barbagallo ed al dinamico Turi Costarelli. Un grazie a tutti i soci.” Alla nostra domanda sulla mancanza di alcune storiche collaborazioni di soci del Circolo….” Un rammarico per quegli storici collaboratori della rivista che , purtroppo, ci hanno lasciati… Questo appuntamento, oltre a rinnovare quella che ormai è una consolidata tradizione, vuole essere un testimone per i più giovani affinchè proseguano con ulteriori future iniziative per lo sviluppo della nostra comunità”. Corrado Patti Maurilio Manara detto Milo (Luson, 12 settembre 1945) è un autore di fumetti italiano, conosciuto in Italia e all'estero per il fascino sensuale delle sue tavole. Terminato il liceo artistico e iscrittosi alla facoltà di Architettura a Venezia, si è avvicinato alla pittura debuttando nel mondo del fumetto a fine anni sessanta come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana Genius, tematica ripresa subito dopo in Jolanda de Almaviva, serie sexy di grande successo. Dopo alcuni lavori realizzati per il mondo dei giovanissimi (Il Corriere dei ragazzi, 1974) Manara inizia prestigiose collaborazioni. La tua pubblicità a colori 347 1433135 [email protected] AKIS Venerdì 12 febbraio 2010 La tradizione delle maschere ad Acireale La tradizione delle maschere ad Acireale risale al XVII secolo. In occasione dei solenni festeggiamenti in onore di San Sebastiano e dei Santi Pietro e Paolo, titolari delle due antiche chiese, le omonime confraternite facevano a gara per conseguire il plauso del popolo mediante l’allestimento di spettacoli e processioni, riti religiosi e rappresentazioni teatrali, in un mix di sacro e profano. Particolarmente suggestive erano le “ammascarate”, rappresentazioni baroccheggianti di tema sacro (da qui viene il detto, tutto acese, “ppi Sammastianu, maschira ‘nchianu”). Il primo carro allegorico realizzato in Sicilia per Carnevale pare sia stato quello che il Vicerè Bernardino de Cárdenas y Portugal, duca di Maqueda, fece sfilare per le vie di Palermo il 3 marzo 1601: vi era rappresentato il dio Nettuno (realizzato in cartapesta e legno), assiso su un cocchio ed attorniato da dodici musicisti, vestiti da sirene, che danzavano e suonavano. Nel 1611 il Vicerè Pedro Tellez-Girón y Velasco, duca di Osuna, organizzò un grandioso ballo a palazzo, ordinando a trentacinque cavalieri di mettersi in maschera. Per volere dello stesso Vicerè, nel 1616 vennero costruiti ben quattro carri, accompagnati per le vie della città da un gran numero di persone. Il Carnevale si festeggiava anche ad Acireale, riutilizzando le maschere adoperate in precedenza per le festività religiose. Con i suoi quattro secoli di storia è uno dei più antichi. Nel 1612 il Capitano giustiziere, al fine di evitare gli incidenti che erano soliti verificarsi negli anni precedenti, emanò un bando che fissava delle limitazioni agli scherzi più pesanti: a nessuna persona “di qualsivoglia stato, grado et conditione” era consentito, sotto la pena del pagamento di onze quattro, di “TIRARE NE’ GETTARI ARANGI ET LUMIJ ET CON QUELLI GIOCANDO COMU SI DICI A CARNELIVARI”. E ciò per “ovviare li danni, delicti (!) ed eccessi” che si registravano a causa di detti “giochi” con arance e limoni. Grande importanza aveva, naturalmente, la sfilata delle maschere. Le più popolari erano quelle degli “Abbatazzi” (personaggi in abiti ecclesiastici che andavano in giro facendo finta di leggere testi sacri), dei “Baruni” (che scimmiottavano la classe borghese con il loro travestimento nobiliare, goffo e stravagante) e dei “Manti” (costume di cui si servivano soprattutto le ragazze della buona società per tenere celata la propria identità e potersi così mischiare al popolo nei balli in piazza). Le fonti ricordano che, a seguito del terremoto del 1693, tra gli altri voti di penitenza, gli acesi fecero quello “di non vestirsi mascarati per Carnevale”. Nell’Ottocento le nobildonne sfilavano in maschera per le vie del centro sulle loro carrozze. Per gli altri, invece, c’erano i giochi popolari: l’albero della cuccagna (detta ‘ntinna), la corsa dei sacchi, il tiro alla fune, le sfide gastronomiche. I primi carri allegorico-grotteschi fecero la loro comparsa ad Acireale nel 1885. La novità piacque tanto che sarebbe rimasta fino ai nostri giorni a contrassegnare una delle peculiarità de “Il più bel Carnevale di Sicilia”, come oggi è stato ribattezzato. L’altra peculiarità, che esalta l’immaginario collettivo e l’abilità degli artigiani, è rappresentata dai carri infiorati, detti anche “macchine infiorate” in ricordo del tempo in cui a sfilare, ricoperte interamente di fiori, erano le automobili delle famiglie più facoltose. Oggi sono diventati dei veri e propri carri allegorici, realizzati non con la cartapesta, bensì con le migliaia di fiori che ingentiliscono questa festa dell’allegra spensieratezza. Guido Leonardi Festa di San Paolo ad Acireale Benché contrastata dalla fitta pioggia si è svolta con grande solennità e con una ricca presenza di fedeli la festa di San Paolo Apostolo nel tempio dell'omonima parrocchia di Acireale. La conclusiva Messa Pontificale è stata celebrata dal vescovo diocesano mons. Pio Vigo, assistito da un buon numero di sacerdoti concelebranti. Il parroco, don Orazio Barbarino, ha accolto il vescovo, i sacerdoti e i fedeli, ricordando l'invito di Benedetto XVI alla solidarietà e all'unità di tutti i cristiani battezzati nella comunità spirituale della Chiesa. Mons. vescovo,nella sua omelia, si è ispirato al passo del vangelo secondo Marco, che celebra la missione affidata da Gesù agli Apostoli: "Andate in tutto il mondo... ". "Chi crederà sarà salvo... "."Chi non crederà sarà condannato!". Offrendo ai fedeli una ricca meditazione e considerando la caduta di San Paolo dal cavallo, come la premessa esistenziale della stessa conversione. Egli ha fatto capire che, nei due campi della Fede e del rifiuto, si riassume la Storia di ogni coscienza e dell'intera umanità. E, proprio in questo Crocevia drammatico, si inserisce vittoriosamente, il grande Apostolo Paolo. Il Convertito, il Chiamato dal Signore Gesù. Poiché Paolo, prima della chiamata sulla via di Damasco, è vero che credeva in Dio, Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, ma non credeva in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Questo era l'errore in cui viveva..... Poi la misericordia di Dio e la potenza della grazia lo colpiscono e lo trasformano: "Un fulgore improvviso balenò intorno al cielo, una sublime fulgurazione”, che illumina con lampo celeste quest'uomo, Paolo, il violento persecutore, incapace di luce. Ma la voce s'innalza con forza: "Perché mi perseguiti?", "Perchè' ?". "Sono io il Salvatore, Gesù Cristo che tu perseguiti!" . E, nell'incalzante dialogo spirituale, una decisione, forte e conclusiva si afferma, un grido dell'anima: "Signore, cosa vuoi che io faccia?". Sta qui il modello perfetto della conversione alla quale tutti siamo chiamati all'inizio di ogni celebrazione di santa Messa, quando ci riconosciamo peccatori. Il modello del Cristiano, aperto e convertito è: "Il mio cuore è pronto ... Cosa vuoi che io faccia?" Espressione forte, sincera. efficace. San Paolo lo dice forse anche per noi: "Colui che mi scelse fin dal seno materno e mi chiamò, con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio, perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo... ". Poi la promessa di Gesù :"Questi saranno i segni di quelli che credono... nel mio nome: Opereranno i grandi progetti, i prodigi, le strepitose isti- Il reportage geografico oggi Nella mia ultra venticinquennale carriera ,svolta unicamente nel settore del reportage geoografico, naturalistico e di viaggio lavorando principalmente per Airone, Tuttoturismo, Panorama Travel e, oggi, per Dove., sono passato dall’età d’oro di questo tipo di fotografia, al baratro che sembra si sia ormai aperto di fronte questa esaltante specialità che, con il foto giornalismo, sta diventando sempre più quella “dell’essere e non dell’avere”. Da quei tempi magici, quando si partiva per Airone fino alle riserve dell’estremo oriente sovietico con dietro Fulco Pratesi, il traduttore e un budget per affittare anche un elicottero, si pagavano i modelli escursionisti dei servizi di itinerario 100 euro al giorno, si tornava in redazione e si facevano le proiezioni dei servizi con direttore, foto editor, art director giornalista e fotografo per impostare la pubblicazione del servizio, si è lentamene passati alla situazione odierna: Tuttoturismo è morto, Gente Viaggi idem, l’Airone in edicola non ha nulla a che vedere con quello vero e Giorgio Mondadori si starà rivoltando nella tomba vedendo cosa è diventata quella sua straordinaria rivista che doveva e poteva essere tenuta in vita cambiandola totalmente ma non in questo modo. Panorama Travel che produce in proprio abbastanza poco ultimamente, con Dove che ha ristretto i compensi. Gli editori italiani di libri fotografici (tranne la benemerita Edizioni White Star, che è stata sull’orlo del fallimento ma non perchè i suoi libri non vendessero) fanno ormai pochissimo in questo settore perchè è molto ma molto più semplice e facile comprare i libri realizzati da editori stranieri con fotografi stranieri che non sono affatto più bravi degli italiani (anzi, sono convinto che se un super fotografo del National avesse a disposizone i tempi, i budget di spesa e le situazioni al contorno che ci ritroviamo noi italiani in un assignment, tornerebbe indietro senza il servizio. Come sono certo che se un bravo italiano avesse quel tipo di organizzazione, tempo e budget alle spalle tornerebbe indietro con un lavoro fatto magari anche meglio perchè chi è abituato a mangiare pane e cipolla, se gli danno un piatto di tagliatelle asciuga con un pezzo di pane anche l’ultima molecola di sugo). Allora la domanda è” per chi si fanno e si faranno le fotografie di viaggio in Italia? Non parliamo neanche di reportage geografico perchè non ci sono più riviste del settore. Come si farà a “non dover cambiare mestiere”? Personalmente io non avrei proprio nessuna voglia, semprechè ci si possa poi riuscire, di andare a guadagnarmi da vivere andando in giro a fare foto pubblcitarie, still life, company profiles e, orrore degli orrori, MODA! Con tutto il rispetto per questo settori della fotografia, dove –secondo me essenzialmente per il denaro che circolaoperano professionisti assolutamente straordinari, per me fare fotografia, fino a quando riuscirò a continuare a farlo, vuol dire solo reportage geografico, di natura, di viaggio, fotogiornalismo (che io non quasi mai fatto)...lo sport mi affascina anche ma gli spazi sono anche peggiori dell’editoria di viaggio. Osservando il panorama italiano attuale la situazione poi sembrerebbe addirittura senza speranza per i nuovi che volessero intraprendere questa carriera: a mala pena i super collaudati ed esperti riescono ancora a lavorare e le nuove leve o i non già affermati non vengono nemmeno ricevuti nelle redazioni. Stà finendo in Italia un mestiere? Forse si. Chi lo ha ucciso? Molti mi dicono internet. Io non la penso così. Intanto il web potrebbe essere un mezzo per ampliare i propri orizzonti , trovare nuovi mercati e nuove collaborazioni anche grazie alla vendita on line sia attraverso agenzie veramente specializzate ( che però vogliono solo fotografie top), attraverso l’unione di più fotografi in una loro piccola agenzia super specializzata per aumentare l’offerta complessiva dei servizi prodotti e suddividere anche la mole di lavoro di marketing, P.R., pre e post produzione che richiede questo mestiere . Io stesso avrei in mente di fare ciò e mi riprometto di contattare qualche collega che conosco bene (qualcuno bravo di voi potrebbe essere interessato?). Io una soluzione parziale l’ho trovata diventando editore di me stesso. Mi sono iscritto al’albo di Franco Barbagallo degli editori e mi sto mettendo a fare i libri che gli editori italiani non mi permettono di fare. Ho cominciato con uno ed è andata piuttosto bene e ne sto preparando un secondo, più impegnativo. È molto difficile ma non impossibile. Anche in questo settore del libro fotografico d’autore, i bravi fotografi e i bravi giornalisti dovrebbero consorziarsi, unire le risorse, le conoscenze, gli agganci per trovare sponsorizzazioni, i capitali, le garanzie per ottenere i prestiti dalla banche per finanziare un progetto. Il fotografo di una volta era un individualista: oggi l’individualismo è veramene controproducente, deleterio, ne sono assolutamene convinto (tranne che come alcuni, non si abbia alle spalle fortune familiari che rendono tutto facile anche in tempi difficili) Questo perchè realizzare il meglio oggi costa sempre di più e si sono anche ridotti i margini offerti da compagnie aeree uffici del turismo per ospitalità gratuite che solo in pochi oggi si riesce ad ottenere e con sempre meno servizi a disposizione. Da se non si potrà mai certo fare una rivista di turismo fatta finalmente bene. Quelle attuali secondo me sono totalmente superate, dovrebbero esser rivoluzionate nei contenuti ma anche dal punto di vista dei messaggi pubblicitari. Personalmente saprei anche come fare qualcosa di diverso e rivoluzionario ma dove si trova un editore disposto a metterci dei soldi? impossibile oggi o quasi. Mi sono poi sempre domandato perchè, che io sappia, non c’è mai stato un direttore di giornale di questo tipo che provenisse dalla fotografia, visto che proprio la fotografia è sempre ciò che veramente conta... ma nelle riviste addirittura anche la figura del photo editor è quasi scomparsa. Chi fa questo mestiere spesso ha un passato in fotografia assolutamnte risibile, sarebbe al massimo un ricercatore iconografico, spesso è lo stesso grafico o art director che sceglie le foto da pubblicare (come se poi fosse solo questo il lavoro di foto editor, un signor mestiere potendolo fare bene: io ho iniziato a farlo alla White Star e ci tornerei). Dopo queste riflessioni pensate e scritte a ruota libera penso che il futuro possa ancora esistere solo per quegli irriducibili, come me, che impareranno anche a collaborare con giornalisti e fotografi di pari esperienza e professionalità per fare il più cose possibili insieme, oltre che nell’editoria pura, anche sfruttando le possibilità del web, della mostra finalizzata a vendere belle immagini come si fa in altri paesi, nel realizzare progetti su carta e multimediali di alto contenuto, sperando che qualche cosa di nuovo, per miracolo, appaia all’orizonte dell’editoria italiana. Utopia? Forse si, forse no. Io mi sto dando da fare perchè non debba poi dire “non ci ho nemmeno provato”. Chiunque voglia approfondire il discorso, dirmi la sua, conoscersi , abbia voglia di mettersi insieme, se animati dalla stessa volontà di far sopravvivere questo che reputo la “quintessenza del fare il mestiere di fotografo”(con tutto il rispetto per chi fa altro, lo ribadisco), può contattarmi quando vuole. IL CENACOLO DEL “GALATEA” tuzioni della Chiesa Cattolica, che hanno creato la Civiltà Cristiana". E Paolo ogni giorno saliva più in alto, ogni giorno sorgeva più ardente e combatteva, con sempre maggior coraggio. E, alludendo a questo diceva: "Dimentico il passato e sono proteso verso il futuro!". "Per me vivere è Cristo" Godere dell'amore di Gesù Cristo è il culmine delle sue aspirazioni e, godendo di questo suo tesoro, si sente il più felice di tutti gli uomini. Diventa la più grande personalità del Cristianesimo, il più grande teologo, il più grande Apostolo, il più grande Maestro. Ma quel dialogo è perenne per tutti: "Perché mi perseguiti?".. , "Signore, Gesù, cosa vuoi che io faccia?" . Canonico D. Salvatore Pappalardo La paura è certamente passata, anche se, a dire la verità, c’è stata mai. Il tema “Ipnosi…che paura”, tema egregiamente trattato in un simpatico “Cenacolo” curato dal “Galatea” di Acireale, ha chiarito, se mai ce fosse stato bisogno, questo “affascinante” mistero della nostra vita….l’ipnosi, il sonno, la volontà dell’individuo, la reale o remota possibilità di non risvegliarsi…Protagonista dell’incontro una bravissima e bella (ciò non guasta mai) psicologa, la dott. Manuela Leotta, che ha risposto esaurientemente alle tantissime domande che le sono state rivolte, chiarendo, nel contempo, dubbi e perplessità, anche legali con l’ausilio dell’avv.to Anna Ruggieri, che sono proprie del nostro carattere e sapere. Un “Cenacolo” che, con il patrocinio degli assessorati alla cultura della Provincia e della Città di Acireale ed il sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa e della Laiset Consulting, (significativo il loro apporto) con i prossimi incontri in calendario subito il Carnevale, si appresta a rilanciare una serie di attività che saranno il ”sale ed il pepe” della futura attività del club acese. ph Nuccia Leotta Corrado Patti Pieter Paul Rubens – XVII sec. Museo del Prado Madrid Nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore di san Biagio ad Acireale si è svolta una conferenza dal titolo San Biagio: un testimone fedele del Vangelo di Cristo. All’incontro sono intervenuti Antonio Trovato giornalista e autore del libro “la città delle cento feste”, Padre Vincenzo Soffia Guardiano del convento San Biagio di Acireale e Carmelo Falcotti studioso di tradizioni locali. Traendo spunto dal successo del libro “la città delle cento feste” l’incontro ha sviluppato temi inerenti il culto e le tradizioni di san Biagio, la storia del Martire di Sebaste, le tradizioni del pane e della benedizione della gola e infine le feste in Sicilia dedicate a San Biagio. Visita il sito: www.akis-aci.com La a.c. Cavalieri Federico II Federiciani del Principe e Maestro Don Salvatore Coco ,organizzano per il giorno 28 febbraio p.v. presso l'Auditorium della chiesa della SS. Maria del Rosario di Vibo Marina , una cerimonia di investiture di Dame e Cavalieri con la collaborazione del Coordinatore e Barone Federiciano di Vibo Valentia Giovanni Bonaventura. 4 AKIS Venerdì 12 febbraio 2010 LA CRISI OCCUPAZIONALE DELLA SAT ASPETTANDO GODOT Serata di pieno divertimento proposta da “Quelli del 7° ”, Compagnia Teatrale acese che nell’elegante (ma buio !) Teatro Turi Ferro , con la regia di Domenico Platania, ha presentato la brillante commedia “Giulietta e il decotto di Romeo”. Due recite e due pienoni con applausi a scena aperta per le “casarecce” e alle volte “pacioccose” rivisitazioni che il regista ha voluto inserire in uno dei “drammoni amorosi” più noti della letteratura mondiale, il “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare.Citare qualcuno degli ottimi interpreti? Faremmo torto ai singoli e a tutti contemporaneamente anche se dobbiamo onestamente ammettere che una spanna su tutti si sono distinti Elisa Caudullo, la Giulietta della storia, anche brava interprete cantante, e Giancarlo Ortolani al quale il regista ha imposto un carattere di “imbranato sempre innamorato” che ha fatto sorridere gli spettatori e quel tale William Shakespeare che seduto nella terza fila, non se l’è mai presa per le continue rivisitazioni che la sua storia subisce nell’essere rappresentata. T.C. Prosegue dinanzi alla SAT di Aci S. Antonio il presidio permanente dei lavoratori che, con la cassa integrazione ormai in scadenza, vedono incombere il licenziamento. Dinanzi alla tenda allestita all’ingresso dello stabilimento si è celebrata una Santa Messa officiata dal salesiano padre Mauro Mocciaro, reggente del reparto meccanica dell’Istituto Sacro Cuore Barriera del Bosco. Padre Mocciaro conosce molto bene la maggior parte dei lavoratori, formati professionalmente proprio presso i salesiani, e per questo motivo ha voluto portare loro un messaggio di speranza e di incoraggiamento. Presente alla funzione religiosa odierna anche il sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli, che ha ribadito sostegno e solidarietà ai lavoratori della SAT: “La celebrazione della Santa Messa è stato un momento molto importante. Un momento di raccolta per tutte le famiglie coinvolte in questa crisi. Un’ulteriore dimostrazione del buon esempio dato da oltre 160 persone che da più di 10 giorni hanno eletto presidio qui, accanto alla fabbrica, con un alto senso civico di democrazia e portando avanti una battaglia che certamente ha momenti di grande negatività (perchè si perde un posto di lavoro), ma che è anche di grande dignità, sempre nel rispetto delle regole sociali”. “Mi auguro –ha poi concluso il primo cittadino santantonese- che tutte le forze politiche possano essere vicine per lanciare un input e dare maggiore forza per arrivare a quello che è il desiderio di tutti, di veder ancora funzionare questa fabbrica”. Il prossimo appuntamento con “Aspettando Godot”, sempre al Turi Ferro, è per il 20 Febbraio prossimo (ore 17,30 e 21,00) con " U SAPITI COM'E' " di Francesca Sabàto Agnetta, della Compagnia Teatrale "LA CLAQUE" di Catania, regia di Antonio Pidalà che sostituisce, per ragioni tecniche, lo spettacolo previsto nel cartellone ufficiale. “Penne Estroverse” Colloquiando con gli autori tra parole e musica I FEDERICIANI La a.c. Cavalieri Federico II Federiciani del Principe e Maestro Don Salvatore Coco ,organizzano per il giorno 28 febbraio p.v. presso l'Auditorium della chiesa della SS. Maria del Rosario di Vibo Marina , una cerimonia di investiture di Dame e Cavalieri con la collaborazione del Coordinatore e Barone Federiciano di Vibo Valentia Giovanni Bonaventura. I giorni della Merla a o Acireale in breve Nel corso della trasmissione televisiva “Sereno Variabile” condotta da Osvaldo Bevilacqua gli obiettivi della rubrica di turismo e viaggi sono tornati a puntare su Acireale. L’inviata Maria Teresa Giarratano, infatti, nel corso di un breve tour in provincia di Catania, ha visitato le “Chiazzette” della Timpa acese e dopo ha cercato di carpire alcuni dei segreti dei carri allegorici de “Il più bel Carnevale di Sicilia”, poche ore prima che partecipassero alla prima sfilata lungo il circuito carnascialesco della Città delle “Cento Campane”. (Archivio AKIS) Grande successo ha ottenuto lo spettacolo di Danza proposto Operativa la “moratoria” per le famiglie Sospensione a tasso zero delle rate di mutui erogati a famiglie in difficoltà nessun limite di importo / reddito e nessun onere finanziario per i clienti Il Credito Siciliano, del Gruppo Creval, offre alle famiglie un valido aiuto per affrontare la difficoltà di regolare rimborso delle rate del proprio mutuo casa. A partire dal 28 gennaio, infatti, tutti i clienti privati sottoscrittori di un mutuo ipotecario stipulato per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale presso le banche del Gruppo potranno richiedere - in presenza di situazioni di difficoltà - la sospensione del pagamento delle rate per un periodo di 12 mesi. SEBASTIANO CUBEDA, in servizio nell’Arma dei Carabinieri in qualità di dalla Città di Acireale e dalla provincia regionale di Catania con Raffaele Paganini. (foto Franco Barbagallo) La Repubblica di Giovedì 26 gennaio u.s. nel citare alcuni hotel e B&B dell’acese ha segnalato anche l’ottimo “La Terra di Mezzo” (Riposto) . Il B&B, nostro affettuoso inserzionista, è uno dei migliori locali che la riviera acese propone alla clientela di tutta Europa. Situato a poche decine di metri dal mare, dispone di camere arredate con particolare cura ed eleganza oltre a possedere un’ottima cucina e servizio. Una visita? Anche una sabato o una domenica fate quattro passi e godetevi quello che neppure immaginate. Parola di Akis. Maresciallo Capo a Pistoia, ha ricevuto un attestato di premiazione al Concorso Letterario (Sezione Poesia) “Paolo Sylos Labini”. Al nostro concittadino le congratulazioni più vive. Quando i gatti invecchiano si vedono in giro topi giovani “Penne Estroverse – Colloquiando con gli autori”, è un ciclo di incontri culturali che compendiano, insieme alla presentazione di opere di autori coinvolgenti e originali, la presenza della musica perché, come dice Heinrich Heine “Dove le parole finiscono inizia la musica”. Il ciclo di incontri ideato della giornalista Grazia Calanna (Direttore Responsabile del periodico l’EstroVerso) insieme allo scrittore Vladimir Di Prima, è curato dall’associazione culturale “EstroLab”, presieduta dalla stessa Calanna, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune di Zafferana Etnea. Pochi giorni fa grande partecipazione di pubblico per l’incontro che ha visto come protagonista il giovane Francesco Foti autore di “Afotismi” edito da Prova d’Autore (prefazione di Mario Grasso). “Quelle di Foti – ha spiegato la Calanna, moderatore dell’incontro - sono liriche, al contempo, toccanti e divertenti per la raffinata ironia di colui che osserva l’andamento della quotidianità con animo canzonatorio e disilluso”. Relatori: Vladimir Di Prima (autore di diversi libri, citiamo gli ultimi due “Facciamo Silenzio”, edito da Azimut, e “Aldilà di qua” libro che non presenta un prezzo in copertina, ma affida alla lettura la possibilità di fare qualcosa di concreto attraverso un contributo. Il ricavato andrà all’Associazione Tuluile Bant onlus che lavora per la promozione ed il mantenimento dei diritti umani in Africa); e Gabriella Puglisi (dottore in pedagogia, redattore per periodico l’Estroverso). La serata è stata allietata da momenti di vero spettacolo con l’autore che ha letto personalmente i propri afotismi accompagnato alla chitarra classica dal maestro Marco Cosentino. “Penne Estroverse”, proseguirà a cadenza mensile. Prossimi appuntamenti, rispettivamente, in marzo e aprile: “Il suono di Mille silenzi” di Emma La Spina (ed. Piemme) e il già citato “Aldilà di qua” di Vladimir Di Prima. Nello Calì Gli ultimi giorni di gennaio sono chiamati i giorni della merla: il 29, il 30 e il 31 del mese qui da noi sono temuti come i giorni più freddi dell’anno ( e lo sono stati, perlomeno, quest’anno!). Il proverbio recita "se sono freddi, la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà tardi". Ma perchè si chiamano giorni della Merla? Beh la leggenda riferisce che un tempo Gennaio aveva 28 giorni ed era il mese più freddo dell’anno, che si divertiva ad aspettare che una merla con uno splendido piumaggio bianco, uscisse dal nido in cerca di cibo, per mandare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni la merla, un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio. Arrivata al ventottesimo giorno, la merla rallegrata per il fatto che era finito il freddo si mise a gridare al cielo, sbeffeggiando Gennaio perchè era finito l’inverno. Gennaio risentito si vendicò facendosi prestare tre giorni da Febbraio e li rese molto più gelidi, scatenando bufere di neve, vento, pioggia e gelo. La merla si rifugiò allora in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, sana e salva, si ritrovò il suo bel piumaggio annerito a causa del fumo e così rimase per sempre. Da quel giorno tutti i merli furono neri. Che sia vera o meno, mi piace condividerla con voi…intanto speriamo che siano freddi almeno…la primavera sarà bella!!! AKIS Venerdì 12 febbraio 2010 XXXI congresso regionale dell'Associazione Siciliana della stampa I giornalisti professionisti acesi Gaetano Rizzo ed Antonio Foti sono stati eletti delegati titolari per il XXXI congresso regionale dell'Associazione Siciliana della stampa che si terrà a Terme Vigliatore dal 22 al 24 febbraio prossimi. Due acesi anche tra i supplenti, Antonio Carreca e Francesco La Rosa. Gaetano Rizzo, consigliere regionale dell'Assostampa, vice-presidente regionale dell'Unione stampa sportiva italiana e membro della giunta esecutiva nazionale dell'Unione cattolica della stampa italiana, e Antonio Foti, consigliere regionale dell'Unione stampa sportiva italiana e del Gruppo siciliano uffici stampa, sono due veterani in quanto a partecipazioni a congressi di organizzazioni giornalistiche in ambito nazionale, regionale e provinciale. Ci congratuliamo con gli amici e colleghi Gaetano Rizzo e Antonio Foti per la continua e feconda collaborazione, anche a livello direttivo, con l’Associazione Siciliana della Stampa oltre che per l’efficace ed imparziale lavoro a favore della libera informazione. CARNEVALE DI ACIREALE Il sindaco Nino Garozzo: “E’ questo di Acireale è tra le quattro o cinque manifestazioni del Carnevale tra le più importanti, per visitatori e qualità di opere. I nostri maestri sono davvero inimitabili. Un Carnevale per le famiglie, sicuro che apre le porte a tutti per un sano divertimento: una grande festa popolare. Che diventa sempre più nazionale per la Lotteria Nazionale e per il Francobollo che racchiuderà il senso della nostra manifestazione: la gioiosa allegoria dei carri e la magnificenza dei monumenti barocchi. Salutiamo la Fondazione del Carnevale che sarà organismo snello ed operativo al fine di migliorare sempre più ogni aspetto della nostra grande manifestazione”. Il sindaco ha lanciato anche l’ipotesi perchè si avvii un dibattito condiviso e compartecipato che possa portare, eventualmente, anche ad un ticket d’ingresso al circuito ( siamo assolutamente contrari!). L’ass. reg. al Turismo Nino Strano che ha partecipato alla presentazione del programma in una affollatissima sala consiglio:“Quella acese è dal punto di vista turistico uno degli appuntamenti più importanti in assoluto per la nostra Regione, e la Regione è lieta di contribuire con le proprie forze alla buona riuscita del Carnevale che è segno anche di forte tradizione culturale e popolare in una delle città turisticamente più importanti dell’isola” L’assessore comunale al Turismo Nives Leonardi: “La nostra è una manifestazione auto referenziale, sicuramente di primissimo livello che nulla ha da invidiare ad altri appuntamenti carnascialeschi. Anzi, le nostre specificità rendono unico l’appuntamento acese, sempre più ricco nei contenuti e sempre più partecipato dalla folla”. Il vice presidente della Provincia Nello Catalano: “Si tratta di un nuovo appuntamento con la storia carnascialesca, un nuovo bagno di gioiosa folla che è partecipe della festa più popolare che ci sia, in una città che nel suo Dna ha i geni dell’accoglienza”. “Quando la volpe non arriva all'uva, suole dire che è amara". Dalla ”provocazione" di intitolare il pattinodromo comunale alla proposta, ormai in dirittura di arrivo, di intestare la via di collegamento tra Acireale ed AciSant'Antonio: il nome di Rino Nicolosi allontana ed unisce a 10 anni dalla morte. Le ultime "lettere" sul quotidiano La Sicilia (che hanno registrato anche la presa di posizione del sindaco Cutuli) hanno riportato prepotentemente alla ribalta la questione. Non è mia intenzione parlare di questo Presidente della Regione: l'ho già fatto altre volte sottolineandone, accanto alle ultime disavventure giudiziarie, il galateo istituzionale e la capacità di proporre, all'attenzione nazionale ed internazionale, un progetto di riscatto e di sviluppo per la Sicilia. Più fruttuoso, invece, riflettere su due brevi considerazioni. 1. La necessità di una valutazione attenta, non emotiva, sugli anni di tangentopoli. 2.La distinzione tra "commemorare" e "fare memoria". Ci sono stati coloro che si sono espressi negativamente in ordine alle suddette intitolazioni allegando, come motivazioni, che uomini come Nicolosi possano essere ricordate solo dopo molti anni quando il giudizio da storico diventerà politico, la "discutibilità" della condotta amministrativa del politico defunto. Potrei concordare sulla prima parte della proposizione: consegnare alle strade della comunità un nome imporrebbe una riflessione che solo il tempo è capace di modellare: sgonfiare gli eccessi di parte, consentire dei ragionamenti non ammantati dal tarlo della reticenza, fondati su una tendenziale obiettività. Commemorare significa cristallizzare: il giudizio viene consegnato definitivamente ad una dimensione di generalità ed astrattezza. Non è più il singolo che "fa memoria" ma la comunità che decide di scrivere con inchiostro indelebile. Dunque è sacrosanto che circa i tempi delle intitolazioni ci siano note discordanti. Dal nostro canto, pensiamo che 10 anni siano un tempo relativamente sufficiente per cominciare a ripensare, senza strumentalizzazioni, chi ha fatto parte delle nostre comunità cittadine. Non con qualche battuta televisiva, con la fugacità di qualche comunicato stampa ma con lucidità di argomentazione. Circa la "discutibilità" della condotta di Rino Nicolosi: è vero venne coinvolto in vicende giudiziarie: un processo mai concluso per la sua morte prematura. Sarebbe sin troppo semplice affermare che la nostra costituzione sancisce la presunzione di innocenza sino all'ultimo grado di giudizio. Il problema è però più complesso di quanto non possa apparire. La storia politica di un uomo, se da un lato non può prescindere dai fatti di natura giudiziaria che lo hanno interessato, dall'altro deve circoscriverne gli ambiti, non ricadere nella parzialità. Mi pare che ci sia una tendenza semplicistica nel nostro paese: quella di ridurre la realtà alle categorie manichee del bene e del male, quasi fossero estraibili in un contesto contraddittorio e complesso: c'è il rischio di disegnare "nella notte nera tutte le vacche nere". Fuor di metafora(e tradendo in parte la premessa iniziale!): Rino Nicolosi, è innegabile, fu uno dei politici più lungimiranti che il meridione abbia avuto. A chi tende ad enfatizzarne gli aspetti controversi, la storia risponde: avete giudicato forse Napoleone solo per le ruberie in Italia o Kennedy per la guerra in Vietnam? Sarebbe riduttivo, financo banale, ridurre la questione alle Aci. Acireale ha avuto la fortuna di avere un grande meridionalista. Parafrasando Croce: "perchè non possiamo dirci nicolosiani": tutti dovremmo definirci nicolosiani. Ad "Aci e Galatea" dovremmo tutti definirci Nicolosiani: non è questione di un pattinodromo, di una via, di un angolo recondito di periferia. E' vero "nemo propheta in patria": la storia renderà giustizia a chi si recava negli Stati Uniti, in Libia, parlava con capi di stato e di governo, ci dava l'onore di presentarsi come acese. L'atteggiamento di certi politici locali appare invece simile ai piccoli "satrapi" dopo la caduta di Alessandro Magno: attaccarne la grandezza del progetto per nascondere le fattezze di politici di periferia. D'altronde: "quando la volpe non arriva all'uva, suole dire che è amara". Antonio Coniglio azzo Saluti da St 5 UN SOGNO SVANITO ??? Il flagello del colera e della fame che afflisse la città di Acireale nel 1866 non fece abbassare, nell’amministrazione e nei cittadini dell’epoca, la volontà di continuare a costruire il teatro che fu poi dedicato a Bellini. Nel 1862 si erano avviati i lavori, secondo il progetto dell’ing. Carmelo Sciuto Patti; direttore dei lavori l’architetto Mariano Busà-Vecchi, i lavori che si conclusero con l’inaugurazione del 17 Aprile del 1870. Per l’occasione l’Amministrazione Comunale stipulò un contratto d’appalto con Giuseppe Mastrojeni Alì, impresario messinese che si dovette impegnare di dare non meno di trenta recite di opere e balli; nel contratto ritroviamo “Il Ballo in Maschera” del Maestro Verdi, “Jone” del Maestro Petrella e “La 1952 16 Febbraio 2010 Sonnambula” di Bellini oltre al gran ballo “La Follia ed il Carnevale”. Significativi i prezzi dei biglietti concordati nel contratto d’appalto: “Palchi di prima fila lire dieci - di seconda fila lire dodici - di terza fila lire otto - di quarta fila lire quattro - platea lire due. All’impiedi lire una e settanta. Galleria centesimi cinquanta”. “Prodigio di armonia ed una bomboniera di finezza negli ordini dei palchi, nelle decorazioni in oro e nelle pitture eseguite dall’acese Giuseppe Spina”, così lo descrive il prof. Cristoforo Cosentini. Fu “illustrato” da insigni artisti di fama mondiale (ricordiamo Vittorio Carpi ed Enrico Caruso). Il Teatro fu inaugurato dalla dolcissima voce del soprano Emma Albani, affascinante creatura canadese il cui vero nome era Marie Cécile Lajeunesse che cantò “La Sonnambula” assieme al tenore Sirchia. La giovanissima interprete (vent’anni) fece letteralmente impazzire gli acesi ai quali, certamente, suscitava sentimenti di tenerezza e di poesia. Il ph Fabio Consoli Anche il deputato Basilio Catanoso ha ricordato come ormai il “Carnevale di Acireale abbia sempre più respiro nazionale piuttosto che regionale, dato testimoniato dal rientro della manifestazione nel biglietto della Lotteria Nazionale e, fatto storico, nella realizzazione di un francobollo celebrativo in emissione da Poste Italiane”. pittore Antonino Bonaccorsi ne trasse una magnifica tela che si conserva nei locali dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici. Nel 1938 la fine ingloriosa: fu adibito a cinema e, poi, a deposito comunale . Forse un corto circuito (vi erano depositate le “luminarie” per il carnevale) o forse…, nella notte tra il 15 ed il 16 Febbraio del 1952, cinquant’anni addietro, il Teatro Bellini andò in fumo e diventò il sogno dichiarato di ogni acese. Un sogno svanito ? Turi Consoli 6 AKIS Venerdì 12 febbraio 2010 Il Sistema Geostrutturale delle Timpe è altamente sismogenetico Continua dal numero scorso... Acireale capoluogo del Sistema Geostrutturale delle Timpe (Si.Ge.T). Il versante Est e Sud-Est dell’Etna è caratterizzato da una serie di strutture tettoniche definite in gergo locale “Timpe”, che costituiscono nel loro insieme il “Sistema Geostrutturale delle Timpe” (Si.Ge.T.). Si tratta di una serie di scarpate di faglia ad andamento prevalentemente parallelo ed orientazione NNW-SSE, con rigetti, in taluni punti superiori anche a cento metri, che con “proscenio a gradinata” ribassano l’intero versante orientale dell’Etna verso Est. Il predetto Si.Ge.T costituisce la prosecuzione verso nord della “faglia Ibleo-maltese”, importante struttura tettonica abbastanza attiva, la cui geodinamica ha determinato nei secoli scorsi violenti movimenti tellurici, capaci di sconvolgere a più riprese il territorio della Sicilia orientale causando migliaia di vittime, come accaduto il 4 febbraio del 1169, l’11 gennaio del 1693 e il 13 dicembre 1990 per citarne alcuni tra i più importanti terremoti. Le faglie della scarpata ibleo-maltese non sono, tuttavia, le uniche presenti nella parte orientale della Sicilia perché in prossimità delle stesse sono presenti importanti strutture tettoniche ad andamento NE – SW che delimitano la zona occidentale dello Stretto di Messina, intersecandosi con quelle della scarpata ibleo-maltese al di sotto dell’edificio vulcanico etneo. Ciò, ovviamente, determina un notevole stress tettonico che potrebbe essere responsabile dell’attivazione del sopraccitato Si.Ge.T. Il sistema geostrutturale delle “Timpe” interessa il basso versante orientale etneo, specialmente la zona compresa tra Valverde, Acireale – Acicatena, Fiumefreddo di Sicilia e Piedimonte Etneo, e caratterizza un vasto areale della costa jonica contraddistinto da particolare geodinamismo che, oltre agli scuotimenti periodici, si estrinseca talora mediante deformazioni e scorrimenti asismici di tipologia a “creep”. La più importante struttura tettonica del Si.Ge.T., la ben nota “Timpa di Acireale, oggi Riserva Naturale Orientata, ricade interamente nel Comune di Acireale; città che per tale motivo meriterebbe l’appellativo di “Capoluogo delle Timpe”: non a caso vanta una prestigiosa tradizione di studi sismologici che hanno cospicuamente contribuito alle conoscenze del territorio etneo anche sotto l’aspetto previsionale eruttivo, che oggi suscita particolare interesse negli studiosi, specie in considerazione del fatto che nell’area in questione risiedono circa 150.000 persone. Lo studio delle manifestazioni geodinamiche e geofisiche del Si.Ge.T., comprendendo aree fortemente antropizzate, assume notevole interesse anche per le ripercussioni che agenti fisici, potenzialmente presenti in tale sito, possano avere sulla salute umana come, per esempio, il gas radon, il quale esala prevalentemente dalle faglie che costituiscono vie preferenziali per la sua risalita agevolata dalle differenze termiche che con modalità di “effetto camino” lo richiamano dagli strati profondi verso la superficie (il radon è un gas molto più pesante dell’ossigeno e dell’azoto avendo numero atomico 86 e peso atomico 222). Gli effetti carcinogenetici del gas radon sono infatti ampiamente documentati da abbondante letteratura scientifica, e nessuno studio in tal senso è stato mai effettuato nel Sistema Geostrutturale delle Timpe. Il 18 luglio 2003 è stato presentato in conferenza stampa presso il Comune di Acicatena un progetto di tesi sperimentale di laurea, che ha visto partner l’Università di Catania nella persona del Prof. Salvatore lo Nigro, l’Istituto Ricerca Medica e Ambientale ed il Comune di Acicatena il cui Sindaco, Ascensio Maesano, ha dato la propria disponibilità a collaborare mettendo a disposizione uomini e mezzi dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile. L’argomento della tesi è stato la misurazione del gas radon che esala dalla fagliazione superficiale che interessa il Comune di Acicatena ed ha evidenziato valori medi di concentrazione di Radon circa quattro volte superiori a quelli registrati a Catania e circa 10 volte superiori di quelli registrati a Siracusa. Discutendo la predetta tesi si è laureata in fisica la studentessa siracusana Anna Brogna I comuni pedemontani di Acireale, Acicastello, Acicatena, Aci S.Antonio, Giarre, S.Venerina, Zafferana e Fiumefreddo ricadono in un territorio che meriterebbe di essere studiato attentamente anche per ciò che riguarda gli elementi inquinanti naturali che potenzialmente lo caratterizzano a causa dell’elevata fagliazione superficiale e profonda. Numerosi studi geologici, geofisici, paleosismologici e di sismicità storica hanno evidenziato la presenza, nel solo territorio del comune di Acireale, di ben 18 faglie tecnicamente definite “capaci”, cioè in grado di provocare fenomeni di fratturazione al suolo dovuti non solo ad improvvisi scuotimenti ma anche a lenti movimenti di scorrimento asismico lungo le superfici di dislocazione della faglia (creep). Non si deve dimenticare che l’abitato di S. Caterina si trova costruito all’interno di un graben che periodicamente genera scuotimenti e deformazioni del suolo, che l’area su cui ricade la Timpa di Acireale fa parte di un territorio classificato a livello nazionale fra i siti a più alto rischio sismico e che la stessa Timpa rappresenta una dislocazione di faglia che potrebbe dare luogo a terremoti o movimenti deformativi lenti che danneggiano edifici, manufatti e condotte idriche. I segni di tali movimenti si possono vedere in molte abitazioni ed anche nella stessa piazza. Purtroppo, recentemente gli abitanti di Guardia e S. Venerina hanno potuto constatare di persona gli effetti del geodinamismo che caratterizza l’hinterland acese, quando il 29 ottobre 2002 numerose abitazioni, anche di recente costruzione, hanno riportato gravissimi danni che ne hanno compromesso l’agibilità come lo scollamento della travatura dalla pilastratura. Occorre quindi potenziare la rete sismometrica locale per procedere ad un accurato monitoraggio della geodinamica del Sistema Geostrutturale delle Timpe, che per le sue peculiarità rappresenta un laboratorio naturale unico al mondo. Per quanto sopra brevemente descritto è facile comprendere come il territorio comunale di Acireale, nel più vasto quadro geologico-strutturale della Sicilia Orientale e del versante orientale etneo, sia soggetto a periodici scuotimenti riconducibili prevalentemente all’attività delle faglie locali, la cui sismicità è caratterizzata da aree mesosismiche localizzate e di forma tendenzialmente ellittica con valori di magnitudo comprese tra 2, 4 e 4,9, valori di intensità compresi tra IV e X della scala Mercalli e sue modifiche (MCS e MSK) e fuoco sismico generalmente inferiore ai 5 km o, più frequentemente, inferiore ai 2 km di profondità. Oltre alla sismicità locale l’hinterland acese è interessato da una sismicità regionale causata dalla rottura per stress tettonico di asperità che riguardano prevalentemente la faglia ibleo-maltese o dalla variazione dei complessi equilibri che interessano l’area della fascia jonica della Sicilia orientale punto d’incontro di importanti strutture tettoniche, aventi valori di Magnitudo compresi da 4,5 a 7,2 della scala Richter, corrispondenti a valori di intensità compresi da V a XI, profondità ipocentrali superiori ai 5 km e aree di scuotimento molto ampie. In totale negli ultimi 200 anni sono stati rilevati nel territorio comunale circa 350 sismi con intensità superiore al V° grado della scala Mercalli e sue modifiche, e circa 150 con intensità superiore al VII° grado, dei quali molti hanno avuto una area mesosismica ubicata nel territorio acese o nelle immediate vicinanze. Alcuni di questi, hanno influito pesantemente sulle condizioni socio economiche della popolazione acese, in particolare si citano: • Il terremoto del 20 febbraio 1818 (X° Scala Mercalli) che ha danneggiato le città di Acicatena e Nicolosi • I terremoti del 19 luglio 1865 e del 15 febbraio 1911 (entrambi del X° Scala Mercalli) che hanno danneggiato l’abitato di Fondo Macchia • Il terremoto del 19 luglio 1879 (IX° Scala Mercalli) che ha danneggiato Bongiardo • Il terremoto del 08 agosto 1894 (IX° Scala Mercalli) che interessato le contrade di Zerbate e Mazzasette • Il terremoto dell’8 maggio 1914 (X° Scala Mercalli) che ha interessato gli abitati di Linera e S. Maria Ammalati • Il terremoto del 29 ottobre 2002 di magnitudo 4.4 che ha danneggiato le frazioni di Guardia e S. Giovanni Bosco Durante questi scuotimenti tellurici si sono verificati estesi fenomeni di fratturazione del suolo che hanno interessato il versante orientale per una lunghezza che arriva anche a 6 a 7 km, con ampiezze dell’ordine dei 100 m, aperture fino a 2 m e dislocazioni dell’ordine di 30 cm con massimi, addirittura di 1 m. Tra gli autorevoli studiosi che hanno apportato un contributo alla conoscenza della sismicità del Sistema Geostrutturale delle Timpe ricordiamo, V. Boschi, G. Ferrari, P. Gasperini, E. Guidoboni, G.Patanè, G. Smeriglio e G. Valenzise (Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1980 – ING e SGA) Il terremoto del 28 ottobre 2001 che ha danneggiato l’abitato di S. Maria Ammalati e che per puro caso non ha causato vittime è rimasto privo di dati sismologici a causa della chiusura dell’OSPCA. Nel mese di novembre 2002, grazie alla grande sensibilità dimostrata dal Prof. Antonio Bottari, l’Università di Messina il quale aveva concesso in comodato d’uso gratuito cinque registratori delle dismesse stazioni sismometriche messinesi il monitoraggio sismico nel territorio acese ripartì con una stazione sita ad Acireale il cui pennino cominciò a registrare il 23 dicembre 2002. Tuttavia, l’effettiva ripresa dell’attività di monitoraggio e rilevamento sismologico inizia dal 1° aprile 2003 nei locali dell’I.R.M.A. s.r.l. - Istituto Ricerca Medica e Ambientale, con la denominazione di Osservatorio Meteorologico Geodinamico ed Ambientale (O.Me.G.A.). Si voleva ricordare la memoria di Padre Giuseppe Damiani e ci si attivò per potere intitolare l’O.Me.G.A. a Padre Giuseppe Damiani; tuttavia, a causa in parte anche dell’indifferenza di persone, vicine al Padre gesuita, da cui sarebbe stato lecito aspettarsi un maggiore interessamento, non è stato ancora possibile onorare la memoria del sacerdote scienziato che dedicò la sua vita a servire Dio ed a studiare la fenomenologia naturale ed in particolare i terremoti. La prima stazione installata fu quella di Acireale, successivamente venne attivata la stazione di S. Alfio. Il lavoro fu reso difficoltoso dallo stato di degrado della strumentazione: per tre settimane consecutive si fanno prove, sopralluoghi, collaudi, installazioni, verifiche. Le procedure di acquisizione computerizzata dei dati sismici non funzionano… altro problema che ha creato notevoli disagi; tuttavia alla fine, con una notevole dose di impegno, i problemi sono stati risolti (anche se molti strumenti erano del tutto inutilizzabili). Successivamente si è procede a trasferire la stazione sismometrica ubicata a monte Difeso, in territorio di Pedara, a quota leggermente inferiore in contrada Ragala, facente parte del comune di Nicolosi. Infine riparte dopo due giorni di lavoro in montagna la stazione di Monte Pomiciaro, che per l’esattezza è ubicata nella parte alta del cosiddetto “Cugnu di Menzu” promontorio che divide la valle di Cavasecca dalla Valle di S. Giacomo. Venne nominato direttore scientifico l’eminente sismologo Prof. Giuseppe Patanè, Ordinario di Fisica Terrestre presso l’Università di Catania che con grande dedizione ha supervisionato e coordinato le difficili fasi della “rinascita”, seguendo personalmente le varie fasi tecniche e fornendo preziosi e utili consigli. Dal 1° luglio del 2003 ha collaborato il geologo, dottore di Ricerca, Santo La Delfa, particolarmente esperto nello studio della sismologia, il quale formatosi sotto la scuola del Prof. Giuseppe Patanè oggi ne rappresenta il suo “braccio destro”. Certamente non sarebbe stato possibile ripartire se non vi fosse stato il validissimo aiuto del geologo Dott. Ferdinando Presti il quale generosamente, con grande entusiasmo e passione, ha fatto si che la “macchina” del monitoraggio sismologico potesse rimettersi in moto, anche se molti ingranaggi erano, per così dire, inceppati dalla ruggine e dagli escrementi dei topi che hanno rovinato buona parte della strumentazione. Il 16 febbraio 2004 sono stati ultimati i lavori dei nuovi locali dell’I.R.M.A. per accogliere la strumentazione. L’aspetto previsionale dei terremoti e la grande e difficile scommessa del futuro che vede impegnati geofisici, sismologi e vulcanologi in una ricerca che purtroppo ancora oggi non ha prodotto grandi risultati pratici anche se in tal senso sono state acquisite importanti conoscenze sul gas radon e sul radioisotopo dell’Elio quali precursori dell’attività sismica e su altri parametri geochimici le cui variazioni preludono il verificarsi di terremoti. In tal senso un osservatorio ambientale in un contesto di Riserva Orientata con notorie criticità e rischi geofisici e idraulici non costituirebbe certamente un doppione di Enti istituzionali già operativi sul come l’ARPA e l’INGV ma svolgerebbe una funzione importante e specifica. L’obiettivo non è tanto, o quantomeno non solo, quello di acquisire nuove conoscenze a fini prettamente scientifici, ma piuttosto quello di attivare una struttura di tipo modulare in grado di rappresentare, a livello locale, un punto di riferimento per quanto riguarda il monitoraggio ambientale che, a qualsiasi scala, costituisce un elemento indispensabile quale supporto alle scelte di gestione territoriale, a loro volta punto focale di tutto ciò che riguarda la tutela dei beni ambientali e della salute dei cittadini. In assenza di un monitoraggio messo in atto utilizzando procedure e strumenti conformi agli standard normativi, non è infatti possibile pensare di garantire né la qualità ambientale né la salute pubblica. GiovanniTringali Acireale: il Carnevale e il suo francobollo Oggi pomeriggio, nella Sala “Cosentini” della Biblioteca “Zelantea” il dott. Andrea Corsini (foto in basso), componente nazionale della Federazione delle Società Filateliche Italiane, nonchè referente filatelico della Regione Sicilia, parlerà su: “Acireale: il Carnevale e il suo francobollo”. Parteciperà all’incontro, presentato dal dott.Pippo Contarino, il Presidente dell’Associazione Filatelica Acese, Rosario Bottino (foto in alto). Filatelia: due francobolli “Il folclore italiano” dedicati a Sa Sartiglia di Oristano e al Carnevale di Acireale Poste POSTE ITALIANE Italiane ha comunicato l’emissione, per il giorno 12 feb- braio 2010, di due francobolli appartenenti alla serie ordinaria tematica “Il folclore italiano” dedicati a Sa Sartiglia di Oristano e al Carnevale di Acireale, nel valore di € 0,60 per ciascun soggetto. I francobolli sono stampati dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta: mm 30 x 50,8; formato stampa: mm 26 x 46,8; dentellatura: 13¼ x 13½; colori: quadricromia; tiratura: quattro milioni di esemplari per ciascun francobollo; fogli: cinquanta esemplari, valore “€ 30,00”. La vignetta del francobollo dedicato al Carnevale di Acireale rappresenta uno dei tanti carri allegorici grotteschi, realizzati in cartapesta dai maestri acesi, che sfilano per le strade della cittadina; sullo sfondo spicca la Cattedrale di Acireale. Completano ciascun francobollo le rispettive leggende “ORISTANO – SA SARTIGLIA” e “ACIREALE - CARNEVALE“, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,60”. Bozzettista Gaetano Ieluzzo per il francobollo dedicato al Carnevale di Acireale. A commento dell’emissione è stato posto in vendita il bollettino illustrativo con articolo a firma dell’Avv. Nino Garozzo, Sindaco di Acireale. Nhora Caggegi tra scrittura e folk Ottima riuscita di una manifestazione culturale dell’Associazione “Amigdala” al Palazzo Beneventano di Catania Grande interesse ha suscitato lo scorso 31 gennaio la presentazione a Catania nel Palazzo Beneventano dell’ultima opera letteraria della giovane scrittrice di Santa Venerina Nhora Caggegi, che unisce alla passione per la scrittura quella per il folk; infatti è componente da diversi anni del gruppo Folk “Vecchia Jonia” di Giarre-Riposto, con il quale si è esibita in Italia e in varie parti del mondo nonchè nelle trasmissioni “Linea Blu” di Rai Uno e “Cuochi senza Frontiere” con Davide Mencacci su Rete Quattro. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Culturale “Amigdala”, presieduta dalla prof.ssa Maria Grazia Palermo, che ha due sedi operative, una a Viagrande e un’altra a Catania, appunto nello splen- dido Palazzo Beneventano al centro della città.Nella prima parte della serata è stato presentato il racconto-verità di Nhora Caggegi “Il silenzio del salice piangente” (Arteincircolo Edizioni, Acireale 2009), che ha un sottotitolo molto significativo: “Ora sono un uomo: conquista di un’identità psicofisica” e nel quale l’autrice affronta con coraggio e profonda partecipazione la storia drammatica di un soggetto pseudoermafrodita, registrato di sesso femminile all’anagrafe, che durante lo sviluppo psico-fisico scopre la propria identità maschile. Da qui nascono gravissime difficoltà nelle relazioni con se stesso e con gli altri, a cominciare dai familiari e dalla scuola. E’ una storia che ha un lieto fine, forse inaspettato, ma che ci invita a non pronunciare giudizi sommari sugli altri e, soprattutto, ad includere anziché escludere la diversità. Nella presentazione dell’interessante romanzoverità si sono alternati, oltre all’autrice, lo psico-pedagogista prof. Giovanni Vecchio, che ha evidenziato gli aspetti educativi e sociali, l’avv. Anna Ruggieri, che si è soffermata soprattutto sulle leggi e sugli aspetti legali concernenti la procedura di cambiamento di sesso, il dr. Salvo Di Dio, che ha inquadrato la problematica dal punto di vista psichiatrico ed ha descritto tutte le forme di sessualità non rientranti nella categorizzazione assoluta maschio/femmina. La dott.ssa Maria Castorina ha letto alcune pagine del libro con particolare adesione al testo riuscendo a far emergere il pathos in esse presente. Dopo ha avuto luogo il concerto del Gruppo Folk “Vecchia Jonia” con la partecipazione della stessa Nhora Caggegi, che ha dato prova di essere, oltre che brava scrittrice, una provetta danzatrice in ambito folkloristico. Lo spettacolo è stato coinvolgente tanto da invogliare i presenti ad unirsi al gruppo nella danza e nel canto. Una serata davvero gradevole che ha saputo coniugare due dimensioni culturali e che ha trasmesso messaggi molto positivi al numeroso pubblico di soci e non soci intervenuto. Corrado Patti AKIS 7 Venerdì 12 febbraio 2010 Il Presidente delle Terme di Acireale, prof.ssa MARGHERITA FERRO, ha ospitato l'Orchestra musicale GIOIA di Acireale. L'occasione è stata voluta per ringraziare i presidi dei sei Istituti coinvolti ( Galileo Galilei, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Ist. Ferraris, Ist. Regina Elena, Ist. Brunelleschi), gli insegnanti dell'orchestra (Ines Papandrea, maestro ed insegnante di pianoforte, William D'Arrigo, chitarra, Angelo Mangiagli,flauto, Simona Postiglione, violino), ed i trenta componenti di GIOIA. ph Franco Barbagallo Nella Casa di cura Lucina di Catania, con la mamma assistita dal prof. Giuseppe Giuffrida e l’intera equipé medica, giorno 19 Gennaio scorso è nato Sebastiano Karol Grasso. I genitori Orazio Grasso e Provvy Trovato felici danno il lieto annuncio. Nella foto i nonni materni Prof.ssa Angela D’Ambra e l’avv. Salvatore Trovato insieme al piccolo Sebastiano Karol. All’avv.to Salvatore Trovato, nostro affezionato collaboratore, ai felici genitori ed al piccolo Sebastiano Karol gli auguri più fervidi dalla famiglia di AKIS. La consulta giovanile, presieduta da Giovanni Vasta, ha avviato una campagna di rilancio della "Carta giovani", riservata a persone di età compresa tra i 14 ed i 28 anni che avranno la possibilità di usufruire di particolari sconti negli esercizi commerciali che aderiranno all'iniziativa. Nel corso di una riunione coor- TRAGUARDI AZZURRI ??? Si è svolto domenica 24 gennaio a Piazza Armerina (EN) il Campionato Regionale di Cross di Società. Anche in quest’occasione l’Atletica Virtus Acireale è stata presente. I primi ad essere chiamati a gareggiare sono stati gli Esordienti “A” (anni 99-00) che si sono dovuti confrontare con un folto numero di partecipanti, erano infatti 50 gli atleti di questa categoria provenienti da tutta la regione, e con una distanza impegnativa per la loro tenerissima età 600 metri. Ottimi i piazzamenti dei mini atleti della Virtus, alla loro prima esperienza regionale, 14° e 22° posto rispettivamente per Munarin Elisabeth e Garofalo Simona, 16° posto per Pulvirenti Francesco. Ancora soddisfazioni nella categoria Allieve (anni 93-94), stavolta le distanze crescono, si dovranno percorrere ben 3 Km. Ma grazie alla loro caparbietà ed il forte attaccamento ai colori sociali, le atlete riescono a conclu- ph Franco Barbagallo Il Dirigente Scolastico Rosario Musmeci dinata da Umberto Bonaventura e Riccardo Massimino, presidenti rispettivamente delle commissioni "Carta giovani" e "Comunicazione", si è stabilito di partire da un nuovo censimento delle attività commerciali presenti sul territorio acese per promuovere, poi, la stessa carta prevedendo uno snellimento delle operazioni di adesione. Gaetano Rizzo CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 338 2071014 www.akis-aci.com Sebastiano La Rosa vincitore del 9° torneo serale Al «Caffè Bellini» di Valverde si è svolta la premiazione del nono torneo serale (22 partecipanti) organizzato dall’«Associazione Dilettantistica Scacchi Valverde» e dedicato alla memoria del magistrato catanese Santi Pirrone, problemista di fama internazionale. Ha vinto Sebastiano La Rosa (2ªN), che con commozione ha dedicato la vittoria al padre recentemente scomparso, 2° classificato il valverdese Santo Daniele Spina (1ªN), 3° Ignazio Giuffrida (1ªN). Si sono inoltre distinti Angelo Costanzo, Vincenzo Magagnini, Vincenzo Nicosia, primo, secondo e terzo dei giocatori non classificati, Marco Marzaduri (1° under 16) ed infine Giuseppe Lanza (1° over 60). Collateralmente si è svolto il secondo torneo lampo «Caffè Bellini» (19 partecipanti). Vincitore, dopo otto turni, il valverdese Giulio Cosentino (2ªN), 2° classificato Giuseppe Battaglia (2ªN), 3° Santo Daniele Spina (1ªN), 4° Angelo Costanzo (NC), 5° Ignazio Giuffrida (1ªN), 6° Nicolò Alberio (2ªN), 7° Riccardo Marzaduri (under 16). Hanno presenziato alla premiazione AKIS dere degnamente il percorso e a conquistare buoni piazzamenti 11° - 12° e 13° posto rispettivamente per Leotta Letizia, Pulvirenti Rossella e Platania Francesca (da questa stagione agonistica in maglia Virtus, costretta a rimontare dopo una brutta caduta in gara) nonché 16° posto per Bella Angela (alla sua prima esperienza agonistica in assoluto). Grazie a questa performance l’Atletica Virtus Acireale sale il podio e si piazza 3ª nel Campionato Regionale di Cross di Società. Ancora soddisfazioni nella categoria Allievi (anni 93-94), stavolta il percorso è di 4 Km., i piazzamenti di Branciforte Alberto, Giardina Giovanni, De Cristofaro Giorgio e Cullurà Alfio (alla sua prima esperienza agonistica in assoluto) rispettivamente 15°- 19°26° e 30° fanno felice il team acese regalando loro un degno 5° posto nel Campionato Regionale di Cross di Società. Soddisfazione in “casa Virtus” che dopo pochi, ma intensi, anni di attività è presente in tutte le categorie promozionali. Un vivo ringraziamento ai tecnici degli atleti dal giovanissimo istruttore Riccardo Leotta (categoria Esordienti), ad Andrea Bortolas (categoria Allieve/i e Ragazzi/e) nonché ai collaudati Proff Collura e Grifò: è infatti grazie al loro prezioso contributo che la società sogna ……... traguardi azzurri!!!! U.S. Festa grande nella comunità parrocchiale San Paolo in onore di don Orazio Barbarino e don Giuseppe Cicala che compiono gli anni, 58 e 30, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Il duplice evento è stato celebrato attraverso un’unica iniziativa promossa dai fedeli che, a vario titolo, animano le attività parrocchiali. E che hanno voluto fare sentire forte tutto il loro affetto ai due sacerdoti, visibilmente commossi durante la festa in loro onore. Don Orazio Barbarino, da oltre dieci anni guida della parrocchia San Paolo, ha saputo creare un movimento affiatato e capace di promuovere, sotto il suo sguardo attento, decine di iniziative. La festa di compleanno è servita anche per porgere un benvenuto ufficiale a don Giuseppe Cicala, giarrese con studi ed esperienze nella capitale, da settembre scorso vice di don Orazio Barbarino, promotore di un’ulteriore ventata di dinamismo nella stessa parrocchia di San Paolo ed apprezzato per la sua voglia di fare tanto da giovani che da meno giovani. Non sono mancati momenti di allegria e particolarmente riuscito si è rivelato quello che ha conciso con alcune canzoni note ma adattate per l’occasione ai due protagonisti della festa. Gaetano Rizzo Salvatore Cosentino, Presidente dell’«Associazione Dilettantistica Scacchi Valverde» e Rosario Reitano che, soddisfatto della riuscita manifestazione, ha dichiarato che «è stata evocata una suggestiva atmosfera di fine Ottocento, epoca in cui i Caffè erano un abituale luogo d’incontro per gli appassionati scacchisti». AKIS: Anno VI, numero 3 del 12 febbraio 2010, distribuzione gratuita - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 198 8 Venerdì 12 febbraio 2010 AKIS Si arricchisce di un nuovo punto vendita la catena di supermercati Standa, targati Nicotra. Nei giorni scorsi inaugurato il funzionale centro di via Mandorle ad Acireale che farà coppia con quello aperto di recente in via Sutera, nella zona Nord della Città dei cento campanili. Al tradizionale taglio del nastro effettuato dalla prof.ssa Anna Sorbello, consorte dell'on.Raffaele Pippo Nicotra, (presidente Standa Sicilia), numerose le autorità che hanno partecipato all’evento, tra le quali abbiamo notato, tra gli altri, gli on.le Basilio Catanoso e Nicola D’Agostino, il sindaco di Acireale avv.Nino Garozzo, la signora Giuseppa Chiarenza a la prof.ssa Mariapia Nicotra, rispettivamente mamma e sorella del sindaco di Aci Catena, protagonista della evoluzione del gruppo, insieme ai quattro figli. A benedire i locali del supermercato nel quale lavoreranno decine di acesi, il parroco della Basilica di S.Filippo d'Agira, don Alessandro Di Stefano accompagnato nell'occasione dal parroco di S.Lucia don Gaetano Pulvirenti. Il nuovo supermercato Standa, oltre 2000 metri quadrati con annesso parcheggio riservato ai clienti, nasce in una zona commerciale in continua espansione a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Acireale, quindi strategica l'intuizione del dott.Giuseppe Nicotra, responsabile dell'omonimo gruppo commerciale, nel voler scommettere sull'area, per offrire i rinomati prodotti e la tradizionale qualità Standa al popoloso quartiere acese. Frutto di ben 35 anni di storia familiare, il gruppo Nicotra, muove i primi, fondamentali passi con il signor Giuseppe, anima della famiglia che in pochi anni, sotto la decisa ed equilibrata spinta del giovane Raffaele Pippo, trova sbocco nella vicina Acireale prima e successivamente a Gravina di Catania. Oggi, gli impegni istituzionali dell'on.Nicotra, non sempre permettono allo stesso, di seguire da vicino i propri interessi imprenditoriali e quindi la successione ed il mandato al figlio che, chiusi con ottimi risultati gli studi universitari, intraprende la professione del papà e del nonno, con una visione moderna ed al passo con i tempi, così come oggi il settore della piccola e grande distribuzione deve essere inteso. Corrado Patti ph servizio Nuccia Leotta Visita il sito: www.akis-aci.com Si è svolta ad Acireale l’edizione 2010 del “Salone dell’orientamento scolastico e professionale” promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Città di Acireale – Servizio di Psicologia Scolastica - in collaborazione con gli istituti scolastici secondari di secondo grado, i centri di formazione professionale, l’Università di Catania, la Provincia Regionale di Catania, L’ufficio scolastico provinciale, la partecipazione degli sportelli multifunzionale e centri di orientamento professionale, giunto alla settima edizione ha chiuso i suoi battenti. Il meeting era rivolto agli alunni delle scuole secondarie di I grado e ai loro genitori e, così come da collaudata formula, si è articolato in spazi espositivi, workshop e convegni. Corso Savoia, 111 c 95024 ACIREALE (CT) Tel. 095 7649590 Tel./fax: 095 7647733 Corso Savoia, 111 c 95024 ACIREALE (CT) Tel. 095 7649590 Tel./fax: 095 7647733