Condividere e personalizzare, nuove tendenze del vino
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Condividere e personalizzare, nuove tendenze del vino
SPECIALE / SERVIZI CONTO TERZI << CONDIVIDERE E PERSONALIZZARE, LE NUOVE TENDENZE DEL VINO SU MISURA di Alessandra Biondi Bartolini Si apre l’era del custom crushing, società di servizio che offrono soluzioni outsorcing in grado di vinificare in modo personalizzato le uve di altri produttori. O di interpretare i desideri dei consumatori fino ad ottenere produzioni “sartoriali” S i chiamano custom crushing e sono strut ture di servizio che vi nificano esclusivamente in conto terzi e in modo persona lizzato uve di altri produttori. Nei paesi anglosassoni, USA, Australia e Nuova Zelanda, so no molto diffuse e fanno parte dei numerosi fenomeni di con divisione di spazi e servizi (il più noto e diffuso è il cosiddet to coworking) che si stanno af fermando in molti settori. I clienti di queste strutture di servizio sono spesso piccoli vi ticoltori che non hanno una lo ro cantina e che desiderano va >> Barbara Tassini, enologo del Consorzio Tuscania. VIGNEVINI n.5 maggio 2014 lutare il mercato dei loro nuovi Consorzio Tuscania, vini. In altri casi sono wine dalla ricerca ai servizi makers che cercano una strut Nata come cantina sperimen tura dove condurre le loro pro tale di meso e microvinificazio ve, su nuove tecniche di vinifi ne la Cantina del Consorzio Tu cazione e nuovi vitigni, o scania a Sambuca di Tavarnelle ancora vip e personaggi noti Val di Pesa (FI), che dispone di che desiderano entrare nel 76 serbatoi da 10 hl, ha speri mondo enolo mentato al gico con un vi >> IL PRESENTE DI COWORKING termine del DELLA CANTINA DEL CONSORZIO no che porta progetto di ri TUSCANIA: DAI TEST DEL POTENZIALE ENOLOGICO DELLE la loro firma. cerca qua UVE ALLA MESSA A PUNTO DI Infine tra gli driennale che NUOVI PROTOCOLLI DI VINIFICAZIONE IN CONTOTERZI utilizzatori di l'aveva vista questi servizi protagonista, ci sono dei normali produttori, un utilizzo come struttura di che chiedono spazio per vinifi servizi personalizzati ai produt care uve che non riescono a ge tori. «A partire dal 2011 all'at stire quando la produzione su tività di ricerca applicata ab pera le capacità delle loro can biamo affiancato una serie di tine. servizi che ci hanno richiesto i In tutti i casi i servizi sono cuci produttori racconta Barbara ti sulle necessità del cliente e Tassini responsabile enologica generalmente a fare al diffe del Consorzio e quest'anno so renza sono le dimensioni, le no stati quasi trenta quelli che quantità di uva da processare e si sono rivolti a noi per fare vini le richieste di personalizzazio ficazioni personalizzate di vo ne dei protocolli e dei processi. lumi di uva diversi, dai 10 ai In Italia, mentre sono molte le 150 quintali». Una richiesta cantine che accanto alle loro arrivata dal mercato prima an normali produzioni offrono cora che venisse promossa spazio ad altri produttori per un'offerta in modo strutturato e vinificare (o talvolta processare che proprio per questo fa pen solo una parte del ciclo produt sare ad un mercato molto più tivo, come ad esempio molto grande per questo tipo di servi diffusa la rifermentazione in zi e alla portata di chi, come la autoclave), pochissime sono le struttura toscana, è in grado di strutture nate e dimensionate rispondere a queste esigenze in per offrire solo un servizio cu modo professionale andando stomizzato e personalizzato. incontro a richieste spesso 33 >> SPECIALE / SERVIZI CONTO TERZI clienti partecipano alle diverse fasi nei modi e nei tempi che desiderano: alcuni seguono il processo molto da vicino, fa cendoci visita in occasione di tutte le principali fasi del pro cesso e condividendo con noi tutte le scelte tecniche, altri una volta definiti gli obiettivi e gli stili del vino che desiderano, sono interessati ad assaggiare il loro vino nei momenti chiave per le decisioni più importanti e a poi ricevere il prodotto finito e confezionato». >> Azienda Agricola Matteoli, bottiglie personalizzate in base alle richieste del cliente. molto diverse: «Ci sono clienti continua Tassini per i quali funzioniamo da incubatore e che desiderano testare il po tenziale enologico delle loro uve e il mercato dei loro nuovi vini, prima di affrontare un in vestimento importante come quello richiesto dalla costru zione di una nuova cantina. Al tri vogliono aggiungere nuove varietà e nuovi vini alla normale offerta già prodotta nelle loro cantine. Infine ci sono stati ca si di produttori che pur avendo la loro cantina ci hanno chiesto di mettere a punto un protocol lo o di testarne di diversi con dei nuovi obiettivi di qualità». Tassini che spiega anche che cosa offre il servizio del Consor zio Tuscania: «Si va dalla sele zione e l'acquisto delle uve, al lo studio dei protocolli di vinifi Consumatori o adottanti? Se i custom crushing sono ser vizi condivisi che interessano i cazione e di affinamento, alla produttori, altri nuovi fenome vinificazione e l'affinamento in ni stanno nascendo per rispon legno o in ac dere ad un de ciaio, per fini >> VINI SELFIE, UN “AUTOSCATTO” siderio diffuso CHE VA DALLA SEMPLICE re con la sta del consuma PERSONALIZZAZIONE DELL’ETICHETTA ALLA bilizzazione e tore di parte POSSIBILITÀ DI INTERAGIRE CON l'imbottiglia cipare al pro ENOLOGI E AGRONOMI PER CREARE “TAGLI” A RICHIESTA mento. Nella cesso produt maggior parte tivo. I vini dei casi ci viene richiesto un personalizzati, prodotti taylor servizio completo, dalla rice made, cuciti sulle caratteristi zione delle uve alla bottiglia, e i che richieste direttamente da >> Castagnole delle Lanze in Piemonte, un Comune che ha ottenuto una forte visibilità grazie al progetto “Adotta un filare”. 34 VIGNEVINI n.5 maggio 2014 SPECIALE / SERVIZI CONTO TERZI << >> La cantina del Consorzio Tuscania un singolo cliente finale, o an che solo confezionati con un'etichetta propria, per un evento o per un regalo, stanno affermandosi negli ultimi anni anche nel nostro paese. Qualcuno li ha chiamati vini selfie richiamando la moda dell'autoscatto e della condivi sione sui social, ma nella nuo va tendenza dei vini customiz zatispesso è solo il primo con tatto ad avvenire sul web. La rete cioè crea il contatto tra il produttore reale e il consuma tore che desidera trasformarsi in produttore, ma la produzio ne è tutt'altro che virtuale. I diversi siti online che offrono questo servizio permettono di partecipare alla produzione a diversi livelli e all'utente di scegliere il grado di coinvolgi mento desiderato. Si va in al cuni casi dalla scelta o l'ado zione di un filare o di una barri que, alla possibilità di partecipare attivamente alle fasi di raccolta e ad altre fasi della produzione (per esempio alla creazione dei tagli), o di interagire con i professionisti, VIGNEVINI n.5 maggio 2014 enologi e agronomi, che curano la produzione del proprio vino, fino alla semplice personaliz zazione della veste grafica del la bottiglia con un'etichetta creata on line con la grafica de siderata e con il proprio nome. «Da quando abbiamo lanciato spiega Andrea Matteoli il servizio di personalizzazione online delle bottiglie, almeno il 90% delle nostre vendite av viene con l'etichetta persona lizzata».” Matteoli è il titolare dell'omonima azienda di Gaio le in Chianti, che personalizza >> Lanze Barbera d’Asti Docg, vino prodotto in base ad un contratto d’adozione anche una sola bottiglia del suo Chianti Classico DOCG, dando la possibilità all'utente di editare online la grafica del la sua etichetta «I clienti sono aziende che utilizzano i nostri vini per la regalistica di Natale o privati che acquistano una o più bottiglie per un evento o per un regalo». Ma la rete, che mette in contat to produttori e consumatori non rappresenta solo una nuo va possibilità di mercato: per i produttori e i cittadini del Co mune di Castagnole delle Lan ze in Piemonte l'adozione del filare è stata l'occasione per un progetto sociale e culturale di grande successo che vale la pe na raccontare. “Adotta un filare” «L'idea racconta Elisa Oc chetti è nata nel 2010 da due amici, un assessore, Marco Cortese, e un consigliere co munale, Luigi Bianco recente mente scomparso, alla ricerca di un progetto per rivalorizzare il territorio, il turismo e la pro duzione viticola. L'obiettivo era quello di aiutare soprattutto i produttori più piccoli, con più difficoltà a presentarsi sul mer cato, e di aumentare in loro l'attaccamento al territorio del quale essi sono i principali cu stodi». Elisa Occhetti collabora con il Comune di Castagnole per la gestione del progetto “Adotta un filare”. Il Sindaco Marco Violardo raccoglie la proposta e ne nasce un proget to virtuoso del quale il Comune è gestore e promotore, nel qua le i piccoli mettono a disposi zione l'uva dei loro filari, i gran di si impegnano a vinificarla e il consumatore/enoturista par 35 >> SPECIALE / SERVIZI CONTO TERZI tecipa in qualità di adottante del filare. Il Comune e i produt tori che aderiscono firmano una convenzione nella quale in caso di adozione da parte di un privato, si impegnano recipro camente il primo ad acquistare l'uva ad un prezzo superiore a quello di mercato e il secondo a conferire un prodotto al giu sto grado di maturazione, sta bilito con degli standard quali tativi fissati al di sopra di quelli richiesti dal Disciplinare di produzione del Barbera d'Asti Docg al quale i vigneti appar tengono. Le uve degli adottanti vengono vinificate presso la cantina Bel Sit di Ezio Rivella, che di Ca stagnole è originario, dove i vini saranno poi anche affinati e sta della targatura dei filari e la imbottigliati. I prodotti ottenu festa della vendemmia». «Con ti sono due Barbera d'Asti gli utili ottenuti – aggiunge il Docg, il Lanze e il Conte di Lan Comune ha attivato progetti di ze nella versione affinata in le interesse culturale e sociale gno, e gli per la colletti adottanti, che >> URBAN WINERIES, UNA MODA vità: sono sta CHE PRENDE PIEDE PER ORA aderiscono te ridipinte le SOPRATTUTTO ALL’ESTERO, DOVE OGNUNO PUÒ CREARE IL con un con scuole, è stata PROPRIO BLEND E PORTARSI VIA tratto on line ristrutturata e LE SUE BOTTIGLIE, AUMENTANDO LA VISIBILITÀ DEL TERRITORIO con il Comu trasformata in ne, hanno di centro cultu ritto a un minimo di 12 botti rale polifunzionale una chiesa glie per ogni anno di adozione, sconsacrata e sono stati attiva insieme ad una serie di altri ti altri progetti in collaborazio servizi e sconti in occasione ne con il mondo dell'associa delle feste e degli eventi orga zionismo e del volontariato». nizzati per seguire le fasi della La prossima festa della Barbe produzione. «A partire dal ra è per il primo weekend di 2010 – continua Occhetti ab maggio e sono tutti invitati. biamo avuto da 1.200 a 1.500 adottanti ogni anno e tutti, in Urban wineries: sieme alle loro famiglie e a cantine molti altri, partecipano ad al metropolitane meno uno degli eventi che or Non lontane del fenomeno del ganizziamo: la festa della pota le birrerie artigianali e dei tura, la festa della Barbera (nel brewpub, le Urban wineries corso della quale gli adottanti forniscono un'ultima chiave di ricevono il loro prodotto), la fe lettura dei fenomeni di “social 36 winemaking” dei quali stiamo parlando, ed esattamente co me è accaduto in Italia per i birrifici, il loro successo è lega to soprattutto a quelle nazioni o regioni dove la produzione di vino rappresenta un nuovo trend e non una tradizione. Diffuse in molte città statuni tensi (la Wilridge Winery fu la prima ad aprire nel 1988 a Se attle), le Urban Wineries hanno permesso di sviluppare un nuo vo modello di produzione e di stribuzione all'interno dei cen tri urbani, svincolandosi dalle zone rurali e indipendente mente dalla vicinanza con le aree viticole, portando il pro cesso di produzione e le espe rienze proprie dell'enoturista alla portata del consumatore metropolitano e del pubblico dell'after hour. Nella London Cru, la prima Ur ban Winery europea, nata nel 2013 nel cuore di Londra al po sto di una distilleria, vengono vinificate varietà bianche e ros se provenienti da diverse aree viticole, la cui maturazione è seguita in vigneto dallo staff in glese e che alla raccolta saran no trasportate in un camion re frigerato e consegnate entro 36 ore. Quest'anno sono stati pro dotti un Syrah, un Cabernet Sauvignon e uno Chardonnay della Languedoc Roussillon ol tre ad una Barbera del Piemon te. Gli avventoriconsumatori hanno la possibilità di conosce re ogni dettaglio del “dietro le quinte” non solo del processo di vinificazione, ma anche del la regione, del vigneto e del vi gnaiolo che ha fornito le sue uve. Visite, seminari, corsi ed eventi (come il Be a Winemaker for a Day dove ognuno può crea re il proprio blend e portarsi via le sue bottiglie), permettono di aumentare la visibilità sul terri torio di queste cantine e natu ralmente il loro giro di affari. Il tutto naturalmente egregia mente raccontato sul sito e sui canali social. l VIGNEVINI n.5 maggio 2014