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BUSINESS PLAN
 PROGETTO D'IMPRESA
CHI SIAMO
L’impresa IL CRAVATTAIO MATTO è una società in nome collettivo (S.n.c) che si occupa
della produzione e della vendita di cravatte.
Essa è gestita dagli alunni della classe 4°A , indirizzo SIA, presso l'Istituto Tecnico
Commerciale "ISIS Romagnosi" , sede in Erba (CO) in via Carducci n. 5.
I soci di questa neo‐impresa possiedono esperienze acquisite tramite stage estivi
organizzati dalla scuola, che li hanno messi in contatto con il mondo del lavoro. Alcuni soci
lavorano esclusivamente nell’azienda, mentre gli altri partecipano tramite capitale o
collaborazione saltuaria.
Quanto alle competenze, i corsisti hanno capacità giuridiche, economiche e linguistiche
(inglese per commercio estero).
MISSION
Per prepararvi al meglio ad eventi di ogni genere vi trasmettiamo la passione per il bello ,
il buon gusto e il nostro stile.
Siate unici, per distinguervi indossate le cravatte del cravattaio matto!
Mostrerete quel tocco di eleganza in più attorno al vostro collo.
Iniziata con entusiasmo,all’interno del rinomato territorio comasco, l'impresa si pone lo
scopo di offrire una vasta gamma di pregiate cravatte, attraverso una produzione
artigianale di qualità, rispettando l’ ambiente e ponendo attenzione all’incessante
mutamento di tendenze.
Acquistando i nostri articoli avrete la sicurezza di utilizzare beni che non violano le
normative vigenti riguardo la salvaguardia del mondo in cui viviamo.
Con una lavorazione che mira a non danneggiare in alcun modo l’ambiente, avrete la
garanzia di indossare prodotti la cui lavorazione non inquina acqua, aria, o qualsiasi altro
elemento naturale.
STORIA DELLA CRAVATTA
In molti sostengono che la cravatta discenda direttamente dal pezzo di stoffa che i
legionari romani utilizzavano già nel II secolo dopo Cristo. Ne troviamo una raffigurazione
sulla Colonna di Traiano del 113 d.C. eretta per celebrare le vittorie di Traiano sui Daci fra
il 101 ed il 106 d.C.
In realtà non si intuisce un grande collegamento fra la cravatta intesa nel senso moderno e
questa sua "antesignana". I veri precursori della cravatta sono i fazzoletti da collo che
apparvero intorno al 1650. In quel periodo la cravatta a punta costituiva simbolo di
immensa ricchezza, basti pensare che il re inglese Carlo II indossava una cravatta costata
oltre 20 sterline già nel 1660. Per farVi un'idea tenete in considerazione che a quell'epoca
una rendita "annua" di 2 sterline era considerata un introito di buon livello.
Il prototipo della cravatta attuale è di origine americana e risale al 1700. Inizialmente era
sostanzialmente una bandana annodata a fiocco e, strano ma vero, fu un pugile a renderla
popolare: James Belcher.
In seguito, all'inizio del XIX secolo, Lord George Bryan Brummel introdusse una moda
innovativa. Lord Brummel è stato un dandy leggendario, nonché un grande stilista; egli
aborriva qualsiasi esagerazione, sosteneva che l'eleganza non va a braccetto con
ridicolaggini ed esagerazioni. Il Lord aveva un look molto personale con frac blu, panciotto,
pantaloni beige, stivali neri e fazzoletto da collo bianco. Pensate che era tanto attento al
proprio look da cambiare fazzoletto nel caso in cui il primo tentativo di nodo risultasse di
brutto effetto, una volta stropiacciato non era più utilizzabile. Inutile specificare che
possedesse una quantità impressionante di fazzoletti da collo candidi ed inamidati.
Facendo ancora un balzo nel tempo ci troviamo nel 1880, epoca in cui i membri dell'Exeter
College di Oxford tolsero i nastri dai propri cappelli per annodarseli al collo creando, di
fatto, la prima vera cravatta da club. Il 25 giugno 1880 ordinarono ad un sarto di produrre
dei nastri appositi con i colori del club. Diedero così il via ad una moda che contagiò presto
club e college inglesi.
Dal 1924 la cravatta divenne quella che conosciamo oggi, fu Jesse Langsdorf (New York)
a trovare la soluzione giusta per la produzione tagliando il tessuto con un angolo di 45°
rispetto al drittofilo, impiegando tre strisce di seta da cucire successivamente. L'idea venne
brevettata ed esportata in tutto il mondo. Ancora oggi le cravatte di qualità sono create con
il medesimo procedimento.
L’evoluzione del settore serico nel comasco
Il distretto serico comasco si presenta come un territorio collinare con una lunga tradizione
manifatturiera, molto popoloso e punteggiato da tanti piccoli centri collegati da una densa
rete viaria.
Il distretto è specializzato nella lavorazione della seta e, dagli anni trenta in avanti, anche
delle cosiddette “fibre seriche.
Dal XIV ,trovandovi ideali condizioni naturali e socio-economiche, la sericoltura, la trattura
e la tessitura della seta si insediarono stabilmente nel comasco. Dagli anni cinquanta del
secolo scorso, il distretto si occupa esclusivamente delle operazioni industriali del
processo produttivo, una serie di fasi interdipendenti che si apre con la torcitura e la
preparazione del filato, passa attraverso la tessitura e si conclude con la nobilitazione
tessile.
Malgrado l’introduzione del sistema di fabbrica risalga alla seconda metà dell’Ottocento, la
produzione è sempre stata largamente decentrata.
La storia è un processo di produzione particolarmente complesso hanno consegnato al
distretto serico comasco una struttura della produzione molto articolata e frammentata.
Cruciale per il funzionamento della filiera frammentata è la figura del converter.
Negli ultimi venti anni la situazione è radicalmente mutata.
Sia le esportazioni di articoli della Provincia di Como sia l’andamento dell’occupazione nel
settore tessile provinciale mostrano una chiara inversione di tendenza proprio nel 1996.
Gli anni Ottanta furono un periodo irripetibile, per la relativa debolezza della concorrenza
nel settore serico e per la congiuntura eccezionalmente favorevole, durante la quale gli
scambi internazionali di articoli sono cresciuti a un ritmo superiore alla media dei beni
scambiabili. Como aveva dominato negli anni Ottanta il settore serico replicando nel
tempo la stessa strategia (“la qualità prima di tutto”).
Poiché i concorrenti dei comaschi erano in sostanza altri comaschi, mancava l’abitudine a
confrontarsi con l’esterno.
E poiché la concorrenza interna era giocata sulla differenziazione, mancava l’abitudine a
considerare il prezzo e le componenti di servizio come variabili competitive rilevanti. Infine,
poiché le strategie tradizionali avevano dato ottimi risultati in passato, si faticava a
percepire la necessità del cambiamento.
Il valore della produzione serica nazionale è calato fino al 2004, ha conosciuto una certa
ripresa nel triennio 2005-2007, per contrarsi infine nei due anni successivi.
La quota delle esportazioni comasche nel totale regionale e nazionale è diminuita lungo
tutto il periodo.
Una spiegazione parziale di questo fenomeno è la concorrenza più intensa cui sono stati
sottoposti gli articoli prodotti dai comaschi rispetto ad altri articoli T&A, in particolare quelli
in lana e per abbigliamento maschile.
Più di recente, le imprese locali hanno adottato un approccio ancora più multifibre,
lavorando sempre più il cotone, il lino e ogni sorta di fibra naturale o chimica.
L’output tipico dell’area comasca resta il tessuto in seta pura o misto-seta.
Oggi,le principali industrie tessili nel settore comasco sono la Mantero e la Ratti.
ANALISI DEI CONCORRENTI
Nella zona vi sono 3 principali aziende concorrenti:
Concorrenti principali
Denominazione
Canepa
Tessitura Serica
S.p.A.
Antartide s.r.l.
Corti Giuseppe
Ugo s.r.l.
Sede
San Fermo
Della
Battaglia
(CO) via
Trinità, 1
Como
(CO) via A.
Alciato,
17/O
Como
(CO) via
Leoni, 6
Tipi di
produzione
Punti di forza
Punti di debolezza
Cravatte e
foulards
Disponibilità di
magazzinaggio
merci in depositi
attrezzati
Alti costi di gestione
Cravatte e
sciarpe
Seteria
specializzata in
cravatte
Consegna
rapida
Lavorazione
artigianale della
seta
Scelta limitata
Lunghi tempi d’attesa
Queste tre aziende presentano inoltre, nell'ordine, vantaggi come alta tecnologia e
una buona struttura finanziaria e una clientela affermata, velocità di consegna ed
internazionalità, e sono in cooperazione con altri corrieri d’Italia.
Bisogna però considerare che:
- “Canapa Tessitura Serica S.p.A.” nonostante offra un’ampia offerta di prodotti deve
senz’altro sostenere dei costi di gestione altrettanto ampli che senz’altro si riflettono sui
prezzi applicati alla clientela;
- “Antartide s.r.l.” se si desiderano delle rapide consegne a costo relativamente contenuto
sono senza ombra di dubbio un’ottima opzione ma, per contro la gamma dei prodotti offerti
risulta limitata a pochi articoli di classe;
- “Corti Giuseppe Ugo s.r.l.” è basata su un’ efficiente e accurata produzione della seta,
che però richiede un’ alta specializzazione del personale addetto che risulta limitato a
pochi dipendenti, con conseguente aumento dei tempi d’attesa.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
 Lo spirito di squadra
 Massima attenzione al cliente
 Serietà
 Qualità
 Creatività dei tessuti
MINACCE


Forte concorrenza
Crisi economica
PUNTI DI DEBOLEZZA


Inserimento sul mercato
Esperienza in fase di sviluppo
OPPORTUNITA’


Richiesta di nuovo design
Ricerca continua di tutte quelle che
possono essere le nuove frontiere
del tessile.
DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE
Nella zona sono presenti diversi concorrenti che offrono ottimi prodotti di seteria e
presentano una struttura, dotata di grandi magazzini, in grado di gestire in modo efficiente
i prodotto finito.
La nostra società comunque, a differenza delle altre, dispone di prestazioni più elementari
con l’obiettivo di offrire qualcosa di altrettanto competitivo mirato al soddisfacimento
completo delle aspettative dei clienti.
I nostri competitori offrono articoli più specifici, ma meno richiesti dal mercato rispetto al
repertorio offerto dalla nostra società, ovvero una produzione di beni particolareggiati e
una vendita vicina alle esigenze del cliente.
Intendiamo realizzare questo progetto andando ad individuare le ultime tendenze di moda,
in modo da rendere il nostro cliente “a passo con i tempi”, con un ottimo rapporto qualitàprezzo. Il nostro scopo primario sarà quello di accontentare le varie richieste degli
acquirenti.
La società vanta di un personale professionale altamente qualificato, in quanto i propri
dipendenti detengono la laurea in innovazione tecnologica nel settore tessile per il Made in
Italy.
Ogni nostro prodotto risponde ad un determinato bisogno del cliente.
La vendita dei nostri articoli avviene esclusivamente sul territorio nazionale.
STRUTTURE LOGISTICHE E STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La qualità dei nostri prodotti è appurabile mediante il parere di clienti già soddisfatti in
precedenza, inoltre si può verificare provando direttamente gli alti standard di serietà,
creatività e qualità acquistando direttamente ciò che viene mostrato dal catalogo.
Il nostro obiettivo è di trarre profitti attraverso la produzione e la vendita dei nostri prodotti
mantenendo sempre fede ai nostri valori.
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ADOTTATA È LA SEGUENTE:
Amministratore delegato
Elisabetta Zappa
Direttore
commerciale
Andrea Malinverno
Direttore
amministrazione
finanziaria
Direttore della
produzione
Giulia Tagliabue
Stefano Miotto
Massimiliano
Gatti
Chiara
Pasquariello
Valentina
Donnini
Carola
Califfo
Alessandra
Ballabio
Simone
Pontiggia
BUDGET DELLE VENDITE
Tipo di prodotto
Cravatte in seta
Cravatte in poliestere
TOTALI
Quantità
25.000
12.000
37.000
Prezzo
18,00€
10,00€
-
Importi
450.000€
120.000€
570.000€
Essendo la produzione diversificata su due tipi di cravatte si calcola che ogni giorno
vengano vendute in media n. 147 cravatte. Quindi all’anno si prevede una vendita di
37.000 unità.
Prevalentemente la nostra azienda produce e vende cravatte in seta in misura del 68% sul
totale, mentre, per quanto riguarda le cravatte in poliestere la percentuale è del 32%.
Si prevede una vendita annua di n. 25.000 cravatte in seta ad un prezzo medio di 18,00 €
(prezzo minimo 11,00€, prezzo massimo 25,00€) per un totale di 450.000€ e n. 12.000
cravatte in poliestere ad un prezzo di 10,00€ (prezzo minimo 5,00€, prezzo massimo
15,00€) per un totale di 120.000€ ;
BUDGET DEI CONSUMI E DEGLI APPROVIGIONAMENTI DI MATERIE PRIME
Materie prime
Cravatte in seta
Cravatte in poliestere
Prezzo
Prezzo
Consumi
unitario (al Costo totale Consumi unitario Costo totale
metro)
(al metro)
Seta
m 4688
€ 30,00
€ 140.640,00
-
-
-
Poliestere
-
-
-
m 2250
€ 10,00
€ 22.500,00
Costi accessori
(fodera,interno,etichetta,
busta)
n. 25.000
€ 3,00
€ 75.000,00 n.12.000
€ 1,50
€ 18.000,00
TOTALI
€ 215.640,00
€ 40.500,00
Si prevede che con 75cm di stoffa si riescano a produrre n. 4 cravatte.
 I metri di stoffa utilizzati per la produzione di cravatte in seta sono stati calcolati nel
seguente modo:
25000/4= 6250 numero gruppi di cravatte.
6250*0,75=4687,5 m  arrotondiamo i metri per eccesso perciò diventano 4688 m;
 Per trovare il costo totale dei metri di stoffa utilizzati, sapendo che il prezzo unitario
è 30 € al metro, il calcolo è il seguente:
30*4688= 140.640,00€
 I metri di stoffa utilizzati per la produzione di cravatte in poliestere sono stati
calcolati nel seguente modo:
12.000/4 = 3.000
3.000*0,75 = 2.250 m

Per trovare il costo totale dei metri di stoffa utilizzati, sapendo che il prezzo unitario
è 10 € al metro, il calcolo è il seguente:
10*2.250 = 22.500,00€
L’importo unitario dei costi accessori è stato determinato nel seguente modo:
 Interno: 0,60€ per il poliestere e 1,60€ per la seta;
 Fodera: 0,50€ per il poliestere e 1,00€ per la seta;
 Etichetta: 0,30€;
 Busta: 0,10€;
L’importo totale per le cravatte in poliestere è il seguente:
0,60 + 0,50 + 0,30 + 0,10 = 1,50€.
L’importo totale per le cravatte in seta è il seguente:
1,60 + 1,00 + 0,30 + 0,10 = 3,00€.
Il prezzo totale relativo ai costi accessori per le cravatte in poliestere si calcola:
12.000*1,50 = 18.000,00€.
Il prezzo relativo ai costi accessori per le cravatte in seta si calcola:
25.000*3,00 = 75.000,00€.
BUDGET DELLA MANODOPERA DIRETTA
Cravatte
Seta e
poliestere
Volumi di
produzione
n. 37.000
Numero ore
impiegate
0,5
Totale ore
18.500
Costo orario
unitario
6,50€
Costo totale
120.250,00€
Con la forza lavoro di cui dispone l’azienda si prevede di produrre n. 37.000 cravatte.
Per la confezione di una cravatta occorrono circa 30 minuti; per un totale annuo di 18.500
ore lavorative.
Si stabilisce di retribuire ciascun dipendente a 6,50€ l’ora ottenendo un costo annuo di
120.250,00€.
BUDGET DEI COSTI GENERALI DI PRODUZIONE DEI SERVIZI
COSTI
Costi di spedizione
Costi di pubblicità e promozione
Ammortamenti commerciali
Totale costi commerciali
IMPORTI
3.000,00€
2.000,00€
9.300,00€
14.300,00€
Il totale dei materiali accessori è stato ricavato da una previsione approssimativa dei
materiali che si potrebbero utilizzare. Per quanto riguarda i costi fissi il totale ammonta a
68.912,50€ ottenuto sommando assieme tutti i vari costi fissi:
1. Manutenzione e riparazione: abbiamo stabilito in 30.712,50€ manutenzioni ordinarie
riguardanti l’intera azienda.
2. Ammortamenti macchinari: abbiamo trovato il valore complessivo dei macchinari
sommando 70.000€ per macchinario per punti di chiusura (GF), 10.000€ per sega
a nastro e 2.000€ per vaporine, per un totale di 82.000€ e l’abbiamo ammortizzato
del 10% annuo  82.000,00€*10/100=8.200,00€.
3. Servizi diversi: sono composti da energia elettrica, riscaldamento , spese
telefoniche e assicurazioni per un totale di 30.000,00€.
BUDGET DEI COSTI COMMERCIALI E DI DISTRIBUZIONE
DESCRIZIONE
Manutenzione e riparazione
Ammortamenti macchinari
Servizi diversi
(energia elettrica,riscaldamento)
Totale costi fissi
TOTALI
30.712,50€
8.200,00€
30.000,00€
68.912,50€
Per quanto riguarda il magazzino, l’azienda non sostiene costi significativi in quanto
vende esclusivamente sulle commesse dei clienti.
I costi di spedizione ammontano a 3.000,00€ in base ai volumi di vendita.
I costi di pubblicità e promozione ammontano a 2.000,00€ annui.
Gli ammortamenti sono stati così calcolati: sul macchinario per punti di chiusura è stata
calcolata una quota di ammortamento pari al 10% sul costo di 70.000,00€, quindi
7.000,00€; per la sega a nastro è stata calcolata una quota di ammortamento pari al 20%
sul costo di 10.000,00€, quindi 2.000,00€; e per le vaporine è stata calcolata una quota di
ammortamento pari al 15% sul costo di 2.000,00€, quindi 300,00€.
BUDGET DEI COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI
COSTI
Consulenze, onorari ed emolumenti agli
organi sociali
Varie
Totale costi amministrativi
IMPORTI
5.000,00€
25.000,00€
30.000,00€
E’ previsto che saranno richieste annualmente consulenze pari a 5.000 €.
Riguardo ai vari costi amministrativi si ipotizza che verranno sostenuti costi pari a 25.000€,
per cancelleria, assicurazione.
BUDGET DEL RISULTATO OPERATIVO
Totale Ricavi:
 Budget delle vendite
Totale costi:
 Budget degli approvvigionamenti
 Budget della manodopera diretta
 Budget dei costi generali di produzione dei servizi
 Budget dei costi commerciali e di distribuzione
 Budget dei costi amministrativi e generali
Totale:
Reddito operativo: 570.000,00 - 489.602,50
570.000€
256.140,00€
120.250,00€
68.912,50€
14.300,00€
30.000,00€
489.602,50€
80.397,50€
BUDGET ECONOMICO GENERALE
Totale Ricavi:
 Budget delle vendite
Totale costi:
 Budget degli approvvigionamenti
 Budget della manodopera diretta
 Budget dei costi generali di produzione dei servizi
 Budget dei costi commerciali e di distribuzione
 Budget dei costi amministrativi e generali
Totale:
Reddito operativo: 570.000,00 - 489.602,50
Imposte: (80.397,50*40)/100 =
Reddito Netto: 80.397,50 - 32.159,00 =
570.000€
256.140,00€
120.250,00€
68.912,50€
14.300,00€
30.000,00€
489.602,50€
80.397,50€
32.159,00€
48.238,50€
INVESTIMENTI
VOCI DI SPESA
Oneri di costituzione
Impianti generali: elettrico, wireless…
Attrezzature, macchine d’ufficio e
arredamento
Consulenza specialistiche
Realizzazione sito
TOTALE INVESTIMENTI
IMPORTI
2.500,00€
5.000,00€
5.000,00€
2.000,00€
1.000,00€
15.500,00€
FINANZIAMENTI
FONTI DI FINANZIAMENTO
Capitale proprio in natura
Capitale proprio sul c/c
Prestiti bancari da negoziare
TOTALE FONTI
IMPORTI
Capitale proprio sul c/c=250.000,00 € - 82.000,00 €=168.000,00 €.
82.000,00€
168.000,00€
0,00€
250.000,00€