Egle Trincanato_Venezia Centro
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Egle Trincanato_Venezia Centro
ON . LINE ISSN 2035-7982 I progetti di Egle Trincanato per edifici da erigersi nel Centro Storico di Venezia Emiliano Balistreri Egle Trincanato's plans for buildings in the centre of Venice The only well-known design to have been produced by Egle Trincanato and Giuseppe Samonà was the 1952 plan for the INAIL building at San Simeone in the centre of Venice. In 1960 their work was reviewed by Vittorio Gregotti in Casabella magazine and is generally considered to be one of very few masterly examples of contemporary architecture to be built in Venice during the second half of the twentieth century. The architects Samonà and Trincanato also designed at least four other buildings for the centre of Venice, which were never built. Meanwhile, Trincanato alone was responsible for three designs, two for hotels and one for a private house: these include a rationalist design for the Bauer Hotel and a plan inspired by the work of Wright for the Danieli Hotel. 1 L'unico progetto noto, forse in quanto realizzato, di Egle Trincanato e Giuseppe Samonà per la città di Venezia è il progetto del 1952 per l'edificio dell'Inail a San Simeone, opera recensita da Vittorio Gregotti nel 1960 (Casabella n. 244) ed annoverata dalla critica e dagli storici tra le poche realizzazioni d'architettura contemporanea d'autore nella città lagunare nel corso del secondo Novecento. La coppia di progettisti Samonà e Trincanato ideò, oltre a quello per l'Inail, almeno altri quattro progetti, non realizzati, per l'edificazione di fabbricati nell'area del Centro Storico veneziano, ovvero un progetto di riqualificazione e ripristino di abitazioni congiunto a nuova edificazione in Fondamenta delle Burchielle a Santa Croce, la progettazione di un edificio di civile abitazione in Campazzo delle Erbe a Castello e di case in località Madonna dell'Orto a Cannaregio, infine un progetto per edificio in Fondamenta Zitelle alla Giudecca. Inoltre Egle Trincanato delineò due progetti di residenze alberghiere, cioè l'ampliamento del Bauer in Campo San Moisé e del Danieli in Riva degli Schiavoni, ed uno per un fabbricato di civile abitazione in Fondamenta Contarini a Cannaregio; sempre tra i progetti di ambito veneziano della Trincanato è da considerarsi anche quello ipotetico della tesi di laurea del 1938 con la proposta per una Stazione Marittima Turistica sulla Riva dell'Impero, tema suggeritole, o forse impostole, dalla retorica di regime del professore Duilio Torres, suo relatore, che in quegli anni auspicava discutibili sostanziali demolizioni nell'area fatiscente della Marinarezza sostenendo la necessità di un intervento non conservativo ma di ricostruzione ex novo che avrebbero così alterato la valenza scenografica e storica di un'area rilevante del Bacino di San Marco; invece il merito della tesi, che fu l'aspetto più criticato dalla Commissione di Laurea, fu il progetto suppletivo concepito dalla Trincanato per la costruzione di una casa popolare, definita dall'autrice di “carattere veneziano moderno” e denominata “casa operaia”, elemento che denota l'attenzione agli aspetti sociali nella EdA 05-2010 ON . LINE ISSN 2035-7982 progettazione architettonica che fu sempre un carattere peculiare del lavoro della Trincanato la quale, infatti, fu così descritta da Guido Piovene nel Viaggio in Italia del 1953: “Questa donna ancor giovane è una Venezia incarnata, ne conosce e sente ogni casa, ma alla moderna, con il suo sfondo sociale ed economico”. In conclusione si analizzano sinteticamente i singoli progetti citati corredati da alcune immagini esemplificative degli stessi e si ricorda che tutti i progetti di Egle Trincanato e di Giuseppe Samonà sono conservati presso l'Archivio Progetti IUAV ed il CSAC di Parma. Giuseppe Samonà, prospettiva a matita e pennello e schizzo di variante progettuale per il progetto denominato le “Burchielle” a Santa Croce, Venezia I progetti stilati dallo Studio Samonà prevedevano sia un intervento di risanamento e restauro di edifici d’abitazione in Fondamenta Burchielle e Rio Terà Pensieri, nel Sestiere di Santa Croce, sia la realizzazione di nuovi fabbricati da inserire nell’area adiacente agli edifici già esistenti in loco. Il materiale conservato nel Fondo Trincanato è costituito da numerosi disegni a matita ed a penna su fogli di carta da schizzo e di carta da lucido di varie dimensioni con ipotesi di progetti e varianti autografe di Giuseppe Samonà ed Egle Renata Trincanato; sono inoltre presenti le copie eliografiche del progetto a firma Giuseppe Samonà, Alberto Samonà e Giuseppina Marcialis, in cui peraltro appare evidente la mano della Trincanato nella grafia delle didascalie esplicative e nel tratto dei disegni stessi. Il periodo di elaborazione progettuale si colloca tra il 1960 ed il 1968. L’opera realizzata si è limitata ad un restauro conservativo degli edifici degradati. Risultano particolarmente interessanti i disegni e gli schizzi con gli stati di progetto dei nuovi fabbricati edilizi da destinarsi ad abitazioni, studi professionali ed attività commerciali. EdA 05-2010 2 ON . LINE ISSN 2035-7982 Giuseppe Samonà, Egle Renata Trincanato: Progetto di edificio in Campazzo de l’Erba a Castello, Venezia Il progetto per fabbricati di civile abitazione ed esercizi commerciali da costruirsi sull’area relativa al mappale n° 3294 nel Sestiere di Castello, tra il Campazzo de l’Erba ed il Rio de San Daniel, fu commissionato da Maria Luisa Cosulich allo studio Samonà nel 1961. Il progetto prevedeva l’edificazione di un fabbricato di quattro piani sul piano terra per un totale di 4800 mc su una superficie di 814 mq di cui 400 di area coperta; esisteva anche un progetto di massima per un edificio da erigersi sull’area adiacente corrispondente al mappale n° 4763 di proprietà comunale. Nel Fondo Trincanato si conservano il carteggio tra la signora Cosulich, lo Studio Samonà e l’Ufficio Tecnico Edilizia Privata del Comune di Venezia, i disegni a china e matita su carta da lucido, la documentazione fotografica del progetto, le copie eliografiche del progetto stesso ed alcune piante con le varie ipotesi di distributivi del piano terra. Giuseppe Samonà, Egle Renata Trincanato: Progetto di edificio di civile abitazione in Fondamenta Zitelle alla Giudecca, Venezia Il progetto è stato ideato in data imprecisata, comunque è riferibile al primo quinquennio degli anni ‘60 del Novecento; era previsto un edificio di tre piani su piano terra con il fronte principale prospiciente sulla Fondamenta delle Zitelle; l’edificio sarebbe stato composto da appartamenti d’affitto con metrature diverse; dai disegni dei prospetti appare chiara la volontà di proporre un volume morfologicamente speculare ed evocativo rispetto all'opera di Ignazio Gardella in Fondamenta delle Zattere del 195457, ne risulta quindi un prospetto sintesi e contaminazione dello stile samonaniano e di quello pure essenziale di Gardella, esito probabilmente riferibile all’intervento della Trincanato nella progettazione del fabbricato. EdA 05-2010 3 ON . LINE ISSN 2035-7982 4 Egle Renata Trincanato: Concorso per la progettazione dell’ampliamento dell’albergo Bauer a San Moisè, San Marco, Venezia. Le uniche testimonianze superstiti del progetto per l’ampliamento dell’albergo Bauer a San Moisé sono due riproduzioni fotografiche di disegni autografi di Egle Renata Trincanato oggi perduti ed una tavola prospettica a matita con la facciata della chiesa di San Moisé e del corpo progettato dall'autrice; non vi sono indicazioni di data, comunque il progetto è riferibile agli anni ‘50 del Novecento e rispecchia l'ispirazione all'architettura razionalista. EdA 05-2010 ON . LINE ISSN 2035-7982 5 Egle Renata Trincanato: Concorso per la progettazione dell’ampliamento dell’albergo Danieli in Riva degli Schiavoni, San Marco, Venezia. Il progetto, del 1948, rappresenta una testimonianza importante di una possibile alternativa al modesto intervento per l’ampliamento dell’albergo Danieli effettivamente realizzato. L’edificio ipotizzato dalla Trincanato ha un carattere incisivo e risalta con le proprie forme inconfondibili ma troppo audaci per la committenza come per l’opinione pubblica d’allora, e forse persino d'oggi, considerata la collocazione del volume in un luogo emblematico della città. Il rimando all'architettura organica è evidente ed in qualche modo anticipa (benché di impostazione assai diversa) la possibilità di una presenza di uno stile estraneo alla tradizione architettonica cittadina poi riproposta con il progetto di Frank Lloyd Wright stesso per il Masieri Memorial nel 1953. EdA 05-2010 ON . LINE ISSN 2035-7982 6 EdA 05-2010