Nozioni sulla sicurezza nell`ambiente di lavoro
Transcript
Nozioni sulla sicurezza nell`ambiente di lavoro
P ag. |1 O.S.S., ASSISTENTI DOMICILIARI, ASSISTENTI TERRITORIALI, EDUCATORI, OPERATORI DI COMUNITA’ INFORMAZIONE DEI LAVORATORI (art. 36 del D.Lgs. 81/08) Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |2 ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE AZIENDALE «DATORE DI LAVORO»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unita' produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. «RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. «MEDICO COMPETENTE»: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto; «RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA»: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |3 TUTTI SOGGETTI COLLABORANO NELL’ ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI PROFESSIONALI PER I LAVORATORI «ADDETTI PREVENZIONE INCENDI»: persone designate dal Datore di Lavoro che hanno ricevuto un formazione specifica. «ADDETTI PRONTO SOCCORSO»: persone designate dal Datore di Lavoro che hanno ricevuto un formazione specifica. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |4 «LAVORATORE»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività' lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |5 Utenza violenta Movimentazione manuale dei carichi Esposizione ad agenti biologici Stress e aspetti psicologici RISCHI LEGATI ALLA MANSIONE Cadute di persone, scivolamento Contatti termici Esposizione ad agenti chimici Colpi e tagli Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |6 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Per MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l’altro rischi di lesioni dorso lombari La movimentazione manuale dei carichi può costituire un rischio per la colonna vertebrale in relazione a : LIMITE DI PESO SFORZO FISICO RICHIESTO CARATTERISTICHE DEL CARICO CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORO Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |7 LA SALUTE DELLA COLONNA VERTEBRALE • Nel sollevamento da terra flettere le ginocchia e non la schiena per ridurre la sollecitazione alle vertebre • Tenere la base di appoggio larga per favorire l’equilibrio • Tenere il carico il più possibile vicino al corpo per ridurre la pressoflessione AUSILI PER LO SPOSTAMENTO DI PAZIENTI Per essere funzionale la carrozzina deve possedere almeno le seguenti caratteristiche: • • • • • • poggia piedi reclinabili; braccioli estraibili; schienale basso (max cm. 95 da terra); freni ben funzionanti; buona manovrabilità; ruote in buono stato di manutenzione Spazi e arredi Per consentire il corretto uso degli ausili ed agevolare il trasferimento del paziente, gli spazi e gli arredi nelle camere di degenza, nei servizi igienici e in altri ambienti devono essere adeguati. Ad esempio per il transito di un ausilio tra un arredo e un altro lo spazio minimo necessario è di 90 cm Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |8 Come eseguire correttamente alcune manovre di spostamento o sollevamento e trasferimento manuale di pazienti non collaboranti - non afferrare il paziente sotto le ascelle; - non flettere il tronco tenendo i propri arti inferiori ritti; - non spostare il paziente da soli. Lo spostamento va composto in due fasi: 1 . Far prima sedere il paziente. Gli operatori: • tengono gli arti inferiori semipiegati e divaricati quanto la larghezza delle proprie spalle; • appoggiano il dorso di una mano dietro la spalla del paziente (A); • sollevano il paziente facendo forza sugli arti inferiori e sul braccio libero. 2 - Spostare il paziente verso il cuscino. Gli operatori: • appoggiano un ginocchio sul letto dietro il bacino del paziente; • mettono il paziente a braccia "conserte"; • effettuano la presa crociata afferrando saldamente con una mano entrambi gli arti superiori; • con l'altra mano afferrano l'arto inferiore dietro il ginocchio; • Sollevano e spostano il paziente verso il cuscino Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P ag. |9 MISURE DI SICUREZZA Adeguare gli spazi alla movimentazione degli utenti: maggiore spazio intorno ai tavoli, zone di transito libere dagli arredi, tappetini antiscivolo nelle arre critiche, ecc. • Eseguire le manovre di movimentazione con attenzione riflettendo sulle caratteristiche dell’utente, su come creare una buona base di appoggio e un giusto equilibrio, scomponendo il movimento in più fasi, pensando alle prese corrette • Effettuare la movimentazione dei carichi con idonee attrezzature di sollevamento e trasporto. • Movimentare i carichi superiori a 20 Kg di peso in due persone • Sollevare il carico sempre con la schiena diritta (piegando le gambe e non la schiena), tenendo il peso vicino al corpo e distribuendolo simmetricamente. • Non tenere i piedi giunti allo scopo di evitare una perdita di equilibrio ma mantenere i piedi a una distanza di 30-50 cm, uno nelle direzione del movimento previsto, l’altro in una posizione che consenta la spinta del corpo • Controllare che il tratto di pavimento da percorrere sia libero da eventuali ostacoli e non sia sdrucciolevole. • Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 10 IL RISCHIO BIOLOGICO qualsiasi microrganismo, coltura cellulare ed endoparassita umano che può provocare infezioni, allergie o intossicazioni agente biologico: art. 267 del D.Lgs. 81/2008 Rischio biologico: Probabilità di danno che deriva dall’esposizione a microrganismi che, venuti a contatto con l’uomo, possono penetrare nel suo corpo, moltiplicarsi e provocare malattia. Affinché la malattia possa manifestarsi è necessario che: Agenti biologici devono essere in numero sufficiente; Devono penetrare attraverso un opportuna via di ingresso ( via respiratorie, bocca, ferite ecc..); Devono raggiungere il sito preferenziale del corpo umano (naso, gola, sangue ecc); Devono superare le difese che il corpo umano oppone; Devono riuscire a moltiplicarsi fino a determinare il danno ed esprimere i sintomi della malattia. QUINDI NON SEMPRE AL CONTATTO SEGUE LA MALATTIA Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 11 MODALITA’ TRASMISSIONE INFEZIONI DOVUTE ALL’ESPOSIZIONE A LIQUIDI /SECREZIONI UMANE Il rischio si realizza in presenza di sangue, siero, plasma, saliva, sperma, secrezioni vaginali; I liquidi devono raggiungere l’organismo umano attraverso una lesione della cute ( puntura o taglio) o su mucose esposte ( oculari, buccali); questo tipo di trasmissione comporta un contatto molto ristretto tra l’infetto e il sano, ma in alcuni casi (es. Epatite B) la sopravvivenza del virus nell’ambiente consente infezione anche mediante strumenti infetti o non sterilizzati. FATTORI DI RISCHIO contatto con cute o mucose dell’assistito Le stazionamento nello stesso ambiente contatto diretto e indiretto (rifiuti, biancheria contaminata) con sangue, liquidi biologici, feci e urine malattie possono essere trasmesse attraverso: CONTATTO (parassitosi, herpes, micosi) ARIA (tubercolosi, virosi varie) SANGUE (epatite B, epatite C, HIV, sifilide) FECI (epatite A, Tifo) Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 12 PATOLOGIE MALATTIE INFETTIVE TRASMISSIBILI ATTRAVERSO IL SANGUE O ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI. Nel caso specifico, sono le epatiti B e C e il virus dell’AIDS. • EPATITE B : malattia causata da un virus (HBV gruppo 3) che esplica la sua azione patogena sul fegato. Il virus può essere presente in tutti i liquidi organici e ha una buona persistenza nell’ ambiente (per 15 anni a -20°C, alcuni mesi a temperatura ambiente, alcune ore a 60° C). Sono sufficienti quantità ridotte di sangue infetto per trasmettere l’infezione. La disponibilità di un vaccino altamente efficace e gli interventi di vaccinazione hanno considerevolmente ridotto la circolazione del virus. • EPATITE C : malattia causata da un virus ( HCV gruppo 3) di recente scoperta. Attualmente non è disponibile un vaccino, pertanto è fondamentale la scrupolosa applicazione delle misure di protezione e prevenzione. • AIDS : provocata da un virus (HIV gruppo 3) scarsamente resistente all’ambiente esterno, alle basse temperature, all’essicamento, ai disinfettanti anche blandi. In ambito sanitario la trasmissione dell’infezione si verifica con estrema rarità (5 per mille). Non è disponibile una vaccinazione ed è quindi indispensabile l’applicazione rigorosa di misure di protezione e prevenzione. contatto con sangue, sperma, secrezioni vaginali, liquidi pleurico cerebrospinale CHE COSA DEV’ESSERE CONSIDERATO A RISCHIO Contatto con saliva, sputo, feci, urine, vomito, secrezioni nasali solo se contaminate visibilmente da sangue Attraverso puntura, ferita, spruzzi o spandimento su mucosa o su pelle lesa Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 13 MALATTIE INFETTIVE TRASMISSIBILI ATTRAVERSO VIA AEREA • MORBILLO , ROSOLIA , VARICELLA ( Virus del gruppo 2) : malattie esentematiche dell’infanzia a medio-alta infettività e medio – alta contagiosità. Per il morbillo e rosolia è disponibile un efficace vaccino. • TUBERCOLOSI (Mycobacterium tuberculosis, gruppo 3): malattia che colpisce a livello polmonare soprattutto, ma non solo, soggetti in cui siano presenti condizioni scadenti o di alimentazione inadeguata. In ambito lavorativo esiste principalmente per operatori che prestano assistenza a pazienti. Vaccinazione (BCG) obbligatoria per il personale sanitario ma nonostante ciò è necessario ricorrere a misure protettive per le vie respiratorie e ad una sorveglianza sanitaria periodica per gli operatori più a rischio. dispositivi di protezione individuale COME EVITARE IL CONTAGIO vaccinazioni cautela nel comportamento informazioni sullo stato di salute dell’assistito Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 14 Come evitare il contagio: LAVAGGIO SOCIALE E/O ANTISETTICO DELLE MANI Il lavaggio frequente delle mani è riconosciuto come la più importante misura per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi da una persona all’altra o da una localizzazione all’altra nello stesso paziente. Le mani devono essere immediatamente lavate in caso di accidentale contatto con sangue ed altri liquidi biologici e dopo la rimozione dei guanti. LAVAGGIO MANI - SOCIALE PERCHE’ ⇒ Per allontanare lo sporco e la maggior parte della flora transitoria: essa è costituita da microrganismi che provengono dall’ambiente e che vengono acquisiti con il contatto e possono essere patogeni e antibiotico resistenti (es. enterococchi, staffilococchi, escherichia coli, miceti, ecc.) QUANDO Prima e dopo: • distribuzione vitto • distribuzione e somministrazione farmaci • manovre che prevedono il contatto con il paziente • aver consumato alimenti • l’utilizzo dei servizi igienici a. Inumidire mani e polsi con acqua tiepida (38-40°) e versare 4 ml di detergente azionando con il gomito l’apposito dispenser; b. Insaponare mani e polsi; c. Frizionare vigorosamente le superfici insaponate, per 30 secondi – 1 minuto, ponendo particolare attenzione agli spazi interdigitali, alle estremità delle dita e alla zona periunguenale; d. Risciacquare sotto acqua corrente; e. Asciugare accuratamente tamponando con salvietta di carta monouso utilizzando la stessa anche per la chiusura del rubinetto; Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 15 Come evitare il contagio: LAVAGGIO MANI - ANTISETTICO PERCHE’ ⇒ Per ridurre il più rapidamente possibile la flora transitoria e la carica microbica resistente costituita da microrganismi normalmente presenti nelle anfrattuosità e nei dotti sebacei (es. Corynebatteri saprofiti, Staffilococchi epidermis, Streptococchi epidermis, Micobatteri non patogeni) QUANDO Prima e dopo: • prima di eseguire procedure invasive (cateterismo vescicale, ecc) • prima e dopo il contatto con ferite • dopo il contatto con agenti contaminati a. Inumidire mani e polsi con acqua tiepida (38-40°) e versare 4 mi di Clorexidina o Iodopovidone (o altro disinfettante a base di cloro ) azionando con il gomito l'apposito dispenser; b. Distribuire uniformemente il prodotto sulle mani e sui polsi ponendo particolare attenzione agli spazi interdigitali e alla zona periungueale per almeno 2 minuti; c. Risciacquare accuratamente avendo cura di tenere le mani al di sopra del livello dei gomiti per evitare che l'acqua degli avambracci contamini le mani; d. Asciugare mani ed avambracci con carta monouso iniziando per ogni singolo dito, quindi la restante mando e, da ultimo, l'avambraccio sino alla piega del gomito con movimento circolare. e. Asciugare accuratamente tamponando con salvietta di carta monouso utilizzando la stessa anche per la chiusura del rubinetto. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 16 Come evitare il contagio: DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE In tutti i casi in cui sia prevedibile il contatto accidentale con il sangue ed altri liquidi biologici è necessario usare i dispositivi di protezione individuale : guanti, camici monouso, mascherine e occhiali protettivi. I camici protettivi devono essere indossati durante l’esecuzione di procedure assistenziali che possano produrre l’emissione di goccioline e schizzi di sangue o di altro materiale biologico. Se la divisa viene macroscopicamente contaminata deve, in ogni caso essere immediatamente sostituita. In ogni caso devono essere usati indumenti da lavoro distinti dagli abiti personali. I guanti riducono l’incidenza di contaminazione delle mani e devono essere sempre indossati nei seguenti casi: • contatto con sangue od altro liquido biologico; • esecuzione di prelievi su lobi auricolari, talloni e dita di neonati e bambini; • quando si maneggiano strumenti appuntiti e taglienti; • quando la cute delle mani presenta lesioni. I guanti devono essere preferibilmente in polietilene o polivinile mentre i guanti in lattice devono essere evitati in quanto spesso causa di allergie. L’utilizzo dei guanti a perdere non elimina la necessità di un lavaggio accurato delle mani. Acqua e sapone devono essere usati prima e dopo ogni contatto non sociale con l’utente e dopo ogni contatto con sangue e liquidi organici. Nell’attività di supporto al personale infermieristico impegnato in manovre comportanti rischio biologico (medicazioni piaghe da decubito, personale con PEG, etc) occorre adottare mascherine di tipo FFP2 Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 17 Come evitare il contagio: CAUTELA DEL COMPORTAMENTO Nello svolgimento dell’attività lavorativa è bene adottare un comportamento cautelativo ma regolato dal buon senso. Ad esempio il contagio da epatite A o epatite B o HIV si realizza solo in presenza di liquidi biologici e lesioni della cute e delle mucose, pertanto i guanti non devono essere usati nei contatti quotidiani di relazione con gli utenti ma solo in occasione di possibile esposizione quale l’assistenza igienica alla persona o il soccorso in caso di infortunio. • L’uso dei dispositivi di protezione individuale è invece indispensabile nella raccolta e lavaggio degli indumenti sporchi, nella pulizia dei servizi igienici. • Da tenere presente che anche le microlesioni della cute e delle mucose quali le piccole ferite intorno alle unghie o le lesioni gengivali possono rappresentare una via di trasmissione. • Tutti gli oggetti ed i presidi (es. termometri, cucchiai) che possono venire a contatto con le mucose devono essere disinfettati prima dell’uso. • La biancheria contaminata non deve essere mescolata al resto della biancheria sporca ma riposta in sacchetti subito chiusi e consegnata alla lavanderia. Se il bucato viene effettuato in comunità si ricorda che la temperatura di lavaggio deve essere almeno di 70° e la disinfezione deve seguire la detersione. • La pulizia è un altro importantissimo fattore da tenere presente, gli ambienti di lavoro devono essere mantenuti in condizioni igieniche adeguate, aerati e liberi dalla polvere che consente la diffusione dei germi. L’ipoclorito di sodio risulta un ottimo disinfettante anche a basse concentrazioni e distrugge efficacemente il virus HIV, ad esempio un bicchiere di candeggina in 5 litri di acqua è il mezzo più indicato per pulire pavimenti, lavandini, piastrelle. • • Prima di iniziare qualsiasi operazione con gli alimenti occorre lavare accuratamente le mani e proteggere eventuali ferite o lesioni alle mani. Non starnutire, tossire o soffiare sugli alimenti da servire e non toccarsi il naso, i capelli o altre parti del corpo durante la distribuzione dei pasti. Toccare il meno possibile con le mani i diversi cibi confezionati. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 18 Come evitare il contagio: DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE I presidi medici o gli strumenti riutilizzabili impiegati per l’assistenza al paziente devono essere maneggiati con cura, in modo da prevenire l’esposizione di cute e mucose, la contaminazione di indumenti e il trasferimento di microrganismi ad altri pazienti o all’ambiente. Le attrezzature utilizzate (termometri, cucchiai, etc) devono essere adeguatamente ricondizionate prima del loro impiego su altri pazienti. DISINFEZIONE: PROCESSO CHE RIDUCE LA PRESENZA DI MICRORGANISMI ATTRAVERSO LA LORO UCCISIONE. SI PRATICA NEI CASI IN CUI NON E’ POSSIBILE LA STERILIZZAZIONE ED AVVIENE ATTRAVERSO AGENTI CHIMICI (DISINFETTANTI) O FISICI. STERILIZZAZIONE: COMPLETA ELIMINAZIONE DI TUTTE LE CLASSI DI MICRORGANISMI PATOGENI, INCLUSE LE SPORE, ATTRAVERSO MEZZI FISICI (DI SOLITO VAPORE AD ALTE TEMPERATURE) Molti termini diversi possono essere usati in questo ambito: • antimicrobico: agente che uccide microrganismi o ne attacca la crescita o la moltiplicazione; • antisettico: agente che inibisce la crescita dei microrganismi; • biocidi: qualsiasi sostanza in grado di uccidere i microrganismi; • sporicida; sostanza in grado di uccidere anche le spore; • decontaminazione: operazione di disinfezione o sterilizzazione. L’ipoclorito di sodio o candeggina è considerato un disinfettante universale di uso generale; uno degli inconvenienti è che queste soluzioni perdono forza gradatamente e vanno quindi spesso rinnovate. Un altro agente chimico comunemente utilizzato è la formaldeide che ha una buona azione germicida ma essendo irritante richiede idonee misure precauzionali come la ventilazione dei locali e l’uso dei DPI. Altri agenti chimici sono: cloramina; diossido di cloro; glutaraldeide; composti fenolici; composti dell’ammonio quaternario; alcoli; tinture di iodio; perossido di idrogeno e peracidi. Soluzioni con basso contenuto di cloro si adoperano per una disinfezione più generale delle superfici e in condizioni di sporco più blande; mentre soluzioni a più alte concentrazioni di cloro e per tempi più lunghi di contatto si usa nella decontaminazione di oggetti, indumenti, strumenti o locali. I mezzi fisici invece consistono essenzialmente in radiazioni a determinate lunghezze d’onda oppure alte temperature. Per materiali tremolabili sii usano metodi a raggi gamma o a radiazioni elettromagnetiche (infrarosso vicino, 0,7-5 micrometri), utili nella sterilizzazione di bioaerosol o liquidi infetti. Il calore resta comunque il mezzo più comune per la decontaminazione. Il calore secco, non corrosivo, viene usato per trattare oggetti resistenti a temperature maggiori o uguali a 160° C per più di 2 ore. Altre forme di calore secco sono la bruciatura e l’incenerimento. Il calore umido è più efficace…. Poiché gli oggetti molto sporchi non possono essere sterilizzati, è importante che questa pratica sia preceduta da una pulizia preventiva. Bisogna infine ricordare che la semplice bollitura non uccide necessariamente tutti i microrganismi e pertanto deve essere usata come trattamento minimo quando altri metodi nons ono applicabili o disponibili. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 19 Come evitare il contagio: GESTIONE BIANCHERIA a. La biancheria deve essere manipolata con la massima attenzione; b. La biancheria deve essere manipolata dopo aver indossato guanti e camice; c. La biancheria sporca non deve essere abbandonata casualmente su sedie, mobili, ecc, ma deve essere riposta immediatamente negli appositi sacchi; d. I sacchi devono essere subito chiusi al termine dell’attività e avviati alla lavanderia; e. I contenitori della biancheria sporca devono essere trasportati nella lavanderia senza passare per cucine, dispense, servizi igienici del personale della cucina, ecc.; f. Occorre evitare ogni promiscuità tra la biancheria degli utenti, i camici e gli asciugamani e la rimanente biancheria della struttura. Anche il lavaggio deve essere separato. g. Il lavaggio della biancheria deve avvenire in lavatrice ad una temperatura di almeno 70°; h. Dopo il lavaggio (non prima!!!) la biancheria deve essere sottoposta a disinfezione mediante un apposito disinfettante o ipoclorito di sodio in soluzione del 5% (varechina diluita 1:10); i. Dopo la manipolazione della biancheria occorre sfilare i guanti e lavare accuratamente le mani. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 20 Come evitare il contagio: ASSISTENZA IGIENICA AGLI UTENTI a. Indossare i guanti monouso (sono sufficienti guanti puliti non sterili) della giusta misura; b. Indossare il camice; c. Si devono avere a disposizione 2 guanti e 2 spugne: una per il viso e una per il corpo; d. Per la pulizia delle aree genitali e anali , è consigliabile usare tessuti usa e getta; e. Il lavaggio (con acqua a 40° - 44°) e l'asciugatura devono essere eseguiti per piccole aree successive del corpo nella seguente successione: viso, collo, mani, braccia, torace, addome, piedi, gambe schiena, area genitale e anale; f. Le spugne ed i guanti devono essere disinfettati con una soluzione diluita di ipoclorito di sodio (varechina diluita 1: 10); g. Non toccare con i guanti attrezzature, telefono, porte e non allontanarsi dal luogo di lavoro indossando i guanti; h. Riporre, assorbenti, guanti e materiale monouso nell'apposito sacchetto per rifiuti sanitari e chiudere sempre il sacchetto al termine dell'attività; i. Lavare le mani dopo aver toccato sangue, secreti, escreti e oggetti contaminati sia che si siano indossati i guanti oppure no; l. Lavare le mani, in oqni caso, dopo al rimozione dei guanti. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 21 Come evitare il contagio: PULIZIA DOCCIA ASSISTITA E AUSILI PER TOILETTE a. Indossare i guanti monouso (sono sufficienti guanti puliti non sterili) della giusta misura; b. Indossare il camice; c. La pulizia di pavimenti, pareti lavabili e superfici di arredi e ausili deve sempre essere fatta "a umido", con soluzione detergente-disinfettante (soluzione fresa di ipoclorito di sodio al 5% cioè varechina commerciale diluita 1: 10); d. La pulizia deve essere eseguita procedendo dall'alto verso il basso; e. AI termine dell'attività le spugne devono essere disinfettate con una soluzione diluita di ipoclorito di sodio (varechina diluita 1: 10) f. Pappagalli e padelle vanno disinfettati con Clorossidante elettrolitico 2,8% di CI oro attivo diluito al 10% oppure in lava padelle utilizzando il ciclo di disinfezione termica; f. Lavare le mani dopo aver toccato sangue, secreti, escreti e oggetti contaminati sia che si siano indossati i guanti oppure no; g. Lavare le mani, in ogni caso, dopo al rimozione dei guanti; h. Lavare le mani, in ogni caso, dopo al rimozione dei guanti; i. L'uso di una agente antisettico va considerato solo dopo il lavaggio con sapone e nei casi in cui ci sia stato significativo con liquidi materiali biologici. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 22 PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI INFORTUNIO A RISCHIO BIOLOGICO SE SI VERIFICA UNA SITUAZIONE A RISCHIO: LAVARE E DISINFETTARE LA PARTE RECARSI AL PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO, PER LE MISURE DI CURA E PROFILASSI SEGNALARE AL DATORE DI LAVORO IL FATTO (MEGLIO TRAMITE PASSAGGIO AL PRONTO SOCCORSO, COMUNQUE PER ISCRITTO) EFFETTUARE GRATUITAMENTE, NON OBBLIGATORIAMENTE E DOPO AVER SOTTOSCRITTO IL CONSENSO INFORMATO PRESSO IL LABORATORIO ASL DI RIFERIMENTO I PRELIEVI DI SANGUE PRESCRITTI DAL MEDICO COMPETENTE AL TEMPO “zero” (ENTRO 3-4 GIORNI DAL CONTATTO), DOPO 3 E 6 MESI, PER EVIDENZIARE L’EVENTUALE INSORGERE DI UN’INFEZIONE DOVUTA AL CONTATTO STESSO. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 23 LE PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELL’USO DEI PRODOTTI CHIMICI I detergenti sono prodotti essenziali di uso frequente nella nostra vita e si possono trovare sotto varie forme I detergenti, prima di essere in commercio, sono valutati per quanto riguarda la loro sicurezza per il consumatore e per l’ambiente Rappresentano un rischio molto limitato se utilizzati secondo le istruzioni del produttore ETICHETTATURA Le informazioni obbligatorie sono: • • • • • • • Il nome commerciale del prodotto La tipologia del prodotto La quantità di prodotto contenuto nella confezione I dati del produttore o di commercializza il prodotto La composizione del prodotto Le istruzioni per l’uso Eventuali frasi rischio ed indicazioni di sicurezza i prodotti classificati come ”pericolosi” per La pericolosità viene espressa mediante dei simboli F- Infiammabile T- Tossico Xn –Nocivo Xi – irritante C- corrosivo Pericoloso per l’ambiente Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 24 ESEMPI PRODOTTI PERICOLOSI Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 25 PRINCIPI DI PREVENZIONE CONSERVARE IN LUOGHI APPOSITI : tenere i prodotti in un posto possibilmente chiuso (armadietto, mobiletto), lontano dalla portata di bambini ed in modo che non vengano confusi e scambiati con quelli di altro genere , per esempio alimentare NON TOGLIERE L’ETICHETTA in modo che si conosca sempre il contenuto della scatola o della bottiglia NON CAMBIARE CONTENITORE : non travasare il contenuto in un contenitore diverso; se necessario per la diluizione, applicare un’etichetta con l’indicazione del contenuto. Non utilizzare comunque un recipiente per i prodotti alimentari ATTENZIONE DURANTE L’USO non lasciare una confezione aperta ed incustodita durante l’utilizzo e non rimuovere i tappi nel caso in cui il prodotto abbia la chiusura di sicurezza non manometterla e richiudere sempre accuratamente dopo l’uso. NON MESCOLATE PRODOTTI DIVERSI TRA LORO : a meno che ciò non si indicato in etichetta. In particolare è importante che non si misceli varechina (candeggina) con ammoniaca o con prodotti acidi (anticalcari/disincrostanti) in quanto una loro miscelazione genera vapori molto tossici che possono addirittura arrivare ad effetti letali. Fare attenzione anche a risciacquare le superfici trattate con altri prodotti prima di utilizzare prodotti a base di varechina (candeggina). Per evitare irritazioni della pelle è consigliato l’impiego di appositi guanti di protezione che devono essere asciutti all’interno e non vanno usati in caso di allergia alla gomma. Risulta utili anche l’impiego di creme idratanti per ricostruire e mantenere la naturale protezione cutanea Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 26 COME EVITARE SCIVOLAMENTI, INCIAMPI, CADUTE, URTI ESTERNAMENTE ALLA STRUTTURA ASSISTENZIALE: GIARDINO, CORTILE, RIMESSA, VANI TECNICI, MARCIAPIEDI, ETC Prestare attenzione al tratto di terreno o pavimento da percorrere Rimuovere immediatamente rifiuti o oggetti abbandonati nelle aree esterne Segnalare con cambi di colore elementi strutturali sporgenti, gradini e ostacoli Impedire l’accesso nei vani tecnici, intercapedini, etc al personale non addetto Verificare periodicamente lo stato di mantenimento di protezioni contro la caduta verso il vuoto: parapetti, griglie, tombini Rimuovere la neve dalle vie di accesso alla struttura Utilizzare scarpe idonee Verificare periodicamente le condizioni delle eventuali alberature Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 27 COME EVITARE SCIVOLAMENTI, INCIAMPI, CADUTE, URTI INTERNAMENTE ALLA STRUTTURA ASSISTENZIALE Prestare attenzione al tratto di pavimento da percorrere Rimuovere immediatamente rifiuti o oggetti abbandonati nel pavimento Evitare l’uso di cere e liquidi per pavimento scivolosi Impedire l’accesso nei locali con pavimento ancora bagnato con catenelle, o cartelli, o chiudendoli a chiave Rimuovere immediatamente qualunque liquido dal pavimento Nei giorni di pioggia e neve provvedere ad asciugare accuratamente atrio e scale Evitare di depositare scatoli, portaombrelli, vasi nelle vie di circolazione e transito Evitare il transito di cavi elettrici volanti Utilizzare scarpe idonee Mantenere chiuse ante e cassetti Mantenere l’ordine e la pulizia Ancorare tutti gli scaffali Non appoggiare scatoloni o latro materiale sugli scaffali Proteggere con pellicola di sicurezza le superfici vetrate che si trovano lungo le vie di circolazione Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 28 PROCEDURA DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO Il personale che rileva una situazione di pericolo incendio deve: 1. Mantenere la calma evitando scene di panico 2. Informare immediatamente uno degli Addetti Antincendio della struttura o comunque un collega descrivendo in modo preciso e sintetico l’evento. 3. In situazione di grave pericolo (incendio non domabile con i mezzi di estinzione immediatamente a disposizione, esplosione) ⇒ diramare l’allarme mediante l’apposito pulsante o richiami ad alta voce con la massima calma senza alimentare il panico; ⇒ richiedere l’intervento dei soccorsi esterni telefonando al n° 115 4. Intervenire per spegnere il focolaio di incendio con estintori solo se si è ricevuta l’apposita formazione. 5. Qualora sia necessario procedere con l’evacuazione della struttura occorre: ⇒ interrompere immediatamente ogni attività; ⇒ tralasciare il recupero degli oggetti personali; ⇒ collaborare con l’evacuazione delle persone presenti dando la precedenza alle persone con maggiori difficoltà; ⇒ percorrere le vie di fuga indicate nelle planimetrie appese alle pareti ⇒ verificare che l’evacuazione sia completa e nessuno si trovi nei servizi igienici o in altri locali non sorvegliati. ⇒ dirigersi verso il punto di raccolta esterno indicato nelle planimetrie appese alle pareti 6. Non rientrare nell’edificio prima della dichiarazione della fine dello stato di emergenza da parte dei Vigili del Fuoco o del Responsabile della struttura • • • • • IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI: non usare l’ascensore; limitare la propagazione del fumo e dell’incendio chiudendo le porte di accesso/compartimenti; rimuovere immediatamente ostacoli che ingombrino le vie di fuga; camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; non aprire le finestre. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760 P a g . | 29 PROCEDURA DA ADOTTARE IN CASO DI INFORTUNIO/MALORE IMPROVVISO Il personale che rileva una situazione di emergenza sanitaria deve: 1. Mantenere la calma evitando scene di panico 2. Informare immediatamente uno degli Addetti al Primo Soccorso presenti in struttura o comunque un collega descrivendo in modo preciso e sintetico l’evento. 3. Prestare soccorso solo se si è ricevuta l’apposita formazione. 4. Se l’evento non è lieve o non si è in condizione di dare soccorso e comunque in caso di perdita di coscienza occorre ⇒ telefonare al n° 118 ⇒ non abbandonare la persona colpita, ma tranquillizzarla e attendere l’arrivo del personale specializzato; ⇒ collaborare e informare il personale sanitario sull’accaduto, sulle eventuali patologie del paziente. IN CASO DI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO RICORDARSI DI: • fatta eccezione per i casi in imminente pericolo di vita non cercare di aiutare la vittima, non spostarla e non darle nulla da bere; • adottare le cautele per la propria incolumità; • indossare i Dispositivi di Protezione Individuale necessari (guanti, etc.); • evitare il contatto con il sangue e con i liquidi biologici allo scopo di evitare l’esposizione ad agenti infettanti; • non allarmare inutilmente gli utenti con grida di aiuto o atti di disperazione; • nel caso di persona folgorata eliminare subito la tensione dall’impianto prima di effettuare qualunque intervento • in caso di traumi mantenere l’infortunato in posizione di sicurezza in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Sicurezza e Qualità S.r.l. Corso Turati, 80 – 10134 Torino – Tel 011.74.977.61- Fax 011.7715.760