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COMUNE DI CORATO ( Città Metropolitana di Bari ) Settore Polizia Municipale - Servizio di Protezione Civile – Approvato con delibera di Consiglio Comunale nr.56 del 07 giugno 2016 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 1 di 158 COMUNE di CORATO ( Città Metropolitana di Bari ) Sindaco Massimo MAZZILLI Segretario Generale Dott. Luigi D’INTRONO REFERENTI Dirigente F.F. del Settore Polizia Locale, Annona, Commercio ed Amministrativa Responsabile Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile Arch. Pasquale Antonio CASIERI Dirigente Settore LL.PP. Ing. Giuseppe AMORESE Dirigente Settore Urbanistica Ing. Giovanni COLAIANNI Dirigente Settore Sviluppo Economico -Agricoltura Arch. Pasquale Antonio CASIERI Istruttore addetto al Servizio di Protezione Civile M.llo Magg. Dott. Michele ZITOLI GRUPPO DI LAVORO Piano Comunale di Protezione Civile – Revisioni anno 2008 e 2015 - Consulenze tecnico-scientifiche Ing. Giuseppe AMORESE Redattore: M.llo Magg. Dott. Michele ZITOLI Elaborazione grafici - perimetrazione aree di interfaccia rischio A.I.B. Geom. Francesco BOSSO Elaborazione grafici - perimetrazione aree antropizzate a rischio idrogeologico ed idraulico - mappe PAI 2015- AdB - Ing. Arcangela Cia LABIANCA Geom. Francesco BOSSO Rag. Francesco LACIRASELLA Rag. Vincenzo ARBORE Attività amministrativa di supporto Ufficio Polizia Locale - Ufficio Anagrafe Uffici LL.PP. ed Urbanistica - Ufficio S.U.A.P. Ufficio Sviluppo Economico - Agricoltura Elaborazione Grafici in Autocad e Pdf Geom. Francesco BOSSO COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 2 di 158 Contributi specifici Dipartimento della Protezione Civile Prefettura di Bari – Ufficio Territoriale del Governo – Regione Puglia Comando Provinciale Vigili del Fuoco Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato A.S.L. BA A.R.P.A. sede di Bari S.S.U.Em 118 A.S.I.P.U. S.r.l. Coop. Vigilanza Giurata S.r.l. Istituto Meridionale Vigilanza S.r.l. Consorzio Autonomo Guardie Campestri Corato Associazioni di Volontariato di Corato Si ringraziano inoltre tutti gli enti, società pubbliche e private ed i settori del Comune di Corato che, a vario titolo, con documenti, informazioni e supporto in genere hanno contribuito alla stesura ed alla revisione del Piano. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 3 di 158 PRESENTAZIONE......................................................................... 5 PREMESSA ................................................................................. 6 INTRODUZIONE...........................................................................7 DESTINATARI DEL PIANO.............................................................16 RIFERIMENTI NORMATIVI.............................................................17 PARTE GENERALE........................................................................27 DATI GENERALI DEL COMUNE ……………...........................................................................................................27 CARTOGRAFIE.....................................................................................................................................................32 STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE ...................................................................................................................33 RISCHI ED EMERGENZE SUL TERRITORIO ...........................................................................................................34 LINEAMENTI ORGANIZZATIVI DELLA PIANIFICAZIONE ......................... 36 IL SINDACO .............................................................................................................................................................36 IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE............................................................................38 FUNZIONI DI SUPPORTO .......................................................................................................................................39 L'UFFICIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ................................................................................................50 SCENARI DI RISCHIO .................................................................. 52 RISCHIO SISMICO .......................................................................................................................................56 AREE DI EMERGENZA..........................................................................................................................................61 MODELLO D’INTERVENTO DI PROTEZIONE CIVILE .........................................................................................63 RISCHIO METEOROLOGICO ...................................................................................................................68 RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO ..................................................................................68 SCENARIO DEGLI EVENTI ATTESI E PROCEDURE DI PROTEZIONE CIVILE .................................................76 RISCHIO INDUSTRIALE ...........................................................................................................................81 PROCEDURE ATTUATIVE PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI ED IL SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA ....89 RISCHIO INCENDI BOSCHIVI..............................................................................................................92 PROCEDURE DI PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI CALAMITA’ .................................................................... 103 EMERGENZE ............................................................................ 108 1. EMERGENZA NEVE ............................................................................................................................................ 111 2. EMERGENZA ALLAGAMENTI ........................................................................................................................... 112 3. EMERGENZA IDRICA............................................................................................................................................... 117 APPENDICE …….……………………………………………………………………………………………………………………...…122 STRUTTURE DI C0ORDINAMENTO LOCALE E MODELLO DI INTERVENTO …………………………125 ALLEGATI .......................................................................................................................................................149 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 4 di 158 Presentazione Le condizioni atmosferiche, in tutti i loro aspetti, influenzano profondamente le attività umane; in alcuni casi i fenomeni atmosferici assumono carattere di particolare intensità nel brevissimo periodo e sono in grado di costituire un pericolo, cui si associa il rischio di danni anche gravi a cose o persone. Queste cosiddette “condizioni meteorologiche avverse” generano rischi dovuti direttamente ai fenomeni meteorologici che dalla loro interazione con altri aspetti che caratterizzano il territorio o le attività umane generano anche il rischio idrogeologico – idraulico e l’emergenza alluvionale, fenomeno negli ultimi tempi particolarmente sentito da parte della cittadinanza , derivante dal mutato quadro meteorologico globale. La recente normativa, specifica in modo inequivocabile le funzioni assegnate agli Enti Locali in materia di Protezione Civile ed assume particolare rilevanza il Comune come luogo di attuazione delle attività di prevenzione e protezione dei rischi e di gestione dei necessari interventi. Il piano di emergenza rappresenta, quindi, un indispensabile strumento per la prevenzione dei rischi e, pertanto, il Comune ha inteso ancora una volta monitorare con attenzione tutti i rischi esistenti sul territorio comunale mediante l’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile. Si è ritenuto quindi indispensabile revisionare l’esistente Piano Comunale di Protezione Civile in cui essenzialmente sono state inserite le nuove procedure di allertamento per il rischio meteorologico, idrogeologico ed idraulico, seguendo le linee guida utilizzate dalla Regione Puglia nel proprio Sistema Regionale di Protezione Civile per i predetti rischi, approvate con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2181 del 26/11/2013 ( pubblicazione sul BURP n. 162 del 10/12/2013), nonchè rivisitato il rischio industriale sulla scorta dell’attuale presenza sul territorio di aziende a rischio. Il presente Piano Comunale di Protezione Civile con la revisione operata costituirà lo strumento operativo che ci consentirà di effettuare una razionalizzazione ed organizzazione, in presenza di dichiarate emergenze, delle procedure di intervento delle strutture comunali, del Corpo della Polizia Municipale, delle Organizzazioni di Volontariato e delle Aziende erogatrici di servizi, il cui coordinato apporto è indispensabile per il conseguimento degli automatismi operativi necessari per fronteggiare un evento calamitoso naturale o connesso con l'attività dell'’uomo, fornendo una risposta di Protezione Civile il più possibile adeguata, tempestiva ed efficace alla cittadinanza. Tali predisposizioni organizzative andranno costantemente controllate, integrate, adeguate e perfezionate con il prezioso contributo delle succitate strutture e di tutti i cittadini. Particolare riguardo è stato rivolto alla perimetrazione e puntuale individuazione delle popolazioni del territorio interessate dal rischio idraulico, con l’individuazione anche degli abitanti che vi risiedono. La “revisione” operata al Piano Comunale di Protezione Civile, riadottato nella sua struttura portante, pur mantenendo l’impostazione generale, ha monitorizzato tutti i rischi possibili e preventivabili, individuando tutte le aree di interfaccia delle strutture antropizzate per quanto attiene il rischio incendi boschivi, oltre agli esposti cittadini, ponendo la massima attenzione sul rischio idraulico - idrogeologico ed alluvionale e perfezionando, inoltre, essenzialmente gli avvisi alla popolazione, il metodo di allertamento e la gestione operativa delle azioni di emergenza, tale da fornire alla cittadinanza un elemento di sicurezza sul quale poter contare in futuro. Il piano così revisionato sarà poi sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale a norma della Legge nr.100/2012 e successivamente presentato alla popolazione. IL SINDACO Massimo MAZZILLI COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 5 di 158 PREMESSA La Protezione Civile – Definizione – Per Protezione Civile s’intende quell’azione svolta da organismi e strutture della Pubblica Amministrazione e privati organismi, al fine di individuare rischi e cause d’eventi calamitosi in una determinata area, rimuoverne e ridurne gli effetti, soccorrere le popolazioni colpite da calamità, attuare le iniziative necessarie per la ricostruzione delle strutture urbane danneggiate o distrutte e ripristinare il tessuto socio, economico ed ambientale compromesso. La Protezione Civile nel corso degli anni ha subito profonde modificazioni assumendo una diversa connotazione da attività di sola assistenza, esperita principalmente da organismi dipendenti dal Governo centrale dello Stato, dopo il verificarsi di un evento calamitoso, ad attività complessa di previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio (previsione dell’evento, intesa come conoscenza tecnica scientifica dei rischi che insistono sul territorio e mitigazione dei rischi stessi), di soccorso alle popolazioni sinistrate e di ogni attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l’emergenza, nelle quali attività sono impegnate direttamente le Regioni e gli Enti Locali, questi ultimi come autorità di Protezione Civile di prossimità rispetto al cittadino. Gli eventi calamitosi che negli ultimi tempi hanno interessato il nostro Paese hanno contribuito a porre all’attenzione generale le tematiche della Protezione Civile, facendo emergere una coscienza comune sempre più sensibile alla opportunità di destinare risorse e interventi verso le misure di prevenzione piuttosto che intervenire nell’emergenza. Questa cultura, basata su di una capillare e sistematica analisi delle situazioni a rischio presenti sul territorio, consente di definire gli opportuni provvedimenti finalizzati a ridurne le conseguenze dannose. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 6 di 158 INTRODUZIONE Contenuti,limiti e gestione del Piano Comunale di Protezione Civile La Pubblica Amministrazione del Comune di Corato al fine di individuare rischi e cause di probabili eventi calamitosi in una determinata area, rimuoverne e ridurne gli effetti, soccorrere le popolazioni colpite da calamità, attuare le iniziative necessarie per la ricostruzione delle strutture urbane danneggiate o distrutte e ripristinare il tessuto socio, economico ed ambientale compromesso, nel convincimento che la pianificazione sia lo strumento fondamentale in grado di prevenire e fronteggiare il rischio di eventi calamitosi nelle sue diverse tipologie, in sinergia con l’Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile, con delibera di G.M. Nr.82 del 26 marzo 2002 ha approvato il Piano Comunale di Protezione Civile (revisionato con questa nuova edizione) e con delibera di G.M. nr. 264 del 10.12.2004 ha costituito il C. O. C. (Centro Operativo Comunale) di Protezione Civile e la contestuale nomina dei responsabili delle 9 (nove) funzioni di supporto. Detto Piano è propedeutico alla valutazione dei rischi preventivabili e delle emergenze che possono interessare il territorio del Comune di Corato onde adottare tutti quei provvedimenti di prevenzione utili ad eliminare i rischi e/o ridurne gli effetti. La Pubblica Amministrazione ravvisando, altresì, alla luce delle ultime normative e delle recenti emergenze verificatisi, la necessità di effettuare una revisione dello stesso piano, ha ritenuto revisionare e rielaborare lo stesso Piano con lo scopo di fornire al Comune e conseguenzialmente alla cittadinanza uno strumento operativo aggiornato ed utile a fronteggiare i rischi e le emergenze locali, conseguenti al verificarsi di eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo. Per la revisione del piano si è fatto riferimento al metodo ”AUGUSTUS ”. Il lavoro non deve essere considerato esaustivo della problematica Protezione Civile, in quanto trattasi di pianificazione generale cui devono seguire obbligatoriamente la fase attuativa della programmazione e, conseguentemente, l’aggiornamento dei dati e COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 7 di 158 le esercitazioni che hanno lo scopo di formare e preparare la popolazione in casi di emergenze. E’ necessario sottolineare che nel Piano Comunale di Protezione Civile ci si riferisce ad eventi che per loro natura ed estensione possono essere contrastati mediante interventi attuabili autonomamente dal Comune, con l’eventuale supporto di enti e organizzazioni esterni. Per i casi di più rilevante dimensione, il Piano rappresenta lo strumento di primo intervento e di prima gestione dell’emergenza sapendo che servirà poi il supporto dei soggetti che operano a livello regionale o nazionale. Nello specifico caso del Comune di Corato, è indubbio che in caso di necessità, oltre all’indispensabile coinvolgimento delle strutture operative (Vigili del Fuoco, ASL, S.S.U.Em. 118 , Volontariato etc.) che svolgono attività di soccorso a livello istituzionale, il Comune potrà richiedere il supporto di quelle realtà pubbliche e private presenti sul territorio cittadino, le quali per organizzazione, disponibilità di risorse e professionalità, possono concorrere efficacemente ad affrontare l’emergenza. In tale contesto si pensi a ciò che l’A.S.I.P.U. S.r.l. (Azienda Servizi Igiene e Pubblica Utilità) è in grado di mettere in campo in caso di necessità. Non ci si può, inoltre, dimenticare del contributo offerto dall’attività svolta dal volontariato che ricopre un ruolo fondamentale non solo durante il soccorso alla popolazione, ma anche in tutte le altre fasi che contraddistinguono l’attività di protezione civile. Il contributo delle varie associazioni è stato ricercato in modo selettivo badando alle reali competenze e capacità operative e pensando alla possibilità di integrazione con le procedure e le finalità del Piano. Inoltre, non si può non sottolineare che, di fronte all’emergenza, potrà in alcuni casi essere necessario ricorrere all’ausilio delle risorse tecnologiche e strumentali che lo sviluppato tessuto delle attività economiche private del nostro territorio può mettere a disposizione. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 8 di 158 Come già accennato il Piano rappresenta un ausilio per il superamento di emergenze causate da calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbano essere necessariamente fronteggiate a livello regionale o nazionale, ma che richiedono, comunque, una gestione delle prime ore della crisi a livello locale. Infatti, se è vero che in tali situazioni si mette in moto un meccanismo di aiuto di dimensione nazionale o, addirittura, internazionale, è altrettanto vero che il maggior numero di vite umane salvate si concretizza nei momenti che seguono immediatamente l’evento calamitoso. Il Piano, che non ha un carattere definitivo, in questa edizione, per espressa volontà dell’Amministrazione Comunale, ha subito un’attenta revisione con i necessari aggiornamenti e vere e proprie integrazioni specificatamente apportate per la previsione di nuovi scenari di rischio (per esempio il rischio A.I.B., Industriale , idrogeologico-idraulico ed alluvionale), anche alla luce delle recenti disposizioni di legge in materia , tra cui il D.P.C.M. 25 febbraio 2005 “Linee Guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna”, il “Protocollo d’Intesa sulle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di Protezione Civile”, approvato dalla Regione Puglia con Deliberazione di G.R. nr. 255 del 07 marzo 2005, il D.P.C.M. 16 febbraio 2007 ”Linee Guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale” e l’Ordinanza del P.C.M. del 28 agosto 2007 nr. 3606, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della regione siciliana in relazione agli eventi calamitosi determinati dalla diffusione di incendi e dai fenomeni di combustione». Tutto ciò, tenendo conto, altresì, delle evoluzioni che si sono verificate sul territorio ed anche in funzione di determinare ed aggiornare le risorse a disposizione del Comune. A tale proposito si evidenzia che, seppur implementati, non tutti gli scenari conseguenti al verificarsi di possibili eventi estremi sono stati esaminati e trattati nel presente documento: il processo di definizione di tali scenari presuppone, infatti, l’acquisizione di valutazioni specifiche sui rischi che non sono di competenza, fra l’altro, del solo Comune, ma anche e COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 9 di 158 soprattutto della Regione in quanto titolare, in primis, dei Programmi di Previsione e Prevenzione. Nel corso degli anni si sono verificate situazioni di emergenza (grandi nevicate – crolli palazzi, allagamenti ecc. ecc.) che hanno reso a tutti gli effetti il presente documento funzionale alle logiche operative; i numerosi interventi effettuati hanno permesso la verifica e la valutazione del predetto Piano Comunale di protezione Civile che ha dato nell’emergenza risultati più che positivi. A tal proposito si ricorda che presso la sede centrale del Corpo di Polizia Municipale opera per il concorso all’attività operativa di soccorso, da oramai diversi anni, l’Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile. Questo è composto da soggetti con grande predisposizione e bagaglio di esperienze, sottoposti a specifica e continua formazione, affinata anche attraverso una qualificata attività di ricerca con il coinvolgimento di altro personale alle dipendenze del Comune di Corato e le associazioni di volontariato che hanno dato la loro disponibilità a collaborare con il Comune. E’ necessario sottolineare che ci si riferisce ad eventi che per loro natura ed estensione possono essere contrastati mediante interventi attuabili autonomamente dal Comune con l’eventuale supporto di enti e organizzazioni esterni. Per i casi di più rilevante dimensione il Piano rappresenta lo strumento di primo intervento e di prima gestione dell’emergenza sapendo che servirà poi il supporto dei soggetti che operano a livello regionale o nazionale. Ulteriore presupposto fondamentale per l’efficacia del Piano in caso di emergenza è che lo stesso sia conosciuto non solo dai soggetti che a qualsiasi titolo saranno chiamati a gestire le varie fasi di crisi, ma anche dai cittadini. La struttura del Servizio Protezione Civile del Comune di Corato è fortemente impegnata a proseguire il percorso informativo nei confronti della popolazione relativo ai rischi presenti sul territorio cittadino. Il percorso, iniziato qualche anno fa, proseguirà con la realizzazione di incontri pubblici presso le scuole cittadine, l’affissione di manifesti e la diffusione di opuscoli informativi sul tema del rischio di incidente industriale rilevante e l’utilizzo dei social network, nonché con l’attivazione di un profilo su Facebook e Twitter e creazione di un link sul sito COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 10 di 158 istituzionale del Comune di Corato per informare ed allertare la popolazione. Oltre alla sua futura divulgazione a mezzo distribuzione in formato CD-ROM, il Piano è consultabile via internet sulla pagina web del sito istituzionale del Comune di Corato www.comune.corato.ba.it, sul sito dell’A.S.I.P.U. S.r.l. e della Si X T. S.p.a e pubblicizzato sul sito dei giornali locali online, come ad esempio www.coratolive.it e www.lostradone.it, essendo quelli maggiormente visitati dai cittadini, nonchè mediante una diretta distribuzione di specifici opuscoli, in occasione di incontri pubblici ed in momenti di approfondimento nelle scuole o presso altre strutture e sedi associative. Si è pensato ad un Piano non solo per addetti ai lavori, ma prodotto e diffuso in una logica di piena trasparenza, partendo dal principio che nessuno dei pericoli o dei rischi presenti sul territorio deve essere nascosto o sottovalutato nell’informazione alla popolazione. Vale ugualmente l’obbligo di affrontare il rapporto con la cittadinanza tramite metodologie e livelli di competenza che consentano di evitare qualsiasi inutile allarmismo o travisazione nella corretta percezione del pericolo che ci si potrebbe trovare a dover affrontare. E’ rilevante ricordare che la maggior parte delle ricerche, studi, indagini ed informazioni utilizzati per la costruzione del Piano provengono dai diversi Settori comunali: in particolare, per la parte relativa al rischio idrogeologico, idraulico, A.I.B. ed industriale, importante è stato il supporto dei Settori Urbanistica e Lavori Pubblici . Va inoltre sottolineato il fatto che gran parte dell’elaborazione del Piano e della sua revisione è avvenuta attraverso l’utilizzo delle professionalità e delle competenze presenti nell’Area della Polizia Locale del Comune ed in particolare di quelle del Servizio Protezione Civile. E’ importante, infine, evidenziare come in fase di revisione, dato l’evidente mutamento morfologico della città, a seguito della realizzazione di nuovi insediamenti abitativi e terziari, si è provveduto a modificare, integrandoli, gli elaborati cartografici allegati al Piano, inserendo i COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 11 di 158 Nuovi Piani Attuativi e le aree verdi , secondo le indicazioni fornite dal Settore Urbanistica. E’ giusto, infine, ricordare la preziosa collaborazione prestata dai numerosi enti esterni al Comune, sia pubblici che privati. Il Piano Comunale di Protezione Civile così rinnovato, si è evoluto, pertanto, nello strumento di pianificazione indispensabile per fronteggiare le emergenze di massa in aree soggette ad eventi estremi. Il Piano è lo strumento per i fenomeni che si sviluppano con ridotta frequenza e comportano, comunque, il perdurare di un rischio residuale, assumendo le caratteristiche di modello organizzativo di risposta agli scenari che conseguono al verificarsi nell’ambito del territorio comunale di eventi capaci di produrre effetti distruttivi nei confronti dell’uomo, dell’ambiente e del patrimonio, che debbano essere fronteggiati con un intervento straordinario. Il Piano, sulla base di scenari di riferimento, individua e disegna le diverse strategie finalizzate alla riduzione del danno ovvero al superamento dell'emergenza ed ha come finalità prioritaria la salvaguardia delle persone, dell’ambiente e dei beni presenti in un'area a rischio. Il Piano è sostanzialmente costituito da alcuni Scenari di evento e da consequenziali “Modelli ” di intervento di emergenza e di soccorso. Ogni singolo scenario costituisce elemento di supporto decisionale nella predisposizione del suddetto modello di intervento. Lo scenario non è altro che la descrizione della dinamica dell'evento e si realizza attraverso l'analisi, sia di tipo storico che fisico, delle fenomenologie. I limiti della costruzione di uno scenario sono da ricercarsi nel livello di indeterminatezza dei diversi fenomeni che lo generano. A tale riguardo, si possono sostanzialmente riconoscere tre classi di fenomenologie: 1. fenomeni noti e quantificabili, quindi con una casistica di riferimento ed una modellistica di simulazione e previsione sufficientemente attendibili (per esempio fenomeni di allagamenti); 2. fenomeni noti non quantificabili o scarsamente quantificabili per i quali si riesce a raggiungere esclusivamente una descrizione qualitativa (per esempio fenomeni di crolli COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 12 di 158 improvvisi di immobili); 3. fenomeni non noti o scarsamente noti che per intensità e dimensioni sono riconducibili a fenomeni rari e, pertanto, difficilmente descrivibili anche a livello qualitativo (per esempio fenomeni di trombe d’aria e terremoti). A fronte di una simile casistica di limiti oggettivi non è, perciò, quasi mai concretizzabile il raggiungimento di una descrizione completa di tutte le situazioni; d’altro canto le variabili nelle modalità di risposta allo scenario sono molto più contenute. Per la gestione del Piano sono indispensabili attività di supporto quali: a) - predisposizione di schemi informativi diretti alla popolazione; b) - verifica delle strutture comunali che garantiscono, anche con l'ausilio ed il supporto di esercitazioni, l'operatività dei contenuti del Piano; c) - analisi dei benefici ottenuti attraverso il modello decisionale utilizzato in fase di emergenza, sia a seguito di simulazioni, che di evento reale; d) - aggiornamento dei dati di base ad intervalli temporali regolari e ravvicinati; e) - verifica continua dei meccanismi di interfaccia con: 1. altri enti territoriali competenti nella gestione dell'emergenza e del soccorso; 2. società pubbliche o private, società che erogano servizi pubblici, etc.; 3. associazioni di volontariato. E’ importante precisare che la cartografia di supporto al Piano e il database ad essa associato sono stati in parte ricercati su siti specifici di fonte certificata ed in parte prodotti mediante l’utilizzo dei più diffusi programmi informatici Autocad (Autodesk), Word, Excel (Microsoft), Access, Photoshop, Photoplus, Route e Google Earth. Allo stato attuale è ancora allo studio la possibilità di gestire i documenti e la cartografia del Piano con un sistema GIS (Sistemi Informativi Territoriali) tipo Arcview – Arcgis (ESRI) in quanto l’utilizzo di tale software consentirebbe l’effettuazione di importanti operazioni grafiche, nonché un efficiente e relativamente semplice accesso ai dati anche in situazioni di emergenza. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 13 di 158 L’obiettivo perseguito nella stesura del presente Piano è stato quello di creare uno strumento di gestione dell’emergenza estremamente pratico partendo dai dati sul territorio, e soprattutto dalle esperienze maturate negli ultimi anni dalla struttura comunale di protezione civile. Tale struttura è infatti cresciuta rapidamente dotandosi di regolamenti e procedure e rispondendo a diverse situazione di crisi. L’obiettivo della pianificazione è stato quello di ottimizzare l’organizzazione della risposta in quanto a tempi e modi, senza ingessarla, andando talvolta semplicemente a trascrivere e formalizzare meccanismi funzionanti da tempo, ma mai codificati, anche in relazione ai diversi soggetti coinvolti e al relativo processo di allertamento e attivazione. Il Piano è stato impostato, anche da un punto di vista linguistico e grafico, secondo criteri di facile comprensione del testo, praticità e versatilità nella consultazione, in modo tale da poter disporre di un vero e proprio strumento di lavoro utilizzabile in qualsiasi situazione. Si evidenzia infine che il predetto Piano Comunale di Protezione Civile, così come strutturato, potrà dare sicuramente il massimo risultato attivando nell’emergenza in Via Gravina nr.132, presso il Comando di Polizia Locale, il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Protezione Civile (costituito con delibera di G.C. nr. 264 del 10.12.2004) e le previste 9 (nove) funzioni di supporto, che in sinergia tra loro renderanno la pianificazione dell’emergenza agile e snella fronteggiando l’emergenza con efficacia ed efficienza alle esigenze operative prima, durante e dopo l’evento calamitoso. In appendice, infine, sulla scorta delle indicazioni trasmesse dal Dipartimento della Protezione Civile, sono state riportate, su database e fogli estraibili, tutte le indicazioni utili per un modello d’intervento unanime, comprendente gli indirizzi e i numeri telefonici dei componenti il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, dei Responsabili delle Funzioni di Supporto, del responsabile dell’Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile in reperibilità h24, delle risorse a disposizione del Comune di Corato e dell’A.S.I.P.U. S.r.l. , nonché di quelle presenti sul territorio, delle associazioni di Volontariato, degli Istituti di COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 14 di 158 Vigilanza e dei recapiti delle Amministrazioni periferiche di riferimento (Regione, Prefettura – UTG -, Comando Provinciale VV.FF. etc.) per un continuo e facile aggiornamento degli stessi. Il presente Piano Comunale di Protezione Civile, inoltre, nella sua ultima revisione, è stato integrato con il rischio industriale monitorando l’unica azienda esistente sul territorio con rischio rilevante, e con quello meteorologico, specie per quanto attiene al fenomeno idrogeologico-idraulico ed alluvionale. Atteso che nell'ambito delle attività di recepimento del Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 ed ai sensi del D.Lgs. nr.49 del 23 febbraio 2010, l'Autorità di Bacino della Puglia ha redatto nuove Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni, approvate dal Comitato Tecnico dell'AdBP rispettivamente nelle sedute del 04/04/2013 e 20/05/2013, e dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Nazionale del Liri - Garigliano e Volturno, integrato con i componenti designati dalle Regioni costituenti il Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale (ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 10 dicembre 2010, n. 219), nella seduta del 17/10/2013. Tenendo presente anche il nuovo P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico) approvato dall’Autorità di Bacino della Puglia con deliberazione del Comitato Istituzionale nr. 07 del 24.01.2013, avente ad oggetto “ Procedure di integrazioni e modifiche del Pai ( art.24 e 25 delle norme tecniche 9 per il territorio del Comune di Corato - Città Metropolitana di Bari)“, che ha proceduto ad approvare per il territorio comunale di Corato, la modifica delle perimetrazioni esistenti del P.A.I., con l’inserimento e la modifica di aree ad Alta Pericolosità Idraulica (AP), Media pericolosità Idraulica (MP) e Bassa Pericolosità Idraulica (BP). IL DIRIGENTE F.F. DEL SETTORE POLIZIA LOCALE - Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile- Arch. Pasquale Antonio CASIERI COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 15 di 158 Elenco destinatari del piano • Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile – Roma; • Presidenza della Giunta della Regione Puglia – Bari; • Prefettura di Bari – Ufficio Territoriale del Governo -; • Questura di Bari ; • Comune di Corato – Ufficio del Sindaco -; • Comune di Corato – Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile; • Regione Puglia – Settore Protezione Civile; • Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari; • Distaccamento di Corato dei Vigili del Fuoco; • Comando Polizia Municipale del Comune di Corato; • Comando Stazione Carabinieri di Corato; • Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corato ; . Comando del Compartimento della Polizia Stradale di Bari; • Comando della Guardia di Finanza di Trani ; • Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato – Corato ; • ASL Ba – Servizio Igiene Pubblica – Corato -; • Azienda Sanitaria Ospedaliera – Corato -; • ARPA Puglia – Dipartimento Provinciale di Bari; • ENEL S.p.a. ; • Terna Rete Italia S.p.a. ; • Acquedotto Pugliese S.p.A.; • Italgas S.p.a.; • Telecom Italia S.p.a. ; • A.S.I.P.U. S.r.l. - Corato - ; • Si x T S.p.a. –Corato-; • Associazioni di Volontariato operanti nel Comune di Corato; • Istituti di Vigilanza; • Istituzioni scolastiche e Uffici Pubblici presenti sul territorio. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 16 di 158 Riferimenti normativi nazionali Sono di seguito riportati i principali riferimenti normativi in materia di protezione civile utilizzati per la revisione del Piano: 1970- Legge 8 dicembre 1970, n. 996. Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità; 1981 - D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66. Regolamento di esecuzione della L. 8 dicembre 1970, n.996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità; 1984 - D.P.C.M. 14 settembre1984. Organizzazione del Dipartimento della protezione civile. 1987 - Circ. 12 gennaio 1987, n 1/DPC/87. Tipologia e terminologia delle esercitazioni di protezione civile; 1988 - D.P.R. 17 maggio 1988 n. 175. Attuazione della direttiva CEE n. 82/501, relativa ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali, ai sensi della legge 16 aprile 1987, n. 183. (Direttiva Seveso). 1989 - O.M. 30 marzo 1989, n. 1676/FPC. Nuova disciplina del comitato per l’attività di previsione, prevenzione e soccorso, prestata dai gruppi associati di volontariato; 1990 - D.P.C.M. 13 febbraio 1990, n. 112. Regolamento concernente istituzione ed organizzazione del Dipartimento della protezione civile nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri; 1992 - Legge. 24 febbraio 1992, n.225. Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile; 1993- D.P.R. 30 gennaio 1993, n. 50. Regolamento concernente la costituzione ed il funzionamento del Consiglio nazionale della protezione civile; 1993 - D.P.R. 30 gennaio 1993, n. 51. Regolamento concernente la disciplina delle ispezioni sugli interventi di emergenza; 1993 - D.M. 10 febbraio 1993. Individuazione e disciplina dell’attività dei gruppi nazionali di COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 17 di 158 ricerca scientifica al fine di consentire al Servizio nazionale della protezione civile il perseguimento delle proprie finalità in materia di previsione delle varie ipotesi di rischio; 1993 - D.P.C.M. 26 luglio 1993. Riorganizzazione del comitato nazionale di volontariato di protezione civile; 1994 - Circ. 16 novembre 1994, n.1768 U.L. Istituzione dell’elenco delle associazioni di volontariato di protezione civile ai fini ricognitivi della sussistenza e della dislocazione sul territorio nazionale delle associazioni da impegnare nelle attività di previsione, prevenzione e soccorso. Adempimenti finalizzati all’erogazione di contributi per il potenziamento delle attrezzature ed il miglioramento della preparazione tecnica; 1994 - Circ. 29 novembre 1994, n.314. Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle associazioni di volontariato nelle attività di protezione civile; 1995 - D.L. 29 dicembre 1995 n. 560. Interventi urgenti a favore delle zone colpite da eccezionali eventi calamitosi del 1995 e ulteriori disposizioni riguardanti precedenti alluvioni, nonché misure urgenti in materia di protezione civile, convertito, con modificazioni nella legge 26 febbraio 1996, n. 74 ; 1998 - D.L.vo 31 marzo 1998, n. 112. Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59. 1999 - D.L.vo 30 luglio 1999, n. 300. Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; 1999 - D.L.vo 30 luglio 1999, n. 303. Ordinamento della Presidenza del consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n.59; 2000 - D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267. Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali; 2000 – Legge nr.353 del 21.11.2000 . Legge quadro in materia di incendi boschivi; 2001 – D.P.R. 8 febbraio 2001, n.194. Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 18 di 158 2001 - D.M. 9 maggio 2001. Statuto dell’Agenzia di protezione civile; 2001 - D.L. 7 settembre 2001 n. 343 (convertito, con modificazioni, dall'art. 1, Legge 9 novembre 2001, n. 401). Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile; 2002 - O.P.C.M. 15 giugno 2002, n. 3220. Disposizioni urgenti di protezione civile; 2003 - O.P.C.M 20 marzo 2003 n. 3274. Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale di normative tecniche per la costruzione in zona sismica; 2004 - Dir.P.C.M. 27 febbraio 2004 - Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile; 2005 - Dir.P.C.M. 2 febbraio 2005 – Linee guida per l’individuazione di aree di ricovero di emergenza per strutture prefabbricate di protezione civile; 2005 - D.P.C.M. 25 febbraio 2005. Linee Guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna; 2005 - D.L.vo 21 settembre 2005 n. 238. Attuazione Direttiva 2003/105/CE. (Seveso 3); 2006 - D.P.C.M. 3 aprile 2006 n. 1250 – Composizione e modalità di funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi (Repertorio n. 1250); 2006 - Dir.P.C.M. 6 aprile 2006 – Coordinamento delle iniziative e delle misure finalizzate a disciplinare gli interventi di soccorso e di assistenza alla popolazione in occasione di incidenti stradali, ferroviari, aree ed in mare, di esplosioni e crolli di strutture e di incidenti con presenza di sostanze pericolose; 2006 - Dir.P.C.M. 6 aprile 2006 – Gestione del flusso delle informazioni con la Sala situazione Italia del Dipartimento della protezione civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 19 di 158 2006 - D.P.C.M. 23 ottobre 2006 - Modifiche all’organizzazione interna del Dipartimento della protezione civile; 2006 - D.P.C.M. 21 novembre 2006 – Costituzione e modalità di funzionamento del Comitato operativo della protezione civile; 2007 - D.P.C.M. 16 febbraio 2007. Linee guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale; 2007- D.P.C.M. del 24 luglio 2007; 2007 - Direttiva del P.C.M. del 1° giugno 2007; 2007 - Ordinanza del P.C.M. del 28 agosto 2007 nr. 3606 , recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della regione siciliana in relazione agli eventi calamitosi determinati dalla diffusione di incendi e dai fenomeni di combustione»; 2008 - DPCM del 03.12.2008 – “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze” ; 2010 - D. Lgs. Nr.49/2010 –Direttiva 2007/60/CE- “Piano di Gestione delle Alluvioni”; 2012 - Legge nr. 100 del 12 luglio 2012 recante: “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”; 2013 - Legge nr. 119 del 15 ottobre 2013 recante; “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonchè in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”; 2014 - DPCM del 14.01.2014 -“Programmazione nazionale di soccorso per il rischio sismico“ ; 2015 - Direttiva del Capo Dipartimento della Protezione Civile nr.1099 del 31.03.2015, pianificazione comunale di protezione civile , con particolare riferimento al rischio sismico; 2015 - Indicazioni operative del Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Circ. nr.20575 del 22.04.2015; 2015 - D. Lgs.105/2015 del 26 giugno 2015 - “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose”. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 20 di 158 Legislazione della Regione Puglia Dopo l’emanazione della Legge 225/92, la Regione Puglia, operando nell’ottica del perseguimento degli obiettivi dettati dalla normativa nazionale, ha adeguato il proprio impianto legislativo. Si segnalano i seguenti provvedimenti legislativi utilizzati per la revisione del Piano: 1998 - Programma di previsione e prevenzione unitamente al Piano Regionale antincendi boschivi di cui alla Delibera Consiglio Regionale n. 320 del 16 giugno 1998; 2000 - Legge Regionale nr. 18 del 30 novembre 2000; 2005 - Protocollo d’Intesa sulle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di Protezione Civile, approvato dalla Regione Puglia con Deliberazione di G.R. nr.255 del 07 marzo 2005; 2013 - Deliberazione di Giunta Regionale nr.2181 del 26.11.2013 (pubbl. BURP nr.162 del 10.12.2013) “Procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per il rischio meteorologico,idrogeologico ed idraulico”. 2014 - Legge Regione Puglia 10 marzo 2014, n. 7 “Sistema regionale di protezione civile” Quadro di riferimento legislativo Con la Legge nr. 225 del 24 febbraio 1992 - “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile” e la Legge nr. 100 del 12 luglio 2012 - “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile” e successive modifiche ed integrazioni, sono stati previsti per la prima volta l’attuazione di una pianificazione d’emergenza, il coordinamento e gli indirizzi per le attività di previsione, prevenzione e soccorso nell’ambito del servizio di protezione civile. L’art.2 della Legge 225/92 definisce la tipologia degli eventi e gli ambiti di competenza distinguendoli in: eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli Enti e Amministrazioni competenti in via ordinaria; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 21 di 158 eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per la loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più Enti o Amministrazioni competenti in via ordinaria; calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. In funzione della tipologia dell’evento si deve articolare l’intervento, che può definirsi semplice, complesso o straordinario: a) - Intervento Semplice – evento fronteggiabile da una singola istituzione, in via ordinaria, senza l’attivazione di circuiti d’altri soggetti; b) - Intervento complesso – evento o calamità di maggiore entità il quale richiede l’intervento di più soggetti in via ordinaria (Comune, Prefettura ,Dipartimento di Protezione Civile); c) Intervento straordinario - calamità naturale o catastrofe che richiede l’intervento di mezzi straordinari del Governo e dell’Agenzia di Protezione Civile. In quest’ipotesi è dichiarato lo stato d’emergenza dal Governo sentita la Regione interessata. Con il Decreto Legislativo 31/3/1998 n.112, sono state definite le funzioni e le attribuzioni in materia di Protezione Civile, sono state devolute alle Regioni e agli Enti Locali tutte le funzioni amministrative inerenti alla Protezione Civile (art.108), ad eccezione di quelle espressamente mantenute allo Stato (art.107). Con la Legge nr. 100 del 12 luglio 2012 recante “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”, a vent’anni dalla nascita del Servizio Nazionale della Protezione Civile, vengono ricondotte al nucleo originario le competenze definite dalla legge 225/1992, dirette principalmente a fronteggiare le calamità e a rendere più incisivi gli interventi nella gestione delle emergenze. Viene ribadito il ruolo di indirizzo e coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile delle attività delle diverse componenti e strutture operative del Servizio Nazionale. La Legge 100/2012 va a toccare - tra gli altri - alcuni temi chiave per tutto il sistema: la classificazione degli eventi calamitosi, le attività di protezione civile, la COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 22 di 158 dichiarazione dello stato di emergenza e il potere d’ordinanza. In questo senso, la legge ridefinisce la prima fase dell’emergenza, ponendo l’accento sul “fattore tempo”. Viene specificato che i mezzi e i poteri straordinari per fronteggiare le calamità (eventi di tipo “c”) vanno utilizzati per interventi temporali limitati e predefiniti: la durata dello stato di emergenza di regola non può superare i 90 giorni, con possibilità di proroga per altri 60 giorni. Lo stato di emergenza può essere dichiarato anche “nell’imminenza” e non solo “al verificarsi” dell’evento calamitoso e prevede, da subito - altro passaggio importante della legge - l’individuazione dell’amministrazione competente in via ordinaria che prosegue le attività, una volta scaduto lo stato di emergenza. Le ordinanze di protezione civile necessarie alla realizzazione degli interventi per contrastare e superare l’emergenza sono di norma emanate dal Capo Dipartimento della Protezione Civile e non più dal Presidente del Consiglio dei Ministri e i loro “ambiti di interesse”, per la prima volta, sono definiti dalla legge. Le ordinanze emanate entro trenta giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza sono immediatamente efficaci, mentre quelle successive richiedono il concerto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Altri passaggi significativi della Legge 100/2012 riguardano le attività di protezione civile. Accanto alle attività di “previsione e prevenzione dei rischi” e di “soccorso delle popolazioni” viene meglio specificato il concetto di “superamento dell’emergenza”, cui si associa ogni altra attività necessaria e indifferibile diretta al “contrasto dell’emergenza” e alla “mitigazione del rischio” connessa con gli eventi calamitosi. Le attività di prevenzione vengono esplicitate e per la prima volta si parla chiaramente di allertamento, pianificazione d’emergenza, formazione, diffusione della conoscenza di protezione civile, informazione alla popolazione, applicazione della normativa tecnica e di esercitazioni. Il sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico viene inquadrato in maniera organica, riprendendo così i vari provvedimenti che negli anni hanno disciplinato le attività di allertamento ai fini di protezione civile. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 23 di 158 La Legge 100/2012 ribadisce poi il ruolo del Sindaco come autorità comunale di protezione civile, precisandone i compiti nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione. Una novità importante riguarda i piani comunali di emergenza, che devono essere redatti entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, e periodicamente aggiornati. Il ruolo del Comune nella Protezione Civile L’art.108 del D. Lgs n. 112/98, in particolare, attribuisce al Comune le funzioni relative: all’attuazione, in ambito comunale, delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali; all’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione all’emergenza, necessaria ad assicurare i primi soccorsi in caso d’eventi calamitosi in ambito comunale; alla predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali d’emergenza, anche nelle forme associative di cooperazione previste dalla legge 8 giugno 1990 n. 142, e alla cura della loro attuazione sulla base degli indirizzi regionali; all’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l’emergenza; alla vigilanza sull’attuazione, da parte delle strutture locali di protezione civile, dei servizi urgenti; all’utilizzo del volontariato di protezione civile comunale e/o intercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali. Dall’analisi del dettato di legge si evince chiaramente che il ruolo principale del Comune è di programmare e pianificare gli interventi di protezione civile, pertinenti al proprio territorio. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 24 di 158 Programmazione L’attività di programmazione dei Comuni in primo luogo concerne la previsione, vale a dire l’analisi dei rischi che insistono sul territorio. L’individuazione dei rischi dovrà necessariamente essere supportata dalla conoscenza tecnico-scientifica degli stessi. All’individuazione dei rischi deve seguire la fase di prevenzione, consistente nell’adozione di misure organizzative di gestione e/o governo del territorio volte a limitare e, laddove è possibile, ad eliminare il rischio individuato. Pianificazione L’attività di pianificazione, invece, consiste nell’elaborazione coordinata delle procedure operative d’intervento da attuarsi nel caso in cui accade l’evento contemplato, in un apposito scenario di un determinato territorio del Comune. La pianificazione, quindi, si deve porre come obiettivo di definire e coordinare l’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e gli interventi urgenti e necessari a fronteggiare l’emergenza da parte della struttura locale e del volontariato di protezione civile presente sul territorio. Lineamenti Organizzativi Coordinamento Operativo Comunale Il Sindaco è autorità comunale di Protezione Civile (art.15 comma 3 L. 225/92); al verificarsi dell’emergenza assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso in ambito comunale e ne dà comunicazione al Prefetto, al Presidente della Giunta Regionale ed al Presidente della Città Metropolitana di Bari. Il Sindaco quale autorità di Protezione Civile ha il compito prioritario di: salvaguardare la popolazione; tutelare il territorio; affrontare con immediatezza l’impatto di qualsiasi evento calamitoso; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 25 di 158 soddisfare le esigenze di primo intervento a premessa d’azioni a livello superiore più adeguate. Il Sindaco per l’espletamento delle proprie funzioni si avvale: del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile; delle strutture comunali direttamente dipendenti; dei servizi ad amministrazione autonoma che operano sul territorio comunale; del volontariato. L'organizzazione della Protezione Civile a livello locale e la gradualità degli interventi, in funzione delle esigenze, sono delineate nel Piano Comunale di Protezione Civile. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 26 di 158 PARTE GENERALE Sottosezioni : 1. inquadramento generale , 2. cartografia di base , 3. strumenti di pianificazione 1- INQUADRAMENTO GENERALE Dati di base del territorio comunale DATI GENERALI DENOMINAZIONE DEL COMUNE CITTA’ METROPOLITANA REGIONE AUTORITÀ DI BACINO DEL COMUNE CORATO BARI PUGLIA Autorità di Bacino della Puglia – PAIcon sede a Valenzano c/o Tecnopolis CSATA ( BA )- C.a.p. 70010Tel.080*4670330 080*4670567 Fax 080*4670376 ESTENSIONE DEL T ERRITORIO Nr. Foglio I.G.M. ( 1: 50.000) Nr. Tavoletta I.G.M. ( 1: 25.000) Ettari 16.773 F.° 176 della Carta d’Italia ex 437 II-NE Nord 41°10’32’’.38 Est 16°24’31’’.62 Comuni Confinanti Indirizzo sede municipale Trani, Andria, Ruvo di Puglia, Bisceglie, Gravina di Puglia Piazza Marconi 12 Piazza G. Matteotti nr.2 (ingresso secondario) NTelefono centralino Indirizzo sito internet Codici ISTAT Regione – Provincia e Comune di Corato 080*9592111 WWW.comune.corato.ba.it 16 - 072 - 020 - COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 27 di 158 POPOLAZIONE POPOLAZIONE RESIDENTE ABITANTE AL 31.12.2014 NUCLEI FAMILIARI AL 31.12.2014 STIMA DI POPOLAZIONE VARIABILE STAGIONALMENTE POPOLAZIONE AGGIUNTIVA NON RESIDENTE ALTIMETRIA ALTITUDINE ALTITUDINE ALTITUDINE MINIMA MASSIMA CENTRO ABITATO 48.506 17.623 5000 in aumento 1500 circa mt.232 Mt. 200 s.l.m. Mt. 400 s.l.m. Mt. 232 s.l.m. - 20% - 60% - 20% territorio territorio territorio MORFOLOGIA Porzione di territorio prevalentemente pianeggiante Porzione di territorio prevalentemente collinare Porzione di territorio prevalentemente montuoso 30 % 70% 0% IDROGRAFIA NOME CORSO D’ACQUA Inesistenti DIGHE ed INVASI NOME Inesistenti COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 28 di 158 TIPO 1 2 3 4 5 DI COLTURE Vigneto Oliveto/Frutteto Pascolo Bosco Seminativo AGRONOMICHE estensione Ha. 810 estensione Ha. 6.229 estensione Ha. 1.250 estensione Ha. 741 estensione Ha. 4.160 ATTIVITA’ PRODUTTIVE E DI SERVIZIO PRESENTI SUL TERRITORIO Esercizi commerciali Pubblici esercizi (bar, ristoranti, ecc.) Alberghi- strutture ricettive – affittacamereAttività manifatturiere Energia acqua e gas Edilizia Trasporti Attività finanziarie Attività artigianali Depositi commerciali per commercio all’ingrosso Industrie Istruzione Aziende agrituristiche Sanità Altro UFFICI COMUNE n. 1243 n. 187 n. 9 n. 426 n. 40 n. 423 n. 164 n. 73 n. 890 n. 62 n. 150 n. 19 n. 5 n. 159 n. 157 PUBBLICI Sede centrale Piazza Matteotti nr. 2 – Piazza G. Marconi nr.12 ( ingresso secondario ) Sede Settore Polizia Locale Via Gravina nr.132 Sede Settore Servizi Sociali Via Gravina nr.132 Sede Settore Ambiente-Agricoltura e Sviluppo Economico Via Gravina nr.132 Sede distaccata Ufficio Anagrafe Via Gravina nr.132 Sede Servizio Cultura Via Gravina nr.132 e Largo Plebiscito nr.21 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 29 di 158 INDIVIDUAZIONE DELLE VIE DI COMUNCIAZIONE E DEGLI EDIFICI STRATEGICI DI INTERESSE PUBBLICO VIE DI COMUNICAZIONE EDIFICI STRATEGICI DI INTERESSE PUBBLICO ( giusta Ordinanza del Presidente del S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. 231 234 234 238 23 2 19 103 30 85 174 di castel del Monte Bis di Altamura Via Vecchia Molfetta Via Ruvo Via San Magno Via Castel del Monte Via Vecchia Canosa Bisceglie - Ruvo – Corato Tratturello San Giuseppe RIPORTATI IN PARTE IN APPENDICE ED IN FASE DI COMPLETAMENTO Consiglio dei Ministri nr.3274 del 23.03.2003 e Circolare del Dipartimento della Protezione Civile Prto.Nr.DPC/SISM/0083283 del 04.11.2010, con cui si dispone l’obbligo di verifiche sismiche delle opere strategiche e rilevanti ) COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 30 di 158 2- CARTOGRAFIE DI BASE CARTOGRAFIA DI BASE NOME CARTA FONTE Carta CTR in scala 1:10.000 Ufficio Tecnico Comunale CARTOGRAFIA DI BASE SPECIFICA PER RISCHIO INCENDI Carta forestale Ex Provincia di Bari Carta uso suolo Corpo Forestale dello Stato Carta incendi storici Corpo Forestale dello Stato CARTOGRAFIA DI BASE SPECIFICA PER RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO Carta della pericolosità e del rischio Piano di bacino per l’assesto idrogeologico ( PAI ) approvato Delibera nr.39 del 30.11.2005 pubblicato G.U. nr.8 dell’11.1.2006 successivamente modificata con deliberazione del comitato istituzionale nr. 07 del 24.01.2013 , avete ad oggetto “ Procedure di integrazioni e modifiche del Pai ( art.24 e 25 delle norme tecniche 9 per il territorio del Comune di Corato (BA )” Autorità di Bacino della Puglia – PAIgiusta L. R. nr.19 del 9.12.2002 con sede a Valenzano ( BA ) C.a.p. 70010 c/o Tecnopolis CSATA Tel.080*4670330 080*4670567 Fax 080*4670376 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 31 di 158 Cartografie Il presente piano ha inoltre a corredo la seguente cartografia, allegata alle 3 (tre) copie disponibili presso il Comune di Corato e suddivise tra: l’ufficio del Sindaco, la sede del C.O.C. e l’ufficio comunale permanente di Protezione Civile presso il Comando di Polizia Locale: 1. carta tecnica regionale di delimitazione del territorio di Corato, scala 1: 10.000; 2. carta I.G.M. del territorio di Corato, scala 1: 25.000; 3. carta di delimitazione del territorio comunale su ortofoto, scala 1: 25.000; 4. carta del centro abitato con l’indicazione delle aree di emergenza, scala 1: 2000; 5. cartografia AdB aree a pericolosità idrogeologica ed idraulica, 1: 10.000; 6. carta della rete viaria principale; 7. atlante aree di interfaccia A.I.B. esposte al rischio; 8. mappa del patrimonio forestale; 9. mappa delle aree interessate da incendi boschivi. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 32 di 158 3- STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE LIVELLO REGIONALE LEGGE REGIONALE PROGRAMMA REGIONALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE RISCHI PIANO REGIONALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI EMERGENZA LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGRAMMI PROVINCIALI DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI LIVELLO PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO DI EMERGENZA COMUNALE L.R. Nr.18 del 30.11.2000 B.U.R. nr.147 del 13.12.200 Deliberazione Consiglio Regionale nr.320 del 16.6.1998 Approvato con D.G.R. nr.2004 del 20.12.2005 prorogato con varie delibere fino al 2015 Deliberazione Giunta Regionale nr.255 del 07.03.2005 D.G.R. nr.225 del 7.03.2005 B.U.R. nr.50 del 06.04.2005 COMUNALE Approvato con Delibera di Giunta Regionale nr.56/37 del 01 ottobre 1979 Adotto con delibera di G.M. Nr.82 il 26.03.2002 Aggiornato il 07 maggio 2009 ed approvato con deliberazione di Giunta Comunale nr.15 del 12 febbraio 2010 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 33 di 158 Rischi ed emergenze sul territorio Lo studio, l’elaborazione tecnica, l’esperienza, la memoria storica e le condizioni ambientali forniscono le opportune indicazioni sui rischi che possono interessare un determinato territorio del Comune. Massima attenzione deve essere prestata alla verifica sul territorio degli assetti sopravvenuti, agli insediamenti instaurati alle relative modificazioni apportate in considerazione delle attività umane insorte o previste, ai processi produttivi in atto e le relative conseguenze che possono determinare nell’area interessata. L’individuazione dei rischi, quindi, assume un aspetto fondamentale per la redazione del Piano Comunale di Protezione Civile in quanto individuato il rischio si può ipotizzare l’aspetto della vulnerabilità, cioè l’aspetto dannoso che ne può derivare (prospettare lo scenario che si avrebbe al verificarsi dell’evento). Sulla base di quanto innanzi evidenziato si rileva che il Piano di Protezione Civile è un documento flessibile che deve essere aggiornato costantemente, sulla base delle modificazioni che si registrano sul territorio. Da quanto emerso dall’analisi del territorio e dalla consultazione dell’archivio storico del Comune si è determinato che i rischi e le emergenze prevedibili possono essere i seguenti: COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 34 di 158 RISCHI RISCHIO SISMICO RISCHIO METEREOLOGICO RISCHIO IDROGEOLOGICO ed IDRAULICO RISCHIO INDUSTRIALE RISCHIO INCENDI BOSCHIVI EMERGENZE NEVICATE DI CARATTERE ECCEZIONALE ALLAGAMENTI-ALLUVIONI INCENDI DI VASTE PROPORZIONI FENOMENI D’INQUINAMENTO AMBIENTALE INTERRUZIONE RIFORNIMENTO IDRICO CROLLI EDIFICI COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 35 di 158 LINEAMENTI ORGANIZZATIVI DELLA PIANIFICAZIONE Il Sindaco Il Sindaco è la massima autorità comunale in materia di Protezione Civile di tutela della popolazione (art.15 comma 3 L. 225/92 e ss.mm.ii.). Il Sindaco, in tempo ordinario, garantirà le normali attività di prevenzione e previsione, utilizzando l’apposita struttura comunale curando, in particolare, l’aspetto della pianificazione e del suo puntuale aggiornamento. In condizioni di emergenza provvederà invece: a) in qualità di Capo dell’Amministrazione Comunale a dirigere e coordinare le prime operazioni di soccorso, alla preparazione all’emergenza, a tenere informata la popolazione e gli altri organi istituzionali; b) in qualità di Ufficiale di Governo provvederà ad adottare, se è il caso, tutti i provvedimenti di carattere contingibile ed urgente che si rendano necessari per garantire la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica, anche ai sensi della legislazione speciale vigente per la singola materia: ad emettere ordinanze di carattere contingibile ed urgente in materia di igiene e sanità pubblica, di vigilanza sulle farmacie e di polizia veterinaria, a norma dell’art.32 della Legge 23/12/1978 n. 833 di “Riforma del Servizio Sanitario Nazionale”; a disporre della proprietà privata per grave necessità pubblica (requisizione d’urgenza), in questo aiutato dall’art.835 del Codice Civile e dall’art.7 della Legge 23/3/1865 n. 2248; a disporre, per esigenze di grave necessità pubblica, l’occupazione d’urgenza di beni immobili di privati (soprattutto terreni per opere pubbliche di emergenza), a norma dell’art.71 della Legge 25/7/1865 n. 2359 e ss.mm.ii.; ad adottare provvedimenti cautelari per la tutela della salute pubblica, in riferimento alla sospensione della produzione e della vendita di alimenti o bevande che risultino pericolosi COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 36 di 158 per la salute a norma dell’art.4 del D.L. 18/6/1986 n. 282 (convertito in Legge 7/8/1986 n. 462) e ss.mm.ii.; ad ordinare il divieto di potabilità delle acque destinate al consumo umano in caso di episodi di inquinamento a norma degli artt.3 e 12 del D.P.R. 24/5/1988 n. 236 e ss.mm.ii.; a ricorrere a forme speciali di smaltimento di rifiuti in caso di comprovata necessità a norma del Decreto Legislativo nr.152 del 3 aprile 2006 -Norme in materia ambientale(sostituisce il vecchio art. 13 D. Lgs. 5/2/1997 n. 22) e ss.mm.ii. . In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica (art. 50 comma 5 del Decreto Legislativo n° 267 del 18 Agosto 2000) a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili ed urgenti sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Ai sensi dell’art. 54 del Decreto Legislativo n° 267 del 18 agosto 2000 e ss.mm.ii., il Sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende: alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli altri adempimenti demandategli dalla legge in materia elettorale, di leva militare, di statistica; alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica; allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge; alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il Prefetto. Il Sindaco, quale ufficiale di Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al Prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica. Il Sindaco, quale Ufficiale di Governo, è organo ordinario di Protezione Civile. In emergenza i compiti di direzione e coordinamento degli interventi sul territorio amministrato COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 37 di 158 sono di sua competenza. Al momento dell’emergenza, quando questa è fronteggiabile a livello comunale (art. 2, comma 1, lettera a, della L. 225/1992), il Sindaco, nell’ambito del proprio territorio, coadiuvato dal Servizio Comunale di Protezione Civile, provvede agli interventi necessari. Qualora l’emergenza non possa essere fronteggiata mediante gli interventi attuabili dal comune utilizzando la propria organizzazione e utilizzando le proprie risorse in via ordinaria, il Sindaco può richiedere l’assistenza secondo i criteri di sussidiarietà ed integrazione, senza che questo comporti quindi una alterazione della responsabilità dell’azione del Sindaco sul territorio comunale. Anche in questo caso le attribuzioni del Sindaco rimangono inalterate. Analogamente si riscontra in caso di evento classificato di rilevanza regionale, dove la regione assume ruolo di coordinamento a livello sovra-provinciale senza che risultino modificate competenze e responsabilità del Sindaco a livello comunale. Spetta altresì al Sindaco far richiesta direttamente alla amministrazione della città metropolitana della dichiarazione di Stato di Emergenza regionale o nazionale, mettendo in essere altresì tutte le attività che possano permettere il conseguimento di questo risultato nel minor tempo possibile. Nell’esercizio delle sue funzioni di organo ordinario di Protezione Civile, Egli si avvale del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Protezione Civile. Il centro operativo comunale di protezione civile E’ l'organo collegiale, con compiti di supporto e decisionali, di cui si avvale il Sindaco per l'espletamento delle sue funzioni ed attribuzioni in materia di Protezione Civile e nelle emergenze. Il Centro Operativo Comunale è così composto: - Sindaco pro tempore; - Segretario Generale del Comune; - Direttore Generale del Comune; - Assessore ai LL.PP. e Protezione Civile; - Assessore ai Servizi Sociali; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 38 di 158 In esso si configurano le seguenti: Funzioni di supporto Funzione 1 – Tecnica e di Pianificazione Responsabile: il Dirigente del Settore LL. PP. del Comune (o suo rappresentante); Funzione 2 - Sanità, Assistenza sociale e veterinaria Responsabile: un Funzionario ASL BA e Assistente Sociale del Comune; Funzione 3 - Volontariato Responsabile: il responsabile del Gruppo Comunale di Volontariato o di altre Associazioni; Funzione 4 - Materiale e mezzi Responsabile : il Dirigente del Settore Finanziario ed il Direttore A.S.I.P.U. S.r.l.; Funzione 5 - Servizi essenziali e attività scolastica Responsabile: un rappresentante di ciascuno degli Enti gestori di pubblici servizi e un rappresentante scolastico; Funzione 6 - Censimento danni a persone e cose Responsabile: il Dirigente del Settore LL.PP. ed il Dirigente del Settore Urbanistica (o loro rappresentanti) ; Funzione 7 - Strutture operative locali e viabilità Responsabile: il Comandante o Dirigente della Polizia Locale (o suo rappresentante); Funzione 8 - Telecomunicazioni Responsabile: Esperto in telecomunicazioni (volontario radioamatore) e responsabile C.E.D. del Comune di Corato ; Funzione 9 - Assistenza alla popolazione Responsabile: un Funzionario di fiducia del Sindaco; Segreteria e Gestione dati Responsabile: il Segretario Comunale; Addetto stampa e servizi informatici Responsabile: Capo Ufficio Stampa del Comune e responsabile C.E.D. del Comune di Corato. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 39 di 158 Al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile competono: ⇒ l’organizzazione di un sistema comunale di protezione civile con la programmazione e pianificazione degli interventi; ⇒ la valutazione delle esigenze conseguenti alla situazione determinatasi; ⇒ il coordinamento degli interventi di soccorso; ⇒ l'aggiornamento della situazione relativa a personale, mezzi e risorse impiegati o impiegabili; ⇒ le richieste di soccorsi alla Prefettura ed alla Regione; ⇒ la predisposizione e l'attuazione delle attività assistenziali; ⇒ l'informazione della cittadinanza. Per la sua operatività il Comitato si avvale del personale del Comune, nonché, ove necessario, di consulenti esterni di Protezione Civile. Si riunisce in Sala Giunta come organo consultivo e in fase operativa di emergenza nella Sala Operativa Comunale individuata in Via Gravina nr.132, presso la sede del Comando della Polizia Locale del Comune di Corato - tel. 080*8721014- 080*8724978 – 080*9592427– 080*8985958 e Fax. 080*8988010 ( h 24) - che riunisce tutte le caratteristiche per tale uso (locale appositamente individuato e attrezzato per tale scopo, in edificio non vulnerabile, in un’area di facile accesso e con disponibilità di area di parcheggio). COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 40 di 158 Ad ognuna delle funzioni di supporto e’ affidato il seguente compito: Funzione 1 – Tecnica e di Pianificazione Questa funzione ha il compito di creare le condizioni per una pianificazione aggiornata che risulti del tutto aderente alla situazione e alle prospettive del territorio. Si compone essenzialmente di tecnici comunali. Essa deve: In situazione ordinaria: • Elaborare e aggiornare costantemente gli scenari degli eventi attesi; • Studiare le procedure più celeri ed efficaci per l’intervento scientifico in emergenza; • Provvedere alla composizione di un patrimonio cartografico del Comune, comprendente ogni tipo di carta tematica; • Provvedere all’indicazione per l’attività di previsione e agli interventi di previsione dei rischi sul territorio; • Determinare una collaborazione convenzionata con Istituti ed Università per studi e ricerca; • Coordinarsi con il servizio antincendi e forestazione regionale; • Individuare le aree di attesa, ammassamento e di ricovero all’interno del territorio comunale, in zone sicure ed urbanizzate; • Organizzare le reti di monitoraggio da inserire nel territorio. In emergenza: • Individuare le priorità d’intervento sul territorio finalizzate alla riduzione dei danni coordinandosi con la funzione 4 – materiali e mezzi - e con la funzione 6 – censimento danni a persone e cose; • Aggiornare in tempo reale lo scenario dell’evento in funzione dei dati e delle informazioni provenienti dalle reti di monitoraggio e dalla sala di comunicazioni, con COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 41 di 158 eventuale potenziamento delle stesse; • Delimitare le aree a rischio, individuare i percorsi alternativi, le possibili vie di fuga e dei cancelli, dando le direttive alla funzione 7 – strutture operative locali e viabilità; • Predisporre un eventuale piano di evacuazione, per scenari non contemplati nel piano; • Istituire i presidi per l’osservazione dello stato di allerta nelle zone a rischio. Funzione 2 – Sanità. Assistenza sociale e veterinaria Questa funzione pianifica e gestisce tutte le situazioni e le problematiche legate agli aspetti socio-sanitari dell’emergenza e il perfetto sincronismo delle strutture operative del Comune, della ASL/BA e del volontariato. Essa deve: In situazione ordinaria: • Pianificare e raccordarsi con la funzione 3 – Volontariato e con la funzione 9 Assistenza alla popolazione; • Censire e gestire i posti letto e ricoveri in strutture sanitarie; • Realizzare gli elenchi della popolazione anziana e degli handicappati; • Predisporre i protocolli procedurali per urgenze mediche in emergenza; • Pianificare gli interventi veterinari. In emergenza: • Organizzare immediatamente gli interventi di soccorso alla popolazione in collaborazione con la funzione - 3 volontariato e – 9 assistenza alla popolazione, con costituzione di squadre di soccorso per assistenza feriti, ricerca dispersi e recupero deceduti; • Allestire i centri di soccorso nelle aree di protezione civile; • Provvedere allo svolgimento delle attività di assistenza sociale e psicologica alla popolazione colpita; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 42 di 158 • Tutelare gli handicappati, gli anziani e le altre categorie che necessitano di particolari cure mediche. Svolgere tutti i controlli comunque di competenza sanitaria (acque, alimenti, disinfestazioni in raccordo con la ASL/BA); • Raccordarsi con la ASL/BA per le attivazioni connesse alle normative sulla sicurezza (ex L.626/94 , 46/90 e D.Lgvo 81/2008). Funzione 3 Volontariato I compiti delle organizzazioni di volontariato variano in funzione delle caratteristiche della specifica emergenza. In linea generale il volontariato è di supporto alle altre funzioni offrendo uomini e mezzi per qualsiasi necessità. Essa deve: In situazione ordinaria: • Individuare i gruppi comunali di volontariato ed equipaggiamento degli stessi; • Istituire forme di sensibilizzazione alla protezione civile della cittadinanza e delle associazioni, • Realizzare corsi di formazione addestramento ed aggiornamento dei volontari, organizzazione di esercitazione per volontari; • Raccordarsi con le altre funzioni collegate per la pianificazione degli interventi in emergenza; • Realizzare protocolli d’intesa tra Volontariato e Comune; • Allestire un centro di radioamatori presso la sala operativa. In emergenza: • Intervenire immediatamente per il soccorso alla popolazione coordinandosi con le funzioni 2 - Sanità ed assistenza sociale e 9 – assistenza alla popolazione; • Comunicare immediatamente alle altre funzioni di supporto degli uomini e dei mezzi a disposizione in tempo reale; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 43 di 158 • Rispondere immediatamente alle richieste avanzate dai responsabili delle funzioni, in base alle esigenze del momento; • Allestire postazioni radio nei punti strategici del territorio colpito da calamità per creare un collegamento costante con la sala operativa. Funzione 4 -Materiale e mezzi E’ una funzione determinante in emergenza che va programmata con pazienza, tenendo costantemente aggiornata la situazione della disponibilità dei materiali e dei mezzi pubblici e privati nel territorio comunale in relazione agli scenari di evento probabile. Particolare attenzione deve essere prestata nell’aggiornamento delle risorse relative al movimento terra, alla movimentazione dei container e alla prima assistenza alla popolazione. Essa deve: In situazione ordinaria: • Provvedere al censimento e alla gestione delle risorse comunali per l’emergenza; • Provvedere alla tenuta del magazzino comunale presso l’A.S.I.P.U. S.r.l. e del materiale di pronta disponibilità; • Creare ed aggiornare periodicamente un database di tutte le risorse disponibili in collaborazione con le funzioni di supporto; • Determinare in merito alla suddivisione del territorio in zone di competenze e organizzare prove per verificare i tempi di risposta delle ditte autorizzate e dei mezzi comunali; • Stabilire le prove periodiche di affidabilità, di funzionamento dei materiali e dei mezzi del Comune. In Emergenza: • Raccogliere i materiali di interesse durante l’emergenza e la loro distribuzione attraverso le funzioni di supporto; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 44 di 158 • Gestire il magazzino viveri e l’equipaggiamento del personale del gruppo comunale; • Organizzare i trasporti, organizzare e pianificare i servizi di erogazione dei carburanti; • Gestire i mezzi impegnati; Funzione 5 Servizi essenziali e attività scolastica Dal momento che nel Comune la gestione dei servizi essenziali (acqua, luce, gas) è affidata a gestori esterni, ciascun servizio dovrà essere rappresentato da un referente che dovrà garantire una presenza costante ed una immediata ripresa di efficienza nel proprio settore. Tale funzione, inoltre, dovrà garantire la ripresa delle attività scolastiche nei tempi più brevi possibili. Essa deve: In situazione ordinaria: • Tenere sotto monitoraggio lo stato manutentivo dei servizi a rete; • Verificare la predisposizione e la validità dei singoli piani di intervento e coordinare l’attività di supporto da parte della funzione 7 – Assistenza la popolazione, al fine di creare una forza di risposta pronta, tempestiva, efficace e ben coordinata; • Organizzare periodiche esercitazioni con le aziende interessate e le scuole; • Curare in fase preventiva e aggiornare costantemente la cartografa di tutti i servizi a rete del Comune (energia elettrica, gas, telefoni , fogna e acqua, pubblica illuminazione); • Promuovere, in collaborazione con i responsabili delle attività scolastiche presenti sul territorio, iniziative e/o progetti finalizzati “scuola sicura”; In emergenza: • Garantire la presenza dei rappresentanti delle aziende di servizio al C.O.C.; • Provvedere all’allacciamento dei servizi essenziali nelle aree destinate ai diversi scopi di protezione civile; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 45 di 158 • Verificare costantemente lo stato dei servizi durante l’evolversi dell’evento preoccupandosi prima di tutto delle strutture più vulnerabili (scuole, ospedale, ricovero di anziani). Funzione 6 Censimento danni a persone e cose E’ una funzione tipica dell’attività di emergenza. L’effettuazione del censimento dei danni a persone e cose riveste particolare importanza al fine di fotografare la situazione determinatasi a seguito dell’evento calamitoso e di seguirne l’evoluzione. I risultati, riassunti in schede riepilogative, sono fondamentali per organizzare in maniera razionale gli interventi d’emergenza. Essa deve: In situazione ordinaria: • Curare l’aggiornamento periodico del censimento delle persone con particolare attenzione alle persone anziane, ai portatori di handicap, alle persone non autosufficienti (dializzati, cardiopatici, emofiliaci .. ); • Creare un’adeguata modulistica per il rilevamento dei danni, sulla base delle diverse procedure già utilizzate in Italia per le diverse casistiche di rischio; • Predisporre elenchi di professionisti locali, reperibile presso il Settore Lavori Pubblici, disponibili ad intervenire per attività di censimento, sopralluogo e perizie di danni successivamente ad una calamità; • Delineare la zonizzazione del territorio comunale e organizzare teoricamente la composizione delle squadre di rilevazione dei danni; • Predisporre un’adeguata cartografia catastale del territorio del comune. In emergenza: • Attivare e coordinare le squadre suddividendole per aree di intervento per il censimento; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 46 di 158 • Raccogliere e catalogare i risultati del censimento dei danni per l’organizzazione degli interventi prioritari; • Intervenire immediatamente su specifica richiesta delle altre funzioni di supporto. Funzione 7 Strutture operative locali e viabilità Questa funzione, in collaborazione con la funzione 1 – tecnica di pianificazione, predispone il piano della viabilità d’emergenza e definisce con tutte le strutture operative presenti sul territorio un piano interforze per l’intervento in emergenza sui disastri e per le emergenze, coordinandone l’applicazione. Essa deve: In situazione ordinaria: • Coordinare la predisposizione delle aree destinate ad uso di protezione civile in concorso con la funzione 1 – Tecnica e di pianificazione; • Predisporre la pianificazione della viabilità di emergenza a seconda delle diverse casistiche; • Pianificare l’addestramento del volontariato; • Promuovere esercitazioni e simulazioni d’intervento. In emergenza: • Delineare e controllare le aree a rischio istituendo cancelli e posti di blocco in punti strategici, sulla base anche delle indicazioni delle altre funzioni di supporto; • Garantire un costante collegamento con la Prefettura e gli altri Organi di Polizia; • Organizzare il ripristino della viabilità principale; • Gestire e controllare le aree di emergenza , • Organizzare le squadre per la sicurezza e l’antisciacallaggio; • Organizzare le attività di notifica di atti e ordinanze urgenti. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 47 di 158 Funzione 8 - Telecomunicazioni Questa funzione garantisce una rete di telecomunicazione alternativa affidabile anche in caso di evento di notevole gravità. In tali situazioni risulta fondamentale la collaborazione tra i gestori delle reti di telecomunicazione e le associazioni di volontariato esperti in sistemi alternativi. Essa deve: In situazione ordinaria: • Pianificare la costituzione del C.O.C. dal punto di vista tecnico operativo dei collegamenti secondo le convenzioni assunte con le società telefoniche; • Organizzare i collegamenti radio sia in esercitazione che in emergenza; • Mantenere in esercizio efficiente i ponti radio e i relativi apparati, coordinare il servizio radio comunale con i volontari radio amatori ed effettuare prove di collegamento costanti fra Comuni; • Tenere sotto monitoraggio lo stato manutentivo dei servizi a rete; In emergenza: • Richiedere linee telefoniche via cavo, telefonia mobile, internet e posta elettronica secondo le convenzioni assunte con le società telefoniche e con i tempi garantiti; • Attivare le reti di comunicazione o quanto precedentemente organizzato; • Provvedere all’allacciamento del servizio nelle aree di emergenza; • Verificare costantemente lo stato del servizio durante l’evolversi dell’evento preoccupandosi prima di tutto delle strutture più vulnerabili ospedali, scuole uffici pubblici. Funzione 9 – Assistenza alla popolazione Questa funzione svolge una serie di attività in rapporto alla consistenza del disastro. Il primo adempimento necessario è quello di assicurare ogni giorno pasti caldi e posti letti COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 48 di 158 necessari agli sfollati. Essa deve: In situazione ordinaria: • Provvedere alla raccolta e all’aggiornamento dei dati relativi alle strutture ricettive e ai servizi di ristorazione, in collaborazione con la funzione 4 – materiale e mezzi; • Studiare le tecniche migliori per l’organizzazione delle aree di ricovero, dei posti letto e delle mense. • Controllare periodicamente l’efficienza e la funzionalità dei mezzi a disposizione. In emergenza: • Gestire i posti letto per gli evacuati e i volontari in raccordo con la funzione 3 – Volontariato; • Gestire le persone senza tetto; • Gestire la mensa per popolazione, operatori e volontariato; • Provvedere all’acquisto di beni e servizi per le popolazioni colpite anche tramite servizio economato; • Risolvere i particolari casi singoli in raccordo con le altre funzioni. Addetto stampa e servizi informatici L’addetto stampa riveste un ruolo fondamentale all’interno del sistema comunale di Protezione Civile, perché oltre a curare l’informazione durante l’emergenza è chiamato a svolgere un ruolo attivo nella diffusione della cultura della protezione civile sia tra la popolazione che tra gli addetti al lavoro, con mezzi e strumenti differenti a seconda dei soggetti destinatari, nonché utilizzo di apposita pagina su Facebook. Esso deve: In situazione ordinaria: • Sensibilizzare la cittadinanza sul sistema comunale di Protezione Civile; • Promuovere dibattiti ed incontri per far conoscere le linee generali del piano di COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 49 di 158 protezione civile comunale e i comportamenti da tenere prima e durante l’emergenza; • Stabilire contatti con gli organi di stampa più diffusi sul territorio e con radio e televisioni locali per un’informazione periodica ed aggiornata sui temi della protezione civile. In emergenza: • Svolgere la duplice funzione di gestione dell’informazione alla stampa e di organizzazione del flusso informatico alla popolazione; • Redigere quotidianamente bollettini riassuntivi dei dati raccolti e consegnarli ai referenti dei mass-media; • Garantire la tempestività dell’informazione con mezzi rapidi ed immediati utilizzando gli altoparlanti, posti sulle auto della Polizia Municipale e della Protezione Civile, in dotazione del Centro Polifunzionale; • Provvedere, terminata l’emergenza dei primi giorni, a mantenere viva l’informazione attraverso altri mezzi. L'ufficio comunale di Protezione Civile E' un organo di carattere permanente di cui si avvalgono il Sindaco e l'Assessore delegato alla Protezione Civile nell'esercizio delle loro funzioni. Svolge i seguenti compiti: - attività previsionale sui rischi ipotizzabili, in collaborazione con gli organi tecnici del Comune; - aggiornamento costante dei dati del piano comunale di protezione civile. Personale addetto: - Responsabile dell'Ufficio Comunale di Protezione Civile; - Comandante – Ufficiali e/o Sottufficiali della Polizia Locale - Agenti Istruttori di Polizia Locale; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 50 di 158 Sala operativa: La Sala Operativa deve disporre di: - ordine di servizio del personale impiegato nei turni (tre, di otto ore ciascuno); - elenco telefonico del personale comunale, Enti e Associazioni cittadine che, a qualsiasi titolo, possono essere chiamati a interventi o consulenze in caso di emergenza; - schedario dei Volontari di Protezione Civile; - registro di protocollo dei messaggi in arrivo e partenza; - Piano Comunale di Protezione Civile (più copie); - Stradario, elenco telefonico, "Pagine Gialle" e “Pagine Bianche” di Bari - Foggia – Brindisi – Bat ( Barletta – Andria –Trani) e Matera; - Planimetria del territorio comunale in scale 1:5000 e suoi stralci; - Carte topografiche del territorio comunale e provinciale scala 1:25.000 ,1:10.000,1:50.000; - Planimetria delle infrastrutture sportive della Città; - Pianta degli edifici scolastici a maggiore ricettività; - Radio ricetrasmittenti a grande portata (ARI) e media portata (comunali e eventualmente SERFIR); - Tre telefoni collegati al centralino comunale; - Un telefono cellulare portatile ; - Un telefono in linea fissa con numero riservato; - Un personal computer completo di stampante, collegato con il CED, con scheda SIM dati e gruppo di continuità; - Una macchina da scrivere; - Arredi da ufficio e materiale di cancelleria vari; - Pannelli vari a parete per carte e documenti; - Contrassegni numerati di libera circolazione all'interno dell'area colpita da calamità; - Contrassegni per Volontari di Protezione Civile inseriti nell'organizzazione di soccorso. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 51 di 158 SCENARI DI RISCHIO Ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 , “si definisce rischio, in una data zona, la probabilità che un certo evento prefigurato,atteso e/o in atto, nonostante le azioni di contrasto, determini un certo grado di effetti gerarchicamente o quantitativamente stimati, sugli elementi esposti in tale zona alla pericolosità dell’evento stesso “. Lo scenario di rischio rappresenta “l’evoluzione nello spazio e nel tempo dell’evento e dei suoi effetti”. Il concetto di rischio è dunque legato non solo alla capacità di valutare la probabilità che un evento pericoloso sopraggiunga, ma anche alla capacità di stimare i possibili danni provocati dallo stesso evento. Generalmente il rischio, in termini analitici, è espresso come prodotto di tre fattori: 1. la pericolosità dell'evento, ovvero la probabilità che un fenomeno si manifesti con una determinata intensità, in un certo periodo di tempo e in una data area geografica (tecnicamente la pericolosità si esprime attraverso il concetto di “tempo di ritorno”); 2. la vulnerabilità, ovvero la propensione di ciascun elemento esposto al rischio a subire le sollecitazioni indotte da un evento di determinata intensità; 3. il valore esposto, cioè il numero di unita degli elementi a rischio (vite umane, infrastrutture, attività economiche, risorse naturali, … ) presenti nell'area in esame. Il rischio non può essere completamente eliminato; tuttavia lo si può ridurre fino a raggiungere una soglia definita "di rischio accettabile". Il margine di rischio che rimane a seguito delle opere di mitigazione viene definito “rischio residuo”. A tale proposito, le strutture di protezione civile hanno l’obiettivo di mitigare l'impatto generato dal rischio residuo attraverso una efficace attività di allertamento ed una efficiente azione di risposta in caso di criticità in atto. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 52 di 158 In definitiva, “l’obiettivo è quello, in un’ottica di ottimizzazione di risorse finanziarie destinabili alla riduzione del rischio residuo, di attuare un’ottimale integrazione tra gli interventi strutturali (basati prevalentemente sulla riduzione delle condizioni di pericolosità) e gli interventi non strutturali, imperniati cioè sulla riduzione temporanea delle condizioni di esposizione, ed ascrivibili, anche se non esclusivamente, alle competenze del sistema di protezione civile, così come sancito dalla Legge nr.100 del 12 luglio 2012 “ (da: Indicazioni operative del Capo Dipartimento del 12 ottobre 2012). Scenari d'evento e livelli di criticità Si definisce scenario d’evento l'evoluzione nello spazio e nel tempo del solo evento prefigurato, atteso e/o in atto. A ciascuno scenario è associabile un livello di criticità assegnato in funzione dell’impatto, in termini di danni e/ o perdite, che l'evento è potenzialmente in grado di avere sulla popolazione e sui beni. Le criticità in fase previsionale sono articolate su tre livelli cui corrispondono predefiniti codici colore: 1. ORDINARIA - CODICE GIALLO 2. MODERATA - CODICE ARANCIONE 3. ELEVATA - CODICE ROSSO Il CFD (Centro Funzionale Decentrato – Regionale) stabilisce i livelli di criticità di un evento sulla base dei seguenti elementi: - la previsione meteorologica su scala di Zona di vigilanza meteorologica, predisposta dal DPC, recante una stima quantitativa e qualitativa dei cumulati di precipitazione e degli altri parametri meteorologici. I livelli di criticità da evento previsto si basano sul confronto tra i valori previsti dai modelli meteorologici e/o idrologici-idraulici e le relative soglie. Essi sono stabiliti a scala di Zona di allerta. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 53 di 158 - fenomeni in corso e valori aggiornati degli indicatori sullo stato di saturazione dei suoli e delle precipitazioni pregresse, nonché dai dati/informazioni pervenuti dal territorio attraverso l'attività dei presidi territoriali, ove attivati. La definizione dei livelli di criticità è la seguente: 1. CRITICITA ORDINARIA - CODICE GIALLO: è determinata da scenari idro-geologici occasionali e localizzati; il rischio associato a tali fenomeni e ritenuto comunemente ed usualmente accettabile dalle popolazioni ed e fronteggiabile mediante interventi attuabili dai singoli Enti e Amministrazioni competenti con mezzi e risorse ordinari. Tali scenari sono generalmente innescati da precipitazioni localizzate e intense (temporali) o diffuse e poco intense, anche persistenti, tali tuttavia da rendere necessaria una particolare attenzione all'evoluzione della situazione. L'ordinaria criticità conseguente a precipitazioni temporalesche va considerata in maniera specifica. Per motivi intrinseci alla fisica stessa del fenomeno, i temporali, caratterizzati da una rapida evoluzione temporale (dell'ordine della mezz'ora o anche meno) e da una limitata estensione spaziale (dell’ordine del Km2), risultano scarsamente prevedibili, sia in termini di intensità che in termini di localizzazione e tempistica: quanto è possibile fare in sede di previsione è individuare le situazioni potenzialmente favorevoli all'innesco e circoscrivere l”area geografica e la fascia oraria in cui e maggiore la probabilità che si verifichino. Sebbene i fenomeni temporaleschi possano avere degli effetti altamente impattanti sul territorio, fino a causare l'incidentale perdita di vite umane, l'estrema incertezza nella valutazione del rischio effettivo li colloca nell’ambito della fenomenologia meteorologica che determina una ordinaria criticità. 2. CRITICITA MODERATA - CODICE ARANCIONE: è determinata da eventi meteo-idrologici diffusi, intensi e/ o persistenti, in grado di causare fenomeni di dissesto di entità tale che la condizione di rischio associata richiede l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 54 di 158 3. CRITICITÀ ELEVATA - CODICE ROSSO: è determinata da eventi meteo- idrologici diffusi, molto intensi e persistenti che possono originare fenomeni di dissesto di gravita ed estensione tali da comportare situazioni di rischio che devono essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari. La presenza di fenomeni meteorologici rilevanti in fase di previsione è di solito accompagnata da un AVVISO di condizioni meteorologiche avverse (cosiddetti AVVISO METEO) elaborato dall'Area Meteo del DPC. La classificazione degli scenari d'evento corrispondenti ai vari livelli di criticità e degli effetti correlati, è catalogata e approvata con Deliberazione della Giunta Regionale nr.2181 del 26 novembre 2013 - “Procedure di Allertamento del Sistema regionale di Protezione Civile per il Rischio Meteorologico, Idrogeologico ed Idraulico “ . All’uopo la Prefettura di Bari con nota Prot. nr.0037082 del 29.09.2015 ha emanato i consequenziali “Indirizzi operativi per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici ed idraulici” e nei giorni 01 e 02 ottobre 2015 ha organizzato due giornate di confronto con i Sindaci ed i responsabili degli Uffici Tecnici Comunali e dei Comandi di Polizia Locale per illustrare gli adempimenti da effettuare in fase di redazione o aggiornamento dei Piani Comunali di Protezione Civile, tenendo particolare riguardo alle succitate procedure di allertamento in caso di avvisi meteo di condizioni metereologi che avverse, nel corso dei quali venivano particolarmente focalizzati gli ultimi scenari del rischio idrogeologico-idraulico ed alluvionale . A detti incontri per il Comune di Corato hanno partecipato il Sindaco ed i Dirigenti responsabili dei Settori Lavori Pubblici, Urbanistica e Polizia Locale. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 55 di 158 RISCHI Rischio sismico La sismicita’ storica Il territorio della penisola italiana è, com’è noto, soggetto quasi interamente al rischio sismico; per quanto riguarda la Puglia, non si hanno notizie di terremoti avvenuti in epoca storica nel suo settore centromeridionale, mentre la zona del Gargano è stata più volte interessata da terremoti anche di notevole intensità ed è pertanto da considerarsi la zona della Puglia a maggiore pericolosità sismica. Come si può osservare dalla figura (1)1 e dalla relativa tabella (1)2 e grafico (1)3, nella Puglia settentrionale si sono verificati, dall’anno 1000 ad oggi, almeno 13 eventi sismici d’intensità MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) superiore al VII grado, inoltre il “Catalogo dei forti terremoti avvenuti in Italia dal 461 a.C. al 1997” riporta anche due sismi verificatisi nell’anno 117 a.c. e nell’894, ma per i quali non si hanno notizie in merito all’intensità. Naturalmente non è solo il Gargano ad essere interessato dal problema del rischio sismico; infatti, pur se non si hanno notizie di terremoti con epicentro nella Puglia centro meridionale, questo territorio ha spesso risentito degli effetti di sismi verificatisi in zone limitrofe, come si può notare dalla carta delle “Massime intensità macrosismiche osservate nei Comuni italiani” (fig. 2)4. Il Comune di Corato, situato nella fascia pre-murgiana della parte centro settentrionale della Puglia, rientra in quei Comuni che, pur non essendo stati teatro d’epicentro di sisma, hanno risentito degli effetti di sisma verificatosi nell’area del Gargano e della Basilicata e Campania. Il Comune, difatti, risulta classificato tra i Comuni sismici di III^ categoria con grado di sismicità S = 6, rivisitato ai sensi della Ordinanza del P.C.M. nr.3274 del 20.03.2003 che assegnava la III^ (terza) categoria. 1 Eventi sismici storici con epicentro in Puglia Tabella riportante le date in cui si sono verificati gli eventi sismici (fonte: catalogo dei terremoti avvenuti in Italia) 3 Grafico degli eventi sismici in funzione dell’intensità e del periodo 2 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 56 di 158 Per completezza d’informazione, si allegano anche l’elenco delle massime intensità osservate in ciascun Comune delle province di Bari e Foggia (tab.2)1 relativa alla carta (fig. 2)2 . A seguito della emanazione del Decreto P.C.M. del 14.01.2014 “Programmazione nazionale di soccorso per il rischio sismico“ e della Direttiva del Capo Dipartimento della Protezione Civile nr.1099 del 31.03.2015 “Pianificazione comunale di protezione civile, con particolare riferimento al rischio sismico”, cui è seguita la comunicazione della Regione Puglia Prot. nr.000687 del 22.01.2016 Cat.AOO26, intervenuta nella fase di approvazione del presente Piano, è tutt’ora in corso la individuazione e verifica con schede di censimento degli edifici di interesse strategico ed opere infrastrutturali, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile e che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un loro eventuale collasso. Scenario dell’evento atteso dal rischio sismico Lo scenario è una rappresentazione della possibile entità di danneggiamento a persone e beni. Per l’elaborazione dello scenario ipotizzato nel presente piano si è fatto riferimento all’evento massimo storico risentito nella Regione, corrispondente al sisma del 30 luglio 1627, con epicentro localizzato nei Comuni di San Paolo Civitate, San Severo, Serracapriola, Torremaggiore, Apricena e Lesina, evento questo valutato anche ai fini dell’esercitazione nazionale di Protezione Civile denominata “Gargano 2001”, e all’ultimo sisma che ha avuto ripercussioni anche nel Comune di Corato; terremoto del novembre 1980 con epicentro nei Comuni della Basilicata Sant’Angelo dei Lombardi, Muro Lucano, ecc. 4 Carta della Puglia relativa alle massime intensità macrosismiche (fonte: astrogeo) Elenco dei Comuni dichiarati a rischio sismico (fonte: astrogeo) 2 Carta della Puglia relativa alle massime intensità macrosismiche (fonte: astrogeo) COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 57 1 di 158 Lo scenario ipotizzato, puramente indicativo, rappresenta la possibile entità di danneggiamento a persone e/o beni che si avrebbe al verificarsi dell’evento di riferimento. Nello scenario, infatti, si dà per nota la localizzazione dell’epicentro del sisma ad una certa distanza dal Comune ed un risentimento pari a quello dei precedenti sismi. Un prossimo terremoto potrebbe, difatti, avere caratteristiche diverse, verificarsi in aree più prossime al Comune di Corato, avere una magnitudo maggiore o minore con un conseguente risentimento proporzionale. Il programma di Protezione Civile che si propone non è assolutamente idoneo al fine di predisporre interventi di miglioramento antisismico per gli edifici, perché un simile intervento richiederebbe analisi molto approfondite sul patrimonio immobiliare del Comune. Analisi queste auspicabili in un prossimo futuro al fine di individuare quegli edifici che per tipologia costruttiva e per stato di conservazione si presentano più vulnerabili. Dalle cronache del terremoto che avvenne nel luglio dell’anno 1627 si registra che gli effetti sul contesto sociale furono notevoli. Oltre alle migliaia di vittime ed al crollo della maggior parte degli edifici che si registrarono nella zona dell’epicentro nei paesi di Apricena, Lesina, San Paolo Civitate, San Severo e Torremaggiore, fu danneggiato anche il patrimonio edilizio del Comune di Foggia e Cerignola e di altri paesi limitrofi, sino a raggiungere alcuni Comuni del Nord Barese: Trani, Andria e la stessa Città di Corato; notizie certe sui crolli ed eventuali vittime non si registrano nell’archivio del Comune, alcune notizie possono essere rilevate dall’archivio vescovile di Trani. Dati significativi, invece, si hanno sul sisma del novembre dell’anno 1980, che ebbe come epicentro il territorio ed i Comuni a confine tra la Basilicata e la Campania. Il sisma è ancora presente nella memoria di molti cittadini a causa dell’intensità del risentimento macrosismico avvertito. Le scosse telluriche avvennero nelle ore serali di domenica 23 novembre 1980, orario in cui molte persone affollavano i cinematografi, luoghi di culto ed altri locali di COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 58 di 158 pubblico spettacolo e intrattenimento; la prima scossa, seguita dalla mancanza di energia elettrica, diede luogo a scene di panico e il fuggi fuggi generale causò la rottura di vetrate con il ferimento di persone. La quasi totalità delle persone si riversò sulle strade ed il traffico veicolare sembrava impazzito. Durante la notte molta gente si spostò nelle case di campagna ed alcuni altri pernottarono all’aperto. Numerose abitazioni risultarono lesionate e per alcune di esse furono emesse dal Sindaco ordinanze di sgombero. Le case sgomberate ed oggetto di ordinanza furono 15, le famiglie presenti trovarono alloggio presso parenti ovvero presso abitazioni non occupate prese in affitto dal Comune. Per la verifica degli edifici segnalati lesionati furono impegnati tutti i tecnici del Comune e tecnici locali esterni all’Ente, ingegneri e geometri che diedero la propria disponibilità a titolo non oneroso. Oltre agli edifici oggetto di ordinanza, numerosi altri edifici subirono opere di rafforzamento anche se non dichiarati totalmente inagibili. Successivamente a tale evento il Comune di Corato con il D. M. 03.06.1981 è stato dichiarato sismico con il coefficiente di intensità ex S = 6, attualmente III^ categoria. Sulla base di quanto innanzi enunciato, tenuto conto dell’identificazione della tipologia delle strutture dei fabbricati emersa dai dati del censimento e della classe di vulnerabilità che si può ipotizzare in base al periodo di costruzione del fabbricato, si sono delineate le zone di territorio che possono essere maggiormente interessate da crolli ovvero da lesioni per il risentimento di un evento sismico verificatosi in zone prossime alla città di Corato, come segue: ZONA “1” identificabile nella zona A del P.R.G. (centro storico) rivela una classe di vulnerabilità molto elevata. La maggior parte dei fabbricati è costruita con murature e solai in pietrame non squadrato o solai di legno, mentre altri fabbricati sono costruiti con murature in pietrame sbozzato e solai con putrelle ovvero a sagoma di botte con tufi. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 59 di 158 L’intera zona si presenta omogenea, edificata prima del 900, fatte le dovute eccezioni per le ricostruzioni effettuate negli anni 70 e per alcuni interventi conservativi che si stanno effettuando ultimamente. La zona presenta un indice residenziale molto basso, stimabile sulla base dei dati censuari in 1500 persone abitanti; la stessa è molto frequentata nei giorni feriali e festivi a causa dell’alta concentrazione d’esercizi commerciali, botteghe e locali di intrattenimento. La viabilità è molto disagevole essendo il quartiere attraversato da un dedalo di viuzze che in qualche caso non consentono neanche il transito d’autoveicoli. Il transito degli autocarri risulta interdetto alla quasi totalità della rete viaria, oggi interessata dalla Z.T.L. (Zona a Traffico Limitato). ZONA “2” identificabile con le zone “B1” del P.R.G. rivela una classe di vulnerabilità non elevata, fatta eccezione per le costruzioni site nei quartieri posti tra via M.R. Imbriani e Via Ruvo che, realizzate in una certa epoca e con determinati tecniche, presentano sin d’ora diverse problematiche. La maggior parte dei fabbricati realizzati in questa zona ha le murature in pietra e tufi squadrati con solai in tufi o mattoni a botola o a crociera. Il completamento di queste zone dagli anni 1960 ha visto realizzati fabbricati con muratura in tufo squadrato e solai in c.a. L’indice residenziale è di medio livello essendo i fabbricati sviluppati per non più di tre piani fuori terra. La popolazione residente è stimabile in 12.000 cittadini. La viabilità è buona in quasi tutta la zona essendo la maggior parte delle carreggiate larghe più di mt.6. ZONA “3” identificabile con le zone “C” del P.R.G. comprende la periferia dell’abitato. In queste zone la maggior parte dei fabbricati è stata realizzata dagli anni 70 in poi con struttura mista tufi e c.a., ovvero a scheletro in c.a. La vulnerabilità dei fabbricati è bassa, fatte le dovute eccezioni per i corpi di fabbricati preesistenti. La zona presenta anche interi quartieri costruiti successivamente al sisma del 1980 con i fabbricati con struttura c.a. “ antisismici” . COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 60 di 158 Le zone come innanzi indicate sono evidenziate con una diversa colorazione nella planimetria scala 1:2000 allegata al presente piano, con l’indicazione della rete viaria percorribile dagli autocarri e le aree di emergenza. L’abitato di Corato essendo situato in una zona di territorio pianeggiante, non presenta alcun rischio di vulnerabilità nella rete stradale di collegamento con i paesi viciniori e con il capoluogo di provincia. Difatti la ex S.S. 98 Bari – Foggia (ora S.P. 231) , l’autostrada A/14 e le ex provinciali in prossimità del Comune non hanno ponti che, in caso di sisma, possono essere danneggiati. Lo stesso dicasi per la ferrovia Bari-Nord Barletta Bari che, ad eccezione dei ponti in pietra di Via Lama di Grazia, Via Lago Baione ed in contrada Lama di Merlo, non ha altri tratti sopraelevati. Aree di emergenza Le aree d’emergenza sono gli spazi e le strutture destinate ad accogliere la popolazione e ad ospitare i servizi essenziali, in caso di terremoto o catastrofi. Le aree d’emergenza a loro volta si distinguono in: aree di attesa – luoghi di prima accoglienza della popolazione ove i cittadini ricevono le prime informazioni in attesa dell’allestimento delle aree di ricovero; aree di ricovero – sono aree poste in luoghi di sicurezza in cui possono essere allestiti i primi insediamenti, tendopoli, roulotte, ecc., per ospitare temporaneamente la popolazione coinvolta nella catastrofe. aree di ammassamento – sono aree utilizzate per l’ammassamento dei mezzi dei soccorritori, ecc. In funzione del ruolo che sono chiamate a svolgere si sono individuate le seguenti aree d’emergenza: COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 61 di 158 Aree di attesa I siti individuati, prossimi ai quartieri che presentano fabbricati più vulnerabili – evidenziati sulla cartografia di base con il colore verde – sono: Piazza Vittorio Emanuele, per mq. 3500; Piazza Simon Bolivar - Largo Plebiscito, per mq. 3000; Piazza Mentana, per mq. 1000; Piazza Corsica, per mq. 1200; Piazza Pietro Rosa, per mq. 950; Piazza Caduti in Guerra, per mq. 1200; Piazza Caduti di Via Fani, per mq. 1200. Aree di ricovero Le aree di ricovero, invece, sono state individuate nei seguenti siti e nelle scuole prossime ad essi. Le aree ed i relativi fabbricati, sulla cartografia di base evidenziate con il colore rosso, sono: Parco comunale di Via Sant’Elia, per mq. 50.000; Area di parcheggio del parco, per mq. 12.000; Campo Sportivo Comunale; Scuola Secondaria di primo grado “A. De Gasperi”; Scuola Polivalente dell’Infanzia; Scuola Primaria Viale Arno; Scuola Secondaria di secondo grado “Liceo Artistico” – Via Teano -; Scuola Secondaria di secondo grado “Liceo Classico” – Via Santa F. Kowalsca-; Palazzetto dello Sport e tensostruttura – Via Don Albertario - . Le aree e le scuole innanzi elencate, situate alla periferia dell’abitato, dal punto di vista viario sono ben collegate in quanto prossime alla S.P. 231 ex strada stradale n. 98 e al raccordo per l’autostrada A14; dal punto di vista del rischio sismico la zona COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 62 di 158 risulta tranquilla, in quanto la maggior parte dei fabbricati che circondano la zona sono stati realizzati successivamente all’evento sismico e, pertanto, le loro strutture risultano staticamente predisposte a ricevere le sollecitazioni previste. Per quanto concerne la rete dei servizi, la zona e le aree sono provviste di tutti i servizi essenziali; alcune scuole indicate ed il campo sportivo dispongono di serbatoi di riserva idrica pari a lt. 100.000 di acqua, come anche il Parco Comunale che dispone di un impianto di emungimento di acqua dal sottosuolo. Il complesso delle aree e degli edifici scolastici indicati possono ospitare temporaneamente oltre 9.000 persone, assicurando i servizi essenziali in attesa di sistemazione più idonea. Aree di ammassamento Per quanto concerne l’area di ammassamento è indispensabile prevedere almeno due campi base, fuori dall’abitato, in zone dotate di servizi primari. Per questa esigenza si è individuato il sito in adiacenza alla Cantina Sociale sita in Via Castel del Monte, strada a denominarsi adiacente il Campo Sportivo (da Via Gravina a Via Prenestina), Via Santa Maria ed area mercatale antistante la Scuola Secondaria di primo grado “M.R. Imbriani”, aree evidenziate in giallo sulla cartografia di base. Modello d’intervento di protezione civile L’evento sismico ipotizzato, nello scenario, può provocare crolli di abitazioni, in particolare modo nella zona del centro antico e nelle zone limitrofe in cui insistono costruzioni del 1800 e dei primi del 900. Il gruppo strategico di soccorso, quindi, in caso di evento sismico dovrà attuare il seguente percorso d'intervento: a) individuazione dei quartieri e delle zone interessate dai crolli o dai danneggiamenti; particolare attenzione, come si è detto, dovrà essere prestata alla zona del centro antico e alle zone limitrofe; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 63 di 158 b) avvio di squadre lungo le vie d’accesso alle aree d’attesa; in modo da convogliare la popolazione interessata e quanti hanno abbandonato le proprie abitazioni nelle suddette aree. Questa operazione verrà diretta da un Ufficiale della Polizia Municipale, in precedenza individuato facente parte della funzione di supporto “Struttura operativa locale viabilità” in seno al C.O.C. del Comune di Corato; c) assistenza della popolazione confluita nelle aree d’attesa; invio immediato di un primo gruppo di volontari, vigili urbani, personale medico-paramedico ed assistente sociale, nelle aree d’attesa per focalizzare la situazione ed impostare i primi interventi. Quest’operazione serve anche da incoraggiamento e supporto psicologico alla popolazione colpita. Ove del caso si provvederà alla distribuzione di generi di prima necessità quali acqua, latte, pane, coperte ed indumenti (a seconda delle condizioni climatiche); d) organizzazione del pronto intervento; il pronto intervento sarà assicurato dal gruppo SAR composto da Vigili del Fuoco, personale medico e volontari, per la ricerca e primo soccorso dei cittadini rimasti bloccati sotto le macerie. Per rendere l’intervento più efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto, è opportuno che il gruppo venga supportato dalla presenza di forze di polizia presenti sul territorio. Gli agenti delle forze dell’ordine avranno cura d’interdire l’accesso nella zona in cui si è verificato il crollo o il danneggiamento dei fabbricati e di far sgomberare eventuali cittadini presenti nell’area interessata ed utilizzo dei mezzi privati con acquisizione d’urgenza; e) assistenza ai feriti; gli eventuali feriti gravi o comunque abbisognevoli di interventi di urgenza medico-infermieristico, dopo i primi soccorsi prestati sul posto o nell’area d’attesa, saranno avviati al locale Ospedale Civile ovvero ai centri ospedalieri secondo l’indicazione medica; f) assistenza a persone anziane, bambini e soggetti portatori di handicap; tali soggetti troveranno ospitalità e prima accoglienza nell’area d’attesa e successivamente saranno avviati presso l’area di ricovero indicata sulla cartellonistica in colore rosso, e già COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 64 di 158 precedentemente segnalata alla popolazione con iniziative di formazione e informazione. Successivamente alla prima fase di pronto intervento il personale tecnico del Comune, unitamente al personale dei Vigili del Fuoco e a tecnici volontari, procederà ad una prima verifica dei fabbricati maggiormente danneggiati per adottare i provvedimenti conseguenziali . Nel grafico che segue è indicato l’intervento di Protezione Civile in caso di evento sismico e fasi di attivazione della struttura comunale di Protezione Civile. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 65 di 158 TABELLA 1 ATTIVAZIONI IMMEDIATE DOPO EVENTO SISMICO SINDACO Si reca alla Sala Operativa Comunica la sua attivazione al Prefetto, al Presidente della Giunta Regionale e al Presidente della Provincia Predisposizione e presidi nelle aree d’attesa SALA OPERATIVA Presso: RESPONSABILI DELLE NOVE FUNZIONI DI SUPPORTO. Si recano alla sala operativa COMANDO POLIZIA LOCALE Via Gravina nr.132 PERSONALE UFFICIO TECNICO Si reca nella sala operativa e si mette a disposizione del Sindaco AREE DI ATTESA PERSONALE DELLA POLIZIA LOCALE Parte si reca nel punto d’incontro Parte si reca a presidiare le aree d’attesa POPOLAZIONE INTERESSATA DA CROLLI E DANNEGGIAMENTI DELL’EDICIFICIO Si raduna nelle diverse aree d’attesa FORZE DI POLIZIA Si recano nelle zone più vulnerabili e indirizzano la popolazione nelle diverse aree d’attesa Comunicano via radio la situazione alla sala operativa Intervengono con il SAR per .............. A Piazza V. Emanuele B Piazza Bolivar e Largo Plebiscito C Piazza Mentana Da Piazza Corsica E Piazza P. Rosa F Piazza Caduti in Guerra G Piazza Caduti di Via Fani ZONE PIU’ VULNERABILI Ricognizione fabbricati Centro Storico e zone limitrofe. Ricognizione ponte Via Ruvo, Via Lago Baione e Via Lama di Grazia. AREE DI RICOVERO POSTO MEDICO AVANZATO % segue COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 66 di 158 VOLONTARIATO Parte si reca nell’area d’attesa Parte si reca nelle aree di ricovero Parte si reca con le autoambulanze nelle aree interessate dai crolli SANITA’ – ASSISTENZA SOCIALE Medici Infermieri professionali POSTO MEDICO AVANZATO COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 67 di 158 RISCHIO METEOROLOGICO Il rischio meteorologico è legato alla possibilità che eventi atmosferici di particolare intensità abbiano sul territorio un impatto tale da generare pericoli per l’incolumità della popolazione e danni ai beni, alle infrastrutture e alle attività. Tale tipologia di eventi comprende: -temporali: si tratta di fenomeni a carattere impulsivo, ovvero in grado di liberare una considerevole quantità di energia in breve tempo e in aree anche molto limitate; si manifestano tipicamente con attività elettrica (fulminazioni) associata a precipitazione molto intensa (pioggia, grandine o neve), forti raffiche di vento e, talvolta, trombe d'aria; - nevicate abbondanti, anche a bassa quota; - anomalie termiche (ondate di calore nei mesi estivi, significative condizioni di freddo e gelate nei mesi invernali); - vento forte. Il caso dei temporali è singolare. Sebbene tutta la fenomenologia ad essi connessa rappresenti un potenziale rischio è opportuno distinguere tra il rovescio di pioggia e le rimanenti manifestazioni di un fenomeno temporalesco, sulla base del tipo di impatto che hanno sulla popolazione e sul territorio. Il temporale, inteso come precipitazione di elevata intensità, va collocato, per i suoi effetti, tra gli scenari di evento attinenti il rischio idrogeologico localizzato, mentre tutta la fenomenologia connessa (fulmini, grandine, raffiche di vento,…) è da inquadrarsi nell'ambito del rischio meteorologico . RISCHIO IDROGEOLOGICO ed IDRAULICO Tra i rischi preventivati nel Piano Comunale di protezione Civile, è stato dato particolare riguardo al rischio idrogeologico ed idraulico esistente nel Comune di Corato, anche se non di grado elevato o molto elevato, che nell’emergenza verrebbe fronteggiato COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 68 di 158 seguendo un preciso protocollo, meglio illustrato nella pianificazione degli interventi appresso riportato . Il rischio idrogeologico corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento: dei livelli pluviometrici critici lungo i versanti; dei livelli idrometrici critici nei corsi d’acqua a carattere torrentizio, nel reticolo minore e nella rete di smaltimento delle acque piovane dei centri abitati. Tali effetti possono essere riassunti in: - erosione del suolo e smottamenti diffusi del terreno; - esondazioni localizzate con o senza trasporto di materiale solido; - allagamenti nei centri urbani; Il rischio idraulico corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici lungo i corsi d'acqua principali a regime fluviale e torrentizio. Il rischio idraulico considera le conseguenze indotte da fenomeni di trasferimento di onde di piena nei tratti di fondovalle e di pianura che non sono contenute entro l”alveo naturale o gli argini. L'acqua invade le aree esterne all'alveo naturale con quote e velocità variabili in funzione dell'intensità del fenomeno e delle condizioni morfologiche del territorio. Tali effetti sono rappresentativi di eventi alluvionali. È bene evidenziare che l’allertamento è efficace per quegli eventi considerati prevedibili ovvero quelli per cui è possibile, seppur con un certo margine di errore, effettuare la previsione. La prevedibilità dei fenomeni alluvionali è generalmente possibile quando essi siano legati ad eventi di piena che interessano le aste principali dei corsi d”acqua. Per i corsi d'acqua secondari, caratterizzati da tempi di corrivazione molto brevi, la previsione del fenomeno alluvionale è difficoltosa e meno affidabile. Analogamente, allo stato attuale, non sono prevedibili con sufficiente accuratezza gli eventi pluviometrici intensi di breve durata, che riguardano porzioni di territorio limitate e che risultano critici per il reticolo idrografico minore e per le reti fognarie. Gli eventi idrogeologici innescati da fenomeni meteorologici localizzati ed intensi, quali i COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 69 di 158 temporali e i rovesci di pioggia intensi (cosiddette bombe d’acqua), non sono oggetto di una previsione, sia spaziale che temporale, di dettaglio. Inoltre, per le ridotte scale spaziali in gioco, la stessa rete di monitoraggio idro-pluviometrica, ove possibile integrata dall'osservazione radar, potrebbe non essere in grado di rilevare l’occorrenza di questo tipo di eventi. Di conseguenza, la sorveglianza si esplica, oltre che attraverso una fase di monitoraggio strumentale, soprattutto mediante un'attività di tipo non strumentale (presidio territoriale), ovvero di carattere osservativo, che deve ricondurre all’immediata localizzazione e circoscrizione territoriale dell'evento in atto. E’ altresì importante sottolineare che comportamenti a rischio, come l’occupazione occasionale o abusiva di aree di pertinenza dei corsi d'acqua anche occasionali (cosiddette lame) o di aree direttamente interessate da frane attive, comportano un'esposizione tale per cui il sistema di allertamento diventa poco efficace. Alla luce del P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico) approvato dall’Autorità di Bacino della Puglia in data 30.11.2005 e pubblicato in G.U. nr.8 dell’11.01.2006, nel Comune di Corato è stata individuata e perimetrata una sola zona a rischio idrogeologico (cit. Via Lago Baione – Via Lama Inglese ecc. ecc. ), così come si evince dall’allegata piantina dell’Autorità di Bacino - P.A.I. - aggiornata al 5 febbraio 2008 , che presenta condizioni geomorfologiche tali nei trascorsi anni, che a causa di violenti alluvioni verificatesi nella zona, ha provocato il riproporsi del fenomeno degli allagamenti che ha creato diverse criticità e danni fra gli abitanti. L'Autorità di Bacino della Puglia, con deliberazione del comitato istituzionale nr. 07 del 24.01.2013, avete ad oggetto “Procedure di integrazioni e modifiche del Pai ( art.24 e 25 delle norme tecniche 9 per il territorio del Comune di Corato (BA )“ ha proceduto ad approvare per il territorio comunale di Corato, la modifica delle perimetrazioni esistenti del P.A.I., con l’inserimento e la modifica di aree ad Alta Pericolosità Idraulica (AP), Media pericolosità Idraulica (MP) e Bassa Pericolosità Idraulica (BP). COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 70 di 158 Nell'ambito delle attività di recepimento del Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 ed ai sensi del D.Lgs. nr.49 del 23 febbraio 2010, l'Autorità di Bacino della Puglia ha redatto nuove Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni, approvate dal Comitato Tecnico dell'AdBP rispettivamente nelle sedute del 04/04/2013 e 20/05/2013, e dal Comitato Istituzionale dell”Autorità di Bacino Nazionale del Liri - Garigliano e Volturno, integrato con i componenti designati dalle Regioni costituenti il Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale (ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 10 dicembre 2010, n. 219), nella seduta del 17/10/2013. Successivamente è intervenuta la Deliberazione di Giunta Regionale nr.2181 del 26.11.2013 (pubbl. BURP nr.162 del 10.12.2013) che ha delineato le “Procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per il rischio meteorologico,idrogeologico ed idraulico”. Per le attività di competenza del Comune di Corato si terranno in debito conto le informazioni contenute nelle Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni, contenenti le perimetrazioni delle aree a pericolosità idraulica vigenti alla data dell'11/06/2013, unitamente al Piano di Assetto idrogeologico, corredato dalle Norme Tecniche di Attuazione, e agli elementi della Carta Idrogeomorfologica, così come redatte dall'AdBP. L'Autorità di Bacino della Puglia in merito, ha evidenziato quanto segue: • le aree a pericolosità idraulica derivano da un'attività di costante aggiornamento delle perimetrazioni,a partire dalle date di adozione e approvazione del P.A.I., rispettivamente 15/12/2004, 30/11/2005, 04/04/2013 e 20/05/2013. La pericolosità idraulica è classificata in funzione della probabilità di accadimento: • ALTA, tempo di ritorno di 30 anni; • MEDIA, tempo di ritorno di 200 anni; • BASSA, tempo di ritorno di 500 anni. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 71 di 158 Alle perimetrazioni di natura prevalentemente storico/morfologica, vigenti all'approvazione del PAI, si sono aggiunte perimetrazioni definite mediante studi idrologicoidraulici con procedure di revisione e aggiornamento. Le perimetrazioni derivano dalle analisi che nel tempo di sono rese necessarie, attenzionando quindi zone sottese a bacini idrografici di area contribuente variabile. L'implementazione della Direttiva Alluvioni ha introdotto nelle Mappe, in aggiunta al PAI, le fasce fluviali, per definire aree di Media Pericolosità mediante un buffer sul reticolo idrografico principale, ovvero quello avente area contribuente maggiore/uguale a 25 km2 (10 km2 sul Gargano). Le Mappe di Rischio sono state conseguentemente ricavate dall'intersezione delle aree a pericolosità idraulica con gli esposti, sulle aree aventi bacino idrografico sotteso di dimensione inferiore alle soglie suddette, laddove non sono mappate aree di pericolosità, possono comunque essere presenti situazioni di rischio, come testimoniato anche dai recenti eventi alluvionali. Le Mappe di Rischio che interessano il Comune di Corato sono state numerate per il rischio IDRAULICO con gli identificativi: idraulica 226-227-242-243-260-261-275-276-277278-296 e 297 e per il rischio ALLUVIONI con gli identificativi: rischio 226-227-242-243-260261-275-276-277-278-296-297. Su queste mappe è stato effettuato, a cura del personale tecnico appartenente agli Uffici Tecnici Comunali, un lavoro di sintesi e di monitoraggio per verificare le aree che presentano antropizzazioni ed insediamenti produttivi, abitativi e/o residenziali, creando una mappa unica in formato “.pdf ” su cui sono state evidenziate tutte le zone del territorio comunale interessate a pericolosità idraulica in cui si sviluppano in caso di forti alluvioni delle piene naturali di acque meteoriche, localizzando all’interno di queste aree esterne all’abitato gli immobili esistenti con i relativi riferimenti catastali ed ove possibile degli occupanti e/o proprietari. La fase successiva, peraltro già in atto, consentirà di poter conoscere i loro recapiti COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 72 di 158 immediati al fine di raggiungere gli stessi in caso di allerta attraverso sistemi di allertamento automatici (telefonate, messaggi - sms e sonori -, social network, mail ecc.). A tal fine, tra l’altro, sarà attivato sulla pagina Web del sito istituzionale del Comune di Corato un “P-CODE” tramite un “Social Network” che consentirà con la App “PRINTERNET” un contatto diretto tra Comune e Cittadini, i quali avranno la possibilità, se lo desiderano, di essere informati su eventuali situazioni di allerta meteo ed avvisi della Protezione Civile e per altre utilità. Nello stesso tempo anche il Comune potrà essere informato direttamente dagli stessi Cittadini, con un sistema che porterà in breve tempo ad implementare un data base con i recapiti di tutte le persone che procederanno a registrare il loro account, sistema che è innovativo e gratuito sia per i cittadini che per la Pubblica Amministrazione del Comune di Corato . Sarà attivato a breve anche un altro strumento di implementazione dati dei proprietari e/o utilizzatori degli immobili ricadenti nelle zone dei corsi naturali delle piene di acque meteoriche, non captate dai sistemi di fogna bianca, classificate a rischio dall'AdB, pubblicando sul sito istituzionale del Comune di Corato la relativa mappa unica in formato Pdf con le probabili aree percorse dalle piene, gli immobili ricadenti su di esse ed i relativi dati catastali, con invito agli interessati di fornire agli uffici indicati i loro possibili recapiti a cui inviare gli eventuali “Allerta Meteo “ . Il tutto sarà reso noto alla cittadinanza attraverso comunicati stampa e manifesti informativi. Ultimi strumenti utili, ma non per questo meno efficaci, per l’informazione alla popolazione del preventivabile rischio, rimane l’avviso tramite i “Social Network” e quello audio fonico tramite i mezzi della Polizia Locale e dell’A.S.I.P.U. . Al fine di evitare o ridurre i danni ai beni di terzi ed il ripetersi dell’allarme sociale che tale fenomeno genera, tutta la zona perimetrata a specifico rischio idrogeologico è oggetto di opere di bonifica, con pulizia periodica e sistemazione degli alvei naturali per il COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 73 di 158 convogliamento delle acque meteoriche, e pulizia dei pozzi assorbenti già costruiti nel centro abitato, attività queste indispensabili in attesa dell’esecuzione del progetto di segmentazione delle acque. Nelle logiche della salvaguardia idraulica, quale elemento preventivo, il Comune di Corato dopo gli interventi di sistemazione della Lama Inglese (Salvaguardia idraulica 1^ e 2^ Stralcio), sta eseguendo i lavori di realizzazione di una vasca di laminazione (Salvaguardia 3^ Stralcio) delle capacità di mc.98.000 che, captando il reticolo di monte di Via Forchetta Via Sant’Elia, andrà ad eliminare l’impluvio delle acque che si riversano dalla collina verso il centro abitato. Tale vasca delle dimensioni di mt. 250,00 * 50,00 permetterà di contenere un evento meteorico duecentennale. Inoltre è prevista la realizzazione di n. 2 pozzi disperdenti di grande diametro posizionati sul fondo della vasca nella zona anidra con una capacità di smaltimento dell’intera vasca in n. 4 giorni. Peraltro con il progetto di “Salvaguardia Idraulica dell’Abitato 4^ Stralcio“ (in corso di finanziamento) sarà realizzato un grande tombino in Via Lago Baione in corrispondenza del sottopasso della Ferrovia Bari Nord che eviterà definitivamente lo stazionamento di acque meteoriche che si incanalano nella lama naturale esistente. IL SOTTOSUOLO COMUNALE Il sottosuolo dell’abitato di Corato è costituito principalmente da una spessa stratificazione di calcare cretaceo dell’altezza compresa fra i 3 ed i 13 metri, quasi tutto fessurato e quindi permeabilissimo. Su questo strato, che è sagomato a guisa di una grande conca naturale, si sono depositati i terreni argillosi-sabbiosi del pliocene. Tra calcari cretacei ed i terreni pliocenici si trova l’argilla, la quale ha impermeabilizzato i calcari sottostanti, permettendo così la raccolta, nella conca, delle acque piovane e forse anche di qualche piccola vena proveniente dagli strati superiori dei calcari, le cui stratificazioni COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 74 di 158 scendono con pendenza regolare verso il mare. A causa delle violente alluvioni verificatesi nella zona durante la stagione invernale 1922, il livello acquifero subì un notevolissimo incremento, provocando il rigurgito delle acque sotterranee e la rovina di molti fabbricati. In dipendenza di questo stato di cose, ed a seguito d’accurati e minuziosi accertamenti eseguiti da geologi si venne, a quell’epoca, nella determinazione di mettere in comunicazione le acque depositate nella conca citata con i sottostanti calcari fessurati permeabili, perforando con trivellazioni il fondo impermeabile argilloso della conca medesima. Con i fondi stanziati con l’apposita Legge 27 giugno 1922 n. 899, lo Stato provvide al controllo della vena acquifera per mezzo di trivellazioni. Durante il periodo compreso tra gli anni 1933-1939 si provvide, inoltre, da parte dell’ufficio del Genio Civile, con i benefici del R.D.L. 11/1/33 n. 1701, alla riparazione ed alla manutenzione dei pozzi assorbenti e delle altre opere sopra descritte. Con la costruzione degli anzidetti pozzi e la loro continua manutenzione fu così risolto fino al 1939 l’inconveniente del fenomeno idrico di Corato, almeno nella parte dell’abitato delimitato dal Viale E. Fieramosca, che nel 1922 delimitava all’incirca, da tutti i lati, l’abitato. In conseguenza delle eccezionali alluvioni che interessarono il territorio pugliese, nell’autunno 1951 e autunno inverno 1952, il livello della falda acquifera sotterranea, alimentata dalle continue piogge si sollevò dando luogo al riproporsi del fenomeno degli allagamenti degli scantinati, che oltre a spargere il panico fra gli abitanti, determinò una precaria situazione per la stabilità degli edifici ad uso abitativo ubicati in determinate zone. Il centro antico di Corato fu riconosciuto da consolidare e trasferire con spese a cura ed a carico dello Stato con D.M. 15.6.1953 n. 1951. Per scongiurare l’immediato pericolo di un ulteriore sovralzamento della falda acquifera e il conseguente crollo dei fabbricati si adottarono i seguenti provvedimenti: - pulizia dei pozzi assorbenti già costruiti nel centro abitato; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 75 di 158 - costruzioni sulle aree pubbliche, in zona appropriata, d’ulteriori pozzi assorbenti (zona ovest dell’abitato compresa tra via Castel Del Monte, Viale Vittorio Veneto, Via Castel del Monte). La tavola allegata (fig. 3)1 riporta in dettaglio tutti i pozzi assorbenti esistenti negli anni sessanta. Detti pozzi, trivellati sino a raggiungere il calcare e spinti sino all’incontro di conveniente frattura, furono in grado di assorbire una sufficiente quantità d’acqua tale da mantenere costante il livello della stessa. Dagli anni cinquanta ad oggi si è avuto un forte incremento di nuove costruzioni, con la nascita di nuovi quartieri oltre il perimetro dell’extramurale, costruzioni che negli anni del boom economico e sino al 1980, anno del terremoto in Irpinia, non sempre sono state realizzate con tecniche idonee a non subire danneggiamenti in caso di sovralzamento della falda acquifera. E’ da rilevare, inoltre, che il problema dell’acqua nel sottosuolo dell’abitato negli ultimi anni non ha avuto la dovuta attenzione. Solo ultimamente è stato redatto un progetto preliminare che, tra l’altro, prevede la captazione delle acque meteoriche sulla complanare Ovest ed il controllo attivo della falda freatica e che, a stralcio, è stato inserito nel sistema Rendis Web proprio nell’ambito delle strategie di Protezione Civile regionale e per l’utilizzo dei promessi fondi statali per la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Scenario degli eventi attesi Allo stato, la mancata riattivazione dei pozzi trivellati con il conseguente monitoraggio del livello della falda, in caso di piogge consistenti, potrebbero causare il sovralzamento del livello della falda e l’allagamento delle cantine e degli scantinati con il conseguente dilavamento delle fondazioni dei fabbricati costruiti sino agli inizi degli anni novanta e favorire il prodursi di 1 Planimetria centro abitato del Comune di Corato in scala 1:5000 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 76 di 158 lesioni nelle strutture portanti degli immobili e in qualche caso anche il crollo di costruzioni già segnate dal tempo, riproducendo il fenomeno esteso registrato negli anni venti e negli anni cinquanta. Questa opera deve essere, pertanto, prioritaria nelle manutenzioni negli anni a venire. Tale ipotesi di scenario non è da trascurare se si tiene conto che anche alla presenza di fenomeni di piovosità ridotta, registrata in questi ultimi anni, molte cantine delle zone B del P.R.G., in particolar modo quelle esistenti nei quartieri all’interno della cinta dell’extramurale compresi tra via Castel del Monte e Via Trani, risultano essere state invase da acqua e alcuni fabbricati di queste zone sono stati oggetto di manutenzione straordinaria negli ultimi anni con opere di rafforzamento, travi di contenimento in c.a. ecc. . Invece alla luce del predetto P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico) risultano a rischio idrogeologico le zone individuate nell’allegata planimetria (cit. Via Lago Baione – Via Lama Inglese – Via Lama di Grazia ecc. ecc.) che, come già detto, presentano condizioni geomorfologiche tali che, a causa di violente precipitazioni meteoriche, possono riproporre il fenomeno degli allagamenti e che comunque nella programmazione sono interessate da opere di salvaguardia idraulica. Procedure di protezione civile In situazione ordinaria il Sindaco, quale autorità locale di Protezione Civile, unitamente alla Giunta Comunale mette in atto le seguenti azioni preventive: incarica il Servizio Tecnico Comunale (Funzione di supporto 1) di: a) verificare lo stato di conservazione dei pozzi trivellati sino all’anno 1960; b) verificare periodicamente l’altezza della falda dei pozzi piezometrici; c) raccogliere tutte le segnalazioni dei cittadini relative all’allagamento di scantinati al fine di controllare e stabilire le cause che determinano tale fenomeno. Livello di attenzione 1 Al momento di un eventuale innalzamento della falda, o di un allerta meteo emanato dal COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 77 di 158 Dipartimento della Protezione Civile, Regione Puglia e/o Prefettura di Bari che avvisa di probabili condizioni meterologiche particolarmente avverse che possono interessare carattere alluvionale il territorio di Corato, il Sindaco attraverso la pagina Web del a sito istituzionale del Comune di Corato, ma anche con l’attivazione di un “P-CODE”, comunica a tutti coloro che si sono registrati con la App “PRINTERNET” ed anche a mezzo del profilo Facebook, il rischio in arrivo. Provvede, inoltre, immediatamente ad informare le locali testate giornalistiche on line, a far diramare messaggi audiofonici tramite pattuglie della Polizia Locale ed a far allertare i cittadini residenti nelle aree antropizzate rientranti nel P.A.I. e di cui si conoscono i recapiti, tramite messaggi sms o telefonate, nonché allerta i relativi titolari degli insediamenti produttivi esistenti in dette aree, dell’arrivo della perturbazione alluvionale e del suo eventuale rischio idrogeologico. Al verificarsi del sovralzamento della falda acquifera, rispetto al livello ritenuto di sicurezza, il Sindaco: a) convoca il Comitato Comunale di Protezione Civile; b) informa il Prefetto, il Presidente della Giunta Regionale e della Provincia; c) dispone la realizzazione delle opere ritenute necessarie dal comitato tecnico, quali la riattivazione dei pozzi trivellati esistenti che non risultassero efficienti, la realizzazione di ulteriori pozzi, ovvero tutte le altre misure utili. Livello di attenzione 2 Attivazione di un’azione continua di monitoraggio, da parte dei tecnici comunali, degli edifici presenti nella zona interessata dal fenomeno idrogeologico per la verifica della stabilità degli stessi; Svuotamento delle cantine dall’acqua presente con mezzi meccanici adatti. Livello di attenzione 3 Aumentare la cadenza delle ispezione nelle località soggette ad allagamento; Valutare la necessità di interdire il traffico veicolare sulle strade che presentano difficoltà di COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 78 di 158 transito, dirottando i veicoli su percorsi alternativi; Fare intervenire il responsabile della Funzione di supporto 5 – Servizi Essenziali Fognature ed Energia Elettrica per eventuali interventi urgenti di manutenzione straordinaria della rete fognante e per il distacco dell’energia elettrica ove è il caso; In caso di necessità procedere allo sgombero di persone da locali invasi dalle acque e/o inondabili; Disporre l’intervento dei vigili del fuoco e/o di mezzi idonei per l’eliminazione di acqua dai locali a piano terra o sottomessi inondati dall’acqua. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 79 di 158 - AZIONE PREVENTIVA IN SITUAZIONE ORDINARIAVerifica dello stato di conservazione dei pozzi trivellati sino all’anno 1960. IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE Incaricano l’Ufficio Tecnico Comunale (Funzione di supporto 1) di attivare un’azione preventiva di monitoraggio del fenomeno. Verifica periodica del livello della falda nei pozzi piezometrici Controllo di tutte le segnalazione inerenti l’allagamento di cantine per determinare la causa. - LIVELLO DI ATTENZIONE 1 Al verificarsi del fenomeno del sopralzamento della falda rispetto al livello ritenuto di sicurezza: Convoca il Coordinamento Operativo Comunale IL SINDACO Informa il Presidente della Giunta Regionale, della Provincia ed il Prefetto Dispone la realizzazione delle opere ritenute necessarie dal comitato tecnico, quali la riattivazione di pozzi trivellati esistenti che non risultano efficienti, la realizzazione di nuovi pozzi, ecc. LIVELLO DI ATTENZIONE 2 Persistenza del fenomeno LIVELLO DI ATTENZIONE 3 Inagibilità degli edifici Attivazione di squadre di tecnici per il controllo della stabilità degli edifici presenti nella zona interessata dal fenomeno; Svuotamento delle cantine dall’acqua con mezzi meccanici. Sgombero dei residenti e sistemazione degli stessi in struttura ricettiva ovvero in abitazioni non occupate in aree tranquille. Transennamento della zona di pericolo. Puntellamento di edifici ovvero demolizioni in caso di grave dissesto. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 80 di 158 RISCHIO INDUSTRIALE Individuazione d’industria a rischio rilevante. Per l’individuazione delle industrie che possono presentare rischi (art.13 D.LGS 105/2015 ex art. 6 D.LGS. 334/99 e s.m.i.), si è proceduto ad esaminare i dati presenti negli archivi del Comune relativi alla notifica degli insediamenti produttivi. Dall’esame dei dati si è rilevato che nel Comune insistono numerose aziende e attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, in applicazione del Decreto del Ministero dell’Interno 16.02.1982, di cui alcune di notevole entità. Molte di esse osservano già le norme sulla prevenzione incendi e agli atti del Comune vi è la certificazione di prevenzione incendi rilasciata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari; mentre per altre si rende necessario acquisire la certificazione agli atti del Comune e quindi verificare l’osservanza delle norme sulla prevenzione incendi. Dall’esame delle aziende si è rilevato, che lo stabilimento denominato “BADIGAS S.r.l.” con sede in Via San Magno nr.5 – S.P. 19, ubicazione sulla carta I.G.M. in scala 1:25000 Latitudine 41° 6’ N – Longitudine 3° 57’ E (dal meridiano Roma Monte Mario), che procedeva all’imbottigliamento e commercializzazione del GPL mediante processi di sola movimentazione per mezzo di pompe e compressori ubicati in apposita sala senza alcuna trasformazione del prodotto, è stato declassato per l’avvenuta riduzione del prodotto depositato nei propri serbatoi, quantità di prodotto infiammabile essendo stata di molto ridimensionata. Il deposito quindi, con la riduzione delle sue massime capacità non assoggetta più l’azienda in questione ai vincoli imposti dal Decreto Legislativo 17.08.1999 n.334 (attuazione della direttiva 96/82/CE SEVESO II) e Decreto Legislativo nr.238 del 21.9.2005 (attuazione della direttiva 2003/105/CE SEVESO III), modificato dal Decreto Legislativo Nr. 105/2015 del 26 giugno 2015 - “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” e ss. mm. ii.. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 81 di 158 Nel contempo si è accertato che all’interno del territorio comunale vi è la presenza di un deposito di gas combustibili disciolti e liquefatti denominato “Madogas S.r.l.” che è classificato a Rischio di Incidente Rilevante soggetto a notifica ai sensi dell’ex art. 6 del D.Lgs. n. 334/99, modificato dal novello Decreto Legislativo Nr. 105/2015 del 26 giugno 2015 - “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose”. Descrizione dello stabilimento deposito e dell’attività svolta L’opificio denominato “MADOGAS“ è di proprietà della società “Madogas s.r.l.” con sede operativa e legale a Corato (BA) in Via Vecchia Trani a.c., telefono: 0808720818 e 0803588806 Fax 080*3729424- 080*3591945 email: [email protected] e [email protected], Gestore: rag. MASSIMO ZUCARO - cell.348/6018030 – tel. Uff. 080/3588806 int. 33 – fax 080/8985371 email: [email protected] Responsabile Sicurezza: ing. SERGIO ZUCARO - cell. 349/2886090 – tel. Uff. 080/3588806 int. 28 fax 080/8985371 - email: [email protected], ubicazione sulla carta I.G.M. in scala 1:25000 Latitudine 41° 10’ 32” N – Longitudine 16° 24’ 31” E (dal meridiano Roma Monte Mario). Per l’analisi descrittiva del sito si fa riferimento allo stralcio planimetrico reso disponibile dalla Società ed alle informazioni contenute nella Scheda di Informazione sui Rischi per la Popolazione ed i Lavoratori, di cui all’Allegato V del DLgs. ni 334/99 e s.m.i. Lo stabilimento ricade in zona industriale alla periferia dell’abitato di Corato, insiste su una superficie di circa mq 17.460, delimitata da una recinzione, ricadente in zona agricola priva di insediamenti abitativi ed circa km. 2.5 dall’abitato, oltre la ex Strada Statale n. 98 Bari-Foggia- ora S.P. 231, costruito nell’anno 1998, inizialmente denominato Cimegas Adriatica srl, specializzata nella distribuzione e vendita di gpl, in bombole e sfuso. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 82 di 158 La zona circostante è totalmente interessata da terreni agricoli. Nelle vicinanze dello stabilimento ci sono alcuni insediamenti artigianali e poche unità abitative. Lo stabilimento risulta in possesso di un Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), pratica n.34562, rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, rinnovato il 12.02.2013 e valido sino al 16.02.2018. L’attività in corso consiste esclusivamente nel deposito, imbottigliamento e commercializzazione del GPL, mediante processi di movimentazione a mezzo di pompe e compressori, ubicati in apposita sala. senza alcuna trasformazione del prodotto. Il GPL giunge allo Stabilimento in autobotti da cui viene immesso nei serbatoi fissi tumulati tramite pensilina di carico/scarico adibita al travaso con operazioni a ciclo chiuso. Successivamente il prodotto dai serbatoi interrati viene trasferito o alle pensiline di carico/scarico per il riempimento delle autobotti, destinate al rifornimento di piccoli serbatoi, o agli impianti di imbottigliamento delle bombole, poi caricate su autocarro per la commercializzazione. L’impianto risulta suddiviso nelle seguenti unità: Area stoccaggio Lo stoccaggio è costituito da n. 3 serbatoi: n. 1 da 50 mc. e n. 2 da 150 mc, cilindrici ad asse orizzontale che poggiano su selle in calcestruzzo; i serbatoi sono tumulati. Nell’impianto sono, inoltre, presenti zone stoccaggio per bombole piene e vuote nonche' un serbatoio di stoccaggio GPL interrato (mc 1,0) per l’alimentazione delle caldaie per la produzione di acqua calda sanitaria. Locale compressori e pompe Il locale è costituito da pareti con classe 0 di reazione al fuoco, pavimento in battuto di cemento. ll locale ha una superficie di circa 30 mq e vi sono installati: - N. 1 compressore volumetrico da 60 mc/h; - N. 1 compressore volumetrico da 82 mc/h; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 83 di 158 - N. 1 pompa centrifuga da 11/19 mc./h per la prima linea di riempimento bombole; - N. 1 pompa centrifuga da 16/32 mc/h per il carico delle botticelle; - N. 1 pompa centrifuga da 16/35 mc/h per la seconda linea di riempimento bombole. Area rampa di travaso I punti di travaso sono adibiti a ricevere le autocisterne per le operazioni di carico/scarico mediante un sistema di travaso a ciclo chiuso che prevede un braccio metallico per collegamenti in fase liquida e delle manichette flessibili per la fase gas. I punti di travaso sono n. 3. Area imbottigliamento L’area imbottigliamento è costituita da una struttura portante con muri in cemento armato e copertura in latero-cemento e presenta aperture per tutto il perimetro. Il piano di lavoro è posto ad una quota di circa 1,00 m rispetto al piano di campagna. Il pavimento è realizzato in materiale incombustibile e antistatico. Nel locale sono installati: - N. 1 carosello di riempimento a 8 posti con bilance/dosatori manuali ad impostazione del peso lordo e chiusura automatica; - N. 1 carosello di riempimento a 18 posti con bilance/dosatori manuali ad impostazione del peso lordo e chiusura automatica; - un sistema semi-automatico di nastri trasportatori per le bombole piene vuote; - N. 2 pallettizzatori. Area uffici amministrativi L’edificio destinato ad uffici amministrativi è costituito da più piani. Risulta ubicato in prossimità dell’accesso allo stabilimento, vicino al punto di raccolta per l’evacuazione individuato all'esterno dell'attività. Nell'edificio hanno sedi anche altre società: Liquigas S.p.a., Cimegas Adlriaticia S.r.l. e Autogas Jonica S.r.l.. Dette aziende non effettuano alcun tipo di lavorazione ed usufruiscono degli uffici presenti nello stabile per soli fini amministrativi/commerciali. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 84 di 158 Le coordinate geografiche UTM dello stabilimento sono: - Latitudine: 44° 6° N e - Longitudine: 4° 60” E Per detto opificio il Comune di Corato non ha ancora emanato l’elaborato tecnico “Rischi di incidenti rilevanti” per la pianificazione territoriale ed urbanistica ai sensi del D.M. 09/O5/O1. Sulla base dei dati contenuti nella scheda informativa sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori redatta dall’azienda ai sensi dell’art.6 e allegato V del D. Lgs 17.08.1999 n. 334 e successive modifiche ed integrazioni, dove sono individuati e analizzati i rischi specifici dello stabilimento deposito è emerso che il rischio è circoscritto a livello perimetrale della stessa azienda che ha approntato le previste misure di prevenzione e sicurezza da adottare in caso di incidente. Il Dipartimento della Protezione Civile, con D.P.C.M. 25 febbraio 2005, ha predisposto le “Linee Guida per la predisposizione del piano d’emergenza esterna di cui all’art. 20, comma 4, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334”, che rappresenta lo strumento operativo per l’elaborazione e l’aggiornamento dei Piani di Emergenza Esterna (PEE) degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante di cui all’art. 8 del citato decreto. Per minimizzare le conseguenze provocate da tali eventi incidentali è prevista anche la redazione di appositi Piani di Emergenza Interna (PEI) allo stabilimento industriale. Il Piano di Emergenza Interna (PEI) è predisposto dal gestore dello stabilimento ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 334/99, come modificato dal D.Lgs. 238/05 e dal D.Lgs. 105/2015, ed è volto ad individuare le azioni da compiere, in caso di emergenza, da parte dello stesso gestore e dei suoi dipendenti. Per quanto attiene, invece, il Piano di Emergenza Esterno - P.E.E. – giusta art.6/VI° comma del Decreto Legislativo nr.105 del 26.06.2015, la Prefettura di Bari ha predisposto di recente detto piano provvisorio (edizione 04 dicembre 2015) in fase di approvazione definitiva e che farà parte integrante del presente Piano Comunale di Protezione Civile, ed in sinergia con altri enti ed il Comando di Polizia Municipale di Corato ha già individuato i “Cancelli” da COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 85 di 158 attivarsi in caso di emergenza. A cura del Comando di Polizia Locale di Corato ai fini della dovuta informazione alla popolazione, che avverrà d’intesa con la stessa Prefettura di Bari con le metodologie previste dall’allegato “G“ del precitato D. L.gs nr.105/2015, si è proceduto a censire nel raggio di mt. 500 dalla sede dell’opificio “MADOGAS” tutti gli immobili, la loro tipologia e gli eventuali cittadini residenti. Nel contempo gli uffici tecnici comunali si attiveranno per la prevista pianificazione territoriale e programmazioni successive a livello urbanistico. Descrizione delle modalita’ attuative per gli interventi Modalita’ d’intervento Allorché il responsabile del deposito si rende conto della gravità dell’evento, che ritiene di non poter fronteggiare con i propri mezzi, deve azionare il dispositivo di allarme con sirena bitonale. La prima informazione di eventuale incidente deve essere data dal responsabile dello stabilimento o suo sostituto alla Prefettura di Bari ed in concomitanza darne immediatamente notizia al Prefetto e all’Ufficio Comunale di Protezione Civile presso il Comando di Polizia Municipale, essendo organo autorizzato dal Sindaco quale Autorità Comunale di Protezione Civile, che, a sua volta, potrà disporre l’allarme a mezzo avviso della popolazione, con l’indicazione dei comportamenti che la stessa deve mettere in atto. al Comando di Polizia Municipale di Corato, al Comando dei Vigili del Fuoco di Barletta, di Bari ed al distaccamento di Corato che, applicando le procedure di Protezione Civile, provvederanno ad attuare il Piano di Emergenza Esterno. Il Piano di Emergenza Esterna è attivato a seguito di segnalazione, anche con allarme proveniente dal deposito a mezzo di sirena, udibile sino a 300 metri dal perimetro dello stabilimento, che indica l’emergenza al personale interno e nelle immediate vicinanze. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 86 di 158 I livelli di allerta sono: ATTENZIONE Stato conseguente ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all’esterno dell'attività produttiva per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione creando, così, in essa una forma incipiente di allarmismo e preoccupazione per cui si rende necessario attivare una procedura informativa da parte dell’Amministrazione comunale. In questa fase il gestore informa il Prefetto e gli altri soggetti individuati nel PEE in merito agli eventi in corso, al fine di consentirne l'opportuna gestione. PREALLARME Si instaura uno stato di «preallarme» quando l’evento, pur sotto controllo, per la sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e meteorologiche, possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla maggior parte della popolazione esposta, comportando la necessità di attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per la vistosità o fragorosità dei loro effetti (incendio, esplosione, fumi, rilasci o sversamenti di sostanze pericolose), vengono percepiti chiaramente dalla popolazione esposta, sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungano livelli di soglia che dalla letteratura sono assunti come pericolosi per la popolazione e/o l’ambiente. In questa fase il gestore richiede l’intervento di squadre esterne dei VV.F., informa il Prefetto e gli altri soggetti individuati nel PEE. Il Prefetto assume il coordinamento della gestione dell’emergenza al fine di consentire un’attivazione preventiva delle strutture, affinché si tengano pronte a intervenire in caso di evoluzione di un evento incidentale. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 87 di 158 ALLARME - EMERGENZA ESTERNA ALLO STABILIMENTO Si instaura uno stato di «allarme» quando l’evento incidentale richiede, per il suo controllo nel tempo, l’ausilio dei VV.F. e, fin dal suo insorgere o a seguito del suo sviluppo incontrollato, può coinvolgere, con i suoi effetti infortunistici, sanitari ed inquinanti, le aree esterne allo stabilimento. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che possono dare origine all’esterno dello stabilimento a valori di irraggiamento, sovrapressione e tossicità superiori a quelli solitamente presi a riferimento per la stima delle conseguenze (DM 9 maggio 2001). In questa fase si ha l’intervento di tutti i soggetti individuati nel PEE. CESSATO ALLARME La procedura di attivazione del cessato allarme è assunta dal Prefetto, sentite le strutture operative e gli amministratori locali, quando è assicurata la messa in sicurezza del territorio e dell’ambiente. Sistema di allarme Relativamente alla segnalazione di un’eventuale emergenza all’interno del deposito ed alla conseguente attivazione delle procedure di sicurezza, è stato predisposto un sistema sonoro di allertamento ed evacuazione udibile in tutto il comprensorio del deposito e nel raggio di 300 metri dal perimetro dello stabilimento . I segnali di “Allertamento” sono i seguenti : SUONO BITONALE = ALLARME SUONO MONOTONALE = CESSATO ALLARME COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 88 di 158 La Società “MADOGAS S.r.l.” procederà nell’immediatezza dell’emergenza ad attivare il sistema di allarme ed all’attuazione del piano interno di protezione civile, attivando i sistemi idrici-antincendio. Procedure attuative per la mitigazione dei rischi ed il superamento dell’emergenza Comportamento da seguire Gli effetti incidentali sono, in generale, limitati all’interno del perimetro dello stabilimento ed il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da tenere. In caso di incidente o esplosione le norme di comportamento di carattere generale suggerite fatte salve eventuali disposizioni e/o istruzioni puntuali emanate dall’Autorità competente, sono le seguenti: in caso di allarme, agire subito e in modo disciplinato portarsi al chiuso chiudere porte e finestre, fermate gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento rimanere in ascolto alla radio o alla televisione locale, prestare attenzione ad eventuali messaggi per altoparlante e seguire le istruzioni fornite; non fumare e non usare fiamme libere, non provocare scintille, spegnere i fornelli ed ogni altra fonte di innesco; non usare il telefono e lasciare libere le linee per le comunicazioni di emergenza; non recarsi a cercare i figli a scuola; al segnale di cessato allarme riaprire le porte e le finestre. Il comportamento che la popolazione dovrà tenere in generale consisterà quindi nel: non lasciare l’abitazione; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 89 di 158 fermare la ventilazione; chiudere le finestre; eseguire le istruzioni impartite dalle autorità competenti anche facendo fede ai canali di comunicazione ritenuti più adeguati alla situazione. Le persone presenti nelle aziende site nelle zone d’impatto dovranno rifugiarsi al chiuso per schermarsi da radiazioni termiche, possibilmente in locali elevati e con infissi chiusi. Questo comportamento vale anche per i passeggeri dei veicoli investiti dalle fiamme che dovranno trovare rifugio in ambienti chiusi di aziende vicine o in altri veicoli lontani dall’incendio. Il rifugio dovrà essere attuato sino all’arrivo dei soccorsi o alla dichiarazione di cessato allarme. Non dovendosi procedere ad evacuazione di abitazioni, non si ravvisa la necessità di individuazione di punti di raccolta di persone. Le unità presenti all’interno delle zone di primo e secondo impatto (mt.150/ 350), se sarà necessaria l’evacuazione, dovranno raggiungere le proprie abitazioni con mezzi propri o di soccorso messi a disposizione dall’Ufficio di Protezione Civile (bus, taxi, ecc.). In seguito alla segnalazione di cessato allarme, considerato che tale segnalazione non comunica il totale ritorno alla normalità, bensì la fine del rischio specifico connesso allo scenario iniziale (radiazione termica, sovrapressione, ecc.) la popolazione deve comunque porre in essere tutta una serie di precauzioni atte a proteggerla da eventuali pericoli conseguenti l’evento incidentale verificatosi (crollo di strutture, persistenza di sacche di sostanze infiammabili, ecc.). COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 90 di 158 PROCEDURE D’INTERVENTO AL VERIFICARSI DELL’INCIDENTE Il Responsabile dello stabilimento attiva il Piano di Emergenza Interno ed informa immediatamente IL COMANDO DI POLIZIA LOCALE Chiede l’intervento dei VV.FF. e delle altre Forze dell’Ordine presenti sul territorio. IL SINDACO IL COMANDO DI P.M. IL COMANDO DEI VV.FF. Diffonde l’allarme nella zona a mezzo altoparlante con messaggio già codificato riflettente i comportamenti che la popolazione deve tenere: “Non lasciare l’abitazione,chiudere porte e finestre, portarsi in locali elevati rispetto al piano stradale, fermare la ventilazione”. Blocca il traffico nella zona dell’industria con il cancellamento previsto nel piano, in concorso con altre forze dell’Ordine presenti sul territorio. Dispone l’avvio di eventuali feriti presso l’Ospedale secondo le indicazioni del Medico Sanitario presente sul posto. Attiva le Funzioni di Supporto: 1. Funzione 2 – Sanità 2. Funzione 3 – Volontariato con l’ausilio di autoambulanze 3. Funzione 5 – Servizi essenziali 4. Allerta Ospedali della zona VIGILI DEL FUOCO COMANDO POLIZIA LOCALE 1. 2. 3. Valutano la situazione Dispongono misure d’intervento Provvedono al cessato allarme Diffonde il messaggio di cessato allarme alla popolazione con precauzioni da prendere per eventuali residui di sostanze infiammabili secche. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 91 di 158 RISCHIO INCENDI BOSCHIVI Una delle calamità che annualmente devasta il territorio del nostro paese è rappresentata dagli incendi boschivi. L’intero territorio nazionale in estate, difatti, è ripetutamente aggredito dagli incendi dei boschi. Nel territorio della Città Metropolitana di Bari il fenomeno degli incendi boschivi, unitamente alle condizioni pedologiche e morfologiche tipiche del territorio, costituisce il presupposto per trasformare tali eventi in fatti straordinari d’emergenza ambientale. Considerato che mobilitarsi a disastro avvenuto non produce alcun effetto ai fini della salvaguardia dell’ambiente e del territorio, è indispensabile intraprendere una nuova politica finalizzata alla prevenzione, cioè a quell’attenta ricerca d’ogni utile soluzione per la difesa boschiva del nostro paese e di conseguenza del territorio. Quadro normativo di riferimento La norma base di riferimento è la Legge Quadro in materia d’incendi boschivi n. 353 del 21/11/2000, la Legge Regionale 30/11/2000 n. 18 ed il Programma di previsione e prevenzione unitamente al Piano Regionale antincendi boschivi di cui alla Delibera Consiglio Regionale n. 320 del 16/6/1998. In conformità a quanto delineato nel Piano Regionale sopra citato, la lotta diretta allo spegnimento degli incendi boschivi è inquadrata nell’ambito della pianificazione dell’emergenza di cui alla Legge 225/1992, al Decreto Legislativo n. 112/1998, alla Legge 353/2000 ed alla Legge Regionale 18/2000 ed Ordinanza P.C.M. nr. 3606 del 28 agosto 2008. Le norme di riferimento in materia di tutela dei boschi dagli incendi, e più in generale in materia di Protezione Civile, assegnano un ruolo fondamentale alla Regione, alle ex Province ed ai Comuni. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 92 di 158 Questi Enti, difatti, sono chiamati a tutelare il proprio territorio con atti di programmazione e d’interventi mirati, sulla base della conoscenza diretta che hanno dell’habitat e dei fenomeni che influiscono negativamente. Un primo passo in questa direzione è stato fatto dalla ex Provincia di Bari, ora Città Metropolitana di Bari, la quale in pendenza del completamento del trasferimento delle funzioni da parte della Regione Puglia, con la definizione dei compiti di ciascun componente (Regione, ex Provincia, Comune, ecc.), con il conseguente impegno di risorse, ha approntato un documento d’indirizzo per la prevenzione e difesa del territorio provinciale dagli incendi boschivi, in attesa della redazione del Piano d’Emergenza della Città Metropolitana di Bari. Il documento redatto dalla Città Metropolitana di Bari, è risultato utile al fine di delineare la procedura operativa d’intervento nel territorio del nostro Comune, in quanto fornisce indicazioni per l’ottimizzazione delle operazioni di “Azioni Incendi Boschivi ” (AIB), ferma restando la necessità che a breve sia emanato il Piano della Città Metropolitana di Bari in cui dovranno essere necessariamente delineate, in modo particolareggiato, l’organizzazione e le modalità di vigilanza e d’avvistamento degli incendi, il fabbisogno di uomini, mezzi e strutture da disporre sul territorio, in modo da non aversi spreco di energia umane e di risorse, ovvero il completo disinteresse da parte di tutti. Attraverso gli indirizzi e i dati contenuti nel documento d’indirizzo della ex Provincia si sono delineate le procedure operative d’intervento di Protezione Civile da mettere in atto nel momento in cui si dovesse verificare un incendio boschivo nel territorio del nostro Comune, nella piena considerazione che l’eliminazione del fenomeno – o quantomeno il suo contenimento – deve necessariamente utilizzare una pianificazione sovra comunale che valuti nella sua interezza il problema ed utilizzi al meglio, in modo coordinato, le risorse che ciascun Ente investe per la tutela degli incendi boschivi. Nel predetto piano, infatti, per quanto attiene il rischio specifico AIB è stato previsto ed individuato l’inquadramento vegetazionale e forestale del territorio del Comune di Corato, COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 93 di 158 l'individuazione delle aree boscate, i fattori predisponenti e determinanti che potrebbero generare l’incendio di boschi, i dati storici e la loro evoluzione nel tempo, le infrastrutture per l'avvistamento degli incendi ed il loro monitoraggio, la vigilanza, i punti di approvvigionamento idrico antincendio con mezzi terrestri e con mezzi aerei, le procedure di protezione civile in caso di calamità specifica (AIB) con l’organizzazione dei modelli di intervento e la mappatura del territorio comunale per un rapido accesso dei mezzi di soccorso alle aree percorse dal fuoco, tutte misure indispensabili per la prevenzione, pianificazione e lotta attiva del rischio incendio boschivo (AIB) che in sinergia tra loro e con la scrupolosa osservanza in ogni fase d’esecuzione potranno, sia in fase ordinaria che nell’emergenza, garantire la salvaguardia e l'assistenza alla popolazione. Alla luce dell’O.P.C.M. nr. 3606 del 28.08.2007, foriera della revisione del predetto Piano Comunale di Protezione Civile, è stato effettuata la perimetrazione e la classificazione delle aree esposte ai rischi derivanti dal manifestarsi nonché modelli l’organizzazione dei un di possibili incendi di interfaccia, d’intervento per una efficace gestione dell’emergenza. Sono stati altresì individuate le infrastrutture antropizzate ricadenti nel perimetro urbano che potrebbero risultare “esposte” sensibili per il rischio A.I.B., la cui interconnessione tra strutture antropiche ed aree naturali è molto stretta, tanto che il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono . In allegato al presente Piano Comunale di Protezione Civile sono riportate in forma cartacea tutti i siti rilevati con le indicazioni di massima sulle infrastrutture, sul loro utilizzo, dei beni trattati e delle persone occupanti le stesse. Inquadramento vegetazionale e forestale del territorio del Comune La superficie forestale della Regione Puglia, per la sua estensione ridotta, si colloca all’ultimo posto tra le Regioni italiane. L’indice di boscamento è tra i più bassi a livello COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 94 di 158 nazionale, circa il 7%, che si riduce al 5,7% se si considerano i boschi propriamente detti. In questo dato si delinea, con un più basso coefficiente, la superficie boscata del Comune di Corato (vedi fig. 4)1 di Ha. 741, pari al 4,42% di Ha. 16.773 che rappresentano l’intero territorio del Comune. La superficie boscata del Comune di Corato è rappresentata, appunto, dagli Ha 741 che ricadono nell’Alta Murgia. Dei circa 90.000 ettari dell’area dell’Alta Murgia – di cui fanno parte i territori dei Comuni di Altamura, Andria, Bitetto, Cassano Murge, Corato, Gravina di Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola e Toritto – circa 60.000 sono costituiti da pascoli rocciosi, pascoli cespugliati, pascoli arborati e garighe, 11.000 da residui di bosco ceduo e interventi di riforestazione a conifere, 19.000 risultano coltivati soprattutto a grano duro, cereali minori e colture arboree. Negli anni più recenti la causa di degrado naturalistico più diffusa è stata la pratica dello spietramento cui una miope politica di sovvenzioni pubbliche ha consentito di estendersi oltre i limiti del ragionevole, anche in quelle aree dove non avrebbe alcuna utilità, grazie all’assenza di una qualsiasi zonizzazione che ne localizzi e limiti, in base alla conformazione geomorfologia e alla profondità dei terreni, gli interventi. La trasformazione dei pascoli naturali in colture (per lo più cerealicole) attraverso la frantumazione delle rocce calcaree produce, infatti, terreni poveri, soggetti ad un veloce processo di desertificazione a causa dell’azione erosiva dei venti e di dilavamento a causa delle acque piovane, azioni non più contrastate dagli apparati radicali della preesistente vegetazione spontanea. 1 Carta dell’Alta Murgia rappresentante la tipologia di vegetazione COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 95 di 158 Le aree boscate presenti nel territorio del Comune di Corato sono: 1. Contrada Sansanelli – il bosco si estende per Ha. 137.51.00, è composto principalmente da conifere, dista circa 10 Km. dall’abitato; confinante con canale EAAP a valle, Masseria Sansanelli a Ovest, Masseria Cecibizzo a Est e Iazzo Tarantini a Sud; 2. Contrada Stracciacappiello (Masseria di Cimadomo Carmine) – il bosco si estende per Ha.91.28.26, composto per Ha. 48.06.00 di conifere e Ha. 43.22.26 di roverelle, dista circa 13 Km. dall’abitato ed è attraversato dalla Strada Provinciale n. 19 Corato-San MagnoPoggiorsini; 3. Contrada Stracciacappiello – il bosco, composto essenzialmente da roverelle, si estende per Ha. 61.71.00 ed è ubicato a destra salendo dalla Strada Provinciale n. 19 Corato-San Magno, confinante con canale EAAP e Masseria La Grotta; 4. Contrada Boschigni – il bosco si estende per Ha. 07.37.46, è composto essenzialmente da quercia e trovasi sul lato sinistro della vicinale Basilicata o Torre Mascoli; 5. Contrada Masserie Nuove – il bosco si estende per una superficie pari a Ha. 111.80.00, è composto essenzialmente da roverelle, trovasi lungo la II^ Mediana di San Magno e dista circa 15 Km. dall’abitato. I suddetti boschi, generalmente, risultano ubicati nelle vicinanze di masserie ed il loro sottobosco solitamente è composto da steppa. Le caratteristiche vegetazionali dei boschi di cui trattasi sono le seguenti: il bosco ad alto fusto di conifere è costituito per la maggior parte da pino marittimo (Pinus Pinaster) che non raggiunge grandi altezze, sotto il quale si sviluppa la tipica vegetazione mediterranea sempreverde. E’ composta da essenze ricche di resina con foglie molto dure (sclerofille) adatte a contenere la perdita di acqua in presenza di un clima COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 96 di 158 e un suolo molto aridi. Per resistere alle condizioni climatiche, viene eliminato il ricambio autunnale delle foglie e le piante sono, perciò, dette sempreverdi; il bosco deciduo misto, in particolare è presente laddove le condizioni del suolo e la piovosità consentono al bosco misto di latifoglie di prendere gradualmente il sopravvento sulla macchia sempreverde. Le piante che lo compongono non sono particolarmente resinose e in autunno perdono le foglie che, nella stagione vegetativa, restano relativamente ricche di acqua. Il bosco deciduo misto è normalmente sfruttato dall’uomo che interviene con il taglio colturale ad intervalli regolari di tempo. E’ perciò comunemente chiamato anche bosco ceduo (dal latino: Coedere=Taglio). In alcune zone forestali protette, ove lo sfruttamento del legname non è consentito, il bosco ceduo si evolve alla stato di macchia primaria con piante ultracentenarie ed un fitto sottobosco; il bosco ceduo degradato è il risultato di incendi e pascoli scriteriati che hanno trasformato la maggior parte dei boschi decidui in ambienti degradati, ove le presenze di arboree non riescono a superare il livello del sottobosco o si presentano in formazioni fortemente diradate con ampie radure occupate dal rovo. Nel linguaggio comune tale involuzione è definita ceduo degradato; la gariga è la forma degradata della macchia sempreverde ove scompare la specie ad alto e medio fusto e le essenze cespugliate si riducono di dimensioni; i cespugliati sono costituiti da zone prevalentemente occupate dalle essenze cespugliose tipiche del sottobosco del bosco deciduo misto, con la presenza della Ginestra comune che spesso è esclusiva. Anche il Rovo ed il Pruno formano associazioni pressoché esclusive che preparano le condizioni per una successiva ricostituzione del bosco misto; i pascoli naturali, considerati tali quelle zone in cui si sono avute pratiche millenarie di pascolo ed hanno visto sparire tutte le essenze arboree e cespugliose. Ci troviamo, COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 97 di 158 pertanto, in habitat caratterizzati esclusivamente da una variegata flora erbacea in cui prevalgono le graminacee. Fattori predisponenti e determinanti In base all’andamento meteorologico e climatico, dobbiamo registrare come periodo di grave pericolosità: quello estivo, che parte dalla prima metà del mese di giugno per arrivare alla metà del mese di settembre. In tale periodo, d’intensità variabile da zona a zona, si determinano le condizioni d’aridità predisponenti il fenomeno. Generalmente la causa determinante l’incendio dei boschi è di origine atropica, eccezion fatta per i casi dovuti ad eventi accidentali e/o naturali. L’autocombustione, sovente citata a sproposito, è da ritenersi una giustificazione quanto mai semplicistica ed erronea in quanto, nei nostri climi, non si verifica che in casi del tutto eccezionali. Le condizioni favorevoli per l’inizio dell’incendio nel bosco si verificano, più frequentemente, alla presenza di copertura morta disseccata con soprassuoli giovani, specialmente di essenze resinose. Le differenti condizioni meteorologiche: regime pluviometrico, dominanza dei venti unitamente alle diverse tipologie forestali, al loro governo e trattamento, influenzano la frequenza degli incendi. Per la riduzione dei rischi e dei danni degli incendi boschivi, fondamentale sembra essere l’immediatezza degli interventi, che devono mirare alla previsione degli eventi ed al ripristino delle superfici percorse dal fuoco, in tempi brevissimi. Infatti, nelle aree colpite, la funzione di protezione svolta dal soprassuolo forestale e vegetale è gravemente compromessa o ridotta anche a causa dell’impoverimento del contenuto umifero dei suoli. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 98 di 158 Dati storici sugli incendi e loro evoluzione nel tempo Analisi statistica 1974 – 2000 Punto di partenza per una precisa e puntuale indagine storica del problema degli incendi nel nostro Comune sono i dati statistici presenti nel documento d’indirizzo per la prevenzione e la difesa dagli incendi boschivi redatto dalla ex Provincia1. Nelle tabelle di seguito allegate sono riportati i dati relativi ad una serie di parametri ed indici, riferiti ai due periodi di tempi considerati 1974/1994 e 1995/2000, nonché ad una serie storica complessiva e riferita all’arco temporale complessivo 1974/2000. I parametri presi in considerazione per ciascun Comune del territorio provinciale sono stati: superficie territoriale (Ha); superficie boscata (Ha); indice di boscosità; numero d’incendi: 1974/1994 1995/2000 1974/2000 superficie percorsa totale (Ha) 1974/1994 1995/2000 1974/2000 superficie boscata percorsa (Ha) 1974/1994 1995/2000 1974/2000 Cause e loro distribuzione nel tempo Le cause del fenomeno incendi sono integralmente da imputare all’azione umana, sia volontaria sia involontaria. Le eccezioni sono generalmente limitate a cause sconosciute ed accidentali, alquanto improbabili e non facilmente verificabili. E’ fondamentale approfondire la natura delle cause che stanno alla base del fenomeno, in modo particolare per quel che riguarda i comportamenti umani ed i contesti socioeconomici e culturali in cui avvengono. Molto spesso risulta difficile verificare le reali motivazioni che stanno alla base del singolo gesto o dei comportamenti e, chiaramente, assai difficile individuare i colpevoli. La statistica, a livello regionale, indica che le principali motivazioni riscontrate come causa scatenante gli eventi volontari sono state principalmente le seguenti: 1 Vedi: tab. 5 Mappa della vulnerabilità; tab.6 Incendi per classi di superfici percorse dal fuoco; tab.7 Mappa viabilità COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 99 di 158 aspiranti operai disoccupati attività pastorali intimidazioni, dispetti. E’ interessante constatare come tale tipo d’evento sia caratterizzato dalla volontà di distruggere che è riconoscibile, tra l’altro, dalla presenza di focolai multipli. La motivazione indicata con la voce “aspiranti operai” si riferisce al problema della richiesta d’assunzioni, e la presenza d’elementi comuni è una ricorrente caratterizzante di tali tipi d’eventi. Essi, infatti, si sono sempre verificati: in orari critici prima mattinata, primo pomeriggio, serata in giorni ventosi propagazioni più facili internamente al bosco in punti non accessibili senza pericolo per l’incolumità pubblica Avvistamento e monitoraggio Riveste grande importanza, ai fini del contenimento dei danni causati al patrimonio boschivo, la tempestività dell’avvistamento e della segnalazione di un evento alla struttura che coordina le emergenze. Occorre pertanto continuamente verificare il tragitto dell’informazione dalla fonte all’utilizzatore, limando tempi tecnici ed eliminando tempi morti e passaggi viziosi. Per quanto riguarda la tempestività dell’intervento, è chiaro il carattere fondamentale che tale fatto assume in materia di incendi boschivi. Perché la lotta possa essere condotta in maniera efficace è necessario ribattere che si abbia il più rapidamente possibile una visione sufficientemente chiara della situazione, per cui, pur a costo di ritardare di qualche minuto l’intervento, sarà indispensabile una veloce ricognizione della zona onde acquisire gli elementi necessari all’azione successiva. La ricognizione e l’intervento risulteranno poi notevolmente facilitati se chi guida avrà COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 100 di 158 una conoscenza del territorio. Donde la necessità di poter disporre di elementi locali per questa funzione non certo di secondo piano. Per l’azione di ricognizione, nell’ambito del territorio Comunale, all’interno di un’area boschiva ritenuta ad alto rischio, il bosco di Stracciacappiello, in località Cornacchiello, vi è un punto di avvistamento costituito da una torretta provvista di tecnologia a raggi infrarossi per gli avvistamenti notturni, dalla quale è possibile tenere sotto controllo quasi tutto il patrimonio boschivo comunale. La vigilanza Dai dati statistici, si rileva che negli anni la percentuale degli incendi originati da cause incerte continua ad essere alquanto elevata. Per diradare questa nebulosa, in cui si possono celare comportamenti dolosi o colposi dell’uomo, c’è la necessità di intensificare le attività di vigilanza e di controllo volte alla individuazione delle cause, delle origini e degli autori degli incendi. A tal fine, può essere determinante la perlustrazione costante da parte del Corpo Forestale dello Stato, della ex Polizia della Provincia ora della Città Metropolitana di Bari, cui possono essere affiancati per un valido contributo le Associazioni venatorie e le Associazioni di volontari. E’ sottinteso che l’Ente, che assume l’organizzazione del servizio Azioni Incendi Boschivi (A.I.B.), deve programmare il servizio raccordando l’intervento delle diverse componenti, onde evitare la duplicazione di presenze sulle medesime zone o sullo stesso itinerario. Punti di approvvigionamento idrico La disponibilità di acqua nella zona di operazione o a distanza utile costituisce una delle condizioni necessarie ed indispensabili per il buon successo degli interventi di spegnimento degli incendi. Un sistema di rifornimento idrico funzionale deve poter essere in grado di garantire un COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 101 di 158 flusso proporzionale al fabbisogno per l’evento da contrastare ed ai mezzi antincendio impiegati nello stesso. La possibilità di individuare un elevato numero di punti di riferimento permette di ridurre gli spostamenti dei mezzi con evidenti vantaggi sul piano dell’efficienza. Rifornimento dei mezzi terrestri Per questa categoria di mezzi, condizionati dalla viabilità e dalla morfologia del suolo, è di fondamentale importanza che la distribuzione sul territorio delle fonti di approvvigionamento idrico, sia capillare e quanto più presente nelle zone soggette a rischio. Nell’ambito del territorio comunale in prossimità delle zone boscate, si sono individuati i seguenti punti per il prelievo di acqua: 1. Masseria “Cecibizzo”, posta a circa 2 Km.del tratturello Canosa-Ruvo, condotta da tre titolari più due operai dispone di cisterna e pozzo artesiano AQP, trattori e camion; 2. Masseria “Scelzi”, ubicata nelle adiacenze della S.P. n.103 Corato alla Sovereto-Castel del Monte, condotta da tre titolari, fornita di cisterna, pozzo artesiano, condotta dall’A.Q.P., trattore cingolato e trattore con carrellone; 3. Contrada Boschigni pozzo artesiano della Comunità Montana della Murgia Occidentale; 4. Punto di prelievo dell’A.Q.P. sito in Via Castel del Monte zona OASI Nazareth, prossimità santuario. Aiuta questa esigenza la varietà delle tipologie che può ritenersi idonea al rifornimento dei mezzi di terra specie se muniti anche di apparato pescante: acquedotti, cisterne, vasche mobili, invasi. Anche la varietà delle tipologie dei mezzi disponibili concorre al loro proficuo utilizzo sul fuoco, essendo possibile concatenare l’impiego di unità idonee al solo trasporto su strada di acqua con quello di unità fuoristrada, leggere o pesanti, munite di serbatoio e in grado di raggiungere e lanciare il carico d’acqua nelle zone di operazione. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 102 di 158 Rifornimento dei veicoli CANADAIR CL415 e FIRE BOSS Per il rifornimento idrico di tali mezzi, si deve fare riferimento alle indicazioni riportate nel documento d’indirizzo per la prevenzione degli incendi boschivi della Città Metropolitana di Bari che individua, quale unico bacino del territorio interessato, l’invaso del “LOCONE”, che peraltro, in alcuni anni risultava non idoneo per carenza di acqua per il rifornimento dei CANADAIR. Il rifornimento dei detti mezzi in mare, secondo l’indirizzo provinciale, può avvenire a condizioni che non si abbiano: • onde di metri 2 di altezza; • 25 metri di lunghezza tra cresta e cresta; • vento di fronte con velocità superiore a 92 Km/h. Procedure di protezione civile in caso di calamita’ Fermo restando che le procedure d’intervento A.I.B. sono delineate nel protocollo d’intesa, promosso dalla Città Metropolitana di Bari, e sottoscritto dalla Regione Puglia, dal Corpo Forestale dello Stato e dai Vigili del Fuoco, che prevede il concorso che ogni componente deve dare nel servizio A.I.B, si ritiene indispensabile che il Comune al fine della salvaguardia del proprio patrimonio ambientale attivi un proprio servizio A.I.B., dotandosi di strutture operative anche minime, che in concorso con gli altri organismi deputati, affronti durante il periodo giugno/settembre la problematica degli incendi boschivi sul proprio territorio. Il servizio da istituirsi, nel periodo innanzi indicato, deve operare attivamente nella lotta agli incendi boschivi con l’attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e spegnimento con i mezzi idonei. Per l’attuazione di alcuni di questi compiti il Comune cosi come è stato detto, potrà avvalersi dell’opera del volontariato stipulando apposite convenzioni; mentre per quanto concerne i mezzi e il personale per il primo intervento, nell’ambito del servizio a istituirsi, COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 103 di 158 dovrebbe essere prevista la disponibilità di un’autobotte dotata di autopompa con getto a pressione e di una squadra di operai idoneamente equipaggiati e addestrati per gli interventi minimi di prevenzione incendi. Il servizio di cui trattasi potrà essere coordinato dal personale della Polizia Municipale, il quale sulla scorta della cartografia del Comune e della conoscenza del proprio territorio e della localizzazione della viabilità principale e di servizio, delle fonti di approvvigionamento idrico e della presenza antropica, potrà agire per i servizi minimi di prevenzione incendi e, in caso di evento grave, partecipare in forma sussidiaria con gli altri Organi ed Enti delegati allo spegnimento degli incendi. Le risorse umane e mezzi da impegnarsi per questo servizio dovrebbero avere la seguente consistenza minima: - autobotte con cisterna con autopompa e manichette, disponibile h 24; - tre operai idoneamente equipaggiati ed addestrati reperibili h 24; - una pattuglia di agenti di Polizia Locale incaricata di coordinare il servizio A.I.B.; - volontari di associazioni locali incaricati dell’azione di vigilanza. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 104 di 158 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 105 di 158 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 106 di 158 MODALITA’ D’ATTUAZIONE E PROCEDURE D’INTERVENTO DEL SERVIZIO COMUNALE AZIONI INCENDI BOSCHIVI (A.I.B.) RISORSE COINVOLTE COMPORTAMENTO VEDETTE-VOLONTARI Con funzioni di vigilanza Avvisare immediatamente la Polizia Locale o le Forze dell’Ordine presenti sul territorio POLIZIA LOCALE E/O FORZE DELL’ORDINE Allertare le squadre locali A.I.B. Verifica della gravità dell’evento allertando il servizio comunale A.I.B. In caso di evento grave e/o con rischi POLIZIA LOCALE E/O FORZE DELL’ORDINE In caso di evento di entità modesta Avvisare il C.O.P., dare comunicazione ai VV.FF. per l’intervento e al C.F.S. Contattare le squadre di operai della Città Metropolitana di Bari; Allertare il Sindaco . Avviare squadre comunali con automezzi sul posto per azione di supporto a VV.FF. e C.F.S. Richiedere intervento squadre locali A.I.B. POLIZIA LOCALE E/O FORZE DELL’ORDINE POLIZIA LOCALE E/O FORZE DELL’ORDINE UFFICIO TECNICO DEL COMUNE Per l’intervento rapido ed efficace dei VV.FF. dotarsi di mappa del territorio con viabilità e punti di riferimento idrico Segnalano al Comune l’evento accaduto per l’eventuale applicazione della Legge 303/00. Stabilire via radio e/o telefonico contatto in punto prestabilito per raggiungere la località incendio proseguendo per la viabilità più breve. Successivamente all’evento che ha interessato la zona boscata o i pascoli, procede a mettere in atto le procedure previste dall’art.10 della Legge 353/00. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 107 di 158 EMERGENZE Per quanto concerne le emergenze individuate si è ritenuto di pianificare gli interventi per gli eventi prevedibili (nevicate di carattere eccezionale, allagamenti); mentre per quanto concerne gli eventi non prevedibili, i cui interventi operativi quantunque tempestivi devono essere effettuati con mezzi appropriati e personale competente, il Sindaco ovvero il Funzionario Responsabile della Protezione Civile, al verificarsi dell’evento opererà in prima istanza con il personale e con i mezzi disponibili e successivamente, attivando una unità di crisi con le funzioni di supporto interessate, pianificherà gli ulteriori interventi idonei alla salvaguardia della pubblica incolumità e del patrimonio pubblico e privato. La Prefettura di Bari - Ufficio Territoriale del Governo - Area Protezione Civile, Difesa Civile e Soccorso Pubblico - annualmente emana la direttiva e le indicazioni per fronteggiare le situazioni di crisi in caso di abbondanti nevicate (Rif.to Prot. nr. 43678/PROT.CIV. del 18.11.2015), nonché il Piano Operativo per la gestione coordinata delle emergenze determinate da precipitazioni nevose che interessano la rete stradale, autostradale e ferroviaria, nella fattispecie vedasi l’ultima edizione “PIANO NEVE 2015-2016” emanato nel mese di novembre 2015. 1. Emergenza neve Per emergenza neve si intende tutta quella serie di disagi e difficoltà provocati da precipitazioni nevose abbondanti ed improvvise ovvero formazione di ghiaccio a seguito di precipitazione nevosa. Tali avversità atmosferiche, non sempre prevedibili nel nostro territorio, causano blocchi della circolazione stradale, in particolar modo nei comuni collinari come il nostro che non risultano attrezzati e in grado, stante le eccezionalità pluriennali dell’evento, di affrontare l’emergenza e garantire la funzionalità dei servizi essenziali. A tal fine si è reso necessario istituire un servizio minimo e pianificare gli opportuni interventi atti a superare l’emergenza neve, a garantire la funzionalità dei servizi essenziali e al tempo stesso COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 108 di 158 l’incolumità pubblica e la salvaguardia del patrimonio pubblico e privato. Dall’analisi storica delle principali precipitazione nevose che si sono avute nel Comune è possibile ipotizzare che l’evento massimo atteso oltre a procurare i disagi innanzi detti, blocco della circolazione stradale e blocco dei servizi essenziali, può provocare l’isolamento di alcune aziende agricole ubicate nell’alta Murgia, il crollo di alcuni manufatti, l’interruzione dei servizi essenziali. In caso di nevicate di carattere eccezionale, annunciato dal servizio meteorologico nazionale, il Sindaco nella fase di preallarme convoca la Funzione 7 – Strutture operative locali e viabilità, la Funzione 1 – Tecnica, la Funzione 3 – Volontariato, nonché il Direttore dell’A.S.I.P.U. S.r.l., e costituisce l’unità di crisi di Protezione Civile per l’emergenza neve, con sede nel Comando della Polizia Locale o nell’Ufficio di Protezione Civile. Ognuna delle funzioni innanzi dette allerterà i propri uomini ad intervenire per un servizio di Protezione Civile finalizzato al ripristino, in tempi brevi, della viabilità principale nel Comune ed in particolare alla viabilità verso i servizi essenziali e verso le zone abitate extraurbane, con particolare riferimento alla zona residenziale dell’Oasi di Nazareth - Torre Palomba ed altre aree particolarmente antropizzate, nonché per soccorrere eventuali cittadini rimasti bloccati dalla neve. Il Direttore dell’A.S.I.P.U. S.r.l. avrà cura di disporre uomini e mezzi per lo sgombero della neve e lo spargimento del sale in caso di formazione di ghiaccio. A tal fine presso l’azienda deve essere disponibile un congruo quantitativo di sale da utilizzarsi alla bisogna. Al verificarsi dell’evento il Comandante della Polizia Locale, responsabile della funzione 7 – strutture operative locali e viabilità, cui è affidato il compito di coordinare gli interventi, attraverso il proprio personale effettuerà una verifica delle condizioni della viabilità su tutto il territorio, contattando anche telefonicamente i responsabili delle aziende agricole presenti nell’Alta Murgia al fine di verificare eventuali necessità. Particolare cura deve essere prestata alla viabilità verso il presidio ospedaliero, per il centro dialisi di via Trani, per la zona COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 109 di 158 residenziale OASI e dintorni, per il Cimitero Comunale. Sulla base delle risultanze che emergeranno dal sopralluogo delle pattuglie della Polizia Municipale e dalle notizie attinte telefonicamente dai responsabili delle aziende agricole, il Comandante della Polizia Locale con l’ausilio delle altre funzioni di supporto e di concerto con il Direttore dell’A.S.I.P.U. S.r.l., dovrà disporre gli opportuni interventi finalizzati a superare l’emergenza, quali: - comunicare lo stato di emergenza alla Prefettura, alla Regione ed alla Città Metropolitana di Bari affinché ognuno, per quanto di competenza, attivi i propri servizi per il ripristino della viabilità sulla propria rete viaria; - fare spargere il sale sui tratti di strada che risultassero ghiacciati e quindi pericolosi per la circolazione veicolare e pedonale; - fare effettuare lo sgombero della neve sulle strade comunali principali, corsi cittadini, estramurale e radiali principali, avendo sempre come riferimento la viabilità essenziale innanzi indicata: Ospedale, Centro dialisi, Case di Riposo ecc., e ripetizione del trattamento con il sale; - attivare i soccorsi per eventuali automobilisti rimasti bloccati a causa delle neve sulle strade del territorio comunale; - disporre sopralluoghi tecnici per eventuali segnalazioni di crolli e di strutture pericolanti; - inviare squadre tecniche per eventuali segnalazioni di guasti nella rete dei servizi essenziali, gas, energia elettrica ecc.; - allertare le associazioni di volontariato per eventuali operazioni di soccorso in emergenza sanitaria e veterinaria. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 110 di 158 PROCEDURE D’INTERVENTO AL VERIFICARSI DELL’EVENTO IL SINDACO Dopo l’annuncio, da parte del Servizio Meteorologico Nazionale, di nevicate convoca Funzione 1 - Tecnica Funzione 3 - Volontariato Funzione 7 - Viabilità UNITA’ DI CRISI DI PROTEZIONE CIVILE Ogni Funzione allerta i propri uomini e mezzi per il ripristino della viabilità e per prestare soccorso ad eventuali cittadini rimasti bloccati dalla neve o dal ghiaccio. Direttore A.S.I.P.U. S.r.l. COORDINATORE: Dispone uomini e mezzi per lo sgombero della neve o per lo spargimento di sale in caso di formazione di ghiaccio. COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE Coordina le attività delle Funzioni interessate Verifica le condizioni della viabilità stradale; Contatta telefonicamente i responsabili delle aziende agricole presenti nell’Alta Murgia; Predispone gli opportuni interventi finalizzati a superare l’emergenza neve COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 111 di 158 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 112 di 158 2. Emergenza allagamenti Il fenomeno idrogeologico “alluvione”, già trattato in precedenza come “RISCHIO ALLUVIONE “, non ha interessato mai il territorio del nostro Comune. La mancanza di corsi d’acqua, il carsismo presente sulla Murgia e la proverbiale siccità del territorio della Puglia, hanno fatto sì che tale rischio naturale non sia stato mai avvertito nella nostra zona. Pur non esistendo specificamente il rischio alluvione, negli ultimi anni, nel nostro Comune, sta emergendo il problema allagamento di alcune zone dell’abitato. Lo sviluppo urbanistico del territorio, non sempre accompagnato dalla programmazione dell’assetto e dell’utilizzo del territorio che contemplasse la salvaguardia di opere provvisionali naturali esistenti sul territorio, ha fatto emergere il fenomeno dell’allagamento di alcune zone dell’abitato, con i relativi disagi che tale fenomeno provoca. Gli allagamenti di dimensioni sempre più notevoli interessano la S.P. 231 - ex Strada Statale 98, e le zone a ridosso di essa, Via Lago Baione, Via Lago di Viti , Via C. del Monte , Via Francavilla, Via Don Minzoni - Belvedere e zone a ridosso di essa, Via Trani - Viale E. Fieramosca, Via Mangilli, Via Lama di Grazia, Via Vecchia Bisceglie, Via Boccotero, Via San Vittore e Via Santa Lucia e zone a ridosso di esse. Questa nuova emergenza ha determinato la necessità di ricercarne le cause e di adottare le opportune misure per contenere il fenomeno. Nel corso degli incontri avuti con i responsabili degli Enti e degli Organi interessati alla problematica dell’allagamento della S.P. 231, e il conseguente pericolo che comporta per la pubblica incolumità tale fenomeno, è emerso che alcune concause che determinano il fenomeno sono da ricercare: - nello sbarramento creato dalla S.P. 231 al regolare deflusso delle acque nelle lame naturali che in precedenza esistevano e che per la realizzazione dell’opera stradale furono ostruite, “Lama Inglese” a Sud-Est dell’abitato e “Lama di Merlo” a Nord dell’abitato; nella COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 113 di 158 realizzazione sulla stessa strada del NEWJERSY che maggiormente alimenta il fenomeno del blocco dell’acqua; - nella bitumazione di tutte le strade vicinali poste a monte dell’abitato che di conseguenza scaricano a valle le acque meteoriche provocando il ruscellamento; - nella realizzazione dei complessi industriali nella zona “D” del P.R.G., sempre a monte dell’abitato, con i relativi piazzali impermeabilizzati che raccolgono e riversano le acque meteoriche sulle strade pubbliche; - le attuali norme in materia di captazione delle acque meteoriche, ha attivato da parte dell’ASL locale con U.T.C. e l’Ufficio Ambiente Comunale, una serie di controlli finalizzati alla verifica delle misure delle acque di 1^ pioggia per tutti gli opifici esistenti. A tal fine è da riconoscere la sensibilità di molti imprenditori che hanno provveduto a regimentare le acque all’interno delle aree di pertinenza; - nella realizzazione da parte della Provincia di opere stradali, allargamento della Provinciale per Castel del Monte e cementificazione della Provinciale per San Magno, strade che collegano l’abitato alla collina, senza la previsione e l’adozione di soluzioni tecniche per le acque meteoriche, riversando entrambe le strade la loro acqua a valle in Via Castel del Monte verso l’abitato; - nel livellamento del terreno per la realizzazione di costruzioni e quindi nella eliminazione delle due lame naturali che costeggiavano in precedenza l’abito convogliando le acque verso il mare “Lama Inglese e Lama di Merlo”. Sulla base di tale risultanze l’ANAS, per eliminare il problema dell’allagamento della S.P. 231, ha provveduto a rimuovere, in corrispondenza delle zone in cui in precedenza correvano le lame naturali, lo spartitraffico NEWJERSY consentendo lo scorrimento delle acque meteoriche verso l’abitato e quindi acuendo il fenomeno dell’allagamento della zona periferica di Via Castel del Monte e Via Sant’Elia, ecc.. In considerazione di quanto evidenziato, resta fermo, da parte dell’Amministrazione COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 114 di 158 Comunale, l’impegno di affidare l’incarico ad un tecnico esperto in materia di opere idrauliche che, sulla base dell’analisi dello stato dei luoghi, dovrà progettare gli opportuni interventi per l’eliminazione del problema allagamenti; il Coordinatore del servizio di Protezione Civile nel frangente deve attuare le seguenti misure protettive: LIVELLI DI ALLERTA Sulla base dei bollettini di pericolosità alluvionali, diramati dal Servizio Vigilanza Meteo del P.C.M. – Dipartimento di Protezione Civile - e sulla scorta degli avvisi meteo Regionali, quest’ultimi inviati anche a mezzo SMS e Social Network, si attiveranno livelli di allerta a secondo del manifestarsi delle tipologie e severità degli eventi metereologici. Livello di attenzione 0 - Assenza di previsioni a breve/medio termine di eventi intensi. Esecuzione attiva di manutenzione ordinaria dei sistemi. Effettuare almeno due volte l’anno l’ispezione visiva degli argini e alvei delle lame naturali presenti sul territorio, controllando che siano sgombre da ostacoli che possano sbarrare il deflusso idrico; Livello di attenzione 1 - Periodi intrinsecamente a rischio o presenza di previsione a breve medio/termine di eventi intensi. Verificare nuovamente la situazione attuale degli argini e alvei delle lame; Allertare le funzioni di supporto: Funzione 1 - Tecnica, Funzione 7 - Strutture operative locali e viabilità, Funzione 3- Volontariato e Funzione 5 Servizi Essenziali; Livello di attenzione 2 - Inizio dei fenomeni annunziati dalle previsioni. Istituire un servizio di vigilanza lungo le strade interessate dagli allegamenti in particolare fuori dall’abitato sulle ex strade Provinciali San Magno e Castel del Monte, sottovia Via Francavilla- Gravina, S.P. 231 ex SS. 98 e Via Vecchia Bisceglie; nell’abitato Via Castel del Monte, Via Trani incrocio Via Lama di Grazia; Livello di attenzione 3 – Presenza del fenomeno Aumentare la cadenza delle ispezione nelle località soggette ad allagamento; COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 115 di 158 Valutare la necessità di interdire il traffico veicolare sulle strade che presentano difficoltà di transito, dirottando i veicoli su percorsi alternativi. Fare intervenire il responsabile della Funzione di supporto 5 – Servizi Essenziali Fognature ed Energia Elettrica per eventuali interventi urgenti di manutenzione straordinaria della rete fognante e per il distacco dell’energia elettrica ove è il caso. In caso di necessità procedere allo sgombero di persone da locali invasi dalle acque e/o inondabili. Disporre l’intervento dei vigili del fuoco e/o di mezzi idonei per l’eliminazione di acqua dai locali a piano terra o sottomessi inondati dall’acqua. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 116 di 158 PROCEDURE D’INTERVENTO AL VERIFICARSI DELL’EVENTO IL SINDACO Dopo l’annuncio, da parte del Servizio Meteorologico Nazionale e Regionale , di rischio alluvione convoca Funzione 1 - Tecnica Funzione 3 - Volontariato Funzione 5 – Servizi Essenziali UNITA’ DI CRISI DI PROTEZIONE CIVILE Funzione 7 - Viabilità COORDINATORE: Coordina le attività delle Funzioni interessate COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE IN ASSENZA EVENTO Dispone, con l’ausilio del personale della Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico, le ispezioni periodiche degli argini e alvei delle lame naturali. INIZIO EVENTO Istituisce servizio di vigilanza lungo i tratti soggetti dall’allagamento. IN PREVISIONE DELL’EVENTO Dispone lo stato di allerta per le Funzioni che costituiscono l’unità di crisi di Protezione Civile. IN PRESENZA EVENTO Dispone maggiori ispezioni; Convoca l’Unità di crisi della Protezione Civile; Convoca i Responsabili dei servizi ENEL e AQP per gli interventi d’emergenza; Dispone eventuale interdizione al traffico veicolare per i tratti di strada allagati; Dispone all’eventuale sgombero di persone da locali invasi dall’acqua e/o inondabili; Dispone l’eventuale intervento dei VV.FF. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 117 di 158 3. Emergenza idrica Il Comune di Corato, come tutti i Comuni della Regione Puglia e parte dei Comuni della Basilicata, è rifornito idricamente dall’Acquedotto Pugliese-AQP-. L’Acquedotto Pugliese, opera di notevole importanza dal punto di vista dell’ingegneria idraulica fu progettata e realizzata nel primo ventennio del 1900 e tutt’oggi assume una importanza vitale per la Regione Puglia, caratterizzata dall’assenza di corsi di acqua superficiali e da un basso indice di piovosità, che si è ulteriormente ridotto negli ultimi anni a causa dei lunghi periodi di siccità registrati sul territorio. L’Acquedotto Pugliese attualmente viene alimentato, oltre che dall’originaria fonte di Caposele, da invasi realizzati successivamente Il Comune di Corato è approvvigionato dalla condotta principale proveniente da Caposele. La condotta alimenta due serbatoi, posti sulla collina a monte dell’abitato: uno in “Contrada Lagacchiola” di mc. 16.000 e l’altro in zona “OASI” in adiacenza al Santuario Madonna delle Grazie di mc. 3.000. Il serbatoio della zona “OASI” approvvigiona la zona di via Castel del Monte, dal serbatoio alla sede della Cantina Sociale; mentre il serbatoio in “Contrada Lagacchiola” alimenta tutto l’abitato. Sulla base della stima dei consumi giornalieri fatta dai tecnici dell’AQP, il serbatoio in “Contrada Lagacchiola” riesce a soddisfare i bisogni degli utenti dell’abitato per una sola giornata. Le ipotesi di emergenza idrica che si possono verificare sono molteplici, ed avere una diversa evoluzione a secondo che trattasi di emergenza temporanea, dovuta a rotture o lavori sul tronco principale e, quindi, limitata ad alcuni giorni, ed emergenza di fondo legata alla scarsità di acqua a causa del perdurare del periodo di siccità e quindi mancanza di alimentazione alla fonte. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 118 di 158 Nella prima ipotesi l’emergenza può essere superata con la riduzione delle ore di erogazione e con l’ausilio di autobotti . Nel secondo caso, invece, la problematica assume una notevole dimensione; per il superamento di questa emergenza è indispensabile pianificare gli interventi in concorso con l’AQP, con la Città Metropolitana di Bari e la Regione. In considerazione di quanto evidenziato, fermo restando che la risoluzione del problema a monte relativo alle fonti principali di approvvigionamento di base compete al Governo della Regione e al Governo Centrale, il Sindaco e il Coordinamento Comunale del servizio di Protezione Civile devono attuare le seguenti misure : In situazione ordinaria: Livello di attenzione O aggiornare costantemente la mappa dei pozzi di emungimento acque presenti sul territorio comunale; verificare la qualità dell’acqua emunta con analisi chimiche e biologiche, da effettuarsi a cura del Servizio Igiene, per accertare quali pozzi rientrano nei parametri della legge 236/88; censire periodicamente tutti i veicoli adibiti al trasporto di acqua potabile presenti sul territorio; Livello di attenzione 1 – preallarme – previsione di mancanza di acqua ovvero diminuizione notevole delle ore di erogazione da parte dell’AQP. attivare il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per approntare un piano operativo con le soluzioni tecniche alternative per l’approvvigionamento idrico dell’abitato e delle industrie presenti sul territorio. Il Piano, comunque, deve tendere a: - verificare tecnicamente la possibilità di addurre acqua emunta dalla falda, con le caratteristiche previste dalla legge 236/88 e ss.mm. e ii., direttamente nella rete idrica del COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 119 di 158 Comune; - stabilire delle priorità nell’approvvigionamento dell’Ospedale Civile, delle scuole di ogni ordine e grado, attraverso il rifornimento dei serbatoi di riserva ivi esistenti e con il posizionamento di distributori automatici di acqua potabile nei corridoi; - prevedere un doppio sistema di approvvigionamento delle industrie locali alimentari e non alimentari. - verificare il sistema di approvvigionamento idrico delle aziende agricole presenti sulla Murgia e pianificare azioni di sostegno. - notificare il Piano di emergenza alla Provincia, alla Regione e alla Prefettura. Livello di attenzione 2 – emergenza – carenza di approvvigionamento di acqua da parte dell’AQP. attuare gli interventi programmati dal C. O. C. per far fronte all’emergenza idrica; verificare eventuali disfunzioni tecniche; programmare e attuare interventi correttivi al piano d’intervento; richiedere l’intervento degli altri Enti interessati (Prefettura e Regione) laddove l’emergenza non sia superabile con i soli mezzi del Comune. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 120 di 158 PROCEDURE D’INTERVENTO IN SITUAZIONE ORDINARIA IL COORDINATORE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE LIVELLO DI ATTENZIONE 1 IN PREALLARME IL SINDACO Aggiorna costantemente la mappa dei pozzi di emungimento acque presenti sul territorio comunale. Verifica la quantità dell’acqua emunta con analisi chimiche e biologiche, da effettuarsi a cura del Servizio Igiene della A.S.L./BA, per accertare quali pozzi rientrano nei parametri della legge 236/88. Censisce periodicamente tutti i veicoli adibiti al trasporto di acqua potabile presenti sul territorio. Convoca: il CENTRO OPERATIVO COMUNALE con le funzioni di supporto FUNZIONE 1 Tecnica di pianificazione FUNZIONE 2 Sanità FUNZIONE 4 Materiali e mezzi FUNZIONE 5 Servizi Essenziali FUNZIONE 7 Strutture operative Verificare tecnicamente la possibilità di addurre acqua emunta dalla falda, con le caratteristiche previste dalla legge 236/88, direttamente dalla rete idrica del Comune; Stabilire delle priorità nell’approvvigionamento dell’Ospedale Civile, delle Scuole di ogni ordine e grado attraverso il rifornimento dei serbatoi di riserva ivi esistenti e con il posizionamento di distributori automatici di acqua potabile nei corridoi; Prevedere un doppio sistema di approvvigionamento delle industrie locali alimentari e non alimentari; Verificare il sistema di approvvigionamento idrico delle aziende agricole presenti sulla Murgia e pianificare azioni di sostegno; Notificare il Piano di Emergenza alla Città Metropolitana di Bari, alla Regione ed alla Prefettura. LIVELLO DI ATTENZIONE 2 EMERGENZA Le Funzioni di supporto interessate provvedono a Attuare gli interventi programmati dal C.O.C. per far fronte all’emergenza idrica; Verificare eventuali disfunzioni tecniche; Programmare e attuare interventi correttivi al piano d’intervento; Richiedere l’intervento degli Enti interessati: Prefettura e Regione laddove l’emergenza non sia superabile con i soli mezzi del Comune. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 121 di 158 APPENDICE ELABORAZIONE DEL MODELLO D’INTERVENTO COMUNE DI CORATO 1. FUNZIONALITA’ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITA’ H 24. Il Piano contiene le informazioni necessarie e le modalità con cui la struttura comunale di protezione civile garantisce: Sistema di reperibilità h 24 all’interno della struttura comunale: A) ENTE STRUTTURA Responsabile Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile B) REFERENTE TELEFONO FAX Dirigente F.F. Polizia Locale Uff. Uff. 080*8721014 080*8988010 080*8724978 Arch. Pasquale Antonio Diretto CASIERI 080*9592282 Cell.re Abit. Via L. Settembrini nr.29 366*6966515 Canosa di Puglia ( Bt) 338*1632556 C.a.p. 76012 Tel. 0883*662272 EMAIL Istituzionale: [email protected] [email protected] [email protected] PEC [email protected] Privata: [email protected] collegamenti telefonici e fax, e-mail, della Regione e della Prefettura - UTG, per la ricezione e la tempestiva presa in visione dei bollettini/avvisi di allertamento: SEDE TELEFONO FAX Comune di Corato Sede C.O.C. : in fase organizzativa Piazza G. Matteotti nr.02 e/o Piazza G. Marconi nr.12 080*9592111 080*8989189 080*8725777 EMAIL [email protected] [email protected] [email protected] Edificio sostitutivo C.O.C. in fase operativa Comando Polizia Locale Via Gravina nr.132 080*8721014 080*8724978 080*8725664 Responsabile C.O.C. Cell. 3485709611 3492354210 Abit. 080*8983048 Uff. 080*9592298 SINDACO Massimo MAZZILLI Abit. Via L. Tarantini nr.111 [email protected] 080*8988010 PEC [email protected] COORDINATE GEOGRAFICHE Nord 41°09’13’’.00 Est 16°24’46’’.00 Nord 41°08’31’’.00 Est 16°26’05’’.00 [email protected] 080*8989189 080*8725777 [email protected] [email protected] COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 122 di 158 VICE SINDACO : Avv. Francesco SCARINGELLA Cell. 3667830016 DIPARTIMENTO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE Via Ulpiano nr. 11 –Roma – C.a.p. 00193 PREFETTURA di BARI –U.T.G. S.E. Sig. Prefetto oppure Vice Prefetto – Dirigente Area Protezione Civile Dott.ssa Cinzia CARRIERI 06*6820265 06*6820266 06*6820111 QUESTURA di Bari REGIONE Puglia Presidenza REGIONE Puglia Settore Protezione Civile Ing. TEDESCHI Ing. LOIACONO Ing. DI LAURO ( Dir. Prot. Civ. ) 330*468726 CITTA’ METROPOLITANA di BARI Presidenza CITTA’ METROPOLITANA di BARI Servizio Protezione Civile Viabilità e Trasporti Ing. CURCI 06*6820360 06*68897752 [email protected] 080*5293111 080*5293198 080*5293111 080*5291154 080*5522021 080*5406260 Abit. 080*5233125 Uff. 080*5404340 Cell. 335*1362626 Uff. 080*5406872 080*5404386 080*5404352 080*5404396 080*5401111 080*5534142 080*5530346 080*5372310 080*5406205 080*5246765 [email protected] 080*5588147 080*5412205 080*5412610 080*5412841 080*5580630 393*7969868 334*3312683 080*5412872 viabilità[email protected] ar.puglia.it Geom. CERRATO Vincenzo [email protected] Polizia Provinciale Magg. LEOCI [email protected] 337*207540 MINISTERO AMBIENTE DIPARTIMENTO VV.FF. – ROMA Sala Operativa 06*57221 06*57225068 06*46547142 06*4814695 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 123 di 158 C) Strutture sovra comunali quali Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, ex Polizia Provinciale per la reciproca comunicazione di situazioni di criticità e per le attività di monitoraggio: ENTE/STRUTTURA REFERENTE TELEFONO FAX EMAIL 115 COMANDO VV.FF. – BARI Ing. LANOTTE 080*5483111 080*5483221 338*7033333 COMANDO VV.FF. - BARLETTA 0883*531222 COMANDO VV.FF. - CORATO 080*8722227 113 COMANDO CARABINIERI - BARIMagg. TRUDA ( Com.te Nucleo Radio Mobile ) COMANDO STAZIONE CARABINIERI – CORATO 080*5484366 [email protected] 0805453029 [email protected] 080*5586871 334*6923812 080*8721010 080*5349680 080*5349999 080*8721010 ( chiedere connessione ) 080*5349460 COMANDO POLIZIA STRADALE –BARI 112 080*8720231 COMMISSARIATO P.S. –CORATO- 080*8720211 GUARDIA DI FINANZA - BARI- 080*5261111 GUARDIA DI FINANZA - TRANICORPO FORESTALE DELLO STATO ( Provinciale BARI ) Dott. MARTELLOTTA Dott.ssa FLORE 0883*489100 080*5262808 COMANDO STAZIONE CORPO FORESTALE DELLO STATO - CORATO COMANDO POLIZIA MUNICIPALE CORATO COMANDO POLIZIA MUNICIPALE ANDRIA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE 080*5538619 080*8724785 Cell. 320*4323414 080*8721014 080*8724978 080*8725664 080*5545415 335*1576808 335*8024275 [email protected] [email protected] 080/*8988010 [email protected] 0883*290516 0883*290517 0883*588000 0883-290455 0883*500249 080*3611014 080*9507358 TRANI COMANDO POLIZIA MUNICIPALE RUVO COMANDO POLIZIA PROVINCIALE BARI Magg. LEOCI 337*207540 [email protected] COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 124 di 158 2. STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE Responsabili comunali, Sindaco compreso, che dovranno costituire secondo i livelli di allerta e fasi il Presidio Operativo dell’Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile e/o il Centro Operativo Comunale. A) Attivazione del Presidio Territoriale Sistema di vigilanza sul territorio per garantire le attività di ricognizione e di sopralluogo delle aree esposte a rischio, soprattutto molto elevato in grado di comunicare in tempo reale le eventuali criticità per consentire l’adozione delle conseguenti misure di salvaguardia. Il Presidio Territoriale potrà essere composto da squadre miste, personale dei propri uffici tecnici, del volontariato locale ed eventualmente delle diverse strutture operative presenti sul territorio laddove disciplinato tramite accordi e protocolli d’intesa ai sensi della normativa vigente, per il controllo dei punti critici, delle aree soggette a rischio, dell’agibilità delle vie di fuga e della funzionalità delle aree di emergenza. COMPOSIZIONE DEL PRESIDIO OPERATIVO Responsabile Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile COMPITI E FUNZIONI Dirigente F.F. Polizia Locale Arch. Pasquale Antonio CASIERI Abit. Via L. Settembrini nr.29 Canosa di Puglia ( Bt) C.a.p. 76012 Tel. 0883*662272 Componente nell’emergenza Componente nell’emergenza SEGRETARIO GENERALE Dott. Luigi D’INTRONO DIRIGENTE SETTORE LL.PP. Ing. Giuseppe AMORESE Via Don Albertario nr.44/2 Tel.080*8727227 DIRETTORE A.S.I.P.U. Ing. Salvatore MASTRORILLI Via Gentile nr.17 Cell. 340*7365738 346*8603127 Tel.080*8724143azienda- TELEFONO FAX MEZZI Uff. 080*8721014 080*8988010 080*8724978 Diretto 080*9592282 Cell.re 366*6966515 338*1632556 Uff. Nr.6 autovetture con radiotrasmittenti Nr.1 motocarro Nr.2 gruppi elettrogeni Radio portatili Cell. 348*7678594 080*9592314 Autocarri Piattaforma aerea a cestello Pala meccanica gommata e cingolata Bob Cat Gruppi elettrogeni Motoseghe ecc. ecc. Cell. 340*7365738 346*8603127 [email protected] Cell. [email protected] Via G. Boccaccio nr.7 348*7034158 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 125 di 158 B) Attivazione del Presidio Operativo Il Sindaco si avvale, già a partire dalle prime fasi di allertamento, di un Presidio operativo organizzato nell’ambito della stessa struttura comunale composto dal referente della funzione tecnica di valutazione e pianificazione che fornisce al Sindaco le informazioni necessari in merito all’evolversi dell’evento in atto o previsto e mantenga i contatti con le diverse amministrazioni ed enti interessati. Il presidio operativo : • garantisce il rapporto costante con Regione, Provincia e Prefettura-UTG • attiva la funzione tecnica di valutazione e pianificazione • è dotato di un fax, un telefono e un computer NOMINATIVO REFERENTE P.O. RESPONSABILE Ufficio Comunale Permanente di Protezione Civile SEDE Dirigente f.f. Polizia Locale Arch. Pasquale Antonio CASIERI Abit. Via L. Settembrini nr.29 Canosa di Puglia ( Bt) C.a.p. 76012 Tel. 0883*662272 TELEFONO e FAX Uff. 080*8721014 080*8724978 Diretto 080*9592282 Cell.re 366*6966515 338*1632556 FAX 080*8988010 EMAIL Istituzionale: [email protected] [email protected] [email protected] PEC [email protected] Privata: [email protected] C) Attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) La sede del COC è segnalata ed evidenziata in colore bleu NOMINATIVI COMPONENTI IL C.O.C. ABITAZIONE Responsabile C.O.C. SINDACO Massimo MAZZILLI SEGRETARIO GENERALE Dott. Luigi D’INTRONO ASSESSORE LL.PP. Sig. Mario Matteo MALCANGI ASSESSORE ALLA Prot. Civ. SINDACO Via L. Tarantini nr.111 Via G. Boccaccio nr.7 Str. Est. Polvere delle Rose nr.10 int.5 ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI Via Pignatelli nr.52 Dott.ssa Adele MINTRONE VICE SINDACO : Avv. Francesco SCARINGELLA Strada Provinciale 231 nr.2 TELEFONO e FAX Cell. 3485709611 3492354210 Abit. 080*8983048 Uff. 080*9592298 FAX 080*8989189 080*8725777 Cell. 348*7034158 Cell. 335*487358 336*7854701 sulla cartografia EMAIL [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Cell. 347*3044414 Cell. 366*7830016 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 126 di 158 Il Centro operativo si attiva in h24 attraverso la convocazione delle diverse funzioni di supporto individuate. Rispetta i criteri di seguito riportati: • • • • • organizzato per funzioni di supporto. ubicazione: esterna alle aree a rischio. sede secondaria alternativa al Municipio assetto del Centro: sala operativa con le postazioni delle funzioni di supporto; postazione radio sala riunioni per gli incontri necessari al coordinamento; segreteria per il raccordo tra le funzioni di supporto, attività amministrativa, protocollo FUNZIONI DI SUPPORTO REFERENTE ABITAZIONE 1Tecnica di valutazione e pianificazione Geom. Francesco BOSSO Istruttore Direttivo Tecnico Ufficio Via Velletri nr.29 LL.PP. Comune di Corato 2– Sanità, Assistenza sociale e veterinaria Dott.ssa Maria IURILLI Dirigente Medico Ufficio Igiene Dott.ssa Rosanna TEDONE Ufficio Servizi Sociali 3Volontariato 4Materiali e mezzi 5Servizi Essenziali ed attività scolastica 6Censimento danni a persone o cose 7Strutture operative locali e viabilità Via C. Morrone nr.33/F Via______________nr. TELEFONO e FAX Cell. 348*5709632 Cell. 337*7631376 Cell. 348*5709629 Sede Sig.________________________ Presidente Associazione di Via ______________nr.____ Volontariato Dott.ssa Grazia CIALDELLA Via ______________nr.____ Dirigente Settore Finanziario Comune di Corato Ing. Salvatore MASTRORILLO Via Gentile nr.17 Direttore A.S.I.P.U. S.r.l. Dott._______________________ Via ______________nr.____ Dirigente Scolastico Ing. Giuseppe AMORESE Via Don Albertario Dirigente Settore LL.PP. Comune nr. 44/int.2 di Corato Via L. Settembrini nr.29 Arch. Pasquale Antonio Canosa di Puglia ( Bt) CASIERI C.a.p. 76012 Dirigente f.f. Polizia Locale Cell. Cell. Cell. 346*8603127 Abit. 080*8727227 348*7678594 Tel. 0883*662272 Uff. 080*8721014 080*8724978 Diretto 080*9592282 Cell.re 366*6966515 338*1632556 FAX 080*8988010 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 127 di 158 8Telecomunicazioni 9Assistenza alla popolazione Segreteria e Gestione Dati Addetto Stampa P.I. Stefano DIAFERIA Esperto in telecomunicazione Via Masaccio nr.8 radioamatore Dott. Luigi D’INTRONO Via G. Boccaccio nr.7 Segretario Generale Dott. Luigi D’INTRONO Via G. Boccaccio nr.7 Segretario Generale Avv. Giuseppe SCISCIOLI Via______________nr.______ Responsabile Ufficio Stampa Comune di Corato Cell. Cell. 348*7034158 Cell. 348*7034158 Abit. ___________ Cell. 346*0003610 3. CENSIMENTO DELLE RISORSE Questa parte del piano di protezione civile contiene riquadri di facile consultazione ed utilizzo al fine di ottimizzare l’impiego e l’utilizzo di ogni genere di risorsa utile in caso di un eventuale soccorso alla popolazione. A) Censimento TIPOLOGIA E SEDE 118 SERV. EMERG. SANITARIE Sala Operativa - BARI – strutture sanitarie comunali e limitrofe RICETTIVITÀ POSTI LETTO REFERENTE TELEFONO 118 080*5562962 Dott. DIPIETRO Cell. 347*6763651 347*6763651 [email protected] Abit. 080*5356849 FAX 080*5564211 Pront. Socc. OSPEDALE CORATO Pronto Soccorso Centralino 080*8721006 080*3608506 Centr. 080*8721055 Pront. Socc. OSPEDALE ANDRIA Pronto Soccorso Centralino 0883*299214 0883*299354 Centr. 0883*599560 Pront. Socc. OSPEDALE TRANI Pronto Soccorso 0883*483235 0883*482111 Centr. 0883*483111 Pront. Socc. OSPEDALE RUVO DI PUGLIA 080*3611342 Centr. 080*3608111 OSPEDALE MOLFETTA Pronto Soccorso Centralino Pront. Socc. Centr. COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 128 di 158 Pront. Socc. OSPEDALE SAN PAOLO –ModugnoPronto Soccorso Centralino Centr. Pront. Socc. OSPEDALE TERLIZZI Pronto Soccorso Centralino 080*8816024 Centr. 080*8816410 080*5593587 080*5575724 080*5591111 080*632289 080*5842588 080*5842535 080*5543539 080*5842348 FAX 080*3108445 OSPEDALE POLICLINICO - BARI Direzione Sanitaria Centralino ASL / BA Direzione Generale Direzione Sanitaria Servizio Veterinario Servizio Igiene pubblica ASL / BA SERVIZIO VETERINARIO – CORATO - ASL / BA SERVIZIO IGIENE PUBBLICA – CORATO – Via Galliani nr.36 080*8984383 Dott.ssa Maria IURILLI 080*8721406 FAX 080*8721384 080*8984383 CENTRO EMODIALISI Ditta “ Gambre Healthcare Italia S.r.l.” Vai Trani nr.140 080*3591721 080*3588035 CONSORZIO AUTONOMO GUARDIE CAMPESTRI Via Lama di Grazia n. 3 – Corato - 080*8721301 VIGILANZA GIURATA srl Via Borsellino nr.30- CoratoISTITUTO MERIDIONALE VIGILANZA SRL Via Giappone nr.27 – Corato- 080*8985509 080*3588092 080* 8721150 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 129 di 158 MAPPA POSTAZIONI 118 PROVINCIA BARI E OSPEDALI ZONA INTERESSATA OSPEDALE ANDRIA OSPEDALE TRANI REPARTO USTIONATI POLICLINICO BARI OSPEDALE CORATO OSPEDALE RUVO OSPEDALE TERLIZZI COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 130 di 158 B) Volontariato e professionalità SEDE Associazione “Pubblica Assistenza SERCORATO Onlus” Via Don Albertario c/o Palazzetto dello Sport RISORSE DI MEZZI E TIPOLOGIA Nr.8 ambulanze, di cui nr. 6 con rianimazione e nr.2 per trasporti; Nr. 2 automediche abilitate anche per trasporto emoderivati e Nr.70 volontari con dializzati; professionalità specifiche Nr. 1 fuoristrada; nella guida ambulanze, Nr.1 mezzo antincendio fuoristrada, mezzi Fiat 100 con antincendio e soccorritori per mezzi d’emergenza cisterna da lt.4.200 con specifica attrezzatura; Nr.1 autocarro polifunzionale tipo IVECO 75/15 con cisterna lt. 4,400 con specifica attrezzatura soccorso ed emergenza; Nr. 1 motopompa carrellata – autoadescante – idrovora da lt.5,000 al minuto . Nr.2 ambulanze Nr.20 volontari con Nr. 2 autovetture per trasporto professionalità specifiche nella guida di emoderivati e autoambulanze e dializzati; soccorritori RISORSE UMANE E PROFESSIONALITÀ Associazione Confraternita “MISERICORDIA “ - Corato Via S. Di Giacomo nr.1 Associazione “Croce Bianca Coratina ” C.I.S.O.M. Nr.10 volontari con professionalità specifiche Via L. Di Viti c/o Scuola nella guida ambulanze , Elementare Don soccorritori e mezzi Ciccio Tattoli antincendio Associazione “ALI DEL Nr.15 volontari con SOCCORSO ” professionalità specifiche Viale E. Fieramosca nella guida ambulanze e nr.167 soccorritori C.R.I. Croce Rossa Autoambulanze e Italiana strutture di emergenza TELEFONO FAX REFERENTE 080*8724295 Cell. 348*5709655 335*7359037 Sig. TARANTINI Fedele 080*8724295 chiedere connessione Sig. OLIVIERI Sabino 080*8728222 080*89885306 080*8724949 Nr.1 ambulanza Nr.1 mezzo antincendio Cell. 328*6953448 328*4824687 SIg. LOIODICE Beniamino 080*8982922 080*8980978 Sig. DEL VECCHIO Natale Nr.1 ambulanza Ambulanze 080*5788027 080*5788011 080*5788011 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 131 di 158 C) Enti Gestori dei servizi essenziali Al fine di garantire la piena operatività dei soccorritori e la funzionalità delle aree di emergenza necessita ridurre al minimo i disagi per la popolazione e stabilire le modalità più rapide ed efficaci per provvedere alla verifica e alla messa in sicurezza delle reti erogatrici dei servizi essenziali e al successivo ripristino mantenendo uno stretto raccordo con le aziende e società erogatrici dei servizi appresso riportate . AZIENDE / SOCIETÀ REFERENTE TELEFONO FAX EMAIL AQP- TRANI AQP- BARI Ing. Centrini ( Interruzione Erogazione ) ENEL – BARI Ing. SANTINO Giuseppe ( Interruzione Erogazione ) TELECOM- BARI Dott. PIAZZA Giuseppe ( Interruzione Erogazione ) ITALGAS FF.SS. –Direzione Coord. Mov. STAZIONE METEO - Gioia del Colle CONSORZIO SIGI Gestore manutenzione Ex STRADE PROVINCIALI per blocchi ed incanalamenti stradali Istituto Zooprofilattico FOGGIA 0883*3481116 Cell. 320*4346043 080*5723134 080*5551111 080*5219924 Cell. 329*6322659 080*5081111 Cell. 080*5085008 335*7510395 081*72211111 800*801371 Numero verde 800*900700 080*5895935 080*3487030 080*5361611 349*3000601 0881*708354 ARPA PUGLIA Ing. GRAVINA 080*5091111 080*5091313 080*5473610 080*5460301 080*5460302 Cell. 320*4387400 ISPEL 080*5244040 ANAS 080*5895937 080*5648657 080*5403491 080*5237641 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 132 di 158 D) Altre strutture sul territorio Strutture o aziende che in caso di emergenza possono offrire un contribuito in termini di uomini , mezzi , fornitura di servizi e strutture ed aree ricettive , possono essere un valore aggiunto e nell’occorrenza stipulando con le stesse accordi e/o convenzioni che potrebbero essere attivati in caso di necessità. AZIENDE / SOCIETÀ RISORSE DISPONIBILI COLELLA Cataldo Via Francavilla nr.5/B PAGANELLI Massimo Via delle Begonie nr.6 AZZARITI Francesco Str. Est. Maglioferro nr.9/C NESTA Michele Via Belluogo nr.9 ALLACCIO AQP IDRANTE Viale E. Fieramosca ang. A. Moro ALLACCIO AQP IDRANTE Viale A. Diaz ang. Via Dante ALLACCIO AQP Nr. 2 IDRANTI Piazza V. Emanuele CANNILLO Catering Service Via C. del Monte nr.12 CANNILLO Alimentari Via San Magno nr.31 -S.P. 19 MARKET Ingros Via S. Lucia a.c. LUCARELLI s.a.s. Via San Magno nr.4 Nr.1 autobotte da lt.6.000 Nr. 1 autobotte da lt.16.000 Nr.1 autobotte da lt.8.000 Nr. 1 autobotte da lt.16.000 Nr.1 autobotte da lt.8.000 Nr. 1 autobotte da lt.16.000 Nr.1 autobotte da lt.6.000 Nr. 1 autobotte da lt.16.000 GALLO Alimentari s.n.c. REFERENTE COLELLA Cataldo PAGANELLI Massimo AZZARIITI Francesco FAX 080*8982421 330*937259 368*3381955 080*3588901 360*828343 080*8983575 333*6711142 NESTA Michele Bocchetta allaccio acqua Acquedotto Pugliese Bocchetta allaccio acqua Acquedotto Pugliese Bocchetta allaccio acqua Deposito derrate alimentari confezionate Deposito derrate alimentari confezionate Deposito derrate alimentari confezionate Deposito derrate alimentari confezionate Deposito derrate alimentari confezionate Acquedotto Pugliese PASTIFICIO GRANORO S.P. 231 Km.46,485 Pastificio PASTIFICIO RISCOSSA S.P.231 Km.48,360 Pastificio BARILLA Alimentari S.p.a. Deposito “Number 1” Deposito derrate alimentari Via San Magno nr.3 confezionate IL CASTELLO di IURILLO Giuseppe Deposito derrate alimentari Via Sant’Elia nr.234 confezionate MOLINI TANDOI PELLEGRINO Via Sant’Elia nr.21 Molino farina MOLINO CASILLO Francesco s.r.l. Via Sant’Elia nr.21 Molino semola e sfarinati SEMOLIFICI Andriesi s.r.l. Via Sant’Elia nr.22 Molino semola e sfarinati OLEIFICIO Coop.va Lavorazione Prodotti Agricoli Oleificio ,Cantina e deposito Via C. del Monte nr.184 cereali TELEFONO 080*8728747 CANNILLO Cataldo 080*8983895 CANNILLO Francesco 080*8728200 CANNILLO Francesco 080*8722475 LUCARELLI Francesco 080*8981956 GALLO Cataldo 080*8721821 MASTROMAURO Marina 080*8721510 Sig.ra MASTROMAURO 080*3720411 080*8728135 IURILLO Giuseppe 080*8721262 TANDOI Filippo 080*8723901 CASILLO Francesco 080*8986812 CASILLO Francesco 080*8721024 LOIODICE Tommaso COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 133 di 158 OLEIFICIO Coop.va LA CORATINA Via San Magno nr.14 –S.P. 19 OLEIFICIO RIBATTI s.n.c. Via C. del Monte Z.I. OLEIFICIO S. Lucia s.n.c. Via la Botte nr.14 FRANTOIO Oleario TANDOI Francesco Via De Amicis nr.18 FRANTOIO Oleario DEL CONSOLE Giuseppe Piazza XX Settembre nr.2 QUINTO Industria Alimentari Carni S.P. 231 Km. 48,00 CO.BE.CA. di Iannone Michele & C. Via Trani nr.167 MURGIA Carni s.r.l. S.P. 231 Km.50,420 ORTOFRUTTA Meridionale s.r.l. Via Vecchia Molfetta a.c. ORTOFRUTTA La Pugliese s.r.l. Via S. Lucia nr.10 ORTOFRUTTA F.lli CURCI s.r.l. Via San Magno Km. 2,500. COTRAC ex FERROTRANVIARIA s.p.a. Via R. Paolucci nr.28 LINEA Urbana Concessionaria BUCCI & TARANTINI Autoservizi s.n.c. Viale L. Cadorna nr.12 FERROVIA BARI -NORD – Via R. Paolucci nr.28 CAPOGNA Autoservizi s.r.l. S.P. 231 ang. Vii Gravina BUCCI Aldo Autonoleggio Viale L. Cadorna nr.12/C BUCCI & TARANTINI Autoservizi s.n.c. Viale L. Cadorna nr.12 CAPUTO CATALDO Via Monte di Pietà nr.25 FIORE CATALDO Gestione Coratina di LAMARCA Cataldo & C. s.n.c. Via Ponchielli nr.4 FIORE CATALDO Via Leonello ang. Viale E. Fieramosca nr.175 080*8724551 Oleificio LABARTINO Silvestro Oleificio Oleificio e Deposito sfarinati e mangimi alimentazione animale DE PALMA Cataldo 080*8724342 080*8723565 MALDERA Nicola 080*8721064 Oleificio TANDOI Francesco 080*8724788 Oleificio DEL CONSOLE Giuseppe 080*8985111 Deposito carni macellate QUINTO Vittorio 080*8727292 Deposito carni macellate IANNONE Michele Deposito carni macellate CALO’ Domenico 080*8983791 080*8986186 Deposito ortofrutticolo TERRONE Cataldo 080*8724468 Deposito ortofrutticolo ALTAMURA Francesco 080*8722670 Deposito ortofrutticolo CURCI Antonio 080*8721015 Trasporto pubblico Trasporto pubblico e privato TARANTINI Paolo Stazione ferroviaria 080*8724146 080*8721015 Trasporto privato CAPOGNA Francesco 080*8984585 Trasporto privato BUCCI Cataldo 080*3588636 Trasporto privato Panificio con capacità Kg.1500 BUCCI Giuseppe 080*8724146 Panificio con capacità Kg.3000 Panificio con capacità Kg. 3000 CAPUTO Cataldo LAMARCA Cataldo 080*8721460 FIORE Cataldo 080*8721461 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 134 di 158 Panificio MARCONE MAURO Via Giappone nr.48 Panificio BETTY di CUSANNO Filippo Viale E. Fieramosca nr.30 MAZZILLI DOMENICO Gestione CACCAVO Antonio Via C. Alberto nr. 5 MANCINI FRANCESCO Via Simone nr. 14/16 LA SPIGA s.r.l. di PATRUNO GIUSEPPE S.P. 231 complanare lato Monte –Via S. Lucia PATRUNO GIUSEPPINA & EREDI di PATRUNO NINA ITALIA - Gestione LASTELLA Luigi Via A. De Gasperi nr.67 TARRICONE VINCENZO Via L. Cadorna nr.45 LA SFORNATA s.n.c. di TEDONE Luigi & C. Via Sant’Elia nr.139/d-e LA SFORNATA s.n.c. di TEDONE Luigi & C. Viale V. Veneto nr. 112-114 LA SFORNATA s.n.c. di TEDONE Luigi & C. Via Don Minzoni nr.124 Panificio ex TRICARICO Via V. Emanuele Orlando nr.46 CASTRIGNO ROSA Via Ponchielli nr.77 DE PALMA FRANCESCO Via P. Amedeo nr.25 MICCOLI MICHELE Via Guerrazzi nr.37 LEUCI s.n.c. Via Don Minzoni nr. Hotel Appia Antica S.P. 231 Km.32+300 “ Hotel Parco Serrone"Via San Magno S.P. 19 Motel "Zio Cataldo " S.P. 231 Km. 35+100 PLANET DIAMOND “ NICOTEL “ Via Gravina s.n. Centro di Spiritualità "Oasi di Nazareth" Via C. del Monte Km.3,00 “ GENIUS HOTEL s.a.s.“ S.P. 231 Km. 49+400 “ LA DIMORA “ Via Altrelli ang. Gisotti nr.4 Panificio con capacità Kg. 2500 MARCONE Mauro Panificio con capacità Kg. 2500 080*8721005 CUSANNO Filippo Panificio con capacità Kg. 3000 CACCAVO Antonio Panificio con capacità Kg. 2300 MANCINI Francesco Panificio con capacità Kg. 2500 PATRUNO Giuseppe 080*8986905 LASTELLA Luigi 080*8721607 Panificio con capacità Kg. 3000 Panificio con capacità Kg. 2000 080*8724644 TARRICONE Vincenzo 080*8983029 Panificio con capacità Kg. 2500 TEDONE Luigi Panificio con capacità Kg.1200 TEDONE Luigi 080*8724772 Panificio con capacità Kg. 2000 Panificio con capacità Kg. 1400 TEDONE Luigi 080*8987300 Panificio CASTRIGNO Rosa Panificio DE PALMA Francesco Panificio Panificio con capacità Kg.1500 MICCOLI Michele LEUCI Francesco Hotel Ristorante MANGIONE Alfonso 080*8722504 Hotel Ristorante BERARDI Massimo 080*8987244 Hotel Ristorante GALLO Giovanni 080*8721060 080*8724652 080*8980762 080*8725393 080*8987016 Hotel Ristorante 080*8980670 080*8980753 Hotel Ristorante ( inattivo ) Hotel Ristorante Curia di Trani Sig. SCARINGELLA Gennaro ALTAMURA Antonio 080*8987454 080*8722153 Affittacamere COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 135 di 158 “MAGLIOFERRO RESIDENCE s.r.l.” C.da Maglioferro nr.28 BED end BREAKFAST “L’Oasi di Edò” Viale del Barone nr.3 “TRIPOLI “ Via Monte di Pietà nr.23 “TRIPOLI “ Vico I° San Farncesco nr.1 VILLA MONNA LISA S.P. 30- Corato Canosa Km.1,200 HOLIDAY’S HOUSE di OLIVIERI I. & C. s.n.c. Via Ruvo nr.113/114 PIANCONE GIUSEPPE Contrada San Giuseppe MALCANGIO ADDARIO ROSA Via Tratturello Pedale DE BENDITTIS FRANCO Torre di Neglia recapito (Via ospedale nr.1) “EREDI NINO QUINTO “ DIAFERIA ANTONIA S.P. 238 di Altamura Km.23+300 “LA LOCANDA TRA GLI ULIVI “ Contrada Polvere delle Rose Palazzetto dello sport e campo di Basket coperto Palestra centro sportivo "DIAMOND" Palestra edificio scolastico " Fornelli " Palestra Edificio scolastico " Barbaschello" Palestra edificio scolastico " Cifarelli " Palestra Istituto Tecnico Commerciale Palestra Istituto Statale D'Arte Palestra Scuola Media M.R. Imbriani Palestra Scuola Media De Gasperi RADIO Italia Puglia ITALIA PUGLIA di Mary Claretta RUBINI & C. s.a.s. RETE SELENE s.n.c. RADIO Studio Centro TELESVEVA TELEREGIONE Affittacamere Sede legale Via R. Paolucci 080*8726819 Affittacamere MAZZUCCA Dolores 349*0765366 080*8986828 Affittacamere 080*8986828 Affittacamere Affittacamere Società “ Gran Salone delle Feste “ Sig. SISTO Luigi 080*8724191 Casa Vacanza OLIVIERI Isabella 080*8985410 Agriturismo PIANCONE Michele 080*8980939 Agriturismo 080*8980848 337*931181 340*0666513 Agriturismo DE BENEDITTIS Franco Agriturismo DIAFERIA Antonia 080*8727039 368*3081465 Agriturismo STALLONE Angela 347*6247177 Struttura sportiva Via Gravina Don Albertario 080*8726949 Struttura sportiva Via Gravina 080*8725393 Palestra scoperta Via Manerba 080*8721046 Via Mereù nr.17 080*8722436 Vai A. Moro nr.101 080*8721017 Via XXIV Maggio nr. 60 080*8721097 Via Teano 080*8721764 Via G. Ameglio nr.71 080*8724548 Via Sant’Elia nr.143 080*8724106 080*8984954 Palestra coperta Palestra coperta Palestra scoperta Palestra scoperta Palestra ed Area scoperte molto ampie Palestra ed Area scoperte molto ampie Mezzi di comunicazione di massa Mezzi di comunicazione di massa Mezzi di comunicazione di massa Mezzi di comunicazione di massa Mezzi di comunicazione di massa Mezzi di comunicazione di massa Vai G. Verga nr.9 080*8983871 Vai G. Verga nr.9 080*8986442 Corso Garibaldi nr.39 080*8727234 Via G. Verga nr.9 Via Bisceglie Km. 0+400 ANDRIA Via Boito nr.47 BARLETTA 0883*555459 0883*573000 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 136 di 158 TELENORBA ONORANZE FUNEBRI F.lli LOTITO s.r.l. Via Savonarola nr.25 SHETI s.r.l. di LOTITO Franco-Tonio e Umberto Via Pier Capponi nr.40 AGENZIA FUNEBRE ANELLI s.r.l. Viale E. Fieramosca Mezzi di comunicazione di massa Via Gallo nr.2 CONVERSANO Deposito e commercio cofani funebri LOTITO Michele Deposito e commercio cofani funebri LOTITO Francesco Deposito e commercio cofani funebri ANELLI Michele 080*4958331 080*8724621 080*8721685 335*223874 080*8987664 329*2151265 329*2151058 080*8721845 080*8721411 335*8421431 Dati INVASI - VASCONI- SILOS e POZZI NON accertata POTABILITA’ ESISTENTI NEL TERRITORIO MURGIANO DEL COMUNE DI CORATO - Rischio AIB – TITOLARE NR. RECAPITO CONTRADA INVASO 1 UBICAZIONE CATASTALE POZZO FOGLIO PARTICELLA PORTATA MONTE CACCIA SILOS 1 2 BOSCHIGNI MONTERIPANNO Com. Montana Barese N.O. Ruvo di Puglia 94 9 DEL VECCHIO Giuseppe Corato Via Colleoni nr.19 tel. nr.080*8980696 61 1288 30 Corato – Via delle Rose nr.2/A Tel. nr. 080*8980895 76 127 30 Corato – Via delle Rose nr.2/A Tel. nr. 080*8980895 76 176 50 Corato Via Rosmini nr.7 83 341 VASCONE SAN MAGNO -SAN Com. Irr. Bosco CRISTOFARO Comunale 1 2 Amm. Un. SCARNERA Cataldo SAN MAGNO -SAN Com. Irr. Bosco CRISTOFARO Comunale Amm. Un. SCARNERA Cataldo POZZI 1 PIETROGIANNI TARANTINI AndreaDomenico e Luigi COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 137 di 158 2 3 DE BENEDITTIS TORRE DI NEBBIA Michelangelo Az. Agr. TORRESANTA s.r.l. Leg. Rap. SANTARELLA Luigi PIEDEPICCOLO 4 CALENDANO 5 PEDALE 6 PEDALE NATALINI Francesco Corato Via Solferino nr.74 97 73 80/C 320 79 103 Corato Vai S. Elia nr.174/B Bisceglie Via Panunzio nr.28 Gammariello Tel. nr.080*8980933 Francesco Tenuta Pedale di Malcangio Tel. Nr.080*8980988 Addario Rosa C.da Pedale a.c. 40 C.da Pedale a.c. 50 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 138 di 158 4. AREE DI PROTEZIONE CIVILE Per ciò che concerne le aree di protezione civile , queste sono state censite distinguendole in: - aree di attesa - aree di accoglienza/ricovero - aree di ammassamento soccorsi AREE DI ATTESA DELLA POPOLAZIONE Luoghi di prima accoglienza per la popolazione immediatamente dopo l’evento calamitoso o successivamente alla segnalazione della fase di preallarme. In tali aree la popolazione riceverà le prime informazioni sull'evento e i primi generi di conforto in attesa di essere sistemata in strutture di accoglienza adeguate. I requisiti per l’individuazione sono stati : • posizionamento delle aree in zone sicure • facilità di raggiungimento attraverso percorsi sicuri Saranno all’uopo utilizzate piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei. Dette aree sono segnalate in verde sulla cartografia e saranno indicate con segnaletica adeguata sul territorio. AREA DI ATTESA Piazza V. Emanuele Piazza Simon Bolivar Piazza Mentana Piazza Corsica Piazza Pietro Rosa Piazza Caduti in Guerra Piazza Caduti di Via Fani UBICAZIONE Centro abitato perimetro centro storico Centro abitato perimetro centro storico Centro abitato perimetro interno extramurale Centro abitato perimetro interno extramurale Centro abitato perimetro esterno extramurale Centro abitato perimetro interno extramurale Centro abitato perimetro interno extramurale RICETTIVITÀ in mq. 3500 3000 1000 1200 950 1200 1200 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 139 di 158 AREE/STRUTTURE DI ACCOGLIENZA/RICOVERO DELLA POPOLAZIONE Luoghi in grado di accogliere ed assistere la popolazione allontanata dalle proprie abitazioni Tipologia delle aree: - strutture esistenti idonee ad accogliere la popolazione (alberghi, scuole ecc.) - tendopoli - insediamenti abitativi di emergenza (casette prefabbricate) I requisiti per l’individuazione sono stati : • numero di persone potenzialmente a rischio • posizionamento in zone sicure • vicinanza ad una viabilità principale ed ai servizi essenziali (acqua, luce, e smaltimento acque reflue) Dette aree sono segnalate in rosso AREA DI ACCOGLIENZA/RICOVERO sulla cartografia UBICAZIONE perimetro esterno extramurale RICETTIVITÀ in mq. Via Sant’ Elia Parco Comunale di Via Sant’ Elia 50.000 Area di parcheggio del Parco Comunale di Via Sant’Elia Via Sant’ Elia Campo Sportivo Comunale tel 080*8987256 Via Gravina Scuola Media A. De Gasperi Via Sant’Elia nr.143 Scuola Polivalente dell’Infanzia Via Sant’Elia Scuola Primaria Viale Arno Scuola Secondaria di secondo grado “Liceo Artistico “ Scuola Secondaria di secondo grado “ Liceo Classico “ Viale Arno nr.2 Via Teano 1.000 Via Santa F. Kowalsca 1.000 Palazzetto dello Sport e Tensostruttura Via Don Albertario 2.000 12.000 15.000 5.000 persone complessivamente COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 140 di 158 AREE DI Dette aree sono segnalate in colore AMMASSAMENTO giallo AREA DI AMMASSAMENTO Area adiacente Cantina Sociale “ Soc. Coop. Lavorazione Prodotti Agricoli “ Strada a denominarsi adiacente il Campo Sportivo ( da Via Gravina a Via Prenestina ) sulla cartografia UBICAZIONE Via Castel del Monte Via Gravina Via Santa Maria Via Santa Maria Area Mercatale antistante la Scuola Secondaria “M.R. Imbriani “ Via Santa Maria Sono state altresì censite ulteriori aree che nell’emergenza potranno essere utilizzate come aree dei parcheggi temporanei Campo Sportivo – area scoperta antistante Campi calcio Sporting club Campi calcio ex “TEDONE Natale” Campo calcio chiesa S. Famiglia con parcheggio area comunale antistante scoperta Piazza G. Almirante Area comunale antistante scuola elementare Area scoperta Orfanotrofio Antoniano Femminile Piazza Cannizzaro Struttura sportiva Via Gravina 080*8987265 Struttura sportiva Viale dei Ciclamini nr.15 080*8980698 Struttura sportiva Via Vecchia Molfetta 080*8724347 Via dei Mille ang. Via Palermo 080*8721565 Struttura sportiva Aree scoperte molto ampie Aree scoperte molto ampie Via L. Di Viti Aree scoperte molto ampie Via Fiume nr.1 080*8721336 Aree scoperte molto ampie Area scoperta retrostante Aree scoperte molto ampie chiesa S. Francesco Area scoperta Scuola Media Palestra ed Area scoperte M.R. Imbriani molto ampie Area scoperta parcheggio Area scoperte ampie Via Prenestina Area scoperta Viale degli Orti Area scoperte ampie e Piazza Coratini Nel Mondo Via Sonnino II^ Ingr. Via Mancini Via G. Ameglio nr.71 080*8724548 Via Prenestina Viale degli Orti COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 141 di 158 5. VIABILITÀ , PIANO DEL TRAFFICO Per l’attuazione dell’evacuazione in caso di rischio incidente rilevante industriale, giusto Piano di Emergenza Esterno emanato dalla Prefettura di Bari, è stato realizzato un piano del traffico che evidenzia su opportuna cartografia riporta su nr. 6 tavole definite “ CANCELLI “ ( allegato 2 ) : • • • • • le aree a rischio la viabilità alternativa le vie di fuga con le direzioni di deflusso, i cancelli le aree di emergenza. Per le possibili criticità del sistema viario e per valutare le azioni immediate di ripristino in caso di interruzione o danneggiamento , sono state individuate le ditte private di pronto intervento che possano supportare l’attività di verifica e di ripristino: SOCIETÀ GRUPPO EDILE LEONE S.R.L. MEZZI REFERENTE buldozer , escavatori e pale gommate e cingolate ,betonpompe, apripista ,betoniere,rulli LEONE Savino compressori ,autocarri e rimorchi ribaltabili CALCESTRUZZI SFORZA DI MICHELE SFORZA BETON CORATO S.R.L. DI PIARULLI PAOLO Idem SFORZA Michele Idem PIARULLI Paolo MANGIONE MICHELE Idem MANGIONE Michele MODESTI TANDOI AUTOSPURGO TANDOI PASQUALE AUTOSPURGO TANDI GIUSEPPE AUTOSPURGO L'IDRAULICA DI VINCENZO PERRONE & C S.A.S. D'ORIA CATALDO Autospurgo e motopompe TANDOI Giovanni Autospurgo e motopompe TANDOI Pasquale Autospurgo e motopompe Vendita motopompe nuove Vendita motopompe nuove TANDOI Giuseppe PERRONE Vincenzo D’ORIA Cataldo RECAPITO e TELEFONO Prov. Corato-Ruvo S.P. 85 080*3613720 Via Vecchia Trani Km.3+200080*8985559 Via San Magno S.P. 19080*8985202 Via Gravina nr. 152 080*8984925 S.P. 231 Km.46 e Via B. Gigli nr. 2 – 080*8722070 368*648331 330*471760 Via V. Loiodice nr.1080*8986049 336*276168 Via Martiri di Belfiore nr.40080*8727915 330*785470 Via Andria nr.119080*8985902 Via Andria nr.96 080*8987588 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 142 di 158 SIDERCAMMA S.R.L. OFFICINA MECCANICA OLIVIERI PASQUALE S.A.S. METALMEC S.N.C. DI SORZA DOMENICO SOCCORSO A.C.I. DI SCARINGELLA PASQUALE MARZOCCA ANTONIO COMEI S.R.L. OFFICINA MANGIONE S.R.L. AUSONIA VIVAI S.N.C. MARRULLI SEBASTIANO LEUCI FRANCESCO COOPERATIVA RES RUSTICA MANGANO ANDREA Autogrù , motosaldatrici, gruppi elettrogeni, saldatrici AMORESE Giovanni Via Vecchia Molfetta ossiacetileniche e taglio a.c. -0808724431 al plasma , carrelli elevatori Autogrù , motosaldatrici, gruppi elettrogeni, saldatrici Str. Est. Polvere ossiacetileniche e taglio OLIVIERI Pasquale delle Rose a.c. – 080*8983171 al plasma, carrelli elevatori Autogrù , motosaldatrici, gruppi S.P. 231 Km. elettrogeni, saldatrici 46+050 – 080*8724725 ossiacetileniche e taglio SFORZA Domenico al plasma, carrelli elevatori Autogrù SCARINGELLA S.P. 231 Km. 50+50 Pasquale 080*8721445 Autogrù Via Francavilla nr.1 MARZOCCA Antonio 330*936047 Autogrù , motosaldatrici, gruppi Str. Est. Rag. STRIPPOLI Scannagatta a.c. elettrogeni, saldatrici ossiacetileniche e taglio 080*8723791 al plasma, carrelli elevatori Autogrù , motosaldatrici, gruppi S.P. 231 Km. elettrogeni, saldatrici ossiacetileniche e taglio 49+300 MANGIONE al plasma, carrelli 080*8726752 Francesco elevatori Piattaforma aerea – Via Vecchia Barletta motoseghe BUCCI Cataldo a.c. 080*8722636 Motoseghe MARRULLI Via C. Pavese nr.83 Sebastiano 368*3746589 Via Don Minzoni Motoseghe nr.22 LEUCI Francesco 080*8727329 Trattori spargisale Trattori spargisale Piattaforma aerea MISCIOSCIA TRASLOCHI Via S. Da Sicilia nr.19 Via C. del Monte nr.194 Viale IV° Novembre nr.63 Piattaforma aerea 080*8983801 080*8728864 080*8723841 080*8727839 Via Salaria nr.1/A ARSALE TRASLOCHI Piattaforma aerea CAPUTO VINCENZO TRASLOCHI Gruppi elettrogeni PATRUNO FILIPPO 080*8721396 Via Sant’Elia nr.118 Corso Garibaldi nr.139 Gruppi elettrogeni 328*9024377 080*8722550 Via Sant’Elia nr.188 BEVILACQUA CATALDO Gruppi elettrogeni GAMMARIELLO FRANCESCO Gruppi elettrogeni SCARINGELLA LUIGI Piazza C. Battisti nr.8 Piazza XI Febbraio nr.15 080*8722469 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 143 di 158 6. STRUTTURE A RISCHIO Strutture che per la loro tipologia o posizione geografica nel territorio comunale dovranno essere sottoposte inevitabilmente ad una maggiore attenzione in caso di rischio. VIABILITÀ PER RAGGIUNGERLA STRUTTURE E/O EDIFICI LUOGO Casa Protetta Villa AURORA Via Ruvo nr.102 Casa di Riposo EBEN -EZER Comunità Evangelica Via S. Magno Km.4 Casa di Riposo Betania Via Giappone nr.38 Via Trani Casa di Riposo V. Emanuele II° Via Ruvo nr.91 Via Ruvo Casa Famiglia della Mamma Via Mangilli nr.56 Via Trani Casa Famiglia della Mamma Via Santa Maria n.ri 19-21 “area mercatale” Centro aperto per anziani DIAMOCI UNA MANO Gruppo per la lotta contro l'emarginazione Via Gambara nr. 1 Via L. Tarantini nr.26 Casa di Riposo OASI di Nazareth Via C. del Monte Km. 3 Centro Disabili OASI di Nazareth Viale degli Anemoni a.c. CO.HAN.S.I.E. Cooperativa sociale a.r.l. ufficio Via Carafa nr.24 Via C. del Monte Km. 3 Cooperativa CSISE s.r.l. Via G. Ferraris nr.75 Orfanotrofio Antoniano Femminile Via Fiume nr.1 C.R.E.A.P.- E.P.A.S.S.S. Comunità riabilitativa ente provinciale ACLI Via S. Lucia nr.6 Via Ruvo Via San Magno – S.P. 19 VIE DI POSTI FUGA LETTO Idem 14 Idem 55 Idem 25 Idem 25 Idem 9 Idem 12 TEL. 080-8724985 080-8980970 080-8721341 080-8721263 080-8985250 Via G. Ameglio- o Via C. del Monte 080 8985250 Idem 40 Idem 12 Idem 80 080-8984099 Viale IV° Novembre Viale IV° Novembre Via C. del Monte e Tratturo Barletta Grumo Via C. del Monte e Tratturo Barletta Grumo Via C. del Monte e Tratturo Barletta Grumo 080-8724739 080-8980670 Idem 38 080-8980753 Idem 0 080-8982808 Idem 9 Idem 20 Idem 0 080-8724154 Vai C. del Monte 080-8721336 Via C. del Monte Vai S. Lucia e Complanare lato Monte S.P. 231 C/o Direttore Sig.ZUCARO PIETRO Via Pascoli nr.9 Tel.0808982063 STRUTTURE SCOLASTICHE PUBBLICHE Scuola Materna Polivalente IV°Circolo Via S. Elia Scuola Materna “ Fornelli” Via Malpighi nr.14 Scuola Materna “F. Cifarelli “ Scuola Materna “ F. Cifarelli “ Madonna Pellegrina Scuola Materna “ F. Cifarelli “Torre Palomba a.c. Scuola Materna “ Don C. Tattoli “ Scuola Elementare Nuova Italia Piazza B. Cellini Via S. Lucia Viale dei Tigli Viale Basento nr.2 - Belvedere Viale E. Fieramosca nr.154 Via C. Del Monte e Via Gravina Vai Castel del Monte Idem Idem 080*8721349 080*8722799 Idem Via A. Moro 080*8728094 Idem Via S. Lucia 080*8725418 Idem Via C. del Monte 080*8988929 Idem Via Belvedere 0808724546 Idem Via Andria 080*8725238 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 144 di 158 Scuola Elementare S. Elia “ Don C. Tattoli “ Scuola Elementare S. Elia “ Don C. Tattoli “ Scuola Elementare “F. Cifarelli “ – Luisa PICCARRETA Scuola Elementare “C. Battisti” Scuola Elementare “Fornelli” Scuola Elementare “G. Arbore” Scuola Elementare “ F. Cifarelli” Scuola Elementare e Materna Orfanotrofio Femminile Antoniano “ Padre A. M. Di Francia “ Viale Arno Via L.Di Viti nr.19 Via Mereu nr. 17 Viale A. Diaz nr.30 Viale V. Veneto nr.171 Viale E. Fieramosca nr.152 Via A. Moro nr.102 Via Fiume nr.1 Scuola Media “A. De Gasperi” Scuola Media “Giovanni XXIII°” Liceo Artistico Istituto Tecnico Commerciale Liceo Classico “ Oriani ” Istituto Professionale di Stato Scuola Materna Mary Poppins Scuola Materna R. Elena Scuola Materna Giocolandia Via Gravina 080*8724753 Idem Via Andria 080*8728734 Idem Viale A. Diaz 080*8721432 Idem Viale V. Veneto 080*8721046 Idem Via Andria 080*8724654 Idem Via Trani Via Castel del Monte Idem 080*8721792 Via Trani Idem 080*8721017 Via G. Ameglio Via G. Ameglio Via S. Maria e complanare lato nr.71 Mare S.P. 231 Via C. Del Monte e Via S. Elia nr.143 Via Gravina Via Sant’Elia e Via Palermo nr.1 Via Gravina Via Ruvo e Via Via Teano Don Minzoni Via A. Moro ,Via Via XXIV° San Domenico ,Viale E. Maggio nr.60 Fieramosca Via C. del Monte Vai C. del Monte , nr. 166/A Via S.F. Kowalsca Idem Via Andria nr.38 Idem STRUTTURE Scuola Materna Peter Pan 080*8725664 Idem 080*8721336 Via A. Moro nr.109 Scuola Media “L. Santarella” Scuola Media “M.R. Imbriani” Idem Via Gravina Via Andria SCOLASTICHE Via Grossi nr.2 080*8721296 Idem 080*8724106 Idem Idem Idem 080*8721097 080*8984274 Idem 080*8721047 080*8721563 080*8725162 PRIVATE Via Andria – Via Gigante Idem 346*6711133 349*1856114 Via Palermo Via S. Elia e Via nr.22 Gravina Piazza Venezuela Viale IV° nr.11 Novembre Via Zanardelli Via Gravina nr.12 Idem Idem 080 8722770 080 8724907 345 2192608 080*8721361 Idem 080*8722930 Scuola dell'infanzia Paritaria Asilo Nido -Centro Ludico “Collodi” Via Francavilla nr. 5 Via Francavilla e Via Belvedere Idem Scuola Materna S. Famiglia Via Palermo nr.3 Via S. Elia e Via Gravina Idem Scuola Materna Mons. Riccardo ZINGARO 080*8721048 080*8721764 080*8722529 Via Bracco nr.6 080*8721565 Idem Via Bracco 080*8724816 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 145 di 158 LUOGHI DI CULTO 080 8721402 Parrocchia S. Domenico 70033 Corato (BA) - Via S. Domenico, 37 Parrocchia S. Giuseppe 70033 Corato (BA) - Largo Plebiscito 080 8721585 Parrocchia S. Maria Maggiore 70033 Corato (BA) - Via Chiesa Matrice 080 8721701 Parrocchia S.Gerardo Maiella 70033 Corato (BA) - Via Castel Del Monte, 115 080 3720048 Parrocchia Sacra Famiglia 70033 Corato (BA) - Via Palermo, 1 080 8721565 Parrocchia Sacro Cuore Di Gesu' 70033 Corato (BA) - Viale Ombrone, 1 080 8985506 Parrocchia San Francesco D'Assisi 70033 Corato (BA) - Via Andria, 44 080 8721151 Parrocchia Santuario Maria Ss. Incoronata 70033 Corato (BA) - Via Dante 080 8721536 Ai fini della salvaguardia della popolazione presente nelle strutture delle aree a rischio, vengono pianificate le modalità e la strategia di evacuazione delle stesse persone. OPERATORI INDIVIDUATI STRUTTURE E/O EDIFICI Case di cura e di riposo Scuole pubbliche e private PERSONE PRESENTI MODALITÀ DI TRASPORTO 300 circa Autoambulanze, Pulmini, Auto e Bus 8000 circa Pulmini, Auto e Bus 118-Comune Volontariato ed aziende private Comune Volontariato ed aziende private AREA DI ATTESA O STRUTTURA DI RICOVERO Individuabili tra quelle censite a secondo del posto dove si verifica l’emergenza Individuabili tra quelle censite a secondo del posto dove si verifica l’emergenza COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 146 di 158 7. SISTEMI DI ALLARME Per garantire l’immediata attivazione dell’allarme verso la popolazione in caso di pericolo e dell’avvio della procedura di evacuazione ci si è dotati di dispositivi locali di allarme (sirene, altoparlanti montati su autovetture, altri sistemi acustici), nonché comunicazioni per via telefonica e/o porta a porta, mediante il Volontariato, messaggi radio e televisivi di emittenti locali, personale della Polizia Locale in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine ed i Vigili del Fuoco. COMUNE REFERENTE DIRIGENTE f.f. Polizia Locale Arch. Pasquale Antonio CASIERI Comune di Corato Ufficio Polizia Locale Abit. Via L. Settembrini nr.29 Canosa di Puglia ( Bt) C.a.p. 76012 Tel. 0883*662272 A.S.I.P.U. S.r.l. Azienda Servizi Pubblica Utilità Ing. Salvatore MASTRORILLI Pubblica Assistenza S.E.R. - Corato Sig. Fedele TARANTINI TELEFONO Uff. 080*8721014 080*8724978 Diretto 080*9592282 Cell.re 366*6966515 338*1632556 FAX 080*8988010 Cell. 346*8603127 080*8724295 Cell. 348*5709655 335*7359037 Gestore: RAG. MASSIMO ZUCARO “Madogas s.r.l.” - cell. 348/6018030 – tel. Uff. con sede telefono: operativa e legale 080/3588806 int. 33 0808720818 a Corato ( BA) in – fax 080/8985371 email: e 0803588806 Via Vecchia Trani massimozucaro@lib a.c. ero.it Responsabile Fax 080*3729424Sicurezza: ING. 080*3591945 SERGIO ZUCARO cell. 349/2886090 – email: tel. Uff. info@madogasnatur 080/3588806 int. 28 alenergy.com fax 080/8985371 e email: [email protected] sergiozucaro@libero .it MODALITÀ DI ALLERTAMENTO ALLA POPOLAZIONE Nr. 3 Veicoli con barre a scritte luminose variabili ed autoparlanti esterni Autovettura con Altoparlante Autovettura con Altoparlante Sirena d’emergenza bitonale RISCHIO INCIDENTE INDUSTRIALE COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 147 di 158 8. CARTA DEL MODELLO DI INTERVENTO PER LA PROTEZIONE CIVILE Il modello di intervento necessita di una cartografia tematica specifica che deve essere redatta inserendo nella carta delle aree a rischio R3 e R4 i seguenti elementi fondamentali: • ubicazione del C.O.C. • rappresentazione delle zone in cui è stata suddivisa l'area a rischio di incidente industriale ( vedere allegato 1) • ubicazione delle aree di emergenza (aree di attesa ammassamento e centri di accoglienza di ) • indicazione dei parcheggi temporanei • indicazione dei cancelli per il rischio industriale ( vedere allegato 2) • indicazione degli edifici strategici ( caserme, ospedali e presidi di protezione civile COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 148 ) di 158 ALLEGATO 1 rappresentazione delle zone in cui è stata suddivisa l'area a rischio di incidente industriale e gli elementi vulnerabili MAPPA ELEMENTI VULNERABILI COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 149 di 158 COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 150 di 158 ALLEGATO 2 MAPPA BLOCCHI STRADALI indicazione dei cancelli o blocchi stradali a rischio industriale CANCELLO NR.1 SP.238 di Altamura DIR. Intersezione con Via Vecchia Trani Assegnazione : POLIZIA STRADALE Vista aerea Vista reale COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 151 di 158 CANCELLO NR.2 Via Vecchia Trani all’altezza del ponte con la SP.238 di Altamura DIR. S.P.231 Assegnazione : POLIZIA LOCALE CORATO Vista aerea Vista reale COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 152 di 158 CANCELLO NR.3 Via Vecchia Trani all’altezza del TITOLO limite confine territorio del Comune di Corato Assegnazione : CORPO FORESTALE DELLO STATO Vista aerea Vista reale COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 153 di 158 CANCELLO NR.4 S.P.238 di Altamura km.11,800 per chi viene da Trani all’altezza della segnaletica sospesa aerea di indicazione Assegnazione : POLIZIA LOCALE CORATO Vista aerea Vista reale COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 154 di 158 CANCELLO NR.5 S.P.238 di Altamura km.12,000 per chi viene da Trani all’altezza dello svincolo che porta a Corato Assegnazione : CARABINIERI CORATO Vista aerea Vista reale COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 155 di 158 CANCELLO NR.6 RAMPA nr.3 Ovest della SP.238 di Altamura provenienza da Corato Assegnazione : POLIZIA DI STATO CORATO Vista aerea Vista reale COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 156 di 158 PANORAMICA DI TUTTI I 6 ( sei ) CANCELLI COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 157 di 158 % SEGUONO ALLEGATE ULTERIORI CARTOGRAFIE SPECIFICHE COMUNE di CORATO - Piano Comunale di Protezione Civile - REVISIONE del - 27/12/2015 - Pagina 158 di 158