la quarta riflessione - BeltradeGabriele.net

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Preghiera per la mensa
Siamo davanti a te, Signore,
presente nella nostra vita.
Tu ti sei fatto vero cibo per noi.
ma noi siamo incapaci di comprendere
quanto è grande il tuo amore per noi.
E ora, o Signore, benedici noi
e il cibo che stiamo per prendere.
Ti ringraziamo per chi ce l’ha preparato,
fa’ che ce ne serviamo sempre in bene.
Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo.
AMEN.
Per finire: iniziativa caritativa
Passa all’azione: 7 azioni per 7 giorni
Dona il frutto delle tue rinunce
e ciò che risparmi, per realizzare un
REDDITO di AUTONOMIA per persone
della nostra comunità in gravi difficoltà per:
x
Perdita di lavoro
x
Pensione minima inadeguata
x
Inaspettata malattia
Il ricavato mettilo nell’apposita busta
che consegnerai domenica 29 marzo,
conclusione del cammino di Quaresima
Domenica
22 marzo
Una Quaresima di riflessione verso Expo 2015
Come il chicco di grano caduto
nella terra, tu ci fai dono
della tua stessa vita e diventi per noi
il pane che nutre il nostro cammino.
Grazie perché con il tuo amore
riempi di gioia il nostro cuore.
La nostra città ospiterà nei prossimi messi “”Expo
2015”; vogliamo arrivare a questo appuntamento
con uno sguardo di attenzione non solo al suo aspetto economico e commerciale, ma anche a
quello umano e spirituale. Il tema dell’esposizione
- legato al cibo - non è per nulla estraneo alla riflessione di noi credenti cristiani, che ci riuniamo
attorno alla mensa eucaristica e sosteniamo i valori della solidarietà e della condivisione, del rispetto del creato e della sobrietà della vita.
In queste domeniche di Quaresima offriamo alcuni suggerimenti per avvicinarci ad Expo “da credenti”. In questo breve volantino trovate:
x Una riflessione spirituale “a puntate” che ci
accompagna per tutto il mese di marzo
x L’indicazione di un video “per pensare”, facilmente reperibile su internet, sul tema del cibo e
degli sprechi
x Un suggerimento bibliografico: un testo di meditazione di facile lettura e di prezzo accessibile: lo potete acquistare presso le librerie cattoliche di Milano
x Una preghiera per la benedizione della mensa
da recitare insieme in famiglia
Riflessione
In ragione della crisi economica, dal 2008 nella
chiesa come nella società sono risuonate parole da
tempo dimenticate come sobrietà, moderazione,
condivisione, solidarietà, gratuità, parole autenticamente evangeliche e ricche di umanità. Tuttavia
il cristiano non può ignorare che ben prima della
crisi economica e anche quando essa sarà superata, la liturgia lo fa partecipe della «tavola del Signore» (cf. 1Cor 10,21) dove egli è invitato a condividere con i fratelli «un unico pane» (cf. 1Cor
10,17), affermando così che non può esserci comunione con Dio senza condivisione con i fratelli.
È infatti autenticamente cristiana solo quella koinonia che il Signore Gesù ha reso visibile nel segno del pane da lui spezzato e dato ai suoi discepoli, al fine di mostrare che nella
Nel 1971 il vescovo Helder Camara si domandava: Quando l’eucaristia è ricevuta al momento della morte è chiamata viatico: è il compagno per il
grande viaggio che ha inizio. Ma come chiamare
l’eucaristia ricevuta per vivere e far vivere la giustizia? Non facciamoci illusioni: il mondo conosce molto bene lo scandalo. Sono cristiani, almeno di origine, quel venti per cento di umanità che
tiene nelle sue mani l’ottanta per cento delle risorse della terra. Che ne abbiamo fatto dell’eucaristia? Come conciliarla con l’ingiustizia, figlia
dell’egoismo?
«Che ne abbiamo fatto dell’eucaristia? Come conciliarla con l’ingiustizia,
figlia dell’egoismo?». Nella congiuntura economica che l’occidente sta
attraversando, questi interrogativi di Helder Camara risuonano con singolare attualità. La provocazione che queste domande contengono non è rivolta al mondo economico o finanziario, ma è indirizzata direttamente alla
chiesa che celebra l’eucaristia, ai noi cristiani che ogni domenica siamo
convocati dal Signore per spezzare alla sua presenza il pane con le sorelle
e i fratelli. «Che ne abbiamo fatto dell’eucaristia?», è questa una domanda
che rinvia immediatamente a interrogativi apostolici altrettanto forti, nati anch’essi dalla prassi eucaristica di una comunità
cristiana: «Non avete forse le vostre case per mangiare e per
bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente?» (1Cor 11,22). Sono queste le domande che l’apostolo Paolo rivolge alla comunità cristiana di Corinto responsabile di aver trasformato la «cena del Signore» (1Cor 11,20) in un pasto che non ha più nulla di eucaristico e che ha come effetto quello di «umiliare chi non ha niente» (1Cor 11,22).
Questa pagina della Prima lettera ai cristiani di Corinto è dunque una fonte da cui ogni comunità cristiana è chiamata ad
attingere il senso autentico del suo partecipare alla cena del
Signore, verificando il proprio modo di celebrare la liturgia e
di comprendere l’eucaristia, nella consapevolezza che l’essere
e l’agire della chiesa e di ogni cristiano dipendono, nel bene
come nel male, dalla loro concreta prassi eucaristica.
(Fr. Goffredo Boselli, Dalla messa alla condivisione della vita)
Da guardare insieme:
https://www.youtube.com/watch?v=CwVzUzN7kFw
Una buona lettura:
Siamo quello che mangiamo?
Un lessico del cibo
tra Scrittura e cultura
Card. Gianfranco Ravasi
Editrice EMI (Editrice Missionaria Italiana)
tel. 051.326027
[email protected] / www.emi.it