Il simbolo della taranta presta figura all`informe, ritmo e melodia al
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Il simbolo della taranta presta figura all`informe, ritmo e melodia al
Il simbolo della taranta presta figura all’informe, ritmo e melodia al silenzio minaccioso, colore all’incolore, in un’assidua ricerca di passioni articolate e distinte lì dove si alternano l’agitazione senza orizzonte e la depressione che isola e chiude: offre una prospettiva per immaginare, ascoltare e guardare ciò per cui si è senza immaginazione, sordi, ciechi, e che tuttavia chiede perentoriamente di essere immaginato, ascoltato, visto… La Taranta ha nomi di persona: si chiama Rosina, Peppina, Maria Antonietta, ecc… Ha una tonalità affettiva particolare, che si riflette in chi è stato morso: vi sono così tarante “ballerine” e “canterine”, sensibili alla musica, al canto e alla danza, e vi sono anche tarante “tristi e mute”, che richiedono “nenie funebri” e altri canti melanconici; vi sono poi tarante “tempestose” che inducono le loro vittime a “fare sterminio”, o “libertine” che lo stimolano a mimare comportamenti lascivi; e infine tarante “dormienti”, resistenti a qualsiasi comportamento musicale. Il tarantismo come orizzonte mitico-culturale definito, cioè come morso della taranta che avvelena, per essere esorcizzato con la musica, la danza e i colori. Ernesto De Martino, La terra del rimorso. Il Sud, tra religione e magia. “La mia esperienza con la pizzica salentina non ha inizio, né confini… essa nasce dal mio sangue, che scorre nelle vene germogliando nell’intimo ardore profondo. Il termine farmakon, in greco antico, contiene in sé molteplici significati: esso non è solo medicina, farmaco, ma è anche veleno, pozione magica, incantesimo, colore. Tali concetti sono tutti contenuti in questa danza passionale: il morso del ritmo partorisce veleno ed il magico ripetersi di semplici movimenti coltiva un incantesimo intimamente personale che, attraverso la sublimazione delle proprie emozioni, giunge alla catarsi”. Le serate saranno a Bologna, presso l’Associazione culturale e di Promozione sociale LA FRAGUA ZAMBRA STUDIO, in via Lugo 10. Sabato 9 FEBBRAIO 2013, dalle ore 19.30 alle ore 21.00: ASCOLTO IL RITMO, INTERIORIZZO LE SUE SFUMATURE NEL CORPO E DANZO ESPRIMENDO LE MIE EMOZIONI. TECNICA ED ESPRESSIVITÀ DEL SÉ (danza e musica dal vivo). Danza: Elisa Dell’Anna. Organetto diatonico e tamburello: Antonio Corsano. Chitarra e mandolino: Franco Zilli. Domenica 10 MARZO 2013, dalle ore 19.30 alle ore 21.00: DANZO CON IL CUORE, FONDENDO IL SUO BATTITO CON QUELLO DEI TAMBURI, IN UN SOAVE VALZER DELL’ANIMA. TECNICA ED ESPRESSIVITÀ DEL SÉ (danza e musica dal vivo). A seguire (ore 21.15 circa) Concerto di pizzica e di musiche popolari della tradizione salentina con “PROGETTO DEMOTIKÒS”: IL CALORE DEL POPOLO SALENTINO E L’ARDORE DI APPARTENERVI COSÌ INTIMAMENTE. Danza: Elisa Dell’Anna. Organetto diatonico, armonica a bocca e tamburello: Antonio Corsano. Chitarra e mandolino: Franco Zilli. Tamburello e voce: Mike Zocco ed Emanuela Fersini. DOMENICA 10 MARZO, PER CHI FOSSE INTERESSATO, CI SAREBBE LA POSSIBILITÀ DI APPROCCIARSI AL CANTO E ALL’APPRENDIMENTO DEL TAMBURO IN UNA LEZIONE TENUTA DA EMANUELA FERSINI E MIKE ZOCCO. Il costo è di 15 euro per singola lezione di danza. Le due lezioni, prenotate insieme, costano 25 euro. Data ultima di conferma per la lezione di marzo/versamento soldi: SABATO 9 FEBBRAIO Per INFO, contattare Elisa Dell’Anna: 393 5678605; [email protected]