Numero 6 - 24 marzo 2014

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Numero 6 - 24 marzo 2014
SPInternazionale
Appunti di politica internazionale
Anno 7
06
24 marzo
2014
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SPI-CGIL Dipartimento Internazionale - Via dei Frentani 4/a 00185 Roma (Italia) - Tel. 0039 0644481310 - [email protected]
Agenda
Il 25 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento dell’Unione,
una sfida che può rilanciare il sogno di un’Europa solidale
27 marzo
VERSO LE ELEZIONI EUROPEE
Roma. Riunione dei
Responsabili regionali
Si avvicina l’appuntamento elettorale di fine maggio, con il suo carico
Organizzazione e
Previdenza dello Spi. di aspettative e di incognite. Per la prima volta gli elettori europei
voteranno con il partito anche il candidato alla Presidenza della
28 marzo
Commissione Europea, un elemento di novità che avvicina i cittadini
Parigi. Il Segretario
all’Unione, responsabilizzando e rendendo visibili persone e incarichi che
generale dello Spi
fino ad oggi sono stati gestiti nelle remote stanze di Bruxelles. Avremo
Carla Cantone
così, quasi certamente, una scheda elettorale con il simbolo del partito e
incontra la comunità
l'indicazione del nome del candidato presidente della Commissione.
italiana in Francia
Per il Partito Socialista Europeo (PSE), che con l’ingresso del PD
italiano si chiamerà “socialisti e democratici” (S&D), il candidato è
MANIFESTAZIONE l’attuale presidente del Parlamento Martin Schulz, a cui Berlusconi nel
EUROPEA
2003 diede del “kapo nazista” per avergli chiesto conto del suo conflitto
Bruxelles 4 aprile
di interessi e dell’alleanza con Umberto Bossi.
La sinistra radicale ha invece indicato il greco Alexis Tsipras, leader di
Syriza, partito della sinistra che in Grecia con il 27% dei voti è la
seconda forza politica. Tsipras, che in Italia trova il sostegno di Sel e
Rifondazione Comunista, ha già dichiarato che farà convergere i suoi
voti su Schulz quando il Parlamento dovrà indicare il nuovo presidente
della Commissione. Ma l’unità delle sinistre potrebbe non bastare a
raggiungere i 376 voti necessari per l’elezione di Martin Schulz (50%+1
dei 751 europarlamentari), rendendo necessario ricercare intese più
ampie con gli altri partiti europei.
Il Partito Popolare Europeo (PPE) agli inizi di marzo ha scelto nell’ex
Presidente dell’Eurozona Jean Claude Junker il proprio candidato alla
Un nuovo patto Presidenza della Commissione, mentre il Partito Liberale ha indicato il
per l’Europa
belga Guy Verhostadt.
Sullo sfondo rimane pesante l’incognita dei partiti populisti e xenofobi
che, dal Fronte Nazionale di Le Pen in Francia, alla lega Nord in Italia, a
11 Aprile
tutti gli euroscettici d’Europa, stanno tentando di costituirsi in gruppo
Lubjana (Slovenia)
per eleggere almeno 25 deputati provenienti da sette stati diversi,
Incontro Spi - Sus
ottenendo, in caso di successo, uffici, funzionari, interpreti, fondi e
maggior tempo di parola nei dibattiti parlamentari.
SPInternazionale
Coscienti della posta in gioco la Confederazione Europea dei Sindacati
è online sul sito
e
la Ferpa hanno già rivolto un invito a tutti i lavoratori e i pensionati
www.spi.cgil.it
politiche internazionali europei perché partecipino con il loro voto alla costruzione di una
Europa più giusta, sociale e solidale.
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Coinvolti anche cittadini italiani nella repressione delle proteste che da
settimane attraversano il grande Paese dell’America Latina
VENEZUELA: LA REPRESSIONE
NON RISPARMIA GLI ITALIANI
Quando alla fine dell’Ottocento, in Venezuela furono scoperti enormi giacimenti di
petrolio furono molti gli italiani a imbarcarsi verso questa nuova terra promessa. Negli
anni venti la comunità italiana contava più di cinquemila persone, ma è nel dopoguerra
che il Venezuela apre le sue frontiere a quasi un milione di europei, di cui 252.000 italiani,
che sarebbero presto diventati la comunità più numerosa.
Oggi il Venezuela è un Paese percorso da profonde tensioni, con un tasso di criminalità
e di omicidi che lo vede al quinto posto nel mondo, un’ondata inflazionistica record e la
mancanza di beni di prima necessità, dal caffè alla farina, dalla carta igienica al burro.
Un malessere esploso all’inizio di febbraio, quando, dopo il tentato stupro di una
ragazza, gli studenti hanno chiesto più sicurezza con una protesta pacifica, che,
duramente repressa, si è presto caricata di altri significati per una popolazione prostrata,
dando il via a un’ondata di manifestazioni.
Il Presidente Nicolas Maduro, succeduto a Hugo Chavez, dopo aver vinto, se pur di
poco, le elezioni presidenziali dello scorso aprile, aveva promesso di tagliare gli sprechi e
di condurre il Paese verso il socialismo del 21esimo secolo, oggi dispiega i militari per una
repressione che calcola ormai in non meno di trenta i manifestanti uccisi in un mese,
mentre i più importanti leader della protesta sono stati arrestati. E se per Manduro
saremmo in presenza di un “golpe fascista” sostenuto da Washington, dall’altra parte si
moltiplicano le denunce dei manifestanti contro la polizia, fiancheggiata dalle bande dei
"colectivos" che arrivano seminando il terrore e sparando qua e là contro i manifestanti,
per una repressione tanto violenta quanto gratuita anche verso persone inermi.
I giornali locali, come “La Voce d’Italia” edita a Caracas, denunciano apertamente come
nelle proteste, “che inevitabilmente sfociano in scontri con la polizia, bombe lagrimogene,
feriti ed arresti, non mancano manifestazioni di intolleranza e di violenza anche contro
chi, come il caso dell’italo-venezuelana Anna Dolores Touzzo, é involontaria spettatrice
dell’esecuzione di un ordine di perquisizione realizzato dalla Polizia Scientifica".
La signora 58enne, che si era limitata a chiedere ai poliziotti, che stavano forzando una
porta sotto il suo appartamento, cosa stessero facendo, si è vista colpire al volto da una
poliziotta che l’ha poi fatta inginocchiare per terra dopo averla afferrata per i capelli. Solo
l’arrivo dei vicini richiamati dalle urla della signora ha evitato il peggio.
I parlamentari italiani eletti all’estero, Fabio Porta e Marco Fedi, sono invece dovuti
intervenire sull’Ambasciata italiana per garantire che a Giuseppe Di Fabio, consigliere
comunale di opposizione, a Maneiro, fossero garantiti i diritti e un trattamento civile, dopo
essere stato arrestato con l’accusa di avere partecipato alle manifestazioni e imputato di
associazione a delinquere, istigazione alla violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Imputazioni di preoccupante pesantezza che possono comportare diversi anni di carcere.
Per la nostra comunità italiana e per l’insieme della popolazione è perciò determinante
che rimanga alta l’attenzione delle nostre autorità diplomatiche e di quelle internazionali,
per evitare che, dialettica sociale e un pur duro confronto, sconfinino nell’illegalità e in
una pagina buia della storia di un Paese a noi così lontano e così vicino.
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Dura presa di posizione dei Sindacati dei Pensionati contro la mancanza di
interventi governativi a favore delle persone anziane
IL GOVERNO ESCLUDE I PENSIONATI
Nessuna svolta buona per i pensionati e gli anziani. Tra le misure annunciate dal
governo il 12 marzo per loro non c'è niente ed è ormai del tutto evidente che sono
considerati a tutti gli effetti dei cittadini di serie B, non meritevoli di alcuna attenzione.
Lo affermano in una nota le Organizzazioni sindacali dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e
Uilp-Uil. La condizione di milioni di persone a cui sono stati chiesti negli ultimi anni tanti
sacrifici - continua la nota - non può essere archiviata così. Chiediamo al governo di
ravvedersi. Noi non staremo né fermi e né zitti a guardare e subire l'ennesima ingiustizia
ai danni di chi ha lavorato una vita versando i contributi e pagando le tasse fino all'ultimo
centesimo. E' inaccettabile - concludono Spi, Fnp e Uilp - che per pensionati ed anziani
non ci siano sgravi fiscali come è inaccettabile che si pensi di agire solo sulle pensioni per
fiscalizzare gli oneri a carico dei nuovi assunti.
E la Segretaria generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, rincara ulteriormente la dose
ricordando i molti parlamentari che in privato le danno ragione e poi non sono coerenti
quando si tratta di alzare la voce in Parlamento a favore dei pensionati.
Nessuno e tantomeno i pensionati si sottraggono ai sacrifici, se sono finalizzati a dare
un lavoro ai giovani. - ribadisce la Segretaria dello Spi – Ma ci spieghino che differenza c’è
tra un salario e una pensione dello stesso valore. In un Paese democratico non possono
esserci figli e figliastri. E i soldi si va a prenderli altrove. Tagliando i costi della politica, per
esempio.
Manifestazione europea indetta dalla Confederazione Europea dei
Sindacati per venerdì 4 aprile
LA CES MANIFESTA PER UN NUOVO PATTO SOCIALE
La Confederazione Europea dei Sindacati ha indetto una Manifestazione europea a
Bruxelles, per il prossimo venerdì 4 aprile, contro le politiche di austerità e per
promuovere i contenuti del suo Piano di investimenti per la crescita e l'occupazione.
I temi della manifestazione guardano anche all’importante scadenza delle elezioni
europee di maggio, alle scelte che il nuovo Parlamento e, conseguentemente la nuova
Commissione europea, sono chiamati a fare per una nuova politica di progresso e piena
occupazione, proponendo loro un nuovo patto sociale.
L'organizzazione è garantita dalla CES e vedrà la massiccia partecipazione dei lavoratori
e dei pensionati belgi, mentre i sindacati dei rimanenti Paesi europei hanno già dato la
loro disponibilità a partecipare con numerose e nutrite delegazioni.
Per consentire la partecipazione alla manifestazione dall’Italia Cgil, Cisl, Uil metteranno a
disposizione un volo charter da Roma, con partenza il mattino e rientro in serata dello
stesso 4 aprile, come fatto in passato in circostanze analoghe. Il concentramento è
previsto a Bruxelles alle ore 10,45; mentre il corteo partirà alle ore 11,30, per arrivare alle
ore 12,30 nel luogo della manifestazione, che si concluderà verso le ore 14,00.
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Da Euronews (http://it.euronews.net)
Notizie dal Mondo
Germania, avanzano le rinnovabili. E.ON venderà le sue centrali
L’avanzata delle rinnovabili non dà tregua al settore energetico tedesco: dopo RWE, ora
tocca a E.ON alzare bandiera bianca. La prima azienda di servizi del Paese ha annunciato
di voler dismettere più di un quarto delle sue centrali elettriche. L’ascesa dell’energia
pulita ha fatto crollare i prezzi all’ingrosso e gli operatori tradizionali, le cui centrali sono
quasi tutte a gas o a carbone, sono costrette a correre ai ripari. E.ON, che ha già venduto
attività e tagliato migliaia di posti di lavoro, prevede per quest’anno un nuovo calo del
margine lordo a non più di 8,6 miliardi di euro. (12 marzo 2013)
Giappone, aumento nelle buste paga per rilanciare i consumi
Il governo giapponese chiama e le aziende rispondono. Toyota ha annunciato un
aumento di 2.700 yen in busta paga per i lavoratori, circa 19 euro al mese, che vanno a
sommarsi agli scatti di anzianità e ai bonus totali. Nissan è arrivata a 3.500. I profitti
aziendali sono aumentati proprio grazie alle manovre espansive del governo e ora Tokyo
vuole una maggiore condivisione coi lavoratori. Ma grandi datori di lavoro come Hitachi e
Panasonic hanno concesso solo la metà, di quanto richiesto dai sindacati. (12 marzo 2013)
USA: innocente scarcerato dopo 29 anni in attesa della pena di morte
Di nuovo libero dopo 29 anni trascorsi nel braccio della morte. Glenn Ford, così si chiama
quest’uomo, nel 1984 era stato giudicato colpevole dell’omicidio di un gioielliere e
condannato alla sedia elettrica. Ford, 64 anni, ha potuto lasciare la prigione della
Louisiana, negli Stati Uniti, in cui era detenuto perché sono emerse prove inconfutabili
della sua innocenza. La vicenda riapre le polemiche sulla pena di morte abolita solo in 16
dei 50 Stati americani. (12 marzo 2013)
Cile: Michelle Bachelet di nuovo Presidente
E’ iniziato il secondo mandato di Michelle Bachelet. Guiderà il Cile per altri quattro anni.
La socialista 62enne, prima donna presidente nel 2006, ha pronunciato il suo discorso dal
palazzo presidenziale la Moneda, a Santiago. Bachelet, alla guida di una coalizione
multicolore, ha ricevuto la fascia presidenziale dalla Presidente del Senato Isabel Allende,
la figlia del capo di stato morto nel ’73 durante il golpe dell’esercito che portò al potere il
generale Augusto Pinochet. (12 marzo 2013)
Siria: una guerra dimenticata
Tre anni dopo l’inizio della guerra civile, la Siria è un Paese distrutto. Più di 140.000 le
vittime. Metà della popolazione lontana dalle proprie case. Senza contare i danni
all’economia: nel 2010 il Prodotto Interno Lordo ammontava a 60 miliardi di euro. Ora è
crollato del 50%. In questi anni la comunità internazionale ha assistito impotente allo
scontro tra l’esercito di Bashar al Assad e gli oppositori al regime. E la questione siriana
sembra ormai passata in secondo piano, ma gli scontri non si fermano. Domenica la città
di Latakia è stata colpita da razzi lanciati da notevole distanza. (12 marzo 2013)
SPInternazionale – Circolare interna a cura del Dipartimento Politiche Internazionali Spi-Cgil
In internet su www.spi.cgil.it internazionale
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