“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di

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“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un
pesce dalla sua abilità di arrampicarsi
sugli alberi, lui passerà l’intera vita a
credersi stupido”
Albert Einstein
D.S.A.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
•
Disturbi che ostacolano l’acquisizione delle normali
abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo.
•
Disabilità dell’apprendimento di natura neurobiologica.
•
Funzionamento scolastico sostanzialmente inferiore a
quanto ci si aspetterebbe, data l’età cronologica, la
valutazione psicometrica dell’intelligenza e
un’educazione appropriata all’età del soggetto.
Criteri
per stabilire dsa:

DISCREPANZA
Sussiste una discrepanza
tra le abilità intellettive
generali e l’effettivo
successo scolastico.

ESCLUSIONE
possibilità di esclusione
di tutti gli altri disturbi
intellettivi,cognitivi e
sensoriali.
dsa
DISLESSIA
DISGRAFIA
DISCALCULIA
DISORTOGRAFIA
Dislessia

Disturbo specifico di lettura; si caratterizza per la
difficoltà a effettuare una lettura accurata e fluente in
termini di velocità e correttezza; tale difficoltà si
ripercuote, nella maggioranza dei casi, sulla
comprensione del testo.

Deficit nel processo di automatizzazione della lettura. Il
dislessico sa leggere, ma ciò comporta molta fatica e
tempo.

Colpisce circa il 5% della popolazione scolastica.

Origine neuro-biologica, predisposizione genetica; esiste
una certa familiarità (nell’88% dei casi).

Talvolta i dislessici vengono scambiati per bambini pigri
Ricadute

Memorizzare

Studiare

Leggere

Comprensioni scritte

Esposizione orale (le mappe visive per immagine sono
un ottima guida per agevolare l’esposizione orale)
disgrafia

Difficoltà a livello grafo-esecutivo; nel riprodurre i segni
alfabetici/numerici.

Scarsa organizzazione spaziale, difficoltà a rimanere
nelle righe, lettere eccessivamente grandi o piccole,
lentezza e fatica durante la scrittura, tratto incerto,
irregolare, talvolta illeggibile.

Per questo deficit l’uso della videoscrittura è un ottimo
strumento compensativo.
disortografia

Disturbo che riguarda la componente costruttiva della
scrittura; difficoltà di scrivere in modo corretto.

Difficoltà nel tradurre correttamente i suoni che
compongono le parole in simboli grafici.

Difficoltà che potrebbe derivare da un pregresso disturbo
del linguaggio o da problemi di discriminazione uditiva.

Errori più comuni: omissioni, inversioni (es. “cimena”
per “cinema”), confusione tra grafemi simili (m/n, b/p,
d/b), confusione tra fonemi simili (p/b, f/v, t/d), doppie,
apostrofi, fusioni.

Fatica a rileggere ciò che scrive.
discalculia

Incapacità di acquisire gli elementi di base in particolari
operazioni; mancanza di comprensione dei segni e dei
termini matematici o dei simboli numerici.

Difficoltà negli automatismi del calcolo e
nell’elaborazione dei numeri.

Difficoltà nel conteggio in avanti e indietro sulla linea
dei numeri, nel calcolo mentale, nell’apprendimento
delle tabelline.
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Si può diagnosticare discalculia al termine della terza
elementare.

Nel 50-60% dei casi è associata ad altri DSA.
LA COMORBITA’

Diversi DSA possono coesistere

La comorbilità può essere presente anche tra i DSA e
altri disturbi di sviluppo (disturbi di linguaggio, disturbi
di coordinazione motoria, disturbi dell’attenzione) e tra i
DSA e i disturbi emotivi e del comportamento

In questo caso, il disturbo risultante è superiore alla
somma delle singole difficoltà, poiché ognuno dei
disturbi implicati nella comorbilità influenza
negativamente lo sviluppo delle abilità complessive
Campanelli d’allarme:
SCUOLA DELL’INFANZIA

Sostituisce suoni nelle parole (r/l- s/z-n/m)
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Pronuncia male alcune parole o non le completa
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Difficoltà memorizzazione nomi, filastrocche
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Difficoltà riconoscere suoni delle parole, rime, sequenze
(giorni,numeri…)
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Difficoltà a scrivere numeri e proprio nome
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Goffo nelle attività fisiche/sportive
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Difficoltà nell’allacciarsi scarpe,tagliare, abbottonare
(manualità fine)
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difficoltà grafo-motorie, di orientamento,
di integrazione spazio-temporale, di coordinazione oculomanuale e di coordinazione dinamica generale
COSA FARE

esercizi in forma ludica mirati allo sviluppo di
competenze necessarie ad un successivo approccio
alla lingua scritta

esercizi linguistici - ovvero “operazioni meta
fonologiche” - sotto forma di giochi
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potenziare i prerequisiti del calcolo, la cognizione
numerica, conteggio
Scuola primaria
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Lentezza nell’apprendere
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Difficoltà a leggere parole nuove
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Confusione tra i caratteri tipografici
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Dimentica, inverte le lettere
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Vocabolario povero
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Non ricorda elencazioni in sequenza (date, giorni,
tabelline)
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Scarsa comprensione se devono leggere
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Difficoltà nella lettura dell’orologio
Scuola secondaria
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Legge con difficoltà, non è fluente
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Scrive a mano con errori e lentamente, il risultato è poco
leggibile
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Migliori competenze orali rispetto allo scritto
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Difficoltà a sintetizzare, copiare alla lavagna, prendere
appunti
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Confonde le parole (tende a indovinarle)
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Difficoltà nella gestione del tempo (ne risente la loro vita
sociale, effetti emotivi)
L’importanza di una diagnosi precoce

La diagnosi serve ad aiutare questi bambini, facilitargli
la vita ed evitare inutili fatiche e sforzi.

Eviteremo effetti collaterali quali:
frustrazione, bassa autostima, ansia, rabbia, immagine di
sé come perdente, attacchi di panico, depressione, difficoltà
familiari-sociali.
diagnosi

PRECOCE E TEMPESTIVA
QUANDO ???

A metà della I elementare è possibile individuare ritardi
di automatizzazione della decodifica e della transcodifica
dei processi di letto-scrittura. Ciò permette di iniziare un
processo “abilitativo” specifico per ridurre le difficoltà.
(Il trattamento logopedico dovrebbe già cominciare!!!)

Al termine della II elementare è possibile fare una
diagnosi precisa di dislessia, disortografia, disgrafia
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Al termine della III elementare è possibile fare una
Importanza di uno screening precoce
Screening (somministrazione di prove standardizzate e
tarate per ogni materia)
Rilevazione difficoltà
Messa in atto di metodologie di rinforzo e potenziamento
(Es.tachistoscopio, lavoro sublessicale)
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OTTOBRE: somministrazione materiale a tutti gli
alunni; rilevazione eventuali difficoltà.

NOVEMBRE: potenziamento ambiti di difficoltà con
didattica appropriata, laboratori…

MARZO/APRILE: nuova somministrazione materiale
per verificare se il potenziamento è servito.
SE C’è DSA IL SEMPLICE POTENZIAMENTO NON è
SERVITO, NON BASTA.
COSA FARE SE IL POTENZIAMENTO NON
BASTA?

A questo punto l’insegnante può parlare con i genitori
delle difficoltà riscontrate, chiedere loro collaborazione
per effettuare approfondimento.

È bene non giudicare a priori o parlare subito di DSA. È
importante far capire ai genitori che si fa per aiutare, e
non per etichettare o selezionare il loro bambino.
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Si indirizzano i genitori ai Responsabili Territoriali
(ASL), che effettueranno una DIAGNOSI specifica, che
poi sarà consegnata dai genitori alla Scuola
d’appartenenza.
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Una volta ottenuta CERTIFICAZIONE è necessario
compilare PDP
Strumenti compensativi
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Strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o
facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
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Sollevano l’alunno con DSA da una prestazione resa
difficoltosa dal disturbo, senza facilitargli il compito dal
punto di vista cognitivo.
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Aiutandolo nella parte automatica della consegna,
permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti
cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla
velocità e sulla correttezza.
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L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti
avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e
studenti con DSA.
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la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in
un compito di ascolto; (CARLO MOBILE, CARLO II, SUPER
QUADERNO, PERSONAL READER)
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Lo scanner (OCR FINE READER, IRIS PEN)
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il registratore, che consente all’alunno o allo studente
di non scrivere gli appunti della lezione;
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i programmi di video scrittura con correttore
ortografico,
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la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
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altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali
segnariga, tabelle, formulari, mappe concettuali,
schemi, sintesi, tavola pitagorica, linea dei numeri,
linea del tempo, agenda per impegni con indici
visivi…
misure dispensative
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interventi che consentono all’alunno o allo studente di
non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo,
risultano particolarmente difficoltose e che non
migliorano l’apprendimento.
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l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri
(stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo
minuscolo, corsivo maiuscolo)
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la lettura ad alta voce
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la scrittura sotto dettatura
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prendere appunti
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copiare dalla lavagna
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apprendimento “a memoria”
È IMPORTANTE
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Far sentire il bambino/ragazzo protagonista di piccoli
successi
flessibilità
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gratificazione sistematica
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Rinforzatori
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incoraggiare apprendimento esperienziale