doc 15 maggio 2006 classe 5^C - "G. Vallauri"

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doc 15 maggio 2006 classe 5^C - "G. Vallauri"
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“GIANCARLO VALLAURI”
Via Peruzzi n° 13, 41012 Carpi (MO) tel. 059/691573 C. F. 81001260363
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)
Documento predisposto dal Consiglio della classe 5°C
Indirizzo :
TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE
Anno scolastico: 2010/2011
1. Profilo professionale Ministeriale, finalità, obiettivi generali dell'indirizzo di studi
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante (Terza Area)
3. Presentazione della Classe
4. Elenco dei candidati e dei docenti
5. Programmazione del Consiglio di Classe
6. Schede informative analitiche relative alle materie dell'ultimo anno di corso
Italiano__________________________________________
Storia___________________________________________
Inglese__________________________________________
Matematica______________________________________
Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione _
Elettronica, Telecomunicazioni ed Applicazioni__________
Educazione Fisica__________________________________
Religione_________________________________________
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato.
8. Allegati: testi della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato.
Carpi, li 15 maggio 2011
Il Dirigente Scolastico
___________________________
1
1. Profilo professionale Ministeriale, finalità, obiettivi generali dell'indirizzo di studi
1.1 Profilo professionale Ministeriale
-
Progettare circuiti elettronici di comune applicazione nel campo dell’elettronica industriale e
delle telecomunicazioni.
Utilizzare la documentazione tecnica relativa ai componenti e ai dispositivi elettronici.
Scegliere dispositivi e apparecchiature in base a criteri economici.
Installare e collaudare sistemi di controllo e di telecomunicazioni, intervenendo in fase di
manutenzione di primo livello (trouble-shooting).
Gestire la conduzione – da titolare o da responsabile tecnico – di imprese installatrici di
dispositivi elettronici e di sistemi di telecomunicazione
1.2 Finalità
-
Saper intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici impianti
industriali e di telecomunicazione, nell' ambito delle proprie competenze.
Saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici, programmabili offerti dal mercato.
Conoscere gli aspetti fondamentali della prevenzione, della sicurezza e dell'igiene sul lavoro,
con riferimento alla normativa e alle leggi vigenti.
Saper descrivere e documentare il lavoro svolto.
Saper consultare manuali d'uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi
nel campo elettronico.
Saper affrontare in un'ottica sistemica problemi tecnici, economici, gestionali e di impatto
ambientale.
1.3 Obiettivi Generali dell'indirizzo di studi
-
Conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, il
controllo e la regolazione.
Conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali.
Conoscere le tecniche di trasmissione di segnali logici ed analogici.
Scegliere, installare e usare dispositivi di ricezione e trasmissione, nonché i relativi strumenti di
misura e collaudo.
2
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
2.1
L'Area Professionalizzante (Terza Area)
Il quadro orario degli Istituti Professionali non prevede più come un tempo per ognuno degli ultimi
due anni di corso l’organizzazione di un significativo monte ore dedicate alla Professionalizzazione,
organizzate mediante integrazione con Enti di Formazione Professionale, Professionisti esperti od
organizzate internamente da docenti con adeguate competenze e al Tirocinio in azienda.
Il Collegio dei docenti e il Consiglio di classe ha inteso realizzare comunque un percorso rivolto da
una parte ad approfondire le competenze degli allievi sviluppate al quarto anno nel campo della
diagnostica degli autoveicoli e dall'altra, tramite lo stage aziendale e un corso di orientamento, al
formare una figura professionale più qualificata e che ha già avuto un contatto con il mondo del
lavoro. Su quest’ultimo punto in particolare si è lavorato anche quest’anno con un progetto inserito
idealmente nel contesto dell’Area Professionalizzante, facente capo a un concorso indetto dalla
Lega delle Cooperative della provincia di Modena che si pone come obbiettivo quello di incentivare
la creazione di un’imprenditorialità con caratteristiche di mutualità. L’esperienza entusiasmante
dello scorso anno coronata dalla vincita di due premi in denaro ha fatto da motore e da stimolo per
attivare anche quest’anno una diversa possibilità di offerta formativa.
La terza area e’ stata seguita per lo stage, per il coordinamento della didattica e per le valutazioni
finali dal Prof. Emanuele Beneventi.
Corso professionalizzante
In particolare si è puntato ad un approfondimento di tematiche atte alla creazione di un
"Esperto nella diagnostica dei guasti degli autoveicoli” con le seguenti:
♦ Finalità
- Deve essere in grado di procedere all'analisi di un qualsiasi guasto di cui è affetto un
autoveicolo di qualsiasi marca e tipologia.
- Deve comprendere i risultati di diagnosi automatica che effettua la strumentazione elettronica
per procedere alla successiva individuazione del blocco interessato al difetto e determinazione
del/dei componenti difettosi da sostituire o sistemare.
- Deve imparare ad utilizzare gli strumenti di officina utilizzati per l’analisi dei fumi di scarico
- Deve imparare ad utilizzare i dispositivi necessari per la ricarica dei compressori per la
climatizzazione estiva dell’autoveicolo.
- Deve imparare ad assumere gli opportuni comportamenti nei riguardi dei clienti che portano il
loro autoveicolo alla riparazione in officina.
Il corso, diviso nei due ultimi anni, è stato tenuto in parte da docenti interni alla scuola, ciascuno
nell’ambito delle proprie competenze e conoscenze, ulteriormente integrato da professionisti esterni
che lavorano presso le autofficine. I docenti interni hanno seguito appositi corsi presso la TEXA,
azienda leader nel settore della diagnostica degli autoveicoli, motociclette, trattori e truck.
La TEXA ha stipulato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca per
avvicinare il mondo della scuola al lavoro, realizzando appositi percorsi di istruzione che vengono
utilizzati dalle scuole.
Quest’anno è stato svolto un modulo pomeridiano con il seguente calendario orario
3
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
Corso:
S3a Texa – Common Rail nel Motore Diesel -
Docente:
Prof. Alessio Gesualdi
Data
25/1/2011
1/2/2011
8/2/2011
15/2/2011
22/2/2011
1/3/2011
8/3/2011
15/3/2011
martedì
martedì
martedì
martedì
martedì
martedì
martedì
martedì
Orario
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
13.30
Monte ore
2.00
2.00
2.00
2.00
2.00
2.00
2.00
2.00
15.30
15.30
15.30
15.30
15.30
15.30
15.30
15.30
tot.:
S3a Texa
S3a Texa
S3a Texa
S3a Texa
S3a Texa
S3a Texa
S3a Texa
S3a Texa
16.00
Durante le ore di lezione delle due discipline tecniche di indirizzo sono stati svolti alcuni argomenti
di altri moduli aventi attinenza con il programma che si stava sviluppando, in particolare verrà
approfondito l’aspetto dei bus negli autoveicoli quando si parlerà di Reti al termine dell’anno nel
corso di Elettronica.
Sono stati perseguiti i seguenti:
♦ Obiettivi generali del corso di istruzione per la diagnosi degli autoveicoli
- Conoscere il funzionamento della meccanica dell’autoveicolo, con particolare riferimento al
motore a scoppio.
- Conoscere i dispositivi elettronici, trasduttori e centraline, che governano il funzionamento
dell’autoveicolo.
- Conoscere i metodi di distribuzione dei segnali attraverso i bus.
- Conoscere il funzionamento degli strumenti di diagnostica e riparazione utilizzati in officina.
4
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
Al termine del percorso formativo la scuola partecipa alla gara nazionale indetta dalla TEXA presso
la sua sede: IL TEXA DIAGNOSIS CONTEST
In quell’occasione i partecipanti devono superare diverse prove teoriche e pratiche conseguendo per
ciascuna un punteggio che porta alla fine alla formazione di una graduatoria.
Già lo scorso anno due dei nostri studenti di 4°, ora frequentanti questa classe hanno partecipato alla
prova ottenendo un terzo posto; quest’anno hanno potuto partecipare alunni differenti che sono stati
Accardo (4° C) e Vaccarini (5°C) che hanno conseguito un uguale risultato. Va detto che i nostri
sono gli unici di un Istituto Professionale con indirizzo elettronico e vengono addestrati per un
numero di ore nettamente inferiore a quello degli altri istituti che sono anche di formazione
regionale specifica per operatori del settore automobilistico.
Foto dei partecipanti al TEXA DIAGNOSIS CONTEST del 2010. Alunni Arpaia e Tortora.
Prof. Montorsi Antonio accompagnatore sia per l’anno 2010 che per il 2011
5
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
2.2
Modulo aggiuntivo dell'Area Professionalizzante sulla Sicurezza e la Ricerca del Lavoro
Al termine dell’anno scolastico è stato inserito anche un breve modulo offerto dalla CNA di
Modena con la compartecipazione della LegaCoop avente come argomento:
“La ricerca attiva del lavoro”
“Sicurezza nei luoghi di lavoro”
“Imprenditoria giovanile”
Le Finalità specifiche del corso si possono così riassumere:
¾ Acquisire la capacità di stendere un curriculum vitae e di presentarsi ad un colloquio
¾ Acquisire le minime conoscenze sulle possibile forme contrattuali quando si è assunti alle
dipendenze di una impresa
¾ Acquisire notizie e conoscenze in materia di Salute in ambiente di lavoro, funzionali ad un
corretto inserimento aziendale.
¾ Apprendere le metodologie e le tecniche attraverso le quali svolgere correttamente le
mansioni lavorative dal punto di vista della salvaguardia della Sicurezza e Salute.
¾ Approfondire le metodologie e le tecniche prevenzionistiche con particolare riferimento al
proprio settore di specializzazione.
¾ La realizzazione di un’idea imprenditoriale
Nel campo della sicurezza si è inteso raggiungere i seguenti OBIETTIVI
¾ Conoscere i Rischi e i Danni per la Sicurezza e Salute legati all’organizzazione del lavoro,
all’ergonomia, alle anomalie dei processi produttivi.
¾ Conoscere le Tecniche e le strategie di Prevenzione.
¾ Conoscere le Tecniche e le strategie di Protezione.
CONTENUTI E N° DI ORE
Contenuti
La ricerca attiva del lavoro
CV e lettera di presentazione
Colloquio
Contratto di Apprendistato
Lettera di assunzione e busta paga
La sicurezza nei luoghi di lavoro
Parte teorica relativa alla normativa
Parte pratica applicata alle attrezzature presenti in laboratorio
6
N° di ore
2
2
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
In realtà non si è riusciti a svolgere i previsti incontri, si allega l’elenco degli interventi
programmati con le effettive partecipazioni:
Classe:
5^C (assieme a 5^E)
Corso:
CNA – LEGACOOP
Data
12/11/2010
19/11/2010
26/11/2010
3/12/2010
10/12/2010
17/12/2010
24/12/2010
31/12/2010
7/1/2011
14/1/2011
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
venerdì
21/1/2011 venerdì
Orario
14.00
14.00
16.00
Monte ore
2.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
17.00
28/1/2011 venerdì
tot.:
2.3
Ricerca Attiva del Lavoro
CNA
CNA
CNA
Sicurezza nel Lavoro
Incontro con imprenditori 5C
CNA
CNA
Incontro con imprenditori 5E
CNA
Lega
coop
Lega
coop
3.00
Idea Imprenditoriale
0.00
5.00
Business Plan
Modulo aggiuntivo dell'Area Professionalizzante: Il Concorso BellaCoopia
Un contributo importante alla terza area, anche se non espressamente svolto in ore dedicate
ufficialmente è stato fornito dalla partecipazione al concorso “BellaCoopia” seguito con la funzione
di tutor dal Prof. Franco Guaita.
Il Progetto "Bellacoopia Premio Liana Stradi", giunto alla sua 5° edizione, è un concorso
provinciale indetto da Legacoop Modena per promuovere lo studio e l´organizzazione di
cooperative tra gli studenti delle scuole medie superiori e la costruzione di progetti economici
innovativi.
"Bellacoopia Premio Liana Stradi" fa parte della "Rete Regionale Bellacoopia", network cui
aderiscono anche "Experiment" (Legacoop Imola), "Coopyright" (Legacoop Bologna),
"Intrapprendere Parma" (Legacoop Parma), "Intrapprendere Rimini" (Legacoop Rimini)
"Cooperiamo a scuola" (Legacoop Ravenna), "Bellacoopia RE" (Legacoop Reggio Emilia) e
"Bellacoopia Forlì" "Legacoop Forlì-Cesena).
A Modena, il progetto Bellacoopia è intitolato a Liana Stradi, tenace e determinata cooperatrice
spentasi nel febbraio del 2006 dopo una lunga malattia, sempre affrontata con orgoglio e dignità.
I partecipanti di quest’anno sono le seguenti scuole:
IV°A Ist. da Vinci IV°A,B,C,E,F Ist. Calvi IV°D Ist. Fermi IV°E,V°F IPSIA Corni IV°G Ist.
Morante IV°G, IV° E Ist. Levi V°C Ist. Vallauri.
7
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
Si allega di seguito la prima pagina del documento già inviato che riassume quanto realizzato:
8
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
Per l’elenco degli incontri effettuati si allega la pagina dell’atto costitutivo che è stata inserita nel
progetto consegnato il 30 Aprile. In realtà gli incontri sono proseguiti nel mese di maggio,
soprattutto al pomeriggio per preparare l’ultima fase di presentazione dell’idea all’evento del 17
Maggio al “Baluardo” di Modena a cui seguirà la premiazione dei vincitori.
ATTO COSTITUTIVO.
Quadro generale dell’orario di lavoro della cooperativa:
In novembre 2010 abbiamo deciso di partecipare al progetto bella-copia. Qui sotto riportato c’è lo
schema degli orari di lavoro della cooperativa da novembre ad oggi:
Mercoledì 24 novembre dalle 8.30 alle 9.30
Martedì 30 novembre dalle 9.45 alle 10.45
Martedì 30 novembre dalle 14.30 alle 16.30
Giovedì 9 dicembre dalle 8.50 alle 9.50
Lunedì 20 dicembre dalle 11.10 alle 12.10
Martedì 18 gennaio dalle 9.30 alle 10.30
Giovedì 20 gennaio dalle 13.30 alle 16.00
Martedì 25 gennaio dalle 9.45 alle 10.45
Giovedì 3 febbraio dalle 13.30 alle 16.00
Martedì 8 febbraio dalle 9.15 alle 10.45
Giovedì 17 febbraio dalle 13.30 alle 16.00
Martedì 1 marzo dalle 9.15 alle 10.15
Giovedì 3 marzo dalle 8.55 alle 9.55
Giovedì 3 marzo dalle 13.30 alle 16.00
Mercoledì 9 marzo 14.15 alle 16.15
Sabato 12 Marzo dalle 12.00 alle 13.00
Lunedì 14 marzo dalle 9.50 alle 10.50
Martedì 14 Marzo dalle 9.35 alle 10.45
Venerdi 18 marzo dalle 14.00 alle 16.00
Martedi’ 22 marzo dalle 8.15 alle 10.45
Martedì 29 marzo dalle 8.15 alle 10.45
Giovedì 31 Marzo dalle 8.45 alle 9.45
Venerdì 1 Aprile dalle 12.05 alle 14.05
Giovedì 14 Aprile dalle 14.00 alle 16.45
Sabato 16 Aprile dalle 12.05 alle 13.00
Martedì 19 Aprile dalle 14.00 alle 16.00
Giovedì 21 Aprile dalle 9.00 alle 12.30
Giovedì 28 Aprile dalle 9.00 alle 10.00
Giovedì 28 Aprile dalle 13.00 alle 14.00
Sabato 30 Aprile dalle 11.10 alle 13.00
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2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
Stage aziendale
Lo stage aziendale è stato organizzato da un docente della scuola, il Prof. Beneventi. Durante il 4°
anno del corso gli alunni si sono recati ciascuno in una azienda diversa e per 4 settimane
consecutive con un orario simile a quello dei dipendenti; lo stesso è avvenuto quest'anno per una
durata di 4 settimane.
I ragazzi hanno operato nell'azienda sotto la guida del docente che è anche l’organizzatore generale
dell’attività. Per la perdurante difficoltà economica del momento è risultato difficile reperire
aziende disponibili ad accogliere studenti, ma si è riusciti a coprire comunque tutti i fabbisogni
necessari.
L'esito dell'esperienze ed ogni altra comunicazione e osservazione si trovano nelle relazioni allegate
fornite dal docente stesso, dai professionisti coinvolti nell'esperienza e dal docente referente interno
alla scuola per la classe.
Classe 4° C stage dal 17.05.2010 al 12.06.2010
Alunno
Annese Antonio
Arpaia Dario
Consoli Roberto
Tortora Giuseppe
Vaccarini Gaetano
Danilo
Valletta Luca
Vendramin Fabio
Ditta
Centro Revisioni – Cibeno di Carpi
IGEA – Carpi
RUNNER – Cavezzo
AUTO IL CORREGGIO Correggio
AUTOTIR - Campogalliano
Attività della Ditta
Officina riparazione autoveicoli
Produttore dispositivi elettromedicali
Produzione attrezzature palestre
Officina riparazione autoveicoli
Mailli – Soliera
LUMIA MOTORI – Cibeno di
Carpi
Vendita materiale elettrico
Officina riparazione motociclette
Officina riparazione autoveicoli
Il 5° anno la durata dello stage e’ stata di 4 settimane e si e’ svolto all’inizio dell’a.s. 2010/2011
Classe 5° C stage dal
Alunno
Annese Antonio
Arpaia Dario
Consoli Roberto
Tortora Giuseppe
Vaccarini Gaetano
Danilo
Valletta Luca
Vendramin Fabio
20.09.2010 al 16.10.2010
Ditta
Centro Revisioni – Cibeno di Carpi
M.C. – Cortile di Carpi
TECNOSERVICE – Mirandola
ELCO Elettronica - Correggio
AUTOTIR - Campogalliano
SYSTEM AUTOMATION –
Soliera
LUMIA MOTORI – Cibeno di
Carpi
10
Attività della Ditta
Officina riparazione autoveicoli
Officina riparazione autoveicoli
Produzione schede elettroniche
Produzione automazione industriale
Officina riparazione autoveicoli
Produzione pannelli elettrici
Officina riparazione motociclette
2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante
Per quanto concerne tutti gli aspetti generali trattati nell’area Professionalizzante, gli obiettivi
perseguiti e valutati per tale attività sono i seguenti :
1.
-
Obiettivi trasversali :
Relazionarsi con le persone dell’azienda in modo corretto
Disponibilità alla collaborazione
Rispettare gli orari di lavoro
Portare a termine i compiti assegnati senza dover essere sollecitati e nei tempi stabiliti
2.
-
Obiettivi Tecnico – Professionali
Utilizzare un linguaggio tecnico adeguato
Utilizzare la strumentazione idonea al tipo di intervento
Cura dei materiali e delle attrezzature usate
Preparazione tecnica (conoscenze e capacità)
La suddivisione delle ore relative all’area professionalizzante e’ stata programmata secondo la
seguente tabella :
Classe 4°C
La struttura dell’impresa: Srl, SpA
Il bilancio di una impresa
Corso TEXA motoristica di base
Incontro con meccanici riparatori
autoveicoli
Progetto corso Introduzione alla
programmazione
Coordinamento attività didattiche
Stage
Classe 5°C
Stage
Coordinamento attività didattiche
Progetto sicurezza e impresa
Corso TEXA motoristica
Organizzatore/Docente
CNA - Modena
Prof. Gesualdi Alessio
Prof. Montorsi Antonio
Prof. Montorsi Antonio
Prof. Prampolini Katia
Prof. Beneventi Emanuele
Prof. Montorsi Antonio
Organizzatore/Docente
Prof. Beneventi Emanuele
Prof. Beneventi Emanuele
CNA Modena - LegaCoop
Prof. Gesualdi Alessio
Prof. Montorsi Antonio
La valutazione del percorso è costituita dal giudizio fornito dalle aziende che hanno accolto gli
studenti e dalla valutazione dei tutor che li hanno affiancati nelle varie attività svolte. Un
particolare risalto verrà dato alle prove pratiche individuali effettuate nei percorsi formativi dove
l'allievo ha dimostrato l'effettivo livello di apprendimento e il contributo fornito al progetto.
11
3. Presentazione della classe
3.1 La classe 5°C
E’ costituita da 7 alunni, tutti frequentanti la classe 5° per la prima volta tranne uno, accorpata alla
5°E (Tecnico delle Industrie Elettriche) per tutte le materie non di indirizzo. Nel complesso gli
allievi dimostrano tra loro un buon grado di affiatamento ed un rapporto generalmente rispettoso e
corretto verso gli insegnanti; altrettanto positivo è l’atteggiamento verso l’Istituzione scolastica e
verso il rispetto delle regole ivi vigenti. Anche durante gli incontri con gli esterni che si
avvicendavano durante le attività programmate la partecipazione è stata sempre attiva, interessata e
il comportamento educato. Durante lo stage di quest’anno svolto prima dell’inizio delle lezioni solo
uno studente non ha trovato il giusto atteggiamento nonostante si trovasse nella ditta in cui era stato
inserito con soddisfazione il precedente anno. Il caso rappresenta uno spiacevole strascico di
comportamenti eccessivamente carichi di polemica che si trascinavano fin dallo scorso anno da
parte di diversi alunni e che si pensava fossero stati superati al termine delle lezioni. Fortunatamente
con un ulteriore preciso intervento educativo e una crescita della consapevolezza dei pochi alunni
rimasti quest’anno non si sono verificati altri episodi.
Facendo un confronto con il precedente 4° anno scolastico, la classe presenta un maggior livello di
attenzione durante il lavoro svolto in aula e la partecipazione alle lezioni è discretamente attiva.
Sovente gli studenti chiedono chiarimenti sugli argomenti trattati, hanno proposto suggerimenti per
possibili soluzioni nelle attività di laboratorio e di progettazione, raccogliendo autonomamente ed in
modo organico il materiale didattico in special modo per le lezioni a carattere tecnico-scientifico e
durante la partecipazione al Concorso BellaCoopia. La partecipazione alle attività di laboratorio è
ottima, la maggior parte di loro ha un buon livello di manualità, di capacità critica e di
rielaborazione. Sanno destreggiarsi autonomamente nell’utilizzo della strumentazione ed hanno
dimostrato un discreto livello di progettualità che esulerebbe dalle competenze strettamente
necessarie per questa figura professionale.
A parte poche eccezioni, l’impegno nel lavoro a casa è costante e lo studio personale risulta
adeguato alle richieste dei docenti o alla complessità degli argomenti.
Alla fine del primo quadrimestre per gli alunni insufficienti si è deciso di ricorrere immediatamente
a forme di recupero in itinere e supplementari per ogni singola materia, eccetto che per le due di
indirizzo nelle quali risultavano tutti sufficienti. Nel contempo si è cercato di esortare i ragazzi a far
crescere la propria autostima ed a manifestare un impegno costante nel lavoro scolastico,
cominciando a lavorare subito alle tesine e alla preparazione dell’esame di Stato.
A differenze degli altri anni il loro lavoro autonomo di preparazione dell’argomento da portare
all’esame finale si è svolto effettivamente con largo anticipo e ad oggi più di uno studente ha
praticamente terminato la sua presentazione.
Le attività didattiche svolte in classe hanno cercato di fornire agli studenti un significativo bagaglio
di conoscenze, informazioni ed esperienze, sia sul piano propriamente tecnico professionale che su
quello culturale.
Ciascun docente ha inteso svolgere il proprio percorso formativo attenendosi, per quanto riguarda la
valutazione, a ciò che è stato indicato nel P.O.F., ed ha mantenuto, nei limiti del possibile, un
contatto con i colleghi per cercare spunti e riferimenti comuni.
L’attività biennale all'interno dell'area professionalizzante è stata fondamentale per ampliare le
conoscenze e competenze e per far vivere un'esperienza di lavoro atta a favorire un futuro
inserimento in azienda.
12
3. Presentazione della classe
L’interesse dei ragazzi è stato complessivamente buono, stimolati anche dalla possibilità di venire a
contatto con la strumentazione per la diagnosi degli autoveicoli, una tipologia di strumentazione
elettronica inusuale per la maggior parte degli studenti delle scuole superiori.
La partecipazione a mostre, conferenze, spettacoli, attività sportive all'interno e all'esterno del
nostro istituto, ha aumentato il contatto con la realtà esterna alla scuola.
La partecipazione al concorso BellaCoopia indetto dalla Lega delle Cooperative Modenesi è stata
l’occasione per sperimentare un nuovo modello di apprendimento e di messa in pratica delle
conoscenze e delle capacità relazionali e di collaborazione corresponsabile. I ragazzi hanno
partecipato con grande interesse e, dividendosi i compiti, si sono applicati ciascuno nell’ambito del
ruolo assunto incrementando notevolmente lo spirito di squadra e condividendo con gli altri le
difficoltà e le soddisfazioni incontrate nell’intero percorso.
Contemporaneamente al Concorso citato uno studente in particolare, ma la classe in generale si è
cimentata nella realizzazione di strumenti didattici da esporre alla consueta edizione di “Scienze
Under 18” che si svolge a San Benedetto dove numerosissime scuole di ogni ordine e grado
partecipano sia attivamente che come spettatori dei lavori presentati. La discreta complessità del
progetto e la numerosa varietà di strumenti e tecnologie applicate ha consentito indubbiamente a
completare la formazione tecnica, il lavoro di squadra si è consolidato e ha rinsaldato maggiormente
l’affiatamento del gruppo classe.
Nell’ambito della programmazione didattica quest’anno sono state svolte attività integrative ed
extracurricolari che sono state seguite dagli alunni con interesse, buona partecipazione e con grande
educazione.
Sono state realizzate le seguenti attività :
- Visita di istruzione Fiera dell’Elettronica Modena
- Conferenze presso la scuola:
Progetto “Vivere la Matematica” sui seguenti temi:
“La bellezza dei frattali”
Sulla storia della scienza sui seguenti temi: due lezioni di approfondimento del prof. A.
Cornia
“La seconda rivoluzione industriale
“ L’elettromagnetismo”
Sulla storia relativa al ‘900 :
Incontro con un ex partigiano (Luigi Borellini)
- Partecipazione al corso TEXA “Common Rail nel motore Diesel”
13
3. Presentazione della classe
- Partecipazione al corso di Orientamento organizzato con la CNA (Confederazione Nazionale
dell’Artigianato) di Modena.
- Partecipazione all’incontro con Dugoni Albano Responsabile del Settore Cooperative Sociali
della Legacoop di Modena per l’apprendimento della normativa che riguarda Le Società
Cooperative
- Partecipazione al Concorso Progetto BELLACOOPIA- Premio Liana Stradi
- Stage Aziendali nell’ambito dell’Area Professionalizzante
14
4. Elenco dei Candidati e dei Docenti
4.1 Elenco dei Candidati
N.
1
2
3
4
5
6
7
COGNOME
Annese
Arpaia
Consoli
Tortora
Vaccarini
Valletta
Vendramin
NOME
Antonio
Dario
Roberto
Giuseppe
Gaetano Danilo
Luca
Fabio
4.2 Elenco dei Docenti
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
Materia
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Sistemi, Automazione e
Organizzazione della Produzione
Elettronica, Telecomunicazioni ed
Applicazioni
Educazione Fisica
Religione
COGNOME
BARBIERI
BARBIERI
VALENTINI
RIGHI
MANGANIELLO
BENEVENTI
GUAITA
BENEVENTI
GARAGNANI
MEOLA
15
NOME
GINA
GINA
VANNA
ROBERTA
ALBERTO
EMANUELE
FRANCO
EMANUELE
TULLIO
MARINA
5. Programmazione del Consiglio di Classe
5.1. Programmazione delle Attività educative e didattiche
La programmazione delle attività educative e didattiche , in coerenza con quanto emerso dai Collegi
docenti, dalle riunioni per materia e dai consigli di Classe della 5^C, può essere schematicamente
riassunta come segue:
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI
COMPORTAMENTALI
•
•
•
Rispetto costante e possibilmente immediato delle norme del regolamento scolastico
Educazione nei rapporti tra allievi e tra allievi e docenti.
Attenzione, partecipazione, impegno ed organizzazione del lavoro scolastico
COGNITIVI
•
•
•
•
Saper leggere e comprendere un testo di letteratura.
Saper comprendere un testo tecnico, anche in lingua inglese.
Esprimere in forma corretta concetti sia in forma scritta che orale.
Raggiungere la capacità di applicare quanto appreso a livello tecnico, organizzare ed utilizzare
le conoscenze acquisite.
STRATEGIE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SOPRA DEFINITI
•
•
•
•
•
•
•
Controllo dei quaderni e dei compiti svolti a casa.
Verifiche in classe
Prove strutturate e semistrutturate.
Colloquio e discussione in classe
Confronto fra gli insegnanti del Consiglio di Classe e incontri per materie.
Regolare rapporto scuola-famiglia sia all'interno dei colloqui settimanali sia nei ricevimenti
generali dei genitori
Stimolo dell'interesse per la lettura e l'attualità.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO E DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO
Per la griglia di valutazione del comportamento si utilizzano 3 livelli
A
C
E
Obiettivo pienamente raggiunto
Obiettivo parzialmente raggiunto
Obiettivo non raggiunto
16
5. Programmazione del Consiglio di Classe
Per il processo di apprendimento si definiscono gli obiettivi minimi per ciascuna materia e si
valutano secondo un voto che sarà il risultato della somma dei giudizi relativi a ciascun obiettivo.
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
Sono state effettuate verifiche saltuarie con domande "dal posto", simulazione di test e prove
oggettive.
Controllo degli appunti e dei compiti svolti a casa.
Esercitazione e discussione in classe.
Correzione in classe degli elaborati.
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
Al termine di uno o più moduli:
Compiti scritti.
Prove strutturate.
Interrogazioni.
Relazioni di misura e progetto.
VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
La valutazione periodica si è basata sul risultato delle verifiche sommative.
La valutazione finale anche sul raggiungimento o meno degli obiettivi trasversali educativi e
cognitivi.
17
6. Schede informative analitiche relative alle materie dell'ultimo anno di corso
6.1. Italiano
6.2. Storia
6.3 Inglese
6.4. Matematica
6.5. Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione
6.6. Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazione
6.7. Educazione Fisica
6.8. Religione
18
6.1 Italiano
Docente: prof.ssa Gina Barbieri
SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA
ANNO SCOLASTICO 2010/11
1) Relazione sulla classe
2) Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità
3) Contenuti disciplinari articolati in macro-unità
4) Metodi e strumenti
5) Strumenti e criteri di verifica
™ Programma specifico allegato
1
Relazione sulla classe
La classe V C, composta da 7 allievi, ha evidenziato un comportamento corretto dal punto di vista
disciplinare. L’accorpamento con la classe V E per le materie comuni non ha creato difficoltà in
quanto la situazione era presente già nell’anno scolastico precedente.
Il lavoro scolastico è stato caratterizzato da una proficua collaborazione e partecipazione alle
attività proposte,anche se ci sono stati momenti in cui si è reso necessario richiamare gli allievi alle
loro responsabilità relativamente all’impegno nello studio.
Alcuni allievi hanno dimostrato incostanza e superficialità nello studio, oltre a qualche difficoltà a
livello espressivo,quindi non tutti hanno raggiunto un profitto sufficiente.
Per alcuni ragazzi permangono difficoltà nell’espressione sia scritta che orale dovute soprattutto ad
una preparazione di base carente. Altri, invece, hanno migliorato nel corso dell’anno le competenze
linguistiche e la capacità di istituire collegamenti personali fra le varie tematiche affrontate.
2
Obiettivi raggiunti
1. Saper produrre oralmente e per iscritto testi di vario tipo che risultino coerenti alla situazione
comunicativa.
2. Saper cogliere gli aspetti principali per l’analisi di un testo letterario.
3. Sapersi orientare nel confronto fra culture letterarie e linguaggi diversi.
4. Saper utilizzare in modo sufficientemente corretto le strutture principali della lingua.
5. Saper individuare il messaggio essenziale di un testo letterario esprimendo un’impressione e/o
una riflessione personale.
3
Contenuti disciplinari
Il programma svolto ha seguito le indicazioni ministeriali trattando varie tipologie modulari.
Attraverso l’analisi diretta dei testi letterari sia italiani che stranieri, si è cercato di sviluppare la
capacità di riflessione e di partecipazione alla realtà sociale, nonché la competenza linguistica.
L’ambito cronologico dei vari argomenti riguarda soprattutto il XX secolo e si è dato rilievo ad
alcune tematiche quali la crisi dei valori positivisti, la solitudine dell’uomo tipici di tale periodo.
I moduli sono indicati dettagliatamente nell’allegato relativo al programma svolto.
19
6.1 Italiano
Per la caratteristica prettamente tecnica del corso di studi, non si sono trattati argomenti in comune
con le altre discipline ad eccezione della lingua inglese.
Sono state svolte varie esercitazioni scritte in preparazione alle nuove tipologie testuali previste dal
nuovo esame di stato.
I° modulo storico-culturale: la produzione letteraria nell’età del Decadentismo
II° modulo: incontro con un’opera :F.Kafka, La metamorfosi
III° modulo incontro con un autore L.Pirandello
IV° modulo incontro con un autore: F.Kafka
V° modulo: genere letterario: il romanzo nei primi anni del ‘900
VI° modulo: storico-culturale: la poesia Ermetica.
4
Metodi e strumenti
La didattica utilizzata ha privilegiato la lezione frontale ed interattiva nel corso della quale gli
allievi sono stati coinvolti attraverso la stesura di appunti, la lettura guidata di testi letterari.
E’ stato utilizzato in modo costante come punto di riferimento il libro di testo. Si sono fornite
spesso fotocopie per ampliare alcune tematiche.
Libro di testo: M.Carlà, Culture e modelli, vol. II. Ed. Palumbo editore.
5
Strumenti e criteri di verifica
La valutazione delle conoscenze acquisite è avvenuta attraverso interrogazioni orali individualizzate
e generali, prove strutturate e semistrutturate, produzione di testi scritti.
Le verifiche sono state sia formative che sommative e i criteri seguiti per la valutazione sono quelli
definiti nella griglia di valutazione allegata.
Griglie di valutazione per prove in itinere e sommative finali (ITALIANO e STORIA)
Scritto
Si giudicano le seguenti abilità:
1. Competenza ortografica, morfosintattica, logico-lessicale.
2. Pertinenza, coesione e coerenza.
3. Capacità ideativi ed espressiva.
20
6.1 Italiano
La griglia di valutazione è impostata numericamente:
0-3 = Non possiede nessuna delle abilità richieste
4 = Le competenze linguistiche sono gravemente lacunose;
Le abilità di pianificazione del testo sono inesistenti;
Le capacità ideative ed espositive sono estremamente limitate.
5 = Le competenze linguistiche sono lacunose;
Il testo presenta incongruenze dal punto di vista organizzativo e progettuale;
Le capacità ideative ed espositive sono limitate.
6 = Possiede un livello accettabile di competenze linguistiche;
Progetta e pianifica il testo in modo accettabile;
L’ideazione e l’elaborazione del testo manca tuttavia di originalità.
7 = Ha acquisito una discreta padronanza delle competenze linguistiche;
Progetta e pianifica il testo con sicurezza;
Dimostra organicità nell’ideazione e nell’esposizione del testo.
8 = Ha acquisito una buona padronanza delle competenze linguistiche;
Progetta e pianifica il testo con facilità;
Dimostra originalità nell’ideazione e nell’esposizione del testo.
9-10=Ha acquisito una piena padronanza delle competenze;
Progetta e pianifica il testo con piena padronanza;
Dimostra una notevole capacità creativa ed una spiccata originalità.
Orale
Si giudicano le seguenti abilità:
1. Conoscenza e memorizzazione
2. Pertinenza, esposizione controllata e libera
3. Rielaborazione personale e capacità di collegamento.
21
6.1 Italiano
La griglia di valutazione è impostata numericamente:
0-3 = Non possiede nessuna delle abilità richieste.
4 = Le conoscenze sono gravemente lacunose ed il processo di memorizzazione è estremamente
difficoltoso;
La pertinenza è inadeguata e l’esposizione è frammentaria e confusa;
Non esiste rielaborazione personale.
5 = Le conoscenze sono lacunose ed il processo di memorizzazione difficoltoso;
La pertinenza è inadeguata;
Presenta difficoltà nella rielaborazione personale e nelle capacità di collegamento.
6 = Le conoscenze e la memorizzazione sono accettabili;
La pertinenza è adeguata ed il livello espositivo è semplice, ma comprensibile;
Si limita a riferire i contenuti appresi.
7 = Le conoscenze e la memorizzazione risultano acquisite;
L’esposizione è chiara ed efficace;
Rielabora in modo personale ed opera gli opportuni collegamenti.
8 = Le conoscenze risultano pienamente acquisite;
L’esposizione è fluida;
Opera collegamenti in maniera ampia.
9-10= Le conoscenze sono complete, approfondite, articolate e ricche di spunti personali;
Opera collegamenti con competenza;
L’esposizione è fluida e sempre appropriata.
22
6.1 Italiano
PROGRAMMA DI ITALIANO
I MODULO:
La Produzione letteraria nell’età del Decadentismo
OBIETTIVI:
Riconoscere i tratti fondamentali della corrente letteraria
Comprendere gli elementi di continuità e di innovazione nella produzione di fine Ottocento e dei
primi anni del Novecento.
Conoscere gli elementi principali delle poetiche degli autori analizzati
Individuare il ruolo dell’intellettuale nei diversi contesti storico-culturali
CONTENUTI:
Il contesto storico-culturale. Decadentismo,Estetismo e Simbolismo:caratteri generali
C. Baudelaire: vita ,opere e poetica.
Da “I fiori del male”: Corrispondenze, Spleen, L’albatro, Il vampiro
A. Rimbaud, Vocali
G. D’Annunzio: vita opere e poetica
Da “Alcyone”: La pioggia nel pineto, Meriggio
G.Pascoli :vita, opere e poetica.
Il fanciullino, la poetica pascoliana.
Da “Myricae”: L’assiuolo, Novembre, X Agosto,Lavandare
Da: ”I canti di Castelvecchio”: Nebbia, Il gelsomino notturno.
G. D’Annunzio ,IL piacere:contenuto e tematiche
L’anno moriva dolcemente (cap.I), Sotto il grigio diluvio democratico(capII).
J.K. Huysmans,da “A ritroso”,La casa di Des Esseints
II MODULO: incontro con l’opera :F. Kafka ,La metamorfosi
OBIETTIVI:
Comprendere l’impianto narrativo del racconto.
Acquisire un metodo autonomo di lettura e di fruizione di un’opera
23
6.1 Italiano
III MODULO:
incontro con l’autore : L. PIRANDELLO
OBIETTIVI:
Contestualizzare storicamente l’autore e le sue opere
Cogliere l’evoluzione della sua poetica
Saper attualizzare la lettura della sua opera
Rilevare elementi autobiografici nella sua produzione e cogliervi le inquietudini esistenziali della
sua epoca
CONTENUTI:
vita ,opere e poetica dell’autore.
“Il fu Mattia Pascal”: contenuto e tematiche.
Da “Il fu Mattia Pascal”: “Il fu Mattia Pascal” .
Da “Novelle per un anno”: La signora Frola e il signor Ponza suo genero,
La carriola,Il treno ha fischiato,La patente
La produzione teatrale.
IV MODULO : Incontro con l’autore: F. Kafka
Vita,opere e tematiche
Lettura di brani tratti da “Lettera al padre”
L’avvoltoio
Il processo:contenuto e tematiche
V MODULO : genere letterario: IL ROMANZO NEI PRIMI ANNI DEL ‘900.
OBIETTIVI :
Conoscere le caratteristiche del genere
Individuare gli elementi significativi della società del ‘900
Individuare le caratteristiche degli autori esaminati nell’ambito del genere
CONTENUTI:
Inquadramento storico. Il romanzo dell’Ottocento e del Novecento:
.
Italo Svevo: vita,opere e poetica
Da “La coscienza di Zeno”: ”:”La prefazione del dottor S.”,, ”Augusta”, La
catastrofe finale”
24
6.1 Italiano
VI MODULO: storico-culturale: Avanguardie del primo Novecento e la poesia ermetica.
OBIETTIVI :
Conoscere le caratteristiche della corrente poetica
Conoscere la poetica degli autori esaminati
CONTENUTI:
le avanguardie:caratteristiche.IL Futurismo
La poesia crepuscolare:caratteristiche.G.Gozzano,Totò Merumeni
La poesia Ermetica: caratteri generali.
G. Ungaretti:vita,opere e poetica
Da “L’allegria”: San Martino del Carso, I fiumi
E. Montale :vita, opere e poetica
Da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto.
Spesso il male di vivere ho incontrato.
Da “Satura”: Ho sceso dandoti il braccio un milione di scale.
Gli allievi nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato:
al progetto:”Il quotidiano in classe”(lettura di 3 quotidiani per due mattine ogni settimana)
all’incontro con la professoressa Maria Falcone riguardo il tema della legalità
a due incontri con la dott.ssa Nadia Bulgarelli per approfondire la tematica della comunicazione
nell’ambito dello studio di L.Pirandello .
ad un incontro con una operatrice della Caritas per approfondire il tema dell’immigrazione straniera
nel nostro paese.
I rappresentanti degli studenti
L’insegnante
_____________________
_________________________
__________________________
25
6.2 Storia
Docente: prof. Gina Barbieri
SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA
ANNO SCOLASTICO 2010/11
1
Relazione sulla classe
L’interesse per la disciplina è stato per lo più costante e soprattutto gli avvenimenti dell’ultimo
cinquantennio sono stati spesso oggetto di alcune riflessioni.
L’impegno dimostrato è stato abbastanza costante e la maggior parte della classe ha acquisito una
discreta conoscenza degli argomenti analizzati; alcuni allievi hanno ancora difficoltà nel fare
collegamenti e nel cogliere i nessi di causa –effetto.
2
Obiettivi raggiunti
1. Saper collocare nel tempo e nello spazio gli avvenimenti storici fondamentali
2. Saper cogliere, se opportunamente guidato, rapporti di causa-effetto tra i vari avvenimenti
3. Saper individuare il legame essenziale tra passato e presente
4. Saper usare in modo complessivamente corretto il linguaggio specifico
3
Contenuti disciplinari
Il programma è stato impostato su una scansione modulare ed ho seguito le indicazioni ministeriali.
Nello svolgimento degli argomenti ho cercato di soffermarmi sui temi, i motivi ed i problemi più
significativi della storia non trascurando sia i collegamenti con lo studio della letteratura sia quelli
con il presente.
Per ottenere questi obiettivi ho cercato di partire sempre da elementi concreti (letture, immagini,
documenti) per meglio cogliere il significato dei fatti storici e successivamente stimolare un
giudizio critico della realtà.
I moduli sono indicati dettagliatamente nell’allegato relativo al programma svolto.
4
Metodi e strumenti
Ho utilizzato la lezione frontale ed interattiva .
Libro di testo utilizzato: Francesco Maria Feltri,M.M.Bertazzoni,F.Neri Il tempo e le idee (dal
primo dopoguerra al mondo globale) vol.2 ed.SEI
5
Strumenti e criteri di verifica
La valutazione delle conoscenze acquisite è avvenuta attraverso interrogazioni individualizzate,
prove strutturate e semistrutturate. Nella valutazione delle verifiche sia formative che sommative si
è seguita la griglia allegata in precedenza.
26
6.2 Storia
PROGRAMMA DI STORIA
I MODULO: LA PRIMA GUERRA MONDIALE
OBIETTIVI:
Individuare le cause che determinarono lo scoppio del conflitto
Conoscere le caratteristiche del contesto politico,economico e sociale dell’Europa nei primi anni del
‘900
Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI:
La prima guerra mondiale: le cause
Una guerra di trincea
L’intervento dell’Italia
I trattati di pace
La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS
II MODULO:
I REGIMI TOTALITARI
OBIETTIVI :
Conoscere il contesto politico, economico e sociale dell’Europa nella prima metà del ‘900
Individuare le caratteristiche dei regimi totalitari e saperle contestualizzare
Conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI:
La grande crisi del dopoguerra in Europa
Dalla repubblica di Weimar al nazismo
La crisi del ’29 e il New Deal
L’Italia dallo stato liberale al fascismo
Il fascismo
Il nazismo
III MODULO:
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
OBIETTIVI:
Individuare le cause che determinarono il conflitto
Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico
27
6.2 Storia
CONTENUTI:
Dalla conferenza di Monaco all’invasione della Polonia
La guerra totale
L’ Italia in guerra
La Shoah
La svolta del ’43
La Resistenza in Italia
La fine della guerra
IV MODULO:
IL SECONDO DOPOGUERRA
OBIETTIVI :
Conoscere le caratteristiche principali del contesto politico, economico e sociale del secondo
dopoguerra
Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico
CONTENUTI:
Il mondo alla fine della seconda guerra mondiale
Guerra fredda e ricostruzione in Europa
Gli USA e l’Europa
L’URSS e i paesi comunisti
Conseguenze della guerra fredda
L’Italia Repubblicana
L’ Italia dello sviluppo economico
La classe ha partecipato:
ad una lezione di approfondimento del prof. A. Cornia “La seconda rivoluzione industriale e
l’elettromagnetismo”
ad un incontro con un ex partigiano (Luigi Borellini)
I rappresentanti degli studenti
L’insegnante
___________________________
____________________________
___________________________
28
6.3 Inglese
Docente: prof.ssa Vanna Valentini
SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA
ANNO SCOLASTICO 2010/11
PERCORSO FORMATIVO ATTUATO
1.Presentazione della classe
2.Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità
3.Contenuti disciplinari articolati in macro unità
4.Metodologia
5.Verifica e valutazione
6.Tipologia delle prove
7. Attività di recupero
8. Testi, materiali, attrezzature
Allegati:
a.Programma finale
b.Simulazioni Terza prova
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta di 7 alunni che vengono accorpati alla classe V E di elettrotecnica per le
materie comuni. Non si sono evidenziati problemi di integrazione tra le due classi, al contrario i
ragazzi sono stati disponibili al dialogo educativo e il rapporto tra di loro è stato sempre ottimo.
Ho preso contatto con la classe quest’anno per la prima volta e all’inizio non è stato semplice
convogliare le conoscenze piuttosto lacunose e sparse degli anni precedenti in qualcosa di organico
e proficuo utile per raggiungere una preparazione adeguata ad un esame di maturità.
Devo dire che la maggior parte dei ragazzi ha risposto con entusiasmo e con serio impegno,per cui
la situazione è decisamente migliorata e ha portato alcuni studenti ad ottenere buoni risultati.
Purtroppo permane qualche caso di profitto non molto brillante.
La frequenza è stata in complesso discreta, anche se per qualche studente non sempre regolare.
2.OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI IN TERMINI DI
COMPETENZE E CAPACITA’.
All’interno delle due aree generali della comprensione e della comunicazione sono stati
complessivamente raggiunti i seguenti obiettivi:
COMPRENSIONE ORALE
a. L’alunno sa comprendere il messaggio di un testo ascoltato.
b. Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo ascoltato.
29
6.3 Inglese
COMPRENSIONE SCRITTA
a. Sa comprendere il messaggio di un testo letto.
b. Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo letto.
c. Sa attuare semplici inferenze.
PRODUZIONE ORALE
a. Sa rispondere a domande.
b. Sa partecipare ad una conversazione in situazione nota.
c. Sa esprimere il proprio vissuto.
PRODUZIONE SCRITTA
a.
b.
c.
d.
Sa eseguire esercizi strutturali.
Sa rispondere a questionari.
Sa produrre un dialogo semplice.
Sa produrre un testo descrittivo.
FUNZIONI
a. Sa utilizzare le funzioni di base in relazione ad un contesto dato.
STRUTTURE
a. Sa produrre messaggi la comprensione dei quali non sia compromessa da scorrettezza
grammaticale.
LESSICO
a. Conosce e sa utilizzare il lessico relativo alle situazioni affrontate.
b. Conosce e sa utilizzare il lessico professionale di base.
3.CONTENUTI DISCIPLINARI ARTICOLATI IN MACRO UNITA’
Il programma del corso è stato svolto cercando di aderire alle direttive ministeriali.
Sono stati sviluppati tre macro moduli che costituiscono la base della programmazione della lingua
straniera per l’intero biennio post-qualifica. L’articolazione dei moduli ha tenuto conto delle
esigenze degli studenti e della programmazione del Consiglio di Classe, secondo i principi di
flessibilità e alternanza tematica nel corso dell’anno.
30
6.3 Inglese
Modulo 1: CONSOLIDAMENTO LINGUISTICO
Ha avuto lo scopo di completare e rafforzare le competenze, le abilità e le conoscenze acquisite al
termine del triennio.
Modulo 2: CIVILTA’ E CULTURA
Ha avuto lo scopo di sviluppare argomenti di civiltà e letteratura inglese..
Modulo 3 : MICROLINGUA
Ha avuto lo scopo di far acquisire le terminologie e i linguaggi specifici del settore di qualifica,
inoltre ha cercato di favorire la capacità di interazione a livello orale e scritto in situazioni di
comunicazione professionale.
4.METODOLOGIA
Si è utilizzato il metodo funzionale-comunicativo, presentando la lingua in situazione e cercando di
coinvolgere attivamente gli studenti mediante l’uso del dialogo, del lavoro a coppie, di gruppo e di
tutte le altre strategie che favoriscono la comunicazione.
Il metodo è stato reso flessibile in relazione al tipo di obiettivo da perseguire, ai tempi e alle
esigenze degli alunni.
La riflessione grammaticale ha privilegiato gli aspetti comunicativi e semantici lo studente è stato
guidato a dedurre la regola dal contesto di comunicazione in cui essa è inserita, al fine di utilizzarla
in una produzione corretta e significativa.
FASI METODOLOGICHE
1. Warm up e richiamo delle conoscenze pre-acquisite.
2. Presentazione (ascolto o lettura) di un testo di tipo dialogico o non.
3. Comprensione globale.
4. Analisi tramite esercizi di comprensione.
5. Attivazione delle funzioni e delle strutture presenti.
6. Rinforzo tramite lavoro a coppie, di gruppo o individuale.
7. Riflessione sulla lingua.
8. Ampliamento.
9. Verifica.
10. Azione di recupero.
31
6.3 Inglese
5.VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica è stata attuata al termine di ogni modulo o sezione di modulo, e, con finalità di feedback,
anche durante le singole lezioni mediante il dialogo. Essa è stata coerente con gli obiettivi esposti e
la metodologia descritta.
Ha verificato la capacità degli alunni di utilizzare le funzioni comunicative e di usare le quattro
abilità di base all’interno di un quadro sintattico appropriato. Nei moduli in cui gli obiettivi lo
prevedevano, essa ha anche verificato la conoscenza e l’elaborazione dei contenuti culturali e/o
tecnici.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda i criteri di valutazione è stata adottata una griglia per obiettivi che fa
riferimento ai criteri espressi dal Collegio Docenti.
In relazione alle singole prove disciplinari, sono stati assegnati punteggi specifici per ogni obiettivo
verificato.
La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di pronuncia, lettura, lessico adeguato,
comprensione, contenuti e capacità comunicativa complessiva.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
IN BASE AGLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE
COMPRENSIONE ORALE
9-10
Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
ascoltato anche senza bisogno di ripetizione.
7-8
Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
ascoltato, ma talvolta necessita di ripetizione.
6
Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni
specifiche del testo ascoltato dopo ripetizione.
5
Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo
ascoltato dopo ripetizione.
3-4
Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche dopo
numerose ripetizioni.
1-2
Lo studente comprende solo alcune parole, senza capire il messaggio globale.
32
6.3 Inglese
COMPRENSIONE SCRITTA
9-10
Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
letto anche senza bisogno di rileggerlo.
7-8
Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo
letto, ma talvolta necessita di rileggerlo.
6
Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni
specifiche del testo dopo averlo riletto.
5
Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo dopo
averlo riletto diverse volte.
3-4
Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche dopo
averlo riletto numerose volte.
1-2
Lo studente comprende solo alcune parole del testo, senza capire il messaggio globale.
PRODUZIONE ORALE
9-10
Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma e pronuncia corrette.
7-8
Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma e pronuncia
quasi sempre corrette.
6
Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo
qualche errore nella forma e nella pronuncia.
5
Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo
errori non gravi nella forma e nella pronuncia.
3-4
Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma e
nella pronuncia.
1-2
Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio
comunicativo.
33
6.3 Inglese
PRODUZIONE SCRITTA
9-10
Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma corretta.
7-8
Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma quasi sempre
corretta.
6
Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo
qualche errore nella forma.
5
Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo
errori non gravi nella forma.
3-4
Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma.
1-2
Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio
comunicativo.
STRUTTURE
9-10
Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo appropriato.
7-8
Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo quasi sempre appropriato.
6
Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo abbastanza appropriato, pur commettendo
qualche errore non grave.
5
Lo studente conosce solo alcune strutture e commette diversi errori nell’utilizzarle.
3-4
Lo studente commette gravi errori nell’utilizzo delle strutture.
1-2
Lo studente non conosce e non è in grado di utilizzare le strutture proposte.
LESSICO
9-10
Lo studente conosce e utilizza in modo appropriato una vasta gamma di vocaboli.
7-8
Lo studente conosce e utilizza in modo quasi sempre appropriato un discreto numero di vocaboli.
6
Lo studente conosce e utilizza in modo abbastanza appropriato i vocaboli di base.
5
Lo studente conosce e utilizza un limitato numero di vocaboli.
3-4
Lo studente utilizza solo un esiguo numero di vocaboli.
1-2
Lo studente conosce solo alcuni vocaboli.
34
6.3 Inglese
6. TIPOLOGIA DELLE PROVE
COMPRENSIONE ORALE:
Prove d’ascolto a diversi livelli di comprensione.
COMPRENSIONE SCRITTA:
Comprensione di brani letti a diversi livelli di richieste. Prove di tipo strutturato.
PRODUZIONE ORALE:
Esposizione di contenuti culturali e professionali
Riferire fatti accaduti.
Commenti e considerazioni personali.
Interviews.
PRODUZIONE SCRITTA:
Completamento.
Produzione dialoghi.
Questionari.
Prove di tipo strutturato.
LESSICO:
Completamento.
Sequenze.
Liste.
Mind maps.
Inoltre: Simulazioni di terza prova di esame di stato.
35
6.3 Inglese
7.ATTIVITA’ DI RECUPERO
A. La programmazione ha preso l’avvio da un modulo di revisione e consolidamento delle
conoscenze acquisite l’anno precedente; esso è stato dunque inteso anche come momento di
recupero e sostegno per gli alunni che erano stati promossi con debiti, o per gli alunni con lievi
lacune nella preparazione.
B. Le strategie di recupero in itinere sono state attuate in classe ogniqualvolta se ne sia rilevata la
necessità a favore degli alunni che presentavano difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi nei
diversi ambiti dell’apprendimento:
1.
2.
3.
4.
difficoltà di comprensione
difficoltà di applicazione
difficoltà nella motivazione
difficoltà nel metodo di studio.
8. TESTI, MATERIALI E ATTREZZATURE
“SOLUTIONS 2 + Workbook” di C. Marcelli e T. Wood ( ed. Longman)
“THE NW BURLINGTON ENGLISH GRAMMAR” di P. Conti, E. Sharman ,R. Rizzo con A.
Cowan ( ed. Burlington – Le Monnier)
“ ELECTR-ON” di R. Beolè – M. Robba ( ed. Edisco)
Sono inoltre state usate fotocopie e appunti da altri testi relative ai moduli 1 e 2. Come strumenti di
supporto: registratore, videoregistratore, lettore CD.
36
6.3 Inglese
PROGRAMMA FINALE LINGUA INGLESE
Modulo 1 :
a) Revisione delle principali strutture e funzioni linguistiche degli anni precedenti.
b) STRUCTURES
THEMES AND FUNCTIONS
Passive Tenses
Present perfect simple
Present Perfect Continuous
Duration form ( since, for, how long)
Past Continuos
IF clauses 1st and 2nd type
Talking about events and processes in the passive form
Completed and not completed actions
Actions taking place at a certain time in the past
Conditions
Modulo 2 : CIVILTA’ -LETTERATURA
° Wartime in Great Britain: World War 1.
° The Great Depression: The Stock Market crash and the New Deal.
° World War II
° The Building of Europe: The European Union
Modulo 3 : MICROLINGUA
° Conventional power plants: Nuclear, thermoelectric and hydroelectric power plants.
° Alternative power sources : solar , wind, tidal, geothermal and biomass energy.
° What is renewable energy?
° Generators
° Transformers
° Rectifiers
° Transmitting electric power: The distribution system
° The Electric car
° The Microprocessor
°Computers inside: The C.P.U.. Internal Memories, Mass storage devices
° Types of computers
° Computer components: Hardware, Software, Operating systems
° Networks
Al momento della stesura del presente documento non sono ancora stati svolti gli ultimi argomenti
del modulo di microlingua ( che verranno affrontati presumibilmente dalla seconda metà di Maggio
sino al termine dell’anno scolastico).
Carpi,li 15 Maggio 2011
VANNA VALENTINI
37
6.4 Matematica
Docente: Prof.ssa Roberta Righi
SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA
ANNO SCOLASTICO 2010/11
PERCORSO FORMATIVO ATTUATO
CLASSE
5°C
DOCENTE RIGHI ROBERTA
DISCIPLINA MATEMATICA
LIBRO DI TESTO M. SCOVENNA – APPUNTI DI ANALISI INFINITESIMALE –
Ed. CEDAM - 2002
38
6.4 Matematica
1.
2.
3.
4.
5.
Relazione sulla classe
Contenuti disciplinari ed obiettivi
Obiettivi d’apprendimento
Metodologia
Strumenti e criteri di valutazione
1. RELAZIONE SULLA CLASSE
La classe composta da 7 alunni, articolata con la classe 5E, ha sempre dimostrato interesse per la
materia, partecipazione all’attività scolastica e desiderio di approfondimento sia per gli aspetti
teorici sia per quelli applicativi. Un gruppo ha dimostrato senso di responsabilità impegnandosi con
buona continuità e diligenza ottenendo una preparazione omogenea e approfondita. Alcuni ragazzi
con un profitto insufficiente, soprattutto a causa di lacune pregresse, sono riusciti attraverso una
impegno costante a raggiungere risultati appena sufficienti. Alcuni hanno difficoltà ad esprimersi
attraverso un linguaggio ed una terminologia scientifica corretta. Al fine di consolidare le nozioni
acquisite e la padronanza del calcolo sono state dedicate molte ore alla fase applicativa.
L’attività didattica ha subito rallentamenti e interruzioni in seguito allo svolgimento di attività della
classe come lo stage aziendale che ha posticipato l’inizio dell’anno scolastico al 19 ottobre 2010.
Molti hanno partecipato con entusiasmo alle diverse gare di matematica proposte (Olimpiadi della
matematica, Kangourou, gara a squadre di istituto).
2. CONTENUTI DISCIPLINARI ED OBIETTIVI
I teoremi trattati nei vari moduli sono stati considerati solo come enunciati senza dimostrazione.
Modulo 1: recupero prerequisiti
Obiettivi
Contenuti
• Saper applicare le conoscenze di
goniometria
• Acquisire operatività nel piano cartesiano
• Acquisire le tecniche di base per la
risoluzione di equazioni esponenziali e
logaritmiche
• Utilizzare con sicurezza le tecniche e le
procedure di calcolo per risolvere
equazioni, sistemi di equazioni
• Acquisire sicurezza nel calcolo con le
disequazioni
• Funzioni goniometriche seno, coseno,
tangente
• le due relazioni fondamentali della
goniometria
• angoli associati (90° ± α, 180°− α)
• teoremi sui triangoli rettangoli
• Funzione ed equazione esponenziale
• Funzione ed equazione logaritmica
• Equazioni di secondo grado
• Equazioni di grado superiore al secondo:
binomie, trinomie, biquadratiche
• Disequazioni algebriche razionali
• Piano cartesiano
39
6.4 Matematica
Modulo 2: Funzioni elementari
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
• Riconoscere le principali funzioni
elementari
• Saper riconoscere il grafico delle
principali funzioni elementari
• Conoscere le caratteristiche delle funzioni
elementari
• Saper individuare le proprietà di una
funzione dal grafico
•
Contenuti
Definizione di funzione
Funzioni iniettive, suriettiva, biettive
Funzione costante
Funzione lineare
Funzione quadratica
Funzione di proporzionalità inversa
Funzioni trascendenti: seno, coseno,
tangente, logaritmica, esponenziale
Caratteristiche e grafici
Modulo 3: Generalità sulle funzioni reali di variabili reali
Obiettivi
Contenuti
• Saper trovare il dominio di una funzione
analitica
• Saper trovare le intersezione di una
funzione con gli assi cartesiani.
• Saper distinguere funzioni crescenti e
decrescenti dal grafico
• Saper trovare il segno di una funzione
• Saper riconoscere le funzioni pari, dispari
• Saper riconoscere le funzioni pari, dispari,
periodiche dal grafico
• Intervalli di R (limitati, illimitati, chiusi,
aperti, semichiusi a sinistra o a destra)
• Approccio intuitivo al concetto di intorno
di un punto e di punto di accumulazione
• Funzioni pari e dispari
• Funzioni periodiche
• Funzioni monotone
• Segno di una funzione
40
6.4 Matematica
Modulo 4: Limiti delle funzioni
Obiettivi
Contenuti
• Comprendere il significato di limite
• Saper operare con i limiti
• Saper ipotizzare l’andamento di una
funzione razionale intera o fratta
all’infinito o in un intorno di punti
particolari utilizzando i limiti
• Conoscere il teorema di esistenza del
limite ed unicità del limite (solo
enunciato)
• Riconoscere le forme indeterminate
•
•
•
•
•
Approccio intuitivo al concetto di limite
Limite all’infinito
Limiti al finito
Limiti destro e sinistro
Operazioni sui limiti (solo enunciati):
somma, prodotto, rapporto e casi
particolari del rapporto 1/0 e 1/∞
• Forme indeterminate: + ∞ − ∞ ; ∞ / ∞;
0/0, 0·∞
Modulo 5: Continuità delle funzioni
•
•
•
•
Obiettivi
Acquisire ulteriori elementi per la
costruzione del grafico di una funzione:
discontinuità, continuità, asintoti
Calcolo di limiti che si presentano nella
forma indeterminata 0/0, ∞ / ∞ per funzioni
razionali fratte
Individuazione e riconoscimento dei tipi di
discontinuità per le funzioni razionali fratte
Ricerca degli asintoti di funzioni razionali
fratte
Contenuti
• Significato intuitivo di funzione continua
• Definizione di funzione continua in un
punto e in un intervallo
• Continuità delle funzioni elementari
• Classificazione dei punti di discontinuità
di una funzione: prima, seconda e terza
specie
• Eliminazioni delle forme indeterminate
• Asintoti orizzontali, verticali e obliqui
41
6.4 Matematica
Modulo 6: Derivata di una funzione e sue applicazioni
Obiettivi
Contenuti
• Acquisire gli elementi fondamentali per la
costruzione di un grafico di una funzione
• Saper utilizzare le informazioni originate
dallo studio delle derivate di una
funzione
• Saper calcolare la derivata di y = k, y = x,
y = x2 utilizzando la definizione
• Saper calcolare la derivata di una funzione
• Ricerca del coefficiente angolare della
tangente a una curva in un suo punto
• Saper individuare gli intervalli di
crescenza e decrescenza
• Saper riconoscere e determinare gli
eventuali punti di massimo e di minimo
di una funzione
• Saper riconoscere e determinare gli
eventuali punti di flesso di una funzione
• Saper rappresentare in modo corretto
funzioni semplici razionali intere e fratte
• Introduzione al concetto di derivata in un
punto mediante il problema della velocità
istantanea di un corpo che si muove di
moto rettilineo.
• Definizione di derivata
• Derivata delle funzioni elementari
• Significato geometrico di derivata in un
punto
• Regole di derivazione: derivata della
somma algebrica, del prodotto, del
quoziente di due funzioni
• Continuità e derivabilità
• Equazione della tangente a una curva.
• Funzioni crescenti e decrescenti.
• Studio del segno della derivata prima.
• Definizione di punti di massimo e di
minimo relativo e assoluto.
• Studio dei massimi e dei minimi relativi
con la derivata prima.
• Cenni sulla concavità e punti di flesso con
lo studio della derivata seconda.
• Grafico di una funzione
42
6.4 Matematica
3. OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO
STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI ABILITA’
Conoscere : Classificazione e dominio di una funzione
Concetto intuitivo di limite
Concetto di derivata
Derivate di funzioni elementari
Saper fare : Calcolare il dominio di una funzione razionale
Calcolare il limite di una funzione razionale
Calcolare la derivata di una funzione razionale
Rappresentare il probabile grafico di una funzione
Riconoscere le caratteristiche principali del grafico di una funzione
OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA
‰
‰
‰
Acquisizione ed uso del linguaggio specifico
Comprensione delle diverse tipologie testuali
Rielaborazione ed utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite
1.
2.
3.
4.
5.
Uso di termini e simboli specifici sia nelle prove scritte che in quelle orali
Analisi guidata di schemi ed appunti
Analisi del testo di esercizio
Applicazione operativa delle regole studiate
Confrontare e mettere in relazione i vari contenuti appresi.
4. METODOLOGIA
Le intenzioni iniziali di approfondire gli argomenti con riferimenti teorici specifici (anche solo
quelli proposti dal libro di testo) si dimostrano superiori alle possibilità della classe per il limitato
tempo a disposizione. Quindi per rendere il programma di analisi infinitesimale più semplice si è
ridotta la teoria ai concetti essenziali, dando largo spazio alle esercitazioni cercando di consolidare
le capacità operative degli alunni; fornendo comunque gli strumenti ai più abili per una discreta
infarinatura teorica. In ultima fase ho fatto esempi dando loro schede di lavoro, sottolineando
sempre quanto sia importante la matematica come fondamento alle altre discipline.
Dei vari argomenti è stata data una presentazione e una trattazione prevalentemente intuitiva,
curando soprattutto l'aspetto applicativo mediante lo svolgimento di esercizi di diversa difficoltà
con discussione sia libera che guidata. L'aspetto teorico riguardante le definizioni e le proprietà è
stato affrontato con adeguati esempi per favorirne l’apprendimento, le dimostrazioni dei teoremi,
invece, non sono state proposte. La parte di analisi matematica è stata pressoché interamente trattata
su funzioni algebriche razionali.
Sono stati assegnati esercizi di tipologia varia come attività domestica per lo più corretti in classe.
43
6.4 Matematica
Non sono mancati momenti di recupero per ripassare concetti e procedure di calcolo relative agli
anni precedenti.
La ripetizione di spiegazioni, la risoluzione alla lavagna degli esercizi assegnati per casa e la
correzione in aula delle verifiche è stata la normale e continua attività di controllo e recupero. Utile
è stata la ricostruzione dei punti fondamentali della lezione con schemi riassuntivi come ad esempio
(le funzioni razionali fratte, espresse in forma algebrica, si prestano bene per suggerire l’indicazione
di possibili asintoti in base al grado del numeratore e denominatore):
“gli asintoti delle funzioni algebriche razionali fratte, in base al grado del numeratore e
denominatore:
Grado del numeratore minore del grado del
denominatore.
Asintoto orizzontale di equazione y=0
Grado del numeratore uguale al grado del
denominatore.
Asintoto orizzontale con equazione y uguale al
rapporto dei coefficienti di grado massimo
Grado del numeratore uguale al grado del
denominatore più uno.
Asintoto obliquo
Grado del numeratore maggiore del grado del
denominatore più uno.
Assenza di comportamento asintotico
all’infinito.
e la presenza dell’asintoto verticale sia da ricercarsi nei valori che annullano il denominatore,
specificando questa come condizione necessaria, ma non sufficiente.”
Nella fase riassuntiva degli argomenti, ho dato delle regole “pratiche e sintetiche” per memorizzare
e collegare la rappresentazione grafica ad alcuni argomenti trattati o gli stessi concetti. Pur essendo
restia a fornire ricette di questo tipo, perché mnemoniche e meccaniche ma necessarie per le
difficoltà mostrate da una buona parte della classe; vedi ad esempio la frase “salto finito: prima;
salto infinito: seconda; buco: terza” per memorizzare la discontinuità in un punto.
L’attività prevista in sala computer o con iphone (uso consapevole delle tecnologie) è stata
formulata sia verso l’utilizzo di software applicativo (Geogebra) per ricavare il grafico di una
funzione e confrontare i risultati ottenuti con il suo studio, sia di esecuzione personale degli
studenti.
STRUMENTI DI LAVORO
-
libro di testo (consigliato)
schemi ed appunti
schede di lavoro
software didattico: Geogebra
uso di internet: recupero, test, esercizi in siti menzionati nel sito della scuola
http://www.vallauricarpi.it/ dipartimento di matematica .
44
6.4 Matematica
5. STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Strumenti:
- compito di tipo tradizionale
- indagine in itinere con verifiche informali
- risoluzione di esercizi alla lavagna
- prove semistrutturate
- verifiche orali: interrogazioni sotto forma di: soluzione guidata di un esercizio, esposizione di
un argomento indicato dall'insegnante. Valutazione degli interventi significativi durante le
lezioni
- simulazioni di terza prova.
Inoltre, sono stati oggetto di valutazione anche:
- l’interesse e l’attenzione con cui l’alunno ha affrontato le lezioni;
- l’atteggiamento più o meno critico nell’avvicinarsi a concetti ed argomenti nuovi;
- l’impegno nello svolgimento delle attività proposte in classe;
- l’impegno nello svolgimento del lavoro domestico;
- la partecipazione attiva durante le lezioni.
Criteri di valutazione:
- utilizzo della griglia riportata nel POF.
Carpi, li 15 Maggio 2011
L’insegnante
Prof.ssa Roberta Righi
45
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
Docente: prof. Alberto Manganiello
TEMPI
Tempi previsti dai programmi ministeriali:
- ore settimanali: 6
- ore complessive (a.s. 2010-11): 198
- ore effettive di lezione svolte dal docente titolare: 102
- ore effettive di lezione svolte dal docente supplente: 96
CONTENUTI
MODULO 1 SISTEMI DI ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DATI
Testi
De Santis, Cacciaglia, Saggese, ed. Calderini, “Sistemi, automazione e
organizzazione della produzione” Volume unico
Modulo 3; Unità 1-2-3;
Modulo 4; Unità 1;
Modulo 7; Unità 1-2-3-4-5-6;
Modulo 11; Unità 1-2-3-4-5-7-8;
Modulo 12; Unità 1-2-4-5;
De Santis, Cacciaglia, Saggese, ed. Calderini , “Corso di Sistemi”- Volume. 2°
Mod.2 U.D.2;
Obiettivi
¾Conoscere le diverse tipologie di trasduttori e i loro principi di funzionamento.
¾Saper descrivere, analizzare e progettare un circuito di condizionamento per
trasduttore.
¾Saper analizzare e progettare un circuito di interfacciamento per microprocessore
¾Conoscere l’architettura di un sistema di acquisizione e distribuzione dati.
¾Conoscere i vari tipi di conversione e le relative problematiche
¾Saper analizzare e progettare un sistema di acquisizione e distribuzione dati.
Obiettivi minimi
¾Conoscere le diverse tipologie di trasduttori.
¾Saper descrivere un circuito di condizionamento per trasduttore.
¾Saper analizzare un circuito di interfacciamento per microprocessore
¾Conoscere i vari tipi di conversione e le relative problematiche
¾Conoscere l’architettura di un sistema di acquisizione e distribuzione dati.
46
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
Contenuti
U.D 1.1 Sensori e Trasduttori
1.1.1- Definizione di sensore e di trasduttore.
1.1.2- Parametri dei trasduttori.
1.1.3- Il problema della linearità nei sensori di tipo resistivo.
1.1.4- Il problema della linearità nei sensori con carico.
1.1.5- Il metodo dei generatori di corrente e dei ponti di Wheatstone per sensori resistivi
U.D 1.2 Tipi di sensori
1.2.1- Sensori di temperatura.
Il sensore PT 100
Il termistore NTC
Il trasduttore AD 590
Il trasduttore LM 35
Le termocoppie
1.2.2-Sensori di forza e pressione.
1.2.3-Sensori di posizione lineari e angolari.
1.2.4-Sensori di luminosità
1.2.5-Sensori di umidità di tipo capacitivo.
U.D.1.3 Circuiti di condizionamento per sensori
1.3.1 Descrizione di un circuito di condizionamento per sensore
1.3.2 Analisi e sintesi di circuiti di condizionamento per i sensori dell’ U.D. 1.2
U.D 1.4 Circuiti di interfacciamento
1.4.1- Il problema generale dell’interfacciamento
1.4.2- Interfacciamento del microprocessore con le periferiche.
1.4.3- Interfacciamento del microprocessore con le memorie.
1.4.4- Analisi e sintesi di circuiti di interfacciamento per periferiche e memorie
.
U.D 1.5 La conversione analogica-digitale e digitale-analogica
1.5.1-Caratteristiche dei convertitori A-D
1.5.2-Caratteristiche dei convertitori D-A (cenni)
1.5.3-Le caratteristiche dei circuiti sample and hold
1.5.3-Tecniche di interfacciamento dei convertitori (cenni)
47
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
U.D.1.6 Acquisizione e distribuzione dati
1.6.1-Generalità.
1.6.2-Architetture dei sistemi di acquisizione dati monocanale e multicanale
1.6.3-Architetture dei sistemi di distribuzione dati monocanale e multicanale
MODULO 2 CONTROLLO E REGOLAZIONE
Testi:
De Santis, Cacciaglia, Saggese, ed. Calderini, “Sistemi, automazione e
organizzazione della produzione” Volume unico
Modulo 13; Unità 1-2-4-5-6-;
Giannoni,Guidi ed. Jackson Libri,” Sistemi, automazione e organizzazione della
produzione vol 2°”
Modulo 1 U.D. 1.1-U.D.1.3-U.D.1.4-U.D.1.5
Obiettivi
¾ Saper descrivere e ricavare un modello rappresentativo schematizzandolo con un
diagramma a blocchi funzionale.
¾ Saper analizzare e ricavare la funzione di trasferimento.
¾ Conoscere i requisiti del progetto statico e del progetto dinamico.
¾ Saper definire ed applicare le condizioni di stabilità.
¾ Saper classificare le diverse tipologie di sistemi di controllo
Obiettivi minimi
¾ Saper descrivere un modello rappresentativo schematizzandolo con un diagramma a
blocchi funzionale.
¾ Saper analizzare la funzione di trasferimento.
¾ Conoscere i requisiti del progetto statico e del progetto dinamico.
¾ Saper definire le condizioni di stabilità.
¾ Saper classificare le diverse tipologie di sistemi di controllo
Contenuti
U.D. 2.1 SISTEMI DI CONTROLLO ANALOGICI
2.1.1- Sistemi di controllo e sistemi controllati
2.1.2- Sistemi ad anello aperto ed anello chiuso
2.1.3- La progettazione statica e la progettazione dinamica.
2.1.4- Esempi di Sistemi di controllo analogici, ON/OFF, analogici/digitali
48
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
U.D. 2.3 IL PROGETTO DINAMICO
2.3.1-Parametri di valutazione
2.3.2-La Stabilità: concetti base
2.3.3-Le reti correttrici :concetti base
MODULO 3 APPLICAZIONI
Testi
Manuali di laboratorio
Manuali di TEXA spa
Obiettivi
¾
¾
¾
¾
¾
Individuazione del problema e scelta del modello
Scelta, analisi e studio del trasduttore
Scelta, analisi e studio dell’attuatore
Scelta del sistema di controllo
Ottimizzazione del sistema sia dal punto di vista tecnico che economico
Contenuti
3.1 PORTA PARALLELA PC
3.2 MOTORE PASSO PASSO
3.3 MOTORE IN CORRENTECONTINUA A MAGNETI PERMANENTI
3.4 LabVIEW. Programmazione PC con linguaggio grafico
3.5 POMPA DI CALORE
3.6 ELETTRONICA NELL'AUTOMOBILE. DIAGNOSI DELL'IMPIANTO DI
CLIMATIZZAZIONE
49
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
Attività didattica
- Lezione frontale
- Discussione collettiva
- Ricerca guidata
- Lavori di gruppo
- Insegnamento per problemi
- Discussione di un
problema, cercando di
trovare insieme la soluzione
- Risoluzione di esercizi di
diverso livello di difficoltà
Mezzi e strumenti
- Libri di testo
- Manuali per la normativa
vigente e per i dati dei
componenti
- Schemi ed appunti
personali
- Riviste specifiche
- Libri presenti in biblioteca
- Strumentazione presente in
laboratorio
- Personal computer
- Software didattico
- Modelli
Verifiche
-Indagine in itinere con
verifiche informali
- Risoluzione di esercizi
- Interrogazioni orali
- Discussioni collettive
- Esercizi scritti
- Prove di laboratorio
- Relazioni
- Test di verifica variamente
strutturati
- Prove di laboratorio
QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
La partecipazione al dialogo educativo è nel complesso buona. L’attitudine per la disciplina e
l’interesse sono mediamente discreti, buona in taluni casi, ottima in un caso. L’impegno nello studio
sia in classe che a casa è stato mediamente più che discreto in quasi tutto il periodo scolastico.
Il metodo di studio è efficace in alcuni casi, buono per la maggior parte della classe.
Obiettivi della disciplina
Il progetto didattico è stato redatto con l’intento di fornire agli studenti le conoscenze di base per
formare tecnici in grado di operare in ambito industriale e/o in modo autonomo cercando di
sviluppare le capacità di analisi e sintesi necessarie a tale figura professionale.
Obiettivi realizzati in termini di competenze
Alcuni alunni possiedono capacità molto buone di argomentazione e rielaborazione, di esposizione,
di analisi e sintesi. In generale la classe ha acquisito in modo più che discreto la capacità di
riconoscere gli elementi fondamentali di un sistema, di descriverlo con schemi semplici, di
analizzare i contenuti fondamentali; gli allievi generalmente superano la difficoltà nell’applicare
concetti noti per la risoluzione di problemi specifici e per collegare tra loro elementi
apparentemente diversi. Essi hanno acquisito una conoscenza schematica, sufficientemente
completa, spesso affidabile e precisa riguardo, concetti, regole, procedimenti, metodi o criteri da
seguire.
50
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
E’ stata acquisita in modo più che sufficiente la capacità di fare la trattazione sintetica di argomenti,
di risolvere semplici problemi a soluzione rapida, di risolvere semplici casi pratici e professionali,
di sviluppare semplici progetti, di risolvere esercizi di media complessità, di adoperare
correttamente i manuali tecnici ed interpretare la documentazione tecnica del settore; essi sanno
applicare le norme di protezione e di prevenzione degli infortuni, posseggono sufficienti capacità
organizzative e di documentazione, sanno progettare, realizzare e collaudare con sufficiente
autonomia semplici sistemi.
Per quel che riguarda la capacità espositiva, gli alunni si esprimono in maniera schematica e
spesso corretta, e conoscono sufficientemente bene la terminologia tecnica per una corretta
comunicazione sia scritta che orale.
Per quanto riguarda l’auto-orientamento, essi sono fiduciosi nelle proprie possibilità ed hanno
sufficientemente chiari gli obiettivi da perseguire riconoscendo sempre esplicitamente i propri
interessi.
Per quel che concerne le attività pratiche, gli alunni sanno organizzare sufficientemente il proprio
lavoro in maniera autonoma e portare a termine un compito assegnato e sanno manifestare le loro
capacità anche all’interno di un gruppo di lavoro. In particolare sanno utilizzare la Componentistica
elettronica ed i Programmi di Simulazione tipici dei Sistemi automatici. Infine la classe è stata
preparata su un percorso didattico progettato in collaborazione con TEXA spa, azienda leader
mondiale nel settore automotive. Un allievo ha partecipato al concorso nazionale tenutosi a Treviso,
classificandosi al terzo posto
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
Si è cercato di individuare una metodologia didattica volta a favorire lo sviluppo ed il
potenziamento delle abilità espressive, di analisi, di riflessione, di rielaborazione e di sintesi,
capace di fornire non solo le conoscenze essenziali ma anche i procedimenti applicativi, tramite la
proposta di esercizi esplicativi di diversa complessità; i diversi argomenti sono stati trattati con
gradualità, procedendo dai concetti più semplici verso quelli più complessi, per facilitare la
comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche. Si è cercato di presentare i contenuti in
maniera ben strutturata e funzionale, fornendo agli allievi la chiave interpretativa della disciplina,
muovendosi dal generale al particolare e cercando spiegazioni semplici per fenomeni complessi.
Si è infine sempre cercato di presentare la materia mettendo in evidenza correlazioni logiche e
collegamenti tra i diversi argomenti, affrontandoli in maniera tale da ricondurre lo studio dei sistemi
e dei fenomeni complessi a quello dei loro modelli elementari
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
Il processo di insegnamento - apprendimento si è sviluppato in modo lineare nel corso dell’anno
scolastico.
51
6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione
SUSSIDI DIDATTICI
Si è arricchita l’attività didattico - educativa con l’utilizzo di libri di testo, manuali per la normativa
vigente, manuali per i dati dei componenti, schemi ed appunti personali, riviste specifiche e
strumentazione presente in laboratorio, visite a mostre e fiere di rilevante contenuto tecnicoscientifico.
Carpi, li 15 Maggio 2011
L’insegnante
Dott. Prof. Alberto Manganiello
52
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
Docente: Prof. Ing. Franco Guaita
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Tempi
Svolgimento del Programma e Relazione sulla classe
Metodologia
Interdisciplinarità
Strumenti e criteri di valutazione
Obiettivi d’apprendimento raggiunti
Area di Approfondimento e supporto all’argomento a piacere in area tecnica
Attività di recupero
Contenuti disciplinari ed obiettivi
1. Tempi
Tempi previsti dai programmi ministeriali:
- ore settimanali: 9 (di cui 3 in laboratorio)
- ore complessive per anno scolastico: 297
2. Svolgimento del Programma e Relazione sulla classe
Il programma del corso è stato svolto per buona parte in aderenza a quello Ministeriale.
La preparazione iniziata lo scorso anno per affrontare schemi circuitali anche di grandi dimensioni e
schemi a blocchi di una certa consistenza ha consentito di operare solamente una azione iniziale di
rafforzamento e ripasso per proseguire con l’approfondimento del programma impostato.
Essenzialmente gli argomenti trattati riguardano la trasmissione dei segnali in tutte le sue forme e
tecniche con particolare risalto di quelle digitali.
Così come indicato nei programmi ufficiali si è inteso approfondire in particolare una tematica,
quella riguardante lo sviluppo di sistemi di trasmissione dati connessi a circuiti di controllo
programmati. In ambito lavorativo locale questo aspetto è risultato importante assieme alla
conoscenza delle reti di computer e alle interconnessioni con particolare riguardo alla realizzazione
di cablaggi strutturati per gli edifici industriali e del terziario. Questi concetti sono stati sviluppati in
particolare dagli studenti che hanno partecipato attivamente alla parte progettuale del prototipo
realizzato per il concorso BellaCoopia.
Il Progetto "Bellacoopia Premio Liana Stradi", giunto alla sua 5° edizione, è un concorso
provinciale indetto da Legacoop Modena per promuovere lo studio e l´organizzazione di
cooperative tra gli studenti delle scuole medie superiori e la costruzione di progetti economici
innovativi.
Questo è il secondo anno che partecipo con una classe 5° e il successo ottenuto in termini di
incremento dell’interesse e della partecipazione mi hanno convinto ad intraprendere anche con
questi alunni la faticosa avventura.
53
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
Regalando una mia idea di prodotto e servizio che è stata immediatamente accettata gli studenti
hanno intrapreso un percorso guidato per la parte organizzativa imprenditoriale da un tutor esterno,
presidente di una Cooperativa di Servizi di Modena e per la parte progettuale da me e dal Prof.
Beneventi che abbiamo volentieri e non senza fatica adattato ed integrato la didattica necessaria
allo sviluppo del dispositivo nel nostro consueto programma di lavoro.
I ragazzi hanno partecipato tutti con grande entusiasmo, spinti in particolare dal desiderio di
mettersi in gioco per conquistare il premio in palio che consiste in un assegno proporzionato alla
posizione raggiunta nella graduatoria di merito. Un particolare premio verrà assegnato anche per la
miglior esposizione del Prodotto/servizio ideato e su questo gli studenti hanno lavorato in modo
particolare e molto creativo. All’inizio dell’anno scolastico gli alunni non erano particolarmente
uniti, si individuavano chiaramente alcune figure individuali e qualche accorpamento fra pochi
studenti con qualche interesse in comune. Lo spirito di cooperazione che doveva crescere durante la
realizzazione del progetto BellaCoopia ha decisamente migliorato l’integrazione e la crescita di una
vision comune che però ha lasciato in disparte, ma solo marginalmente solo uno studente.
Nel contempo è stata acquistata e innovata la strumentazione di laboratorio relativa alla diagnostica
degli autoveicoli: moduli strumentali da connettere al computer per l’analisi voltamperometrica e
per visualizzare l’andamento temporale in bassa frequenza dei segnali presenti nei bus degli
autoveicoli. Questi strumenti, acquistati da TEXA con la quale è stato stabilito un accordo affinché
la scuola divenisse centro di istruzione, sono stati utilizzati anche per altri scopi incrementando così
la manualità e le competenze degli studenti.
Alcuni strumenti innovativi acquisiti lo scorso anno, un Generatore di frequenza e un Oscilloscopio
digitale di elevate prestazioni, hanno consentito un’analisi più approfondita dei segnali campionati
e digitalizzati e sono serviti per coadiuvare l’analisi dei segnali utilizzati e generati nel progetto per
il suddetto concorso. Tutto questo è stato fatto con l’intento di stimolare sempre di più l’attenzione
e l’interesse per la materia che, è bene ricordare, risulta essere quella principale dell’indirizzo.
Assieme al collega di laboratorio abbiamo deciso di integrare nel nostro percorso alcuni argomenti
affini che si trovavano nel programma TEXA; l’interesse degli studenti è stato molto elevato e la
possibilità di lavorare sugli autoveicoli ha esaltato l’interesse per la materia.
Contemporaneamente al concorso BellaCoopia si è svolta la manifestazione “Scienze Under 18”
alla quale ho partecipato in diverse occasioni, ma non volevo quest’anno aderire perché ritenevo
avessimo già molti argomenti da seguire.
In realtà per l’insistenza degli amici organizzatori e per una occasione che mi ha consentito di
coinvolgere l’intera classe e in particolare uno studente che porterà l’argomento all’esame saremo il
prossimo 18 e 19 Maggio a rappresentare la scuola. L’occasione è stata la conoscenza di alcuni
ricercatori dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Bologna che si volevano proporre per un
percorso di formazione sui terremoti nelle prime classi delle scuole superiori. Invitato a partecipare
all’incontro ho esposto alcune mie idee di progetto di sistemi di simulazione di eventi sismici che
hanno appassionato immediatamente i ricercatori.
54
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
Ne è nata una collaborazione che ha portato allo sviluppo di due tavole sismiche che verranno
presentate da tutta la classe nel Chiostro dell’Abbazia di San Benedetto dove si svolge l’evento
informativo.
I macro moduli trattati approfonditamente, come meglio e in dettaglio si possono leggere nel
programma del corso, sono stati i "Sistemi di trasmissione dati", le "Reti per trasmissione dati", "La
modulazione e demodulazione impulsiva e digitale". Non verranno però nemmeno accennati alcuni
argomenti riguardanti i "Sistemi di trasmissione del suono e dell'immagine" e i "Sistemi telefonici
via radio".
3. Metodica
La didattica impostata, è stata guidata dal principio che le conoscenze teoriche non devono essere
disgiunte dal riscontro pratico sperimentale, ma entrambe devono procedere nella misura più
integrata possibile. Le tre ore di laboratorio sono quindi state spese a questo scopo per quasi tutti i
moduli affrontati e nel limite delle disponibilità delle attrezzature. I ragazzi hanno svolto le attività
pratiche singolarmente o a volte in gruppi di due o tre. Sin dall’inizio dell’anno è stato lasciato uno
spazio allo sviluppo della propria “tesina d’esame”. Già lo scorso anno alcuni temi trattati potevano
essere considerati per un ulteriore approfondimento e gli stessi stage presso le azienda hanno offerta
opportunità di sviluppo successivo che potranno essere riprese e completate in un lavoro di “tesina”
finale.
La visita a fiere e mostre con carattere locale e internazionale ha contribuito a far conoscere la
materia e a mostrare il notevole interesse che ruota intorno ai temi che la stessa tratta.
4. Interdisciplinarità
Data la specificità degli argomenti trattati, spesso scollegati anche con l'altro corso tecnico di
Sistemi Elettronici, le altre discipline che hanno interessato la didattica sono state sicuramente la
lingua inglese per tutte le consultazioni di manuali e per l'accesso alle informazioni in Internet
(poco utilizzata se non nell’area professionalizzante), l'italiano per quanto concerne la stesura di
relazioni di progetti e la matematica per quanto riguarda lo studio di funzioni razionali fratte. Uno
spazio è stato dedicato alla lettura del quotidiano in classe con la ricerca di argomenti economici,
politici e sociali che avessero una qualche attinenza con la materia, ma più in generale è stata
utilizzata a stimolare l’interesse per la partecipazione e l’approccio critico ai fatti e agli eventi che ci
riguardano. Il quotidiano “Il sole 24 ore”, “Il Corriere della sera” e “Il Resto del Carlino” è stato
consegnato più di una volta alla settimana a tutta la classe dedicando a volte qualche momento in
classe per un commento critico e un confronto tra i diversi approcci nell’esporre le notizie.
55
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
5. Verifica e valutazione
La valutazione delle conoscenze acquisite si è svolta con l'utilizzo di quesiti a risposta singola o
multipla e da interrogazioni orali in forma però più limitata. Si è tratto un giudizio anche tramite la
richiesta di completare i discorsi durante i vari ripassi degli argomenti già trattati. Per la parte scritta
si è utilizzato il classico problema e a volte quello a soluzione rapida. In tutti questi casi si è
indicato un punteggio per ogni domanda o per ogni parte della risoluzione di un problema
assegnandolo tutto o in parte in base alla modalità di risposta. In laboratorio è stata verificata la
conoscenza pratica degli argomenti tramite prove sui banchi di misura o davanti al computer.
Sempre in laboratorio è stato preso in esame l’impegno, l’interesse, la partecipazione attiva alle
esperienze condotte dall’insegnante e mostrate agli alunni, la stesura degli elaborati di relazione
finale al termine dell’esperienza.
6. Obiettivi raggiunti
Le conoscenze acquisite finora dai ragazzi sono risultate mediamente discrete sia come conoscenza
teorica che come capacità di risoluzione in autonomia di esercizi anche simili a quelli proposti
durante la lezione. Nella classe sono presenti alcuni studenti dotati di ottime capacità e grazie anche
al loro interesse hanno una più che buona padronanza della materia e ritengo siano in grado di
sviluppare piccoli progetti in autonomia. Per alcuni alunni l’impegno dimostrato nello studio
quotidiano e nello svolgimento degli esercizi a casa non è stato adeguato, ma per molti altri
costante. Non saprei dire se dovuto ad un impegno non sufficiente, ma la risoluzione in autonomia
di esercizi proposti di una certa complessità con argomenti correlati è risultata difficoltosa. Un solo
studente ha dimostrato una effettiva padronanza della materia e una conoscenza veramente ampia e
approfondita.
Durante il ripasso in classe per il recupero di alcuni moduli non è mancato l’interesse di chi già
aveva assimilato la parte in esame. Non tutti gli alunni che avevano qualche difficoltà dal
precedente anno scolastico sono riusciti a superarla compiutamente, prevalentemente a causa di un
inadeguato impegno nello studio; un aiuto è giunto dai continui richiami agli argomenti dello scorso
anno in applicazione e a completamento di quelli nuovi affrontati.
Nel tempo che rimane al termine dell’anno scolastico, oltre che completare le parti mancanti verrà
dedicato un discreto numero di ore per approfondire e consolidare la preparazione in vista
dell’esame di stato. Verrà inoltre dedicato un adeguato tempo per recuperare eventuali lacune
ancora rimaste, rivolto in particolare agli studenti che più ne hanno bisogno.
56
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
7. Area di Approfondimento e preparazione all’argomento a piacere per l’esame
Gli alunni sono stati invitati a preparare in tempo l’argomento a piacere, fin dallo scorso anno
assieme ad alcuni docenti ho discusso e anticipato i possibili argomenti per non arrivare al termine
dell’anno scolastico senza aver preparato la relazione.
Alcuni hanno iniziato immediatamente, concludendo addirittura nel primo quadrimestre una gran
parte del loro lavoro per la realizzazione di un prototipo di dispositivo elettronico e
elettromeccanico, altri hanno già raccolto tutto il materiale per relazionare su argomenti di altro
tipo.
E’ stato loro proposto di dedicarsi ad argomenti inerenti alle attività sviluppate nel corso di diagnosi
degli autoveicoli o ai progetti/concorsi a cui hanno partecipato, oppure di trattare ciò che hanno
sviluppato durante le esperienze di stage presso le aziende. Ciò avrebbe consentito di risparmiare
tempo e di approfondire ulteriormente le conoscenze e l’interesse.
L'area di approfondimento solo in parte da me coordinata, soprattutto nei suoi aspetti teorici e
pratici, è rimasta parzialmente slegata e autonoma nel suo svolgimento, in particolare negli
argomenti inerenti ai motori a combustione. Anche per questa attività, di notevole interesse pratico
per la possibilità di impiego che offre ora il mercato, gli alunni hanno assunto generalmente un
atteggiamento positivo, frequentando costantemente le lezioni e partecipando alle sperimentazioni
sugli autoveicoli con un costante interesse.
8. Attività di Recupero
Durante l’anno scolastico è stata data la possibilità di recuperare le lacune con forme di recupero in
itinere e, all’inizio di un nuovo argomento, mediante un metodico intervento di richiamo ai concetti
principali degli argomenti precedenti. Ad oggi non sono stati attivati corsi di recupero al di fuori
dell’orario curricolare.
57
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
ELENCO DEI MODULI TRATTATI E SINTESI DEI CONTENUTI
Modulo N.° 1
Modulo N.° 2
Modulo N.° 3
Modulo N.° 4
Modulo N.° 5
I SEGNALI NELLE TELECOMUNICAZIONI
MODULAZIONE E DEMODULAZIONE CON PORTANTE ANALOGICA
MODULAZIONE E DEMODULAZIONE IMPULSIVA E DIGITALE
SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI
RETI PER TRASMISSIONE DATI
Modulo N.° 1
I SEGNALI NELLE TELECOMUNICAZIONI
Obiettivi:
9
9
9
9
Conoscere la tipologia dei segnali impiegati nelle telecomunicazioni
Saper valutare per un segnale dato, l'estensione in frequenza del canale trasmissivo.
Conoscere le origini del segnale rumore e la sua azione sul segnale informazione.
Saper definire e valutare il rapporto Segnale/Rumore
Contenuti
♦
TRASMISSIONE DI SEGNALI
Modulo N.° 2
MODULAZIONE E DEMODULAZIONE CON
PORTANTE ANALOGICA
Obiettivi:
9 Conoscere i parametri caratteristici di un segnale modulato
9 Comprendere le peculiarità delle tecniche di multiplazione FDM e della modulazione
analogica.
9 Conoscere le varie tecniche di trasmissione impiegate comunemente nel campo
analogico.
9 Comprendere il principio di funzionamento dei rivelatori (AM, FM e PM)
9 Comprendere il principio di funzionamento dei convertitori (effetto supereterodina).
9 Conoscere le varie tecniche di modulazione digitali (portante analogica e modulante
digitale)
Contenuti
♦
♦
♦
♦
MODULAZIONI CON PORTANTE ANALOGICA
CONVERTITORI E RICETRASMETTITORI
LA MULTIPLAZIONE
MODULAZIONI DIGITALI
58
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
Modulo N.° 3
MODULAZIONE E DEMODULAZIONE
IMPULSIVA E DIGITALE
Obiettivi:
9 Conoscere e comprendere le problematiche relative al campionamento e alla
quantizzazione del segnale
9 Conoscere le caratteristiche della multiplazione TDM
9 Conoscere la modulazione digitale PCM
9 Conoscere i campi di impiego delle suddette tecniche di modulazione e comprendere
le problematiche relative alla larghezza di banda
Contenuti
♦
♦
♦
MODULAZIONE CON PORTANTE NUMERICA
MULTIPLAZIONE TDM
CODICI NUMERICI DI LINEA
Modulo N.° 4
SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI
Obiettivi:
9 Conoscere gli standards relativi ai sistemi di trasmissione dati e comprendere i
processi di trasmissione dati
9 Conoscere e comprendere le problematiche relative ai protocolli di comunicazione
9 Conoscere il principio di funzionamento e le caratteristiche dei vari tipi di MODEM
9 Saper utilizzare i software di comunicazione
9 Saper utilizzare i MODEM in funzione delle caratteristiche della trasmissione
Contenuti
♦
♦
♦
♦
♦
TRASMISSIONE DATI
MODEM
PROTOCOLLI DI TRASMISSIONE VIA MODEM
ADSL
ISDN
Modulo N.° 5
RETI PER TRASMISSIONE DATI
Obiettivi:
9 Conoscere l'architettura hardware e software di reti di elaboratori
9 Saper operare in una rete reale locale
59
6.6 Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
Contenuti
♦
♦
♦
♦
♦
RETI PER TRASMISSIONE DATI
CENNI AL MODELLO ISO-OSI
COMPONENTI DELLE LAN
INDIRIZZAMENTO IP
IL CABLAGGIO STRUTTURATO
Carpi, li 15 Maggio 2011
L’insegnante
Prof. Franco Guaita
60
6.7 Educazione Fisica
Docente: prof. Tullio Garagnani
SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA
ANNO SCOLASTICO 2010/11
OBIETTIVI GENERALI
Le attività svolte hanno privilegiato l’esperienza piuttosto che la prestazione. Si è
cercato infatti di coinvolgere in modo partecipato e sensibile gli studenti. Tali attività
hanno permesso agli studenti un approccio educativo a diverse discipline sportive e a
differenti attività motorie finalizzate. Il quadro educativo di riferimento ha inteso
limitare l’approccio competitivo alle attività per favorire la cooperazione e la
collaborazione tra gli studenti..
OBIETTIVI SPECIFICI RAGGIUNTI
Il lavoro che si è svolto ha avuto come obiettivi primari raggiunti:
•
educazione alla socialità
•
acquisizione di un linguaggio motorio individuale
•
presa di coscienza delle proprie potenzialità motorie
•
approfondimento operativo e teorico di attività motorie per favorire
l’acquisizione di capacità trasferibili anche al di fuori della scuola.
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
Gli obiettivi trasversali su cui si è lavorato sono stati:
• educazione al rispetto reciproco, rifiuto di ogni forma di razzismo, coscienza
dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani e dei loro credo religiosi
• educazione al rispetto delle norme di Istituto, in particolare a quelle
dell’educazione fisica e sportiva
• puntualità e più in generale educazione ad un’efficace organizzazione
personale
• miglioramento dei rapporti interpersonali e della socializzazione in genere. In
particolare, considerando l'”altro” come possibilità e non come limite
• Acquisizione di una coscienza di sé tale per cui sia inequivocabile il rifiuto di
una visiona dualistica di stampo cartesiano dell'individuo, verso una
considerazione complessiva della persona, volta all'altro e al futuro, forte del
proprio essere considerato quale punto di partenza per nuove esperienze, mai
come limite invalicabile di tipo culturale o religioso
61
6.7 Educazione Fisica
PROGRAMMA SVOLTO
1) Fondamentali e regole arbitrali dei seguenti giochi sportivi: calcio e pallavolo
2) Principali esercizi di mobilizzazione delle articolazioni:
- scapolo – omerale
- coxo – femorale
- polso
- gomito
- ginocchio
- caviglia
3) Principali funzioni, esercizi di tonificazione, potenziamento e allungamento,
test di funzionalità dei muscoli:
- deltoide
- bicipite
- tricipite
- quadricipite
- ischio crurali
- tricipite della sura (polpaccio)
- tensore della fascia lata
- adduttore dell’arto inferiore
4) Tipi di contrazione muscolare ed esempi pratici
- isotonica
- isometrica
- eccentrica
- isocinetica
5) Definizione di Educazione Fisica
6) Paramorfismi e dismorfismoi
7) Definizione di Ginnastica Correttiva
8) Elementi di terminologia
9) I sistemi energetici
Carpi, li 15 Maggio 2011
L’insegnante
Prof. Tullio Garagnani
62
6.8 Religione
Docente: Prof.ssa Meola Marina
La 5C è composta dai seguenti alunni
1-CONSOLI ROBERTO
2-TORTORA GIUSEPPE
RELAZIONE SULLA CLASSE 5C
Il livello di preparazione raggiunto dalla classe è buono. In classe, durante lo
svolgimento delle lezioni, si è sempre avvertita una viva cordialità ed interesse da
rendere armonioso e vivace il rapporto fra l’insegnante e gli allievi.
Le problematiche sono state trattate con particolare riguardo alla vita degli alunni.
La metodologia prevede un’analisi dei testi e dei documenti sui tempi considerati,
privilegiando una partecipazione attiva degli alunni con interventi orali. Lo
svolgimento delle lezioni avviene attraverso l’esposizione dell’argomento trattato;
successivamente si passa alla discussione sulle varie lezioni e chiarimento delle
eventuali perplessità con una sintesi per la comprensione e la ricapitolazione delle
lezioni precedenti.
Gli obiettivi prefissati sono stati sostanzialmente raggiunti e le classe si è distinta per
interesse e disponibilità ad approfondire gli argomenti proposti, anche se alcune
problematiche sono state maggiormente seguite e la preparazione della classe è
risultata omogenea pur in presenza di una diversa preparazione degli allievi.
IL PROGRAMMA SVOLTO è IL SEGUENTE:
1) La coscienza morale.
L’origine della coscienza individuale – La coscienza come autocoscienza- La
coscienza e la verità- Quando la coscienza bara con se stessa- L’obiezione di
coscienza –Responsabili della propria vita- Vivere secondo il cuore- La coscienza :
testimone della verità –Una coscienza credente : in ascolto della parola di Dio – Una
coscienza da educare- La libertà di coscienza- Coscienza- Legge- Libertà.
2)Il mistero della sofferenza e della morte.
L’atteggiamento di fronte alla sofferenza ed alla morte nella storia- L’uomo è creato per la vita ,ma
muore perché è una creatura- Il rifiuto e la ribellione: la rivolta di Giobbe- La risposta di Dio in
Cristo: il dono della vita eterna.
63
6.8 Religione
3) Il peccato: un dialogo interrotto.
Un viaggio nel mondo del peccato e delle virtù- Il diavolo tentatore- Il peccato- Il
peccato di Adamo- L’origine del male – Le conseguenze del peccato- Il peccato
continua nella storia- L’opera di satana- Gesù sconfigge satana e perdona il peccatoL’insegnamento della Chiesa sul demonio ed il sacramento della riconciliazione.
4) I miracoli
Concetto di miracolo nel cristianesimo, nel mondo pagano e nelle altre principali
religioni- Gesù e i malati- I miracoli di Gesù quali segni del suo amore- I miracoli
della Chiesa primitiva- Fede nei miracoli oggi.
5) Le domande dei giovani
Il perché del male – Il senso della vita- Fede e ateismo- L’escatologia- Le sette
sataniche- Rapporto tra genitori e figli- Il rispetto- …………..
6) La Santità :un valore da vivere. La sfida delle beatitudini-Le beatitudini doni di
una prospettiva nuova.
Carpi 15-05-2011
Prof.ssa Meola Marina
64
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato
7.1 Criteri seguiti per la progettazione della simulazione della seconda prova
La seconda prova scritta dell’Esame di Stato per l’anno scolastico in corso prevede la risoluzione di
un problema di Elettronica, Telecomunicazioni ed Applicazioni. I temi trattati negli scorsi anni
vertevano su un ampio spettro di contenuti che non riguardavano solamente gli argomenti
dell’ultimo anno, ma anche quelli del quarto e a volte coinvolgevano aspetti tipici della materia di
“Sistemi”. Innanzitutto, durante l’anno scolastico sono stati esaminati temi d’esame o parte di essi
che trattavano gli argomenti in corso di studio per agevolare la comprensione e valutare il possibile
approccio in vista della prova finale. E’ già stata effettuata dall’insegnante della materia coinvolta
una parziale analisi puntuale degli argomenti trattati dal manuale, unico strumento che di consueto è
possibile utilizzare nella prova d’esame, con particolare attenzione a quelli da noi svolti nell’anno
scolastico, ma senza trascurare tutti quelli che potrebbero comunque tornare utili. E’ in programma
una simulazione di seconda prova presentando agli allievi il testo dell’Esame di Stato somministrato
in un anno scolastico precedente o una sua variante e chiedendo loro di affrontarla con le stesse
modalità operative previste in sede di esame (uso dei soli manuali tecnici, della calcolatrice, durata
della prova per un tempo massimo di 6 ore, ecc.). A titolo di esempio si espone quali potranno
essere gli obiettivi della prova e la loro valutazione tramite la griglia di correzione riportata di
seguito.
1-CAPACITA’ DI DISEGNARE UN SISTEMA
DI ACQUISIZIONE CONVERSIONE
SERIALIZZAZIONE DEI DATI E
TRASMISSIONE MEDIANTE SCHEMI A
BLOCCHI
non disegna alcuno schema
disegna solo parzialmente o in modo scorretto
disegna quasi completamente o con alcune
scorrettezze
disegna completamente e in modo corretto
PUNTI
2-CAPACITA’ DI FORNIRE UNA
DESCRIZIONE DEGLI SCHEMI A BLOCCHI
non descrive alcuno schema
descrive solo parzialmente o in modo scorretto
descrive quasi completamente o con alcune
scorrettezze
descrive completamente e in modo corretto
PUNTI
3-CAPACITA’ DI PROGETTARE UN
BLOCCO
non progetta alcun blocco
progetta solo parzialmente o in modo scorretto
progetta quasi completamente o con alcune
scorrettezze
progetta completamente e in modo corretto
PUNTI
0
1
2
3
0
1
2
3
0
1
2
3
65
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato
4-CAPACITA’ DI DIMENSIONARE UN
BLOCCO
non dimensione alcun blocco
dimensiona solo parzialmente o in modo
scorretto
dimensiona quasi completamente o con alcune
scorrettezze
dimensiona completamente e in modo corretto
PUNTI
5-CAPACITA’ DI ILLUSTRARE LE
METODICHE PER MIGLIORARE IL
RAPPORTO S/N TRAMITE ALGORITMI
NON LINEARI SIA ANALOGICI CHE
DIGITALI
Non sa illustrare alcun algoritmo di
funzionamento
Sa illustrare un algoritmo di funzionamento solo
approssimativamente
Illustra un algoritmo di funzionamento quasi
completamente o con alcune scorrettezze
Illustra un algoritmo di funzionamento
completamente e in modo corretto
PUNTI
6-CAPACITA’ DI DIMENSIONARE IL
CANALE DI TRASMISSIONE IN TERMINI
DI BANDA E VELOCITA’ DI
TRASMISSIONE NECESSARIA
Non calcola la velocità e non dimensiona il
canale
Esegue i calcoli e il dimensionamento solo
approssimativamente
Esegue i calcoli e il dimensionamento quasi
completamente o con alcune scorrettezze
Esegue i calcoli e il dimensionamento
completamente e in modo corretto
PUNTI
0
1
2
3
0
1
2
3
0
1
2
3
66
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato
7-UTILIZZO DELLA SIMBOLOGIA E DEL
LESSICO SPECIFICO
non sa usare la simbologia e il lessico specifico
usa la simbologia e il lessico specifico in modo
non sempre adeguato
usa la simbologia e il lessico specifico in modo
adeguato
PUNTI
0
1
2
GRIGLIA DI CONVERSIONE DEI PUNTI IN VOTO ESPRESSO IN 15ESIMI
PUNTI
0
1
2
3
4
5
6
7
8-9
10-11
12-13
14-15
16-17
18-19
20
VOTO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
7.2. Criteri seguiti per la progettazione della simulazione della terza prova
La terza prova scritta dell’ Esame di Stato coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo
anno di corso: per questo motivo il Consiglio di Classe ha ritenuto di simulare tale tipologia di
prova per tutte le materia obbligatorie, dando maggior spazio a quelle che non costituiscono
argomento della prima e seconda prova scritta: nella fattispecie Italiano e Elettronica,
Telecomunicazioni e Applicazioni. Una eccezione è stata fatta nello svolgimento della prima
simulazione, quando ancora non si conosceva quale materia veniva coinvolta nella seconda prova
scritta; in quella è stato inserito anche Elettronica.
Per ogni prova è stato perseguito l’obiettivo di verificare:
- l’acquisizione e l’uso dei linguaggi specifici di ogni singola disciplina;
- la comprensione delle diverse tipologie testuali;
- la rielaborazione e l’utilizzo delle varie abilità e conoscenze.
67
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato
Le prove interne di verifica, in preparazione della terza prova, hanno quindi coinvolto le seguenti
materie:
EDUCAZIONE FISICA
INGLESE
MATEMATICA
ELETTRONICA (solo nella prima simulazione)
SISTEMI
STORIA
7.3 Prospetto relativo a ciascuna terza prova simulata svolta nell'anno scolastico 2010/2011
Le simulazioni sono state organizzate secondo il seguente prospetto:
1a PROVA SIMULATA: QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
N.
Materie coinvolte
Obiettivi della singola materia
nella prova
1
MATEMATICA
2
STORIA
3
INGLESE
4
ELETRONICA
5
SISTEMI
Applicazione delle regole ed uso dei
linguaggi specifici
Conoscere le caratteristiche di un fatto
storico
Strutture grammaticali e lessico
professionale di base
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Data: 08.02.2011
Tempo
Punteggio
previsto
assegnato
18’
3
18’
3
18’
3
18’
3
18’
3
Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie
68
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato
2a PROVA SIMULATA: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
N.
Materie coinvolte
Obiettivi della singola materia
nella prova
1
ED. FISICA
2
INGLESE
3
MATEMATICA
4
STORIA
5
SISTEMI
Data: 08.03.2011
Conoscenze degli elementi di base del corpo
umano
Strutture grammaticali e lessico professionale
di base
Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi
specifici
Conoscere le caratteristiche di un fatto storico
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Tempo
Punteggio
previsto
assegnato
18’
3
18'
3
18’
3
18'
3
18'
3
Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie
3a PROVA SIMULATA: QUESITI
A
RISPOSTA
MULTIPLA
E
Data: 19.04.2010
SINGOLA
N.
Materie coinvolte
Obiettivi della singola materia
nella prova
1
ED. FISICA
2
INGLESE
3
MATEMATICA
4
STORIA
5
SISTEMI
Conoscenze degli elementi di base del corpo
umano
Strutture grammaticali e lessico professionale
di base
Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi
specifici
Conoscere le caratteristiche di un fatto storico
Capacità di rielaborazione delle conoscenze
acquisite
Tempo
Punteggio
previsto
assegnato
18’
3
18'
3
18’
3
18'
3
18'
3
Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie
69
7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e
della terza prova dell’Esame di Stato
7.4 Criteri di valutazione
Ogni quesito a risposta singola è stato valutato secondo i parametri indicati nella griglia di
valutazione del POF (di seguito riportato). Ai quesiti a risposta multipla (una sola esatta) è stato
assegnato il punteggio pieno se la risposta era corretta e non è stata assegnata alcuna penalizzazione
sia nel caso di mancata che errata risposta. Nell’ultima prova dove erano presenti entrambe le
tipologie si è deciso di assegnare il punteggio secondo la seguente proporzione: i quesiti con
risposta multipla hanno un valore pari ad un quarto rispetto ai quesiti a risposta singola.
Il punteggio finale è stato ottenuto sommando i punteggi ottenuti nelle singole materie.Non sono
stati decisi particolari algoritmi di trasformazione del valore nei 15 punti massimi previsti
nell’Esame di Stato, lasciando quindi immutato il risultato ottenuto.
Griglia di valutazione multidisciplinare (estratta da POF)
0-3= rifiuto di un qualsiasi approccio alla materia o per volontà o per deficit;
non partecipa al dialogo educativo;
non ha conseguito nessuna delle abilità richieste.
4= le conoscenze sono fortemente frammentarie;
gravi carenze nel linguaggio specifico;
esposizione molto difficoltosa.
5= conoscenze superficiali, non del tutto adeguate;
linguaggio difficoltoso;
incertezze nella rielaborazione e nell’esposizione.
6= conoscenze essenziali, ma accettabili;
linguaggio comprensibile;
non è in grado di applicare le conoscenze in contesti complessi.
7= le conoscenze risultano acquisite;
il linguaggio è appropriato;
è in grado di rielaborare quasi sempre personalmente.
8= le conoscenze sono complete e pienamente acquisite;
la rielaborazione personale è sicura;
il linguaggio è ricco e appropriato;
opera con sicurezza collegamenti.
9-10= oltre alle caratteristiche sopra elencate, presenta spiccate capacità di sintesi dei contenuti;
lavora in piena autonomia; spicca per originalità e creatività.
70
8. Allegati: testi della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE
NOME…………… COGNOME……………CLASSE………. DATA……….
INGLESE
SIMULAZIONE 3° PROVA: QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA.
UNA SOLA SOLUZIONE E’ ESATTA..
1)
a)
b)
c)
d)
The main cause of World War I was
The murder of the heir to the Austrian throne
British desire to obtain more colonies
The economic change
Germany’s desire to obtain more colonies
2)
a)
b)
c)
d)
France joined the Allies because
There was an alliance with Russia
Great Britain had promised to help Belgium
Britain declared war on Germany
Russia supported Great Britain
3)
a)
b)
c)
The “ Central Powers”:
Germany, Austria-Hungary, Italy, Bulgaria.
Germany, Turkey, Serbia, Bulgaria.
Germany, Austria- Hungary, Bulgaria, France.
4)
a)
b)
c)
d)
The Great Depression marked:
The end of prosperity and the beginning of a crisis
The New York Exchange recovery
The important measures adopted by H. Hoover
The end of a crisis
5)
a)
b)
c)
d)
F. D. Roosevelt:
was inadequate to deal with the economic collapse
approved the creation of the Reconstruction Finance Corporation
was able to inspire public confidence
was able to increase production
6)
a)
b)
c)
d)
The “ New Deal” is
the name for a new political and economic period
the agreement between Hoover and his people
The name of the Wall Street Crash
The name for the approach adopted by Roosevelt
71
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE
CLASSE 5 C/E
MATERIA: INGLESE
A.S. 2010/ 11
COGNOME ……………………. NOME……………………….
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS :
1) World War II. The conclusion
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
2) European Common Market.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
3) Hydroelectric power plants: advantages and disadvantages
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
72
3° SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE
SIMULAZIONE TERZA PROVA
A.S. 2010/11
Classe 5°C-E
LINGUA INGLESE
Quesiti a risposta multipla ( 1 sola risposta esatta):
CHOOSE THE RIGHT ANSWER:
1) In World War I Italy joined:
• The Central Powers
• The Axis Powers
• The Allies
• The Dual Alliance
2)
•
•
•
•
During the Great Depression, President F. D. Roosevelt:
was not able to deal with the crisis
adopted a great number of laws to help economy
asked employers not to cut wages and support farm prices
seemed uncaring and unable to help unemployed workers
3)
•
•
•
•
In 1940 the Battle of Britain, during World War II, was won by:
The Royal Air Force (RAF)
The German Luftwaffe
The German African Korps
The American troops
4)
•
•
•
•
Pen drives
are often been used to store data
is often used to store data
have often used to store data
are often used to store data
ANSWERS THE FOLLOWING QUESTIONS:
5) Electric motor , controller and rechargeable batteries are typical elements of an electric car.
Can you explain their functions? Write also the advantages of electric cars ( 7 lines)
6) What do the terms “ RAM, SRAM and DRAM stand for? What are their main
characteristics ? ( 7-10 lines )
73
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA EDUCAZIONE FISICA
74
3° SIMULAZIONE TERZA PROVA EDUCAZIONE FISICA
75
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA
MATEMATICA
I SIMULAZIONE TERZA PROVA
Tipologia C
Candidato: ____________________________
CLASSI: 5^C − 5^E
Domande a risposta multipla. Una sola delle risposte è corretta.
1. La funzione f ( x) =
2x + 1
:
x2 + 4
[] è algebrica irrazionale e ha dominio x > 2
[] è algebrica razionale fratta e ha dominio R
[] è algebrica razionale fratta e ha dominio x ≠ ±2
[] è algebrica razionale e ha dominio x ≠ −2
2. Il valore dei seguenti limiti a) lim+
x →5
a) −1
6
a) −
5
3. La funzione f ( x) =
[]
[]
x−6
2⎞
⎛
b) lim ⎜ x + ⎟ è:
x →0 ⎝
x⎠
5− x
−
b) 0
a) 0
b) + ∞
a) + ∞ b) − ∞
b) + ∞
x −3
è positiva :
x − 6x + 8
per ogni x appartenente a R
per 2 < x < 3; x > 4
2
[]
[]
per x>3
per x < 2; x > 4
4. Nella figura è rappresentata una funzione. In quale tra gli intervalli proposti la
funzione risulta negativa ?
[] x > 1
[] x < 0
[] per ogni x appartenente a R
[]
0 < x < 1; x > 1
2− x
con gli assi sono:
3− x
2
2
[] A(0;2); B( ;0)
[] A(2;0); B(0; )
3
3
5. Le intersezioni della funzione f ( x) =
2
3
[] A(2;0); B( ;0)
76
2
3
[] A(0; ); B(0;2)
⎛ x 2 − 2x ⎞
⎟ ha come dominio:
⎜
log
y
=
2⎜
6. La funzione
⎟
7
x
−
⎠
⎝
[] x < −7;0 ≤ x ≤ 2
[] 0 < x < 2; x > 7
[] x < 0;2 < x < 7
77
[] 2 ≤ x ≤ 7
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA
MATEMATICA
II SIMULAZIONE TERZA PROVA
Tipologia B
Candidato: ____________________________
CLASSI: 5^C − 5^E
1. Esponi il procedimento per la ricerca degli asintoti orizzontali e verticali di una
funzione ed applicalo al caso della f (x ) =
x−5
.
2x − 4
2. Che cosa significa studiare il segno della funzione y = f(x)? Determina il dominio
x
e stabilisci in quali intervalli del dominio la funzione y = 2
è positiva.
x −1
3. Spiegare la discontinuità di prima specie e fornire un esempio.
78
79
3° SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA
MATEMATICA
III SIMULAZIONE TERZA PROVA
Tipologia B + C
Candidato: ____________________________
CLASSI: 5^C − 5^E
x 2 − 3x
1. Data la funzione: f ( x) =
x−4
−
−
−
−
classificare f(x);
calcolare il dominio;
calcolare gli intervalli di crescenza e decrescenza;
il valore della derivata prima in x0=−2.
80
2. Sia f(x) la funzione rappresentata nel grafico. Dalla figura dedurre:
a. dominio:
b. intersezione asse y:
c. intersezione asse x:
d. intervalli di positività:
e. intervalli di negatività:
f. equazione degli eventuali asintoti
verticali:
g. equazione eventuale asintoto
orizzontale:
h. intervalli di crescenza:
i.
i punti di massimo:
k. xlim
→ −∞
f (x ) =
lim f (x ) =
j. i punti di minimo:
x→1−
81
lim f (x ) =
x → +∞
lim f (x ) =
x → −1+
MATEMATICA
I SIMULAZIONE TERZA PROVA
Tipologia B + C
Candidato: ____________________________
CLASSI: 5^C − 5^E
3. La derivata di una funzione calcolata in un punto è:
a) una retta
b) il coefficiente
angolare di una
retta secante la
curva
c) il coefficiente
d) il coefficiente
angolare di una retta
angolare di una retta
esterna alla curva
tangente la curva nel
punto
4. Il grafico in figura è quello della funzione
y=
1
2
x −9
x2
y=
9 − x2
x
y=
3− x
y=
x
9 − x2
f ( x) = −2
5. Se xlim
→ +∞
la retta y=−2, per il grafico della funzione y = f (x ) è:
[] un asintoto obliquo
[] una retta tangente
6.
[] un asintoto orizzontale
[] un asintoto verticale
Date due funzioni reali di variabile reale
f ( x) e g (x) la derivata prima del loro
prodotto [ f ( x ) ⋅ g ( x )] è:
□
f ' ( x) ⋅ g ' ( x)
□ f ' ( x) + g ' ( x)
□
82
f ' ( x) ⋅ g ( x) + f ( x) ⋅ g ' ( x)
□
f ' ( x) − g ' ( x)
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA ELETTRONICA,TELEC. APPLICAZ.
Domande a risposta multipla – Una sola risposta esatta – Tipologia C
1. La larghezza di banda approssimata di un segnale modulato FM non dipende
‰ dall'indice di modulazione mf
‰ dalla costante di modulazione ka
‰ dalla frequenza della modulante
‰ dalla frequenza della portante
2. La potenza del segnale modulato in FM
‰ si concentra sempre sulla sola portante
‰ si concentra sempre sullo spettro laterale destro
‰ si distribuisce fra tutto lo spettro
‰ si distribuisce fra la portante e lo spettro laterale destro
3. Le funzioni di Bessel
‰ dipendono dalla frequenza della portante
‰ dipendono dall’ampiezza della portante
‰ dipendono indirettamente dalla frequenza della modulante
‰ dipendono indirettamente dalla potenza totale trasmessa
4. Nel circuito modulatore FM a diodo varicap studiato
‰ la frequenza di risonanza del circuito LC varia al variare della tensione modulante
‰ la frequenza di risonanza del circuito LC viene variata dalla tensione modulante tramite
lo spostamento del nucleo nell’induttanza
‰ il segnale sul circuito d’uscita è riportato all’ingresso in fase tramite un trasformatore
‰ il segnale generato in antenna è un’onda quadra a frequenza variabile con il segnale
modulante
5. La non linearità della curva del discriminatore a pendenza (ricevitori FM)
‰ è superata dall’inserimento di un circuito di deenfasi
‰ è superata dal circuito con diodo varicap
‰ è superata dal discriminatore di Trevis
‰ è superata dal circuito di Carson
6. A proposito del rapporto S/N nella modulazione FM
‰ per migliorarlo si è deciso di esaltare in trasmissione le basse frequenze che sono
statisticamente più deboli
‰ per migliorarlo occorre ripristinare il livello delle alte frequenze che vengono esaltate in
trasmissione
‰ per migliorarlo è sufficiente alzare il volume audio del ricevitore
‰ per migliorarlo si agisce sull’indice di modulazione ponendolo a mf = 0
83
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA SISTEMI, AUTOMAZ. E ORG.PROD.
84
3° SIMULAZIONE TERZA PROVA SISTEMI, AUTOMAZ. E ORG.PROD.
85
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA
86
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA
87
3° SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA
88
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“GIANCARLO VALLAURI”
Via Peruzzi n° 13, 41012 Carpi (MO) tel. 059/691573 C. F. 81001260363
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)
Il Documento è stato predisposto dal Consiglio della classe 5°C
Indirizzo :
TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE
Per l’Anno scolastico: 2010/2011
LETTO E APPROVATO
Firme dei docenti del corso:
Italiano e Storia:
Prof.ssa Barbieri Gina
________________________________
Inglese:
Prof.ssa Valentini Vanna
________________________________
Matematica:
Prof.ssa Righi Roberta
________________________________
Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione
Prof. Manganiello Alberto
________________________________
Prof. Beneventi Emanuele
________________________________
Elettronica, Telecomunicazioni ed Applicazioni
Prof. Guaita Franco
________________________________
Prof. Beneventi Emanuele
________________________________
Educazione Fisica
Prof. Garagnani Tullio
________________________________
Religione
Prof. Meola Marina
________________________________
Carpi, li 15 maggio 2011
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