IF122012
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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA edizione pocket speciale PDS 2013 Prosegue il percorso di accreditamento Biannuale Ufficiale italiano IPAF - Orsa maggiore international - monza - anno 4 - n. 2 - dicembre 2012 EDIZIONE POCKET speciale PDS 2013 anno 4 - n. 2 - dicembre 2012 4 Prosegue il percorso di ACCREDITAMENTO IN AGENDA BIANNUALE UFFICIALE ITALIANO IPAF - ORSA MAGGIORE INTERNATIONAL - MONZA - ANNO 4 - N. 2 - DICEMBRE 2012 Questi gli eventi cui IPAF sarà presente nel 2013 Direttore Responsabile Pier Angelo Cantù [email protected] Direttore Editoriale Gerhard Hillebrand Grafica e impaginazione Daniela Francescon Direzione e Redazione Via Carlo Amati, 12 - 20900 Monza (MB) tel. - fax 039 2020976 Sede legale Via Marconi 4/B - 20062 Vaprio d’Adda (MI) Pubblicità e Marketing L’Involucro Divisione Comunicazione e Marketing di Medinlabor Srl P.le De Agostini, 1 – 20146 Milano 02 49468365 – [email protected] Stampa Press Grafica, Gravellona Toce,Verbania Registrazioni Tribunale di Sondrio, n° 1946 del 20/03/2009. 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Legge 1396/42, art. 7, reg. 18 © copyright 2012 Pubblicazione realizzata per conto di: IPAF Italia – Piazza Cavour 3 20121 Milano (MI) Tel. 02 430019197 [email protected] - www.ipaf.org/it 5 EDITORIALE Il nostro camaleontismo al servizio dei soci 6 PROSEGUE IL PERCORSO di accreditamento L’organizzazione IPAF ITALIA e l’accordo sulla formazione 7 LA CARTA che vale Il riconoscimento della formazione pregressa IPAF e l’Accordo sulla formazione 8 BENVENUTI al Pds Si rinnova l’appuntamento annuale di aggiornamento IPAF 9 “PLE NEI cantieri” Un volume recentemente pubblicato dall’INAIL sull’uso delle PLE nei cantieri temporanei o mobili 10 è LECITO USARE UNA PIATTAFORMA AEREA per sbarcare in quota? Riflessioni e considerazioni a seguito dei seminari organizzati da IPAF a Modena e Bologna 12 APPUNTAMENTO a Miami Il settore delle piattaforme aeree approda nella “Magic City” 13 GESTIRE E UTILIZZARE una piattaforma aerea IPAF sta predisponendo il corso “PLE per Manager” 14 IL SOLLEVAMENTO AEREO rallenta ma non si ferma Alcune riflessioni sul mercato attuale e futuro 15 INCIDENTI IN QUOTA: a che punto siamo? Una prima ricognizione dei dati del primo semestre 2012 3 In Agenda Questi gli eventi cui IPAF sarà presente nel 2013 • 21-23 febbraio Bolzano Viatec - Fiera Internazionale per la costruzione e la manutenzione di infrastrutture stradali • 21-24 marzo Roma Expoedilizia • 25-26 marzo Miami Summit IPAF e IAPA 2013 • 15-21 aprile Monaco di Baviera Bauma • maggio (date ancora da definire) Bologna Ambiente Lavoro • 26-28 settembre Piacenza GIS - Giornate Italiane del Sollevamento • 3 ottobre Istanbul Europlatform 4 EDITORIALE Il nostro camaleontismo al servizio dei soci Come Woody Allen in Zelig, anche Ipaf dimostra il proprio camaleontismo e si trasforma per garantire ai propri associati e Centri di formazione tutte le opportunità possibili nel mondo della formazione sui mezzi di accesso aereo. A fronte del recente Accordo Stato Regioni, ufficializzato nel Marzo 2012, Ipaf ha infatti costituito un’associazione datoriale di diritto Italiano per soddisfare i requisiti previsti dall’accordo e ottenere così l’accreditamento in ogni regione. L’accreditamento, tappa fondamentale per poter “esistere” nel nuovo scenario, è in corso d’opera e permetterà, gradualmente e in breve tempo, a tutti i Centri di Formazione di continuare a svolgere e a implementare significativamente l’attività formativa sul territorio nazionale, grazie alla conformità dei propri corsi. I corsi saranno erogati in nome e per conto dell’associazione dai Centri di formazione (d’ora in poi chiamati unità locale) che continueranno a offrire la stessa qualità e gli stessi contenuti di cui Ipaf è già portatore da oltre dieci anni nel nostro Paese.Tutto ciò è possibile grazie agli sforzi precedentemente profusi da Ipaf in fase di stesura del decreto, collaborando direttamente con i tecnici del Ministero per individuare le migliori linee guida e buone prassi da inserire nell’accordo, in vista del presidio più efficace nell’uso in sicurezza di queste macchine “pericolose”. Il lavoro svolto fino ad ora, ha richiesto ad Ipaf italia il rispetto di parecchi onerosi adempimenti, tra i quali la certificazione ISO 9001 dell’attività di formazione, l’implementazione del modello 231, la stesura di uno specifico Documento di Valutazione dei Rischi, nonché una lunga serie di requisiti specifici per ogni regione. L’ottenimento del primo accreditamento presso la Regione Lombardia, ci permetterà di sviluppare lo stesso schema presso le altre regioni e, come detto, aprire le porte a tutte le unità operative che decideranno di unirsi ad Ipaf Italia in questa nuova opportunità. L’associazione è una realtà che funziona e alla quale invitiamo tutti gli attuali soci ad aderire (adesione puramente formale ma necessaria). Il 13 marzo (data di entrata in vigore dell’accordo) si avvicina velocemente e tutta Ipaf Italia sta lavorando alacremente per disporre di un’ampia compagine di sedi operative accreditate e pronte a cominciare questa nuova ed eccitante avventura. n Roberto Marangoni presidente ipaf italia 45 Prosegue il percorso di accreditamento L’organizzazione IPAF ITALIA e l’Accordo sulla formazione A partire dal 13 marzo 2013 potranno erogare formazione sull’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro incluse nell’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 solamente i soggetti abilitati previsti all’interno di tale provvedimento. L’elenco si articola in soggetti pubblici e soggetti privati, questi ultimi tenuti ad accreditarsi regionalmente in conformità con le regole localmente previste per gli enti formatori. L’attività di accreditamento regionale comporta enormi sforzi in termini di costi e di personale impiegato e la maggioranza dei Centri di Formazione IPAF in Italia non avrebbe avuto la possibilità di accreditarsi. Per questo motivo IPAF Italia, con il supporto determinante di IPAF Ltd., ha deciso di accreditarsi direttamente presso tutte le Regioni italiane in cui sia presente un Centro di Formazione al fine di costituire presso questi soggetti una propria unità loca- 46 le. La sede associativa così stabilita consentirà al Centro, anche dopo il 13 marzo 2013, di continuare ad erogare formazione esattamente come fatto fino ad oggi, sfruttando l’accreditamento ottenuto da IPAF Italia. Questo schema permetterà di erogare formazione accreditata (fatturata da IPAF Italia al cliente finale) ed al Centro di Formazione di fatturare la propria attività (prestata attraverso i propri formatori IPAF) all’associazione stessa. Su tali somme IPAF Italia non applicherà alcun margine. In questo modo la formazione IPAF potrà continuare a proporsi sul mercato come prodotto leader in termini di qualità anche nel nuovo contesto normativo ed i Centri di Formazione, insieme all’associazione IPAF Italia, saranno in grado di cogliere le enormi opportunità di sviluppo e di business che l’Accordo offre. Il progetto così concepito avrà come finalità principale quella di mantenere elevati standard di qualità formativa proprio perché il nuovo regime giuridico valorizzerà gli operatori seri ed i contenuti autorevoli, penalizzando finalmente la formazione approssimativa spesso venduta sul mercato ma del tutto irrilevante in termini di sicurezza effettiva sui luoghi di lavoro. n La Carta che vale Il riconoscimento delle formazione pregressa IPAF e l’Accordo sulla formazione L’ Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano del 22 febbraio 2012 in attuazione dell’articolo 73 comma 5 del D.lgs. 81/2008 prevede espressamente all’articolo 9 dell’Allegato A la possibilità di attribuire valore alla formazione effettuata dal lavoratore nel periodo antecedente a quello di entrata in vigore del provvedimento. L’Accordo prevede che la formazione pregressa, per essere riconosciuta, debba essere stata eseguita secondo alcuni parametri che ne garantiscano l’adeguatezza quantitativa e qualitativa. I parametri da tenere in conto sono la durata non inferiore dei corsi, la composizione in modulo teorico e pratico e la presenza di prove di verifica finali. La valutazione da parte del datore di lavoro deve essere effettuata in primo luogo sulla durata dei corsi di formazione effettuati, visto che IPAF prevede l’articolazione dei corsi in parte teorica e parte pratica e che tutti terminano obbligatoriamente con la verifica dell’apprendimento. Nel caso quindi ci sia la possibilità di documentare una durata non inferiore a quella stabilita dall’accordo per la formazione sull’uso in sicurezza di PLE (8 ore per 1 categoria e 10 ore per 2 categorie) la validità del certificato IPAF sarà di 5 anni dalla data di emissione. In caso contrario il lavoratore dovrà sottoporsi ad un corso integrativo di 4 ore (solo parte pratica) nel periodo che intercorrerà tra il 13 marzo 2013 ed il 13 marzo 2015. L’Accordo sulla Formazione prevede poi all’articolo 9.3 dell’Allegato A le specifiche documentali che devono essere presenti affinché la formazione pregressa possa essere considerata valida. Sotto questo profilo la documentazione IPAF è da ritenersi rispondente ai requisiti in quanto il Fascicolo del Corso contiene l’elenco dei partecipanti con le firme, i nominativi e le firme dei docenti e gli esiti dell’esame teorico e pratico. I contenuti del corso sono indicati all’interno del Programma di Formazione Operatori di PLE mentre la Valutazione Teoria e Registro del Corso contengono data, ora di inizio e fine del corso. Al termine del corso viene consegnato l’Attestato di Partecipazione a chiusura del percorso formativo. n 7 Benvenuti al PDS Si rinnova l’appuntamento annuale di aggiornamento. Ecco qualche anticipazione O Nuovo corso per il carico e scarico Tra le novità, oltre al corso “PLE per Manager” (ulteriori dettagli a pag. 13), è in preparazione un corso specifico per il carico e scarico, per sua natura piuttosto complesso, in quanto coinvolge più figure con competenze e qualifiche diverse relative alle fasi di carico, trasporto e familiarizzazione del mezzo al cliente. Il trasporto costituisce un anello debole della sicurezza: occorre sensibilizzare i noleggiatori sulla necessità di formare gli autotrasportatori. Ne deriverebbe, oltre al rafforzamento del presidio della sicurezza, anche la creazione e la valorizzazione di una categoria di autotrasportatori professionalmente pronti ad affrontare questo tipo di attività. n biettivo: sicurezza. Filo conduttore del PDS 2013 sarà, in linea con l’impostazione istituzionale di IPAF e alla luce delle nuove normative in materia di formazione, attivare e implementare percorsi per accrescere il grado di sicurezza nell’uso dei mezzi mobili per l’accesso aereo. Partendo dalle statistiche sugli incidenti sulle PLE a livello mondiale (nel dettaglio a pag. 15), la causa più frequente è risultata non tanto l’intrappolamento, su cui esiste ampio materiale informativo IPAF, quanto l’elettrocuzione, contro cui Programma in breve occorre prevedere oppor- Sede: Savoia Hotel Regency - Bologna tuni sistemi di alert, per pre- Data: 22 gennaio 2012 venire i rischi di folgorazione. 09.00-09.45 Registrazione Al secondo posto compare 09.45-10.45 Sala plenaria il ribaltamento, dovuto alla • Saluti, organizzazione e programma del PDS mancanza di piastre di sta- • Normative e Stato dell’Arte dell’accreditamento bilizzazione. Ne consegue IPAF Italia la necessità di continuare a 10.45-11.00 Pausa caffè sottolineare l’importanza di 11.00 Divisione in tre Workshop: utilizzo degli stabilizzatori 11.00-12.00 a) Aggiornamento Attività Formativa e delle piastre di appoggio. e Auditing Ricordiamo che IPAF insiste 12.00-13.00 b) Organizzazione IPAF Italia e da tempo su questo punto e Procedure all’insegna del motto “Distri- 13. 00-13.30 Foto di gruppo buisci il carico” ha avviato una 14.30-15.30 c) Risultati 2012 , Programmi e campagna di sensibilizzazione Previsioni 2013 tra gli utilizzatori finali di PLE 15.30-16.30 Sala plenaria che coinvolge naturalmente • Question Time 16.30-17.00 Chiusura e consegna questionari anche i formatori. 48 “PLE nei cantieri” Un volume recentemente pubblicato dall’INAIL sull’uso delle piattaforme di lavoro mobili nei cantieri temporanei o mobili. L a pubblicazione rappresenta il documento finale redatto da un gruppo di lavoro istituito dall’ INAIL - Direzione regionale delle Marche - che ha visto l’apporto qualificato ed autorevole di professionalità INAIL, da sempre impegnate nel settore delle costruzioni, in sinergia con le forze sociali regionali e nazionali. Al gruppo di lavoro è stata invitata a partecipare anche IPAF che ha delegato Mauro Potrich, quale esperto tecnico, a partecipare agli incontri. Il gruppo di lavoro ha individuato specifiche tematiche da sviluppare riguardanti l’uso in sicurezza delle PLE, con l’obiettivo di fornire alle aziende utilizzatrici ed ai loro tecnici nonché ai coordinatori per la sicurezza ed a tutti gli attori della sicurezza, con particolare attenzione al settore delle costruzioni, un utile strumento di supporto per la gestione di queste tipologie di attrezzature di lavoro sempre più diffuse nei cantieri edili. Il volume “PLE nei cantieri” espone in modo chiaro e semplice il quadro legislativo di riferimento, le tipologie delle piattaforme, i criteri di scelta, le modalità d’uso, gli elementi da considerare nella valutazione dei rischi, la gestione delle emergenze e le procedure operative. Nel mese di ottobre 2012, la Direzione INAIL delle Marche ha organizzato ad Ancona un convegno per la presentazione dei volume e dei suoi contenuti, invitando quali relatori i componenti del gruppo di lavoro nonché autori della pubblicazione. Il convegno che ha visto la partecipazione numerosa di imprenditori del settore, coordinatori per la sicurezza, funzionari pubblici degli enti preposti all’applicazione delle normative sulla sicurezza e il delegato dell’IPAF, ha riscosso un tale successo che ha indotto la Direzione INAIL ad organizzarne altre due edizioni successive. Informazioni e richieste del volume “PLE nei cantieri” possono essere effettuate tramite l’indirizzo di posta [email protected]. Il volume è comunque scaricabile dal sito dell’INAIL in formato pdf al seguente link: http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_P UBBLICAZIONI&nextPage=PUBBLICAZIO NI/Tutti_i_titoli/Ricerca/info-386705544.jsp oppure dal sito IPAF cliccando su http://www. ipaf.org/it/pubblicazioni/guide-tecniche/ n 9 è lecito usare una piattaforma aerea per sbarcare in quota? Riflessioni e considerazioni a seguito dei seminari organizzati da IPAF a Modena e Bologna N el numero di IPAF Informazione 2012 è stato affrontato il tema dell’utilizzo delle piattaforme per l’accesso e lo sbarco in luoghi di lavoro in quota, quali tetti e coperture di fabbricati. Le considerazioni contenute nell’articolo, le numerose richieste di chiarimenti su questa modalità di utilizzo, nonché la mission di migliorare la sicurezza nell’uso delle attrezzature per l’accesso in quota, quali PLE e PLAC, ha indotto IPAF a sviluppare seminari su questo tema specifico nell’ultimo “Ambiente Lavoro Convention” che si è tenuto a Modena in ottobre,tema che è stato riproposto anche al seminario tenuto al SAIE. L’obiettivo era quello di stimolare costruttori, noleggiatori, imprese e organismi preposti al controllo dell’applicazione delle normative sulla sicurezza nell’ambito lavorativo, ad affrontare questo tema nell’ambito della sicurezza nei cantieri. Durante i seminari sono stati presi in considerazione i riferimenti legislativi nazionali e normativi riguardanti lavori in quota e le piattaforme di lavoro elevabili e linee guida pubblicate all’estero. La EN280, norma tecnica armonizzata circa le piattaforme di lavoro mobili elevabili, prevede siano effettuati rimanendo all’interno della piattaforma di lavoro, e non copre i pericoli derivanti dall’accesso o dall’uscita dalla piattaforma a livelli diversi. 10 4 Occorre quindi utilizzare una piattaforma di lavoro sulla quale è previsto tale utilizzo. Tale costruttore dovrà aver seguito una delle due procedure previste dall’allegato IV della Direttiva: l’esame CE di Tipo o la Procedura di garanzia qualità totale, facendo intervenire un Organismo Notificato. Per quanto riguarda le modalità operative, oltre a tutti gli aspetti legati all’area di lavoro, posizionamento, stabilizzazione e modalità di utilizzo in sicurezza della macchina, vanno considerati il luogo di sbarco, la portata delle superfici e il rischio di caduta nella fase di sbarco e rientro in piattaforma.A seconda delle condizioni lo sbarco potrà avvenire in luogo sicuro (munito di protezioni collettive), in presenza di una linea vita o punto di ancoraggio (EN795) oppure uno sbarco in assenza di un punto di ancoraggio definito. Andranno quindi considerate le modalità di sbarco e le tipologie di dispositivi anticaduta da utilizzare. Infine va considerato il soccorso e l’evacuazione del personale in quota in caso di pericolo. Riflessioni sul tema La problematica dello sbarco in quota è stata affrontata anche dal gruppo di lavoro internazionale D-A-CH-S, composto da esperti provenienti da Germania, Austria, Svizzera e Alto Adige, con lo scopo di redigere regolamenti standardizzati internazionali per sistemi di protezione contro le cadute dall’alto nei lavori in quota (http:// www.bauforumplus.eu/absturz/). Il risultato è un documento da poco pubblicato anche in lingua italiana che, partendo dal presupposto che i costruttori prevedono l’accesso e l’uscita dalla piattaforma di lavoro solo in posizione di riposo e lo sbarco in quota non è previsto, l’utilizzo della PLE per lo sbarco e la risalita in piattaforma in quota è da considerarsi solo in casi eccezionali. Il documento precisa che può essere effettuato solo se una specifica valutazione dei rischi scritta dimostra questo metodo come il più sicuro e adatto per raggiungere il luogo di lavoro in quota dopo aver valutato tutte le altre attrezzature per l’accesso e le condizioni possibili; e solo quando tale utilizzo è inevitabile considerando le operazioni da effettuare e il pericolo è maggiore se si utilizzano altre soluzioni. Ovviamente, in quanto utilizzo non previsto dal fabbricante, la responsabilità della valutazione di tutti i rischi, la scelta dell’attrezzatura, la scelta dei DPI più idonei, la redazione di procedure di lavoro specifiche in considerazione del lavoro da eseguirsi e del luogo, la definizione delle procedure di soccorso ed evacuazione e la formazione del lavoratori addetti è sotto la completa responsabilità del datore di lavoro. Il documento emesso dal D-A-CH-S fornisce indicazioni riguardo gli elementi da considerare e un esempio di documento da redigere nel caso di utilizzo di PLE per lo sbarco in quota, da ritenere comunque un’ eccezione da valutare caso per caso. Date queste premesse, è da sottolineare che anche gli enti nazionali e locali preposti alla sicurezza ed alla sorveglianza nei luoghi di lavoro, consci della problematica e del crescente utilizzo delle piattaforme elevabili per lo sbarco in quota che, seppur vietato, è sempre più diffuso, hanno sollecitato i ministeri competenti ad affrontare questi aspetti ed è stato creato un gruppo di lavoro al fine di esprimere un chiarimento che si dovrebbe concretizzare con una circolare specifica. IPAF auspica che questi chiarimenti escano il prima possibile (magari anche prima della pubblicazione di queste considerazioni) al fine di creare un approccio uniforme allo sbarco in quota in linea con l’approccio degli altri enti europei che si occupano di sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri, migliorando anche la sicurezza nell’uso delle piattaforme di lavoro. n 11 Appuntamento a Miami Il settore delle piattaforme aeree approda nella “Magic City” V ersatile città cosmopolita dai mille volti, capitale delle vacanze e del divertimento, Miami il prossimo 26 marzo ospiterà il Summit IPAF 2013 mostrando, questa volta, la sua anima più professionale e legata al mondo del business. Il settore delle piattaforme aeree varca così per la prima volta i confini europei, scegliendo gli States come sede del tradizionale Summit annuale. Una scelta sicuramente non casuale, se si considera che gli Stati Uniti per vocazione e tradizione vengono considerati la patria dell’industria dei mezzi mobili per l’accesso aereo e che il mercato americano mostra attualmente un trend più positivo rispetto a quello europeo. Il programma degli interventi si preannuncia ricco di spunti interessanti. Aprirà il tavolo dei 12 4 relatori Ron DeFeo, presidente e CEO della Terex Corporation, che prenderà in esame le responsabilità dei produttori e dell’industria nel fornire supporto alle piattaforme aeree attraverso il ciclo di vita delle macchine. Michael Kneeland, presidente e CEO della United Rentals, che era già intervenuto in occasione del Summit 2009 di Dublino indicando alle società di noleggio valide strategie per combattere la crisi, riprenderà questo tema, alla luce del consolidamento e dei passi operati nel frattempo dalla società. Le relazioni si terranno in inglese, con traduzione simultanea in spagnolo e portoghese. L’ingresso è gratuito, previa registrazione. Un premio all’ eccellenza del settore Al termine del Summit IPAF, alla sera, seguirà la premiazione del tradizionale concorso “International Award for Powered Access” (IAPAs), organizzato dalla rivista Access International e da IPAF, che da anni promuove e celebra l’eccellenza, l’innovazione e la best practice dell’industria dei mezzi mobili per l’accesso aereo. Verranno premiate svariate tipologie di categorie: dai prodotti ai progetti, alle società di noleggio, ai servizi post-vendita. I finalisti e i vincitori sono selezionati da una giuria di esperti indipendenti di alto livello. Ulteriori informazioni sul Summit e sugli IAPA all’indirizzo: www.iapa-summit.info n Gestire e utilizzare una piattaforma aerea IPAF sta predisponendo il corso “PLE per Manager” P remessa la necessità di idoneità fisica dei partecipanti (massimo 10), il corso si prefigge lo scopo di istruire un supervisore/manager su cosa è necessario preparare per diversi tipi di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) e coordinarle in sicurezza nell’ambito della loro attività. Al termine del corso il candidato sarà: • a conoscenza delle leggi attuali e delle diverse tipologie e classificazioni di PLE; in • grado di comprendere l’importanza di una corretta selezione della macchina; capace di selezionare il corretto • DPI per l’operatore; • più competente e consapevole sull’utilizzo e sul controllo in sicurezza delle PLE; capace di riconoscere usi impro• pri o non corretti delle PLE; • in grado di gestire la pianificazione operativa e la manutenzione. Per accedere al programma, il candidato deve conoscere: • i requisiti per i controlli pre-utilizzo e la manutenzione giornaliera da eseguire prima di iniziare il lavoro; i • regolamenti relativi all’uso delle PLE; • le procedure corrette di emergenza, capacità e limiti per l’esercizio sicuro. • la selezione corretta delle PLE; • la selezione corretta di dispositivi dei DPI anticaduta. Il programma del seminario (che si svolge in una giornata) comprende anche l’approfondimento delle normative standard di costruzione e utilizzo, le condizioni e i termini di noleggio di tutte le PLE, le loro differenti classificazioni e l’analisi delle parti strutturali per una idonea selezione. Naturalmente, il programma tocca anche contenuti generali della formazione specifica IPAF, come quella dedicata all’operatore, il corso PAL+, informazioni sulla PAL Card, le barriere linguistiche o culturali, la formazione aggiuntiva, la familiarizzazione, esempi di comandi di mobile verticale e mobile a braccio ed esempi di valvole per la discesa di emergenza e tutte le tipologie di controllo: prima dell’avvio, altre funzioni di controllo e di sicurezza, ispezione alla ricerca di difetti. n 13 Il sollevamento aereo rallenta, ma non si ferma Alcune riflessioni sul mercato attuale e futuro M olti speravano nel 2012 come anno di inversione del trend negativo che dura da quasi un lustro. Purtroppo, la crescita forte e costante che alcuni Paesi avevano mostrato si è andata attenuando, anche se le previsioni prevedono sempre uno sviluppo generale per i prossimi due anni. Il mercato europeo del noleggio di mezzi di accesso aereo, nei principali 10 paesi, è stato di circa 2,3 miliardi di Euro nel 2011, con in testa la Germania, oggi l’area con il maggior valore espresso, seguita da Francia e Regno Unito. Per quanto riguarda l’Italia IPAF Italia ha collaborato a una specifica indagine sui dati 2010/2111 effettuata da Rental Blog in collaborazione con Trade Lab (sempre disponibile per chi ne faccia richiesta), che fotografava una situazione di buona tenuta alla fine del 2011, anche se nel corso del 2012 molti mezzi delle flotte sono stati immessi nel canale dell’usato. La situazione attuale del noleggio e del settore del sollevamento aereo mostra doppie velocità: il Brasile dovrebbe crescere del 20% annuo almeno fino al 2014. La Cina ha affievolito il suo trend, anche per la presenza di un elevato numero di costruttori locali e di normative approssimative. Nell’area europea, il Paese con maggiore potenziale di crescita sembra essere la Turchia (a Istanbul si terrà Europlatform 2013), seguita dai Paesi dell’ex 14 4 URSS. Per restare bene sul mercato, però, i costruttori dovranno saper innovare, costruire macchine con acciai speciali, mezzi in grado di raggiungere altezze elevate e sbracci notevoli, macchine molto piccole ed economiche, semplificate nell’uso e nella meccanica, piattaforme in grado di di attrarre nuovi target. Inoltre, dovranno aver costruito una rete mondiale commerciale flessibile ed efficace. I noleggiatori di tutto il globo hanno davanti una sola strada: quella di elevare la professionalità del complesso di tutta la gestione, da quella del cliente a quella del flusso organizzativo, dalla manutenzione dei mezzi alla formazione. In futuro, infatti, il mercato non sarà più conteso dalla lotta sui canoni, ma dalla capacità di generare soluzioni di elevato valore aggiunto. n denti mortali legati all’uso di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE). Sorprende notare che la causa di intrappolamento risulta avere una casistica decisamente inferiore rispetto ad altre. Nell’ordine, infatti, tra le cause più frequenti compaiono: folgorazione (4 casi), ribaltamento (4), cause meccaniche (4), caduta dalla piattaforma (4) e intrappolamento (1). Prendendo in esame la tipologia di macchine utilizzate, constatiamo che sette incidenti hanno interessato unità montate su veicoli (1b), sei si sono verificati su piattaforme a braccio (3b) e tre su piattaforme a pantografo (3a). Il tipo di macchina di uno degli incidenti non è noto. Per quanto riguarda l’ubicazione geografica degli incidenti, undici sono avvenuti negli USA, due nel Regno Unito e i restanti quattro rispettivamente in Australia, Paesi Bassi, Singapore e Spagna. Nel presentare queste informazioni, il responsabile tecnico IPAF Chris Wraith ha sottolineato che si tratta di risultati preliminari e ha incoraggiato produttori, società di noleggio, imprese di costruzione e utilizzatori a segnalare tutti gli incidenti mortali e gravi legati all’utilizzo di PLE avvenuti in tutto il mondo, a loro noti. Più di 30 aziende associate ad IPAF hanno firmato una dichiarazione volontaria di impegno per segnalare tutti gli incidenti legati all’utilizzo di PLE di cui siano a conoscenza. I dati vengono naturalmente trattati in modo confidenziale. Per segnalare un incidente: ipaf.org/accident. n Incidenti in quota: a che punto siamo? Una prima ricognizione dei dati del primo semestre 2012 A d un anno dal lancio della prima e unica Banca Dati IPAF sugli incidenti, l’associazione trae le prime conclusioni confrontando i dati relativi alle utili e proficue segnalazioni pervenute da tutto il mondo. Nella prima metà del 2012 si sono verificati in tutto il mondo 17 inci- 15 L’Autorità mondiale dell’accesso aereo mobile Se utilizzi una di queste, ti serve una di queste. I centri di formazione autorizzati IPAF ogni anno formano più di 100.000 operatori sull’uso sicuro ed efficace di piattaforme di lavoro elevabili. La Carta PAL IPAF è riconosciuta dalle industrie di tutto il mondo come prova che i vostri operatori sono stati formati ai massimi standard di sicurezza e soddisfano tutti i requisiti legali. Trova un centro di formazione IPAF autorizzato in www.ipaf.org/it Il programma di formazione IPAF per operatori è certificato dal TÜV come rispondente alla norma UNI-ISO 18878.